L’intervento della Cassazione sull’obiezione selvaggia

Il tema dell’aborto torna a far notizia. La Cassazione ha stabilito che il diritto all’obiezione di coscienza non implica il diritto di rifiutare anche le cure post-parto. E la vicenda oggetto della sentenza presenta alcuni aspetti interessanti.

Secondo la corte, un medico obiettore di coscienza non può rifiutare le cure alla paziente che ha effettuato una interruzione volontaria di gravidanza. Infatti la legge 194, scrivono i giudici, riconosce sì al dottore “il diritto di rifiutare di determinare l’aborto (chirurgicamente o farmacologicamente)”, ma “esclude che l’obiezione possa riferirsi anche all’assistenza antecedente e conseguente all’intervento”, perché il medico è tenuto ad “assicurare la tutela della salute e della vita della donna, anche nel corso dell’intervento di interruzione di gravidanza”. Viene sancito che sul diritto dell’obiettore prevale quello “della donna in imminente pericolo a ricevere le cure”. E la Cassazione ha chiarito che il medico “ha rifiutato un atto sanitario, peraltro richiesto con insistenza da personale infermieristico e medico, in una situazione di oggettivo rischio per la paziente”.

Una sentenza importante che cerca di porre dei limiti all’ormai endemica diffusione dell’obiezione, tale da bloccare l’accesso all’ivg in intere province. Ma che rappresenta il minimo sindacale sulla base della stessa legge 194, spesso di fatto aggirata. La triste vicenda è quella di una donna che aveva già effettuato un aborto. Una dottoressa di un presidio ospedaliero in provincia di Pordenone, medico di guardia obiettore, si era rifiutata di prestare soccorso alla donna degente la stessa sera, sebbene l’ostetrica chiedesse la sua assistenza perché c’era il rischio di una emorragia. Erano dovuti persino intervenire il primario e il direttore sanitario, via telefono, con degli ordini di servizio. Ma il medico si è rifiutato di prestare assistenza, tanto che c’è stata una emergenza ed è dovuto venire il primario stesso per soccorrere la donna.

Il caso è finito in tribunale. Il medico aveva giustificato il mancato intervento sulla base di una interpretazione molto larga dell’art. 9 della legge 194. Dove però si dice esplicitamente che il personale sanitario è esonerato “dal compimento delle procedure e delle attività specificatamente e necessariamente dirette all’interruzione di gravidanza, e non dall’assistenza antecedente e conseguente l’intervento”. Non solo, ma non si può invocare l’obiezione di coscienza “quando, data la particolarità delle circostanze, il loro personale intervento è indispensabile per salvare la vita della donna in imminente pericolo”. La dottoressa è stata condannata a un anno di carcere per omissione di atti d’ufficio, con interdizione dell’esercizio della professione medica, dalla Corte d’appello di Trieste. Sentenza poi conferma appunta dal recente pronunciamento in Cassazione.

obiezione194wp

Ci pare che in questo caso il medico abbia dimostrato ben poca carità “cristiana”, rifiutandosi di assistere la donna. Non sorprende: l’atteggiamento di rifiuto nei confronti delle donne che scelgono l’ivg è diffusissimo. E facilmente l’obiezione di coscienza diventa “omissione di coscienza“, sulla base di una rigidissima e intransigente agenda no-choice. Ricordiamo che per la dottrina ecclesiastica scegliere o anche solo cooperare con un aborto significa automaticamente scomunica, esclusione dalla comunità e dai sacramenti. Nemmeno sorprende, dunque, che chi ha abortito sia colpito da un pesante stigma sociale in Italia. Chi fa propria una concezione comunitaria integralista non può non avere una repulsione verso l’altro considerato “peccatore” e “immorale”. Prova ne è l’aggressività della propaganda anti-abortista, tutta tesa a demonizzare chi sostiene il diritto della donna di scegliere e la stessa donna (con pioggia di accuse e paragoni di “omicidio”, se non “genocidio”) . E chi subisce la generale riprovazione a causa di ciò viene considerata una persona malata, da compatire e colpevolizzare. Di più, ci si aspetta che porti il peso della colpa, e appare disumana se non prova tutto il dolore che le viene accollato d’ufficio. Proprio il tema tabù affrontato da Chiara Lalli nel suo ultimo libro A. La verità, vi prego, sull’aborto.

È uno dei tanto risvolti negativi della retorica delle radici cristiane: l’identità religiosa si forma infatti non solo come condivisione di valori, ma anche e soprattutto come rifiuto ideologico di quelli degli “altri” (e come ulteriore passo, degli “altri” tout-court). Una retorica di cui ha fatto le spese in Irlanda Savita Halappanavar, morta per le conseguenze di un mancato aborto terapeutico e a cui i medici obiettori risposero, nel negarle assistenza, che “questo è un paese cattolico”. Le indagini sul caso, che ha realmente scosso il paese e riportato in auge il dibattito sull’aborto, hanno fatto emergere che i medici hanno dato priorità al feto rispetto alla salute della madre, sottoposta a un’agonia di giorni.

Ma anche questo caso rientra nella storia della dottrina cattolica, nella versione vigente da qualche secolo a questa parte. Si preferiva battezzare il feto piuttosto che salvare la madre e ciò contribuiva alla strage di donne incinte, considerate anche le precarie condizioni igienico-sanitarie dell’epoca. A teorizzare questa pratica, anche il teologo Francesco Emanuele Cangiamila. Tuttora ciò rimane un modello propagandato dalla Chiesa. Nel 2004 papa Giovanni Paolo II ha infatti santificato Gianna Beretta Molla, un’attivista cattolica rimasta incinta ma affetta da un tumore all’utero, che preferì portare a termine la gravidanza perdendo poi la vita. L’obiezione di coscienza, così come introdotta con la legge 194, era stata concepita come soluzione per salvaguardare i medici entrati in corsia dopo la legalizzazione dell’aborto. Ma è stata invece estesa anche ai nuovi medici e ha invaso ambiti come la contraccezione d’emergenza, fino a minare di fatto l’applicazione della legge in moltissime zone del paese con percentuali bulgare di dottori e anestesisti obiettori. A farne le spese le donne, che si vedono private della libertà di scegliere come gestire una gravidanza. Una questione ancora aperta e che sarà affrontata in un convegno organizzato dall’Uaar a Rimini il prossimo 14 aprile.

Il principio di laicità, così come i diritti individuali, devono necessariamente avere come riferimento un contesto pluralista. La dottrina cattolica, ancora oggi, presuppone invece una comunità in cui non sono ammesse deviazioni. È questo il motivo fondamentale per cui gli attriti sono all’ordine del giorno. È questo il motivo per cui, ogni tanto, qualcuno finisce anche per lasciarci la pelle.

La redazione

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261 commenti

JC

se c’è una media dell’86% circa di medici obiettori un cavolo di motivo esisterà o no? Anche se non capisco perché vi scocciate per questo, quasi a prediligere obbligatoriamente l’aborto in caso di gravidanza…

Roberto Grendene

ci sono perché
1) è permesso fare il ginecologo e l’obiettore
2) conviene fare l’obiettore
3) della salute delle donne se ne fregano

FSMosconi

@Enrico

Hai ragione: perché tanti soldi a degli asili cattolici che ti fanno pagare l’iradiddio?

Florasol

della salute del figlio ci si preoccuperà se e quando ci sarà un figlio.
Un embrione non è un bambino, quando mai capirete questo semplice fatto?

gmd85

@Enrico

Cosa? Una cellula o un ammasso senza sistema nervoso? Per favore, smettila. La salute della madre sarebbe comunque prioritaria. Ma dubito che le tue paturnie ti permettano di capirlo.

Enrico

*Florasol

Mi indichi mediante formule matematiche il punto di discontinuità in cui comincia la vita.

*gmd85

Senza sistema nervoso, ma ben in grado di svilupparlo basta aspettare.

gmd85

@Enrico

Non m’interessa il dopo. Se la procedura risulta necessaria, il futuro è irrilevante.

I passaggi da zigote a morula a blastula a glastrula ti bastano? Il numero di cellule derivate dalla suddivisione ti basta?

Un uovo è una gallina? O pensi che solo i numeri e i connettivi logico-matematici descrivano efficacemente?

Ancora aspetto quelle famose equazioni, eh.

Bee

“Mi indichi mediante FORMULE MATEMATICHE il punto di discontinuità in cui comincia la vita.”

Che palle, Enrico. E comunque la “vita” c’è prima del concepimento. Anche il singolo spermatozoo è “vita”.

“Senza sistema nervoso, ma ben in grado di svilupparlo basta aspettare.”

Si sa che mangiare una manciata di pinoli è la stessa cosa che abbattere qualche ettaro di foresta. In fondo, basta aspettare.

nightshade90

@enrico
come chiedere con formule matematiche il punto di continuità dove comincia la frequenza del rosso: non c’è, perchè il passaggio è sfumato, ed è privo di senso chiederlo. in compenso c’è una zona che è chiaramente “rosso” ed una che chiaramente non lo è. la legge sull’aborto è strutturata in modo tale che il termine temporale massimo sia ancora posto nella zona che chiaramente “non è rosso”, appositamente perchè non vi siano ambiguità.

tra parentesi si parla di punto in cui inizia la persona (che richiede una mente per essere tale), mica la vita (anche una cellula è viva. ma non è una persona).

Enrico

Se per appartenente ad Homo Sapiens Sapiens numero cromosomi >30 si ha che se tempo da fecondazione305 °K numero di cellule a tempo t0 se si considera come superficie di separazione il confine dell’organismo il flusso>0.

Enrico

*Nightsade90

Io in una pubblicazione scientifica non scrivo una radiazione rossa ma una radiazione con certe caratteristicghe.

Tiziana

Grendene

non ci sono giustiificazioni, quando si ha un posto di lavoro e si vive nella società si devono rispettare le regole. Il perdonismo e lle scappatoie, tipo ora alternativa all’ora facoltativa, sono tipiche dell’italiano intriso di cultura cattolica e familista che tutto può anche con il supporto di leggi levantine e oscure che addirittura in alcuni casi invoca. Cioè quando ne trae convenienza.

gmd85

@Enrico

Ma non fare ridere. Chi è affetto da trisomia 21 non è Homo Sapiens? Sempre più ridicolo.

Bee

“Io in una pubblicazione scientifica non scrivo una radiazione rossa ma una radiazione con certe caratteristicghe.”

Speriamo che Enrico usi la sua beneamata matematica, perché se usa l’italiano stiamo freschi…

Kaworu

dai bee, come sei cattivo… magari se le fa scrivere da altri, così come si è fatto scrivere la tesi dal relatore (ammesso da lui, mica mi invento nulla).

del resto se uno ti stima, ti scrive la tesi. eccerto.

gmd85

@Enrico

I cromosomi umani sono 46, non un generico > 30. la trisomia 21 causa la presenza di una copia in più del cromosoma 21. Posto che la condizione dell’Homo Sapiens è di avere 46 cromosomi, chi ne ha 47 cosa è? Sto usando la tua stessa non logica. Vedi un po’ se ti piace.

Enrico

Io ho scritto >30 per includere nell’essere umano anche chi ha 47 cromosomi.

Tiziana

io comprendo tutto, ma un dibattito è un dibattito, anche scemo va bene. Ma a volte c’è un approfittarsi anche della scemenza.

gmd85

@Enrico

Ergo, non puoi usare la variabile dei cromosomi per definire l’Homo Sapiens. Riprova.

gmd85

@Enrico

Ho letto, ho letto. Proprio perché il valore dei cromosomi può variare non puoi usarlo nella tua pseudoformula. Non è una costante, è una variabile. Riprova.

