Anche in Italia e in Irlanda, paesi tradizionalmente cattolici e fortemente condizionati dalla presenza ingombrante della Chiesa, è in atto un cambiamento che sta portando a una sempre più marcata secolarizzazione della società. Non solo per l’aumento e la maggiore visibilità dei non credenti. La trasformazione in corso è ancora più profonda, sebbene sia meno evidente, ostacolata dalla mancanza di coraggio della classe politica nell’affrontare le tematiche della laicità e dall’orientamento prono dei mass media.
Come emerge dal Rapporto Italia dell’Eurispes, ormai solo un italiano su tre (il 36,6% per la precisione) ha fiducia nella Chiesa cattolica. L’anno scorso era il 47,3%. Netto calo quindi del consenso nei confronti della Chiesa, anche se l’andamento rimane altalenante con sensibili sbalzi tra 2009 e 2013. Mentre le forze dell’ordine — e persino i servizi segreti — aumentano i consensi, l’associazionismo e il volontariato tengono, la Chiesa segue l’andamento negativo della politica. Non ci sembra un caso che la fiducia degli italiani diminuisca per Chiesa, istituzioni e partiti, visto quanto strette sono le loro relazioni.
Una Chiesa che si sta affossando da sola, perdendo sempre più credibilità. E che a furia di pensare a soldi e influenza sul potere temporale, va a braccetto con la politica e viene sempre più coinvolta negli scandali. Tra i compiti dell’Uaar è far capire alla politica che, anche in questo caso, è tempo di mollare un legame che costa in Italia almeno sei miliardi di euro l’anno.
Anche dall’Irlanda arriva un segnale della crisi della Chiesa. Secondo un sondaggio di VitalSigns, condotto dal gruppo filantropico Community Foundation for Ireland (Cfi), in un elenco di 119 priorità la gente preferisce mettere al primo posto l’istruzione e tra gli ultimi religione e spiritualità.
Nel paese del trifoglio non è estranea a questo distacco la pesantissima perdita di credibilità causata dallo scandalo che ha travolto le gerarchie religiose, intente a insabbiare gli endemici casi di abusi sessuali da parte di sacerdoti. E la questione dell’aborto, balzata di nuovo tra le cronache per l’influenza no-choice della Chiesa e dell’obiezione di coscienza negli ospedali contro l’autodeterminazione delle donne. Proprio in queste settimane il governo irlandese sta studiando una normativa che apra almeno all’interruzione di gravidanza in caso di pericolo per la salute della donna e per le malattie genetiche del feto. Nonostante la pressione dei vescovi e delle potenti lobby no-choice (lautamente finanziate dall’estero).
La maggioranza della popolazione mondiale non si dedica al culto con cadenza almeno settimanale, e anche i più zelanti devoti gli riservano una frazione minoritaria del loro tempo. Che la religione sia importante per gli esseri umani è una vecchia convinzione delle classi dirigenti disincantate, persino di quelle illuministe. Magari di quelle con la puzza sotto al naso verso il “popolino”, che lo ritengono incapace di una reale emancipazione. O che preferiscono promuovere e foraggiare una forma di controllo sociale come la religione. Giunti al terzo millennio, potrebbero finalmente rendersi conto che la realtà è assai diversa.
La redazione
Ebbene sì, ci stiamo svegliando, rendiamo grazie a internet! Ovviamente ci voleva una tragedia di qualche mese fa per convincere gli irlandesi a legalizzare l’aborto.
Antonio Sedicina
???????????? Non so a cosa ti riferisci potresti scrivermi qualche riga su questa tragedia o darmi almeno un link?
vedi qui
http://www.uaar.it/news/2012/11/15/aborto-irlanda-zelo-vita-morte-savita/
Gabry
Grazie.
Ho visto e ho letto gran brutta storia.
Un’altra brutta storia, anche se per fortuna non terminata altrettanto tragicamente, è capitata in Germania, dove ci si sta interrogando sull’opportunità di dare tanto potere in gestione alla Chiesa cattolica:
http://www.spiegel.de/international/germany/german-politicians-fight-catholic-church-power-over-public-institutions-a-879198.html
Magari fosse l’idea di potere che veicola la chiesa ad essere in crisi.
Purtroppo quella è in ottima salute.
Infatti, la CCAR vuole restare veicolo dell’italico “amor di potere per il potere”, via d’accesso al reddito statale.
Naturalmente quando un cattolico e/o cattolicizzato “arriva”, ossia accede al reddito ed alla carriera statale, avvertirà subito di doversi sbarazzare dei vincoli e lacci morali e religiosi cattolici per sentirsi “libero”, e può a quel punto certamente aderire alle associazioni atee o laiche.
Ma quando volesse entrare in politica dovrebbe per forza di nuovo rientrare nei ranghi cattolici clericali, o rinunciare al consenso ed al voto cattolico di scambio: Napolitano è forse l’esempio più rappresentativo.
Strano, la chiesa parla sempre di cose talmente interessanti, originali e ben ragionate…
Mi chiedo poi quanto ci metteremo a riconoscere il più che palese fenomeno di settarizzazione della CCAR… 😐 😉
Cresce il disinteresse e la sfiducia? Senz’altro un piano diabolico!
