Iheu all’Onu: “No tutele privilegiate alle religioni nella risoluzione contro il razzismo”

La diffusione del film anti-Maometto The Innocence of Muslims e delle vignette del settimanale francese Charlie Hebdo ha fatto rialzare la testa agli integralisti islamici di tutto il mondo. I paesi musulmani hanno colto l’occasione per aumentare la pressione sulle istituzioni internazionali, proprio al fine di limitare gli spazi di libertà condannando qualsiasi ‘offesa’ alla religione. Gli stati occidentali non paiono invece abbastanza vigili sui rischi che corrono in questo modo democrazia e diritto. Anzi sembrano assecondare la deriva confessionalista promossa in primis dalla già Organizzazione della Conferenza Islamica (OIC).

Tra le poche forze che a livello internazionale stanno cercando di porre un argine c’è l’International Humanist and Ethical Union (Iheu), organizzazione che riunisce le associazioni di non credenti e di cui l’Uaar fa parte. La posta in gioco è infatti anche la tutela degli atei e degli agnostici contro l’avanzare delle pretese teocratiche. L’Iheu da tempo si batte contro le risoluzioni in sede Onu tese a criminalizzare la ‘blasfemia’, concetto usato in senso fin troppo ampio e che finirebbe alla lunga per condannare qualsiasi forma di critica alla religione di stampo laico o scettico in nome della difesa privilegiata del ‘sacro’. E chiede la ferma condanna dei paesi che promuovono la violenza religiosa sotto qualsiasi forma.

Un’altra decisa presa di posizione dell’Iheu presso le Nazioni Unite ha scongiurato il rischio che in una risoluzione contro il razzismo finisse anche la condanna dell’intolleranza religiosa. Ciò avrebbe sicuramente reso più difficili le contestazioni alla religione, visto l’esplicito riferimento — poi cassato — anche ai “simboli religiosi” e alle “persone venerate”. E finito per legittimare ancora di più le leggi pesantemente repressive ad esempio contro gli apostati. Non solo la sharia, ma anche normative tuttora in vigore nei paesi occidentali, come la Grecia e la Russia, nonché l’Italia. Anche la nostra associazione appoggia lo sforzo dell’Iheu, consapevole che occorra la vigile attenzione degli atei e gli agnostici che hanno a cuore i propri diritti. Perché certe conquiste sono sempre precarie a causa della pressione del fondamentalismo religioso.

Il comunicato Iheu:

L’Unione Internazionale Etico-Umanistica (IHEU) ha svolto un ruolo chiave durante l’ultima settimana della 21a sessione del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite per sconfiggere i tentativi della Organizzazione della Cooperazione Islamica (OIC) atti a inserire l’espressione “intolleranza religiosa” all’interno di una risoluzione sul razzismo.

L’IHEU aveva sostenuto che si trattava di un attacco alla libertà di espressione e di un tentativo di fornire una giustificazione per gli stati che vogliono mettere a tacere critiche legittime di pratiche religiose, o dei regimi che impiegano l’autorità religiosa come strumento di governance.

La mossa sulla “intolleranza religiosa” è arrivata a seguito della pubblicazione del video di YouTube ‘Innocenza dei musulmani’ e del conseguente omicidio dell’ambasciatore americano in Libia e della morte di decine di manifestanti in tutto il mondo.

Con un passo indietro all’ultimo minuto, in seguito alle proteste di molti paesi occidentali e latino-americani, i proponenti hanno deciso di rimuovere i due riferimenti alla “discriminazione contro qualsiasi religione e l’attacco di simboli religiosi e di persone venerate” da una risoluzione (A/HRC/21/L.29) che invita gli stati a lavorare insieme per l’eliminazione del razzismo da internet, sport e media.

Secondo un contatto, la delegazione statunitense ha accolto con favore il discorso della rappresentante IHEU Josephine Macintosh che ha evidenziato il ruolo svolto da un canale TV islamista egiziano nell’incitare la violenta in risposta al video ‘Innocenza dei musulmani’, un fatto apparentemente non molto apprezzato da diverse delegazioni, che poi hanno fatto pressione sui sottoscrittori della proposta per rimuovere i passaggi sulla religione.

