I finanziamenti pubblici ai giornali religiosi per il 2010

Almeno venti milioni di euro all’anno di fondi statali finiscono alla stampa cattolica, tra agevolazioni di vario tipo (almeno quattro milioni) e finanziamenti diretti, quelli previsti dalla legge sull’editoria. E’ la nostra stima, nell’ambito dell”inchiesta I Costi della Chiesa, e si tratta senza dubbio di una spesa ingente, soprattutto in un momento di crisi e tagli. Quando l’esercito formato da testate e riviste di chiara impronta cattolica e da innumerevoli fogli diocesani potrebbe reggersi bene lo stesso attingendo alle ricche ed esentasse casse ecclesiastiche, o contando sul sostegno dei propri fedeli lettori. Senza contare i cospicui sussidi pubblici già sottratti dalle tasse degli italiani e girati alla Chiesa, come quelli dell’otto per mille.

In questa occasione l’Uaar ha allargato il campo di analisi, esaminando i contributi assegnati che il governo elargisce grazie alla legge sull’editoria ai periodici di ogni connotazione religiosa. Prendendo i rendiconti pubblicati dall’esecutivo per l’anno 2010, l’ultimo disponibile.

Gli Avventisti del Settimo Giorno hanno una rivista sussidiata, Vita e Salute, che riceve 25mila euro. Anche i valdesi per Riforma – L’Eco delle Valli Valdesi ricevono 45mila euro. I buddisti della Soka Gakkai hanno due riviste finanziate: Il Nuovo Rinascimento (per 80mila euro) e Buddismo e Società (per 26mila euro).

Sono comunque le riviste cattoliche a incidere maggiormente. Sono circa la metà di quelle che ottengono fondi (120 su circa 250) per un contributo complessivo che supera i 15 milioni di euro. Il totale dei fondi erogati per l’editoria ammonta per il 2010 a quasi 131 milioni di euro: a fare la parte del leone infatti sono soprattutto giornali di partito o di corrente.

Tra queste il quotidiano della Conferenza episcopale, Avvenire, riceve più di 5 milioni di euro: il secondo nella classifica dei giornali più finanziati, dopo L’Unità. È interessante notare come esista un ricchissimo sottobosco di periodici che fanno capo alle diocesi, a singole parrocchie, fondazioni e opere pie varie.

Siamo consapevoli che la stampa abbia molti costi ingenti, spesso insostenibili per le realtà più di nicchia e che non hanno le spalle coperte da grandi potentati economici. E come la varietà di opinioni anche su carta sia una ricchezza, uno stimolo alla riflessione e all’analisi critica, indispensabili per il maturo sviluppo di una democrazia. Proprio per questo non è sostenibile che il governo operi tagli indiscriminati su tutti i giornali. Sarebbe auspicabile, casomai, che vada a risparmiare sulle riviste che possono reggersi sulle proprie gambe nonché su altri finanziamenti statali, come sembrano essere quelle di ispirazione religiosa, e in particolare quelle cattoliche.

L’elenco delle testate cattoliche e relativi finanziamenti pubblici ricevuti per il 2010:

impresetestateimporti liquidati
AVVENIRE NUOVA ED.LE ITALIANA SPAAVVENIRE5.092.265,03
LAUDENSE ED.LE SRLCITTADINO (IL)2.194.941,83
ATHESIADRUCK SRLDOLOMITEN1.360.863,93
TEMPI SOC.COOP.TEMPI439.450,00
TRENTA GIORNI SCARLTRENTA GIORNI NELLA CHIESA E NEL MONDO439.450,00
PERIODICI SAN PAOLO SRLFAMIGLIA CRISTIANA265.200,00
PERIODICI SAN PAOLO SRLGIORNALINO (IL)260.100,00
EDITRICE IL BIELLESE SRLBIELLESE (IL)240.972,28
COOPERATIVA CULTURA E COMUNICAZIONI SOCIALE ARLECO DEL CHISONE237.286,34
INFORMAZIONE INDIPENDENTE SOC. COOP.TEMPI220.925,78
AMICO DEL POPOLO (L’) SRLAMICO DEL POPOLO (L’)181.543,00
VITA ALTRA IDEA SOC.COOP.COMMUNITAS160.893,17
OPERA S.PIO XVITA DEL POPOLO (LA)155.368,10
FIRENZE 2000 SCARLTOSCANA OGGI118.802,97
P.A.M.O.M. PIA ASSOCIAZIONE MASCHILE OPERA DI MARIACITTÀ’ NUOVA112.200,00
VERONA FEDELE S.R.L.VERONA FEDELE110.313,00
DIOCESI DI VITTORIO VENETO ENTE ECCLESIASTICOAZIONE (L’)100.755,60
EDITRICE LA VITA CATTOLICA SRLVITA CATTOLICA (LA) (Udine)95.965,00
VITA TRENTINA ED.CE SCRLVITA TRENTINA92.422,20
EUGANEA ED.LE COMUNICAZIONI SRLDIFESA DEL POPOLO (LA)88.255,50
STAMPA DIOCESANA SEGUSINAVALSUSA (LA)85.134,30
PRELUMVOCE DEL POPOLO (LA)82.152,50
DIOCESI DI CESENA-SARSINACORRIERE CESENATE81.829,50
OPERA ODORICO DA PORDENONEPOPOLO (IL) (Pordenone)78.761,00
ADISTA SOC. COOP. A R.L.ADISTA77.265,00
ESPERIENZE ED.CE SCARLFEDELTA’ (LA)76.773,19
OPERA DIOCESANA SAN FRANCESCO DI SALESVOCE DEL POPOLO (LA)75.455,38
CONFRATERNITA MARIA SS. AUSILIATRICE IN SANTA CROCE DI RIMINIPONTE (IL) (Rimini)75.454,50
DIOCESI DI VICENZAVOCE DEI BERICI (LA)68.195,84
MONREGALESE COO. ED.CE SRLUNIONE MONREGALESE (L’)67.887,12
DIOCESI DI NUOROORTOBENE (L’)66.912,00
C.I.D. CENTRO INFORMAZIONI E DOC. PATRIARCATO DI VENEZIA SRLGENTE VENETA62.497,95
ENTE PPFMCMESSAGGERO DI S. ANTONIO61.200,00
PERIODICI SAN PAOLO SRLJESUS59.847,65
OPERA S. PIO DECIMOTI SALUTO FRATELLO58.191,00
ECO ED.LE S.R.L.ECO DI S. GABRIELE56.100,00
NUOVO MONDO COOP. EDIT. A.r.l.LITTERAE COMMUNIONIS TRACCE56.100,00
CENTRO SAVERIANO ANIMAZIONE MISSIONARIA SCARLMISSIONARI SAVERIANI56.100,00
Custodia Generale del Sacro Convento di S. francesco d’Assisi Ente MoraleSAN FRANCESCO PATRONO D’ITALIA56.100,00
PERIODICI SAN PAOLO SRLVITA PASTORALE56.100,00
IMPRESA TECNOEDITORIALE LOMBARDA S.P.A.SEGNO (IL) (Milano)56.015,00
ENTE PPFMCMESSAGGERO DEI RAGAZZI53.901,22
COMUNICARE SOC. COOP. A RLNUOVO AMICO (IL)53.686,00
CHIESA DI S. SEVERO A PORTA SOLE ENTE ECCLESIASTICOVOCE (LA)51.953,70
AESSE COMUNICAZIONE SRLAESSE – AZIONE SOCIALE51.000,00
SANTUARIO N. S. DELLA GUARDIAMADONNA DELLA GUARDIA (LA)51.000,00
IL BIANCO E IL ROSSO SOC.COOP. A.R.L.CRISTIANO SOCIALI NEWS50.912,52
COLLEGIO DEGLI SCRITTORI DELLA CIVILTA’ CATTOLICA DELLA COMPAGNIA DI GESU’CIVILTA’ CATTOLICA (LA)47.702,00
DIAKONIA ECCLESIALEAZIONE (L’)47.547,30
NUOVO DIARIO MESSAGGERO (IL) ED.CE SRLNUOVO DIARIO MESSAGGERO (IL)47.265,95
PRESERVAZIONE DELLA FEDE DI IVREARISVEGLIO POPOLARE (IL)47.200,50
FONDAZIONE APOSTOLICAM ACTUOSITATEMSEGNO NEL MONDO45.900,00
EUGANEA ED.LE COMUNICAZIONI SRLDALL’ALBA AL TRAMONTO44.982,17
ESPERIENZE EDITRICE SOC. COOP. A R.L.GIORNALE DELLA COMUNITA’ PARROCCHIALE43.748,14
DIOCESI DI PIACENZA BOBBIONUOVO GIORNALE (IL)43.469,00
SETTIMANALE (IL) DELLA DIOCESI DI COMO ED.CE SCARLSETTIMANALE DELLA DIOCESI DI COMO (IL)42.848,50
MADRE ED.NI SRLMADRE42.075,00
VOCE ALESSANDRINA SCRLVOCE ALESSANDRINA (LA)41.650,00
SDN STAMPA DIOCESANA NOVARESE SRLINFORMATORE (L’)40.386,73
COLLEGIO DELLE MISSIONI AFRICANENIGRIZIA39.950,00
TITO BRANDSMA SRLLIBERTA’ (LA)38.760,85
ENTE PER LE OPERE DI RELIGIONE E DI CULTO DELLA DIOCESI DI VIGEVANOAURORA DELLA LOMELLINA (L’)37.547,39
O.R.A.C. FONDAZIONE DELL’ARCIDIOCESI DI CAMERINOAPPENNINO CAMERTE (L’)36.550,00
NUOVA AGAPE (LA) SOC. COOP.MOMENTO (IL)36.550,00
NUOVA ED.CE CREMONESE N.E.C. SRLVITA CATTOLICA (LA) (Cremona)36.074,00
PRELUMNOSTRO TEMPO (IL)34.102,00
IL GIORNALE L’EUSEBIANO SOC. COOP.CORRIERE EUSEBIANO32.785,01
ARCA SRLPROSPETTIVE32.045,00
GIORGIO LA PIRA SCRLSI ALLA VITA31.450,00
FONDAZIONE S. EVASIO OPERA DIOCESANA ENTE MORALEVITA CASALESE (LA)31.006,47
DIOCESI FAENZA MODIGLIANAPICCOLO (IL)30.838,00
FONDAZIONE APOSTOLICAM ACTUOSITATEMGIOSTRA29.503,50
COLLEGIO DELLE MISSIONI AFRICANEP.M. – PICCOLO MISSIONARIO28.033,00
GRAFICA BUONASTAMPA S.R.L.CITTADINO SETTIMANALE CATTOLICO DI GENOVA27.370,00
ARCIDIOCESI DI GORIZIAVOCE ISONTINA26.205,50
CONFRATERNITA S. ROCCOGAZZETTA D’ASTI26.119,65
OPERA PIA DELLA DOTTRINA CRISTIANATICINO (IL)25.538,25
OPERA DIOCESANA S. ANSELMO VESCOVOCITTADELLA (LA)25.462,60
DIOCESI DI TRIESTEVITA NUOVA24.990,00
ENTE PER LE OPERE DI RELIGIONE E DI CULTO DELLA DIOCESI DI VIGEVANOARALDO LOMELLINO (L’)24.752,00
DIOCESI DI CHIOGGIANUOVA SCINTILLA24.480,00
AGIRE COOP. ED.LE A RLAGIRE23.970,00
E.O.R.D.C. di Montremoli Ente MoraleCORRIERE APUANO (IL)22.027,92
ASSOCIAZIONE VOCE RADIO KOLBESETTIMANA (LA)20.689,00
NOTIZIE SOC. COOP.NOTIZIE -SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI20.347,81
OPERA DIOCESANA PRESERVAZIONE FEDE ODPF (TORTONA)POPOLO (IL) (Tortona)20.128,00
PAOLO VI SCARLRADAR GI 720.097,40
CASA GENERALIZIA DELLA PIA SOCIETA’ TORINESE DI SAN GIUSEPPE E.M.VITA GIUSEPPINA19.074,00
OPERA DIOCESANA S. BERNARDO DEGLI UBERTI GESTIONE VITA NUOVAVITA NUOVA19.012,63
STAMPA DIOCESANA NOVARESEAZIONE (L’)17.217,60
ZADRUGA GORISKA MOHORJEVA SOC. COOP.NOVI GLAS16.762,00
DIOCESI DI SENIGALLIAVOCE MISENA (LA) – I SEMESTRE15.640,00
FONDAZIONE GABBIANOVOCE MISENA – II SEMESTRE14.960,00
SEGRETARIATO NAZIONALE DELL’APOSTOLATO DELLA PREGHIERA E.M.MESSAGGIO DEL CUORE DI GESU’ (IL)14.754,30
CASA GENERALIZIA DELLA PIA SOCIETA’ TORINESE DI SAN GIUSEPPE E.M.VOCE DI SAN GIUSEPPE (LA)13.770,00
MEDIA DI MITTERHOFER MICHAEL& C. SASSEGNO (IL) (Bolzano)13.220,90
OPERA DI RELIGIONE DELLA DIOCESI DI RAVENNARISVEGLIO 200013.107,00
DIOCESI DI FOLIGNOGAZZETTA DI FOLIGNO11.475,00
FONDAZIONE CULTURALE SAN FEDELEAGGIORNAMENTI SOCIALI11.147,58
FONDAZIONE S. EVASIO OPERA DIOCESANA ENTE MORALEGRANDE FAMIGLIA (LA)11.077,88
SDN STAMPA DIOCESANA NOVARESEVERBANO (IL)10.737,71
PIE MADRI DELLA NIGRIZIA IST. DELLE SUORE MISSIONARIECOMBONIFEM (già RAGGIO)10.285,00
FONDAZIONE REGNUM CHRISTIREGNUM CHRISTI9.785,20
FONDAZIONE CULTURALE SAN FEDELEPOPOLI8.888,45
SDN STAMPA DIOCESANA NOVARESESEMPIONE (IL)8.449,85
SDN STAMPA DIOCESANA NOVARESE SRLECO DI GALLIATE (L’)7.773,59
SDN STAMPA DIOCESANA NOVARESE SRLMONTE ROSA (IL)7.734,15
PROVINCIA D’ITALIA DEI MISSIONARI OBLATI DI MARIA IMMACOLATA ENTE MORALEMISSIONI OMI7.021,85
SND STAMPA DIOCESANA NOVARESECITTADINO OLEGGESE (IL)6.936,17
SDN STAMPA DIOCESANA NOVARESE SRLRICREO (IL)6.325,70
SEGRETARIATO NAZIONALE DELL’APOSTOLATO DELLA PREGHIERA ENTE MORALELAMPADE VIVENTI NELLA CHIESA4.700,50
OPERA APOSTOLATO MARIANOECCE MATER TUA4.590,00
SDN STAMPA DIOCESANA NOVARESE SRLPOPOLO DELL’OSSOLA (IL)4.510,10
CENTRO SAVERIANO ANIMAZIONE MISSIONARIA SCARLMISSIONE OGGI4.454,00
PIA ASSOCIAZIONE MASCHILE OPERA DI MARIA (P.A.M.O.M.)NUOVA UMANITA’4.006,90
FONDAZIONE DEL CULTO E RELIGIONE PICCOLO RIFUGIOAMORE VINCE (L’)3.673,36
centro saveriano animazione MISSIONARIA SCARLCEM MONDIALITA’3.655,00
PERIODICI SAN PAOLO SRLFAMIGLIA OGGI3.321,46
IMPRESA TECNOEDITORIALE LOMBARDA S.R.L.RIVISTA DIOCESANA MILANESE2.854,30
PONTE (IL) EDITORE SOC.COOP ARLPONTE (IL) (Firenze)2.000,39
TOTALE15.349.570,31

