Spett.le SEDE CENTRALE C.N.G.E.I.
(Corpo Nazionale Giovani Esploratori ed Esploratrici Italiani)
Recentemente la UK Scout Association ha lanciato una consultazione per riscrivere la celebre promessa scout senza più alcun riferimento a Dio, permettendo così anche agli atei e alle atee di diventare scout senza dover mentire. E se nella promessa britannica le parole sono «On my honour I promise that I will do my best. To do my duty to God and to the Queen», in Italia le promesse cambiano a seconda dell’associazione di cui si sceglie di far parte. «Con l’aiuto di Dio, prometto sul mio onore di fare del mio meglio: per compiere il mio dovere verso Dio e verso il mio Paese» è la promessa Agesci (Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani), mentre «Prometto sul mio onore di fare del mio meglio: per compiere il mio dovere verso Dio, la Patria, la famiglia» è la promessa CNGEI.
CNGEI, come si legge sul vostro sito ufficiale, è una «associazione scout laica fondata nel 1913», che «realizza, attraverso l’opera di volontari, un’azione educativa laica, indipendente da ogni credo religioso e da ideologie politiche». Esistono poi alcuni Paesi (Francia, Olanda, Repubblica Ceca, Israele), in cui è possibile effettuare promesse alternative in cui la voce “Dio” non compare tra l’elenco dei destinatari del proprio dovere, anche perché lo stesso Baden-Powell, ideatore dello scoutismo nel 1907, aveva accettato anche possibili riferimenti a “ideali” o “verità”.
Esistono deroghe per le persone che professano religioni diverse da quella cattolica, e ad esempio i musulmani sostituiscono Dio con “Allah” mentre i Buddisti usano la parola “Dharma”. Ma non esistono deroghe per gli atei e le atee. I diritti della persona in questo caso sono completamente ignorati. Inoltre “Dio, Patria e famiglia” è in Italia un concetto storicamente connotato come di destra e in particolar modo fascista, quindi ancora una volta discriminatorio nei confronti di chi la pensa in modo diverso.
Da quanto sopra descritto emerge a nostro parere in modo estremamente lampante quanto la promessa scout dei vari gruppi CNGEI in Italia sia del tutto contraddittoria, anacronistica e senza dubbio discriminatoria.
Per tutti questi motivi chiediamo al Corpo Nazionale Giovani Esploratori ed Esploratrici Italiani di iniziare subito una consultazione tra gli e le scout CNGEI di tutte le sezioni italiane sull’esempio dell’associazione britannica per giungere a un’unica moderna e laica formulazione del giuramento in questione capace di esprimere la condivisione per quei valori umanistici comuni a tutte le confessioni religiose e opzioni filosofiche, comprese quelle fatte proprie dai sempre più numerosi non credenti
Circolo UAAR di Pisa