L’invito di Avvenire a “non spacciare ai bambini le famiglie gay come normali”

“Insegnare che le tipologie familiari sono numerose e ricche di sfumature”, far capire che è “normale mettere tutto sullo stesso piano” e “conoscere tutte le “tipologie di famiglia”, comprese quelle omosessuali”. Ebbene, avere questi intenti è sbagliato, perché significherebbe “vietare di pensare al solito, vecchio modello con una mamma e un papà”. Lo scrive Avvenire, con una non più celata nostalgia per i bei tempi del pensiero unico.

Oggetto del contendere è la riduzione a spettacolo teatrale di un libro Piccolo uovo, uscito l’anno scorso con testi di Francesca Pardi — lesbica e con quattro figli — e con disegni di Altan. È la storia per bambini di un uovo che decide di conoscere tipi differenti di famiglia, tra cui coppie gay e lesbiche. La compagnia Teatro19 che metterà in scena lo spettacolo il 12 e 13 marzo al Teatro Litta di Milano ha osato mandare email a tutte le scuole materne ed elementari della zona, invitandole ad assistere. Suscitando quindi lo scandalo del quotidiano della conferenza episcopale. Come si legge sul sito del teatro, lo scopo di questo spettacolo è far capire che esistono ormai tanti tipi di famiglie, con la loro dignità e in cui un bambino può crescere felice. Perché “spesso mancano le narrazioni che permettono ai nuovi bambini di riconoscersi come l’esito di una storia che li precede, li accompagna, li prosegue. Bisogna trovare le parole. Bisogna potersi specchiare per vedersi dentro La Storia. Ci vogliono nuove fiabe per le nuove famiglie”.

Già a febbraio c’erano state polemiche da parte di alcune madri scandalizzate per lo spettacolo andato in scena nel teatro di Casalpusterlengo. E se ne prevedono anche a Milano, dove il consigliere del Comune Matteo Forte (Pdl) promette una interrogazione. Non è la prima volta che il libro — che non è di certo un saggio barricadero ma una fiaba per insegnare ai più piccoli l’importanza della tolleranza e dall’accettazione della diversità nelle famiglie — è sotto il fuoco delle polemiche da parte degli integralisti. Infatti, già Forza Nuova minacciò persino roghi in piazza del testo ‘sacrilego’ e venne a galla il malumore di chi accusava di plagiare (da che pulpito, è proprio il caso di dirlo) i bambini.

piccolo uovo

Siamo di fronte all’ennesimo circolo vizioso clericale in cui sprofonda una Chiesa che perde consensi e si irrigidisce su posizioni più integraliste. Gli strali delle gerarchie ecclesiastiche contro le nuove famiglie — come gli attacchi frequenti di Benedetto XVI — vengono fatti propri e amplificati da movimenti estremistici, ma in seguito è lo stesso giornale dei vescovi a demonizzare le coppie omosessuali. Uno schema che si ripete per gli attacchi alla dignità dei gay, descritti sulla base di dubbie ricerche come dei menomati e vittime di disagi psicologici (capita del resto anche agli atei, vilipesi come privi di umanità). Gli omosessuali sono oggetto di denigrazione sistematica da parte degli integralisti più attivi e solerti specialmente sul web, cui fa da megafono proprio la stampa più quotata. Un processo che alimenta l’omofobia, con la legittimazione intellettuale da parte di un certo mondo cattolico e con il braccio secolare di frange come quelle dei neo-fascisti.

Intorno alla vicenda Avvenire ha costruito un vero e proprio caso, con tanto di intervista all’esperto e all’autrice, di cui si enfatizza l’essere lesbica. Il tutto, casualmente, il giorno dopo che Bersani ha inserito le unioni civili tra gli otto punti del suo programma. Un intento prontamente attaccato dal direttore Marco Tarquinio, che non ha saputo trovare altra argomentazione che il ricorso al benaltrismo: il riconoscimento delle coppie di fatto viene ironicamente definito “un’emergenza epocale” in periodi in cui sarebbe invece opportuno pensare alla “crescita economica”. Che in effetti si potrebbe finanziare con gli oltre sei miliardi che la Chiesa attinge ogni anno dalle casse pubbliche.

Avvenire non arriva ai roghi chiesti da FN, ma auspica la censura. Ai bambini non si deve far sapere che i genitori omosessuali esistono in carne e ossa e che possono crescere dei figli come le famiglie etero (e lo confermano studi recenti sulle adozioni). È preferibile continuare invece a ricordare loro l’esistenza di impalpabili entità sovrannaturali e a indottrinarli anche a scuola quando sono molto piccoli e malleabili. Tutto molto logico e razionale.

Non sarà facile approvare una legge contro l’omofobia, perché sono in tanti a sapere di avere la coda di paglia.

La redazione

Archiviato in: Generale, Notizie

157 commenti

Giuliano

Va riconosciuto che l’Uaar si è da sempre spesa sul tema dei diritti al variegato mondo Lgbt. Le bandiere giallonere e molti militanti hanno partecipato alle marce del Gaypride anche quando la politica, di destra e di sinistra, snobbava il problema adducendo scuse ipocrite se non affermazioni offensive o irriverenti.
Che adesso alcuni capetti di partito, decotti ed in procinto di essere rottamati, mettano il tema nella top eight sa molto di ultima chance per restare a galla. Infatti costoro sono gli stessi che se ne sono sempre fregati di dare una soluzione ai problemi sollevati da minoranze (valutate in quanto tali, soprattutto, dal punto di vista elettorale) per non dispiacere al blocco sociale preminente. Ciò vale per i diritti negati ai gay ma anche agli atei.
E non a caso queste categorie, nei partiti politici e nelle associazioni collegate, avevano un comune destino: essere accettate, pur marginalizzate, sino a quando non avessero esplicitato le loro idee. La stessa identica logica della Chiesa verso l’omosessualità e la pedofilia dei propri associati.

Sandra

“Che adesso alcuni capetti di partito, decotti ed in procinto di essere rottamati, mettano il tema nella top eight sa molto di ultima chance per restare a galla.”
Sei proprio sicuro che sia solo adesso? Persino Avvenire ricorda come l’ass. Majorino propose il libro negli asili milanesi, nel settembre 2011.

Sandra

h tt p://www.famigliearcobaleno.org/Appuntamenti.asp?id=147
h tt p://www.g a y.tv/ne ws/attualita/libro-per-bambini-sulle-famiglie-gay-a-rischio-ritiro-diffonde-comportamenti-illegali/

Giuliano

Non conosco l’assessore Majorino e non dubito che sia animato da buone intenzioni. Esattamente come tanti altri politici che a livello locale si danno da fare e propongono e fanno cose nuove. Resta il fatto che a livello nazionale, cioè l’orizzonte cui mi riferivo, i partiti si siano riempiti la bocca delle solite frasi buone per tutte le occasioni ma non abbiano fatto nulla (la Concia è stata addirittura fatta fuori dal Pd alle recenti elezioni).

Sandra

Come avrai senz’altro letto, le “buone intenzioni” di Majorino erano state condivise dal sindaco Pisapia.

La Concia era la terza candidata al senato per il PD nella sua regione, l’Abruzzo, dopo la Pezzopani e Marini. Considerando che nel 2008 il PD ottenne 7 senatori dall’Abruzzo, non sembra ragionevole immaginare improbabili complotti del PD ai danni di rappresentanti omosessuali. Se non altro per l’alleanza con Vendola.

Se adesso i grillini vogliono farsi passare per i paladini della novità presso i ggiovani, dovrebbero spiegare quanto sia accettabile che il loro capo usi termini come “b u s o n”, perfetti sulla bocca di un vecchio al tavolo da tresette del paese.

Marcotullio

“Avvenire” non fa altro se non suggerire, a chi vuole seguirne i consigli, l’applicazione ad un aspetto particolare della vita d’un principio generale recentemente ribadito dalla Corte Europea per i diritti dell’ uomo, con una sentenza da voi sollecitata riguardo al Crocifisso nelle aule scolastiche: i genitori hanno diritto di educare i figli in base alle proprie convinzioni religiose o filosofiche.

faber

Proviamo a stabilire alcuni punti fondamentali:
-Punto 1: differenza tra libertà di scelta e imposizione. Una famiglia (dal mio punto di vista scellerata) può educare il proprio figlio al non rispetto delle coppie omosessuali. Questa è libertà di scelta.
I bambini non devono assistere ad uno spettacolo (o al contrario devono farlo per forza). Questa è imposizione.
-Punto 2: il ruolo educativo dei genitori è senz’altro fondamentale. Tuttavia TUTTE le società civili hanno delegato una parte del processo educativo alla collettività. Questo per garantire il trasferimento di una serie di competenze e conoscenze alle generazioni future, in altri termini per garantire la corretta strutturazione della società futura. Pertanto si, è vero, i genitori hanno il diritto di scegliere che tipo di educazione dare ai propri figli ma solo PER LA PORZIONE CHE COMPETE LORO. In altri termini i genitori non sono padri padroni liberi di fare dei figli ciò che vogliono. La società tutela il bambino proprio grazie all’educazione collettiva (che, per come la vedo io, deve essere proprio per questo pubblica).
– Punto 3: mettere in mezzo il caso del crocifisso penso che sia in questo caso la solita strategia “trollica” per sollevare il polverone e non parlare dell’argomento specifico del post. La strategia è sempre uguale: si dice qualcosa che, notoriamente, suscita nell’interlocutore risposte veementi, si avvia così una flame war e dell’argomento principale non si discute più. Mi infastidisco sia per la disonestà intellettuale di chi la mette in pratica che per il fatto che ci sia chi abbocca. In ogni caso, ti rimando al punto 1: crocifisso in casa=libertà di scelta; crocifisso in aula=imposizione.

Marcotullio

E io potrei dire: “Insegnamento in famiglia di concetti sulla sessualità divergenti dall’insegnamento della Chiesa = libertà di scelta; insegnamento a scuola dei medesimi concetti = imposizione.

faber

Se abitassimo nello Stato della Chiesa ovviamente avrebbe senso quello che stai dicendo. Dal momento che abitiamo nella nazione Italia che, per quanto clericale, non è dipendente almeno formalmente dalla parola della chiesa, nelle scuole pubbliche ciò che pensa o non pensa la chiesa non deve entrare nè dalla porta nè dalla finestra. Possibile che vi risulti tanto difficile scostarvi una attimo da quello che lanciano dalla bocca oltre Tevere?

gmd85

@Marcotullio

Adesso, spiegami perché il tuo ragionamento non si applica mai a quegli insegnamenti che a scuola non servono e che vengono fatti ampiamente al catechismo. Sei un po’ paracu.lo, dai.

Ah, nessuno obbliga i genitori a far assistere i figli, eh. Ma un minimo di apertura non guasterebbe.

Serlver

IL diritto all’educazione non è il diritto alla pretesa di crescere delle piccole repliche di sé stessi modello replicanti alieni. Compito della scuola, oltreché insegnare, è anche quello di colmare (e di correggere) le lacune educative delle famiglie, quando queste pretendono di inculcare insegnamenti antisociali.

Stefano

@ Marcotullio

“i genitori hanno diritto di educare i figli in base alle proprie convinzioni religiose o filosofiche”

In quale punto qualcuno qui ha previsto di imporre ad omosessuali o etrosessuali cattolici qualcosa?

Fate quel che volete.

Ora se questo ti è chiaro, la cosa diventa semplicissima: la chiesa non può impedire a omosessuali ed eterosessuali non cattolici di seguire le proprie convinzioni filosofiche.
Pare sia questo il punto che, non si sa come mai, continua a sfuggirvi.

Se per caso tu fossi turbato dal fatto che pecorelle potrebbero essere sviate da pensieri alternativi tieni conto che invece ci sono liberi pensatori che non sono sviati da pensieri alternativi. Chiediti il perché, visto che sei il portatore di “novelle”.

gmd85

@Marcotullio

A parte il fatto che non stiamo parlando di crocifissi:

i genitori hanno diritto di educare i figli in base alle proprie convinzioni religiose o filosofiche.

Quindi? A FN e Avvenire cosa importa delle unioni civili o della rappresentazione in questione? Cos’è, vedere una rappresentazione fuorvia a vita un bambino? Forse che la unioni civili obbligherebbero gli/le eterosessuali a diventare omosessuali e a unirsi fra individui dello stesso sesso? Forse che le unioni civili costringerebbero gli/le etero a educare i propri figli diversamente dal loro credo o pensiero? Se si, sarei proprio curioso di sapere secondo quale implicazione logica.

Marcotullio

“Forse che le unioni civili costringerebbero gli/le etero a educare i propri figli diversamente dal loro credo o pensiero?”. No di certo, e nessuno lo sostiene. Ma qui si tratta d’un’ attività scolastica, che non ha nemmeno – come scrive Faber – il compito di “garantire il trasferimento di una serie di competenze e conoscenze”, ma ha quello d’ instillare una determinata mentalità, che potrebbe non essere condivisa dai genitori.
E se si domanda: “vedere una rappresentazione fuorvia a vita un bambino?” si fa, invero, una domanda ragionevole. Tuttavianon si potrebbe farla anche riguardo al vedere un’immagine appesa al muro? E al sapere che in tenerissima età si è stati battezzati? Tutte cose contro le quali vi battete come giaguari non smacchiati.

