La petizione promossa dall’Uaar per l’abolizione del Concordato ha già conseguito il primo obbiettivo, raggiungendo e superando le cinquemila sottoscrizioni. Già così è senz’altro un risultato significativo ma, ovviamente, affinché i suoi effetti siano considerevoli è necessario aumentare ulteriormente le firme. L’Uaar invita pertanto soci e simpatizzanti che non l’avessero ancora fatto a sottoscrivere (e a far sottoscrivere!) la richiesta rivolta a deputati e senatori del prossimo parlamento. E farlo in chiusura della campagna elettorale può essere ancor più efficace.
La redazione
Io lo ho già fatto:)
anch’io 🙂
Io ho firmato il secondo giorno 😉
Io pure!
Io ho già concordato.
Vuoi dire “sconcordato”? 😉
FATTO
Anche “il fatto quotidiano” fornisce un’informazione adeguata.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/02/18/chiesa-e-leternita-di-certi-privilegi/504077/#disqus_thread
I commenti sono abbastanza numerosi e per la massima parte favorevoli all’iniziativa; particolarmente significativo, secondo la mia opinione, anche il numero di “mi piace” dei commenti non favorevoli alla chiesa cattolica.
questo si riscontra in molti quotidiani dove sono ammessi i commenti, e fa ancor più pensare sulla spaccatura tra la gente ed i cattobigotti politici di ogni schieramento
Il Concordato è un retaggio lasciatoci dal fascismo,
la cui concessine valse a Mussolini la qualifica di
“Uomo manfato dalla Provvidenza” di PIO XI.
sarà anche per questo che io sono ateo l’umo della provvidenza ha costretto la mia famiglia – mio nonno – a 18 anni di esilio: dal 1927 al 1945 dopo averne scontati due di confino !!!!!!
Ora “firmato” anch’io! (lo avrei fatto anche prima, ma mi era sfuggita)
Posto che i vomitevoli articoli 7 e 8 della Costituzione sono in inoppugnabile contrasto con l’art. 3, quindi andrebbero aboliti, e che l’altrettanto vomitevole concordato (versione mussoliniana del ’29 o craxi-tremontiana del ’84 poco importa) andrebbe dato al rogo in Piazza San Pietro, vedo difficile poter conseguire questi traguardi, che sarebbero ritenuti delle minimali basi di civiltà oltre le Alpi, ma che qui e ora noi cittadini di vaticalia potremmo difficilmente raggiungere, date anche le difficoltà tecniche da superare (leggi costituzionali, maggioranze qualificate, ecc.). Allora mi chiedo se non sia possibile arrivare, nei fatti, ad un traguardo non tanto distante, passando per un’altra strada: inserendo in una legge finanziaria un articolo semplice semplice, la cui approvazione richiederebbe “solo” la maggioranza dei votanti presenti: “qualunque organizzazione riceva finanziamenti pubblici applica la carta universale dei diritti dell’uomo”.
Dato che le organizzazioni religiose sarebbero ostili all’introduzione di un tale principio, dovrebbero giustificare la loro contrarietà, argomentando che hanno diritto di ricevere soldi delle persone pur discriminando i diritti fondamentali di quelle persone stesse, e questa non la vedo così semplice, nemmeno in vaticalia. D’altra parte, se vogliono proseguire a conservarsi delle caste sacerdotali esclusivamente maschili, a discriminare donne, omosessuali, e in generale le persone libere o diverse da loro (questa è la ragione costitutiva di molte chiese, con poche eccezioni), nessuno vieterebbe loro di continuare ad esistere, purché le loro discriminazioni se le finanzino da sé.
So che sarebbe un’utopia anche questo, ma da qualche parte bisognerà pur cominciare!
