La Biblioteca Uaar è entrata a far parte del Sistema Bibliotecario Nazionale

La Biblioteca Uaar, ubicata all’interno della sede nazionale dell’associazione, è entrata a far parte del Sistema Bibliotecario Nazionale. Il polo bibliotecario in cui è stata inserita è quello degli Istituti culturali di Roma. Il patrimonio librario della Biblioteca Uaar ha nel frattempo superato i 3.200 volumi: l’elenco sintetico è pubblicato sul nostro sito. Nei prossimi giorni comincerà l’inserimento dei testi anche nel catalogo nazionale.

Con l’occasione diamo informazione dei libri di recente pubblicazione acquisiti durante il mese di settembre al patrimonio librario della Biblioteca: che, lo ricordiamo, è l’unica in Italia a raccogliere in via esclusiva pubblicazioni a tema laico-razionalista:
Edoardo Boncinelli, Quel che resta dell’anima (Rizzoli)
David Eagleman, Nella vita di là (Mondadori)
Carlo Flamigni, Storia della contraccezione. Ignoranza, superstizione e cattiva scienza di fronte al problema del controllo delle nascite (Dalai)
Paolo Flores d’Arcais, Democrazia! Libertà privata e libertà in rivolta (Add)
Stephen Greenblatt, Il manoscritto. Come la riscoperta di un libro perduto cambiò la storia della cultura europea (Rizzoli)
Christopher Hitchens, Mortality (Twelve)
Daniele Menozzi, Chiesa e diritti umani. Legge naturale e modernità politica dalla Rivoluzione francese ai nostri giorni (Il Mulino)
George Minois, Dictionnaire des athées, agnostiques, sceptiques et autres mécréants (Albin Michel)
Ferruccio Pinotti, La sanità di Dio (Bur – Rizzoli)
Salman Rushdie, Joseph Anton (Mondadori)
Alom Shaha, The Young Atheist’s Handbook. Lessons for Living a Good Life Without God (Biteback)

Ricordiamo infine a chi è impossibilitato a visitare la Biblioteca e/o preferisce acquistare i suoi libri preferiti che è possibile farlo attraverso il sito Uaar: in tal modo contribuirà a sostenere l’associazione.

La redazione

138 commenti

Massimiliano

Un sentito ringraziamento a tutti quelli che hanno reso possibile questa iniziativa culturale.
Buon lavoro e a presto.

BennyHill

Bella notizia. Far circolare il sapere, fare cultura, ravvivare il dibattito è fondamentale per stimolare le persone a pensare con la propria testa, piuttosto che a credere in maniera acritica a quanto affermato dal vescovo/imam/rabbino/santone di turno o da un qualsiasi autoproclamato salvatore della patria. Brava UAAR!

MarcusPrometheus

Splendida iniziativa, Complimenti UAAR!

Proposta: Accoppiare all’indice dei libri presenti nella Biblioteca Uaar, i link a quei siti che pubblicano il libro stesso in rete, ovviamente vale per i classici, o comunque per quelli con diritti d’autore scaduti.

Eventualmente si potrebbero anche segnalare con asterisco anche i libri con diritti d’autore scaduti ma ancora non digitalizzati in rete, invitando gli iscritti e simpatizzanti UAAR a digitalizzarli, per poi metterli in rete.

FSMosconi

@Enrico

Ma non è proprietà di uno Stato estero.
E non è nemmeno sfiorata dal sospetto di avere i livelli di emissione delle onde fuori norma come invece è toccato a Radio Maria (e non sto nemmeno ad elencare le polemiche della versione polacca di quest’ultima).

maxalber

Con kaworu aspetto con pazienza il giorno in cui sotto il nome di enrico non ci saranno più interventi.

pastore tedesco

@ maxalber
Purtroppo, morto un Enrico, se ne fa un altro.

Stefano Grassino

@ pastore tedesco

Non hai torto. Da quando scrivo sulle ultimissime ne ho visti in gran quantità passare da qui.
L’indifferenza sarebbe sarebbe la nostra migliore arma, ma non sempre è facile stare zitti di fronte all’umana amenità.

Enrico

*FSMosconi

Lei confonde Radio Vaticana con Radio Maria e la Radio Maria polacca e qualla italiana.Lei conosce l’elenco dei soci di Avvenire?

*Roberto Grenedene

Radio Radicale chi l’ascolta?Le sembra il caso di spendere tutti quei soldi per trasmissioni che ben pochi ascoltano. Siete voi che vi sentite èperseguitati perchè atei e poi non volete ammettere che siete finanziati dallo stato..

Francesco

Enrico un consiglio, invece di attendere fulmini o incendi spontanei, devi imparare a sfregare due selci vicino a delle foglie secche, questo per te sarebbe una grande conquista che ti farebbe fare un grande salto di qualità.

pastore tedesco

Dai però, essere così cattivi con Enrico è scorretto. Ma se uno non è in grado di scrivere in italiano, come può capire ciò che legge? Tutti i suoi post sono infarciti di errori macroscopici. Sicuramente lui capisce una cosa per l’altra ed anche quando scrive, vorrebbe dire il contrario. Gli manca proprio la padronanza della lingua. Probabilmente è straniero e nel suo paese di origine il sistema scolastico è pessimo. Concordo di ignorarlo, in modo che si stufi e non frequenti più questo sito e possa così aver il tempo di migliorare il suo italiano per riuscire ad esprimere i suoi pensieri.
Lui i termini, infubulazione, circoncisione, donna, omosessualità ecc. non li capisce. E’ palese.

Kaworu

caro pastore tedesco, se fosse così, potrebbe avere molte scusanti.

invece a quanto pare non solo è italiano per nascita e vita, ma è anche laureato (anche se sul “come”, beh… fatti spiegare da lui la genesi della sua tesi).

anche se non penso che sia un problema tout court dell’istruzione italiana, dato che di ingegneri ne conosco diversi e tutti hanno una normale padronanza dell’italiano.

pastore tedesco

@ Kaworu
E’ INGEGNEREEEE?
Più conosco i laureati e più li evito. Una laurea non si nega a nessuno.
Senza offese per i veri laureati.
Su cosa verteva la sua tesi? No, giusto per curiosità.
Per caso, sull’infibulazione degli emisferi celebrali?

Kaworu

@pastore tedesco

così dice lui, ovviamente 😉 mi baso solo e soltanto su quel che ha sempre scritto qui.

non so dirti il tema, fattelo dire da lui, che ti racconterà anche come l’ha realizzata (il che ti darà una misura della serietà e professionalità del soggetto) XD

da ridere, se non ci fosse proprio da piangere amare lacrime.

comunque sul fatto che una laurea non dia la “misura” di una persona e/o delle sue capacità reali, siamo tristemente d’accordo (e lo dico da laureata).

