Siamo al “braccio di ferro” tra Commissione europea e governo italiano sull’applicazione dell’Imu agli immobili della Chiesa cattolica e degli enti non profit ad uso commerciale. Lo scrive oggi il quotidiano Milano Finanza, che rivela gli ultimi sviluppi della vicenda.
Per molti mesi proprio le gerarchie ecclesiastiche hanno fatto opposizione, mentre sull’Italia pendeva un contenzioso in sede di Commissione europea per le distorsioni nella concorrenza causate da certi privilegi. Mario Monti aveva manifestato l’intenzione di ripristinarla, ma la macroscopica anomalia perdura. Mentre in paesi come la Spagna la questione viene affrontata, nel nostro paese si è tracchegiato. E ora i contribuenti italiani corrono seriamente il rischio di dover pagare una multa salatissima.
Proprio Milano Finanza aveva rivelato che l’esecutivo non aveva ancora approntato la necessaria regolamentazione, rischiando di azzerare l’iter della normativa. Colto in castagna, il ministro dell’Economia, Vittorio Grilli, aveva promesso di rimetterci mano. Ma il Consiglio di Stato ha poi bocciato il decreto attuativo, perché andava oltre le competenze ministeriali. Tra i punti dubbi, proprio quello della definizione di immobile a scopo commerciale, o parzialmente commerciale: ovvero una situazione non rara tra le strutture della Chiesa cattolica, di gran lunga la più grande proprietaria immobiliare del paese.
Ora, in base a quanto riporta il quotidiano economico, si scopre che proprio la Commissione sta intimando all’Italia di far pagare a tutte le associazioni e confessioni religiose le somme eluse dal 2006. Ciò interessa realtà svariate come fondazioni, Chiesa cattolica, partiti e sindacati. E la somma che manca all’appello ammonta, secondo le stime, a circa un miliardo di euro. Per il presidente dell’Anci, Graziano Delrio, circa 200 milioni di euro l’anno: dal 2006, si arriva a 1,2 miliardi.
La norma sull’Imu attualmente in vigore, continua il giornale, poiché impone l’obbligo del versamento dell’imposta a partire dall’anno fiscale 2013, “si presenta quasi come un condono”. “È infatti dal 2006 che vigono in Italia le regole che stabiliscono che gli enti non profit debbano comunque pagare l’imposta sui loro immobili che hanno un utilizzo «meramente commerciale»”.
Se l’Italia ritardasse nel ripristinare per tutti gli enti che svolgono attività commerciale il pagamento della tassa, potrebbe dunque subire le sanzioni europee. Gli esperti di Bruxelles ritengono inoltre che questi enti debbano pagare anche gli arretrati dal 2006 al fine di ripristinare condizioni equilibrate di mercato, visto che già da quell’anno la normativa era stata modificata e imponeva la tassa per gli immobili con attività commerciali.
“Il dubbio, che hanno anche a Bruxelles, è che si nasconda una sanatoria nemmeno troppo velata in questa scelta del governo Monti”, rincara il quotidiano. E questo “mentre milioni di cittadini verranno nuovamente spremuti prima di Natale solo per il fatto di possedere la casa – magari unico bene di famiglia – è grottesco e per certi versi disarmante scoprire che già c’erano le leggi per la compartecipazione al gettito di enti religiosi e non”.
Nonostante gli allarmismi che lanciano, le chiese e i vari enti non sarebbero costretti a pagare alcunché. Per l’esenzione infatti è necessario che gli immobili abbiano un uso totalmente non commerciale (ad esempio, un luogo di culto, o una mensa per i poveri).
L’Uaar, come sta già facendo da parecchi mesi ormai, invita fermamente il governo a provvedere presto a risolvere una questione che ormai si trascina in maniera imbarazzante. Occorre mettere finalmente in soffitta uno dei più macroscopici privilegi di cui gode la Chiesa cattolica. In un momento di crisi, tagli e sacrifici per i cittadini, questo sarebbe davvero un gesto di serietà ed equilibrio da parte di un governo che si proclama ‘tecnico’. A meno che non preferisca passare alla storia come il governo ‘clerical-tecnico’.
