Ora alternativa: il Tar respinge il ricorso Uaar

Purtroppo è andata male. La richiesta presentata dall’Uaar contro il Ministero dell’istruzione, e in particolare contro le modalità discriminatorie con cui sono state gestite le iscrizioni e le scelte in materia di ora di religione e ora alternativa, è stata respinta dal Tar.

Breve cronistoria. Lo scorso anno l’Uaar scrisse alle scuole per difendere il diritto a non frequentare l’ora di religione e per rivendicare l’uguaglianza di ogni studente. Il quotidiano dei vescovi Avvenire attaccò l’Uaar, accusandola di creare “confusione”. Secondo la Cei, il modulo di scelta delle attività alternative alla religione cattolica deve essere consegnato ad anno scolastico già avviato, anziché al momento dell’iscrizione, come si può invece fare per l’ora di religione cattolica.

La discriminazione insita in questo doppio regime dovrebbe essere evidente a tutti, ma il ministero del governo “clerical-tecnico” l’ha fatta propria. La circolare ministeriale sulle iscrizioni (n. 96 del 17 dicembre 2012) ha infatti recepito le indicazioni dei vescovi:  genitori e studenti, se chiedono l’ora alternativa, devono presentare la richiesta soltanto ad anno scolastico iniziato. L’Uaar ha pertanto presentato ricorso al Tar del Lazio, chiedendo l’annullamento della circolare.

L’altro ieri anche il Tar ha legittimato (almeno per ora) la discriminazione. Un’ordinanza della sezione Terza bis, emessa dai magistrati Evasio Speranza, Pierina Biancofiore e Ines Simona Immacolata Pisano, ha stabilito che “la circostanza che comporterebbe che il Ministero attiverebbe tardivamente le attività alternative ad essi spettanti pare prospettare un pericolo del tutto futuro ed incerto e non immediato”.

Come dire: il pericolo (che vi sia una tardiva attivazione delle attività alternative) non è negato, e la fondatezza dei rilievi dell’Uaar rimane impregiudicata. Ma, non essendo questo pericolo “immediato e certo”, perché è sempre possibile che il Miur eviti tale evenienza con l’avvio dell’anno scolastico, l’atto non può essere annullato.

In poche parole, siamo in pieno nel paradosso del comma 22, che com’è noto recita: “chi è pazzo può chiedere di essere esentato dalle missioni di volo, ma chi chiede di essere esentato dalle missioni di volo non è pazzo”. Il Tar sostiene che la domanda cautelare fatta ora, prima che siano trascorsi sessanta giorni dall’emissione della circolare ministeriale, è precoce, perché mancano ancora sei mesi all’avvio dell’anno scolastico. Tuttavia, se la domanda cautelare sarà fatta a settembre, il Tar stabilirà che è troppo tardi, perché i sessanta giorni di tempo a disposizione per chiedere l’annullamento saranno ormai trascorsi.

L’ordinanza del Tar ha comunque un aspetto positivo: una volta di più, è confermato che genitori e studenti hanno il diritto di chiedere l’attivazione di insegnamenti alternativi, e che le scuole hanno l’obbligo di attivarli “non tardivamente”. Se non provvederanno, genitori e studenti avranno l’Uaar al loro fianco.

L’associazione

61 commenti

maxalber

Speranza, Biancofiore e Immacolata.
Non c’era da attendersi molto di diverso… 🙂

Reiuky

In soldoni la scuola deve attivare i corsi alternativi quando ancora non sa se qualcuno vi parteciperà?

Serlver

Non è che li deve attivare, li deve prevedere se qualcuno li chiede, il problema è che le viene impedito, fino all’ultimo, di chiedere ai genitori se intendono avvalersene e quindi anche attivarsi in tempo per loro organizzazione, sicché si troveranno a dover far fare tutto ad anno scolastico iniziato: richieste, organizzazione e attivazione dei corsi alternativi.

Serlver

Un esempio incredibile di capriola logico applicata al diritto, insomma.

