L’evoluzione “detta chiaramente” è un video prodotto da Stated Clearly, un’organizzazione che si prefigge lo scopo di sviluppare lo spirito critico divulgando, attraverso filmati pubblicati su YouTube, il pensiero scientifico. Il filmato illustra i concetti fondamentali dell’evoluzione darwiniana con un linguaggio accessibile a tutti, ma senza banalizzazioni.
L’Uaar, ritenendo utile la diffusione del video anche nel nostro paese, l’ha doppiato nella nostra lingua. Lo propone ora, a coronamento del mese dedicato ai Darwin Day. E auspica che venga fatto circolare negli ambienti scolastici, o utilizzato quale supporto da chi si propone di illustrare l’evoluzionismo a chi non lo conosce o fatica a comprenderlo.
La redazione
Figoooo!!!
non vedo l’ora di essere a casa per vederlo
Non ho resistito e l’ho vista subito.
Molto interessante, molto chiara e semplice. Sono curioso di ascoltare il seguito.
io consiglio a chi ha figli di procurarsi le varie serie a cura di Albert Barillé.
il video lo vedrò a casa più tardi 😉
Kaworu
Già fatto!
Siamo fatti cosi! Siamo proprio fatti cosi! Muscoli scattanti sempre scalpitanti!
La grande storia dell’avventura umana è straordinaria e millenaria!
P.S. potresti farmi un favore se non è troppo poco deontologico potresti fare una cosa simile potresti darmi un parere su una persona che dice che l’AIDS non esiste o che esso sia una specie di congiura e che con il cancro ci si deve convivere e che i test anticancro non servono.
bello anche “grandi uomini per grandi idee/invenzioni e inventori” (è stato tradotto in ambo i modi). e anche “avventure nello spazio” (meno “scientifico”, ma bello).
eh non so che dire sui complottisti… io ho concluso che sono persone che, nell’era pre internet, si sarebbero per lo meno vergognati di certe idee o le avrebbero tenute per sé. invece ora disgraziatamente trovano tanta gente con cui condividerle (e fonti più o meno bislacche che, ovviamente, secondo il confirmation bias usano per confermare le loro idee). indi per cui personalmente ritengo che disturbi tipo schizotipico di personalità e altri dello spettro schizofrenico siano stati di molto sottostimati causa assenza di internet, in passato…
ma è la mia idea del tutto personale.
Io ci son cresciuto con l’enciclopedia deagostini e ricordo ancora la serie sui dinosauri di Piero Angela, mio padre ci cresceva a documentari.
@bertrand & kaworu
senza alcuna pretesa di dire qualcosa di sensato sui temi aids e cancro, ma con la voglia di togliermi un dubbio che da qualche tempo ho: voi conoscete molte persone che si sono ammalate di aids? e avete notizie di conoscenti (o conoscenti di vostri conoscenti) che siano deceduti a casa dell’aids?
questa è un dubbio che mi è venuto leggendo in qualche sito (complottista, immagino…) di “controinformazione” che l’aids come malattia contagiosa trasmessa tramite virus (se ben ricordo…) dell’HIV, sarebbe tutta una montatura.
a dire il vero, certe cose le leggevo già negli anni ’80 in una rivista di fotografia che comprava sempre mio padre (!!! era una sagoma il Cesco Ciapanna di “Fotografare”)…
ora, io per mia natura evidentemente tendo ad essere scettico (altrimenti sarei un cattolico da messa di natale, come tanti, immagino), e quindi non nutro particolare entusiasmo per le “verità” di non si sa bene chi; però in verità mi rendo conto che tra i molti casi di malati oncologici e i non pochi decessi che purtroppo ho conosciuto personalmente, non ho mai nè conosciuto, nè sentito dire, nel giro delle mie conoscenze, di qualcuno deceduto per AIDS o che quantomeno l’abbia contratto…
eppure non si è fatto altro che parlare di questa pandemia negli ultimi trent’anni, con tanto di raccolta fondi per la ricerca delle cure…
sono solo fortunati i miei conoscenti o c’è qualcosa che non torna, in questa faccenda?
voglio dire: tanto chiasso mediatico per una malattia che non raggiunge neanche lontanamente il numero di decessi delle affezioni cardio-vascolari…
non mi sembra vi siano telethon per la ricerca sugli infarti, no?
mi auguro riusciate a chiarirmi un po’ le idee…
@Manimal
Io purtroppo di sieropositivi ne conosco e conoscevo anche persone decedute.
“non nutro particolare entusiasmo per le “verità” di non si sa bene chi”
Anche io di base, però in questo caso la comunità scientifica internazionale è concorde.
Kaworu
Ecco il video di chi ha affermato queste cavolate.
https://www.youtube.com/watch?v=D_6eHQeF3kM
Considerando l’importanza che il partito guidato da quest’uomo ha nella politica italiota temo che rischiamo grosso.
L’uomo n questione è nient’altri che Beppe Grillo.
manimal
In Italia sono stimati un totale di circa 157.000:
http://daily.wired.it/news/scienza/2011/11/29/giornata-aids-dati-italia-15784.html
Quindi niente di strano che tu non conosca persone infette visto che ce ne in media una ogni 400 abitanti, inoltre l’AIDS è molto più frequente in certi gruppi umani che non in altri quindi se frequenti principalmente famiglie eterosessuali convenzionali che non hanno avuto problemi di trasfusioni infette è improbabile che tu conosca dei sieropositivi.
Inoltre chi è sieropositivo di solito se lo tiene per se molto di più di coloro che hanno altre malattie gravi per timore della condanna sociale.