FSMosconi

@pastore

Se ti può consolare dice di essere Lombardo.
Ora: non so te, ma qualche sospetto la cosa me lo fa venire.
Dico: conoscendo l’idea che hanno di sussidiarietà certi movimenti di quelle parti…
🙁

gmd85

@pastore tedesco

I miei studi universitari hanno contribuito alla formazione del mio punto di vista, quindi, attento alle generalizzazioni 😉
Concordo, però, sul fatto che un titolo non sia necessariamente garanzia di capacità e competenza 🙁

pastore tedesco

@ gmd85
No guarda, mi sono epresso male.
Invidio chi si è laureato perchè io non ci riuscirei mai.
Per laurearsi ci sono 2 modi, studiare seriamente o leccare il culo impunemente. Entrambe le cose non fanno per me.
Comunque, nel mondo del lavoro, ho conosciuto diversi laureati con 110 e lode in facoltà impegnative, in sedi del nord (è meglio specificarlo) che facevano pena.
Studiare ma sul serio, fa sempre bene e chi si laurea con merito ha tutta la mia stima.

gmd85

pastore tedesco

Si, tranquillo. Il mio commento non era di critica iraconda, non ti preoccupare. 🙂
Però, c’è chi legge d’impulso e non coglie i significati.
Da laureato, non posso che darti ragione. Le facoltà sono diventate fabbriche di titoli e le commisioni sono diventate di manica larga, probabilmente per dare lustro alla propria facolta mettendo voti alti a destra e a manca. Tra l’altro, non di rado capita che il voto finale dipenda più dall’ottimo percorso di studi che non dal lavoro di tesi, il quale riceve giusto i punti necessari per arrivare al voto pieno. Una presentazione del relatore, dieci minuti di esposizione e via. Magari, dopo mesi di stress e schiena spezzata per scriverla.

Stefano Grassino

@ pastore tedesco

“Studiare ma sul serio, fa sempre bene e chi si laurea con merito ha tutta la mia stima.”

Anche la mia, ma ricordati che la cosa più importante è l’elasticità mentale, la facoltà di comprendere. Ho conosciuto persone con la quinta elementare molto più sveglie di cento laureati messi assieme. Come dicono a Napoli, “accà nisciuno è fesso”, e questa è il fattore più importante.

pastore tedesco

@ Stefano Grassino
Nello studiare sul serio, è intrinseco il fatto che uno comprenda ciò che studia.
Nel caso dell’ing. Enrico nulla di tutto questo è presente.
Qualcuno di voi sa se esiste la laurea in ingegneria teologica?

Enrico

Le vostre amenità non mi interessano il titolo della tesi non lo dico in quanto chi accede alle biblioteche scientifiche, essendo la tesi pubblica e poi è stata fatta una pubblicazione sull’argomento della tesi anche col mio nome.

pastore tedesco

@ Enrico
Ti do una mano ad essere più chiaro.
” Le vostre amenità non mi interessano (qui ci va un segno di interpunzione) il titolo della tesi non lo dico (anche qui) in quanto (pure qui) chi accede alle biblioteche scientifiche, (miracolo) essendo la tesi pubblica (manca una proposizione che completi il concetto di “chi accede alla pubblicazione …) e poi …”
Cosa volevi dire? Contrariamente al solito, non sei stato chiaro.
Puoi completare per piacere?

Kaworu

per fortuna non tutti hanno la vena dello stalker, quindi non tutti vanno a setacciare per esempio il forum uaar per cercare più informazioni possibili su una persona.

ogni riferimento a fatti o persone è puramente casuale, chiaramente.

anche se mi ha sempre incuriosita il nick “ing chimico” sul forum uaar, considerando anche che si tratta di un utente iscritto da un paio d’anni e che però non ha mai scritto nulla… che però allo stesso tempo spesso è presente a lurkare.

mi fanno anche pensare le frecciatine che il nostro utente privo di empatia poi fa su cose che può aver letto solo sul forum.

ma naturalmente sono io che vedo collegamenti dove non ci sono, giusto?

quindi direi che enrico si può rilassare: non tutti sono come questi soggetti piuttosto inquietanti.

Enrico

Che io sia uno stalker lo dice lei, comunque difendo la mia riservatezza.

Kaworu

mica ho detto che sei uno stalker, ma che ci sono delle coincidenze inquietanti e che appunto non tutti hanno questa vena del farsi i ca zzi altrui per chissà quali motivazioni.

a me certe cose fanno inevitabilmente fare dei collegamenti.

ma è sicuramente un problema mio.

Kaworu

comunque come ti ho detto, evita di rivolgerti a me.

non parlo con te.

semplicemente mi fai ribrezzo con le affermazioni ributtanti che fai, e trovo inutile discutere con chi manifestamente si dimostra incapace di comprendere.

quindi non ha senso perder tempo così. non per me.

pastore tedesco

@ Kaworu
Però hai visto come è educato Enrico. Ti da del lei. Lui se dovesse infibulare una bambina, lo farebbe con molta educazione. Solo che è ingegnere e non può farlo.

Francesco

Titolo della tesi di Enrico:

Come colpire la donna, scelta come propria compagna, con la clava senza ucciderla e tecniche di trascinamento della stessa per i capelli.

Stefano Grassino

Una sede, una biblioteca nazionale, una casa editrice. Così si acquista rispetto e considerazione e non solo dai tanti che ci conoscono ma anche da molti cattolici. Non tutti di loro si chiamano Binetti o Ravasi. Non vi va lontano scrivendo cloro al clero.

Folletto Baldanzoso

Nerone insegna.
(che poi è una falsificazione storica anche quella =/ )

FSMosconi

O ponendola meno cruda: Flavio Claudio Giuliano docet (che poi in realtà era un quasi fanatico pure lui… solo che era disadattato poverello).
😉

Lina

L’impegno ha dato i suoi frutti: auguri per raddoppiare alla svelta il numero dei libri. Lina

Livio Fonzega

ahahahahahahaha !!!! tanto rumore per avere raccolto qualche decina di libercoli insulsi che pochi hanno letto e ancor meno leggeranno…
volete forse competere con la grandezza, la magnificenza, la maestosità della grande produzione di pensiero religioso che da due millenni arricchisce tutta l’umanità dai poli all’equatore (in andata e ritorno) !
noi l’abbiamo + lungo ! molto + lungo.
convertitevi brutti ateacci o brucerete agli inferi insieme ai vostri libercoli ed alla settimana enigmistica….

stefano marullo

Caro Livio Fonzega, grazie di avere chiamato “libercoli insulsi” volumi che naturalmente tu non hai letto e non leggerai e probabilmente non capiresti. Se il risultato delle tue letture è avercelo lungo, si capisce bene il genere che prediligi.
Che “agli inferi” (ma come minchia parli?), ammesso e non concesso che esistano, ci vadano gli atei è tutto da dimostrare. Senti un po’ cosa dice il tuo Gesù: “Ora vi dico che molti verrano dall’oriente e dall’occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli, mentre i figli del regno saranno cacciati fuori nelle tenebre, ove sarà pianto e stridore di denti” (Mt 8,11-12). Paura, eh?
Comincia pure dalla settimana enigmistica, che non è poi così male.

fab

Livio, se volevi far ridere ti è andata male. Come battute sono piuttosto sgangherate.

giordano bruno mazzacurati

La Settimana Enigmistica ti aiuta ad esercitare il cervello. Senza esercizio, nella scatola cranica ti rimane solo materia organica fossilizzata! 😉

Complimenti all’UAAR per la biblioteca!

pastore tedesco

@ Livio Fonzega
Si, si.
Se già uno come te, ha la curiosità di venire a leggere i commenti alle notizie di quattro ateacci, figurati se non ci sarà qualche cattolico che vorrà leggere un libro dellla biblioteca dell’UAAR e magari poi gli si apriranno gli occhi e gli si sturerà il cervello.
La cultura atea/agnostica è talmente insignificante che tu e le tue gerarchie siete preoccupati o meglio terrorizzati, della sua diffusione.
Comunque non preoccuparti che il cattolici medio di libri non ne legge (neanche vangeli, bibbia o altre p.ttanate) e quindi neanche quelli dell’UAAR.
Buona messa.

Folletto Baldanzoso

L’intervento di Livio mi è piaciuto, puntiglioso e geniale al contempo.
EVITATE DI SCRIVERE CERTI COMMENTI che questi qui sono fatti per fare una RISATA (e con ragionevole probabilità è nelle intenzioni ANCHE dell’autore)!

