In Francia nasce l’Osservatorio sulla laicità

Il riconoscimento dei matrimoni omosessuali è al rush finale, e la discussione parlamentare sulla legalizzazione dell’eutanasia è già cominciata. La Francia sta cercando di adeguare l’impianto laico della République ai cosiddetti “nuovi diritti”, ma nel contempo deve far fronte a nuove sfide, a nuove richieste di introdurre eccezioni religiose. Come il caso del velo islamico nell’asilo Baby Loup ha dimostrato. La legge del 1905 si rivela ormai inadeguata al mondo contemporaneo: ed ecco la creazione di un Osservatorio sulla laicità. Peraltro già annunciato il 9 dicembre scorso, anniversario dell’approvazione della storica legge per la separazione tra Stato e Chiesa.

L’Osservatorio, scrive Le Monde, è stato insediato l’8 aprile da Hollande, sebbene già un decreto del 2007 ne prevedesse l’istituzione. Oltre al presidente, l’ex ministro socialista Jean-Louis Bianco, conta diversi ministri in carica e quattro parlamentari (due dell’UMP di Sarkozy, un socialista e una radicale di sinistra). Tra i temi da affrontare e che creano dibattito a sinistra, la questione delle terres concordataires, in cui lo stato finanzia ancora le confessioni religiose. Ovvero l’Alsazia-Mosella, dove ancora vige il vecchio concordato blindato da una norma a parte approvata nel 1919, perché nel 1905 questa area si trovava sotto il controllo della Germania e passerà alla Francia solo dopo la Prima guerra mondiale.

Nell’Osservatorio avranno spazio diverse sfumature di approccio alla laicità, beninteso sempre “alla francese”. Per l’UMP, il senatore François-Noël Buffet, già portavoce del progetto di legge anti-burqa in pubblico, e la deputata Marie-Jo Zimmermann, per le terres concordataires. Con il consigliere di Stato, Alain Christnacht — già pontiere tra Chiesa e governo per Lionel Jospin nel 2002 — rappresentano una tendenza descritta come “meno radicale” nell’Osservatorio. A promuovere invece una laicità senza compromessi il massone Patrick Kessel, maestro del Grande Oriente di Francia e autore del pamphlet Ils ont volé la laïcité!. Tra i politici più laici ci sono poi il socialista Jean Glavany, esperto nel suo partito, e la senatrice Françoise Laborde — nel Parti Radical de Gauche notoriamente attivo in queste battaglie — che ha proposto una legge per garantire la neutralità religiosa negli asili.

Poulat, Hollande

François Hollande aveva annunciato l’inserimento nella Costituzione dei primi due articoli della legge del 1905, progetto poi abbandonato in vista di ulteriori rifiniture. Da affrontare anche la questione dell’insegnamento della morale laica nelle scuole, ma soprattutto quella dei simboli religiosi sui luoghi di lavoro, su cui il pool di politici, esperti, intellettuali discuterà per elaborare una legge dopo l’affaire Baby Loup, prevista tra qualche mese. L’Osservatorio non ha rappresentanti delle religioni, che saranno consultati di volta in volta, e presenterà un rapporto annuale sullo stato della laicità in Francia.

E’ importante che qualcosa si muova e che le sollecitazioni provenienti da più parti, politiche e sociali, siano prese in considerazione. Hollande ha promesso di essere “obiettivo e transpartitico“, di fronte ai cambiamenti sociali. La legge del 1905, figlia di un’epoca di anticlericalismo spinto, non deve a sua volta essere considerata un dogma. La laicità è un concetto dinamico in grado di affrontare le nuove sfide della convivenza civile, questioni come i simboli religiosi, il velo e il matrimonio gay: cristallizzarla significa invece farne venir meno la sua stessa ragion d’essere. Non per questo si devono però concedere privilegi alle religioni che chiedono spazi nella sfera pubblica. A scapito dei diritti, delle libertà e delle opportunità di tutti i cittadini.

La redazione

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63 commenti

Francesco

Dialogo della foto.

Poulat: Si la France approvè il matritrimonio homosessuel por la Chies son “Uruguay”.
Holland: Che spiritel.

