In una scuola dell’infanzia di Fierozzo, amena località in provincia di Trento, è tradizione far pregare e far fare il segno della croce ai bambini prima di pranzare alla mensa. Una prassi che diventa di fatto obbligatoria per i bimbi ed è giudicata consuetudine. Probabilmente succede anche altrove. Ma resta comunque un vero e proprio atto di culto vietato dalla legislazione e contrario al principio di laicità, nonché una forma nemmeno tanto velata di indottrinamento nelle scuole pubbliche.
La coordinatrice pedagogica dell’istituto, venuta a sapere dell’andazzo, emana una circolare per impedire l’abuso. I maestri facciano i maestri, non i diaconi dei parroci. Anche perché per pregare non mancano di certo le chiese e non è compito della scuola pubblica invitare alla preghiera. Ma diversi genitori protestano perché vogliono ripristinata la discutibile tradizione. Si rivolgono ad alcuni sindaci della zona, nonché al parroco della valle, don Daniele Laghi.
Non è una sorpresa che un sacerdote possa tranquillamente affermare che “non ci sono bimbi di altre religioni” nella scuola, identificando la comunità linguistica mòchena — che abita l’area — tout court con la religione cristiana. Come se bambini di questa età possano essere etichettati d’ufficio come appartenenti a una confessione religiosa e seguirne in maniera consapevole e indipendente le pratiche. Il problema è che anche vari politici della zona ostentano il proprio clericalismo. Il primo cittadino di Fierozzo, Luca Moltrer, è convinto che la pratica “non faccia alcun male”. Anche il sindaco della vicina Frassilongo, nonché presidente dell’Istituto culturale mòcheno, Bruno Groff, ha criticato la decisione della coordinatrice.
È intervenuto persino il presidente trentino Lorenzo Dellai, difendendo la preghiera a scuola come “atto coerente con le nostre tradizioni”. In palese contraddizione ha pure affermato che “qualsiasi obbligo o divieto che abbiano a che fare con la religione non sono accettabili”, concordando dunque col fatto che la scuola non dovrebbe organizzare pratiche religiose, ma lasciare i bambini liberi di giocare a fare l’Uomo Ragno oppure, imitando gli adulti, il cattolico che fa il segno della croce, senza alcun giudizio morale e senza interferenze degli insegnanti.
Diversi giornali hanno ripreso la notizia, dipingendola a tinte fosche e in maniera grottesca, quasi si trattasse di una forma di persecuzione verso il cristianesimo. Come se si volesse seccamente “vietare” ai poveri bambini di farsi anche solo il segno della croce e ci fosse un occhiuto commissario politico che li sorveglia e li punisce se osano farlo. Una ricostruzione che ci sembra incompleta e fuorviante. E che ignora dettagli importanti. Come il fatto che in una scuola pubblica non dovrebbero essere promosse pratiche religiose. D’altronde, se fosse tutto normale e permesso, non ci sarebbero state contestazioni e i difensori della preghiera a scuola non tenterebbero una “mediazione” con la scuola.
Per fare luce sulla vicenda proprio l’Uaar, che si impegna per la tutela della laicità nelle scuole, ha inviato una richiesta di accesso agli atti dell’istituto. Per avere a disposizione sia la circolare della tanto vituperata coordinatrice, oggetto di pesanti attacchi e la cui volontà viene addirittura ritenuta “peggio di una dittatura”. E per capire anche come e perché la scuola abbia poi deciso, in contrasto con la legislazione vigente e all’insegna di un approccio chiuso e comunitarista, di ripristinare la tradizionale preghiera obbligatoria per tutti dopo le proteste di qualche genitore.
L’associazione
non vedo per quale oscuro motivo le tradizioni debbano godere di status particolari ed essere al di sopra della legge.
solito schifo.
divertente poi che evitare che una religione marchi il territorio venga considerato dittatura, e non che venga considerato dittatura imporre a tutti il volere di una religione.
cattolicisti… bah
I cattolicisti non contemplano l’esistenza degli altri: sarebbe interessante sapere in quanti hanno protestato a favore del privilegio. Bastano pochi per pretendere di imporre i propri privilegi agli altri.
Non riescono a comprendere che non vivono più nel Principato Vescovile di Trento finito due secoli fa e che il mondo cambia e le minoranze vanno rispettate.
Ma hanno paura dei cambiamenti: perchè se passa il messaggio che esistono anche altre religioni o che si può non credere, cioè che esistono anche gli altri e vanno rispettti in un mondo laico, perdono inevitabilmente consensi e privilegi.
Poi pretendono di raccontare che oggi siamo liberi di scegliere!
E’ solo territorial pissing.
Il problema è che non ci sono abbastanza giardiniere laiche.
Se la maestra non facesse pregare i bambini perchè è atea, laica, o semplicemente molto professionale, si potrebbero attaccare al ……ci siamo capiti.
Mi dicono però che la scuola dell’infanzia, a prescindere dagli istituti privati gestiti dalla Chiesa, è ancora in mano ai clericali.
Leggetevi pure i commenti apparsi a corredo dell’articolo:
http://www.ladige.it/articoli/2012/10/27/segno-croce-feroce-polemica
son validi per tutto il Trentino e ne descrivono bene cultura e mentalità.
Solo per stomaci forti.
Hai ragione.
Solo per stomaci forti.
che siano validi per tutto il Trentino è una tua opinione
Esatto. E non ho bisogno di un esperto sociologo o antropologo che mi dica che opinione farmi: mi basta girare per il Trentino e sentirne la gente, leggere i giornali e relativi commenti, per dire liberamente che la mentalità e la cultura di questa provincia sono connotate prevalentemente dal cattolicesimo, e in maniera trasversale. Ma ciao.
Io sono trentino e non sono d’accordo con te.
Come dappertutto anche qui c’e’ una grande differenza fra aree urbane e rurali (e questo anche nell’espressione del voto oltre che nella scelta di matrimoni civili). Putroppo il caso di Fierezzo e’ espressione di una area naif e bella ma molto arretrata culturalmente. Probabilmente gioca a sfavore il fatto che si tratta di un gruppo etnico con propria lingua (mocheno) chiuso in una valle isolata e povera.
Quindi nel comune di Fierozzo, 474 abitanti, tutti i genitori pregano prima di mangiare, o dovrebbero essere obbligati a farlo.
Non hanno di che lamentarsi, rispetto ad altri genitori ed altri alunni, visto che per 36 alunni di primaria dispongono di 14 insegnanti di cui 7 a tempo pieno: c’è persino una classe di 3 allievi, in cui si alternano 6 insegnanti!!! La preghiera di ringraziamento prima dei pasti andrebbe piuttosto alla Regione a statuto speciale.
http://www.icpergine1.it/index.php?option=com_content&view=article&id=106&Itemid=165
in classe di mio figlio – alle superiori – sono in 31 !!!!!!!!!!!!
Magari alla provincia autonoma e non alla regione a statuto speciale dato che la regione ha ben pochi poteri.
Queste religiosissime maestre non verranno mai sfiorate dal dubbio di essere un tantino privilegiate rispetto ad altre condizioni di lavoro? 14 insegnanti per 36 bambini costituisce un assurdo spreco di denaro pubblico, che venga da regione provincia o comune che sia. In Svizzera per esempio c’è un numero massimo di alunni per classe ma anche un numero minimo: nelle zone di montagna, proprio come la vallata trentina, il 20% degli alunni è in pluriclasse. E un solo insegnante titolare per classe.
Andrebbero mandate nelle classi dove c’è bisogno di loro, nelle scuole sovraffollate e carenti di personale. Del resto essendo brave cattoliche, dovrebbero capirlo da sole.
Scusi ma tocca alle maestre organizzare il loro lavoro? E poi si tratta di provincia autonoma che decide da sè come gestire l’istruzione.
Dico solo che sarebbe anche ora di smetterla con questi assurdità tipicamente italiane, 6 maestre per 3 bambini in una 3 elementare. Certo non sta alle maestre, e bene che queste notizie permettano di mostrare il contesto in cui sono in mostra questi fortissimi sentimenti religiosi delle maestre (sono ironica, nel caso potesse sfuggire). Come non sta a loro fare recitare una preghiera a scuola, mentre possono farlo come volontarie al catechismo.
Io sono contrario a qualsiasi forma d’autonomia anche per questi sprechi oltre che scempiaggini religiose, per preservare le minoranze linguistiche/etniche non c’è bisogno di questo.
Sì appunto, troppi studenti catechizzati dalla CCAR, troppi ragazzi clericali in Italia, troppi preti e religiosi cattolici nelle scuole pubbliche come nei board delle fondazioni e nella attuale partitocrazia di regime, troppo confessionalismo cattolico e troppa discriminazione ideologica, sociale, e politica da parte degli ideologi cattolici clericali che attuano sistematicamente ed impongono la dittatura delle coscienze sulla popolazione per trarne profitto.
Soliti grossi problemi in Italia, occorre fare attenzione alla deriva monoconfessionale cattolica.
Sono molto fierozzo di questa coordinatrice. 🙂
Il problema è che queste pratiche religiose in realtà non sono innocue, perché ti rimangono impresse fin da piccolo e continui a portartele dietro, per cui, diciamo che alla fine è un IMPRINTING religioso non indifferente, anzi, molto pesante. Io ora che ne sono cosciente, non lo permetterei mai, visto che è un sopruso sui bambini, che ancora non hanno la possibilità di difendersi e controbattere a dovere. I genitori, come tali, questo lo dovrebbero capire e non spaventarsi e chiudersi a riccio, incolpando chi tiene alla libertà di ogni individuo.
I soprusi sui bambini sono altri, non il segno della croce.
Hai detto bene: I soprusi sono quelli quotidianamente perpetrati dai vostri gerarchi e validati dagli ovini che si rifiutano di uscire dal gregge. Vuoi la lista?
In questo caso il segno della croce resta un sopruso.
Anche se meno grave degli altri a cui ti riferisci.
Resta un sopruso.
Non so chi tu sia, ne che cosa intendi per sopruso, se imporre il segno della croce a una scolaresca, non è un sopruso alla libertà dell’individuo, di cosa vogliamo interessarci? Aspettiamo che crescano e che scendano in campo facendosi il segno della croce? Che emettano una sentenza sotto il crocifisso? Che si facciano cospargere d’acqua benedetta la casa? Che portino in trionfo per le strade del paese il Santo o la Vergine piuttosto che il Salavatore? Quel segno se lo porteranno dietro per tutta la vita. Quel segno farà da limite e da divisione nella società. Da una parte i cattolici che si occuperanno della amministrazione delle banche del piccolo borgo su su fino alla soglia di Pietro, di la gli sfigati che saranno costretti a chiedere l’elemosina in uno stato laico che laico non è.
La conquista del territorio inizia dal segno della croce. Ma tu non te ne sei mai accorto.
si come ad esempio quelli perpetrati da certi preti pedofili !!!!
Se non è un’imposizione inculcare evidenti assurdità pretendendo un assenso comunque, che cosa lo è?
Papa: Questi fetentonen voler impedire a pargolen di pregare, la preghiera li aiuten ad affrontaren i problemi della vita.
Segretario: Vero, magari i bambini pregano affinchè il parroco non gli metta le mani addosso.
Papa: Ringrazien che unica cella che abbiamen essere già occupaten dal mio maggiordomen.
Occhio però che a giocare all’uomo ragno senza avere i superpoteri ci si può far male!
“D’altronde, se fosse tutto normale e permesso, non ci sarebbero state contestazioni e i difensori della preghiera a scuola non tenterebbero una “mediazione” con la scuola”.
Beh, no, non è così. Una pratica può essere del tutto normale e permessa, e nel contempo possono sussistere degli estremisti irrazionali che per pura e astratta questione di principio protestano con arroganza contro di essa. L’esistenza di questa contestazione non toglie che la pratica sia “normale e permessa”.
Menomale che non siete maggioranza, altrimenti ci sarebbero davvero gli “occhiuti commissari politici che sorvegliano e puniscono chi osa pregare”.
La religione nei paesi civili rimane un fatto personale non pubblico ed imposto addirittura nella scuola (pubblica) e addirittura ai neonati ed ai bambini.
Li` si vede il livello etico di questi personaggi catechizzatori di infanti.
eh si, dittatura, dittatura!
invece costringere tutti a pregare va benissimo.
@ John
Invece quelli dell’Inquisizione che sorvegliavano e punivano chi non pregava ti stavano bene, vero?
Voi cattolici avete paura degli atei perché temete che potrebbero comportarsi come voi?
essenzialmente si, la paura che hanno è questa.
oltre al sacro terrore di poter cadere dal gradino su cui si son messi (o di trovarsi semplicemente allo stesso piano di tutti gli altri) e realizzare che beh, senza quel gradino… sono veramente ma veramente piccoli
Hanno paura degli atei perché temono che li possano guarire dal fideismo, altroché.
Abbiamo un gradino cosi alto che andiamo nelle carceri a portare conforto anche ai detenuti.
Abbiamo un gradino cosi alto che aiutiamo chi dovrebbe essere soppresso.
Abbiamo un gradino cosi alto che moriamo per difendere la nostra castità.
Abbiamo un gradino cosi alto che diamo un tetto alle prostitute.
“Abbiamo un gradino cosi alto che moriamo per difendere la nostra castità.”
talvolta dai gradini si cade battendo il capo…
I detenuti, se sono condannati giustamente, devono trovare conforto in carceri decenti e basta. Tenerli ammassati come sardine e avere il “conforto” di qualche scassariveriti non è civile né giusto.