L’associazione
Segretario: Dobbiamo fare il calcolo delle entrate arretrate per poter pagare le tasse.
Papa: Partiamo dall’inizien, allora trenta denaren…
Segretario: Non proprio dall’inizio.
Papa: Meno malen.
Per ogni evenienza:
http://www.vatican.va/roman_curia/secretariat_state/obolo_spietro/documents/index_it.htm
tenetelo in considerazione, mi raccomando…
Papa: L’obolo di San Pietren? Ma se mi basta solo per il mio gaurdaroben annualen!
Segretario: Sua Santità, la prego.
x Francesco:
🙂 🙂 🙂 🙂 (primo post)
🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 (secondo post!)
Scusate la domanda (forse scema): ma come mai questa notizia viene riportata da Milano Finanza? Voglio dire: se le cose stanno così, come mai l’UAAR non ha canali di informazione più diretti tramite le altre associazioni umaniste europee ad esempio? Non è strano che una notizia del genere, cioè che l’Europa ci stia col fiato sul collo dal 2006 ecc, si debba venire a conoscere tramite Milano Finanza?
la notizia mica è che l’Italia è sotto indagine della commissione europea dal 2006
la cosa è risaputa e documentata dall’Uaar e non solo
http://www.icostidellachiesa.it/
le notizie sono che il governo italiano clerical-tecnico non riesce (o non vuole) fa pagare il dovuto alla Chiesa e che gli si vuole far pagare gli arretrati
Inoltre fino a questo momento la notizia NON è riportata su repubblica, corriere della sera, messaggero, fatto quotidiano, giornale, libero (edizioni internet).
Teniamo presente anche questo.
Su Repubblica c’è, riprendono la notizia di MF che la commissione europea chiede il pagamento degli arretrati dal 2006:
http://www.repubblica.it/economia/2012/10/23/news/scontro_governo-ue_sull_imu_della_chiesa_l_italia_incassi_1_2_miliardi_di_arretrati-45139195/
vedremo presto il tasso di “euopeità” di politici e cittadini
Per avere le idee chiare sul governo Monti, invito a leggere l’intervento di Lorenzo Ornaghi, ministro per i Beni culturali, che richiama l’esigenza di costruire uno stato neo-guelfo. Si trova facilmente sulla rete.
Ornaghi chi??? Quello che, nero su bianco (vedi “Sua Santità” di G.Nuzzi), chiese alla Santa Sede se poteva accettare o meno l’incarico di Ministro della sua Repubblica??? 😯
Sulla “clericalita” del governo Monti, penso che nessuno qui abbia mai avuto dubbi…tant’é che i fatti lo dimostrano abbondantemente. 😉
Bene. Ora, per non applicare le direttive europee, l’italia dovrà pagare una multa con altri soldi che ruberà ai cittadini.
Quindi oltre al danno la beffa.
Grazie Europa 🙂
In questo caso dobbiamo ringraziare Monti e Benny
Temo che tu abbia ragione…
Concordo il danno sarà doppio. Spero che prima o poi la gente si incavoli seriamente e cominci a prendere a calci questi parassiti.
Chissà perchè, ma mi scappa da ridere….
Non certo per colpa tua, faber!
bisognerebbe diffondere al massimo la notizia, mi sembra che la censura regni sovrana.
è un po’ triste vedere che la maggior parte delle persone spera che siano sempre gli altri a incavolarsi e a fare qualcosa…
@ uiop.
Certo, è vero che l’Italia è il paese dell’ARMIAMOCI E PARTITE, ma è altrettanto vero per esempio che – tra l’altro – l’attuale governo non è per nulla espressione della volontà degli italiani. Incavolarsi??? Io sono incazzatissimo, ti assicuro! E poi?