Stefano

@ Marcotullio

ha osato mandare email a tutte le scuole materne ed elementari della zona, invitandole ad assistere

E ti pare chi ci sia un “invito ad assistere” per i crocifissi messi in luoghi pubblici? Con repliche tutti i giorni?
Con il compito di ” instillare una determinata mentalità, che potrebbe non essere condivisa dai genitori”
Mah…

manimal

@marcotullio

l’istruzione obbligatoria magari, anche oggi, non è condivisa da tutti i genitori.
non di meno resta obbligatoria (formalmente, per lo meno).
lo trovi opportuno?
o pensi che sia una indebita ingerenza sui diritti inalienabili dei genitori nei confronti dei propri figli?

gmd85

@Marcotullio

Instillare? Guarda che non parliamo di tecniche del terrore, sai? Mi spiegherai, allora, perché la rappresentazione in questione instilla e rappresentazioni con tematiche condivise dalla massa dei genitori, no. Cos’è, l’instillare si evince dalle tematiche?
La domanda sul fuorviare la si fa esattamente su ciò che hai detto? Allora? L’utilità della tua domanda qual’è, se non quella di riempitivo?
E come al solito, invece di un minimo di apertura, subito pronti a sbraitare e a rimuovere ciò che non vi piace. Complimenti, davvero.

Sandra

Così comincia l’articolo di Avvenire.
“Famiglia? Vietato pensare al solito, vecchio modello con una mamma e un papà. “

Vietato da chi? Nessuno vieta di pensare alla famiglia vecchio modello. Si vorrebbe aggiungerne altri, ma nessuno ha vietato a una coppia etero di formare una famiglia.

Priapus

Il pensiero unico e Marco Tullio Chiericone sono terrorizzati all’idea che idee nuove
penetrino nelle menti dei bambini; rischierebbero di far abortire il plagio.
Perciò l’intimidazione, di cui le stesse famiglie sono più vittime che attrici.

Enza

@ Sandra

Infatti hai ragione, nessuno vieta niente, si sta solo cercando di inserire nuovi punti vista, di allargare le vedute. Perché continuare a guardare il mondo ad angolo acuto, quando la visione a 360° è decisamente migliore?

manimal

non sapevo che i genitori avessero “diritti” nell’ambito della potestà genitoriale.
credevo vi fossero doveri nell’interesse del minore.
altrimenti non saprei spiegarmi perchè in taluni casi il tribunale dei minori giunge a togliere la potestà di cui sopra.
in altre parole, il genitore satanista, nazista, stalinista, elettricista farmacista laicista, cristista, ha il pieno diritto di educare la propria prole nel modo che più gli aggrada?
anche andando contro i fondamenti etici su cui è basata l’organizzazione suprema che dovrebbe tutelare i diritti di tutti gli abitanti dello stivale (parlo della svilita Repubblica Italiana, che contrariamente alla ccar, appartiene a TUTTI noi)?

Marcotullio

@Minimal. “Non sapevo che i genitori avessero “diritti” nell’ambito della potestà genitoriale. Credevo vi fossero doveri nell’interesse del minore“.
Certamente, ma ogni dovere comporta anche i diritti necessari ad esercitarlo.
“Altrimenti non saprei spiegarmi perchè in taluni casi il tribunale dei minori giunge a togliere la potestà di cui sopra“.
Il Giudice toglie tale capacità se le azioni o le omissioni di chi la esercita integrano “grave pregiudizio del figlio” (c. c. art. 330). Nota: DEL FIGLIO. L’ipotetico contrasto con “i fondamenti etici su cui è basata l’organizzazione suprema che dovrebbe tutelare i diritti di tutti” non è preso in considerazione e, perciò, non consta che si sia mai posta alcuna questione di “pregiudizio ideologico“. Dunque è vero, nel presente ordinamento giuridico, che ogni il genitore, quale che sia il suo orientamento “filosofico o religioso (Corte Europea)“, esercita il dovere “d‘educare la propria prole” attraverso “il pieno diritto” di farlo “nel modo che più gli aggrada”. D’altronde se si facesse diversamente s’entrerebbe in un ginepraio. Tutto ciò è tanto vero che – pur essendo l’ istruzione obbligatoria, “per garantire il trasferimento di una serie di competenze e conoscenze alle generazioni future”, come correttamente scrive faber – sono ammesse sia l’istruzione privata (anche in scuole non paritarie), sia la cosiddetta “scuola paterna” (istruzione in famiglia, a cura diretta dei genitori). La scuola pubblica, tutt’al più, può (e deve) andare oltre le “competenze e conoscenze”, spingendosi sul terreno “etico”, soltanto mantenendosi strettamente nell’ambito dei “valori” sanciti dalla Costituzione (che si possono presumere universalmente condivisi). Invece su questioni controverse … deve tacere. Dunque, per venire alla nostra discussione, se fa educazione antiomofobica (ispirandosi all’art. 3 della Costituzione) fa benissimo, se sostiene il pro o il contro in materia di “matrimonio gay” o di “adozione gay” (materie non previste dalla Costituzione e controverse), sbaglia e fa un segnalato favore all’ istruzione privata.

gmd85

@Marcotullio

Suppongo quindi che una scuola privata, che deve comunque fornire un’istruzione basata su programmi ministeriali, non dovrebbe sostenere il pro o il contro di matrimoni e adozioni gay.
E poi, che facciamo, eliminiamo dalle scuole tutte le iniziative di sensibilizzazione contro, droga, fumo e quant’altro o eliminiamo l’educazione sessuale (che già è fatta alla carlona), perché non sono temi trattati dalla costituzione? Tra l’altro, l’art. 29 della CI parla di matrimonio, non di matrimonio fra persone di sesso diverso o dello stesso sesso. Quindi non c’è niente di male ad approfondire. Ma voi siete proprio presi dalla smani di additare e di bollare ciò che non vi piace.

Serlver

Comunque c’è da dire che lo spettacolino diretto alle scuole primarie di tale libro sa più di propaganda che altro. A mio avviso il movimento deve scegliere altre strade se vuole attuale un processo di vera accettazione sociale dell’omosessualità attraverso la sua normalizzazione, in primis rivedendo proprio l’immagine che vogliono dare di sé attraverso le manifestazioni pubbliche.

faber

Esempio di immagine poco “adatta” diffusa attraverso le manifestazioni pubbliche?

Marcotullio

@gmd85
“Suppongo quindi che una scuola privata, che deve comunque fornire un’istruzione basata su programmi ministeriali, non dovrebbe sostenere il pro o il contro di matrimoni e adozioni gay”.
La questione, per ora, non fa parte dei programmi ministeriali. Personalmente non vedrei la cosa come particolarmente opportuna, comunque una scuola privata esplicitamente orientata in senso ideologico è più libera d’una scuola pubblica, sempre che non insegni veri e propri disvalori ripudiati dalla Costituzione (ad esempio il razzismo).
“Eliminiamo dalle scuole tutte le iniziative di sensibilizzazione contro, droga, fumo e quant’altro o … l’educazione sessuale … perché non sono temi trattati dalla costituzione?”
Mettere in guardia i giovani contro comportamenti potenzialmente dannosi per la loro salute non fa altro che applicare il 1° comma dell’art. 32 della Costituzione.
” L ’art. 29 della CI parla di matrimonio, non di matrimonio fra persone di sesso diverso o dello stesso sesso”.
E’ un’interpretazione controversa (non dico insostenibile, però mi concederai che è alquanto controversa) . Casomai si potrà discuterla in una Secondaria Superiore, persino in una III Media, facendo sentire tutte le campane. Nella scuola materna … mi sembra un po’ presto!
Non è, invece, mai troppo presto per insegnamenti ispirati all’a art. 3, 1° comma, della Costituzione (nessuna discriminazione di persone o gruppi umani), anche applicati in modo specifico al caso degli omosessuali.

gmd85

@Marcotullio

<blockquote<La questione, per ora, non fa parte dei programmi ministeriali. Personalmente non vedrei la cosa come particolarmente opportuna, comunque una scuola privata esplicitamente orientata in senso ideologico è più libera d’una scuola pubblica, sempre che non insegni veri e propri disvalori ripudiati dalla Costituzione (ad esempio il razzismo).

Le scuole private devono attenersi ai programmi ministeriali. Altrimenti, diventano luoghi d’indottrinamento e non escludo che già lo siano. In ogni caso, l’obiezione rimane. O le scuole private sono extracostituzionali?

Mettere in guardia i giovani contro comportamenti potenzialmente dannosi per la loro salute non fa altro che applicare il 1° comma dell’art. 32 della Costituzione.

No, l’art. 32 sancisce che lo Stato tutela la salute. Le campagne di sensibilizzazione non rientrano nella diretta attività dello Stato, a meno che non siano patrocinate dal Ministero della Salute.

E’ un’interpretazione controversa (non dico insostenibile, però mi concederai che è alquanto controversa) . Casomai si potrà discuterla in una Secondaria Superiore, persino in una III Media, facendo sentire tutte le campane. Nella scuola materna … mi sembra un po’ presto!

Che sia controversa per te, non vuol dire che sia controversa in assoluto. Mi spiegherai poi perché nella scuola dell’infanzia il matrimonio non può essere affrontato mentre la religione si. Cos’è, i bambini non sono maturi per il primo ma lo sono per la seconda?

Fossi in te, mi farei un giro per le scuole dell’infanzia. Anche solo una mezza giornata in una classe. Ti stupiresti delle capacità dei bambini. E parlo per esperienza. Ma temo che tu sia uno di quelli che: “no, è come dico io e se la cosa non mi piace mi arrabbio”.

davorl

Proviamo a cambiare qualche parola: “Avere questi intenti è sbagliato, perché significherebbe ‘vietare di pensare al solito, vecchio modello con il sole al centro dell’universo'”.

Il lupo perde il gregge ma non il vizio 😉

spapicchio

Nessuna famiglia è normale, tanto meno le cattoliche conservatrici: presente la famiglia Addams? 😆

Comunque le famiglie non appartengono alla CCAR – CEI.

Questi clericali dovrebbero darsi una regolata, perché non sono normali, e non è loro compito quello di definire cos’è normale, ma si devono confrontare con le famiglie reali, non quelle immaginarie per compiacere a preti, monsignori, religiosi, politici conservatori, capi partito, eccetera.

Federico Tonizzo

CONCORDO: SONO I PRETI, E IL CLERO IN GENERALE, A NON ESSERE “NORMALI” ! ! !

stefano marullo

@ Federico Tonizzo

Attento Federico, oltre le tue intenzioni, in frasi come queste si insinua una concezione intollerante del nostro prossimo. Ragionare per “categorie”è l’anticamera del fascismo.

Federico Tonizzo

@ stefano marullo
Ti ringrazio per il monito, comunque sono sempre stato antifascista.
Piuttosto, quello che non tollero ( 😉 ) è il fascismo insito nel pensiero (e spesso anche nelle azioni) della chiesa e dei suoi sostenitori… Posso aggiungere che sono, in proposito, un “intollerante pacifico”, nel senso che mi limito a dire quello che penso senza fare del male a nessuno.
Riguardo al ragionare per categorie: spesso è certo una semplificazione che può implicare il trascurare (o il non menzionare) le dovute eccezioni, ma tante volte ci si ricorre, ad esempio per necessità di concisione, per semplificare un discorso, per non essere prolissi; poi, certo: come ci sono delle “pecore nere”, non si può negare che ci siano dei “lupi albini” 😉

giuseppe

Ti ringrazio per il monito, comunque sono sempre stato antifascista.

Ci sono antifascisti che hanno atteggiamenti più fascisti dei fascisti. La tua intolleranza, ad esempio, tanto grave da considerare non normali tutti quelli che non la pensano come te; dici i preti, ma sappiamo benissimo che pensi cosi di tutti i cristiani.

stefano marullo

@ Federico Tonizzo
Naturalmente non mi sono neanche sognato di darti del fascista, leggo i tuoi interventi e so come la pensi. E’ solo che non si può combattere i fascismi (nel senso di totalitarismo dialettico e ideologico) attraverso il fascismo, sarebbe un tragico autogol.
Capisco anche il discorso sulle scorciatoie. Ma, occorre ribadirlo: crediamo che l’ateismo sia un valore ma talvolta si incontrano atei imbecilli e razzisti. C’è un cattolicesimo omologato e spesso liberticida ma esistono cattolici, per non dire preti e religiosi, che sono degnissime persone.
Io ho molta simpatia per gli evangelici italiani ma non riesco a parlare con uno che parla per slogan come Spapicchio. E con uno, per dire, come Antonio 72, cattolico, ci parlo volentieri senza peraltro condividere quasi nulla del suo pensiero che però non è mai banale

robby

ma perchè ragionare per anticamere,non è da stalinisti,oppure a priori,da una menta pregiusidiziosa,adesso solo il fascismo a il copyright del pregiusizio e delle categorie,certo che in italia si legge storicanente tanto……il fascismo non è altro che una dittatura personalistica,figlia del repubblicanesimo,e del socialismo da intelletuali,che si amalgano…e si defini fascisno,ma ogni epoca a i propi fascismi,o stalinismi….

spapicchio

@ Federico Tonizzo

io direi: ragiona pure per categorie, non mi risultano espressioni fasciste… ma autorevoli e vivaci, forse un po’ retoriche e con uno sfondo vagamente ironico, esprimendo delle evidenze incontrovertibili.