Continuo a pensare che dovremmo includere anche Ratzinger tra i presidenti onorari dell’UAAR in quanto nessuno più di lui si è impegnato, e con altrettanto successo, in questi ultimi anni per demolire la religione.
No, per favore, non si potrebbe più commentare una notizia !.
Speriamo che campi ancora 10 anni. Leone xiii è arrivato fino a 93 anni più di un secolo fa.
Non avendo poi tutti quegli acciacchi di gpii forse ci arriva, speriamo bene.
Ancora dieci anni ed è fatta.
Ottone
🙂 🙂 🙂
se poi fanno papa Scola è la spallata finale
In ogni caso è importante continuare a lavorare perchè tra le persone aumenti la consapevolezza di se stessi, della propria libertà individuale, dell’importanza delle proprie scelte e dell’importanza di poter scegliere; e di quanto sia labile il principio di autorità.
La perdita di interesse nella ccar ha poco effetto pratico – almeno nel breve e medio termine – fintantochè il disinteressato continua a battezzare i figli, a mandarli in oratorio, a fargli frequentare l’ora di religione, magari per i seguenti motivi:
– non voglio farne dei diversi
– non voglio mettermi in conflitto con la moglie, i suoceri, il resto del paese
– non voglio privarmi della funzione di custodia dei figli che la parrocchia fornisce nei periodi di ferie (gruppi estivi ed altro).
Mie figlie – non battezzate – nel periodo fra i 7 e i 10 anni hanno subito – in un quartiere della Padova bene – ostracismi da parte di compagni di scuola e rispettivi genitori, salvo essere invidiate – non molto tempo dopo – dagli stessi compagni per la libertà da messe, rosari, pratiche più o meno imposte di devozione, senso del peccato etc..
Il disinteresse deve accoppiarsi a comportamenti coerenti (libertà di scelta per i figli, posizione chiara nei confronti di parenti ed amici religiosi o sedicenti tali.
mario
Mario, sono perfettamente d’accordo. E’ la lotta pratica, civile, coerente per la Libertà dell’uomo sempre minacciata dagli Impostori del divino.
Mi dispiace per l’ostracismo che hanno passato. Poi avrei voluto vedere quanti precetti evangelici i suddetti signori applicavano nella loro vita….
Forse sarebbe ora di cambiarle quelle classi dirigenti.
Il cattolico in buona fede non può non comprendere il marciume che aleggia oggi nella chiesa. Proprio per questo non dobbiamo attaccare il clero, e lasciare che le pere cadano da sole.
Il marciume che aleggia da sempre.
Stefano Grassino
I cattolici in buona fede si turano il naso e mandano i figli all’oratorio!
Bisognerebbe invece cogliere l’occasione al volo per allontanare quante più persone possibili dalla chiesa.
Ma noi abbiamo a nostra disposizione solo la ragione, l’esperienza empirica e l’utilità pratica tutte cose che in questi casi servono a poco.
Il punto e che molte persone continuano ad aderire formalmente alla chiesa anche se hanno ribrezzo per gli scandali vaticani e spesso anche se non hanno più fede o non ce l’hanno mai avuta per le ragioni dette da Mario 47.
Sarebbe molto positivo se la gente almeno abbandonasse la chiesa cattolica per entrare in qualche chiesa protestante infatti i protestanti sono più seri meno propensi a stringere accordi tra stato e chiesa e come disse Bertrand Russel, (quello originale), i liberi pensatori cresciuti in ambiente protestante tendono a staccarsi di più dalla religione di quanto non facciano i liberi pensatori cresciuti in ambiente cattolico. Bertrand lo ha detto in un articolo incluso in “Perché non sono cristiano”.
Per fortuna, oggi in Italia, vari gruppi protestanti sono in forte espansione ai danni della chiesa cattolica.
Il tuo ragionamento non sta in piede perchè il cattolico è ipocrita per definizione, non può essere mai un buona fede. Non conosco un solo cattolico disposto a lasciare tutte le ricchezze e mettere l’altra guancia. Nella cattolicissima Italia più che mettere l’altra guancia tirano fuori lo stilson e te lo danno in testa. Oggi si è aperto l’anno giudiziario e dichiaravano che 130000 processi vanno in fumo per la lentezza del processo giudiziario. 130000 !, più quelli celebrati, altro che perdono !.
whichgood
Ti stavi riferendo a Stefano o a me?
In ogni caso vedi che ci sono un po di cattolici sinceri anche se ti sconsiglio di percuotergli la guancia!
Poi ci sono molti che recitano una parte, ma anche loro hanno i loro limiti e molti di loro non sosterranno in eterno la chiesa, ma tra loro quasi tutti, anche se privi di fede, non riusciranno a diventare dichiaratamente atei o agnostici. Per questo che secondo me sarebbe meglio che almeno si convertissero in qualcosa di meglio e più rispettabile oltre che più rispettoso come sono appunto molte confessioni protestanti.
Sara l’ora un po tarda ma nel mio precedente post ho pasticciato un po chiedo scusa!