Giuliano

Spero che l’Uaar continui a dare battaglia legale in ogni sede contro i soprusi delle gerarchie vaticane e dei loro referenti annidati nello Stato italiano.

giuseppe

Questa é un ottima notizia. La legge rifiuta di dare seguito a battaglie puramente ideologiche e faziose, dettate solo da odio e disprezzo verso il fatto religioso. Una buona lezione di civiltà.

tommaso

Si, “civiltà” risalente ad almeno 500 anni fa !

Pienamente al passo con i tempi e con “teste” come la tua !

🙂

tommaso

…..e a quando la messa “obbligatoria” con tanto di multa in caso di assenza ingiustificata ????

Un’ altra bella lezione di civiltà !!

gmd85

Quindi ammetti che sei contro l’ora alternativa? IRC per tutti e chi non vuole si attacchi, eh? E parli di civiltà? Ma sei davvero cosi scemo?

gmd85

E quando la smetterai di pensare che il fatto religioso meriti rispetto solo perché tale, sarà sempre tempo.

fab

Mettiamo le cose al loro posto: quando uno va su un sito a prendere per tutto il tempo torte in faccia, il pollo è lui.

tommaso

Sarà il caso di far notare a Giuseppe che lui qui è libero di venire a scrivere quello che vuole (e anche di prendersi torte in faccia) se uno va invece su un sito tipo Cattolici Romani , e non a sfottere ma semplicemente a fare qualche domandina “facile facile” corredata da dati di fatto, ti bannano senza complimenti…….a dimostrazione che le risposte non ce le hanno e che pertanto preferiscano che non si vada a scoprire i loro altarini!

Quindi che è in MALAFEDE e chi no ???

A Giuseppe, se vuole, la risposta !!!

Reiuky

Ormai Giuseppe non prova neanche a dare un senso alle sue frasi: gli basta scrivere una ventina di parole a caso e tutti a rispondergli.

Uhao!

Augusto

Giuseppe, “un’ottima notizia” con l’apostrofo. Integralista va bene, ma sgrammaticato no.

tommaso

Scommettiamo che nell’aula dove è stata discussa la causa campeggiava un crocifisso ?????

In ossequio al principio che la legge è uguale per tutti !!!!!!

Admin

Non c’è problema a confermarlo: nell’aula c’era effettivamente un crocifisso.

faber

Come volevasi dimostrare. Mi viene in mente un verso di una canzone della Banda Bassotti: “Tuttti uguali pensava Huey P. Newton, giudicato da una giuria di bianchi”.

giuseppe

Io ho solo espresso la mia opinione ( prego di rileggere ). Voi mi avete riempito di insulti (che mi lasciano comunque indifferente, salvo un pochino di pena per la vostra palese mediocrità). Chi naviga per caso in questo sito tirerà le conclusioni da solo.

gmd85

Chi naviga per caso in questo sito vedrà i commenti di un deficiente lagnoso. Contento tu.

fab

Il fatto che giuseppe risponda a cavolo dove gli pare conferma le pessime opinioni di cui è oggetto generale.
E le opinioni completamente campate per aria consuetamente suscitano un’intensa irritazione, specialmente se giustificano l’arbitrio e la sopraffazione ed equivalgono ad applaudire uno scippatore.

tommaso

Sarà il caso di far notare a Giuseppe che lui qui è libero di venire a scrivere quello che vuole (e anche di prendersi torte in faccia) se uno va invece su un sito tipo Cattolici Romani , e non a sfottere ma semplicemente a fare qualche domandina “facile facile” corredata da dati di fatto, ti bannano senza complimenti…….a dimostrazione che le risposte non ce le hanno e che pertanto preferiscano che non si vada a scoprire i loro altarini!

Quindi che è in MALAFEDE e chi no ???

A Giuseppe, se vuole, la risposta !!!