“Aiuttiamo chi dovrebbe essere oppresso” dà l’idea di quanta confusione alberga nella testa di Enrico: “dovrebbe” (condizionale) significa che non è oppresso, ma sarebbe bene che lo fosse. Immagino che intendesse “aiutiamo gli oppressi”. Naturalmente, la risposta è “ma quando mai”; e, anche se fosse, l’aiuto agli oppressi non può essere volontaristico e discrezionale, ma dev’essere istituzionale e generale. Pertanto tale aiuto, anche ammesso che ci sia, è possibile soltanto in società malate di gerarchia, tradizione, arbitrio, violenza, condizionamenti e così via, cioè malata delle malattie dei monoteismi.
Morire per difendere la propria castità è come morire per difendere il proprio mal di denti.
I monoteismi aumentano ed emarginano le prostitute; dare un tetto a qualcuna di loro, purché smetta di avere una qualunque fonte di reddito, è come dare un centesimo a qualcuno a cui si sono presi 100 euro.
*fab
Secodno lei uno è più felice con la propria moglie a casa o da solo nel più lussuoso degli alberghi?
Ho parlato di “soppressi”
Cosa la sconvolge nella castità?
E lei stima la donna?
Enrico, la prima domanda mescola le solite mele con le solite pere. Perizziamo un pochetto le mele: meglio stare con qualche impiccione in una fogna o stare da solo in un albergo 5 stelle?
Mi scuso per aver letto male, ma certo gli errori di stampa con cui infarcisci quello che scrivi non invogliano alla lettura puntuale di ogni parola. In ogni caso, “dovrebbe” mantiene il grottesco significato di “si fa bene a”. Quanto alla difesa degli embrioni, non è né nobile né ignobile, ma soltanto bislacca come concetto e odiosa come effetti.
La castità è senza senso, oltre che sgradevole. Come il mal di denti, appunto.
Stimare la donna non ha senso alcuno, come non lo ha stimare il logaritmo o stimare la glassatura. Si possono stimare o no le singole donne, non “la donna”.
Puoi anche astenerti dal continuare su questo sentiero, tanto devii sempre verso lo stesso sterrato. Ormai ti ci abbiamo visto infangato fino alle orecchie tante di quelle volte che non ci interessa più lo spettacolo.
Ribadisco poi che i detenuti devono fare i detenuti, non ricevere conforto. Magari pensare più alle vittime e meno ai perdoni aiuterebbe a costruire una società più umana e leale.
1)Guardi che portare vestiti e dare paroloe di conforto non è essere impiccione.Comunque il detenuto è prima di tutto un uomo.
2)Difendere l’embrione non è bislacco è altruismo.
3)Anche partorire è sgradevole.
4)Un essere portatore di vita quale la donna non merita forse stima.
ENRICO TROPHY !
“Abbiamo un gradino cosi alto che andiamo nelle carceri a portare conforto anche ai detenuti.” Considerando quanti di voi stanno in galera, è il minimo andare a trovare i parenti.
“Abbiamo un gradino cosi alto che aiutiamo chi dovrebbe essere soppresso.” intendi quelli che opprimete voi stessi, tipo gli omosessuai?
“Abbiamo un gradino cosi alto che moriamo per difendere la nostra castità.” Difendere la castità, ma che vuole di’? e chi? i preti che vanno o chierichetti o quelli che rischiano di essere violentati dalle parrocciane?
“Abbiamo un gradino cosi alto che diamo un tetto alle prostitute.” Nel senso che le permettere di comparsi la casa andandoci come clienti.
Enrico,
i vestiti immagino ci siano già e che i carcerati non vadano in giro nudi in mancanza di “volontari”; le parole di conforto, se davvero fossero tali, dedicale alle vittime, piuttosto umane anche loro. Caso mai sono i delinquenti ad aver dimostrato di non essere pienamente umani (ma naturalmente dipende dal tipo di reato). Infine, come più volte notato, l’umanità per se stessa non ha alcun valore.
Fidati, difendere gli embrioni è bislacco tanto quanto difendere gli aghi di pino.
Partorire è sgradevole, ma non insensato (non del tutto, almeno); senza contare che è appena appena in contrasto con la castità.
Non si merita stima per solo il fatto di soddisfare i propri istinti animali quali il riprodursi, altrimenti la si meriterebbe anche per il fatto di dormire. Questo vale per donne e uomini; cerca di uscire dal pensiero magico della Grande Madre Recatrice di Fertilità.
@John
Classico rovescismo.
Perché è rendere (o meglio: ricordare) l’atto volontario ad essere un’imposizione, non l’imposizione di tale atto.
“non ci sono bimbi di altre religioni nella scuola”
OK. E se ci fossero questi qua che fanno? Gli impongono la loro religione con la forza?
Li menano se non recitano la preghierina?
Ma scusate, c’è qualche norma di legge che vieta di farsi il segno della croce?
Si tratterebbe di un’imposizione? Ma per favore.
Se genitori e insegnanti sono d’accordo che male c’è?
C’è che prima di tutto gli insegnanti l’han fatto di muto proprio, c’è poi il fatto che la “preghierina” era diventata di fatto obbligatoria, e c’è come terzo fatto che le pratiche religiose non può essere la scuola di stato a propinartele.
“Se genitori e insegnanti sono d’accordo che male c’è?”
Quindi tu allo stesso modo acconsentiresti che prima di pranzo si faccesse un bel coro Juventino? Ogni giorno?
Oppure il tifo da stadio si fa, appunto, allo stadio?
A scuola si va (o si dovrebbe andare) per studiare.
Ennesima fallacia logica.
Secondo ROB, l’assenza di un divieto giustifica un’imposizione.
Bene, non essendo vietato darsi una martellata su un dito, allora, entrando in una chiesa, dovremmo farlo tutti.
Per quel che mi riguarda la martellata su un dito te la puoi dare anche a casa tua, anzi visto che ci sei te la puoi dare direttamente su qualcos’altro.
ROB
bravo ROB, allora anche il segno della crosce fattelo a casa tua.
ROB, rileggiti così:
Ma scusate, c’è qualche norma di legge che vieta di orinare?
Si tratterebbe di un’imposizione? Ma per favore.
Se genitori e insegnanti sono d’accordo che male c’è?
Magari ti rendi conto di tutte le piccole e grandi storture del tuo intervento.
Seee…Stai fresco allora! 😯
nessuno si chiede se sono d’accordo I BAMBINI, ad essere soggetti ad un lavaggio del cervello in età minorile? Non dovrebbe neanche essere legale imporre una religione ad un minorenne.
“i bambini, qualcuno pensi ai bambini” lo urlano solo quando gli fa comodo (e in situazioni che generalmente sono del tutto innocue per i bambini suddetti).
Si dia il caso che in una scuola dell’infanzia (bambini da 3 a 5 anni badate bene) dell’Emilia-Romagna, della Toscana o dell’Umbria, i maestri – per antica consuetudine – insegnano ai bambini a salutare con il pugno chiuso e aprono e chiudono le lezioni al canto de l’Internazionale.
Apriti cielo!!! Immaginatevi le reazioni dei seguaci di santa madre chiesa, ecc, ecc. ecc.
Ma proprio a nessuno passa per la testa che la scuola pubblica non può assolutamente essere il luogo dell’indottrinamento religioso o ideologico, che per bambini di 3, 4, 5 anni si dovrebbe avere più rispetto.
Parlare di indottrinamento per un segno di croce mi sembra eccessivo…
hai ragione, quindi ti andrebbe benissimo se in una scuola dell’infanzia si facesse il saluto romano (beh considerando le affinità…) o qualche segno religioso islamico.
del resto, l’indottrinamento è ben altro, no?
@ROB
“Parlare di indottrinamento per un segno di croce mi sembra eccessivo…”
se ti sembra eccessivo può darsi che dipenda dal fatto che sei stato indottrinato in tenera età, dal che deriva: o la tua scarsa capacità cognitiva, o la tua scarsa onestà intellettuale.
Vi dimenticate che si parla di bambini dai 3 ai 5 anni!!! I bambini di questa età hanno il diritto sacrosanto di non essere considerati oggetti di indottrinamento, mi spingo fino al punto di dire che anche l’alza bandiera (tricolore) e l’inno di Mameli sarebbero cose inaccettabili per bambini così piccoli.
P.S. Comunque i cattolicisti dovrebbere anche interrogarsi sugli effetti di questo indottrinamento. Conversazione fra due bimbetti di scuola materna (4/ anni) colta a casa di amici:
A: “… la maestra dice che facendosi il segno della croce si deve dire … in nome del padre, del figlio e dello spirito santo …”
B: “Ma chi è lo spirito santo?”
A: “Boh sarà lo zio!”
Fortuna che nella scuola materna di mio figlio c’è anche qualche mussulmano, almeno eviteranno questo genere di pratiche…
Infatti la CCAR tollera e teme di piu` i musulmani, molto ma molto meno i cristiani evangelici, che finora ha potuto massacrare a piacere.
Massacrare a piacere? mi indicheresti cortesemente le fonti di questa tua affermazione?
@ ROB
Ecco qui, questi fatti storici non vengono resi noti ne` spiegati al catechismo della CCAR-CEI; ne ho presi giusto alcuni a caso, tra le miriadi di episodi che vedono i cattolici responsabili ed artefici di assassinii e massacri, con tanto ammore.
Per esempio Béziers, nel medioevo:
“Sebbene Béziers non contasse una cifra superiore alle 500 persone appartenenti alla religione càtara, l’intera popolazione venne massacrata; secondo lo stesso Amaury i morti furono circa ventimila.”
http://it.wikipedia.org/wiki/Crociata_albigese
http://sondrioevangelica.org/node/32
http://sondrioevangelica.org/node/27
http://it.wikipedia.org/wiki/Strage_dei_Valdesi_di_Calabria
http://it.wikipedia.org/wiki/Notte_di_san_Bartolomeo
Od il massacro di Magdeburgo, per la egemonia asburgica ed il sacro romano impero:
http://it.wikipedia.org/wiki/Johann_Tserclaes,_conte_di_Tilly#Sacco_di_Magdeburgo
http://it.wikipedia.org/wiki/Sacco_di_Magdeburgo
Ma ci sono tanti altri episodi e massacri che non si studiano ne` a catechismo cattolico ne` nell’ora di religione (cattolica).
Ne sei sicuro? e se pregassero rivolti alla Mecca?
Beh, tu Rob non avresti nulla da ridire visto che sei favorevole che all’asilo si obblighino i bambini a compiere atti religiosi. Io invece sarei ovviamente contrario anche a questo.
a te dovrebbe andare benissimo, dato che per te l’indottrinamento è ben altro, giusto?
non capire che mettersi a 90 per una religione fondamentalmente apre la strada per far si che ci si metta a 90 di fronte a tutte le religioni è miope e davvero stupido.
@Kaworu
be’, sai: certa gente è quella che in altri tempi in altre circostanze avrebbe detto che tutte le dittature son sbagliate MA alcune sono meno sbagliate di altre (ogni riferimento al Franchismo di Escrivà de Balanguer et varia similia è puramente casuale)…
🙁
lo so mosconi, lo so…
Segretario: E quando pregate, non siate simili agli ipocriti che, nelle sinagoghe e negli
angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente……. Invece, quando tu preghi,entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il
Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
Papa: Chi essere questo imbecillen che diren queste cosen?
Segretario: Come chi? Gesù o almeno così c’è scritto nel Vangelo di Matteo.
Papa: Prima o poi li devo leggerli questi Vangelen, così tanto per evitare di fare brutten figuren.
Francesco, ma che c’entra?
Gesu’ mica era cattolico!
Ma la Chiesa cattolica lo considera (anche se poi si fa i cavoli suoi) il suo Messia, anzi suo marito. 😆
Direi che e’ stato declassato da tempo a mascotte.
Ma il senso della mia battuta inizale è proprio questo, addirittura immagino un Papa che non si cura di leggere i Vangeli o se lo fa è solo per non fare brutte figure dimostrando di non averli letti, non perchè debba imparare ciò che avrebbe detto il suo Messia per metterlo in pratica.
Come facciano i cattolici a conciliare il fatto di credere che Gesù fosse il Messia, addirittura il figlio di Dio e a fregarsene allegramente di quello che dice, effettivamente resta un mistero della “loro” fede. 😆
Togli il “ma”. Ovviamente la pensiamo allo stesso modo. Il problema e’ che i cattolici mica lo leggono il Vangelo. E se per sbaglio lo leggono non si fermano certo a ragionare su quello che hanno letto.
Ciao!
Togli il “ma”.
Ma?
Ciao! 😆
la cosa che mi stupisce è che si parla tranquillamente di bambini cattolici e non cattolici come se avesse un senso il fatto che un bambino di quella età appartenga a una certa religiosa.
Tale appartenenza “dalla nascita” tende in effetti a escludere del tutto il fatto che uno la religione se la possa in qualche modo SCEGLIERE
beh seconto te i nostri vari troll integralisti cattolici, sarebbero integralisti cattolici se fossero nati in arabia saudita?
secondo me no.
si tratta pur sempre di gente che ha un forte bisogno di appartenenza… sarà per il fatto che da soli son proprio piccoli
Prova magari a pensare che anche tu potresti essere nato in Arabia …
e quindi?
finisci di formulare il tuo pensiero
Probabilmente saremo altrettanto atei (magari morti ma atei)
@ROB
Da questo punto di vista non ci sarebbe differenza, visto che sia qui sia lì c’è questo strano obbligo.