Infine da un po di anni a questa parte di AIDS, nei paesi sviluppati, si muore poco grazie al progresso della medicina.
manimal
In Italia sono stimati un totale di circa 157.000:
http://daily.wired.it/news/scienza/2011/11/29/giornata-aids-dati-italia-15784.html
Quindi niente di strano che tu non conosca persone infette visto che ce ne in media una ogni 400 abitanti, inoltre l’AIDS è molto più frequente in certi gruppi umani che non in altri quindi se frequenti principalmente famiglie eterosessuali convenzionali che non hanno avuto problemi di trasfusioni infette è improbabile che tu conosca dei sieropositivi.
Inoltre chi è sieropositivo di solito se lo tiene per se molto di più di coloro che hanno altre malattie gravi per timore della condanna sociale.
Infine da un po di anni a questa parte di AIDS, nei paesi sviluppati, si muore poco grazie al progresso della medicina.
@manimal
personalmente non conosco nessuno HIV+ o deceduto causa AIDS, ma conosco una ragazza il cui ex ragazzo è HIV+ e si cura.
@russel
avevo un vago sentore che intendessi le cagate antiscientifiche di grillo…
ma parliamo anche dell’autismo da vaccini però, se vuoi -.-”’ (altra cacata, così come tante “terapie” fantasmagoriche per il suddetto disturbo)
“ma parliamo anche dell’autismo da vaccini però, se vuoi”
se c’è una cretinata, sicuro la ritrovi nel blog del tuttologo Grillo, che in un post del 2007 dal titolo “L’epidemia dell’autismo” così esordiva:
“Un bambino su 150 soffre di autismo. Venti anni fa solo uno su 2.000. Gli scienziati attribuiscono la crescita all’inquinamento ambientale, alimentare e da vaccini e farmaci. I pediatri non dispongono di strumenti efficaci per diagnosticare l’autismo, e le vere cause non vengono combattute. E’ il capitalismo bellezza.”
Un crescendo di idiozia.
Questo più che un megafono è un megalomane. Termina con l’invito alla “dipendente Turco” a preoccuparsi della faccenda, “tra una sniffata e l’altra”. Ah, perché lui parla così senza nemmeno sniffare?
Bello!
Restate curiosi 🙂
Un piccolissimo appunto, inutile dire che i tassi si innamorano, si poteva semplicemente dire che si accoppiano, non mi pare così scandaloso, neppure per un bambino di 10 anni a cui sembra diretto il filmato.
Credo che venisse detto così nel video originale.
Chiaramente a quello mi riferivo.
Scusami… avevo capito male ^^
ma, piuttosto, le tasse le pagano?
no, sono i tassi che pagano le tasse.
Cavolo, c’è prostituzione pure lì.
In un pianeta dove la riproduzione avvenisse senza errori, non ci sarebbe nessun tipo di evoluzione (o cambiamento), le specie rimarrebbero immutabili !
Non è necessario il computer o calcoli matematici sofisticati per migliorare la specie, dice l’agronomo. E’ sufficiente ordinare gli individui (vegetali e animali) e controllare la riproduzione ; la direzione della selezione sarà evidente e modificabile a piacere (basti vedere quante razze di cani sono state selezionate dall’uomo !) Questa è l’arte di chi seleziona delle varietà vegetali e animali.
–Il CD non allude all’Individuazione, che ha una componente genetica ma che si traduce epigeneticamente (vale a dire, a seconda dell’attività del cervello, che a sua volta dipende dall’esperienza del soggetto), e questo in modo continuo nella struttura cerebrale dall’embrione all’età adulta. Attraverso questo doppio riferimento alla genetica e la storia di un soggetto, ricordiamo come la mente non può essere intesa come una sostanza secretata (o geneticamente determinata), ma piuttosto come il prodotto di una relazione permanente tra l’individuo e il luogo in cui evolve conforme ai principi degli equilibri metastabili.
–P.S. L’evoluzione naturale non contiene nessun principio che afferma l’esistenza di un progresso prevedibile o un movimento verso una maggiore complessità… Il nostro encefalo non ha evoluto per essere “istruzionista” (ad esempio per poter definire la realtà) ma bensi “opportunista”, questo potrebbe spiegare, entro una certa misura, la causa della nostra relativa ignoranza e irrazionalità !
Bellissimo!
Credete che i nostri carissimi enrichi e giuseppi ci capirebbero qualcosa?
Non lo so, sai?
Hanno dimostrato di non essere in grado di comprendere il testo scritto, magari con quello parlato hanno meno difficoltà.
@ Priapus
Taci, sconsiderato! 😆 Il nostro non amatissimo Florenskij è già intento a scrivere una dotta confutatio in salsa idealistica della teoria di quel ragazzotto di Darwin…
Concordo con giordanobruno! Siete degli irresponsabili! 😀 In calce ad articoli del genere andrebbe aggiunta la postilla: “Attenzione, articoli ad altro rischio di contaminazione Florenskjiana. Prima della lettura dei commenti, munirsi di Gaviscon e carta igienica”.
molto carino… peccato che il problema non sia far CAPIRE l’evoluzione a un “creazionista”… il problema è convincerlo che ha un maggior grado di “verità” di una teoria dogmatica.
Il problema, insomma, è tutto in quella locuzione che nel video viene ripetuta con i termini “prove schiaccianti”… fino a quando quelle prove non vengono prodotte ed esaminate il racconto appena visto è un’alternativa dogmatica al racconto biblico.
No… il problema non è produrre le prove: è convincere il creazionista ad aprire gli occhi, togliersi le dita dalle orecchie e smetterla di urlare “non ti sento non ti sento”
kundalini444
Se uno vuole vedere video con delle prove ci sono fior di documentari, lunghi ore, che fanno vedere fossili su fossili e che spiegano anche i vari metodi di datazione, basati sul decadimento degli elementi radioattivi.
