La crescita del consenso per il matrimonio per tutti

Negli ultimi anni l’estensione dell’accesso al matrimonio anche alle coppie omosessuali è diventata una delle più importanti materie di confronto sui temi laici. L’istituto ha già dato buona prova di sé nei paesi in cui è stato approvato da diversi anni — per l’Europa: Spagna, Portogallo, Paesi Bassi, Belgio, Norvegia, Svezia, Danimarca, Islanda — garantendo l’accesso ai diritti e conseguenti doveri alle coppie gay. Non solo, ma contribuendo ad attenuare lo stigma che tuttora colpisce gli omosessuali e la loro accettazione nella società. Sembra ora a portata di mano la sua introduzione anche in stati importanti quali gli Usa, la Gran Bretagna, la Francia. Nonostante gli allarmismi, non c’è stata alcuna distruzione dell’istituto matrimoniale, né l’obbligo di diventare omosessuali, o il “baratro” per la società di cui parlava il presidente della Conferenza episcopale, il cardinale Angelo Bagnasco.

Negli Usa, il riconoscimento del matrimonio per gli omosessuali è uno dei punti su cui il presidente Barack Obama si sta impegnando. La situazione è diversa a seconda degli stati: in alcuni è approvato, in altri si parla solo di riconoscimento delle unioni civili. Queste differenze possono accentuare i problemi, specie in caso di separazione. In California, su pressione delle confessioni religiose organizzate, un referendum (Proposition Eight) aveva bocciato per poco l’istituto delle nozze gay, lasciando però ancora validi i 18mila matrimoni già celebrati. Successivamente una corte federale ha dichiarato il divieto incostituzionale. Ora la questione è sul tavolo della Corte Suprema.

In Gran Bretagna, dove già esiste la civil partnership, David Cameron ha rilanciato l’approvazione dei matrimoni gay. “Proprio perché sono un conservatore”, aveva chiarito nel discorso rivolto al suo partito nel 2011. Nonostante l’opposizione di varie confessioni religiose: tra l’ambiguità della Chiesa anglicana (che è però spaccata sul tema tra possibilisti e intransigenti) e il no netto della Chiesa cattolica che invocava la “santa alleanza” con altre confessioni. Che non si è però concretizzata: le proteste pubbliche sono state assai limitate.

Il presidente socialista François Hollande ha vinto le elezioni in Francia e nel suo programma c’era esplicito il riconoscimento del matrimonio gay. Il progetto di legge, nonostante l’opposizione in aula e le imponenti manifestazioni con una forte influenza della Chiesa cattolica e della destra, è stato recentemente approvato dall’Assemblea Nazionale. In aprile sarà discusso anche dal Senato per l’approvazione.

Il consenso verso i matrimoni omosessuali, in linea con la secolarizzazione della società, è in crescita. “Ottima notizia”: ha commentato così Obama con un tweet l’ultimo sondaggio del Washington Post che vedeva salire la maggioranza di favorevoli al 58% degli statunitensi. Un altro tweet del presidente è stato ancora più esplicito: “ogni americano deve sposare chi ama”. In pochi anni la società americana si è mostrata più sensibile a questo tema, se si considera che nel 2006 la percentuale era del 36%. Anche tra i cattolici americani una risicata maggioranza è ormai a favore dei matrimoni gay.

gay marriage

Forse il problema più grande per la Chiesa cattolica è che anche su questo tema tra gli stessi fedeli si registra una netta affermazione di coloro che vanno contro il magistero. Come già accade per altri temi quali l’interruzione di gravidanza o il fine-vita: in Italia lo segnala il Rapporto Eurispes più recente. Secondo i sondaggi negli anni è cresciuta in Francia la maggioranza a favore dei matrimoni gay. Attualmente supera il 60% ed è ancora più alta tra i giovani. Per le adozioni invece il dato del sì è al 49%, stando a una rilevazione Ifop in gennaio. Nonostante la mobilitazione degli oppositori la tendenza sarebbe verso un maggiore consenso per matrimonio e adozioni. I dati degli ultimi mesi dati oscillano a seconda dei sondaggi (come quello di YouGov*), ma rispetto a quelli precedenti ci sarebbe un aumento. Di avviso diverso un’inchiesta commissionata da Alliance Vita — non a caso, associazione no-choice e contro il matrimonio gay — e formulato in maniera differente: il 37% dei francesi sarebbe a favore sia a matrimonio e adozione, il 34% a unione civile senza adozione e il 24% a nessuna delle due precedenti opzioni.

