Le elezioni legislative sono imminenti, e anche in tale occasione l’Uaar le seguirà al fine di fornire agli elettori il maggior numero di informazioni sulle posizioni laiche (e non) di liste e candidati. Ieri i segretari di Pd, Sel e Psi, Pier Luigi Bersani, Nichi Vendola e Riccardo Nencini, hanno presentato a Roma la loro carta di intenti. Ecco i punti che toccano temi di particolare interesse per chi ci segue.
– Noi democratici e progressisti ci riconosciamo nella Costituzione repubblicana, in un progetto di società di pace, di libertà, di eguaglianza, di laicità, di giustizia, di progresso e di solidarietà.
– Se l’austerità e l’equilibrio dei conti pubblici, pur necessari, diventano un dogma e un obiettivo in sé – senza alcuna attenzione per occupazione, investimenti, ricerca e formazione – finiscono per negare se stessi.
– [Occorre sostenere] una riforma del welfare, politiche di conciliazione e condivisione e varando un programma straordinario per la diffusione degli asili nido. Anche grazie a politiche di questo tipo sarà possibile sostenere concretamente le famiglie e favorire una ripresa della natalità.
– Consideriamo essenziali il rispetto della libertà e della responsabilità delle donne. Occorre superare gli aspetti giuridicamente insostenibili della legge 40 in materia di procreazione assistita e garantire piena applicazione alla legge 194 sull’interruzione volontaria di gravidanza.
– Su temi che riguardano la vita e morte delle persone, la politica deve coltivare il senso del proprio limite e il legislatore deve intervenire sempre sulla base di un principio di cautela e di laicità del diritto. Per evitare i guasti di un pericoloso “bipolarismo etico” che la destra ha perseguito in questi anni, è necessario assumere come riferimento i principi scolpiti nella prima parte della nostra Costituzione e, a partire da quelli, procedere alla ricerca di punti di equilibrio condivisi, fatte salve la libertà di coscienza e l’inviolabilità della persona nella sua dignità.
– La dignità del lavoro e la lotta alle disuguaglianze s’incrociano nel primato delle politiche per l’istruzione e la ricerca. Non c’è futuro per l’Italia senza un contrasto alla caduta drammatica della domanda d’istruzione registrata negli ultimi anni. È qualcosa che trova espressione nell’abbandono scolastico, nella flessione delle iscrizioni alle nostre università, nella sfiducia dei ricercatori e nella demotivazione di un corpo insegnante sottopagato e sempre meno riconosciuto nella sua funzione sociale e culturale.
– In questo caso più che dalle tante indicazioni programmatiche, conviene partire da un principio: nei prossimi anni, se vi è un settore per il quale è giusto che altri ambiti rinuncino a qualcosa, è quello della ricerca e della formazione. Dalla scuola dell’infanzia e dell’obbligo alla secondaria e all’università: la sfida è avviare il tempo di una società della formazione lunga e permanente che non abbandoni nessuno lungo la via della crescita, dell’aggiornamento, di possibili esigenze di mobilità. Solo così, del resto, si formano classi dirigenti all’altezza, e solo così il sapere riacquista la sua fondamentale carica di emancipazione e realizzazione di sé.
-Un investimento sulla ricerca avanzata nei settori trainanti e a più alto contenuto d’innovazione. Tutto ciò nel quadro del valore universalistico della formazione, della promozione della ricerca scientifica e della ricerca di base in ambito umanistico.
– L’autogoverno locale deve offrire spazi e occasioni alla sussidiarietà, alle forme di partecipazione civica, ai protagonisti del privato sociale e del volontariato.
– Il principio della dignità inviolabile della persona e il rispetto dei diritti umani fondamentali sono la cornice generale entro cui trovano posto tutte le nostre scelte di programma. In particolare, noi ci sentiamo al fianco della lotta di popoli interi per la difesa dei diritti umani, a iniziare da quelli delle donne. Crediamo sia compito dei democratici e dei progressisti affermare l’indivisibilità dei diritti – politici, civili e sociali – e di farlo valorizzando il principio costituzionale della laicità dello Stato.
– Daremo sostanza normativa al principio riconosciuto dalla Corte costituzionale, per il quale una coppia omosessuale ha diritto a vivere la propria unione ottenendone il riconoscimento giuridico.
– È inoltre urgente una legge contro l’omofobia.
La redazione
Aevo scritto giusto ieri sera un post al riguardo con tanto di citazioni e commenti, lo trovate qui:
http://dallapartedialice.wordpress.com/2012/10/13/primarie-e-laicita-3-cosa-dice-la-carta-dintenti/
i buoni propositi non mi bastano piu’. ci devono dire cosa esattamente hanno intenzione di fare. in maniera chiara . questa carta di intenti e’ la solita buffonata. sono ridicoli, invotabili. aspetto il messia!
Sono solo vane promesse elettorali, in vista delle imminenti elezioni; promesse che rimarranno, lì, sulla carta. In teoria si sforzano di essere di sinistra, ma in realtà fanno accordi sotto banco con quelli di destra, con imprenditori senza scrupoli e col Vaticano. In pubblico, davanti alle telecamere, fanno finta di litigare ma di nascosto si alleano con i peggiori elementi pur di aumentare il loro prestigio e potere, senza alcun intenzione di mollare la poltrona su cui siedono da anni. Sono solo patetici nella loro infinita ipocrisia. Sono sicuro che pur di racimolare qualche voto in più sarebbero persino disponibili a vendere le loro madri al miglior offerente.
Vi chiedo, come è pensabile votare per un Matteo Renzi che dice: “In questo clima di profonda crisi delle istituzioni, la parola del papa è un punto di riferimento per la nostra amministrazione”.
Ed io che pensavo che la crisi delle istituzioni andasse risolta instillando nei cittadini un maggior senso dello Stato, varando leggi contro la corruzione, eliminando privilegi, migliorando il welfare, la scuola etc… Evidentemente mi sbagliavo!
In effetti bisognerebbe prendere Bersani e Renzi con le dovute precauzioni.
Ai fatti il primo ha le mani in pasta con le Coop vicine a CL ed ha sempre mantenuto quella linea dannatamente ambigua su questi temi, di contro Renzi è lodato allo spasmo dal giornale ciellino, Tempi ( http://pontilex.org/2012/09/uno-spettro-si-aggira-per-leuropa/ ) per non dire altro.
Di contro Vendola sui temi etici, per quanto pure lui soffra della solita ambiguità, non mi par granché trasformista.
Sull’IDV non saprei che dire: si va da un estremo all’altro.
In tutto questo però non saprei proprio dire se in questo caso ci siano o ci facciano. 😐
@ Massimiliano
“Sono solo vane promesse elettorali, in vista delle imminenti elezioni; promesse che rimarranno, lì, sulla carta. In teoria si sforzano di essere di sinistra, ma in realtà fanno accordi sotto banco con quelli di destra… (…)”
Può darsi tu abbia ragione, ma come dovrebbe essere un programma elettorale se non un elenco di intenti? Come potrebbe avere in sè anche la garanzia che poi gli inenti verranno rispettati? Intanto si valutino questi intenti che necessariamente sono generici mentre sarà la prassi politica che permeterà di valutarli in concreto. Tu dirai – anzi lo dici – che questa classe politica, in particolare questi tre partiti, sono rappresentati da personagi che non danno alcuna garanzia…
Il proiblema è trovarne altri che invece la diano. Anche questi ipotetici ‘altri’ (già se ne delineano tanti) dovranno necessariamente essere valutati al di là delle promesse, delle dichiarazioni di intenti.
