Imu alla Chiesa, secondo Repubblica il governo “bluffa”

Proprio ieri Repubblica avvertiva che il governo era in procinto di alleggerire l’Imu sulle attività commerciali della Chiesa cattolica. Ma nel pomeriggio, diffusasi l’indiscrezione, l’esecutivo Monti ha fatto circolare una nota con cui ha bollato la ricostruzione del quotidiano come “del tutto errata e destituita di ogni fondamento”. Rassicurando altresì sul fatto che, anzi, proprio il governo avrebbe ripristinato in commissione il testo originario del decreto, in precedenza oggetto di emendamenti alla Camera.

Oggi però Repubblica insiste, parlando esplicitamente di “bluff nel metodo e nel merito” del governo Monti. Con un articolo di Gianluigi Pellegrino ripercorre la storia poco edificante dell’imposta sugli immobili scomparsa per la Chiesa. Privilegio introdotto dal governo Berlusconi con una circolare, ma che il tecnico Monti non intende sostanzialmente scardinare.

E qui entrano in gioco i retroscena, tra commissioni ed emendamenti. Il governo si dota di una delega fin troppo ampia per poter gestire meglio la partita. Un codicillo inserito nel decreto legge sugli enti locali, firmato dagli esponenti Pdl nonché ciellini Gabriele Toccafondi e Maurizio Lupi, punta ad allargare l’esenzione. Anche il governo all’inizio dà l’ok al ‘lodo Cl’, ma quando scoppia il caso fa marcia indietro, spiega Valentina Conte sempre su Repubblica. Solo perché i solerti clericali avevano proprio esagerato: a questo allude il comunicato del governo quando parla di ripristino del vecchio testo.

In tutto questo bailamme, è preoccupante non solo che il governo così solerte su altri fronti sia tanto restio ad approvare una norma equilibrata che faccia pagare le stesse tasse a tutte le attività commerciali senza favorire gli enti religiosi. Ma è altrettanto preoccupante che questo esecutivo ‘tecnico’ a parole, ma ‘clerical-tecnico’ nei fatti, utilizzi in maniera così esplicitamente ‘politica’ i propri poteri, in particolare quello di delega, pur di accontentare il Vaticano.

La redazione

AGGIORNAMENTO. Anche il Consiglio di Stato ha bocciato le “scorciatoie” creative ideate dal governo Monti per non far pagare l’Imu dovuta sugli immobili di proprietà ecclesiastica a destinazione commerciale.

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64 commenti

whichgood

Nessun blitz, nessun arretramento, ma conferma della linea di assoluto rigore e trasparenza più volte sostenuta dal governo.

Sì certo, rigor Montis. La stessa linea di trasparenza che da sempre segue il Vaticano, stessa disonestà intellettuale e operativa, senza arretramenti.

ANCIA LIBERA

se non ci liberiamo di questa feccia con le buone o le cattive questi ci portano alla rovina definitiva !!!!!!!!!!!!

Stefano Grassino

Concordo ma spiegarlo agli italioti è praticamente impossibile. Ne più ne meno come spiegare ai tedeschi dove li stava portando Hitler nel 39.