Stesso si può dire della permalosità riguardo alle critiche alla religione.
O ai privilegi ad essa concessa.
Vedi un po’ tu che puoi fare…
Siamo al ridicolo.
So da amici che ci hanno studiato per anni, e che quindi conoscono bene quell’ambiente, che nemmeno all’università cattolica preghiere e segni della croce sono obbligatori: messe e celebrazioni varie ce ne sono, se uno ci vuole andare ci va, se non vuole non ci va e nessuno ha nulla da eccepire.
Quel che voglio dire è che le maestre dell’istituto in questione sono decisamente più integraliste dei docenti di un ente che pure è dichiaratamente cattolico, e tuttavia lavorano senza problemi nella scuola pubblica, è assurdo!
Certo il problema non è solo di quella scuola in particolare, ricordo che anche le mie maestre elementari erano fanatiche religiose: però erano altri tempi e il cattolicesimo era molto più forte, oggi persone preparate e competenti -ma non fanatiche- si trovano facilmente, perché la scuola pubblica (pagata da noi tutti!) assume e mantiene in ruolo gente che pretende di indottrinare i bambini anziché istruirli, quando ci sono migliaia di aspiranti maestre preparate e laiche in attesa di un posto di lavoro?
Non è detto che le maestre siano integraliste, magari sono le classiche cattoliche all’acqua di rose o addirittura non credenti, che però seguono la prassi. Si è sempre fatto così e si continua a fare, senza farsi troppi domande sulla sensatezza o la liceità del tutto. In prima elementare anche la nostra maestra ci faceva recitare tutte le mattine una preghierina (oltre ad alcune filastrocche per bambini, la preghiera era considerata alla stessa stregua della filastrocca delle dita della mano), ma non mi risulta che fosse una persona particolarmente devota, per quanto ne so poteva anche essere atea. Lo faceva perché così facevano tutte le altre maestre. Sarebbe stato strano se lei non l’avesse fatto, avrebbe turbato il quieto vivere.
A quanto pare, sono i genitori che hanno avuto da ridire sulla circolare, non le maestre.
caro benny, un mio amico giocava a rugby nel petrarca padova (nelle giovanili); be’, chi non andava a messa il venerdì o il sabato sera, la domenica non solo non era in campo, ma non andava neanche in panchina. vedeva la partita dalla tribuna, se andava bene…
certo, non era obbligatorio andare a messa, ma se volevi giocare, o cambiavi squadra o ti piegavi alla ‘consuetudine’. (non cito il nome della persona – oggi lavora a livello manageriale per una industria automobilistica americana – per ovvi motivi di privacy, ma ho citato un fatto assolutamente vero).
Per Fabio (visto che non c’è il tasto rispondi)
Beh, tu Rob non avresti nulla da ridire visto che sei favorevole che all’asilo si obblighino i bambini a compiere atti religiosi. Io invece sarei ovviamente contrario anche a questo.
Risposta: queste sono le parole che ho scritto:
“Ma scusate, c’è qualche norma di legge che vieta di farsi il segno della croce?
Si tratterebbe di un’imposizione? Ma per favore.
Se genitori e insegnanti sono d’accordo che male c’è?”
Non mi pare di aver parlato di obblighi ma solo di accordi tra genitori e insegnanti.
tu l’ultimissima non l’hai letta, vero?
E’ scritta male ed è tendenziosa, prima parla di tradizione, poi di prassi e poi di obbligo.
In ogni caso risulta che c’è stata un’assemblea dei genitori che ha voluto mantenere il segno della croce, quindi la solerte coordinatrice si è comportata da antidemocratica.
http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/cronaca/2012/10/29/news/e-scontro-sul-segno-della-croce-1.5937682
quindi per te è antidemocratico far rispettare la legge.
interessante.
immagino che se la maggioranza dei genitori avesse votato per la preghiera verso la mecca per tutti, a te sarebbe andato benissimo
La scuola pubblica ha degli obblighi e delle funzioni. Non e’ che i genitori votano per abolire l’insegnamento della geografia in una classe elementare bisogno assecondarli altrimenti si e’ antidemocratici.
La scuola pubblica e’ laica e a scuola non si fa religione. Se un bambino vuole fare il segno della croce prima di sedersi a tavola stai tranquillo che nessuno glielo impedisce. Altra cosa e’ “insegnare” a farlo. Che va bene a catechismo, va bene in famiglia se i genitori vogliono, non va bene a scuola. Non mi pare un concetto cosi’ difficile.
Io sono cristiano, l’ho detto anche altre volte, e in famiglia c’è l’abitudine di fare il segno di croce.
Nel caso vengano ospiti però per rispetto alle diverse credenze dei nostri amici non lo facciamo. Ci sembra giusto e non certo una offesa a Dio. Preghiamo e ringraziamo “nel nostro cuore” come il vangelo insegna tra l’altro.
Mi meraviglio che in una scuola PUBBLICA si permetta un simile sopruso! È vergognoso.
Non pretendo che mi si dica a casa mia cosa devo fare ma di certo in una scuola pubblica è il minimo che non si facciano gesti di culto.
Ma a quanto pare i miei fratelli pensano che a loro sia tutto dovuto! 🙁
Come fai a sapere quello che pensano i tuoi fratelli?
leggere quel che pensano i vostri fratelli, te compreso, è piuttosto indicativo
@ ROB
Ma… sei del Sacro Romano Impero e per l’egemonia degli Asburgo?
Per capire 😉
Per Kaworu
quindi per te è antidemocratico far rispettare la legge.
interessante.
immagino che se la maggioranza dei genitori avesse votato per la preghiera verso la mecca per tutti, a te sarebbe andato benissimo
Risposta
Ripeto: esiste qualche norma legale che impedisce di farsi il segno della croce a scuola?
Genitori e insegnanti erano d’accordo?
E per cortesia non far dire agli altri cose che non hanno detto…
non hai risposto alla mia domanda.
che riguarda proprio quel che tu hai detto.
ti va bene perchè è il segno della croce.
fosse la preghiera islamica richiesta da una fantomatica maggioranza di genitori e imposta a tutti, come in questo caso è stato per il segno della croce?
ti andrebbe bene, o frigneresti contro gli atti di culto a scuola?
io penso la seconda.
ma io penso sempre male, non farci caso.
Se è per questo neanche tu hai risposto alla mia domanda (ricordi? esiste o no una legge che vieta il segno della croce a scuola?)
In ogni caso tu puoi pensare quello che vuoi, ma se la maggioranza dei genitori, in accordo con gli insegnanti, decidesse per la preghiera islamica, in mancanza di una espressa norma che lo vieti non ci vedo nulla di male.
esiste una legge che vieta gli atti di culto a scuola.
http://www.uaar.it/laicita/visite-pastorali
se un bambino “autonomamente” vuole farsi il segno della croce, ringraziare allah od offrire il latte a ganesh prima di mangiare, non vedo il problema.
il problema è l’imposizione a tutti.
quindi a te andrebbe benissimo la preghiera islamica imposta a tutti i bambini, compreso il tuo, se qualche genitore rumoreggiasse in questo senso?
evidentemente per te la legge allora va bene per acclamazione.
forse un’ora di educazione civica sarebbe più utile dell’ora di religione cattolica. anche per certi adulti
Sono vietati gli atti di culto.
End of story!
@ ROB
“Ripeto: esiste qualche norma legale che impedisce di farsi il segno della croce a scuola?”
Sì, il principio supremo di laicità dello stato, secondo il quale lo stato dovrebbe essere equidistante e imparziale verso tutte le religioni, e poco importa se ci siano tutti cattolici oppure nessuno abbia niente da ridire.
Tu parcheggeresti davanti ad uno scivolo per disabili in un paesino dove sai che non ci sono disabili? Oppure la legge la rispetti lo stesso?
per rob evidentemente se la “maggioranza” decidesse di parcheggiare davanti allo scivolo dei disabili, andrebbe benissimo.
chissenefrega della legge, la maggioranza vince (o vince chi fa più rumore, vedete voi).
Qui si parla di preghiera e segno della croce a scuola imposto a tutti i bambini, in una scuola pubblica (non privata) dove, quindi, teoricamente potrebbero esserci anche bambini con genitori di altre religioni o non credenti.
Dal 1984 la religione cattolica non è più religione di stato e, quindi, ci si deve attenere alla pluralità di visioni: la democrazia prevede il rispetto delle minoranze e la scuola pubblica è di tutti. Se vogliono mantenere le “sane tradizioni” vanno in una scuola confessionale privata.
Se la maggioranza dei bambini avesse genitori musulmani, come in qualche scuola all’estero succede, sarebbe d’accordo che tutti i bambini debbano pregare Allah in una scuola pubblica? Scommetto che sarebbe il primo a lamentarsi.
Le istituzioni pubbliche non prevedono l’obbligo di preghiera perchè sono di tutti.
Leggi bene quello che ho scritto e non parlare a vanvera.
@ROB
Di tutti non vuol dire della maggioranza vigente.
Anche se ci fosse un solo studente che non vuol pregare, la legge dice che la scuola non deve in alcun modo obbligarlo a fare, con tutta la buona pace della maggioranza.
O non ti è chiara la differenza tra consuetudine di molti ed obbligo di legge?
P.S.: complimenti per la tua completa comprensione della natura del gesto volontario…
Rob
Legga bene lei l’articolo.
Si parla di preghiera e segno della croce, non solo di segno della croce come dice lei.
Siamo in una scuola pubblica e nella scuola pubblica non è prevista la preghiera obbligatoria per tutti. La scuola è laica, utilizzarla in modo confessionale significa escludere gli altri.
@ROB
“Genitori e insegnanti erano d’accordo?”
Perché della volontà dei diretti interessati chissene giustamente.
D’altronde non è un atto volontario…. o mi sbaglio.
Perché è di questo che si parla: imposizione e volontarietà. Il punto non è il gesto ma il fatto che è imposto. Ha ragione Kaworu a scrivere che non rispondi: ti rifiuti persino di discutere dell’argomento. Come puoi rispondere ad una cosa di cui ti rifiuti in partenza di parlare?
I diretti interessati risulta che siano bambini tra i 3 e i 5 anni. Non li puoi paragonare agli adulti (o paragonarli agli adulti solo quando ti fa comodo).
In ogni caso avete ragione tutti.
Dimenticavo…siete su … scherzi a parte.
P.S. Per il responsabile dei contenuti:
Quando uno viene qui con le migliori intenzioni (discutere) gli date tutti addosso: non è un buon modo per farsi pubblicità.
Non mi meraviglia che siate in così pochi, ve la fate e ve la dite tra di voi, oltretutto a senso unico.
Auguri.
@ROB
S’è per questo la Chiesa Cattolica fa valere il loro battesimo quanto quello dei convertiti in età adulta, perché questo no e quello sì?
O è la vecchia storia del vero finché è comodo?
“Quando uno viene qui con le migliori intenzioni (discutere) gli date tutti addosso: non è un buon modo per farsi pubblicità.” Stiamo semplicemente replicando alle tue cazzate, se poi perché discussione è sinonimo di monologo, sono problemi tuoi e tuoi rispetto alla lingua italiana.
ROB, discutere presuppone la disponibilità di argomenti decenti. Non è il tuo caso, con immediata evidenza. Pertanto, chi si fa pessima pubblicità sei tu.
Non mi meraviglia se, pur essendo così pochi, siamo in continuo aumento.
Bravo Mirko! Lei e’ pero’ un raro caso di cattolico che non pretende privilegi! Mi piace sempre, quando faccio quest e discussioni con i miei amici, paragonare queste pretese, imporre crocifissi in luoghi pubblici, preghiere al di fuori dei contesti chiesastici, segni della croce ecc. alle ormai superate pretese dei fumatori. Non e’ stato facile bandire il fumo dai luoghi pubblici, pero’ con il tempo e con la maturazione di una consapevolezza che una piccola sigaretta potesse disturbare altre persone piu’ accorte verso la propria salute o semplicemente la puzza sugli abiti, questo provvedimento e’ entrato in vigore! Ora chi vuol fumare se ne sta fuori o a casa sua!!! Sarebbe ora che i cattolici capiscano che la propria liberta’ finisce la dov inizia quella del tuo prossimo! ….. ooops, dimenticavo questo e’ un principio liberale molto difficile da comprendere per chi affida la propria mente ai furbacchioni servi del Vaticano.
Mi associo ai complimenti a Mirko, che però si è definito “cristiano” e non “cattolico”, e c’è già una bella differenza come le sue parole dimostrano.
Tecnicamente sono ancora cattolico, per ora! Vorrei poter chiamarmi ancora cattolico ma ogni giorno che passa diventa più difficile.
Io sono credente, e forse mi prenderete per scemo quì dentro, ma proprio perchè ho FEDE non ho bisogo ne di ostentarla ne di sbatterla in faccia chi non crede o crede diversamente, sarà che ho letto troppo il Vangelo ma mi pare proprio che questo insegni.
Aimé vedo invece in molti “credenti” in realtà una fede che vacilla con troppa facilità e quindi si aggrappa a segni crocefissi o a una autorità che li “consacri”.
Hanno paura della loro stessa ombra!
niente affatto, sei il benvenuto
l’onestà intellettuale c’è fra i credenti in divinità come tra chi crede in valori esclusivamente umani
Non so gli altri atei ma il fatto che tu (e chiunque altro) sia credente non mi tange per niente. E’ una scelta tua che va rispettata, come lo dovrebbe essere la mia di non esserlo. Chi mi fa imbestialire sono coloro che impongono a tutti i propri simboli e i propri riti, nella fattispecie la preghiera nella scuola pubblica (o i crocifissi nei luoghi pubblici, o i medici obiettori negli ospedali, o il battesimo ai neonati, o il burka, o le mutilazioni genitali).