Perciò intanto non resta che valutare il programma… e se mai, se lo si considera valido, fare in modo, con gli strumenti che si hanno a disposizione in termini di organizzazione e di capacità di far sentire la propria voce (parlo ovviamente di UAAR) vigilare perchè lo si concretizzi.
A me questo programma… ripeto, come programma… sembra valido.
Pure a me il programma pare valido, il problema è vedere se poi lo seguono.
Se cambiano la legge elettorale, in modo da poter scegliere il candidato l’elettorato avrà più potere di fargli rispettare le promesse.
già, lì Renzi mi è andato di traverso… Meglio un salto nel buio a questo punto, come dice quello che ha scalato l’Etna!!
Vivo a Firenze e, prima che Renzi entrasse a Palazzo Vecchio, circolavano (anche su internet) dichiarazioni della BINETTI (quella del cilicio e dello spirito santo consigliere nel voto) che lo salutavano, in anticipo, come “miglior sindaco per la città”. Serve altro? Penso di no.
si penderanno a frustate a vicenda?
Chissà che enorme sforzo e quale dolore per il PD, includere tra il clericalismo obbligato anche la laicità… ma davvero c’è anche il PSI dentro la coalizione laica?
Le solite buffonate di propaganda. Sappiamo bene (non per malizia quanto, ahinoi, per esperienza) che in caso di vittoria elettorale getterebbero questa carta nel cesso. Il problema non è tanto che in ogni campagna elettorale ci siano le promesse da (non)mantenere, quanto piuttosto che molta gente abbocchi all’amo. Dopo decenni di disastri, di elettori e cittadini presi per i fondelli, magna-magna che ormai non si sa più da dove cominciare, lecchinaggio sistematico ai poteri forti come il vaticancro, sta a loro smentirmi e dimostrarci che vogliono veramente cambiare le cose. Personalmente sono più che pessimista, motivo per cui, stanco del solito turarsi il naso per il meno peggio, alle prossime elezioni andrò ad annullare la scheda.
E’ una scelta rispettabile che non condivido. Purtroppo io non so a che “santo votarmi”. Per me le prossime elezioni saranno un incubo.
Mi aspetto solo di vedere un sacerdote come presidente di seggio con quattro monache scrutatrici che ti consegnano la scheda elettorale con il simbolo della n’drangheta in lotta con la mafia, la camorra e la sacra corona unita.
Almeno sarebbe tolto l’ultimo velo di ipocrisia nella politica italiana.
Eppure è facile, Grassino: “metti una croce dove c’è la croce…” come ai tempi DC…:)
Seriamente: che il nostro paese, la classe politica e le promesse elettorali siano quello che sono è purtroppo assiomatico. E il voto quest’anno non sarà facile anche se so con certezza chi non voterò (non il presuntuoso chierichetto rottamatore filodestrorso/cliente berlusconiano, non l’ex rifondarolo sostenitore di disastrosi arcobaleni e devoto baciatore di reliquie, non il teatrante miliardario populista e criptofascio). Ma non riesco e non sono mai riuscita in alcun modo a condividere e nemmeno a rispettare il rifiuto del voto; non foss’altro perché una generazione di giovani, quella dei nostri padri o nonni, ha dato la vita per permetterne il diritto in libere elezioni.
Per me il rifiuto del voto è una scelta più che sofferta che ho compiuto per la prima volta alle ultime regionali e rifarò alle prossime politiche. Nonostante sia giovane ho sempre fatto politica (nel senso più ampio) fin dai primissimi anni del liceo. Sono stato tesserato di partito e tutt’ora mi impegno a fare politica sul territorio. Lo considero molto più di un impegno, è un dovere! Tuttavia pensiamo per un attimo alle prossime elezioni: chi vincerà avrà la politica economica già scritta da istituzioni non elettive, il margine di manovra in questo senso sarà minimo. Le elezioni saranno puramente simboliche e si terranno perchè non si può (ancora) dire alla gente che non ha senso votare. Per quanto riguarda lo specifico del tema laicità non vedo una seria prospettiva di cambiamento. Quindi perché dovrei avallare questa messinscena elettorale partecipando come una marionetta? Continuerò a fare politica e il non voto lo vedo come una cosciente delegittimazione dell’attuale sistema di potere. Continueranno a governare come se niente fosse ma almeno non mi sentirò complice.
Marta, anche io voterò. Anche a questo giro lo farò ma come ho detto, sarà un incubo perché credo che questo paese sia ormai perduto.
Di rivoluzione come ha fatto la Francia o l’Inghilterra di Oliver Cromwell manco a parlarne. Siamo, io per primo, quello che siamo: un popolo che si attacca alla speranza in attesa che altri gli tolgano le castagne dal fuoco. Se uno tenta di far qualcosa come è successo a me, paga. Coloro che dicevano di stare con te, sono quelli che tradiscono e si sistemano.
@ Stefano Grassino
“Coloro che dicevano di stare con te, sono quelli che tradiscono e si sistemano.”
Considerazione amara, però mi sembra ci sia ancora una parte di paese che ha una dignità, anche se non si vede o rimane silenziosa.
Anche durante il fascismo c’era chi dissentiva, e per questo ha pagato di suo.
Di fronte a questi soggetti Fregoli era un dilettante, soprattutto di Vendola che s’atteggia a fatto nuovo della sinistra, quando è in politica (stipendiata) dall’età di 18 anni. In fondo in fondo il più sincero è Matteo Renzi!
Lui è stato un grande attore. L’ironia vuole che il suo cognome faccia si che lui sia stato Fregoli sul passaporto e questi siano “Fregoli” nei fatti 🙂
Con la Bindi, Fioroni e soci e con Vendola foraggiatore del San Raffaele; come disse il grande Totò in un suo film: se credete a questi qua siete dei fessacchiotti!!
Finché non vedrò scritto e pronunciata esplicitamente la frase:”…nel rispetto della laicità dello Stato e delle sue istituzioni così come già stabilito dalla Corte costituzionale” le loro promesse non mi interessano!
Non basta Manlio.
Intanto loro fanno l’esegesi della laicità applicando gli aggettivi che più fanno comodo, a cominciare da SANA laicità.
E poi comunque ne svuotano il senso: hai forse dimenticato il crocifisso come simbolo di laicità? 🙁
a me sì, considerata l’alternativa dall’altra parte. Forse questi “ci fanno”, ma quegli altri ci SONO…
Il tuo atteggiamento risponde ad un noto proverbio sud americano: “cadas cucarachas es muy hermoso para su madre!”. Un po’ maccheronico, ma chiaro.