neverclean

La strategia della chiesa cattolica nei rapporti con le leggi dello Stato – quelle che le danno fastidio – è sempre la stessa, articolata in più fasi.
Dapprima la CCAR nega nel modo più assoluto l’esigenza di una legge che regoli l’argomento, procrastinandone il più possibile il varo nel tempo da parte del Parlamento. Poi, quando è evidente al mondo intero la necessità di una regolamentazione per legge, la CCAR interviene sulla formulazione della legge per complicarla fino all’inverosimile in modo da renderla il più possibile inapplicabile. Poi, quando è stata varata una legge menomata, la CCAR interviene sui regolamenti attuativi in modo da renderla inattuabile. Infine, sabota l’applicazione della legge e, se la riguarda, non la applica fino a che non è costretta dalla legge.
Questa tecnica di sabotaggio sistematico possiamo verificarla nella storia di tutte le leggi che riguardano i nostri dirittti civili: divorzio, aborto, fecondazione assistita, matrimonio/unione civile gay, fine-vita, divorzio breve, etc.. Ma anche cose di minor importanza: sbattezzo, regolamentazione emissioni sonore in manifestazioni religiose (campane), etc.
La stessa identica tecnica di sabotaggio sistematico viene adottata per quanto riguarda le questioni economiche e finanziarie che interessano i rapporti fra Stato e CCAR. E naturalmente il sabotaggio si può dispiegare appieno perchè i governi e molti parlamentari sono opportunamente resi sensibili alle esigenze della CCAR. Per convincersene, basta pensare a una qualunque delle questioni che non procurano alcun danno alla politica – che anzi potrebbero portargli dei riconoscimenti in positivo – ma lo procurano solamente alla CCAR.
Ad es. il riconoscimento dell’intesa con le confessioni religiose di una certa consistenza numerica ai fini dell’8×1000: la politica potrebbe conquistarsi un po’ di simpatia presso i credenti beneficiari dell’Intesa, lo Stato non ci perderebbe nulla; l’unica a perderci sarebbe la CCAR che vedrebbe ridursi la quota parte che si puppa dell’8×1000 non assegnata (dalla diecina circa di milioni di euro dei buddisti al centinaio circa nel caso degli islamici).
Per quanto concerne l’IMU/IRES dovuto dalla CCAR per le attività non esclusivamente commerciali degli Enti Ecclesiastici siamo ancora al passaggio in cui si stanno varando le leggi inapplicabili e definendo i regolamenti attuativi inattuabili. Io sono abbastanza convinto che questo ennesimo passaggio a vuoto sia stato preventivamente concordato fra il Governo e la CCAR ai massimi livelli. Inoltre, anche se i rapporti quantitativi in termini di tasse da sborsare a regime e per sanare il pregresso saranno dell’ordine di 100 o più (CCAR) a 1 (altro), è indubbio che una piccola quota parte della tassa dovuta per gli immobili interessi anche alcuni partiti di governo – il PD dovrebbe avere un discreto patrimonio immobiliare – alcune associazioni – ACLI e ARCI soprattutto – e i sindacati.
Per cui non c’è un grosso interesse da parte di questi ultimi a spingere il Governo a operare correttamente.
In conclusione, sono molto pessimista sul fatto di riuscire a scucire qualche euro dovuto in questa fase alla CCAR facendo pressione sulla politica italiana e sull’opinione pubblica.
L’unica speranza – per come la vedo io – resta l’Europa: che i tecnici al governo combinino uno dei soliti pasticci in cui eccelgono così che l’Europa commini una bella multa salata all’Italia! Multa che dovrà a quel punto essere ribaltata sugli Enti Ecclesiastici a furor di popolo.

whichgood

” Multa che dovrà a quel punto essere ribaltata sugli Enti Ecclesiastici a furor di popolo. ”

Si, il giorno che le vacche volino e per questa condizione bisognerà tornare nel tempo a 2012 anni fa.

faber

Il “problema” è proprio quel furor di popolo che non c’è. Gli italiani si vedono aumentare l’IVA (la tassa più ingiusta dai tempi dei balzelli medioevali), massacrare a suon di imposte lavoratori dipendenti ed imprese, devastare i servizi pubblici con tagli draconiani a sanità, scuola, trasporti e ricerca eppure…non riescono ad obbligare (perché di questo stiamo parlando) un governo a far pagare alla CCAR ciò che è dovuto. Attenzione non stiamo parlando di misure eccezionali contro un’istituzione in regola, ma di far rispettare le regole che valgono per TUTTI anche alla CCAR che ha truffato per anni le casse del fisco.

faber

Battute a parte in realtà si tratta di (ri)costruire la volontà di cambiare le cose, l’anelito di migliorare la propria condizione e di denunciare ed impedire quelle che appaiono come ingiustizie, perchè no anche la coscienza di far parte di chi viene derubato e avere bene in mente chi c’è “dall’altra parte della barricata”. E’ un processo che non accade dall’oggi al domani, è il risultato di un lungo processo di “riabilitazione” culturale del Paese. Non possiamo fare altro, come cittadini, che promuoverlo e attivarci affinché si possa realmente vedere un futuro diverso.