Considerato il crescente consenso nel mondo, quello che rimane agli oppositori è una sottile opera di delegittimazione e denigrazione degli omosessuali. Soprattutto le frange cattoliche più tradizionaliste hanno rispolverato stereotipi affibbiati ai gay che speravamo archiviati da tempo, accostandoli ai pedofili o alla zoofilia, o dando risalto a dubbie ricerche tali da far ritenere che i gay abbiano pesanti disagi psicologici, soprattutto per creare allarmismo sulle adozioni omosessuali. Persino durante il dibattito all’Assemblea Nazionale sono stati presentate, tra le migliaia di emendamenti, alcune proposte palesemente pretestuose.

Durante l’ultima manifestazione di domenica contro il matrimonio gay in Francia non sono mancati momenti di tensione, con i manifestanti che hanno cercato di forzare il blocco perché volevano entrare in zone non previste del percorso concordato e con la polizia che ha lanciato lacrimogeni. Secondo diversi resoconti, alcuni manifestanti portavano persino avanti i bambini proprio durante gli scontri per tentare di superare le barriere. Anche Christine Boutin, presidente della piccola formazione cattolicista Parti chrétien-démocrate, arrivata in prossimità del blocco ha accusato un malore per il gas.

Per quanto imponente sia stata, è evidente che quella per evitare l’approvazione del matrimonio per tutti è considerata dagli stessi oppositori una battaglia difficile da vincere. E ciò favorisce un certo nervosismo, che porta ad azioni eclatanti e uscite esagitate. Come è stato notato, l’accento è ormai spostato sulla questione dell’omogenitorialità, che riscuote minori consensi. La polemica pasionaria del movimento anti-matrimonio gay, l’integralista cattolica Frigide Barjot, si è distinta una volta di più per gli attacchi contro il senatore Jean-Pierre Michel, il rappresentante del governo che gestirà il passaggio in Senato del progetto di legge già approvato alla Camera. Michel aveva osato definire Barjot come rappresentante della “peggiore omofobia” e l’organizzazione Manif pour tous ha sporto denuncia contro di lui per diffamazione. Pure in tv Barjot non ha mancato di attaccare Michel.

Anche i governi e le istituzioni internazionali sono più sensibili alla lotta contro le discriminazioni verso gli omosessuali. Proprio oggi a Parigi si è aperta una conferenza sui diritti lgbt in Europa, su iniziativa di Francia e Commissione europea e con il sostegno tra gli altri del governo italiano e la partecipazione del ministro Elsa Fornero. Su Libération è stata pubblicata una lettera firmata da Fornero, dal ministro belga degli Interni e delle Pari Opportunità Joëlle Milquet, e dal ministro francese per i diritti delle donne Najat Vallaud-Belkacem.

L’appoggio a una regolamentazione delle unioni gay aumenta negli anni anche in Italia e in Parlamento sono state già presentate le prime proposte di legge per estendere i diritti, che cedono come primi firmatari Sergio Lo Giudice, Nichi Vendola, Ivan Scalfarotto. Non che ci siano molte chance che il matrimonio per tutti diventi realtà già durante questa legislatura, ma il fatto stesso che se ne cominci a parlare è importante e, soprattutto, costituisce una buona premessa per l’approvazione di una legge che riconosca i diritti alle coppie di fatto. Siamo ormai rimasti l’unico stato dell’Europa occidentale a non avere una legislazione sull’argomento. La situazione comincia a diventare seriamente imbarazzante, per un paese che vorrebbe definirsi democratico e civile.

La redazione

Archiviato in: Generale, Notizie

64 commenti

Ptolemaios

“Secondo diversi resoconti, alcuni manifestanti portavano persino avanti i bambini proprio durante gli scontri per tentare di superare le barriere”

Che meraviglia, quanto amore per i bambini, quanta salvaguardia dei minori… Non gliene importa nulla dei bambini, sono contrari per capriccio personale. Questo a dimostrare che gran belle persone sono.