Quando si è arrivati alla votazione del 28 settembre, solo gli Stati Uniti hanno votato contro la risoluzione, i nove Stati europei si sono astenuti. Sebbene le loro preoccupazioni per quanto riguarda il collegamento tra intolleranza religiosa e razzismo fossero state ampiamente trattate, gli stati europei erano ancora preoccupati che la risoluzione non riuscisse, nelle parole dell’Austria a nome dell’Unione europea, “a trovare il giusto equilibrio tra le sfide e le opportunità in relazione a internet e tecnologie correlate, e si è rammaricato che gli sponsor non ha fatto riferimento alla ‘Convenzione internazionale sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione’.”

Fonti da Washington riferiscono che probabilmente l’OIC ripresenterà le richieste di protezione speciale per credenze religiose, simboli e “persone venerate” alla prossima sessione del Consiglio dei diritti umani nel marzo 2013.

Il rappresentante della delegazione IHEU a Ginevra, Roy Brown, ha detto: “L’IHEU continuerà a fare pressione contro ogni tutela di questo tipo in materia di diritti umani. I diritti umani si applicano alle persone, non le loro idee, religioni o credenze, e richieste di tale protezione sono un chiaro tentativo di mettere fuorilegge la critica legittima delle religioni, delle autorità religiose e delle pratiche religiose.”

L’associazione

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48 commenti

massi

“L’IHEU continuerà a fare pressione contro ogni tutela di questo tipo in materia di diritti umani. I diritti umani si applicano alle persone, non le loro idee, religioni o credenze, e richieste di tale protezione sono un chiaro tentativo di mettere fuorilegge la critica legittima delle religioni, delle autorità religiose e delle pratiche religiose.”

L’associazione

Quoto!

Felix

Sarebbe sufficiente che gli sciamani di TUTTE le religioni la smettessero con le loro ingerenze nella vita privata e pubblica di chi non la pensa come loro.

Francesco

Vorrei vivere in un mondo dove dire che “Dio è buono” è peccato. 😆

spapicchio

Infatti sono i pretesti religiosi i maggiori strumenti discriminatori per fomentare razzismo, xenofobia, omofobia, eccetera, attivati dalla istigazione e dalla diffamazione mirate a sollecitare, attizzare le intolleranze soffiando sui timori per il diverso.

Questo va tutto a vantaggio delle caste e delle organizzazioni religiose che in questo modo entrano in politica consolidando il loro reddito statale prelevandolo dalle tasse e influenzando anche se indirettamente l’elettorato e di conseguenza i politici, il pensiero politico, la cultura ed infine il voto.

massi

Il principio di ‘Autoritas’ è irrinunciabile per le religioni, perché “sotto l’abito regale niente”.

Felix

Molto diffusa l’ abitudine di ricercare frasi di famosi non credenti fuori dal loro contesto per avallare le loro tesi.

fab

La tutela delle persone venerate è quanto di più socialmente pericoloso si possa immaginare; su questo, spero che anche la stragrande maggioranza dei cattolici sia d’accordo, fatti salvi i pochi cultori degli “uomini della provvidenza”.
So che questa è una tutela ad personam, pensata per Maometto, ma nulla vieterebbe di usarla per un vivente.

MASSIMO

Le persone religiose fanno e dicono cose che sono molto strane per noi atei.
Ad esempio io ne ho sentiti un paio che dicevano di “parlare con Cristo”.
Ora… una qualunque persona dotata di una normale intelligenza non potrà mai pensare di parlare con un uomo morto 2000 anni fa. Eppure loro sono convinti di farlo.
Questo perchè loro vivono in un mondo di fantasia e non riescono più a distinguere le creazioni della loro fantasia dalla realtà.
Quando poi nella loro mente si accende un barlume di intelligenza, si rendono conto che dire “io parlo con uomo morto 2000 anni fa” è una cosa che li espone al ridicolo da parte di chi non crede.
E proprio perchè sanno di essere ridicoli, queste persone hanno paura del ridicolo più di ogni altra cosa e chiedono a chi sta al potere di fare delle leggi che li proteganno dall’essere sbeffeggiati.