Di là un c’è più nulla. Il documento d’intenti è aria fritta.
eh sì loro sono un po’ cucarachas, bella fortuna non essere su madre! 😀 di là c’è eccome, e io altri vent’anni di quegli altri non ce li voglio, a costo di tapparmi il naso. Chi si rifiuta di scegliere perde il diritto alla lamentela… 🙂
Florasol, Florasol, Florasol, tutt’illudi. Dov’è la differenza tra questi e quelli, sono tutti agli ordini dei soliti poteri economici e finanziari. Ah certo si attuerà il matrimonio gay, ma chi difenderà i lavoratori etero o omosessuali dai licenziamenti? Meno male che nel 1941/45 a Mosca non c’erano queste tre macchiette.
nessuno dei due, quindi mi resta solo scegliere il meno peggio. uno dei due li fregherà una volta sola, mentre l’altro due volte.
Il “meno peggio” vale “il tanto peggio tanto meglio”, ovvero “al peggio non c’è mai fine”, ma non l’hai capito che coalizione di centro”sinistra” e coalizione di centrodestra sono l’espressione del medesimo partito: il partito della proprietà, come affermava Gore Vidal per definire i due partiti americani.
Non c’è speranza fuori da un’alternativa vera. Del resto puoi fare quello che meglio credi, ma poi non lamentarti. Taci e pedala!
Almeno qui c’è un impegno a rispettare certi principi; c’è chi si impegna a violarli …
La cosa più importante per fare si che questa carta venga rispettata è quella di sconfiggere mattero renzi . Renzi infatti ex democristiano (ex?) si rimangerebbe tutto e ABBRACCEREBBE L’ udc . Bersani ha suoi problemi di equilibrio nel suo eterogeneo partito, il psi è microscopico e spesso ambiguioi anche lui . L’ unico efficace antitodo all’ abbraccio con l’ UDC è Vendola ,che ha anche dichiarato di volersi sposare con il suo partner , e a parte di fare parte di un partito nel quale lui è uno dei pochissimi credentei, forse proprio il suo essere credente più che renderlòo ambiguo , gli da l’ autorevolezza di imporre scelte laiche secondo il concetto che non è necessario essere atei per affermare la laicità dello Stato. Del resto SEL gia nella sua assemblea nazionale di qualche mese fa ha messo nero su nianco una serie di proposte laiche forti , e del resto l’ azione dei sindaci vicino a SEL dimostra questa coerenza.
Bisogna rafforzare SEL per impedire la dipendenza del PD dall’ UDC |
Sinceramente a me Vendola per alcune stronzate che ha detto mi è scaduto, ricordo ancora al congresso fondativo che invitarono il mondo dell’omeopatia e di altre scempiaggini new age, però nel suo partito ci sono persone valide che voterei.
Mi scuso per il “mi” di troppo.
A proposito di alternative ad una classe politica che… sembrava avere toccato il fondo con tangentopoli… ma che adesso sta surclassando quanto era emerso in quel frangente. Ma dopo tangentopoli cosa abbiamo avuto, come alternativa? Berlusconi e il berlusconismo che – nonostante si capisse da subito che si trattava di un ciarlatano che si serviva soprattutto della televisione – non solo non ne fu capita la pericolosità da politici ‘navigati’ come un D’Alema o, in modo diverso ma con gli stessi risultati, da un Bertinotti… ma riuscì ad ottenere il consenso necessario per governare (si fa per dire) per quasi un ventennio (arco di tempo che non può, almeno ai non più giovani, non ricordare qualcosa…). Adesso, forse è finito Berlusconi, ma non il cosiddetto berlusconismo e ciò che a me fa più paura è che, naturalmente con connotati diversi, se ne presenti un altro che – in buona o mala fede, non voglio sindacare – sfruttando lo sfacelo di questo ceto politico, assuma pur sempre il ruolo di ‘salvatore della patria’, di ‘uomo dlella provvidenza’. Parlo ovviamente del ‘vaffanculismo’.
Lo so che questo discorso fa infuriare i cosiddetti ‘grillini’, i quali non vedono certo in questo movimento quanto vi vedo io, e aspirano giustamente ad un ricambio giudicato indispensabile… ma l’esperienza (non mi piace fare questo riferimento in quanto anziano… ma a proposito di rottamazione si può dire che sono sempre stato ‘rottamato’, anche a vent’anni) mi fa temere prima ancora degli altri aspetti pure orribili, questo esito che si prospetta, se possibile, ancora peggiore. ‘Spaccare tutto’ è facile, e certamente comunque è il primo impulso, ma la storia insegna che, dopo aver ‘spaccato tutto’ (mandati tutti a ‘vaff’.’) la ‘ricostruzione’ è sempre stata delegata a qualche, appunto, uomo della provvidenza che puntualmente ha tradito le istanze originarie (per citarre il primo di questi esiti, e nemmeno il peggiore, dopo la rivoluzione francese abbiamo avuto niente di meno che un Imperatore. Adesso non accusatemi d’aver detto che Grillo, o chi per lui, aspiri a fare l’imperatore ((^_^)). A meno che la ricostruzione non sia resa necessaria dalle macerie lasciate da una guerra… Ma non mi sembra la prospettiva migliore.
Personalmente… fermo restando che in politica a mio parere il criterio più valido sarà sempre comunque ‘il meno peggio’… il meno peggio che vedo ora è costituito da un gruppo politico che non si identifichi integralmentre con qualche leader ritenuto carismatico, che venga ‘rottamata’ intanto la personalizzazione della politica, l’ostacolo maggiore – lo ripeto – per un ‘meno peggio’. Faccio perfino fatica a scriverne il nome… ma credo si sia già capito di chi parlo.
Io invece sono per sfasciare tutto, dal punto politico, sia chiaro. Ma solo per far capire ai politici attuali e a quelli che verranno, che gli elettori non ingoiano tutto. Il popolo italiano è apatico ma i politici attuali e passati hanno tirato talmente la corda, che rischiano di svegliarlo. La gente che si candida M5S non è come quella che si è canditata o fatta nominare fino ad oggi. Non è Grillo la mia speranza. E’ questo che mi fa sperare che le cose possano cambiare in meglio. Ciò non toglie che qualche Scilipoti verrà fuori comunque. Tra l’altro il M5S non avrà la maggioranza ma la percentuale di voti, se sarà intorno al 15%, peserà sul futuro esecutivo. E se non varranno sparire immediatamente dovranno essere coerenti. Qual è l’alternativa a Grillo, dato che tutto il resto lo abbiamo già sperimentato?
Spero tanto di mai più vedere personaggi del tipo di Roberto De Mattei ai vertici delle NOSTRE istituzioni scientifiche.
Ma Fironi ha sottoscritto o si è dimesso dal partito ???
“La carta d’intenti Pd-Sel-Psi”
Bersani: L’aver scelto un rotolo di carta igienica, su cui scrivere la carta d’intenti, mi fa venire un dubbio su come sarà utilizzata dopo, nel caso vincessimo le elezioni.
D’Alema: Sei sempre la solita “volpe”.
Scrive Bruno
“@ Massimiliano
“Sono solo vane promesse elettorali, in vista delle imminenti elezioni; promesse che rimarranno, lì, sulla carta. In teoria si sforzano di essere di sinistra, ma in realtà fanno accordi sotto banco con quelli di destra… (…)”
Può darsi tu abbia ragione, ma come dovrebbe essere un programma elettorale se non un elenco di intenti? Come potrebbe avere in sè anche la garanzia che poi gli inenti verranno rispettati? Intanto si valutino questi intenti che necessariamente sono generici mentre sarà la prassi politica che permeterà di valutarli in concreto. Tu dirai – anzi lo dici – che questa classe politica, in particolare questi tre partiti, sono rappresentati da personagi che non danno alcuna garanzia…
Il proiblema è trovarne altri che invece la diano. Anche questi ipotetici ‘altri’ (già se ne delineano tanti) dovranno necessariamente essere valutati al di là delle promesse, delle dichiarazioni di intenti.
