Anche quest’anno, per la giornata mondiale per la lotta all’Aids del primo dicembre, sparisce dagli spot di sensibilizzazione del ministero della Salute la parola “preservativo”. Segno che le istituzioni ancora non riescono ad affrontare in maniera laica la questione.
L’assenza della temuta parola ha suscitato la reazione della Lila (Lega italiana per la lotta contro l’Aids). Solo dopo il suo intervento è stata diffusa una versione non censurata dello spot. Nella quale però l’unico a mostrare un condom è un omosessuale che dice: “Con un solo gesto difendo me e il mio compagno”. L’impressione è che in questo modo si alimenti lo stereotipo secondo cui la malattia viene diffusa dagli omosessuali.
[youtube width=”550″ height=”310″]http://www.youtube.com/watch?v=XMzbub2M9Xk[/youtube]
Il portavoce del ministro Renato Balduzzi ha parlato di “errore di caricamento del video su Youtube”. Ma ogni anno (almeno dal 2008, come rimarca Il Fatto Quotidiano) c’è qualche problema quando il ministero deve sostenere la prevenzione dell’Hiv. Anche l’anno scorso, e sempre con il ministro Balduzzi, era scoppiata la polemica per una presunta censura del termine “profilattico” con una raccomandazione inviata negli ambienti della Rai. E’ lo stesso ministro cattolico, già presidente del Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale, ha ultimamente sostenuto il ricorso contro la sentenza della Corte di Strasburgo sulla legge 40.
Occorre riflettere su quanto il mondo cattolico, con i continui proclami da parte delle gerarchie ecclesiastiche, costituisca un oggettivo ostacolo nella battaglia contro il virus. Patologia che ancora miete tantissime vittime, soprattutto in Africa. E’ significativo che la Chiesa cerchi di impedire in ogni modo la diffusione di una cultura della contraccezione nei paesi in via di sviluppo, chiedendo poi sostegno (e soldi) per “i bambini rimasti orfani a causa del virus dell’Hiv”. Come in un recente spot con tanto di canzoncina dello Zecchino d’Oro. Il tutto ovviamente sulla pelle delle donne e dei loro figli.
La redazione
Pensare che il preservativo garantisca il non contagio dall’HIV è antiscientifico.
Sconsigliare l’uso del preservativo è criminale.
Come se a lorsignori fregasse qualcosa. Una bella confessione e tornano verginelli come prima, anche se hanno commesso un massacro 🙁
Diffondere la convinzione che il preservativo non difenda dall’ HIV e non debba venire usato é da criminali.
Credergli é da idioti.
Dati matematici atti a dimostrare l’annulamento del rischio contagio tramite preservativo?
Enrico, mi fai una gran pena.
Se vuoi ho dati statistici che vedono il preservativo come il modo migliore in assoluto per evitare l’HIV. Ti interessano?
Anche ammettendo che il preservativo protegga al massimo al 95%, ogni 100 rapporti, 5 sono a rischio.
Sponsorizzare l’uso del preservativo è come la roulette russa: nella realtà dei paesi occidentali l’Aids è in costante aumento.
Se questo a voi fa piacere, a me no.
E la csatità?
la castità è un metodo che nemmeno coloro che la propugnano (preti e cattobigotti come te) riescono mai a mettere in pratica, il che la rende il peggiore (e senza contare i vostri teti sacri su vergini incinte).
un metodo che nemmeno chi lo predica riesce realemnet ad attuare è un metodo inapplicabiloe di fatto
@ Enrico
Come per giuseppe, la castità per te è la miglior cosa. L’umanità ringrazia.
Lei che ne sà di come io vivo. Comunque cosa c’entra la monogamia con la castità?Io penso che uba persona forte sappia anche controllarsi e questo non è un valore solo cattolico o religioso.
Guarda in faccia la realtà Enrico. Le persone fanno sesso. E continueranno a farlo. E nontrincerarti dietro la storia dell’astinenza. Neanche buona parte dei vostri preti e frati che hanno promesso di praticarla in realtà rimangono casti.
E visto che le persone nella maggior parte dei casi faranno comunque sesso non è meglio fornirgli i mezzi per farlo nel modo più sicuro possibile?
anch’io sono a favore della castità! I genitori di Enrico e Giuseppe avrebbero dovuto praticarla!
@ Enrico
“Lei che ne sà di come io vivo”
Vuoi dire che propagandi castità e sei un libertino?
Astieniti Enrico, astieniti in tutti i campi….
@ giuseppe
“Anche ammettendo che il preservativo protegga al massimo al 95%, ogni 100 rapporti”
0,4% giuseppe, ovvero 4 ogni mille.
Supponendo 1000 rapporti tutti con sieropositivi.
“Sponsorizzare l’uso del preservativo è come la roulette russa”
Sponsorizzare queste affermazioni è da criminali.
“nella realtà dei paesi occidentali l’Aids è in costante aumento”
In most countries in Western Europe, AIDS cases have fallen to levels not seen since the original outbreak; many attribute this trend to aggressive educational campaigns, screening of blood transfusions and increased use of condoms. Also, the death rate from AIDS in Western Europe has fallen sharply, as new AIDS therapies have proven to be an effective means of suppressing HIV.
Wikipedia
Quello che ci dispiace è che tu sia così bugiardo.
@ Reiuky
@ Stefano
Non so quanto siano interessati a questi dati Enrico e giuseppe ma io lo sono.
È roba che può farmi comodo.
Potete postare le vostre fonti?
Grazie
Vallo a raccontare a quelli che, usando il preservativo, si sono ritrovati sieropositivi: quando succederà a qualche tuoi intimo amico, o a qualche tuo parente, o addirittura a te stesso, il termine bugiardo e tutte le rassicurazioni in inglese te le rimangerai con estrema amarezza.
Solo quando sarai stato vicino a qualcuno che muore per patologie collegate all’Aids riuscirai a capire di cosa parlo.
@ Odino
Questo è quello che ho trovato con una ricerca velocissima.
Probabilmente con più tempo si riescono a trovare le fonti di riferimento.
http://saluteluielei.wordpress.com/2011/11/29/preservativo-rotto-9-su-10-e-per-colpa-tua/
http://it.wikipedia.org/wiki/Profilattico
E wikipedia inglese
la castità è un ottimo modo per difendersi dall’aids
e morire di fame è un ottimo modo per difendersi dalle intossicazioni alimentari.
ma fà il piacere….
@giuseppe
Quali? Quelli che si sono beccati una trasfusione di sangue infetto per incompetenza medica? Quelli che si sono presi unorgano trapiantato infetto? Quelli che si sono tagliati con lame infette? I tossicodipendenti che si scambiano il sangue tramite siringa? Oppure quelli che sono stati infettati per rapporti non penetrativi non protetti? O i bambini nati infetti per contagio verticale madre-figlio?
Ti piaccia o meno e nonostante le inutili quanto assurde cifre che riporti tentando di fornire fonti valide (invano), il maggiore veicolo di contaggio è il rapporto sessuale non protetto. Non capire questo dato di fatto e boicottare l’uso dei preservativi per delle stupide e retrograde paturnie è dai imbecilli. O da sadici, fai un po’ tu.
Che fai? Ti comporti come quella bestia di Livio Fanzaga? Bravo, un’ulteriore riprova di quanto tu sia un escrementizio e gretto omuncolo.
Voi sapere di chi parlo quando affermo che una persona ha contratto l’Aids pur usando il preservativo? Di un mio parente acquisito che ho visto morire all’ospedale degli infettivi.
Vuoi usare il preservativo sicuro che a te non succederà mai? Fai pure: auguri…
Vuoi anche sapere dove ha contratto l’Aids pur usando il preservativo? In Olanda.