…tanto non si paga (la risata).

Livio Fonzega

@Ratio
mentre rispondevo a Folletto, hai commentato anche tu…
clap clap
cominciavo a dubitare … lol

gli altri bruceranno agli inferi con il sudoku !!!!!!

giordano bruno mazzacurati

Touche’!
Dopo 40 e passa anni di Settimana Enigmistica avrei dovuto accorgermene subito, invece ci sono cascato.
Bravo Livio!

Folletto Baldanzoso

Ma poi… qualcuno si premurasse di leggerli questi maledetti nickname!

bruno gualerzi

Scusate amici, ma questo commento di Livio Fonzega – già con la scelta di questo nome chiaro riferimento all’ultra fanatico cattolico Livio Fanzaga di Radio Maria – a me sembra una voluta, e anche indovinata, parodia di quanto passa in quella emittente.
A me – cultore non sempre ricambiato con la riuscita della parodia – è piaciuta.

bruno gualerzi

@ Livio
E a me non fai clap clap?
Da parodista più o meno riuscito, ci tengo!

Livio Fonzega

@ bruno
caro bruno, non lo dico per plaggeria, ma tu sei uno di quelli che leggo più volentieri e ammiro sia per i toni sempre pacati e sia per gli argomenti che porti alla discussione (si “vede” che hai fatto l’insegnate di filosofia).

in ogni caso … più che l’applauso .. ti invito a tenere una rubrica fissa di “ateismo per la sopravvivenza quotidiana” alla mia radio:
“Radio Maria Superstar”. Scegliti pure l’orario e la collocazione… sarà un successo!!
bye

FSMosconi

@bruno
@Livio

Almeno Radio Maria non è Radio Maryja. Consoliamoci con questo…
😉

Gérard

Ringraziamo invece Don Fonzeca che si è perso le ” sante ” messe del sabato sera e della domenica mattina per venire farci l’ onore di intervenire su questo sito …

FSMosconi

Ragazzi, dai: si vede ch’è un fake. Non può esistere uno che utilizza questo linguaggio e ci crede veramente….
😐 😉

pastore tedesco

@ Livio Fonzega
Sei un b.stardo. Se ti becco per strada, ti mordo le chiappe.
Non è bello farsi prendere per il c.lo di prima mattina.

stefano marullo

Ragazzi, una replica “preventiva” non si nega a nessuno…

bruno gualerzi

@ stefano marullo
In effetti nella sostanza il ‘pensiero’ del Livio di Radio Maria non si discosterebbe – linguaggio a parte – da quanto postato dal nostro Livio, ma è proprio della parodia forzare i toni in modo esasperato… ma non troppo in modo che una certa ambiguità resti per mescolare le carte.
Tirando in ballo la ‘critica preventiva’… te le sei cavata tutto sommato abbastanza bene (^_^)

Alessio

Ottima iniziativa. Bravi! E segnalate anche sempre, tempestivamente, le nuove uscite librarie.

Luigi Tosti

Per la Chiesa cattolica e i governanti della repubblica pontifica italiana questa iniziativa dell’UAAR sarà un’opportunità eccezionale: non dovranno neppure lavorare per la redazione del nuovo index librorum prohibitorum e potranno passare all’incenerimento diret sulle pubbliche piazzeto con novelli falò.

Luigi Tosti

Volevo fare dell’ironia, ma coi tempi che corrono, con gli islamici che assassinano coloro che criticano o fanno satira su un tal Maometto, cioè un primate della nostra stessa specie morto da più di 1500 anni, non è da scartare l’ipotesi che si regredisca ai tempi dei roghi. Speriamo che siano soltanto i libri a bruciare…….

Florenskij

@ Luigi Tosti.

In tempi di planetarizzazione e di libero mercato delle idee ( non più aree rigidamente monopolistiche, come anche la Chiesa ha dovuto ammettere dopo le trucibalde affermazioni di principio di Gregorio XVI ), ogni elenco di testi è benvenuto. Personalmente devo all’UAAR la segnalazione di Denscher “Die Kriminaleschichte des Christentums”. Buono a sapersi, dal momento che, a un certo livello, nessuno può scientemente aderire a un corpus di idee se non ne ha collaudato la consistenza effettiva mettendole a confronto
( ovviamente conflittuale ) con quelle della controparte.
D’altra parte farei torto al buon senso e confermerei la mia immagine ( “untuosamente” ? ) gesuitica se affermassi che questo principio può essere applicato integralmente in ogni tempo, in ogni luogo, in ogni situazione. Il giudice Tosti non vorrebbe, suppongo, che nelle mani di un suo nipotino dalla mente ancor tenera capitasse che so io, un libro sul miracolo del sole di Fatima – quello non liquidabile dai sorrisetti odifreddiani – o sulle stimmate non guarenti-non suppuranti e i miracoli di padre Pio, oltrechè su quelli di Lourdes e simili; non parliamo di qualche pubblicazione antidarwinista. Per cui sarebbe suo dovere pretendere l’esclusione di simili testi dalla biblioteca scolastica: si tratterebbe di evitare l’inquinamento-frastornamento delle giovani menti. Orbene, è da notare come il giudice Tosti e chi coltiva idee analoghe si dimentichi di contestualizzare ( termine di cui io personalmente non ho paura in quanto presupposto della criticità storico-sociologica ) ricordando che nelle società prevalentemente illetterate l’effetto di un libro contestativo del sistema ( di ogni sistema, non solo di quello cattolico ) poteva essere molto più forte rispetto a quanto succede oggi, con effetti che rientrano nel campo di studio degli storici e degli studiosi di statica e dinamica sociale ( “sociologia della conoscenza” ). Un piccolo esempio: Mirjana Dragicevic, una delle veggenti di Medjugorie ( tra parentesi: una bellissima donna, dall’aria di persona equilibratissima, tutt’altro che una “sfigata” e dal tono di voce quanto mai sincero – verificare, volendo, su Youtube ) ricorda che nel fatidico 1984 lei sapeva pochissimo di religione in quanto i genitori temevano che qualche discorso inopportuno dei bambini a scuola avrebbe potuto far perdere loro il lavoro o la casa. Questo sotto il “mite” regime yugoslavo; non parliamo dei regimi comunisti duri, da cui però, questo si sa, gli Uarrini si dissociano con sdegno e orrore in quanto “parareligiosi”. Ciò in nome di una futura società integralmente liberale che non è mai esistita finora e che perciò non è mai stata collaudata.

Gli Uarrini irridono ogni tipo di “INDEX LIBRORUM PROHIBITORUM”, ma di fatto tengono fermo all’esistenza di un “GENUS LIBRORUM EXCLUSORUM”: sono i libri che potrebbero mettere delle “pulci nelle orecchie” a chi è più o meno serenamente ateo: ad esempio su fatti miracolosi, fenomenologia psicofisiologica del misticismo, fragilità o inconsistenza dell’evoluzionismo darwinista, indicazioni sull’effettiva esistenza storica su Gesù e sull’attedibilità storica dei Vangeli. Tutti testi che l’uarrino medio non ha bisogno di leggere, in quanto considerati a priori inconsistenti & ridicoli. Tengo a precisare che il sottoscritto quindicenne, dopo la lettura di “Perchè non sono cristiano” di Bertrand Russell ( che ora considera un tendenzioso, debolissimo libello ) sarebbe passato per dovere di logica all’agnosticismo se non si fosse imbattuto appunto in quei testi che davano da pensare e facevano ritenere la partita tutt’altro che conclusa, data le “dissonanza cognitiva” che ne risultava. Aggiungo che il sottoscritto ( anzi, soprascritto ) legge e leggerà tutto dei vari Dawkins, Dennett & C.