Ma i bambini prima di mangiare si farebbero (tutti) il segno della croce e pregherebbero perchè sono stati educati così dalle loro famiglie? Se è così che lo facciano pure ma non devono essere obbligati all’interno della scuola dalla “autorità” scolastica a farlo o anche non farlo.
Scusate: o anche “a” non farlo.
Kaworu risponde:
esiste una legge che vieta gli atti di culto a scuola.
http://www.uaar.it/laicita/visite-pastorali
se un bambino “autonomamente” vuole farsi il segno della croce, ringraziare allah od offrire il latte a ganesh prima di mangiare, non vedo il problema.
il problema è l’imposizione a tutti.
quindi a te andrebbe benissimo la preghiera islamica imposta a tutti i bambini, compreso il tuo, se qualche genitore rumoreggiasse in questo senso?
evidentemente per te la legge allora va bene per acclamazione.
forse un’ora di educazione civica sarebbe più utile dell’ora di religione cattolica. anche per certi adulti
Risposta
Come al solito stai rivoltando i fatti.
Si parla di assemblea di genitori, non di qualche genitore che rumoreggia; e non ho parlato di acclamazione.
Quindi con genitori e insegnanti d’accordo non mi sembra si possa parlare di imposizione.
Al solito f***eseca della volontà dei diretti interessati, visto che questo moooolto in teoria dovrebbe essere un atto volontario.
Ed è l’ennesima volta che lo scrivo.
la maggioranza dice, la maggioranza impone.
la minoranza si schiaccia, anche se la legge dice altro.
(tutto ciò ovviamente va bene quando si appartiene alla maggioranza. vedi i cristiani che qui gridano alla laicità cattiva e altrove invocano la laicità e la neutralità dello stato. questione di numeri. la coerenza è qualcosa di veramente poco importante)
Veramente queste famiglie trentine sono della confessione cattolica romana – CCAR, quindi NON sarebbero esattamente cristiane, fino a prova contraria.
i fatti sono che la legge dice una cosa.
l’assemblea scolastica di una scuola pubblica comunque deve rispettare la legge.
anche se a maggioranza votassero pro sharia al posto della normale disciplina scolastica.
vuoi dei disegni o ti è chiaro?
e in ogni caso, cosa ti sfugge nel fatto che una supposta maggioranza impone il suo volere a tutti? tra l’altro andando contro la legge?
se tu hai questo estremo bisogno di marcare il territorio, forse dovresti farti delle domande.
@ROB
Hallo?!?!
E’ imposto ai bambini, e imposto in un istituto laico dove gli atti di culto sono vietati!
Il leitmotiv classico dei politici clericali: le tradizioni.
Perché il rispetto della volontà individuale (ancorché delle leggi dello Stato) è troppo modernista…
🙁 🙁 🙁
In realta` questi bambini fanno il segno della croce per costituire una subalternita` ed una conseguente implicita discriminazione ed un implicito disagio in coloro (bambini e relativi genitori) i quali non fanno il segno della croce per ingaraziarsi le simpatie e le protezioni clericali e cattoliche.
Intanto un segno di riverenza e distinzione, come afferma Dellai non censurabile perche` innocuo, ma nemmeno cosi` ingenuo ed immotivato pero`, anche perche` suggerito o mimato dai genitori, e all’occorrenza facilmente volgibile a segno discriminatorio per chi non lo fa, come accaduto nella notte di S. Bartolomeo, eccetera, la quale notte i cattolici, non certo ingenui e spesso anche perfidi, conoscono bene, come trionfo dell’antica alleanza di regime fra il trono e l’altare, che anche i bambini dovrebbero riverire.
iniziano a capire che per campare in certi ambienti ci vuole la faccia come il — insomma.
😆
anche io, solitamente allo specchio.
se la cosa non ti garba, le strade al mondo son tante.
Mi par d’aver letto qualcosa su un meccanismo del genere in Opus Dei segreta…
come si chiama? Ah, giusto: Isteria Collettiva.
🙁
Fanno un po’ il segno della croce per ingraziarsi le simpatie e le protezioni clericali e cattoliche, ci provano anche loro.
Ancora una volta viene allegramente calpestato il sano principio umanistico per cui non esistono bambini cattolici, musulmani, o ebrei, ma soltanto bambini.
Comincio a non digerire più questi oscuri personaggi che non trovano di meglio da fare che indignarsi su giuste proteste. Si permettono di indignarsi con chi tenta di sottolineare un sopruso, mentre si rifiutano di considerare come legittimo ciò che nei paesi più progrediti lo è già.
Ancora una volta, provate a mettervelo nella scatola cranica: i bambini sono bambini e basta. E devono restare bambini. Non si deve abusare di essi, nè nel corpo, nè nella mente.
No, caro Giorgio Pozzo.
I bambini non sono bambini e basta, ma figli di un padre e di una madre. Non esiste per fortuna in Italia lo Stato padre e padrone. E l’educazione dei figli è un diritto-dovere dei genitori, ai sensi dello laicissima Costituzione, non del Vangelo.
Se dunque l’educazione impartita dai genitori di questi figli, alunni o studenti che siano, ovvero dalla stragrande maggioranza di questi, contempla anche la preghierina, che preghierina sia anche a scuola. Come anche il presepe ed il rito pasquale. Rassegnatevi dunque a fare il vostro lavaggiateo del cervello ai bambocci più cresciutelli.
quindi se secondo te ad una maggioranza di genitori in una scuola paresse adatto a fini educativi sacrificare un agnello, niente da eccepire se lo si facesse a ricreazione?
Antonio,
non hai letto bene le mie parole, oppure non ne conosci il significato: educazione è un conto, imposizione è un altro.
A scuola non si dovrebbero fare imposizioni, neanche se originate dall’educazione dei genitori.
Ancora una volta, mescoliamo allegramente dei concetti che sono e devono restare separati. Quanto al lavaggio del cervello, direi che questa te la potevi risparmiare: il lavaggio del cervello non è rifiutare un’imposizione indebita, ma attuarla. A scuola non si dovrebbe imporre la religione, punto e basta.
Antonio, oltre alle ovvie obiezioni a quello che hai scritto già sollevate, ricordo che in religione i bambini di tre anni sanno esattamente quello che sanno gli adulti, cioè niente, pertanto hanno la loro stessa autorità. Soprattutto se si nota che gli argomenti di fede hanno la stessa maturità e profondità dei capricci di un bambino di tre anni.
Giorgio Pozzo
il fraintendimento vale anche per lei.
Nessuna imposizione se sono d’accordo genitori e docenti, come spesso lo sono.
fab
Se vuole allora può proporre di riscrivere l’articolo 30 della Costituzione, prescrivendo l’educazione ai genitori da parte dei figli e non viceversa. Vedrà che cinema.
Un concetto PROPRIETARIO della maternità e della paternità!
C…o! Ma siamo in pieno medioevo. I bambini non sono “proprietà” dei genitori, della chiesa o dello Stato, sono solo bambini a cui è dovuto il massimo dell’attenzione.
Sulla base del ragionamento di Giorgio Pozzo si finirebbe per giustificare i bambini soldato, … se lo hanno voluto i genitori va bene!
Ma quale proprietà, mi faccia ridere. Forse si confonde con patria potestà (o meglio potestà genitoriale). Ed ovviamente l’educazione impartita dai genitori ha dei limiti non oltrepassabili. Pena: il decadimento, appunto, della patria potestà, deciso dal tribunale.
PS
Continuate a menarla con la sacrosanta laicità di Stato, quando non conoscete neanche l’abc dello Stato laico in cui vivete.
Antonio, in ambito religioso l’inversione dell’educazione cambierebbe ben poco. Credi davvero che quello che direbbero i bimbi sarebbe più stolto di quello che han sempre detto gli “ispirati”?
Ovviamente, con la realtà una costituzione non c’entra niente, dato che la prima riguarda i fatti, la seconda i valori. Ma si sa che i fideisti hanno una naturalissima facilità a confondere fatti e valori.
i prodi e fieri membri del gregge sragionano tutti allo stesso modo. Antonio, ti ripeto la domanda fatta al tuo compare ROB: ti andrebbe bene se una maggioranza opportuna imponesse la preghiera islamica?
veramente, non riuscite neanche nei ragionamenti semplici. Mi chiedo chi vi abbia dato il diploma elementare.
Sì certo, ci sono molti fatti in Italia che calpestano di continuo i valori costituzionali.
Ed a fab va bene così..
Antonio ma è così difficile da capire?
– Se il bambino vuol fare la preghierina nessuno glielo impedisce;
– Ma le maestre/la scuola non la dovrebbero imporre a tutti;
in quel caso lo stato/l’istituzione cessa di essere neutrale rispetto alle scelte personali di educazione dei figli.
poveraccio, neanche questo capisce una mazza.
Antonio: se la preghiera fosse islamica, imposta da una maggioranza di genitori islamici, avresti da ridire oppure no?
Il consiglio di istituto della scuola a cui sono iscritti il figli di Antonio e ROB decide a maggioranza goliardica di introdurre il pranzo con un sonoro bestemmione in coro dettato dall’insegnante di turno tale giorno. Vorrei chiedere ai suddetti sopraffini esponenti dell’Unione Cervelloni Chiaramente Ruminanti (uccr) se avrebbero da ridire di fronte a tale decisione che a giudicare da quello che dicono e’ legittima in quanto a maggioranza.
Grazie Antonio. Grazie ROB. Scusate se non capisco come capite voi, non siamo nati tutti intelligenti. Abbiate dunque pazienza. Grazie.
P.S.: e’ stato deciso a maggioranza e codificato da una legge dello stato che le donne hanno il diritto di abortire entro certi limiti. Quindi smettetela di rompere il c con le storielle ascientifiche ed ignoranti sull’embrione e accettate la decisione della maggioranza tappandovi la bocca. Gia’ che ci siete recatevi nell’apposito luogo insieme a tutti i medici obiettori e alla feccia ciellina.
Grazie Antonio, grazie ROB.
Ripeto: se tutti sono d’accordo, dove sarebbe l’imposizione?
Mettiamo che su una classe di trenta bambini ce ne siano solo due contrari alla preghierina, o meglio lo siano i rispettivi genitori.
Ciò significa forse che i ventotto bambini, nonchè le maestre, ovvero la stragrande maggioranza della classe, forse anche il collegio dei docenti, debba adeguarsi alle proteste di due sole famiglie? Così si passa di certo ad una imposizione: quella della minoranza! Strano concetto della democrazia e dei suoi valori.
@firestarter
Se avessi un milione in banca comprerei l’ultimo modello della Ferrari oppure della Lamborghini? Dammi il milione e poi ti rispondo.
E’ la stessa cosa: aspettiamo che l’Italia divenga un paese a maggioranza islamica e poi ti rispondo. Chi pensi che faccia la democrazia, forse lo Stato? Allora domandati chi è lo Stato.
Ad Antonio72. Ribadisco che avete un concetto proprietario della prole, che volete a vostra immagine. E’ un atteggiamento tipicamente cattolico. E’ gravissimo che dei bambini siano i n d o t t r i n a t i, anche dai genitori.
Se il vostro principio fosse accettato un mafioso avrebbe pieno diritto di educare i figli alla “mafiosità”.
P.S. Non temere non confondo con la patria potestà, che poi non esiste più come tu la intendi col nuovo diritto di famiglia (dal 1975) informati!
La verità è che non avete alcun valore positivo da trasmettere, ma solo balle, bugie, menzogne, fole, assurdità, sciocchezze, c…..e, bischerate, ecc, ecc, ecc.
Il mondo sarà certamente migliore senza religione e senza preti.
Caro Antonio,
le tue pseudorisposte denotano onesta’ intellettuale sub-bagnaschiana. Quelli come te oltre un certo limite vanno solo sbeffeggiati perche’ evidentemente non siete in grado di dare una risposta onesta. Mi riferisco al delirio sul paese a maggioranza mussulmana: quindi adesso il problema non e’ piu’ la maggioranza nel consiglio di istituto ma la maggioranza nel paese. Torna a spegnere candele che e’ meglio, come interlocutore vali zero.
Francesco
Se i bambini non fossero, come dice lei, “indottrinati” dai propri genitori, ci penserebbero altri, tipo: la televisione, le cattive compagnie, lo Stato etico, internet a ruota libera, la casa famiglia o del popolo, qualche guru laico o pseudoreligioso, qualche mito rock o punk, ecc…
Dunque è meglio di gran lunga che al bene dei figli ci pensino proprio i genitori. Così almeno pensa la Costituzione italiana, anche se non le gusta.
Ciascuno ha le sue fole in cui credere: lei si tenga le sue che io mi tengo le mie. Ma la tolleranza volteiriana, la laica tolleranza, che fine ha fatto da queste parti? O considerate anche quella una fola?
PS
Allora mi spieghi Lei come intendo Io la patria potestà (o meglio quella genitoriale) visto che non è ho fatto cenno, se non che esiste. O forse dovrei credere alla sua fola della lettura del pensiero?
firestarter
Le rinfresco la memoria: si riferisce al suo delirio sulla maggioranza musulmana, non al mio. E’ lei che ne ha parlato. Ora mi spiego meglio, perchè agli assidui sbeffeggiatori duri di comprendonio i concetti vanno sillabati lentamente. Se ci fosse una maggioranza musulmana in Italia che decidesse, per esempio, di convertirsi alla sharia islamica, l’Italia non sarebbe più una democrazia e dunque la sua domanda perderebbe di senso. Come non ha senso chiedere ad uno squattrinato se preferisce la ferrari o la lamborghini. Ha capito, ora?