Dunque il grande scienziato Enrico confonde la statistica con la matematica. Ulteriore chiodo nella bara del suo rinsavimento.
* giuseppe
Umana solidarietà a lei per la prova che la sua famiglia ha affrontato.
*fab
rischio contrarre hiv per persona casta< rischio contrarre hiv usa sempre preseravtivo.
rischio contrarre hiv usa sempre preservativo< non usa preservativo.
ove rischio= numero di infezioni/numero rapporti sessuali.
*Florasol
La castità uccide?
No, fa diventare matti.
e ossessionali dal sesso (altrui).
@giuseppe
A parte il fatto che delle tue dichiarazioni ormai non ci si fida, hai letto cosa ho scritto o no? Il tuo parente s’è limitato all’atto sessuale standard? O ha usato altri metodi?
Che sia successo in Olanda non me ne frega una beneamata mazza, è irrilevante.
Sempre che tutto sia vero, ovvio.
@Enrico
Cominci a risultare ridicolo.
Informiamo Enrico che quanto da lui aggiustato col concetto di rischio è appunto statistica e non matematica. Vero è che tutta la statistica matematica è matematica, ma qui non si hanno dimostrazioni astratte, bensì impiego di dati.
http://www.newscientist.com/article/dn3942
lo psicologo J.M. Prescott, in una ricerca interculturale pubblicata sul The Bulletin of Atomic Scientists (1975), affermò che le culture che proibivano il sesso prematrimoniale erano piagate da atti di violenza e tendevano ad avere maggiori tassi di criminalità e di violenza. Prescott individuò una relazione fra repressione sessuale e aggressività, insensibilità, comportamenti criminali e una maggiore probabilità di uccidere e torturare i nemici.
Nel 1997, la rivista Forbes riferì di “uno dei più credibili studi che correlava in particolare la salute con la frequenza dei rapporti sessuali”. La Queens university di Belfast aveva infatti seguito la mortalità di circa 1000 uomini di mezza età in un periodo di dieci anni. Lo studio, pubblicato nel 1997 nel British Medical Journal, riscontrò che “gli uomini che avevano avuto la più alta frequenza di orgasmi, godevano di un tasso di mortalità dimezzato rispetto ai meno attivi sessualmente”. Lo studio citava a sua volta altre ricerche, che mostravano come copulare almeno poche volte a settimana può essere associato con aumento delle capacità olfattive, ridotto rischio di cardiopatie, perdita di peso e in generale benessere fisico, riduzione della depressione (nelle donne), maggiore serenità, riduzione di raffreddori e stati febbrili, miglioramento del controllo della funzione della vescica, dentatura più sana e migliore funzionamento della prostata. La ricerca citava uno studio pubblicato dal British Journal of Urology International, che indicava come gli uomini nell’arco di 20 anni possono ridurre di circa un terzo le probabilità di incorrere in un cancro della prostata, eiaculando almeno cinque volte a settimana http://www.forbes.com/2003/10/08/cz_af_1008health.html
Invitare individui a non usarlo, per poi chiedere soldi per i loro figli rimasti orfani, non è solo criminale, ma disgustoso sotto ogni punto di vista.
La VERA “cultura della morte” è solo la vostra. Fattene una ragione.
Cultura della morte è l’aborto, l’eutanasia-
Enrico per il primo ormai è troppo tardi, per la seconda sei ancora in tempo. 😆
Dite agli abitanti dei paesi in via di sviluppo di non usare il condom. La malattia, oltre a farli crepare, si diffonde. I figli di queste persone che diventano untori grazie ai vostri preziosi consigli, restano orfani.
A questo punto entrate in scena sempre voialtri, a chiedere i quattrini per gestire gli orfanotrofi dove albergheranno quei bambini chissà per quanto tempo. Però tranquillo…Sono certo che quei bambini diranno tutte le sere le preghierine al tuo dio. prima di addormentarsi pensando ai loro genitori.
Questo sistema, questo bel business, non è “cultura della morte”? 😯
Vi arricchite su chi contribuite ad ammazzare, e non sarebbe l’apoteosi della venerazione della morte!? 😯
Rispondo solo una volta alle tue affermazioni da TROLLONE:
Interrompere una gravidanza non vuol dire interrompere una vita, o uccidere, quindi non può essere morte, men che meno omicidio. L’eutanasia si sceglie liberamente, e nessuno ti obbliga.
Io non dico di non usare dico che il preservativo non è lo strumento più efficace.
Quindi io mi arrichisco con l’Aids?Come me lo spieghi in maniera seria, quindi la chiesa vuole orfani per costruire orfanotrofi?
L’embrione vive ricordo poi che l’eutanasia vedi caso Magri coinvolge persone sane.
l’embrione vive quanto le cellule della mia pelle. non è una persona, in nessuna cultura al mondo è una persona, e l’esserlo in potenza non lo rende dotato dei suoi diritti più di quanto l’essere un cadavere in potenza dia alle persone i diritti di un cadavere. fattene una ragione.
@Enrico
Più serio di così???
Ti ho spiegato, passo dopo passo, tutto ciò che viene messo in atto dalla tua Chiesa. FATTI reali e conclamati.
Anche ammettendo che non lo faccia con dolo (spero!), è evidente anche ad un ebete che se inviti persone a non proteggersi dall’AIDS con i preservativi, e poi chiedi soldi per i loro figli una volta morti, sei l’unico ad averci guadagnato.
Smetti di fare il finto tonto, e si sincero con te stesso. Trollare non serve a scaricare le colpe della tua Chiesa.
*Manoni
La chiesa non invita a non proteggersi perchè la castità è autoprotezione.
La chiesa dovrebbe badare a farsi i fatti dei suoi fedeli e smetterla di impicciarsi della sessualità degli altri.
Enrico, vada su pubmed e faccia una ricerca “condom + hiv” avrà tutte le risposte e dopo si vergogni.
ovviamente avrai delle prove di questo…
@ Enrico @ giuseppe
“Pensare che il preservativo garantisca il non contagio dall’HIV è antiscientifico.”
usare il termine garantisca è disonestà intellettuale, anche per il solo fatto che come è già stato fatto notare il rapporto sessuale non è la sola via di contagio.
Del resto, pensare che chiudere la porta di casa a chiave GARANTISCA L’ANNULLAMENTO DEL RISCHIO di furti è sbagliato, lasciare per questo motivo la porta di casa aperta è da idioti.
Ad ogni modo Enrico, prima di scrivere certe sciocchezze studiati un po’ di epidemiologia…
Astinenza: perchè? visto che la possibilità di fare sesso sicuro c’è. Perchè quello strampalato di Agostino d’Ippona dopo aver passato anni a copulare fino alla nausea ha deciso che il sesso è brutta cosa?
Comunque un po’ di dati ufficiali e seri:
efficacia del preservativo secondo la Commissione Europea:
http://assemblealegislativa.regione.emilia-romagna.it/biblioteca/pubblicazioni/MonitorEuropa/2003/Monitor17/Flash/hiv_aids.pdf
efficacia della campagna di prevenzione attuata in Etiopia quadruplicando la distribuzione di preservativi e prolungando le cure gratuite per i malati:
http://www.certidiritti.it/notizie/comunicati-stampa/item/1061-aids-in-etiopia-contagi-in-diminuzione-grazie-al-preservativo
Altri dati sulla reale efficacia dell’uso del preservativo nella prevenzionesono quelli dei rapporti 2010 e 2011 dell’Unaids, il Programma Congiunto delle Nazioni Unite sull’Hiv-Aids, agenzia Onu che sovrintende appunto alla lotta contro Aids/Hiv. Leggiteli giuseppy prima di scrivere sciocchezze del tipo: “Sponsorizzare l’uso del preservativo è come la roulette russa: nella realtà dei paesi occidentali l’Aids è in costante aumento.” Magari scopri che sono in fortissimo calo sia le morti sia il numero di nuovi contaggi, l’andamento dell’epidemia non è in crescita ma in regressione. I dati sono stati trasmessi giusto l’altro giorno, il 1° dicembre per l’esattezza che era la giornata mondiale per la lotta all’Hiv. Ma come? tu che certe cose dici che le sai e le hai viste perchè sei così male informato?