Non vi preoccupate, paghiamo noi cittadini Italiani la multa europea visto che il VATICANO non ha mai pagato una lira e continuerà tristemente a farlo. I POVERI DEVONO SOSTENERE LE GERARCHIE ECCLESIACTICHE. Alla fine gli daremo anche l’anima, altrimenti andremo all’inferno!
Caro Oty, I POVERI in Italia sostengono TUTTI, non solo la Gerarchia Ecclesiastica e i suoi affari…. In compenso avranno un trattamento di riguardo nell’al di là! Hai notato che i gerarchi del culto non parlano più di diavolo e di inferno? Spariti???
La maggioranza degli italiani non ha ne senso civico ne quello dello stato. Se dici loro che allo stato l’Europa farà una sonora multa, ti risponderanno: “va be ma la fanno allo stato, mica a me”.
Certo, lo stato è come dio: egli sta su di una nuvoletta ed è un’altra cosa rispetto a noi, umili mortali………. 🙁 🙁 🙁
Stefano G., non posso far altro che essere d’accordo con te, ahimé…
🙁 🙁 🙁
@Stefano Grassino
Sono d’accordo, ma credo che il senso dello Stato gli italiani non lo hanno anche per la tradizione religiosa cattolica, che tutto perdona e annulla togliendo qualsiasi senso di responsabilità personale
Ovviamente approvo in pieno l’articolo e il commento delle redazione uaar che ha scritto l’articolo, ma va – secondo me – sempre aggiunto che i più ìingiusti iniqui pericolosi benefici di cui godel la Chiesa cattolica, sono le prebende economiche e la possibilità di insegnare. seppure in modo facoltativo, la dottrina a scuola pur avendo la libertà (come giusto) di farlo nella sua vasta rete di parrocchie. So che i lettori di uaar sanno questa cosa ma riperlo giova
Pare che Gesù sia esentato IMU perchè non ha fissa dimora. Ma in realtà vi dico che l’IME va pagato anche per le case all’estero dei residenti non italiani, dunque anche per le proprietà in cielo dovrebbe pagare. Finirà che lo faranno fuori un’altra volta a questo dio evasore e malvivente.
Gente, ora faccio una promessa solenne.
SE LA CHIESA PAGA LE TASSE MI FACCIO PRETE.
AH AH AH….. tanto questo rischio non sussiste!
In tal caso fatti castrare prima.
“A meno che non preferisca passare alla storia come il governo ’clerical-tecnico’.”
Sono certo che la maggior parte del governo GRADIREBBE passare alla storia con questo appellativo (a chi dovrebbe dispiacere? A Riccardi? A Ornaghi? A Balduzzi? A Monti? A Passera?)
E sono altrettanto certo che questo governo NON farà pagare l’IMU alla chiesa, anzi farà pagare ai cittadini anche la eventuale multa che l’Europa comminerà per i privilegi concessi al Vaticano.
Tutto quadra, anche se nessuno parla più (forse per l’importanza del politico italiano) di quello che ritengo uno scandalo gigantesco (documentato dal libro di Nuzzi), ovvero la cena segreta del Papa con un politico italiano, durante la quale il Papa ha chiesto il mantenimento dei PRIVILEGI di cui gode il Vaticano in Italia; per caso, poco dopo la cena c’è stata la sentenza di non ricordo quale organo giudiziario (il Consiglio di Stato?) secondo cui le disposizioni del governo per far pagare l’IMU alla Chiesa (già particolarmente annacquate e smaccatamente favorevoli al Vaticano) erano da abolire e poi, sempre per caso, il governo ha tagliato le risorse per la scuola statale, ma ha stanziato 230 milioni di euro per la scuola privata – al 95% cattolica -.
Come insegna Andreotti, a pensare male si fa peccato, ma spesso ci si indovina.
Crebs, ti ricordi quando circa un anno o due fa il ministro Monti, dette un aumento di trecento e più euro lordi agli insegnanti di religione (e solo a loro) e nessuno all’opposizione disse nulla?