Viceversa nei paesi dove già esiste una maggioranza musulmana, al massimo i cristiani chiedono di professare la propria fede, non di certo di recitare le preghierine nelle scuole coraniche. Il fatto è che mentre i paesi democratici sono quasi tutti cristiani, credo tutti quelli occidentali, i paesi a maggioranza islamica non lo sono mai. E questa è storia contemporanea. E può sbeffeggiarla quanto le pare, ma così resta.
*francesco
Una domanda un padre interista può portare il figlio a San Siro a vedere l’inter oppure deve sopprassedere perchè cosi influenza il figlio?
in nessun caso è giustificabile che un padre interista porti il figlio a san siro.
almeno che non giochi con la juve e lo fornisca di sciarpa bianconera!
ovvio che sto scherzando, Enrico.
Questo lo puo’ fare. Quello che non puo’ fare e’ imporre a tutti i compagni di classe di suo figlio l’inno dell’inter prima di pranzo.
Non ce n’e’ bisogno. Cosa dite dei paesi che sono gia’ a maggioranza islamica?
Il concetto strano di democrazia ce l’hai tu. Democrazia non e’ dittatura della maggioranza (concetto poi che vi fa comodo solo quando siete voi la maggioranza!).
Ad Antonio72 ed agli altri cattolicisti. Voi non volete che i bambini siano bambini, ma figli della lupa! Discutere con voi è solo tempo perso. D’altra parte cosa ti aspetti da chi nel passato faceva rapire i figli di genitori di altre religioni (vedi caso Mortara) per educarli in quella cattolica. Altro che potestà genitoriale!
Se una maggioranza di genitori musulmani imponesse in una scuola il ramadan si sentirebbero i vostri strilli da chilometri. In realtà avete una morale da bottegai, per voi, seguaci dell’assoluto, la legge è sempre relativa: le norme si applicano ai concorrenti e si interpretano per gli amici, ed anche per gli amici degli amici.
@ Antonio
sei un degno drone giussanico. Disprezzi la logica, il linguaggio non ambiguo e l’onesta’ intellettuale. Dando credito a gente come te si finisce sempre per trovarsi di fronte al dilemma: non capisce un c o lo fa apposta?
Antonio, la costituzione ha parti buone e parti cattive, parti sensate e parti insensate. Facile.
Ricordo poi che i fatti non calpestano nulla, nemmeno in senso metaforico. Caso mai sono le leggi che calpestano i fatti.
Enrico, esempio perfetto: un padre responsabile eviterebbe di portare i figli allo stadio. Che, fuor di metafora, è quello che fa un genitore ateo.
“Mettiamo che su una classe di trenta bambini ce ne siano solo due contrari alla preghierina, o meglio lo siano i rispettivi genitori.
Ciò significa forse che i ventotto bambini, nonchè le maestre, ovvero la stragrande maggioranza della classe, forse anche il collegio dei docenti, debba adeguarsi alle proteste di due sole famiglie? Così si passa di certo ad una imposizione: quella della minoranza! Strano concetto della democrazia e dei suoi valori.”
Dunque sarebbe corretto imporre anche ai figli dei genitori non credenti la preghierina obbligatori, oppure, in alternativo, isolarli dal desco scolastico al fine di rendere evidente la diversità dei miscredenti? Strano concetto di democrazia: coercizione o isolamento, quasi una dittatura della maggioranza.
La soluzione è semplicemente che in aspetti delicati e *personali*, e la religione è unodo questi, lo Stato e qualsiasi su istituzione deveno esserne tenuto fuori, punto.
fab
Quindi secondo te non esistono fatti, nemmeno potenzialmente, che possano calpestare la Costituzione? Allora a che serve averla scritta?
serlver
No, sarebbe giusto che i genitori appartenenti alle minoranze rispettino, o se non altro tollerino, le credenze e usanze del paese che li ospita, come pretendono che si faccia nei loro paesi, giusto per usare un eufemismo. Qui da noi si festeggiano Natale e Pasqua e non il ramadan. Ed anche questo è un fatto, più o meno, europeo.
Sono d’accordo che lo Stato deve essere tenuto fuori dagli aspetti più personali e privati.
Ma il fatto è che quella classe a cui mi riferivo, composta da bambini e docenti, non è qualcosa di astratto come lo Stato o una vaga istituzione, ma appunto una classe di bambini e di maestre, i quali concordano di dire la preghierina di Natale, come per esempio, fare il presepe. Dunque non è neanche qualcosa di personale e privato, anzi tutt’al contrario. Di più, è certamente qualcosa di più vivo, culturale e sociale, ed appartenente al sentimento popolare, di qualsiasi apparato burocratico-statale. E’ carne viva e pulsante, al contrario dell’astratta e morta istituzione burocratico-scolastica. Ed è quest’ultima che deve adeguarsi alla prima e non viceversa.
Dove lo vede il problema? Semplicemente non esiste alcun problema se non quello della vostra atea intolleranza.
Riguardo alle tradizioni, l’Italia, dal 1861, aveva una tradizione monarchica, e ancora 70 anni fa, sempre per tradizione, il ritratto del Re, accanto a quello del Duce, ornava la parete delle scuole e in un modo o nell’altro essi venivano ripetutamente “salutati”. Le radici non sempre sono benefiche (ad eccezione della scorzonera).
Chi pensa che dei bambini della scuola dell’infanzia facciano il segno della croce volontariamente e autonomamente o ignorante in pedagogia, o è in malafede ma sicuramente è un credente (credulone?).
Infatti in quel caso hanno deciso i genitori per loro, del resto anche un ateo che decide che suo figlio non debba farsi il segno di croce, in quel momento sta decidendo per suo figlio.
Ch’io sappia non son stati gli atei a definire la preghiera come atto volontario. Del diretto interessato, non di chi ne fa le veci (sempre tu non identifichi le definizioni giuridiche con quelle religiose).
Sempre pronto a farti riscoprire l’acqua.
*del diretto interessato, poi, non di chi…*
“il genitore ateo (…) in quel momento sta decidendo per suo figlio”
Piano, il genitore non puo` tutto per suo figlio, anche se ateo o cattolico, eccetera.
@FSMosconi
Non affannarti a rispondere ai trolls, non ragionano, credono.
Se uno crede che gli asini volano perché glie lo ha detto qualcuno, prete o genitore….
ti è giunta notizia di atei che impediscano ai figli di farsi il segno della croce, se a loro così va?
Un atto di devozione religiosa in sé non può essere nocivo, sono altre le tematiche su cui impuntarsi, io ho ricevuto un’educazione religiosa cattolica, ma questo non mi ha impedito di pensare in maniera autonoma,mentre molti atei concordano per motivi di comodo con le tesi liberticide del pensiero politico cattolico. Del resto chiunque, in un modo o nell’altro, durante l’educazione riceve imprinting in qualche modo ispirati ad un’ideologia che crescendo potrebbe non condividere. A questo punto bisognerebbe abolire l’educazione stessa.
@ Catilina
(…) “A questo punto bisognerebbe abolire l’educazione stessa.”
No, l’educazione non e` riducibile o riconducibile alla morale cattolica od al catechismo della CCAR.
La linea di confine tra EDUCAZIONE (insegnamento etc.), rispetto della TRADIZIONE CULTURALE (quante volte insistiamo perchè siano rispettate le tradizioni per es. dei nativi delle foreste del Rio delle Amazzoni) e MANIPOLAZIONE può essere molto sfumata. In prima battuta l’insegnamento giova soprattutto a chi lo riceve, la manipolazione a chi la “fornisce”, la tradizione culturale alla momentanea coesione del gruppo o comunità in cui l’individuo vive. Potrebbe essere argomento trattato in un numero dell’Ateo.
Bene direi che l’esperimento è riuscito.
Come da previsione, visto che uno da solo (Kaworu) non ce la faceva sono poi intervenuti anche altri ( FSMosconi, Giorgio Pozzo, spapicchio, Paul e altri) travisando quello che ho scritto o arrivando a delle conclusioni bislacche (la martellata – Giorgio Pozzo o il parcheggio per disabili –Gianluca).
Una nota particolare per spapicchio che ha avuto premura di ricercare per me alcuni fatti storici: grazie per l’aggiornamento, peraltro quei fatti storici li conoscevo già. Ma bisogna farsene una ragione: da sempre alcuni uomini hanno ucciso o massacrato altri uomini, talvolta l’anno fatto in nome di Dio, altre volte l’hanno fatto in nome del progresso (i nativi americani) o in nome del marxismo (non c’è bisogno di indicare fatti vero?).
Ultimamente, e in modo molto sofisticato, si sta facendo la stessa cosa in nome del mercato.
già, quindi tutti colpevoli, nessun colpevole, e intanto alleluia!
com’è che si dice?
dio riconoscerà i suoi…
d’altronde, che altro aspettarsi da chi è soldato (=stipendiato per uccidere) e pensa di essere cristiano?
ciao, beppe.
guarda, non vorrei dirtelo, ma gli esperimenti si conducono in ben altro modo.
io di avvocati non ho bisogno, se uno vuole intervenire dove intervengo pure io, è libero di farlo, dato che siamo su delle ultimissime aperte a tutti.
comunque grazie per aver esplicitato il tuo pensiero, che fondamentalmente è “viva la maggioranza, che passi pure sopra alla legge quando siamo noi, ma se la maggioranza ce l’hanno altri, gridiamo all’oppressione”.
non che non mi aspettassi un comportamento ipocrita…
sorvolando sulla (mi auguro voluta, se no è grave) incapacità di comprendere differenze macroscopiche, altrimenti detta malafede.
Avvocati? e chi ha parlato di avvocati? Io no di certo. Ma come al solito la tua conclusione è troppo veloce e sbagliata: non ho mai scritto “viva la maggioranza, che passi pure sopra alla legge…” e in ogni caso le leggi si fanno a maggioranza almeno nelle democrazie.
Mi sa che siete voi che fate del vittimismo, ogni banale notizia è buona per dire alla mamma che vi hanno rubato le caramelle…
se ti rileggi e hai un minimo di onestà intellettuale, vedrai che “viva la maggioranza, che passi pure sopra alla legge” è esattamente quello che hai scritto.
e probabilmente devi andare a istruirti un attimino su cosa siano le democrazie.
come vedi, un’ora di educazione civica a settimana sarebbe molto utile, anche a certi adulti.
(poi non so te, ma io sono una persona sola. quindi il plurale mi sembra davvero poco azzeccato)
E’ vero, ma democrazia non significa dittatura della maggioranza. Imprescindibile in una democrazia moderna e’ il rispetto delle minoranze.
ma a te andrebbe bene o no la preghiera islamica qualore fosse decisa a maggioranza? riesci o no a rispondere a questa semplice domanda, oppure il tuo cialtronismo ecclesiatico te lo impedisce?
ripeto: ti andrebbe bene o no la preghiera islamica qualora fosse decisa a maggioranza?
ma anche la lapidazione, o il parcheggiare liberamente davanti agli scivoli per i disabili.
fa orecchie da mercante per non ammettere la fallacia del proprio argomentio, basato sul ben noto privilegio e annessa prepotenza per mantenerlo. Capisco che la marmaglia voglia mantenere il privilegio ma almeno stessero zitti
Veramente non sono intervenuto per aiutare la prode Kaw, che se la cava da sola e più che bene! Sono intervenuto per aiutare te, che non riesci a capire concetti semplicissimi.. oppure non vuoi..
Uno che scrive anno al posto di hanno ha davvero da riprendersi in mano i libri di scuola elementare, e non solo quelli di educazione civica!
Ricordo di quando ero alunno alle elementari – all’inizio degli anni ’60 con tanto di cartelli che illustravano come erano fatte le bombe a mano e esortavano a non toccarle, segnalandole alle autorità – che alla mattina appena entrati in classe ci facevano fare il segno della croce.
Tutti noi lo facevamo, tranne due bimbi, che erano ufficialmente esentati: il figlio di un comunista evidentemente ateo e il figlio di un ebreo benestante. Per questo, il SOLO bimbo figlio di comunista – di estrazione popolare a differenza dell’altro! – veniva puntualmente preso in giro dai miei compagni di classe perchè “senza Dio”. Lui reagiva menando quelli che riusciva a legnare.
La sua salvezza fu che era robusto fisicamente e che giocava bene a pallone e quindi tutti lo volevano in squadra, anche se era “senza Dio” e di famiglia umile: il calcio per noi bambini di mezzo secolo fa era più importante della religione e dell’estrazione sociale.
Sentire ancora oggi che in alcune scuole pubbliche vigono queste pratiche vergognose, mi crea una profonda amarezza: possibile che insegnanti e politici da barzelletta non si rendano conto dei danni che possono procurare a una comunità di infanti simili pratiche discriminatorie? Ma costoro cosa hanno nella testa e nel cuore da imporre le loro pratiche religiose di facciata a dei bambini indifesi? Possibile che non sappiano che nella scuola di Don Milani a Barbiana – tanto per fare un esempio di un prete con cervello e cuore – il segno della croce e il crocifisso non erano ammessi?
E’ questa crassa ignoranza indotta dalla stupidità dell’indottrinamento religioso che ci rende un popolo privo di cultura civile e sociale, facilmente manipolabile dai potenti di turno.