FSMosconi

Mi ricordo che qualche giorno fa quelli dell’UCCR se n’erano usciti con un’articolo sulla strumentalizzazione dei bambini nelle manifestazioni gay(?).

Chi di spada ferisce…

Ptolemaios

Con l’unica differenza che questi hanno usato i figli come scudo umano. Proprio quelli che vorrebbero “proteggere i bambini” e che vorrebbero imporsi come unica famiglia possibile “nell’interesse del bambino”. Hanno proprio a cuore i loro figli.

Sandra

Uno dei filmati inizia con le transenne che vengono spostate, la polizia che interviene, viene spruzzato del gas, le transenne vengono rimesse al posto, e la gente invitata a tornare indietro: a questo punto, a pochi minuti dalla scena del gas, c’è un uomo, con un bambino piccolo sulle spalle che dice proprio “on va mettre les enfants devant“. Mi piacerebbe sapere come questo emerito p i r l a possa solo pensare di essere un bravo genitore. Di fronte a disordini o solo la prospettiva di una folla in panico, il buon senso farebbe allontanare, e specialmente con un bambino, invece questo no, … dice mettiamo davanti i bambini. Spero che lo denuncino. E chissà cosa penserà fra qualche anno questo bambino, quando vedrà come suo padre voleva usarlo, per vietare a una coppia di uomini di essere padri migliori di lui.

Kaworu

beh del resto i personaggi considerati “buoni” nel loro libro sacro non si sono fatti poi grossi scrupoli a sacrificare figli a dio, offrire le figlie per farle stuprare, accoppiarsi con le suddette figlie e via dicendo.

con certi esempi di virtù, che ti aspetti?

ringrazia che non li hanno lanciati.

Sandra

Si staranno attrezzando, con passeggini da manifestazione (tipo carrozzina da scalinata). Cosa vuoi che sia, lasciare che un bambino stia in mezzo a gente che spintona e urla, quando è in ballo il principio che solo gli etero sono genitori adeguati. E poi è sbagliato proteggere i bambini, in fondo una volta vivevano in mezzo a guerre e violenze, e son diventati tutti grandi lo stesso. La prossima volta li catapultano.

Kaworu

qualche ceffone non ha mai ucciso nessuno… (cit. troppi genitori)

diego

che bravi, mettere davanti i bambini per difendersi. Ecco chi sono le persone che vogliono difendere la famiglia!! E vuoi vedere che nei blog fondamentalisti mettono che la polizia pagata dalle lobbies omosessuali-massoniche hanno attaccato soprattutto i bambini?

Francesco

Papa (ufficiale): Pepe pepe pepe pepe pepe pepe…… Pepe pepe pepe pepe pepe pepe……. Pepe pepe pepe pepe pepe pepe……. pepe pepe……. Frigide Barjot Barjot….. Frigide béjo béjo …… Frigide Barjot Barjot….. Frigide béjo béjo….., siccomes a lei non piaces allora agli altri deve romperes i co….
Segretario: Sua Santità!!!

Francesco

Papa (ufficiale): Credo che non abbiano capitas.
Papa (emerito): Credo che faccia cagaren.
Segretario: Finitela!
Papi: Rompimarron(en-es).

malignolo

Che ipocrisia “matrimonio per tutti”. In realtà è solo un privilegio per i gay. Poi uno può pure essere d’accordo, ma sarebbe assai più decente evitare di prendere in giro con queste ipocrisie per mascherare un privilegio figlio di una martellante campagna di marketing. Non è un matrimonio per tutti, visto che alcune categorie ne sono arbitrariamente escluse, come un paio di miei amici dal kenya che non possono ricongiungersi con le loro due mogli perchè lo stato non le riconosce. Per loro il matrimonio per tutti non vale. Ma loro non hanno i soldi per manipolare l’opinione pubblica. Per cui se la prendono in quel posto.

FSMosconi

Guarda che per tutti qui si intende in relazione all’orientamento sessuale… se non l’avessi capito.

malignolo

quindi non per tutti, perchè qualcuno ha deciso a priori chi escludere e chi no in base a dei criteri arbitrari che gli fanno comodo. Esattamente quello che ho detto.