Eusebio Pancotto

Notizia fresca fresca:
NO del Consiglio di Stato all’IMU per la Chiesa.

Godo.

Agnos XVI

Non sono così sicuro che la delibera del Consiglio di Stato sia sfavorevole alla chiesa.

Agnos XVI

Insisto: Non sono così sicuro che la delibera del Consiglio di Stato sia sfavorevole alla chiesa.
La notizia riportata anche da Kaworu non è chiara nè esaustiva; quella riportata da whichgood mi sembra il lamento di chi ha fregato tutti e vuole far credere di essere stato colpito mortalmente.
http://www.repubblica.it/economia/2012/11/12/news/imu_chiesa_ridotta-46424037/

Comunque l’informazione è estremamente carente e la notizia è scomparsa dalle home page dei giornali (deve essere cercata nelle pagine interne).
Non mi sembra un buon segnale.
D’altra parte ricordiamoci chi sono i tecnici di questo governo.

Giuseppe C.

Tecnici che sanno “maneggiare” i dogmi.
In primis quelli economici.
Nelle revisioni di spesa, pero’, si dimenticano sempre di sforbiciare qualche privilegio ecclesiastico…
In compenso i mezzi d’informazione dormono con le orecchie tappate 😀

whichgood

Grillo ha ragione. Per farli svegliare bisognerebbe soltanto insinuare a bassa voce che finiscono i finanziamenti ai giornali e le loro orecchie diventerebbero dei radar immediatamente.

Otzi

Ma cosa volete che faccia di “giusto” un clerical-credente come Monti e ministri confratelli, che vanno alla messa tutte le domeniche e feste comandate e che sono obnubilati dalla sacerdotale parola di dio? Può mai essere equo uno convinto che dio e la sua sposa-chiesa vengano prima di ogni giustizia ed onore umani? Vengano prima del popolo di cui pretende d’essere il cattolico Salvatore? Diffidare è essere nel vero. E’ una umana e più che lecita virtù della prudenza dubitare dell’equità di tali “servitori” dello Stato.

serlver

Finirà che l’IMU la pagheranno solo i proprietari di prima casa.

whichgood

Anche di seconde case e perfino stranieri che abitano temporaneamente in Italia per la loro casa all’estero. Neanche Fidel Castro farebbe una simile legge.

giuseppe

Ecco una specie di grillino che sa solo sbraitare parole fumose.

stefano marullo

Roberto, a Bologna siete riusciti a fare il “miracolo” di un referendum contro i finanziamenti alle scuole private paritarie avendo contro praticamente tutti i partiti che contano. Mi chiedo se non si potrebbe immaginare un referendum (promosso dall’UAAR con chi ci sta) per chiedere l’abrogazione dei benefit alla Chiesa Cattolica riguardo le sue proprietà immobiliari. Io credo che il popolo “sovrano”, non le marionette che lo rappresentano, potrebbe riservarci delle gradite sorprese. In fondo anche tempi del divorzio, trasversalmente i partiti (dalla DC al PCI) fecero di tutto per ostacolare quel referendum che fu votato anche da molti cattolici.

Folletto Baldanzoso

“Il PCI fece di tutto per ostacolare il referendum” va un attimino argomentata. Io so che si schierò senza remore per il NO (sì per il divorzio), ed è documentato. Sulla raccolta firme siete più vecchi di me.

stefano marullo

Folletto, è provato che tra esponenti della DC, Vaticano e membri della Direzione del PCI ci furono dei contatti per evitare il referendum. I cattolici prima pensavano di potere abrogare la legge sul divorzio del ’70 con facilità poi capirono che forse non ce l’avrebbero fatta (anche sul loro versante il fronte non era affatto compatto) e pensarono di evitarlo ma ormai era troppo tardi. Il popolo italiano si dimostrò molto più saggio di quanto non pensavano i politici.
Quanto al “siete più vecchi di me”, come ti permetti? (Scherzo naturalmente).

