Strategie di evangelizzazione all’Acqua & Sapone

Gesù lava più bianco era il titolo di un interessante libro di Bruno Ballardini pubblicato nel 2000. Lo recensiamo sul nostro sito. È la prima cosa che ci è venuta in mente, quando abbiamo cominciato a ricevere segnalazioni sui contenuti sui contenuti del mensile Io Acqua & Sapone, distribuito gratuitamente dall’omonima catena di negozi specializzati nella vendita di detersivi e prodotti per l’igiene.

In effetti, basta andare sul loro sito per incappare, immediatamente, in un’intervista esclusiva del direttore Alberico Cecchini a una delle cosiddette “veggenti” di Medjugorje, Mirjana Soldo. Impegnata a spiegare come “ogni due del mese” vi sia un’apparizione della Madonna “anche per quelli che non hanno conosciuto ancora l’amore di Dio”, e dunque “vedi il dolore sul viso della Madonna – io non ho visto mai un dolore simile sul viso di una persona sulla Terra perché ogni muscolo del viso della Madonna parla di dolore”.

Sfogliando (con cautela) il numero di novembre della rivista “rispettosa della verità”, ci si imbatte nell’editoriale di un sacerdote e in un articolo su L’aldilà e la scienza. Ma c’è anche la lettera di un cliente arrabbiato (“crederò al suo dio quando mi pagherà le rate a Equitalia”), a cui il direttore fa notare che Libero li ha accusati di essere “troppo rispettosi nei confronti dei non credenti”. E tutto perché nel numero di ottobre c’era un altro servizio sull’aldilà, su cui era stato apposto un bollino con l’avvertenza “questo articolo ha forti contenuti a sfondo cattolico”.

Nel numero di dicembre c’è invece un’intervista a Costanza Miriano, una giornalista del Tg3. Fanatica cattolica, è autrice del libro Sposati e sii sottomessa, e vi spiega dunque perché la donna “è messa sotto, come base e fondamento della famiglia”. Ma si ritrova anche il direttore intento a raccontarci “la storia di Sandy, un bambino tornato in vita dopo aver incontrato una sua sorellina, morta anni prima, di cui non conosceva l’esistenza”. E capisci che il livello è quello di Cronaca vera.

Resta invece da capire il perché di una scelta di questo tipo. Puntare sulla fidelizzazione delle clienti bigotte non sembra una strategia lungimirante. È vero che l’unica categoria sociale in cui l’appartenenza cattolica è ancora oggi pressoché plebiscitaria è quella delle anziane meridionali con bassa scolarità. Ma le inchieste sociologiche mostrano come, nel nostro paese, “tra madri e figlie, il sentimento di appartenenza alla chiesa scende del 47,8 per cento e crolla addirittura del 72,7 per cento tra nonne e nipoti femmine” (Marco Marzano, Quel che resta dei cattolici). Che già oggi tutti i clienti di Acqua&Sapone non si ritrovino nell’identikit del devoto pellegrino di Medjugorje lo dimostrano anche le segnalazioni giunte alla nostra e alla loro redazione.

La catena è privata, ed è quindi libera di promuovere qualsiasi ideologia le aggradi. Anche noi siamo però liberi di segnalare il caso, più unico che raro al giorno d’oggi. Il numero di non credenti cresce costantemente: lo ammette Ratzinger, figuriamoci se non ne sono al corrente anche i responsabili commerciali.

La redazione

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168 commenti

Francesco

Gesù: E questa è la prova della mia resurrezio…., mamma che hai fatto hai lavato la sindone?
Maria: Certo! Con Dash che lava così bianco, che più bianco non si può! Questo si che è un miracolo non le porcherie che fate tu e tuo Padre.
Gesù: Mammaaaa!!!!
Spirito Santo: Di me si dimenticano sempre.

San Culamo

io avrei usato l’immagine della sindone per la pubblicità della Kodak invece

massi

Sarà mica perché anche la pubblicità ha più effetto sui credenti che sui pensanti?

FSMosconi

Pubblicità spasmodica non migliore degli altri venditori di fumo.
Devozione ossessiva.
Marketing basato sull’effetto alone “halo effect”.
Se non è settarizzazione questa non saprei dire cos’altro sia… 😉 😐

fab

Quando le idee erano chiare e distinte, si sarebbe scritto “subcultura piccolo-borghese”.

Bertrand Russel2 la vendetta

Vedi che anche tra i proletari ci sono un bel po di cattolici bigotti.

fab

In Italia le classi dominanti han sempre fatto un lavoro coi fiocchi contro la coscienza di classe. Peccato che sia risultato necessario anche lobotomizzare l’intera istruzione, con gli effetti che sappiamo. E qui temo che a Marx subentri Darwin…

Bertrand Russel2 la vendetta

fab

Darwin era uno scienziato serio a differenza di Marx.

Darwin non ha mai voluto usare le sue teorie per rivoluzionare la società a differenza di Marx.

Darwin a sempre rifiutato di usare la biologia per spiegare tutto e di sostituire alla vecchia ortodossia una nuova ortodossia a differenza di Marx con l’economia.

Se poi vogliamo dirla tutta qui in Italia abbiamo avuto per il partito comunista più votato e il grande sindacato più ideologizzato dell’occidente e la situazione dei lavoratori Italiani è peggiore, nel senso che nel privato lavorano più ore per stipendi più bassi, di quella dei loro omologhi Francesi, Inglesi, Tedeschi, Svedesi, ecc. ecc.. quindi visto che le idee politiche si giudicano dai risultati facciamo due conti e arriviamo alle ovvie conclusioni.

fab

Bertie, l’ultima mia frase era una battuta.
Comunque, Marx è ben inferiore a Darwin come scienziato, ma almeno gli schemi di riproduzione allargata sono analisi economica seria e alla base degli odierni modelli di sviluppo multisettoriali.
inoltre, mescolare disinvoltamente passato e presente non è esattamente il massimo dell’atteggiamento scientifico: negli anni ’70, i comunisti contavano e i lavoratori stavano decentemente, anche come monte salari in rapporto al PIL. Oggi i comunisti non contano e i lavoratori stanno sempre peggio. Ecco, questo ha un aspetto, se non più scientifico, almeno non così antiscientifico.
Infine, tutti i sindacati sono ideologizzati.

Bertrand Russel2 la vendetta

fab

Si stavano meglio ma stavano meglio grazie agli effetti del boom degli anni 50 e 60 anche perché lo saprai bene anche tu che gli effetti della crescita economica si riflettono sui lavoratori in ritardo rispetto rispetto al andamento del ciclo economico e che il tasso di occupazione e il livello dei salari sono più il riflesso della crescita degli anni precedenti che non quello del anno in corso, se non fosse cosi ad ogni crisi resterebbero tutti disoccupati.

Bisogna anche dire che in quegli anni furono prese decisioni di politica economica che ingessarono il nostro mercato del lavoro e che fecero aumentare le nostre spese in deficit con i risultati che paghiamo oggi in termini di minor crescita e di pesanti tasse per pagare gli interessi del debito.

Bertrand Russel2 la vendetta

fab

Dimenticavo un paio di cose per i sindacati ideologizzati non mi vorrai dire che la UIL e la CISL sono ideologizzate quanto la CGL e che anche i sindacati come l’ig metall tedesco hanno lo stesso livello di ideologizzazione della CGL?

Inoltre bisognerebbe dire che negli anni 70 in nostri lavoratori non dovevano confrontarsi con la concorrenza dei lavoratori dell’est Europa, della Cina, dell’India e di altri paesi asiatici e se vogliamo fare un discorso veramente scientifico dovremmo paragonare il livello della capacità d’acquisto, in quegli anni, dei lavoratori dei paesi comunisti, quello dei paesi ad economia mista del europa occidentale e quello dei paesi più capitalisti come gli U.S.A.

fab

Non mi sembra questa l’occasione di fare storia economica, ma ricordo che l’art. 18 negli anni ’50 e ’60 non c’era e i ritardi nel licenziare allora si potevano evitare tranquillamente; ricordo anche che ormai si licenzia come si vuole da anni, ma sembra che questo non abbia contribuito gran che alla ripresa (che ha cause ben più gravi del lavoro e dei giochetti della finanza); inoltre, il grosso del debito pubblico si è avuto negli anni ’80, guarda caso quelli in cui il comunismo è entrato in crisi: com’era luccicante il capitalismo pagato dalle generazioni future (cioè noi), vero? D’altronde, tutti i ladri sono generosi.

La CISL e la UIL non sono nemmeno più ideologicizzate, ormai sono addirittura quinte colonne o sindacati gialli. In ogni caso, nella CISL la presenza massiccia di cattolici ideologizza quanto niente al mondo, mentre la UIL, vabbe’, è decorativa.
E, già che ci siamo, quando sento parlare Landini sento sempre affrontare problemi concreti, altro che ideologia.

Noto con dispiacere che anche tu caschi nella convinzione che tutto quello che si può fare è imitare il peggio delle condizioni lavorative asiatiche. In tal caso, faccio notare che potremmo debellarli tutti in un colpo solo reintroducendo la schiavitù. Geniale, no?
Magari migliorare le infrastrutture, risanare la giustizia civile e formare il lavoro sarebbe meglio, ma immagino che anche questa sia ideologia.

Terrei poi fuori dai confronti sia gli USA sia l’Australia: quando si dispone di risorse immense da sfruttare perché si ha la fortuna di operare su un territorio “giovane”, son buoni tutti a fare i primi della classe.

Bertrand Russel2 la vendetta

fab

Infatti io dico che negli anni 50 e 60 il mercato del lavoro era poco regolamentato è questo è stato una delle premesse che hanno permesso il boom.

Poi io per quello che riguarda i paesi asiatici il nostro problema e che noi a differenza di gran parte degli altri paesi Europei non abbiamo fatto sufficienti investimenti in ricerca e viluppo e quindi siamo rimasti carenti per quanto riguarda l’innovazione tecnologica e quindi siamo attivi in settori economici più esposti alla concorrenza dei paesi emergenti.

Tale mancanza di investimenti è dovuta al fatto che in Italia ci sono poche grandi imprese e molte piccole e piccolissime imprese che per ovvie ragioni non possono investire grandi cifre in ricerca e sviluppo ciò è dovuto in buona parte al art 18, introdotto nel 1970, che ha spinto le imprese a restare piccole per non complicarsi troppo la vita.

Per quanto riguarda le tue idee di:

migliorare le infrastrutture è giusta e sacrosanta ma richiede un bel po di denaro che ha causa del debito eccessivo noi non possiamo spendere;

risanare la giustizia civile è anche questa un idea sacrosanta e speriamo che adesso che lo psico nano sta declinando si possa farlo seriamente senza dover stravolgere le leggi per fare i comodi di una sola persona;

l’idea di formare il lavoro è anche questa molto sensata e sono anche su questo d’accordo con te ma ci vorrà parecchio per poterlo fare bene e l’apprendistato che è stato reintrodotto da questo governo stenta a decollare mentre i corsi di formazione sono stati molto spesso una presa per ….. diciamo fondelli.

Da quello che ho scritto mi pare chiaro che io penso di imitare sotto molti aspetti i paesi del nord Europa ma tieni presente che da un po di anni a questa parte anche li stanno riducendo lo stato sociale.