………………………………

Evidentemente Giuseppe invece che riflettere preferisce fare la vittima !

whichgood

Lo stesso principio (nel senso opposto) si potrebbe obbiettare al pedobattesimo: c’è tutta una vita per scegliere e addirittura si potrebbe fare in modo consenziente.
Io credo che l’ora “alternativa” dovrebbe chiamarsi diversamente, ad esempio, “ora laica” perchè i bigotti reagiscono subito e irrazionalmente quando viene proposta una alternativa alla religione.

Federico Tonizzo

Però dire “ora laica” significherebbe implicitamente contrapporre “ora laica” ad “ora di IRC”, e la stessa considerazione vale per “ora alternativa” (alternativa all’ora di IRC), riconoscendo come punto di partenza, da cui eventualmente distanziarsi, l’ “ora di IRC”.
Forse sarebbe il caso di sostituire tale “ora X” con un’ora della “desaparecida” Educazione Civica. Oppure con un’ora di “Libera discussione in classe su temi di attualità”, portando in classe, come base, giornali (o altro) di diverse ispirazioni ideologiche.

whichgood

” Oppure con un’ora di “Libera discussione in classe su temi di attualità ”

No, lascia stare che se si tratta dell’attualità italiana non potranno fare altro che parlare del papa e così ci risiamo.
Comunque non vedo “l’ora laica” in contrapposizione all’IRC in quanto la lacità lascia spazio per parlare ANCHE di religione, ovviamente in modo non indottrinante. Certamente l’Educazione Civica dovrebbe essere obbligatoria e non una alternativa alla religione cattolica; specialmente ai cattolici dovrebbe essere insegnata.

Stefano Grassino

Per me resta sempre un problema di numeri che alla fine sono 2.
1) una persona arrabbiata testarda e cocciuta, vale quanto mille individui che fischiettano con le mani in tasca.
2) centomila iscritti con un milione di simpatizzanti sarebbero ascoltati.

Tiziana

@Stefano Grassino

Ma è importante il tipo di richiesta che si fa, che deve dimostrare passione per l’equo.
Va richiesto l’allontanamento dell’ora di religione fuori dalla scuola. Occorrono secoli? Possibile, ma le battaglie si fanno sulle cose giuste non sulle minestrine riscaldate delle ore alternative.

Personale per te: http://liberelaiche.wordpress.com/tizianall-fix-it/ desidero segnalrati questa pagina

Roberto Grendene

Se non hai da mangiare, ottenere una “minestrina riscaldata” è essenziale.
Non solo per sopravvivere, ma per poter arrivare domani a mangiare degnamente.

L’Uaar non se ne frega dei genitori i cui bambini sono costretti a scegliere tra subire l’insegnamento della religione cattolica o essere smistati in altre classi o essere umiliati in tante altre maniere. Gli dice che hanno diritto oggi a un pasto completo e di qualità
E in tanti ci ringraziano:
http://www.uaar.it/uaar/campagne/progetto-ora-alternativa/testimonianze.html#02
E, mangiato un pasto completo, lotteranno insieme all’Uaar per fare in modo che chi mangia e ha mangiato finora alle spese degli altri se ne esca fuori.

Roberto Grendene

le battaglie si fanno sulle cose giuste e sulle emergenze

serve sia la battaglia per prevenire le malattie che l’ospedale

serve sia la battaglia per l’abolizione dell’obiezione di coscienza per i ginecologi che lottare per avere ginecologi non obiettori ora

Tiziana

Ti ricodo @Grenndene che nel frattempo mangiano con cucchiaio d’oro anche i gerarchi della Cei, e con la minestrina scaldata tornano indietro di anni i sacrifici fatti dai nostri genitori che hanno ottenuto che l’ora di religione obbligatoria fosse facoltativa. Coglierai i frutti di figli nutriti a minestrine che saranno debolissimi sui piani dei diritti.