Francesco

Pensavo che nelle ultimissime sarebbe comparso un articolo che parlasse dell’approvazione del matrimonio tra omossessuali in Uruguay, invece……

DucaLamberti74

Io sono sicuro (spero di sbagliarmi 🙂 ) che fra qualche giorno arriverà un esponente della sinistra eurobea francese multiculturale a dire…

ED ADESSO…DOPO IL MATRIMONIO AI GAY… POLIGAMIA PER I BARBITTI MUSULMANI NOSTRI FRATELLI MULTIETNICI…

🙂 🙂 🙂 🙂 🙂

DucaLamberti74

Reiuky

Come ho detto più volte, perché no?

Ovviamente deve essere permessa la poligamia e la poliandria, deve essere messo su un sistema di leggi in modo da allargare il matrimonio a più di due persone, bisogna attuare un piano per evitare che la poligamia si trasformi in sottomissione della donna, riscrivere il sistema di pensioni eredità e compagnia bella.

A parte queste cosucce da niente, si può fare.

Tino

Il fatto è che nella società attuale la poligamia è quasi esclusivamente poliginia basata su criteri culturali e non un incontro di persone che si amano. Divorzio, matrimonio gay seguono i cambiamenti delle società ma non li anticipano. Quando la poligamia sarà veramente un fenomeno sociale basato su rapporti paritari (o almeno quasi) se ne potrà parlare.

Gérard

Tino
Ho visto poco giorni fa un servizio su una rete marocchina dove sono intervenute diverse donne sposate con un uomo avendo già un altra moglie . Un vero inferno per loro !!!
Molto spesso il futuro sposo tace di avere già un altra moglie e questo lo scoprono soltanto a nozze avvenute ! Ce rivalita fra di loro ( e si puo capirlo da se ) , menzogne, gelosia, tentativi di avvelenamento etc
Il fatto è che anche negli paesi arabi ” piu progressisti ” ( progressista è una parola un po esagerata per un paese mussulmano pero usiamo la lo stesso… ) come il Marocco, questo fenomeno tende sempre piu a sparire e le famiglie monogame sono oggi la maggioranza .
In Francia, solo gli integralisti rivendicano questo diritto ( Visto che salafita significa ” essere come gli antenati… cioe i compagni del ” Profeta ” ) .

Tino

Gé,
hai ragione ho visto un reportage simile in Francia ma li le donne non parlavano nemmeno.

DucaLamberti74

@Rieku:

Posso darti ragione…ma ci deve essere parità assoluta.

Fosse per me accetterei i matrimoni poliandrogamici del tipo:

*) N uomini con N donne (dove N>= 2) 🙂

Per sua stessa natura una poligamia (o poliandria) è squilibrata e quindi NON quilibrabile di fronte alla legge…ed intaserebbe i tribunali.

Sia ben chiaro che io NON sono moralista per cui se adulti e consenzienti vogliono vivere in poligamia facciano pure…ma NON pretendano riconoscimenti dallo stato.

DucaLamberti74

P.S.: mio commento sui comunistoidi era ironico…pur di corteggiare i barbitti e barbuti musulmani sono pronti a “sputtanare” l’eredità della sinistra delle lotte femministe.

P.P.S.S.: Da un film della serie del commissario Nico Girardi..

A Nico io so femminista..se te va de scopa’…scopamo…
Embe’…allora scopamo..io ti volevo portare fuori…

gmd85

@DucaLamberti74

Concordo. La poligamia, per come si configura, non potrà mai essere istituzionalizzata. Poi, se tre persone vogliono convivere e sanno far funzionare il rapporto, facciano pure. Non danneggiano nessuno.

manimal

@Duca

non ho capito il concetto: in base a quale logica quella di adulti e consenzienti che decidono di vivere in poligamia sarebbe una pretesa di riconoscimento, mentre quella di adulti e consenzienti monogami sarebbe un diritto?

gmd85

@manimal

Non penso sia una pretesa di riconoscimento. Poi, si può anche riconoscere, ma non so quanto sia gestibile dopo.