L’associazione

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101 commenti

kefos93

Alcuni anni fà ne parlai e con altri amici, ma il vostro ” controllore ” ( se non sbaglio, Sunda non fece altro che affossarci, e per anni non abbiamo potuto inviare commenti.
Commenti sempre che corretti, ma critici contro la Chiesa ed i cristicoli.
Saluti.
P.S. Molti vescovi anno licenziato i lavoratori che stampavano le loro insulse idiozie…fra l’altro consegnate gratis a casa, cominciate pure dalla SDN…
Abbracci.

luca

potete pubblicare anche l’elenco delle riviste non cattoliche ma collegate ad altre religioni?
Grazie

doc

@ luca

No all’uaar interessa solo mettere in cattiva luce la CEI.
Vedi per esempio i commenti di gmd85 un po’ più sotto.

gmd85

Piccolo, sei rimasto offeso? 🙂

Io non faccio parte dell’UAAR, genio.

doc

@ gmd85
Stai facendo il cane da guardia? Ti hanno rubato l’osso?
Ma almeno ti pagano per quello che scrivi? Il questo caso potresti essere giustificato.

P.S:le mie sono solo curiosità accademiche

gmd85

Beh, finito con i tentativi di argomentazione passi agli infantilismi? Ti faccio le stesse domande: ti pagano per difendere a spada tratta le porcate della chiesa?

doc

@ gmd85

Come ho detto le mie sono solo curiosità accademiche.
Per rispondere alla tua domanda: si, mi pagano e anche bene.
Tornando seri sarebbe sufficiente leggere gli interventi già scritti:
i bilanci sono pubblici e liberamente consultabili (sia dell’8 x 1000 sia dell’uaar).
Le scelte interne che fa la Cei (sono indicate sul loro sito) sono comunque in accordo con la legge (e suppongo, in mancanza di prova contraria che lo stesso valga per l’uaar).
Tu dici in un tuo intervento

“la pubblica utilità che tanto osanni non traspare per niente. Le scelte interne a cui si riferisce Grendene sono scelte di tipo truffaldino”

E’ un’affermazione un po’ pesante per cui posso pensare che sia una goliardata buttata lì nella foga del momento. In caso contrario dovresti spiegare (o tu o Grendene è lo stesso) dove si nasconde (o pensi che si nasconda) l’intento truffaldino. E spiegare inoltre cosa intendi tu per pubblica utilità e perché non trasparirebbe dai bilanci dell’8 x 1000.
Tranquillo, non ho fretta.

gmd85

Per rispondere alla tua domanda: si, mi pagano e anche bene.

Vanne fiero.

Tornando seri:

i bilanci sono pubblici e liberamente consultabili (sia dell’8 x 1000 sia dell’uaar)

Vediamo:

Bilancio 2012: Totale= 1.148.076

Esigenze di culto e pastorale : 479.226 ripartiti fra:

diocesi (per culto e pastorale) =156.000,
Edilizia di culto=190.000
Fondo per la catechesi e l’educazione cristiana=64.226
Tribunali Ecclesiastici Regionali=12.000
Esigenze di rilievo nazionale=57.000

Interventi caritativi=255.000

Alle diocesi (per la carità) =125.000
Terzo Mondo = 85.000
Esigenze di rilievo nazionale =45.000

Sostentamento del clero=363.850

Accantonamento a futura destinazione per
culto, pastorale e carità=50.000

Quanto utile ti sembra questa ripartizione? Quanto bene porta alla collettività, visto che il grosso viene speso per esigenze di culto e di sostentamento del clero? Dati presi dal sito dell’8×1000, eh.

doc

@ gmd85

Sempre sul sito avresti anche dovuto leggere quali sono le finalità dell’8 x 1000 previste dalla legge:

• Esigenze di culto e pastorale della popolazione italiana
• Sostentamento dei sacerdoti
• Interventi caritativi in Italia e nei paesi in via di sviluppo
E’ evidente che per te queste non sono “utilità sociali”, ma un’opinione è solo un’opinione e nient’altro.
Mi manca ancora la spiegazione sui presunti intenti truffaldini, ricordi?
Dalle tue parole:

“la pubblica utilità che tanto osanni non traspare per niente. Le scelte interne a cui si riferisce Grendene sono scelte di tipo truffaldino”

Sempre senza fretta.

gmd85

Infatti, non sono utilità sociali. Certo, è più importante sovvenzionare il culto che attuare interventi caritativi. Contento te.
Il mio definire truffaldine (va bene, ammetto che la parola è stata pesante) le scelte si riferisce proprio a ciò.