Credo si rivolgesse a me. Sottolineo che se noi attaccassimo il clero, lo rafforzeremo. Abili come sono nel vivere di vittimismo, daremo loro acqua per il proprio mulino.
Stefano Grassino
Si è la cosa più probabile ma avendo anch’io parlato di cattolici in buona fede mi sono sentito in dovere di rispondergli.
Sono d’accordo che le pere stanno cadendo da sole e che probabilmente un attacco da parte di noi razionalisti avrebbe scarso successo e avrebbe anche possibili effetti contro producenti.
Ma se l’attacco venisse fatto da altri cristiani di altre confessioni allora forse si potrebbero avere buoni risultati e nel cambio dalla chiesa cattolica a un insieme di chiese protestanti ci guadagneremo anche noi visto che per molte chiese protestanti separate tra loro sarebbe più difficile fare pressioni sul governo per fare i loro porci comodi e per limitare la nostra libertà.
@ Stefano Grassino
@ Bertrand Russel2 la vendetta
Mi riferivo al ragionamento di Stefano effettivamente. Ieri sera mia moglie guardava quel programma S.O.S Tata (una noia mortale) dove un gruppo di psicologhe entrano in casa di una famiglia e aiutano a ristabilire l’ordine e aiutare i genitore a gestire i bambini. Bene, questa volta la famigliuola era una cristianissima famiglia (la mamà aveva una croce grande come un albero appesa al collo) con 4 figli. I genitori a un certo punto hanno punito la figlia piccola isolandola durante il pranzo e facendola mangiare a parte. A un certo punto la madre arriva e vede che la piccola non aveva ancora finito da mangiare, allora prende il suo piatto e lo butta nella spazzatura!. La piccole si messe a piangere implorando la madre di non buttar via il cibo perchè lo avrebbe terminato. Rispota della madre: “hai avuto il tempo sufficiente”. E via il cibo buono nella spazzatura, quello che ad altri cristiani (e non dico altre persone) manca in Africa e qua in Italia, sicuramente anche nella città dove questa cristiana, caritatevole e ipocritissima donna abita. Ma non importa: dopo la confessione tutto a posto !.
Mi sembra che il cattolicesimo in 1.700 anni non sia cambiato per niente.
Il mondo invece si.
E’ ovvio che ora c’è uno scollamento tra le due realtà.
@ MASSIMO
Scollamento tra cattolicesimo e mondo laico? Francamente non me ne sono accorto: gli omofobi crescono ben pasciuti da entrambe le parti. Tu ne sai niente?
sono molti anni che leggo di un disinteresse crescente degli italiani verso il cattolicesimo ed effettivamente dalle mie parti devono pagare perchè qualcuno vada in chiesa tuttavia non mi spiego perchè il sostegno ecclesiastico sia cosi importante per i nostri politici 🙂 glielo spiegate voi che devono andarsene aff…insieme alla pretaglia? che non li vogliamo, che ci fanno schifo gli intrallazzi bancari dello ior, l’invadenza del vaticano, la conseguente arretratezza legislativa italiana ecc.?
Il distacco tra paese politico e paese reale è dovuto all’autoreferenzialità e allo scambio tra poteri (la Chiesa è uno di questi) sulla pelle dei cittadini.
Papa: In crescita il disinteressen verso la Chiesa cattolica? Sono tutte bufalen.
Segretario: Lo pensa sul serio?
Papa: Ma certamenten.
Segretario: Avanti Sua Santità, si prepari per la Santa Messa Domenicale.
Papa: Che pallen! Ma non potremmo fare una settimana si e una no?
Segretario: Sua Santità!!!
… ma “Benito XVI” sta forse perdendo la memoria o il senso del tempo e del luogo nel quale si trova (Alzheimer, leggera ischemia cerebrale, inizio di ictus o che altro) ?
Oggi in tarda mattinata stavo seguendo un telegiornale su RAI1 e immancabilmente per quella rete si è visto un lungo servizio dedicato al papa, il quale, affacciato dalla solita finestra, per la “Giornata della memoria” ha tenuto ai credenti in piazza San Pietro un lungo discorso al termine del quale assieme ad una ragazzina alla sua sinistra e ad un ragazzino alla sua destra ha liberato un paio di bianche colombe (simbolo di pace, oltre che dello Spirito Santo); mentre i due volatili svolazzavano qua e là, il papa, che ne seguiva con occhio svagato le evoluzioni, nel salutare la piazza augurava “buona settimana” e subito dopo “buona Pasqua” (!! ??)
Il servizio è stato prontamente tagliato in tempo reale, tanto che nella parola Pasqua non si sente troppo bene la vocale finale, ma erano in diretta e non hanno potuto evitare che si comprendesse lo strano augurio fuori tempo di tre mesi.
Divertito da questo curioso lapsus (forse originato dall’associazione tra le due colombe in volo e la colomba pasquale ?), ho provato successivamente a vedere su varie reti lo stesso servizio, ma furbescamente e con il solito servilismo anche i giornalisti di RAI NEWS e di altre reti avevano tagliato la breve frase (con qualche attenzione si nota bene il “salto” dell’immagine nei video successivi).