Per l’aumento del debito pubblico Italiano bisogna dire che esso negli anni 60 si aggirava intorno al 30% del P.I.L. e alla fine dei 70 era oltre il 60% a fine anni 80 oltre il 90% e agli inizi dei 90 tocca e supera il 120% come vedi la cattiva strada era stata presa già negli anni in cui i comunisti era forti e la si è lasciata, con molta fatica, solo quando si era sul orlo del baratro e quando il comunismo stava sparendo.

Il far crescere l’economia con l’aumento dei debiti è una cosa sbagliata ma non è una caratteristica esclusiva dei liberisti anzi è più diffusa tra i Kenesiani.

Per la tua idea geniale della schiavitù, un idea realmente messa in pratica su vasta scala in molti paesi comunisti, come battuta non mi fa ridere.

Per la tua idea di escludere i paesi giovani e ricchi di risorse dovresti considerare che anche la siberia è ricchissima di risorse e questo non ha mai portato i cittadini sovietici a standard di vita paragonabili a quelli non dico degli U.S.A., Australia, Canada ecc. ma neanche a quelli di paesi come l’Olanda o la Svizzera o la Danimarca o l’Austria o il Belgio o la Svezia se vuoi faccio l’elenco di tutta l’Europa occidentale.

Caro fab con tutto il rispetto stai difendendo un ideale e una visione del mondo che sono stati sconfitti dalla storia in maniera inequivocabile.

Bertrand Russel2 la vendetta

Scusate se ho fatto un po di strafalcioni. 🙁 grammaticali.

fab

Siamo d’accordo su tanto, ma non su tutto.

L’art. 18 valido soltanto per le imprese sopra i 15 dipendenti è stata una porcheria. Andava applicato a tutti.
Per ridurre lo stato sociale bisognerebbe averlo. Qui abbiamo soprattutto la spesa pubblica.
Finanziare la crescita col debito è sbagliato in generale e poco importa chi lo pratica. Il punto è che genera colossali interessi pagati a capitali di fatto improduttivi, per cui si ha sia poca economia sia poca giustizia, perché non sono certo i beneficiari di quei finanziamenti che poi pagano gli interessi.
Quella sulla schiavitù non fa ridere nessuno normale, ma ci sono tendenze con conseguenze e, se si continua così, là si finisce.
Per definizione, uno stato in cui vige la schiavitù non è comunista, per cui non è chiaro che cosa le tue parole significhino.
Sfruttare la Siberia non è esattamente uno scherzo; tanto è vero che non è mai stata popolata. In ogni caso, gli zaristi e i sovietici non erano esattamente maestri nell’efficienza produttiva. Perché nemmeno l’America è stata molto popolata fino all’arrivo degli europei? Rimando al meraviglioso libro, già un classico, “Armi, acciaio e malattie” per la miglior risposta disponibile attualmente.
La storia, come tutto ciò che è empirico, non ha nulla di inequivocabile. Nello specifico, ci vuole una bella fantasia per credere che il socialismo reale sia il comunismo realizzato. Se credi che io sia un fan di Stalin, hai sbagliato persona. L’idea di equità e di liberazione è connaturata all’umanità, pertanto non credo che passerà di moda tanto presto. Né trovo motivi teorici o pratici che confutino il concetto di fattori di produzione collettivi, che è il centro del comunismo.

Bertrand Russel2 la vendetta

fab

Sono lieto di vedere che le differenze tra i nostri modi di vedere erano meno ampi di quando pensassi al inizio.

Ho letto anch’io “Armi, acciaio e malattie” e sono d’accordo con le conclusioni di Diamond cosi come sono d’accordo che il debito pubblico sia un peso che viene scaricato sulle generazioni successive e che lo stato dovrebbe evitare il più possibile di indebitarsi.

Parlando delle nostre differenze per me in Asia non si sta andando verso una nuova schiavitù ma verso una nuova ricchezza infatti la Cina è i paese al mondo dove gli stipendi cresco percentualmente di più che in qualsiasi altro paese al mondo e la cosa sta andando avanti da parecchi anni.

Per lo schiavismo nei paesi comunisti mi riferivo al fatto che in molti di quei paesi si è fatto ricorso ai lavori forzati in maniera massiccia costringendo in quella condizione persone che avevano commesso piccoli reati o avevano il solo toro di avere idee diverse da chi comandava e tutto ciò spesso sulla base di semplici sospetti spesso infondati. Tale pratica ha coinvolto milioni di persone nell’Unione Sovietica staliniana e nella Cina maoista ma il peggio è avvenuto in Cambogia.

Per quanto riguarda le idee di liberazione e equità sono, ovviamente, d’accordo con te, come del resto lo è ogni persona dotata di un briciolo di buon senso. Ma sei davvero sicuro che il comunismo sia il metodo migliore per raggiungere tali obbiettivi?

Se infatti si collettivizzano i mezzi di produzione si hanno una serie di effetti collaterali molto pesanti se infatti la proprietà è di tutti chi deve prendere le decisioni sul suo utilizzo?

Il governo? Personalmente non affiderei ai politici un centesimo di più del minimo indispensabile per far funzionare i servizi pubblici e questo vale non solo per i politici italiani ma per tutti infatti un politico anche se fosse scrupolosamente onesto, cosa che non capita tanto spesso, sarebbe sempre portato a usare i soldi per ottenere il consenso piuttosto che far fruttare i soldi investiti.

Se anche tale ricerca del consenso si realizzasse creando posti di lavoro questo creerebbe un miglioramento non sostenibile nel lungo periodo perché tale uso dei soldi senza creazione di profitto finirebbe per bloccare la crescita economica che può essere generata e sostenuta solo con investimenti produttivi.

I privati sono migliori, nello gestire gli investimenti produttivi, perché essi hanno come unico fine l’accrescimento del capitale, investito, quindi operano per ottimizzare, il rapporto costi benefici, della loro attività il che li porta a far aumentare il capitale che sarà cosi disponibile per ulteriori investimenti quindi per la creazione di altra ricchezza e di altro lavoro.

Per quanto riguarda l’art. 18 esso è stato fatto perché negli anni 50 e 60 si erano verificati numerosi casi di licenziamento per motivi politici, si sarebbe potuto risolvere il problema con una legge che proibiva i licenziamenti discriminatori e prevedesse forti risarcimenti per chi ne avesse subito uno sia che la causa fosse politica, sessuale, razziale o altro ma si è preferito scegliere una proibizione quasi assoluta, con grosse eccezioni ingiustificate, che ha portato a una serie di conseguenze la più grave delle quali, secondo me, è stato il nanismo aziendale che si è tradotto in scarsi investimenti in ricerca e sviluppo con le conseguenza di cui ho già parlato.

fab

La proprietà (e quindi i suoi frutti) dev’essere collettiva, mica la gestione. Questo è già qualcosa che affrontiamo con i condomini: c’è un amministratore nominato dall’assemblea e che si può rimuovere in qualunque momento.

Ricordo che anche i politici alla fin fine sono privati… il guaio è che sono difficilmente spostabili. Il problema è chiaramente complicato; servono i giusti incentivi e, soprattutto, deve passare il concetto che chiunque ha il diritto di controllare l’operato di questi amministratori. Altro che segreti di stato, privacy, ordine dei giornalisti blindato.

I lavori forzati sono un abominio dovunque (che vogliamo dire dell’arruolamento forzato, fino almeno a 2 secoli fa, in quell’inferno che era la marina militare britannica?) e ogni stato che li pratica può dichiararsi comunista quanto vuole, tanto varrebbe che si dichiarasse striato.

Priapus

Avete dimenticato alcuni particolari non trascurabili:
La grande industria è (od era) assistita, cosa che iniziò con Mussolini, quando
Agnelli ed altri finanziarono la marcia su Roma, ricevendone in cambio aiuti e con
trollo su giornali che propagandavano i loro interessi; anche Hitler fece lo stesso, ci sono studi intressanti di studiosi di Weimar. Comunque, non aumentò a di smisura la burocrazia come fece Mussolini e dopo la DC; ricordiamo che la micro boghesia impiegatizia era il loro principale bacino di consenso. La grande indu stria, adattandosi all’assistenza, rinunciò a competere e fare ricerca ed innova zione, perciò è quasi scomparsa e dubito che non crolli anche la Fiat o venga americanizzata. Quindi, l’Italia, che aveva raggiunto l’Inghilterra, ha perso il con tatto con le economie più progredite ed ha dei grossissimi punti deboli ;
1) – Il debito pubblico
2) – Una cifra quasi uguale, divorata da partiti, sindacati e INPS quando si pas sò dalla pensione contributiva a quella retributiva , poi si accorsero di sprofon
dare e, con le riforme Ciampi e Dini cercarono di tornare indietro.
3) Un carico di personale pubblico spropositato, inefficente ed improduttivo, nes
sun settore della P. A. si salva, nè istruzione, nè giustizia, nè polizia, con costi e danni ovviamente incalcolabil.
4) Mezzogiorno ed Isole prive di infrastrutture moderne; pensate alla Salerno/Reg
gio Calabria ed al fatto che nelle Isole mancano ferrovie a doppio binario.

Bertrand Russel2 la vendetta

fab

Si ma l’amministratore è nominato dai condomini che hanno sempre sott’occhio il suo lavoro e che sono direttamente interessati a che il suo lavoro sia ben fatto ed inoltre in un condominio in genere vivono poche persone che quindi possono facilmente mettersi d’accordo sul cambiare amministratore mentre in un azienda che operi a livello nazionale è molto difficile, anche per una persona interna all’azienda, tenere sott’occhio ciò che fa e anche se lo fa non è facile riuscire a far cambiare i dirigenti e questo vale in tutti i paesi del mondo anche in quelli che funzionano bene.

Le cose che dici tu sul controllo dei politici sono sacrosante ma sono molto difficili da realizzare e anche se si realizzano possono andare bene per contrastare le ruberie e il nepotismo ma è difficile che li facciano diventare efficienti.

Bertrand Russel2 la vendetta

Priapus

La grande industria in Italia è più assistita di quanto non lo sia nella maggior parte dei paesi Europei per di più è assistita peggio, che negli altri paesi, visto che questi incentivi portano spesso a farli produrre beni e servizi con rapporto qualità prezzo inferiore a quello che produrrebbero senza incentivi, questo quando non usano i contributi per vivere la bella vita a nostre spese, io sarei per l’abolizione totale degli aiuti alle aziende e per l’usare il denaro cosi risparmiato per ridurgli le tasse cosi possono fare da sole.

Sul fatto che il debito pubblica sia un peso morto per l’Italia penso che siamo tutti d’accordo.

Sul fatto che politici, enti pubblici e la chiesa siano altrettanti pesi morti penso che sfondi delle porte aperte con ogni persona che non ne tragga direttamente benefici e anche sui sindacati otterrai molti consensi.

Che il mezzogiorno abbia infrastrutture insufficienti e mal costruite hai ragione ma visto che in molte zone del sud il denaro pubblico viene sistematicamente sprecato, io sono nato al sud e ci ho vissuto fin troppi anni, penso che non sia saggio dare ancora denaro tanto li i politici se lo spartiscono con i loro amici e con gli amici degli amici, ho usato di proposito queste espressioni mafiose.

fab

Bertie, perché è difficile in un’impresa esercitare il controllo? Perché i lavoratori non sono anche proprietari. E perché è difficile cambiare i dirigenti? Perché i lavoratori non sono anche proprietari. Questo piccolo cambiamento non diminuirebbe l’efficienza, anzi, l’aumenterebbe. E ciò sembre basandosi sul presupposto che usi tu quando preferisci il privato al pubblico: chi è direttamente interessato ad un’attività la cura meglio.
“Collettivo” sta a comunista come “pubblico” sta a democristiano… Grazie per avermi fatto notare questa distinzione, che finora non mi era chiara.