*San Giovese
Io ho scritto e ribadisco il preservativo non dà certezza di evitare il contagio, riduce il rischio ma non assicura la certezza di evitare il contagio.
@Enrico
no caro Enrico, tu hai proferito chiedendo: “Dati matematici atti a dimostrare l’annulamento del rischio contagio tramite preservativo?”.
Allora caro mio, un po’ di onestà intellettuale. Nessuno sostiene che il preservativo dia una garanzia assoluta, del resto sono moltissime le cure che non possono dare una garanzia ASSOLUTA di efficacia. Ti faccio un esempio: se sei a rischio di morire di setticemia il medico ti prescriverà degli antibiotici. Può garantirti che con assoluta certezza gli antibiotici faranno effetto? No. Quindi secondo il tuo modo di “ragionare” DISONESTO E TENDENZIOSO l’uso di antibiotici andrebbe tenuto in scarsa considerazione. In pratica ti dovrebbe lasciar morire.
Vede siamo d’accordo il preservativo riduce il rischio non lo elimina.
L’uso del preservativo riduce il rischio.
Ma come ben sai, Enrico, non ridice il rischio di gravidanza, poiché è ben possibile che una vergine possa restar gravida… tu che di cose scientifiche te ne intendi, questo è scientifico, o no?
Lo sò ciò è scandaloso per noi umani.
Non è scandaloso, è falso. Quello che indigna è che qualcuno ci creda.
Leggete bene cosa ho scritto, io ho affermato che il preservativo non assicura con sicurezza di evitare il contagio.
Ed io ti ho risposto che è il metodo più sicuro per evitare il contagio. Comprì?
Il 100% di sicurezza non esiste in nessuna delle cose umane, men che meno nell’ambito medico sanitario. I preservativi si possono rompere o possono essere usati male (ecco perchè è importante insegnarne un uso corretto), ma sono l’unica difesa valida quando si hanno rapporti con più partner, che costituiscono una percentuale significativa dei rapporti sessuali. Per evitare incidenti stradali la difesa assoluta sarebbe non girare in macchina, ma nessuno accetta questa soluzione. Una guida prudente abbatte quasi del tutto i rischi.
La castità e la monogamia meglio ancora sono la soluzione.
non secondo i testi sacri.
e tale pratica non riesce ad essere effettuata non solo da chi ha guirato di praticarla a vita (i preti), ma nemmeno chi sostiene di volerla praticare fino al momento in cui si vuole concepire (uni momento in cui è concesso il sesso per la chiesa), cioè i cattobigotti come te. con che faccia tu andresti a dire alle persone che invece di usare i preservativi non dovrebbero scopare se non solo ed unicamente quando vogliono avere un figlio, quando neanche tu (e se non tu, i tuoi compagni di fede) riscite a farlo? questa è ipocrisia, bello, a questo punto meglio dire “se non riusctite a tenerlo nei pantaloni o le gambe chiusce, ALMENO usate il preservativo”, invece fare ipocritamente silenzio.
Ma ha letto cosa ho scritto?
@ Enrico
“io ho affermato che il preservativo non assicura con sicurezza di evitare il contagio”
Neanche la fede assicura con sicurezza di evitare l’inferno…
Enrico, sei tristissimo e fai pietà. Ma te lo dico perché ti voglio bene.
Reiuky risponde:
lunedì 3 dicembre 2012 alle 20:07
Sconsigliare l’uso del preservativo è criminale.
Farlo passare come la soluzione miracolo é criminale. E come dice Enrico, antiscientifico. Strano che i razionalisti non vogliano ragionare.
Conoscete un sistema migliore del preservativo? Mostratecelo. Con dati a supporto, grazie.
La castità.
@Enrico
Come dire:
Non sono sicuro che la mela che voglio mangiare sia sana o no.
Al posto di sceglierla che faccio? Non magio mele, tanto facile!
🙄 🙄 🙄
Non ho statistiche sulla castità, ma le ho sul sesso fuori dal matrimonio. Scommettiamo che la probabilità che venga fatto sesso fuori dal matrimonio sia più alta della probabilità che un preservativo si rompa?
E… no: se usi bene il preservativo, questo non si rompe. Se si rompe è perché lo hai usato male. Stessa cosa che volevi dire della castita, immagino
Anche le care vecchie pippe, perchè no?
@enrico
esistono altri modi per essere contagiati… strano che tu, dall’alto della tua sagace arroganza, non lo sappia.
E non sto parlando solo di siringhe!
Per il resto mi associo a tutti quelli che ti hanno giudicato per quel che sei, aggiungendo un aggettivo che, mi sembra, manca: svergognato!
*Reiuky
E allora?
*Milamber
Lo so ma io elimino prima una vuia di trasmissione.
Se il preservativo servisse a risparmiare un solo caso di HIV, incitare a non usarlo servirebbe soltanto a confermare l’ idea che abbiamo di qual grande delinquente sia quell’ omino vestito come un albero di natale che é b16 (mi rifiuto di scriverne il nome).
Grazie Giuseppe almeno lei legge cosa scrivo altri mi invitano cortesemente al suicidio.
Allora li leggi i miei commenti.
Guarda è proprio perchè io li leggo i tuoi che ti scrivo certe cose. 😆
“cortesemente”.
pure troppo per chi lorda i commenti con le MEDESIME sciocchezze da tempo immemorabile fregandosene altamente delle risposte già avute in merito.
Contro le opinioni i fatti; quelli che abitualmente amate nascondere.
Suor Miriam Duggan, della contea di Limerick in Irlanda, è stata premiata dallo University College di Cork per la sua dedizione ai malati di Aids/Hiv e per l’impegno nella lotta alla pandemia in Africa. Laureata in medicina e missionaria francescana delle Sisters for Africa, la religiosa ha lavorato in Uganda come responsabile medico del St. Francis’ Hospital, Nsambya, a Kampala. Nel 1987, ha lanciato il programma di prevenzione Youth Alive, per affrontare le cause principali della diffusione dell’HIV e aiutare i giovani a fare scelte responsabili per non contrarre l’AIDS, basate su fedeltà al matrimonio e astinenza.
Grazie a questo programma, il numero dei contagi in Uganda è diminuito. Il progetto, riferisce l’agenzia Fides, è stato promosso anche in altri 21 Paesi africani. In Uganda (paese in grande maggioranza cattolico), tra il 1991 e il 2001, si è riusciti a ridurre del 10% il numero di persone infette (unico stato africano), mentre nel 2002 il tasso di prevalenza di Aids ha fatto registrare un calo dal 28,9% al 9,8%.
personalmente non ho mai risposto ad un tuo post ed ho quasi paura a farlo comunque a parte che in Africa prendersi l’hiv è molto facile visto che basta una trasfusione di sangue infetto in ospedali fatiscenti dove non esiste screening preventivo sui donatori per diventare sieropositivo, veniamo al sesso (che ti fa tanta paura, mi pare di aver capito) e dimmi quando una sola malattia a trasmissione sessuale è stata debellata ricorrendo all’astinenza! Gabriele Falloppio nel XVI° secolo intuì che la sifilide si diffondeva con rapporti sessuali non protetti con le prostitute e brevettò il “sacchetto di essenze”, archetipo del preservativo, per limitare la mortalità che uccise quasi 3 milioni di persone in quel secolo, questo 450 anni fa, e adesso che sappiamo come si diffondono malattie simili dovremo fare un salto indietro nel tempo di 5 secoli e ritornare all’astinenza, impraticabile perchè correlata all’istinto di procreazione che è il più forte in natura?