Enrico

*gmd85

Io ho scritto>30 cosi comprendo tutti gli uomini e le donne.

gmd85

@Enrico

Ancora? Per come lo hai inserito tu il valore è una variabile. Lo capisci o no?

Gianluca

“se c’è una media dell’86% circa di medici obiettori un cavolo di motivo esisterà o no? ”

Forse il motivo è che chi è obiettore, oltre a lavorare di meno (non pratica aborti) ha anche una carriera spianata? Lo sai quanti di quell’86% hanno cliniche private dove fanno tranquillamente aborti a pagamento? C’era un servizio delle Iene su Ischia, dove non era rimasto un solo medico non obiettore e le pazienti dovevano andare a Napoli, salvo poi gli stessi medici antiabortisti offrirsi di praticare l’aborto nelle loro cliniche.

Flavio

A) La chiesa ha proprio spinto suoi giovani promettenti a intraprendere la carriera di ginecologo/a per scardinare il diritto all’ivg.
B) Conviene! Ti nego un servizio gratuito e te lo offro, o lo fa un collega, a pagamento.

Mizar

Ma per caso siamo abbonati al servizio “primo commento idiota”? Succede spessissimo…

tommaso

L’ obiezione di coscienza è tale solo se le conseguenze ricadono sull’ obiettore.

Quando le conseguenze ricadono su altri si tratta solo i putrida ipocrisia !!

parolaio

mah… chi si rifiutava di imbracciare le armi certo ci rimetteva in prima persona, ma effetti collaterali c’erano anche sulla difesa nazionale.

gmd85

@parolaio

Direi che le scale di valutazione sono troppo ampie per paragonare l’obiezione militare a quella medica.

Titti

Intanto, io obbligherei, in caso che la madre voglia abortire, la stessa a portare a termine la gravidanza, salvo costringere, con tutti i mezzi possibili e immaginabili, il padre, ad occuparsi del concepito (oggi col test del dna, non si può usare la scusa del “chi è il padre?”), sarei curiosa di sapere, quanti no-choise, sarebbero d’accordo…poi non si trattava di aborto o meno, ma di soccorrere una persona in pericolo di vita, se non si è d’accordo, primo, si cambia mestiere, secondo, si può decidere per altre branche mediche diverse dall’ostetricia e ginecologia.

Enrico

Favorevole che i padri si assumano sempre anche in caso di stupro la responsabilità dei loro atti.

claudio285

@Enrico

mi piacerebbe vedere la scenetta, nel caso stuprassero tua figlia, di te e tuo “genero” che discutete del futuro del figlio con cui il tuo miserbaile dio ti ha benedetto.

gmd85

@Enrico

Noi siamo d’accordo che il tuo parere sulle decisioni altrui è pari a zero.

Kaworu

claudio, non hai ancora ben inquadrato il nostro abominevole amico, vero?

questo sarebbe ben contento di dar la figlia (femmina, vai in altre discussioni a dare un’occhiata per vedere la considerazione che lui ha delle donne… e poi guarda la considerazione che ha in generale per i figli) in sposa allo stupratore.

e sarebbe ben contento di aver anche tanti altri nipotini, probabilmente.

della volontà della figlia, chi se ne strafrega.

però diciamolo, se la figlia si fa ammazzare pur di non farsi stuprare (stile qualche santa che adesso tirerà sicuramente fuori dal cilindro, poco importa che si tratti di vicende assolutamente inverosimili… la logica e la realtà non sono suoi problemi), si sentirà ancora più fiero.

Enrico

Mai detto di essere favorevole al matrimonio riparatore.

Perchè il martirio è inverosimile?

Kaworu

vedi tu se hai voglia di continuare a conversare con un essere simile…

gmd85

Perché il martirio è inverosimile? perché è da masochisti e da chi non ha istinto di conservazione e sopravvivenza.

Bee

“Favorevole che i padri si assumano sempre anche in caso di stupro la responsabilità dei loro atti.”

Siiii che bello formiamo una bella famiglia felice con il pargolo, la mammina e il maniaco sessuale che l’ha brutalmente violentata siiiii…

Mi immagino la scena…

“Papà, da dove vengono i bambini?”

“Per quanto ne so io, figliolo, succede dopo un po’ che l’uomo strappa i vestiti alla ragazzina e le intima di non fare rumore altrimenti la massacra di botte”

Enrico

*gmd85

Se le vittime avessero ceduto al seduttore sarebbero vive.

*Bee

Vede se la stuprata avesse detto di si nessuno gli avrebbe strappato i vestiti a dimostrazione che tutte le stuprate, di cui ho massimo rispetto, sono donne che scelgono la strada più difficile ma giusta.Comunque almeno il sostegno economico è dovere per lo stupratore.

Kaworu

mi piace questo lapsus che trasforma “stupratore” in “seduttore”.

fossi una psicoanalista, ci leggerei tantissime cose.

ma anche un metalmeccanico potrebbe leggerci tante cose, effettivamente

Bee

“Vede se la stuprata avesse detto di si nessuno gli avrebbe strappato i vestiti a dimostrazione che tutte le stuprate, di cui ho massimo rispetto, sono donne che scelgono la strada più difficile ma giusta.”

Fammi un favore, vai ad una riunione di sostegno per ragazze stuprate e ripeti queste esatte parole. Ti prego, fallo. E voglio il video.

Sandra

Certo, e quello che un giorno ti gonfierà la faccia di botte l’avrà fatto solo dopo averti proposto di andare al cinema.

Reiuky

Ah, ma quindi non era un lapsus?

Enrico, sei abominevole.

Enrico

Leggete cosa ho scritto ho detto che le stuprate testimoniano con coraggio òla dignità della donna.Chi offende la donna non sono io sono altri ad esempio chi la riduce a puro mezzo di piacere.

Kaworu

per la serie “il lapsus era già abbastanza brutto, ma perchè non peggiorare le cose?”

Bee

In caso di violenza sessuale parole come dignità e rispetto non hanno senso. Non è una questione di buon costume. C’è soltanto la violenza e la vittima. Punto.

gmd85

@Enrico

Ma tu non eri quello che “W la Goretti?”. Certo che sei proprio paracu*o.

Enrico

Mai criticato le donne che seppure stuprate sopravvivono.

*Bee

La dignità esiste e la perde sia lo stupratore che la donne che cede alla tentazione non la stuprata.

Kaworu

e dopo lo stupratore/seduttore, la stuprata che cede alla tentazione (di farsi stuprare, suppongo. ah la carne è debole).

ditemi voi se non fa schifo…

a me si, tanto.

penso che soggetti del genere non meritino risposte e considerazione da parte della società civile, e per questo non andrebbero considerati e lasciati nel loro brodo putrido e rivoltante.

Bee

“La dignità esiste e la perde sia lo stupratore che la donne che cede alla tentazione ”

Che cavolo è la “tentazione” dello stupro?

Quale sarebbe la perdita di dignità della donna nel contesto di uno stupro? Enrico, la parola “stupro” implica già un rapporto sessuale forzato e violento. Altrimenti si parlerebbe di “mutuo consenso”. Riesci a capire la differenza?

Titti

Come al solito, Enrico, riesci a far diventare una provocazione, un’asserzione vomitevole…

gmd85

@Bee

Devi sapere che per il nostro rivoltante interlocutore l’unica donna degna è quella che allo stupro ci rimane secca.

Enrico

Ripeto lo stupro è seguente al rifiuto del rapporto consensuale solo dopo vi è stupro.

gmd85

@Enrico

Devo riportarti il commento in cui dicevi che la donna stuprata non ha dignità perché non ha fatto come la Goretti e non si è fatta uccidere? Bestia.

Bee

“Ripeto lo stupro è seguente al rifiuto del rapporto consensuale solo dopo vi è stupro.”

Se scaldi l’acqua, dopo un po’ bolle.

Stefano

@ Enrico

Sottopongo alla tua attenzione il seguente passo da “La Malafede” di Renato Testa:

Non oso pensare che cosa suggerirebbero gli irresponsabili fautori del “porgi l’altra guancia” a una donna vittima di stupro. Cos’altro dovrebbe “porgere” al suo violentatore la sventurata? Inorridisco a immaginarlo. Peraltro la giovane Maria Goretti disobbedì palesemente al comando del divino Maestro: resistette al suo aggressore, non “porse” nient’altro. Eppure, nonostante ciò, anzi proprio per questo, è stata fatta santa. Incoerenza stridente.

Enrico, non sappia mai il tuo emisfero destro cosa fa il sinistro.

Già che ci siamo, scrivi cose che farebbero inorridire il peggior criminale con una grammatica che fa inorridire il peggior sgrammaticato. Il risultato dei tuoi interventi è che tutti qui hanno una pessima opinione non solo di te ma anche delle idee che propagandi: Enrico perché non trai le dovute conclusioni?

Reiuky

Motivazione? Chi se ne frega della motivazione!

Stiamo parlando di un diritto negato!

Kaworu

come al solito, cattobigotti MASCHI versus diritti negati delle DONNE (credenti o meno – eh si, anche loro abortiscono…).

se anche gli uomini potessero restare incinti, ci sarebbe il servizio tutto incluso dal barbiere.

robby

enrico tu non dovresti essere commentato,dovresti stare in qualcke sanatorio,oppure propio arrestato..stai fuori di testa

FSMosconi

@JC

Nel mondo migliaia di mosche mangiano cacca, un motivo ci sarà no?

manimal

milioni di pirla (tra cui io) fumano.
un motivo ci sarà.

Kaworu

se in arabia saudita la maggioranza è d’accordo con la lapidazione delle donne ci sarà un motivo, o no?

quindi?

‘sti ca$$i?

Catilina

se c’è una media dell’86% circa di medici obiettori un cavolo di motivo esisterà o no?

se anche fossero tutte obiezioni per reale convincimento ideologico e non per comodo, significherebbe soltanto che l’aborto tende ad essere riprovato nell’ambiente medico-sanitario, ma non che esso in sé sia sbagliato e non debba essere un diritto della donna. Evidentemente, oltre ai modi di comodo, che sicuramente esistono, la colpa di questo incremento delle obiezioni di coscienza è da ascrivere anche alla forte presenza della cultura cattolica nei corsi di bioetica per sanitari e alla forte influenza cattolica sull’amministrazione degli ospedali e dei presidi sanitari. Il resto lo fa l’ideologia delle destre conservatrici, che vedono nella possibilità della donna di abortire, una forma di arbitrio inaccettabile sulla vita e sulla funzione generativa, soprattutto di fronte al fatto che, al contrario, gli uomini non h anno questa libertà, visto che se la donna decide di continuare la gravidanza, possono essere forzati al riconoscimento di paternità. Il calo delle nascite presso le italiane e il timore che gli italiani autentici vengano sostituiti da immigrati stranieri, è un altro fattore di rimonta delle ideologie antiabortiste. Il moralismo popolare anche è da considerare, quello di chi sostiene che se la donna decide di fare sesso si deve prendere anche la responsabilità delle conseguenze, tipico del risentimento di chi ha una vita dura, verso la possibilità che qualcun altro se la possa alleggerire in qualche aspetto.

dissection

@Catilina: ” vedono nella possibilità della donna di abortire una forma di ARBITRIO inaccettabile sulla vita ecc”: hai perfettamente ragione, inoltre mi ricorderò di questo la prossima volta che qualche catto verrà a parlarmi di libero arbitrio e soprattutto del fatto che ce l’avrebbe dato dio, ma non mi dicono mai in quale passo della bibbia c’é scritto…

K

@ dissection

Ricordati che un cristiano è tale solo perché non conosce dio. Altrimenti sarebbe ateo.
Il libero arbitrio è definito nelle prime 4 pagine della Genesi. Adamo ed Eva vengono cacciati dall’Eden non per aver mangiato del frutto del peccato, come capziosamente insegna il catechismo cattolico, ma per essersi cibati, letteralmente, del frutto della conoscenza del bene e del male.
Ovvero hanno reclamato la facoltà di giudizio, prerogativa di dio.
E Gesù Cristo? Gesù Cristo è un ebreo che muore in croce per redimerci dal peccato originale: la tradizione giudaica e la cristiana collimano perfettamente.
Il libero arbitrio è peccato e non potrebbe essere altrimenti. Non a caso la riforma luterana ed ancor più quella calvinista affermano che l’uomo è sostanzialmente predestinato.

parolaio

L’idea di negare assistenza sanitaria per le conseguenze di un aborto è raccapricciante.

gmd85

Vallo a spiegare ai due tuoi correligionari che già si stanno lanciando in mirabolanti imprese di retorica pseudomorale.

parolaio

non c’è bisogno di spiegarlo, la pensano tutti come me. Poi si sa, la mamma dei cretini è sempre incinta.