Un esempio di lista da “Index librorum exclusorum”:

– John de Marchi “The true history of Fatima”
– Gonzaga De Fonseca “Le meraviglie di Fatima”
– Johannes Steiner “Therese Neumann”
– Luciano Regolo “Natuzza Evolo – il miracolo di una vita”
– Joachim Bouflet “Anna Katharina Emmerick”
– Marco Margnelli “Gente di Dio” ( psicofisiologia di personalità
mistiche )
– Joseph Goerres “Christliche Mistik”
– Gabriele Amorth ( opera omnia )
– Malachi Martin “Hostage to the Devil – sette vite possedute dal
demonio” ( on-line in Inglese )
– Francesco Vaiasuso “La mia possessione. Come mi sono liberato da
27 legioni di demoni”
– Andrea Gemma “io, vescovo esorcista”.
– Giuseppe Sermonti – Roberto Fondi “Dopo Darwin”
– M. Piattelli Palmarini – J. Fodor “Gli errori di Darwin”
– Henry Bergson “L’evolution creatrice”
– V. Messori “Patì sotto Ponzio Pilato?”
– V. Messori “Indagine su Maria”
– A. Socci “Inchiesta su Gesù”
– A. Socci “La guerra contro Gesù”
– Alexis Carrell “Viaggio a Lourdes” ( testimonianz di u futuro premio
Nobel per la medicina su una guarigione improvvisa ).

Quanto alla sua battaglia anticrocifisso, ritengo che l’argomento CEI delle “radici storiche” sia debole; il Crocifisso può valere in relazione al presente e al futuro, molto più che al passato; comunque, ove l’egemonia culturale del Cattolicesimo si assottigliasse ulteriormente,
l’esibizione del Crocifisso nei luoghi pubblici non potrebbe de facto essere mantenuta. Con tutto ciò, il Crocifisso come SIMBOLO COSMICO non specificamente cristiano non cesserebbe di esserle presente inevitabilmente e a miriadi di esemplari, dagli assi cartesiani ai quaderni a quadretti dei nipotini alle piastrelle del bagno e del pavimento.

myself

“Con tutto ciò, il Crocifisso come SIMBOLO COSMICO non specificamente cristiano non cesserebbe di esserle presente inevitabilmente e a miriadi di esemplari, dagli assi cartesiani ai quaderni a quadretti dei nipotini alle piastrelle del bagno e del pavimento.”

Ma guarda che quella è la CROCE, il crocifisso è quello con l’uomo attaccato.

FSMosconi

@myself
@Kaworu

Che ci volete fare: è un parolaio (meglio: uno spacciaparole). Gioca sulle omofonie.
Che volete d’altro abbia a parte le solite tirate reazionarie e pseudo-scientifiche-filosofiche?
😉 😐

Kaworu

è che non riesce a capire che il discorso vacuo funziona se chi lo pronuncia (o lo scrive) è per quelli che leggono un’autorità di qualche tipo.

siccome per noi è appunto un cialtrone, il trucco non funziona.

Kaworu

il tuo omonimo (mosconi, ma non il compianto germano 😉 ) aveva ben studiato il fenomeno

Kaworu

un paio di post più sotto possiamo notare l’effetto che il discorso vacuo di flo ha su un soggetto che gli conferisce autorità.

ben diverso, non trovate? 😉

FSMosconi

@Kaworu

Esiste un’ottima citazione di Celso applicabili a casi come questo, recentemente ho notato che sarebbe applicabili anche a movimenti ben più definiti (per chi volesse capirmi mi riferisco alle interviste dei fuoriusciti e di Luigi Cartesi contenuti ne La Lobby di Dio di Pinotti*). Solo che per pura questione di educazione evito di trascriverla, non si sa mai. 😉

*che credo appaierò con cattolicesimo magico e Opus Dei segreta

fab

Florenskij, al nipotino posso benissimo mettere in mano tutti i libri che elenchi, purché per ognuno di essi ce ne sia uno serio. Vai tranquillo che farebbe alla svelta a capire dove stia la consistenza (e probabilmente anche la leggibilità).

bruno gualerzi

“Aggiungo che il sottoscritto ( anzi, soprascritto ) legge e leggerà tutto dei vari Dawkins, Dennett & C.”

Amico Florenskij, essendo vissuto negli anni della mia infanzia in un ambiente ‘poco istruito’ (così si diceva) e sentendo più o meno confusamente che per emanciparsi davvero occorresse ‘farsi una cultura’, una delle frasi che sentivo spesso ripetere, puoi immaginare con quale fastidio, o proprio rabbia, era: “Leggere troppi libri guasta (‘sguasta’, in quel dialetto) la testa. In certi casi però penso che non avessero tutti i torti.
Scusa, ma visto a quale approdo le tante letture (un numero per me inconcepibile) ti hanno portato… questo credo proprio che sia uno di quei casi.

Fri

Grazie per l’elenco Florenskij, ma il fantasy non e’ fra le mie letture preferite.

Kaworu

invece a flo farebbe davvero bene leggere qualcosa tipo che so, harry potter 😉

ma anche la trilogia di “queste oscure materie” di pullman, perchè no 😛

alessandro pendesini

@Florenskij
Come in molti tentativi dogmatici e fondamentalisti, la novità religiosa non è altro che un desiderio di ripristinare antiche pratiche la cui unica virtù è il carattere di anzianità. L’ordine dionisiaco è il ritorno al culto naturale della Grande Madre Cibele……
La difficoltà non consiste nel capire le nuove idee, ma di sfuggire a quelle vecchie !
Non dobbiamo dimenticare che è imparando a rinunciare a delle credenze gradevoli ma inverificabili o false, o più generalmente, a distinguere entro i nostri desideri (sovente irrazionali) e la “realtà” a livello umano, che passiamo dall’infanzia all’età adulta…..Bien à vous

stefano marullo

@ Florenskij

> Tutti testi che l’uarrino medio non ha bisogno di leggere

Si sbaglia, Socci, Amorth, Messori e tanti altri li ho letti. Come potrei criticarli se non lo avessi fatto? Leggo molto volentieri autori come Sergio Quinzio (che mi pare lei ha letto ma non ama molto, sbaglio?)

pastore tedesco

Io sono passato direttamente dal post di Veleria a quello di myself. Florenskyo l’ho saltato completamente, in quanto tutto fumo e niente arrosto. Se dovessi fare una classifica dei peggiori, lo metterei, addirittura al primo posto, prima di Enrico. Personaggi come lui sono ancora più dannosi per la società. Come fate a dargli credito.