Bertrand Russel2 la vendetta

fab

Ce il piccoli inconveniente che le aziende devono cambiare spesso per restare competitive e questo spesso richiede cambiamenti di personale se l’azienda in questione è di proprietà dei lavoratori riusciranno questi a gestire efficientemente un espansione delle attività aumentando il numero dei soci lavoratori accettando quindi di ridurre la propria quota?

I nuovi assunti avranno subito la quota proprietaria o dovranno aspettare per averla e se si quanto tempo o quali requisiti dovrà soddisfare per diventare soci? Chi dovrà decidere?

Se poi l’azienda va in crisi, cosa che capita ogni tanto a tutte le aziende del mondo, riusciranno a fare tagli in tempi utili per risanare l’azienda e ripartire o i veti incrociati li paralizzeranno fino a quando non sarà troppo tardi per salvarsi e evitare di fallire tutti.

Un altro inconveniente delle cooperative di proprietà degli operai è che se l’azienda fallisce l’operaio perde non solo il lavoro ma anche una buona parte dei risparmi che erano stati li investiti, ha cioè il doppio rischio sia quello dell’operaio che quello dell’imprenditore, mentre se non era comproprietario manterrà intatti i risparmi.

Di solito questo tipo di approccio cooperativistico funziona solo per società con un numero piccolo di soggetti coinvolti come gli studi di avvocati o piccole realtà che operano con pochi lavoratori nei vari campi dei servizi e ancor meno capitali.

Ma un paese per progredire ha bisogno anche di grossi gruppi che realizzino grossi investimenti in ricerca e sviluppo accettando di rischiare grandi quantità di denaro per una quantità di tempo difficilmente definibile in anticipo ed è possibile che ciò avvenga solo se si ha una concreta possibilità di ottenere dei ritorni consistenti da parte dei loro investimenti.

fab

Domande interessanti, ma a cui credo si possa rispondere tranquillamente con qualche legge ben studiata; fra l’altro, in genere si tratta di problemi da cui l’attuale capitalismo non è affatto esente.
Comunque, oggigiorno la teoria dei contratti, quella dei giochi e quella delle scelte collettive rispondono a domande anche più difficili.

Resta il fatto che alcuni dei problemi sono difficili da risolvere perché esiste il fattore umano e che questo è già fin troppo presente anche nel capitalismo più pseudotecnologico e pseudoprofessionale che si possa immaginare.

Infine, non è il caso di ricalcare schemi già noti, come quello delle cooperative. Qui è tutto un mondo che va riconvenzionato. Nuove polizze, riduzione dei profitti per tutti quelli che decidono invece di licenziamenti che colpiscono qualcuno sì e qualcuno no, possibilità di interdire dalle decisioni chi si è dimostrato inadeguato, uso completamente diverso delle imposte di successione e delle imposte sulle persone… è chiaro che incastrare qualcosa di nuovo in un contesto vecchio genera malfunzionamenti; il punto è che anche il contesto va totalmente rinnovato.

Espansione dell’attività? Un mito capitalistico che non ha più ragione d’essere. Già ora, con l’esaurimento delle risorse, è ideologia novecentesca destinata al museo.
Nei rari casi in cui l’espansione dovesse esserci per motivi tecnici, o ci sarà un conseguente aumento degli utili o si provvederà con adeguanti finanziamenti. Ma, ripeto, è tutto da ridisciplinare.

Bertrand Russel2 la vendetta

fab

Rinconfezionare il mondo è un programma troppo ambizioso per i miei gusti, penso poi che un simile programma sia attuabile solo concentrando un immenso potere politico in poche mani e la cosa è per me ancora meno allettante, al massimo io sarei per il far iniziare una linea di gestione, un tipo di organizzazione del lavoro o cose simili che se funzionano si diffonderanno un po alla volta.

Per i licenziamenti arbitrari ho già detto la mia se una persona viene licenziata per motivi discriminatori, razza, sesso, preferenze sessuali, idee politiche, credo religioso, ecc. ecc.. deve poter ottenere un forte risarcimento pari a diversi anni del suo stipendio. Poi se una società per azioni vede che un suo dirigente fa questi danni dopo poco lo licenzia e se invece la ditta è di una sola persona quella ditta fallirà dopo non molto.

Poi il mito dell’espansione dell’attività non è novecentesco ma è più antico, di qualche secolo, almeno dai tempi di Adam Smith, inoltre anche se estrarre le materie prime dalla terra sta diventando sempre più costoso si parla già di andare a estrarre minerali dagli asteroidi e dalla Luna pare che entro pochi anni verranno aperte le prime miniere di platino nello spazio e non sto scherzando.

http://www.ilsole24ore.com › Finanza e Mercati › Materie Prime

magazine.liquida.it/2012/07/26/gli-asteroidi-sono-una-miniera-doro/

http://www.seoguru.it › Article Marketing Guru › Articoli › Economia

Si parla inoltre di costruire grandi stazioni spaziali in orbita geostazionaria con chilometri di panelli solari che essendo quasi sempre esposti al sole e senza atmosfera che riduca l’irradiazione della luce solare potrà fornire energia ad un costo inferiore a quello dei combustibili fossili.

it.wikipedia.org/wiki/Centrale_solare_orbitale

http://www.tuttogreen.it › Rinnovabili

http://www.ditadifulmine.com/2009/…/il-giappone-progetta-una-centrale.ht...

Ovviamente per realizzare tutto ciò occorrerà ancora un po di tempo e ancora un po di sviluppo tecnologico sopratutto per ridurre i costi del lancio in orbita ma si sta lavorando anche su quello.

it.wikipedia.org/wiki/Falcon_9

http://www.ilsole24ore.com › Tecnologie › Scienza

A proposito di sviluppo dovrò imparare come si pubblicano i link su questo sito perché non sono sicuro di averlo fatto bene.

Bertrand Russel2 la vendetta

fab

Il capitalismo non è perfetto, io non ho mai detto che lo fosse, sono consapevole che ci sono un bel po di tizi con un po di potere che ne approfittano, per fare i loro porci comodi, ma appunto per queste debolezze umane, di cui non ci libereremo mai del tutto, preferisco un sistema che in cui il potere economico sia in mano a persone diverse da quelle che detengono il potere politico, perché in quasi tutti i paesi comunisti questi poteri erano mischiati insieme peggio che nei paesi capitalisti.

Per la questione dei licenziamenti discriminatori ho già detto ciò che penso se una persona viene licenziata per motivi discriminatori razza, sesso, preferenze sessuali, idee politiche e religiose, antipatia o altro ancora dovrebbe poter ottenere dei forti risarcimenti pari a diversi anni di stipendio.

Ridisciplinare il mondo è un programma troppo ambizioso per i miei gusti anche perché per fare una cosa del genere bisognerebbe concentrare un enorme potere in poche mani una cosa un po troppo pericolosa per i miei gusti.

Poi il paradigma delle crescita non è un paradigma novecentesco ma è molto più antico risale almeno ai tempi di Adam Smith e fin ora, secondo me, ha funzionato abbastanza bene.

Bertrand Russel2 la vendetta

fab

Ho spezzettato in due la risposta perché prima non me l’ha pubblicata tutta in una volta non so perché lo ha fatto ma sui siti di solito succede con i messaggi troppo lunghi.

Per la scarsità delle materie prime, sopratutto quelle energetiche, è vero che sta diventando sempre più costoso estrarle dalla terra perché bisogna andare ad estrarle sempre più in profondità o bisogna estrarle la dove le condizioni climatiche sono molto ostili o bisogna estrarle con metodi sempre più complessi e costosi.

Ma già si parla di poter ridurre i costi andando ad estrarle nello spazio e non sto scherzando:

http://www.corriere.it › Scienze

http://www.ilsole24ore.com › Tecnologie › Scienza

Entro pochi anni potrebbero aver già iniziato a estrarre platino e oro dagli asteroidi inoltre son in studio progetti per costruire delle centrali fotovoltaiche in orbita geostazionaria che offrirebbero il vantaggio di essere quasi sempre esposte al sole e di non avere sopra di loro un atmosfera che filtri i raggi solari cosa questa che permetterebbe di produrre a costi del energia inferiori a quelli dei combustibili fossili:

it.wikipedia.org/wiki/Centrale_solare_orbitale

http://www.ecoblog.it/…/centrali-solari-nello-spazio-dovremo-aspettare-anc...

http://www.ditadifulmine.com/2009/…/il-giappone-progetta-una-centrale.ht...

Il più grande ostacolo a quest’espansione è costituito dai costi di messa in orbita ma si sta lavorando anche su questo:

it.wikipedia.org/wiki/Falcon_9

http://www.ilsole24ore.com › Tecnologie › Scienza

fab

Ha funzionato bene finché c’erano risorse; ormai la festa sta finendo.

fab

Bertie, non sai quanto spero che ci sia un modo pulito di ottenere risorse esauribili. Chi vivrà…

spapicchio

Madonne e fanatismo cattolico sono segni di cattolicesimo romano, non di evangelizzazione.

MASSIMO

@ Enrico

Ancora con ‘sta storia.
Ma lo vuoi capire che è tutta ‘na favola che serve solo a far prendere quattrini al Vaticano?
Voi cattolici credete alle cose più assurde e non siete capaci di fare un ragionamento così semplice.

spapicchio

@ Enrico

Si vede che lei non ha ricevuto l’evangelizzazione cristiana, e tutte le conversazioni su questo forum a nulla le sono servite 🙂

La CCAR non controlla né amministra le incarnazioni, non ha e non ha mai avuto questo potere.

gmd85

@Enrico

Si risponde con frasi di senso compiuto e condivisibile. Riportare gli elementi della tua religione non serve, eh.

Murdega

Ma lei come crede che si sia incarnato Gesù?
Sono ” duemila anni ” che aspettiamo la risposta, se qualcuno
mi dà una risposta convincente vado a piedi scalzi a Međugorje
indosserò il cilicio,mi cospargerò il capo di cenere e ogni 10 km di
percorso 10 frustate con il gatto a nove code , metà della mia pensione
ad una organizzaione religiosa tipo OP e andrò a rendere omaggio
a giuseppe.

whichgood

@ Enrico

oggi non si usa più il termine incarnato, si dice scopare.

Diocleziano

Enrico.
Maria rispose non conosco uomo.

Non conosceva uomo (lo faceva con sconosciuti?) ma probabilmente
conosceva la bibbia. Visto che la stessa balla, raccontata dalla mamma
di Sansone, aveva funzionato qualche annetto prima, perché non provarci
con quel tontolone di Giuseppe?
Non era nemmeno originale…

whichgood

@ Enrico

l’unica cosa incarnata che conosco sono le unghie e i peli. Anche quelli aveva incarnati Gesù ?

Otzi

@ Enrico. “Ma lei come crede si sia incarnato Gesù?”
Io rispondo esattamente come dice l’apostolo Paolo, che ha avuto la notizia per diretta rivelazione da dio. E cioè scrive dell’uomo Gesù: “In tutto simile a noi” .
Ciò altro non significa che anche per l’origine dell’uomo Gesù ci fu uno spermatozoo unamo che raggiunse un ovulo di Maria. Altrimenti dio avrebbe rivelato una bella balla a Paolo raccontando che era in tutto simile a noi. Non importa di quale maschio umano fosse quello spermatozoo vittorioso, ma di uno spermatozoo certo si doveva trattare anche se le balle poi inevitabilmente riguardano l’identità dell’amante. O in queste circostanze anche dio prova stupida vergogna e si confonde?

