La notizia che in quel di Fierozzo (TN) si sia soliti far pregare e far fare il segno della croce ai bambini prima di pranzare alla mensa della scuola dell’infanzia trovò, due mesi fa, una certa risonanza. L’Uaar presentò istanza di accesso agli atti concernenti la vicenda. L’ufficio Infanzia del Servizio Istruzione della Provincia Autonoma di Trento le ha risposto.
Una situazione desolante
La Provincia scrive che “non è stato adottato alcun provvedimento”: a quanto pare, l’usanza è tale da tempo immemore e non è in alcun modo disciplinata. Non essendoci atti che impongano il rito, non c’è purtroppo nemmeno nulla giuridicamente impugnabile. Ovviamente, imporre pratiche religiose ai piccoli potrebbe comunque rappresentare una violazione della libertà di coscienza, ma nessun genitore se ne è sinora lamentato, e non è quindi possibile avviare un’azione antidiscriminatoria.
La risposta della Provincia informa inoltre che “nella scuola sono stati avviati una riflessione e un confronto informale con le famiglie coinvolte sul tema dell’educazione religiosa e dei suoi risvolti didattici”. Parrebbe un passo avanti. Ma non lo è. Perché in materia di “educazione religiosa” la Provincia ha i suoi Orientamenti, in vigore fin dal 1995. E ci ha invitato ad approfondirli.
Bene. Anzi, male. Vi si può infatti leggere che, nelle scuole dell’infanzia trentine, “attraverso vissuti di tenerezza, di felicità, di indipendenza e di intraprendenza – nel quadro di una esperienza personale intessuta anche di regole, norme, condizionamenti, insuccessi – si consente lo sviluppo di una visione etica e religiosa della vita”. Che “la scuola dell’infanzia sostiene il bambino nel processo di costruzione della propria identità personale (cognitiva, sessuale, sociale, affettiva, morale, religiosa) strutturando esperienze umane ricche di meraviglia, aperte al trascendimento di sé”. Che “al bambino vengono offerte risposte da parte di sistemi plurimi di significato, tra i quali la religione si pone come sistema concreto di risposta alle domande di senso all’interno di un determinato contesto storico, culturale e simbolico che ne consente la strutturazione e ne definisce la peculiarità”. Che “i valori evangelici” sono “elementi di rilevante importanza del progetto educativo che riguarda” il bambino.
La Provincia di Trento, se non si fosse capito, con l’espressione “educazione religiosa” non intende l’insegnamento della religione cattolica. Ma un qualcosa che permea tutta la scuola dell’infanzia. Precisa infatti che “un proficuo inserimento dell’educazione religiosa nella programmazione educativa della scuola dell’infanzia pone in primo piano:
– gli eventi fondamentali della vita;
– i segni del cristianesimo cattolico che caratterizzano il territorio nella scansione del tempo e nella organizzazione degli spazi, nei richiami alle fonti bibliche e alle persone che in esse rappresentano il nucleo essenziale del cristianesimo, nelle festività e nelle celebrazioni, negli atteggiamenti e nei comportamenti individuali e collettivi, nelle figure e personalità religiose, nelle espressioni poetiche, figurative e musicali”.
Va doverosamente aggiunto che gli Orientamenti invitano a prestare “particolare attenzione” anche “alla valorizzazione della diversità di posizioni religiose e non religiose presenti nel vissuto dell’interazione educativa. In questo senso, è di centrale importanza promuovere il confronto aperto e la collaborazione fra esperienze culturale e religiose diverse”. Cosa che difficilmente potrà accadere in un contesto esclusivamente cattolico, e in cui è “tradizione” far dire ai bambini la preghierina prima di mangiare. La situazione, tuttavia, è persino peggiore di quanto mostrano gli Orientamenti.
I “Pensieri di cielo” cattolici
La Provincia ci ha infatti allegato alla risposta un recente libro “che illustra e rappresenta sostanzialmente la linea che la Provincia adotta in questo ambito”. Il dono è intitolato Pensieri di cielo: l’educazione religiosa nelle scuole dell’infanzia provinciali del Trentino. L’editore è la Provincia stessa. Per capire dove vuole andare a parare è sufficiente leggere il curriculum dei quattro autori: Enrico Delama, già direttore dell’Osservatorio socio-pastorale della Diocesi di Trento; padre Matteo Giuliani, già preside della Scuola diocesana di formazione teologica dell’Alto Adige, ora docente di “didattica della religione”; Pina Tromellini, autrice di libri cattolici per l’infanzia; Alessandro Martinelli, direttore del Centro per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della diocesi di Trento. Un pensiero unico e totalizzante, che non ha nulla da invidiare al breznevismo.
Il testo l’abbiamo comunque letto. Trovando l’inevitabile conferma delle premesse.
Vi si trova scritto, per esempio, che nell’ordinamento italiano non ci sono “ostacoli al libero svolgimento di atti di culto nella scuola”: “peccato” vi sia diverse leggi (la 449/1984, per esempio), che il buon padre Giuliani sorprendentemente non conosce, che vietano cerimonie di culto durante l’orario scolastico. Nel testo c’è inoltre la cattolicizzazione dell’albero di Natale, che a detta del religioso “fonde il simbolo dell’albero del paradiso […] con le luci che richiamano la vittoria di Cristo sulle tenebre del male”. C’è anche l’introduzione, in capo all’insegnante, del “compito di aiutare [i bambini] a individuare i significati di quanto costituisce lo spazio eloquente della chiesa”, che dunque tanto “eloquente” evidentemente non è. Si danno indicazioni su come rispondere ai piccoli che devono far fronte a una “esperienza del male”, invitando a “non parlare del Dio onnipotente”, quanto piuttosto del “Dio grande e santo che sostiene ogni cosa nelle sue mani, anche se in modo a noi incomprensibile”. C’è l’invito a “educare alla spiritualità”, a “fare anima”, nella convinzione che l’uomo non possa non essere “religioso”. Si sostiene che “la preghiera personale appartiene anche ai laici”, e non manca la precisazione che la laicità è cosa diversa dal laicismo, “che propugna, anche brutalmente, la necessità di una totale assenza di religione dallo Stato”.
I non credenti sono gli illustri assenti da questo sedicente “percorso educativo”. Dati alla mano, rappresentano la convinzione del mondo più presente in provincia, dopo quella cattolica. Ma nessuno se ne interessa di loro: i figli degli atei e degli agnostici sono solo carne da catechesi. Si blatera di “dialogo” e di “spazi di confronto”, ma sono al massimo momenti interreligiosi, comunque guidati da cattolici. Si percepisce che l’islam sta cominciando a rappresentare un problema, ma la soluzione è comunque lasciata ai preti.
Non siamo purtroppo riusciti a individuare quanto sia costata ai contribuenti la pubblicazione del libro. Sicuramente parecchio, visto la qualità della carta e la presenza di numerose immagini a colori. Nell’introduzione, l’assessore (ed editore) Marta Dalmaso scrive di un percorso “raccontato da più voci”. Sarà. A noi è sembrato di ascoltare sempre la stessa. Anche quella dell’assessore non si distingue: di lei, eletta in una giunta di centrosinistra, si può leggere sul sito della Provincia che è “laureata presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano”, “docente presso il Collegio Arcivescovile di Trento”, “proveniente dal mondo del volontariato e dell’associazionismo cattolico”.
Per noi cittadini laici, per noi genitori, per noi Uaar, è venuto il tempo di interrogarsi seriamente su ciò che facciamo, su ciò che possiamo fare, su ciò che dobbiamo fare per avere una scuola di tutti che sia realmente laica.
L’associazione
Poveri bambini…Poveri noi! 🙁
è giunto il momento di insegnare a mio figlio di 3 anni che fa la materna qualche sano bestemmione da dire a scuola… scherzo, ma sarebbe la stessa cosa che fanno sti papisti di m…
Ecco da dove vengono fuori i giuseppi e gli enrichi (e magari fossero soltanto loro); poi da adulti hai voglia a farli rinsavire.
E’ un uso malato del teorema di Bayes: se parti da una distribuzione di probabilità a priori degenere (una probabilità nella distribuzione uguale a 1, tutte le altre uguali a 0), puoi introdurre tutte le verosimiglianze contrarie che vuoi, la distribuzione a posteriori resta la stessa.
Mi dispiace sempre fatto scuole statali e mai fatto il segno della croce in classe.
Al di là dei gesti esteriori, bisogna anche tenere conto delle opinioni degli insegnanti e della loro abilità nel trasmetterle.
In ogni caso, intendevo che il condizionamento infantile determina troppo spesso le opinioni degli adulti. In effetti, potevo essere più chiaro.
“Per noi cittadini laici, per noi genitori, per noi Uaar, è venuto il tempo di interrogarsi seriamente su ciò che facciamo, su ciò che possiamo fare, su ciò che dobbiamo fare per avere una scuola di tutti che sia realmente laica”
Leggiamo la bibbia insieme ai nostri figli.
Ai “perché” naturali dei bambini suscitati da quell’accozzaglia di cagate, basta rispondere con una risata.
Ho fatto la lettura integrale della bibbia e dei vangeli da adulto.
A torto o a ragione mi sono convinto che la lettura a pezzettini non rende idea dell’insieme e che anzi sia fuorviante.
Penso che per fare il lavoro che tu suggerisci i genitori dovrebbero essere preparati e avere abbastanza tempo a disposizione, ma se portano i figli alla scuola infantile evidentemente tale tempo non ce l’hanno.
Ecco allora che gli avvoltoi sono serviti.
Naturalmente gli avvoltoi protestano per il mancato riconoscimento del loro amoroso servizio.
(Anche gli avvoltoi hanno diritto ad esprimere il loro punto di vista.)
Qui vediamo quanto siamo stati sfigati che non sia toccato a noi il Comandante Supremo delle Forze Alleate Douglas MacArthur.
In tal caso l’articolo 20 della Costituzione giapponese sarebbe ora nostro:
Articolo 20
La libertà di religione è concessa a tutti. Nessuna organizzazione religiosa riceverà qualsiasi privilegio dallo Stato né eserciterà qualsiasi autorità politica.
Nessuna persona sarà costretta a partecipare a qualsiasi atto religioso, celebrazione, rito o pratica.
Lo stato e le sue organizzazioni si asterranno dall’istruzione religiosa o da qualsiasi altra attività religiosa.
(mia traduzione amatoriale)
Ma forse anche Douglas MacArthur si sarebbe dimenticato di aggiungere: regioni, province e comuni dopo la parola stato; come avrebbe potuto prevedere le italiche furbate localiste?
quanto mi paice questo articolo, lo vorrei al posto dell’articolo 7
MacArtur ha fatto sganciare la bomba atomica su Nagasaki, casualmente l’unica diocesi cattolica di tutto il Giappone.
Qui da noi avrebbero volluto bombardare Roma, ma si sono dovuti accontentare di Montecassino. Evidentemente a questi generali anglosassoni il senso del simbolico non manca, chissà perché!
Veramente, MacArthur era fra gli oppositori all’utilizzo dell’atomica.
Avevate dubbi su chi comanda realmente in Trentino? Ecco la risposta chiara e inequivocabile. E questi il potere non lo molleranno facilmente.
C’è da lavorare parecchio, e per gli atei è dura qui.
Romina, ho un amico nato a Bolzano con i genitori del Trentino, sposato con una donna di Bolzano, ateo e non hanno battezzato i figli.
Credo che la faccenda sia dura, per come lui l’ha descritta ma non impossibile. Considera che per sua natura, la montagna porta alla fede, sia per l’asprezza del territorio che per l’isolamento naturale. Teniamo presente che la scuola pubblica tale è e che se tutti i genitori sono cattolici, questo non li esime dal rispettare le regole dello stato italiano. Ci vorranno sia tempo che energie, sarà un problema trovarle ma non è detto che ci dobbiamo dare sconfitti in partenza.
@Stefano Grassino
La vita è dura, ma se non si compiono scelte personali, come ad esempio battezzare i figli fare i funerali in chiesa ecc, è inutile stare a lamentarsi.
Alcune cose si perpetrano perché non trovano opposizione.
Sarebbe anche opportuno -cominciare a dire che l’Italia non è un paese democratico, altrimenti sarebbe laico che più o meno vuol dire che c’è posto per la libertà di tutti.
Ovviamente secondo me e semplificando molto cose che sono semplici veramente
Il popolo italiano è quello del “ci vorrebbe qualcuno che facesse….” e mai “parto e denuncio questa situazione alle autorità, rischiando di mio”. Siamo il paese dove spettiamo sempre l’uomo della provvidenza, il quale puntualmente arriva, solo che poi si fa i fatti suoi, giustamente.