Kaworu

quindi se la mamma dei cretini è sempre incinta, ci sono tuoi correligionari cretini che non la pensano come te.

o volevi dire qualcosa d’altro, che non ti contraddicesse in meno di dure righe?

gmd85

Concordo. ma mi riferivo ai due soggettoni che scrivono qui, eh. Non stavo generalizzando.

Kaworu

continuo ad esser dell’idea che l’obiezione avesse senso quando è entrata in vigore la 194.

per tutti quelli che hanno DECISO (nessuno è stato obbligato con una pistola alla tempia) di diventare ginecologi DOPO l’entrata in vigore della 194, l’obiezione non avrebbe dovuto essere permessa.

esattamente come quando c’era la leva obbligatoria: ora che non c’è più, mi pare che nessuno si sognii di dire “si voglio fare il militare MA cicci belli, non ho voglia di tenere armi in mano e vorrei lo stesso stipendio di uno che va in missione standomene comodamente seduto nel mio ufficio a canicattì, che sono obiettore di coscienza”.

esistono tanti altri mestieri e tante altre specializzazioni, non si può sempre aver la botte piena e la moglie ubriaca.

Mizar

Quoto, e con spirito liberale, nel momento in cui affermo che nessuno deve essere obbligato a fare qualcosa che non vuole fare, dico però anche che dal momento che una professione RICHIEDE (o dovrebbe richiedere, perché illogicamente così non è) una determinata prestazione non può rivendicare il diritto di esercitare quella professione rifiutandosi di farla. Ma, sempre con spirito liberale, dato che non esiste solo la sanità pubblica, c’è quella privata, dove volendo si può fare il ginecologo senza praticare aborti. L’obiezione di coscienza avrebbe senso se l’unico modo di fare il ginecologo fosse nelle strutture dello Stato (non a caso l’OdC nasce ai tempi del servizio militare obbligatorio come giustamente ricorda Kaworu), ma dato che non siamo in Unione Sovietica, c’è la sanità privata, vai a lavorare lì invece di SABOTARE un diritto legalmente riconosciuto alle donne che vogliono interrompere la gravidanza. Questi “paladini della libertà” che rivendicano i loro “diritti” lo fanno a scapito dei diritti (veri) degli altri… questo sì che è illiberale.
Comunque una scappatoia ci sarebbe, per ribaltare la situazione senza toccare una virgola sul piano giuridico: pagare di più i ginecologi che praticano l’aborto, per la semplice ragione che lavorano di più dei loro colleghi obiettori, e perché, dal momento che c’è una situazione critica e per legge bisogna garantire questo servizio, anche per incentivo a fare il loro lavoro fino in fondo. Conosco i miei polli, nel giro di un paio d’anni le percentuali sui medici obiettori si ribalterebbero…

giuseppe

“…Non somministrerò ad alcuno, neppure se richiesto, un farmaco mortale, né suggerirò un tale consiglio; similmente a nessuna donna io darò un medicinale abortivo…” (Ippocrate)

whichgood

Rimane il fatto che una struttura privata non può fare quello che vuole in ambito sanitario solo per il fatto di essere privata. Reggono le stesse leggi dello Stato in materia sia negli istituti privati che pubblici.

Reiuky

“Comunque una scappatoia ci sarebbe, per ribaltare la situazione senza toccare una virgola sul piano giuridico: pagare di più i ginecologi che praticano l’aborto, per la semplice ragione che lavorano di più dei loro colleghi obiettori, e perché, dal momento che c’è una situazione critica e per legge bisogna garantire questo servizio, anche per incentivo a fare il loro lavoro fino in fondo. Conosco i miei polli, nel giro di un paio d’anni le percentuali sui medici obiettori si ribalterebbero…”

Si può fare senza che sembri una discriminazione?

Diocleziano

Reiuky,
penso che sì, si possa fare, dal momento che nessuno si è preoccupato
della discriminazione che attualmente subiscono i non obiettori.

FSMosconi

@giuseppe

Furbone a citare la versione antica del Giuramento di Ippocrate in vece di quello moderno.
Peraltro pare tu l’abbia frainteso visto che ti sei scordato le premesse di tale atteggiamento: non farò distinzioni tra pazienti QUINDI anche nel caso del mio nemico non l’ucciderò volontariamente né porrò fine alla sua discendenza volontariamente. A riprova di ciò ricordo che in Epoca Romana l’aborto, quando possibile, non era infrequente e trai colti nessuno si lamentava (indi compresi i medici) e il suicidio non era definito il peggiore dei rimedi…

gmd85

@FSMosconi

Si, infatti. E andrebbe modificato anche quello attuale per renderlo più coerente.

Kaworu

per pura curiosità, il giuramento di ippocrate ha un qualche valore? si recita ancora?

oppure semplicemente uno, iscrivendosi all’ordine dei medici, deve sottostare al codice deontologico?

(comunque ai tempi di ippocrate, i figli indesiderati li abbandonavano in campagna o li buttavano dalle rupi. una soluzione decisamente più apprezzata da gente come giuseppe, evidentemente)

Catilina

@Giuseppe
da uno scritto del Corpus Ipocraticum risulta che Ippocrate stesso fece abortire una ballerina 😀 quindi la clausola antiabortiva della scuola di Cos deve essere interpretata in maniera molto relativa, i Greci non erano contrari all’aborto, ma caso mai temevano che le donne ne potessero abusare all’insaputa dei mariti, senza il loro consenso, da qui che una corporazione di medici pensasse, per tutelare il prestigio dei propri professionisti, di vietare, in linea di principio, ai medici di somministrare abortivi, non senza la possibilità di eccezioni nei casi singoli ove l’aborto fosse opportuno. anche la clausola ” non darò ad alcuno, neppure se richiesto, un farmaco mortale” non necessariamente si riferisce all’eutanasia, potrebbe essere solo una norma precauzionale per evitare che il medico fosse sospettato o accusato di complicità in qualche omicidio.

e comunque i medici di oggi non sono tenuti dalla regola di Ippocrate, ma dall’attuale codice di deontologia medica, nel quale non c’è alcuna clausola contro l’aborto.

fab

Bravo, giuseppe, non somministrerò ad “alcuno”. E un embrione non è “alcuno”.
In ogni caso, non si capisce perché il giuramento di Ippocrate non debba essere emendato.

Enrico

*Giuseppe

Ne modificano il contenuto in maniera sostanziale, ma lo chiamano giuramento di Ippocrate ha senso tutto ciò?

*Kaworu

I giuramenti si rispettano non solo perchè lo dice la legge ma perchè prima di tutto viene la morale.A Porta San Paolo gli ufficiali dei granatieri piangevano sà perché?

Kaworu

qualcuno è in grado di rispondere a queste domande senza idiozie da becero? grazie.

per pura curiosità, il giuramento di ippocrate ha un qualche valore? si recita ancora?

oppure semplicemente uno, iscrivendosi all’ordine dei medici, deve sottostare al codice deontologico?

(comunque ai tempi di ippocrate, i figli indesiderati li abbandonavano in campagna o li buttavano dalle rupi. una soluzione decisamente più apprezzata da gente come giuseppe, evidentemente)

gmd85

Non m’interessa sapere degli ufficiali granatieri. I giuramenti, se diventano deleteri o si modificano o si abbandonano. Io bado prima allo status quo, non alla falsa morale.

Kaworu

mi pare che il pezzo dell’abortivo sia stato eliminato.
e mi pare che siano anche contro l’accanimento terapeutico, chissà come conciliano il giuramento con ciò che fanno, certi sadici cattolici…

Testo attuale

(deliberato dal Comitato Centrale FNOMCeO 23 marzo 2007)

Consapevole dell’importanza e della solennità dell’atto che compio e dell’impegno che assumo,

GIURO:

di esercitare la medicina in libertà e indipendenza di giudizio e di comportamentorifuggendo da ogni indebito condizionamento;

di perseguire la difesa della vita, la tutela fisica e psichica dell’uomo e il sollievo della sofferenza, cui ispirerò con responsabilità e costante impegno scientifico, culturale e sociale, ogni mio atto professionale;

di curare ogni paziente con eguale scrupolo e impegno, prescindendo da etnia, religione, nazionalità, condizione sociale e ideologia politica e promuovendo l’eliminazione di ogni forma di discriminazione in campo sanitario;

di non compiere mai atti idonei a provocare deliberatamente la morte di una persona;

di astenermi da ogni accanimento diagnostico e terapeutico;

di promuovere l’ alleanza terapeutica con il paziente fondata sulla fiducia e sulla reciproca informazione, nel rispetto e condivisione dei principi a cui si ispira l’arte medica;

di attenermi nella mia attività ai principi etici della solidarietà umana contro i quali, nel rispetto della vita e della persona, non utilizzerò mai le mie conoscenze;

di mettere le mie conoscenze a disposizione del progresso della medicina;

di affidare la mia reputazione professionale esclusivamente alla mia competenza e alle mie doti morali;

di evitare, anche al di fuori dell’esercizio professionale, atto e comportamento che possano ledere il decoro e la dignità della professione;

di rispettare i Colleghi anche in caso di contrasto di opinioni;

di rispettare e facilitare il diritto alla libera scelta del medico;

di prestare assistenza d’urgenza a chi ne abbisogni e di mettermi, in caso di pubblica calamità, a disposizione dell’autorità competente;

di osservare il segreto professionale e di tutelare la riservatezza su tutto ciò che mi è confidato, che vedo o che ho veduto, inteso o intuito nell’esercizio della mia professione o in ragione del mio stato;

di prestare, in scienza e coscienza, la mia opera, con diligenza, perizia e prudenza e secondo equità, osservando le norme deontologiche che regolano l’esercizio della medicina e quelle giuridiche che non risultino in contrasto con gli scopi della mia professione.

Bee

“Con questi ragionamenti si legittima il divorzio.”

E dai, non dirmi che sei pure contro il divorzio…

Kaworu

bee, va che il sarcasmo non lo capisce (va beh, fosse solo quello il problema…)

Bee

E’ che mi lascia due scelte. Una è il sarcasmo. L’altra è meno carina…

gmd85

@Enrico

Non stiamo parlando del divorzio. Attieniti alle premesse. Io bado alle azioni necessarie, non alle paturnie.