FSMosconi

@doc

Poi mi spieghi che si intende per “realizzazione di una scuola di formazione per leaders in Vietnam”.
O se diminuire del quasi 0,20% gli interventi caritativi nel terzo mondo e dello 0,10% quelli in Italia. O se si può definire “iniziativa di rilievo nazionale gli promozione di “studi sulla musica sacra, promozione di studi sulla storia della liturgia, informazione sulle attività missionarie nel Terzo Mondo, promozione di associazioni nel campo dei mass-media, promozione di studi giuridici e morali”:
http://www.8xmille.it/rendiconti/rendiconto.pdf

FSMosconi

Errata corrige: *…leaders in Vietnam”. E se entra nel novero delle utilità sociali.
O se diminuire del quasi 0,20% gli interventi caritativi nel terzo mondo e dello 0,10% quelli in Italia si possa definire carità. O se si possa… la promozione di…*

doc

@ FSMosconi

Ah ecco, tu sei titolato a decidere (per gli altri) che cosa è di rilievo nazionale o no; che cosa è di utilità sociale o no e così via. Altri, secondo il tuo ragionamento, non sono invece titolati a farlo, o meglio, lo sarebbero se le loro idee fossero simili alle tue.
Non proprio il massimo dell’apertura mentale.

gmd85

Perché, gli studi di musica sacra ti sembrano di rilevanza nazionale o socialmente utili?

FSMosconi

@doc

Non è una questione di gusto, bensì di logica:
Ti pare che, ad esempio, la promozione di associazioni (cattoliche, ovviamente) nel campo dei mass-media possa dirsi attività socialmente utile al pari, che so, delle ONG o di utilità nazionale?

Ma in che mondo vivi?

Reiuky

Ok. Mi tocca fare l’avvocato del diavolo. Non linciatemi virtualmente.

Ma… come si fa a tagliare solo quelle testate giornalistiche che possono reggersi da sole? Dire “tagliamo quelle a stampo cattolico” è una discriminazione bella e buona.

Roberto Grendene

Costituzione, Art. 9
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.

Ecco, basterebbe che venissero finanziate le riviste scientifiche o culturali, che come tali si basino sullo spirito critico e non sui dogmi.

John

Anche le riviste cattoliche sono culturali.
La tua idea che “cultura è ciò che pensa chi ha idee simili alle mie” non è proprio modernissima e apertissima.

Roberto Grendene

@ John

stai attribuendo arbitrariamente a me un pensiero che forse è il tuo

certo che possono trattare di cultura anche riviste cattoliche
il problema è se invece fanno proselitismo e propongono insegnamenti dottrinali

in quel caso, la “cultura” sarebbe la medesima di quella di riviste di astrologia, o di spiritismo, o di arti magiche: se non le metti sullo stesso piano, sei tu che pensi che “cultura è ciò che pensa chi ha idee simili alle mie”

doc

Tu cosa intendi per proselitismo? Una rivista cattolica propone il punto di vista dei cattolici (semplifico ok?) Esattamente come una rivista atea propone il punto di vista degli atei.
Dove comincia il proselitismo nei due casi?
Il paragone che fai è sballato: anche una rivista atea è sullo stesso piano di una rivista di astrologia e spiritismo (estremizzando il tuo ragionamento).

John

Direi che doc ha già risposto molto bene, e che qui l’artifizio retorico del “mi stai attribuendo il tuo pensiero” riesce meno che in altri casi.
Non ho molto da aggiungere. Se non che sono molto stupito per la posizione retrograda, e la poca conoscenza della cultura non-atea che emerge dalle considerazioni di R.G.

gmd85

Il proselitismo è procedura prettamente religiosa. STOP. Un movimento ateo può espore il proprio pensiero. Che la gente vi aderisca o meno è irrilevante.
Una dottrina, una chiesa, una setta o quello che vi pare, senza fedeli da abbindolare come esisterebbe?

@doc

Veramente, le riviste prettamente religiose SONO esattamente sullo stesso piano di quelle di astrologia e spiritismo. Il prefisso pseudo- ti dice niente?

@John

Resta da vedere quanta e quale possa emergere da siffatte riviste non atee.

gmd85

E chi ha mai parlato di neutralità di un pensiero? Ho detto che senza proseliti, una religione cessa di esistere. Io posso esprimere il mio pensiero. Che i miei interlocutori diventino atei o meno è irrilevante.

Quanto al proselitismo:

http://www.treccani.it/enciclopedia/proselitismo/

http://it.wikipedia.org/wiki/Proselito

http://it.wikipedia.org/wiki/Proselitismo

Posso convnire che proselitismo e propaganda si sovrappongono. ma il primo è di origine puramente religiosa, laddover per religione intendo movimento organizzato.

gmd85

Mai parlato di neutralità di pensiero. Io posso esporre il mio pensiero. Che i miei interlocutori diventino atei o meno non è un mio problema. 🙂 Dimmi, ti pare che esista una chiesa atea che ha bisogno di fedeli e di finanziamenti da questi (e non solo) per esistere? Una religione, intesa come movimento organizzato, senza proselitismo come si mantiene?
Quanto alla definizione:

http://www.treccani.it/enciclopedia/proselitismo/

http://it.wikipedia.org/wiki/Proselitismo

http://it.wikipedia.org/wiki/Proselitismo

Per quanto possa sovrapporsi alla propaganda, ti piaccia o meno, lo stampo è prettamente religioso.

Alfonso

Dizionario alla mano, promuovere non significa FINANZIARE. I giornali, TUTTI, devono seguire le logiche di mercato come qualsivoglia altra impresa.

John

per gmd85… stavolta mi hai fatto divertire!
Hai detto “Il proselitismo è procedura prettamente religiosa. STOP”…. e stai scrivendo in un sito di atei la cui funzione primaria è fare proselitismo ateo…
per piacere… apri gli occhi!

Per Alfonso: i finanziamenti pubblici alle iniziative private, negli stati europei, sono qualcosa di connaturato ai nostri sistemi economici. L’idea della totale assenza dello Stato è una vecchia teoria economica del tutto superata. Neppure gli USA ci credono più, dato che hanno rieletto Obama, favorevole all’intervento statale nel settore privato.

gmd85

@John

1) Non faccio parte dell’associazione. Ergo, non sono un proselito.

2) L’UAAR promuove delle istanze. Lo scopo primario non è fare proseliti. ma su questo lascio rispondere i diretti interessati.

3) Statalismo non vuol dire supportare il settore privato. Quest’aberrazione è frutto della logica di massimizazione del profitto delle imprese multinazionali a cui nessuno, purtroppo sfugge.

4) Aprili tu gli occhi 😉

John

Voi anticlericali vi contraddicete troppo facilmente.
Prima R.G. critica il fatto che la chiesa destini soldi alla stampa (8per1000), poi affferma che li destina ad altro (“i tribunali ecclesiastici, il culto, l’edilizia religiosa, la retribuzione dei preti, ecc. “), e dice che “sono scelte interne”, praticamente accusando la chiesa perché potrebbe destinare quei soldi alla stampa anche se non lo fa (come se io ti accusassi perché potresti usare il coltello che hai nel cassetto per ferire una persona, anche se poi non lo fai per tue “scelte interne”).

Prima mi dite che la chiesa non ha ” l’onestà di pubblicare cosa fa del MILIARDO d’euro che riceve”… poi però mi dite di andare a guardare i bilanci per vedere come destina quel miliardo, riconoscendo che tali bilanci sono pubblici.

Se vi metteste un po’ d’accordo, non solo tra voi, ma anche ciascuno di voi con sé stesso… forse sareste più credibili.