@stefano grassino
la tua sintesi è migliore della mia
“armiamoci e partite”
Frase attribuita a Mussolini ma che in realtà fu pronunciata dall’allora ministro della guerra. Probabilmente un lapsus freudiano, ma che spiega tante cose su di noi.
Divagazione sull’influsso ambientale sulle opinioni e i comportamenti.
“Considera che per sua natura, la montagna porta alla fede, sia per l’asprezza del territorio che per l’isolamento naturale.”
Certamente sull’influsso ambientale sulle opinioni e i comportamenti esiste, ma non ci si possono costruire sopra leggende e scusanti troppo estreme.
Considera che per sua natura, il deserto porta alla fede, sia per l’asprezza del territorio che per l’isolamento naturale.
Considera che per sua natura, la jungla porta alla fede, sia per l’asprezza del territorio che per l’isolamento naturale.
Considera che per sua natura, la pianura porta alla fede, sia per la monotonia del territorio che per le inondazioni, punizioni di dio.
Considera che per sua natura, il mare porta alla fede, sia per l’asprezza della vita in nave che per l’isolamento.
Considera che per sua natura, la città porta alla fede, sia per l’asprezza della vita sempre di corsa che per l’isolamento della vita in appartamento.
…
In Trentino dovrebbero esserci la TV, internet, le strade. Insomma non è proprio la più sperduta vallata dell’Himalaya.
Non concediamoci scuse troppo esagerate.
Fiorenzo Nacciariti.
Hai trascurato il sottobosco.
Considera che per la sua natura il sottobosco del potere porta alla fede
per le grandi opportunità finanziarie che offre. E porta alla fede anche per le
occasioni di intrecciare fraterne relazioni con faccendieri di ogni risma.
Il sottobosco del potere è ricco di frutti per chi ha fede e sa approfittarne.
Gravissima, imperdonabile mancanza Diocleziano!
Mi scuso vivamente.
😉
Talebanesimo puro in salsa cattolica
Personalmente sono contrario al segno della croce in classe in quanto il segno della croce è un atto di culto.
Favorevole alla presenza di un segno di amore quale il crocefisso che mostra anche ai bambini più piccoli cosa è l’amore:soffrire per gli altri.
Si, certo. Come se il crocefisso non fosse un oggetto di culto. Ma mi faccia il piacere. :lol
@enrico
l’amore per gli altri è mostrare garbo e gentilezza.
…un amore di facciata, direi.
Amare gli altri vuol dire mettere la loro vita prima della nostra. Il Crocifisso serve a ricordare questo.
A ricordare cosa… una favola?
@Emanuela
Mai sentito che l’assoluto altruismo è solo l’altra faccia dell’assoluto egoismo?
🙄 🙄
@mosconi
perfettamente d’accordo con te, è da una vita che penso che il cosiddetto altruismo non sia altro che egoismo “utile”.
nel senso che tutto quello che facciamo (a meno di essere obbligati) lo facciamo perchè ci procura piacere, benessere e quant’altro.
margherita alacoque mangiava il vomito e leccava le piaghe (o qualcosa del genere) non certo per amore o altruismo ma per il semplice fatto che questo le procurava soddisfazione.
un essere umano fa figli perchè solitamente questo gli porta soddisfazione/piacere/robe così. poi può farli anche per egoismo “negativo” che è più un “faccio figli così la loro vita sarà in funzione di quel che io non ho fatto, quindi li userò per realizzarmi” il che danneggerà i figli.
il classico boy scout (metaforicamente parlando) aiuta la vecchietta ad attraversare la strada perchè questo lo fa sentire bene o perchè avrà una medaglia.
il cattolico fa l’elemosina nella speranza del biscottino post mortem o per il semplice fatto che lo fa sentire bene, gli dà soddisfazione e quant’altro (anche il non credente eh, manca il biscottino post mortem però).
@Kaworu
Malinowski docet 😉
*FSMosconi
E lei cosa fà al prossimo?
*Kaworu
Io le auguro di avere successo nella sua professione , professione che da quanto leggo sopra lei eserciterà per che mitvo?
@Enrico
Sono spontaneo.
Punto.
Se mi sento di aiutare aiuto, sennò no. Se devo mandare a c****e qualcuno per le s*******e che dice, non faccio nomi, ma Kaworu e gli altri han già capito, lo mando a farsi f*****e.
Che altro dovrei fare, salvo casi eccezionali?
Emanuele
”…Amare gli altri vuol dire mettere la loro vita prima della nostra. Il Crocifisso serve a ricordare questo…”
Comportamento affettivamente squilibrato.
Se poi è un crocifisso a condizionarti, c’è del patologico.
@gmd85
Veramente io mi stavo più riferendo alla frase del taoista ZhuangZi (quello dell’utilità dell’inutilità e del vedere la luna a mezzogiorno), ma fa lo stesso. 😉 😀
@Kaworu
…certamente fare del bene produce piacere (non siamo mica masochisti). L’egoismo rende l’uomo infelice, non l’altruismo… L’egoismo è solo un’auto-illusione: penso solo a me, allora starò bene.
@Diocleziano
…ha figli? …perché quando si ha un figlio si capisce il senso delle parole che ho scritto… prima è molto più difficile
@Emanuela
L’obiezione è proprio questa:
fare del bene appaga,
ergo cerco di fare del bene perché mi appaga e non disinteressatamente.
O più prosaicamente: ” l’assoluto altruismo è solo l’altra faccia dell’assoluto egoismo”.
(Non che ci sia niente di riprovevole di cercare il proprio appagamento, per carità, ma si eviti di dare un nome ad una cosa che a ben vedere ha altra natura)
…beh, però è una medaglia un po’ sproporzionata.
Infatti, se faccio del bene al prossimo non solo io ma anche lui starà meglio (questo penso sia innegagile), se invece cedo al puro egoismo non faccio del bene a nessuno, nessuno sta bene tranne me.
Mettiamo pure che grandi santi come Francesco o Madre Teresa fossero “dipendenti” dal piacere di fare del bene… comunque migliaia di persone se ne sono giovate materialemnte, moralmente e spiritualmente.
Senza contare che il bene è contagioso… di solito chi riceve una buona azione è più propenso a ricambiare, mentre chi riceve il male, di solito tende a vendicarsi.
@Emanuele
Leggi The Ring of Kula di malinowki. Poi riparleremo del bene come atto utilitarista 😉
…purtroppo non l’ho letto (e non credo di poter rimendiare questa sera)
Però, senza scomodare, etnografi o altri studiosi, non possiamo semplicemente utilizzare le nostre esperienze? Ricevere del bene ci fa stare bene, questo direi che è innegabile, non crede?
Oh, si, è innegabile, ma non c’è bisogno di impostazioni religiose per capirlo. E comunque, il bene si può analizzare in ottica evolutiva.
…contestavo solo il fatto che egoismo ed altruismo sono la stessa cosa…
Si, certo. Vedi che gli studiosi vanno scomodati? Conosci Durkheim, si?
Ricambio il tuo consiglio di lettura con questo che ho letto qualche tempo fa, “Naturalmente buoni. Il bene e il male nell’uomo e in altri animali” Frans de Waal.
Il nome non mi è nuovo. Cercherò. 😉
@Emanuela
Non so se te ne rendi conto, ma hai di nuovo confermato quanto detto da Kaworu: l’assoluto altruismo è solo una forma di assoluto egoismo. Dai risvolti utilitaristici.
Nei tuoi esempi difatti non c’è nulla che neghi quanto detto.
@emanuele
nel caso ti fosse sfuggito (e mi sa di si) io distinguevo tra un egoismo sano e costruttivo, che era fare qualcosa che si ti fa piacere ma procura anche bene “agli altri” nel senso più generale possibile (avere un figlio, allevarlo e via discorrendo, per esempio. oppure fare il medico e salvare tot persone) e un egoismo negativo che provoca invece danno agli altri per avere soddisfazione personale, tipo truffare, mettere al mondo un figlio per soddisfare le proprie frustrazioni e via discorrendo (anche che so, fare il medico per vanagloria).
che poi tu voglia chiamare l’egoismo positivo “altruismo”, non cambia la sostanza dei fatti: se tu non avessi una soddisfazione, un piacere o quant’altro di cui sei conscio oppure no, non faresti quella tal cosa. a meno di essere obbligato. punto.
Dopo questa dichiarazione sul cosa sia l’amore, deduco che siete malati.
Non c’è altra spiegazione.
martin
sarà così ma garbo e gentilezza saranno meglio del crocefisso. oppure è contestabile anche l’ovvietà?
@ Tiziana
Ma Martin si riferisce alla sparata di Enrico, soffrire di Enrico.
*Martin
No, io non mi sento malato, mi dica lei cosa intende per amore?
@Enrico
Cosa ci fai qui? Vai a soffrire, no? 😆
Be non è che mi trattatiate bene.
@Enrico
Be’, non è che con certe tesi ti porti tanto il favore dell’uditorio. Di qualsiasi uditorio. Eccezion fatta forse per un esercito di cloni (vade retro!).
Segno d’amore il crocifisso?. Perchè non metter una delle due immaginette che si trovano all’inizio di questa pagina come segno di amore cristiano?:
http://www.cristianesimo.it/inquisizione.htm
Anche quelli sono atti di amore.
Almeno secondo i rappresentanti in terra di un dio buono e amorevole
Quello non fu amore, questo lo può essere . Pensi alle missionarie della carità quello è amore.
http://www.storialibera.it/epoca_medioevale/inquisizione/
…non è tutt’oro ciò che luccica
“…non è tutt’oro ciò che luccica”
Quello di berlusconi che finanziava il giornale dei ciellini sì però, vedo che questo sito ripropone parecchi articoli del Sabato, oltre alla presentazione di Giussani.
Anno nuovo, formi-troll nuovo.
…beh, poco importa chi pubblica un articolo. Quello che conta è se la notizia e vera o falsa… O ha paura di leggere un idea diversa dalle sue?
Legga, non è peicoloso, poi può verificare da altre fonti o rimanre comunque della sua idea…
conosco i ciellini da anni, grazie del pensiero. Resto senz’altro della mia idea.
Se lei vuole credere ai ciellini e alla loro visione delle cose, faccia come crede.
Ah, ma fra le fonti cè il buon Antonio Socci. Eh, beh, una garanzia. Però leggerò per curiosità.
@ Sandra
…menomale che i chiusi di mente siamo noi Cattolici
L’apertura mentale in salsa cattolica corrisponde con il cambiare immediatamente idea non appena voi proponete una delle vostre ridicole letture, corretto?
Che si possa mantenere la propria posizone per mancanza di controargomenti convicenti è un concetto troppo libertario per il cattodittatore medio, corretto?
@ Emanuele
Da grande imparerai che quando si è accumulata molta evidenza su un argomento i controargomenti devono essere molto solidi. Quindi sempre da grande scoprirai se il Socci & Co riescono a convincere qualcuno.
Porta pazienza. Tra poco siamo nel 2013, sono passati 10 anni dalla pubblicazione dei primi articoli e sono riusciti a convincere Emanuele: abbi fede non tutto è perduto…
Se l’amore è soffrire per gli altri, spero che si trovi presto una cura per liberarci totalmente di tale flagello.
ma infatti, che c’entra. come l’esaltazione della malattia ecc. se si ragionasse con questi parametri medici e infermieri che alleviano la sofferenza dovremmo appenderli al muro. però mi è statao contesato il garbo e la gentilezza e non capisco.
Mai esaltato la malattia ma rispetto a chi soffre per allievare le sofferenza altrui.
Anch’io, soltanto che lo chiamo senso del dovere o abnegazione o altruismo o eroismo, non amore.
http://it.wikipedia.org/wiki/Masochismo
poi certo, se è vissuto egosintonicamente, è piuttosto ovvio e normale che “il malato non si senta malato”.
vale lo stesso anche per i disturbi di personalità, che solitamente sono assolutamente egosintonici (ovvero: non sono un problema per chi li ha).
*Kaworu
Secondo lei Gianna Beretta Molla amava la sua prole?
Secondo te, c’è qualcuno che è interessato a sapere chi è ‘sta G. B. M.?
Francamente trovo perlomeno riduttiva, se non frustrante e oscurantista, la concezione che per amare si debba soffrire, anzi devo dire che mi risulta precisamente l’opposto e mi trovo assolutamente contrario alla presenza di qualsiasi simbolo o bandiera nei luoghi deputati alla formazione, semplicemente perchè l’unica conseguenza che possono produrre è negativa: l’esclusione di tutto il resto, la negazione del diverso.
Vede da queate sue affermazioni derivano molte cose brutte quali i divorzi ci si sposa senza avere la maturità per sapere che sposarsi significa soffrire.