Ma questo è chiaramente un video per spiegare l’evoluzione ai bambini e ai bambinoni. Questo video serve più che altro per impedire che qualcuno divenga creazionista.
per i creazionisti le “prove” sono semplici indizi. Si possono mostrare tutte le “prove”, ma loro le vedranno come indizi non conclusivi.
C’è di peggio! avete letto i commenti al video? ci sono persone che pensano che, dato che potrebbero esistere prove contrarie, allora credere nella scienza è una fede!
bello! semplice e chiaro, adatto per uso didattico, speriamo nel seguto, grazie
Il creazionismo è un’opinione, mirata a confermare un preconcetto fideistico. L’evoluzione è un incontrovertibile dato di fatto, che ti fa capire quali sono i comportamenti corretti per non estinguersi. Per questo la chiesa coltiva il disastro.
si, la chiesa coltiva il disastro contando sul fatto che, non esistendo ne’ evoluzione ne’ genetica, potrebbe fiorire comunuqe insalata, o meglio ancora euro 🙂
@Dario Colombera
Concordo !
Infatti i meccanismi dell’evoluzione sono tuttora oggetto di dibattito tra gli esperti in materia, ma queste discussioni si rifericono più a dei dettagli, e/o questioni semantiche, che il processo generale dell’evoluzione. L’evoluzione non è una teoria, ma un dato di fatto scientificamente accertato.
Mi avete deluso: speravo che il filmato spiegasse l’effetto Ramanujan secondo lo schema darwiniano di caso e necessità.
Bah, a leggere la pseudologica che ci starebbe dietro questa invenzione creazionista, mi sono fermato all’ipotesi di partenza:
S = “La mente giungerà col tempo ad elaborare una struttura logico-matematica atta a descrivere la realtà naturale in modo completo”.
Questa ipotesi di partenza, così sballata da essere perfino ridicola, dimostra proprio che molta gente non ha capito un banano di che cosa sia la scienza. La scienza non pretende affatto di descrivere la realtà in modo completo o esatto. Lo fanno i dogmi come il creazionismo, il cui contenuto informativo è minore dell’unghia del quinto dito della zampa del mio gatto.
In aggiunta, nessuna, ripeto, nessuna struttura logico-matematica può descrivere in modo completo alcunchè.
Non faccio la fatica di leggere tutto, in quanto partendo da un’ipotesi già sballata, non ne vale la pena. Immagino che si tratti dell’ennesimo tentativo di ragionare in modo pseudologico con induzione. Se ho ragione nella mia sensazione, questa gente dimostra anche di non capire un tubo di logica. La logica non può utilizzare l’induzione. Proibito come dividere per zero in matematica.
Aggiungo che si tratta di un ragionamento sbagliato ancora più a monte. Infatti avrebbe senso discuterne se e solo se il cervello fosse costituito da moduli separati e stagni, per cui il modulo per la comprensione del teorema di pitagora fosse diverso e si fosse evoluto separatamente rispetto a quello che consente di costruire una freccia oppure quello per risolvere un’equazione di II grado fosse separato da quello che serve per costruire una trappola per animali. Le neuroscienze ci dicono che non è così. Il cervello umano si è evoluto così come lo conosciamo oggi perché analizzare i meccanismi che regolano il mondo circostante e, dunque, poterlo manipolare con efficacia, ha rappresentato un vantaggio evolutivo soprattutto per una specie “nuda” di altri adattamenti rispetto a molte altre. Semplificando forse in eccesso, nel cobra si è evoluto il veleno, nel ghepardo uno straordinario sistema di corsa, nell’essere umano una mente analitica. Per cui, oltre a non aver capito un tubo sul ruolo della scienza e oltre a non aver compreso la logica di base, questa gente dimostra anche una crassa ignoranza sul funzionamento del cervello.
@ giuseppe
L’interpretazione scientifica di una stupidaggine è che è una stupidaggine.
Per gli illuminati:
– posta la soglia di impossibilità assoluta del verificarsi di un evento, introdotta dal matematico francese G. Salet, a P = 10 alla -100 ,
il calcolo della probabilità di autocomposizione casuale di un organismo monocellulare, calcolato dal fisico inglese F. Hoyle immaginando un modello di batterio astratto con un DNA semplificato, capace di programmare soltanto 400 proteine, è di P ≈ 10 alla -40.000 ;
ipotizzando invece 1021 pianeti adatti a ospitare la vita ed un tasso di sintesi di 1 molecola/cm3×sec per un tempo di 10 miliardi di anni (ipotesi di Koonin), la probabilità della comparsa spontanea di una proteina media di 300 amminoacidi con ogni amminoacido codificato a 3 basi da qualche parte di un siffatto Universo, si ottiene di P ≈ 10 alla-119;
Per fare un esempio più comprensibile:
– posto che per azzeccare il numero che esce alla roulette le probabilità sono 1:37,
– perché si combini casualmente la più semplice cellula di sole 400 proteine, le probabilità sono invece 1:10 elevato a 40.000 ≈ 1:37 elevato a 25.507 che equivale, tanto per capirci, alla possibilità di azzeccare il numero che esce alla roulette per almeno 25 mila volte di seguito!
Queste elementari considerazioni hanno portato un tizio che risponde al nome di R. Dawkins, che si era inizialmente rifugiato nel nebuloso concetto di “cernita cumulativa”, a trovare la sua consolazione nelle infinite possibilità di replica fornite dalla metafisica del multiverso.
* Non: …1021 pianeti adatti a ospitare la vita…
ma: …10 elevato a 21 pianeti adatti a ospitare la vita…
@ giuseppe
you can multiply out the probabilities of all the many events that led directly to you after the fact, but this wasn’t a process that began with the goal of making YOU. You are a contingent product of many chance events, but so what? SO IS EVERYTHING ELSE IN THE UNIVERSE. That number doesn’t make you any more special than a grain of sand on a beach, which also arrived at its precise shape, composition, and location by a series of chance events.