Io in voi vedo solo un astio aprioristico basato su processi alle intenzioni, che poi si sfalda di fronte ai fatti reali.

gmd85

@John

Poche storie. I bilanci ci sono, questo è il punto. E la pubblica utilità che tanto osanni non traspare per niente. Le scelte interne a cui si rifersice Grendene sono scelte di tipo truffaldino. O non ti è passato neanche per la mente? Il gorsso viene utilizzato per i porci comodi della ccar, ilr esto epr nterventi caritativi. Cosa c’è di onesto e rimarchevole in ciò? Quindi, ripeto: li leggi o no i bilanci?

John

a gmd85:

“Statalismo non vuol dire supportare il settore privato”????
Ma dove vivi? Pensi che esistano parti del settore privato non supportate con fondi pubblici? E soprattutto, ti risulta che esistano esperienze in cui ciò ha funzionato? (e allora spiegami perché negli USA hanno votato Obama al posto di Romney).
Forse dovresti uscire dalla tua Turris Eburnea prima di fare considerazioni sul mondo reale.

John

Scusami, ma se di fronte all’evidenza parli di “scelte truffaldine”, senza alcuna dimostrazione di ciò, l’accusa è totalmente campata in aria.
Le truffe della chiesa che voi accusate sono come il drago nel garage di Sagan.
Prima dite “i bilanci non esistono”
io vi dico che esistono
Poi dite “si, esistono ma prevedono fondi alla stampa”
e io vi dico “no, non prevedono fondi alla stampa”
Allora dite “no, non li prevedono ma sono falsi”
E io vi dico “trovatemi una sentenza (unico modo per acclarare il falso)”
Voi mi direste “le sentenze non ci sono perché i giudici sono conniventi”
E io vi dico “dimostratemelo”
Insomma… si potrebbe andare avanti all’infinito. Trovereste sempre una ragione per negare l’evidenza pur di accusare la chiesa aprioristicamente e senza prove.

gmd85

@John

No, dove vivi tu? Sei davvero convinto che siano gli Stati a prendere l’iniziativa di subentrare nel settore privato finanziandolo? La statalizzazione avviene quando un settore passa completamente sotto il controllo dello stato. Mai letto la Klein? O Perkins? Dimmi, ti sembra che la situazione economica mondiale sia favorevole per tutti?
Obama è stato rieletto perché il suo programma e il suo approccio sono di tipo statalisa e universalista (e le gerarchie cattoliche hanno già criticato questa sua tendenza), quello di Romney, no.

Quanto al resto:

http://www.icostidellachiesa.it/

http://www.occhiopermille.it/

Roberto Grendene

riviste non ideologiche (religiose o atee o agnostiche che siano) non dovrebbero ricevere alcun finanziamento pubblico
invece riviste religiose lo ricevono, e in particolare quelle della Chiesa cattolica che già riceve 6 miliardi di euro l’anno e ha un patrimonio mobiliare e immobiliare immenso

il principio mi sembra semplice e non capisco perchè si voglia sviare da esso

Roberto Grendene

ops, all’inizio volevo dire “riviste ideologiche”

John

Roberto, il problema è che sei tu che stai decidendo quali riviste siano ideologiche e quali no. Allora, se la mettiamo in questi termini, io decido che “Le Scienze” è ideologica, perché rappresenta unilateralmente il punto di vista scientista e materialista, senza ammettere che possa essere messo in discussione (ti sfido a trovarmi un solo articolo che lo faccia…).
Dovreste semplicemente essere consapevoli del fatto che la vostra è una forma di dogmatismo. Tutto qua.

Roberto Grendene

John, il tuo approccio mi sembra quello dei creazionisti, per i quali nel programma culturale scolastico voglio mettere sullo stesso piano il creazionismo con l’evoluzione, perché tanto sono tutte e due “teorie”

la differenza è che in un caso vi sono dogmi e nell’altro ricerca basata sui fatti e disponibilità a mettere tutto in discussione
nell’università statale ci sono corsi di laurea in scienze storico-religiose: bene, l’approccio non è dogmatico e gli studiosi credenti e non credenti possono confrontarsi, nulla osta a finanziare studi del genere
La teologia in università cattoliche è un’altra cosa

se questo è dogmatismo, non so che farci, per me è rispetto delle posizioni altrui chiedendo di confrontarsi sui fatti e non sulle credenze metafisiche (che possono essere naturalmente studiate, tramite le neuroscienze ad esempio)

gmd85

Al massimo, punto di vista basato su ricerche e fatti. Ben diverso dal dogmatismo. Ah, ti consiglio di leggere un po’ Lakatos.
In ogni caso, non dovrebbero ricevere finanziamenti pubblici neanche le testate divulgative.

Roberto Grendene

Dire “tagliamo quelle a stampo cattolico” è una discriminazione bella e buona.

non lo sarebbe affatto, per il semplice fatto che la religione cattolica è già ampiamente finanziata in modo privilegiato con l’8×1000

dunque, visto che esiste l’8×1000, finanziare ulteriormente la religione cattolica (e le altre religioni che accedono ai fondi dell’8×1000) è una ulteriore discriminazione per tutti coloro che cattolici non sono

naturalmente sarebbe un deciso miglioramento abolire l’8×1000 e finanziare anche riviste di stampo cattolico

John

Ragionamento fallace: scopo dell’8 per 1000 non è finanziare la stampa cattolica.

Reiuky

Ma, come dice John, l’8×1000 non è il finanziamento alla stampa, ma alla chiesa cattolica. Che poi sia un furto bello e buono è un altro paio di maniche.

Concordo, però, con te sul fatto che, eliminato l’8×1000, il finanziamento alle riviste cattoliche può restare.

Che poi… il problema è anche un altro… insomma, siamo in italia. Non so se si usa più, ma fino a un po’ di tempo fa si usava cavare fuori film di merda solo per ricevere le sovvenzioni statali ai film. (Adesso va di moda fare campi di pannelli solari solo per ricevere le sovvenzioni statali :p)

Insomma, la situazione mi pare sempre un po’ meno semplice di quello che sembra

whichgood

@ John

Certo che se la Chiesa avesse l’onestà di pubblicare cosa fa del MILIARDO d’euro che riceve annualmente da quel meccanismo truffaldino dell’8×1000 sarebbe più chiaro per tutti poter discernere.