Perciò intanto non resta che valutare il programma… e se mai, se lo si considera valido, fare in modo, con gli strumenti che si hanno a disposizione in termini di organizzazione e di capacità di far sentire la propria voce (parlo ovviamente di UAAR) vigilare perchè lo si concretizzi.
A me questo programma… ripeto, come programma… sembra valido.”
Dum Saguntum expugnatur siamo ancora alla valutazione del programma?
Lo scrivo senza intenzioni di polemizzare.
Tu che sei una persona anziana come puoi non provare disgusto per questi individui , gente disposta alle manovre più sordide per un po’ di potere? Ha ragione Massimiliano e forse è fin troppo moderato.
Questi sono peggio dei fascisti, peggio di Berlusconi , peggio di Bettino l’Africano.
Anche un bambino lo capirebbe.
Hanno appoggiato supinamente il governo più reazionario d’Europa, accettandone le peggiori nefandezze.
La crisi non c’entra niente con l’articolo 18, con la crocefissione degli esodati e altr porcherie fatte e da fare.
I soldi si trovano senza martirizzare i più deboli, purchè ci sia la volontà politica.
Basterebbe fare pagare le tasse sul serio al Vaticano. Ma questo non è che un esempio banale.
Si tratta di un pretesto per demolire del tutto 40 anni di faticose e parziali conquiste da parte dei lavoratori (di solito forzando la mano ai partiti della cosiddetta sinistra storica),
Ma a questi signori ha fatto comodo prenderlo per buono.
I più vomitevoli sono gli ex comunisti, che venti anni fa hanno acconsentito di buon grado a distruggere un forte partito di massa ( per il quale non ho mai ho simpatizzato) per trasformarlo
in un’ accozzaglia di resti organici puteolenti, tipo le carcasse di certi animaletti che ogni tanto vediamo spiaccicati sul manto stradale, invece di farne una moderna forza socialdemocratica.
Non che così mi sarebbe andato più a genio, tutt’altro! Scrivo questo solo per osservare che venti e rotti anni fa lo stesso riformismo socialdemocratico appariva superato. Infatti proprio a quel periodo risalgono i primi interventi incisivi sulle pensioni e sulla regolamentazione in modo restrittivo del diritto di sciopero, tutto ciò con la complicità dei confederali.
Bersani, ‘sto bel cecino!
Sul Venerdì di Repubblica ho letto alcune sue dichiarazioni fatte ad un meeting di C.L. Roba da far accapponare la pelle.
Del resto un po’ lo capisco: stando al Venerdì di Repubblica ha avuto un infanzia difficile, nel senso di povera: ora è giusto che soffrano gli altri sfigati.
Tu mi dirai che il disgusto, ammesso che sia motivato, non è una soluzione politica.
E’ vero, ma nemmeno l’ingenuità e /o la sottomissione lo sono.
I tumori non regrediscono spontaneamente (salvo casi eccezionali).
“sono peggio dei fascisti, peggio di Berlusconi , peggio di Bettino l’Africano”
Passi per Berlusconi e Craxi (anche se peggio di loro ancora è difficile fare), ma almeno il fascismo dovresti lasciarlo perdere.
In quanto alla persona anziana (come ho scritto nell’altro intervento, ero già stato ‘rottamato’ a vent’anni)… è proprio perchè sono anziano che ne ho già visti anche troppi di ‘salavatori della patria’.
In ogni caso non ho letto in cosa per te dovrebbe consistere l’alternativa.
L’alternativa ?
Non c’è un’alternativa.
E non ci sono salvatori della patria, portino l’orbace, le pinne o l’orecchino.
Forse i Grigi, però sarebbe bello se ci liberassimo da soli.
I nostri pronipoti vedranno.
Intanto chi può si ricoveri in Australia a cacciar canguri, o se ne vada a fabbricarsi una casetta in Canadà, se non è un tipo freddoloso.
Eppure una persona che scrive di propendere per l’ “anarchismo non violento”, certe cose dovrebbe capirle.
Peggio di loro è ancora difficile fare?
Il faraone calvo e il Berlusca non hanno fatto, non sono riusciti a fare in tanti anni quello che l’attuale governo ha perpetrato in pochi mesi.
Se poi ti riferisci alla loro gestione discutibile della cosa pubblica, gli ottimati ,che adesso regnano direttamente, li hanno lasciati fare per tanto tempo, sia prima che dopo Tangentopoli.
Quanto al paragone coi fascisti, mi si passi l’iperbole.
Questi sono una cricca di ex comunisti e socialisti al servizio dell’oligarchia capitalistica (mescolati a residui democristiani).
Quelli erano una banda di furfanti e assassini, capeggiati da un ex socialista massimalista, al servizio dell’oligarchia capitalistica.
Ovviamente i tempi sono molto diversi : adesso, per esempio, ci concedono graziosamente il mugugno; nel ventennio si finiva al confino per un’innocente barzelletta.
Non nego la consolazione psicologica apportata dalla libertà di lamento (finchè non ci toglieranno pure questa).
Allora c’era il partito unico, ora c’è il pensiero unico : l’idolatria di quella che chiamano economia di mercato , culto condiviso , con diversità d’accenti, da tutte le forze politiche presenti in parlamento.
A quei tempi il paese pullulava di spie dell’Ovra ; oggi miriadi di pronipoti dello Sputnik ci contano quanti capelli abbiamo in testa e tra poco ci vorrà il bancomat pure per comprare i lupini.
Quando c’era Lui lo sciopero era proibito dalla legge , ora che ci sono gli altri lo sciopero è proibito di fatto.
Nell’Italia littoria c’era il concordato, nell’Italia berlusconiana c’è il concordato.
Insuma, non sai quanti regimi ignobili prevedono il pluralismo politico, elezioni periodiche,
il suffragio universale?
Hai presente Pakistan e Russia?
Me ne rido delle dichiarazioni d’intenti di questi bei tomi.
“L’alternativa ?
Non c’è un’alternativa”.
Amico, un’alternativa in realtà la poni, e cioè:
“Intanto chi può si ricoveri in Australia a cacciar canguri, o se ne vada a fabbricarsi una casetta in Canadà, se non è un tipo freddoloso.”
Naturalmente si tratta di un’iperbole, come per il fascismo… ma con le iperboli, magari efficaci polemicamente, politicamente non si fa molta strada. Oppure si va fuori strada.
Che quello berlusconiano sia stato, e sia, come eredità, un regime, se permetti lo presagivo prima ancora che Berlusconi scendesse in politica vedendo come stava accalappiando e istupidando gli utenti con le sue televisioni… mentre il D’Alema (che purtroppo è ancora qui) sosteneva che Mediaset (o come si chiamava allora) era ‘un patrimonio per l’Italia’ e il Bertinotti era in prima fila nel festeggiare un annivarsario di Canale 5. E se si parlava di regime si era accusati di intellettualismo snobistico. Quindi, sempre se permetti, non c’è bisogno che mi si ricordi il degrado in cui è sprofondato questo paese, degrado che ha prodotto il ceto politico che ha prodotto.