It’s simply making the lottery fallacy. The odds of winning the Minnesota state Powerball lottery are 1 in 195,249,054 — why, it must be a miracle that anyone wins!
PZ Myers
http://scienceblogs.com/pharyngula/2011/11/14/a-very-silly-calculation/
Povero giuseppe….
PS Ma gli angeli ce l’hanno il DNA?
@ giuseppe
A proposito, te l’ha spiegato nessuno che certi eventi rendono più probabili certi sviluppi e che che non si ricomincia daccapo?
Potrebbe essere una rivelazione!
Che qualcuno vinca la lotteria non è un miracolo, ma che qualcuno vinca alla lotteria per 25 mila volte di seguito lo è: invece di scrivere in inglese, cerca di capire l’italiano.
Il calcolo delle probabilità di Hoyle a cui tu fai riferimento (e che fu ripreso da vari autori) contiene un errore di fondo molto grave. In tale calcolo infatti si tiene conto del fatto che una data proteina, per poter essere funzionale, richieda una precisa sequenza amminoacidica. In altre parole, considerando una lunghezza media delle proteine di circa 290 a.a. il calcolo è quello di moltiplicare per 290 la probabilità che un singolo a.a. si trovi in quella posizione. Questa è una boiata che nessun biologo con un minimo di senso critico potrebbe accettare! Moltissime proteine contengono un sito attivo (se si tratta di enzimi) o un sito di legame (se si tratta di altre tipologie di proteine) costituito da pochi a.a. fondamentali. Tutti gli altri possono essere sostituiti senza grosse variazioni nella funzionalità della stessa proteina (vedi i numerosissimi studi di mutagenesi puntiforme che servono proprio a studiare i ruoli dei singoli residui amminoacidici). Anche quando un dato residuo è fondamentale, per esempio, nel folding di una proteina, molto spesso questo può essere sostituito da un altro che possiede caratteristiche chimiche, elettriche e steriche simili (non a caso gli a.a. si suddividono in classi rispetto a queste loro proprietà). A questo va aggiunto che generalmente, in proteine multidominio, ciascun dominio è codificato da esoni differenti pertanto è possibile che proteine molto complesse si siano originate da proteine più semplici in seguito a fenomeni di scambio genico (fenomeno molto comune negli organismi unicellulari). Aggiungiamo inoltre che la lunghezza media di 290 a.a. è quella che osserviamo OGGI, dopo miliardi di anni di evoluzione, e che gli organismi primordiali sicuramente avevano delle necessità molto differenti rispetto a quelli attuali considerando anche il bassissimo tasso di competitività che doveva esserci in un mondo in cui fossero presenti giusto una manciata di sacchette lipidiche con un po’ di DNA dentro (o RNA stando ad alcune teorie). Ti consiglio la lettura di un buon libro di biochimica, eviteresti qualche figuraccia.
P.S.
Chiedo scusa agli addetti ai lavori se ho semplificato un po’ ma bisogna pur adattarsi all’interlocutore.
giuseppe, esercizio per casa: prima trova la probabilità in t tentativi di scrivere una frase sensata di n caratteri, spazi compresi, battendo a caso su una tastiera e considerando che soltanto una quota k di testi è sensata. Poi rifai lo stesso calcolo, ma stabilendo che quando una parola è sensata o una sequenza è ammissibile quella non cambia più (stima tu una quota di sequenze siffatte).
Magari, numeri alla mano, ti convincerai che le due condizioni (la prima corrisponde alla parodia di selezione che hai in mente tu, la seconda alla selezione vera) non sono affatto identiche.
fab… non ho capito io cosa gli hai chiesto. Figurati se lo capisce giuseppe :p
@ Reiuky
In sostanza quello che ho scritto più sopra, fab mi corregga se sbaglio.
Estratte a caso le lettere, si tengono quelle che formano una combinazione ammissibile. Se si continua ad estrarre, le lettere già uscite rendono più probabile la “chiusura” di una certa parola.
In altri termini, supponendo si tratti di parola italiana, la sequenza “wt” si scarta, la sequenza “un” si tiene e rende possibile la chiusura della parola “uno” o “una” con una probabilità molto più alta rispetto a quella di formare la medesima parola ricominciando tutto daccapo.
E in effetti l’evoluzione funziona proprio in modo simile: non si butta via tutto e si ricomincia tutto daccapo. Si tratta di variazioni su un tema (valido) iniziale, che fa da vincolo alle variazioni successive. Una certa variazione è resa più probabile dagli stadi precedenti, non si ricomincia da zero.
Corretto fab?
Giuseppe,
accendo una lampadina, per una piccola “illuminazione” di matematica:
a parte i dettagli insignificanti che la probabilità di un evento impossibile è zero (non 10E-100), e che una probabilità possiede sempre un valore numerico tra 0 e 1 (il valore 10 elevato a 40000 è un numero leggermente superiore a 1), volevo sottolineare una fallacia enorme nelle basi stesse del calcolo:
un evento che si è realizzato, quale ad esempio la vita su questo pianeta, ha ovviamente probabilità 1 (poichè si è realizzato).
Questo sarebbe sufficiente a demolire tutte le fantasticherie che si inventano sul concetto di probabilità. Ma, se anche si volesse considerare un certo stupore in quanto la probabilità valutata a priori sembra fortemente piccola, anche infinitesima, non ci deve stupire il fatto che si sia verificato. Invece della roulette, la metafora più calzante è quella della “lotteria galattica”; immaginiamo che siano stati venduti miliardi di miliardi di biglietti: noi abbiamo vinto la lotteria. Perchè dovremmo stupirci? Una probabilità bassissima di vincere significa semplicemente che noi abbiamo vinto e moltissimi altri hanno perso.