E la monogamia responsabile verso prima di tutto sè stessi ed il coniuge?
prima di tutto bisogna essere sposati, per avere un coniuge (e la monogamia verso il partner, inteso come “non cambiare nemmeno partner dal primo che hai in poi”, è una cosa che non avviene nemmeno nei paesi più cristiani. figurarsi in un paese dove non avere figli è considerato una vergogna e per questo esistono figure come gli “inseminatori”, una funzione riconosciuta di un amico o conoscente che si “occupa” di “evitare la vergogna” ai maschi sterili. col loro consenso)
e DI SICURO dire almeno “se non riesci a tenerlo nelle braghe, ALMENO mettici su un preservativo” aiuta più che non parlare affatto di esso. non sostituisce la castità, a quando non c’è la castità è un valido aiuto, ed è ipocrita nasconderlo.
Ripeto ma leggete cosa scrivo?
@Enrico
Si, lo leggiamo. La solita nenia. Se uno vuole avere un rapporto sessuale, non ca**I tuoi. Se usa il preservativo, bene. Il tuo giudizio è irrilevante.
@ giuseppe
a fare scelte responsabili per non contrarre l’AIDS, basate su (…) e astinenza
Astieniti, giuseppe….
Noi non possiamo che essere contenti e l’umanità grata….
Uganda, eh?
http://www.nytimes.com/2010/05/10/world/africa/10aids.html?pagewanted=all
http://thinkprogress.org/health/2012/08/03/637971/hiv-rate-rises-in-uganda/?mobile=nc
http://www.observer.ug/index.php?option=com_content&task=view&id=17761&Itemid=114
@ gmd85
Quel che è veramente curioso è che giuseppe non ne azzecchi una neanche per sbaglio.
Il bello è che continua imperterrito. O non li ha letti o li ignora di proposito.
La cosa più pazzesca è che in Uganda i gay sono completamente criminalizzati (Museveni vuole addirittura la PENA DI MORTE, con l’avallo della sgualdrina cattolica, cioè la madrina di Giuseppe ed Enrico).
Questi pazzoidi idolatri, quindi, sabotano dall’interno il loro stesso programma (e quello delle ong laiche) escludendo APPOSTA dall’informazione e dall’accesso ai preservativi e alle cure mediche antivirali una fetta importantissima della popolazione, quella gay.
Popolazione ad alto rischio – direttamente proporzionale al livello di apartheid indotto dai pazzoidi cattolici al potere – che tramite il “ponte” della bisessualità diffonde il contagio.
Così hanno ottenuto un doppio risultato:
– additare i gay come gli unici veri untori della loro “santa” società cattolica per meglio poterli mettere a morte;
– propugnare il loro modello fallimentare di società e di sessualità scaricando su di un comodo capro espiatorio origini e motivazioni del contagio.
Il tutto, nel Paese che SI VANTA di essere “il più cattolico dell’Africa” e che – GUARDA CASO – è uno dei più corrotti e violenti.
Saranno malati di cattolicume papista, oltre che di AIDS?
Contro le minchiate i fatti:
Secondo quanto reso pubblico da ‘African Voice’ l’Etiopia ha avviato una straordinaria campagna per abbattere la diffusione del virus dell’Aids quadruplicando la distribuzione di preservativi e prolungando le cure gratuite per i malati. Un programma non facile, ma possibile: basti pensare che secondo i dati del ministero della Salute nel 2001, quando si e’ dato il via al primo piano anti-Aids, la popolazione affetta dal virus era circa il 25 per cento, soprattutto giovani. Oggi la media e’ calata sotto il 3 per cento (si tratta di circa 1,2 milioni di etiopi), fermandosi a un 2,4 nei centri urbani (dove il livello di formazione e istruzione e’ piu’ alto) e raggiungendo un 7,7 nelle zone rurali (dove ignoranza e credenze popolari frenano bruscamente cure e prevenzione).
L’obiettivo del governo ora e’ intensificare la strada intrapresa arrivando a abbattere la soglia dei malati all’1 per cento. Per riuscirci il governo dell’Etiopia ha previsto un aumento della distribuzione dei farmaci, in modo da estendere il trattamento dall’attuale 60 per cento della popolazione, all’85, coinvolgendo cosi’ altri 400mila malati. Poi, per far in modo che il trattamento sia realmente efficace e’ prevista la creazione di ulteriori 3mila centri specializzati nella cura dell’Aids da spalmare sull’intero territorio. Un ulteriore fronte su cui agire e’ quello della distribuzione gratuita dei preservativi: si intende passare dagli attuali 97 milioni a 400 milioni all’anno. Oltre alle cure, il governo ritiene indispensabile agire soprattutto sul fronte della prevenzione.
In questo senso la prima cosa da fare e’ potenziare l’informazione tra i cittadini. Secondo una recente ricerca una considerevole percentuale di giovani tra i 12 e i 24 anni d’eta’ non ha mai sentito parlare di preservativi, mentre un terzo non usa il condom perche’ lo ritiene ‘immorale’, e il 48 per cento ritiene che sia inutile nel matrimonio. Il governo intende poi affrontare anche lo spinoso caso della prevenzione tra omosessuali: vuole promuovere apertamente l’uso del preservativo anche tra questa fetta di popolazione. Si tratta di una svolta se si pensa che in Etiopia l’omosessualita’ e’ considerata un crimine sanzionabile con una pena che va dai 3 ai 12 mesi di carcere.
l’ultimo ministro della sanità ad avere incentivato la campagna per l’uso del condom è stato De Lorenzo (aimè) dopo solo tante vane parole ma gli spot pro condom sono letteralemente spariti dalle tv nostrane.
Non è un caso che per lo spot abbiano scelto un gay, così si mandano contemporaneamente due messaggi: uno che l’AIDS è raba da “froci”, due che passi usare il preservativo per difendersi dalle malattie, ma mai sia che lo si usi per evitare gravidanze indesiderate.
Visto che i mi(ni)steri italiani hanno sempre dei problemi con questi argomenti, per non aspettare altri 50 anni, suggerisco ai lettori di fare studiare il tedesco ai loro figli.
Andate un po’ a vedere sul sito internet loveline.de portale internet per i giovani della Bundeszentrale für gesundheitliche Aufklärung all’indirizzo https://www.loveline.de/index.php e troverete informazioni su argomenti sessuali.
Domanda 1: Ma al governo in Germania non c’è la bieca Angela Merkel della CDU (tedesca), evidentemente molto diversa dalla CDU italiana?
Domanda 2: Come mai che in Germania qualche organismo federale queste cose le fa, e invece in Italia no? … io ho qualche teoria in proposito, ma lascio la domanda aperta per vedere se qualche altro lettore ha delle altre ipotesi …
saluti
Beatrice
Già. Oppure si può leggere il materiale informativo dell’Associazione svizzera contro l’aids, che ha il pregio di essere molto dettagliato e in italiano.
http://www.aids.ch/i/fragen/kondome.php
E’ scritto in italiano perchè gli svizzeri sono convinti che siamo noi italiani la causa dell’aids. 😆
Per i “cattolici”:
http://www.niaid.nih.gov/about/organization/dmid/documents/condomreport.pdf
http://www.stopaids.it/prevenzione-hiv/la-prevenzione/il-preservativo
I “CATTOLICI” non hanno ancora avuto l’ ONESTA’ di leggere (e commentare) i due articoli che ho linkato qui sopra, e continuano piuttosto a BLATERARE (=DELIRARE) lungo il thread senza COGNIZIONE DI CAUSA??? 👿
Come al solito cercate soluzioni tampone invece di rimuovere le cause dei problemi. Continuando cosi, nel tempo non ci sarà nessuna protezione possibile; non resterà che l’estinzione.
http://www.aids.ch/shop/produkte/infomaterial/pdf/1001-03_SaferSex_it.pdf
@ giuseppe
“Come al solito cercate soluzioni tampone invece di rimuovere le cause dei problemi.”
ahi ragione bisogna rimuove il root cause, perche non fatte la scelta piu sicura, la castrazione fisica? Tolto il dente tolto il dolore.