Anche per gli evangelici i preti ed il clero non sono affatto “normali”: sono stati aboliti da Gesù Cristo e dal Nuovo Testamento, così come tutte le caste sacerdotali ecc…

Federico Tonizzo

@ stefano marullo

“E’ solo che non si può combattere i fascismi (nel senso di totalitarismo dialettico e ideologico) attraverso il fascismo, sarebbe un tragico autogol.”
Scusa Stefano, ma come faccio a leggere queste tue parole senza pensare che tu mi creda, in qualche modo, “fascista”? Oppure, ti prego di spiegarmi dove erro nell’interpretare quello che scrivi…
Il massimo di “intollerante” (o, se vuoi, di “belligerante”) che mi sono spinto a dire qui, in passato, è che se i Piemontesi non si fossero fermati solo un poco più in là della breccia di Porta Pia, ma (gìà che erano arrivati fin lì, era solo questione di fare 31 senza fermarsi al 30…) si fossero spinti per esempio a esiliare a vita (magari in qualche isoletta solitaria in mezzo al mare, come altri fecero – con tutta naturalezza – per Napoleone) il papa e la curia (pensa a quanto andava dicendo Garibaldi di Pio IX) e a requisire tutti i possedimenti dello Stato Pontificio, e se in seguito Mussolini prima, poi i “Costituenti” della Repvbblica Italiana (e pensiamo p. es. a De Gasperi e Togliatti), poi i politicastri democristiani, poi Craxi e Tremonti con l’otto per mille, poi i successivi politicastri “filoclericali-e-filo-radici-cristiane-per-opportunismo” eccetera eccetera fino a Mario Monti, non avessero completamente vanificato anche quanto si era ottenuto con Porta Pia, ORA non saremmo nella schifezza di situazione in cui siamo, cioè nella situazione per cui il 20-25% degli immobili situati geograficamente in Italia appartiene alla “chiesa”, e non ci sarebbero, nella sola Roma, 10000 (diecimila) testamenti all’anno in favore della “chiesa”, non avremmo leggi clerical-medievali sulla bioetica, sul matrimonio, sull’inizio-vita, sul fine-vita eccetera, nè avremmo “distrazione” di fondi dapprima destinati alla pubblica istruzione e poi dirottati verso la “privata” (o “equiparata”) istruzione, eccetera eccetera, i finanziamenti alla “chiesa” (sei milioni di euro all’anno secondo l’UAAR, nove milioni secondo Odifreddi in “Perchè non possiamo essere cristiani – e meno che mai cattolici”). Al punto che – secondo me – siamo il paese più “ridicolo” (ho appena usato un eufemismo) del mondo e – non solo secondo me – rischiamo molto una sanzione economica da parte dell’Unione Europea per “aiuti di stato” al Vaticano.
Io questo non lo tollero, anzi, ne sono profondamente inferocito: ti sembro troppo intollerante?
Se sì, allora consentimi di raccontarti una cosa personale. Una signora mia amica ha una sorella, e ha la madre di circa 80 anni; il padre di questa mia amica è mancato dieci anni fa. Questa mia amica vive, per motivi di lavoro, a 250 km dalla madre, e anche la sorella non abita vicinissima alla madre per analoghi motivi. Questa mia amica ha ancora una consistente somma da pagare, per ancora circa 20 anni, per il mutuo per la propria casa. La madre, cattolica, si è lasciata avvicinare e frequentare da una beghina (una tutto-fare-volontaria-in-chiesa, poco o niente manca che faccia il lavoro completo da “sacrestana”, ma senza esserne pagata), beghina che da circa un decennio scrocca periodicamente alla signora 80enne delle somme “per far studiare un seminarista-missionario in Africa” (un seminarista-missionario che studia da seminarista-missionario in Africa da 10 anni???) e anche con altre scuse varie ed eventuali ed occasionali e contingenti; inoltre, il prete locale circa un anno fa ha proposto/chiesto alla signora 80enne che lasciasse in testamento la sua casetta con giardino e i suoi averi “alla chiesa”: per fortuna, l’anziana signora ha avuto il barlume di lucidità sufficiente per rispondere “No, ho due figlie a cui pensare”, ma ovviamente non è da escludere che il prete ci riprovi e che l’anziana signora (che tra l’altro inizia ad avere problemi neurologici) ci caschi, nonostante le due figlie siano sull’allerta.
Tocco finale (notizia propri di oggi): la signora 80enne ha voluto, per il decimo anno consecutivo, mettere un annuncio commemorativo, con foto, per il marito deceduto 10 anni fa, sul “giornale” (un foglio piegato a fare 4 “pagine”) della (piccola) parrocchia locale, e far dire una messa per il defunto marito: alla richiesta di “offerta libera” per il tutto, l’anziana signora ha dato 100 euro, e la suora che li ha ricevuti ha commentato che erano “pochi” (!!!), e non ha nemmeno dato all’anziana signora la ricevuta (non so, forse sarebbe stata utile per la dichiarazione dei redditi alla voce “erogazioni liberali”?), insomma: un introito della chiesa in NERO, da moltiplicare per tutti gli altri avvenimenti similari e non similari che avvengono in un anno, comprese le suddette “scroccature” per il fantomatico “seminarista-missionario-in-Africa-da-dieci-anni-e-non-ha-ancora-finito”.
Personalmente non “tollero” affatto questo modo di fare della “chiesa”, anzi ne sono profondamente inferocito, quindi ti domando: tu “tolleri” questo modo di fare della “chiesa”?

Per quella che è la mia esperienza di dialoghi (amichevoli) su argomenti religiosi con i cattolici (intendo: quelli che conosco di persona, non quelli che qui commentano le Ultimissime e che possono anche non essere banali, come dici tu), constato che essi generalmente si considerano cattolici ma, se approfondisco con loro i discorsi, li trovo o assolutamente superficiali, o non informati su quello che è realmente il “cristianesimo cattolico apostolico romano” nella sua dogmatica e su quello che richiede ai fedeli nella prassi (oppure sono deliberatamente ed entusiasticamente irrispettosi del “non fornicare” e del “non desiderare la donna d’altri”, et similia), e lasciamo perdere per pietà la questione della loro non conoscenza della Bibbia e della loro non conoscenza della storia criminale del Cristianesimo (per dirla con Deschner) e della loro non conoscenza dell’esistenza (e tantomeno dei contenuti e di chi sono i loro autori) della “Crimen Sollicitationis”, della “De Delictis Gravioribus” e delle “Linee guida sulla pedofilia”…
A molti sedicenti (o “secredenti”) “cattolici” ho proposto lo stupendo test “quantosei.cattolico.info” pubblicato tempo fa dall’UAAR; ebbene: pochi hanno accettato di confrontarsi con il test, e quelli che lo hanno fatto sono risultati non cattolici, ma invariabilmente “spiritualisti”.
Poi ci sono quelli che, pur avendo anche un eventuale (minimo sindacale di) spessore cognitivo sul cristianesimo, e magari pur dicendo “a Dio non si arriva con la ragione, Dio si sente con il cuore” affermano “puoi dirmi tutto quello che vuoi di razionale, ma io ho avuto delle esperienze personali della presenza di Dio nella mia vita, ma non te le posso raccontare perchè sono cose mie intime”.
Cosa dovrei pensare di loro? Sì, saranno in genere anche persone normalissime ed apprezzabilissime nel resto delle questioni della vita, ma in fatto di convinzioni religiose sono quanto di più strano ed eterogeneo si possa immaginare (ognuno ha il suo “Dio personale”, quando va bene…). Cosa è quindi “normale”? Sinceramente non ce la faccio a pensare che queste persone non abbiano qualcosa (o molto) di “poco compreso” (sì, ho appena usato un eufemismo) nella loro concezione della loro religione, religione che dovrebbe essere la guida della loro vita (ne andrebbe del loro futuro nell'”Aldilà”!) ma che essi stessi non si sono generalmente curati di conoscere… non è, questo, un modo di essere (ovvero di condurre la propria esistenza) assurdo?
Tu trovi interessante parlare con Antonio72; io no, ho altri interessi nella vita. Forse dipende dalla nostra diversa formazione, umanistica la tua e scientifica la mia. Nessun problema, va ottimamente così.
Poichè trovo completamente assurdo che chicchessia in Italia nel 2013 e.v. – pur essendo degnissima persona – creda ancora alle favole delle religioni (ragion per cui ogni tanto faccio qui dei commenti un po’ stizziti sulle “credenze”, in particolare quelle dei cattolici), ma mi rendo conto da un lato che “ci deve essere pure qualche causa di tanta (per me scioccante) creduloneria”, dall’altro che il tono dei miei interventi può a volte risultare ai cattolici qui scriventi troppo “da saccente sprezzante” (in verità ti dico che non mi sento affatto saccente, ma sprezzante decisamente sì, sì, sì), ho comprato il libro “Capire la mente cattolica” di Edoardo Lombardi Vallauri, che spero di leggere quanto prima (ma ho altri libri da leggere con maggiore priorità).

Infine: non nego affatto (anzi!) che ci siano atei “imbecilli e razzisti”, nè che ci siano cattolici “degnissime persone”. Ma questo mi sembra superfluo dirlo, quindi fa’ pure come se non lo avessi detto.

stefano marullo

@ Federico Tonizzo

Te lo ribadisco, non ho mai pensato che tu sia fascista (un ateo fascista mi suonerebbe come ossimoro, Hitler, Mussolini o Franco facevano continuo riferimento alla Provvidenza). Contestavo certo “totalitarismo dialettico”. Comprendo la tua indignazione verso il sistema di potere della Chiesa Cattolica che dura da 1700 anni (e oggi sembra essere arrivato al punto più basso della sua storia recente); cosa vuoi farci, i faraoni ammantati dalle loro divinità resistettero per tre millenni. Nonostante tutto ci sono alla base della piramide (dove i dirigenti sono scelti per cooptazione, nel conclave) uomini e donne che lavorano per il proprio prossimo, non importa se hanno un velo o un clergyman, una minoranza non rumorosa, certo, ma esiste. Parlavo di Antonio 72 tra i cattolici che frequentano questo blog, certo mi trovo più a mio agio con Kaworu, Stefano, Sandra, FMmosconi, Batrakos…giusto per fare qualche nome…

spapicchio

@ stefano marullo

non sono uno che “parla per slogan”, anche se qualche volta uso delle espressioni sintetiche per scrivere le informazioni di base, anche solo per provare, ma quasi sempre con uno sfondo ironico, soprattutto quando si parla di religione, comunque c’è sempre un intento esplicativo, non direi impositivo.

Certo è che quanto si deve interagire con trolls, non è molto il caso di elargire eccessiva prolissità.

Lo slogan può avere in certi casi anche dei pregi come la immediatezza, che in un forum possono essere utili per comunicare idee, concetti, ecc…

spapicchio

Certo è che quando si deve interagire con trolls cattolici, non conviene né si addice elargire eccessiva prolissità.

Martin L'Utero

Una famiglia formata da un prete e la concubina (la perpetua) è una famiglia normale?
Ah già, ma in quel caso mancano i figli… solo perché è consentito l’uso del preservativo, però.

gmd85

Ma in realtà, se ci pensi, il modello familiare a cui tanto si ispirano non è proprio invidiabile, eh. Pensa: un cuckold la cui moglie si fa ingravidare da un altro e un figlio con più problemi che altro. In seconda analisi, poi, si ispirano proprio a una coppia aperta 😆

tommaso

Propongo di porre ai preti e ai loro seguaci la seguente domanda :

– Di fronte ad un bambino allevato da una coppia gay, come vi comportereste ? Lo trattereste come tutti gli altri oppure no ? E per quale motivo ?

faber

Guarda temo che la risposta sarebbe: lo tratteremmo come tutti gli altri. In questo caso il problema sarebbe proprio questo…

Reiuky

Io sono convinto che ti risponderebbero che lo tratterebbero come gli altri, ma, nei fatti, verrebbe trattato alla stregua di un essere infimo e indegno.

FSMosconi

“Insegnare che le tipologie familiari sono numerose e ricche di sfumature”, far capire che è “normale mettere tutto sullo stesso piano” e “conoscere tutte le “tipologie di famiglia”, comprese quelle omosessuali”. Ebbene, avere questi intenti è sbagliato, perché significherebbe “vietare di pensare al solito, vecchio modello con una mamma e un papà”

“anche chi è omosessuale è normale anche chi fa le corna è normale
anche se il papa dice che è male è una morale stanca e un po’ banale

tutto ciò che si sforna qui deve avere una norma si rende piatta ogni forma è una piattaforma
che non si aggiorna ma è nera come i cieli di Morgan su uno stato che non è laico ma Psyco come Norman

meglio la Tourandot almeno “nessun dorma” qui dove ogni idea buona va messa in format
mi vuoi spossato sposato con donna adorna ma porto le corna come i Bulls di Michael Jordan
ed è normale se il confine si scontorna è normale, e chi dice che non vale disinforma […]
abbraccio tutti come nel ballo di Zorba e chi pensa che non sia normale bruci come torba!