Un’aggiunta sulla costituzione e sulla costituente: quando hanno scritto gli articoli confessionali li hanno pensati proprio bene, perché il loro contrasto rispetto all’art. 3 non è su un piano logico (dato che l’art. 3 si riferisce ai cittadini in quanto persone, il 7 e l’8 alle organizzazioni religiose), così la costituzione mantiene coerenza formale e la chiesa continua coerentemente a mettercelo nel di dietro e per farlo si piglia pure i soldi! Mi immagino quello schifoso di Scalfaro, padre costituente (minuscole volute), ex presidente della repubblica (minuscole volute), nonché noto Picchiatore di Donne (maiuscole volute), quanto si sarà fregato le mani appena è stato approvato l’art. 7…
Sono quasi sicuro di aver già firmato, ma la mia memoria è un po’ labile: come faccio a saperlo?
te lo dice la piattaforma di change.org quando inoltri la seconda firma
sbagloato70 ha scritto:
“qualunque organizzazione riceva finanziamenti pubblici applichi la carta universale dei diritti dell’uomo”
Bravo, straquoto!
Io sarò solidale con la Chiesa. Quando aboliranno il concordato andrò dal prete a offrirle un lavoro onesto; ma qualcosa mi dice che rifiuterà.
@whichgood Offrirgli un lavoro onesto, non offrirle. Forse sei stato indotto in errore dal fatto che il prete porta la sottana, ma dovrebbe essere un uomo, almeno dicono!!!
forse lo sapete già comunque ricordo che la carcano candidata 5 stelle nel suo programma ha incluso l’abolizione del concordato. Io vorrei votare ingroia però a questo punto sono molto tentata…cosa mi dite?
Potresto votare Ingroia alla Camera dei Deputati, dove la soglia di sbarramento è bassa e Rivoluzione Civile potrà “entrare”, e votare M5S al Senato, dove la soglia di sbarramento è alta e Rivoluzione Civile probabilmente non entrerà (per questa volta), ma M5S entrerà 😉
Tra l’altro farà così anch’io, e – se ho capito bene – farà lo stesso anche Marco Travaglio.
Già fatto! Ma quante firme occorrono?
Quante più, tanto meglio! 😉
In questo momento sono 5825, ma il prossimo obiettivo è 7500 (per ora; poi, quanto più si supera, tanto meglio!) 😉
@ Marilena
Il Concordato può essere denunciato unilateralmente solo dal governo nazionale; va bene la Padania, ma che possa prendere iniziative del genere è una sciocchezza.
Il concordato é un patto fra le parti interessate. La sua abolizione unilaterale ha odore di dittatura. Siete completamente fuori dalla storia e dal comune buon senso. Altro che razionali !
che dittatura del cavolo! Il concordato è un favore fatto alla chiesa, lo stato italiano non ha nessun interesse a mantenerlo e perciò può decidere di annullarlo!
@ giuseppe
lo sai tra queli parti fu siglato il Concordato, per quali favori e quali interessi?
giusp.
Un trattato che fu sottoscritto tra una dittatura e una monarchia assoluta
non è da rispettare. Anche perché la prima non esiste più e alla seconda
gli manca poco.
E’ inutile tentare di riscrivere la storia, infarcita dai vostri banali pregiudizi e dalle vostre falsità. Il concordato fece seguito ad uno scippo illegale da parte dello stato italiano nei confronti della chiesa. Fu un accordo per sanare una ingiustizia, punto e basta. Le altre considerazioni ( le vostre) sono solo minchiate antistoriche e anticlericali.
Non mi sembra che lo stato italiano abbia risarcito tutte le case regnanti
che sono confluite nel nuovo stato. E la chiesa non aveva più titoli di loro
per essere risarcita. Alla chiesa dovrebbero essere confiscate tutte le opere
d’arte antica ritrovate negli scavi, effettuati fin dal Rinascimento.
La chiesa comincia ora a pagare il fio per il suo marciume morale.
giuseppe
Se con ingiustizia e scippo illegale ti riferisci alla confisca dei beni della chiesa allora noi cosa dovremmo dire della falsa donazione di Costantino?