Già si stavano tartassando i ceti più deboli se ben ricordo.
Stefano, mi sa che Monti, almeno in questo caso specifico, non centra nulla. L’aumento di stipendio e conseguente sanatoria per i precari insegnanti di Religione, lo diede “suor” Gelmini. 😉
Ho sbagliato. E’ giusto, non era l’attuale presidente del consiglio Monti ma l’ex ministro del tesoro Tremonti. Ne mancavano due 🙂 🙂 🙂 scusa.
😆
In compenso, se ben ricordo, recentemente il governo Monti voleva regalare un sacco di soldi alle scuole “private” sottraendoli alle pubbliche. Però non ricordo com’è andata a finire…
@Federico
Già… 🙁
Scuole pubbliche: Tagli con mannaia
Scuole private: +223 milioni di euro
Chiariamo i termini del braccio di ferro.
La commissione europea vuole che lo stato italiano incassi circa un miliardo di euro e lo stato italiano lotta tenacemente per non incassarli.
Ora, vorrei sapere da chi sono pagati i ministri del governo italiano: dai cittadini italiani o dal vaticano? Perché per chi lavorino non c’e’ bisogno di chiederlo, é del tutto evidente!
Messa così ricorda tantissimo quella vignetta di Vauro 😉
Ratzinger: “La Chiesa non chiede privilegi”
“È assurdo che lo Stato sia sordo alla parola del Papa”
“Perché?”
“Insiste a non fargli pagare l’ICI”
🙁
@FSMOSCONI
Se la Chiesa non chiede privilegi, come ha detto Ratzinger, come mai lo stesso Ratzinger nella cena segreta – documentata nel libro di Nuzzi – con il politico italiano ha chiesto invece il mantenimento dei privilegi di cui gode il Vaticano?
Non vorrai mica affermare che il signor Ratzinger ha mentito!!!
Attento, andrai all’inferno se non ti penti!!!
@crebs
ma che dici dici mai… 😉 😉
E poi come disse quel tale: “preferisco il Paradiso per il clima e l’Inferno per la compagnia”
😀
Sintesi perfetta.
Congratulazioni.
“(…) la Commissione sta intimando all’Italia di far pagare a tutte le associazioni e confessioni religiose le somme eluse dal 2006.”
Come siete maligni! Scommettiamo che il governo italiano ‘terrà nel dovuto conto’ l’intimazione’ della Commissione europea? Cosa vorreste più di così?
Di fronte alla futura prospettiva di un governo tecnico o di un governo della vecchia inetta classe politica, sono l’unica a dubitare che venire commissariati dalla Germania potrebbe essere il minore dei mali? Almeno per chi non ha privilegi da perdere.
Firmo subito!!!!!!!! La un parlamentare per una leggerezza, si dimette in 20, dico 20 minuti. E ora è uscita una legge per la quale puoi firmare se dare i soldi per il mantenimento di una fede o tenerteli in tasca. Non sono un esterofilo ed i tedeschi hanno i loro bei difetti. Ma per quanto riguarda le tasse e la serietà nel governare, sono meglio di noi, come nel Botswana 🙁 🙁 🙁 🙁 🙁
@Stefano Grassino @Sandra
immagino di no anche se non si dice a piena voce perchè si teme di essere qualunquisti. I
Firmo anch’io!!!
Ma che i tedeschi allora vengano in forze con esercito, magistratura e galere prefabbricate, a ingabbiare (e condannare ai lavori forzati) in primis tutti i politici clericali che rubano soldi alla collettività per regalarli alla “chiesa” (o per tenerseli) e tutti i preti, i frati, le suore e le beghine che circuiscono i vecchietti negli ospedali per far loro intestare l’eredità alla “chiesa”; in secundis, a ingabbiare gli evasori ed elusori fiscali!