In rete Internet ho invece trovato il video originale al link che segue:
http://www.youtube.com/watch?v=kLP1U_YSOgo
Ve lo segnalo, anche se non so per quanto tempo resterà visibile prima che qualcuno s’affretti diligentemente a “purgarlo” (la breve frase è in fondo al video, non occorre ascoltarlo tutto, basta scorrere col cursore sulla barra in basso)
… eppure non mi convince; che sia stata una distorsione acustica del mio televisore tenuto ad un volume non sufficiente ? Purtroppo anche col volume del PC al massimo (non usando altoparlanti esterni) nel video le parole finali si sentono molto male: potrebbero anche suonare “buona pace”, anche se in italiano come augurio risulta un poco strano, ma essendo BXVI di lingua tedesca potrebbe pure starci (è molto più inusuale della classica espressione idiomatica “con buona pace di …”); ma se così fosse, perché tagliare la frase nei telegiornali successivi, è forse stato casuale ?
Se qualcuno dispone di un PC con altoparlanti esterni, potreste provare al massimo volume e controllare, grazie: tutto sommato preferirei aver capito male, non volendo certo augurargli qualche incipiente malattia senile.
Ho ascoltato con una cuffia di buona qualità e confermo che nel video dice “buona pace” 😐
Anche a me suona un po’ strana come espressione… o è di derivazione tedesca (non conosco la lingua e quindi non oso esprimermi), oppure potrebbe essere un lapsus corretto in extremis… non saprei proprio. 😐
Ad ogni modo il tono della voce non mi sembrava il solito, era come leggermente “tremolante” e allo stesso tempo “spedito”, come se avesse fretta di finire, magari perché stanco (alla fine del video sembra quasi avere il fiato un po’ lungo)… Tra l’altro, a pensarci bene, mi viene il dubbio di aver avuto una simile impressione già mesi fa, solo che stavolta è più netta… Rispetto ad un po’ di tempo fa, la voce di BXVI mi sembra come più “magra” (non è il termine adatto per definire quello che intendo, non trovo di meglio per rendere anche solo lontanamente l’idea), i suoni che emette sembrano avere un attacco più netto e meno sostegno… ad ogni modo “magra”, non “flebile”.
Poi è molto probabile che io mi sbagli, non posso certo dire di conoscere bene la sua voce visto che evito il più possibile di ascoltarlo… Tra l’altro la mia è solo una constatazione, può essere che abbiano cambiato qualcosa nel modo in cui lo registrano o che sia semplicemente la voce che muta con gli anni (è normale), mi sembrerebbe forzato interpretare queste differenze come sintomo di malattia (però io non sono un medico ed è meglio che non mi pronunci su cose che non so e non mi competono).
ovviamente da sempre gli atei auspicano la fine della Chiesa,ma é sempre viva e vegeta.La sua forza non sta’ tanto nel numero degli aderenti ma dai valori che rappresenta.Il Card.Martini diceva che la Chiesa come tutte le istituzioni terrene contiene il bene e il male,non mancano i tradimenti dei suoi membri (anche Pietro tradi Cristo).ma é depositaria del messaggio diCristo.
@ loris
Sento spesso questa considerazione da parte dei fedeli: la Chiesa potrà passarne tante, ma non morirà mai, non sarebbe durata 2000 anni se non avesse qualcosa di divino alle spalle.
Ovviamente, per chi non crede, la Chiesa finirà essendo solo terrena, ma vorrei darti una spiegazione da credente io che credente non sono:
Dio è così schifato dal comportamento dei suoi rappresentanti in terra, che ha deciso di far estinguere la Chiesa (in modo incruento, vista la sua immensa bontà) nel giro di 20 o 30 anni non facendo venire la vocazione più a nessuno.
Che dici, fila come ragionamento di fede?
Il vero tradimento non è dei membri della Chiesa verso di essa ma della Chiesa verso il messaggio del tale Gesù (detto il cristo). Depositaria di un messaggio sarebbe se lo condividesse praticamente, a parole siamo tutti bravi.
Et portae inferi non praevalebunt! Finchè la ragione non profanerà il fanum della sacra fiducia delle favole… Finchè la Libertà non sarà una conquista personale, da tutti invocata sì, ma dai violenti soffocata.
loris, guarda che la chiesa non sta crollando per colpa degli atei: sta facendo
tutto da sola. Se la chiesa è una istituzione terrena vuol dire che dio (gesù)
è fallibile, perché non è forse stato lui stesso a fondarla e consegnarla a pietro?
Dio ha quindi originato qualcosa destinato al fallimento?
E non c’era bisogno di fondare una organizzazione tanto gigantesca per
supportare un messaggio, tutto sommato, elementare come il ‘volemose
bene’ cristiano. Che poi hanno cercato di complicare con una sterminata
teologia, dogmi ecc.
loris
Se la chiesa cattolica fosse stata realmente fedele alla parola di Gesù non avrebbe mai fatto neanche la centesima parte delle porcherie che ha fatto e non ci sarebbe nessuna seria ostilità nei suoi confronti ma l’insegnamento di Cristo è stato spesso messo in secondo piano dopo altre esigenze spesso squallide e inconfessabili e qui non sto parlando di qualche tradimento più o meno raro qui sto parlando della totale mancanza di rispetto per la propria stessa fede.