Sandra

Tiziana,
certo sarebbe giusto. Io la penso come Stefano quando cita la persona testarda. I genitori devono compilare un modulo dove è richiesta l’iscrizione o meno all’ora di religione. E’ vero che l’ora alternativa non viene definita all’iscrizione, ma è anche vero che con poco sforzo ci si può informare presso la scuola o presso genitori di allievi più grandi. E scegliere, e anche insistere cocciutamente sui diritti. Se la maggior parte dei genitori fino ad ora ha preferito la strada comoda di iscrivere i propri bambini all’irc “perché ci vanno tutti, perché altrimenti chissà”, ecc. non ha senso fare una battaglia, è persa in partenza. In più può giocare il fattore identitario (non cattolico=musulmano), e proporre l’abolizione, ora come ora, non funzionerebbe con certe testine. Meglio lasciare la scelta di avvalersi, che ci siano bambini che passano ore a sentire storielle al momento magari rassicuranti per i genitori, e accanto, bambini che seguono un corso di inglese, o di lettura, o di alimentazione e cucina… qualsiasi cosa. Piano piano i risultati ci saranno.

Roberto Grendene

@ Tiziana
l’avevo detto per primo che c’è chi mangia a sbafo, solo che io aggiungo che per fare in modo che smetta di farlo tutte le strade devono essere percorse, non sono quella del “martirio” come proponi tu ai genitori di bimbi dai 3 ai 10 anni (perché sarebbe un martirio tenere a casa uno o più figli in quell’età per due ore la settimana, o sei ricco o paghi pesanti conseguenze, mentre tutti gli altri continuano ad andare a scuola in orario scolastico, come ha stabilito la Corte Costituzionale proprio nella sentenza che rendeva l’ora di religione cattolica facoltativa)

è vero che i nostri nonni hanno ottenuto che l’ora di religione cattolica fosse facoltativa, ma proprio per questo tutti devono essere liberi di stare a casa oppure a scuola a frequentare un un’ora anch’essa facoltativa però laica!

anche perchè già ai tempi dei nostri nonni esisteva l'”esonero”, ossia la possibilità di non frequentare l’ora di religione cattolica: farci tornare ai tempi dell’esonero mi sembrerebbe un suicidio laico

la tua battaglia contro l’ora alternativa nella fascia d’età 3-10 anni si traduce nel consegnare la scuola alle gerarchie ecclesiastiche, come ai tempi dell’esonero

Federico Tonizzo

Lo immaginavo, che il governo Monti stesse approfittando di questo periodo di ritardo nella formazione di un nuovo governo per fare in fretta e furia altre nefandezze filoclericali (oltre che eventualmente filoplutocrate) 👿

Roberto Grendene

a onor del vero l’andazzo andava avanti da tempo

quest’anno la discriminazione è diventata lampante perchè con l’iscrizione online le direttive ministeriali non lasciano scampo
prima quasi tutte le scuole fornivano il modello C:
http://www.uaar.it/webfm_send/191
per la scelta delle attività alternative all’IRC all’atto dell’iscrizione assieme al resto della modulistica, perché è assurdo organizzarsi nel modo peggiore e volontariamente danneggiare genitori e famiglie che scelgono di non frequentare l’IRC

Federico Tonizzo

“è assurdo organizzarsi nel modo peggiore”
Certo.
Il guaio è che per i “loro” scopi è il modo “migliore”.

Federico Tonizzo

“le scuole hanno l’ob­bli­go di at­ti­var­li “non tar­di­va­men­te”. Se non prov­ve­de­ran­no, ge­ni­to­ri e stu­den­ti avran­no l’Uaar al loro fianco.”
Grazie UAAR!

Bertrand Russel2 la vendetta

Ringrazio l’U.A.A.R. per la sua iniziativa.

Il comportamento del ministero dell’istruzione e del T.A.R. dimostrano come viviamo in uno stato clericale a libertà vigilata.

Folletto Baldanzoso

Non è andata malissimo.
Si possono impugnare le note del TAR per giudice ordinario nel frattempo, no?