Non si tratta di giocare alla stessa roulette lo stesso numero per miliardi di volte: si tratta di considerare miliardi di roulette, e giocare il numero su tutte, in parallelo.
“La gran parte delle sequenze [necessarie al DNA] non potrà mai essere sintetizzata del tutto, in nessun tempo” (F.H. Compton Crick, scopritore della struttura del DNA, biologo, premio Nobel)
“Questa è una boiata che nessun biologo con un minimo di senso critico potrebbe accettare!” (faber)
” La soglia di impossibilità assoluta di un evento e di 10E-100″ (G. Salet, biologo e matematico)
“la probabilità di un evento impossibile è zero (non 10E-100)” (G.Pozzo)
@fab
Che una sequenza sia ammisibile lo puoi stabilire solo a posteriori una volta stabilito il fine: riesci a capire dove vai a parare?
giuseppe, lascia perdere che non capisci veramente un c. Ti concedo le attenuanti generiche in quanto vittima del catechismo (la maggioranza ne escono , ma per molti le lesioni cerebrali sono indelebili), ma fatti il favore di smetterla.
@ giuseppe
In biologia una sequenza è ammissibile se sopravvive, se sopravvive sai dove è andata a parare quella sequenza.
Nel calcolo delle probabilità il range di valori possibili va da 0 a 1.
La soglia bla, bla NON è la probabilità.
you can multiply out the probabilities of all the many events that led directly to you after the fact, but this wasn’t a process that began with the goal of making YOU. You are a contingent product of many chance events, but so what? SO IS EVERYTHING ELSE IN THE UNIVERSE
This wasn’t a process that began with THE GOAL of making YOU or EVERYTHING ELSE IN THE UNIVERSE.
Ciò che esiste esiste a prescindere dalla probabilità a priori che esistesse QUELLA COSA, che sia giuseppe o un granello di sabbia di particolare forma, colore e posizione in una certa spiaggia. ORA È LÌ.
Ogni cosa che esiste ha vinto la lotteria dell’esistenza, a prescindere dalla probabilità a priori.
Ma gli angeli e dio ce l’hanno il dna?
Ma gli angeli muoiono?
Provano dolore? E satana?
Quale la probabilità a priori di satana?
Facciamo così giuseppe, quando hai scoperto come stanno queste cosucce ritorni qui a scrivere di ciò che palesemente non comprendi, ok?
Giuseppe,
A parte il fatto che Venter ha sintetizzato DNA microbico in laboratorio, se da un sacco contenente un milione di palline, tutte nere tranne una bianca, la definizione stessa di probabilità matematica (non sono io a dirlo) dice che
1) la probabilità di estrarre la pallina bianca è una su un milione
2) la probabilità di estrarne una rossa è zero
@ giuseppe
“Queste elementari considerazioni hanno portato un tizio che risponde al nome di R. Dawkins, che si era inizialmente rifugiato nel nebuloso concetto di “cernita cumulativa”, a trovare la sua consolazione nelle infinite possibilità di replica fornite dalla metafisica del multiverso”
Consoliamoci
http://www.bbc.co.uk/news/science-environment-21499765
@ giuseppe
Che qualcuno vinca la lotteria non è un miracolo, ma che qualcuno vinca alla lotteria per 25 mila volte di seguito lo è: invece di scrivere in inglese, cerca di capire l’italiano
Di lotterie ce ne sono state miliardi in miliardi di anni. Oltre a scrivere in italiano cerca di capire, incluso quello che scrivi.
Mi viene spontaneo domandarmi quanto sia probabile un fiat lux e quanto tale probabilità sia calcolabile 😆
@giuseppe
Queste è l’ultima risposta che ti darò in quanto trovo in te un profondo livello di disonestà intellettuale. Non sei stupido, lo fai perché sei un troll. In ogni caso:
– Rispondere a delle argomentazioni con delle citazioni non mi sembra indice di grande conoscenza della materia se non per sentito dire;
– Il mio termine “boiata” si riferiva al fatto che il calcolo teneva conto di TUTTI gli a.a. come se fossero fondamentali, ergo la citazione non c’azzecca per niente. Fermo restando che anche per il DNA è la stessa cosa: molti nucleotidi nel genoma possono essere sostituiti con un impatto NULLO sul fenotipo. O non sai capire l’italiano oppure lo fai apposta. In entrambi i casi non conviene continuare a perdere tempo a risponderti.
– Sul concetto di probabilità nulla: quello che affermi tu è che se hai un sacchetto con 10^100 palline nere e una sola bianca è IMPOSSIBILE che tu estragga proprio quella bianca. Palesemente, questa è una str….zata. Per quanto altamente improbabile c’è una possibilità che tu possa estrarre quella bianca. Soprattutto se hai diversi miliardi di sacchetti in giro per l’universo perché, considerandoli eventi indipendenti quali effettivamente sono, la probabilità che venga estratta almeno una volta è la somma delle probabilità della singola estrazione.
– La finalità è un concetto che nel darwinismo non è mai entrato, sei tu che hai la necessità di trovarlo (probabilmente per sublimare la tua paura, fondata, di essere inutile).
Per cui, lezioncina per la prossima volta:
– Studia l’italiano;
– Studia ciò di cui parli;
– In caso contrario taci;
” A volte è meglio tacere e sembrare stupidi piuttosto che aprire bocca e togliere ogni dubbio” Oscar Wilde
@ faber
Ma il dubbio l’ha sciolto da un pezzo…
Corretto, Stefano, scusate tutti per le espressioni ermetiche.
giuseppe, ci sono una quantità di sequenze ammissibili e, per quanto raggiunte a posteriori, quando sono raggiunte restano e non si riparte daccapo.