Enrico

*Spapicchio

Come può un cristiano non riconoscere nella Santa Maria un modello per tutte le donne ed allo stesso tempo negare ciò che appare nelle scritture poi confermato da lei stessa a Lourdes?

*Otzi

Simile a noi ma concepito diversamente.

*Diocleziano

Non conosco uomo ovvero sono vergine

FSMosconi

@Enrico

“Come può un cristiano non riconoscere nella Santa Maria un modello per tutte le donne ed allo stesso tempo negare ciò che appare nelle scritture poi confermato da lei stessa a Lourdes?”

Perché i mariani si fanno concorrenza da soli sulle loro stesse apparizioni.
Apparizioni che – per altro – se accostate nello stesso momento dubito sarebbero coerenti in quanto legati al “sentire” dei fedeli.
Ma questi son dettagli.

“Simile a noi ma concepito diversamente.”

In vitro? 😆

“Non conosco uomo ovvero sono vergine”

Dipende dalla versione che scegli: se non sbaglio Marco contraddice Luca su questo punto.
Poi c’è la storia del tetrarca-re e della fuga-non-fuga.
Dettagli…

Diocleziano

Enrico.
Se lo dici tu, ti credo… 🙂
Ma per quella sgallettata non metterei la mano nemmeno su un calorifero.

spapicchio

@ Enrico

lei confonde cattolico con cristiano, ovvero confonde cattolicità romana con cristianità evangelica: cattolicesimo romano e cristianesimo evangelico sono due religioni diversi e distantissime tra loro.

Il cattolicesimo romano è oggi con estrema e chiara evidenza in crisi profondissima.

Il cristianesimo evangelico no.

spapicchio

@ Enrico

La venerazione mariana è un aspetto caratteristico del cattolicesimo romano, ed è ingannevole come si nota anche qui, dal suo uso commerciale, nella la pubblicità dei detersivi, eccetera.

E’ spiegata anche come riproposizione al culto pagano della dea madre, culto che non è presente nel cristianesimo evangelico.

Enrico

Comunque essere cattolici significa essere cristiani.In merito alla devozione mariana si sono delle esagerazioni ricordiamoci che è la risurrezione di Cristo il centro della vita cristiana.In merito alla crisi del cattolicesimo le dico legga i numeri dei battezzati e delle vocazioni a livello mondiale.

gmd85

Il numero dei battezzati? Quali battezzati? Quelli nati da poco che una religione non sanno neanche cosa sia?

Otzi

Enrico, tu mi ribatti: “simile a noi ma concepito diversamente”. Non so se tu abbia fatto finta di non capire; non capisca veramente; o vuoi fare il furbo.
Anzi ti dico che ti riveli anche eretico come cristiano-cattolico. Non è in questione la modalità di concepimento, MA IL FATTO CHE DEVE ESSERCI UNO SPERMATOZOO all’inizio per essere in tutto simile a noi uomini, così come dio stesso ha rivelato a Paolo impostore fondatore del cristianesimo.

Federico Tonizzo

Nella fantasia di altri, poi, è diventato pure cancro.

alessandro pendesini

L’uomo pseuo o insufficientemente colto nella branca scientifica avra tendenza a crede preferibilmente quello che considera vero…
Un mondo in cui miliardi di persone possono fidarsi ciecamente a delle credenze irrazionali e puerili è un mondo pericoloso !
Per lottare contro l’irrazionalità e promuovere la ragione, dovremmo osare far sognare della scienza. Non otterremo una società di sogno, ma almeno eviteremo una società di incubi…..
Se non sappiamo come trasmettere il pensiero scientifico nella nostra cultura o lo lasciamo a livello di approssimazione fantasmatica (è quello che capita oggi per la maggior parte delle persone in Italia e non solo), la rivolta contro la scienza rischia di diventare un vero pericolo del terzo millennio, con possibilità che possa emergere qualsiasi tipo d’oscurantismo ! Qualcosa di simile sta già profilandosi nel mondo…..
NB La resistenza dell’insegnamento scientifico in Italia -cioè al progresso umano- è fondata sul conservatorismo di coloro che ne traggono dei privilegi; in primis il Vaticano quindi certi Politici “buffoni” con l’appoggio delle 4 mafie made in Italy !
La vulnerabilità dell’uomo è inversamente proporzionale alla sua cultura, e questo i Teocrati/Plutocrati lo sanno benissimo e se ne servono sfacciatamente e spudoratamente da secoli….Per “meritare il paradiso” bisogna prima soffrire, ma anche aiutare i bisognosi (preferibilmente del medesimo clan) ma anche il povero Vaticano….dicono da secoli….
L’assurdo presentato con una certa “logica e filosofia” a gente pseudo, poco o insufficentemente colta, troverà sempre dei sostenitori, ed è proprio quello che capita ancora oggi !

FSMosconi

Dimentichi le sette:
ad esempio l’Opus Dei, Scientology e l’Ontopsicologia hanno un’avversione quasi innato contro la psicologia. L’Opus Dei per altro non lo da nemmeno a vedere, accettando di curare gli effetti ma non le cause.
Il guru di DamanHur s’è fatto addirittura costruire un ospedale basato ufficialmente sulla sua fuffa – ufficiosamente si premura solo la “parificazione delle due cose e che i medici lì siano suoi fedeli seguaci -.
Poi ci sono i Carismatici e RE MAYA che pretendono altrettanto ufficiosamente di curare tramite l’imposizione delle mani.

L’unica cosa buona, per così dire, è che simili inferni siano fortemente tagliati fuori dal mondo esterno. 🙁 🙁 🙁

enrico

@ Pendesini

Francamente non capisco da dove le sorga questa idea che vi sia una “rivolta” contro la scienza ed il pensiero scientifico.

Priapus

In effetti non c’è una rivolta violenta, ma una sorda ed ottusa opposizione ad ogni
idea di progresso ed il pervicace tentativo di sovvertire la verità.

alessandro pendesini

@Enrico
Provi a dire ai Testimoni di Geova e/o musulmani, e ben altre religioni o sette che l’uomo NON è stato creato 6000 anni fa ! Ma anche ai conservatori cristiani del Discovery Institute USA, cosi come a Jean Staune segretario della (pseudo)università interdisciplinare di Parigi appoggiata dal Vaticano (sic!), come ai cattoloci che l’Intelligent Design non è una teoria scientifica ma una ragliata pseudo scientifica (neo-creazionista) nascosta sotto l’apparenza della ricerca scientifica ! e vedrà quale saranno le loro reazioni…..
Caro Enrico a me risulta che tutta questa gente di “buona fede” ODIA LA SCIENZA e se potessero l’eliminerebbero all’istante ! NB : Si ricorda dei martiri dell’inquisizione ? delle migliaia di donne arse vive poiché possedute dal diavolo ? e cosa stanno combinando attualmente certe religioni monoteiste : pena di morte per donne adultere (ma non uomini adulteri sic !) in nome del rispetto della legge di dio”….ma anche per omosessuali e tutti coloro che militano contro l’oscurantismo ? Non le sembra che la storia si ripete, e che le vittime sono sempre quelle avide di giustizia e Etica ?

enrico

@ Alessandro pendesini

L’intelligent Design non nasce in ambiente cattolico.
Qualche cattolico può avere simpatie per questo movimento filosofico.
In generale il “come” spetta ala scienza indagarlo. Nessun problema rispetto l’evoluzione.

Riguardo ai Mussulmani non mi risulta che venga affermato che l’uomo sia creato 6000 anni fa.

L’inquisizione si occupava di eresia, dunque nè di possessione nè di stregoneria.
Lei potrebbe studiare meglio il fenomeno per dar seguito alla sua affermazione “L’uomo pseuo o insufficientemente colto nella branca scientifica avra tendenza a crede preferibilmente quello che considera vero”, così vedrebbe che il fenomeno era maggiore dove vi fu instabilità politica e nei paesi protestanti.

Riguardo agli omosessuali magari lei può ritenere che un bambino debba essere cresciuto, per decisione altrui, da due donne o due uomini, magari genitore 1 e genitore 2, certo facendo finta che maschio e femmina siano concetti astratti e che non serve una figura paterna ed una materna di riferimento. O può pensare che ciò che uno desidera o ritiene vero divenga istantaneamente un suo diritto
E’ una sua opinione soggettiva .

gmd85

Come è soggettiva la tua che due persone dello stesso sesso non possano farlo.

Inquisizione: all’inizio si occupava solo degli eretici. Poi ha esteso la sua sfera di competenza. O il Malleus Maleficarum non ti dice niente?

enrico

@ gmd85

Il libro intitolato Malleus maleficarum non fu pubblicato dall’Inquisizione, ma privatamente nel 1486. Si trattava di un manuale che non fu mai considerato ufficiale nei tribunali dell’inquisizione.
Ci furono varie edizioni, sopratutto in germania.

Dunque il fatto che lei citi il Malleus Maleficarum non c’entra nulla.

gmd85 lei ha ragione, perchè solo due…perchè porre un limite al numero?

Kaworu

uno poi può credere anche alle fatine e considerare il luogo dove vengono cresciuti i bambini come qualcosa di standard e statico da quando abbiamo smesso di spidocchiarci (anzi no, perchè se no pare che si parli tipo dal 1900 ad oggi… facciamo da quando siamo scesi dagli alberi) ad oggi.
ma…

Le famiglie omogenitoriali non differiscono da quelle eterosessuali rispetto alla salute mentale, la soddisfazione di coppia o l’approccio ai bambini (Bos, Van Balen, Van Den Boom, 2004). Non sono state rintracciate inoltre differenze tra madri lesbiche ed eterosessuali riguardo all’autostima, all’ansia, alla depressione e allo stress genitoriale (Golombok, Tasker, Murray, 1997). L’unica differenza emersa è una condivisione maggiore tra madre biologica e madre sociale nelle attività di cura del figlio rispetto alla madre e al padre eterosessuale. Le madri non biologiche trascorrevano più tempo coi loro figli rispetto ai padri e si coinvolgevano maggiormente in attività di controllo e di disciplina.
A differenza della maggioranza dei genitori statunitensi, quelli omosessuali ricorrono meno alle punizioni fisiche, preferendo metodi più verbali come il ragionamento (Johnson, O’Connor, 2002).
Lo sviluppo emotivo, i comportamenti dei bambini e la qualità delle loro relazioni non mostrano differenze rilevanti con quelli allevati da famiglie eterosessuali (Golombok, Spencer, Rutter, 1983).
Non è stata identificata alcuna differenza tra coppie etero ed omosessuali per quanto riguarda il coinvolgimento emotivo, la soddisfazione materna, la frequenza dei conflitti, la supervisione dei figli, i comportamenti dei bambini osservati da genitori e insegnanti, autostima e presenza di disordini psichiatrici. Unica differenza con le madri single eterosessuali, le quali riportavano un più alto livello di stress, conflitti parentali e minore soddisfazione rispetto ai genitori in coppia, etero ed omosessuali (Golombok et al. 2003).
I ragazzi con due madri unite in un “legame matrimoniale” non presentavano differenze sistematiche coi loro pari per quanto riguarda l’autostima, la depressione, l’ansia, il successo scolastico, l’integrazione con i vicini e l’autonomia personale (Wainright, Russell, Patterson, 2004).
Sono le variabili processuali come la soddisfazione coniugale e le modalità di rapporto con i figli che influenzano il benessere psicologico, e non quelle strutturali come la composizione sessuale della famiglia (Fulcher et al., 2006).
Lo sviluppo sociale di questi bambini è simile a quello dei loro pari con genitori eterosessuali. I familiari, gli insegnanti e gli stessi bambini descrivono in termini positivi le loro relazioni sociali (Green et al., 1986).
Una ricerca italiana conclude che l’idea secondo cui “le famiglie omogenitoriali soffrono quotidianamente per la loro stigmatizzazione” si è rivelata essere un vero e proprio mito, che non ha riscontro nella realtà (Danna, 2009).
Per quanto riguarda la confusione, nessuno dei bambini studiati ha mostrato confusione rispetto alla propria appartenenza di genere, al desiderio di appartenere all’altro sesso, né ha avuto comportamenti di travestitismo (Pawelski et al., 2006).
I comportamenti dei bambini allevati da madri lesbiche si inseriscono nei parametri convenzionali come quelli dei bambini allevati da madri eterosessuali (Green, 1978; Brewaeys et al., 1997). I bambini maschi cresciuti da lesbiche non assumevano con più frequenza l’abbigliamento del sesso opposto (Green, 1986), né esprimevano una differenza nella scelta dei giocattoli (Hoeffer, 1981).