Ptolemaios

Perfettamente d’accordo. Ma quando mai qui queste cose vanno per il verso giusto?

Enrico

Lei Kaworu paragona un atto di amore il servizio militare ad un atto di egoismo, capisce la differenza?

Diocleziano

E quale sarebbe l’atto d’amore, rifiutare le cure a una persona in pericolo di vita?

(Enrico, qui siamo tutti ragazzi perspicaci e capiamo ugualmente la tua
sintassi deforme, ma così facendo la tua trascuratezza è un atto di egoismo.
O stai attuando un piano di obiezione sintattica?)

Stefano

@ Enrico

Amare significa riconoscere spontaneamente valore in qualche cosa, non essere costretti ad attribuire valore a qualche cosa.

gmd85

@Enrico

Guarda che la procreazione è un atto di egoismo, prima, d’amore, poi.

Kaworu

eppure io l’ultima volta ho parlato in italiano, a quest’essere…

un controllino alla memoria, così, giusto per star sicuri, al posto suo lo farei.

fab

Enrico, tu paragoni le tue astrazioni irriflesse all’umanità di evitare una vita di sofferenza ad embrioni malformati, capisci la distinzione?

Enrico

Si ma ha parlato in italiano sorella Kaworu, io vorrei parlarle a tu per tu anche a casa sua se si sente più sicura.

*fab

Mi indichi il momento in cui non si è più embrioni ma persone con metodo scientifico esprima tutto ciò.

*Diocleziano

Una persona non può per curarsi sopprimere l’altra.

Kaworu

sorridi, che faccio un altro screen, che con certi soggetti non si sa mai 🙂

gmd85

@Enrico

I passaggi da uno stadio all’altro te li ho riportati sopra. E ti ribadisco che ancora aspettiamo le tue di equazioni.
Riporta tu con equazioni attendibili quando una cellula si possa considerare persona.
Una persona per curarsi rimuove la causa del problema, che non è una persona. E magari, dopo, di persone effettive può metterne alla luce altre.

Kaworu

una delle ultime cose che ha scritto molto sopra, francamente mi agghiaccia.

Diocleziano

Enrico
”…Sono vero…”

Daccene la dimostrazione con una equazione.
Hai l’umanità di un carburatore.

Kaworu

c’è più calore umano in “lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte”

Stefano

@ Enrico

Se sei vero e aspiri al paradiso voglio finire il più lontano possibile da te e non sono sicuro l’inferno basti.

Kaworu

io, per sicurezza, una volta all’inferno inizierei a scavare

gmd85

@Enrico

Ti avevo chiesto di dimostrare quando si possa definire una cellula persona. Il tentativo di sopra è stato inutile. Ci riprovi o la chiudi qui?

fab

Enrico, quando si forma la parte cerebrale che genera sofferenza, qualunque essa sia, è sensato porsi problemi sull’aborto, prima è mostruoso.

Ed è già molto più di quanto ti dovevo, dato che nemmeno accetti la posizione di principio, altro che le specifiche concrete.

fab

Prima c’è qualcosa a cui Enrico ha deciso di appiccicare un valore che non esiste.

whichgood

” È uno dei tanto risvolti negativi della retorica delle radici cristiane: l’identità religiosa si forma infatti non solo come condivisione di valori, ma anche e soprattutto come rifiuto ideologico di quelli degli “altri” (e come ulteriore passo, degli “altri” tout-court) ”

Verissimo. Ieri guardavo (solo per induzione, era mia moglie che guardava in realtà, considero la conduttrice una boastful) il programma “Le invasioni barbariche”. Parlava una suora e raccontava della sua sperienza d’iniziazione. Diceva che lei crede nel amore puro e che per questo è rimasta vergine perchè si sarebbe sentita male, amando Gesù, se avesse dato il suo corpo a un altro uomo e diventando così impura. Ci rendiamo conto?. Questa donna vede come “impure”, “sporche” le donne NORMALI. La condizione religiosa la rende tracotante.

Catilina

ma lei parlava della propria esperienza personale, non credo che volesse imporla alle donne “normali”. esistono anche persone non cattoliche e di nessuna religione organizzata che stanno rivedendo il mito della sessualità come attività benefica, salutare e normale. e comunque il cattolicesimo, in generale, non è antisesso, ma piuttosto è contro la libertà sessuale, non appoggia né il sesso libero né la liberazione dal sesso, e quest’ultimo è l’aspetto più riprovevole e poi è anche contro l’aborto, che almeno serve per liberarsi da una delle conseguenze spiacevoli e rovinose del sesso.

whichgood

Parlava senz’altro della sua esperienza personale MA se lei si considera pura per non aver avuto rapporti sessuali vuol dire che per lei le donne che hanno rapporti sessuali sono “impure” o “sporche”. E’ logica pura (e questa sì che è pura).

Catilina

ma l’attività sessuale in un certo senso è impura, non necessariamente nel senso cristiano di rendere moralmente deteriore la persona, però è un’attività che genera tensioni negative, causa la dispersione di energie costruttive, mette la persona in uno stato di più diretto contatto con il mondo materiale, e sotto il profilo fisico può essere fonte di contaminazione batterica, fa venire comunque in contatto con fluidi organici estranei, questo può essere interpretato, anche da chi non sia religioso, come una forma di contaminazione. forse lei voleva dire che senza sesso si sente più libera, più leggera, più vicino alla dimensione divina.

whichgood

@ Catilina

“forse lei voleva dire che senza sesso si sente più libera, più leggera, più vicino alla dimensione divina”.

Non credo in quanto se non ha avuto rapporti sessuali non sà come ci si sente facendo sesso e non può fare un confronto obbiettivo. Credo che si rifesrisse proprio a una condizione d’inferiorità morale da chi fa sesso.

Diocleziano

Doveva pur trovare una giustificazione alla sua paranoia.
Dopotutto anche lei è una vittima, non mi fa compassione, ma è una vittima.
Sarebbe meglio se i presentatori non dessero corda a certi fenomeni da circo;
se poi l’ipocrisia si sovrappone al delirio l’audience è garantita.

whichgood

Infatti, è un programma da baraccone e la conduttrice una intellectual snob. Pensa che hanno dato una volta (con quello che costa il secondo di tv!) più di 20 minuti a Renzo Bossi.

claudio285

catilina

la inviterei a non confondere la sua visione della sessualità con la sessualità in generale. Le energie costruttive, come tutte le energie magiche di stampo new age, non esistono. Semmai la sessualità, se non è fonte di tensioni, cioè se non la si vive patologicamente, da buon umore, e predisporne alla costruttività piuttsto che impedirla. “il contatto col mondo materiale”: questa frase è già talmente zeppa di pregiudizi sessuofobi e religiosi che ci vorrebbe un libro intero per smascherarli tutti. Io non so se questa visione problematica del sesso lei l’abbia appresa o l’abbia costruita da sè, semplicemente mettendoci del suo. Ma l’idea che persone come lei, che hanno una visione del sesso patologica – nel senso medico del termine, perchè sappiamo che vedere il sesso come qualcosa di “sporco” o “impuro” è una patologia, o comunque un fattore di rischio per una patologia sessuale – possano tramandare (certo, magari senza riuscirci, perchè le risorse innate degli individui sono maggiori di quelle che pensiamo) non solo ai poveri e disgraziati figli, ma addirittura ai figli di tutti, per es. com balzani programmi di educazione religiosa alla sessualità, mi fa venire i brividi.

Kaworu

hai presente l’estasi di santa teresa?

ecco, “amore puro”…

Catilina

continuo a pensare che ci sia un fraintendimento, dovuto al modo in cui la cultura cattolica predominante intende la purezza, cioè in chiave moralistica, invece quella suora mi sembra che viva il sacro in una dimensione veramente extramorale e autentica, ad esempio anche attraverso la danza. d’altra parte mancano studi scientifici sui benefici dell’astinenza sessuale (volontaria), perché ovviamente in una società sessocratica come quella attuale al massimo si studiano i pretesi effetti benefici dell’attività sessuale. io che non ho vissuto in un convento fino ad oggi ho potuto constatare anche gli effetti negativi dell’attività sessuale sia sul corpo che sulla psiche. del resto, pare dalle statistiche che fra gli attori pornografici ( anche maschi) statunitensi (che dovrebbero essere considerati dei “beati” in quanto hanno l’opportunità di avere rapporti sessuali con donne stupende, quasi ogni giorno, ripetutamente) ci sia un elevato tasso di suicidi, alcolismo e disturbi mentali, questo potrebbe indicare che l’attività sessuale continuativa e abbondante sia tutt’altro che salutare.

claudio285

@Catilina
benefici dell’astinenza sessuale? E quali sarebbero (parlo di benefici strettamente legati ad essa, perciò non riportare fonti che parlano di persone astinenti ma che magari non bevono, non fumano, fanno attività fisica regolare mangiano poca carne rossa ecc., perchè non vale)?
Semmai l’uomo, cioè il maschio, trae beneficio da un’attività sessuale fatta con frequenza regolare, perchè così facendo si stressa poco la prostata.
Poi mi citi gli attori di film porno. Ma ti rendi conto della distorsione cognitiva dicotomica di cui sei vittima? Ma tra l’astinente e l’attore di film porno ci saranno magari….gli esseri umani normali, con tutte le loro sfumatura, con una vita sessuale normale, magari anche banale, con gli alti e bassi, i momenti divertenti e quelli menosi ecc.
Poi presumi che gli attori di film porno abbiano un’attività sessuale continuativa. Forse perchè oltre a non sapere cos’è e come si fa il sesso, non sai nemmeno cos’è e come si fa un film.
Insomma, cacciata dalla porta della morale, la sessuofobia religiosa ritorna dalla finestra della “salute”, della “purezza non in senso morale” e nelle altre bestialità di cui vai cianciando. Mi sembri come quegl’islamici che giustificano l’escissione del clitoride con prsunti effetti benefici.

Diciamo pure che il tuo schifo e odio verso il sesso non ha ragione di esistere se non nel pregiudizio che la tua (falsa) religione ti ha imposto di avere.

Reiuky

Vorrei far notare che ancora non ho avuto risposta dai nostro pro-life sulla domanda “chi scegliereste di salvare da un incendio? una bambina di 10 anni o un contenitori con 100 embrioni congelati?”

Nonostante ciò hanno ancora il coraggio di farsi vedere.

whichgood

Salvare da un incendio?. Sarebbe il primo a scappare via abbandonando anche la sua propria madre.

nightshade90

certo che no, la madre, la moglie o la figlia le userebbe come scudo umano per proteggersi dal calore. dopotutto la donna ha il compito di servire l’uomo….

gmd85

No, no, ha risposto. Ha scelto la bambina. In quel caso, la vita già formata è diventata prioritaria.

whichgood

Non ha risposto perchè sarà andato a chiedere al suo prete di fiduccia se gli embrioni congelati possiedono un’anima surgelata oppure l’anima rimane in stand by a contemplare l’embrione per il momento giusto per tuffarsi dentro.
Nel primo dei casi le anime si chiamano “Findus”, nel secondo dei casi “Renzi”.

bardhi

@gmd85
Non illuderti secondo me ha gia scelto i 100 embrioni ma si vergogna a dirlo.

Kaworu

perdonami, ma da gente che farebbe crepare una donna senza alcun problema, che cosa ti aspetti?

Kaworu

scusa, avrei dovuto scrivere “che cosa ti aspetti da dei cattolici?”

giuseppe

Io ho risposto e se tu non hai letto la risposta non è colpa mia.
Adesso faccio io a te una domanda: se è lecito abortire per non rovinarsi l’estate al mare, come mai viene punito addirittura col carcere chi anche solo maltratta gli animali?

