Mentre le piazze d’Egitto si infiammano per contrastare la svolta autoritaria e islamista del presidente Morsi, il leader del centro-sinistra appena uscito vittorioso dalle primarie vola in Libia. A incontrare proprio il capo locale dei Fratelli Musulmani, che puntano ad una Libia sotto sharia. Il quotidiano Libero, che di certo non simpatizza per il segretario Pd, ne ha approfittato per sollevare il caso con un titolo ad effetto: Il patto del rosso Bersani con gli estremisti islamici.
Il Manifesto sottolinea come nei paesi arabi si siano affermati Fratelli musulmani e salafiti e la situazione sia ancora instabile. E piuttosto ritiene il viaggio motivato da fini economici: garantire all’Italia la fornitura di idrocarburi in cambio di un appoggio al governo libico. Nonostante le violazioni dei diritti umani abbiano luogo ancora oggi. Lapo Pistelli, il deputato Pd alla Commissione affari esteri che ha organizzato la trasferta e accompagnato il segretario, sull’Huffington Post fa sapere che la scelta di Bersani di recarsi in Libia subito dopo la vittoria su Matteo Renzi è “precisa, politica”.
Secondo Libero, il viaggio è servito “per rafforzare l’immagine di un centrosinistra saldamente filo-arabo”. Il leader Pd ha incontrato vari politici. Prima Mohamed Magarief, il capo di Stato provvisorio, presso la sede del Congresso libico. Ma anche il capo del partito Giustizia e Costruzione (legato ai Fratelli Musulmani) Mohamed Sowane e quello del piccolo partito centrista Abdul Hamid al Naami. Quindi una delegazione di parlamentari donne (a capo coperto).
Bersani pensa già a coltivare i rapporti anche economici con gli altri paesi del Mediterraneo e rilanciare il ruolo dell’Italia, in vista di una vittoria alle prossime politiche di cui si sente sicuro. Ma forse iniziare con Tripoli, per parlare anche con i ‘fratelli’ degli integralisti che tengono sotto scacco l’Egitto, non rapresenta la scelta più azzeccata. E non risultano prese di posizione di Pierluigi Bersani contro il fondamentalismo islamico propugnato da queste formazioni, o a sostegno di una primavera araba davvero laica e democratica.
È importante che i prossimi leader politici che si dichiarano progressisti e che puntano al governo, come Bersani, prestino attenzione anche alla deriva islamista che sta prendendo il Nord Africa, se hanno davvero a cuore la tutela dei diritti umani e non soltanto gli accordi economici. Il fermento della primavera araba ancora non è finito. E contribuire a legittimare senza opporre obiezioni quei governi integralisti che oggi rimpiazzano le dittature precedenti di certo non porterà lontano. È solo una mossa tattica, che manca di una strategia di ampio respiro. Perché è nell’interesse di tutti, anche dell’Italia, avere paesi limitrofi dove si consolidano democrazia, diritti, laicità e libertà. Non regimi repressivi e antidemocratici (ieri) o governi teocratici analogamente illiberali (oggi), entrambi sostenuti dai paesi occidentali perché garantiscono ordine e affari.
La redazione
speriamo di non passare da un centro destra asservito al potere cattolicista a un centro sinistra “a pecorina” verso l’islamismo radicale.
Dalla padella alla brace.
E’ proprio li che dovreste finire per aprire gli orizzonti e capire cosa significa sputare nel piatto dove si mangia.
Intendi che tra due mali dovremmo scegliere quello minore?
In realtà non hai tutti i torti. Ma non sono convinto che funzioni sul lungo periodo. Nessuno ci dice che la chiesa, in caso riprenda potere (per fronteggiare l’avanzata islamica) non ritorni a proporre una nuova inquisizione.
Così come nessuno ci dice che, una volta che i musulmani saranno diventati la maggioranza, non pretendano per l’islam i privilegi sinora concessi alla religione cattolica.
L’ideale sarebbe fare come si fa in Francia: educare a uno stato veramente laico, e non cedere a nessuna richiesta.
Cosa che in italia ci sognamo, purtroppo. Forse è il caso che impari il francese e mi trasferisca, prima che sia troppo tardi.