Giuliano

Abbiamo anche il problema di far conoscere all’opinione pubblica le nnss. battaglie. Riuscissimo a socializzare le nnss. argomentazioni, dimostrando come le resistenze di uno Stato a guida filoclericale tiene indietro il Paese, otterremmo grandi risultati.
Per essere pragmatici e ben sapendo che non abbiamo i mezzi per fare grandi campagne di stampa dobbiamo puntare, molto di più, sul web. Rispetto ad altre esperienze che proprio sulla Rete hanno avuto impatto e successo ciò che ci manca è la visibilità di uno o più testimonial che convoglino qui proposte e discussioni. Se, ad es., sulle Ultimissime scrivessero la Hack o Odifreddi o Giorello o Rodotà avremmo certamente una massa critica ben maggiore e la visibilità che i nnss. temi meritano.

Federico Tonizzo

@ Stefano Grassino
Non so se saremmo fritti…
Stavo invece pensando a quanto ne parlerebbe anche in giro, diffondendo perlomeno il DUBBIO sulla religione e la “nozione” che “HIC SUNT ATHEOS” 😉

Sandra

Un grillino tipo… Travaglio? che difendeva i crocifissi nelle aule scolastiche?

Federico Tonizzo

@ Sandra
Non pensavo a Travaglio.
Pensavo ai grillini eletti al parlamento e al governo, i quali in generale sono molto eterogenei tra loro nonostante l’imposizione dell’omogeneità da parte di Grillo; proprio per la loro eterogeneità, diversi di loro potrebbero (spero) portare anche nel parlamento e nel governo (futuri?) discussioni sui temi della laicità ecc. ecc., che verrebbero di conseguenza (spero) proposti alla gente attraverso i media; ovvero: pubblicità.

Sandra

Per esempio.
Leggo sul Sole24 che tra le quasi 600 proposte di legge arrivate in parlamento in questa nuova legislatura, solo una è di un grillino. Una grillina per la precisione, Nunzia Catalfo. Sul suo cv, tra l’altro, parla di “Obbligo di destinazione alle donne del 50% dei posti in: concorsi e bandi pubblici, liste elettorali. “ e “graduale uscita dall’Euro e produzione della moneta sovrana.” E già queste due “idee”… vado a vedere il suo blog, e che ci trovo? Una bella frase di madre teresa di calcutta.

Federico Tonizzo

@ Sandra
La mia era solo una piccola speranza, non una certezza. I grillini sono eterogenei nel senso che – dicono – non riconoscono “destra” e “sinistra” (e quindi potrebbero essere “di tutto e di più”) ma saranno – dicono – a fevore delle “buone idee”… che aspetto di vedere in cosa consistano. Comunque, qualche anticlericale nel gran mucchio ci sarà pure…

Federico Tonizzo

@ Sandra
“Sono le idee sensate che mancano.”
Certo, le idee sensate per ora hanno molto latitato. Che dire? Ora, dopo un mese esatto dalle elezioni, la situazione è ancora in stallo; ma non credo si possa andare avento così all’infinito. Staremo a vedere…