FSMosconi

Immagino ti sia ritrovato davanti ad un Carismatico della serie Rinnovamento dello Spirito o kitscherie simili.
In proposito ti consiglio la lettura di “Cattolicesimo Magico” di Marzano: a mio parere spiega abbastanza bene questo fenomeno della “realtà parallela” dei movimenti fanatici, del “reincanto” che si tenta (a quanto pare con ogni modo) di riportare in auge in quegli ambienti. Per quest’ultimo punto, sulla base di certe credenze, del cultic mileu invece di consiglio “Falsi Miti: come si inventano quello in cui crediamo” di Fritze. Pur trattando della situazione americana a mio parere, se si segue l’andazzo generale, mostra a mio parere un processo che potrà – potrebbe – interessarci relativamente in poco tempo (1 o 2 generazioni). 😉

massi

Daltronde i segreti delle buie stanze vaticane sono il corollario più pregnante per la loro (indimostrabile) Verità. Di cui, le censure esterne sono il corrispettivo.

massi

Non dimentichiamo che per il cattolicesimo il papa è “il vicario di Cristo in terra”. Perciò il suo potere e la sua autorita(s) “discendono da dio”, non dal popolo. Come invece è per le sovranità democratiche. Questo porta che il papa non dialoghi, bensì predichi. Ovvero, la sua stessa autorita(s) risiede nel “solipsmo relazionale”: uno solo che parla – tutti gli altri ascoltano, e “guai a chi lo contraddice”. Fuori da questo, le religioni (i monoteismi in particolare) cominciano ad incrinarsi.

Crebs

Solo il “guai a chi lo contraddice” mi sembra inammissibile.
Se i cattolici credono giusto che il “papa non dialoghi, bensì predichi. Ovvero, la sua stessa autorita(s) risiede nel “solipsmo relazionale”: uno solo che parla – tutti gli altri ascoltano” non mi interessa niente, continuino pure a ritenerlo giusto.
Ma il “guai a chi lo contraddice” mi sembra particolarmente pericoloso e inammissibile.

massi

Anche loro (clero) sanno che il loro potere non gli viene da dio ma dal popolo (pur fingendo che venga da dio – perché è questo, per loro, che i fedeli conviene che credano), altrimenti non farebbero neppure la pubblicità dell’8×1000 (chiederebbero direttamente a dio di “intercedere per loro”). Ma tutti gli imbroglioni hanno come prima necessità di far tacere chi mostra l’imbroglio. E il potere di coercizione (dove non arriva la convinzione) è uno dei loro più potenti strumenti. Ovviamente, dichiarando che “dio è amore”, conviene poi che la coercizione la facciano per “interposta persona”. Da qui, la loro preferenza e le loro alleanze storiche con gli stati reazionari. Non se ne esce: non c’è imbroglio senza che vi sia chi è imbrogliato, non c’è chi lo mostri senza che chi imbroglia abbia interesse a reprimerlo.

Antonio72

Mah.. Ricordo che in Italia di recente è stato condannato a scontare il carcere un direttore di giornale per il reato di diffamazione, tra l’altro per un articolo scritto da un altro. Ripeto, in Italia un giornalista rischia il carcere per avere scritto un articolo diffamatorio verso un magistrato. In particolare il magistrato si è offeso perchè denigrato gratuitamente da quell’articolo (con falsità e altro). Ora, prendiamo il commento di Massimo e facciamo finta che avesse lui pubblicato un articolo sul giornale in prima pagina (tra l’altro). Mettiamo che si fosse rivolto ad una persona in particolare, per esempio un politico della parte avversa, volgarmente offeso solo in quanto credente perchè, per esempio, ha dimostrato di essere un valido politico. Anche Massimo dovrebbe essere condannato a scontare una pena.