Il suo progressivo declino è stato causato oltre che dal aumento del duo scolarizzazione/secolarizzazione dal nascere di confessioni cristiane alternative anch’esse depositarie dello stesso messaggio ma in genere più oneste e coerenti e in misura ancora maggiore dalla repressione violenta contro chi non si conformava.
Se le gerarchie cattoliche fossero state più tolleranti verso quelli che ritenevano errori dottrinali e più onesti e coerenti nei loro comportamenti stai sicuro che la situazione sarebbe stata migliore sia per la chiesa che per i non credenti.
Esatto. Noi potevamo (e lo avremo fatto per coerenza ideologica) non condividere il suo messaggio, ma credendo nel libero pensiero, li avremo quantomeno rispettati.
Mi metto anche io nei panni del credente e dico: per quello che conosco del vangelo e di quello che sembra sia stata la predicazione di Gesù, cosa hanno da spartire con ciò questi signori?
La religione cattolica è diventata così forte solo perchè è sempre stata alleata con il potere politico che la ha imposta al popolo. E questo è accaduto sin dai tempi degli ultimi imperatori romani (vedi Teodosio).
Non ci sono altre spiegazioni.
Se un altra religione avesse avuto gli stessi privilegi di potere che ha avuto la religione cattolica avrebbe avuto il medesimo successo.
Oggi i cardinali e i Papi parlano di Cristo. Ma se gli ultimi imperatori di Roma si fossero convertiti alla religione di paperino, oggi i preti e gli italiani crederebbero tutti in paperino e al posto dei santi ci sarebbe zio paperone, gastone e qui quo qua.
I valori della chiesa:
– Il senso di colpa (da instillare nei fedeli)
– sessuofobia
– omofobia
– svilimento della donna
– svilimento dei minorenni
– esaltazione della carità (fatta verso la chiesa)
Sono questi i veri valori su cui si fonda la fede.
Dimentichi lo “spengimento della intelligenza umana” che si cela dietro il famoso discorso “credere e non ragionare”.
Dimenticate anche che l’esaltazione acritica verso la propria fede con il conseguente disprezzo per le altre fedi e quindi la necessità di convertire con le buone e con le cattive gli altri o di sterminarli.
Certo che ‘sto loris è uno storico e uno studioso dei macrofenomeni mica da ridere, eh?
…. se la prova della veridicità di una religione risiede nella lunghezza della sua storia, o nella sua capacità di resistere alle persecuzioni, allora che dire dell’ebraismo ? Non è che i cristiani stiano sbagliando religione ?
O del buddhismo, del confucianesimo e dell’induismo, le religioni delle due potenze emergenti attualmente.
Le religioni basano la loro costruzione ideologica sulla sacralità.
Sacro lessicalmente significa “separato”, ciò che non ha a che fare con le normali attività umane.
Quindi più c’è commistione tra la quotidianità e la trascendenza meno c’è sacralità.
La Chiesa Cattolica, da secoli permeata e snaturata dagli interessi economici prevalenti, ha perso da tempo la dimensione del sacro e conseguentemente fedeli, cioè coloro che hanno fiducia.
Giuliano
Io non generalizzerei troppo la tua idea, che è vera riguardo al cristianesimo, infatti molti vecchi culti pagani tra cui l’induismo e lo scintoismo, che ancora contano centinaia di milioni di aderenti, fanno l’esatto opposto, in queste religioni, cosi come nel nostro paganesimo classico, la trascendenza veniva e viene trovata negli eventi naturali più comuni come la bellezza di una persona o di un paesaggio o nelle comuni attività umana.
A dire il vero la mia idea è la replica del pensiero di Umberto Galimberti che usa tale concetto come incipit del suo libro “Cristianesimo, la religione dal cielo vuoto”.
Semplificando: più si (con)fondono i confini tra potere temporale e spiritualità più si perde il valore del sacro. A questo punto i Credenti vedono scemare la loro stima nei confronti dei fiduciari istituzionali, preti o sovrastruttura vaticana che sia.
Giuliano
Allora mi scuso e mi correggo e dico. “Io non generalizzerei troppo l’idea di Umberto Galimberti, che è vera riguardo al cristianesimo……..”
Del resto lo stesso Galimberti ha titolato il suo libro “Cristianesimo, la religione dal cielo vuoto” e non religioni dal cielo vuoto infatti esiste un enorme differenza tra le religioni monoteistiche, o abramovitche come le chiamava Giovanni Paolo II, e i culti pagani.
Aumenta la sfiducia sulla CCAR – CEI ? Meglio tardi che mai.
Come emerge dal Rapporto Italia dell’Eurispes, ormai solo un italiano su tre (il 36,6% per la precisione) ha fiducia nella Chiesa cattolica. L’anno scorso era il 47,3%. Netto calo quindi del consenso nei confronti della Chiesa, anche se l’andamento rimane altalenante con sensibili sbalzi tra 2009 e 2013.