“la verità fa male lo sai è un pugno in faccia al costume perbene

-Madrac ft. CapaRezza, Normale

Cacchio, che sviolinata! 😯 😯

faber

Il concetto di normalità mi rende sempre piuttosto inquieto (tranne quando usato in chimica, ovviamente) perché implica alcuni problemi non da poco:
– Innanzitutto bisogna stabilire ciò che è “normale”. Qualsiasi criterio si utilizzi porta a delle vere e proprie trappole logiche. Supponiamo per esempio che per “normale” si intenda “proprio della maggioranza dei casi”. Se applicassimo questo criterio al caso umano avremmo il problema di escludere qualsiasi minoranza(morale, sociale, etica), per definizione, dal concetto di normalità. Tuttavia se tali minoranze esistono in una maggioranza di contesti indipendenti tra di loro (prendiamo il caso dell’omosessualità in diverse epoche storiche) allora si potrebbe dire che è “normale” la loro presenza.
– L’altra cosa che mi inquieta è che il concetto di normalità prescinde in toto dalla dimensione umana. Normale infatti è diverso da giusto così come è diverso da sbagliato, è diverso dal benessere (nel senso di stare bene in un’accezione ampia) così come dal malessere. L’essere umano nel concetto di normalità diventa una statistica, una determinata condizione umana diventa un punto di una distribuzione grosso modo gaussiana (non a caso chiamata anche distribuzione normale) e si porta a pensare che l’ambito del lecito o del giusto possa essere descritto da una sorta di deviazione standard.
– In terzo luogo la “normalità” implica il concetto di “normalizzazione”. Questa può essere un naturale processo di “moda” ma mi rende piuttosto agitato l’idea che possa essere anche un processo artificiale. Nulla è più facile della normalizzazione sociale, un evento calato dall’alto che sfrutta la naturale tendenza umana al gioco di ruolo (vedi esperimento di Standford) e, in particolare, alla creazione di una finta contrapposizione tra una maggioranza “buona” e una minoranza “causa di tutti i mali”.
– Infine basta guardare all’intera storia umana per rendersi conto che il concetto stesso di progresso umano si è basato proprio sulla sovversione dei precedenti canoni di normalità. Era forse normale che i neri avessero pari diritti? Era forse normale che le donne potessero laurearsi? Eppure Rosa Parks e Rita Levi Montalcini hanno sovvertito questi canoni e proprio da queste “anormalità” la società trae quotidianamente linfa vitale.

stefano marullo

@ faber

Condivido tutto quello che hai esposto dalla A alla Z.

Federico Tonizzo

@ stefano marullo
Simpaticissima inziativa! Poi metti lo spettacolo in youtube?

stefano marullo

@ Federico Tonizzo

No. E’ un tipico spettacolo “live” (e poi detesto youtube. Ehi, non lo dire in giro 🙂 ).

Enza

E’ giustissimo che una famiglia educhi come meglio crede un figlio, ma in questo caso, mi space ma quelli di Avvenire hanno torto, torto, tortoooooo. Un conto è educare i figli come meglio si crede, un conto è continuare sempre con sta solita tiritera della famiglia tradizionale e “normale”, facendo in modo che i bambini, continuino a pensare che gay, lesbiche e quant’altro, non siano a posto o peggio ancora che siano delle persone da evitare, in quanto “non normali” (per i loro genitori).
Andiamo! Nessuno è normale, nemmeno le famiglie cosiddette tradizionali, anzi, vi dirò, state attenti alla famigliola troppo perfetta e troppo perbenino….sono quelle le famiglie con più scheletri nell’armadio e con più marciume nascosto sotto il letto!
Ultima cosa e poi la pianto, perché continuano a pensare che i bambini siano degli esseri umani stupidi, indifesi e fessi? Se ben educati dai propri genitori (non come vogliono farci credere i soliti tradizionalisti), sono dei veri furbacchioni, intelligentissimi e per di più, se glie ne dai la possibilità, ti spiazzano con dei ragionamenti, che nemmeno tu adulto, sei mai stato in grado di fare.

Enza

@Federico Tonizzo
Grazie del link, molto interessante questa iniziativa dell’UAAR e il sito annesso, l’ho molto apprezzato, mi sa che lo passerò ai miei amici e conoscenti. Thank you!
Passalo anche a quegli allocconi dei catto-bigotti, sia mai che imparino ad evitare, di cadere sempre nelle solite pantomime anti-omosessuali e anti-tutto-quello-diverso-da-loro.

Federico Tonizzo

@ Enza
“Passalo anche a quegli allocconi dei catto-bigotti, …”
Già fatto l’anno scorso, appena fu pubblicato 😉

Florenskij

@ Stefano Marullo. Con rispetto, come al solito ( se accetta quest’espressione ).

Sul concetto di NORMALITA’ c’è qualcosa, anzi molto da mettere a fuoco, in relazione alle ridicole-grottesche diavolerie di padre Amorth. Premesso che il suddetto proviene da una famiglia non di stregoni, ma di avvocati esperti in diritto amministrativo ( uno anche docente universitario ), è lui stesso laureato in legge, è stato capo partigiano nel Modenese e fu vicino a personaggi aperti ai bisogni dei lavoratori in sede politica e legislativa come Dossetti e La Pira; quindi almeno in gioventù deve avuto i piedi per terra. Tuttora sembra pacato e sicuro di sè; forse sarà affetto da un “isterismo in quiescenza” o da”quiescenza isterica”.

Vediamo se per caso ci sia qualche argomento piccino piccino per pensare che nella storia umana operi qualcosa di demoniaco, in senso lato o in senso stretto, fate voi. A proposito di “possessioni” Manzoni ( in gioventù illuminista e aspro anticlericale, e comuinque sempre cultore del “santo vero” ): “UNA FEROCE FORZA IL MONDO POSSIEDE…” Ove “forza” è soggetto. ( scena finale di “Adelchi” ). Si dice che Leone XIII, di cui è riportata da F. Tonizzo la preghiera a San Michele Arcangelo avrebbe avuto una visione del prossimo dilagare delle forze demoniache nel 1886. C’è qualcuno che osa affermare che il XX secolo sia stato idilliaco, tutto pace e benessere?

– E’ NORMALE che la Rivoluzione Francese, iniziata con l’entusiastica proclamazione dei Diritti dell’Uomo ( libertè, fraternitè, egalitè ) abbia fatto lavorare “razionalmente” la ghigliottina tagliando sessantamila teste? Che nel suo corso siano successe cosette come le “stragi di settembre” del 1792 ( un migliaio di morti scannati dalla plebe penetrata nelle carceri: “esecuzione” esemplare quella della principessa di Lamballe, sventrata dall’inguine in su, cadavere trascinato nudo per le strade e testa mozza mostrata alla sua amica Maria Antonietta, come e peggio di Ipazia )? Glissiamo sul genocidio in Vandea; lascio a voi cercare la documentazione su come venne “risolto” il problema della fastidiosa presenza del bambino Luigi XVII
( maltrattamenti, sporcizia, restrizione in cella, derelizione e inedia da parte dei futori della Umanità rigenerata).

– E’ NORMALE che siano tuttora intitolate strade ( via Monte Napoleone, Foro Bonaparte ) a un personaggio, tuttora altamente considerato, che diffuse il progresso in Europa
( Codice Civile e quant’altro ) facendo – calcolo per difetto – più di un milione di morti?

– E’ NORMALE che quattordici anni dopo i brindisi per l’inizio del XX secolo, preconizzato come era della pace & fratellanza universale, grazie al trionfo della scienza e della tecnologia laica ( grande icona la Tour Eiffel ), le potenze europee, le cui classi dirigenti si intrattenevano con operette, valzer e quadriglia, si siano dilaniate l’una con l’altra, facendo milioni di morti fucilati, mitragliati, cannoneggiati, gasati, bruciati con lanciafiamme?

-E’ NORMALE che che la Rivoluzione Russa, preconizzata come trionfo dell’uguaglianza, si sia risolta nella creazione di uno stato totalitario-schiavista, con gulag e milioni di morti?

– E’ NORMALE che le paturnie di un giovane disadattato con i baffetti abbiano portato a una seconda guerra mondiale, con decine di milioni di morti e torturati, tra cui Ebrei della Shoah, Polacchi e quant’altri?

– E’ NORMALE che un giovane socialista estremista, accesamente filopopolare ( gli avevano dato il nome di un rivoluzionario-anticolonialista messicano ) contrario alla guerra ( di Libia ) si sia trasformato in un guerrafondaio ( 650.000 morti nella I G.M., dittatore e autorizzatore di stermini di “indigeni barbari” con bombe a gas?

– E’ NORMALE che un popolo guerriero, ma con tradizioni di onore e gentilezza, come quello giapponese, sia autore della strage e della tortura efferata di 300.000 cinesi, uomini e donne ( lo “stupro di Nanchino” 1937 )?

– E’ NORMALE che intrepidi propugnatori della liberaldemocrazia come Churchill abbiano difeso tali valori con bombardamenti a tappeto che fecero centinaia di migliaia di morti, anche con “tempeste di fuoco” provocate intenzionalmente, a base di bombe al fosforo ( da ricordare l’inutile massacro di Dresda, a guerra ormai vinta )?

– E’ NORMALE che le disinteressate e affascinanti ricerche di giovani ed entusiasti scienziati atomici abbiano portato allo sterminio istantaneo di centinaia di migliaia di persone in due palle di fuoco ( Hiroshima e Nagasaki 1945: facciamo tre o quattrocentomila )?

( Ho trascurato per il momento le stragi attribuite a Jahwè, il “Dio degli eserciti”, agli Ebrei da Lui prediletti e dai Cristiani: problema da trattare, ma in altra sede; in ogni caso “cose” piuttosto artigianali , rispetto alle stragi “laiche”, molto più tecnologizzate).

Chissà se è poi tanto “ANORMALE” pensare, o almeno ipotizzare che l’universo, oltre alla faccia bella e splendente, quella propagandata in carta patinata dalle agenzie turistiche, ne abbia una oscura, inquinata da una potenza malefica?
Magari una strapotenza con un raggio d’azione mondiale o addirittura cosmico ( come suppone il sottoscritto ).

L’idea che una entità biologica possa intrufolarsi dentro un’altra entità per godere di determinati vantaggi sembra comico-grottesca; perchè, non è questo il comportamento dei virus, che condizionano i nuclei delle cellule per farsi riprodurre ? I poveri cristianucci ( o cristicoli. o cattopitechi che dir si voglia ) ogni domenica recitano la formula “Creatore… di tutte le cose visibili ed INVISIBILI…”. Le “cose invisibili” sono ( o sarebbero ) le emanazioni di forze, i campi morfogenetici, le “entelechie” le “potenze” , le entità “angeliche” ( “formatrici”, da “anghelos = “informatore” ) di cui sappiamo pochissimo, come poco o nulla sapevano gli antichi su virus, microbi, radiazioni di fondo, onde elettromagnetiche e quant’altro. O forse c’è da pensare che la moderna scienza laica ormai conosca il 90 per cento dei fenomeni dell’universo, e che quindi ci sia ben poco da scoprire ulteriormente?

Non so se l’ha già fatto, ma inviterei lei e gli altri a leggere realmente e per intero i libri di don Amorth, e magari anche
( c’è su Internet in Inglese ) “Hostage to the Devil” di Malachi Martin: cinque casi di “possessione” ( non trascuro le virgolette ) descritti da uno scrittore di alto livello, anche se personaggio discusso e da discutere, che inizia, guardi un po’, proprio dallo “stupro di Nanchino” in cui un sacerdote missionario è alle prese con un “serial killer” ( l’esistenza di questo tipo umano, che gode a fare il male per il male, è documentata, non le pare? ). tanto orrendo, il fatto di Nanchino, da indurre al suicidio l’autrice Iris Chang. C’è poi tutta una letteratura a cui un razionalista critico dovrebbe dare almeno unoo sguardo. O è già tutta “quaestio judicata”?

Sono in attesa di grasse risate e sganasciate, soprattutto quelle di fab, il quale si è detto convinto che nella CCAR, dismessa da poco la penna d’oca, si siano appena accorti dell’esistenza del motore a scoppio: motore peraltro inventato nell’800 dal prete – ingegnere, Eugenio Barsanti ( con la ulteriore collaborazione del laico Matteucci, questo per la precisione ).

PS Sulla favola dell’ovetto esploratore verrebbe da trattare l’argomento della “società liquida” alias “società aperta” con tendenza al disfacimento dei punti di riferimento ( Zygmunt Bauman ). Semmai in un altro intervento o in un’altra occasione.

Stefano

@ Florenskij

Dopo tutto questo “normale” si chieda perché è “normale” che lei adori il suo dio onnipotente che lo permette.
E si chieda se lei per rispettare la libertà di qualcuno che vuole uccidere altri glielo concede potendo senza alcun pregiudizio per sé fermarlo.
Pare che quando gli è andata il suo dio lo abbia fatto con gli uomini, senza chiedere alcun permesso.
Quando ci ha riflettuto, scoprirà come i suoi interventi siano non solo risibili ma addirittura controproducenti per la sua mitologia. E per il suo tempo.