D’accordo sul fatto che se fossimo governati dai tedeschi non sarebbe un male. L’Italia ha fatto diverse inutili guerre per staccarsi o sottrarre territori all’Austria, col risultato che loro oggi stanno bene, anche in piena crisi, noi no. Indubbiamente la loro classe politica è migliore, e non ci vuole molto, ma non la esalterei troppo, visto che non molto tempo fa il presidente tedesco Wulff si è dovuto dimettere per irregolarità ed è stato sostituito da Gauck, un teologo protestante, che è stata fatta velocemente una legge per tutelare la circoncisione dopo le polemiche dei religiosi sollevate dalla sentenza di Colonia e che in Austria il governo ha fatto di tutto per ostacolare la raccolta firme per un referendum contro i privilegi della chiesa.
Purtroppo sul fronte soldi regalati alla chiesa la situazione non è rosea neanche in Germania ed Austria: in Germania gli stipendi (e che stipendi!) vengono pagati ai preti ed ai vescovi dallo stato stesso in virtù di accordi del 1803 ! Oltre alla Kirchensteuer pagata solo dai fedeli quote analoghe vengono date alle chiese dallo stato coi soldi di tutti, in Austria addirittura tra i 2 e 2.8 miliardi di €, con solo 0,4 miliardi di € dai fedeli.
Anche in Germania ed Austria grazie al concordato di Hitler e dei clerico-fascisti la chiesa non paga le tasse sui terreni e le relative costruzioni immobiliari (Grundsteuer), col risultato che per esempio in Austria la chiesa è il più grande proprietario agricolo, non paga le tasse e riceve decine di milioni di € come sovvenzioni dalla EU. Alla faccia della concorrenza sleale, però non mi risulta che questo abbia destato l’interesse della commissione europea, forse perché inserito il privilegio nel concordato e non in una legge ad hoc.
E’ vero, la chiesa tedesca, sia cattolica che protestante, sono ben sostenute economicamente dallo Stato.
E’ anche vero che non riesco ad immaginarmi che una chiesa tedesca, così come in generale la gente, ben disposta verso una classe politica corrotta, per la spartizione della torta. Per esempio, non posso pensare al collega di Bagnasco che chiede una fettina per la scuola cattolica sui soldi rientrati dopo un condono fiscale estremamente vantaggioso per gli evasori, troppo vantaggioso per sporcarcisi le mani.
Probabilmente ogni ente è sottoposto a standard e controllato in modo indipendente, almeno come prinmcipio. Qui mancano anche gli standard minimi.
Se ho ben capito l’imposta per destinazione che é lasciata alla decisione del contribuente (lasciare allo Stato o destinare a taluni culti) sarebbe migliore del sistema vigente in Germania ed Austria. Quanto poi agli accordi del 1803 forse Ella si riferisce al Reichtsdeputationausschluss nonché al risarcimento promesso e non mantenuto ma sostituito con la Kirchensteuer. Quanto alle Staatsleistungen ancora vigenti in Germania e che sarebbero dovute venir meno dopo il pagamento dell’indennizzo globale si continua ad aspettare e vedere come andrà a finire, prima o poi.
Simon
No, la Kirchensteuer è un’altra cosa, è il finanziamento delle chiese (e non solo, ma di qualunque Körperschaft des öffentlichen Rechts ne abbia diritto e lo richieda) da parte dei fedeli, gestito dallo stato, nella forma decisa da Hitler col concordato del ’33, esteso successivamente. E’ vero che ha origine nell’ottocento per garantire il finanziamento della chiesa, precedentemente a carico dello stato. Il sistema è più corretto di quello italiano perché paghi solo se sei iscritto ad una chiesa da cui puoi uscire ufficialmente (così sai anche qual è il peso effettivo nella società di quella chiesa) o di chi ne ha diritto ed ha scelto quella forma di finanziamento e viene continuamente aggiornato l’elenco degli aventi diritto, ormai piuttosto lungo. Quello italiano, invece, limita pesantemente la scelta e non tiene conto dei cambiamenti in atto nella società, oltre ad essere pubblicizzato in modo ingannevole. Gli scopi di quello tedesco ed austriaco sono chiari.