Giustino

Sempre più spesso mi capita di imbattermi in chiese o edifici di culto cattolici in generale che esigono il pagamento di un biglietto d’ingresso per la visita turistica. Ma questo non dovrebbe configurare questi immobili automaticamente come entità economiche e quindi renderli soggetti al pagamento dell’IMU?

neverclean

Penso di no perchè credo che la questione abbia a che fare con la Sovrintendenza alle Belle Arti.

neverclean

Aggiungo che i Musei non dovrebbero pagare l’IMU, mentre – secondo me – dovrebbero pagarla i locali dei Musei adibiti a bar, ristoro, vendita di gadget, etc.

whichgood

I cattolici praticanti sono quelli che cercano in tutti i modi di garantire impunità alla Chiesa e ottenere maggior quantità possibile di privilegi, la Fede è ormai una roba superata, quello che conta oggi per il credente è la capacità di fottere il prossimo.

giuseppe

1/4 di verità + 3/4 di calunnia = 100% di odio + 100% di sofferenza.
Contenti voi… 🙂 😀 🙂 😀

Florasol

4/4 di menzogne=100% di sopraffazione,sfruttamento e presa per il BEEEp soprattutto dei propri fedeli

contenti VOI….

FSMosconi

Giuseppe: 100% slogan, oggi solo col 50% di luoghi comuni in più.
Avvertenze: può avere residui di ragione, tenere fuori dalla portata degli ottusi.

whichgood

1/3 di fumo + 1/3 di truffa + 1/3 di superstizione contento il tuo papa 🙂

giuseppe

Perché io non mi sento affatto preso per i fondelli mentre voi vi preoccupate tanto che lo sia?

FSMosconi

Se non ti senti preso per i fondelli è inutile che rispondi citando la presa pe’ i fondelli.
Tanto ovvio.
E poi scusa: non esiste la libertà di replica o solo i cattolici hanno diritto a rispondere a muso duro a tutto?

giuseppe

Non parlo dell’Imu, ma del fatto che debbo pagare le tasse allo Stato: fosse per me, destinerei alo Stato l’8xmille ed il restante 992xmille alla Chiesa. 😉

FSMosconi

@giuseppe

Ok, hai reinventato il significato delle tue parole in totale spregio al loro significato.
Ormai è un vizio…

“fosse per me, destinerei alo Stato l’8xmille ed il restante 992xmille alla Chiesa. “

Chissà quanti Marcinkus faresti felici… 😉

Oty

Fra poco ci metteranno anche una tassa sulla busta paga per la chiesa che che ne ha MOLTO bisogno!

Cesare b

La “tassa sulle buste paga” esiste da tempo e si chiama IRPEF con relativo, cosiddetto, “sostituto d’imposta”. Ed esiste anche la POSSIBILITA’ (NON L’OBBLIGO!) di devolverne l’otto per mille alla Chiesa. POSSIBILITA’ (NON OBBLIGO!) di cui tanti cittadini si avvalgono SPONTANEAMENTE. Cosi’ come molti altri (altrettanto SPONTANEAMENTE) si avvalgono della possibilta’ di non effettuare alcuna scelta, delegando la ripartizione del fondo complessivo a chi la scelta la effettua. Se ritieni che le organizzazioni religiose non debbano ricevere finanziamento alcuno, fai propaganda affinche’ tutti scelgano di destinare l’otto per mille allo Stato: se avrai successo il problema si risolvera’ da solo.
Bisogna anche dire che questo governo cosi’ clericalbigotto (secondo voi), tende a ridurre l’importanza dell’IRPEF nel quadro delle entrate fiscali dello Stato, privilegiando (cosa sulla quale ho molte riserve) le imposte sui consumi e sul patrimonio, cioe’, in pratica, a ridurre la quota di PIL che i cittadini possono destinare alla propria organizzazione religiosa (o d’altro genere: esiste anche il cinque per mille) preferita, accrescendo invece quel tipo d’imposizione che colpisce tutti, preti e “bigotti” compresi, oppure il patrimonio, il che colpisce indiscutibilmente anche la Chiesa, sebbene voi affermiate che cio’ non avviene in misura suffciente.
Saluti.