FSMosconi

@Flo’

Ok, a parte tutta la trafila di scusa per esaltare le solite sciocchezze (non pretenderà certo che dei semplici libri agiografici ad uso e consumo esclusivo di chi ha già deciso di credere in tali storie suscitino in una persona sensata maggior appello di altri libri dallo stesso tono ma di differente impronta spero…) con la solita verbosità, ha qualche argomento da proporre?
Se no: ecco qualche domanda a cui gradirei una risposta:
-Perché, secondo il suo cirterio, Medjugorje sarebbe più veritiera di Delfi? Ha qualche remora in proposito o non le bastano le schiaccianti prove fornite da Plutarco o l’incredibile coincidenza di eventi tra questa e la vita di Apollonio (il’A-Polys avrà riconosciuto uno de’ suoi), Platone, Eraclito e Pitagora?
-Noto che insiste sul fatto polemico, ponendo le sue idee nella stessa ottica per cui Socrate finì la sua vita con la cicuta: ha mai invece provato a pensare che ciò che lei critica direi molto scetticamente, oserei dire anche troppo, sia stato dimostrato tramite dati di fatto tanto evidenti da non poter essere messi in discussione al di fuori di prove eccezionali? Di contro: si rende conto che il suo atteggiamento la annovera tra i vari fautori e prosecutori di quella brutta pratica conosciuta come pseudo-scienza?
-Perché secondo lei la croce ha ottenuto tale significato? Prima di rispondere però la invito a considerare che se vuole tirar fuori argomenti pitagorici o platonici di – come dice lei – contestualizzare ed ergo di assumere anche solo per il momento quel modo di ragionare e quel linguaggio. La invito inoltre a considerare il mito della Vera Terra, della creazione descritta nel Timeo e la favola di Er unitamente alla concezione ristretta che a quelle epoche si aveva di Cosmo, per non citare l’idea di Cosmo in sé. Le assicuro che qualunque “sgarro” da questo piano condiviso non passerà inosservato.

Francesco

Signor Florenskij, io a lei, come ad altri credenti (o presunti tali), che frequentano queste ultimissime ho più volte posto questa domanda, a cui tutti voi non avete mai risposto: Se siete convinti che Gesù sia veramenter esistito, se siete convinti che sia veramente il figlio di un dio e addirittura (almeno così lei afferma) non sia solo una questione di fede ma che ne abbiate le prove (grazie ad esempio la lettura dei libri che lei ha proposto, strano però che la maggioranza del mondo scientifico e culturale questi libri li consideri solo spazzatura), perchè non vi comportate da cristiani? Inveve di prostituirvi per la Chiesa, che (come ho già fatto notare in passato) se fosse veramente la sposa di Gesù, lo avrebbe reso l’uomo più cornuto di tutto l’universo?

Luigi Tosti

Se nelle aule giudiziarie fossero stati esposti i quaderni a quadretti dei nipotini o le piastrelle del bagno non avrei fatto alcuna battaglia per rimuoverli ma, al più, avrei utilizzato i primi per scriverci e le seconde (se idonee e strutturalmente efficienti) per soddisfare qualche bisogno corporale. In realtà nella aule giudiziarie erano e sono tutt’ora esposti i “crocefissi”, cioè idoli religiosi che rappresentano, secondo la fantasia dei padri della Chiesa, un supposto figlio di un dio o un dio che si sarebbe autoreplicato accoppiandosi con una femmina di homo sapiens (le versione cattoliche sul punto sono molto confuse ). Dal momento che ho superato un concorso pubblico per lavorare in un tribunale laico di una repubblica laica, e non in tribunale ecclesiastico o della santa inquisizione (nei quali l’esposizione dei crocifissi è del tutto lecita e fisiologica), ho chiesto che venisse eliminato, anche perché lo Stato italiano non impone alla Chiesa di esporre nei suoi tribunali ecclesiastici i simboli (laici) della Repubblica italiana, sicché né il Papa né la CHiesa possono pretendere -come però fanno- di esporre i loro vessilli religiosi nei tribunali laici italiani. Non riesco a capire sulla base di quali considerazioni si dovrebbe contrabbandare il Crocifisso come SIMBOLO COSMICO e quale sia, poi, il significato di questa espressione. Il crocifisso è in realtà un simbolo religioso e la sua esposizione da parte dei fedeli in casa, al collo o nell’auto è un atto di manifestazione di fede: è del tutto legittimo da parte del fedele, ma nessun fedele può pretendere di esporre il crocifisso nelle case altrui o al collo altrui. Per quel che riguarda la libertà di scrivere e divulgare libri non mi sembra che sussista identità di comportamenti da parte degli atei e da parte dei religiosi. Gli indici dei libri proibiti e i roghi dei libri vietati sono di esclusivo appannaggio della storia della Chiesa e di altre fedi intolleranti. Ancor oggi, in Italia, le reti pubbliche della RAI diffondono esclusivamente il pensiero religioso e le credenze cattoliche, impedendo agli atei qualsiasi possibilità di intervento e di contestazione. Se lei trova di qualche utilità leggere i libri degli esorcisti e i testi sui miracoli e sulle “stimmate” di cui il buon dio avrebbe fatto dono a qualche fedele, è libero di farlo: d’altro canto anche Collodi ha scritto Pinocchio, con la grande differenza che non è stata mai sua intenzione di far credere che il suo pupazzo esistesse realmente. E’ questa la differenza che corre tra chi fa uso della ragione e di chi fa uso della fede. A mio nipote ho insegnato a far uso della logica e a non farsi abbindolare dagli impostori. Se lei crede ai miracoli, alle stimmate e ad altri prodigi soprannaturali, ha la possibilità di divenire miliardario sottoponendoli al vaglio di James Randi. Buona fortuna.

Stefano

@ Luigi Tosti

Se lei crede ai miracoli, alle stimmate e ad altri prodigi soprannaturali, ha la possibilità di divenire miliardario sottoponendoli al vaglio di James Randi.

Già detto. La risposta è che dio non si lascia “tentare”. In linguaggio onesto, dio non è onesto.

Giorgio Pozzo

Florenskij,

l’esclusione di certi libri da certe liste, come quella UAAR, ma, più importante ancora, quella dei testi scolastici, non è basata su una presupposta censura antidemocratica o ideologica, bensì sulla semplice categorizzazione dei libri in questione. Non vorrà, spero, confutarmi il fatto evidente che esistano aree di studio differenti tra loro? E, conseguentemente, l’altro fatto evidente che esistano libri che sono diversi tra loro in quanto spazianti su una o poche di queste aree?

La sua posizione ideologica, invece, fondata sull’equivoco di comodo che ogni “materia” di studio abbia la stessa dignità di ogni altra, mi trova in fortissimo disaccordo. Anzi, in opposizione totale. La pregherei di considerare che non si tratta affatto di pregiudizi, ma di differenti livelli di affidabilità, conseguentemente di dignità, di certi argomenti rispetto ad altri.

Per esempio, argomenti che non sono affatto scientifici ma vorrebbero passare per tali, non possono e non devono essere equiparati a materie di studio come la scienza. Avevo già tentato di spiegarglielo in precedenti occasioni, ma temo di aver clamorosamente fallito. Non ho tempo di riprovarci ora, ma vorrei aggiungere che lo stesso vale, ovviamente, anche per la storia.

Da un lato abbiamo che la scienza si propone di spiegare i fenomeni fisico-chimici che sono alla base del mondo in cui viviamo; a lato della scienza, abbiamo ovviamente la storia, che si propone di raccontare i fatti accaduti all’umanità nel passato. Dall’altro lato, abbiamo ogni sorta di ciarlatanerie che pretendono, in modo assolutamente osceno, di contraddire scienza e storia e simultaneamente pretendere di esserne equiparate. Questi pretendono una dignità che non possono e non devono ottenere.

Sono autorizzato a pensare che lei non possa non essere d’accordo con me, altrimenti avallerebbe automaticamente superstizione, magia e fiabe come aventi diritto alla sostituzione rispettivamente di religione, scienza e storia.

Ora, la pregherei di considerare che, allo stesso modo con cui lei si sentirebbe oltraggiato nel vedere che un libro di superstizione venisse equiparato ad un testo religioso, ci si debba tutti indignare (lei incluso, spero) se un libro di magia o di favolette venisse affiancato ad uno di scienza o storia, rispettivamente.