Red Passion

Sulla vicenda si nota, ancora una volta, il vizio di fondo. Si crede, erroneamente, che chi sceglie l’ora alternativa è semplicemente uno scocciatore che perde tempo solo a prendersela con la “povera” religione cattolica.
A lor signori bisognerà che entri nella loro zucca che per noi la scuola pubblica non è luogo di indottrinamento forzato, cosa che l’IRC è di fatto. Altro che materia culturale! Se così fosse non si spiegherebbe l’impostazione della nomina dell’insegnante da parte del vescovo di competenza territoriale e non da parte del ministero dell’istruzione.
Inoltre, poichè si tratta di scelta, allora si mettano i cittadini/utenti di scegliere in maniera consapevole: prima della scelta si distribuiscano i contenuti delle due ore (IRC e ora alternativa) e si lasci che sulla base dei medesimi contenuti i genitori scelgano in maniera informata e consapevole. Il paradosso di oggi è che ti obbligano a scegliere fra una cosa che c’è e che conosci, nel bene e nel male (soprattutto) e una cosa che non sai se c’è, come sarà organizzata, quale grado di discriminazione, implicita o esplicita che sia, comporterà nei confronti dei nostri figli.
Io sono convinto che, qualora i genitori potranno finalmente scegliere sulla base di due programmi realmente alternativi, i cui contenuti saranno scritti nero su bianco, la maggioranza, anche di provenienza cattolica, sceglierà quella alternativa. Perchè? Sia per il semplice fatto che di solito è più avanzata di quella dell’IRC sia perchè offre qualcosa di diverso dal catechismo a chi già occupa parte dei propri pomeriggi in chiesa e non vorrebbe rimanere indietro anche su altri temi.
Allora, come ho già avuto modo di scrivere in precedenza, per me una piccola rivoluzione sarebbe obbligare le scuole a presentare contemporaneamente i programmi scritti dell’IRC e dell’ora alternativa alle famiglie.
Chiedo, pertanto, all’UAAR di esprimersi su questo mio modesto parere.
Grazie

Giorgio Pozzo

…Pare prospettare un pericolo del tutto futuro ed incerto e non immediato

Penso proprio che se mi fossi iscritto a Giurisprudenza invece che ad Ingegneria sarei naufragato miseramente dopo pochi mesi. Penso che solamente a Teologia ci possa essere una siffatta accozzaglia di illogicità e assurdità.

Un pericolo, in quanto tale, è sempre futuro ed incerto, altrimenti –accidenti- non sarebbe affatto un pericolo!

Nel progettare aeroplani, per esempio, la sicurezza viene prima di tutto e i pericoli devono sempre essere pensati e affrontati a priori. Prima, ragazzi, non dopo! Non si aspetta affatto che un evento si verifichi per decidere poi come affrontarlo: nel frattempo, mentre tu ci pensi, l’aereo cade e buonanotte al secchio (già accade molte volte, proprio così). Per concludere la metafora, questi mi stanno dicendo che il Manuale di Volo, con tutte le procedure previste per le emergenze, NON deve essere scritto prima di far volare l’aeroplano, in quanto il pericolo risulta essere del tutto futuro… Vallo a dire alla Certificazione!

Dire assurdo è ancora poco, questo è semplicemente pazzesco. Sono contento di non avere figli, e di essere ingegnere invece che avvocato.

RobertoV

Direi che la cultura dell’emergenza è tipicamente italica.
Perchè porsi i problemi prima ed organizzarsi di conseguenza come fanno i paesi civili ed evoluti? Quando da noi si fanno le leggi mica ci si preoccupa di governare il transitorio o il cambiamento, si interviene poi a tamponare le falle e le mancanze.

In questo caso c’è in più la malafede per cercare di arginare la secolarizzazione creando ulteriori difficoltà. Sanno bene che ci sono parecchie persone che scelgono l’IRC solo per abitudine o comodità (come si vede bene alle scuole superiori): un’alternativa ben organizzata e trasparente porterebbe via parecchi studenti (e fedeli futuri), come è già successo all’estero.

Mizar

I ricorsi sono fatti per essere ripetuti, la storia insegna. Solo un primo passo, la battaglia è lunga, ma la vittoria è certa. 🙂

Federico Tonizzo

Certa? Basta che non si debba attendere un secolo… 😯

Mizar

Tempi brevi sono augurabili, ma anche se dovesse servire un secolo, noi ci saremo. 😉

luca t.

Ottimo averci provato, ma non sarebbe bene perseverare, provando ad impugnare l’ordinanza TAR al Consiglio di Stato?

costantino

Mi piacerebbe leggere il ricorso e l’ordinanza del Tar integrale. Non è facile commentare sulla base dei … commenti di chi forse non ha neppure letto a sua volta la fonte.

Commenti chiusi.