FSMosconi

Ok, quindi non esistono finanziamenti ad enti cattolici da parte di politici di cui gli stessi enti farebbero volentieri a meno.
Men che meno, benché solo il 10% dell’8×1000 vada alla CCAR, viene aggiunto per questo il corrispettivo di ciò che non è stato scelto.
Allo stesso modo mi risulta di capire che sei favorevole a vietare alle confessioni che rifiutano il finanziamento tale denaro pur di mantenere l’andazzo.

Complimenti!

rita

Che Strasburgo o i caschi blu dell’Onu ci liberino di queste stramaledette tenie! BASTAAAA!!!! Vaticano paga le tue tasse!!!!

firestarter

per esempio alla repubblica italiana che paga le bollette a quella mandria di parassiti. Ma ovviamente a te sta ovinicamente bene

giuseppe

Perché la Repubblica Italiana si è presa l’impegno e l’onere di non restituisce tutto quello che i Savoia hanno rubato ad uno stato estero indipendente e sovrano. 😉

FSMosconi

@giuseppe

Aridaje:
Le somme son già state sborsate:
*Alla presa di Porta Pia i Savoia diedero un indennizzo per scusarsi
*Durante il Concordato col Regime nazista non solo venne restituito parte del territorio ma venne aggiunto persino un ulteriore indennizzo

Son bravi tutti a chiedere ciò che non si meritano, non ultimi quelli che non sanno nemmeno di aver già chiesto e ricevuto.

giuseppe

Quello che è stato effettivamente restituito rappresenta, ad essere benevoli, non più del 10-20%: ed il restante 90-80%?
A quanto valuti i beni immobili e le opere d’arte della Chiesa incamerate “motu proprio” dai Savoia dal 1850 al 1871? Quanto è stato restituito effettivamente e non solo sulla carta?
I documenti esistono: basta solo cercarli e saperli leggere. 😉

FSMosconi

@giuseppe

Non vorrai mica negare le Stragi di Perugia e la Repubblica Romana?
O per te quelle rivolte non han avuto alcun senso? (Non che mi stupirebbe gtanchè da un Reazionario dichiarato, anzi…)

P.S.: prima di attaccare dicendo che sono andato OT ti ricordo che un sovrano che non governa nulla è solo padrone dei propri oggetti e schiavo di se stesso. Ora: come la mettiamo col semplice fatto che questi moti erano improntati 1) verso una spinta democratica 2) per un’annessione anche solo ai principi del Regno d’Italia?

Alfonso

Scusate, ma da quando la chiesa cattolica è un ente no profit? Mi sono perso qualcosa????

whichgood

Da quando il papa invita 100 famiglie a mangiare a Natale. Col costo del pane hai voglia che si tratta di beneficenza !