Ecco perchè lei non può assolutamente pretendere di criticare la scelta in oggetto: una biblioteca, ivi compresa la scelta dei testi scolastici, e a maggior ragione, deve fermamente e categoricamente discriminare tra libro e libro, escludendo a priori tutti quelli dove la religione pretenda di sostituirsi a scienza e/o storia.

Se lei ha a cuore il proprio pensiero religioso, dovrebbe allora in qualche modo capire il pensiero scientifico e storico. Quando un libro che parli di religione entra in conflitto con libri scientifici o storici, deve uscire da una biblioteca che voglia coprire conoscenza universalmente valida. La religione che non pretende di sostituirsi a scienza o storia, avrebbe tutte le carte in regola per pretendere di essere considerata, ma resterebbe comunque conoscenza a livello soggettivo, non certamente oggettivo, e non potrebbe comunque entrare di diritto nella biblioteca del sapere universalmente valido. Rimanga pure nel suo scaffale, Florenskij, non mi sognerei mai di proibirglielo, ma non mi venga a criticare la scelta epistemologica di salvaguardare la conoscenza oggettiva da quella soggettiva.

Salvaguardiamo pure la conoscenza soggettiva, ma ciò che scienza non è, e non deve, chiamarsi scienza, e ciò che storia non è, e non deve, chiamarsi storia.

Gérard

Quello che mi stupisce da questo elenco di libri e che essi trattano di fatti in un certo senso ” estraenei ” alla ” vera fede ” cioe di quella che non ha bisogno di fenomeni paranormali ! Per Lei che si dichiara credente, dovrebbe esistere solo un unico vero miracolo : la presenza del corpo di Gesu nell’ ostia e del suo sangue al posto del vino . Se questo non Le basta ( e lo vedo dalle sue letture ) allora significa che Lei dubita …

Federico Tonizzo

@ Gérard
Concordo: Florenskij continuerà a cercare (leggere) fino a che non avrà trovato quello che cerca, quello che lo convincerà definitivamente.
MA se quello che Florenskij cerca non esiste (e non è nemmeno stato scritto), Florenskij continuerà a cercare invano per tutta la vita, e – se sarà cosciente fino al suo ultimo istante – anche nel suo ultimo istante a Florenskij rimarranno tanti dubbi che lo roderanno, e che lui cercherà invano di coprire con il ricordo dei libri che ha letto, sotto i quali si è piano piano sepolto la mente durante la vita… 🙂
Spunto di “riflessione su sè stesso” per Florenskij: http://it.wikipedia.org/wiki/Nevrosi_ossessiva#Diagnosi

Federico Tonizzo

@ Florenskij
Quando ero un bambino piccolo leggevo molto gli albi a fumetti di Topolino, Paperino &C, e per qualche anno ero rimasto convinto che i personaggi di quelle storie (comprese le città di Topolinia e Paperopoli) esistessero nella realtà. Mio padre mi avvertiva: “Guarda che non esistono, sono racconti, fiabe inventate.”. Al che io meditavo “Quando sarò grande vedrò come contattare Topolino, Paperino e gli altri, e li inviterò a venire a trovarci, così papà si convincerà che esistono”. Poi, arrivato all’età di neanche 10 anni, mi svegliai e mi resi conto da solo che quei personaggi non potevano esistere, e che essi le loro storie erano semplicemente invenzioni disegnate e scritte sugli albi a fumetti.
A Florenskij e a molti altri credenti, invece, non si accende quella lampadina mentale che rivela che tutte le loro credenze religiose sono invenzioni, che le storielle inventate sono storielle inventate. Costoro rimangono, in questo, come impigliati/imbottigliati mentalmente in eventi infantili da cui non sanno “uscire”: non sanno fare quel salto di qualità mentale che li renderebbe persone più razionali/ragionevoli. Essi continuano a credere a “Dio” o “Jehova” o “YHWH” (o qualche altra “supposta entità” scelta perlopiù dai genitori di queste persone – buffissimo, no???), senza rendersi conto che questi personaggi sono tutte invenzioni umane: l’uomo (religioso) si costruisce dunque, nella vita, un “dio” a propria immagine e somiglianza, come variante di tutto quanto ha sentito e letto su di esso, compresi gli scritti dei cosiddetti “Padri della Chiesa” (e qualcuno mi dovrebbe anche spiegare perchè nacque prima la figlia e poi i suoi padri…) e molti altri fantasiosi pennaioli.
L’Homo sapiens è sulla Terra da circa 200000 (duecentomila) anni, ma secondo la cronologia biblica le prime interazioni “Dio”-uomo risalirebbero al massimo a 6000 anni fa, e per di più – almeno per un relativamente lungo periodo – ci furono soltanto con una piccola parte dell’umanità, cioè con il cosiddetto “popolo eletto” (eletto da “Dio”? ma perchè mai?), “popolo eletto” che però dal canto suo è sempre stato parecchio indisciplinato, per cui a maggior ragione non si capisce il motivo della sua “elezione”. Insomma: “Dio” (quale? ah, si, “quello” della Bibbia, tra i milioni di “dei” che l’umanità si inventò nella sua storia e nella sua preistoria!) non si sarebbe manifestato dunque all’umanità se non da circa 6000 anni, dopo che l’umanità vagava per la Terra da circa 200000 anni??? E intanto, cioè prima di “manifestarsi”, “Dio” cosa faceva??? Si inventava, per giustificare il suo ritardo di quasi 200000 anni, la bugia di Adamo ed Eva e del serpente, per far credere alla povera umanità, mantalmente semplice e raggirabile, che era stata “creata” (o “iniziata ad esistere” in qualche modo) da poco???
Florenskij, rispondi qualcosa.
E che sia qualcosa di RAGIONEVOLE, una volta tanto, please. 😉

FSMosconi

Il bello è che trovata la più consona chiave di lettura di certe mitologie (l’astronomia, come insegna Santillana in maniera piuttosto esaustiv) questo tipo di quesiti in più non servono in quanto frutto dell’evemerizzazione. Finché si pensa, che so, che Ardavi Sura Anahita avesse davvero il potere di far ribollire le acque al centro del cosmo(?) e di donare la vittoria facile con una supplica a strani personaggi quali un re babilonese-serpente tricefalo e il suo antagonista allevato da un fabbro armato di “testa di toro”(!) o peggio un ammazzasette che cucinò sul dorso di un drago la minima risposta che si possa ottenere è una bella risata in faccia.
Curioso poi considerare come certe peregrine ipotesi si accompagnino, come in questo caso, a trionfalistiche inflazioni dei termini “astrale”, “cosmico” e “universale” ponendoli del tutto fuor di contesto.
Basti cercare considerare quante volte il tizio in questione s’è considerato filo-pitagorico per accorgersene. E credo d’aver detto tutto.

alessandro pendesini

…..L’Homo sapiens è sulla Terra da circa 200000 (duecentomila) anni,….
@Federico tonizzo
Concedimi qualche precisazione :
Circa 2,5 milioni di anni fa, quattro specie diverse coesistevano:
Boisei Paranthropus, Homo habilis, Homo ergaster e Homo erectus con volumi cerebrali tra i 500 e 1000 centimetri ³.
Nel seno dei mammiferi di circa 70 milioni di anni fa, sono emersi il gruppo dei primati, tra cui una linea si è staccata dall’australopiteco circa 7 milioni di anni or sono per condurre alla specie umana, la nostra.
NB. I pre-umani uscirono dall’Africa per la prima volta, circa 2 milioni di anni fa. Questo gruppo di coloni che hanno occupato gran parte del continente eurasiatico, si sono tutti estinti, lasciando solo l’Africa come punto di partenza per la fase finale che ha dato origine agli esseri umani moderni. Questo dilemma è stato a lungo dibattuto tra poligenismo (sostenitori che credono che le linee più distinte sono prodotte in modo indipendente) e i rappresentanti di Homo sapiens in diverse parti del mondo, e difensori del monogenismo. Contrariamente a l’ipotesi del poligenismo, le bande dell’Homo erectus si sono sparse su una buona parte dell’ EuroAsia, circa 1,5 milioni di anni fa; questi, già da molto tempo, si sono estinti senza lasciare dei discendenti.
P.S. Gli studi archeologici e genetici mostrano chiaramente che la prima divisione dell’albero dell’evoluzione umana si è verificata in Africa e ha iniziato circa 100.000 anni fa: si sono prima separati dei gruppi che vivono ancora in Africa e poi circa 60.000 anni fa, una piccola tribù africana (homo sapiens) si diffuse in tutto il mondo.