Stefano

@ Florenskij

Invece di perdere tempo con questi inutili pistolotti a difesa di un clown, chieda al principe del male quante lenticchie ha in mano dopo averne prese da un sacchetto. È semplicissimo Florenskij. Che vuole che sia per uno che fa sfracelli come quelli che ha elencato. Glielo ho già detto decine di volte. Fino a quel momento, per favore, ripeto, per favore, eviti di postare spazzatura qui. Mi sembra chiaro no?
Se continua non si stupisca se qualcuno salta su e la prende per i fondelli: è la risposta più adeguata.

stefano marullo

@ Florenskij

Hegel avrebbe già la risposta (“tutto ciò che è reale è anche razionale”) che si presta ovviamente a qualsiasi abuso. Una lettura diversa potrebbe essere che l’uomo sa anche essere “disumano” ma anche questo fa parte della sua “natura”. Nel suo ultimo libro l’entomologo Edward O. Wilson (a breve ci sarà una recensione su questo blog) cita William James nel suo saggio contro la guerra del 1906 che ad un certo punto scrive: “L’uomo moderno eredita tutta l’innata bellicolosità e tutto il culto della gloria dei suoi progenitori. Mostrare l’irrazionalità della guerra non gli fa né caldo né freddo. Gli orrori lo affascinano. La guerra è la vita all’ennesima potenza; è la vita in extremis; le spese di guerra sono le uniche che gli uomini pagano volentieri, come ci mostra il bilancio preventivo di tutte le nazioni”. Lei può sforzarsi di spiegare tutto questo con un arcano-arcaico peccato originale, ma la sua trasmissibilità mi pare quanto più di orrorifico ci possa essere, degno di un dio feroce e cinico. Altri hanno provato a farlo con gli strumenti delle scienze (la corrispondenza tra Einstein e Freud se la ricorda?); credo che “Anatomia della distruttività umana” di Fromm sia un libro ancora attualissimo e tutto sommato ci induce all’ottimismo della volontà.
Quando a p. Amorth, ho letto, mi pare di averlo già detto più volte, i suoi libri (altrimenti non potrei farci satira). Le dico di più, per sua curiosità: ho conosciuto almeno quattro preti esorcisti e in più di uno ho potuto constatare l’assoluta buona fede (che non ci esime dall’errore né dall’autosuggestione).
Con analogo rispetto, tra persone adulte.
Cordialità

FSMosconi

@Flo’

Solo un reazionario avrebbe potuto confondere la prima parte della Rivoluzione con la dittatura di Robespierre.
Solo un reazionario come le poteva dare non una parte, la sua parte, non metà, ma TUTTA la colpa del primo conflitto mondiale alla classe borghese francese dell’epoca (curioso per altro questo misunderstandment: io sapevo che proprio quella classe si avvantaggiò di Napoleone e prima ancora proprio quella classe promosse il voto per censo).
Solo una persona in malafede come lei poteva venire di nuovo qui, nonostante le milioni di repliche fattele, a parlarci di comunismo come se tutti gli atei ne fossero responsabili, o peggio: come se quella ideologia folle (l’assolutismo, il culto della persona e via elencando) fosse frutto di coloro con i quali sta appena parlando.

E via elencando.

Ad ogni modo noto la sua grande dissonanza: prima NON risponde su ciò sia normale e no, POI pare voler deresponsabilizzare tutti i casi da lei citati tramite la scappatoia “è stata un’entità maligna indimostrabile la causa della sua follia”.
Si decida. Se ne è in grado.

FSMosconi

@Flo’

Ultima nota sulla tirata cui evidentemente voleva arrivare:

L’idea che una entità biologica possa intrufolarsi dentro un’altra entità per godere di determinati vantaggi sembra comico-grottesca

Molto arbitrario come concetto da cui partire. Peraltro secondo la teologia cattolica Satana non sapeva d’aver già perso in partenza? E se anche non fosse, dire QUALI vantaggi non sarebbe cosa sgradita. Certo: sempre ne sia in grado…

perchè, non è questo il comportamento dei virus, che condizionano i nuclei delle cellule per farsi riprodurre ?

E da quando un essere immateriale composto, a sentire le sue fonti, della forma di materia non solo più perfetta universalmente [ = mezzi per scopi NON necessari] ma addirittura più semplice avrebbe bisogno di mezzi?

I poveri cristianucci ( o cristicoli. o cattopitechi che dir si voglia ) ogni domenica recitano la formula “Creatore… di tutte le cose visibili ed INVISIBILI…”.

Ecco qui che parte l’esegesi gratuita e non richiesta…

Le “cose invisibili” sono ( o sarebbero ) le emanazioni di forze, i campi morfogenetici, le “entelechie” le “potenze” , le entità “angeliche” ( “formatrici”, da “anghelos = “informatore” ) di cui sappiamo pochissimo

1) Anghelos = informatore nel senso pratico di messaggero. Semplicemente perché nei miti quello era il loro scopo.
2) Entelechia… stai facendo confusione e si vede. Sempre che per te non siano sottospecie di atomi in una visione totalmente arbitraria della materia finanche indimostrabile e smentita platealmente dalla scienza.
3) Ti passo potenze solo se mi spieghi come in delle “entelechie” potessero rientrare, a sentire i Persiani, anche Sirio, Marte, il Sole e la Luna e via dicendo. Oppure come possa rientrare, stando ai Rabbi, pure Saturno o una forma didima deli Astri Erranti a sentire gli Gnostici…

come poco o nulla sapevano gli antichi su virus, microbi, radiazioni di fondo, onde elettromagnetiche e quant’altro.

Stai di star asserendo che il tuo culto non è niente più né niente meno che una forma distorta del Culto del Cargo, sì?

O forse c’è da pensare che la moderna scienza laica ormai conosca il 90 per cento dei fenomeni dell’universo, e che quindi ci sia ben poco da scoprire ulteriormente?

O forse vogliamo pensare che un tipo di forma mentis incapace di fornire per sua stessa definizione prove attendibili e rettificabili sia in grado di fare ciò che un’altra di segno del tutto opposto è nata per fare?

Diocleziano

Flo,
e se la risposta al tuo grido di dolore fosse: ”sì, tutto questo è normale”?.
La domanda che TU ti dovevi porre era: è normale che dio permetta
tutto ciò? Sono sicuro che qualsiasi prete saprebbe rispondere a questa
domanda, e senza vergognarsi (anche del fatto di ‘sapere’ la risposta).

Per ognuno di quei fatti che hai elencato, risalendo a ritroso nel tempo,
rifletti come avrebbero potuto non succedere se non ci fosse stata
la religione alla loro origine.

Otzi

Per Florenskij. Cito dalla Bibbia ebraica a cura di Rav Dario Disegni (Profeti posteriori), Giuntina FI 2000 pag. 57. Isaia 45, 7: “Colui che forma la luce e crea l’oscurità, che fa la pace E CREA IL MALE, Io, il Signore, faccio tutto ciò.”
In questo passo, nonchè in altri, è manifesto un chiaro Principio di Monoteismo unico e assoluto, dove questo Dio unico e solo dice di sè essere il Principio assoluto di tutto ed esplicitamente anche del Male.
In nota è scritto: “Forse è un’affermazione contro le credenze dualistiche persiane”. Mi sembra chiaro che si neghi chiaramente l’esistenza di due Principi opposti. Pertanto già Isaia concepiva Dio principio di Tutto.
Purtroppo Satana o il Diavolo non è altro che una divinità ( forse Ras o Resed degli Accadi) che l’assolutismo monoteista biblico di Isaia ( ma anche Amos) escludono risolutamente nella rivelazione loro avuta. La storia poi della Stella del mattino Lucifero è foriera di accavallamenti mitici eloquenti. Anche Cristo è quella Stella, cioè Lucifero.
Per me queste son tutte idiozie. Spiega tu, se puoi. Ma una cosa è certa e razionale nella irrazionalità d’intendere questo dio principio assoluto di Tutto: egli è Satana, altrimenti non è Principio unico e assoluto proprio di niente, neppure delle più stupide ed irrazionali fantasie umane!
Credo che la poetica bestemmia di Olmi, in Centochiodi, sia la più bella ma inutile preghiera umana: Lui, proprio lui, giudicheremo per tutto il Male del mondo. Ma il problema del male (sofferenza e dolore) è ben altra cosa dalle barzellette dottrinali di ogni dio di rivelazione. (Come pensierino di cornice voglio ricordare come stranamente l’ex B16 nell’omelia dell’ultima sua messa di mezzanotte di Natale, ha esplicitamente accennato che alcuni sostengono che nelle religioni di rivelazione ci sia un principio, una fonte di male e non lo ha negato con altre sue affermazioni contrapposte, ma ha continuato dicendo che la ricerca di dio-Amore è ancora in larga parte inesplorata, deve nascere.) Darwin, ad esempio, nell’accostare il problema della sofferenza e del dolore presenti nell’evoluzione e nella selezione è stato profonamente concreto e razionale… molto più convicente della stupida teoria del peccato: Per peccatum mors!!! Peccato, cioè ricchezza venale (Banca) dei preti di ogni tempo. (Heinrich Heine).

Sandra

Ma certo che è NORMALE. Tutto quello che è prevaricazione, avidità, violenza è normale caratteristica umana, specialmente dove la legge del più forte è necessaria alla sopravvivenza. Così come è normale partire dall’amore per il prossimo e finire ad ammazzare chi non ama come ha deciso la Chiesa. Siamo una brutta specie di scimmioni, e la più cattiva. E solo l’aver migliorato le condizioni di vita, l’esserci messi nelle condizioni da aver qualcosa da perdere, rende più riflessivi e pacifici.

Quanto al richiamo al disfacimento dei punti di riferimento, forse ti riferivi allo schema agostiniano, “l’ordinata concordia del comandare e obbedire dei familiari. Comandano infatti quelli che provvedono, come l’uomo alla moglie, i genitori ai figli, i padroni ai servi. Obbediscono coloro ai quali si provvede, come le donne ai mariti, i figli ai genitori, i servi ai padroni.”. Lo schema di autoritarismo e di violenza in ambito familiare che la Chiesa si è sempre guardata dal rompere, anzi. Lo stesso fratello di Ratzinger menava i ragazzini, per poi dichiararsi sollevato dall’approvazione di una legge che lo vietava. E se a te sembra normale questo….

Ferrer

@ fascistello

Vedo che lei continua a non perdere un’occasione per mettere in luce la sua ignoranza. Tanto per precisare:

“liberté, egalité, fraternité” sono i principi rivoluzionari non i diritti dell’uomo e del cittadino.
La pena di morte era normalmente applicata in tutti i paesi alla fine del ‘700 (eccetto, credo, nel Granducato di Toscana, dove era stata abolita con provvedimento “illuminista”), tra i modi di esecuzione allora vigenti, la ghigliottina era quello più rapido ed indolore.
Le cd “stragi di settembre” non furono opera del governo rivoluzionario, bensì un’espressione della rabbia di un popolo esasperato dalla miseria e da secoli di soprusi, idem dicasi per il linciaggio (e non esecuzione) della Lamballe (la quale, probabilmente, era solo una stupidina senza particolari colpe, a parte quella di essersene sempre fregata di quanti crepavano di fame attorno a lei).
Il delfino “Luigi XVII” morì di malattia (probabilmente tubercolosi) nel 1795 (ben dopo la morte di Robespierre), le autorità rivoluzionarie proposero all’imperatore d’Austria (suo zio) di scambiarlo con prigionieri repubblicani (come venne fatto effettivamente con la sorella), l’imperatore rifiutò.
Nessuno storico degno di questo nome, parlerebbe di un “genocidio” nella ribellione di Vandea, è una falsità reazionaria che non fa che confermare la malafede e l’ignoranza di chi la propaga..
Napoleone Bonaparte fu un autocrate non certo peggiore degli altri regnanti della sua epoca.
Le due guerre mondiali scoppiarono per motivi politici ed economici ben noti, i cappellani benedirono ampiamente i cannoni di ambo gli schieramenti.
Lo stato totalitario sovietico, sorse per il colpo di stato di Lenin, che soffocò le forze realmente rivoluzionarie e democratiche della Rivoluzione Russa.

“un giovane socialista estremista, accesamente filopopolare ( gli avevano dato il nome di un rivoluzionario-anticolonialista messicano ) contrario alla guerra ( di Libia ) si sia trasformato in un guerrafondaio ( 650.000 morti nella I G.M., dittatore e autorizzatore di stermini di “indigeni barbari” con bombe a gas”

Sta parlando dell’uomo “che la Provvidenza ci ha fatto incontrare”? (parola di Pio XI)

Per la cronaca, Hitler, Hirohito, Churchill (per Dresda) e Truman (che ordinò i bombardamenti atomici) erano tutti teisti e non certo atei…

Ferrer

“( l’esistenza di questo tipo umano, che gode a fare il male per il male, è documentata, non le pare? ). ”

Intende, ad esempio, come una divinità che non annienta le anime dei dannati né le redime (come potrebbe di certo essendo per definizione onnipotente) ma le mantiene all’esistenza solo perché soffrano in eterno nei tormenti infernali.

“Via da me maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per gli angeli suoi” (Mt 25,41).

Dalla parte di Alice

http://dallapartedialice.wordpress.com/2013/03/09/la-liberta-educativa-secondo-avvenire-e-le-nuove-famiglie/
Stona il fatto che a strepitare indegnato sia il giornale capofila dello schieramento che da sempre si batte per la “libertà educativa”: stona perché questi signoroni pronti a combattere per difendere il loro diritto di insegnare, tanto nelle scuole pubbliche con l’ora di religione quanto nelle scuole private, ai bambini che gli uomini possono essere concepiti per mezzo di miracoli in grado far ingravidare una vergine dallo Spirito Santo sono poi i primi a stracciarsi le vesti se qualcun altro cerca di raccontare ciò che accade nella realtà (e non nelle storie fantasiose cui pure chi vuole è libero di credere).

Francesco

Segretario: L’invito di Avvenire a non spacciare ai bambini…
Papa (emerito): Cosa!!!!
Segretario:…. le famiglie gay come normali, Sua Santità.
Papa (emerito): Ahhh…questo voleva intenderen Avveniren, ricordati che non dovere darci fastidio tra cupolen.

Francesco

Dialogo della foto:

Papa (emerito): Non riesco a trovare la giugularen.
Segretario: Sua Santità!!!