manimal

@gmd85

mi chiedevo semplicemente quale fosse la posizione di Duca visto che non l’ho ben compresa.

io personalmente non sono favorevole al matrimonio in sé, ma non capisco bene quale sia la ratio di un divieto alla poligamia (eccetto costrizioni psicologiche di contesti religiosi misogini).

se il problema è solo quello della “gestione” della poligamia, beh, mi vien da pensare che la società italiana è da un pezzo che si è avviata alla poligamia “di fatto” visto che sono sempre più frequenti le situazioni di individui che fanno figli con più di un partner (le famose famiglie allargate), ed i casini che questo stato di cose provoca non fanno propendere per una restrizione monogama della capacità riproduttiva…

gmd85

@manimal

Forse. Ma verrebbe a cadere la parità tra i membri, sia che si parli di poliginia (uomo con più mogli) sia che si parli di poliandria (donna con più mariti). Ora, la causa prima della poligamia è quella riproduttiva (almeno nella poliginia). E di un boom di nascite direi che per ora non abbiamo bisogno. Il mio dubbio sulla gestione, al di là delle relazioni, era più sulla gestione nei confronti della società. Non parlo di tabù, ma di difficoltà a gestirne i costi socio-economici.

manimal

@gmd85

non capisco perché implichi un boom di nascite nella poliginia.
le mogli partorirebbero comunque anche se a inseminarle fossero mariti diversi.
e immagino che quando parli riproduttività come causa prima della poliginia, tu ti riferisca alle usanze islamiche; ma eccettuate quelle, io parlo di comuni cittadini italiani che decidessero di formare famiglia a 3 o più elementi: la causale della riproduttività mi parrebbe perfettamente sovrapponibile ad una normale coppia monogama, ovvero potrebbe esservi o meno.

capisco di far discorsi che possano far aggrottare le sopracciglia, e non vorrei passare per un fautore della poligamia; il mio è puro interesse speculativo.
però diciamo che non mi stanno molto simpatici i pregiudizi…

Bertrand Russel2 la vendetta

gmd85

Sinceramente non vedo perché la poligamia debba comportare un boom delle nascite.

Una donna che stesse con più uomini non per questo farebbe necessariamente più figli e in ogni caso dal punto di vista biologico non ne potrebbe fare più di uno ogni 9 mesi, anzi anche meno mica è una macchina.

Inoltre in una famiglia in cui un uomo sia sposato con più donne, se le donne della famiglia lavorano farebbero più o meno gli stessi figli di quelle monogame, se non lavorano si dovrà quasi sempre scegliere se far crescere nell’estrema povertà o se farne pochi.

Poi visto che il nostro tasso di natalità è fortemente inferiore al tasso di sostituzione, circa 1,4 contro 2,1 figli per donna, mi sa che un aumento delle nascite non ci farebbe male, anche se penso che sia più urgente far ripartire l’economia.

gmd85

@manimal
@Bertrand

Rispondo a entrambi, visto che le obiezioni sono simili. Innanzitutto, ho già scritto che non vedo nessun problema se 3 o più persone vogliono vivere insieme, anche se non sono sicuro che una convivenza stabile sia possibile. Dopotutto, la poligamia non è nota per la parità fra le persone coinvolte, soprattutto la poliginia.
Vero, la riproduzione potrebbe esserci o no, ma se c’è ed è frequente, le percentuali cambiano. Poi, si, mi riferivo principalmente all’interpretazione islamica della poliginia.
Per come la vedo io, comunque, penso che i tempi e la cultura, almeno occidentale, non siano i più adatti a ché la poligami prenda piede. E anche il mio interesse è speculativo 🙂

Tino

aumentare le nascite facendo venire piu donne sottomesse a un solo uomo dai paesi africani? ma che bella idea molto laica soprattutto continuiamo a scavare la fossa per le generazioni future e per i nostri figli.

Bertrand Russel2 la vendetta

Tino

Hai capito fischi per fiaschi.

L’unico che ha detto che la poligamia poteva far aumentare le nascite era gmd85 e lui lo diceva preoccupandosi di tale aumento e considerandolo negativo.