Quanto al “fine”, davvero non ti rendi conto che non serve affatto e che anzi sarebbe un corpo estraneo? Se la sequenza rimane, allora rimane e si riparte da lì. Non c’è alcun “fine”, dove si va si va.
Sarebbe come ammettere che, lanciato un sasso, quello procede in linea retta perché c’è qualcosa che lo attrae. Invece, semplicemente mantiene il suo beato, stolido stato di inerzia, finché qualcosa come l’attrito non lo frena o qualcos’altro come la gravità non devia il suo percorso. O forse cred(ev)i che il sasso fosse nello spasmodico inseguimento di una molecola di ozono che passava di lì?
Il modello evoluzionistico darwiniano attuale potrebbe essere valido se fosse superato il limite dei 14 miliardi di anni: non mi direte che il gesuita belga Georges E. Lemaître teorizzo il Big Bang per mettere in crisi l’evoluzione.
Il vostro sbaglio è quello di utilizzare risultati scientifici per sostenere una visione del mondo: le affermazioni “Tutto nel mondo avviene secondo leggi strettamente necessarie” e “Tutto nel mondo è accidentale e casuale”, pur potendo entrambe contare sul supporto di dati scientifici, a motivo di ideologie personali sono scelte in modo che una escluda l’altra.
Voi siete semplicemente l’altra faccia degli integralisti creduli.
giuseppe, una media non rappresenta affatto un “limite”, altrimenti non sarebbe una media ma una costante. Trattasi di media quando qualche dato è maggiore e qualche altro minore della stessa.
Noto comunque che continui a non capire che le probabilità a favore dell’evoluzione sono spaventosamente migliori di quelle che ti rigiri in testa tu, media o non media.
@ giuseppe
“Il modello evoluzionistico darwiniano attuale potrebbe essere valido se fosse superato il limite dei 14 miliardi di anni”
E perché mai?
Invece, un onnipotente non ha bisogno di miliardi di anni di organismi unicellulari per arrivare recentissimamente (in termini relativi) all’apice della creazione con gran parte del DNA condiviso con le altre specie. . Povero dio…
L’unico modello buono per un buon onnipotente è un “fiat”.
E un onnipotente non ha bisogno di DNA, in comune tra tutte le specie, per fare alcunché.
Giuseppe, gli angeli ce l’hanno un DNA?
Forse che il tuo dio non può avere relazioni sociali con entità senza DNA?
Insomma, caro mio, se proprio voleva un loving partner nell’universo, non aveva bisogno di tutto questo spiegamento di forze. Non aveva bisogno che condividesse gran parte del DNA con antenati comuni, facendo credere che fosse il risultato di tutt’altro processo. E nemmeno di buttare a mare il 99% delle specie venute all’esistenza in questo pianeta.
Ricordati, il fatto che il tuo dio tutto chiacchiere e distintivo sia in grado di implementare un paradiso con condizioni ed effetti del tutto differenti da quelle attuali e non l’abbia fatto, QUI ed ORA vuol dire che non è un granché.
Ora, leva dio e metti l’evoluzione per selezione naturale e vedi che tutto va al suo posto: tranne che nella tua testolina, ovviamente….
PS Ti ho detto che nell’ultimo libro di Dawkins ci sono tante figure, vedrai che qualche passo avanti lo fai, mettici un po’ di impegno eh?
PS PS Guarda che è semplicissmo buttare a mare quel che è supportato dalla scienza: basta provarlo e vinci il Nobel. Altrimenti, sei un integralista credulo.
PS PS PS A proposito, qui sopra c’è scritto perché non siamo integralisti creduli, siccome non vorremmo pensare la stessa cosa di te, quando quello che affermi è da buttare alle ortiche? Che te lo sto chiedendo da quando sei venuto e te ne stai dimenticando continuamente. Non vorrei che integralista credulo ti stesse a pennello….
@ giuseppe
“Il modello evoluzionistico darwiniano attuale potrebbe essere valido se fosse superato il limite dei 14 miliardi di anni”
Ok, buttiamolo via. Ora sporcati un po’ le manine e spiegaci il TUO modello, e come esso si adatti in modo migliore ai dati a disposizione.
In particolare, gradirei sapere la probabilità che, intervenendo il tuo dio buonissimo e onnipotente, il 99% delle specie vada a ramengo.
Poi, mi interessa di sapere cosa fosse andato storto al tuo creatore il giorno che ha disegnato prede e predatori in competizione tra loro e per chi parteggi, sotto, sotto.
Infine, visto che non vorrei considerarti un integralista credulo, ripeto la domanda: in che caso il TUO modello è invalidato?
Mi aspetto un puntiglio e una precisione nel calcolo della suddetta probabilità almeno simile a quello che tu hai profuso (senza capire una benemerita h) nei tuoi interventi che precedono. Suvvia, presentaci il modello giuseppino…
@ giuseppe
(…) quando tali circuiti cerebrali non avevano nessun vantaggio immediato in termini di fitness?
Le conoscenze sono necessarie per raggiungere scopi (stati desiderati che attivano il repertorio comportamentale).
Le conoscenze sono tanto più utili quanto corrette e tempestivamente disponibili.
Quindi l’acquisizione di conoscenze corrette e la loro tempestiva disponibilità è uno scopo per il raggiungimento di altri scopi.
Quindi l’acquisizione di conoscenze corrette e tempestivamente disponibili E’ UN VANTAGGIO IMMEDIATO, in quanto scopo mezzo per il raggiungimento di scopi.
Fine delle s.ghe mentali dei credini dell’uc.r e dei loro accoliti.