Diocleziano

Francesco, riferito a quella foto, più che di ‘papa emerito’
si dovrebbe parlare di ‘papa e marito’… :mrgreen:

Federico Tonizzo

@ Gérard
Semplice: “Avanti il prossimo!” 😀

Gérard

@ Federico Tonizzo
Ma questo si prestava bene con certe parolen , nicht waaahrrr !!!?

Florasol

la mia compagna di scuola Francesca Pardi!! Sono straorgogliosa di lei!! 😀 (ma era già una bellissima persona allora, onesta, diretta e mai supponente).

kundalini444

“normale” è una parola che in certi contesti andrebbe abolita.
Dire che una cosa “è normale” o “non è normale” rappresenta la pretesa arrogante di escludere ciò che differisce dalle proprie personali opinioni

Marcotullio

“… un libro Piccolo uovo, uscito l’anno scorso con testi di Francesca Pardi … È la storia per bambini di un uovo che decide di conoscere tipi differenti di famiglia …”.
Strano! Il vostro presidente Odifreddi, qualche settimana fa su Repubblica, scriveva “Cosa spinga i letterati a inventare mondi fantastici, invece di preoccuparsi di quello reale, è un problema da psicanalisti, che lasciamo alle loro fantastiche interpretazioni.”

FSMosconi

Curioso che un sì sapiente non sappia distinguere tra scrivere una fiaba e trattare di teologia.
O forse no?

faber

La sottile differenza tra opinione personale e dogma pronunciato è esattamente questa…

Sandra

Odifreddi parlava di un libro di Pamuk, tu l’hai letto? Io sì, e ti dirò che mi ha anche fatto piacere che qualcuno condividesse il mio parere su un libro che non era riuscita ad apprezzare, nonostante avessi già letto altro di Pamuk che mi era piaciuto. L’avevo terminato con una certa fatica, essendo tra l’altro un libro piuttosto lungo, continuando a interrogarmi sul senso della vicenda e della sua verosimiglianza, a meno di contemplare un qualche problema psichico del protagonista.
Odifreddi si riferiva a questo caso specifico, e al museo reale che è poi stato inaugurato per il seguito registrato tra i lettori, se provi a leggere il libro magari poi ci dirai se condividi queste perplessità, al di là dell’abilità dello scrittore che non metto in discussione.
Il libro per bambini rientra invece nella categoria della Letteratura per l’infanzia, che per sua natura quasi fa riferimento a mondi fantastici. E se non lo sapete voi cattolici, che partire alla grande con l’angelo che comunica una gravidanza non naturale a un’ignara fanciulla peraltro già destinata …

Marcotullio

Odifreddi ha preso spunto dal libri di Pamuk e dal museo che lo celebra, ma la sua frase è nequivovabile: si riferisce alla letteratura di fantasia in genere. Faceva, però, una ruiserva mentale per la leteratura destinata all’infanzia? Beata sei tu, che ne consoci i più intimi pensieri!

FSMosconi

@Marcotullio

Per chiunque abbia un minimo di raziocinio la cosa sottintesa.
D’altronde scrivere fiabe è scrivere fiabe, nessuno si sogna di occuparsi come il mondo delle fiabe sia al concreto.

Sandra

La “letteratura di fantasia in genere” è un’altra cosa. L’elemento fiabesco o fantastico è tipico della letteratura per l’infanzia e del genere detto fantasy, mentre l’opera di Pamuk va sotto il genere fiction, o finzione. Che un autore debba usare la fantasia per immaginarsi una trama e dei personaggi (tipo il nome della rosa), questo non rende un romanzo un’opera di letteratura di fantasia (tipo harry potter). Non so se è chiaro, magari c’è qualche prof di italiano qui che può spiegare meglio.
Subito dopo l’apertura da te incollata e in cui Odifreddi parte da Dan Brown, l’articolo dice: “Io mi limito a raccontare di una visita al Museo dell’innocenza allestito a Istanbul da Orhan Pamuk”. Mi limito cosa vuol dire secondo te, partire da Pamuk per allargarsi a tutta la letteratura? Guarda, magari leggiti il libro.

Reiuky

Buffo. Il nostro presidente ha detto qualcosa che non condivido. Buffo: non prendo le parole dei capi come oro colato. Buffo: uso la mia testa e faccio critica.

Ma che dico: non c’è niente di buffo in questo. Sono mica un credente io.

Otzi

Quanti bambini hanno rovinato i preti, nei loro istituti nel corso della storia, e parlo proprio di minorenni, orfani e non, deformandone la mente con le loro scemenze di assolute verità dottrinali e morali! Con i loro castighi ed indegni modi di educare! E Avvenire e compagnia ne sono il veleno in coda anche oggidì con i loro interventi da perfetti fondamentalisti. Mi domando spesso quale differenza passa tra l’educazione che questi preti tutti e solo rigorosamente, animaliscamente maschi hanno dato a moltitudini di minorenni convivendo con loro giorno e notte, anni e anni, e l’adozione di bambini da parte di coppie gay. Una differenza balza evidente: l’assoluta mancanza di amore, affetto sincero, tenerezza, per non aggiungere poi di peggio, e la distruzione assicurata delle piccole menti da parte dei preti. Questo sì è un triste e lungo capitolo di storia, un certificato.
Trovo invece che l’educazione fin da piccoli alla comprensione, all’accoglienza, all’apertura mentale delle varie situazioni naturali umane sia un fatto doveroso, da farsi con tatto, senza pretesti e forzature.
Posta la neutralità morale della natura, natura biologica compresa, di cui ogni umano è uno dei prodotti, il “male” che osserviamo in natura e che la natura ci infligge, è una nostra proiezione emotiva e cognitiva, non una categoria corretta di analisi dei fenomeni naturali che consideriamo “male” per noi; come ad esempio tu consideri “un male” per il bambino la sua adozione da parte di una coppia gay naturale perchè sei certo che non gli possano dare amore, tutto l’amore di cui ha bisogno. Ecco, secondo te è male l’infrazione di regole di convivenza che ci siamo dati in un determinato tempo e luogo, ma che non sono “giuste” di per sè in quanto “naturali”: sono giuste perchè umane. E pure umano è il rapporto tra una coppia gay e umano il loro matrimonio e le loro eventuali adozioni di bambini. Di nostro in tutto questo, in quanto homo sapiens, abbiamo aggiunto semmai il male gratuito, il male stupido, il male pianificato su scala morale con religiosa e meticolosa sistematicità, il male istituzionalizzato, visto che l’amore non può esserlo, il male che si fa con le migliori intenzioni e con una certa crudeltà concettuale: tutti comportamenti che nel resto della natura, dove vige una più spiccia e pragmatica economicità, non sembrano comparire.

kefos93

Che i ” cristicoli ” ( Ovvero pedofili ) smettano di regalare caramelle, insegnare angeli, santi, madonne e cristi ai bambini !!
Tanto per cominciare.

Otzi

E se smettono non possono neppure girare il santino… Anche i santi ha un c….

MetaLocX

L’invito di Avvenire a “non spacciare ai bambini le famiglie gay come normali”

Ci vanno sempre leggeri. Non male per persone che si sentono offese e perseguitate anche per semplici osservazioni critiche.
Per fare un esempio, correggetemi se sbaglio, non è stata tra quelle testate che a proposito della pedofilia nella Chiesa hanno negato sino all’ultimo adombrando complotti e persecuzioni? Salvo poi passare alla fase due in cui si sostiene che la Chiesa ha fatto pulizia (usando il metodo Berlusconi per la crisi economica: prima negare la crisi poi dire che la crisi di cui si negava l’esistenza è stata superata)

alessandro pendesini

Sarebbe opportuno insegnare ai bambini (e non solo) che l’omosessualità è semplicemente un’altra forma di sessualità senza riproduzione. Che non consiste in una scelta personale : nessuno puo’ essere in grado di sciegliere il genere sessuale o “sesso” a suo piacimento come certi illuminati pretendono ! Che non è una malattia, parafilia o vizio ! Ma anche insistere sul fatto che praticata come tale e con una certa discrezione- non solo è inoffensiva, ma potrebbe avere degli effetti positivi predisponendo a certe doti artistiche ad esempio nell’universo dell’arte, musica e letteratura !
Insistere inoltre che non sono gli omosessuali che creano problemi sociali particolari, ma gli intolleranti e omofobi delle religioni monoteiste -particolarmente in certi paesi dove la pena di morte è di rigore- che negano una qualsiasi forma di sessualità non conforme al loro credo e/o “libri santi” che considerano, senza nessuna ombra di prove, VERITA ASSOLUTA !
NB Il problema in Vaticalia (e non solo) ha come causa principale il fatto che la formazione intellettuale del XXI secolo lo lascia in una sorprendente ignoranza in certe materie scientifiche (genetica, biologia, antropologia..), e questo lo predispone a credere in qualsiasi assurdità. E…la barca va !

giuseppe

Otzi scrive:

9 marzo 2013 alle 17:30
Quanti bambini hanno rovinato i preti, nei loro istituti nel corso della storia, e parlo proprio di minorenni, orfani e non, deformandone la mente con le loro scemenze di assolute verità dottrinali e morali! Con i loro castighi ed indegni modi di educare!

Impara a fare i conti un pochino meglio. Quanti bambini e giovani hanno salvato i preti dalla pedofilia ( vedi don Di Not, ad esempio) dalla fame, dalla guerra, dalla droga ect….Quanti malati hanno curato ? Quante famiglie hanno sostenuto.
Di contro, quanti bambini e giovani rovinati nei regimi atei ? Il confronto non regge.

Stefano

@ giuseppe

quanti bambini e giovani rovinati nei regimi atei ?

Ancora??

Facciamo così: vai su google e scrivi “bambini rovinati regimi atei” e controlla il risultato.
Poi ritorna sulla ricerca e scrivi “bambini rovinati preti” e controlla il risultato.
Dovrebbe essere un compito alla tua altezza.
Poi vai a dire il rosario, che è meglio.

Enza

@Stefano
Lascialo perdere, è inutile farsi venire il sangue amaro a causa di certi somari. Il mondo va avanti, che lo si voglia o meno e un giorno, si renderanno conto che non li segue più nessuno.

Reiuky

Su questo punto propongo a chi sa leggere (quindi non a Giuseppe, ovvio) di andare a informarsi come funzionavano gli orfanotrofi cattolici dell’america fino ai primi anni dello scorso secolo.
Se non ricordo male il tasso di mortalità in quelle ‘opere di bene’ era del 90%.

Laverdure

@Reiuky
“…il tasso di mortalità in quelle ‘opere di bene’ era del 90%.”
Il che presentava un lato positivo nel ridurre la mortalita all’esterno,in quanto chi ne usciva vivo aveva buone probabilita di trasformarsi in un criminale omicida.
Ma questo valeva per gli orfanotrofi di tutto il mondo,ed e’ cambiato poco anche adesso.

Otzi

Impara tu Giuseppe la dottrina della tua chiesa, prima di predicare la morale che da essa credi di ricavare convincendotene. E cioè anche se hai fatto tutto il Bene del mondo per una vita intera, ma commetti un solo peccato mortale, sei perduto per sempre e tutto il bene che hai fatto non ti è servito a niente!
Ed è per questo che i DELITTI DI PEDOFILIA DEI PRETI sono stati PROTETTI appunto perché trattati come banali peccati. Banale peccato, ricchezza del prete – e sollazzo aggiungerei io – (Heinrich Heine). Non dire più stronzate; moderati. E che ne sai tu di vita in istituti religiosi o dei preti secolari?

Francesco

Una storia per bambini:

Monti, Bersani, Berlusconi: Siam tre piccoli politicanti e del Grillo non abbiam paura, siam tre piccoli politicanti e del Grillo non abbiam paur…..
Grillo: Io sono il Grillo cattivo!!!
Monti, Bersani, Berlusconi: Fratellini politicanti attenti arriva il Grillo! Non facciamoci prendere!
Bersani: Dobbiamo fuggire a casa di qualcuno!
Monti: Io non ho casa mi sono venduto tutti i miei beni immobiliari prima di introdurre l’Imu.
Bersani: E pezzo di merd…
Berlusconi: Lasciamo perdere, adesso dove abiti?
Monti: Al Plaza Hotel.
Berlusconi: Ok, andiamo lì.
Al Plaza…
Monti, Bersani, Berlusconi: Siam tre piccoli politicanti e del Grillo non abbiam paura, siam tre piccoli politicanti e del Grillo non abbiam paur…. Grillo!!! Cosa ci fai qui?
Grillo: Ci abito, dopo le elezioni dovevo trovarmi un posto dove stare a Roma.
Monti, Bersani, Berlusconi: Ma avevi detto che i deputati del M5S avrebbe condotto uno stile di vita austero.
Grillo: I deputati, io mica mi sono candidato!
Monti, Bersani, Berlusconi: Hai capito come ragiona? Ma adesso dove andiamo?
Bersani: Nel mio cottage in affitto in montagna, molto semplice ma ecocompatibile perchè siamo noi della sinistra ad esserci preoccupati dell’ambiente per primi qui in Italia non i grillini.
Al cottage…
Monti, Bersani, Berlusconi: Siam tre piccoli politicanti e del Grillo non abbiam paura, siam tre piccoli politicanti e del Grillo non abbiam paura… Grillo!!! Che ci fai anche qui?
Grillo: Sono il proprietario del villaggio anche se ufficialmente appartiene ad una Società Anonima del Costa Rica.
Monti, Bersani, Berlusconi: Ma porca miseria come si può fare sta vita con questo qui.
Berlusconi: Ho capito va, li devo risolvere sempre io i problemi, andiamo nella mia villa abusiva in Sardegna che li non ci disturba nessuno.
In Sardegna….
Berlusconi: Finalmente possiamo stare tranquilli, qui possiamo stare tranquilli, avete visto che splendida vista sul mare?
Grillo: Fuori da casa mia!!!!
Berlusconi: Ma come casa tua?
Grillo: La tua è quella dietro, questa l’ho costruita io in abusivo sul terreno demaniale di fronte a alla tua.
Berlusconi: Ragazzi adesso mi sono rotto le balle, avanti prendiamolo e buttiamolo giù dalla scogliera.
Grillo: E voi cosa state facendo, aiuto, aiuto, aiutoooooooooooooo…….
Bersani: Stavolta devo dire che hai avuto una bellissima idea Silvio.
Monti: Grande veramente e sapete che vi dico domani ci mettiamo d’accordo per fare un bel governone.
Berlusconi: Questo si chiama parlare, vado a prendere lo champagne per festeggiare!