Antonio72

In realtà la creazione è del tutto ragionevole e tema di filosofie e teologie occidentali che forse preferisce ignorare ma così è, anche se non intesa nel suo modo volutamente fanciullesco.
La creazione come principio che rende esistente tutto ciò che è, ovvero detta in parole povere il principio che rende vivo ciò che non è vivo. Se vogliamo ridurci al DNA come principio vitale allora cadiamo in un banale errore facilmente confutabile visto che la famosa molecola può essere ricavata anche da una mummia. Allora è la cellula, di cui sappiamo il magnifico e complesso funzionamento ma non del perchè dovrebbe essere viva e non morta. Questo è il cosiddetto mistero della vita al quale la creazione da una spiegazione plausibile, di certo di più dello scontro casuale di atomi e molecole, ovvero della spiegazione riduzionista e materialista. E la biologia si accorge sempre più dell’importanza della forma nella materia, ovvero che esistono codici da tutte le parti che informano la materia rendendola viva e che necessariamente provengono da altro, come questo mio scritto non proviene dal tuo computer. E non esiste niente di più razionale e di adulto. Ma voi continuate pure a trastullarvi con Adamo ed Eva, mi raccomando, il quale non rappresenta altro che un racconto paradigmatico della condizione umana e non certo una spiegazione scientifica di alcunchè.

FSMosconi

@Antonio

Facile retorica:
alla fine dei conti il DNA come l’RNA è solo un acido.
Difficile da ricostruire quanto vuoi ma rimane un acido.

Oh, e noto che insisti col mangiarti il menu al ristorante: se davvero così fosse le leggi sarebbero immutabili, così non è alla pratica per la semplice ragione che i fatti sono da preferire a delle astrazioni selettiva della realtà. Chiamasi empirismo, per tua norma.
Ed è proprio sulla base di questo che ti chiedo: in che modo la tua idea del demiurgo è confutabile, posto che non è possibile con l’astrazione raggiungere l’essenza degli oggetti in quanto oggetti (così fosse pensando ad un cavallo faresti apparire un cavallo)?

BennyHill

@ Florenskij

Scusa, ma secondo te uno come Socci (che non è uno scienziato, né un filosofo, né è un sociologo, né un giornalista d’inchiesta… non si capisce cosa sia, in compenso è piuttosto lesto a cambiar bandiera, vedi biografia su wikipedia) oppure uno che sostiene di essere invasato dai demoni (dalle mie parti la chiamano schizofrenia, ma vabbé) sarebbero pensatori di un certo spessore?

Comunque non ti conviene esortare la gente a leggere troppa letteratura apologetica, non sai mai he effetto può fare. Ad esempio, leggendo le Confessioni di Agostino, ho capito quanto la religione possa far male ad una psiche già fragile (il poveretto si sentiva in colpa pure perché, mangiando e dormendo, sottraeva tempo alla preghiera… ditemi voi se è normale! E l’han fatto santo e padre della Chiesa…)

alessandro pendesini

Ottima iniziativa !
Per l’uomo, la trasmissione ereditaria perde il suo valore assoluto e diventa relativa. Per contro, la cultura (degna di questo nome) è una necessità assoluta.
E questo l’Uaar -e non solo- l’ha capito…..

Cesare b

Ma non vi siete accorti che il sedicente LIVIO FONZEGA e’ uno ben poco benevolo nei confronti della Religione Cattolica, che ha preso il nome e cognome di Padre Livio di Radio Maria per parodiare goffamente quello che secondo lui sarebbe (o che vorrebbe far credere che sia) il pensiero e lo stile dei cattolici?
Saluti.

pastore tedesco

Ma quelli di Avvenire non dicevano che erano i figli degli omosessuali ad avere un pò di ritardo?

Kaworu

se vai in quel thread, noterai la cura che cesaruccio ha messo nella lettura.

mi viene in mente la battuta di woody alen: “ho fatto un corso di lettura veloce e ho letto guerra e pace in un’ora. parlava di russi…”

FSMosconi

@cesare

Ma noooooo…. !

Che notizia ragazzi, che notizia!

@Kaworu

Fosse almeno quello.
Va be’, dai: quantomeno s’è trattenuto e questo suo “farlo fuori dal vasino” per il momento, nel caso avessi ragione, si può definire in buona fede. 😉 …..spero. 🙁

firestarter

Caro prete b,

Ma non ti sei accorto che Livio Fanzaga è indistinguibile della caricatura dei gerarchi fasciocattolici pastori del gregge di cui tu fai pecoronamente parte?

Saluti alla perpetua

Ratio

@ Cesare b :
Stento a credere all’autenticità del tuo intervento; se hai voluto lanciare un “boccone” hai fatto un’ottima pesca.
Non credo che tu sia così abelinato, non posso crederci!
D’altronde sono ateo. 😉

bruno gualerzi

@ Ratio
Quindi saremmo di fronte alla parodia, della parodia, della parodia…
Geniale! Forse troppo per essere vero.

Folletto Baldanzoso

Però noi razionalisti siamo proprio pere cotte che ci caschiamo ogni pie’ pari.

Ratio

@ bruno gualerzi e Folletto:

Io “casco dal pero” a leggere l’intervento di Cesare b.
Spero per lui che sia una parodia della parodia della parodia perché altrimenti è roba da neuro.

Giorgio Pozzo

Florenskij è comunque in buona compagnia: proprio dieci minuti fa Ruini alla televisione ha affermato che la scienza, prima di Galileo era differente.

Non è che fosse differente, proprio non c’era scienza. La scienza è nata con Galileo, e come neonata, ha subito fatto a pugni con i dogmi cattolici. Detto come dice Ruini, sembrerebbe che prima di Galileo, la chiesa cattolica fosse in linea con una scienza differente.

FSMosconi

Correggo entrambi: scienza moderna.
Quella ancora fino al Rinascimento non si sapeva distinguere da caldee pratiche come l’astrologia e varia similia.
Non che non c’avessero provato ed in qualche modo azzeccato un paio di volte, certo però è che non fosse proprio la stessa cosa. 😉

Poi: se per Ruini tra il considerare valido un sistema tanto ampio da prendere sul serio idee quali la conflagrazione cosmica “tarata” sull’Anno Platonico ed uno un tantino più selettivo passa “soltanto” una semplice differenza saran problemi suoi…

Antonio72

Ricordo che Newton (dico NEWTON) era un alchimista e che l’alchimia deriva dalla magia e che il pensiero magico è antitetico a quello religioso, cmq di certo più compatibile con la visione del mondo scientifico, anche moderno, almeno quello classico fino alla rivoluzione quantistica.
L’alchimia e l’astrologia c’entrano con la religione come i cavoli a merenda.