Cosa dovremmo dire delle migliaia e migliaia di casi di raggiro ai danni dei credenti per farsi lasciare in eredità le loro proprietà?
La tua chiesa ha violato leggi e regole tutte le volte che le è convenuto quindi non fate tanto le vittime che siete colpevoli!
uno scippo illegale un paio di balle.
se la conquista di roma fu per te un atto illegale, allora altrettanto vale per:
tutti i beni che la chiesa ottenne appropriandosi illegalmente di territori appartenenti all’impero romano sfruttando il caos delle invasioni barbariche e giustificando la cosa con il falso del lascito di costantino (praticamente quasi tutti i terreni e proprietà che ebbe a partire da quel momento, investendo poi questo capitale illegale per ampliare le proprie proprietà)
tutti i beni confiscati ad ebrei (durante le periodiche persecuzioni), eretici e persone accusate di stregoneria, i cui beni venivano confiscati dalla chiesa senza manco un rpocesso equo e tramite leggi illiberali. se queste “acquisizioni” sono lecite, vuol dire che lo sono anche quelle fatte tramite diritto di conquista, visto che si basano praticamente sulla stessa logica di potere.
le varie percuzioni armate contro tutti i territori che avessero intenzione di staccarsi dallo stato della chiesa ed unirsi ad altri, persecuzioni tra l’altro particolarmete cruente e dai massacri indicibili. penso in particolare alla strage di perugia.
quando la chiesa avrà restituito i beni esterti in questo modo e risarcito gli eredi delle sue vittime, potrà parlare di “scippi illegali” nei suoi confronti. e anche così si metta in fila: non mi pare che l’austria si stia lamentando per “lo scippo illegale dei suoi territori in zona veneta, trentina e friulana” avvenuti durante l’unificazione italiana e la prima guerra mondiale, eppure hanno ragioni molto maggiori per lamentarsi.
ma in ogni caso lo “scippo” non fu certo la ragione per cui mussolini fece il concordato: voleva l’allenza con la chiesa semplicemente perchè gli conveniva (avere il potere religioso dalla propria è sempre molto utile ai dittatori, aiuta a mantenere le folle docili e fedeli. e il potere religioso in questione è sempre stato felice di allearsi con qualsiasi dittatore che le desse una cuccia accanto al trono). e per avere questa alleanza fù pronto a pagare il prezzo che la chiesa chiese in cambio del suo supporto politico. in parole povere con quell’accordo mussolini diede alla chiesa ciò che è dello stato italiano (e che quindi gli costava praticamente nulla dare) e non suo per ottenere in cambio un supporto puramente personale o al limite a vantaggio del suo partito. dello “scippo” non gli poteva fregare di meno, se credi che fosse perchè “si sentiva in colpa od in debito” a causa di esso che fece il concordato, vuol dire che sei un ingenuo per dirla in termini gentili. un idiota ed ipocrita se si volesse usarne di meno gentili.
Ma non è il solo, purtroppo; sul sito dei suoi amici Uccretini, uno di costoro chiama screditati gli atei e definisce menzogna il costo di sei miliardi della CCAR , affermando che, al contrario. ne fa risparmiare almeno undici allo stato italiano. Trattasi di Giuseppe Rusconi, famoso bigotto che scrive pensierini apologetici sul Corriere del Ticino e che avrebbe presentato un libro alla augusta presenza di Gaetano Quagliarello, campione mondiale di salto della quaglia e di Paola Binetti, campionessa paraolimpica dei flagellanti, ove sostiene questa tesi geniale. Solo che lui, o forse l’Uccretino che recensisce il santino, dimostra subito poca confidenza, non dico col calcolo integrale, ma neanche con l’aritmetica di terza elementare. Infatti ammette un miliardo di 8×1000 più tre miliardi di regali vari, ma subito afferma che undici è il quadruplo di quattro.
Un altro Uccretino lancia una raccolta di firme per il riconoscimento giuridico
dell’embrione, tutelandone la dignità, il diritto a vivere e l’integrità, il tutto al grido
di “l’embrione è uno di noi”, riconoscendo di essere un embrione, una sfacimma.