FSMosconi

Guarda che è l’articolista è stato condannato per aver diffuso deliberatamente il falso.
Fosse “solo” la diffamazione il problema…

Ad ogni modo starebbe a te dimostrare che Massimo abbia detto il falso o si sia solo espresso in modo poco consono: hai in mente quella cosuccia chiamata onere della prova?

Antonio72

A me risulta la condanna per diffamazione.
Per esempio quando scrive che il credente è uno stupido senza un barlume di intelligenza, dimenticandosi che molti scienziati, evidentemente più intelligenti di lui (ed anche di me), sono credenti.

FSMosconi

@Antonio

Puoi dire una cosa infamante che sia vera?
Se è vera per forza di cose non può essere infamante…

Per il resto, forse hai letto un altro intervento, ove non compare la frase
“Le persone religiose fanno e dicono cose che sono molto strane per noi atei.”
Ad impostare tutto il discorso.

FSMosconi

@Antonio

Per esempio:
se ti dico che sei un malavitoso e non lo sei, quella è diffamazione.
Ma se ti dico che sei malavitoso, lo sei ed è noto, quella NON è diffamazione.

Ti consiglio di rileggerti la sentenza dei giudici in proposito e di riguardarti l’articolo di legge, eviteresti inciampi poco dignitosi come questo.

Cesare b

Confondete concetti diversi: la calunnia, la diffamazione e l’ingiuria.
La calunnia consiste nell’attribuire a qualcuno falsamente la responsabilita’ d’un reato attualmente punibile. La diffamazione nell’attribuire a qualcuno comportamenti disdicevoli. La diffamazione puo’ consistere anche nel rivelare cose vere, se la persona ha diritto a tenerle riservate e subisce danno dal fatto che si rivelino. Infatti, come dice il nome, il bene protetto e’, appunto, la “fama”, il buon nome, la stima sociale del soggetto passivo. L’ingiuria consiste nel qualificare una persona con epiteti che sono comunemente ritenuti offensivi.
Francamente tale (non grave, invero) reato mi sembra perpetrato con una certa frequenza da alcuni di voi nei confronti dei credenti. E’ vero che parlate in generale, tuttavia ognuno dei credenti potrebbe ritenersi offeso da chi afferma, ad esempio, che sono tutti (dunque: ciascuno lo e’) dei malati di mente. E, naturalmente, e’ ingiuria ai credenti in un qualsiasi sistema d’idee anche prendersela con il fondatore di tale sistema. Se, infatti, io affermassi che Platone (supponiamo) era un minorato mentale, automaticamente estenderei tale insulto a tutti coloro che, ipoteticamente, fondassero sulla filosofia platonica il loro pensiero.
Saluti.

Stefano

@ Cesare b

Che ciò che tu descrivi succeda a chi ha il culto dell’autorità? E a chi ha idee mal fondate?
Un “platoniano” che fosse sicuro del fatto suo, anziché offendersi, ribatterebbe con ragioni all’affermazione.
Come mai queste cose generalmente non succedono agli atei?
Meglio, perché succedevano a quegli atei che avevano il culto della personalità?

FSMosconi

@Cesare

E’ evidente che tu non abbia mai letto quel passo del Fedone ove si elogiavano i semplici Egizi i quali riconoscevano la verità anche in una volgare corteccia, sennò non parleresti così.

Sempre che, come dice Stefano, tu non ragioni per terze persone, cioè per autorità.
Nel qual caso ti rendo noto che l’Alto Medioevo è finito da quel dì.

Antonio72

@FSMosconi

Mi pare che il papiro a cui ha attinto Cesare, ovvero il codice civile/penale italiano, sia un po’ più pertinente della corteccia egiziana descritta nel Fedone. Ma potrei anche sbagliarmi.