Se vogliamo crescere come società civile dobbiamo essere intransigenti con questa feccia clericale e affermare il valore emancipatorio di una scuola laica che educhi al pensiero critico in contrapposizione a una scuola volta ad uno stupido indottrinamento religioso totalmente acritico.
In realtà gli atti di culto vengono sconsigliATI anche durante l’ora di religione. Questo consiglio si trova in un libretto di istruzione per insegnanti di religione emesso dalla diocesi di Bologna, che non è certo, oggi, in odore di eccessivo progressismo, con Caffarra vescovo, dopo lunga gestione Biffi. Certo che una volta si faceva cosi, tutti gli insegnanti, più o meno devoti, lo facevano. Alle elementari ricordo così, poi alle medie solo il prete che faceva religione e un insegnante, piuttosto devoto, gli altri no, ma non ricordo che nessuno abbia mai fatto polemiche. Alle superiori solo il prete.
Kaworu risponde:
se ti rileggi e hai un minimo di onestà intellettuale, vedrai che “viva la maggioranza, che passi pure sopra alla legge” è esattamente quello che hai scritto.
e probabilmente devi andare a istruirti un attimino su cosa siano le democrazie.
come vedi, un’ora di educazione civica a settimana sarebbe molto utile, anche a certi adulti.
(poi non so te, ma io sono una persona sola. quindi il plurale mi sembra davvero poco azzeccato)
Risposta
Ah già, ho bisogno di lezioni, grazie per avermelo detto, in ogni caso sono disponibile ad imparare, perché non cominci tu?
Magari nell’altra discussione, questa ha troppi commenti.
Il voi è riferito a voi dell’uaar è così difficile? Adesso capisco (ma veramente lo immaginavo anche prima) perché siete quattro gatti…
pensa che ci sono dei falliti che si preoccupano di postare sul sito di una associazione che rappresenta quattro gatti.
bene, se sei disponibile ad imparare, compra un libro delle elementari di educazione civica, nelle librerie ben fornite ne trovi diversi. così, tanto per cominciare.
è tipo la seconda o terza volta che ripeti che siamo (chi?) quattro gatti.
nella tua ottusità evidentemente ti è difficile comprendere che si può essere atei anche senza essere iscritti all’uaar.
capisco che effettivamente per chi si identifica in un’associazione possa essere difficile comprendere che esistono persone che vivono diversamente, comunque.
invece mi sfugge come mai, per “quattro gatti”, certa gente si scomodi. io sinceramente non vado a commentare su blog dove penso che ci siano quattro gatti.
devi essere tollerante con chi ha “fede”.
infatti, che i gatti siano 4, certi individui lo credono proprio per fede…
ROB, noi invece abbiamo capito da un pezzo perché voi state diventando quattro gatti.
preghiamo che portino i carzofini e non le azzughe (crozza)
Siamo alle solite…Finiranno per trovare la grottesca soluzione pseudo-laica del “far fare il segno della croce, solo ai bambini che lo vogliono fare”, finendo inevitabilmente per contribuire a discriminazioni e pregiudizi, come già accade con l’IRC.
Mi chiedo se non cominci a far loro un pò schifo, il fatto di avere come “target” dell’indottrinamento, sempre i bambini, che sono per logica, incapaci di intendere e volere, e privi di strumenti per un corretto giudizio critico, sulle loro cianfrusaglie mentali (?).
Una vergogna che spero l’UAAR, muovendosi come al solito in difesa del Principio di Laicità, e nel rispetto di chi non appartiene a nessuna religione, riuscirà a risolvere presto.
Teneteci aggiornati! 😉
Il fatto è che il nodo sono proprio i bambini, solo con il loro indottrinamento e inculcando paure e soggezioni fin dall’infanzia si ottengono adulti credenti in cui il senso critico e la ragione vengono ottenebrati così efficacemente. Comprensibile che si alzino così tanti scudi a difesa di preghierine e scuole paritarie (leggi confessionali).
Alla fin fine il sistema è strutturato in modo tale da praticare un vero e proprio lavaggio del cervello agli individui trasformandoli a loro volta in agenti virali dello stesso sistema di indottrinamento. Ogni azione diretta a spezzare la catena è vissuta da chi lo ha subito in modo assolutamente spiazzante, crea un forte senso di disagio ed un terrore del vuoto, reazioni queste già preimpostate tramite la “programmazione” degli individui praticata dalla prima infanzia e continuata con un percorso condito di litanie, prediche e sensi di colpa sapientemente assestati.
Penso di non avere detto niente di nuovo, ma ogni tanto il concetto va ripetuto a guisa di promemoria…
Come pensavo, la religione è ormai solo tradizione. Non si sa nemmeno a cosa si “crede”
L’articolo dice testualmente:
“è tradizione far pregare e far fare il segno della croce ai bambini prima di pranzare alla mensa.”
tradizionalmente chiesta dalla unanimità dei genitori, e la Coordinatrice (minculcop) interrompe “l’andazzo (sic nell’articolo citato!) vietando.
Capiamo che i bambini,soprattutto a quella età,appartengono ai genitori che hanno il diritto e il dovere di essere i responsabili primari della loro educazione.
Tanto è vero che i Consigli di istituto sono presieduti sempre e ovunque in Italia da un GENITORE per espressa definizione della Legge, pertanto la coordinatrice “minculcopista” diciamo che si è “allargata” un bel pò. E altrettanto si è “allargato” l’articolista quando ha evitato di farci conoscere l’opinione dell’unico che può parlare in nome e per conto di quella scuola.
Ignoranza di leggi democratiche fondamentali, o fascismo strisciante?
Dolcetto, o scherzetto?
non si e’ capito che cosa vuoi dire. Potresti rileggere e riorganizzare aiutando noi poveri mortali a cui rivolta il gergo giussanico?
il concetto di bambini come oggetti che appartengono ai genitori lo trovo qualcosa di semplicemente aberrante.
ma è anche per questo che, per quanto riguarda i diritti dei bambini, qui stiamo indietro come le palle dei cani.
altrove, uno schiaffo è punito molto duramente.
qui invece è risistemare il soprammobile al suo posto.
@ Serli No
(…) la Coordinatrice (minculcop) interrompe “l’andazzo” (sic nell’articolo citato!) vietando. (…)
Certamente, e ci mancherebbe che non si vietasse una indecenza del genere, in democrazia nessun gruppetto mosso da alcuni genitori può decidere (anche se con alcuni insegnanti) di imporre atti di culto di una qualche tradizione a scuola, mi stupirei che la coordinatrice scolastica non vietasse questi subdoli atti intimidatori.
Un atto di ubbidienza religiosa non è tradizione, casomai è un comportamento personale e privatom da svogere in casa od in chiesa.
Ma penso che anche questi genitori ed insegnanti cattolici miserandi abbiano qualche loro ossessione da capire.
Faccio anche notare che il minculpop era un ministero fascista molto rispettoso dei patti lateranensi appena firmati ed imposti al popolo dal duce.
Un atto di ubbidienza religiosa non è tradizione, casomai è un comportamento personale e privato da svolgere in casa od in chiesa.
Caru Kaworu,
Avevo detto: ” a quella età, (infanzia,vedi articolo) appartengono ai genitori che hanno il diritto e il dovere di essere i responsabili primari della loro educazione.”
…responsabili primari…diritto-dovere all’educazione dei genitori…, capisci Kaworu?
Ti pare davvero “aberrante”, come dici tu?
E non far finta di non capire…
p.s.:
E non dare schiaffi ai soprammobili (?) perchè ti fai male da solu….
infatti i satanisti con prole hanno il diritto/dovere di educarli alle messe nere.
e se maggioranza ipotetica in una scuola trentina, di dire una bella preghierina satanica con sottofondo del ballo del qua qua ascoltata al contrario, nel quale si possono chiaramente ascoltare le parole: “albano puzza di caprone”.
non sapevo che il codice civile tra i modi di acquisto della proprietà elencasse anche la prolificazione.
guarda, la mia osservazione era assolutamente generale, ho solo preso spunto dalla frase.
se poi la coda ha preso fuoco, mi spiace molto ma pazienza.
caro minimal,
e quindi il diritto-dovere di educarli lo acquista la minculcopista coordinatrice della scuola che ignora, del resto come il frastornato estensore dell’articolo che qui commentiamo che la scuola è rappresentata da un genitore, come Uaar stessa si sforza di capire e far capire…in http://www.uaar.it/laicita/visite-pastorali: “il DPR 416/74 (Istituzione e riordinamento di organi collegiali della scuola materna, elementare, secondaria e artistica) stabilì, all’articolo 6 (Attribuzioni del consiglio di circolo o di istituto e della giunta esecutiva) che «Il consiglio di circolo o di istituto […] ha potere deliberante […] su criterî per la programmazione e l’attuazione delle attività parascolastiche, interscolastiche, extrascolastiche”…per favore non dimenticate che il Consiglio di Istituto e presieduto, ope legis, da UN GENITORE…pertanto la minculcopista coordinatrice risulta una aliena piuttosto ignorantella sulle leggi che regolano la propria attività, perchè avrebbe dovuto eseguire a una delibera del Consiglio e “coordinarsi” con il Presidente (genitore) del Consiglio del suo Istituto, comunità con la quale la minculcopista si è probabilmente posta in una posizione di incompatibilità che dovrebbe, del caso, fatta valere nelle sedi opportune (e allontanata).
Tranne essersi impadronita per usucapione dell’infanzia da altri genitori generata…
e quindi se i genitori in questione fossero satanisti/islamici/ebrei/atei/marziani, tutto il tuo pippone varrebbe lo stesso?
impedire che in una scuola si facciano cose che andrebbero fatte in sedi diverse, è usucapire l’infanzia dei bambini?
o forse lo è intortare bambini con sciocchezze piuttosto che preoccuparsi di dar loro un’istruzione decente che in questo paese è sempre più utopica?
O minimal,
i satanisti di figli ne fanno pochini, perchè il satanismo, come sicuramente saprai, è un vero e proprio lavoraccio infame con enormi livelli di stress, che non ti permette di fare figli…se per un puro caso, li fai, sei automaticamente licenziato perchè non più affidabile….
Non vorrai certo che per un improbabile genitore satanista che non esiste, la minculcopista scoordinata possa decidere lei, in totale dispregio della legge, come educare i figli degli altri…
I consigli di istituto sono formati da non docenti, dai docenti, dalla coordinatrice, e soprattutto dai genitori. Alle superiori anche da una rappresentanza di studenti.
Essi sanno tutto dei problemi della propria scuola, e dai propri differenti punti di vista, ad abundantiam.
Questa è la democrazia, ragazzo mio, anche se ho l’impressione che a te freghi poco di lei…
Se così fosse veramente, sarei addolorato per la democrazia, certamente, ma anche per te perchè simili atteggiamenti portano una sfiga maledetta a chi li adotta…Bertinotti, Pecoraro Scanio, e i rispettivi partiti e giornali, fino al Sel nelle recenti elezioni siciliane…sono come “evaporati” (non un solo rappresentante!) dai luoghi dove si elaborano le leggi dello Stato democratico Italiano.
@ Serli No
“Non vorrai certo che per un improbabile genitore satanista che non esiste, la minculcopista scoordinata possa decidere lei, in totale dispregio della legge, come educare i figli degli altri…”
L’educazione scolastica in classe spetta all’insegnante, non ai genitori, i quali devono casomai occuparsi del mantenimento, dell’educazione e dell’assicurazione di buone condizioni domestiche, civiche, etiche, sanitarie e sociali ai figli, in casa propria e fuori dalla scuola e dall’orario scolastico.
Altrimenti si torna a cadere nelle problematiche dell’ingerenza delle organizzazioni confessionali della CCAR nelle istituzioni pubbliche dello stato.
La democrazia anche in Italia, come negli stati più civilizzati, ha sancito che nella scuola pubblica non devono entrare le istanze religiose di questa o quell’altra chiesa, e a mio modo di vedere è giusto che qui le regole della democrazia siano rispettate, anche perché di scuole dell’infanzia, istituti scolastici ed asili privati confessionali cattolici ce ne sono a bizzeffe, e molti di questi sono di qualità scarse e molto poco o per niente democratici.
il problema, caro te, è come concepisci tu la democrazia (tu ed altri che si dilettano in questi lidi): le leggi non le fanno i consigli di istituto, che di altro debbono occuparsi.
le fanno in parlamento i rappresentanti del popolo sovrano (se poi senti echi bertinottiani in ciò, problemi della tua coscienza civica).
ps. i satanisti li cito per paradosso, ma noto con rammarico che a ciò ti appigli per tentare di scalare uno specchio insaponato: le norme sono previsioni generali di situazioni, non prese d’atto di una situazione contingente.
si deve quindi prevedere la tutela di minoranze che al momento possono anche non sussistere; ciò oltretutto anche a tutela dei cattolici, nel caso che in una scuola possa esservi una componente maggioritaria di confessione diversa… astrazione mentale troppo astrusa per chi ha un minculpop incastrato tra i neuroni?
poi magari mi spieghi dove hai letto che un satanista non possa procreare pena licenziamento…
caro minimal,
la legge attuale affida al consiglio di istituto (con un genitore Presidente) la gestione della scuola.
Prima la gestione era affidata al Preside.
Se non vi sta bene, sollecitate le forze politiche che vi rappresentano in Parlamento di ripristinare la vecchia legge: I Radicali liberi, Democrazia Atea, Rifondazione Comunista, i Verdi, i finiani, i Vendoliani…
Utilizzando il metodo democratico, ovviamente….