In un periodo di forte secolarizzazione, con quasi tutti i media contro, sono cifre incoraggianti. Si puo’ vedere il bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto.
Qual’é la percentuale di fiducia nella uaar ? Lo 0,00000000000….e solo tra li atei.
Primo, i media sono ancora in gran parte tutt’altro che contro e smettiamola di cacciare palle in stile berlusconiano.
Secondo, a quanto pare questo non basta per evitare gli abbandoni.
Terzo, i media sono contro le scienze esatte, dato che per lo più i giornalisti hanno fatto studi idrocefalici, ciononostante le scienze esatte non mollano un colpo, Italia esclusa.
Quarto, la secolarizzazione non è un periodo, ma un processo storico di portata talmente ampia da non poterne scorgere i confini.
Quinto, il bicchiere non è mezzo pieno o mezzo vuoto, ma parecchio vuoto (di razionalità) e in fase di riempimento.
Sesto, la fiducia nella UAAR non si può avere se la UAAR non è conosciuta (a proposito di media…).
Settimo, la UAAR è soltanto un’associazione, ma la valanga che vi sta travolgendo tutti ha basi ben più ampie.
Ottavo, impossibile conciliare la “forte secolarizzazione” con l’illusione implicita nello “0,000…” che il razionalismo segni il passo.
giuseppe
Spiegami una volta e per tutte perché ti ostini a scrivere idiozie su questo sito?
Perché vieni a infastidirci con le tue cavolate apologetiche hai forse un mucchio di peccati che speri di farti perdonare venendo a rompere?
Provi piacere a sostenere diatribe culturali in cui sei sistematicamente sconfitto?
Senti il bisogno di mostrare il tuo odio contro chi non la pensa come è stato inculcato in te di pensare?
Se vuoi puoi scrivere su qualche sito cattolici dove per le tue cavolate otterrai applausi a non finire!
Nessun odio ( quello é un vostro cavallo di battaglia ) , cerco solo di interloquire. Non vedo quale sia il problema se davanti ad alcune affermazioni di presunta vittoria metto in evidenza che non é tutto cosi rose e fiori. Altri tra voi la pensano come me, pur guardando le cose da un’altra angolatura.
Un nostro cavallo di battaglia, eh? Dev’essere per questo che vi piacciono tanto i roghi e ancora oggi negli USA Dawkins riceve minacce di morte.
giuseppe
No tu la maggior parte delle volte cerchi di provocare il che è una cosa diversa dal interloquire.
Non fare il gesuita. Gli atei sono persone colte ed informate e la loro scelta è frutto di ricerca e consapevolezza.
I sedicenti credenti sono in gran parte di poca cultura (guarda i Paesi in cui le religioni, tutte, dominano e ti renderai conto che il dato di acculturamento è inversamente proporzionale alla religiosità) e di poca informazione (mi accorgo spesso di conoscere meglio io di tanti cattolici di cosa stia succedendo nella Chiesa romana o addirittura di cosa dica il Pentateuco).
Non a caso Pio IX scrisse a Vittorio Emanuele II il 3 Gennaio 1870: «Maestà, … Vi unisco poi la presente per pregarLa a fare tutto quello che può affine di allontanare un altro flagello, e cioè una legge progettata, per quanto si dice relativa alla istruzione obbligatoria… Oh quanto è fiera la guerra che si fa alla religione di Gesù Cristo! Spero dunque che la V.M. farà sì che, in questa parte almeno, la Chiesa sia risparmiata. Faccia quello che può, Maestà, e vedrà che Iddio avrà pietà di Lei. Lo abbraccio nel Signore»
I sedicenti credenti sono in gran parte di poca cultura (guarda i Paesi in cui le religioni, tutte, dominano e ti renderai conto che il dato di acculturamento è inversamente proporzionale alla religiosità) e di poca informazione (mi accorgo spesso di conoscere meglio io di tanti cattolici di cosa stia succedendo nella Chiesa romana o addirittura di cosa dica il Pentateuco).
Queste sono sempre affermazioni di una arroganza e di una presunzione che vi squalificano. Non stiamo qui a fare i bambini per dire chi ce l’ha più lungo. Ci sono persone coltissime o ignorantissime tra gli atei come tra i credenti. Non riconoscerlo é una grande stupidità.
giuseppe, esistono i coefficienti di correlazione, che sono misure statistiche, cioè che valgono nei casi in cui non c’è una legge deterministica. I quali coefficienti danno ragione oltre ogni ragionevole dubbio a Giuliano. Appellarsi alle singolarità non porta lontano.
Naturalmente, la spiegazione potrebbe anche non essere l’intrinseca superiorità intellettuale del razionalismo: ad esempio, potrebbe essere che difficilmente fra quelli che accettano l’ideologia dei genitori si trova gente dotata di senso critico e, attualmente, l’ideologia dominante è l’irrazionalismo. Ma dovrebbe essere evidente che c’è qualcosa in più…
fab
Se mi ricordo bene poco tempo fa è stato fatto un discorso simile sulla correlazione fede-istruzione-ricchezza e non si è arrivati a niente del resto caro fab non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire e giuseppe non vuole sentire niente che non sia identico a quello che dice lui.