L’unico che ha detto che un aumento delle nascite in Italia potrebbe essere positivo sono io ma ho anche detto che non vedo come la poligamia oggi possa far aumentare le nascite,

Poi questa storia d’importare donne sottomesse l’hai tirata fuori tu.

manimal

concordo con Bertrand, eccetto per il fatto che non rilevo l’utilità di un incremento delle nascite.

ringrazio gmd per essersi prestato a questa ozioso scambio di opinioni.

Tino

Beh se rendi legale il ricongiungimento di piu donne certo che le nascite aumentanto, in numero e anche in indice sintetico perché comunque le donne che vengono dall’africa hanno un indice di fecondità piu alto. Ovvio che la poligamia quella praticata liberamente non aumenta le nascite.

gmd85

@Tino

Il mio era un paventare, basato però sull’approccio islamico alla poliginia, come ha fatto notare manimal. Ora, il fattore riproduttivo può esserci o no. Dipende sempre dal buon senso delle persone coinvolte. Non penso che, oggi, la poliginia porti ad aumenti sensibili del tasso di natalità, ma non escludo che ci possano essere casi di rilievo.

@manimal

De nada.

Tino

@ gmd85
In una società chiusa la poliginia aumenta la natalità unicamente se in caso di guerra il numero di uomini è troppo inferiore rispetto alle donne. Ma nelle nostre società inutile raccontarci quella dell’uva la poliginia è soprattutto praticata dai musulmani, nella loro cultura tra l’altro avere due mogli è simbolo di richezza e evoluzione . La cosa tra l’altro assurda è che spesso certi immigrati che se fossero rimasti al paese sarebbero stati monogami, avendo migliorato la loro condizioni di vita in europa prendono una seconda moglie. Ovvio che se un uomo fa venire dal suo paese 4 donne aumenta le nascite. Poi per me se la gente che pensa che sia una cosa positiva non so piu che dire non credo pero che sia una questione come diceva malignolo di manipolazione dell’opinione pubblica e di soldi che avrebbero i gay per farlo. Negli USA i mormoni di soldi ne hanno eppure non sono mai riusciti a ottenere la legalizzazione della poliginia.

gmd85

@Tino

No, non è una questione di soldi. Piuttosto è una questione di stabilità sociale e di refrattarietà a forme relazionali atipiche per la cultura occidentale. Cultura che non motiva l’unione di più persone. Ripeto, dubito che, al giorno d’oggi, la poliginia possa affermarsi, ma non vedo il danno che potrebbero causare coloro che vivono la cosa responsabilmente. Se, e ripeto se, la poliginia dovesse prender piede in chiave islamista, ovvero con procreazione selvaggia annessa, il problema sussisterebbe. Ma, come diceva manimal, stiamo speculando.

DucaLamberti74

@gmd85
@manimal

Dicevo …ma il mio intervento era in chiave goliardica..quanto segue:

Dato che la legge (almeno come ideale) dovrebbe garantire equilibrio..una situazione famigliare di poli(andri)(gami)a sbilanciata dove 1 uomo con N>= 2 donne (o opposto sia ben chiaro sono per la parità fra i sessi) nascerebbe già come un soggetto giuridico sbilanciato…

Mentre se ci sono due mariti e due mogli…che dire l’equilibrio è diciamo…funzionalità nativa della struttura sociale.

Per il resto…vedo che la mia ducalambertata ha suscitato diletto e dialogo costruttivo… 🙂

DucaLamberti74

Bertrand Russel2 la vendetta

Tino
“le donne che vengono dall’africa hanno un indice di fecondità piu alto.”

In realtà il discorso che fai vale per gli immigrati di prima generazione, che hanno un numero di figli molto maggiore rispetto agli Italiani, quelli di seconda generazione invece hanno un tasso di natalità molto simile agli Italiani, per il semplice motivo che la realtà economica e sociale in cui vivono spinge in quella direzione.

“In una società chiusa la poliginia aumenta la natalità unicamente se in caso di guerra il numero di uomini è troppo inferiore rispetto alle donne.”