Non molto tempo fa, sono stato impegnato in una accesa discussione con alcuni Bright americani. Io sostenevo, come Gould, il famoso principio dei NOMA (Non-Overlapping Magisteria). Tale principio suggerisce che tra scienza e fede non ci sono, e non ci devono essere, sovrapposizioni (overlapping, appunto).
Ero e sono ancora convinto che sia così, in quanto la scienza ricopre solamente il dominio naturale, mentre la fede il solo dominio soprannaturale. NOMA, appunto, come diceva Gould. Domini separati senza nulla in comune.
Questi amici atei americani, invece, criticavano questo principio a causa di un fatto niente affatto trascurabile: mentre la scienza rimane al suo posto, ricoprendo il dominio della natura, la fede, o meglio, la religione, o meglio ancora, un certo tipo di religione, non rimane al proprio posto soprannaturale, ma pretende di affermare delle verità che contraddicono la scienza e “sconfinano” nel dominio del naturale.
Mi rendo contro che avevano ragione: negli USA c’è vita grama per la Teoria dell’Evoluzione. I creazionisti hanno tentato più volte (anche in Italia…), fortunatamente con non molto successo, di introdurre le loro affermazioni nelle scuole, tentando di plagiare la scienza con della non-scienza. Gould aveva ragione, in fondo, ma era troppo accondiscendente e tenero verso queste prepotenze. La fede non resta al suo posto, come dovrebbe, quando afferma che per esempio la Terra ha 6000 anni, o che l’uomo è stato creato a immagine e somiglianza di un essere soprannaturale.
Poche storie, questo è un sopruso che va stroncato. Il guaio, però, è che si spendono molte energie in spiegazioni approfondite che nessuno dei talebani creazionisti ha voglia o capacità di recepire. Da parte mia, tento di ridurre al minimo lo sforzo ripetendo solamente il concetto base: queste cose non sono scienza, e buonanotte al secchio.
@ Giorgio Pozzo
Forse il NOMA può andare bene per il deismo (quindi quasi mai), non certo per religioni che facciano affermazioni fattuali e prevedano interventi divini di qualche tipo….
Stefano,
il punto è che il NOMA sarebbe, filosoficamente, o in linea di principio, corretto; però, delle strutture di pensiero che si relazionano con il soprannaturale dovrebbero smetterla di avanzare pretese sul naturale.
Quindi, secondo me, va benissimo (anzi è oltremodo necessario) insegnare l’evoluzione ai bambini, ma ancora prima di questo, passando per un livello più elevato, sarebbe altrettanto, se non ancora di più, necessario insegnare che cosa sia la scienza e come si differenzia da ciò che scienza non è, ma pretende di esserlo.
Giorgio Pozzo
La maggioranza dei credenti che conosco io non nessuna pretesa di imporre verità dogmatiche antiscientifiche, la maggioranza, di loro, crede nella sua fede, più o meno coerentemente e più o meno dogmaticamente, ma gli sta bene che sia insegnato l’evoluzionismo e non ha particolari simpatie per il creazionismo.
Secondo me non c’è bisogno di fargli la guerra basta spiegare e rispiegare le cose con calma che tanto, almeno su questi temi, la maggioranza è già con noi.
OK, ma si tratta di guerra difensiva…
Discorsi da ritardati mentali analfabeti, non sanno neanche che 6000 anni fa già nascevano le
radici di alcune civiltà del Nuovo Mondo e che la città di Gerico ne ha almeno 8000 e l’agricoltura
almeno 10.000. Ma già, le religioni beduine ignorano scienza e cultura.
@ Priapus
Sai qual’è la percentuale di cittadini degli USA convinti che il Grand Canyon si sia formato durante il diluvio di biblica memoria? Meglio non dirlo…
Il video riesce a tenere in equilibrio semplicità di comunicazione e rigore scientifico in pochi minuti. Mi sembra una cosa ben fatta! Mi ricorda un po’ il libro di Einstein “L’evoluzione della fisica”, dove l’autore provava, riuscendoci, a divulgare una materia così ostica, la fisica appunto, senza l’ausilio di una formula matematica o fisica. Chi sa bene cosa vuole dire, oltre ad essere in grado di argomentare in maniera dotta e rigorosa il pensiero scientifico, è al tempo stesso capace di rivolgersi ad un pubblico ben più ampio riuscendo a comunicare in semplicità ciò che semplice non è.
Complimenti ancora!
Mi è capitato diverse volte di sentir dire o leggere “che la vita non ha una finalità” !
Anche supponendo che la vita e l’evoluzione non abbiano una finalità non significa che non dobbiamo dare un senso alla nostra e quella dell’umanità ! Anzi, direi proprio il contrario ! La nostra responsabilità verso le generazioni future richiede un impegno per la conservazione della biodiversità degli ecosistemi e la natura, come per la conservazione della diversità delle lingue, culture e tradizioni, credenze e diversi sistemi di pensiero ecc…nel rispetto dell’alterità e valori comuni in un contesto di laicità. In altre parole: dobbiamo insistere positivamente affinché l’evoluzione (o cambiamento) continui nell’interesse sia individuale che sociale umano, e non solo…….
L’evoluzione ci dice da dove veniamo (anche se certe domande rimangono attualmente inevase), l’insegnamento dei meccanismi dell’evoluzione (o cambiamento) ci dovrebbe suggerire come e con quali mezzi -preferibilmente razionali- “possiamo” proseguire.
P.S.Personalmente sono (forse ingenuamente) convinto che l’uomo puo’ -o potrebbe correre- (malgrado i suoi “tré cervelli” spesso antagonisti) nella buona direzione; su questo la Cultura principalmente scientifica (degna di questo nome), permette di avere una migliore conoscenza dell’Universo, di sé, dei propri limiti, ma anche una maggiore comprensione e/o tolleranza degli altri, è e sarà l’elemento determinante del nostro avvenire.