Gli accordi del 1803 hanno, invece, determinato il pagamento da parte dello stato degli stipendi ai preti e vescovi (Gehaltsstufe B 11 der Beamtenbesoldung per l’arcivescovo (11000 €/mese), B5 e B6 per i vescovi, 9000 €/mese), in totale quasi 0.5 miliardi di € nel 2009, per i beni sottratti allora alla chiesa. E’ stato fatto il calcolo e si è scoperto che questo indennizzo ormai ha superato abbondantemente il valore dei beni sottratti, quindi sarebbe ora di toglierlo. Tra l’altro diversi di quei beni erano solo in uso alla chiesa, ma di proprietà dell’aristocrazia, quindi non avrebbero neanche avuto diritto all’indennizzo.
La Kirchensteuer era di 9.2 miliardi di € complessivamente tra le due chiese principali nel 2010, ma lo stato da una quota simile alle chiese con le tasse di tutti per gli stipendi dei preti e vescovi, degli insegnanti di religione, come sovvenzioni a scuole, asili ed università, per i cappellani militari, per i monumenti, ecc.
Riguardo alle Staatsleistungen, dovute dallo stato alla chiesa e ai vari indennizzi si dimentica che, soprattutto nell’Europa Centrale, erano diffuse le figure dei Principi-Vescovi che accomunavano le due funzioni e le chiese erano arrivate a possedere ben 95 mila km2 del territorio tedesco attuale, cioè oltre 1/4 del totale (in Austria il più noto è il Principato vescovile cattolico di Salisburgo), spartito con l’aristocrazia (la chiesa stessa era una chiesa di nobili).
Pensare di dover essere debitori a chi in modo non democratico si è impossessato di beni così estesi implicherebbe che dovremmo indennizzare anche i “poveri” aristocratici per tutto ciò che hanno perso con la rivoluzione industriale e la nascita della repubblica, oltre ad ebrei, eretici ed altre minoranze, e le chiese cattoliche e protestanti dovrebbero indennizzarsi reciprocamente.
Chissà se si potrebbe arrivare all’assurdo: zero credenti, ma molti soldi pubblici regalati dagli stati alla “chiesa” in virtù dei vari “Concordati” e di altre leggi in vigore e inserite nelle costituzioni…
Intanto, ecco una brutta notizia: in un recente referendum, gli Islandesi si sono espressi a favore di un finanziamento pubblico ad una qualche chiesa 🙁
Ma la legge salva-tabernacoli di Bersani è ancora in vigore?
Non lo so ma tu non puoi stare zitto che se è stata tolta e qualche amico di Pierluizi ci legge e glielo va a riferire, questi corre subito dal card. Bagnasco e lo avvisa? 🙂
Ci siamo beccati l’aumento dell’IVA perché lo chiedeva l’Europa. Hanno fatto la fregatura della “riforma” delle pensioni perché lo chiedeva l’Europa. Hanno aumentato la benzina perché lo chiedeva l’Europa, Adesso l’Europa chiede che la Chiesa paghi le tasse, e indovinate cosa faranno?
Chiedilo a Casini.
Sei un malfidato. Se l’Europa ci chiede di far pagare le tasse al Vaticano, compresi gli arretrati, il governo Monti, che ha una sola parola, farà pagare le tasse al Vaticano, compresi gli arretrati.
Ne sono sicuro, così come sono sicuro che la terra è piatta e il sole le gira intorno.
è più facile che un cammello passi dalla cruna di un ago che la CCAR paghi l’IMU e connessi !!!!!
Gesù: Date a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio!