A occhio e croce (absit iniuria!), siete non meno di venti lilioni in Italia….che problema c’è?
La gestione della scuola non c’entra niente con un obbligo imposto di preghiera a scuola, tant’è secondo la tua aberrante interpretazione dei poteri del consiglio d’istituto questo dovrebbe poter imporre la preghiera scolastica coatta anche ai figlio dei non credenti, anche contro il volere di questi.
Parli dell’autonomia scolastica?
http://www.istruzione.it/web/istruzione/famiglie/autonomia-scolastica
Ha dei limiti anche quella. E preghierine e simboli religiosi non rientrano nella capacità decisionale del consiglio d’istituto, il quale neanche dovrebbe farsi passare per la mente l’idea. Il problema reale sta nel fatto che, in un paese davvero laico questi problemi neanche dovrebbero esistere. Ma vista la tua (e non solo tua) concezione di democrazia, dubito che il concetto di laicità ti vada a genio.
caro ser lino…
non ho bisogno di sollecitare forze politiche che mi rappresentano quanto lo può fare la CCAR per dire che sbagli.
secondo il tuo concetto il fatto che la legge disponga che sia il consiglio di istituto a gestire la scuola implica il fatto che esso possa trascendere la legge dello stato…
mi chiedo se troveresti altrettanto giustificata una delibera del consiglio di istituto che istituisse punizioni corporali o multe in denaro per i bambini con rendimento scolastico scarso. e se no, in cosa vedresti la differenza.
Ecco, al solito, classico commento con esempi (punizioni corporali e multe) che non c’entrano niente. Complimenti per la profondità di pensiero.
…disse quello che paragona il segno della croce al lavarsi le mani…
vedo che ti aggrappi alla contestazione degli esempi pur di non adentrarti nel merito: si può in nome dell’autonomia scolastica trascendere i principi fondamentali dell’ordinamento giuridico della repubblica?
chiedo scusa se i miei pensieri ti si palesano come superficiali: mi impegnerò per migliorare di spessore affinchè il tuo acume non si senta frustrato dal leggere le mie righe.
se fallirò, me ne dolgo.
Dunque riproviamo:
I genitori sono d’accordo con gli insegnanti.
Che mi risulta nessuna legge vieta di farsi il segno della croce in un’aula scolastica.
Per i bambini di quell’età decidono i genitori quindi per favore non tirate fuori la solita storia che bisognerebbe chiedere ai diretti interessati.
Il supremo valore della laicità dello stato ne risulta forse offeso o sminuito?
E se si perché?
Ecco: gradirei una risposta ragionata e non la solita ripetizione pavloviana di slogan.
Grazie.
Tutti i genitori sono d’accordo con tutti gli insegnanti i quali a loro volta sono d’accordo con tutti i preti i quali sono d’accordo con tutti i vescovi cattolici e anche con il papa e con tutta la gerarchia cattolica ed infine anche con tutti i politici?
Mmmmhh, che scenario surreale, monolitico, anche triste tutto sommato… che sia proprio vero?
Se fosse vero sarebbe patologico, anche perché basterebbe guardare ai delitti commessi dai cattolici per preservare la pax romana.
Poi è anche singolare la inappuntabilità con cui sostieni la tua teoria della unanimità cattolica, alla quale io ovviamente non credo, esistendo il dissenso anche dentro la CCAR, oltreché dentro le scuole pubbliche.
Altrimenti si tratterebbe di dittatura, che andrebbe a sua volta debellata.
Caro spapicchio, se non sbaglio si sta parlando del preciso caso di una scuola del Trentino.
Se non hai argomenti dovresti evitare di generalizzare.
Riprova.
Gli argomenti ci sono tutti, sei tu che non sei in grado di leggerli o recepirli, o molto probabilmente non li vuoi comprendere perché la verità ti fa male, specie se cattolico tipicamente ottuso ed intollerante, e probabilmente nemmeno competente sulle questioni degli atti di culto in classe che esponi in modo smaccatamente clericale e di parte.
Ti rammento che l’indottrinamento cattolico, come quello islamico, o genericamente religioso, non fa bene a nessuno perché egoistico strumentale, ed occorre invece quardare alla realtà con una capacità collaborativa e non discriminatoria, senza disprezzo pregiudiziale di parte.
A me il Trentino (per il momento) risulta facente parte della Repubblica Italiana (non dello stato della Chiesa) ed è stato conquistato da Garibaldi in guerra contro l’Austria, se non ricordo male.
Tuttavia noto boria, presunzione, dispotismo e spavalderia anche molto peggiori di quelli riscontrabili in certo ateismo esuberante, in quello che scrivi, e il disappunto che dimostri per me è una prova di aver colto nel segno.
Tieni conto che in Italia molti atei ed anche satanisti sono cattolici della CCAR, a cui aderiscono per devozione atea o per opportunismo anticristiano, come sembri fare tu, da quanto scrivi e da come ti rapporti al prossimo.
quando andavo alle elementari l’insgenante ci obbligava a farci il segno della croce e a dire la preghierina; risultato: sono diventato ateo !!!!
@spapicchio,
qualcosa in fondo al cuore mi dice che sei un Protestante….
Non capisco però, per mia ignoranza, se sei Giansenista, della Chiesa Anglicana di Stato in Inghiltera, della Chiesa Nazionale Luterana di Stato in Svezia, della Chiesa Luterana di Stato in Danimarca, della Chiesa Luterana di Stato in Norvegia, della Chiesa Luterana di Stato in Finlandia oppure della Settima Chiesa Apolide..ma quanti siete?
E tutti così puntigliosamente Protestanti, tutti così incredibilmente laici…
Perchè non ci informi meglio?
Tanto per venire a lezioni private di lacità da te….
tanto per capire, anche, il senso di quello che dici…..
Chissà che belle scuole laiche da voi…
Appunto, come ti sei reso conto anche tu, le chiese sono tante e la scuola pubblica statale non può favorirne nessuna rispetto alle altre, e quindi è giusto il divieto dìegli atti di culto collettivi in una scuola pubblica, che siano islamici, cattolici, protestanti, evangelici o quel che si vuole.
Anche in Trentino ci saranno Atei, Protestanti, Giansenisti, Anglicani, eccetera ed anche loro hanno diritto di frequentare la scuola pubblica serenamente senza l’obbligo di genuflessione o di segnarsi prima di mangiare o di rivolgersi verso La Mecca in certi momenti, eccetera.
Anche questo vuol dire Democrazia e scuola pubblica, quindi: NON confessionale.
Giusto il divieto degli atti di culto collettivi in una scuola pubblica, così come in qualsiasi scuola; in realtà; questi genitori e questi insegnanti dovrebbero comprenderlo.
Caro spapicchio,
ripeto che si sta parlando di un caso preciso, quindi ti invito di nuovo a non generalizzare.
Ottuso e intollerante lo dici a qualcun altro visto che stiamo parlando pacatamente e non mi conosci.
Inoltre ricordi male: Il Trentino non è stato conquistato da Garibaldi dato che questi morì nel 1882 e il Trentino entrò a far parte dell’Italia alla fine della prima guerra mondiale.
Caro ROB,
nell’affermare che la scuola pubblica non sia una chiesa della CCAR, e che NON si possano imporre per nessun motivo atti di culto in classe, tantomeno ai bambini, NON c’è alcuna generalizzazione, casomai si tratta di una legge della Costituzione italiana.
Non puoi pretendere che parlino solo i tuoi amici trentini di Fierozzo, perché questo dell’Uaar è per esempio un forum pubblico e democratico, ed in Italia c’è libertà di parola, pensiero, ed espressione, come sancito dall’articolo 21 della Costituzione, cosicché non possono essere imbavagliati i dissenzienti, nemmeno solo potenziali.
C’è generalizzazione nell’affermare che in classe si rende necessario un comportamento altruistico, non di chiusura xenofoba clericale, ma sono certo che molti cattolici questo concetto lo capiscono con difficoltà.
Non vige più da tempo il principio del “cuius regio eius religio” ed ogni atto di reverenza non si può imporre, a meno che non si vogliano plagiare gli infanti.
Per quanto riguarda Garibaldi, è vero che la sua campagna non si concluse formalmente con l’annessione del Trentino, tuttavia…
“L’invasione del Trentino (Tirolo Meridionale o Tirolo Italiano / Welschtirol) del 1866 da parte di Giuseppe Garibaldi fu una campagna della terza guerra di indipendenza italiana che consistette nel riuscito tentativo, da parte di Garibaldi e dei suoi volontari, di forzare le difese austriache in Tirolo e di aprirsi la strada verso Trento.” (Wikipedia italiana)
http://it.wikipedia.org/wiki/Invasione_del_Trentino_(Garibaldi_-_1866)
Finalmente un minimo di discussione sia pure con fatica…
Ora io non sto pretendendo niente, semplicemente mi pare che nel caso di cui si discute sia la coordinatrice scolastica che vuole imporre qualcosa, e cioè imporre di NON fare il segno della croce in classe quando genitori e insegnanti vogliono il contrario.
Non credo che la laicità dello stato me esca malconcia: hanno così deciso? Che sia. La cosa contrasta con i valori civili? Non mi pare. Si impedisce in questo modo di svolgere la normale attività scolastica? Non mi risulta.
E dunque? Dove sarebbe il problema? O meglio dove sarebbe l’imposizione? Come ho già detto per i bambini di quell’età decidono i genitori dato che per legge (dello stato) sono sotto tutela dei genitori.
Comunque, spapicchio, i miei complimenti nel tuo ultimo post sei riuscito a diminuire i luoghi comuni e la frasi fatte, dai che sei sulla buona strada.
Ma allora non ci arrivi. Che i genitori vogliano (o che siano indifferenti) è irrilevante. Se la legge ne vieta l’applicazione, l’operato della coordinatrice è fallace. Suppongo che se la maggior parte dei genitori della scuola dei tuoi figli fosse d’accordo nel rimuovere i crocifissi nonostante ci fosse una legge che li impone tu saresti d’accordo. Rileggiti il tuo ultimo commento e cerca di cogliere la superficialità e il lassismo che ne traspaiono.
gmd85 risponde:
Ma allora non ci arrivi. Che i genitori vogliano (o che siano indifferenti) è irrilevante. Se la legge ne vieta l’applicazione, l’operato della coordinatrice è fallace. Suppongo che se la maggior parte dei genitori della scuola dei tuoi figli fosse d’accordo nel rimuovere i crocifissi nonostante ci fosse una legge che li impone tu saresti d’accordo. Rileggiti il tuo ultimo commento e cerca di cogliere la superficialità e il lassismo che ne traspaiono.
Risposta:
Dimmelo tu dove sarebbe la superficialità e il lassismo nel mio intervento, ma con argomentazioni logiche e razionali.
Oh, semplice:
Tu scrivi:
L’mposizione sarebbe, anzi, è nel fatto che in un istituto pubblico, espressione di uno stato laico, la preghiera non è prevista e ti è già stato spiegato. Il fatto che ai genitori vada bene (cosa di cui ci si dovrebbe accertare effettivamente, poi), non implica che sia corretto. Questo è il dettaglio che ti sfugge e te lo spiegherebbe anche il giurista più scadente. Ti ribalto la domanda e ti chiedo: a cosa ca**o servono preghiere e paletti in croce ai fini dell’istruzione? Quali scopi di tipo pragmatico hanno? Nessuno. Ergo, se i genitori fossero tutti ‘accordo nel non fare più preghiere e nel rimuovere un idolo inutile, saresti d’accordo, vero? O il tuo ragionamento è a senso unico?
Tu prova a rispondere alle domande che ti vengono poste. altrimenti, l’unico a non avere argomenti logici e razionali, sei tu. 🙂
Stai migliorando anche tu, ma dire le parolacce per sentirsi grande … suvvia …
D’accordo non è prevista e non è neanche vietata, quindi, poiché non si lede le dignità di nessuno non vedo perché non possano farlo.
Dal punto di vista giuridico ciò che non è vietato si può tranquillamente fare (e in questo caso c’è anche l’accordo tra le parti, per così dire) purché non sia contrario alle leggi, ai regolamenti etc.
Come ben sai lo stato (laico) permette a tutti di professare la propria fede, per definizione uno stato laico non può vietare questo.
Riguardo al fatto che serva o non serva rientra nelle opinioni personali quindi si ricade nel fatto che se le parti, sempre per così dire, sono d’accordo etc. (mi son già spiegato)
Sulle altre domande che fai ho già risposto negli altri miei post e puoi quindi rileggerli, anche se mi rendo conto che con più di duecento commenti può essere un po’ difficile.
Professare la propria fede non significa avere la libertà di far in modo che un’istituzione pubblica possa diventare strumento per importa coercitivamente ai figli.
I genitori vogliono che i loro figli dicano le preghierine prima di mangiare, bene! che glielo insegnino loro a casa, ma non che ciò sia fatto per mezzo della scuola. Altrimenti i fascisti possono volere che l’asilo di faccia carico delle loro istante di insegnamento dei valori fascisti di propri figli, e comunisti di quelli del comunismo e così via.
La risposta di serlver è più che sufficiente. il problema non è nostro, è tuo che non cogli il negativo della faccenda. Imporre la preghiera non è professare, è coercizione. E non hai risposto. I tuoi commenti li ho letti tutti, tranquillo, ergo, ti ripropongo la domanda: se i genitori decidessero di rimuovere il crocifisso saresti d’accordo o no? Se vuoi rispondere, niente giri di parole.