FSMosconi

@malignolo

Se si tratta di matrimonio omosessuale non è si parla anche d’altro (anche perché sarebbe già de facto sottinteso la bisessualità). Sarebbe come entrare in cattedrale e venire ad elogiare le qualità della pesca d’altura.

Poi non so che intendi con il matrimonio dei tuoi amici del Kenya e perché gli è stato impedito. Se fossi un tantino un po’ più specifico quel che basta a non far dubitare se non della tua effettiva buonafede quantomeno della tua ingenuità…

Francesco s.

Malignolo effettivamente mi hai ricordato che questo mese devo incassare l’assegno della lobby LGBT che mi paga. 😀

Kaworu

manca l’obiezione “e chi ama il suo cane? perchè non può sposarlo?”.

che di solito è un evergreen.

oh fai sapere quando arriva l’assegno eh, che questo mese sono in ritardo.

Cla87

Massì facciamo passare la poligamia (esclusivamente maschile ovviamente)… che è uguale al matrimonio omosessuale…

Southsun

Matrimonio omosessuale come quello di Berlusconi, il “poligamo” a tassametro per eccellenza?

Ma andate a nascondervi!

Roberto Grendene

ma cosa c’entra?

il problema dei tuoi amici eterosessuali del Kenia rimarrebbe tale e quale anche se fossero omosessuali del Kenia che vogliono far arrivare e farsi riconoscere i loro mariti (se mai fosse possibile il matrimonio gay in Kenia e il suo riconoscimento in Italia)

malignolo

Ed è appunto quello che dico io, matrimonio solo per gay. Oh non è che ci voleva molto a dirlo eh? Invece che nascondersi dietro a “tutti” che non è tutti.

Per quel che riguarda la seconda parte, non gli è impedito il matrimonio ma il ricongiungimento familiare. Non essendo la seconda moglie riconosciuta come tale dallo stato, non ha diritto al permesso di soggiorno.

faber

Penso che tu sia un attimino fuori traccia. Difendere il diritto di potersi sposare indipendentemente dall’orientamento sessuale non inficia in alcun modo i diritti di ricongiungimento dei migranti. Anzi, ti dirò, per esperienza penso che molte delle persone che lottano su uno dei due fronti siano favorevoli se non addirittura impegnati anche per l’altro.

malignolo

Temo di no. La vedo piuttosto come una diatriba tra privilegiati, o meglio culture vincenti, rispetto ad altre marginali.
Io sarei poi per l’estensione del concetto di convivenza/matrimonio. In una società complessa non esiste più solo la coppia. Gli esseri umani si aggregano in varie forme e modi ugualmente significativi per chi ne fa parte.

faber

Non è questione di temere o vederla in un modo. Si tratta piuttosto di dati di fatto: le posizioni progressiste solitamente riguardano uno spettro ampio di diritti sia a livello individuale che a livello di associazioni/partiti. E, ripeto, non capisco in che modo il riconoscimento dei diritti delle coppie omosessuali possa danneggiare i diritti delle coppie migranti!

Diocleziano

Malignolo, non ho capito se stai parlando di un bigamo o semplicemente
di uno che non ha i documenti in ordine.
Se è la seconda ipotesi basta poco, no?

Southsun

@ malignolo.

Infatti per le convivenze tra persone maggiorenni senza vincoli affettivi (per esempio, due vecchiette che coabitano senza per questo essere innamorate una dell’altra) esistono i PACS o le “registered partnership”.

E’ la vostra pazzesca asfittica ristrettezza di vedute che vi fa scrivere messaggi come il tuo.

Titti

Chissà perchè mi sà tanto di contestazione, il discorso sul bigamo…

kundalini444

oddio… direi che non ci sarebbe nulla di male nella poligamia se fosse SIMMETRICA:
cioè un uomo può avere tante mogli, ciascuna delle quali può avere più di un marito, e così via.
Le famiglie sarebbero degli interessanti intrecci di relazioni molti a molti, invece che basarsi sulla solita relazione uno a uno!
Molto più divertente 😀 immaginatevi un po’ le conseguenze… si potrebbe essere cognato di se stesso, o avere dei figli in comune con i propri fratelli senza incesto ad esempio 😀

faber

Fondamentalmente il “problema” della poligamia non è morale ma pratico. Infatti o implica il concetto di “proprietà” della moglie (del marito non mi risulta ci siano casi nella storia umana) oppure implica dei gran casini a livello sociale tipo quelli che evidenziavi tu.