FSMosconi

@Antonio

Quello che ha cominciato con l’appello all’autorità è stato proprio Cesare, non io.
Urge poi ricordarti che esiste una leggerissima differenza tra il rispettare per dovere civile una serie di regole condivise ed il sottoporsi volontariamente all’altrui persona in maniera assoluta…

Stefano

@ Antonio

Il magistrato non “si è sentito offeso” perché si siano criticate sue credenze, è stato diffamato.
Non si è trattato di opinioni, ma di fatti a lui artatamente attributi.
In particolare, se non rammento male, di aver convinto una minorenne ad abortire.
Poiché, fosse stato vero, il giudice avrebbe rischiato quantomeno sanzioni disciplinari, ha ritenuto di denunciare il giornalista. Non si tratta di opinioni.
Questo a prescindere dalla congruità della pena.

Qui invece si sta trattando di critica di idee. E guarda caso la paura della critica non è degli atei. Se poi qualcuno si offende perché vengono criticate le sue idee il problema è solo suo, oltre che della pochezza delle sue idee.

OT Antonio, proprio perché i contenuti sono idiosincratici in un esperimento in cui si debbano studiare processi psicologici vengono decisi dallo sperimentatore.
DATI i contenuti, si studiano le relazioni. Un minimo di metodologia dell’esperimento psicologico non guasterebbe…
Altro è la terapia psicologica in cui i contenuti sono forniti dal soggetto.

firestarter

povero Antonio, un adulto a cui non è ben chiara la distinzione tra fatti e idee. Nulla di cui meravigliarsi se si considera la predisposizione a credere a certe storielle sciocche.

fab

Antonio, stai sommando mele con pere.
In ogni caso, sono per eliminare ogni reato legato a qualunque genere di dichiarazione, riducendo tutto alla sede civile, con risarcimento alla parte eventualmente lesa in caso di danni quantificabili e purché le dichiarazioni non possano essere provate come vere.

Giorgio Pozzo

Antonio,

guarda che Massimo parlava di due persone che aveva sentito, e non ha fatto nessun nome.

Spiegami per cortesia due cose:

1) com’è che si parla di diffamazione quando non si fanno nomi?

2) com’è che se uno pretende di parlare con mio bisnonno, morto nell’800, viene considerato ciarlatano, mentre un altro che pretende di parlare con un altro signore, morto anch’egli, ma in Palestina 2000 anni fa, viene considerato quasi un santo, o magari beato, o anche solo illuminato (boh, scegli tu l’aggettivo)?

Dr. Marvin

Se Maometto o Gesu Cristo o il grande profeta Zarquon si sentono diffamati facciano ricorso nelle sedi competenti.
Loro, non i loro seguaci.

Antonio72

Infatti ho solo ipotizzato che Massimo si riferisse a qualcuno, non ho mica detto che dovrebbe essere denunciato per quel commento. E non mi riferivo alla denigrazione di un personaggio storico ma a quella di una persona in carne ed ossa, solo in quanto credente (dare del decerebrato a una persona corrisponde a verità?!). E’ come diffamare qualcuno per il suo lavoro, tipo: siccome l’operatore ecologico (o per coerenza lo spazzino) lavora tra la pattumeria, allora deve puzzare.
Ma se voi considerate i toni usati da Massimo adeguati ad una critica civile, che devo rispondere. Spero per tutti che il vostro mondo puro-laico non si concretizzi mai.

Stefano

@ Antonio

se voi considerate i toni usati da Massimo adeguati ad una critica civile, che devo rispondere

Uhm, un pò come dire in mondovisione che chi non crede in dio non ha una vita degna?

O tuonare da Radio Maria contro gli infedeli?