Priapus

@ Kaworu
Fatica sprecata, nè gli enrichi nè i giuseppi leggeranno uno solo di quegli studi di
psicologia dello sviluppo; dovresti ben sapere che per “Santa Romana Chiesa” la
psicologia è arte demoniaca e la evita come la peste. Crede nell’esorcismo non, nel
la medicina, figurati se crede in quei “ciarlatani” che osano accostare la religione a
sciamani e riti tribali.

Kaworu

ma si, mica li posto per loro, li posto per chi è interessato 😉

enrico

“Same-sex parenting and children’s outcomes: A closer examination of the American psychological association’s brief on lesbian and gay parenting”

Loren Marks, della Louisiana State University

Social Science Research

Volume 41, Issue 4, July 2012, Pages 735–751

manimal

@enrico

ah, servono una figura maschile ed una femminile per crescere ed educare un figlio?

quindi i vedovi/le vedove cosa dovrebbero fare, risposarsi coattivamente per non perdere la potestà genitoriale?

Kaworu

che poi ‘sti soggetti pensano che i bambini siano dei completi imbecilli…

proiettandoci sopra fondamentalmente le loro paturnie.

gmd85

gmd85 lei ha ragione, perchè solo due…perchè porre un limite al numero?

E qui tocchi decisamente il fondo.

Stefano

@ enrico

enricuccio il DNA come “discriminante” per l’appartenenza alla specie oggetto dell’ammore del dio che guida il teatrino che vi piace tanto l’ha scelto
giuseppe, NON IO.

Al riguardo i razionalisti hanno obiettato (fab):

“il DNA non ha nulla a che vedere con le vostre illusioni religiose”

” E nel DNA dove sta ciò che rende le persone tanto tanto cicci cicci con la trinità?”

Ora, appurato che gli embrioni di umano non diventano scimpanzé, scopriamo che condividono la gran parte della “discriminante” con quelli di scimpanzé.
E gran parte con altri Homo, quelle bozze che il vostro dio onnipotente – creatore di universi dal niente che si corrompono con uno starnuto e non ritornano allo stato ex ante col sacrificio di dio sotto forma di figlio/amido/vino replicato inutilmente milioni di volte – ha ritenuto di dover scartare (eventualmente riservando loro il paradiso, ovviamente). Un vero aborto insomma.
Decidi tu se ti piace pensarlo come risultato dell’evoluzione teleguidata alla Florenskij o no. In tutti e due i casi tanto l’evoluzione non è un problema per te.

Riassumendo, dunque, la differenza sta nel 2% del DNA (vostro criterio).
In questo caso non puoi essere cicci cicci col creatore. Non ha abbastanza anime.

Capisco perfettamente che tu sia più avvezzo a seguire i fili logici di transustanziazioni, parti virginali e camminate sull’acqua….

Stefano

@ enrico

“Si trattava di un manuale che non fu mai considerato ufficiale nei tribunali dell’inquisizione”

Sarà anche vero, tuttavia:

Il Malleus rimase, fino alla metà del XVII secolo, il più consultato manuale della caccia alle streghe sia da parte degli inquisitori cattolici, sia dei giudici protestanti,

NB tratto da Wikipedia, quindi visto che la sto citando io non conta. Si sa che va bene solo quando la citi tu. Vedi che io riesco a seguire i tuoi fili logici?

enrico

@ Stefano

Quando leggo qualcosa sono abituato ad usare un certo senso critico.
Se nella medesima frase si afferma ” non fu mai addottato dalla Chiesa Cattolica” e poi però si chiosa “il più consultato manuale della caccia alle streghe sia da parte degli inquisitori cattolici, sia dei giudici protestanti”.
Qualcosa non mi convince.

Le consiglierei:

“Encyclopedia of Witchcraft”.

di Richard M. Golden, ABC-Clio, 2007

“L’uomo pseuo o insufficientemente colto nella branca scientifica avra tendenza a crede preferibilmente quello che considera vero…”

enrico

@ gmd85

Non so perchè io stia toccando il fondo, a suo parere.
Se mettiamo in discussione qualcosa, almeno facciamolo per intero.
O esistono verità da accettare tout court?

Kaworu

lo hai letto, enrico? se si, mi potresti gentilmente fornire il pdf, che dovrebbe essere in tuo possesso?

Kaworu

(comunque io non ho citato roba presa dal sito dell’apa. così, per la cronaca e i posteri)

enrico

@ Stefano

Veramente non è stata scelta da Giuseppe come discriminante

Ha semplicemente scritto
un embrione è un essere vivente?
– un embrione ha un DNA che lo identifica come Homo sapiens?
– il DNA di un embrione muta al mutare della sua forma esteriore?

Dunque?

Il problema è vostro nel ritenere che si possa disporre, soggettivamente, di un essere umano in un determinato stadio del suo sviluppo, come di un oggetto una pianta o un animale.

Del resto non si capisce bene dove vuole andare a parare il suo ragionamento ( o i vostri ragionamenti) sulle percentuali, a meno che lei non si consideri per il 90 % un topo.

Mi dica, razionalista, l’embrione che cosa è?
A quale specie appartiene?

La discriminante è l’anima comunque.

gmd85

@Kaworu

Non so se lui l’ha letto, comunque:

ht tp://papers.ssrn.com/sol3/papers.cfm?abstract_id=1937762

Parte già male.

Kaworu

in effetti già a occhio sembra “vagamente” orientato.

grazie per il link, dal sito della elsevier non riuscivo a scaricarlo (e non capisco come mai, dato che gli accessi li ho. boh)

Stefano

@ Kaworu

Il punto, comunque, non sta nell’essere “orientati” : chiunque lo è. Sta nella bontà del metodo usato.
Non conosco lo studio in questione, può darsi che rilevi deficienze in precedenti studi dell’APA. Tuttavia, come hai fatto notare, i lavori da te riportati non si riferiscono a quelli.
Resta il fatto che al momento qualsiasi studio è per forza limitato nel tempo e non può che riferirsi a situazioni in cui la differente configurazione familiare rappresenta un’eccezione rispetto alla norma, con tutte le conseguenze sociali (negative) che questo può comportare.
Insomma, siamo agli inizi di un esperimento sociale e i risultati saranno diversi a seconda dell’estensione (e accettazione) del fenomeno. Per ora qualsiasi studio è da considerarsi preliminare. Personalmente ritengo che in condizioni non socialmente sfavorevoli non dovrebbe esserci differenza, ma è solo un’opinione.

Kaworu

c’è poi da dire che la critica alla scarsità di studi su minoranze etniche non va certo a invalidare quanto concluso fino ad ora, per dirne una.

nel senso, non è che “se non sono state prese in considerazione famiglie ispaniche, ALLORA ciò che è stato concluso per coppie bianche medioborghesi è invalido”.

semmai sarà interessante valutare anche quelle minoranze. eventualmente.

“agli inizi” mica troppo, dato che ora come ora abbiamo in giro coppie di nonni omosessuali, dato che i loro figli si sono già riprodotti (se calcoli che alcuni studi risalgono a trent’anni fa…).

Stefano

@ enrico

Veramente non è stata scelta da Giuseppe come discriminante

Ha semplicemente scritto
un embrione è un essere vivente?
– un embrione ha un DNA che lo identifica come Homo sapiens?
– il DNA di un embrione muta al mutare della sua forma esteriore?

Ops, scusa intendeva usare il tasso di colesterolo come discriminante 🙁

La discriminante è l’anima comunque.

O bravo! lo vedi che alla fine ci arrivi!

Quindi:

““il DNA non ha nulla a che vedere con le vostre illusioni religiose”

” E nel DNA dove sta ciò che rende le persone tanto tanto cicci cicci con la trinità?”

“La discriminante è l’anima comunque” appunto una delle vostre illusioni religiose….

CVD

Stefano

@ enrico

“Quando leggo qualcosa sono abituato ad usare un certo senso critico”

Si nota: La discriminante è l’anima comunque.

““L’uomo pseuo o insufficientemente colto nella branca scientifica avra tendenza a crede preferibilmente quello che considera vero…”

Si nota: La discriminante è l’anima comunque

Mi dica, razionalista, l’embrione che cosa è? Un embrione. Sconvolgente….

Stefano

@ enrico

“Se nella medesima frase si afferma ” non fu mai addottato dalla Chiesa Cattolica” e poi però si chiosa “il più consultato manuale della caccia alle streghe sia da parte degli inquisitori cattolici, sia dei giudici protestanti”.
Qualcosa non mi convince.

Neanche a me, all’università non ho mai letto libri che non fossero adottati. Me ne guardavo bene! Specie se erano considerati di riferimento….

“Quando leggo qualcosa sono abituato ad usare un certo senso critico” (enrico)

Stefano

@ enrico

“O esistono verità da accettare tout court?”

La discriminante è l’anima comunque

enrico

@ Stefano

Nessuno pretende, signor Stefano, che lei creda all’anima, anche se è un concetto che in filosofia ha diversi significati.

L’intervento stava ad indicare che per un cristiano la differenza non è meramente di ordine materiale.
Forse lei si stupirà a crederlo, ma diversi scienziati ritengono che la differenza sia di ordine più qualitativo che quantitativo fra l’animale e l’uomo.

Io mi chiedo che cosa volevate intendere affermado che vi è dna in comune per il 99% o altre percentuali.
O ben è DNA di una data specie o ben non lo è, a meno che lei non si ritenga per il 90% un topo o per il 50% una banana.

Le ho indicato un testo piuttosto autorevole , ma sarà stato scritto da fanatici cattolici o atei devoti, riguargo la cosiddetta caccia alle streghe, così come rispetto Mithra le ho indicato gli atti del primo congresso di esperti su tale religione. ( C’è stato anche un secondo congresso en passant).

enrico

@ Stefano

Un embrione…dunque.
Un embrione di ( rana topo bue asino scorpione….) perchè mica mi ha risposto.