Non uso mai termini volgari, ma qualche volta…
giuseppe, ti correggo gli errori:
“E’ inutile tentare di riscrivere la storia, infarcita dai vostri banali pregiudizi e dalle vostre falsità. Il concordato fece seguito ad uno scippo illegale da parte della chiesa nei confronti dello stato italiano. Fu un accordo per generare una ingiustizia, punto e basta. Le altre considerazioni ( le vostre) sono solo minchiate antistoriche e filoclericali.”
OK, ora fila.
ok, ora fila,
parli del periodo o dai un sensato consiglio al nostro? 🙂
🙂
per accordarsi su un patto occorre la volntà concorde di due parti. per recedere da un patto basta la volontà di una parte (tanto più se è stato sovrano).
dove la vedi la dittatura se la democratica Repubblica Italiana decidesse di usare la propria sovranità per revocare la propria adesione ad un concordato che è (quello sì) palesemente fuori dalla storia?
secondo te il patto d’acciaio è ancora vigente?
buon senso sarebbe se i soldi degli italiani venissero impiegati per la cosa comune degli italiani, che è la Repubblica Italiana, e non la Santa Sede, SCV, CEI, CCAR o come preferisci chiamarla.
“…o come preferisci chiamarla”, per esempio Vaticano S.p.A. :
http://www.ibs.it/code/9788861900677/nuzzi-gianluigi/vaticano-spa.html
@ giuseppe
Voglio ringraziarti per la costanza con cui fai demarketing alle tue idee.
Grazie di cuore.
Chiunque passi di qui può vedere in te e in enrico tutti gli aspetti deteriori della tua fede.
Il tuo lavoro è preziosissimo.
Grazie ancora.
Grazie a te che mi dai la possibilità di smascherare una serie di bugie che riempiono i tuoi interventi e quelli di tanti altri. Chi legge dall’esterno saprà fare la differenza e questo mi tranquillizza. Non ti agitare troppo che ti fa male alla salute.
@ giuseppe
una serie di bugie che riempiono i tuoi interventi
Mostramene una. La tua è qua sopra.
@ Peppiniello
Per quanto il Q. I. della maggioranza degli umani sia basso in misura sconfortante, quello dei bigotti lo è ancora di più, al limite della avicolità o della ovinità.
Se vuoi prove, basta leggere qualcosa di sociologia ed etologia umana; non sono
argomenti noiosi, anzi, c’è da divertirsi, specialmente a vedere come tu ed i tuoi amici riuscite a capire tutto a rovescio
Ancora la devo trovare, una bugia di Stefano.
giusy
il concordato è un patto dai vantaggi unilaterali (numerose concessioni che lo stato italiano fa allo stato estero vaticano, 0 concessioni che lo stato estero vaticano fa a quello italiano) e come tale può essere respinto unilateralmente.
I “vantaggi” di cui parli sono in realtà “risarcimenti” ( tra l’altro parziali). Cerca sul vocabolario cosa significa risarcire, sperando che capirai.
@ giuseppe
Bene, allora cominciamo a risarcire i beni usurpati con la “Donazione” di Costantino. Senza quella probabilmente non saresti qui a scrivere frottole cristiane.
Sicuramente lo faresti da qualche altra parte, la tua natura non si smentisce.
risarcimenti un paio di balle: come ho già detto, i risarcimenti che la chiesa deve all’italia per
i territori di cui si impossessò ILLEGALMENTE alla caduta dell’impero romano, mistificando pure la cosa col falso del lascito di costantino
i beni sottratti al popolo italiano tramite i CRIMINALI processi per stregoneria ed eresia nonchè le periodiche persecuzioni ed espropri verso gli ebrei
i danni causati da eccidi e persecuzioni verso coloro che volevano unirsi al regno d’italia (uno fra tutte: strage di perugia)
siono infinitamente superiori a quelli che l’italia deve alla chiesa (anzi, consideriamo quello che l’italia ha preso ala chiesa come un acconto su quello che la chiesa ha preso all’italia per un millennio e mezzo).