@Enrico
Be’, certo, perché portare avanti un rapporto con una o con uno quando si sa che non ci si sopporta manco tra un milioni d’anni ( = sofferenza) è amore. Non ipocrisia. 🙄
Se sposarsi significa soffrire, non ci si sposa. Facile. O forse invece non significa soffrire, come qualunque dizionario dei sinonimi e dei contrari può confermare.
“ci si sposa senza avere la maturità per sapere che sposarsi significa soffrire”
dissero coloro che, quando governavano al società, benedivano matrimoni di bambine col primo mestruo con vecchi 50enni senza nemmeno chiedere il parere delle ragazzine, in quanto ritenevano che l’unico parere necessario fosse quello del padre-tutore (e a volte pure in aperta OPPOSIZIONE col volere della ragazzina, nonchè quasi sempre in manifesta, palese e pure dichiarata intenzione dei genitori di fare il matrimonio solo per ottenere la dote e/o una alleanza politica e finanziaria con l’altra famiglia), a coloro che hanno dato origine ad una società dove ci si sposa quasi sempre non prima dei 20-25 anni (quando quindi si ha ottenuto una certa maturità) e per reciproco interesse sentimentale dei soggetti (niente matrimoni combinati dalle famiglie, solo dai soggetti, e per quanto ci sia ancora gente che si sposa unicamente per interesse, è orami cosa rara)
direi che decisamente nè tu nè i tuoi correligionari avete l’autorità morale per dire nulla sulla sacralità del matrimonio e sulle ragioni per cui ci si dovrebbe sposare, visti i vostri trascorsi a riguardo.
*nightsade90
Guardi che il prete non celebra il sacramento del matrimonio sono gli sposi a celebrare lo stesso.
Beh, l’affermazione di enrico è senz’altro vera se riferita ad una sua eventuale moglie.
Non capisco si spieghi.
Enrico.
Come segno d’amore per gli altri potrebbe essere appesa, nelle scuole e in tutti
gli uffici pubblici, una cartella delle tasse pagata: conterrebbe mooolto dolore,
sarebbe un segno di tolleranza e fraternità, soprattutto verso quelli che le tasse
non le pagano. E motivo di felicità per la chiesa, in quanto fonte tangibile di 8×1000.
Altro che cadaverini di plastica!…
Quello è un dolore per cose materiali mentre io parlo di altre sofferenza.
Enrico.
”…io parlo di altre sofferenza…”
Sì, certo, dovevo immaginarlo. Ma i tuoi ragionamenti obliqui non ti nobilitano.
soffrire per gli altri? ma in che razza di brutto mondo vivi? io pensavo che fosse cercare di gioire insieme…
Quello reale.
Quello reale fatto di parti verginali e immacolate concezioni?
Si, quello in cui la paternità e la maternità comportano sofferenza.
Finalmente Enrico coglie la “sottile” distinzione fra “significare” e “comportare”; anche se si guarda bene dall’ammettere che, nell’analisi costi-benefici del fare figli, bisognerà pure che i secondi superino i primi. E, data l’importanza della scelta, chi non fa un’analisi del genere non è uno che ama, è un incosciente.
Il che fa tornare al solito punto: che il modo in cui Enrico usa la parola “amore” è inaccettabile, tanto che non gli va dietro nessuno dei nostri amichetti creduli.
Prendili da piccoli… Vorrei proprio sapere come viene loro spiegato il segno della croce. per inciso, mia amdre è insegnante dis cuola dell’infanzia e né lei né le sue colleghe (anche quella di religione) si azzarderebbero mai a fare una coasa simile.
Si sente puzza di teocrazia mal celata.
OT (la colonia papalina chiede formale riconoscimento)
– A Monti l’appoggio del Vaticano
– Monti, appoggio del Vaticano. Il Prof vuole la lista unica
– Atteso vertice con i centristi. E il Vaticano appoggia Monti
– MONTI, OGGI VERTICE CON I CENTRISTI. L’APPOGGIO DEL VATICANO
– Elezioni politiche, il Vaticano è pro-Monti: “Vuole recuperare senso più alto e nobile della politica”
….
Giordano Bruno
Trilussa, 1909, da I sonetti
Fece la fine de l’abbacchio ar forno
perchè credeva ar libbero pensiero,
perchè si un prete je diceva: – È vero –
lui rispondeva: – Nun è vero un corno! –
Co’ quel’idee, s’intenne, l’abbruciorno1,
pe’ via ch’er Papa, allora, era severo,
mannava le scommuniche davero
e er boja stava all’ordine der giorno.
Adesso so’ antri tempi! Co’ l’affare
ch’er libbero pensiero sta a cavallo
nessuno pò fa’ più quer che je pare.
In oggi co’ lo spirito moderno,
se a un Papa je criccasse2 d’abbruciallo
pijerebbe l’accordi còr Governo.
Ma oggi de abbruciallo nun je frega niente
Je frega de li soldi solamente.
Accussì se Monti je fa risparmià 100 mijoni
Evadenno co’ destrezza l’ICI a la faccia dei cojoni
Bisognerà pure de ricambia questo favore
Appoggianno er beneamato professore.
Se non erro era partito tutto da una solerte coordinatrice pedagogica.
Tanto rumore per nulla.
Si. E qui è stata pubblicata la risposta quindi si segue l’evolversi della vicenda. Dimmi, un bambino dai 3 ai 5 anni diventa più buono con il segno della croce prima di mangiare? Pensi che il buon dio stia li a guardare se i piccoli fanno gesti insulsti in suo nome? Pensi davvero che sia un elemento fondamental di educazione, visto che di padre, figlio e spirito santo i bambini non ne capsicono una mazza?
@ gmd85
Non parlare di cose che non capisci, ho letto la vostra ultimissima del 31 ottobre scorso. Sembra (alcuni link non funzionano) che ci sia stata un’assemblea dei genitori che si è pronuciata a favore del segno della croce. Se è così fine della discussione, visto che i figli di quell’età, per la legge italiana, sono sotto la patria potestà dei genitori.
i bambini possono fare il segno della croce o inchinarsi verso la mecca. o ringraziare il FSM per la pasta.
gli insegnanti di una scuola PUBBLICA DI UNO STATO LAICO non possono farglielo fare.
quindi che eventualmente ci pensino i genitori a condizionarli come cani di pavlov, non gli insegnanti.
se non ci arrivi, non ho molto altro da aggiungere.
indipendentemente da quel che decidono i genitori, che se non sono in grado di farli sbavare al suono della campanella, possono pure mandarli a una scuola privata. nella scuola pubblica si segue la legge dello stato, non i ca zzi personali dei genitori.
anche se fossero tutti unanimi.
semplicemente.
@ Kaworu
E ti dirò di più, probabilmente insegneranno loro a ringraziare i cuochi per la pasta. Non ti sembra un orribile condizionamento?
Il FSM potrebbe aversene a male, non credi?
vedo che non ci arrivi, quindi non ha senso fornire attenzione a un soggetto del genere.
Ah, ecco. Quindi, il genitore pensa che un gesto idiota sia utile e questo conta. Non mi hai risposto però. Visto che la squola è un luogo preposto all’educazione, quanto è educativo che i bambini facciano gesti di cui non capiscono il significato?
In effetti, nella scuola dove insgena mia madre si insegnano buone maniere e civiltà. Non sai fare ironia.
Refuso: squola=scuola 😆
@ gmd85
Peccato, sottolineando il tuo refuso ne hai annullato la sottile ironia…
In ogni caso è tutto da copione, dei 46 (attuali) commenti, pochi hanno a che fare con l’ultimissima: per lo più sono luoghi comuni da “anticlericalismo della domenica” (in parole povere, ve la fate e ve la dite).
Non ho risposto perché la tua è una “non domanda” dato che continui a farla con l’unico scopo di farti dare ragione.
Quindi ti do ragione.
@ Kaworu
Quanto astio nelle tue risposte! Abiti forse a Fierozzo? Ti hanno costretta a fare il segno della croce?
E come al solito le tue sono non risposte. Non ti costerebbe nulla provarci. E invece aggiri, come al solito. T la ripropongo: quanto è utile ai fini educativi imporre un gesto di cui gli infanti non capiscono nulla? Se davvero non cogli la domanda hai seri problemi interpretativi.
E non lamentarti degli altri commenti. Assumiti la responsabilità dei tuoi.
@ gmd85
Non era una lamentazione, solo una constatazione.
Per il resto ti ho già dato ragione…
è proprio per quei motivi che non merita attenzione, gmd85 😉
perder proprio il tempo… anche no.
Se dare ragione è rispondere… niente, non vuoi. Continua ad aggirare la domanda. E pensare che ci vuole così poco a rispondere. Vabbè.
Tu piuttosto, di quale parte del Nord sei? No, perché anche il buon Enrico si trova d’accordo con la news, il che è tutto dire.
E se non l’avessi capito, il problema di partenza è CHI impone. Una struttura pubblica, che dovrebbe essere aconfessionale. Ma con te è inutile anch parlare di aconfessionalità, vero?
@Kaworu
In effetti, farei più presto a prenderne atto. 😉
Immagino che nelle scuole in questione non abbiano obiezioni ad accettare, che so, musulmani o sikh. I primi potranno inchinarsi verso la Mecca mentre gli altri si fanno il segno della croce, i secondi potranno giocare col loro pugnale.
Tutti con il consenso dei genitori che esercitano la patria potestà.
E, ovviamente, per sostenere “il bambino nel processo di costruzione della propria identità personale”. O no?
@ Kaworu: direi che ci arriva, ma che sceglie di trolleggiare
in entrambi i casi, è tempo perso.
un po’ come con ale o con l’altro essere…
…sono convinto al 100% che insegnare ai bambini il segno della croce possa fare solo del bene e, da adutli, li renderà più consapevoli dell’Amore che hanno ricevuto.
@Emanuela
Classica classica domanda: come e perché?
…semplice. Quel gesto rappresenta l’amore di Gesù e chi ha un amore più grande di chi da la propria vita per i propri amici (Gv 15, 13).
Magari, quacuno di quei bambini da grande vorrà approfondire il senso di quel gesto, si leggerà un Vangelo e lo metterà in pratica. Avremo ottimi cittadini, rispettosi di se e degli altri.
Difficilmente, infatti, troveranno sui media o sui libri di scuola esortazioni all’amore fraterno così forti ed assolute come quelle insegnate da Gesù.
Dunque, il rischio di fare il segno della croce e quello di avere brave persone domani… un rischio che si può correre!
@Emanuele
Io sono rispettoso di me e degli altri senza bisogno di corbellerie varie. Quando mi proterai un analisi epdagocica che attesti l’utilità di un gesto ripetitivo che i bambini non capiscono, allora ne riparliamo. Anche perché, il rischio è anche di tirare su degli integralisti tutt’altro che rispettosi degli altri.
no no un altro. Con la ricetta per l’ottimo cittadino. E’ vero difficilmente troveremo esortazioni come quelle di Gesù nei nostri libri, ma solo perché non ce le mettono. Vai a leggere cosa scriveva Confucio o alcuni filosofi greci, molto molto prima di Gesù.
E neanche loro hanno inventato niente, hanno semplicemente scritto in parole il sentimento dell’empatia, della solidarietà, lo stesso che provoca nei primati la visione di un loro simile sottoposto a una scossa elettrica ogni volta che ricevono cibo, e li porta a limitare, o a negarsi in un caso, l’assunzione di cibo.
@ gmd85
Ben per lei, Gesù stesso ha detto di essere venuto per i peccatori… Esortare al bene può spronare chi tende all’egoismo, rinfrancare i dubbiosi, consolare chi è già nel giusto… Chi non ne ha bisogno non perde nulla.
…gli integralisti poi si allevano con l’ignoranza, non conoscendo il Vangelo… Gesù infatti esortava ad essere severi con se stessi, misericordiosi con il prossimo (e così hanno fatto i grandi santi Francesco, Madre Teresa, Padre Pio, Don Bosco, etc.)
@Sandra
“repetita iuvant”
…e vista la violenza dilagante in questo mondo, ce ne fossero cento di filosofi e saggi che esortano all’amore e alla pace…
@Emanuele
Ti rendi conto della risposta vaga che mi hai dato, si?
Repetita iuvant: portami un’analisi pedagogica che attesti l’utilità effettiva del segno della croce fatt fare ai bambini e poi ne riparliamo. E bada che i filosofi a cui si riferisce sandra vengono ben prima di Gesù. Quindi il tuo mentore non ha l’esclusiva di nulla.