P.S. La neuroepistemologia vede nella fisica e la biologia evolutiva delle piattaforme essenziali su cui basare le sue affermazioni. Essa rifiuta l’idealismo, il panpsichismo, dualismo e qualsiasi idea di rappresentazioni mentali che non hanno nessun fondamento razionale nella struttura cerebrale !
alessandro pendesini
Si la neuroepistemologia rifiuta l’idealismo, il panpsichismo, dualismo e io ci aggiungo che rifiuta il giuseppismo, l’enrichismo e il florenchismo e tutte le altre forme di pensiero catto troll che imperversano su questo sito. 😀
@ alessandro pendesini
Noto che questa volta lei propende per la possibilità di scegliere azioni e comportamenti.
“La nostra responsabilità verso le generazioni future richiede un impegno per la conservazione della biodiversità degli ecosistemi e la natura, come per la conservazione della diversità delle lingue, culture e tradizioni, credenze e diversi sistemi di pensiero ecc ”
Le consiglio di stabilire, una volta per tutte, se lei crede o meno alla possibilità di scegliere un determinato comportamento o azione.
@ enrico
Qual è la parte difficile da capire nel fatto che si sceglie, le scelte sono determinate e molto spesso ciò che determina le scelte non è neanche accessibile alla coscienza?
Qual è la parte difficile da capire che non si scelgono gli elementi che conducono alla scelta in un infinito regresso anche perché molti non sono coscienti? Qual è la parte difficile da capire nel fatto che si invochi responsabilità su quegli elementi che determinano una scelta che sono conoscibili? Quale la difficoltà a comprendere che si possono scegliere ALCUNI determinanti di una scelta? Qual è la difficoltà nel capire che alcune scelte ne determinano altre non fosse altro che per il loro contributo informativo? Qual è la difficoltà a comprendere che tra gli elementi che determinano le scelte ci sono preferenze? Che le preferenze sono discriminazioni tra alternative fatte sulla base di elementi molto spesso impermeabili al contenuto cognitivo e/o volitivo?
L’alternativa ad una scelta determinata è il caso. E, fosse sempre effettuata in base a quello, sarebbe determinata da quello.
…« Le consiglio di stabilire, una volta per tutte, se lei crede o meno alla possibilità di scegliere un determinato comportamento o azione »….. enrico DIXIT !
@Caro enrico
La ringrazio per il consiglio ! Vorrei pero’ precisarle che non ho frequentato, o frequento, scuole di tipo don Bosco…inoltre non ho mai avuto maestri tipo suor Carmela o don Giuseppe !
Per sua informazione :
–Tra due possibili azioni, l’animale o l’uomo, sceglie spontaneamente la più gratificante, cioè quella che provoca l’attivazione LA PIU FORTE del circuito ricompensa. Per me è più importante o GRATIFICANTE la conservazione della bio diversità, ecosistemi, natura ecc…che il contrario. Molti credenti, al contrario, dicono che non ne vale la pena poiché il loro dio comunque vede e provvede in caso di necessita’…..Lei; enrico, nota la differenza ?
— L’uomo non può voler agire in contrasto con uno dei suoi valori che per soddisfare un valore più alto, l’indifferenza è impossibile.
— Decidere, è anche ricordarsi dei successi (o insuccessi) di ricompense e punizioni del passato. Prendiamo 100% delle volte la decisione per la quale anticipiamo lo stato somatico più gradevole o, in mancanza, il meno sgradevole.
–Come diceva J.P.Sartre : “In realtà, noi siamo una libertà che sceglie, ma non scegliamo di essere liberi: siamo condannati alla libertà” !
Come potrei essere libero nel senso di Cartesio, Kant e Sartre? Come avrei potuto, al momento, volere qualcosa di diverso da quello che voglio, o pensare qualcosa di diverso da quello che penso? La libertà implica la negazione del principio di identità, e nega quindi la possibilità ad un dato momento di essere diverso di quello che siamo.
NB Da come scrive ed interpreta il libero arbitrio deduco che non sia minimamente al corrente del progresso spettacolare della neuroscienza ! Se cosi non fosse saprebbe che una persona che perde la sensazione di essere all’origine delle sue azioni vivrebbe nella paura costante (angoscia) di non sapere come reagire in tempo per affrontare adeguatamente il pericolo; il nostro encefalo quando “soffre” si inventa una miriade di “realtà” fantasmatiche tra le quali la religione (sic!!!) e… l’illusione del libero arbitrio !
Bien à vous
@ giordanobruno,
conosco già texanate e bambinate americane; Bertrand Russell scriveva che i protestanti americani consideravano più grave non “santificare” il sabato che uccidere un uomo; cosa
che evidenzia anche scarsa comprensione della differenza fra peccato e reato.
–La selezione naturale è un processo esplorativo che fornisce e utilizza costantemente una varietà di individui diversi tra loro, e conserva tutti coloro che possono sopravvivere senza contraddirsi con loro stessi o l’ambiente. L’evoluzione procede quindi per opportunismo: le circostanze fanno che una funzione si rivela, e viene poi acquisita dalla stabilizzazione selettiva. Non è fatta per lo scopo che gli conferisce -apparentemente- l’adattamento alla sua funzione: ma è proprio perché è adattata che è stata selezionata (a posteriori), e non che è stata selezionata per l’adattamento osservato (a priori).
–Un evento fortuito è sicuro di verificarsi con una probabilità del 99,9% se gli è dato per fare questo un numero di volte pari a circa sette volte l’inverso della sua probabilità. Anche un numero della lotteria a sette cifre con una possibilità su dieci milioni è quasi garantito per vincere, se si procede a 69 milioni di estrazioni.