Ma veramente si ci estingue anche se si pratica l’astinenza sessuale, ti pare?
sempre con questa toppa della castita,sè ci fosse un po di riflessione,immaginate se ha tempi del mal francese è poi della sifilide la castita fosse stata imposta come legge,in primis i nobili sarebbero impazziti ,il popolo non nè parliamo,per il resto per chi vol intendere,intenda…….
Se ci piacesse rimuovere le cause di tutti problemi per giuseppe sarebbe un bel guaio. Meglio che l’intenzione non sia questa, no?
Dal testo citato da Sandra :
Che cosa significa una rottura del profilattico per il rischio di trasmissione dell’HIV?
Se un preservativo si lacera o si sfila durante il rapporto, allora non offre più protezione. Perciò, una panne del preservativo rappresenta – tanto quanto un rapporto non protetto – un rischio di infezione da HIV e da MST.
E questo é solo un aspetto del problema.
Unghie curate e procurarsi la misura giusta, così non si rompe e non si sfila. Basta informarsi, giuseppe.
lui non ha di questi problemi
@ giuseppe
Che dire giuseppe, per te dieci rapporti non protetti con sieropositivi equivalgono al rischio derivante dalla probabilità di rottura dello 0,4% del preservativo nei medesimi 10 rapporti….
Ma hai idea di cosa sia il calcolo delle probabilità?
Il preservativo non ti va bene perché la Chiesa lo proibisce. Per quanto sia una posizione ridicola lo è meno dei tuoi tentativi disperati di giustificare l’ingiustificabile.
Stessa cosa per la castità.
“Che cosa significa il non praticare correttamente la castità per il rischio di trasmissione dell’HIV?
Se non si pratica correttamente la castità, allora non offre più protezione. Perciò, una panne della castità rappresenta – tanto quanto un rapporto non protetto – un rischio di infezione da HIV e da MST.
E questo é solo un aspetto del problema.”
Ora… è più probabile che si pratichi male la castità o che si rompa un preservativo?
probabile che non praticare correttamente la castità significhi prestare attenzione alla prima “colomba” (che sappiamo tutti a quale classe di vertebrati appartiene) che ti viene a dire “annunciaziò annunciaziò”.
del resto appunto, a sentire i cristiani, abbiamo la prova provata che la castità non è affatto efficace al 100%
Che vuoi che ti dica, tanti auguri !
ma tutto il cristianesimo non si basa mica sul palese fallimento dell’astinenza?
@ Kaworu
🙂
vedo che il soggetto qui sotto ha conservato gli stessi vecchi problemi di empatia, comprensione e ora si aggiungono anche quelli di memoria, dato che porello, non ricorda ciò che gli ho detto tempo fa… e va beh, sarà l’età. capita.
Non lo sapevo.
Legga questo esempio di ragazza normale che sapeva scegliere.
http://www.santiebeati.it/dettaglio/95583
Come puoi paragonare la storia di una povera ragazza che si è difesa da uno stupro con un rapporto sessuale volontario tra due persone? Chi cavolo sceglie di essere stuprato Enrico? Ma ti rendi conto delle cose disgustose che dici?
Le tue idee mi fanno veramente ribrezzo.
@ Enrico
Ma una volta non era santa Maria Goretti la ragazzina che preferì farsi uccidere piuttosto che rinunciare all’integrità anatomica del suo imene? Ora è saltata fuori anche ‘sta Pascasia Munguhashire! Comunque sia, mi preme ricordarti che, nel cosiddetto martirio della Maria Goretti, gli eventi sono stati alquanto confusi, e probabilmente le cose sono andate in modo molto diverso dalla ricostruzione edificante, che ne hanno proposto a posteriori le gerarchie cattoliche. Mi viene il sospetto che, anche con la Pascasia Munguhashire, le cose non stiano proprio come le raccontate voi. A volte a pensar male…
@ Enrico
Ti ho già chiesto se eri presente….
@ Enrico
Capisco che per voi i sentito dire e i racconti fatti 30 anni dopo siano più importanti di qualsiasi verifica dei fatti ma questo dovrebbe frenarti dall’uscirtene con noi con certi argomenti.
Parafrasandoti a capocchia: hai un modello matematico di quanto dici?
io lo dico enrico e troppo tollerato,per me rasenta un pensiero criminale……io lo reputo un infame con patente,…..
*giordanobruno
Lei immagino abbia letto il libro di Giordano Bruno Guerri?Io le dico va bene legga anche gli atti del processo penale e canonico sul caso Goretti.Le chiedo perchè è morta Maria?
@ Enrico
Ad uno che si è permesso di affermare che il l’uso del preservativo non è efficace nella profilassi delle malattie a trasmissione sessuale, non so proprio che rispondere – mi verrebbe quasi voglia di invitarti a leggere (e meditare) con attenzione il Coro delle Vergini nell’Ifigonia in Culide: a volte certe letture aiutano…
Quanto poi a Maria Goretti, meglio lasciar perdere.
Io ribadsico mai detto che il preservativo non diminuisce la possibilità ma non non dà certezze.
Spiegherai allora il eprché la tua stramaledetta chiesa si affanni tanto a vietarlo, spero. O neghi che lo faccia?
Per motivi etici. Usare il preservativo all’interno di un rapporto cnoigale è umiliante per entrambi i coniugi e mi riferisco a persone sane. Il fatto è che poi il contagio per via sessuale può essere evitato con l’astinenza.Il preservativo non è una panacea per evidento motivi scientifici.
Per motivi etici, confondere l’etica con il sesso è indecente.
@Enrico
Dai, su…
Enrico
Io e mia moglie usiamo da 18 anni il profilattico, per scelta, come anticoncezionale ed abbiamo 2 figli, entrambi voluti.
Solo dei fondamentalisti cattolici prevenuti e che parlano di ciò che non conoscono possono ritenere degradante l’uso del preservativo come anticoncezionale o per proteggersi da malattie. Altri cristiani non hanno problemi con gli anticoncezionali.
Ed il profilattico non si è mai rotto, ha svolto sempre egregiamente la sua funzione, basta seguire delle elementari regole alla portata di tutti. Se si vedono i test a cui devono sottostare ci si stupisce che si possano rompere.
La probabilità di rottura è ingigantita ad arte dai suoi denigratori (ho letto articoli allucinanti a riguardo) e fa riferimento ad una fase iniziale in cui erano meno affidabili, ma tutti i prodotti subiscono delle evoluzioni che li rendono più affidabili e resistenti.
A giuseppe, enrico & co.
facciamo un paio di ipotesi:
1) avete ragione e l’astinenza prima del matrimonio e la successiva monogamia è il miglior modo per fermare l’HIV (tralasciamo anche il -non- piccolo dettaglio che il partner potrebbe essere sieropositivo).
2) a meno di non voler negare la realtà concreta totalmente, non si potrà raggiungere un 100% di persone caste e monogame dall’oggi al domani, ma ci sarà un percentuale che non lo sono.
Poichè il preservativo diminuisce drasticamente il rischio di contagio rispetto ad un rapporto non protetto, discende da queste ipotesi che un approccio castità/monogamia + presevartivo riduce ulteriormente la diffusione dell’HIV rispetto ad un approccio castità/monogamia senza preservativo.