P.S.: resisti: ora hai Gaglia che ti sta vicino.
“Sputare nel piatto dove si mangia”??? Se pensi di far passare che finora la popolazione italiana ha mangiato grazie alla chiesa cattolica sei davvero nel delirio mentale! È la chiesa e chi le è asservito che ha mangiato e continua a mangiare alla grande in Italia, a causa d’uno Stato amministrato da invertebrati, sfruttando a piene mani le debolezze delle persone per i propri sporchi interessi.
Parassiti!
Sai che è sintomo di un problema, l’usare dei modi di dire in maniera errata?
giuseppe, lascia stare, non sai nemmeno quello che hai scritto (pur avendolo scritto per l’ennesima volta).
sputerei volentieri nel piatto dove mangiano (anche a mie spese).
Giusi io penso che possiamo starci vicini e volerci bene a vicenda 🙂
@ Gaglia.
Questo aiuto disinteressato che offri incessantemente al fratello bisognoso è veramente encomiabile… Che l’eterna beatitudine ti sia spalancata, giusto tra i giusti…. 😉 😉
la foto del leader del centro sinistra in mezzo a quelle schiave velate a me personalmente fa venire il voltastomaco.
Speriamo che sia solo un incidente di percorso.
dal sorriso direi di no.. dov’e’ finito il sogno 68’ino dell’ emancipazione delle donne, della liberta sessuale dei diritti civili.. questi cosidetti “di sinistra2 di oggi hanno perso ogni ideale, asserviti al potere da qualunque parte venga.. e’ ora di liberare il campo
lapo … nicola pistelli … la pira … mattei …
Vi hanno fatto tutti comodo, eh?
Concordo in pieno con il contenuto di quest’ultimissima e,in particolare, con questa frase: È importante che i prossimi leader politici che si dichiarano progressisti e che puntano al governo,……”
Mi chiedo solo quanta distanza c’è tra il “dichiararsi progressista” e l’esserlo.
Berlusconi (guardando la foto): I miei Bunga Bunga erano molto più divertenti.
Alfano: E’ vero, ma non diciamolo a nessuno.
Vorrei solo far notare che la Libia è l’unico Paese arabo in cui c’è stata la rivoluzione anti-regime a non aver votato in massa i partiti islamisti. Infatti, i Fratelli Musulmani non hanno vinto ma si è affermata la formazione laico-liberale.
Quando l’UAAR è andata alla festa dell’Unità a fare il test di laicità ai candidati delle primarie del centrosinistra, Bersani che punteggio ha avuto?
Saluti
Quando Bersani è stato intervistato per il test si è visto che stava finendo di sgranare il rosario prestatogli da fioroni…
Queste illazioni sul viaggio di Bersani mi sanno tanto di seghe mentali . La Libia è importantissima per l’ italia e bisognerà farci i conti , chiunque sia che la governi , anche se farà schifo, così come si hanno rapporti con la Cina, che ha il primato delle esecuzioni capitali . Altra cosa è appoggiare dittatori e aiutarli a restare al potere.
Io non ho affatto totale fiducia in bersani e men che meno in alcune parti del suo partito , ma vedremo che succede . Sono comunque sicuro che Bersani farà meno schifo di berlusconi che si accordava con gheddafi per respingere nel deserto e quindi condananre a morte certa i profughi africani che cecavano di raggiungere l’ Europa
Già, ma che fine hanno fatto i profughi che si trovavano in Libia? Non dovevano essere milioni pronti a sbarcare sulle coste italiane? Mi sa che 1/1000 forse era vero il resto era falso. Se va avanti così mi sa che rimpiangeremo Gheddafi che fra l’altro avevamo messo su noi e che a parte le sue bizze un bel po’ di barili di petrolio ci aveva fornito.
Per il resto meglio leggere qualche manuale di geopolitica e almeno partire dall’affaire Ustica, poi vediamo quanto genuine sono state queste rivoluzioni e se lo sono state come si sono indirizzate verso oscuri orizzonti che guarda caso sono sempre islamisti nella maggior parte dei casi: vedi Tunisia ed Egitto… Per la Siria vedremo ma viste le premesse….