Cesare b

A Bologna il Cassero di Porta Saragozza fu concesso dall’ amministrazione cittadina al “Circolo di cultura omosessuale XXVIII Giugno”, primo centro di politica e cultura gay, da cui e’ nata l’associazione Arcigay, poi trasferita in una nuova sede regolarmente concessa, presso gli antichi magazzini del sale (Salara).
Pagano affitto? Pagavano l’ICI? Pagano o pagheranno l’IMU? Quanto spendono per l’ordinaria e straordinaria manutenzione dei citati immobili?
Quanto al rapporto di cento a uno delle proprieta’ di Enti riconducibili alla Chiesa rispetto a quelli riconducibili all’ex PCI, c’e’ chi afferma che quest’ultimo patrimonio immobiliare e’ secondo soltanto a quello comunemente definito “ecclesiatico”, ed, anzi, lo supera, se non si considerano gli edifici di culto propriamente detti. E consideriamo che gli edifici che chiamerò, per semplificare, “ex PCI” sono in genere di moderna costruzione, quindi facilmente riconvertibili ad altro uso e percio’ vendibili senza difficolta’, mentre quelli della Chiesa sono per lo piu’ antichi e gravati dai vincoli derivanti dal loro carattere storico-artistico (per non parlare delle chiese propriamente dette, il cui mutamento d’uso e’ praticamente impossibile).
Il far pagare l’IMU alle scuole paritarie anche quando non abbiano fine di lucro, graverebbe su quei Comuni che ne posseggono (molte materne, ma anche qualche superiore). Infatti l’IMU in parte va allo Stato.
Saluti.

FSMosconi

Cosa non è chiaro di “attività a scopo di lucro”?
Cosa non è chiaro dell’esempio del convento che utilizza le proprie stanze come albergo (= lucro)?

neverclean

Non si capisce da cosa si evincano le affermazioni sulla consistenza del patrimonio immobiliare dell’ex-PCI, perchè evidentemente il “si dice” vale poco.
I dati sul patrimonio immobiliare della Chiesa sottoposto all’IMU sono deducibili dalle stime ANCI che parlano di una cifra variabile fra i 4 e 700milioni di euro all’anno nel 2006 (se ben ricordo) di mancata ICI riscossa. L’ANCI è l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani.
Particolarmente significativo il patrimonio immobiliare degli Enti Ecclesiastici a Roma, dove il Comune ha in corso un contenzioso con la CCAR per qualche diecina di milioni di euro relativamente all’ICI non corrisposta, e dove il patrimonio immobiliare della sola Propaganda Fide è stimato in 9miliardi di euro.
I comuni in genere non posseggono gli edifici di alcuna scuola superiore ‘paritaria’ perchè non possono gestirla direttamente. Al più – immagino – può avere affittato a qualche privato qualche edificio per questo scopo e dunque è giusto che si rivalga sul canone di affitto del costo dell’IMU. Se, per ipotesi, avesse dato un edificio in comodato gratuito a una scuola statale non dovrebbe pagare l’IMU.
I comuni in genere sono proprietari degli edifici che ospitano le scuole materne comunali paritarie. Visto che il servizio delle materne comunali è gestito in grande perdita, non ha evidentemente scopo di lucro e quindi non paga l’IMU.
Infine, se il Comune di Bologna avesse dato dei locali in uso all’ARCI Gay e questa – magari con i soldi del Giubileo del 2000 – avesse trasformato tutti i locali – tranne un paio dove tiene le riunioni – in un bel “Rifugio per il pellegrino omosessuale” variando così la destinazione d’uso della quasi totalità dei locali assegnatigli (in affitto o in comodato gratuito non fa differenza), allora l’ARCI-Gay potrebbe assai probabilmente ottenere un Concordato con lo Stato e farsi riconoscere come “Religione Gay” perchè avrebbe avuto dei comportamenti del tutto simili a quelli della CCAR.
E quindi, in uno Stato laico serio, dovrebbe pagare l’IMU su tutti i locali trane i due che ha lasciato allo scopo associativo! 🙂