Reiuky

mi sembrava strano che tu avessi risposto. Infatti la tua risposta è stata

“Non credi che ogni essere razionale, essendo obbligato a scegliere, salverebbe una Reiuky ancora in fasce piuttosto che 500 embrioni nel congelatore?”

A parte che presumo intendevi bambina (anche perché io sono un lui), non ti ho chiesto cosa farebbe un essere razionale. so benissimo che un essere razionale considera embrione un embrione e bambina una bambina e sceglierebbe la seconda. Ti ho chiesto cosa faresti tu che consideri un embrione un bambino (o uomo o quello che ti pare).

Quanto alla tua domanda, la risposta è semplice: è lecito che una donna che lo desideri possa abortire. Se la donna in questione lo fa per non rovinarsi la vacanza al mare, lecito rimane lecito, ma io le regalerei un pacchetti di preservativi: sia mai che fosse costretta a rovinarsi la vacanza per abortire una seconda volta!

Kaworu

e gli rispondete anche seriamente? suvvia…

questo va assieme al “seduttore” di cui sopra, eh

Reiuky

Sto aspettando che affermi di scegliere di salvare il congelatore pieno di embrioni. Dagli tempo, ci arriverà a breve.

giuseppe

Io considero un embrione un embrione, un feto un feto, un bambino un bambino e per me sono tutti esseri umani pur in “situazioni temporali” diverse.

Non ritengo assolutamente lecito abortire per non rovinarsi le vacanze al mare mentre lo ritengo lecito per salvare la vita della madre.

Nel caso in questione la Cassazione è intervenuta stabilendo che quando viene praticato un aborto ed il feto è ormai espulso, anche se è ancora vivo, un medico obbiettore deve intervenire per far si che l’aborto vada a buon fine pur se ciò significasse sopprimere un bambino ormai nato: l’articolo ha infatti omesso di dire che l’aborto era avvenuto nel secondo trimestre ed in tale periodo, non raramente, i feti vengano espulsi ancora vivi e la prosecuzione delle pratiche atte a portare a buon fine l’aborto non permettono a quei pochi che nascono vivi di continuare a vivere.

Kaworu

con quale becero ce l’hai, però? che uno sta dando spettacolo più su

Reiuky

Da quello più su non mi aspetto alcuna risposta. Le conseguenze logiche dei ultimi suoi interventi sono semplicemente raccapriccianti. Ho paura quello che potrebbe affermare sugli embrioni congelati…

Magari dice che prende gli embrioni, li infila nell’utero della bambina, la salva, e costringe la bambina a portare in grembo i 100 embrioni in modo da battezzarli appena diventano feti (e chi se ne frega di quanti ne sopravvivono).

Kaworu

in effetti è un’ipotesi assolutamente plausibile, considerando quanto quell’individuo è raccapricciante.

Enrico

Gli embrioni hanno la stessa mia dignità e mi comporterei di conseguenza.

gmd85

CVD, Enrico.

Questi non capiscono che l’aborto non è che lo si faccia così a cuor leggero. Hanno la presunzione di sapere cosa spinge una donna o una coppia a prendere la decisione e dall’alto della loro pseudomoralità sputano sentenze. Resta da capire com’è che nel caso posto da Reiuky la scelta razionale ricada sulla bambina e, invece, uno zigote in utero sia già vita.

Reiuky

Ancora nessuna risposta.

Ma vi sa tanta fatica dire che sì, lascereste crepare la bambina in un incendio pur di salvare un contenitore pieno di embrioni congelati?

gmd85

Chi è che aveva sottolineato che gli animali sono esseri senzienti?

Kaworu

non avrai risposte da chi non è in grado di comprendere le domande, reiuky

fab

Enrico e giuseppe, se date importanza all’astratto e puerile concetto di umanità invece che alla concreta sofferenza individuale, spiace ma siete malati.

giuseppe

@gmd85
Trattato di Lisbona
Articolo 13
Nella formulazione e nell’attuazione delle politiche dell’Unione nei settori dell’agricoltura, della pesca, dei trasporti, del mercato interno, della ricerca e sviluppo tecnologico e dello spazio, l’Unione e gli Stati membri tengono pienamente conto delle esigenze in materia di benessere degli ANIMALI IN QUANTO ESSERI SENZIENTI, rispettando nel contempo le disposizioni legislative o amministrative e le consuetudini degli Stati membri per quanto riguarda, in particolare, i riti religiosi, le tradizioni culturali e il patrimonio regionale.

Kaworu

guarda sopra che cosa ha scritto sullo stupratore – seduttore…

giuseppe

@fab
io parlo per me e ti posso assicurare che io del concetto astratto di umanità me ne fotto: io vivo a contatto ogni giorno con le concrete sofferenze degli individui in carne ed ossa e cerco di fare tutto quello che posso per alleviarle .

Bee

“Io considero un embrione un embrione, un feto un feto, un bambino un bambino e per me sono tutti esseri umani pur in “situazioni temporali” diverse.”

Aggiungici anche l’ovulo appena fecondato prima di impiantarsi in utero e la coppia ovulo-spermatozoo prima di unirsi. Anche quelli sono “umani”.

fab

Kaworu, ne scrive tante; ognuna di esse conferma che in effetti lui e un embrione hanno proprio la stessa dignità.

Kaworu

un embrione almeno può evolvere.

lui mi pare che involva ogni volta di più

giuseppe

@Bee
In biologia l’ovulo appena fecondato (zigote) e un nuovo essere vivente appartenete alla razza umana dotato di un proprio DNA; la coppia ovulo-spermatozoo prima di unirsi è una coppia di due esseri viventi appartenenti alla razza umana ma dotati ognuno di un DNA che è una replica di quello del padre e della madre: per me lo zigote e la coppia ovulo-spermatozoo sono due cose nettamente differenti.

Kaworu

quindi una singola cellula è un essere vivente?

a questo punto, dacci la tua definizione di essere vivente, grazie.

gmd85

@giuseppe

No, ragazzo mio, lo zigote è una cellula. E senza meiosi non avrebbe neanche il numero di cromosomi necessari (46) alla formazione dell’individuo. Questo, si, lo dice la biologia. Che per te sia un essere vivente non ti autorizza a dire che sia un assunto della biologia, eh.

Reiuky

E non rispondono!

Giuseppe ed Enrico, non rispondete alla domanda puramente ipotetica perché vi rendete conto di quanto siete immondi, o è solo puro trollaggio?

Catilina

@giuseppe

ma per lo stesso motivo per cui il codice penale punisce il maltrattamento per esempio del cane e non dell’embrione di cane!
anche gli animalisti più integralisti non mi sembra che si oppongano alla pratica dell’aborto sugli animali o all’uso di embrioni di animali per la ricerca scientifica.
io stessa che amo i gatti, per esempio, ho fatto abortire la gatta incinta, mentre non avrei mai e poi mai ucciso un gatto formato e nato.

Bee

Proprio da te non mi aspetterei una discriminazione talmente banale e riduzionistica da appellarsi unicamente alla quantità/integrità di dna per la definizione del limite fra cosa è umano e cosa non lo è, o meglio, cosa può essere soppresso senza troppi dilemmi morali e cosa non può esserlo. Specie se adotti la logica della “situazione temporale”.

fab

Apprezzo le intenzioni di giuseppe, ma quando sostiene che un po’ di cellule vanno curate in modo particolare semplicemente in quanto “umane” trovo che si contraddica.

@Kaworu
Sarà un embrione andato a male.

gmd85

@giuseppe

Si, si, lo so che sei stato tu. Gli animali come esseri senzienti sono NATI, FORMATI e dotati appunto di coscienza e capacità sensoriali.
Lo zigote, no. L’essere senziente, animale compreso, soffre. Lo zigote, no.

Stefano

@ Enrico

Gli embrioni hanno la stessa mia dignità e mi comporterei di conseguenza

Ti prendo sulla parola: nel caso estremo prospettato da Reiuky tra un embrione e te sceglierei l’embrione.

Stefano

@ giuseppe

Io considero un embrione un embrione, un feto un feto, un bambino un bambino e per me sono tutti esseri umani pur in “situazioni temporali” diverse

Caro la situazione temporale è proprio la differenza che fa la differenza: un embrione potrai pure giocare a definirlo “essere umano” ma non è senziente. E non per accidente ma per caratteristica, proprio in virtù della situazione temporale.
Quindi un “essere umano non senziente per caratteristica in virtù della situazione temporale” (che fatica per farti dire embrione) non è un bambino (anche non senziente per accidente, perché con sistema nervoso compromesso).

Quindi, essere umano o no, qui si sostiene la legittimità di sopprimere (in certi casi) un essere umano (?) non senziente per caratteristica, in virtù della situazione temporale.
Quindi non è “essere umano (?) o no” ciò su cui è posto l’accento ma “non senziente per caratteristica in virtù della situazione temporale”.
E’ più chiaro?
Ma tu non faresti prima a dire che non si può perché immagini che il tuo dio immaginato ti comandi di non sopprimere coloro ai quali tu immagini abbia insufflato un’anima immaginaria?
Saresti più onesto e la smetteresti di rompere le scatole.

giuseppe

@Kaworu
Una singola cellula è un essere vivente: se non lo capisci non posso farci niente ma posso consigliarti di consultare internet.

@gmd85
Lo zigote è una cellula.
La meiosi è un processo delle cellule eucariote.
Che la cellula sia un essere vivente lo dice la biologia (dal greco βιολογία, composto da βίος, bìos = “vita” e λόγος, lògos = nel senso di “studio”)
La coscienza è prerogativa umana e la capacità sensoriale è tipica di ogni essere vivente

@Reiuky
Ho risposto.

@Catilina
La legge punisce l’asportazione, il danneggiamento o la distruzione di uova di specie protette: io ritengo che l’embrione umano abbia più diritti di un uovo di tartaruga.
Ho già scritto sopra che dovendo scegliere tra la vita di una madre e la vita di un feto, sceglierei ad occhi chiusi la madre.

@Bee
Da cosa distingui che una macchia di sangue è umana o animale se non dal DNA?
“situazione temporale” è in riferimento ad una vita che, dal suo inizio alla sua fine, è formata di tanti successivi momenti consequenziali l’uno all’altro.

@fab
Non sostengo che alcune “cellule vanno curate in modo particolare semplicemente in quanto “umane””, ma, assodato che ogni essere vivente è degno del massimo rispetto, quando una cellula racchiude in se un progetto di vita non è giusto troncare quel progetto sul nascere: tu sei stato uno zigote e se quel progetto di vita fosse stato interrotto, non potrei interloquire con te.

@Stefano
Un embrione, come tutte le cellule, ha capacità sensoriale e, pur non essendo dotato di coscienza, è la “condicio sine qua non” la coscienza di un determinato individuo può iniziare ad esistere: sarebbe però più onesto, da parte tua, ammettere che non ho mai parlato di anima.

firestarter

Teorema di Giuseppe:

Sia x(t) lo stato di un sistema dinamico descritto da
x'(t) = f(x(t),t)
Per ogni dato iniziale x(0) = x0 la soluzione del problema di Cauchy e’ x(t) = x0.

Dimostrazione: La si lascia come esercizio al dotto lettore.

Esercizio: L’embrione e’ una persona adulta formata dotata di autocoscienza.

Osservazione: giuseppe farebbe bene a tapparsi la bocca perche’ riesce a sparare almeno una stronzata per frase.