Beh ma ottone però le sue bizze le subiva la sua popolazione loro non lo rimpiangeranno certo. Per il resto spiegati meglio. La Tunisia strategicamente non conta nulla. L’Egitto chi aveva interesse ad un cambio di regime?
Quanto alle angherie forse potranno essere state sopportate da alcune tribù libiche a scapito di altre visto che il regime si reggeva così. Forse mi sono spiegato male non è che mi piaceva la situazione precedente, mi faccio delle domande sulla genuinità di certe rivoluzioni e su chi ne trae vantaggio. Il che non significa che non siano genuine sia chiaro. Credo che l’importanza della Tunisia sia più culturale che altro visto che è stata la tessera del domino che ha fatto partire il resto tanto per dirne una. Per quanto riguarda l’Egitto bisogna capire che chi ha determinati e preponderanti interessi, se sente ineluttabile il cambiamento che sta per arrivare dovuto all’esasperazione della gente vuole guidare il cambiamento per ottenere sempre la stessa influenza di prima. Tutto deve cambiare per effettivamente non cambiare nulla. E visto come le cose sono andate qualche dubbio me lo faccio venire vista anche come è stata presentata la cosa dalla nostra stampa, Tanto per dire dove sono i milioni di profughi che dalla Libia dovevano venire? Li ha ammazzati tutti Gheddafi prima della sua dipartitia? Non mi pare una cosa da poco visto che è stata una delle cause scatenati l’ingresso della nato nella faccenda.
Ma no scusa, quella della Libia è un altra cosa la scusa per intervenire era proteggere bengasi la nato ha meso il bollino dopo che francesi, inglesi e americani sono intervenuti. Bisogna dire che gheddafi stesso gli ha fornito il movente perché in tv stessa ha detto che li avrebbe sterminati. Che l’intervento in libico sia stato una catastrofe geopolitica per l’italia mi pare chiaro, ma non è la stessa cosa dell’Egitto. Comunque per il resto ho capito cosa vuoi dire.
Ma sai, con l’intervento di americani inglesi e francesi (che avevano molti sassolini nelle scarpe da togliere) la nato era di fatto già intervenuta visto che sono circa il 90% della nato stessa. Non penso che la Libia possa essere disgiunta da quello che è successo nel resto del Nordafrica, ma anzi penso che sia la cartina di tornasole di quello che è successo alla sua destra e alla sua sinistra. In Libia si è palesato quello che nelle altre parti era sottaciuto. Rimane da vedere come dicevo prima, se quello che detiene le redini del potere alla fine di questa avventura terrà le fila anche successivamente. E non giriamoci troppo intorno, parlo degli usa. Che visti certi appoggi (vedi Pinochet Iran-Contras e compagnia cantante) ci ricorda che hanno stomaci forti e con molto pelo. Ora, meglio loro a gestire la cosa piuttosto che qualche teocrazia ma non mi pare che la cosa per noi atei (scusa la semplificazione) ci vada meglio.
Non lo so ottone è tutto estremamente complicato, vederci tutto un complotto studiato a tavolino per rovesciare regimi mi pare un po’ strano.
Cioè voglio dire, la Francia sarebbe intervenuta in libia creando sconquasso nel nord del mali come conseguenza dove a sua volta gli algerini nuovi alleati degli usa creano sconquasso… è vero però che ultimamente gli usa hanno cambiato politica sul sahara occidentale che è una creazione dell’algeria per rompere le scatole ai marocchini. Boh sinceramente non credo che la libia sia il perno di tutto ciò. Gheddafi rigava dritto ultimamente.
Non ho detto che è tutto un complotto fatto a tavolino penso che volta per volta hanno deciso come muoversi per anticipare gli eventi e tenere tutto sotto controllo. A mio avviso in Libia più che di usa dovremmo parlare di interessi francesi per farci furori, l’ennesimo capitolo di una guerra sotterranea tra noi e la francia per il controllo di libia e algeria (basta ricordarsi dell’eni di mattei). Comunque per noi non resta altro che stare alla finestra e vedere come va a finire poi si tirano le somme. In costanza di eventi di questa portata e con una informazione che è quella che è non possiamo fare altro…
Con Gheddafi i francesi avevano il dente avvelenato dai tempi della presidenza di Valéry Giscard d’Estaing.