In quanto alla situazione internazionale, vengo considerato un apocalittico perchè sostengo che può bastare molto poco per far saltare la polveriera su cui siamo tutti seduti… e temo che in questa situazione voltarsi indietro per rintracciare i colpevoli del disastro non serva a molto. Un pò come dopo la fine della IIGM: purtroppo identificare e punire i colpevoli della strage – assolutamente doveroso (anche se dalle nostre parti si procedette ‘all’italiana’ – non bastava certo di fronte alla necessità impellente della ricostruzione. C’è solo da evitare gli errori che hanno portato al disastro… ma sentendosi un pò tutti colpevoli… non in senso biblico, per carità… ma per il consenso acritico accordato ai fautori delle ‘magnifiche sorti e progressive’.
Bene (si fa per dire), in questa situazione a mio parere (ovviamente posso sbagliare) l’unica scelta possibile è una scelta in negativo (sì, il famigerato ‘meno peggio’, che poi ognuno può identificare dove ritiene si possa trovare), ma soprattutto evitare di illudersi che qualcuno abbia la formula magica – magari cercandola in qualche vicenda del passato – per rimettere le cose a posto.
In quanto all”anarchico nonviolento’… ecco (considerando l’anarchismo con i caratteri che ho cercare di illustrare in un post recente, quello realtivo all’ora di religione giovedì 11 ott. ore 17.30, che richiamo per comodità), credo che, facendo tesoro delle lezioni del passato, sia proprio la ‘nonviolenza’ (termine che fa sghignazzare i tanti fegatosi orientati a ‘spaccare tutto’), lunico appiglio per non andare a fondo definitivamente. E una nonviolenza, anche qui, che non ha niente a che fare con il pietismo religioso, ma con un uso il più possibile disincantato della ragione. Per liberarsi dalle illusioni.
Infine, visto che siamo su un blog UAAR, dove il criterio per una scelta politica è un minimo di garanzia per la laicità, ho identificato il ‘meno peggio’ – proprio in quanto anarchico che non crede più nell’attentato dimostrativo – in uno schieramento politico che non si rifaccia a qualche guru ‘salvatore della patria’.
L’alternativa dell’Australia… anche se preferisco il Canadà (tra l’altro un paese nel quale stavo per emigrare anni fa, quando ero giovane)… è troppo impegnativa per uno da rottamare come me (^_^).
Stammi bene
Aggiungo. Per quanto riguarda la situazione internazionale, avendola giudicata per tante regioni esplosiva… e non solo in senso metaforico essendoci nei vari arsenali, anche dei paesi meno affidabili, armi sufficienti per chiudere definitivamente la baracca… credo che la cosa più saggia sia evitare di accendere micce da qualche parte.
E in questo senso l’impegno di tutti dovrebbe essere orientato a combattere i fanatismi… di natura religiosa soprattutto, ma non solo (del resto a mio parare ogni fanatismo, di qualsiasi natura, deriva da una mentalità ‘religiosa’, sia pure sedicente atea)… ma combattere puntando sulle tendenze pacifiste, che nell’occasione sono poi le più razionali, perchè puntando alla repressione… ho già detto cosa succederebbe.
Utopia? Quando il ‘realismo’ porta alla situazione attuale, non è che resti molto altro.
@mistergrey – vol. II
Come NON c’è alternativa…andare tutti quanti a Cuba dove c’è il tuo comunismo e il sol dell’avvenire oppure in Corea del Nord dove li vige un comunismo ancora più comunista 🙂 🙂 🙂 .
Io sono quasi due anni che ho ripreso a votare e per una nuova forza veramente con programmi e principi di sinistra, che va oltre la sinistra e capace di essere moderna ed in pieno spirito da ventunesimo secolo.
Tu e gl ialtri utopisti comunistoidi continuate a berciare alla luna ed alle primarie del PIDDI.,..ehi se si ricandida D’Alema che era il capo dei giovini comunisti negli anni ’70 perchè NON rivotare ancora il PIDDI’ ? 🙂 🙂 🙂
DucaLamberti74
Se renzi, vendola e bersani rappresentano il nuovo centro sinistra meglio passare subito ai forconi !
Se fosse vero la Bindi e Fioroni avrebbero già fatto i diavoli a quattro.
Le dichiarazioni non mi dicono nulla di nuovo, oltre a doverli chiedere poi la loro definizione di laicità. Tutte palle, questa è una coalizione centrista ed opportunista, con cavolo che avranno il mio voto. Non li ho mai votati, in nessuna delle loro trasformazioni.
Parole… Parole… Parole…
Parole per tutti…
Avrei voluto dire la mia ma dopo aver letto i due interventi di Bruno Gualerzi mi sono reso conto che aveva già detto lui tutto quel che avrei voluto, e anche di più.
Sono d’accordo al 100%, sopratutto sul discorso del vaffanculismo e dell’ “uomo della provvidenza” e dell’ innominabile “meno peggio” che almeno rottami la personalizzazione della politica!
Si legge nel documento :
“l’autogoverno locale deve lasciare spazio e occasioni alla sussidiarietà…ai protagonisti del privato sociale e del volontariato…”
e più avanti
“sui temi che riguardano la vita e la morte delle persone…per evitare un pericoloso “bipolarismo etico” che la destra ha perseguito in questi anni…è necessario…procedere alla ricerca di punti di equilibrio condivisi… ”
Tralasciando le prevedibili dichiarazioni di intenti sui gay e le donne o gli asili nido e l’istruzione che poco attengono con l’agnosticismo religioso, mi sembra che con queste affermazioni il terreno sia preparato per svuotare di contenuto lo sbandierato principio della laicità.
Il MALE è troppo profondo, non credo che attualmente esistano formazioni politiche in grado di garantire laicità e governabilità allo stesso tempo.
L’unica speranza è il massiccio aumento di cardinali e prelati stranieri in vaticano. Quando non ci saranno più italiani tra di loro, allora i nostri politici potranno prendere le distanze.
Vi ricordate come andò a finire con i dico dell’ultimo governo del Mortadella! Bene, perchè Bersani & co. faranno uguale. Anche perchè ammesso che PierGiggi vinca queste primarie, mi dite come fa ad evitare la spaccatura con Renzi e i Teo-PD, su questo e molti altri temi. L’unica ragione di questa strambata a sinistra ad inizio campagna elettorale è perchè è affamato di voti e consensi, semplice fame di voti. Meditate gente meditate ….
Sinceramente se il PD perde i Teo-qualcosa è meglio, che si facciano un partito loro.
Aver vocazione maggioritaria non vuol dire far contenti tutti.
Il PD, proprio perchè vi sono Teo-qualcosa, è un partito in costante contraddizione, è questo che ha reso le sue coalizioni, alla prova di governo, un vero fallimento, il mio post sottolinea appunto questo aspetto. Per una milionata di voti in più nel PD sono pronti a fare tutto ed il contrario di tutto, a parole, poi nei fatti, come la storia recente insegna, non sono in grado di combinare nulla. Magari ci fosse qualcuno con una linea politica chiara ed obbiettivi definiti ed attuabili. Ma tu pensi che Renzi sia sincero, quando dice che in caso di sconfitta appoggerà Bersani?