Roberto Grendene

@ John

Argomentazione del tutto errata: le finalità le decide la confessione religiosa che intasca l’8×1000, ce ne sono di quelle che lo usano anche a scopi culturali (comunità ebraiche, chiesa metodista valdese)

Se la Chiesa cattolica non lo fa (hai letto tutti i bilanci?), e preferisce usare l’8×1000 per i tribunali ecclesiastici, il culto, l’edilizia religiosa, la retribuzione dei preti, ecc. queste sono scelte interne

ROB

@ Roberto Grendene

insomma puoi anche dirlo, alla fine dei tuoi discorsi finto-pacati vuoi solo mettere le mani sul malloppo…

John

Ehm, forse non sapete che le destinazioni dell’8per1000 sono pubbliche. Mi pare che qui stiate proprio parlando senza cognizione di causa, con generalizzazioni incredibilmente vaghe.

gmd85

@John

😀 Scusa? Ma credi davvero a ciò che dici? Ti ripeto la domanda di Grendene: hai letto i bilanci? Basta andare sul sito dell’8×1000, eh.

doc

@ gmd85

Leggere i bilanci mi annoia, visto che per lavoro ne ho fatti tanti…
In ogni caso sul sito, che è pubblico, c’è il bilancio ed è spiegato tutto.
Esattamente come sul sito Uaar c’è il bilancio dell’Uaar.

gmd85

Risposta inutile. E, tra l’altro, era rivolto a John. Se vuoi, però, ti ripeto la domanda: hai letto il bilancio dell’ 8×1000? Tutta questa pubblica utilità traspare ben poco, sai…

gmd85

@Rob

Ennesimo commento inutle. Mi sorge il dubbio che tu abbia seri problemi di comprensione dei testi scritti.

doc

@ gmd85

A meno che la domanda non fosse rivolta esclusivamente a John mi sono inserito nella discussione (se non è vietato).
La pubblica utilità non è solo quella che sembra a te (o a me o a chiunque altro), queste sono solo opinioni personali. Nel sito della Cei chiunque può consultare il bilancio. Esattamente come sul sito dell’uaar.

gmd85

Ma la smetti di fare l’idiota? Che il bilancio sia consultabile è chiaro. Ho chiesto a John se l’ha fatto. Ribadire che è consultabile non è una risposta e non vuol dire che tu o John lo abbiate letto. Ergo, la domanda rimane. La pubblica utilità è una sola. Quando vorraui esprimere la tua concezione sarò lieto di leggerla, anche se temo la scempiaggne che ne verrebe fuori.

doc

@ gmd85

Non è il caso di scaldarsi, se lo fai è evidente che non hai argomenti. Quindi è inutile discutere con te.

gmd85

Scaldarmi? No. Dare dell’idiota a chi si comporta come tale è una semplice constatazione, fattibile in tutta calma. L’unico a non avere argomenti e ad aggirare i commenti altrui sei tu. O ti sembra di aver risposto? Anche il tuo ultimo commentino: classica formula di chiusura di chi davvero gli argomenti non li ha. 😉

John

(scusate, son costretto a ri-postare perché avevo sbagliato thread e il sistema non permette di cancellare i post: autorizzo gli amministratori a cancellare il mio precedente uguale a questo).

Voi anticlericali vi contraddicete troppo facilmente.
Prima R.G. critica il fatto che la chiesa destini soldi alla stampa (8per1000), poi affferma che li destina ad altro (”i tribunali ecclesiastici, il culto, l’edilizia religiosa, la retribuzione dei preti, ecc. “), e dice che “sono scelte interne”, praticamente accusando la chiesa perché potrebbe destinare quei soldi alla stampa anche se non lo fa (come se io ti accusassi perché potresti usare il coltello che hai nel cassetto per ferire una persona, anche se poi non lo fai per tue “scelte interne”).

Prima mi dite che la chiesa non ha ” l’onestà di pubblicare cosa fa del MILIARDO d’euro che riceve”… poi però mi dite di andare a guardare i bilanci per vedere come destina quel miliardo, riconoscendo che tali bilanci sono pubblici.

Se vi metteste un po’ d’accordo, non solo tra voi, ma anche ciascuno di voi con sé stesso… forse sareste più credibili.

Io in voi vedo solo un astio aprioristico basato su processi alle intenzioni, che poi si sfalda di fronte ai fatti reali.

John

(scusate, son costretto a ri-postare perché avevo sbagliato thread e il sistema non permette di cancellare i post: autorizzo gli amministratori a cancellare il mio precedente uguale a questo).

Voi anticlericali vi contraddicete troppo facilmente.
Prima R.G. critica il fatto che la chiesa destini soldi alla stampa (8per1000), poi affferma che li destina ad altro (”i tribunali ecclesiastici, il culto, l’edilizia religiosa, la retribuzione dei preti, ecc. “), e dice che “sono scelte interne”, praticamente accusando la chiesa perché potrebbe destinare quei soldi alla stampa anche se non lo fa (come se io ti accusassi perché potresti usare il coltello che hai nel cassetto per ferire una persona, anche se poi non lo fai per tue “scelte interne”).

Prima mi dite che la chiesa non ha ” l’onestà di pubblicare cosa fa del MILIARDO d’euro che riceve”… poi però mi dite di andare a guardare i bilanci per vedere come destina quel miliardo, riconoscendo che tali bilanci sono pubblici.

Se vi metteste un po’ d’accordo, non solo tra voi, ma anche ciascuno di voi con sé stesso… forse sareste più credibili.

Io in voi vedo solo un astio aprioristico basato su processi alle intenzioni, che poi si sfalda di fronte ai fatti reali.

gmd85

e riposto anche io:

Poche storie. I bilanci ci sono, questo è il punto. E la pubblica utilità che tanto osanni non traspare per niente. Le scelte interne a cui si rifersice Grendene sono scelte di tipo truffaldino. O non ti è passato neanche per la mente? Il gorsso viene utilizzato per i porci comodi della ccar, ilr esto epr nterventi caritativi. Cosa c’è di onesto e rimarchevole in ciò? Quindi, ripeto: li leggi o no i bilanci?

John

Ma la rivista dell’uaar è un giornaletto pro-manuscripto a circolazione interna al club! Non fa testo! QUi si parla di stampa a medie-alte tirature. E faccio presente che gli esponenti scrivono regolarmente in riviste che ricevono finanziamenti pubblici (p. es. Odifreddi su “L’espresso”, tanto per dirne uno). Forse l’Uaar si è mai lamentata di ciò? Viva la coerenza!

Roberto Grendene

@ Rob

il malloppo voglio che rimanga allo Stato, o venga utilizzato per riviste culturali senza connotazioni partitiche o ideologiche, all’avanguardia sul fronte della ricerca

ad Avvenire e l’Unità non darei danaro pubblico
e nemmeno ai giornaletti delle Diocesi, e neppure a L’Ateo (che infatti non riceve denaro pubblico ma è sostenuto dai lettori)

Roberto Grendene

@ Agnos XVI

no, è finanziata da soci e abbonati
come evidenziato nel bilancio che la nostra associazione pubblica online

Stefano

@ John

Voi anticlericali vi contraddicete troppo facilmente

Tipo tre per uno, morti resuscitati, vergini partorienti, camminate sull’acqua, acqua trasformata in vino e vino che è sangue? Capisco… 🙂

John

Stefano. Ok. Mettiamo che i cattolici si contraddicano e sbaglino. Ti do ragione. Ciò significa che gli atei non si contraddicano? Il fatto che i cattolici sbaglino, significa che gli atei abbiano ragione? Ciò che mi sembra non vogliate comprendere (perché volendo, potreste), è che i difetti che voi tanto accusate alla chiesa (dogmatismo, sfruttamento delle risorse pubbliche, pretesa di possedere la verità, ecc.), li avete anche voi. Tutto qua. Il giorno che ne acquisirete consapevolezza, sarà un gran giorno per tutti.

gmd85

Uhm… dimmi, quali sarebbero le risorse pubbliche sfruttate dagli atei?