Sandra

mmmh…. nella realtà invece mi sembra di capire che B si serva di G per montare il risentimento. Lo scenario peggiore per B è se G e Bers si mettono d’accordo, e per lui sarebbe finita. La faccenda della congiuntivite mi sembra una provocazione nello stile di Silvio, la mossa che ci vuole per soffiare sul fuoco dell’odio contro di lui, che paradossalmente finisce per bruciare il pd. E’ Bersani quello che precipita di sotto.

alessandro pendesini

Scusate l’off topic, ma non ho potuto resistere !
Ecco cosa ha scritto un certo Pino sul sito UCCR (see : “Avviata l’opera di normalizzazione della pedofilia”)

……..era normale che la pedofilia fosse “normalizzata” e considerata un semplice comportamento sessuale, cosi finiranno tutte le polemiche sui preti pedofili che, poverini, hanno tenuto un normale comportamento sessuale……….

stefano

in un paese “normale” un giornale che inneggia all’odio verso altri esseri umani verrebbe chiuso, i giornalisti arrestati, il direttore obbligato a pagare una forte multa e poi mandato a zappare la terra (senza offesa per i contadini).
qui sono diversi i quotidiani che invitano l’italiota medio a sfottere gli omosex maschi e femmine, a considerarli sub umani, che considerano invece normale la corruzione, la disoccupazione, il suicidio dei disoccupati e sopratutto la prostituzione minorile specie se a fruirne sono vecchi bavosi miliardari CATTOLICISSIMI, divorziati, straricchi e puttanieri.
non mi meraviglia che il 29×100 dell’elettorato abbia scelto un comico a rappresentarli, è certamente il candidato più pulito in un paese dove i politici a stragrande maggioranza si dividono in pezzenti, falsi e razzisti.

stefano

in un paese “normale” un giornale che inneggia all’odio verso altri esseri umani verrebbe chiuso, i giornalisti arrestati, il direttore obbligato a pagare una forte multa e poi mandato a zappare la terra (senza offesa per i contadini).
qui sono diversi i quotidiani che invitano l’italiota medio a sfottere gli omosex maschi e femmine, a considerarli sub umani, che considerano invece normale la corruzione, la disoccupazione, il suicidio dei disoccupati e sopratutto la prostituzione minorile specie se a fruirne sono vecchi bavosi miliardari CATTOLICISSIMI, divorziati, straricchi e bottanieri.
non mi meraviglia che il 29×100 dell’elettorato abbia scelto un comico a rappresentarli, è certamente il candidato più pulito in un paese dove i politici a stragrande maggioranza si dividono in pezzenti, falsi e razzisti.

Laverdure

@Stefano
Stefano,il tuo intervento e’ un autentico insulto al piu’ elementare buonsenso !
Un oltraggio alla ragione !
Trovare un “pezzente”tra i nostri politicanti e’ come pretendere di trovare un orso polare al centro del Sahara !

stefano

gli aggettivi possono essere usati anche in senso figurato, per me un 75nne che va a bottane usando soldi suoi o pubblici è un pezzente.

Augusto

A Trapani è stata arrestata una suora che picchiava e affamava i bambini di un istituto, con altri quattro complici; qualcuno vorrà sostenere che quei bambini stavano meglio con quell’anima buona piuttosto che affidati ad una famiglia omosessuale ?

Gérard

Piccolo bambino, mi ricordo che la mia madre portava a lavare e stirare i lenzuoli in un orfanotrofio feminile gestito da suore . Era un posto lugubre e le povere orfane facevano davvero pieta . Piu tardi ho conosciuto una ragazza cresciuta in questo istituto la quale mi racontato quanto era dura la vita in quel posto ( comunque l’ avevo già intuito da bambino … ) .
Oggi gli orfanotrofi gestiti da religiosi non esistono piu ma sono convinto che tutto sua migliore che tali istituti in mano a loro …

whichgood

Grandissimi Francesca Pradi, Altan e la compagnia Teatro19 !

L’UAAR potrebbe promuovere anche la creazione di un libro simile sui bambini non battezzati che non vanno a messa e non credono in Dio e nononstante ciò sono felici e non hanno bisogno di credere.

whichgood

Ricordo e consiglio a tutti “Quasi quasi mi sbattezzo” che è un simpatico libro a fumetti ma sritto per adulti. Ci vorrebbe qualcos’altro per bambini.

parolaio

A me sia l’articolo che i commenti paiono davvero miopi.
La Chiesa (della quale faccio parte) sta combattendo una battaglia di reroguardia? E’ possibile, non so. Almeno su questo tema.
Ma se volete una visione lucida e incredibilmente profetica di chi arma il braccino di un clero sempre più autoreferenziale andatevi a leggere il primo brano di ‘Scritti Corsari’, quello che diceva Pasolini nel 1975.
Li c’è una chiave di lettura un po’ meno talebana della vostra, che vede tutti i buoni da una parte e tutti i cattivi dall’altra.

faber

Vedi parolaio io penso che ormai la CCAR non abbia più, almeno nel mondo occidentale, un ruolo significativo nel “dettare la linea” su questioni come unioni omosessuali, eutanasia, aborto e così via. In seguito al crollo del ruolo di coscienza del popolo, l’autorità del Vaticano attualmente poggia interamente sul potere politico-economico accumulato e gestito molto saggiamente nei secoli e sulla naturale tendenza del pensiero religioso ad instillarsi come uso e costume. La vera domanda è perché allora la CCAR fa queste battaglie pur sapendo che hanno un effetto deleterio in termini di consenso ed immagine? I dirigenti ecclesiastici non sono stupidi e sanno bene che basterebbero una decina di anni di passaggi graduali e peripezie teologiche per arrivare ad uniformarsi al sentire comune. Perché non lo fanno a costo di perdere costantemente fedeli? Io penso che i problemi siano due:
– Non è da sottavalutare il ruolo profondo che gioca la gerontocrazia. Un sistema che affida in toto la gestione del potere ad un insieme di ottantenni non può che essere poco elastico e duttile. Per capire, basta pensare ad un dirigente aziendale o di partito 40enne, dunque nato nel ’73, che ha vissuto da 20enne la prima rivoluzione informatica, che si divertiva con la disco anni ’80 e ha vissuto per 2/3 della propria vita nel mondo post-muro di berlino. Confrontalo con un cardinale 80enne (nato dunque nel ’33) che ha fatto la scuola durante la II guerra mondiale, che era già 60enne quando i primi pc arrivavano nelle case e che è cresciuto quando i gay ancora non potevano nemmeno uscire per strada. Capisci che distacco si crea tra una classe dirigente del genere e la società? Quanta poca adattabilità ci possa essere in una istituzione gerontocratica? Senza contare la scarsa elasticità e la tendenza nulla a mettersi in gioco che naturalmente si sviluppa nel tempo. Questo chiaramente non vale solo per la CCAR.
– In secondo luogo io ci vedo una paura tremenda di perdere il controllo della situazione. Penso che lo stato d’animo delle gerarchie vaticane possa essere descritto dalla classica frase “ma dove andremo a finire”. Pur di rimanere ancorati alle proprie certezze si stanno suicidando. Vedremo se anche questa volta come in passato riusciranno a cambiare l’andazzo in tempo.

alessandro pendesini

@faber : ottima analisi !
Concedimi di aggiungere che le gerarchie vaticane (e non solo) sono nell’impossibilità di capire che l’uomo vive in un Universo « senza etichette », il quale non invia nessun messaggio codificato. Ignorano che è tramite il nostro encefalo che noi creiamo delle categorie in un mondo che non ne possiede, ad eccezione di quelle già create dall’uomo.
–L’emozione, nota per guidare la decisione, può essere una causa di errore classico. Essa conduce a focalizzare su soluzioni immediate ignorando le altre possibili. Non sbagliarsi quando si decide richiede che cio’ che consideriamo “reale” (quello che che vediamo) sia ben interpretato, identificato e classificato. Come potremmo prendere una decisione razionale se abbiamo una percezione distorta del mondo, incompleta o persino illusoria ? In questi casi, (come in certe sindromi neuropsicologiche), questa distorsione culturale causa delle incoerenze e fa reagire il cervello in modo irrazionale e fantasmatico !

Diocleziano

faber,
dieci anni sono un po’ pochini per fare un’inversione a U e farla franca!
Già dieci anni fa pensavo che qualsiasi cosa avrebbe fatto la chiesa,
sarebbe stata sbagliata. E mi pare che la strada sia questa.
C’è anche da considerare che se la chiesa si adeguasse ai moderni punti
di vista, qualcuno si domanderebbe a cosa serva una religione,
che per inciso ha autorità finché proibisce, non quando concede.

parolaio

Certo che se la funzione della chiesa è quella di ‘dettare la linea’ dell’etica allora ho proprio sbagliato religione, e con me tantissimi altri credenti.
Sono d’accordo che l’età media dei vescovi non aiuta l’evangelizzazione, ma certo io e te abbiamo un’idea assai diversa di cosa si intende per ‘evangelizzare’.
Vangelo significa ‘buona notizia’, per le proibizioni bastava il vecchio testamento, tanto valeva rimanere ebrei.

Priapus

@ Parolaio
Dimmi cosa trovi della “buona notizia” del Vangelo nella dottrina cattolica; se la
esamini con attenzione, vedrai che è totalmente aderente al vecchio testamento
e proprio per niente al nuovo.
Ricorda che nel Vangelo si parla sempre di pauperismo, mentre nel Levitico si dice
esplicitamente che ai Leviti son dovuti l’oro e la porpora e questa è l’origine di tutti
gli ordini sacerdotali. Non ti è mai venuto il sospetto che ad ideare la Bibbia e creare
Jahvè siano stati proprio i Leviti?

Giorgio Pozzo

Faber,

sono d’accordo sulla qualità dell’analisi, ma questa non spiega come sia possibile che alla gerontocrazia della classe dirigente cattolica si possano inchinare, genuflessi o anche prostrati e striscianti, dei personaggi che ottantenni non lo sono.

Mi riferisco ai giornalisti di Avvenire: non credo proprio che siano tutti malati di demenza senile, poverini…

RobertoV

Non c’è solo il problema dell’età.
C’è anche la perpetuazione di sè stessi col fatto che un papa struttura la chiesa in modo da rendere difficili i cambiamenti.
GPII (insieme al suo braccio destro BXVI) ha sostanzialmente nominato l’80% dei cardinali attuali e probabilmente altrettanti vescovi facendo fuori tutti i progressisti, lo stesso BXVI nei suoi 7 anni di pontificato ha continuato a piazzare suoi fedelissimi conservatori sia tra i cardinali che tra i vescovi. Per questo i ruoli di comando sono in mano ai conservatori (basta vedere la crescita dell’importanza di opus dei e CL). Aggiungi il vincolo dell’obbedienza ed il catechismo che obbliga a salti mortali per non sconfessare i papi precedenti se si vuole cambiare qualcosa.
Difficile aspettarsi dei cambiamenti con questa struttura gerarchica, centralizzata e antidemocratica. D’altronde anche gli imperatori e l’aristocrazia hanno dimostrato una scarsa capacità nell’adattarsi ai cambiamenti: da una parte i sudditi dall’altra la casta.
A livello di base ci sono state diverse richieste di permettere anche ai laici cattolici di intervenire nella nomina dei vescovi e nella gestione dei vertici della chiesa come in campo protestante (vedi valdesi e luterani), ma gli è stato finora risposto che non è ammissibile che i fedeli possano intervenire sui vertici.

RobertoV

Giorgio Pozzo
Non bisogna dimenticare che la chiesa agisce su tre livelli: della fede, della politica e dell’economia e per i vertici gli ultimi due sono i più importanti.
Per ragioni politiche ed economiche il proprietario dà l’indirizzo del giornale ed assume persone fidate. Se scrivessero diversamente non lavorerebbero più all’Avvenire.
Penso che solo su Libero e l’Osservatore Romano potrebbero scrivere cose analoghe.

Giorgio Pozzo

Parolaio,

qui non si stanno affatto mettendo “tutti i buoni da una parte e tutti i cattivi dall’altra”. Qui si vuole far entrare nel teschio di certa gente che, contrariamente a quanto credono, non hanno affatto il predominio della morale.

La morale, in questo caso quella relativa ai concetti di “moralmente giusto” o “moralmente sbagliato” in una famiglia, NON è affatto quella dettata da una certa religione.