Questa te la quoto.

manimal

“eccetto per il fatto che non rilevo l’utilità di un incremento delle nascite.”

Noi abbiamo una popolazione che sta invecchiando alla svelta, questo comporterà un ulteriore aumento dei costi per sanità e pensioni, che sono già le due cause di spesa maggiori per il nostro stato, quindi per tenere i conti sotto controllo e non aumentare ancora la pressione fiscale ci servirebbero più lavoratori, che paghino le tasse.

manimal

@Bertrand 2

questo lo capisco, ma almeno che non vi sia un giro di vite sull’immigrazione, non mi pare che la popolazione residente sia in calo.
in altre parole, credo che le pensioni attuali e future le stiano pagando anche gli immigrati, e non vi sia bisogno di un incremento demografico che avrebbe ottime possibilità di far semplicemente crescere il tasso di disoccupazione, stante la attuale situazione occupazionale.

gmd85

@DucaLamberti74

Beh, ogni spunto utile è ben gradito. Comunque, sulla questione dell’equilibrio la penso come te.

manimal

.. per tenere i conti sotto controllo e non aumentare ancora la pressione fiscale ci servirebbero più lavoratori, che paghino le tasse.”

questa non l’avevo letta bene: mi sa che ci servirebbero semplicemente più posti di lavoro…

Tino

manimal credo che tu non debba guardare la popolazione totale ma la popolazione attiva. Che il numero di ultrasessantenni aumenti in Italia per adesso è chiaro arrivano le persone che sono nate in momenti in cui il tasso di natalià era ancora molto alto. per il resto è un discorso complesso, un indice di fecondità del 2,1 sarebbe ovviamente la situazione ottimale indiscutibilmente, certo che se poi non ci sono i posti di lavoro necessari e la gente è costretta a immigrare…

Bertrand Russel2 la vendetta

x tutti nel mio primo commento a questa notizia ho scritto “anche se penso che sia più urgente far ripartire l’economia.”

Scusate l’autocitazione ma lo avevo detto esplicitamente fin da subito che ritenevo far ripartire l’economia più urgente che far ripartire la natalità.

Tino

I nuovi nati arrivano a lavorare dopo circa 20 anni dalla nascita, anzi qui da noi anche più tardi per vari motivi che ci farebbero uscire fuori argomento, in una maniera davvero eccessiva.

Bertrand Russel2 la vendetta

Duca

Una comune anni 70?

Si per un po di tempo si può fare e sarebbe anche divertente.

Peccato che cose cosi di solito durano solo per poco tempo poi anche nei rapporti giuridicamente e umanamente paritari la gelosia prima o poi si fa sentire.

Poi mi sa che anche se non c’è coercizione c’è spesso, se non sempre, qualcuno che esercita un dominio caratteriale che non so quanto possa fare bene al rapporto e all’educazione dei figli.

Bertrand Russel2 la vendetta

Duca bis

Visto che parliamo di Francia più che di poligamia e di comuni dovremmo parlare di ménage à trois.

DucaLamberti74

@Russel2:

Appunto io dicevo per un discorso di parità… N mariti con N mogli…

Beh io parlo non di menage a trois..ma anca a

…quater a ses a vot ai des…beh ai dodes l’e anca tropp 🙂

Che dirti…è una mia idea…pero’ avere tre mogli…due “compagni di scopate”…quindi una famiglia di 3mogli+3mariti…se poi ogni coppia deve avere almeno un figlio fanno nove … sono macrofamiglie da quindici persone 🙂

Ecco, un bel modo per evitare ilcalo demografico…anche se poi…bisognerebbe fermarsi fra una generazione 🙂

DucaLamberti74

Bertrand Russel2 la vendetta

DUCA

Hahahahahahaha che immagine convivere in 6 nella stessa casa fare tre figli con tre donne diverse mentre quelle stesse donne ne fanno altri due a testa con altri due uomini. Se non ci scappa il delitto passionale in una situazione del genere non so dove deve scapparci.