Pretesa di possedere la verità? Ma come, non è aspeto tipico della religione. Al massimo, ci si limita a mettere in luce le incongruenze e le illogicità.

Dogmatismo? A cos’è che dovrebbe credere ciecamente un ateo?

Stefano

@ John

pretesa di possedere la verità

No John, la pretesa di sapere come si cerca la verità. Nel come c’è la correzione degli errori.

Poi, quali risorse pubbliche gli atei sfrutterebbero (senza saperlo)?
Quali i dogmi?

doc

@ Stefano

Chiedo scusa se mi intrometto, non vorrei essere ripreso come fa gmd85.

Quindi, secondo te chi cerca la verità in modi diversi dal tuo sarebbe in errore?

nightshade90

@doc
per la precisione, chi afferma di cercare la verita’ ma la cerca con mezzi che non discriminano tra ipotesi vere ed ipotesi false (cosa che la scienza fa’, visto che il metodo scienfico ha appunto lo scopo di discriminare ipotesi vere da false, sebbene con precisione non perfetta, e la fede non fa, visto che per fede le posizioni di chi crede in dio, in allah, in ghanesh, in chtulu e nell-invisibile unicorno rosa sono tutte egualmente valide) e’ in errore. e’ in errore perche’, se usa tali metodi, vuol dire che non e’ vero che cerca la verita’: vuol dire che sceglie una cosa in cui credere sulla base della pura convenienza/gusto personale e poi decide che deve essere la verita’, a prescindere da qualsiasi attinenza con la realta’.

se tu hai un metodo con una capacita’ di discriminare tra ipotesi vere e false non dico paragonabile a quello scientifico, ma che sia almeno anche solo superiore a quello dato dal lancio di una monetina, allora esso puo’ essere definito “metodo per la ricerca della verita'”. ma finche’ usi un metodo che non abbia neanche questoi requisito minimo, puoi star certo che la verita’ non centra ne’ centrera’ mai nulla con quello che trovi con esso.

gmd85

@doc

Sei permaloso o è un’impressione.

Comunque, cercala come ti pare e piace la verità. Ma non pretendere di spacciare il tuo modo come l’unico possibile e come un modo giusto, visto che è basato proprio su dogmi assurdi. C’è chi si ferma alla fede e chi vuole continuare a ricercare.
Dimmi, come consideri le altre religioni, intese come sistema di ricerca della verità?

Stefano

@ doc

Non esistono molti modi per cercare la verità.
E soprattutto per affermare che qualcosa è vero occorre stabilire in che caso è falso.
L’ho chiesto a tutti i credenti che sono passati di qui e nessuno ha risposto, che sia doc l’eccezione? Proviamo: doc, cosa falsifica le tue credenze? Quale evento o conoscenza ti farebbe affermare che sono false? Se sono vere a prescindere, ebbene, non è ricerca di verità. E’ affermazione di pretese.
Quindi, sì, chi cerca la verità in modi diversi è in errore.

Stefano

@ Johh

La risposta a doc vale anche per te, magari capisci come mai quella di “Le Scienze” è una stupidaggine… 😉

doc

@ Stefano

“chi cerca la verità in modi diversi è in errore”

Con questa affermazione ricadi nel dogmatismo che dici di voler combattere.

gmd85

doc

Però non hai risposto. Consideri vere a prescindere le idiozie in cui credi o no? Possono esserci casi in cui si considerano false?
E ancora: le altre religioni, per te, cosa sono? Se per te l’unica verità è quella della tua religione (e non dire che non è così) le evrità delle altre religioni cosa sono? Prima di usare la storia del dogmatismo con i tuoi interlocutori (non funziona) dovresti chiederti se tu sei disposto ad accettare altri sistemi di pseudoricerca della verità come possibilmente validi o se solo il tuo è qullo giusto, in piena ottica dogmatica. La verità è tale solo se è condivisibile da tutti. Tu credi alle vergini partorienti. Verità non condivisibile. Credi alla transustanziazione. verità non condivisibile. Lo stesso dicasi per tutti gli altri dogmi in cui credi. Se la vertà è tale solo per te, ricadi nel solito problema solipsistico.

Stefano

@ doc

“Con questa affermazione ricadi nel dogmatismo che dici di voler combattere”

No caro doc, basta dimostrare che esistono modi diversi di ottenere conoscenze attendibili e condivise. Tu ne conosci?
O dimostrare che l’unico metodo cha ha portato l’umanità ad ottenere conoscenza attendibile è errato.
O che il tuo metodo, “la fede”, riesce a distinguere tra affermazioni errate e quindi tra fedi errate e giuste. In base a criteri condivisi e non a quelli idiosincratici della fede scelta (?) per motivi familiari, geografici, culturali.
Aggiungo doc alla lista dei credenti che NON risponde alla mia domanda.
E di quelli che credono che ingegnarsi a trovare giustificazioni di un’ipotesi senza che questa possa essere mai messa in forse sia legittima ricerca della verità.
E di quelli che non hanno capito niente sia di scienza, ragione e dogmi.
Complimenti.

doc

@ Stefano

“Aggiungo doc alla lista dei credenti che NON risponde alla mia domanda.”

Naturalmente puoi fare come vuoi, ma sarebbe più corretto dire che mi aggiungi alla lista di chi risponde in modo diverso da come tu ti aspetti.

P.S. il metodo scientifico risponde al come, non al perché o almeno così mi sembra di ricordare…

FSMosconi

@doc

” il metodo scientifico risponde al come, non al perché o almeno così mi sembra di ricordare”

La vecchia scusa platonica: eppure se indichi un fine oggettivi che quello sia un metodo, metodo che a sua volta implica due parti ed ergo un come.
Ora, ti chiedo: cosa invaliderebbe la tua ipotesi del “perché” affinché essa si possa definire razionale e scientifica?
O è un God of the Gap?

Stefano

@ doc

“mi aggiungi alla lista di chi risponde in modo diverso da come tu ti aspetti”

Doc, non c’è da “aspettarsi” niente, semplicemente specificare condizioni.

Ripeto:

cosa falsifica le tue credenze? Quale evento o conoscenza ti farebbe affermare che sono false?
Io non mi aspetto niente, salvo la tua risposta. Quindi?

E “son cipolle” non è una risposta pertinente a “dove vai?”

Meno ancora lo è scrivere “chi risponde in modo diverso da come tu ti aspetti” senza aver dato ALCUNA risposta.

Infine, affermare senza prove e controprove di essere nel vero può essere controbattutto senza prove che non lo è.
Se ti piace questo giochino, bene, “tutto quel che dice doc non è vero”. A me la cosa fa schifo ma a te dovrebbe andare benone.

PS Qualsiasi perché presuppone un come….

Stefano

@ doc

“chi risponde in modo diverso da come tu ti aspetti”

A meno che tu non sia un relativista (io no e tu non dovresti) resta il problema se il “diverso” è vero. E come distinguerlo dal falso. Che fai scappi?

gmd85

Alle domande: perché l’acqua bolle? perché una cellua sana diventa tumorale? perché i gravi si muovono verso il basso?

risponde il metodo scientifico o sbaglio? Scientificamente parlando, come e perché (intso come evento rilevabile che porta a un altro evento) possono coincidere. Del perché filosofico c’interessa poco.