Stefano

@ enrico

un embrione umano enrico. Che condivide buona parte del DNA con altre specie.
E quindi il DNA non è questa grossa discriminante. E, come ha fatto notare fab, non poteva esserlo per voi :” il DNA non ha nulla a che vedere con le vostre illusioni religiose. Il che dovrebbe essere ovvio, dato che il DNA è stato scoperto un filino dopo”

E certo, la differenza è più di ordine qualitativo che quantitativo: quando le differenze di qualità ci sono.

Ma un embrione è un embrione, non un provetto pilota o un grande architetto.

E al livello di embrione le differenze tra uomo e scimpanzé non sono neanche quelle di ordine qualitativo, semplicemente perché non ci sono ancora. NON CI SONO.

E quando le differenze di ordine qualitativo ci sono non dipendono da una fantomatica anima ma dal buon funzionamento del cervello: ” Just because science so far has failed to explain something, such as consciousness, to say it follows that the facile, pathetic explanations which religion has produced somehow by default must win the argument is really quite ridiculous” dice Dawkins.
Non è così? Va bene l’anima? “L’uomo pseudo o insufficientemente colto nella branca scientifica avrà tendenza a credere preferibilmente quello che considera vero…” l’ hai riportato tu.

Per il resto, l’ultima parte del tuo intervento pare proprio non cogliere l’ironia che ho inteso fare sui (tuoi) precedenti. E qui posso farci poco, o non sono buono io o non lo sei tu.

Ci riprovo:

“Se nella medesima frase si afferma ” non fu mai addottato dalla Chiesa Cattolica” e poi però si chiosa “il più consultato manuale della caccia alle streghe sia da parte degli inquisitori cattolici, sia dei giudici protestanti”.
Qualcosa non mi convince.

Neanche a me, all’università non ho mai letto libri che non fossero adottati. Me ne guardavo bene! Specie se erano considerati di riferimento….

ha a che vedere con il tuo “senso critico”, non con la bibliografia che citi.
Quella serve a poco per capire il significato della giustificazione che hai portato 🙁

Stefano

@ enrico

Non fosse chiaro, le differenze di ordine qualitativo dipendono non solo dai materiali ma da come sono utilizzati e organizzati. Non solo per il cervello ma per qualsiasi altra cosa al mondo. Senza che ogni volta sia necessaria un’anima per giustificare tali differenze.
C’è differenza qualitativa tra rana, topo, bue, asino, scorpione: ciascuno ha la sua anima? Perché quella è la discriminante….

enrico

@ Stefano

Il fatto che condivida parte del DNA con altre specie non significa nulla.
A meno che, questa volta mi tocca ribadirlo, lei non sia per metà una banana.

Arbitrariamente lei introduce il cervello, cosa che era da attendersi.
Quindi stabilisce che:

E’ cosa buona e giusta interrompere il processo che senza soluzione di continuità porterà comunque un embrione ad avere un cervello proprio come piace a lei.
Si vede che non lo merita.

Vedo inoltre che lei aggiunge “buon funzionamento” il che è un concetto piuttosto soggettivo.
Che cosa intende lei per buon funzionamento?
Va da se che il cervello di un neonato non funziona come quello di un architetto, pensi che non ha ancora sviluppato, secondo la scienza, autocoscienza e coscienza di sè.
per lei è sufficientemente nobile da meritarsi la grazia?
Perchè?
E se un cervello non funziona molto bene che ne facciamo di questa persona?

“E al livello di embrione le differenze tra uomo e scimpanzé non sono neanche quelle di ordine qualitativo, semplicemente perché non ci sono ancora. NON CI SONO. ”

No infatti talvolta nasce uno scimpanzè.
E’ vero.

enrico

@ Stefano

C’è differenza qualitativa tra rana, topo, bue, asino, scorpione: ciascuno ha la sua anima
——————————————————————————————————————-

Io non ho mai espresso giudizi morali su un azione di una rana un bue un asino o uno scorpione.
Si penso che vi sia una differenza ontologica fra l’uomo e l’animale.

Stefano

@ enrico

Non discuterò oltre la banalità che la differenza qualitativa sia dovuta ad un’anima:
il “principio dormitivo” dovrebbe frenare chiunque da ripetere simili stupidaggini. Non enrico.
E no, un embrione umano non diventa uno scimpanzé ma da embrione non ha differenze qualitative “ontologiche” (bum!) rispetto a quello. Non è un architetto e un perfetto pilota. E non ha nemmeno capacità di giudizio morale. E non ha neanche cervello. Anche se enrico pesta i piedini….
E si , enrico le differenze qualitative dipendono dal cervello, quando il cervello c’è. E quando funziona bene. Perché quando non funziona bene la tua anima fa poca differenza qualitativa. E manco “ontologica” (bum!). E manco di giudizio morale.
Pensa come è utile il tuo “principio dormitivo”.
Il bello è l’enfasi con cui le sparate le vostre stupidaggini….
E siccome pare che ti sfugga costantemente l’ovvio, te lo ripeto: un embrione non ha cervello (quindi non mi puoi muovere obiezioni sul cervello) , non esprime giudizi morali (quindi non mi puoi muovere obiezioni sui suoi giudizi morali) e non è un provetto architetto: si sta parlando di un embrione, enrico.
E non è che ce l’ho con gli embrioni per cui come ne vedo uno lo voglio eliminare.
Proprio perché è l’inizio di un processo, come per qualsiasi altro, se voglio che il processo vada a buon fine curo ogni passaggio per ottenere il risultato finale, se non voglio il risultato finale (non indago sui motivi in questa sede) interrompo il processo, proprio appena inizia.
O forse se ti accorgi di aver fatto i primi passi su una strada sbagliata ti senti in dovere di percorrerla fino in fondo?
O forse il fatto che un’embrione possa diventare “senza soluzione di continuità ” un architetto ti sta frenando dallo scrivere qui invece di darti da fare con qualcuna disposta a condividere il progetto?

Infine, enrico ricorda sempre quando hai qualche dubbio su cervelli e giudizi morali che nei tuoi manuali delle giovani marmotte si parla di un dio che ha ordinato stragi di primogeniti egizi, diluvi universali, trasformato gente in sale e azzerato persone che hanno nascosto parte del ricavato: non erano embrioni, avevano un cervello ed erano “ontologicamente” superiori. E nemmeno puoi dire che sia stata una loro scelta. E che magari per compensare il tiuo dio li ha sistemati in un bel posticino in paradiso.

Faresti bene a controllare la congruenza delle balle che raccontate prima di venire qui a raccontare fregnacce.

Stefano

@ enrico

“Va da se che il cervello di un neonato non funziona come quello di un architetto, pensi che non ha ancora sviluppato, secondo la scienza, autocoscienza e coscienza di sè.
per lei è sufficientemente nobile da meritarsi la grazia?”

Ti risulta che qualcuno qui abbia mai parlato di soppressione di neonati?
Ti risulta che qualcuno qui abbia mai esaltato la bontà della fallacia logica “pendio scivoloso”?
Ecco, perché una simile obiezione è semplicemente stupida enrico.
Proprio perché il processo che va dall’embrione al cadavere è senza soluzione di continuità, le differenze che creano una differenza non saltano su da un momento all’altro, per cui occorre stabilire dei criteri “arbitrari” di cut off. Come per qualsiasi altra cosa, sia la maggiore età, la tua comunione o la tua cresima.
O forse al momento della nascita fate l’estrema unzione a quello che senza soluzione di continuità diventerà un cadavere?
Quel che è certo è che in un processo senza soluzione di continuità le qualità di cui si parla non si hanno all’inizio. Difatti non mi pare si faccia l’estrema unzione ad un neonato….
Riassumendo, UN EMBRIONE condivide gran parte del DNA con altre specie, non ha un cervello, non esprime giudizi morali e non è “ontologicamente” superiore ad un gatto, UN EMBRIONE.
Riguardo all’anima in più, che ti devo dire? Si nota poco….

enrico

@ Stefano

Tutte le caratteristiche arbitrarie e soggettive che lei ha stabilito non valgono per un neonato nè per una persona con deficit mentali.
Inoltre la definizione “funzionare bene” è talmente soggettiva da lasciare spazio praticamente ad ogni forma di eliminazione possibile.

Le differenze qualitativa ed ontologiche debbono esserci altrimenti potrebbe tranquillamente svilupparsi uno scimpanzè, e sperimentalmente questo non avviene.

Riguardo al principio, soggettivo, ovvero che un processo possa essere bloccato all’inizio, lei ragiona sull’embrione in termini di possesso come se la “strada” fosse la sua o una sua proprietà.
Dai principi che lei ha enunciato rimane una sua proprietà se non funziona affatto o non funziona “bene” ……

enrico

@ Stefano

Riguardo all’anima si nota poco, poichè lei non conosce nemmeno il concetto fondamentale di anima, sopra descritto.

“Riassumendo, UN EMBRIONE condivide gran parte del DNA con altre specie,

Nel medesimo grado di quanto lo condivide lei.

non ha un cervello

Il cervello deve esserci o funzionare o funzionare bene, anche un cadavere ha un cervello

Non esprime giudizi morali

Nemmeno un neonato

e non è “ontologicamente” superiore ad un gatto, UN EMBRIONE”

Un embrione non è un gatto, non sono il medesimo essere.

“Ti risulta che qualcuno qui abbia mai parlato di soppressione di neonati?”

Io uso i suoi criteri soggettivi per vedere dove essi conducono, se poi lei arbitrariamente e soggettivamente li abbandona quando non le piacciono più, questo è un problema suo.

gmd85

@Enrico

L’uomo pseuo o insufficientemente colto nella branca scientifica avra tendenza a crede preferibilmente quello che considera vero…

Ripassa a mente ciò in cui credi tu 😉

Poi prenditi un bel manuale di antropologia o etnografia, di quelli seri che contengono ricerche durate anni. Scoprirai che il modello familiare a cui sei tanto affezionato non è l’unico e che non sempre il binomio uomo/donna si presnta come l’ hai idealizzato tu.

Stefano

@ enrico

Se non vuoi capire non posso farci niente, davvero.
Non vorrei che la tua anima fosse oggettiva quanto il tuo dio.
Gran bel criterio oggettivo: la fede di enrico….

La differenza di qualità ci sarà (forse), come embrione NON C’E’
Il cervello ci sarà, (forse) come embrione NON C’E’
Il cervello se NON C’E’ non funziona, NE’ BENE NE’ MALE

Quindi ogni obiezione su cervelli, giudizi morali, brufoli, cresime, architetti, cadaveri, ed emorroidi NON PUO’ ESSERE FATTA PERCHE’ NON C’E’ ALCUNCHE’.
E proprio perché non c’è alcunché viene utilizzato come criterio di cut off.

Capisci cos’è un criterio di cut off?

Capisci che se compri un chicco di grano non lo puoi pagare come un intero raccolto?
Capisci che se ritiri il capitale versato in banca un istante dopo non ti danno il montante che avresti ricevuto dopo un anno?
Hai bisogno di altro?

O forse il criterio “oggettivo” prevede che invece si debbano pagare chicchi per raccolti e ottenere i montanti ad un anno 1 secondo dopo?

“Io uso i suoi criteri soggettivi per vedere dove essi conducono, se poi lei arbitrariamente e soggettivamente li abbandona quando non le piacciono più, questo è un problema suo”

No è tuo “senso criticone”!

Ripeto:

Proprio perché il processo che va dall’embrione al cadavere è senza soluzione di continuità, le differenze che creano una differenza non saltano su da un momento all’altro, per cui occorre stabilire dei criteri “arbitrari” di cut off. Come per qualsiasi altra cosa, sia la maggiore età, la tua comunione o la tua cresima.
O forse al momento della nascita fate l’estrema unzione a quello che senza soluzione di continuità diventerà un cadavere?