Il che conferma appunto il fatto che i cattolici recepiscono poco; che ci siano o che ci facciano, alla fine, conta poco.
giuseppe ha ragione in parte, nei paesi di maggioranza cristiana è possibile che la maggioranza della gente di poca cultura fossero credenti, esattamente come nei paesi ex-comunisti la maggioranza di gente di poca cultura erano “non credenti” almeno secondo le statistiche ufficiali.
Diversamente è il discorso per gli atei/agnostici dei paesi di maggioranza cristiana, a meno che si tratti di persone completamente disinteressati di tutto, sono gli atei/agnostici che fanno un percorso di ricerca per consolidare gli loro dubbi e le loro idee, quindi si informano a differenza di quelli che hanno avuto la religione inculcata è non hanno altre esigenze.
Il discorso pero è molto accentuato nei TdG, gente con molta conoscenza dei libri sacri ma che rifiutano sistematicamente altre aperture.
g.
Se il tuo bicchiere è pieno per il 36%, vuol dire che è vuoto per 2/3…
A furia di mandar giù rospi stai diventando verde.
Niente Giuseppe… hai perso lo smalto. Ti consiglio di prenderti una settimana di vacanza. Vedrai che le tue battute torneranno ilari come erano prima.
Capisco che siete molto nervosi perché sentite l’entusiasmo smorzato. Mi dispiace tanto per voi.
@giuseppe
Ma sei scemo?
Entusiasmo? Il nemico rompe le tue linee e decima la tua fanteria, e tu “beh, però abbiamo ancora le retrovie, poteva andare peggio.” Due cose: o sei un campione di humor inglese, o sei un collezionista di figure barbine, delle due l’una… Tristezza.
@giuseppe
Che è come dire “è vero: noi abbiamo toppato il bersaglio di 100 metri, ma guardate pure gli altri che l’hanno sbagliato di 0,1 mm”.
Più o meno la stessa scusa che usi anche per gli scandali secolari nevvero?
🙄
L’ottimismo mi sembra esagerato .
la crisi della democrazia “affluente”, cominciata alla fine degli anni 70, ha permesso alla chiesa cattolica di aumentare la sua influenza politica, soprattutto in Italia (ma non solo) nonostante la secolarizzazione.
Come tutti dovrebbero sapere, negli anni sessanta -settanta , quando c’erano più fedeli, si registrarono evidenti progressi sotto il profilo della laicizzazione.
Diminuì un po’ il profumo di incenso che ammorbava il paese, seppure sostituito dai soliti ignoti, per contrappasso, dall’odore di polvere pirica e carne bruciata.
Esistevano , evidentemente, movimenti politici e partiti (dai primi incalzati) non disposti a farsi “dettare l’agenda” dalle sottane piscopali.
Nemmeno allora c’erano mangiapreti nel parlamento, ma a nessun politico “di sinistra” sarebbe saltato in mente di rendere omaggio ad un manufatto medievale o alla memoria di un discusso taumaturgo (discusso pure all’interno della gerarchia cattolica).
Adesso hanno tutti una paura fottuta del vaticano, Grillo compreso.
L’Italia è l’unico paese dell’ occidente industrializzato (e delocalizzante) dove non esiste nessuna forza politica di una certa importanza che si opponga sul serio ai privilegi e alle interferenze vaticane.
Quando è cominciato tutto ciò?
Forse circa sette lustri fa, mentre la tabe craxiana si impadroniva dei socialisti(tradizionalmente più laici dei saputelli comunisti) e
i togliattiani portavano il “soccorso rosso” agli industiali e ai banchieri, come i loro epigoni avrebbero fatto sempre e pure di recente(riforma fornero votata anche dal pd); e intanto Cl si irrobustiva e veniva fabbricato il culto mediatico del
papa globetrotter che “aveva sconfitto il comunismo”(bum).
E’ vero , gli italiani (medi) non vanno più a messa e scopano tranquillamente anche se il papa non vuole.
Ma ….. sono sempre più ignoranti e superstiziosi.
Disprezzano “i froci “e gli irregolari in genere; non credono ai politici (giustamente) , però credono alle leggende metropolitane.
Invece di invidiare i ricchi, sentimento più “normale”, invidiano paradossalmente chi sta peggio di loro.
Sono ottimi clienti per gli astuti imprenditori della paura e della nostalgia (rispettivamente: certe forze politiche e gli autori dei tremendi revaival canori per gente giovane ai tempi di “finchè la barca va” o “Ramaya).
In cotal loto i successori di Pietro ci sguazzano. 🙂
E in fondo il loro veleno è più sottile di quanto non si creda.
Certo, la gente non dà retta ai divieti dei preti, ma nell’intimo dei precordi considera il sesso una cosa sporca e le femmine una risorsa riproduttiva di proprietà del maschio (da qui il femminicidio).
All’evoluzione non si comanda.
Yhwh, muto!
“Il mondo procede invecchiando” (G.L.)