Non ho trovato una parola sull’ambiente. O mi sbaglio? Vogliamo continuare ad andare avanti pensando che gli ecosistemi reggano in eterno il nostro saccheggio? Nessuno che dica: basta, cambiamo completamente le regole altrimenti la nostra specie si autoestinguerà?
Ma non leggono niente sui giganteschi problemi ecologici che il cosiddetto Homo sapiens ha scatenato? Ma odiano la Natura proprio tutti?
Comunque è un sunto del programma relativo alle cose che possono interessare i laici, ad esempio nel programma di SEL si parla d’ambiente (è solo un esempio relativo a ciò che conosco, non voglio far pubblicità, poi Vendola ultimamente mi sta sulle scatole).
quale forza politica dichiarerebbe in campagna elettorale che per risanare l’ambiente bisognerebbe proibire la circolazione delle auto private, con l’eccezione di quelle elettriche ; che bisognerebbe razionare il consumo di carne, chiudendo , ovviamente i fast food ; che bisognerebbe fare e non fare
tante altre cose, tutte impopolari e costose?:-)
Ti sbagli. L’ambiente è nei beni comuni:
BENI COMUNI
Per noi salute, istruzione, sicurezza, ambiente, sono campi dove, in via di principio, non deve esserci il povero né il ricco. Perché sono beni indisponibili alla pura logica del mercato e dei profitti. Sono beni comuni – di tutti e di ciascuno – e definiscono il grado di civiltà e democrazia del Paese.
etc.
Può sembrare poco, ma in una carta d’intenti può essere considerato molto sotrarre l’ambiente alla logica del profitto. O no?
Ho letto solo la parte “Su temi che riguardano la vita e morte delle persone”. Sarò scemo io ma non si capisce un emerito c***o. Solo delle grandi formule retoriche che non vogliono dire nulla e che ricordano tanto i vani sproloqui che accompagnano i servizi sul vaticano del tg1.
in effetti e’ vero, sui temi che riguardano la vita e la morte hanno sparato una supercazzola…
Non per essere pessimisti per punto preso, ma l’impressione è che, quanto a chiarezza d’intenti, la parte più esplicita sia quella che si sono sforzati di rendere più opaca:
“L’autogoverno locale deve offrire spazi e occasioni alla sussidiarietà, alle forme
di partecipazione civica, ai protagonisti del privato sociale e del volontariato”.
Attribuendo al termine astratto “sussidiarietà” il suo significato concreto nel contesto italico – specie quello in cui “l’autogoverno locale” è ben impregnato d’incenso, a scuola come
in ospedale – l’arcano è facilmente svelato.
E questo sarebbe quanto di più laico offre il mercato “non criptato”…
La tentazione di non votare affatto per mettere in risalto l’impasse della rappresentanza in Italia chiedendo aiuto all’Europa è sempre più forte: una percentuale altissima di astenuti difficilmente passerà inosservata a Bruxelles. Forse è il caso di approfittare dell’occasione
per essere più ambiziosi: puntare a un cambiamento storico oltrepassando chi ci propina,
al massimo, biscottini della salute accettabili anche al papa – il più “estremo” è Vendola,
per capirsi, quello che ha consegnato la sanità pugliese al San Raffaele, chiavi in mano…
Basta con la logica del “meno peggio”! Tiepidi negli intenti, saranno assai freddi (troppo)
nella prassi.
Non per essere pessimisti per punto preso, ma l’impressione è che, quanto a chiarezza d’intenti, la parte più esplicita sia quella che si sono sforzati di rendere più opaca:
“L’autogoverno locale deve offrire spazi e occasioni alla sussidiarietà, alle forme
di partecipazione civica, ai protagonisti del privato sociale e del volontariato”.
Attribuendo al termine astratto “sussidiarietà” il suo significato concreto nel contesto italico – specie quello in cui “l’autogoverno locale” è ben impregnato d’incenso, a scuola come
in ospedale – l’arcano è facilmente svelato.
E questo sarebbe quanto di più laico offre il mercato “non criptato”…
La tentazione di non votare affatto per mettere in risalto l’impasse della rappresentanza in Italia chiedendo aiuto all’Europa è sempre più forte: una percentuale altissima di astenuti difficilmente passerà inosservata a Bruxelles. Forse è il caso di approfittare dell’occasione
per essere più ambiziosi: puntare a un cambiamento storico oltrepassando chi ci propina,
al massimo, biscottini della salute accettabili anche al papa – il più “estremo” è Vendola,
per capirsi, quello che ha consegnato la sanità pugliese al San Raffaele, chiavi in mano…
Basta con la logica del “meno peggio”! Tiepidi negli intenti, saranno assai freddi (troppo)
nella prassi.
Dal momento in cui non ci sono alternative “più laiche” di queste, e che difficilmente troveremo scritte nero su bianco, parole “più laiche” di quelle riportate nella carta d’intenti vers. PD+SEL+PSI, in eventuali altre dichiarazioni d’intenti di altri schieramenti o di altri partiti, forse dovremmo cominciare a valutare queste, in modo più positivo ed ottimista possibile.
E’ chiaro che anchio, come la maggior parte dei commentatori, mi fido dell’animale politico italiota, e dei suoi “intenti”, meno del nulla. Ma ci sono altri intenti laici in Italia?…A me non sembra.
Se si tratta poi di andare a valutare, con i scontatissimi “se” ed i “ma” del caso, fino a che punto verranno messi in pratica questi intenti, ciò vale per tutte le promesse fatte in campagna elettorale da politici e partiti, su tutti gli argomenti possibili immaginabili, non solo per la laicità.
Insomma, è chiaro che in Italia non ci si fida più dei politici e delle loro promesse. Ma questo vale per i loro “intenti” a 360°. Quindi l’ipotetica soluzione è prendere per buone queste promesse, in attesa che qualcuno ne formuli delle migliori, e poi decidere fino a che punto “crederci” ( 😉 ) e scegliere i nostr rappresentanti. 😉
Di fatto sui temi di laicità il PD ha sempre tradito le promesse elettorali, per strizzare l’occhio alla sua parte Teo-devota.
Perché quindi dovrebbe fare diversamente adesso?
Io non mi fido e credo che non rispetteranno nemmeno una parola!
Chi ancora può crederci?
“Amico, un’alternativa in realtà la poni, e cioè:
“Intanto chi può si ricoveri in Australia a cacciar canguri, o se ne vada a fabbricarsi una casetta in Canadà, se non è un tipo freddoloso.”
Naturalmente si tratta di un’iperbole, come per il fascismo… ma con le iperboli, magari efficaci polemicamente, politicamente non si fa molta strada. Oppure si va fuori strada.”
Iperbole mica tanto;se fossi più giovane tenterei di espatriare.
Canada e Australia sono i paesi più avanzati con meno ressa(ciò non significa che siano ospitali).
Nonostante una certa simpatia per koala , ornitorinchi e boomerang, d’ istinto opterei anch’io per il Canada, preferibilmente la zona francofona, anche se ho saputo che colà c’è una robusta succursale di Cosa Nostra.
Ovviamente si tratta di palliativi, dato che non esistono isole felici.
Sarebbe una situazione che ricorda quella del film “‘l’ultima spiaggia”.
Un “meno peggio” non riesco a vederlo e gli eventi dell’ultimo anno sembrano dimostrarlo.