… ci fosse qualcuno tra i religiosi che ammette di non aver portato niente di nuovo in questo mondo, il messaggio cristiano non ha niente di nuovo, e ha aggiunto solo sofferenza: se invece di bruciare i libri altrui, si fossero limitati a leggere e a insegnare a leggere quelli che già c’erano…
…lo stesso Gesù ha detto che non è venuto a portare nulla di nuovo…
“Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento” (Mt 5, 17)
http://www.vatican.va/archive/ITA0001/_PTT.HTM
…non mi pare poi che Gesù abbia né bruciato libri né instigato alla violenza.
@gmd85
Se il segno della croce non è utile non è neppure dannoso (allora hanno ragione i genitori, ossia chi vuole farlo ai propri figli non compie nulla di male).
Poi, non ho mai detto che Gesù abbia l’esclusiva della predicazione del bene (solo nella Bibbia ci sono dozzine di profeti che, più o meno, predicavano le stesse cose)… se ha ripetuto cose giuste, dove è il problema?
No, Gesù non ha bruciato niente. Chi si è fatto suo araldo, si.
Ma si, una cosa non è nè utile nè inutile e allora facciamola. Non è dannosa, e allora facciamola. Poco importa che i bambini non ne colgano il significato.
Comunque, chi vuole farglielo fare, glielo faccia fare a casa. Senò, visto che tu stesso lo dicevi, facciamoli pregare verso la mecca, facciamoli recitare mantra e facciamogli compiere altri pseudogesti. Tanto non sono dannosi.
Il problema sta nel fatto che portat sempre le solite storie come se fossero le uniche valide.
ah no?
“Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada. Sono venuto infatti a separare ‘‘il figlio dal padre, la figlia dalla madre, la nuora dalla suocera: e i nemici dell’uomo saranno quelli della sua casa’’.
Ah ma certo, sarà simbolico, come la genesi. Giusto?
Non credo ci fossero molti libri in giro, e se c’erano erano sacri, quindi non era cosa. Se c’erano, erano di ricchi, avevo letto che nel medioevo un libro costava come due mucche, quindi figurati se ci si poteva permettere di bruciare i libri così alla cavolo. Per farlo fare, dovevi essere, che so, un papa.
Far fare il segno di croce ai figli è una scelta dei genitori. Non può esserlo della scuola pubblica.
Emanuele.
”…Dunque, il rischio di fare il segno della croce e quello di avere brave
persone domani… un rischio che si può correre!…”
”…sono convinto al 100% che insegnare ai bambini il segno della croce
possa fare solo del bene e, da adulti, li renderà più consapevoli dell’Amore
che hanno ricevuto…”
Un po’ di sano realismo non farebbe male. Anche DePedis, Andreotti,
un esercito di mafiosi, un esercito di politici corrotti, note zoccoIe,
preti indegni ecc. ecc… sono brave persone? Farsi il segno della croce non
ha più valore che toccarsi le paIIe scaramanticamente. Alla fin fine tutto
questo ‘volemose bene’ è solo funzionale agli interessi (di bottega)
della chiesa. Ti rendi conto che quel segno di croce è realmente piantato
su una montagna di favole e condizionamenti senza i quali non sta in piedi?
@ Emanuele
Il punto non è se farsi il segno della croce faccia bene o male.
Il punto è se quel che ci sta dietro è vero.
E dare per scontato che lo sia è una menzogna.
Quindi far fare il segno della croce ai bambini, come vedi, alla fine non fa bene.
O hai novità che non facciano più ritenere che tu abbia una fede in mancanza di migliori argomenti?
PS Qui dei discorsi con l’ammore passepartout ci saremmo stufati….
“Per noi cittadini laici, per noi genitori, per noi Uaar, è venuto il tempo di interrogarsi seriamente su ciò che facciamo, su ciò che possiamo fare, su ciò che dobbiamo fare per avere una scuola di tutti che sia realmente laica.”
Semplice: decidersi una buona volta, da parte dell’UAAR, a fare PROSELITISMO ATTIVO!
Il “cattolicesimo” è una piaga sociale che non guarisce da sola, soprattutto in zone dove la purulenza dell’infezione incancrenita è agguerrita come in Trentino (e non solo in Trentino).
@Tonizzo
vuoi equiparare l’ateismo al cattolicesimo con tanto di ora scolastica e qualche rito sostitutivo del battesimo (tipo ampolla col dio Tevere) . I
Chiedere l’otto per mille e la successiva ripartizione della quota inespressa mettendoti anche te con la tua organizzazione a fregare i soldi ai cittadini ?
O a formare improbabili insegnanti che spiegano come si vive senza credere in Dio?
Io sono una persona normale e come la quasi totalità delle persone Dio non fa parte dei miei pensieri nè per affermarlo nè per negarlo.
Quello che vorrei anche dall’Uaar (organizzazione alla quale non sono iscritta, lo sono stata per qualche mese ma mi scocciava la sua struttura piramidale ) è lavorare per l’abolizione dell’articolo 7 della Costituzione che mi sembra la base per un qualsiasi discorso democratico.
A
Ma non hai capito, cara Tiziana, che il Vaticano sta facendo una vera e propria GUERRA DI CONQUISTA CON TUTTI I MEZZI (non violenti, ma subdoli-mafiosi-corrotti) dei beni e delle menti degli Italiani?
Non mi pare proprio che siamo in una situazione in cui possa bastare una contromossa tipo “aspetta in riva al fiume che passi il cadavere del tuo nemico”, altrimenti rischiamo di vedere passare soltanto cadaveri di amici.
Dovremmo forse darci un po’ più di visibilità anche se sono consapevole che non è facile, anzi, è facile presentare il fianco a critiche pretestuose e diffamatorie.
Pertini: contro un brigante, un brigante e mezzo!
Sembra che ogni critica sia accolta in UAAR come un tentato regicidio.
Ho provato a far notare, causa elezioni politiche e regionali alle porte, l’inerzia totale dell’UAAR nel caso delle primarie PD, unico momento – fra tutti i partiti – in cui si può provare a sostenere qualche candidato pronto a impegnarsi per la laicità nelle istituzioni (si voterà con il porcellum, quindi senza preferenze: per questo quelle primarie sono l’unico contentino dato agli elettori).
Il silenzio assoluto è continuato.
Chi volesse votare per queste primarie NON può rendersi conto per chi vota.
Ad esempio, ho ricevuto via email (da una casella noreplay) l’invito a votare una coppia di candidati – un uomo e una donna – Ho cercato tramite google qualche informazione sulle loro azioni e proponimenti politici e non ho trovato assolutamente nulla, solo frasi di circostanza, tipo “si impegnano in politica per garantire i diritti dei cittadini…
Poi lamentiamoci che i politici dipendono da Vaticano.
Immagino tu sia già socio: puoi attivarti presso il circolo locale più vicino e stilare assieme dei comunicati con le informazioni sulla laicità delle proposte laiche dei candidati. Io lo feci assieme al circolo di Bologna (e lo stesso l’UAAR lo fece a Genova e in altre città, oltre che a livello nazionale per le elezioni politiche).
L’UAAR recepisce molto spesso proposte dal basso: ma concorderai che ci sono migliaia di cose da fare per avere un paese più laico e civile.
non è affatto un regicidio far critiche (ci siamo abituati)
ma non lo è nemmeno non provvedere ad attuare le innumerevoli proposte che vengono inoltrate
anche perché, converrai, non stiamo con le mani in mano:
http://www.uaar.it/cosa-abbiamo-fatto
@ Roberto Grendene
In effetti la castagnata di fine anno…
Una curiosità: avete copiato da Berlusconi?
Con tutti quelli che ci sono solo su quello sei riuscito a concentrarti? Azzo 😆
@ gmd85
Non è stata interessante? C’erano poche castagne?
@doc
Continua così. Mi sa che rappresenti lo standard. 😆
@ doc
Meglio una castagnata di fine anno dove ci si ritrova GENTE e si scambiano idee piuttosto che una messa dove ci si ritrova una truffa e si prendono per buone le indiscuttibili boiate di un ministro della fuffa.
@ whichgood
In effetti mi capita spesso di incontrare gente e di scambiare idee e opinioni, in moltissime occasioni.
Ho come l’impressione che tu abbia le idee un po’ confuse…
@Roberto Grendene
Non ho intenzione di criticare solo per fare polemica.
Ma spero converrai che:
1) Fra un paio di mesi ci saranno le elezioni politiche
2) Fra un paio di mesi ci saranno le elezioni regionali in alcune regioni, fra cui Lazio e Lombardia
3) Veniamo da anni di governi criptocattolici – Berlusconi e Lega per interesse, Tremonti per convinzione(?) – l’attuale governo diretta emanazione del Vaticano e quello prefigurato ancora più marcatamente confessionalista (ricordo che gli aderenti alle Acli, di cui è presidente il prossimo ministro (se Monti resta premier) Olivero hanno quattro obbedienze, la prima è verso la Chiesa cattolica).
4) Per queste elezioni politiche il Vaticano si sta adoperando come mai aveva fatto, anche moltiplicando e sostenendo liste cattoliche, Renzi ha tentato di prendere il controllo del PD, il tema della LAICITA’ è stato completamente rimosso dalla campagna politica.
5) per le elezioni politiche si andrà a votare con il porcellum, ovvero senza possibilità per gli elettori di scegliere le persone.
6) Un solo partito (escludo M5S, le sue parlamentarie erano per pochi intimi) ha organizzato un MINIMO di votazioni per la scelta di premier e di alcuni parlamentari.
Bene, dato per accettato quanto sopra, cosa ha fatto l’UAAR per segnalare ai suoi iscritti e simpatizzanti le possibili azioni per tentare di portare alle Camere qualche parlamentare di sicura tendenza laicista?
O una quasiasi altra azione utile in questa fase politica?
O ancora ritieni (o ritiene l’UAAR) che rendere disponibili on line le annate dal 2010 dell’Ateo e che @Roberto Grendene
Non ho intenzione di criticare solo per fare polemica.
Ma spero converrai che:
1) Fra un paio di mesi ci saranno le elezioni politiche
2) Fra un paio di mesi ci saranno le elezioni regionali in alcune regioni, fra cui Lazio e Lombardia
3) Veniamo da anni di governi criptocattolici – Berlusconi e Lega per interesse, Tremonti per convinzione(?) – l’attuale governo diretta emanazione del Vaticano e quello prefigurato ancora più marcatamente confessionalista (ricordo che gli aderenti alle Acli, di cui è presidente il prossimo ministro (se Monti resta premier) Olivero hanno quattro obbedienze, la prima è verso la Chiesa cattolica).
4) Per queste elezioni politiche il Vaticano si sta adoperando come mai aveva fatto, anche moltiplicando e sostenendo liste cattoliche, Renzi ha tentato di prendere il controllo del PD, il tema della LAICITA’ è stato completamente rimosso dalla campagna politica.
5) per le elezioni politiche si andrà a votare con il porcellum, ovvero senza possibilità per gli elettori di scegliere le persone.
6) Un solo partito (escludo M5S, le sue parlamentarie erano per pochi intimi) ha organizzato un MINIMO di votazioni per la scelta di premier e di alcuni parlamentari.
Bene, dato per accettato quanto sopra, cosa ha fatto l’UAAR per segnalare ai suoi iscritti e simpatizzanti le possibili azioni per tentare di portare alle Camere qualche parlamentare di sicura tendenza laicista?
O una quasiasi altra azione utile in questa fase politica?
O ancora ritieni (o ritiene l’UAAR) che rendere disponibili on line le annate dal 2010 dell’Ateo e @Roberto Grendene
Non ho intenzione di criticare solo per fare polemica.
Ma spero converrai che:
1) Fra un paio di mesi ci saranno le elezioni politiche
2) Fra un paio di mesi ci saranno le elezioni regionali in alcune regioni, fra cui Lazio e Lombardia
3) Veniamo da anni di governi criptocattolici – Berlusconi e Lega per interesse, Tremonti per convinzione(?) – l’attuale governo diretta emanazione del Vaticano e quello prefigurato ancora più marcatamente confessionalista (ricordo che gli aderenti alle Acli, di cui è presidente il prossimo ministro (se Monti resta premier) Olivero hanno quattro obbedienze, la prima è verso la Chiesa cattolica).
4) Per queste elezioni politiche il Vaticano si sta adoperando come mai aveva fatto, anche moltiplicando e sostenendo liste cattoliche, Renzi ha tentato di prendere il controllo del PD, il tema della LAICITA’ è stato completamente rimosso dalla campagna politica.
5) per le elezioni politiche si andrà a votare con il porcellum, ovvero senza possibilità per gli elettori di scegliere le persone.
6) Un solo partito (escludo M5S, le sue parlamentarie erano per pochi intimi) ha organizzato un MINIMO di votazioni per la scelta di premier e di alcuni parlamentari.