Scusa ma secondo me le comuni stile anni 70 nella maggioranza dei casi vanno bene solo se sono fatte da giovani con troppo testosterone e senza figli e anche li per me nella maggioranza dei casi funzionano per poco tempo.

Ma lasciando stare la Francia e il menage a trois ti immagini se legalizzano il matrimonio multiplo qui da noi cosa succede a Milano?

Dalla sera alla mattina i Rossi scoprono che lui vuole legalizzare la sua storia con una signora Ungherese con cui ha una storia da un paio d’anni, mentre la signora Rossi vuole ufficializzare la sua relazione con Joe il Nigeriano con cui si vede da alcuni mesi, mentre la moglie di Joe si fidanza con il Colombiano Carlos, la moglie Messicana di Carlos Maria invece fa sapere a tutti che esce con Mario un ragazzo italiano d’origini meridionali, mentre Luisa la fidanzata di Mario decide di frequentarsi di più con Vladimir il marito Russo della donna Ungherese che ha la storia con il sig. Rossi.

Laverdure

@Ducalamberti
Tu sei troppo minimalista.
Vi sono culture del terzo mondo dove la pedofilia e’considerata una cosa normale,
Non mi meraviglierei che qualche difensore dei diritti rivendicasse per gli immigrati da
quelle zone il diritto di esercitarla.
Chissa quale sarebbe l’atteggiamento della Curia in proposito ?

Federico Tonizzo

Speriamo di arrivare a 15.000 in tempo, prima della formazione del nuovo governo… 🙂

Bertrand Russel2 la vendetta

Ciao Federico scusa l’O.T.

Si parlava del crollo delle popolazioni native americane dopo l’arrivo degli Spagnoli e la conquista. Avrei voluto risponderti prima ma ho avuto un po di problemi alla connessione.

La diffusione del contagio di vaiolo del 1763 mi risulta essere un fatto isolato che coinvolse solo alcune popolazioni nord americano neanche troppo numerose.

Ma se andiamo a vedere tra l’arrivo di Colombo nel 1492 e lo sbarco dei coloni Inglesi agli inizi del XVII secolo ci fu un crollo della popolazione sia nelle aree soggette al invasione Spagnola che quelle non toccate direttamente da loro, ovviamente in quelle che videro i conquistadores il crollo fu maggiore.

Poi i conquistadores non puntavano a sterminare completamente gli indios ma a schiavizzarli e a convertirli al cattolicesimo, lo so che si tratta sempre di porcherie ma sono comunque due porcherie differenti, probabilmente senza le malattie gli Spagnoli avrebbero sterminato una parte molto più esigua della popolazione di quanta ne mori a causa delle malattie.

Una volta che gli indios fossero stati sottomessi, schiavizzati e convertiti i conquistadores non avevano più interesse a sterminarli, uccidere i propri schiavi per loro sarebbe stato un po come massacrare il proprio bestiame.

Penso che una buona sintesi di ciò la si possa trovare in Armi, acciaio e malattie di Diamond oltre che in libri che si occupano specificatamente della conquista delle Americhe.

MarcusPrometheus

“Uno scrittore musulmano (non islamista) Kenan Malik FONDATORE del movimento antirazzista in UK si pronuncia contro il multiculturalismo, fine della liberta’. articolo di Giulio Meotti