Stefano

@ giuseppe

Treccani

Progetto:
Ideazione, piano, proposta per l’esecuzione di un lavoro o di una serie di lavori

Più genericam., idea, proposito più o meno definito, riguardo a qualcosa che si ha intenzione di fare o d’intraprendere

i progetti si fanno proprio per verificarne la fattibilità.
Un embrione abortito non è un progetto di chi lo abortisce.

Un “progetto di vita” al massimo è una metafora al minimo un errore scientifico.
Comunque, anche volendo prendere per buona la tua stupidaggine, se capisci il senso delle parole, se tale deve ancora arrivare a compimento. Qyindi non è l’esito finale.
Tra le condizioni quella che chi lo ha al proprio interno abbia il progetto, quello sì, di concluderlo.
Quando si parla di sensibilità si parla di altro rispetto a quella che può avere una zucca.
E, lo ripeto, anziché darti da fare per fare salti mortali semantici per dimostrare che una ghianda è una quercia faresti bene ad ammettere quel che ho già detto: che tutto questo lo fai per stare dietro alle tue fantasie.

gmd85

@giuseppe

Cioè, fammi capire, tu dici che la biologia dice la cellula è un essere vivente basandoti sull’etimologia del termine BIOLOGIA? Certo, certo. 😆

Lo zigote è una cellula, priva di capacità sensoriali. Che al suo interno ci siano dei processi chimici non vuol dire che la si possa considerare vita per come piace a te.

Lo zigote è una cellula diploide e si divide per meiosi. Nello specifico, si dice meiosi riduzionale, perché riduce il corredo cromosomico. E, indovina un po’: di quale dominio fa parte l’Uomo? Eucariota, guarda un po’. Lo dice la biologia, eh.

Quanto agli animali, le uova di specie protette sono casi limite. Stavamo parlando di animali come esseri senzienti. Ovvero, Nati, formati e con capacità sensoriali.

Se Klara Polzl avesse abortito sarebbe stato un bene per molti. Non puoi pensare al dopo come necessario, inevitabile e intoccabile.

Bee

““situazione temporale” è in riferimento ad una vita che, dal suo inizio alla sua fine, è formata di tanti successivi momenti consequenziali l’uno all’altro.”

E tu evidentemente nell’ottica della realizzazione dell’individuo potenziale cui viene impedito lo sviluppo con l’interruzione di gravidanza non riesci a renderti conto che il medesimo risultato si ottiene impedendo alla coppia ovulo-spermatozoo di unirsi.

Se non giudichi le situazioni dalle loro effettive conseguenze concentrandoti invece su una particolare caratteristica di un processo continuo di reazioni biochimiche non è certo colpa mia.

Kaworu

ah beh se uno mi consiglia di consultare internet…

io invece ti consiglio di studiare, peppe 🙂

male non può farti.

giuseppe

@firestarter
Non ho mai affermato che “L’embrione e’ una persona adulta formata dotata di autocoscienza.”,
ma che l’embrione e un essere umano vivente.
Se tu ritieni che gli esseri umani viventi non godano di alcun diritto sono affari tuoi: io razionalmente credo che gli embrioni siano titolari del diritto di poter continuare a vivere, sempre che la loro esistenza non metta in pericolo l’esistenza altrui.

@Stefano
Progetto: dal latino [pro] avanti [jacere] gettare. Ciò che viene gettato davanti.
Il progetto è l’anima della vita. E’ la concretizzazione di quell’esser-ci che è sempre proiettato avanti rispetto a sé. Il progetto è la cura che si ha di sé, delle altre persone, del proprio mondo. L’amore più reale.
E’ il primo disegno, l’abbozzo di un futuro.
Una ghianda non è una quercia, ma una ghianda racchiude in sé tutte le potenzialità per diventare una quercia.
Un embrione non è un lattante ed un lattante non è un adulto, ma potrànno diventarlo… o forse no…

@gmd85
Se la botanica è la branca della biologia che studia le forme di vita del mondo vegetale (informati in internet), vuol dire che anche i vegetali sono considerati dalla biologia forme di vita e, di conseguenza, anche le cellule sono esseri viventi.
Se Klara Polzl avesse abortito la storia sarebbe stata diversa, tuo padre non avrebbe conosciuto tua madre e tu non saresti nato.
Se Maria Magdalena Keverich avesse abortito, non potremmo ascoltare l’ “Inno alla gioia”.

@Bee
Se elimino lo zigote elimino un nuovo DNA.
Se impedisco alla coppia ovulo-spermatozoo di unirsi impedisco il formarsi di un nuovo DNA.
Eliminare una cosa che esiste od eliminare ciò che a quella cosa potrebbe dare origine, sono o non sono due cose differenti?
E’ differente distruggere gli studi preparatori della “Gioconda” o distruggere i pennelli e le tele di Leonardo?

@Kaworu
Il consiglio a consultare internet e motivato dal fatto che, a basso costo e sapendo ben discernere, è possibile reperire ottime spiegazioni su molti campi del sapere…

gmd85

@giuseppe

Non rigirare intorno alla questione. Ti sei soffermato sull’etimologia del termine per affermare che lo zigote è un essere vivente. Poni delle deduzioni logiche al contrario, sbagliando. La paleontologia è una branca della biologia che studia i fossili. Quindi significa che i fossili sono esseri viventi? Ti suona bene?

Se la Polzl avesse abortito la storia sarebbe andata diversamente e tu non sai cos’altro sarebbe potuto succedere. Se la Kaverich avesse abortito avremmo perso l’inno alla gioia ma non sappiamo cos’altro avremmo trovato. Continui ad usare il futuro come elemento imprescindibile. Basta con questa storia del potrebbe e della vita in potenza. Come vedi, non regge. La quercia è già formata ed è un organismo a tutti gli effetti. Ha decisamente più importanza, vista anche la funzione che svolge insieme alle altre piante.

Se elimini lo zigote non elimini nuovo DNA. Quello si forma definitivamente dopo la meiosi con la stabilizzazione del corredo cromosomico. Uff.

Bee

“Eliminare una cosa che esiste od eliminare ciò che a quella cosa potrebbe dare origine, sono o non sono due cose differenti?”

No, se il risultato finale è il medesimo: un particolare individuo, risultato di un graduale processo biologico, non nascerà a causa della scelta consapevole del genitore.
Senza contare che la tua riduzione dell’ essere umano al suo dna continua ad essere sinceramente, piuttosto deprimente, e il tutto non cambia il fatto che una donna deve avere la facoltà di decidere della propria vita e del proprio corpo.

Stefano

@ giuseppe

un embrione non è un progetto e il DNA nemmeno. Il DNA è vincolo di replicazione, senza alcuno scopo. Semplicemente perché uno scopo è uno stato desiderato diverso da quello attuale. E il DNA (e l’embrione) non ha scopi in quanto non ha stati desiderati. Semplicemente in certe condizioni si replica secondando vincoli locali. Quindi il “progetto” non c’entra niente.
Ed è ovvio che un progetto di un’automobile (quello sì che lo è) non è l’automobile: non ci puoi andare da Torino a Milano, non fa incidenti e non lo assicuri con la RCA.
Proprio perché è un progetto NON è il risultato finale.
Pertanto l’embrione non è un progetto e anche lo fosse non sarebbe il risultato finale. Non arrabattarti: i concetti servono a distinguere una cosa da un’altra. Se non distinguono non sono concetti sono (s)concetti.
E allora, visto che non si può obiettare all’evidenza, sia semantica sia biologica, tutto il tuo sforzo è teso a validare l’invalidabile: le tue fantasie.

Progetto è quello dei genitori di avere un figlio. Se figli non ne vogliono non ci sono progetti e non è certo l’embrione (che non è e non ne ha) che ne instaura uno.

Stefano

@ giuseppe

Supponiamo che un giorno la scienza riesca a sintetizzare DNA, perfino umano, in laboratorio: il risultato a quel punto non può essere distrutto?
E supponiamo che a quel punto sia addirittura possibile ricombinarne due diversi, con cromosomi maschile e femminile. Il risultato non può essere distrutto?
E i “progetti” che vanno ramengo per natura? Ti disperi anche per quelli?
Se un embrione va ramengo naturalmente nonostante il progetto dei genitori ci sia non è un problema, se un embrione va ramengo perché i genitori non hanno progetti ti disperi?
Quindi in tutto questo è la volontà o l’embrione che “conta”?
O è piuttosto l’idea che l’uomo non debba interferire con quanto “fa” il dio immaginato? Il quale si dispera per embrioni che non ha soppresso lui?

Kaworu

saper ben discernere? tipo fare come fai tu, che fondamentalmente prendi le tue informazioni da uccr?

giuseppe

@gmd85
La paleontologia è una branca delle scienze naturali, non della biologia.
Futuro è vivere il presente.
Sullo zigote hai ragione ma era una semplificazione per non parlare di singamia, di cellula diploide e di blastogenesi.

@Bee
Non riduco assolutamente l’essere umano al suo DNA, ma può esiste un uomo senza DNA?
Da quando inizia ad esistere il DNA di un nuovo essere umano a quando il corpo muore, tutto quello che succede è solo una sequenza ininterrotta di mutamenti consequenziali.
Nessuno nega alla donna il diritto di decidere della propria vita, ma l’embrione è parte del corpo della donna o è un nuovo essere umano?

@Stefano
L’embrione è l’inizio di un viaggio che può finire ancor prima di iniziare.
Non mi arrabbio, anzi ti ringrazio perché, per farmi capire, debbo necessariamente ricercare i termini più appropriati per riuscire ad esprimere i miei concetti.
“Supponiamo che un giorno la scienza riesca a sintetizzare DNA…”; supponiamo che la ricerca venga abortita al suo inizio: quando la scienza potrà sintetizzare il DNA?

FSMosconi

@giuseppe

1) Sia la paleontologia che la biologia sono scienze naturali.
2) Il futuro è la condizione temporalmente successiva al presente, nel mondo concreto nel quale dici di vivere.
3) Se ha ragione, che tu ripieghi sulla semplificazione non ti darà certo ragione.
4) E che mi dici del tumore? Non ha anche lui una vita propria? Non è anche lui dipendente dal corpo dell’uomo? E i batteri e i virus? Ne vogliamo parlare?
5) Dialettica infantile: semplicemente è la versione contorta del battere i piedini sicché la domanda di Stefano ti ha messo in difficoltà. Rifiuti il suo gioco imponendo il tuo (vagamente oscurantista per giunta). Dimostrando peraltro non perfetta lucidità visto che pari non distinguere tempo-necessità ipotetica da tempo-necessità reale.

gmd85

@giuseppe

Anche la biologia è una branca delle scienze naturali. La paleontologia si colloca a metà fra biologia e geologia.

futuro è vivere il presente

Troppo metafisico. E in ogni caso, vivere comporta l’interazione con gli altri individui. Stiamo andando al di fuori della biologia.

Non sono tanto convinto che tu stessi semplificando. Ancora mi domando se quella sugli eucarioti è stata ignoranza o gaffe. E non è che il discorso cambi di molto, eh.

Perché la ricerca sul DNA dovrebbe essere stroncata sul nascere? Capisco che qualche paturnia potrebbe portare qualcuno a osteggiarla, ma una motivazione razionale non c’è. Sarei curioso anche io di leggere una risposta seria alla domanda di Stefano.

giuseppe

1) La biologia studia gli esseri viventi mente la paleontologia studia gli esseri vissuti: non mi sembrano necessarie ulteriori spiegazioni.

2) Passato e futuro sono solo il divenuto del divenire del presente.