I Paesi dove gli atei sono proporzionalmente più numerosi sono quelli economicamente più sviluppati e con i più alti livelli di scolarità e qualità della vita. Quindi l’ateismo è figlio del benessere e della cultura. Viceversa la religiosità è sempre più relegata in quelle aree dove c’è o torna la povertà economica, e dove c’è o torna l’ignoranza. In altre parole dove manca benessere e cultura.
Gli atei sono carenti, invece, in quei “valori negativi” che prevalgono tra le persone molto religiose, come il nazionalismo, i pregiudizi socio-sessuali, l’autoritarismo, l’antisemitismo, la chiusura mentale e il dogmatismo.
Per quanto riguarda il rapporto tra ateismo e cultura scientifica, i dati parlano da soli. Già alla fine del Novecento la proporzione di scienziati affiliati alla National Academy of Science che credevano in un dio personale era il 10%, e ora sono molti di meno
Phil Zuckerman, sociologo al Pitzer College- «Atheism and Secularity. Vol. 1, Issues, Concepts and Definitions», Praeger, Santa Barbara (California),
Anche se la Chiesa crollerà io mi terrò il mio apri birre a forma di crocifisso e non come ricordo. Questa è l’unica funzione utile e benefica che ho trovato per questo oggetto ma impiegato.
mal impiegato
E’ ormai un dato di fatto che in Europa la religione cattolica, come altre religioni, è in calo ed aumentano le persone non credenti o disinteressate della religione.
Anche in Austria i cattolici sono scesi al 63,6 %, mentre in Germania al 30% (con in più un 29% di protestanti). Dove esistono dati ufficiali sono in calo e si può ben vedere la tendenza costante o addirittura in crescita di fuoriusciti annuali.
Ma ancora più pesante diventa il risultato se si guarda al processo di secolarizzazione che ha coinvolto anche i suoi fedeli. Così le indagini fatte anche dalla stessa chiesa testimoniano un continuo calo dei nuovi preti, con la necessità di integrarli dai paesi poveri e di chiudere/vendere diverse parrocchie, con la riduzione della partecipazione alla messa, scesa al 12% in Germania e all’ 11% in Austria, della vicinanza alla chiesa (in Germania nel 2009 prima del pesante scandalo pedofilia solo il 17 % si definiva sempre vicino alla chiesa, mentre il 46% lontano dalla chiesa; in Austria solo il 10% riteneva vincolanti gli insegnamenti del papa, il 4% tra i giovani) e la maggioranza dei cattolici chiede riforme e può essere ormai definita genericamente cristiana o spiritualista. La situazione è decisamente più pesante per i giovani che risultano ancora più lontani dalla chiesa.
In Italia non si fanno indagini così accurate, ma quelle poche che si fanno delineano un quadro molto simile nonostante il tentativo mediatico e politico di nasconderlo da parte della casta clericale. Per esempio l’indagine seguente:
http://www.ilregno.it/php/view_pdf.php?md5=21e076bb7c41554cf82168b6c8b5e465
“L’indagine ha però messo in luce una frattura drammatica tra i nati dopo il 1970 e più ancora dopo il 1981 e le precedenti generazioni. “Sembra veramente di osservare un altro mondo”, scrive il professor Segatti. “I giovanissimi sono tra gli italiani quelli più estranei a un’esperienza religiosa. Vanno decisamente meno in chiesa, credono di meno in Dio, pregano di meno, hanno meno fiducia nella Chiesa, si definiscono meno come cattolici e ritengono che essere italiani non equivalga a essere cattolici”.“
“Il crollo è così netto da far sparire anche le differenze di pratica religiosa tra uomini e donne – queste ultime molto più praticanti – tipiche delle precedenti generazioni. Tra i giovanissimi anche le donne vanno pochissimo in chiesa, al pari dei maschi.“
Commenta Segatti:
“Già si intravede la futura condizione di minoranza del cattolicesimo in Italia. È immaginabile che quando i figli della generazione più giovane saranno padri, daranno un ulteriore contributo alla secolarizzazione”.
Anche Repubblica in un’indagine aveva mostrato come la considerazione per la chiesa sia a livello dei partiti e dei sindacati.
Il link sembra non funzionare. Ci si può arrivare digitando in google:
“il regno l’incerto domani della chiesa cattolica”
Il problema è che comunque la chiesa cattolica non essendo un’istituzione democratica, ma una potente multinazionale, può fare a meno dei fedeli che infatti vengono considerati sudditi e devono essere guidati dall’alto. Inoltre gode ancora di notevoli privilegi derivanti da un’epoca antidemocratica e possiede uno zoccolo duro fondamentalista molto agguerrito e potente (opus dei, CL).
Per questo abbiamo osservato negli ultimi anni qui in Italia un incremento del clericalismo e dell’invadenza e visibilità della chiesa nonostante un calo dei consensi. Basta vedere il numero di interventi politici di Bagnasco degli ultimi tempi. E temo che ci vorrà tanto tempo ancora qui in Italia prima di apprezzare consistenti cambiamenti anche a livello politico e non saranno certo le prossime elezioni a sancirlo.