Francesco s.

Vivessimo in una società perfetta in cui la poligamia non sia usata da gruppi di individui per sottolineare il dominio sull’altro sesso, non avrei nulla in contrario. Quando l’Islam passerà di moda (insieme ad altre religioni retrograde) ne riparliamo.

Comunque i casini pratici rimangono parecchi.

faber

E poi parliamoci chiaro: quante suocere pensi che si possano sopportare?

FedeB

In linea teorica si, ma il matrimonio civile in italia è un “contratto di esclusiva”. Si tratta solo di garantirne l’accesso a categorie di persone discriminate. Per la poligamia bisognerebbe cambiare proprio il contratto… Sono anche dell’idea che degli adulti consenzienti possano fare ciò che vogliono

Reiuky

Anche io sono d’accordo per la poligamia e per la poliandria, a patto che ci sia un apparato legislativo dietro molto resistente che eviti, ad esempio, il dominio di un sesso sull’altro o che gestisca in modo efficace l’aggiunta o l’uscita di soggetti legali dal contratto, dalle eredità, nelle successioni etc.

A differenza del matrimonio gay, però, del matrimonio poli non se ne sente la necessità, e questo perché le relazioni umane tendono a focalizzarsi su rapporti di coppia, anche se non stabili, che su rapporti polivalenti.

Se ce ne fosse la vera esigenza (e non dico che non ci sarà in un futuro), sarò tra quelli che scenderanno in piazza a chiedere questa forma di matrimonio.

Ottone

Non voglio entrare nella discussione matrimonio si, no. Mi limito ad osservare che se vogliono difendere il matrimonio entrano in gioco fuori tempo massimo, visto che ormai è proprio questa istituzione che è in crisi da decenni e non sembra che le cose siano destinate a cambiare. La ccar è sempre indietro qualsiasi cosa faccia si sveglia sempre tardi, meglio così.

faber

Matrimonio, unione, contratto chiamiamola come vogliamo! L’importante è affermare il concetto di parità dei diritti.

whichgood

Per le porcate economiche/politiche e la truffa generalizzata è sempre all’avanguardia. Non sottovalutare il lupo.

Roberto Grendene

non c’entra la difesa del matrimonio, tanti eterosessuali e omosessuali non lo prendono in considerazione e vivono felici (forse anche più felici)

il punto è che se anche una sola coppia gay volesse sposarsi, ne dovrebbe avere il diritto al pari di una coppia etero

whichgood

Anche in Argentina, quel paese alla “fine del mondo” ha approvato il matrimonio omosessuale, nonostante la ferma opposizione di Bergoglio. Ora che Bergoglio è andato via l’Argentina diventa un paese ancora più moderno: “Al gran pueblo argentino, salud ! “.

whichgood

“Anche LA Argentina…”. Scusate, sarà l’eccesso d’erba mate. Se continuo così diventerò papa.

Mizar

Piccole considerazioni:
A) Compagnia bigotta cantante e neofascisti lanciano strali contro ogni gay pride invocando questioni di civiltà; mai sentito di gay pride finiti in scontri con le forze dell’ordine, ma sempre e solo di contromanifestazioni violente. Stavolta è toccato solo a loro, questo è il risultato.
B) Cristianissimi carichi di amore per il prossimo che non solo attaccano le forze dell’ordine, ma non perdono occasione per picchiare selvaggiamente ragazzi e donne inermi, è successo, risuccederà.
C) Questa gente non si fa problemi a sfilare con neofascisti dichiarati e delinquenti con la celtica cucita sul giubbotto, per qualunque cittadino civile, in nome dei principi della Repubblica e della Costituzione, questo sarebbe stato un problema grave e insormontabile, questi non fanno una piega… Faccio presente che la stessa cosa vale per il nostro beneamato paese che ha visto sfilare a Roma un corteo di un migliaio di esaltati anti-abortisti (con la presenza del sindaco) in cui andavano gli amorevoli volontari dell’UNITALSI (più associazioni cattoliche varie e boyscout) andavano a braccetto con le teste rasate di Forza Nuova.
D) Questa gente deve avere molto tempo a disposizione se perdono intere giornate a manifestare per delle questioni che nemmeno li riguardano (perché NON li riguardano)… Sono del parere che se uno manifesta lo fa per delle cose importanti, per il posto di lavoro, per qualcosa che comunque tocca, anche in potenza, la propria sfera di interesse, qui invece siamo di fronte ad un esercizio svaccato di un’opinione (sbagliata) fine a se stessa. Cosa penso? Che questi personaggi economicamente non stanno messi male, e si possono permettere questi tour di inciviltà mascherata perché non hanno niente da fare dalla mattina alla sera.
E) La violenza e la virulenza che caratterizzano queste manifestazioni ricordano le reazioni scomposte e rabbiose di un animale in gabbia, si sentono accerchiati, e questo non fa ben sperare perché c’è da preoccuparsi sul potenziale criminale che i più esaltati possono esprimere in questo particolare momento storico…