3) La biologia, se non sbaglio, studia anche l’interazione degli esseri viventi tra di loro.

4) Anche se l’accezione si presenta accolta diffusamente, non è corretto usare il termine singamia intendendo con esso il momento dell’appaiamento dei due pronuclei sulla piastra equatoriale mieotica. Dalla fusione delle membrane di due gameti fino alla fusione dei rispettivi patrimoni cromosomici, trascorrono circa 20/24 ore; solo dopo di ciò alcuni utilizzano il termine zigote per identificare la nuova cellula, quale un nuovo “organismo individuale, completamente distinto dallo spermio e dall’uovo da cui è derivato”. (Bioetica della nascita e della morte: storia (incompiuta) dell’esistere umano. Di Pier Angelo Iacobelli pag 233)

5) Forse non mi sono spiegato bene: se la ricerca sul DNA viene abortita non vedrà mai la luce; se un nuovo DNA umano viene abortito, non vedrà mai la luce.

Stefano

@ giuseppe

Non mi interessa qui se la scienza potrà o no (e perché no?) sintetizzare DNA: la mia è un’ipotesi, un esperimento mentale: e non hai risposto.
Se e quando la scienza dovesse sintetizzare DNA…..
Dire che non ci riuscirà mai, oltre ad essere in primo luogo un’affermazione del tutto gratutita è in secondo luogo un modo per non rispondere.
E non hai risposto né a quella domanda né a tutte le altre obiezioni.

Infine, è inutile porre l’accento su “organismo individuale”, “inizio del viaggio” o simili:
il punto è già stato affrontato. Non è che giocando con le parole o usando altre metafore si scardinano argomenti logici. Al massimo si cerca di eluderli.
Ma non funziona.
Rileggi quanto si è già detto su progetti e in particolare:

Quindi, essere umano o no, qui si sostiene la legittimità di sopprimere (in certi casi) un essere umano (?) non senziente per caratteristica, in virtù della situazione temporale.
Quindi non è “essere umano (?) o no” ciò su cui è posto l’accento ma “non senziente per caratteristica in virtù della situazione temporale”.

Dove per “senziente”, dovrebbe essere inutile chiarirlo, non si intende sensibile ma capace di provare dolore e avente coscienza del dolore, questo in seconda istanza.

Siccome un embrione non è in quello stadio (non mi interessa sapere se da grande potrebbe essere un premio Nobel, a Livorno si dice “se la mi’ nonna aveva le rote era un carretto”) allora, si sostiene, è legittimo sopprimerlo.

Per fare un esempio sul finto concetto di potenzialità, non è che tu non metti in carcere un reo confesso di omicidio perché in futuro potrebbe diventare un santo, alla fine di un viaggio bla, bla….
Va in carcere e non mi interessa se potrebbe diventare un santo, lì o in altre situazioni.

giuseppe

@Stefano
In italiano, scrivere che non si permette ad una ricerca scientifica di proseguire perché viene abortita sul nascere non significa negare che, se quella ricerca avesse la possibilità di proseguire il suo iter potrebbe arrivare alla meta prefissata (volevo semplicemente riflettere, tra me e me, cosa significa nella realtà abortire una qualsiasi cosa).
Riguardo al momento in cui ad un essere umano può essere attribuita la dignità di persona, non esistendo né certezze né pareri univoci, dovrebbe almeno essere utilizzato il principio di precauzione: faresti saltare una casa, se non fosse in gioco la tua vita, se avessi qualche dubbio che vi sia dentro una persona?
Io credo che l’embrione sia persona e non ritengo giusto sopprimerlo ma, se tu ritieni che sia solo una protuberanza del corpo materno fai come credi: resta inteso, come ho scritto sopra, che la vita della madre è più importante della vita dell’embrione.

Kaworu

(sindrome di Florenskij, ho sbagliato a postare…)

come al solito, cattobigotti MASCHI versus diritti negati delle DONNE (credenti o meno – eh si, anche loro abortiscono…).

se anche gli uomini potessero restare incinti, ci sarebbe il servizio tutto incluso dal barbiere.

Francesco

Papa (ufficiale): Che dolores de panza atroces!
Segretario: Si calmi il dottore sta arrivando.
Dottore: Qual’è il problema?
Segretario: Appena finito di mangiare ha iniziato ad avere forti dolori all’addome.
Dottore: Probabilmente si tratta di una semplice indigestione, cosa ha mangiato?
Papa (ufficiale): Una bella bisteccas argentinas di due Kilos (perchè sono un Papa umiles).
Dottore: Mi dispiace ma non posso curarla, va contro i miei principi sono vegetariano, arrivederci.
Papa (ufficiale): Ma tu guarda che figlios de una mign….
Segretario. Sua Santità!!!!!
Papa (emerito): Puoi sempre farti daren del’olio di ricinen da quel tuo amiconen di Videla.
Papa (ufficiale): Si e poi vengos e ti cagos in fac…..
Segretario: FINITELA!!!

malignolo

Mi sfugge il senso della discussione dal momento che la decisione della cassazione è sacrosanta, persino banale. La donna potrebbe anche, poco prima, aver sterminato un’intera scuola elementare, ma nel momento in cui ha bisogno di cure e soprattutto è in pericolo di vita, il medico, qualsiasi medico, soprattutto se è di turno e responsabile, non può sottrarsi al dovere della cura. Questo è un principio basilare della professione medica sul quale non vi è discussione. In questo caso pertanto l’obiezione di coscienza non c’entra nulla, il medico si è arbitrariamente rifiutato di fare il suo dovere mettendo in pericolo la vita di un’altra persona a motivo di una scorretta e sciocca interpretazione del diritto all’obiezione. Per cui più che corretta la sua punizione. Semmai si potrebbe obiettare, visto che da quanto ho capito la paziente è viva, che l’esclusione ha vita dalla pratica medica sia una condanna molto pesante. Ma qui immagino dipenda dalla legislazione vigente.

Tino

Scusate OT
alcune cose dette in altri fili sul matrimonio per tutti
1 Simone Veil è anziana era favorevole all-adozione gay le hanno probabilmente raccontato una balla, infatti il giorno dopo la sua segretaria ha detto di non dare troppo importanza alla sua presenza e alla seconda manifestazione non c’è andata dicendo tra l’altro che era andata alla prima solo per salutare i manifestanti. Un altra signora anziana ha sporto denuncia contro Frigide barjot perché senza spiegarle il motivo della manif le ha fatto dire in tv che invitava a manifestare.
2 i mormoni i soldi ce li hanno negli usa eppure la poligamia non è autorizzata ho trovato parecchio squallido accusare i gay di manipolare con i soldi l’opinone pubblica.
3 Barjot è andata al congresso dell’uoif (fratelli musulmani) per dire che sostiene le donne velate e che i musulmani sono la sua speranza contro il matrimonio gay.

Detto questo anche se non sarà decisivo il voto al senato è in bilico e in questo momento un voto contro potrebbe galvanizzarfe gli anti prima del voto finale all’assemblea. Resta poi la corte costituzionale. A giugno sapremo se la legge è valida. Si tratta di una battaglia difficile in tempo di crisi i manifestanti sono inferociti e raccontano parecchie palle per spaventare la gente.
Grazie e scusate per l’ot

Stefano Grassino

Secondo me, visto che esisteva il rischio di morte per la paziente, questa dottoressa doveva essere incriminata per tentato omicidio.
Ora non essendo avvocato penalista, chiedo se esiste in lista qualcuno che possa illuminarmi. Grazie.

Kaworu

anche secondo me l’accusa avrebbe dovuto essere di tentato omicidio…

ma attendiamo un parere da avvocato

gmd85

Dunque, ho poche nozioni di diritto penale, ma se le condizioni della paziente erano tali da palesare la morte in caso di mancata assistenza medica – e come minimo un medico lo sa -, penso che l’accusa possa essere equiparabile al tentato omicidio che diventerebbe omicidio volontario in caso di morte effettiva. Più, ovviamente, mancato soccorso.

whichgood

Nel frattempo ci si aspetterebbe che la cattolicissima dottoressa metta l’altra guancia e si faccia un’altro annetto volontario di galera oltre a quello sentenziato, ma siccome in galera non ci andrà e avrà un anno d’interdizione dell’esercizio della professione medica, potrebbe dedicarlo ad aiutare le donne in qualche campo invece di affossarle ed insultare la sua stessa condizione di donna.

malignolo

Non mi risulta esista la galera volontaria come autopunizione nel nostro ordinamento. Semmai molto più opportune sarebbero le scuse e semplicemente ammettere di aver fatto una caxxata

whichgood

@ malignolo

Sì, è vero, ero ironico ma potrebbe benissimo fare attività volontaria in carcere dopo il periodo di condanna. La prenderebbero a braccia aperte nei nostri carceri.

gmd85

@malignolo

Scuse? No, no. la dottoressa ha perpetrato una mancanza al codice etico/deontologico. Mancanza che poteva risultare mortale. Se il danno c’è stato, la conseguenze sono penali.

whichgood

” Come ogni primo sabato dei mesi dispari , si è svolta il 2 marzo scorso , dalle ore 9 alle ore 21 , la nostra 12 ore di preghiera per la Vita all’esterno del S. Anna di Torino , della Mangiagalli di Milano, dell’ospedale civile di Padova , del S. Anna di Caserta e del Garibaldi-Nesima di Catania , mentre dopo 3 giorni si è tenuta una manifestazione analoga all’esterno del S. Filippo Neri di Roma.

Il prossimo appuntamento è per sabato 4 maggio 2013 , sempre ore 9-21 .

La preghiera è una pratica adottata in mille altri eventi in tema di difesa della Vita ed è atto pacifico per antonomasia , nella sua straordinaria carica spirituale e nella sua assoluta passività fisica . ”

Passività fisica. Ecco che ti insulto e umilio pubblicamente, questo non è violenza. Il ritorno alle crociate “civili”.

stefano marullo

Qui a Padova persino il Movimento per la Vita ha preso le distanze da questo tipo di manifestazioni (esteticamente molto brutte peraltro, Marilyn Manson è un dandy a confronto)

stefano marullo

Qui a Padova persino il Movimento per la Vita ha preso le distanze da questo tipo di manifestazioni (esteticamente molto brutte peraltro, Marilyn Manson è un dandy a confronto)

stefano marullo

Per rimarcare…(no, mi è partito il tasto due volte..)

antoniadess

questi siti che segnali camere degli orrori 🙁
alcuni fatti su cui gli integralisti non riflettono mai: gli aborti ci sono sempre stati, eppure nemmeno per i feti espulsi naturalmente c’è mai stata la sepoltura, se non ora su iniziativa di certi movimenti come sfregio alla 194, se fossero stati considerati persone come le altre l’avrebbero fatto dalla notte del cristianesimo, o no? senza contare che ancora per sant’agostino l’anima veniva infusa dopo un tot di tempo (diverso per maschie e femmine!);
secondo: una feto diventa persona quando è autonomo dalla madre (e infatti l’aborto non è permesso in questo stadio perchè possono intervenire le macchine incubatrici) e diventa cittadino quando nasce, non viene infatti iscritto all’anagrafe prima, il compleanno lo festeggia un anno dopo la nascita, non un anno dopo la riproduzione dell’ovulo 🙁

whichgood

A mio avviso il verdetto è incompleto. La dottoressa dovrebbe risarcire anche la vittima per danni morali oltre alla condanna per violazione della legge.

malignolo

@ Grassino: beh avere sulle spalle una condanna penale e l’interdizione dalla professione non è poca cosa, considerando che se ubriaco investi qualcuno e lo ammazzi capita che ti danno di meno. Avevo capito tra l’altro che l’interdizione fosse a vita, ma forse ho capito male ed è solo per un anno.
Inoltre io sono dell’idea che si può anche sbagliare, siamo umani, per cui se è possibile, scontata la pena, va data una seconda possibilità, sperando che uno abbia fatto tesoro dei propri sbagli.

whichgood

@ Kaworu

e con una sola sei appena qualcuno. Con due o tre si diventa Onorevole.