Bene, dato per accettato quanto sopra, cosa ha fatto l’UAAR per segnalare ai suoi iscritti e simpatizzanti le possibili azioni per tentare di portare alle Camere qualche parlamentare di sicura tendenza laicista?
O una quasiasi altra azione utile in questa fase politica?
O ancora ritieni (o ritiene l’UAAR) che rendere disponibili on line le annate dal 2010 dell’Ateo – ovvero che il circolo di Ancona e la delegazione di Senigallia hanno preso posizione contro le dichiarazioni omofobe del vescovo di Senigallia Pecci, che l’aver contribuito a presentare una proposta di legge di iniziativa popolare su eutanasia e testamento biologico, aver scritto una lettera a Babbo Natale, che il circolo di Livorno ha organizzato un brindisi alla “fine del mondo”…- sia tanto importante da poter dispensare dall’agire sulla parte politica?
Ripeto, nessuna polemica; vorrei solo capire cosa e quanto mi posso aspettare dall’UAAR.
“Mi sono sempre considerato un ateo tranquillo, perché l’ateismo come militanza pubblica mi sembrava qualcosa di inutile, ma ora sto cambiando idea. Alle insolenze reazionarie della Chiesa Cattolica bisogna rispondere con l’insolenza dell’intelligenza viva, del buon senso, della parola responsabile. Non possiamo permettere che la verità venga offesa ogni giorno dai presunti rappresentanti di Dio in Terra ai quali, in realtà,
interessa solo il potere”.
Josè Saramago, Premio Nobel per la Letteratura 1998.
@ Agnos XVI
hai letto l’ultimissima che segue la presente?
in generale, ripeto: iscriviti, contatta il circolo Uaar più vicino, prepara domande laiche per i candidati o attivati sui tanti fronti laici che abbiamo aperti
io feci così, non è che chiedevo all’UAAR di fare qualcosa
prendevo atto che già faceva tanto e che c’era bisogno di dare una mano
@ doc
Meglio una castagnata che rompere i marroni…
Questi preti non solo la croce la portano al collo in cui hanno ucciso Gesù ma peggio ancora la vogliono far postare anche ai bambini innocenti. Nessun Genitore porterebbe l’arma al collo in cui hanno ucciso suo figlio! I PRETI LO LO FANNO!!! LO VORREBBERO SEMPRE MORTO!
E te credo che lo vogliono sempre morto.
Pensa per assurdo se davvero Cristo tornasse vivo sulla terra.
Il Vaticano dovrebbe subito dargli una bella percentuale su tutti i soldi che ha fatto grazie a lui!
Sta scritto infatti:
Distruggerò la sapienza dei sapienti
e annullerò l’intelligenza degli intelligenti.
Dov’è il sapiente? Dov’è il dotto? Dove mai il sottile ragionatore di questo mondo? Non ha forse Dio dimostrato stolta la sapienza di questo mondo?
Poiché, infatti, nel disegno sapiente di Dio il mondo, con tutta la sua sapienza, non ha conosciuto Dio, è piaciuto a Dio di salvare i credenti con la stoltezza della predicazione.
E mentre i Giudei chiedono i miracoli e i Greci cercano la sapienza,
noi predichiamo Cristo crocifisso, scandalo per i Giudei, stoltezza per i pagani;
ma per coloro che sono chiamati, sia Giudei che Greci, predichiamo Cristo potenza di Dio e sapienza di Dio.
Perché ciò che è stoltezza di Dio è più sapiente degli uomini, e ciò che è debolezza di Dio è più forte degli uomini.
Considerate infatti la vostra chiamata, fratelli: non ci sono tra voi molti sapienti secondo la carne, non molti potenti, non molti nobili.
Ma Dio ha scelto ciò che nel mondo è stolto per confondere i sapienti, Dio ha scelto ciò che nel mondo è debole per confondere i forti,
Dio ha scelto ciò che nel mondo è ignobile e disprezzato e ciò che è nulla per ridurre a nulla le cose che sono,
perché nessun uomo possa gloriarsi davanti a Dio.
Ed è per lui che voi siete in Cristo Gesù, il quale per opera di Dio è diventato per noi sapienza, giustizia, santificazione e redenzione,
(1 Cor 1, 19-30)
http://www.vatican.va/archive/ITA0001/_PXE.HTM
@ Emanuele
visto che come troll sei nuovo ti voglio rivelare un gran segreto: non siamo qui per avallare i tuoi manuali delle giovani marmotte….
Il mio lo sto facendo. Ridicolizzo come è giusto che sia ogni credente mettendolo difronte alle stupidaggini in cui credono e facendogli capire cosa alimentano a causa della loro insicurezza e necessità di pregare u dio immaginario che ha qualcosa in serbo per loro.
Basta mettere il dubbio nel cervello, e chi è abbastanza evoluto tempo 3 anni e diverrà un buon ateo. C`è poi chi è troppo stupido e non potrà mai arrivarci, per loro cè poco da fare, ci penserà madre natura.
Bravo. Il ridicolo è l’arma migliore per combattere questa gente.
Già il fatto che loro spesso dicono “io parlo con Cristo” o “io parlo con Padre Pio” è una cosa ridicola.
Se fossero vere le loro allucinazioni significherebbe che hanno il potere di parlare con i morti. Ma ovviamente questo potere non ce l’hanno ed in realtà parlano solo con la loro fantasia e non se ne accorgono.
E il non saper distinguere tra le creazioni della propria fantasia e la realtà è tipico dei matti.
Ma anche il fatto di insegnare ad un bambino la preghiera, significa insegnare ad un bambino a rivolgersi ad un essere invisibile frutto della sua sua fantasia.
Poi, c’è il rischio il bambino si abitua a considerare come reali questi personaggi di fantasia e non li distingua più dagli esseri reali.
Questa è una situazione che può essere definita come “pazzia socialmente accettata”.
A mio avviso, questa è una forma di violenza psicologica nei confronti dei bambini che può creare degli adulti con una situazione psicologica anomala.
…perché non ci provi con me?
@ Emanuele
Ci riesci perfettamente da solo…
Fortuna che a quanto pare non educano i bambini alla dimostrazione o verifica sperimentale della transustanziazione fisica, come succede in alcune zone del Tirolo, a cui il Trentino spesso si ispira.
?!
http://www.topvideos.xpg.com.br/videos/bMtKobWQB-0/detalhes
http://www.topvideos.xpg.com.br/videos/bMtKobWQB-0
😀
Aha, ma questo non è Tirolo…
La pagina sembra brasiliana, e spiega il dogma, sostenuto dalla controriforma cattolica, della “transubstaziazione” (pane “è” carne, vino “è” sangue) riguardando le cerimonie della chiesa cattolica che celebrate in Austria, e anche in Tirolo.
Il filmato si riferisce anche alle cerimonie di tipo dimostrativo della chiesa cattolica che sono celebrate in Austria, e anche in Tirolo.
Penso ci siano le feste di rito, riproposte annualmente, secondo le disposizioni della controriforma cattolica (ci sono state anche deportazioni ed esecuzioni di protestanti, evangelici, streghe, eccetera).
Forse qualcosa di simile al miracolo del sangue di S. Gennaro.
Mi spieghi meglio questa cosa ?
Vivo a Trento ma mnon ho mai sentito niesnte del genere..
Grazie.
Se non ricordo male, anche a St. Anton si fa una festa religiosa cattolica dove avverrebbe e sarebbe venerata la transubstanziazione, uno degli aspetti come dire teologici principali sui quali i conservatori della controriforma posero i loro dogmi, con esemplare partecipazione della popolazione, quasi tutta, a quanto pare spontaneamente, cattolica romana.
http://www.h-france.net/rude/rudevoliv/ThorpeVol4.pdf
E’ una espressione del Pan-Germanismo e dello stato Austrofascista da come descritto nel documento, eccetera.
Strano che uno che vive a Trento non ne abbia mai sentito parlare 🙂
“One local newspaper reported in 1935 that it was “astonishing how quickly the St Thérèse church has risen up to become the most popular pilgrimage site in Tyrol.”
Anyone who doubted this phenomenon “need only look at the numerous votive tablets at the entrance to the church on which not just simple folk, but also doctors express their gratitude to the saint for help received.””
(brano preso da Popular Thérèsian Piety in Thérèse of Lisieux in Austria:
A Case Study of Transnational Catholic Revivalism di Julie Thorpe)
Traduzione:
“Un giornale locale ha riportato nel 1935 che è stata ” sorprendente la rapidità con cui la chiesa di Santa Teresa è cresciuta fino a diventare il luogo di pellegrinaggio più popolare del Tirolo “.
Per chi dubitava di questo fenomeno “bastava guardasse le tavolette votive numerose all’ingresso della chiesa in cui non solo gente semplice, ma anche i dottori laureati esprimono la loro gratitudine al santo aiuto ricevuto.” ”
(brano preso da “Pietà popolare Teresiana in Teresa di Lisieux in Austria:
Un caso di studio del revivalismo transnazionale Cattolico” di Julie Thorpe)
Eco qui trovata la web page della Dr.ssa Julie Thorpe
http://www.uws.edu.au/ics/people/researchers/julie_thorpe
“spapicchio risponde: Strano che uno che vive a Trento non ne abbia mai sentito parlare”
Eppure è così.. sarà perchè son ateo..
Grazie per le info!
Che orrore questo filmato… brr
Anche questo conferma l’appezzamento della ccar per horror, splatter, necrofilia, macabro ecc.
Qunto è migliore il pastafarianesimo !
Eh infatti, anche a me la prima volta che l’ho visto ha fatto una impressione… che poi ho risolto, il problema è quando un soggetto non metabolizza ossia non risolve questi aspetti molto conservatori e quindi parecchio irrazionali, horror, potrebbe rimanerne a lungo condizionato, ma per fortuna per queste cose c’è l’Uaar, il CCAP, eccetera.
Anche perché non spiegano come fanno questi effetti, sicuramente non lasciano indifferenti, e sono stati “concepiti” apposta per convincere a “credere” alla transustanziazione.
* ma per fortuna per queste cose ci sono l’Uaar, il CICAP, eccetera.
http://www.cicap.org/new/index.php
Prego! Mi hai dato l’occasione di esporre in modo completo l’argomento 🙂
bisogna indottrinarli da piccoli, se no quando diventano grandi chi li ripiglia più? Una volta fatta l’età in cui possono pensare con la loro testa, nessuno potrebbe più convincerli a credere in certe boiate… l’unica speranza di mantenere in piedi la truffa della religione è imporla ai bambini
C’è di base la instillazione del senso di superiorità tipicamente presente nel cattolicesimo liberale, il menefreghismo assoluto degli altri che dovrà appunto contraddistinguere il bambino libero cattolico per una successiva discriminazione ripetto agli altri bambini, ragazzi, adulti…
Una vera e propria modellazione della personalità, e direi anche dell’ego, in senso anche etnico oltreché religioso, che viene poi elevato a tradizionale, culturale, eccetera
Oh gente … a forza di sentire Giuseppe, anch’io mi sono inventato un personaggio immaginario.
Io parlo con un marziano invisibile e lo prego tutte le sere.
La mia preghiera fa così:
“oh extraterrestre portami via, voglio una stella che sia tutta mia,
oh extraterrestre vienimi a pigliare, voglio un pianeta su cui ricominciare.”
Che dite è una bella forma di spiritualità questa?
E lo stato me lo paga l’8X1000 per venerare il mio marziano?
S.PQ.R.
Quell´esse, pe, ccu, erre, inarberate
Sur portone de guasi oggni palazzo,
Quelle sò cquattro lettere der cazzo,
Che nun vonno dì ggnente, compitate.
M´aricordo però cche dda regazzo,
Cuanno leggevo a fforza de frustate,
Me le trovavo sempre appiccicate
Drent´in dell´abbeccè ttutte in un mazzo.
Un giorno arfine me te venne l´estro
De dimannanne un po´ la spiegazzione
A ddon Furgenzio ch´era er mi´ maestro.
Ecco che mm´arispose don Furgenzio:
«Ste lettre vonno dì, ssor zomarone,
Soli preti qui rreggneno: e ssilenzio.»
Roma, 4 maggio 1833.
Giuseppe Gioacchino Belli è stato un grande, anzi grandissimo poeta.
Papa: Nel Trentino dell’educazzionen religiosen cattolica.
Segretario: Educazione con una “z”, anche se devo dire che in questo caso potrebbe avere ragione.
Papa: Perche?
Segretario: Meglio lasciare perdere.
Certo gente, che essere atei in italia è un bel casino.
Ti svegli da quell’incantesimo che ti avevano imposto da bambino.