@ ROB
“… lo stato (laico) permette a tutti di professare la propria fede, per definizione uno stato laico non può vietare questo.”
No, non a scuola, per giunta se questa è pubblica: a scuola si va per imparare a stare insieme con i propri compagni, per studiare le materie dei corsi previsti, per recepire la buona educazione, NON per professare la fede eseguendo atti di culto a comando collettivo!
Il proprio credo si professa nei luoghi di culto, nelle chiese od a casa propria.
ROB SVEGLIA!
Oh ma è proprio uno spasso… suvvia, stiamo parlando di una scuola in una vallata del Trentino, se il fatto che preghino a scuola vi riesce così fastidioso credo che il problema sia vostro…
il fatto che ci sia chi vuole fare il lavaggio del cervello ai bambini DOVREBBE riuscire fastidioso a qualunque persona decente. Dovunque ciò avvenga. Soprattutto se in aperta violazione della legge.
ma a questo della legge non importa nulla.
infatti, lui accetterebbe placidamente che in una scuola vigesse la sharia, se la maggioranza dei genitori votasse “pro”.
idem parcheggerebbe senza problemi davanti alle rampe dei disabili, se la maggioranza fosse con lui.
lo ha ribadito più volte, se non sbaglio.
altrimenti che cortesemente mi indichi le differenze, perchè io non ne vedo.
mi sa che qui quello con qualche problema sei tu.
principalmente di onestà intellettuale, direi.
comunque, se non sai come passare il pomeriggio, continua pure eh…
purtroppo caro beppe il problema è di tutti.
potrebbe esserlo anche per voi cattolici, come accennavo in un precedente commento.
la laicità dello stato tutela anche e soprattutto le minoranze religiose, e non è ecluso che prima o poi voi non lo diventiate.
o più semplicemente che un cattolico cambi confessione (vedi convertiti ai testimoni di geova, all’islam, al buddismo etc, ) o magari (dio non voglia!!!) diventi non credente.
ripeto: una autonomia decisionale non può derogare quelli che sono i principi fondamentali dello stato costituzionale democratico, e una maggioranza di fatto attuale non può essere pregiudizievole dei diritti di una minoranza, anche ipotetica.
nella particolare scuola trentina potrebbe iscriversi anche domani il figlio di una coppia non cattolica. quindi?
qui non sitratta di impedire alcuna preghierina o segno della croce ai bambini che sono liberi di seguire gli insegnamenti dei genitori. si tratta di far si che la scuola non prenda parte a questa “tradizione” nel rispetto della laicità delle istituzioni.
spero che il tuo alter ego ROB trovi il mio intervento sufficientemente pacato e costruttivo, beppe.
Ah ecco, finalmente siamo al punto: lo stato non deve prendere parte (impedendo il segno della croce) a questa “tradizione” come la chiami tu, altrimenti la laicità dello stato ne sarebbe compromessa.
E di grazia come attuare il principio in questo specifico caso?
tradizione è il termine che ha usato il presidente della provincia di trento.
lo stato non può, e non deve impedire che al di fuori dall’orario delle lezioni un bambino dica la sua preghiera.
lo stato non può e non deve consentire che dei pubblici ufficiali (le maestre, il personale amministrativo, i custodi) organizzino una pratica non conforme al loro ruolo.
non vedo il problema se, prima di mangiare, un bambino si fa spontaneamente il segno della croce.
il problema c’è quando le maestre dicono “ora facciamo tutti il segno della croce”.
ma forse con rob servono dei disegnini.
sarebbe bello se le maestre prima del pranzo dicessero ad alta voce “bambini adesso bestemmiamo insieme quel truffatore di padre pio”. Cio’ non sarebbe neanche contrario alla tradizione di certe aree italiche che fanno della bestemmia un intercalare frequente.
(ovviamante non ho speranza che i gli ipercevelloni alla ROB capiscano, o forse capiscono ma non possono permettersi di ammettere pena essere demoliti dalle implicazioni delle loro ammissioni)
Kaworu risponde:
ma a questo della legge non importa nulla.
infatti, lui accetterebbe placidamente che in una scuola vigesse la sharia, se la maggioranza dei genitori votasse “pro”.
idem parcheggerebbe senza problemi davanti alle rampe dei disabili, se la maggioranza fosse con lui.
lo ha ribadito più volte, se non sbaglio.
altrimenti che cortesemente mi indichi le differenze, perchè io non ne vedo.
Risposta
Evidentemente di nuovo attribuisci a me cose che han detto altri. Ti invito di nuovo a rileggere quello che ho scritto e non andare a conclusioni affrettate.
si, l’ho fatto.
se sbaglio, potresti rispondere se a te quanto detto andrebbe bene oppure no, e perchè?
Bene, io non ho mai parlato di sharia né di parcheggio per disabili, queste sono cose che qualcun altro ha tirato fuori per sviare il discorso, mi rendo conto che leggere tutto è difficile visto il numero di commenti, ma mi sa che leggi solo quello che vuoi leggere e ne trai conclusioni assurde
si lo so, sono esempi che ho fatto io e che hanno fatto altri.
le tue risposte, quindi?
Kaworu risponde:
si lo so, sono esempi che ho fatto io e che hanno fatto altri.
le tue risposte, quindi?
Risposta
sono esempi bislacchi e non pertinenti.
E se l’insegnante fosse musulmano, del tutto preparato a fornire istruzione, e dicesse ai bambini, adesso tutti rivolti verso ovest? Quello per te sarebbe libertà religiosa o coercizione. No, perché il principio è lo stesso.
puoi rispondere?
non sono domande difficili, per quanto tu le ritenga (a torto) bislacche.
o rispondere avrebbe delle implicazioni che non puoi/vuoi accettare?
Kaworu risponde:
non vedo il problema se, prima di mangiare, un bambino si fa spontaneamente il segno della croce.
il problema c’è quando le maestre dicono “ora facciamo tutti il segno della croce”.
ma forse con rob servono dei disegnini.
Risposta
Vedi qualche problema se un bambino, prima di mangiare, si lava spontaneamente le mani?
Ma quando le maestre obbligano tutti i bambini a lavarsi le mani prima di mangiare stanno facendo un sopruso?
Le mani si lavano per questioni igieniche. O tu dopo essere sucito dal cesso ti siedi e mangi? O, come hai detto sopra, anche l’utilità del lavarsi le mani rientra nella sfera delle opinioni personali? Sono queste le tue argomentazioni razionali e leogiche?
forse per lui il segno della croce ha potere antibatterico, quindi prima di mangiare, anzichè lavarsi le mani, si fa il segno della croce.
che esempi bislacchi che fa, poverino…
vedo che ti è particolarmente difficile rispondere a delle semplici domande e fare degli esempi pertinenti.
beh continua pure a definirti per quel che sei eh, a me la cosa cambia poco 🙂
Rispondere ho già risposto ma voi siete a senso unico…
era il “a me va bene l’opinione della maggioranza, quale che sia” o qualcosa del genere?
altrimenti riscrivila, sarà mica un disturbo eccessivo, no? dopotutto non sei grafomane come flo.
Veramente da restare senza parole. E questo ROB tiene all’immagine che si dà, per giunta.
beh non è il primo, tra gli elementi transitati qui
Veramente non mi pare che tu sia rimasto senza parole, anzi…( o che voi siate rimasti senza parole (se così preferite…)
In effetti, petulo senza problemi. Ma non trovo aggettivi per il tuo accostamento.
Kaworu risponde:
era il “a me va bene l’opinione della maggioranza, quale che sia” o qualcosa del genere?
altrimenti riscrivila, sarà mica un disturbo eccessivo, no? dopotutto non sei grafomane come flo.
C’è un “quale che sia” di troppo e inoltre non si parla di semplici “opinioni della maggioranza”
Come al solito rigirate la frittata, ci sarebbe da scriverci un articolo, anzi potrebbe essere divertente…
Addio (almeno per il momento, non si sa mai nella vita)
D’altra parte ho preso nota di tutto (per l’articolo, intendo…)
Di nuovo…
come al solito, piuttosto che parlare chiaramente, uno fugge.
e va beh, cvd.
Kaworu risponde:
venerdì 2 novembre 2012 alle 16:07
ma a questo della legge non importa nulla.
infatti, lui accetterebbe placidamente che in una scuola vigesse la sharia, se la maggioranza dei genitori votasse “pro”.
idem parcheggerebbe senza problemi davanti alle rampe dei disabili, se la maggioranza fosse con lui.
lo ha ribadito più volte, se non sbaglio.
altrimenti che cortesemente mi indichi le differenze, perchè io non ne vedo.
ROB risponde:
venerdì 2 novembre 2012 alle 16:32
Bene, io non ho mai parlato di sharia né di parcheggio per disabili, queste sono cose che qualcun altro ha tirato fuori per sviare il discorso, mi rendo conto che leggere tutto è difficile visto il numero di commenti, ma mi sa che leggi solo quello che vuoi leggere e ne trai conclusioni assurde
Kaworu risponde:
venerdì 2 novembre 2012 alle 16:38
si lo so, sono esempi che ho fatto io e che hanno fatto altri.
quando hai voglia di rispondere fai pure, eh.
@ ROB
Non c’entra la frittata!
“… lo stato (laico) permette a tutti di professare la propria fede, per definizione uno stato laico non può vietare questo.”
No! Non a scuola, per giunta se questa è pubblica: a scuola si va per imparare a stare insieme con i propri compagni, per studiare le materie dei corsi previsti, per recepire la buona educazione, NON per professare la fede eseguendo atti di culto per giunta a comando collettivo!
Il proprio credo e la propria fede si professano nei luoghi di culto, negli oratori, nelle chiese od a casa propria.
ROB SVEGLIA!
Spapicchio scrive, a proposito delle tante chiese Protestanti di Stato:
“Appunto, come ti sei reso conto anche tu, le chiese sono tante e la scuola pubblica statale non può favorirne nessuna rispetto alle altre, e quindi è giusto il divieto degli atti di culto collettivi in una scuola pubblica, che siano islamici, cattolici, protestanti, evangelici o quel che si vuole.”
Io gli dedico un articolo della passata Costituzione Norvegese che usa una franchezza di tipo nordico-protestante nel chiarire ESEMPLARMENTE in che cosa consiste la LAICITA’ PROTESTANTE:
aRT. 2: “La religione evangelico-luterana rimane la religione pubblica di Stato. Gli abitanti che la professano sono obbligati ad allevare i loro figli a questa. I Gesuiti ed il monachesimo non sono permessi. Agli ebrei è proibito l’ingresso nel Regno”.
Persino i Monaci di clausura li infastidivano maledettamente…
Bella libertà….
La versione successiva dell’art. 2 recitava:
” La religione evangelica luterana è la religione ufficiale dello Stato. Gli abitanti che professano questa religione, devono allevare in essa i loro figliuoli.”
E tu vieni a sproloquiare di laicità nelle scuole italiane…da Protestante che si rifà a Lutero?i
Con l’occasione, chi vuole capire perchè la laicissima Norvegia ha una striminzita comunità Ebrea di appena 2.000 persone, ha ora uno strumento in più di capire.
Razzismo religioso, antisemitismo….succube lecchinaggio nei confronti del proprio Re….Eius regio, cuius religio…i Protestanti….
Spapicchio capirà che i Protestanti non possono farsi le religioni di Stato a casa loro…e poi pretendere che in casa cattolica vengano rispettati, addirittura, ipotetici diritti di minoranze CHE ALLO STATO PRESENTE NON ESISTONO…
Medico Protestante-spapicchiante, cura te stesso…
E ripeto per la centesima volta, la scuola di Fierozzo è presieduta da un genitore, per legge, e a lui vanno rivolti reclami e proteste. Rispettiamo le leggi attuali, e se non vi piacciono a voi protestanti atei, datevi da fare per cambiarle.
E fino a quel momento nessun burocrate abusi della sua posizione per surrogarsi impropriamente agli Organi Collegiali della Scuola.
cuius regio, eius religio….
a state without a state religion is called a secular state=uno stato senza una religione di stato è chiamato uno stato laico.
http://everything.explained.at/State_religion/
La protestantissima Luterana Norvegia non è uno stato laico. E’ quasi una specie di califfato.
per chi si fosse distratto un attimino….
Art. 30 della Costituzione Italiana
È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio.
I Decreti delegati, stabilendo la composizione degli organi collegiali e affidando la presidenza dell’organo più importante a un Genitore, attuano la Costituzione.
Spapicchio, dalle idee confuse, scrive sopra in contraddizione con la Costituzione italiana:
“a scuola si va (…), (…), per recepire la buona educazione.”
….quella laica, o quella protestante-spapicchiante?
bravo, ora spiegami che succede se c’e’ un genitore che non vuole che il figlio sia educato a padre pio e madonne piangenti con preghiere insulse intonate dalla maestra. Pieghiamo tale genitore alla volonta’ della maggioranza oppure lasciamo le preghiere a casa e in chiesa? Non e’ che qualcuno vi impedisca di professare il vostro credo nei luoghi adibiti o a casa vostra, e’ solo che vi dovete togliere da torno nei luoghi pubblici in cui ci sono anche quelli che non credono alle vostre fantasie insulse e quelli che hanno fantasie insulse diverse dalle vostre.
Che cosa c c’e’ di difficile da capire?
i parlamentari rappresentano il popolo ed esercitano il potere legislativo.
tutto ciò in ossequio alla costituzione.
il parlamento nella sua attività legislativa può legiferare contrastando quelli che sono gli enunciati costituzionali, secondo te?