Sandra

Dalla sentenza:
“In ogni caso la presunta buona fede ovvero l’ignoranza dell’imputata sulla legge extrapenale da parte dell’imputata non appare minimamente sostenibile in considerazione del fatto che ha continuato ad opporre un ostinato rifiuto ad assistere la paziente nonostante le richieste e le spiegazioni fattele dal primario e dal direttore sanitario.”

Io vorrei sapere il nome di questa talebana, dalla sentenza si legge solo che è nata a Salice Salentino (Le), e che l’interdizione è solo per un anno:
“un anno di reclusione per il reato di cui all’art. 328 c.p., con sospensione condizionale della pena e con l’interdizione per un anno dall’esercizio della professione medica”

manimal

via il camice a vita.
o è demente o è in malafede.
in ogni caso non credo ci sia bisogno di personale medico così.

whichgood

Il Papa umile interverrà su questa sentenza e umilmente farà in modo che il futuro Parlamento legifere per ribaltare questo precedente. Tutto con molta sobrietà e spirito democratico.

Sandra

Chissà quale sarà il progetto politico del pontificato Bergoglio. MoViMbroglio?

Klement

Se un ladro acrobata cade dalla scala, non lo si soccorre perché non essere complici del furto?
Purtroppo il “Fai la cosa giusta” ha contagiato pure chi religioso non è affatto, con la pretesa di sindacare il mondo intero senza limiti all’entrare nel merito. Oltre ai soliti bigotti contro il distributore di profilattici, un preside si è trovato pure dei neocomunisti noglobal a contestare il distributore di Coca Cola perché la scuola pubblica laica e democratica non deve fare gli interessi delle multinazionali. Alcune organizzazioni ambientaliste vogliono non solo che i cappotti siano ecologici, ma pure che il venditore si impegni nel codice etico a non tenere pellicce per chi si permettesse di pensarla diversamente. Poi ci sono i leghisti più celtici che cristiani a non permettere che i kebab minaccino la loro identità polentona. Il consumo critico è stato inventato da Adolf con l’appello a non comprare dagli Ebrei.
Meglio credere nel Giudizio universale piuttosto che fare i padreterni in questo mondo assolutizzando la propria coscienza.

whichgood

” Meglio credere nel Giudizio universale piuttosto che fare i padreterni in questo mondo assolutizzando la propria coscienza. ”

Si da il caso che sono proprio quelli che credono al Giudizio universale che si rogano il diritto ad assolutizzare la coscienza altrui.

Kaworu

appena preso il libro di Chiara Lalli 🙂

più tre copie da regalare

Florasol

cosa mi regali per il mio compleanno? (mode parakulo off)
😆

Kaworu

ahahahahah ma certi regali si fanno per persone che non se li comprerebbero spontaneamente (entrambe le cose: libri e libri intelligenti) 😉

scherzi a parte, sono al secondo capitolo ma già mi sento di consigliartelo

whichgood

Ai manifestanti “pro life” che manifestano fuori dagli ospedali violentando i diritti e le libertà delle donne bisognerebbe rispondere altrettanto. Ad esempio, ci si potrebbe aspettarli fuori dalla chiesa con cartelli che ricordano le massacri cristiane, le crociate, le frasi induttive all’odio dei vari Papi, ecc.

Kaworu

eh ma così sei irrispettoso e ledi la loro libertà.

brutto cattivone!

whichgood

Si, ma non lo faremo mai. Poi passano per vittime. Non vedono l’ora che facciamo un’azione così.

Enrico

Ve l’ho già detto venite fuori dalle nostre chiese ove per vostre intendo molti di voi battezzati, a contestare.

gmd85

E che ci abbassiamo ai vostri livelli? E piantala d giocare sempre sugli stessi concetti, deficiente.

gmd85

AH, svegliati un attimo e prova a chiedere a qualcuno delle tue chiese se è pro-life o pro-choice. O sei davvero così sconvolto da pensare che ogni cattolico sulla faccia della Terra sia pro-life o che nessuno di essi abbia mai fatto ricorso all’IVG?

Diocleziano

Enrico, sarebbe veramente crudele contestare quei quattro gatti
che escono da messa. Vederli così mogi, a testa bassa e taciturni…
se dovessero anche affrontare una contestazione potrebbero
avere una crisi di nervi e, sai, a quell’età è pericoloso.

antoniadess

“La dot­to­res­sa è stata con­dan­na­ta ….”
finalmente una buona notizia ogni tanto: rischiare la vita di una donna per dare priorità a una persona solo in potenza mi sembra di una crudeltà inaudita, sanzionarla è stato un atto di giustizia! poi questa gente dice di proteggere la vita, la vita di chi? una donna la lascerebbero morire pur di far vivere un’idea infantile che nega l’evidenza: una feto diventa persona quando è autonomo dalla madre (e infatti l’aborto non è permesso in questo stadio perchè possono intervenire le macchine incubatrici) e diventa cittadino quando nasce, non viene infatti iscritto all’anagrafe prima, il compleanno lo festeggia un anno dopo la nascita, non un anno dopo la riproduzione dell’ovulo 🙂

Sandra

Però la sentenza dice che la condanna è condizionale, quindi se capisco bene sarà condannata a un anno di reclusione solo in caso di reiterazione di reato (che è quello di rifiuto di atti d’ufficio), e un anno di sospensione, che di fatto potrebbe vederla presto di nuovo in servizio.

La sentenza esclude che per la paziente fosse in pericolo di vita. Parla solo del dovere del medico di intervenire. La cosa positiva è che dato che l’aborto era farmacologico, nessun medico può fare obiezione dopo che il farmaco è stato somministrato.

Sandra

Testo della sentenza (la pag. 6 è assente ed è stata sostituita erroneamente con quella di un altro caso):

h tt p://static.ilsole24ore.com/Do cStore/Professionisti/Altra Documentazione/body/13900001-14000000/13908813.pdf

DucaLamberti74

E Rientro (pausa pranzo davanti al sito UAAR) per richeidere ad Enrico (o altri strenui difensori cattocolici delle posizioni antiabortiste) quanto scrissi un tempo:

http://www.uaar.it/news/2013/02/19/questioni-bioetiche-confronto-elettorale/

——
Abbiamo capito che l’embrione è un “terzo innocente”…

Ma come la dottrina cattolica si regola nel sistema di colpe e premi verso l’aldilà ?

Ripeto quindi:

#01) E’ colpevole solo la donna che effettua lei l’aborto oppure anche l’uomo fecondatore ?

#02) Il paradiso si raggiunge solo con il battesimo … la massa di cellule (l’embrione cui voi attribuite una forma di vita come un bimbo completo) ha un trattamento teologico per il paradiso speciale data la sua particolare “condizione (è nel grembo della madre)” logistica ?
——

ATTENDO RISPOSTE DA Enrico.

DucaLamberti74

Kaworu

perchè? cioè capisco che andare a romper le balle alle lumache senza guscio una volta possa esser divertente.

la seconda volta pure.

la terza sai ormai che tentano di rintanarsi in qualcosa che non hanno, e risultano patetiche.

o ci butti il sale a ‘sto punto, o le lasci lì

Catilina

non sono Enrico e sono pro aborto, ma posso rispondere lo stesso:
01) ma è ovvio che è colpevole solo la donna, l’uomo fecondando ha assecondato il piano creatore di dio (questo nella visione cattolica)
02)penso che neppure i teologi cattolici abbiano oggi una visione unitaria e chiara di questo problema 😀 soprattutto dopo l’abrogazione del cd. limbo

Enrico

L’uomo ha responsabilità sui suoi figli. Se la donna non dice nulla al padre come può essere corresponsabile?Se invece l’uomo concorre nella scellerata decisione per omissioni oppure per azioni dirette è responsabile anch’egli.

gmd85

Se la donna non voleva rimanere incinta il padre può andare a farsi fo*tere. E vacci anche tu, bestia.

Kaworu

l’hai definito per quel che è, gmd.

valuta tu se è utile continuare a rivolgersi a lui o se sarebbe meglio ignorarlo e lasciarlo nel suo putridume…

Francesco S.

Ignorando i cattotroll, riesco a vederci solo una cosa di positivo: fortunatamente al giorno d’oggi le biotecnologie e la medicina hanno fornito i mezzi anticoncezionali, pillole etc in modo da rendere più difficile la necessità di ricorrere all’aborto, ciò non toglie che la legge sull’obiezione di coscienza vada rivista: sei contro l’aborto nessuno ti obbliga a fare il ginecologo, se proprio ci tieni va a lavorare in una struttura privata che non li pratica. L’obiezione ha senso se si è costretti a fare qualcosa come quando ad esempio era obbligatorio il servizio di leva.

Kaworu

è quel che continuo a dire: l’obiezione aveva senso per chi era già (o stava diventando) ginecologo quando la legge è entrata in vigore.

DOPO, sai che il mestiere di ginecologo prevede anche interruzioni di gravidanza. se non ti garba, vai a fare l’ortopedico o il fruttarolo o quel che vuoi.

antoniadess

secondo me non è nemmeno necessario abolire l’obiezione, semplicemente bisognerebbe applicare la legge che detta di assicurare il servizio di ivg in ogni presidio ospedaliero: si fanno concorsi paralleli, per obiettori (che non concorrono a quel servizio) e per i non obiettori che se li pigliano tutti 🙂 voglio vedere quanti continueranno a dichiararsi obiettori, visto che in questo modo i posti per loro diminuiscono, semplice! il semplice difficila a farsi però 🙁

Francesco

Papa (ufficiale): Li vogliono sterilizzares?
Segretario: Cassazione non castrazione, Sua Santità.

Giovanni Bosticcoi

Proviamo a fare, una volta per tutte, un’obiezione di coscienza a rovescio.
Sono cameriere in un ristorante, dove devo servire i convitati per un pranzo
in onore ad una “prima comunione”, che io, come ateo, ritengo una boiata.
Se mi rifiuto di serverli, in titolate mi dice: “Signor Bosticco, le sue idee saranno
giustissime, secondo lei. Ma allora, se vuole praticarle, lei si licenzi, apre un
suo ristorante, dove celebra o rifiuta tutti i sacramenti che vuole.
Ma, finché è nel mio, fa, nell’orario di lavoro, quello che dico io”.
Allora, per analogia, che diritto ha un dipendente del Servizio Sanitario Nazionale
di rifiutare l’obbligo di praticare un aborto?
Se lui vuole, parimenti al cameriere ateo, fare di testa sua, apra uno studio medico
suo personale, dove, per principio, non si fanno aborti, divorzi, e non si mangia carne
il venerdì.
Ma, finché appartiene a una struttura pubblica, finanziata da tutti i cittadini, che, come
me, pagano le tasse, non può imporre ad ad altri sue preferenza personali, come
vietare di festeggiare “sacramenti”, o di eseguire aborti.
E, cari lettori, non ho parlato così in nome dell’ateismo, in cui credo nella mia ignoranza.
Ho parlato a nome dell’Uguaglianza dei Cittadini.
Buona serata.
Giovanni Bosticco

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