E pensa che il vostro mondo si è concretizzato da 2000 anni…

Antonio72

Si può fare un parallelo interessante tra lo Stato italiano e il Vaticano. Sappiamo tutti del conflitto di attribuzioni elevato dal Presidente contro la magistratura palermitana, colpevole di aver intercettato alcune conversazione telefoniche che riguardavano, casualmente, anche la massima carica istituzionale.
In particolare si pretende l’immediata cancellazione di quei nastri, tra l’altro pare irrilevanti ai fini dell’indagine.
Ora, immaginiamoci cosa sarebbe successo all’eventuale commesso che si fosse preso la briga di fotocopiare illecitamente documentazione riservata del Quirinale, se addirittura non si è avuto alcuno scrupolo di mettersi contro la magistratura antimafia, in un momento in cui le infiltrazioni mafiose fanno cadere governi regionali e comunali.
Confrontiamo con il caso del Vaticano dove molti documenti privati duplicati illecitamente sono addirittura serviti ad un giornalista per pubblicare un libro! E cosa rischia questo maggiordomo, condannato per furto con tutte le attenuanti del caso? Probabilmente la grazia del Papa.
E ora invece chiediamoci cosa rischia quel magistrato palermitano indiscreto, essendo il Presidente anche presidente del CSM?

fab

Insomma, stai sostenendo che l’Italia è più retriva del Vaticano? Può benissimo essere, e con ciò?

pastore tedesco

Proviamo invece a pensare cosa rischia il vaticano se non si chiude il più velocemente possibile lo scandalo del maggiordomo? Cosa sa quest’uomo? Chi altri è implicato, delle gerarchie vaticane, in questa vicenda, nel senso chi sono i mandanti? Se venisse fuori che sono implicati cardinali (come in parte è successo) la chiesa ne uscirebbe messa meglio o peggio? Concedendo la grazia al maggiordomo si fa pubblicità gratuità?
L’alternativa è una condanna esemplare, con il rischio che poi il maggiordomo cominci a parlare, salvo che non decidano che vada a prendere il posto lasciato libero da Renatino De Pedis in sant’apollinare.
La grazia è la soluzione migliore e secondo me, con l’aggiunta di una congrua buonuscita.

Antonio72

@fab

No ho sostenuto niente del genere, l’hai detto tu. Dunque per coerenza ricordati di questa tua replica la prossima volta che vorrai denigrare il Vaticano in questo senso.

@pastore tedesco

La solita dietrologia complottista.. Se dovessimo applicarla rigorosamente alla storia della repubblica italiana non la finiremmo più, e non solo la democrazia italiana.

FSMosconi

@Antonio

Che il processo sia stato sbandierato per far dimenticare la natura delle carte in questione non mi par ci voglia granché dietrologia, anzi: non ce ne vuol nessuna.
Parafrasando un famoso detto “si giudica il dito che ha indicato la Luna”

Antonio72

@FSMosconi

Ma se ci hanno pubblicato un libro scritto da un noto giornalista e pubblicizzato più volte anche nelle televisioni?
Secondo me il processo è stato sbandierato perchè il colpevole era il maggiordomo…

RobertoV

Non ci vuole molto a rendersi conto che un processo non piaccia al Vaticano: è stata sequestrata una montagna di documenti e anche Nuzzi sicuramente avrà più materiale di quello pubblicato. Quindi meglio chiudere in fretta e limitare i danni prima che escano altri documenti non proprio edificanti o che vengano presentati al processo.
La chiesa è abituata a lavorare in segreto e preferisce evitare i processi.
Proprio recentemente in Germania il papa ha rinunciato il giorno prima al processo alla rivista satirica Titanic che si apprestava ad usarlo come trampolino per delle contestazioni.
Sulla pedofilia ha utilizzato in modo massiccio gli accordi extra-giudiziari con le vittime per evitare il più possibile i processi, ha fatto azioni minime, tipo spostare i preti incriminati, ottenendo da parte delle vittime e dei loro genitori il silenzio e di non arrivare ad un processo.
Sempre sulla pedofilia quando era nell’occhio del ciclone ha promesso indagini e relazioni: da quando non è più sotto pressione la maggior parte dei rapporti li stiamo ancora aspettando.
Con le contestazioni dei preti austriaci che stanno ottenendo consensi in varie parti del mondo, ha scelto il basso profilo, promettendo incontri che non ci sono e aspetta, evidentemente sperando di prendere tempo e che col tempo le cose si sistemino vista l’età media dei preti.

fab

Antonio, essere meglio dell’Italia non è esattamente un gran titolo di merito.