Sull’egitto penso comunque che la mano pesante sia d’oltreoceano…
Beh ma in Tunisia i francesi non volevano assolutamente la rivoluzione il governo aveva pure proposto aiuto a ben ali! Dunque i conti non tornano, se l’obiettivo principale era la libia ‘(e sono d’accordo che i francesi l’hanno fatto per togliere di mezzo l’italia, già dai tempi della tentata annessione della banda di aouzou gheddafi si basava sui trattati coloniali tra francia e italia in epoca fascista!!) perché i francesi hanno cercato di ostacolare la caduta di ben ali?
Secondo me, ed è qui la mia visione non complottista, gli è scoppiata la cosa fra le mani (vedi tunisia) e hanno cercato di gestirla alla meglio. Poi, vedendo che non andava, hanno seguito la malaparata e cercato di gestire la cosa, ti è chiaro adesso?
Credo che in ogni cosa c’è un grado più o meno grande di incertezza e questa incertezza a fatto capolino nella situazione in Nordafrica. in ogni caso ogni nazione europea ha la propria sfera di influenza in nordafrica che deve gestire e ognuno la gestita a modo suo, ma sempre all’interno di una visione di controllo nordatlantica. E’ inutile girarci intorno, forse per questo ci sembra che le cose siano diverse paese per paese.
Sì adesso mi è più chiaro.
“speriamo di non passare da un centro destra asservito al potere cattolicista a un centro sinistra “a pecorina” verso l’islamismo radicale.
Dalla padella alla brace.”
E’ cattiva gente, priva di qualsiasi principio e interessata solo al potere.
Non posso dimenticare che hanno appoggiato il governo più reazionario della storia repubblicana.
Dice che era il male minore.
Lo hanno detto di Salò e di Vichy.
E hanno pure la sfacciataggine di strillare all’antipolitica.
Comunque il centro-sinistra è già a pecorina nei confronti del vaticano, al limite pietisce alcuni accorgimenti ( ascoltare “el pube” degli eelst).
Questi, se lo ritengono opportuno, si fanno fotografare con chicche e con sia : fachiri, bonzi, lama tibetani, lama peruviani, donne velate, membri della loggia del leopardo con il fez, ecc.
I fratelli musulmani, ahimè, sono al potere in un paese che ha 100 milioni di disperati ma soprattutto ha le piramidi e la mitica Sharm el Sheik, dove le famigliole padane si fanno i bagni invernali. Sono anche al governo a Tripoli belsuoldamore, a quanto sembra.
Può darsi che il figlio del benzinaro si senta già presidente del consiglio, alla faccia di Walter.
Concordo con Enrico. Fare un pezzo per dire che Bersani è andato in Libia a incontrare il capo locale dei Fratelli musulmani per poi scoprire che in realtà è andato a incontrare tutti i principali leader politici del Paese è un modo tendenzioso di informare, che non ci si addice!
Arte della mistificazione. Ma dov’é l’intervento di Enrico, lo hanno cancellato ? Non lo vedo.
…pardon, pensavo all’altro Enrico.
Pensavi? Se davvero usassi al meglio le tue sinapsi non te ne usciresti in queste castronerie.
Tranquillo giusi, va tutto bene 🙂 ci siamo noi
@Dalla parte di Alice
Quindi, quando il premier Bersani si recherà in Grecia e incontrerà tutti i partiti, tra cui Alba Dorata, non avrai nulla da ridire, giusto?
Applausi a Carcano in effetti, ottima risposta.
Beh dobbiamo però ricordarci che siamo un paese con un enclave teocratica al proprio interno e retta da una istituzione che è la negazione palese della democrazia e del bilanciamento dei poteri eppure c’è la fila da parte di tutte le forze politiche per baciare la sacra pantofola…
Non centra niente con il tema ma era per fare un parallelo…
Credo che prima di imbastire un qualsiasi discorso che interpelli la nostra politica estera debba essere prima vista alla luce delle necessità strategiche della nazione e su queste decidere. Non siamo bambini, altrimenti dovremmo chiudere le relazioni diplomatiche con mezzo mondo.