Francesco

Papa: Avveniren.
Segretario: Avvenire.
Papa: Il Cittadinen.
Segretario: Il Cittadino.
Papa: Dolom…, Dolomit…, Dolomite!
Segretario: Dolomiten.
Papa: Ma alloren me lo fai apposten!

Jean Meslier

Beh, una bella cifra. Ma Radio radicale da sola si prende ben 3.500.000 euro e passa, per fare quello che fa Rai parlamento: da smantellare anch’essa insieme alla messa su Rai1. Con il digitale terrestre avranno una telepace che trasmetta la messa agli infermi?

Paul Manoni

Rai PArlamento non ha una copertura nazionale. Radio Radicale, offre un servizio pubblico a tutti gli effetti, attraverso una convenzione con lo Stato, per la trasmissione di ben oltre le solo sedute parlamentari.
Non è che la “sussidiarietà” può essere reclamata solo quando ci sono di mezzo CL ed i loro compari… 😉

FSMosconi

Be’, difatti è vero: se si considera la pubblicazione da parte di enti agevolati e che minimizzano le proprie spese tramite locali esentasse di fatto quella religiosa è concorrenza sleale.
Riemettere a posto quantomeno i blocchi di partenza non potrà che far bene quantomeno all’editoria.

O.T.: Girerò il dito nella piaga però, per favore, non chiamate la Gakkai buddista.
Avrà pure origine da quel ramo, eppure non mi par che una dottrina incentrata unicamente sulla recitazione di un mantra per ottenere cosmici/divini favori possa aver granché a che vedere anche solo colla scuola Mahayana. E su!

Folletto Baldanzoso

Scientology del Buddhismo potrebbe andare meglio.

whichgood

E’ molto semplice. Chi non può permettersi di uscire sulla carta stampata vada sul DIGITALE, oggi la tecnologia esiste ed è a portata di tutti. I finanziamenti alla stampa oggi sono come il canone RAI, il quale è ambiguo e imbarazzante per il Governo stesso. I giornali gonfiano regolarmente le tirate per giustificare vendite inesistenti e così ricevere i finanziamenti, cosa che va non soltanto contro l’interesse pubblico e l’economia del paese ma anche contro l’ecologia.

Francesco

Papa: I finanziamenten pubici ai giornali religiosen.
Segretario: Pubblici Sua Santità.
Papa: Uffaaaa.., che segretario precisinen che mi sono scelto.

cartman666

mah io li toglierei per tutti i giornali i finanziamenti pubblici, se ce la fanno con le vendite, sennò chiudano pure

moltostanco

No, il finanziamento pubblico serve perchè altrimenti vince solo chi ha i soldi (e siamo quasi li).
Però, un conto è finanziare Avvenire, un conto finanziare un giornaletto parrocchiale o dioscesano. Tanto vale allora finanziare il giornaletto di una polisportiva (cosa che magari avviene già …)

FabioFLX

Il costo delle stampe è maggiore del digitale, ma le copie arrivano a più persone, quindi gli aiuti pubblici servono solo per fare marketing.
Eliminarli sarebbe corretto perché a parità di distribuzione dovrebbero giocarsela con la qualità dell’informazione.
Oltremodo, di tutti i soldi che prendono ben pochi vengono investiti nei dipendenti, il vero cuore dell’informazione, che per esperienza personale so che spesso lavorano gratis e persino sotto ricatto.

Francesco

Pietro: Gesù hai visto quante persone ci sono e hanno fame e noi non abbiamo qui che cinque pani e due pesci.
Gesù: Non preoccuparti Pietro farò un miracolo, ma quello che conta è la soddisfazione di vedere migliaia di persone che ascoltano la mia parola.
Pietro: Ma non sono cristiani, sono cattolici.
Folla: Allora Gesù, ti vuoi sbrigare? Vogliamo mangiare o pensi che siamo venuti qui per sentire le cazzate che dici.

Murdega

La stima aggiornata dei costi annui della Chiesa è € 6.325.431.752
Contributi statali all’editoria cattolica € .20.000.000.
Tutto fà brodo .

neverclean

E’ molto difficile stabilire dei criteri sensati per la ripartizione del finanziamento pubblico della stampa fra le testate – che deve esserci perchè la libertà di stampa è collegata alla tutela della democrazia.
Per rimanere ai nostri temi, che sono solo quelli del finanziamento pubblico della stampa confessionale e aconfessionale, non vedo altri criteri che la ripartizione in base al numero comprovato di appartenenti alle religioni e non. Quindi ci vorrebbe un meccanismo tipo 8×1000 – ma senza lo Stato – che permetta di sapere quanti sono i contribuenti che vogliono che lo stato sovvenzioni la stampa della religione X o Y o Z e quella dell’opzione filosofica aconfessionale (UAAR) W o Y.
A proposito: L’Ateo ha finanziamenti pubblici? se non li ha dovrebbe chiederli.

DucaLamberti74

E quale è la forza politica che da anni ripete e con forza…

BASTA FINANZIAMENTI PUBBLICI ALLA CARTA STAMPATA (quindi compresi tutti questi giornalettucoli di oratori, sacrestie, diaconati, porporati et similia) ?

suggerimento: quale tipologia di alberghi si costruiscono a parco della vittoria ?
🙂 🙂 🙂 🙂 🙂

DucaLamberti74

Tizio

Personalmente sono contrario ai finanziamenti pubblici di ogni tipo, qualcuno mi dirà che la costituzione dice che… ma io non credo che una cosa sia giusta perché lo dice la costituzione (giustizia e legalità non sono la medesima cosa).
Vuoi avere la tua impresa privata, il tuo giornale, il tuo partito? Faccela coi tuoi soldi, trovati degli sponsor, altrimenti fallisci, il tuo spazio sul mercato verrà preso dai tuoi competitori.
O almeno questo è quello che la gente ha voluto (o ha supinamente accettato): il mercato; a me non piace la mentalità mercantile, ma meno ancora mi piace la situazione ibrida per cui lo stato (che per me non è altro che la corporazione egemone che riesce a dettare, bene o male, le proprie regole, ma di certo non siamo noi) debba finanziare i privati.

francesco S.

In realtà a mio parere La proposta dell’UAAR che è sostanzialmente: tagliamo i fondi ai giornali cattolici mi sembra alquanto discriminatoria. O si taglia a tutti o a nessuno.

Se poi la proposta è finanziamo solo i giornali che ne hanno bisogno, allora nulla esclude a priori che ce ne possano essere anche di cattolici. Questo va detto per onestà intellettuale.

Io toglierei il finanziamento anche ai giornali di partito (visto che comunque ricevono finanziamenti tramite i rispettivi partiti, così come Avvenire ad esempio riceverà finanziamenti dalla Chiesa cattolica che a sua volta li riceve tramite 8×1000).

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