FSMosconi

@Antonio

Sull’astrologia starei molto più cauto: Celso attribuiva ai primi cristiani (almeno quelli d’oriente) una mera ripresa della ekpyresis stoica basata, come tu ben sai, sulla ratio magico-astronomica del Grande Anno. Lo stesso Agostino tentò di mettere due piedi in una scarpa riprendendo tout court le dottrine gnostiche, per quanto annacquate, sul punto: gli astri non influenzano del tutto l’anima dell’uomo, ed è per questo che l’uomo può liberarsi dalla sua influenza tramite la conoscenza.
Gli stessi vangeli paiono avallare la pratica della mantica citando i sacerdoti Mado-Persiani o quantomeno parlando a più riprese di “segni nel cielo”. E non parliamo delle metafore dell’Apocalisse…

Ora, se permetti: mi par che questi siano dati piuttosto macroscopici per poter essere ignorati. Non ti pare?

pastore tedesco

L’ho visto anch’io. Che grande uomo, intriso di spiritualità. I suoi quattro capelli, avevano un non so che di sovrannaturale. E il suo vestito neanche una piega. Come non si fa a fidarsi di un uomo così? Adesso non vi attaccate a una quisquiglia, dovete apprezzarne la profondità del pensiero e la “sincerità”. Lui ha parlato di scienza “classica”.

bruno gualerzi

@ Giorgio Pozzo
“Non è che fosse differente, proprio non c’era scienza.”

Non so cosa ha detto Ruini, ma posso immaginare il motivo per cui l’ha detto… però pensare che prima di Galileo con ci fosse scienza a me sembra del tutto fuori luogo. Con Galileo certo è nato il metodo sperimentale basato su una concezione quantitativa del mondo che ha permeso alla scienza di ottenere i risultati straordinari cie sappiamo… ma non è che Galileo sia partito da zero. Galileo ha sfruttato conoscenze senza le quali non avrebbe rivoluzionato niente. Sarà banale dirlo, ma Galileo non ha ‘inventato’ la matematica, la geometria, la logica, l’astrologia (sì, l’astrologia, intesa come studio del cielo non come divinazione… e del resto anche ufficialmente Gaileo copriva il ruolo di astrologo), e d’altra parte se Copernico ha ipotizzato l’eliocentrismo è perchè da secoli si cercava di ‘mettere ordine’ nel cielo e di fronte al sistema tolemaico tanto più complicato quanto sempre meno in grado di superare sempre nuove difficoltà, ha provato se, rivesciando la prospettiva, tanti problemi potessero essere superati… e così fu. In altre parole, ha proceduto come la scienza, anche dopo Galileo, ha sempre proceduto: per tentativi, per errori, per correzione di errori, formulando sempre nuove ipotesi. Questo al di là delle intuizioni, o delle vere e proprie elaborazioni di teorie che poi hanno trovato conferma ma che sono rimaste isolate e finite nel dimenticatoio.

Fri

Sono d’accordo con te, Bruno, come (quasi) sempre. E’ vero che la scienza come la intendiamo noi oggi (cioe’ quel modo di investigare i fenomeni naturali che fa uso del metodo scientifico) e’ nata con Galileo, ma anche con Francis Bacon che ha scritto i principi del metodo scientifico, Cartesio e Newton, che ha scritto le regole del ragionamento. Tuttavia la scienza è un processo cumulativo: non si inventa nulla, ma si modificano e si aggiornano conoscenze precedenti.
La scienza, cioe’ lo studio “non religioso” della natura e’ nato nell’antica Grecia, tanto e’ vero che i sofisti per primi affermavano che “l’uomo e’ la misura di tutto le cose”, cioe’ che la verita’ non e’ una unica e universale, ma dipende dall’esperienza, dalle conoscenze e anche dalla sensibilita’ di chi l’osserva. Certo, le conoscenze, i metodi e le tecnologie a loro disposizione erano quelli che erano… Poi sono arrivati i romani che, pur non ostacolando il progresso scientifico, erano ben poco interessati ad esso (ammesso che non fosse particolarmente utile, come per esempio gli studi di idraulica). Infatti gli “scienziati” latini si possono probabilmente contare sulle dita di una mano (Plinio e Galeno, per esempio). Poi e’ arrivata l’orda cristiana che ha dato il colpo di grazia alla scienza occidentale la quale ha cominciato a riprendersi solo dopo l’anno mille principalmente grazie alla nascita delle prime (libere) universita’. Qualche esempio c’era anche prima (Roger Bacon, gli scolastici), ma tutti indissolubilmente ancorati al dogma cristiano e alla scienza aristotelica. In questi secoli (“bui”) la scienza (quasi moderna, perche’ prevedeva osservazioni ed esperimenti, controlli positivi e negativi) e’ progredita solo nei paesi, per cosi dire, musulmani (Iran, Iraq, Egitto, Spagna) e gli scienziati nostrani, Galileo e Copernico per primi, ne hanno attinto a piene mani (pensiamo solo a quanto sia stata importante l’algebra). Solo con la scoperta dell’America e la Riforma protestante, la chiesa cattolica ha cominciato a perdere terreno e si sono potuti sviluppare il libero pensiero e la scienza senza che gli scienziati ci perdessero la testa (in senso letterale, anche se hanno continuato ad avere vita dura per diverso tempo).

Antonio72

“L’idea che il mondo sia decisamente troppo complicato è sempre stata molto diffusa, ed è tuttora condivisa da molti. La nascita delle religioni monoteiste può essere considerata un primo tentativo per venirne a capo. Forse non è poi così strano che le scienze moderne siano nate in Europa, in una civiltà che interpreta la divinità, nella tradizione giudaico-cristiana, in modo ‘semplice’, come un Dio unico e solo.”
(Anton Zeilinger – uno dei più noti esperti di meccanica quantistica al mondo. Vincitore del Premio Descartes 2004 dell’Unione europea.)

La verità è che la scienza moderna è impensabile senza il pensiero di un Dio unico, anzi proprio del Dio della tradizione giudaico-cristiana. Questo resta un fatto storico che prescinde da tutti i ragionamenti che lo vorrebbero confutare solamente con le chiacchere.

FSMosconi

Udite udite: secondo Antonio Erodoto, Aristotele, Seneca e Lucrezio non son mai esistiti e se son esistiti non hanno in alcun modo influenzato i secoli a venire!

@Antonio

Seriamente: piantala co’ gli slogan: sai che non attacca.

Gérard

Allora spiegami perchè questa scienza moderna non sia nata invece nel medio-oriente, presso gli mussulmani, che hanno un senso molto piu acuto del dio unico . Loro da piu di 1400 anni pregono davanti ad un muro nudo e non hanno bisogno di nessuna rappresentazione ! . Da guardarci bene, il cristianesimo quando è approdato in occidente ha avuto un evoluzione ” politeista ” in quanto il dio unico si è fatto trino, poi dove è tornata la ” dea madre ” ossia la vergine, madre di dio ( esistono più preghiere a Maria che a Gesu ! ) , poi i dei secondari , cioè i santi e poi i dei lari cioè i santi locali .
Se si aggiunge poi il culto idolatro che hanno gli italiani del monaco di Monterotondo…
( L’ anno scorso a Prato, ho visto in una capella funeraria una salma esposta dietro la quale non c’era la croce ma invece … l’ effigie del Padre Pio !! Se questo non è politeismo allora si chiama al minimo eresia ! )

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