Quindi perchè non prenderlo in considerazione? (A parte le paranoie sessuali di gente che la sessualità non la pratica?)
lascia perde FEDEb——- enrico farebbe infettare milioni di donne coniugate se le stesse dopo vari rifiuti non concedesse il debito coniugale,magari perchè il marito vuole procreare(come il macismo che in varie zone d africa è ancora presente è purtroppo le dinamiche son le stesse),..,parli con un “uomo”,che ha la testa nel xiii secolo…
*FedeB
Ma io e Giuseppe cosa abbiamo scritto?
Il problema della coppia coniugata è difficile da risolvere in quanto la castità offende entrambi i coniugi esistono però grazie alla scienza, nata in ambiente cattolico, terapie atte a ridurre il rischio.
Non dire ca**ate. E attieniti alle premesse del discorso.
Se vuoi ti riporto le tue pseudoproporzioni.
Enrico, la scienza non è nata in ambiente genericamente cattolico, ma proprio nelle sagrestie e nelle parrocchie. Tu mi insegni che i papi sono tutti premi nobel e i cardinali medaglie Fields. Notoriamente ogni inginocchiatoio è dotato di alambicchi e ogni confessionale di un amperometro. E i crocifissi laser e i santini al tornasole dove li mettiamo?
Galileo era ateo?
Enrì, a parte il fatto che sei disonesto eprché batti su argomenti che non riguardano la premessa, quella della scienza in ambiente cristiano è stata una fase, preceduta da altre e ampiamente superata dalla rivoluazione scientifica. Tu continua pure a credere quello che vuoi. E lascia stare Galileo, che doveva pararsi il culo con santa amdre chiesa. Coraggio, adesso, portala alle lunghe parlando dia ltro come sei solito fare.
Galileo si era fatto prete di nascosto e portava tre cilici, ma siccome in quell’ambiente i cristiani erano perseguitati si comportava come se la bibbia per lui fosse un cumulo di sciocchezze.
C’è, secondo me e in aggiunta a ciò di cui tutti voi avete detto, un altro modo anche più subdolo con cui stanno boicottando il condom: il costo elevatissimo che di questi tempi raggiunge.
Ma figuriamoci se Mr Monti prenderà provvedimenti…o meglio, li prenderà ma alzando ancora più il prezzo, magari inventandosi qualche tassa sulla ‘pubblica morale’ 😉
La Chiesa (e lo Stato italiano come riflesso condizionato) censura il preservativo per non diffondere usi impropri della tiara.
La tiara non é in uso da oltre 40 anni. Aggiornati per spararne di nuove.
Mi raccomando, massima attenzione alla tiara. E’ una questione di rigore argomentativo fondamentale. Mica una quisquilia come negare l’evidenza.
E continuano a creare questo terrorismo sul sesso per NON fare socializzare le persone…che immensa tristezza 🙁 🙁 🙁
Ormai del resto per il popolino italiota bello rincretinito dalle trasmissioni come uomini e donne e grandi fratelli in edizione italiota (in trasmissioni di altre nazioni rapporti sessuali tra partecipanti ci sono) in linea con i dettami della chiesa cattocolica…
Del resto terrorizzi le persone sul sesso, le controlli, il popolo si annoia ed inizia ad andare in chiesa a pregare …è con questo discorso che tutti i vari pretacci delle varie religioni hanno controllato e cercano di controllare l’umanità..
Ma a me non mi fregate… perchè io suo il cervello
VIVA LA POLIGAMIA SINCERA 🙂 🙂 .-)
E se proprio volete sentirvi sicuri usate il preservativo alla faccia di pretacci, rabbini ed imam barbitti e barbuti.
DucaLamberti74
FedeB scrive:
4 dicembre 2012 alle 8:42
A giuseppe, enrico & co.
facciamo un paio di ipotesi:
1) avete ragione e l’astinenza prima del matrimonio e la successiva monogamia è il miglior modo per fermare l’HIV (tralasciamo anche il -non- piccolo dettaglio che il partner potrebbe essere sieropositivo).
2) a meno di non voler negare la realtà concreta totalmente, non si potrà raggiungere un 100% di persone caste e monogame dall’oggi al domani, ma ci sarà un percentuale che non lo sono.
Poichè il preservativo diminuisce drasticamente il rischio di contagio rispetto ad un rapporto non protetto, discende da queste ipotesi che un approccio castità/monogamia + presevartivo riduce ulteriormente la diffusione dell’HIV rispetto ad un approccio castità/monogamia senza preservativo.
Quindi perchè non prenderlo in considerazione? (A parte le paranoie sessuali di gente che la sessualità non la pratica?)
Se leggi bene, io non ho mai detto che il preservativo non va usato. Tra tutti i mali si sceglie sempre il minore, secondo una vecchia regola. Quello che ho sempre contestato e continuo a contestare é la logica assurda di chi continua a sostenere che il preservativo risolva da solo il problema dell’aids, contraddicendo qualunque studio scientifico a tal proposito.
…e anche il papa, nella famosa intervista in aereo per l’Africa ( intervista manipolata ad arte dagli anticlericali) non ha mai detto testualmente che” il preservativo non va usato”, ma che posto il problema solo in questi termini la situazione si aggrava. Affermazione suffragata da solide analisi scientifiche e sociologiche.
@giuseppe
Ma ci sei o ci fai?
http://www.nytimes.com/2010/05/10/world/africa/10aids.html?pagewanted=all
http://thinkprogress.org/health/2012/08/03/637971/hiv-rate-rises-in-uganda/?mobile=nc
http://www.observer.ug/index.php?option=com_content&task=view&id=17761&Itemid=114
http://it.wikipedia.org/wiki/Edward_C._Green
il bello e’ che questi insetti senza scrupoli si permettono di dichiarare il falso sulla pelle delle persone pur di affermare la loro ideologia anacronistica e cretina. Sono servi volontari di una congrega di palazzinari repressi e non se ne vergognano.
Tanto per completare, riportando dati e fatti, contro le solite opinioni. E per accontentare i vari Stefano, Kaworu e altri che mi contestano di fare affermazioni senza mai supportarle con dati.
“Non si può risolvere il flagello [dell’Aids] con la distribuzione di preservativi: al contrario, il rischio è di aumentare il problema”. Da giorni questa frase di Benedetto XVI viene accusata di insensibilità verso la tragica epidemia che colpisce molte parti del mondo, ma soprattutto l’Africa.
Il ministro olandese Bert Koenders ha detto che le parole del pontefice sono “estremamente pericolose e molto gravi” e che il papa “rende le cose più difficili”; il ministero francese degli esteri ha detto che i commenti di Benedetto XVI sono “una minaccia alla salute pubblica e al dovere di salvare vite umane”; il ministro tedesco della sanità ha giudicato “irresponsabile” il privare del preservativo i “più poveri dei poveri”.
Tanto (falso) umanitarismo di rappresentanti di governi europei è anzitutto irrazionale e per nulla scientifico. La stessa agenzia Onu per la lotta all’Aids ha dovuto confessare – in uno studio del 2003 – che il condom fallisce in almeno il 10% dei casi. Altri studi dimostrano che le percentuali di fallimento nel fermare l’epidemia raggiungono anche il 50%. In Thailandia, il dott. Somchai Pinyopornpanich, vicedirettore generale del dipartimento per il controllo delle malattie a Bangkok, afferma che si ammala di Aids il 46,9% di uomini che usano il preservativo e il 39,1% delle donne.