favilligiulio621@gmail.com

@Neverclean.Sul patrimonio immobiliare dei partiti in generale e del PD in particolare (valutato quest’ultimo a oltre un miliardo di Euro), vedi:
http://www.liberoquotidiano.it/news/930018/Elenco-immobili-di-Bersani-ne-ha-per-un-miliardo-di-euro.html.
Se vi aggiungiamo i patrimoni di persone giuridiche notoriamente vicine al Partito (Associazioni “Casa del Popolo”, ARCI, CGIL) la cifra sale, e di parecchio. Se, poi, considerassimo anche la COOP e le altre cooperative “rosse” … non so dove si andrebbe a finire.
Mi fa piacere che tu accetti il principio che i locali “a scopo associativo” debbano essere esenti da imposte. Anzi: che addirittura tu trovi del tutto ragionevole che un’associazione sia finanziata dalla Pubblica Ammnistrazione tramite il comodato gratuito di locali appartenenti a quest’ultima. Naturalmente tali criteri si estendono anche a Chiese e annessi e connessi.
Nulla quaestio sui locati utilizzati ad uso commerciale, compresi i “furbetti del conventino”. Ma “nulla quaestio” non soltanto da parte mia, che non conto nulla, ma anche da parte della Gerarchia ecclesiastica, nonche’ del Governo Monti, mi pare.
Esistono anche scuole superiori di proprieta’ di alcuni comuni, ad esempio l’ITI Leonardo da Vinci di Firenze, e non credo sia il solo caso. Le scuole materne sono moltissime. Ora, se ammetti che tali Istituti debbano essere esenti dal versare allo Stato la loro parte di IMU perche’ i loro bilanci non sono attivi (accettando tale criterio per escludere il “fine di lucro”) devi ammettere lo stesso anche per qualunque scuola paritaria. Ne’ si vede perche’ identico criterio non si debba applicare alle strutture sanitarie. Io sono piu’ che d’accordo (e il Governo Monti sembra pensarla come me) … ma i tuoi amici dell’ UAAR?
Saluti.

Cesare b

Sul patrimonio immobiliare dei partiti in generale e del PD in particolare (valutato quest’ultimo a oltre un miliardo di Euro), vedi:
http://www.liberoquotidiano.it/news/930018/Elenco-immobili-di-Bersani-ne-ha-per-un-miliardo-di-euro.html.
Se vi aggiungiamo i patrimoni di persone giuridiche notoriamente vicine al Partito (Associazioni “Casa del Popolo”, ARCI, CGIL) la cifra sale, e di parecchio. Se, poi, considerassimo anche la COOP e le altre cooperative “rosse” … non so dove si andrebbe a finire.
Mi fa piacere che tu accetti il principio che i locali “a scopo associativo” debbano essere esenti da imposte. Naturalmente tale criterio si estende anche a Chiese e annessi e connessi.
Nulla quaestio sui locati utilizzati ad uso commerciale, compresi i “furbetti del conventino” (o del “circolino”). Ma “nulla quaestio” non soltanto da parte mia, che non conto nulla, ma anche da parte della Gerarchia ecclesiastica, nonche’ del Governo Monti, mi pare.
Esistono anche scuole superiori di proprieta’ di alcuni comuni, ad esempio l’ITI Leonardo da Vinci di Firenze, e non credo sia il solo caso. Le scuole materne sono moltissime. Ora, se ammetti che tali Istituti debbano essere esenti dal versare allo Stato la loro parte di IMU perche’ i loro bilanci non sono attivi (accettando tale criterio per escludere il “fine di lucro”), devi ammettere lo stesso anche per qualunque scuola paritaria. Ne’ si vede perche’ identico criterio non si debba applicare alle strutture sanitarie. Io sono piu’ che d’accordo (e il Governo Monti sembra pensarla come me) … ma i tuoi amici dell’ UAAR?
Saluti

FSMosconi

Come se non lo sapessi.
E come se non fossi d’accordo con te che avere le mani in pasta per proprio comodo per un politico è vergognoso.
E come se le COOP non dovessero pagare l’IMU come le sedi dei partiti (in quanto proprietà dei partiti non perché siano destinati al lucro).

P.S.: ti sei dimenticato della postilla: buona fetta di quelle COOP fanno da sponda tra il segretario del PD e CL (cfr. “La Lobby di Dio” F. Pinotti). Quindi pur essendo d’accordo sull’assoluta indifendibilità di Bersani, ti faccio notare che ti sei fatto niente meno che una autogoal….

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