inoltre quegli espropri sono legali nè più ne meno di quelli che vennero fatti nei confronti di ogni altro apese in guerra. stranamente però, mentre l’austria non ha la faccia tosta o l’ipocrisia di recriminare per le perdite territoriali durante il risorgimento o a seguito della prima guerra mondiale, la chiesa ha da ridire su quelle che subì lei. quando per secoli non abbe problemi a legittimare simili espropriazioni quando erano stati cattolici o filocattolici a farle verso suoi nemici….
la storia del debito fu solo la SCUSA con cui mussolini e la chiesa giustificarono un accordo mirato UNICAMENTE a garantire supporto politico da parte della chiesa a mussolini in cambio di una marea di vantaggi e favori che a mussolini non costavano niente, ma allo stato italiano costano un sacco.
se davvero non fosse stata una scusa, c’è da chiedersi perchè tale debito valga solo nei confronti della chiesa e non degli altri paesi conquistati o sconfitti o da parte della chiesa verso coloro che oppresse….
Peccato che una delle due parti fosse una dittatura fascista: io personalmente non vedo proprio come uno stato democratico, che ha rovesciato la propria dittatura, ne avalli poi le decisioni.
Si lamentano che noi vogliamo abolire il Concordato, ma si dimenticano allegramente che loro non avevano mai accettato la Legge delle Guarentigie.
@ Giorgio Pozzo,
forse hai scordato l’inciucio fra gli ambienti più clericali della Balena Bianca ed il
P.C. rappresentato da Palmiro Togliatti per conservare il concordato, recepito in Costituzione all’art 7. Altri grossi falli furono l’art 112 (obbligo dell’azione penale),
l’art. 104 (prevalenza dei membri togati in CSM) e l’art 107 (giudici e p.m. nello
stesso ordine). Questi dati e la presenza fra i costituenti di soggetti come Oscar Luigi Scalfaro, rappresentante sia degli interessi clericali che di quelli della
corporazione dei magistrati, come la costante tendenza all’inciucio dei comunisti
e loro eredi, mi fa pensare ad un accordo per la spartizione del potere fra
Vaticano e l’emergente P.C. con la costruzione delle due dighe, che fingevano di combattersi ma in realtà si sono sempre compattate a vicenda, con la pratica
applicazione della divisione di Yalta in zone di influenza, le cooperative rosse
nell’Italia Centrale e Federconsorzi in quella cattolica, finanza bianca contro
Monte dei Paschi.
Una sorta di “concordato” tra il popolo e i propri padri spirituali dovrà pur esistere.
I clericali cristiani dovrebbero semplicemente girare porta a porta, elargire benedizioni e consigli a chi li voglia seguire e vivere di carità cristiana.
Il concordato esistente è un altro stupro al Nazareno.
E non sono certo gli atei a compierlo.
Firmato!
Non vedo quale sia lo stupro solo perché si chiede che vengano rispettati i propri diritti : risarcimento dei danni subiti e libertà di professare pubblicamente la propria fede.
giuseppe , non hai risposto sulla donazione di Costantino.
La verità è che ti tremano le terga.
La Donazione di Costantino (nota in latino come “Constitutum Constantini”, ossia “decisione”, “delibera”, “editto”) è un documento apocrifo conservato in copia nelle Decretali dello Pseudo-Isidoro (IX secolo) e, come interpolazione, in alcuni manoscritti del Decretum di Graziano (XII secolo). Il filologo italiano Lorenzo Valla dimostrò in modo inequivocabile come il documento fosse un falso.
Così non puoi dire che non lo sai .
Ridateci il maltolto.