Pietro: Ragazzi, appena arriviamo a Roma questa la cambiamo.
capisco la battuta, ma con quella frase tutto veniva considerato di Dio, e nulla di Cesare (pure Cesare apparteneva a Dio)
Oppure quell frase rappresentava la resa di Gesù allo stato romano che aveva invaso il paese degli Ebrei: non dimentichiamo che sui seguaci di Gesù credavano che egli predicasse la liberazione “anche” dall’invasione romana, “presto e sensa se e senza ma”… Però quando entrò a Gerusalemme col suo seguito e a parte la sorpresa che destò inizialmente poi nessuno gli diede retta, si guardò bene dal fare il provocatore …ehm il predicatore della liberazione, e disse quindi, appunto, “Date a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio”. E Giuda si sentì tradito da Gesù e per ritorsione lo denunciò ai romani…
Io lo sempre interpreta come una scusa (da paraculo) non degna di uno che si riteneva (o lo ritenessero) figlio di un dio, per togliersi da una situazione imbarazzante. Ma recentemente ho letto delle interpretazioni interessanti: nel Vangelo Gesù si fa portare la moneta del tributo e domanda di chi fossero l’immagine e l’iscrizione su di essa (veramente non sapeva quale era la moneta con cui si dovesse pagare il tributo e di chi fosse l’immagine? I sacerdoti poi non hanno problemi a portare una moneta straniera con l’immagine dell’imperatore in un luogo sacro come il tempio?) e non dice date ma rendete, di restitutuire con disprezzo e quindi non solo di non pagare il trubuto ma di non avere neanche a che fare con il denaro degli occupanti. Rendete a dio quello che è di dio sarebbe da interpretare nel senso di restituire lo stato di Israele a dio e non riconoscere gli usurpatori.
Si tratta comunque di interpretazioni.
Cesare apparteneva a un Dio ma anche quel Dio è codificato da una casta sacerdotale di regime che è vincolata allo stato ovvero al Cesare, per trovare la coincidenza tra Dio e Stato, sicché chi non è fedele al Dio di regime diventa automaticamente cattivo servitore dello Stato e dunque isolato e tacitamente emarginato, autoescluso dalle principali cariche pubbliche, ovvero avente diritto di “cittadinanza debole”, non approvata dal potere di regime, oppure non avvalentesi delle facoltà di privilegio, sostegno e protezione e di incentivo alla carriera date in dote dalla CCAR, ossia la chiesa di regime, affinché vengano svolte quelle funzioni religiose dovute alla codifica del Dio di regime cattolico romano della CCAR.
Funziona, no? C’è corrispondenza perfetta tra Dio codificato di regime e governo del Cesare ossia del potere dello Stato od anzi parlamentare partitocratico religioso.
Chi non accetta questo sistema implicito resta escluso dal reddito statale, ma dovrà appunto pagare le tasse, i vari orpelli.
La codifica del Dio e il regime dello stato vengono così fatti coincidere e non serve più la differenza e la separazione tra Cesare e Dio, dopo che sono confusi fino a coincidere perfettamente nella implicita tacita teocrazia di regime per tutti.
La carriera in partitocrazia nel Dio di regime codificato dallo stato di religione porta a far coincidere Dio e Stato.
Come dei piccoli principi 🙂
E’ incredibile come gli attuali ministri italiani facciano per dar l’idea di non voler far incamerare allo Stato di cui sono (o dovrebbero essere) rappresentanti una tassa più che legittima…
🙁
Che i religiosi cattolici della CCAR godano e gestiscano ingenti patrimoni immobiliari, e tutti di notevole pregio ed in zone e centri storici urbani è un dato di fatto.
Poiché traggono profitti commerciali dalle rette od affitti che richiedono e dalle varie attività che esercitano, dovranno anche pagare l’IMU come gli altri contribuenti, ed è giusto che la Ue faccia pagare l’IMU a questi enti cattolici gestiti dalla CCAR ove il governo cattolico si astenga dal riscuotere queste somme per fini politico-elettorali.
attenzione.con questa storia di fare pagare l imu, non insistete.si potrebbero offendere.