Non è che la confratenita del “meno peggio” non abbia fatto nulla per proteggere lavoratori e pensionati. No , ha fatto di “peggio”: si è resa complice e manutengola della destra più aggressiva che io ricordi.
Quindi non “meno” peggio, ma “più” peggio.
Poteva impuntarsi sull’articolo 18 dichiarando :” la crisi, la defalta, il pareggio di bilancio non c’entrano niente con la liberta di licenziare”, indi “vedere” l’eventuale bluff.
Il governo avrebbe presumibilmente fatto marcia indietro o sarebbe caduto.
Tanto la cura da cavallo di 45 miliardi era già passata
Non penseremo mica che questi tecnocrati di spiccata fede democratica avrebbero chiesto la “consulenza” dei militari, come sembra si volesse fare nel 1964.? 🙂
Una sinistra moderata ma credibile poteva battersi per tutelare i diritti acquisiti, scongiurando il dramma degli esodati.
Non sarà che , parlando di sinistra, gli aggettivi “moderato” e “credibile” non stanno bene assieme?
Non hanno fatto queste cose perchè sono sostanzialmente della stessa pasta.
Lascio alla fantasia di ognuno immaginare gli ingredienti di questo gustoso impasto.:-)
L’ultima cosa esilarante cui ci tocca assistere è vedere un berlusconiano candidato alle primarie del centro-sinistra.
Però , in fondo, pensandoci bene, negli ultimi anni abbiamo assistito alla berlusconizzazione delle forze politiche. Tanti berluschini l’uno contro l’altro armati (chi con l’orecchino, chi col parrucchino), tutti con quel ghigno, infernale
e soddisfatto ad un tempo.
Qui , più che fare strada “politicamente” ,si tratterebbe di fare strada in senso letterale, cioè scapparsene. 🙁
Volevo scrivere specchiata non spiccata.
Perdo colpi, ormai.
Chissà perchè tanto accanimento contro il ‘meno peggio’. O si trova un ‘meglio’, oppure, appunto, accontentiamoci (sì, accontentiamoci, perchè di questo di tratta) di un ‘più’ peggio. Io un meglio proprio non riesco a vederlo… e per dirla tutta punto su quel poco di sinistra che ancora riesco a intravedere. E non la vedo in chi continua a ripetere all’infinito che tutti fanno schifo, il rtornallo di moda, ripetuto ormai anche dai sassi. Avanti, si propongano alternative praticabili che non sia lo ‘spacchiamo tutto’… e non basta dire che quanti sono responsabili di questa situazione se ne devono andare a casa se non si sa per certo che coloro che li sostituiranno saranno migliori. Peggio di loro non faranno di sicuro, si dice… ebbene, visto cosa passa il convento, non ne sono per niente sicuro, e un salto nel buio, fin che posso, vorrei non farlo. Fino ad ora, da tangentopoli in poi, il peggio è sempre stato sostituito da un ‘più peggio’. Vorrei non continuare.
Ognuno comunque faccia la sua scelta… almeno per chi non ha la possibilità di espatriare.
L’ho letto tutto, e, a parte qualche – poche – scioccchezza, debbo affermare che mi è sembrato non male. La mia impressione driva forse dal fatto che avevo in precedenza letto la carta d’intenti del PD che era molto molto peggio.
L’operazione che dovremmo fare ora come UAAR nazionale – secondo me, è quella di rivolgere pubblicamente delle domande specifiche a tutti i candidati al fine di disambiguare le interpretazioni possibili del testo.
Partirei dal disambiguare la più facile:
“Daremo sostanza normativa al principio riconosciuto dalla Corte costituzionale, per il quale una coppia omosessuale ha diritto a vivere la propria unione ottenendone il riconoscimento giuridico.”
con questa domanda:
Per Lei a quali diritti per i coniugi dà luogo il riconoscimento giuridico delle coppie omosessuali? Fra di essi vi è contemplato il diritto all’adozione?
Che ne dite?
La presentazione, fatta dalla redazione, della carta d’intenti del PD & C mi aveva allarmato, ma vedo che i commentatori sono scettici quanto me, e mi sento sollevato. Certo, io continuerò a non votare alle elezioni politiche, come faccio ormai da molti anni, e la mia astensione avrà ancor più significato che le altre volte: non tradimento d’un impegno, non indecisione nella scelta, ma rifiuto senza esitazione di tutta la classe dirigente (una volta avrei detto solo “politica”, ma ultimamente s’è allargato il campo della mia delusione) che abbiamo.
La sola forza politica che porta avanti, non solo nelle parole, ma spesso nei fatti, un programma laico, e lo fa da 40 anni, è il Partito Radicale: nonostante Pannella, e nonostante credo che anche i politici di quel partito non siano puri come vogliono far credere, sono orientato a votare ancora radicale
ma fammi il piacere !!!
Ma come si fa a votare radicale quando lo statuto del partito prevede che può iscriversi chiunque quale che sia la sua appartenenza politica (l’ho sentito da Pannella)? Chi mi garantisce che una volta eletti alcuni di loro non seguano le orme dei vari Capezzone, Quagliarello, Roccella ecc. che – ammesso e non concesso che siano laici – si sono intruppati in una partito che di laico non ha nemmeno l’ombra?
Poniamo pure che i ‘rimasti’ si comportino da veri laici secondo una tradizione che certamente li ha visti più volte in prima linea (tanto tempo fa li ho votati anch’io), ma… oltre al fatto che alcune loro scelte politiche in campo interno e internazionale mi hanno lasciato di stucco… che peso potranno mai avere?
I radicali sono nati da una costola del partito liberale e non hanno mai rinunciato alla loro vocazone liberista.
Negli anni 70 non la ostentavano, concentrati com’erano sulle battaglie referendarie, tutte condivisibili per il sottoscritto, compresa quella per rendere meno restrittiva la legge 194.
A partire dagli anni ottanta la loro natura conservatrice ,se non reazionaria,
si è fatta sempre più evidente.
Dobbiamo ricordare che Pannella e soci hanno promosso nel 2000 un referendum per l’abolizione totale dell’articolo 18?
Se proprio vogliamo trovare una “sponda politica” per l’attuale governo “tecnico”
quella è proprio il partito radicale, laicismo a parte .
l’unica forza politica che cercava di coniugare una politica di classe con istanze libertarie era costituita dai comunisti dissidenti che si riconoscevano nell’area del Manifesto.
@ mistergrey
“l’unica forza politica che cercava di coniugare una politica di classe con istanze libertarie era costituita dai comunisti dissidenti che si riconoscevano nell’area del Manifesto.”
Visto il tono del nostro confronto (i riferimenti ad un passato più o meno remoto) ci tengo a precisare che sono stato vicino al Manifesto (ho fatto perfino una specie di campagna elettorale per lui quando si presentò alle elezioni – ’75-’76, adesso non ricordo – dove racimolò ‘ben’ 250.000 voti!) fin dalla nascita, lasciando il partito socialista quando Craxi era ancora il ‘federale’ di Milano, ma già serpeggiava il craxismo.
Lo richiamo perchè non vorrei che il ‘meno peggio’ fosse visto come una legittimazione di chi ha ridotto il paese in queste condizioni. E’ per evitare ciò che a me sembra il ‘più peggio’.