E quando questo accade vedi intorno a te gente che parla con esseri immaginari e crede a cose assurde. Ti rendi conto che la maggioranza delle persone sono stati plagiate dal potere che vuole che loro si comportino come stupide pecorelle e facciano campare bene quelli che vivono nei palazzi del potere che stanno a Roma.
E la la gente ti guarda e ti tratta come se fossi un alieno, quando in realtà gli strani sono loro. Alcuni di essi poi ti odiano perchè hanno paura che tu gli distruggi quel plagio che loro chiamano “fede”. Eh si, perchè questo plagio è fatto talmente bene che chi ne è vittima poi lo difende da chi potrebbe distruggerlo.
E i preti poi ….. sono quelli che inoculano il plagio nelle tenere menti dei bambini e lo perpetuano negli adulti costringendoli a fare dei noiosi rituali ripetitivi. Ma a cosa servono questi rituali ripetivi? A niente , se non a rendere ancora più stupidi e quindi incapaci di ribellarsi a questa soggezione psicologica.
E forse, i preti di basso livello sono dei plagiati pure loro e ci credono davvero in quello che dicono. Ma quelli che stanno in alto, in Vaticano, loro no. Secondo me sono atei pure loro, ma devono recitare la parte e fare finta di crederci.
In fondo Parigi val bene una messa ….. e uno stipendio da cardinale val bene una sceneggiata per far finta di credere alle favole.
Poi ci sono i nostri politici, che sono loro i loro alleati. Ed insieme lavorano per mantenere questa situazione orwelliana di psicopotere sul popolo italiano che è e sempre sarà una massa di pecore pronte ad essere tosate.
Alla fine essere atei significa essere dei nemici di questo potere costituito e il potere farà di tutto per ostacolarci. Ma ahimè …. mi dispiace per i vari Giuseppe ed Enrico…. a differenza di voi…. a noi non ci piace essere presi per il culo e gli amici immaginari noi non ce li abbiamo più dalla tenera infanzia.
Non siate cosi’ preoccupati per il Trentino.. Mio figlio ed i miei nipoti (adolescenti) sono andati in un asilo “provinciale” (comunale a Trento) ma sono comunque atei come pure la maggior parte dei loro compagni di scuola.
Certo che si nota anche qui (come capita un po’ dappertutto) una grande differenza fra le aree urbane e le aree rurali (differenza che si esprime anche nel voto),
Fenomeni come quello di Fierozzo in Val dei Mocheni che e’ appunto un paesino rurale arretrato ed isolato anche linguisticamente si puo’ collocare in una dinamica simile a quella degli Amish negli Usa (o per essere meno severi al Montana, all’Alaska.. anche a Fierozzo sono tutti cacciatori .. ricordate Sarah Palin ?) .
Ecco l’arroganza atea volere togliere ai genitori la libertà di educare i loro figli come vogliono per imporre la propria visione della realtà. Dittatura.
gomblottoh, gomblottoh!
disonore su di te, disonore sulla tua mucca
(inutile spiegare a uno che non ha le capacità di comprendere, che nessuno vuole impedire AI GENITORI di educare A CASA i propri figli a fare il segno della croce, il gesto dell’ombrello e quant’altro. se vogliono possono farlo, e il bambino può tranquillamente replicare a scuola, se gli va. GLI INSEGNANTI però, siccome lavorano in una scuola pubblica, devono attenersi al regolamento della scuola pubblica. se i genitori vogliono che ai figli sia imposto il segno della croce, possono mandarli dai preti. costa? che chiedano la carità e la benevolenza dei servi di cristo in terra. altrimenti possono provare il metodo Pavlov)
La tua saccenteria non spiega assolutamente nulla. Quella che ha difficoltà serie a comprendere sei tu.
se tu non riesci a capire l’italiano, mi dispiace molto per te.
evidentemente hai avuto pessimi insegnanti e genitori disinteressati alla tua istruzione (però scommetto che il segno della croce a comando te lo hanno insegnato. bravo bello, bravo. pavlov docet)
Ma che testa di catto, gente. Fa provincia.
G.
”…togliere ai genitori la libertà di educare i loro figli come vogliono…”
Come è possibile togliere qualcosa che non hanno, in quanto a loro volta
condizionati?
Ecco l’arroganza cattolica di far violenza ai propri figli (horribile dictu!) e
perseverare nel mortificarli per renderli simili a loro.
ma comunque sia, nessuno gli ha tolto questa libertà.
a casa possono continuare a suonare la campanella per farli sbavare.
se poi a scuola non lo fanno quando la campanella la suona qualcun altro, che si facciano delle domane.
E perché dovrebbero essere forzati ad essere simili a voi. Invertendo l’ordine dei fattori il prodotto non cambia. Non avete la minima idea di cosa significhi educare, pensando che la libertà sia fare crescere i figli allo stato animale.
credo che tu ti sia dimenticato un punto di domanda, da qualche parte.
comprendo che tu non sia abituato ad avere a che fare con la realtà, ma la scuola pubblica non prevede preghiere né che i suoi insegnanti facciano fare il segno della croce.
punto.
se i bambini vogliono farlo spontaneamente prima di mangiare, nessuno glielo impedisce.
se poi tu, a causa di geni, ambiente o una sfortunata combinazione di entrambi, hai seri problemi di comprensione, non posso che dispiacermi per te.
drinnnnnn
animale?
tipo pecora con tanto di pastore?
@giuseppe
Ah, insegnare ai bambini a pensare con la propria testa sarebbe forzarli? Azzo.
Poi mi dici che c’azzecca. 😆
Adesso spiegami quale educazione hanno ricevuto i preti che in virtù del loro ruolo si sollazzavano con i più piccoli. E come ti ho detto sopra la libertà sta nel pensare con la propria testa, non nel fare gesti che non si capiscono.
Mai che tu riesca a fare affermazioni con un minimo di senso.
si vede che col condizionamento (classico od operante, giuseppe? che ora son curiosa) gli hanno insegnato a buttare frasi fatte a caso nel discorso per darsi un tono.
giuseppe, se a te piace il modello educativo di Arabia saudita o Afganistan, è un colossale problema tuo e dei tuoi infelici figli. Noi siamo meglio.
giuseppe, piantala, tanto le tue invettive riescono a fregare soltanto te.
@ Giuseppe
Guarda che la compagnia degli animali è molto meglio di quella di voi preti.
Quando un animale ti da la sua amicizia è veramente sincera ed è molto meglio che stare con degli esseri falsi e ipocriti come voi.
Non offendiamo mai gli animali dandogli del prete,
@ giuseppe
Ok, che ne dici se durante la messa (ovviamente in una chiesa dotata di bandiere italiane e della foto del Presidente accanto al tabernacolo) anteponiamo ai vangeli la lettura e il commento degli articoli della costituzione?
Insomma, un pò di realismo (il che è tutto dire) prima delle favole?
@ Giuseppe
Insomma, ce lo vuoi dire in quanti siete dietro codesto nick?
Secondo me siete almeno 3 o 4 preti che entrate con il solito nick e la stessa e-mail.
Poi diteci quanto vi pagano per stare qui 24 ore su 24 a rompere le palle.
credo 2.
quello incazzevole e permaloso, che dovrebbe essere quello del commento sopra, ed il suo “difensore” sotto mentite spoglie, che è poi quello del tramonto con la mogliettina tetta-coppa-da -champagne.
credo che quest’ultimo si affacci con svariati altri nick ed in effetti, visto il tempo che dedica alle Ultimissime, vien quasi da pensare che lo faccia per lavoro 🙂 …
beh insomma, “90” non è tanto coppa di champagne.
semmai secchio del ghiaccio per lo champagne 😆
beh, non hai torto…
anche se, forse, non è detto.
un “90” potrebbe celare una coppa di reggiseno non grande, ma una discreta cassa toracica: credo che il nostro interverrà per illuminarci a riguardo… 😉
Kaworu,
dipenderà da quanto la gonfia… 😉
@diocleziano
😆
mi viene in mente “Lars e una ragazza tutta sua”
@ manimal
È la trinità 90-60-90.
Ha più sex appeal dell’originale…
@Stefano
dal mio punto di vista…
mai avuto dubbi al riguardo! 😉
Secondo me siete almeno 3 o 4 preti .
Ho la stessa senzazione, anche con nick diversi la regia è sempre
la stessa, forse sperimentano quì quello che diranno nel sermone della domenica.
mah io penso in modo semplice e lineare: siccome ci sono in giro persone messe pure peggio, non è così irrealistico pensare che siano effettivamente dei poveri bigotti a caccia di attenzione e autoconferma.
Sono almeno 3 o 4 preti e sono pagati dal Vaticano per stare 24 ore su 24 su questi sito. il loro compito è controllare il fenomeno dell’ateismo e irritarci. Sperano che irritandoci con le loro cazzate ce ne andiamo o addirittura (AH AH AH) ci convertiamo.
Poveri fessi, non sanno che il passaggio da credente ad ateo è un fatto irreversibile.
vabbè, whatever XD
esiste una tale miseria umana e intellettuale in giro che è altamente più probabile che siano appunto dei poveracci, e la cosa più che disturbarmi mi fa tristezza.
qualunque cosa siano, comunque, la cosa migliore da fare è o ignorare, o semmai deridere senza star lì a perder tempo, che a lavà ‘a capa a ‘o ciuccio…
Non sono un sacerdote ne diacono.
Non sanno più cosa pensare. Per loro é impossibile che, altre ai preti, ci siano dei laici che si impegnano a testimoniare la loro fede.
@ Giuseppe
Vedi Giuseppe, i casi sono due:
1) Dietro il tuo nick si nascondono alcuni preti che fanno “guerra psicologica” a questo sito. E questa ipotesi mi torna abbastanza, anche se non capisco come mai gli amministratori dell’UAAR accettino in casa i loto nemici.
2) Sei davvero solo. A me questa ipotesi sembra poco probabile, perchè questo significherebbe che stai collegato a questo sito 24 ore su 24 e non hai altro interesse nella vita. Se questo è vero allora fai solo pena, e se credi di essere un esempio per gli altri allora sei un esempio assolutamente negativo.
Poveretti i genitori cattolici, non possono educare i loro figli. Ma fatemi il piacere. Non solo educano con le cazzate i loro ma vogliono anche educare quelli degli altri. Una mamma di un compagno di mio figlio (in 1 elementare in una scuola pubblica), rappresentante di istituto, ha deciso di far arrivare il giorno di santa Lucia (dove vivo è un clone di Babbo Natale), un pacco in classe con i doni per i bambini. Risultato? Mio figlio è tornato a casa chiedendomi perchè santa Lucia non è passata a casa nostra. E’ gli ovviamente spiegato che è una stupidagine. Se avessi invitato questo bambino a casa mia e li avessi spiegato che dio non esiste, sicuramente la madre si sarebbe infuriata, l’indottrinamento cattolico invece è da accettare.
Il branco si é espresso, con la solita violenza verbale, senza una voglia reale di confronto. Fate piangere l’umanità per tanta schifezza.
disse colui che non è in grado di comprendere le leggi dello stato in cui vive e la differenza tra casa e scuola
Come fai a mentire con tanta spudoratezza?
glielo hanno insegnato.
come pavlov ha insegnato ai cani a sbavare.
E tu, al solito, ti sei espresso con la monotemticità e la vuotezza che ti caratterizzano. Vai forte, giusè.
Detto per inciso, nessuno ti vieta di controbattere e le domande ti vengono poste. Però ti lamenti sempre. Cho è che non vuole il confronto?
Veramente non ci sono domande. C’é’ una pioggia di insulti che blocca qualunque discussione. Basta rileggervi per capirlo.
Veramente o tu le ignori o non le leggi. Continua a frignare. Eccheppalle.
@giuseppe
chi insulta chi?
qualcuno afferma, in un sito di atei, che una scuola che non catechizzi i bambini, ovviamente auspicata dagli atei e probabilmente anche da qualche cattolico di buon senso, li fa crescere simili ad animali.
parrebbe discenderne che secondo te ogni ateo educa i figli ad essere animale quanto lo è lui.
mi sbaglio?
ho frainteso?
Basta leggere per capire che giuseppe ha tutte le risposte che vuole, ma che evidentemente non è nemmeno in grado di capire che sono risposte.
Se poi trova insultante la nostra costernazione per tale incapacità, si faccia un esame di coscienza circa la sua presunzione di discutere alla pari con noi.
bau bau bau.
Si, brava, brava. Che grande fantasia, che riflessione profonda.
L’unica che ti si addice 😉
giuseppe, nemmeno capire che Sandra ti ha fatto il verso? Ma nemmeno questo?