Quale parte del discorso ha bisogno di disegni?

Per strade ed embrioni ti invito a non perdere ulteriore tempo qui e darti da fare con una tua simile, non puoi e non devi far altro, sei obbligato: “lei ragiona sull’embrione in termini di possesso come se la “strada” fosse la sua o una sua proprietà”. Di sicuro non è tua. E nemmeno la mia vita e la mia morte, quella su cui vorreste mettere bocca.

Stefano

@ enrico

A proposito, ti avevo scritto:

enrico ricorda sempre quando hai qualche dubbio su cervelli e giudizi morali che nei tuoi manuali delle giovani marmotte si parla di un dio che ha ordinato stragi di primogeniti egizi, diluvi universali, trasformato gente in sale e azzerato persone che hanno nascosto parte del ricavato: non erano embrioni, avevano un cervello ed erano “ontologicamente” superiori.

enrico: “lei ragiona sull’embrione in termini di possesso come se la “strada” fosse la sua o una sua proprietà” bla, bla, bla

Parafraso: Io uso i tuoi criteri oggettivi (caspita!) per vedere dove essi conducono, se poi tu arbitrariamente e soggettivamente li abbandoni quando non ti piacciono più, questo è un problema tuo.

Insisto: faresti bene a controllare la congruenza delle balle che scrivi prima di venire qui a raccontare fregnacce.

gmd85

@Enrico

Poi mi spiegherai com‘è che i criteri soggettivi degli altri non vanno bene mentre i tuoi si, eh.

Stefano

@ enrico

“Riguardo all’anima si nota poco, poichè lei non conosce nemmeno il concetto fondamentale di anima, sopra descritto”

Descritto dove? Sopra nell’alto dei cieli?

Ma davvero! Cosa mi sono perso di grazia? L’ultimo congresso sugli sviluppi al riguardo?
Finalmente si è riusciti a distinguere la funzione “qualitativa” dell’anima, il quid in più, dopo aver dato una botta in testa a qualcuno? O forse si è accertato che nel pacchetto in dotazione ci sono dizionari di tutte le lingue e non importa andare a scuola ad impararle?
Meno male, si aspettava da tempo questa “fondamentale” discriminante oggettiva….

“Tutte le caratteristiche arbitrarie e soggettive che lei ha stabilito non valgono per un neonato nè per una persona con deficit mentali”

enrico, il fatto che un embrione non abbia cervello NON è arbitrario e soggettivo.
Il fatto che un embrione non avendo cervello non possa emettere giudizi morali NON è soggettivo.
Il fatto che non avendo cervello sia inutile discutere se il cervello funzioni bene o male NON è arbitrario e soggettivo.
L’affermazione che un embrione abbia un’anima INVECE è soggettiva.

Capisco siate abituati a PENSARE AL CONTRARIO, qui tuttavia ce ne accorgiamo benissimo.

“L’uomo pseudo o insufficientemente colto nella branca scientifica avrà tendenza a credere preferibilmente quello che considera vero…”

enrico

@ Stefano

La differenza fra materia anima-ta e materia in-anima-ta è la differenza che passa fra lei ed un sasso.
Ed è un concetto che lei non comprende o di cui non si era mai accorto, infatti continuamente riporta nei suoi ragionamenti lo stato di cadavere che non è materia anima-ta.

Stefano

@ enrico

Si vede che hai studiato taglio e cucito dalle suore….

faidate

In questi casi, un osservatore neutrale si aspetterebbe una vivace censura da parte di quelle gerarchie ecclesiastiche deputate a tutelare la Verità. In realtà il sospetto è di un impasto di opportunismo, malafede e ignoranza. Le dosi degli ingredienti sono variabili da caso a caso e del livello nella piramide gerarchica.

SilviaBO

Nella rivista di una catena di negozi, mi aspetto di trovare notizie (e pubblicità) sui suoi prodotti o su argomenti inerenti. Questa roba che c’entra?
Il prodotto che più frequentemente ho acquistato da loro è il sapone allo zolfo, ma mi sa che se continuano così presto smetteranno di venderlo perché ricorda il diavolo…

Bertrand Russel2 la vendetta

hahahaha bella questa ed è bella perché è vera 🙂

Tiziana

Costanza Miriano è anche autrice di un blog oltre che giornalista di una rivista estrema di apologetica che si chiama Il Timone .

Mentre trovo comprensibile che una catena privata si faccia un giornalino , mi lascia perplessa che Miriano lavori presso la redazione del tg3 rai che dovrebbe essere ancora un ente pubblico .
Leggendo spesso i suoi scritti sulla rivista di apologetica Il Timone esprime concetti contro l’Italia (ad esempio critici(ssimi) nei confronti del Risorgimento e dell’Unità d’Italia, che è poi la linea del giornale) oltre che dell’uguaglianza (anche se sappiamo che è solo formale) prevista per il nostro genere.
Detto questo una amica mi ha detto che avendo 41 anni e 4 figli, Miriano ha preso maternità allattamento e tutti gli sconti e aspettative possibili il che la fa essere assente dalla rai per lunghi periodi.
Certamente questo non fa onore ad una donna che dovrebbe assentarsi solo per 5 mesi.

Kaworu

non capisco cosa ci faccia al lavoro una che pensa che la donna “che la tasa che la piasa che la staga a casa”

Tiziana tizfic@gmail.com

@kaworu

in effetti la coerenza non è il suo forte.
mi sono chiesta spesso se prima o poi le affideranno una rubrica sulla maternità considerati i suoi 4 figli. ammetto che una donna deve scegliere la dimesnione della sua famiglia ma – in momenti in cui anche nella conferenza stampa del presidente del consiglio si invita a fare figli – rimango convinta che siano da ringraziare coloro che non li hanno. Il livello di sostituzione nel nostro Paese non è mai venuto meno (grazie anche agli stranieri i cui figli speriamo che presto siano italiani) e non si considera mai la densità di popolazione dell’Italia.
Credo di essere andata fuori tema (o ot come dite voi ma come vedete in italiano è uguale) ma la questione Costanza Miriano mi pare di grande interesse.

Kaworu

come se avere dei figli rendesse automaticamente esperti in questioni riguardanti la maternità, l’educazione, la pedagogia e via discorrendo XD

ma è il famigerato “senso comune”, purtroppo…

la coerenza comunque sembra non essere in generale il punto forte dei cattolici…

Tiziana

@kaworu

quello che chi solo chi ha figli può parlarne è uno dei sentire comune più duri a morire (secondo me ovviamente) .

Kaworu

già…

come dire “se un dermatologo non ha avuto almeno la scabbia, non può parlare”

Francesco S.

Io penso che chi non vuole avere figli (Non chi non ce li ha, ma chi non li vuole) non rompe le scatole a chi li vuole e viceversa.

I primi a cominciare dovrebbero essere i preti.

enrico

@ Kaworu

Kaworu lei ha ragione.
Non chi dipinge ma i critici o gli insegnanti di storia dell’arte sanno cosa vuol dire fare un quadro.

Kaworu lei fa la ricercatrice vero?

FSMosconi

@enrico

In questa tuo aut aut hai dimenticato i millantati pittori che pretendono di saper riprodurre Dalì senza nemmeno conoscere le basi della prospettiva o della resa anatomica.
Per dire.
Almeno il critico vero le basi le conosce e può parlare alla pari con un architetto.

Avere un titolo non è un lasciapassare per dire o fare qualsiasi cretinata passi per la testa.

Kaworu

la prossima volta che mi verrà mal di schiena, mi sincererò che anche il mio ortopedico abbia almeno 3 – 4 ernie.

se no fa pippa.

enrico

@ FS Mosconi Kaworu

Come se sapere la teoria significasse saperla anche mettere in pratica.

Kaworu

appunto, chiederò come caratteristica irrinunciabile la presenza di almeno 3 – 4 ernie.

e la certificazione che se le è sistemate in totale autonomia (stessa cosa che chiederò a un cardiochirurgo, eventualmente. chi non si sa fare un autotrapianto da solo, al giorno d’oggi?)

manimal

devo pur decidermi ad imbrattare a caso una tela.
volete mettere dopo il gusto di poter dare della capra a Sgarbi?

Stefano Grassino

Manca solo che promuovano la benedizione profumata. Dica signora, va bene quella al sandalo? O preferisce la citronella. Altrimenti le possiamo proporre la semplice acqua di colonia che va bene anche per il battesimo.

FSMosconi

E non dimenticare il rosario Arbre Magique alla cannella ed al sandalo e la candela -zampirone devozionale. 😉

laverdure

@Grassino
Incolto,in queste occasioni l’unico profumo degno e’
l’ “Odore di santita” !

diego

Probabilmente c’è un giro di sponorizzazioni sotto. Se si va a Medjugorje probabilmete si troverà pubblicità dell’Acqua e Sapone (che magari, visto il notevole flusso di fedeli da tutto il mondo, avrà intenzione di espandere la sua rete)

Stefano Grassino

Certo che dalla richiesta di modernizzazione del Concilio Vaticano II e della Teologia della Liberazione, ne hanno fatta di strada; ne più ne meno come ai tempi della controriforma. Va be, affari loro. Liberi di tagliarseli.

ser joe

Consigli del Papa per la banca vaticana: Ricordatevi che Dash lava più bianco, ma mai come …Dio presto.

Enrico

Se Acqua e sapone si comporta cosi non vi và bene mentre se IKEA mette famiglie basate non su atti fecodondi nelle pubblicità va bene, cambiando idea per il mercato saudita.Io metto Acqua e Sapone ed ikea sullo stesso piano devono vendere.

faidate

Mi ricordo che c’era un tizio che cacciava i mercanti dal tempio, e non era l’amministratore delegato di Ikea.

Sandra

Enrico,
atti fecodondi…… ho fatto fatica a non sputare la tisana che sto bevendo, sei una forza della natura, e un insulto continuo all’ortografia.

Kaworu

credo in una sola polpetta, köttbullar onnipotente, creatrice della salsa ai mirtilli visibile e invisibile.

credo il salmone un pesce grasso, gustoso e delizioso, guarnito con aneto fresco.

credo nei kanelbullar, serviti con caffè o con schnapps…

Kaworu

e non dimentichiamo “billy nostra che sei nelle camerette…”

Sandra

e, last but not least, Ikea è di proprietà di un ente nonprofit….

gmd85

Quindi, vendere approffitando della credulità della gente sarebbe lecito? Bravo.

Southsun

Guarda che Ikea NON sfrutta la religione per commercializzare e promuovere i suoi prodotti.

La sua pubblicità fotografa una realtà che odiate: la famiglia gay. Ma chissenefrega di voi. Fatevene una ragione come ve la siete fatta con l’eliocentrismo.

Acqua & Sapone sfrutta eccome la religione e tutto il marketing su Medjugorje, e questo da la cifra di COSA si diventata la vostra fede: un prodotto da supermercato.

Complimenti e salutatemi Gesù e i mercanti del tempio.

MASSIMO

@ Sandra

Mi ricordo che quando ero ragazzino (anni ’70) le femministe si dicevano esperte nel tirare i calci nelle palle. Con questi pretacci che girano, consiglio a voi donne di riprendere l’antico esercizio e di metterlo in pratica (LOL).