FSMosconi

@Antonio

Hai ragione, ma debbo farti ricordare che non si è mai posto l’accento su cosa le carte contenessero. Cosa di non poco conto.

@Roberto

Parliamo poi di quando il Vaticano ha fornito metà delle carte sul Conto ROMA allo IOR?

RobertoV

FSMosconi
Un processo lungo avrebbe ridestato l’interesse dei Media e si sarebbero ricordati i contenuti dei documenti e probabilmente ne sarebbero venuti fuori di nuovi, con il coinvolgimento di vari testimoni. Meglio il basso profilo, risolvendo dietro le quinte il problema con gli altri (tipo “trasferimento-promozione di Viganò).
Quello che infatti ho trovato sconcertante è che non ci si è concentrati sui contenuti, ma sugli aspetti accessori, un po’ come con Berlusconi quando si discuteva anzichè dei fatti, sulla liceità dei mezzi usati per averli.
Una cena segreta con l’elenco delle richieste di tutele di privilegi di uno stato straniero avrebbe dovuto scatenare una reazione di indignazione ed invece si è sorvolato sopra come se fosse la cosa più normale di questo mondo: non oso immaginare cosa sarebbe successo se al posto del papa ci fosse stata la Merkel.
Ma anche le conferme sulle tutele ai Legionari di Cristo o il potere sul papa di CL che chiede ed ottiene (contro Tettamanzi a favore di Scola), il presunto incidente coi Lefebvriani, o la raccomandazione di Letta, ecc.

Antonio72

@RobertoV

Mah.. non sono certo che un processo lungo avrebbe ridestato l’interesse, non almeno questo processo. Alla lunga stancano. Diverso il caso di processi che colpiscono l’immaginario collettivo, tipo i brutali assassini di Cogne o di Erba. La gente si recava nei tribunali pressapoco come in teatro e seguiva le indagini in televisione come seguivano le serie tv americane. Alla fine sarà anche deprimente, ma è proprio il sangue ciò che desta l’attenzione della gente comune, ed in questo caso non ce n’era un goccio. Secondo me qualsiasi dietrologia complottista non colpisce perchè abbiamo già superato il punto di saturazione e dunque di credibilità. La vicenda della cena privata del Papa è ridicolmente ininfluente in un paese dove non ci si scandalizza neanche per i bunga-bunga istituzionali. Anche se fosse vera dov’è lo scandalo? Boh..
Solo da queste parti si considera il Papa una sorta di capo banda tipo Provenzano.

FSMosconi

@Antonio

Peccato che il Capo di Stato, di qualsiasi Stato civile, debba rendere conto delle sue azioni solo al proprio Stato. Così avviene per i Parlamentari così per il presidente della Repubblica.
Di contro sarebbe anticostituzionale, e guardacaso andrebbe contro quella piccolissima legge che cita: “Lo Stato Italiano e la Chiesa Cattolica sono ognuno nel proprio ambito INDIPENDENTI e SOVRANI.
Sarebbe come se un politico andasse dal Papa per convincerlo (anzi: costringerlo) a nominare questi e quei Cardinali di suo gradimento. Non so se mi spiego…

FSMosconi

@Antonio

“Anche se fosse vera dov’è lo scandalo? Boh..”

Il fatto che, come scritto sopra, il Capo di uno Stato Estero sia andato a dettare il proprio “programma di Governo” al nostro Capo di Stato.

Ma l’hai letto il libro di Nuzzi o straparli per straparlare?

diego

l’IHEU non difende solo i diritti di atei ed agnostici ma anche i diritti dei credenti che devono essere difesi dalla loro stessa religione o da una religione diversa.

Folletto Baldanzoso

Gli US hanno votato a favore per i recenti fatti di Bengasi? Allora l’EU è più lontana dalla Libia che l’America.

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