@ giuseppe
A questo punto è chiaro che sei un perfetto cretino e non è da considerare un’offesa ma il modello teorico che meglio approssima il tuo comportamento: se questi quattro gatti in branco non ti piacciono fatti un favore, sparisci!
L’universo te ne sarà grato.
…non capisco perché negare la spiritualità. La spiritualità è una tipica manifestazione umana (non se ne trovano tracce nel comportamento di nessun animale, neppure nelle scimmie antropomorfe più evolute).
Negare la spiritualità, che si esprime in varie forme (religione, magia, spiritismo, etc.), è negare l’uomo. Fin dalla preistoria l’uomo ha capito che ci sono fatti e concetti che non possono essere spiegati con la scienza, domande a cui nessun saggio può risondere: perché sono vivo? Quale è lo scopo della mia vita? Chi o cosa a creato l’universo visibile? Chi governa quello invisibile fatto di paure, amore, sentimenti, sensazioni? Domande le cui risposte fanno la felicità (certo più del materialismo di voga oggi).
Le religioni hanno cercato, insieme alla filosofia, di rispondere a queste domande. Ossia fede e scienza possono camminare insieme per raggiungere la verità (la dicotomia tra fede e scienza, non a caso, è un’invenzione illuminista).
I bambini sono naturalmente portati alla spiritualità ed al magico. Credono fermamente in fate, maghi, fenomeni soprannaturali. Hanno amici immaginari, fate (angeli, spririti) con cui si consigliano. Non hanno nessuda difficoltà a concepire i più complessi dogmi della fede (e questo infatti lo diceva pure Gesù)… Questa è una grande ricchezza per i bambini e serve loro per costruire la loro personalità. Perché, allora, voler negare questo?
Noi poi siamo in Italia e il Cattolicesimo è parte fondamentale della nostra storia e della nostra cultura… un vero laico dovrebbe chiedere che venissero insegnate non solo le tradizioni ed i riti cristiani ma anche quelli di altre religioni (tutte, nel limite del possibile), soprattutto se la scuola è frequentata da bambini di altre religioni. Questo è accrescere la conoscenza; come dicono alcuni di voi invece è limitarla, negare gli aspetti spirituali e trascendenti della vita.
…quando il bimbo poi sarà grande deciderà se continuare a credere e cercare di rispondere alle domande che dicevo sopra, oppure se chiuderle nel cassetto e far finta di niente… Ripeto, negare l’esperienza spirituale dell’uomo e solo negare l’evidenza dei fatti. Poco conta se la chiamiamo Dio, spirito guida, etc.
“Credono fermamente in fate, maghi, fenomeni soprannaturali.”
Scherzi vero?
“Hanno amici immaginari, fate (angeli, spririti) con cui si consigliano.”
Come sopra.
“Non hanno nessuna difficoltà a concepire i più complessi dogmi della fede”
A contrario, se un bambino ha un minimo di logica, capisce subito che sono delle assurdità. Da bambina mi domandavo come potessero mancare animali grandi come i dinosauri nel racconto della creazione, e già la favola della genesi era fritta. E poi la storiella che abramo sta per ammazzare il figlio per obbedire al padre, se un bambino tende a immedesimarsi un briciolo nella storia che sta ascoltando, è un’esperienza agghiacciante. Da scappare a gambe levate, Barbablù è una passeggiata al confronto (un essere brutale che punisce la curiosità, proprio come nella bibbia).
Apparte i casi personali, le consiglierei la lettura di B. Bettelheim “il mondo incantato” Ed. Feltrinelli.
Non vorrei poi citare il fenomeni mass-mediatici come Harry Potter, il Signore degli Anelli, le Winx, etc.
Infine, mi sa che la sua Bibbia era “guasta”:
“Dio creò i grandi mostri marini” (Gn 1,21) …tipo gli ittiosauri?
“Dio fece … tutti i rettili del suolo” (Gn 1,25) …se non sbaglio i dinosauri sono rettili, giusto?
Si, certo… trovami riferimenti a T-Rex, Brachiosauri, E quant’altro.
Anche i capodogli, gli squali balena, le orche e simili, probabilmente non ancora evolutisi nella loro attuale forma, saranno sembrati mostri marini all’epoca, eh.
Dai, su.
come si può non nominare esseri mostruosamente enormi in un libro tanto preciso sugli animali kosher? E si erano dimenticati di quei cosi???? Ma via, non crederà alle fiabe, alla sua età.
poi non vorrei dire una scemenza data l’ora e l’ignoranza, ma non furono gli uccelli a evolversi dai dinosauri?
Mi sfugge onestamente il legame tra winx e signore degli anelli, che comunque va per le mille pagine anche qui se non ricordo male, e se piace il genere, non mi sembra paragonabile alle wink. Le fiabe sono belle, ed è normale confinarle nel mondo dell’immaginario.
Ci sono diverse teorie in merito. Tutte riguardano comunque i dinosauri piumati.
La bambina che mia madre seguiva per il doposcuola anava matta per le winx. Ma non ha mai parlato di fare incantesimi, svolazzare e robe simili. E se nel SdA non si riesce a cogliere la critica sui tempi in cui Tolkien viveva, beh, qualche difficoltà interpretativa dev’esserci.
ah ecco, grazie gmd85.
“Infine, mi sa che la sua Bibbia era “guasta”
No, guardi, sono proprio tutte così.
@Sandra
Lei a 5/6 anni già sapeva il significato di kosher? …io non ero così evoluto…
@gmd85
Ho una figlia di 2 anni e mezzo, ed altri 5 nipoti con età compresa tra 1 e 6 anni…
Mia figlia parla abitualmente tramite vari oggetti (ulizzati come telefono) con amici e parenti, anche immaginari. Mi ha invitato ad accarezzare un leone che, secondo lei, stava accucciato sotto il tavolo di salotto. Mi ha più volte chiesto di scacciare lupi dal corridoio di casa (mai parlato di lupi o altri animali in giro per casa). Parla con le bambole, le imbocca, le sgrida, riporta quello che le dicono.
Mia nipote più grande (a 4 anni) si era costruita una bacchetta magica con la quale cercava (e ci riusciva, visto che stavamo al gioco) di addormentare e svegliare i vari parenti per casa. Con la stessa bacchetta (a suo dire) faceva volare gli oggetti e trasformava le persone in animali (farfalle, mucche, rane, etc.). La sorella più piccola la imitava… spesso litigavano su chi avesse fatto l’incantesimo più potente. Per un certo periodo la grande ha avuto un amico invisibile con un nome assurdo.
La camera di mia nipote più piccola (3 anni) è popolata da vari animali: lupi, volpi, tigri, leoni. Mio cognato deve intervenire per cacciarli (a volte deve proprio mimare l’uso del fucile) altrimenti non può dormire. Quando la madre era incinta del fratello non ha mai dubitato che il bambino stesse nella pancia… e per analogia era convinta che nella pancia de padre (un po’ grassottello) ci dovesse essere un’anguria…
…insomma, basterebbe ascoltare un po’ di più i nostri figli per sapere quanto è magico il loro mondo. Negare questo e negare la loro fantasia e possibilità di sviluppo.
P.S.
Ovviamente la citazione della Bibbia non voleva essere scientifica. Il racconto della creazione si colloca in un contesto trascendente e simbolico dove trovano posto tutti gli animali (infatti non c’è una descrizione accurata di nessun animale nello specifico) e dunque, in via di pricipio, anche quelli estinti.
Tutto questo sproloquio non spiega l’utilità del segno della croce.
Qual’è il problema? La bambina che pensa ci siano i mostri o il papà che non le spiega come stanno le cose?
Tu continua a vedere questi fatti come dimensione spirituale. Io ti dico che sono fasi dello sviluppo. Fate, folletti, mostri e quanto’altro non vengono inculcati e spariscono (a meno di non avere problemi mentali). La religione, invece, è inculcata, instillata.. E il segno della croce già in età infantile ne è l’evidenza. Che tu non cogli, ovvio.
In via di principio, è più prbabile che i rettili e i mostri sono quelli che vedevano gli individui di quei tempi.
@gmd85
…può darsi che sia inutile può darsi che sia utile.
Ripeto, anche se un solo bibmo su mille decidesse di seguire le esortazioni del Vangelo, avrebbe fatto un gran bene all’umanità… il rischio è che serva a qualcosa di buono, dove è il problema.
Poi, magari, sarebbe opportuno chiedersi come mai gnomi e folletti spariscono e la religione no, se entrambe sono cose inventate, perché la seconda dovrebbe attecchire di più? Perché in tutto il mondo dalla più lontana preistoria troviamo templi, dei, idoli, totem, etc. …possibile che tutti i popoli di tutti i tempi siano stati rincretiniti? Davvero lei pensa di essere più intelligente di un filosofo greco, di uno scriba egiziano, di un profeta ebreo, di un shamano, di un santone indù…
Questa, mi scusi, è solo arroganza (non mi riferisco a lei in particolare) e solo una devozione magica alla scienza che, volendo negare gli idoli degli altari, mette se stessa sugli stessi altari. Negare il trascendente nell’uomo e considerarlo frutto dell’arretratezza o scarsa comprensione del mondo è antistorico, contrario all’antropologia e antiscientifico.
Ma ci sei o ci fai? Ti ho già detto che il sistematico inculcare un’idea rende quest’ultima salda. Prova a crescere un bambino dicendogli ogni giorno che esiste Pookah, Brownie, o qualche folletto nostrano. Se ne anddrà in età adulta con questa convinzione. Il meccanismo religioso è esattamente questo. O credi che se tu fossi nato in Medio-Oriente saresti diventato comunque cristiano?
Io non mi ritengo più intelligente di nessuno e non nego il trascendente. Ne constato l’irrazionalità e l’inutilità e il fatto che tu veda un valore dove effettivamente non ce n’è.
Notte.
“Ovviamente la citazione della Bibbia non voleva essere scientifica.”
Non poteva esserlo. E’ diverso.
Boh, io non ho mai immaginato lupi o altre bestie in giro per caso, e nemmeno i miei figli. Certo parlavano e facevano parlare i loro personaggini, che fossero peluche o lego, ma era un gioco. Forse a voi in famiglia piace rinforzare questo aspetto, perché lo credete importante: io non mi farei coinvolgere nel safari immaginario, se il bambino sente ansia per la presenza di qualcosa, preferirei rassicurarlo facendogli guardare bene in camera, mettendo una piccola luce, o altro, ma non gli darei corda. Perché se a un certo punto dalle bestie passasse ai fantasmi o zombi, cosa si fa, gli esorcismi? Forse ti sembra una cosa innocua, però ne parlerei con il pediatra.
L’anguria nella pancia del papà? Ci sono ottimi libri di anatomia per bambini, di quelli illustrati con pagine in acetato per vedere “dentro” del corpo, proprio in preparazione alla nascita di un fratellino: anche qui, spiegare e dissipare dubbi con risposte sulle differenze anatomiche tra femmina e maschio, sembra meglio che lasciare sedimentare fantasie assurde, anche se per gli adulti possono essere fonte di ilarità o di un certo “orgoglio” per la fantasia dei figli.
Anche immaginare di operare magia con una bacchetta, è un’imitazione, tra libri e film il gesto della fata o del mago esercita fascino: ma i bambini sanno che è una finzione, sono giochi di ruolo. Prova a chiedere a tua figlia o a tua nipote di prepararsi la merenda da sola con la bacchetta magica.
@Emanuele
Peccato che quei mostri nella versione ebraica siano i Tannim, vale a dire i draghi babilonesi.
Di più ché l’unico drago notabile della bibbia sia il Lewyatan, ovvero la forma ebraicizzata dell’ugaritico Lotan, nemico di Bel “cavaliere delle nubi” (RKB ˓RPT = rōkēb bā˓ărābôṯ di Salmi 68,5), a sua volta variante di Amar.UTU [Marduk] nemico di Mamtu [Tiamat]. Rispettivamente Orione e Scorpione-Bilancia-Sagittario – cielo invernale: le acque fredde -.
Poi, se vogliamo parlare della copia spudorata del Toro Celeste di Gilgamesh “Behemoth”, parliamone pure.
Ma immagino sia molto meglio l’evemerizzazione per i poveri di spirito…
Emanuele,
Non è la magia che va incoraggiata nei bambini, ma la fantasia. Dal loro punto di vista, non esiste differenza tra i due concetti, ma, poichè invece esiste, eccome, bisogna spiegargliela.
@ Emanuele
Nei bambini di pochi anni i comportamenti irrazionali e il credere di parlare con esseri immaginari sono cose perfettamente comprensibili.
Queste cose non sono giustificabili e ammissibili negli adulti. Anzi, tali cose dovrebbero essere considerate come possibile fonte di comportamenti criminali.