Roma. Kenan Malik non è nuovo alle provocazioni intellettuali. Nel 2009 pubblicò un libro sul “Caso Rushdie e la sua eredità” (Atlantic Books), in cui sosteneva che il liberalismo occidentale aveva sacrificato la libertà di parola nella condanna a morte di Salman Rushdie, accusando la “ritirata preventiva” dei liberal guidata dal “pensiero unico del multiculturalismo”. “La paura di altre fatwe dopo quella contro i ‘Versetti satanici’ ha portato a vietare qualsiasi forma di offesa religiosa, negando la libertà di espressione”, scrisse Malik. Adesso questo intellettuale islamico inglese, editorialista di testate di sinistra come il Guardian e della Bbc, già fondatore del movimento anti razzista in Gran Bretagna e autore di “The Meaning of Race” (Il significato della razza, ndr), a maggio torna con un libro che è un manifesto: “Multiculturalism and its discontents”. Il saggio risponde alla domanda: “Se sei pro immigrazione come fai a essere contro il multiculturalismo?”. “Sono di sinistra, a favore dell’immigrazione di massa a frontiere aperte”, scrive Malik. “Ma credo che il multiculturalismo come processo politico sia stato disastroso. Anziché creare nazioni più uguali le ha rese più tribali e chiuse al confronto”. Malik si dice scettico anche sul termine tanto abusato di “islamofobia”, perché “confonde le critiche lecite all’islam con la discriminazione nei confronti dei musulmani”. Il libro di Malik si apre sul massacro in Norvegia da parte di Anders Behring Breivik. “Agli occhi di Breivik le uccisioni di Oslo e Utoya sono stati i primi colpi di una guerra per difendere l’Europa dal multiculturalismo”. La strage ha fatto implodere il castello delle politiche di immigrazione in Europa. “Venti anni fa, il multiculturalismo era visto da molti come la risposta ai problemi sociali dell’Europa. La celebrazione della differenza e il rispetto del pluralismo vennero considerati come le caratteristiche di una visione antirazzista fondamento delle moderne democrazie liberali”. Questo teorema ha fallito, dice Malik. “Oggi il multiculturalismo è visto da un numero crescente di persone non come la soluzione, ma come la causa dei mali dell’Europa. Questa percezione ha portato politici tradizionali, come ad esempio David Cameron in Gran Bretagna, la tedesca Angela Merkel, e l’ex presidente francese Nicolas Sarkozy, a denunciare i pericoli del multiculturalismo”. La critica al multiculturalismo da anni è associata alla retorica populista di Geert Wilders, ma Malik ci tiene a rivendicare che “c’è una lunga e importante tradizione di critiche di sinistra al multiculturalismo e delle idee che ne sono alla base”. Secondo l’intellettuale musulmano, “quello del multiculturalismo è un linguaggio attraverso il quale oggi vengono propagate idee razziste. Il multiculturalismo pone le persone in una griglia etnica, creando confini fisici, culturali, immaginari”. Al centro vi è la convinzione che l’umanità sia divisa in gruppi aventi differenze immutabili fra loro. Ogni gruppo ha proprietà speciali che lo definiscono e il suo destino è legato a queste proprietà, diverse da ogni altro gruppo. Il multiculturalismo apre all’apartheid perché “imprigiona l’identità”. Le pratiche sociali e politiche multiculti hanno fatto sì che l’eguaglianza non venisse estesa agli immigrati. “Così, invece di dire che in Gran Bretagna viviamo in una società ugualitaria, diciamo che viviamo in una società multiculturale”. Malik si appropria dell’antirazzismo per criticare il multiculturalismo: “Il nazismo e l’Olocausto hanno screditato le teorie biologiche della razza, che ora vengono tradotte nel linguaggio del pluralismo culturale, che nel Dopoguerra è divenuto il linguaggio accettabile per discutere di ciò che prima veniva discusso in termini di differenza biologica”. L’autore porta infine come esempio negativo i Balcani dilaniati dalle guerre confessionali: “Nella ex Jugoslavia tutti esaltavano Sarajevo come ‘città multiculturale’, mentre è stata proprio la promozione delle differenze culturali a causare la guerra”. Il messaggio di Malik è chiaro: se l’Europa non abbandonerà la ghettizzazione multiculturale finirà come la magnifica e tragica “polis” di Sarajevo.

claudio285

Non conosco Malik, ma esprime esattamente quello che penso del multiculturalismo.
Non so se la sinistra sia o debba per forza essere multiculturalista, ma bisogna capire che dietro ad esso c’è un’ideologia che risulta ben peggiore del multic. stesso: il comunitarismo.
Il comunitarismo (che è patrimonio di tutto il pensiero religioso, non solo quello islamico, vedasi le “radici cristiane”) è proprio un’intrappolamento dell’individuo in un’unica identità, dettata per lo più da una tradizione religiosa o parareligiosa.