Anche l’affermazione del papa che “il rischio è di aumentare il problema” è confermato dalle statistiche. Paesi come il Sud Africa, che hanno abbracciato in pieno la campagna sul “sesso sicuro” con l’uso del condom, sostenuta dall’Onu, l’Unione europea e varie organizzazioni non governative, hanno visto uno spaventoso incremento della diffusione dell’Aids. Al contrario, Paesi dove si spingeva alla responsabilità, all’astinenza e alla fedeltà, hanno visto una riduzione dell’epidemia.
Valga per tutti lo studio del dott. Edward Green del Centro sulla popolazione e lo sviluppo di Harvard che ha verificato il programma ABC (Abstinence; Be faithful; Condom, cioè astinenza, fedeltà, preservativo) applicato in Uganda dal 1986 e che, dal 1991, ha visto un declino delle infezioni dal 21% al 6%. Non va dimenticato che Green era un sostenitore del “sesso sicuro” con il condom e invece è divenuto un sostenitore dell’astinenza e della fedeltà nei rapporti di coppia.
“il condom fallisce in almeno il 10% dei casi”
mi pare un’ottima cosa rispetto al 100% del sesso non sicuro
E ti ricordo che secondo la dottrina cattolica il preservativo non va usato mai
A parte il fatto che Ratzinger in un’intervista del 2010 aveva ammesso l’uso del preservativo per prostituti maschi, in quanto strumento di moralizzazione e atto di responsabilità, proprio nel confronti della diffusione del virus hiv.
@ giuseppe
“riportare questi dati é un modo come un altro per autoglorificarsi che non serve a niente”
In risposta all’intervento di giuseppe in fase maniacale riporto quello in fase depressiva….
Non ti meravigliare se qualcuno ti ricorda di prendere le pillole….
@giuseppe
Rileggiti gli articoli giusto un commento più su. Per il resto, complimenti per il solito (non)spessore argomentativo.
@ giuseppe
Se tu capissi sia cosa scrivi sia cosa leggi non avresti scritto questo post. Invece l’hai scritto.
Sopra c’è qualche dato che contraddice i tuoi numeri da tombola….
giuseppe non ha affatto chiaro il concetto di dato e lo confonde con quello di arringa. Comprensibile, del resto.
più probabile ancora che lo confonda col concetto di “aringa”. in salamoia
@giuseppe.
Rileggiti meglio le dichiarazioni di Green. I dati ONU attestai al 10% non costituiscono percentuale rilevante, almeno non tanto da giustificare la demonizzazione dei preservativi. Quanto all’Uganda, ti ho già riportato i dati del fallimento, poco più su. Vallo a dire alla suorina. Per il resto, niente di nuovo, sempre il solito (non)spessore argomentativo. Bravo, bravo.
Autentici mostri.
Come i vari Enrico e Giuseppe che invocano dati scentifici sulla protezione che può dare un preservativo, giusto perchè non avere la cintura di sicurezza o l’airbag è lo stesso tanto non ti salvano al 100%.
Chiedono riscontri scentifici quando basano la loro vita su dogmi ed esistenze indimostrabili, geni.
Mostri inumani perchè meglio avere milioni di disgraziati e morti invece che solo peccatori (secondo loro)
Fate pena, paura e anche rabbia per quanto siete ottusi.
Guarda potrebbero adottare lo stesso approccio multiculturale e multietnico di alcuni musulmani come riportato da un mediatore culturale (molto comunistoide italiota) che sosteneva:
Il difficile è fare capire ai musulmani di mettersi la cintura di sicurezza in quanto sostengono per il loro bakcground culturale che…LA LORO VITA E’ NELLE MANI DI ALLAH
Ecco…possiamo dire quindi di NON mettere il preservativo…e lasciare che la nostra vita sia nelle mani di dio e che quindi l’aIDS è colpa dei fornicatori peccatori che non rispettano il volere di dio
DucaLamberti74
ci sono occasioni in cui si potrebbe semplicemente tacere, si farebbe una figura migliore. Ma no, i vari enrichi e giuseppi devono dire la loro.
e la tristezza è che non si tratta di un enrico o di un giuseppe, che sarebbero anche sopportabili, ma sono tanti, e pretendono di dare lezioni di “umanità” agli altri. Loro che l’umanità non sanno nemmeno da che parte stia.
Che pena.
Alle argomentazioni o ai commenti portati da me ed Enrico, senza offendere nessuno, ecco le vostre risposte :
Fate pena, paura e anche rabbia per quanto siete ottusi.
Non ti meravigliare se qualcuno ti ricorda di prendere le pillole….
La Chiesa (e lo Stato italiano come riflesso condizionato) censura il preservativo per non diffondere usi impropri della tiara.
Il preservativo non ti va bene perché la Chiesa lo proibisce. Per quanto sia una posizione ridicola lo è meno dei tuoi tentativi disperati di giustificare l’ingiustificabile.
Loro che l’umanità non sanno nemmeno da che parte stia.
Enrico, sei tristissimo e fai pietà. Ma te lo dico perché ti voglio bene.
———————————————————————————————————
Tipica reazione violenta di chi é intollerante e non sopporta opinioni e fatti che possano contraddire la propria visione della realtà. Ecco perché siete molto pericolosi per l’umanità.
E squallidi, tanto squallidi.
Seeeee, certo.
Prova a quantificare il tempo che passi qui a fare l’idiota e a scrivere comemnti senza senso, i quali, per inciso, non contraddicono una beneamata mazza, e dimmi chi ti sembra squallido. Gli insulti, sempre se si possno definire tali, te li tiri addosso da solo. Anche quest’ultimo commento: a cosa serve se non a fare l’ennesimo piagnisteo?
Continua pure.
C.V.D.
Giuseppe, io sto ancora aspettando un metodo protettivo che funzioni meglio del preservativo.
E… no, come ho già detto la castità ha una percentuale di fallimento nettamente più elevata del preservativo, essendo applicata molto peggio.
Questo senza contare che un preservativo usato male può non rompersi, dando ancora protezione, mentre la castità usata male da protezione pari a zero.
Le statistiche non si fanno sui casi in cui “buoni”, altrimenti posso asserire che il preservativo da una protezione 100%, escludendo tutti i casi in cui è stato usato male e quindi si è rotto.
giuseepppeeeeeeee rientra in casa che fa freddo giuseeeppeeeee
mi raccomando prima di metterti a tavola lavati le mani e prendi le pillole che mamma ha lasciato sul comodino. capito giusepppeeeeeeeeee
La tua testolina vuota non sa concepire altro che insulti. Sei il peggiore; mai un intervento che non sia fatto di qualche parolina (ripetuta maniacalmente) offensiva. Hai bisogno di pilloloni,non di semplici pillole.
Magari sarai uno dei tanti che si ripresenta con un altro nomignolo per potere scaricare le sue nevrosi. Mi dispice per te, ma credo che il caso sia molto grave.
Nah, non servono certi mezzucci con te. In compenso qualuno dei tuoi compagnucci di merende lo fa.
Rassegnati, neanche gli insulti ti vengono bene. E poi, fosse vero che sei stato insultato, porgi l’altra guancia. Sempre che tu non ti definisca cristiano per come ti conviene.
Ah, hai quantificato o no il tmpo che passi qui a lurkare? 🙂
P.S. Vedi che fai tutto tu?
giuseppe, secondo me se firestarter non ti si rivolgesse in tale modo, ne soffriresti al punto di cessare ogni frequentazione del sito.
poi magari sbaglio…
manimal, azzeccato. fondamentalmente questa gente (compreso il suo rivoltante correligionario) cerca attenzione, e sta qui perchè, nel bene e nel male, ne riceve.
non dandogliela, la loro presenza si diraderebbe fino alla sparizione (non prima di un probabile excursus nel disgusto).
che vita “reale” triste però. tanta compassione.