Il concetto di morale ha basi neurobiologiche, non certo soprannaturali, trascendenti o dogmatico-religiose. E queste basi arrivano dall’evoluzione della specie, dove è non solamente utile, ma necessario, che i cuccioli abbiano le maggiori possibilità di sopravvivenza, e devono essere accuditi.

E’ invece evidente ogni oltre ragionevole dubbio (ma i ragionevoli dubbi sono totalmente estranei alle menti bigotte) che l’immoralità si trova in chi condanna l’amorevole comportamento verso i bambini solo perchè proviene da persone con un certo tipo di caratteristiche che di immorale non hanno proprio nulla. Ma proprio nulla di nulla.

Zero.

kefos93

@ Giuseppe
” Impara a fare i conti un pochino meglio. Quanti bambini e giovani hanno salvato i preti dalla pedofilia ( vedi don Di Not, ad esempio) dalla fame, dalla guerra, dalla droga ect….Quanti malati hanno curato ? Quante famiglie hanno sostenuto. ”
A bimbo, ma sai contare veramente…
I preti utilizzano semplicemente i soldi che ci rubano !
Però, poveracci, ne utilizzano si e nò il 10%…

Bye, bye.

Giuliano

Sui bambini e su come la Chiesa cattolica intende la loro crescita c’è un bel film che ha vinto il Leone d’oro a Venezia una decina d’anni fa: Magdalene.

Marcotullio

No, Giuliano, “Magdalene” parlava di donne adulte (ancorché presumibilmente giovani).

Giuliano

In effetti avrei dovuto scrivere giovani al posto di “bambini” ma era mia intenzione allargare il discorso, anche perchè i bambini crescono e non è detto che le problematiche cessino con l’adolescenza.

Gérard

Bisognerebbe mandare ad ” Avvenire ” il rapporto sugli abusi degli preti e suore negli istituti religiosi irlandesi : un rapporto di 2600 pagine sulle violenze fisiche e sessuale ,schiavizzazioni, negligenze, , maltrattamenti su un periodo di 60 anni !!!
Ci sono voluti 9 anni per riassumere in 5 volumi gli fatti orrendi successi negli orfanotrofi cattolici : un scandalo terribile che gli giornalisti di Avvenire dovrebbere leggere prima di giudicare se è preferibile mandare un bambino nei orfanotrofi cattolici oppure affidarlo a una coppia gay !!!

alessandro pendesini

@Gerard
O.K.– Faccio notare che questi fatti si limitano a l’Irlanda e non al mondo intero….Inoltre quello che noi sappiamo non è altro che la punta di un iceberg ; ho difficoltà ad immaginare cosa succedeva negli orfanatrofi cattolici qualche secolo fa, ad esempio durante l’inquisizione !!!

Gérard

@A. Pendesini

Basta pensare agli Celestini di Prato … nel 1966 ( Pochi km da dove sto oggi di casa…)

Reiuky

Non so niente di orfanotrofi durante l’inquisizione. Che io sappia, gli orfanotrofi sono abbastanza recenti, almeno quelli cattolici.

RobertoV

Anche nel pesante scandalo pedofilia nella chiesa cattolica in Germania e Austria, sostanzialmente oscurato qui in Italia, quasi la metà degli abusi era avvenuta negli orfanotrofi e nei collegi. Va detto che anche in quelli laici, in particolare nella zona di Vienna, c’erano stati parecchi abusi.
Ed era venuto fuori oltre agli abusi il clima di violenza ed il modello educativo violento ed autoritario adottato, altro che amore.
E si era constatato come nel sistema pubblico già negli anni ’60 il modello educativo autoritario e punitivo era stato sostanzialmente abbandonato (alcuni insegnanti erano stati condannati) mentre in ambito scuole cattoliche è stato adottato fino agli anni ’90.

Giuliano Apostata

Io, personalmente, ho una soluzione semplice: si Abroga l’Istituto delle Adozioni sia per le famiglie Etero che Omo. Su certi problemi è sufficiente l’Affido per i minorenni con problemi familiari, ma le Adozioni, soprattutto le Adozioni internazionali, con il mercanteggio che c’è dietro, mettiamoci la parola fine. Dico sul serio, è proprio il concetto di Adozione in linea generale che mi sta sulle scatole che alla fine diventa un mercanteggio gestito generalmente da associazioni religiose (famoso lo scandalo scoppiato ad Haiti, sul mercanteggio di bambini “adottabili” da parte delle chiese evangeliche).

alessandro pendesini

@Reiuky
Il primo orfanotrofio d’Europa fu istituito a Napoli il 29 maggio 1343 per volere della Regina Sancia d’Aragona e del vescovo Giovanni Orsini
A seguire il Pio Ospedale della Pietà di Venezia sorto nel 1346 per desiderio di Fra Pietruccio, un predicatore toscano giunto nella Serenissima.

sbagliato70

Un paio di estati fa, al mattino presto, ho avuto la fortuna di poter visitare la Cappella Sistina con solo altre 2 o 3 persone presenti, con questa condizione privilegiata che si è protratta per almeno mezz’ora, prima che si materializzasse la ressa. Proprio di fronte al noto affresco della “Consegna delle chiavi”, opera del Perugino, il committente volle che fosse raffigurata la “Punizione dei Ribelli” a cui si dedicò il Botticelli. Questi due affreschi sono stati realizzati uno di fronte all’altro perché sono inscindibili: come ben scritto su wikipedia, che cito testualmente “Il dipinto raffigura le punizioni che toccarono ai sacerdoti ebrei, membri delle famiglie di Core, Dathan e Abiram, che negavano a Mosè e Aronne l’autorità civile e religiosa sul popolo eletto, e per questo furono inghiottiti con le loro famiglie dalla terra e consumati dal fuoco. Si tratta di un’evidente allegoria del potere papale e della punizione che spetta a chi osi opporsi alla sua autorità derivata da Dio, soprattutto se si considera che nell’episodio simmetrico sulla parete opposta si trova la Consegna delle chiavi, cioè il fondamento del primato di Pietro e quindi della Chiesa di Roma”.
Tenendo conto di questo chiaro messaggio, che è ben presente a quei cardinali che, assistiti dallo spirito santo, fra pochi giorni si riuniranno per eleggere il 266-esimo impostore di Pietro (o si dice “successore di Pietro?” Mah…), e non è un caso se proprio fra quegli affreschi si tiene il conclave, dobbiamo dire che il “giornalista” di Avvenire nello scrivere che intenzione di chi vorrebbe rappresentare lo spettacolo sarebbe “vietare di pensare al solito, vecchio modello con una mamma e un papà”, quando invece avrebbe voluto scrivere “è vietato costituire famiglie diverse da quelle dell’unico modello con una mamma e un papà; i trasgressori e i loro fiancheggiatori saranno inghiottiti con le loro famiglie dalla terra e consumati dal fuoco”, si è trattenuto!
Noi sappiamo che ha scritto una cosa anziché l’atra solo per convenienza: sebbene i mostri assassini si rappresentino come buoni pastori per meglio imbrogliare le pecorelle, noi, che pecore non siamo, o al più siamo pecore nere, non dobbiamo dimenticarci dei mostri che abbiamo di fronte!

Sandra

Qualche mese fa un prete ligure aveva affisso alla bacheca della sua chiesa un articolo sul femminicidio, colpa della donna provocatrice. Il prete è tornato al suo “lavoro”.
Dopo un tale assist agli uomini violenti, i vescovi italiani evidentemente non hanno nessuno scrupolo a “spacciare ai bambini” la violenza domestica “come normale”.
Tutto secondo la migliore e secolare tradizione cattolica.

Marcotullio

Torno su un argomento di valutazione – che mi pare essenziale – dell’iniziativa qui discussa quanto alla proposizione di essa alle scuole materne ed elementari, nonché della contestazione venuta prima da alcune madri, poi rilanciata da “Avvenire”.
Una luminosa Sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’ Uomo (e non si potrà mai essere abbastanza grati a chi, con una causa, la ha provovata … che siete voi) ha stabilito: che gli Stati hanno “obbligo di rispettare, nell’esercizio delle proprie funzioni in materia di educazione e d’insegnamento, il diritto dei genitori di garantire tale istruzione secondo le loro convinzioni religiose e filosofiche”.
Ne conseguono la seguenti domande.
– E’ lecito alla scuola di Stato proporre tale spettacolo ai figli di quei genitori che non condividono la visione di fondo che esso vuole veicolare? Si parla, ovviamente, di bambini non ancora in grado di sostenere una discussione critica.
E se siete convinti che sia lecito, come si concilia tale convinzione con il vostro protestare ogni qual volta vi giunga all’orecchio che gli alunni d’una scuola pubblica siano stati fatti assistere a un rito religioso? Come si giustifica la vostra approvazione per le rumorose iniziative che impedirono al Papa di parlare in un’ Università di Stato?

fab

Non vedo l’ora che appaia una setta per cui è obbligatorio defecare in pubblico.

Stefano

@ Marcotullio

vediamo se ti entra nella zucca: sei un ipocrita di prima categoria se a fronte di un’iniziativa come quella che critichi dai invece per scontato che ci debbano essere crocifissi in ogni dove, messe a scuola e negli orari di lavoro, visione di reliquie e letture di Bibbie.
Ma siccome l’ipocrisia è costituzionale nella vostra religione e nei suoi seguaci, ora ci stai distruggendo i maroni per una volta che è proposto qualcosa che non rientra nelle baggianate sopra descritte. Tornerò sull’argomento se la valutazione non dovesse essere chiara in qualche punto.

Stefano

@ Marcotullio

A proposito una “luminosa sentenza” avrebbe anche stabilito che è illegittimo nonché contraddittorio proibire la diagnosi preimpianto. Spero che ti adeguerai in silenzio evitando rumorose iniziative.

gmd85

@Marcotullio

Certo che sei proprio paracu.lo. Punto primo, i riti religiosi, sono appunto RITI, non rappresentazioni. hanno carattere marcatamente religioso e il senso è inequivocabile. Una rappresentazione è una rappresentazione, può piacere o meno, a meno che essa non sia indice di integralismi e fanatismi. E quella in questione non lo è, visto che tratta la tematica da diversi punti di vista.
Punto secondo, sei tu che stai avanzando perplessità sull’argomento della rappresentazione – ammettilo che ti fa venire l’orticaria – quindi l’obiezione che ti ho fatto sopra rimane. Com’è che un infante non è in grado di vedere questa rappresentazione, ma può affrontare le lezioni di IRC?

gmd85

@Marcotullio

Ah, come si giustifica il fatto che si impedisca alle associazioni pro vittime dei preti pedofili di entrare in Vaticano?
Mi spiegherai poi l’utilità della presenza del papa all’apertura di un anno accademico. O magari possiamo invitare una delegazione di evoluzionisti al conclave.

Stefano

@ Marcotullio

come si concilia tale convinzione con il vostro protestare ogni qual volta vi giunga all’orecchio che gli alunni d’una scuola pubblica siano stati fatti assistere a un rito religioso?

Si concilia così:

* d.lgs. 16 aprile 1994, n. 297, recante il testo unico in materia di istruzione, che all’art. 311 fa divieto, nelle classi nelle quali sono presenti alunni che abbiano dichiarato di non avvalersi di insegnamenti religiosi, di svolgere pratiche religiose in occasione dell’insegnamento di altre materie o secondo orari che abbiano comunque effetti discriminanti;
* la legge 11 agosto 1984, n. 449, di approvazione dell’intesa con la Tavola Valdese, che all’art. 9 vieta ogni eventuale pratica religiosa che si svolga in orario scolastico o secondo orari che abbiano effetti discriminati per gli alunni, nelle classi in cui sono presenti alunni che abbiano dichiarato di non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica;
* la legge 22 novembre 1988, n. 516, relativa all’intesa con l’Unione italiana delle Chiese cristiane avventiste del 7° giorno (art. 11); la legge 22 novembre 1988, n. 517, relativa all’intesa con le Assemblee di Dio in Italia (art. 8); la legge 8 marzo 1989, n. 101, relativa all’intesa con le Comunità ebraiche italiane (art. 11); la legge 12 aprile 1995, n. 116, relativa all’intesa con l’Unione Cristiana Evangelica Battista d’Italia (art. 10);
* la legge 29 novembre 1995, n. 520, relativa all’intesa con la Chiesa Evangelica Luterana in Italia (art. 8): le quali, con disposti analoghi, vietano che siano previste forme di insegnamento religioso diffuso nello svolgimento dei programmi di altre discipline e che siano richieste agli alunni pratiche religiose o atti di culto;
* la sentenza del TAR per l’Emilia-Romagna, Bologna, sez. II, del 17 giugno 1993, n. 250, che annulla le delibere dei Consigli di circolo che avevano autorizzato lo svolgimento di cerimonie religiose in orario scolastico;
* la sentenza del TAR per il Veneto, sez. II, del 20 dicembre 1999, n. 2478, che dichiara illegittima la delibera del Consiglio di circolo che disponeva lo svolgimento di attività religiose in orario scolastico.
In particolare, con tale ultima decisione, il TAR ha annullato anche la Circolare del Ministro per la Pubblica Istruzione del 13 febbraio 1992, prot. n. 13377/544/MS, nella quale il Ministro affermava di ritenere che «il Consiglio di Istituto … possa deliberare … di far rientrare la partecipazione a riti e cerimonie religiose tra le manifestazioni ed attività extrascolastiche previste dalla lettera d) dell’art. 6, d.p.r. 416/74»

E’ sufficientemente luminoso?

Commenti chiusi.