Si, si, magari andiamo a scomodare anche i primitivi per sapere di chi erano le terre. E poi il patrimonio della chiesa era ben più consistente che la donazione di Costantino. Ora mi dirai che era il frutto di sorprusi o altre minchiate simili, ma sai bene che la maggior parte di quel patrimonio era costituito da libere donazioni dei fedeli, come quello che si é ricostituito dopo lo scippo e che sareste contenti di scippare ancora.
come fai a dire che le scelte inespresse dell’8×1000 siano “libere donazioni di fedeli”?
io al tempo dei primitivi non c’ero.
ma neanche nel 1870.
con quale criterio si stabilisce la prescrizione dei vari “scippi” della storia?
manimal
con quale criterio si stabilisce la prescrizione dei vari “scippi” della storia?
giuseppe lo fa con il criterio più conveniente per il vaticano ovvio no? 😉
io al tempo dei primitivi non c’ero
neanch’io se è per questo ma giuseppe ci scommetto che c’era basta leggere quel che scrive per vedere l’impronta del prof clava e della maestra amigdala, detta la scheggiata, e non è cambiato di una virgola da allora! 😀
@Bertrand 2
per essere ovvio, è ovvio.
solo che mi piacerebbe ogni tanto vedere questo soggetto rispondere nel merito, invece di vedere le sue repliche inzuppate della schiuma che gli gronda dai denti digrignati.
ma evidentemente appartengo alla schiera dei sognatori…
peppiniello non ha ancora capito cosa fu il Constitutum Constantini, se millanta
un partimonio della chiesa più consistente di quello ottenuto con le falsificazioni.
Comunque lo vedo bene solo con la clava che poteva esser gestita da un pitecos,
per scheggiare un’amigdala ci voleva un cervello da homo sapiens. per quanto
primitivo.
Bello. Solo i diritti di una parte devono essere rispettati, eh? Poi si lamenta dell’unilateralità.
Chi risarcirà mai l’umanità della distruzione della civiltà classica, perpetrata dai monaci
cristiani bruciando i libri scomodi o stipando nelle cantine un pò di libri di storia per poterli poi falsificare con comodo. Di ogni autore latino o greco si è persa gran parte
delle opere e non sapremo mai se più o meno importanti di quelle salvate.
Della grajnde scienza greca si è persa la maggior parte delle opere ed il medio evo è stato un’epoca di ignoranza, bigottismo e barbarie.
In Italia, la Controriforma ha soffocato la grande cultura rinascimentale e la nascente
scienza moderna che si sono sviluppate nel resto d’Europa, dove la chiesa aveva meno potere, mentre Italia, Spagna e Polonia scontano due secoli di ritardo nei confronti del progresso, ritardo non ancora colmato, tanto da presentare ancora un alto tasso di ignoranza e bigottismo.
giuseppe, mi sorge un dubbio…
ma tu, per caso, campi di 8×1000?
Hai detto “dubbio”? Ne sei proprio sicuro???
@Vittorio
se ho una sicurezza nella vita, è quella di esser pieno di dubbi 😉
giuseppe, non c’è alcun danno, quindi non spetta alcun risarcimento.
Quanto alla libertà di rendersi ridicoli, nessuno ve la vieta, ma non è legata in alcun modo al concordato, come è dimostrato ad esempio dagli USA.
Chissà quando ti stancherai di sbattere contro l’evidenza della tua desolante pochezza argomentativa?
Ho appena firmato
E se il vaticano non è d’accordo gli si chiudano i rubinetti dell’acqua visto che non paga le bollette,al massimo ci potranno attaccare con le guardie svizzere… 🙂
Ho firmato con entusiasmo. Tuttavia il problema delle petizioni è che vengono raramente prese in considerazione e coinvolgono soltanto (in prima battuta) i frequentatori del sito con una possibilità di allargamento che rimane, comunque, limitata. L’ideale sarebbe poter chiamare i cittadini a esprimersi sul punto attraverso lo strumento referendario. Se questo non è costituzionalmente consentito per colpa di chi osteggia la normale espressione della democrazia e la pensa come Giuseppe (ma anche come Berlusconi, Monti, Bersani, Casini,Vendola, compagnia cantante e, prima ancora, De Gasperi e Togliatti) allora l’unica via per uscire da questa ragnatela rimane affidarsi ad una autorità nazionale in grado di far valere i principi di indipendenza libertà e democrazia su questo punto. Ognuno si regoli come crede, personalmente mi sembra che il movimento 5 stelle sia quello meno invischiato nella marmellata e guidato con sufficiente energia per arrivare (se ci tiene) a questo obiettivo.