Sandra

Questo se noi applicassimo la stessa loro “logica”: se un prete provoca, lo si può prendere a calci, così come se una donna provoca la si può violentare o uccidere.

Quello che questi spin doctor ante-litteram stravolgono è la differenza tra suscitare e provocare, a cui si risponde in modo diverso.
Una donna può suscitare desiderio così come un prete poco intelligente può suscitare voglia di prenderlo a calci. Ma poi il suscitare non è affatto una “giustificazione” alla violenza, perché non è provocazione.
Ovviamente non si mettono sul banco degli imputati nel senso contrario: dire che l’omosessualità è disordinata, che il matrimonio omosessuale è una minaccia per la pace, non fa sorgere in questi soggetti il dubbio che le loro dichiarazioni potranno suscitare reazioni tali da portare all’omicidio.

MASSIMO

Guarda, se dovessi leggere che una donna ha tirato un bel calcio nei maroni al Don Scemo di Lerici, la contatterei e come minimo gli offrirei una cena nel più costoso ristorante di Roma.

whichgood

“vedi il dolore sul viso della Madonna – io non ho visto mai un dolore simile sul viso di una persona sulla Terra perché ogni muscolo del viso della Madonna parla di dolore”.

Poveretta, bastava un po di prugne secche e yogurt.

whichgood

Avete visto la pagina # 4 di acqua e sapone ?. E’ quella la madonna di cui parlano ?

spapicchio

Cattolicesimo romano e cristianesimo evangelico sono due religioni diverse e distantissime tra loro, per teologia, cultura, etnicità, tradizione, eccetera.

Il cattolicesimo romano è oggi con estrema e chiara evidenza in crisi profondissima.

Il cristianesimo evangelico NON è, al contrario del cattolicesimo romano, in crisi.

La venerazione mariana è un aspetto caratteristico del cattolicesimo romano, ed è ingannevole come si nota anche qui, dal suo esplicito uso commerciale sistematico nella pubblicità dei detersivi, eccetera.

Francesco S.

Il Cristianesimo Cattolico e il Cristianesimo evangelico sono due Confessioni religiose della stessa religione, l Cristianesimo appunto, e questo è reciprocamente riconosciuto da entrambe le confessioni.

Sul resto sono d’accordo, ma penso che non solo la venerazione mariana è ingannevole, anche se c’è da ammettere che la Chiesa Cattolica a sempre saputo vendere il prodotto.

spapicchio

Il Cristianesimo Cattolico NON esiste, né come religione, né come confessione.

Esiste la CCAR, ma è un’altra cosa, preesistente a Gesù Cristo ed agli apostoli cristiani, piena di sincretismi opportunistici, ma di base mantiene la struttura della casta sacerdotale vaticinatrice dell’antico impero romano (poi “sacro romano impero”).

Per questo sopra ho scritto che secondo me sono due religioni diverse, oltre che confessioni, ma è una mia opinione personale.

alessandro pendesini

@Spapicchio
Non direi che sono « religioni diverse » ! Ritengo che le due hanno un punto comune :
DIFFONDERE FALSE SIMMETRIE E MITI !

Sarei pero’ tentato dire che hanno interessi diversi : –la cattolica riempire le casse del Vaticano & C°; –il cristianesimo evangelico (in particolare quello made in USA) collabora -anche se in modo occulto e, a volte (forse) involontario-, con Plutocrati e Oligarchi ! Ma potrei sbagliarmi….
Lei, Spapicchio, cosa ne pensa ?

enrico

@ alessandro pendesini

Forse lei ha ragione, il libero arbitrio non esiste.
Infatti lei ha l’incredibile capacità di proclamare come veri fatti falsi ( credenze dell’islam, misogenie della Chiesa, caccia alle streghe…etc etc) e di non curarsi affatto di fatti che smentiscono le sue posizioni.
Forse perchè tali credenze attivano in lei un circuito di ricompensa il 100 % delle volte.
E dunque lei non può scegliere.

Noto anche che lei ha una certa propensione per teorie del complotto …

enrico

“Siamo convinti che gli altri sono liberi di decidere quello che vogliono e quindi responsabili delle loro azioni, i loro pensieri, giudizi ecc…e di qua nasce l’intolleranza, l’odio, antagonismo e guerre, cioè un continuo malessere umano, quando (entro certi limiti) potrebbe essere evitato ! Da seri studi effettuati nelle migliori università del mondo- risulta che il libero arbitrio è pura illusione ! Spinoza (e non solo) non si era sbagliato….Strano, molto strano, ma vero….”

A. Pendesini

Queste definizioni valgono anche per le sue convinzioni?
Se è così…perchè le propina agli altri?

gmd85

@Enrico

Ancora? Eh, ma sei noioso. Le decisioni della tua vita le prendi alla buona o in base a ciò che credi? O ancora in base acosa ti aspetti, anche inconcsiamente, dagli altri. Mai sentito parlare di Homans e della teoria dello scambio?

fab

A parte l’uso da perfetto enrico della povera parola “definizioni”, forse il suddetto sta sfoggiando il suo superbo cavallo di battaglia, secondo cui se non c’è libero arbitrio è impossibile convincere a cambiare opinione.
Gli ho già spiegato perché questo è sbagliato, ma evidentemente crede che la sua successiva “risposta” distruggesse la mia obiezione. In realtà, era talmente mal esposta che nemmeno si capiva che cosa intendesse, ma certo non prometteva gran che. D’altronde, non potrebbe proprio esserlo, dati i termini della questione.

alessandro pendesini

@enrico
–Che l’Islam non sia ufficialmente contrario a l’evoluzionismo non significa che i suoi addetti possano -anche solo immaginare- che l’uomo NON è stato creato (non importa quando) da dio !!! Se lei frequentasse questa gente ne sarebbe (forse) convinto !
–Spiacente doverle dire che (contrariamente a quello che lei afferma) « non ho nessuna propensione per teorie del complotto » ! Lei (probabilmente) allude al cristianesimo made in USA (che ho citato nel mio commento). Mi permetta di ricordarle che un certo G.W.Bush (junior) ha potuto ottenere la maggioranza ed essere eletto presidente grazie alle associazioni cristiane principalmente evangeliste (se non mi sbaglio) ! Dopodiché Bush &C° hanno deciso -tramite falsi motivi, e su questo NON esistono dubbi- l’invasione dell’Irak ! NB : Se addizioniamo i morti dovuti a questa invasione ipocrita e eticamente condannabile, arrivviamo ad oltre 600.000 SEICENTOMILA VITTIME CHE AVREMMO POTUTO EVITARE !!! Lei, enrico, che ne dice ???
–Per cio’ che riguarda le attrocità/sadismo dei cristiani (cattolici inclusi) durante l’inquisizione e non solo……, ritengo che le risposte di Stefano, Fab e ben altri bastino….
–A proposito del libero arbitrio una precisazione : Perché l’umano possa essere legittimamente ritenuto penalmente colpevole per qualcosa che ha fatto, si deve, in un modo o nell’altro, dimostrare che la scelta dell’azione eseguita non è stata determinata da l’insieme complessivo di condizioni psicofisiche (configurazione neurosinattica cerebrale) che esistevano prima della scelta ! Libero comunque a lei di credere ma anche dimostrare il contrario ! Per ulteriori informazioni le suggerisco di leggere il mio articolo Libero Arbitrio su Wikipedia ; mi sa che forse riesca a capire…..

enrico

@ fab

La frase sopra riportata è di Pendesini.

Se lei non sceglie pensieri, giudizi e azioni cambiare opinione non è un processo in cui lei abbia una parte attiva.

Riguardo la distinzione che lei ha portato tra fatalismo e determinismo la trovo piuttosto capziosa.
Per fatalismo si intende che il destino è già pre determinato, ma non che se mi sbatte contro una mosca o un treno gli effetti saranno gli stessi.

“Il determinismo è diverso dal fatalismo: nel primo, le cause sono varie e gli effetti pure; nel secondo, gli effetti non possono essere cambiati da alcuna causa.”

dicendo varie cause, lei ha semplicemente introdotto una complessità nella variabile indipendente, ma se questa interagisce con una data equazione, che nel caso specifico è poniamo il mio cervello, il prodotto non potrà che essere determinato.

Lei può cambiare opinione ma questo non ha alcun significato di valore.
Ne le avrà “scelte”.

gmd85

@Enrico

Ma a che gioco giochi? Il libero arbitrio non esiste nè per te nè per noi e ciò vale anche per le opinioni. Per quanto una scelta possa sembrare libera, sarà sempre condizionata da variabili e da elementi interiorizzati. Ciò che tu ritieni determinato dipende dal tuo background culturale, sociale e psicologico. Dimmi, come decidi se confessarti o meno?

enrico

@gmd85

Che gioco?
Se lei la pensa così eviti di sprecare le sue giornate qui a difendere idee e posizione prodotte dal substrato culturale in cui si è trovato e che hanno interagito con il suo cervello producendo posizioni che lei non ha mai scelto.

Decido di confessarmi o meno così come decido di peccare o meno, di scrivere o meno….
Semplicemente decido. Magari vado e magari non ci vado.

Stefano

@ enrico

ma certo, decidi pure di decidere se la scelta debba essere tra confessarti o meno e decidi di decidere se decidere se la scelta debba essere tra confessarti o meno e decidi di decidere di decidere di decidere se la scelta debba essere tra confessarti o meno…
E decidi di avere i pensieri che hai e di decidere di decidere i pensieri che hai e di decidere di decidere….
Insomma ti stai allenando ad essere un ossessivo compulsivo.
E dimmi enrico, in questa tua foga decisoria riesci pure a decidere che la tua coscienza abbia accesso ai processi cognitivi che sono impermeabili alla medesima? Perché vedi, ormai è arcinoto – tranne per quelli che hanno studiato taglio e cucito dalle suore – che la coscienza riesce a elaborare solo un modello parziale del funzionamento psicologico, con esclusione dei processi impermeabili…
Ma forse è l’anima che risolve tutti i problemi.
Hai provato ad elaborare il concetto che i sassi sono diversi dai vermi perché non hanno l’anima? Magari ci esce un bell’articolo da pubblicare su Nature e vinci il Nobel per la biologia…

fab

enrico, un ingranaggio ha “parte attiva” in un meccanismo anche se non è il punto iniziale del meccanismo.
La distinzione fra determinismo e fatalismo è quella classica. E, se è capziosa, allora è capziosa anche la distinzione fra funzione e costante.
I diversi effetti dell’impatto di una mosca e di un treno sono appunto la prova che il fatalismo è una sciocchezza, non che è determinismo.
Il punto che mi premeva fosse riconosciuto è che anche con il determinismo si può cambiare opinione.
Quanto al valore, è del tutto soggettivo: per me non ha alcun valore che il cambiamento di opinione sia fatto usando un libero arbitrio che non può esserci, mentre ha valore che tale cambiamento, per metterla in termini microeconomici, aumenti l’utilità dell’individuo. Non vogliamo chiamarlo scelta? Non trovo seri motivi per farlo, ma può anche starmi bene; quello che conta è che tale cambiamento esista e possa variare l’utilità di un individuo.

alessandro pendesini

Errata Corrige : leggere configurazione neurosinaptica

P.S.
Non dobbiamo dimenticare che il cervello emotivo (limbico) NON ascolta il cervello razionale (neocortex) — Cosi come la ricerca dell’interesse predomina qualsiasi altra passione umana (premesso non ci siano patologie mentali)…. pensare il contrario è pura illusione ! Bien à vous

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