Penso che bisognerebbe fare una franca discussione sugli obiettivi di politica estera che una associazione come l’uaar dovrebbe promuovere, ma con realismo.
Beh ma insomma un’associazione laica che promuove incontri con integralisti islamici che metterebbero a morte gli atei è un po’ grossa da far andare giù.
@ Tino
Parlavi con me ?
Se è così non intendevo di certo promuovere incontri con potenziali tagliagole…
Intendo dire che bisogna avere una visione strategica chiara di tutti gli interessi in gioco e su questa imbastire una politica che ci permetta di avere anche in tale settore una visione uniforme e non estemporanea dovuta a fatti contingenti, ovviamente cercando e promuovendo in italia organizzazioni laiche e con scopi vicini o simili alla nostra laicità in questi paesi.
Questo intento per politica, portare in italia le voci laiche di quei paesi. Penso che sia un obbiettivo raggiungibile sul lungo termine.
Ovviamente la mia è solo una proposta, poi bisogna vedere se è fattibile o auspicabile. Anche perchè tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare e una simile proposta richiede molte energie che solo chi dirige sa se possono essere realizzate.
bersani “politeista” da papa giovanni a maometto (sic!)
Reiuky risponde:
venerdì 7 dicembre 2012 alle 15:47
P.S.: resisti: ora hai Gaglia che ti sta vicino.
Un altro campione del nulla si é affacciato.
temi la concorrenza?
Giuseppe ti prego non ferirmi 🙁 io voglio solo aiutarti, non essere crudele con me…
Dai, Giuseppe. Non demoralizzare Gaglia. Ti vuole un bene sincero. Puoi fidarti.
giuseppe! giuseppe! giuseppe!
È importante che i prossimi leader politici che si dichiarano progressisti e che puntano al governo, come Bersani, prestino attenzione anche alla deriva islamista che sta prendendo il Nord Africa, se hanno davvero a cuore la tutela dei diritti umani e non soltanto gli accordi economici.
vabè, se il petrolio non ce lo da la Libia ce lo da qualcun’altro che sarà sempre un regime illiberale. Piuttosto fa ridere (ma non potrebbe fare altrimenti) l’uscita di Libero: chissà cosa diceva all’epoca degli accordi tra Berlusconi e Gheddafi.
Segretario: Perché Bersani ha incontrato il leader libico dei Fratelli Musulmani?
Papa: Perchè fare la rimen.
Segretario: Oh Gesù.
dov’e’ finito il sogno 68′ino dell’ emancipazione delle donne, della liberta sessuale, dell’ uguaglianza, delle liberta e dei diritti civili.. questi cosidetti “di sinistra” di oggi hanno perso ogni ideale, asserviti al potere da qualunque parte venga.. e’ ora di liberare il campo da questa gentaglia che e’ scesa a compromessi con il diavolo
Non prendiamoci in giro questo incontro serviva nell’eventualità di stabilire accordi economici con la Libia, altro che le scemenze i Libero. Bisogna essere realisti la Libia è importante per l’Italia e bisogna discuterci, tra l’altro abbiamo avuto accordi anche con il fu Gheddafi che certo non era una brava persona. Quello che ha fatto Bersani, politico che non mi convince affatto, l’avrebbe fatto qualsiasi qualsiasi altro politico che aspira alla guida del Paese.
Concordo con il principio del comunicato dell’associazione, ma la cosa mi sembra un po’ irrealista, non ci si può chiudere in una torre d’avorio e comunque (almeno per ora) la Libia non è l’Iran e negoziare eventuali accordi non significa giustificare l’integralismo.
@francesco S. I rapporti economici con la Libia sono stati restaurati già da mesi, non aspettano di certo i bersani di turno.
Io comunque non sono così convinto che per ottenre contratti commerciali bisogna per forza passare per i fratelli musulmani. A meno che non sia contratto commerciale in cambio di rispettabilità per questo movimento. Allora a questo punto significa sacrificare i propri ideali laici per soldi. Certo che dopo aver detto no al nucleare l’Italia si è messa in una situazione di dipendenza ancora più forte…
da che bersani si merita il nomignolo di populista con tutto il pd