Ho firmato e si potesse(e servisse) l’ ho rifirmerei all’ infinito. Ma credetemi per molti la Breccia di Porta Pia fu un atto di liberazione contro i francesi. Ci vorranno ancora 30 anni perchè il nostro paese possa raggiungere un grado di civiltà che possa intendere il significato di libertà.
Si può evitare di fare propaganda elettorale su un tema come questo ? Grazie.
… è singolare (ma non mi stupisce più di tanto) che certi catto-incursori sul blog dell’UAAR, solitamente del tutto incapaci di argomentare sulla base di attendibili e documentati riferimenti storici e legali ma sempre pronti a fare affermazioni del tutto generiche, quasi apodittiche e sovente condite con insulti stizzosi, fingano di non ricordare che poco meno di un mese fa sul medesimo argomento (Concordato col fascismo del 1929, Legge delle Guarentigie, ecc.) già erano state sviluppate considerazioni ampiamente documentate con riferimenti ad Antonio Gramsci, a Quintino Sella e ad un insigne giurista di fine ‘800.
Per rinfrescargli la memoria, mi sento in dovere di riprendere quei post e di riproporli, a costo di annoiare gli altri frequentatori del blog che già li conoscono.
… riporto il testo esatto tratto da “Passato e presente” di Antonio Gramsci (volume 4 de “I quaderni dal carcere”, scritti fra il 1929 e il 1935 e pubblicati postumi); il paragrafo di nostro interesse, sotto riportato, è intitolato “I cattolici dopo il Concordato”:
“È molto importante la risposta del Papa all’augurio natalizio del Sacro Collegio dei cardinali, pubblicata nella «Civiltà Cattolica» del 4 gennaio 1930. Nella «Civiltà Cattolica» del 18 gennaio è pubblicata l’enciclica papale Quinquagesimo ante anno (per il cinquantesimo anno di sacerdozio di Pio XI), dove è ripetuto che Trattato e Concordato sono inscindibili e inseparabili «o tutti e due restano, o ambedue necessariamente vengono meno». Questa affermazione reiterata del Papa ha un grande valore: essa forse è stata fatta e ribadita, non solo nei riguardi del Governo italiano, col quale i due atti sono stati compiuti, ma specialmente come salvaguardia nel caso di mutamento di governo. La difficoltà è nel fatto che, cadendo il trattato, il Papa dovrebbe restituire le somme che intanto sono state versate dallo Stato italiano in virtú del trattato: né avrebbe valore il cavillo possibile basato sulla Legge delle Guarentigie. Bisognerà vedere come mai nei bilanci dello Stato era impostata la somma che lo Stato aveva assegnato al Vaticano dopo le Guarentigie, quando esisteva una diffida che tale obbligo veniva a cadere se, entro i cinque anni dopo la Legge, il Vaticano ne avesse rifiutato la riscossione.”