Commissione Europea:(se metto il link poi il filtro mi blocca quindi copio/incollo)
IP/03/1410
Bruxelles, 20 ottobre 2003
HIV/AIDS: la ricerca europea fornisce prove evidenti
che il profilattico protegge dal virus
Nonostante i recenti dubbi sul possibile passaggio del virus dell’HIV
attraverso i pori dei preservativi in lattice, i progetti di ricerca dell’UE
provano scientificamente il contrario: se usato correttamente, il profilattico
garantisce la massima sicurezza. Negli ultimi 15 anni, la Commissione ha
sostenuto, in questo campo, oltre una decina di progetti di ricerca in tutta
Europa, oltre che in Asia e in Africa, le zone più colpite dalla pandemia
dell’AIDS. Queste iniziative europee si sono concentrate sulla porosità
potenziale e sugli standard di qualità dei preservativi, anche attraverso studi
sulla trasmissione dell’infezione all’interno delle coppie e tra le prostitute. I
test scientifici hanno dimostrato che il preservativo è l’unica protezione
efficace contro l’HIV/AIDS. Ogni anno, il virus miete oltre 3 milioni di vittime e
la lotta contro l’HIV/AIDS si affida essenzialmente a metodi di protezione, tra
cui il preservativo.
“Mi baso su dichiarazioni che poggiano su prove scientificamente valide ed è
assolutamente dimostrabile che il preservativo costituisca il miglior metodo per
prevenire l’infezione da HIV”, ha affermato il commissario europeo per la Ricerca,
Philippe Busquin. Qualsiasi dichiarazione non fondata su prove scientificamente
valide non è plausibile.”
“Il profilattico rappresenta una parte della soluzione”, ha aggiunto il commissario per
lo Sviluppo e l’aiuto umanitario, Poul Nielson. “La sua condanna, una parte del
problema.”
Killer mondiale
L’HIV/AIDS è la più grave pandemia che abbia mai colpito il Pianeta. Ogni anno il
virus infetta cinque milioni di persone, uccidendone tre milioni, di cui gran parte
senza essere stata sottoposta ad alcun trattamento. Le popolazioni maggiormente
colpite sono quelle più povere e vulnerabili. Data la mancanza di un trattamento
efficace, tutti gli sforzi si concentrano sulle strategie di prevenzione, comprendenti
l’utilizzo del preservativo.
Efficacia al 100%
Con oltre 40 milioni di portatori del virus dell’HIV nel mondo, le misure preventive
devono basarsi su prove scientifiche. Negli ultimi 15 anni, la Commissione europea
ha finanziato diversi progetti di ricerca volti a studiare, in modo diretto o indiretto,
l’uso del preservativo nel quadro della prevenzione delle malattie sessualmente
trasmissibili, tra cui l’HIV/AIDS.
2
Si tratta di progetti realizzati non solo in Europa, ma anche in Asia e nell’Africa
subsahariana, dove si registra la massima incidenza dell’epidemia da HIV. Tutti gli
studi effettuati hanno dimostrato che il preservativo maschile è un metodo valido per
prevenire la trasmissione dell’HIV, con un tasso di efficacia prossimo al 100% se
usato correttamente.
Ermeticamente sicuro
Un progetto teso a valutare e a confrontare i diversi metodi per individuare eventuali
fori nei profilattici ha permesso anche di determinare il livello di sicurezza e di
efficacia dei diversi dispositivi che costituiscono una barriera fisica alla trasmissione
del virus. Il progetto per la valutazione dei metodi di rilevamento di fori nei profilattici,
finanziato dall’UE, ha analizzato la permeabilità all’acqua, all’aria e ionica per definire
le norme necessarie di controllo della qualità. Le conclusioni di tale studio hanno
permesso di ottenere metodi di valutazione più uniformi della sicurezza dei
profilattici.
Una drastica riduzione dei rischi
Una ricerca europea che ha coinvolto più istituti, finanziato dalla Commissione
europea attraverso vari progetti di ricerca, tra cui “AIDS: heterosexual transmission”
(AIDS: trasmissione eterosessuale) e “EC concerted action on the heterosexual
transmission of HIV” (azione concertata a livello CE sulla trasmissione eterosessuale
dell’HIV), ha seguito, per un periodo di 12-21 mesi, oltre 563 coppie con un partner
sieropositivo. Nelle 123 coppie che utilizzavano il preservativo ad ogni rapporto
vaginale o anale non si è avuto alcun caso di sieroconversione, mentre si sono
registrate 12 sieroconversioni tra i 122 partner che non utilizzavano il preservativo
con regolarità. Il consorzio ha concluso che non si ha trasmissione dell’HIV tra
soggetti che fanno un uso sistematico del profilattico.
Il preservativo è meglio
Un altro studio, sempre finanziato dall’UE, riguardante 866 prostitute in diversi paesi
europei (HIV infection in female prostitutes) ha concluso che il mancato utilizzo del
preservativo è associato all’infezione da HIV. Secondo tale studio, inoltre, i
lubrificanti a base di vaselina potrebbero diminuire l’efficacia dei profilattici.
Le conclusioni di un recente meeting di esperti internazionali nel campo dell’HIV,
sempre finanziato dall’UE, tenutosi ad Anversa il 12-15 maggio 2002, indicano che il
preservativo maschile rappresenta l’unica protezione efficace contro la trasmissione
dell’HIV.
Me ne direte di tutti i colori, ma non m’importa…
Pochi giorni fa, ascoltando una trasmissione RAI, son venuto a sapere che in Italia ci sono circa 160.000 sieropositivi dei quali i due terzi sono stranieri. Poche frasi dopo viene fuori che ogni sieropositivo costa alla sanità italiana oltre 40.000 euro l’anno solo per i medicinali. Orbene, visto che uno dei ritornelli preferiti dagli “accoglienti” insiste sulla pretesa per la quale gli stranieri sarebbero una risorsa insostituibile per l’Italia e che gli Italiani senza di loro sarebbero alla frutta, come conciliare una spesa simile? Ricordiamo che 40.000 euro equivalgono al doppio dell’imponibile annuo di un pensionato con un buon rettito (qualcuno, per favore, rimembri le svariate “riforme” che hanno ammazzato la nostra possibilità di ritirarci dal lavoro), e che Monti (noto “accogliente” insieme a tutto il suo governume europoide) ha fatto che rilasciare una bella predica sulla insostenibilità del sistema sanitario pubblico nazionale. Un taglio facile facile? Rimandare immediatamente al mittente questi malati cronici, affinché pesino sulla sanità e sulla società di provenienza. Grazie.
E.C. . “Rettito” è ovviamente reddito.
Proporre la castità come prevenzione verso l’AIDS è un po’ come proporre il digiuno per prevenire l’indigestione.
beh no dai… è come proporre il digiuno per prevenire la salmonella, l’anisakis e via discorrendo.
Comunque sia, questo modo di “ragionare” (si fa per dire), che critica l’affidabilità del preservativo solo perchè non raggiunge il 100%, è uno degli atteggiamenti tattici suggeriti dai creazionisti e portati avanti dal clero per denigrare la scienza: Negare l’evidenza fino in fondo.
Anzi, qui si tratta di una combinazione di tatticismi: oltre che a negare l’evidenza per rimanere -apparentemente- coerenti, qui si punta il dito sugli inevitabili aspetti negativi, non importa se minoritari: abbiamo il 90% di casi favorevoli? Allora pestiamo con la mazza da baseball sui restanti 10% sfavorevoli.
lo so, lo so.
appunto “siccome non sono sicuro della sicurezza di procedimenti quali pulire e cuocere gli alimenti prima di consumarli, meglio diventare breathariano (se non sai chi sono questi graziosi truffatori, googla)”.
tra parentesi fa sempre comodo il controllo di questioni di base quali cibo e sesso.
Magari vale come per la castità… mangiare per nutrirsi fa parte del digiuno…