C’è un bel libro di Amartya Sen, che credo non possa essere considerato un campione della destra, di confutazione del comunitarismo, che tratta proprio dell’idea di una identità plurale e cangiante contrapposta a quella monotematica e inamovibile del comunitarismo.

Gérard

Marcus Prometheus

A chi giove l’ arrivo di stranieri ” a basso costo ” ?
A chi giove l’ oddio che sale fra le diverse communita e che portera a guerre civili ?
Chi sta manipolando in Francia gli avversari al matrimonio per tutti e a quale scoppo ?
Ho la mia idea in merito ma forse fare uno sforzo di riflessione in merito fa troppo fatica…
E te ?

Laverdure

@Gerard
Ma che domande fai ?
E’ ovvio che alla base di tutto c’e’ il complotto modiale ebraicomassonicocapitalista,
lo stesso che sta influenzando la popolazione con gli agenti psicotropi sparsi
attraverso le scie chimiche,che sta provocando terremoti con le emissioni radio
dall’Alaska,che sta diffondendo l’autismo con i vaccini e promuove la vendita di
lavatrici e frigoriferi progettati per rompersi appena scaduta la garanzia.
(Quest’ultimo machiavellismo e’ il piu’ diabolico di tutti,soprattutto perche’ e’ VERO!)

il mercatone della Fede

*********** Tg3 – Titoli **************

Il pranzo di Papa Francesco al Gambero Rosso è stato un successo. Ha cominciato con la pasta al sugo e non ha sporcato nemmeno un po il suo vestito bianco. Il Cardinal Bagnasco si complimenta e ricorda che l’abilità papale nei piccoli gesti è frutto della sua apertura verso le altre culture.

il mercatone della Fede

****** TG1 *******

Nella sua abituale camminata mattinale di ieri, Papa Francesco ha guardato il cielo e ha detto: “che bella giornata”.
Il suo segretario personale commosso ha ordinato di far stampare la frase in 250 lingue diverse e spedirla a 120 milioni di persone in tutto il mondo.
Il Ministero del Tesoro italiano ha già stanziato la somma che la Camera dei Deputati ha approvato all’unanimità in sessione straordinaria d’emergenza convocata ieri sera. Resta soltanto l’approvazione del Senato e la firma del capo dello Stato, previste entro questa mattina.

whichgood

il quale farebbe l’annello di ricongiunzione col Giardino dei Gentili: il Carcere dei Gentili.

il mercatone della Fede

*********** TG 2 *****************

Enorme successo per l’Album della Gioia. Sono già state vendute 20 milioni di copie e 400 milioni di confezioni di figurine. Il Ministero dell’Istruzione ha emesso una circolare che vieta la circolazione in ambito scolastico perché “distrae fortemente l’attenzione degli studenti”. E’ noto il caso di una scuola in cui gli studenti si scambiavano le figurine anche in classe durante gli esami.

Bertrand Russel2 la vendetta

Ma sei Francesco, il nostro Francesco, che ha cambiato nome?

il mercatone della Fede

No, il caro Francesco è l’unico autorizzato dalla Santa Sede alla diffusione dei pensieri e dei discorsi papali.

Diocleziano

Assisteremo certamente a una straordinaria ondata di vocazioni… 😉

Francesco

Papa (Ufficiale): Non ne era sufficientes uno de sbeffeggiatores? Questi se moltiplicano come i… come i…… come iiii….. me sfugges la parolas.
Segretario: Come i Papi?
Papa (Ufficiale): Ma tu guardas che impertinientes

il mercatone della Fede

Ahaha!.
A proposito di sbeffeggiatores, ho dei silici con la foto del Papa Francesco per pochissimi soldi, fatti dai gesuiti per i francescani.

gmd85

Come l’osservatorio sulla libertà (imposizione) di religione?

Ma perché non ti astieni? Sei inutile. Davvero, faresti una figura migliore.

fab

Se capisse che astenendosi farebbe una figura migliore, capirebbe anche tante altre cose e scriverebbe altro… è che qui abbiamo il fondoscala intellettuale dei cattolici, un po’ come -273° per la temperatura.

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