… la prescrizione delle rate non riscosse del Debito Pubblico dopo 5 anni (o di 5 anni in 5 anni) era norma corrente prevista all’epoca dalle Leggi del Regno e norme analoghe valevano anche non solo per la Cassa Depositi e Prestiti ma persino ad es. per la Previdenza Sociale (tramite la Cassa nazionale per le Assicurazioni Sociali), come ancora nel 1920 risulta dalla Gazzetta Ufficiale del Regno num. 74 del 29 marzo all’art. 129, ove per la riscossione degli assegni di reversibilità da parte di orfani o vedove di assicurati obbligatori si dice testualmente che “le rate non riscosse entro 5 anni dalla scadenza sono prescritte a favore della Cassa”. Era norma e prassi corrente per la gestione di debiti e crediti in tutti i settori finanziari di pertinenza dello Stato e ciò poteva nei decenni successivi alla Legge delle Guarentigie costituire serio motivo d’impugnazione e di rivalsa (come giustamente fatto rilevare da Quintino Sella) a seguito del rifiuto dei Papi di riscuotere le rate depositate unilateralmente dal Regno d’Italia, non volendo riconoscere la perdita del potere temporale e dei territori pontifici: tanto è vero che in un saggio molto precedente, del 1884, dal titolo “GUARENTIGIE PONTIFICIE E RELAZIONI TRA STATO E CHIESA” scritto dal prof. Francesco Scaduto, all’epoca libero docente di Storia del Diritto e di Diritto Ecclesiastico all’Università di Roma, si trova la frase molto chiara e indicativa che segue:
“Se poi, lasciando da parte i pericoli, guardiamo la quistione dal punto di vista economico, la dotazione pontificia non viene riscossa e un Governo forte potrebbe sostenere che le rate non riscosse del Debito Pubblico dopo 5 anni si prescrivano anche per la Santa Sede.”
Da notare quella parola “anche”, a conferma che tale norma del Regno valesse universalmente.
Interessante poi che tale frase si trovi poco dopo il paragrafo che segue:
“Dunque, sebbene la Legge delle Guarentigie, secondo le intenzioni e le dichiarazioni del Ministero e di diversi Deputati e Senatori, abbia un carattere quasi costituzionale, esso tuttavia non risulta dal testo stesso: sicché per abrogarla o modificarla non sarebbe proprio necessaria una costituente, la quale del resto secondo il nostro Diritto pubblico non occorre neppure per abrogare o modificare un articolo dello Statuto. All’abrogazione o modificazione non fa poi ostacolo neppure il carattere esterno della Legge, in quanto essa da una parte non è la ricognizione di prerogative intrinsecamente preesistenti del Pontefice del cattolicismo, sibbene una concessione, e d’altra parte non è oggetto di patto internazionale. Pertanto, qualora l’Italia volesse intraprendere una seria e profonda riforma della disciplina della Chiesa, ossia del nostro Diritto pubblico relativo, potrebbe farlo non solo dentro i limiti della Legge delle Guarentigie sibbene anche modificandola od abrogandola.”
Vedere il link: http://www.archive.org/stream/guarentigiepont03scadgoog/guarentigiepont03scadgoog_djvu.txt
E’ illuminante, vero, che (come al solito) sia il Regno d’Italia che la dittatura fascista di Mussolini, per ingraziarsi i cattolici all’epoca ancora molto numerosi e influenti, abbiano fatto l’ennesima “eccezione” per il Vaticano !! … che stiamo pagando ancora oggi !
Stendiamo poi un velo pietoso sulla pretesa di “… risarcimento dei danni subiti” dallo Stato pontificio, se comparati con i crimini innominabili e i latrocinii millenari compiuti dalla CCAR e ampiamente documentati nei 10 volumi della “Storia criminale del Cristianesimo” e nei due volumi sulla “Politica dei papi nel XX secolo”, frutto di oltre 40 anni di lavoro dello storico tedesco Karlheinz Deschner (circa 6000 pagine, corredate da una sterminata bibliografia multi-lingue di oltre 500 pagine di titoli e di relative note nel testo).
… della serie: “non vi è peggior sordo di chi non vuol sentire !”
Mah, alcuni dei cattos saranno sordi che non vogliono sentire, ma la maggioranza e, in concreto
quelli che intervengono quì a rompere gli zebedei, sembrano minus habentes incapaci di capire
che ripetono favolette per bambini o, nel migliore dei casi, costruzioni teologiche indimostrabili,
rocambolesche arrampicate sugli specchi, senza minimamente rendersi conto della loro vacuità.