Mi chiedo in generale quante (e quanto “salatissime”) multe abbiano già pagato in passato gli Italiani, e pure a loro insaputa perchè nessuno li ha mai informati, a causa di inadempienze dei loro governanti.
E mi chiedo anche cosa ne fa l’Unione Europea delle multe incassate dagli stati inadempienti in qualche cosa.
Il quotidiano Milano-Finanza; il nome é già tutto un programma.
Come al solito un commento nel merito, lucido e preciso
@giuseppe
Perché un giornale che si occupa di economia non ha voce in capitolo sull’economia.
La logica di giuseppe…
Pensa che ridere quando un libro che si chiama bibbia dovrebbe spiegare come muoversi in biologia.
Ci ha già provato. Quello che non spiega è se il caso di Maria fosse partogenesi oppure ermafroditismo.
Intendi che sei contrario alla finanza di rito ambrosiano, e preferisci quella catto-mafiosa dello IOR ?
C’ è il concreto pericolo che governicchi di imbecilli si accolleranno la spesa per non “disturbare” i sacri palazzi.
Nel clima attuale di spending rewiev, è chiaro che la cosa andrà ulteriormente a gravare sui già disastrati bilanci delle FAMIGLIE !
Ossia proprio quelle che la chiesa DICE DI VOLER TUTELARE !
A Vaticalia e Itacano delle famiglie interessa soltanto ingrassarle numericamente, del resto ci pensa dio.
Si parla sempre di tutelare le famiglie ma per quale motivo un single che lavora onestamente non deve essere tutelato e su di lui deve gravare il pesso di chi fa gara a fare figli?. Non vi siete mai chiesto questo particolare ?
Sull’ argomento ci possono essere pareri “articolati”, ma il problema è la faccia di cuoio di chi a chiacchiare dice di voler tutelare la famiglia, e poi, nei fatti, per non mettere mano al portafolgio, lascia tranquillamente che la famiglia venga ulteriormente gravata di spese.
Per poi lamentarsi se le famiglie non fanno più figli !!
Quando l’ Italia si sveglierà da questo sonno della ragione sarà sempre troppo tardi!
Accogliere su di sé il Dio del potere ed il potere di Dio che il regime partitocratico ci emana 😉
sei parente di giussani?
No, sto immaginando un pensiero cattolico vincente.
Ora diventa ineluttabile: isolare socialmente, dandogli le colpe di quanto sopra descritto, tutti coloro che: non si son sbattezzati, continuano a frequentare chiese, oratori e roba simile. Chiaramente dicendo loro: se noi cittadini dobbiamo pagare x il vaticano la colpa è soprattutto vostra. Saluti
@Fabiogodless Io praticamente ho tolto il saluto a tutti i parenti o conoscenti che ancora frequentano questa associazione a delinquere. E’ chiaro che qui la fede non c’entra più nulla (come peraltro ho sempre sostenuto), questa è gente che con la chiesa fa solo affari. E’ necessario farli sentire delle m…e rd e, e soprattutto che noi non ci facciamo prendere per il culo da questa cricca di affaristi che con il paravento della religione rubano soldi al popolo!!
Dal sito di Repubblica: “Cei: basta sacrifici, alleggeriamo il fisco”
Soprattutto basta col voler applicare l’IMU agli immobili della chiesa!
Sempre da Repubblica, dall’articolo a cui mi riferivo più in alto:
“Il governo potrebbe però incontrare difficoltà a ottenere dai comuni gli elenchi dei soggetti a cui far pagare gli arretrati.”
Certo non sarà la Chiesa a sacrificarsi con un’autodenuncia di proprietà. Quanto ad alcuni amministratori, sapranno a chi devono riconoscenza.
Ricordo che Alemanno, non certo un anticlericale ottocentesco, fece i suoi conti sull’IMU della CCAR per Roma in 4 e 4, 8.
Circa 10 milioni di euro, se non ricordo male. 😉
Manoni
25 milioni di € era la cifra stimata per il solo comune di Roma.