FedeB

La cosa che non capisco è che mi pare ci sia uno scollamento totale tra queste manifestazioni o certi commenti su internet e la realtà di tutti i giorni. Mi spiego meglio, per lavoro e per amicizie conosco un sacco di persone di diversa estrazione sociale, credenti e non, ecc ecc… Ma mai una volta che qualcuno mi abbia detto in faccia certe cose…

Tiziana

@FedeB

La gente essenzialmente tutela i suoi interessi. Ormai ogni famiglia ha il suo omosessuale (figlio, nipote zio) così come ogni famiglia patisce il dolore di un malato terminale ecc. . Purtroppo la partitocraza difende lo status quo , ma i mi sento ottimista perche al fondo come siano forse qualcosa cambierà.
Per questo vorrei dire a
@Grendene
che pensieri regressivi come quello dell’ora altrenativa all’ora facoltativa (non m stancherò mai di dire che è un ossimoro) fanno danni. Io non sono iscritta all’uaar, ma nel mio ambiente è una associazione nota per lo sbattezzo , l’8ecc. questa cosa assurdamente familista mina la credibilità dell’organizzazione. Uno sforzo anche per non dire che è un martirio (incredibile scelta di parole) tenere bimbi in corridoio.

Mizar

“Ormai ogni famiglia ha il suo omosessuale (figlio, nipote zio)”

Puntualizzo, e so che sarai d’accordo: ormai ogni famiglia ha il suo omosessuale *dichiarato*, perché ce l’ha sempre avuto, sono solo finite le reticenze.

Kaworu

stavo per scriverlo io, Mizar XD (a volte più d’uno. anzi direi quasi sempre)

Roberto Grendene

@ Tiziana
premesso che siamo OT, l’ora alternativa è un modo per non subire l’IRC (tutt’altro che familista)

ho capito che a te non piace, ti chiedo solo di far qualcosa di concreto contro l’IRC e non contro chi, con mezzi diversi da quelli che piacerebbero a te, tenta di sottrarsi all’IRC (e ci riesce, mentre con le tue strategie non ci riuscirebbe)

io voglio abolire l’IRC e voglio che i miei figli non la frequentino già da ora, e non sto a fare la morale a chi tiene i figli a casa (anzi, difendo questo loro diritto)
tu ce l’hai con chi sostiene il diritto (non l’obbligo!!!) all’ora alternativa ma non ho capito cosa fai in concreto per abolire l’IRC (invitare gli altri al martirio in nome della tua strategia superiore non mi sembra utile)

Francesco s.

Roberto e Tiziana

Rischia di sembrare un “Armiamoci e partite”. Lasciare i bambini in corridoio è un martirio, ma uno psicologo ci potrebbe spiegare quali sono le conseguenze di lasciare un bambino nella fascia d’età dai 6-11 anni solo in corridoio escluso.