Basta prendere come esempio gente come Breivik che nella sua fantasia credeva di essere un cavaliere medioevale.
@ Emanuele
Ossia fede e scienza possono camminare insieme per raggiungere la verità (la dicotomia tra fede e scienza, non a caso, è un’invenzione illuminista).
Certo, basta lasciare da parte camminate sull’acqua, parti virginali, moltiplicazioni di pani e pesci, trasformazioni di acqua in vino e di vino in sangue.
Basta poco che ce vó…
Fede e scienza sono compatibili come un monogamo adultero…
Negare la spiritualità è una cosa, negare la falsità un’altra.
Vero.
però, la scienza non nega la spiritualità: semplicemente, non la considera in quanto non falsificabile.
A parte il fatto che con questa parola si intendono dozzine di concetti differenti, e non tutti trascendenti…
Sì, come l’immaginazione o la fantasia appartengono alla sfera prettamente letteraria, al contrario la realtà oggettiva delle scienze di base a tutta un’altra: la scienza è il prodotto dell’intelletto razionale logico e matematico; la spiritualità no.
La spiritualità appartiene alla trascendenza irragionevole, irrazionale, non falsificabile (immaginativa) e nemmeno scientifica.
@Emanuela
” La spiritualità è una tipica manifestazione umana. Negare la spiritualità, che si esprime in varie forme (religione, magia, spiritismo, etc.), è negare l’uomo. “
Volentieri possiamo parlare della TUA tipica manifestazione di umanità. Volentieri possiamo pure discutere di come altre persone DIVERSAMENTE risolvono i problemi che gli si pongono dinnanzi.
“Fin dalla preistoria l’uomo ha capito che ci sono fatti e concetti che non possono essere spiegati con la scienza, domande a cui nessun saggio può risondere”
Sai che quello che stai propugnando è già stato classificato sociologicamente come God of The Gap. Logicamente come la fallacia Ad Ignorantia: il fatto che non si può spiegare in un modo dicotomicamente dev’essere vero nel modo del tutto contrario.
Ora, passando per buono che esistano solo due formae mentis (il che è palesemente falso), ti rendo noto che dal non-noto è assai più logico rimanere nel non-noto finché non si giunge per altre vie a notificarlo. Più prosaicamente: è dei fatti che si parla, non dei non-fatti.
“Chi o cosa a creato l’universo visibile?”
Ragionamento circolare, la domanda ha già la risposta in sé.
Peccato che la creazione dell’universo da un ente senziente non sia universalmente né l’unica ipotesi possibile né l’unica accettabile o accettata.
” Domande le cui risposte fanno la felicità (certo più del materialismo di voga oggi).”
Perché sei tu a decidere cosa sia la felicità, immagino. 🙄 🙄 🙄
“Le religioni hanno cercato, insieme alla filosofia, di rispondere a queste domande. Ossia fede e scienza possono camminare insieme per raggiungere la verità (la dicotomia tra fede e scienza, non a caso, è un’invenzione illuminista).”
Peccato che la scienza sia ben più attendibile.
Come dire: sei rimasta ad esser buoni all’Aquinense, a esser davvero cattivi all’interpretazione dogmatica di Aristotele.
E agli appelli all’autorità in genere.
“I bambini sono naturalmente portati alla spiritualità ed al magico. Credono fermamente in fate, maghi, fenomeni soprannaturali. Hanno amici immaginari, fate (angeli, spririti) con cui si consigliano. Non hanno nessuda difficoltà a concepire i più complessi dogmi della fede (e questo infatti lo diceva pure Gesù)… Questa è una grande ricchezza per i bambini e serve loro per costruire la loro personalità. Perché, allora, voler negare questo?”
Perché non si vive in un mondo di metanarrativa o favolistico ma in uno molto più complicato e duro.
Perché il desiderio non è fatto.
Perché prima o poi bisogna crescere.
Perché l’ingenuità in sé e per sé è evolutivamente nonché socialmente svantaggiosa.
Perché non è compito della scuola statale italiana educare a quanto sopra.
“Noi poi siamo in Italia e il Cattolicesimo è parte fondamentale della nostra storia e della nostra cultura”
Identitarismo quindi.
Mi sovvengono le parole di Schopenhauer: “Ogni miserabile babbeo, che non abbia nulla al mondo di cui essere orgoglioso, si appiglia all’ultima risorsa per esserlo, cioè alla nazione cui appartiene: in tal modo egli si rinfranca ed è ora pieni di gratitudine e pronto a difendere πυξ και λαξ [con le unghie e con i denti] tutti i difetti e tutte le stoltezze caratteristiche di quella nazione” (l’Arte di Insultare: i nazionalisti).
Molto adatte al loco. Al più che qui qualcuno ha dimenticato i vari scontri tra Papato e Impero, tra secolarizzazione galoppante – specie sotto il Rinascimento – è le istanze papali.
Errata corrige: Emanuele non Emanuela.
…scusate se abbandono la discussione, molto interessante e ricca di spunti (e soprattutto con toni rispettosi e pacati, cosa che purtroppo non sempre si trova in rete quando si affrontano questi temi…). Purtroppo l’ora è tarda.
Buona notte a tutti.
Pace e Bene.
Che Sauron vegli su di te e ti benedica.
I bambini hanno bisogno di nozioni serie: scienza, matematica, nuove tecnologie, lingue straniere ed educazione civica. La religone toglie tempo prezioso a cose più importanti.
fab risponde:
domenica 30 dicembre 2012 alle 8:19
Basta leggere per capire che giuseppe ha tutte le risposte che vuole, ma che evidentemente non è nemmeno in grado di capire che sono risposte.
Veramente si parlava di domande alle quali io non avrei risposto. Prima di sparare sentenze cerca di capire quello che leggi. Non fare come la santona Kaworu, che crede di capire tutto e non capisce niente.
Nah, quello sei tu 😆
Nel casso ti fosse sfuggito, il riferimento è all’andazzo generale. mai che tu risponda quando ti si fa una domanda. Vedi i commenti di Emanuele? Lui almeno ci prova.
Touché.
Ma sai che fa fin bene scoprire che anche giuseppe riesce ad avere ragione, ogni tanto?
Quello che non capisce un .azzo sei tu, caro Giuseppe dei miei .oglioni. Credulone, svegliati. Siamo nel 2013.
Hai mangiato pesante ? Io sono abbastanza sveglio, tanto sveglio da innervosirti molto. Cosa che non mi dispiace affatto. Buon appetito.
ciao panoramix…
lieto tu sia subentrato al frignone nell’uso del nick.
Tu sei e rimani un credulone. Le persone come te, palesemente ignoranti, rovinano la nostra società. Svegliati! L’italietta degli anni cinquanta, fatta di analfabeti e pretacchioni, è morta e sepolta. Tu rappresenti l’ultimo rimasuglio di un’evoluzione biologica che non ha ancora finito di compiere il suo lavoro. Ah, ma che te lo dico a fare, tanto tu all’evoluzione non ci credi. Preferisci appoggiare le tesi creazioniste, ad opera di un dio che non si è mai manifestato e sul quale, manco a dirlo, non c’è nemmeno la minima prova. Che tristezza, mio caro ignorantello!
Una analisi molto ” atea ” e ” anticlericale ” sconfessata dai fatti che dicono che siete ancora minoranza. Quanto alle offese personali sorvolo, non vale la pena di rispondere a gentaglia come te.
Minoranza di cosa? Tu credi che in Italia la maggior parte della gente sia cattolica? Stai messo male, caro mio. La gente, anche quella che dice di credere, si divide in tre grosse categorie:
1. Chi afferma di essere cattolico ma poi modifica la sua religione a proprio piacimento;
2. Chi crede, ma crede in un dio tutto suo.
3. Chi è si cristiano, ma non si riconosce nel cattolicesimo.
Senza contare, poi, tutti coloro che si fanno domande, dubbi o che, anche credendo, non rinnegano la scienza e l’evoluzione biologica. Trattasi di un mondo vasto e tu la fai troppo facile. Se ancora oggi si afferma che la maggioranza gli italiani sono cattolici significa non aver capito un’emerita mazza, caro il mio ignorantello.
Veramente perfino in questo pozzo d’ignoranza che è l’Italia sono in minoranza netta i creazionisti, non gli evoluzionisti.
http://dallapartedialice.wordpress.com/2012/12/30/rita-levi-montalcini-ci-ha-lasciato/
MASSIMO risponde:
domenica 30 dicembre 2012 alle 10:02
@ Giuseppe
Vedi Giuseppe, i casi sono due:
1) Dietro il tuo nick si nascondono alcuni preti che fanno “guerra psicologica” a questo sito. E questa ipotesi mi torna abbastanza, anche se non capisco come mai gli amministratori dell’UAAR accettino in casa i loto nemici.
2) Sei davvero solo. A me questa ipotesi sembra poco probabile, perchè questo significherebbe che stai collegato a questo sito 24 ore su 24 e non hai altro interesse nella vita. Se questo è vero allora fai solo pena, e se credi di essere un esempio per gli altri allora sei un esempio assolutamente negativo.
Quanta fantasia, altro che razionalità laica ! Ah !Ah !Ah !
Ecco, lo sapevo, riaccendo il pc e te lo ritrovo.
A’ Giusè ….. te do un consiglio da amico. Non stare tutto il giorno davanti al pc a pensare agli atei, che ti stressi.
Vai agli annunci economici e trovati una mignotta. Te la pago io.
E forse dopo una bella scopata guarisci dalle tue nevrosi.
Ma perché ve la prendete tanto con un poveretto che, essendo cattolico, crederà sicuramente al diavolo, ai miracoli, alla negatività, alla magia e a tante altre fregnacce di bassa lega. Le persone come Giuseppe vanno compatite.
Secondo me ha solo bisogno di assaggiare un pò di gnocca. Allora forse guarisce.
Marco scrive:
30 dicembre 2012 alle 16:39
Ma perché ve la prendete tanto con un poveretto che, essendo cattolico, crederà sicuramente al diavolo, ai miracoli, alla negatività, alla magia e a tante altre fregnacce di bassa lega. Le persone come Giuseppe vanno compatite.
Il nulla che tenta di esprimersi.
P.S. Fino a 100 euro te la pago io. Oltre, vediamo di organizzare una colletta. Ma per carità …. smettila di ammorbarci i coglioni!
Capisco che sei molto esperto. Ognuno si contenta di quello che ha. Tu non hai nulla e ricorri a mezzucci mediocri. E poi non sto assolutamente tutto il giorno sul computer; se sai leggere guarda gli orari e forse ci arrivi. Faccio incursioni veloci, quando ho un buco di tempo. Tu invece pare che stai appiccicato per tallonarmi ad ogni intervento. Trovatela tu una mignotta ( maschilista da strapazzo) e te la paghi con i tuoi soldi.
Penso che nel DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 15 marzo 1995, n. 5-19/Leg. della Provincia Autonoma di Trento, a parte vari richiami sparsi alla spiritualità, alla religione e alla Chiesa, i punti 4 e 5 della lettera C) del capitolo 4, contengono un vero e proprio programma di indottrinamento.
Nulla rileva lo stile felpato con cui gli estensori del documento hanno introdotto tale indottrinamento.
Secondo me, a parte la violenza fisica, siamo allo stesso livello degli islamisti nei Paesi dove domina quella mala pianta. Anzi gli islamisti con la loro aperta sfrontatezza almeno si assumono delle responsabilità ben chiare e non cercano di nascondersi dietro felpate perifrasi e parole di amore e accoglienza.
Tuttavia non dovete pensare che questo sia il massimo che attende i bambini italiani e stranieri in Italia.
Ho ascoltato ieri dal sito di Radio Radicale la registrazione dei lavori della Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza del 18/12/2012, presieduta dall’onorevole Mussolini e con l’intervento, tra gli altri, dell’onorevole Massimo Polledri… Nel sottofondo di diversi interventi mi è parso di captare una particolare attenzione per i minori stranieri, mi è parso che, come per la Provincia di Trento, l’attenzione delle nostre istituzioni per “l’amorevole accoglienza ed ‘educazione'” dei piccoli infedeli sia veramente notevole. Degli interventi dei relatori istituzionali le cose che mi hanno impressionato di più sono l’idea del direttore generale per l’inclusione e per le politiche sociali, Raffaele Tangorra, di istituire un affidamento “d’intere famiglie che non sono capaci di allevare i propri figli” ad altre famiglie italiane capaci di tale ruolo (non è uno scherzo). Inquietante la presenza muta di Adriana Ciampa, Dirigente della divisione III della D.G. Inclusione e politiche sociali, nel caso che fosse vero (spero di no) che questa è la sua pagina facebook:
https://it-it.facebook.com/adriana.ciampa