È ora che i politici ci metta a valutarli per quello che hanno fatto veramente e detto nella precedente legislatura, invece di affidarsi alle vuote parole di cui si riempono la bocca prima di ogni tornata elettorale!
Sigle, nomi, distintivi vivacizzano l’agone
dove squadre di papisti s’accapiglian per un voto.
C’è il fervente baciapile, il devoto a pecorone;
poi c’è il laico a tempo perso, qualche ateo… ma “devoto”.
I tre fidi praticanti han la lor rappresentanza:
resta sol qualche milione da sedurre sul mercato.
Cerchio e botte serviremo, fidi e destri, con costanza,
per convincer l’infedele che votarci gli dà fiato.
“Chi ci supera in laicismo sulla piazza elettorale?
Certo, se non t’accontenti, devi esser proprio matto!
‘Mangiapreti’, usa la testa, ché sognare ti fa male:
Qui di meglio non si trova, sol con noi puoi far un patto!”
Lì c’è Vendola in piviale, Rosy Bindi ed altre suore,
Là CL con Bersani, qua Betori accanto a Renzi:
all’accolita contrita un pio inno scalda il cuore.
Intoniamolo nell’urna: “Patti, sì… Lateranensi!”
“@mistergrey – vol. II
Come NON c’è alternativa…andare tutti quanti a Cuba dove c’è il tuo comunismo e il sol dell’avvenire oppure in Corea del Nord dove li vige un comunismo ancora più comunista .
Io sono quasi due anni che ho ripreso a votare e per una nuova forza veramente con programmi e principi di sinistra, che va oltre la sinistra e capace di essere moderna ed in pieno spirito da ventunesimo secolo.
Tu e gl ialtri utopisti comunistoidi continuate a berciare alla luna ed alle primarie del PIDDI.,..ehi se si ricandida D’Alema che era il capo dei giovini comunisti negli anni ‘70 perchè NON rivotare ancora il PIDDI’ ?
DucaLamberti74”
Ci mancava il paninaro! 🙂
Guarda che non si discute di islam.
Sciò, vai a baloccarti con le repliche di Star Trek.
Se tu non avessi la testa piena di fanfaluche fantascientifiche e dei peggiori stereotipi piccolo-borghesi avresti capito dai miei post che non simpatizzo particolarmente per il castrismo e nemmeno per lo stalinismo ereditario dei nord -coreani.
Comunque , tenuto conto che si tratta pur sempre di un paese del terzo mondo, la malconcia dittatura castrista esce bene dal confronto con gli Usa e con gli altri paesi dell’America Latina.
Ma perchè andartene con Grillo?
Non ti piacciono i raffinati tecnocrati di estrema destra che stanno rivoltando l’Italia come un calzino?
Sono loro l’antitesi perfetta ai comunistoidi che tu odi tanto , forse perchè a scuola ti hanno raccontato che il “comunismo” ti avrebbe costretto a dividere la merenda e la bicicletta con i tuoi compagnucci meno fortunati.
Salutami il signor Spak.
al di là delle dichiarazioni di principio, vaghe e generiche, che lasciano il tempo che trovano (ovvero non trovano), gli unici punti programmatici concreti ed espliciti riguardo la laicità sono legge 40, legge 194 e diritti degli omosessuali: è già qualcosa ma è ancora troppo poco, per esempio nessun riferimento al taglio dei privilegi economici e fiscali della cc…se non ora quando? 🙁
Hai perfettamente ragione: bisogna sfruttare il nostro lavoro sui miliardi di stato alla CCAR e il periodo di vacche magre per la finanza pubblica per incalzare i candidati con domande precise sui soldi buttati al vento per tenere a galla i carrozzoni dei parassiti clericali.
IRC, cappellani, assistenza spirituale, 8×1000, IMU, etc. sotto i fari dei media con domande precise. Ma anche domande precise sui temi più generali della laicità ai candidati premier per il centro-sinistra che non si possono esimere dal confronto se vogliono cercare di conquistare il ns voto.
E’ la storiella del “al lupo…al lupo”.
Adesso non ci credo più e come faccio da anni, quel giorno me andrò al mare…anche se pioverà!
Spero che in molti seguiranno il mio esempio.
Non sarà il mio consenso a permettere altri farabutti di ladrocinare in questa italietta priva di qualsiasi senso civico!
Ancora sulla ‘logica’ del meno peggio. Per essere più esplicito, coi nomi dei partiti. Poi, giuro, basta con questo tormentone.
La logica del ‘meno peggio’ è solo per evitare il ‘più peggio’ (ringrazio mistergrey” per avermi suggerito questo termine da matita blu). E qual è, a mio modo di vedere, questo ‘più peggio’?
Questa sera un tg trasmetteva l’esito di un sondaggio, dove il partito 5st era il secondo partito! Ora, per quanto mi riguarda, un partito che si identifica con un personaggio più o meno carismatico già di per sè non mi dà nessun affidamento… ma c’è dell’altro. Non sono un esperto di flussi elettorali, di scorporazione dei dati, come si dice… ma due conti so farli. Nelle ultime amministrative il partito di Grillo ha ottenuto un successo strepitoso, che nemmeno lui si aspettava. Domanda: da chi ha preso i voti? Gli astenuti più o meno sono stati gli stessi, il PD più o meno ha mentenuto le posizioni… chi ha perso sensibilmente consensi sono stati PDL e Lega. Questo vuol dire che automaticamente i delusi di quei partiti hanno votato Grillo? Anche perchè ne ho sentito più d’uno dichiararlo esplicitamente, credo proprio di sì. Si dirà: ma in democrazia è normale che si cambi parere. Giustissimo, ma se a cambiare parere sono gli stessi che non l’hanno cambiato negli ultimi quindici anni (e che anni!) e lo cambiano ora perchè i loro partiti perdono pezzi da tutte le parti… ebbene un partito che ha il consenso di simili elettori evidentemente ha certi caratteri (che potrei anche elencare, ma basta quanto detto) di quei partiti che l’avevano ottenuto in precedenza. Ciò ovviamente non vale per coloro che in questo movimento si sono riconosciuti da subito perchè vi hanno visto un’alternativa praticabile all’attuale classe politica e non certo una sua riedizione.
Questo è per me – assieme a tante altre considerazioni – il ‘più peggio’. L’unico che mi dà un minimo di garanzia che possa costituire solo il ‘meno peggio’ è il PD (che non ho mai votato in precedenza)… intanto perchè non fa capo a nessun uomo carismatico (ciò che per molti invece è, fra i tanti, uno dei suoi limiti)… e poi perchè per la sua consistenza numerica è il solo che può evitare il ‘più peggio’. Altri partiti che potrebbero convincermi di più (ma ultimamante mi hanno profondamente deluso) non hanno il peso necessario.
Per molti l’unica alternativa è l’astensione? Sarà perchè per la mia generazione votare era cosiderato una conquista pagata da molti con la vita, sia quelli mandati al macello da Mussolini, sia quelli che hanno ‘resistito’, non me la sento ancora di astenermi.
Poi c’è – è il tema proposto dalla redazione – la questione della laicità. Ebbene, dando per scontato che sarà tutto da verificare alla prova dei fatti, questo programma, coi tempi che corrono, lo ritengo più che accettabile.