Roberto Grendene

oltre a umiliare il bambino e la sua famiglia, sarebbe anche controproducente per la battaglia per abolire l’IRC

pensiamoci un attimo: Rosa Parks protestò contro la segregazione razziale sugli autobus andando a piedi, lasciando l’autobus in mano ai razzisti? no di certo, è rimasta sull’autobus! se fosse andata a piedi, i razzisti avrebbero continuato tranquillamente a stare sull’autobus nei posti a loro riservati fino ad oggi

Tiziana

Siamo fuori tema per rispondere a GRENDENE questa impuntatura familista indebolisce l’integrità dell’uaar. Il fatto che io non sia iscritta e non mi definirei neanche atea, non vuol dire che non sia attenta a ciò che si dice di questa organizzazione.
Per espungere l’ora occorreranno anni, questa tua posizione allunga i tempi.
E di leader privi di visione siamo pieni mi sembra. Capisco che non sei nella possibilità di fare la morale, ma insegni ai tuoi figli che esiste una scappatoia, un sotterfugio… tra l’altro non fruibile da tutti in italia.
@Mizar e Kawouru
Ovviamente

Tiziana

Francesco S.

Io sono stata per tutte le medie fuori al corridoio, anzi solo pochi mesi percjè mia madre riusci a spostare l’ora in fondo. Andavo alal scuoa media Col Di Lana accanto alal Rai (viale Mazzini) e ricordo che mia madre fu intervistata su questo argomento. dal GR1 Comprenderai che la battaglia anche fatta da mia madre affinchè l’ora di religione non fosse obbligatoria non può essere minata da Grendene che pensa che i suoi figli che giocano siano martirizzati e umiliati
L’umiliazione sarà di quei i genitori che usano un costoso insegnamento facoltativo.alle spalle di tutti.
Vorrei anche ricordare a Grendene che se tutti si muovessero come lui (ma la maggioranza lo fa) non avremmo nulla. Pensi che io deisideri sposarmi con una mia congenere?
O pensi che devo abortire in ospedale?
Eppure di queste cose mi sono occupata e mi occupo.

Francesco s.

@Tiziana

Mi spiace ma non t’accorgi che è come se stessi a fare la morale a chi, tanto per stare in tema, va all’estero per sposarsi con persone dello stesso sesso, un modo l’uno (frequentare frequentare l’ora facoltativa) come l’altro per aggirare senza far martiri una limitazione di laicità nel nostro paese.

Gianluca

@ Mizar

Concordo in tutto, tranne che in

“Questa gente deve avere molto tempo a disposizione se perdono intere giornate a manifestare per delle questioni che nemmeno li riguardano (perché NON li riguardano)… ”

A me non riguarda il matrimonio omosessuale, ma manifesterei volentieri per far sì che sposarsi con chi si vuole sia un diritto di tutti. Questo, beninteso, senza entrare nel merito di chi manifesta e perchè, considerato a cosa ti stavi riferendo.

Mizar

Ho capito quello che vuoi dire, ma credo che la cosa vada declinata in questo senso: mi riguarda se l’aspetto del mio manifestare è propositivo, non credo valga lo stesso nel momento in cui il mio manifestare è finalizzato a limitare una libertà altrui che, nel caso venisse esercitata, non mi toccherebbe minimamente. Banalizzando: legittimo il manifestare per la libertà di avere aiuole fiorite nei giardini, insensato manifestare per vietare al vicino di avere aiuole nel suo giardino.

Priapus

@ Mizar
Forse non stai tenendo conto della potenza economica della chiesa, derivante dal suo
immenso patrimonio immobiliare e finanziario, e dei miliardi che ancora scroccano in
vari modi.
Ti sembra strano che magari finanzino chi è disposto a perdere tempo, anche con qualche manifestazione di violenza, per garantire lo statu quo?
Dopotutto non è forse quello che fanno ormai da lungo tempo?

Mizar

In effetti c’è anche questo aspetto da tenere presente, come Berluska insegna, anche lì avranno fatto un adeguato investimento…

Stefano

@ lillo

Riguardo al thread simile, sulla Francia:

“vi ha smontato completamente”

lillo, forse che oltre alle divinità immaginarie avete anche gli “smontaggi” immaginari?
Chris avrebbe smontato che?

Titof

Mi aggiungo anch’io qui e a Pierre per l’ottimo intervento di Chris sul thread precedente. Aggiungerei al quadro una considerazione politica. L’urgenza del voto voluta da Hollande è sostanzialmente un regalo fatto a Pierre Bergé, i cui intrecci con la stampa “progressista” e i finanziamenti alla campagna socialista sono arcinoti.

Commenti chiusi.