Ultimi arrivi alla Biblioteca Uaar

La Biblioteca Uaar, ubicata all’interno della sede nazionale dell’associazione, fa parte del Sistema Bibliotecario Nazionale e consiste di oltre 3.400 volumi (l’elenco sintetico parziale è pubblicato sul nostro sito), in continuo aumento.

Anche durante il mese di aprile sono stati acquisiti al patrimonio librario ulteriori titoli. Ecco l’elenco di quelli che sono stati pubblicati negli ultimi mesi:
ANZELLOTTI ROBERTO, Guida alla vita laica (Neo.)
DARWIN CHARLES, Lettere sulla religione (Einaudi)
FIORITA NICOLA, Scuola pubblica e religioni (Libellula edizioni)
FLORES D’ARCAIS PAOLO, MANCUSO VITO , Il caso o la speranza? Un dibattito senza diplomazia (Garzanti)
FURLANETTO VALENTINA, L’industria della carità. Da storie e testimonianze inedite il volto nascosto della beneficienza (Chiarelettere)
LALLI CHIARA, A. La verità, vi prego, sull’aborto (Fandango)
MOSS CANDIDA, The Myth of Persecution: How Early Christians Invented a Story of Martyrdom (HarperCollins)
NUSSBAUM MARTHA, La nuova intolleranza religiosa. Superare la paura dell’Islam e vivere in una società più libera (Saggiatore)
PIEVANI TELMO, Il cammino dell’umanità (De Agostini)
TEODORI MASSIMO, Vaticano rapace. Lo scandaloso finanziamento dell’Italia alla Chiesa (Marsilio)
VASSO DIEGO ARMANDO, Senza 72 (Ed. Libreria Croce)
WILSON EDWARD O., La conquista sociale della Terra (Raffaello Cortina)

Ricordiamo infine a chi è impossibilitato a visitare la Biblioteca e/o preferisce acquistare i suoi libri preferiti che è possibile farlo attraverso il sito Uaar: in tal modo contribuirà a sostenere l’associazione.

La redazione

151 commenti

giuseppe

FLORES D’ARCAIS PAOLO, MANCUSO VITO , Il caso o la speranza? Un dibattito senza diplomazia (Garzanti)

Un anticlericale peino di boria, che non ha tutta questa grande cultura religiosa che vuol far credere di avere. E un teologo fasullo, ex prete pieno di livore contro la chiesa che lui ha tradito e che colpisce continuamente per giustificare il suo fallimento.

stefano marullo

@ Giuseppe

OT
Avevamo una discussione aperta sull’adorazione della croce.
Questo l’avevi letto?
‘La croce stessa sulla quale Cristo fu confitto, merita il nostro culto (….) perché ci rappresenta la figura di Cristo disteso su di essa, e perché venne a contatto con le membra di lui e fu bagnata dal suo sangue. Per ambedue i motivi viene adorata con il medesimo culto reso a Cristo, cioè con il culto di latria’ (Tommaso d’Aquino, La Somma Teologica, III, q. 25).
Ho interpellato un liturgista sulla questione e attendo ulteriore risposta di cui ti darò conto.

stefano marullo

> No, questo è l’altro giuseppe

Un altro clone di giuseppe dunque? Uno bastava e avanzava 🙂

giuseppe

Se vuoi comprendere il pensiero S.Tommaso sull’argomento, ti consiglierei di leggerti per intero (con le frasi estrapolate si può far dire alle persone quello che si vuole) l’art. 4 della questione 25 riguardante il culto di Cristo: se capisci bene, altrimenti … pazienza.

Articolo 4:
Se alla croce di Cristo sia dovuto il culto di latria
Sembra che alla croce di Cristo non sia dovuto il culto di latria. Infatti:
1. Nessun figlio, se è pio, onora ciò che è stato di offesa a suo padre: p. es. i flagelli con i quali è stato colpito, o il legno sul quale fu ucciso, ma piuttosto li aborrisce.
Ora, Cristo sul legno della croce patì la morte più oltraggiosa, come dice la Scrittura [Sap 2, 20]: “Condanniamolo a una morte infame”.
Quindi non dobbiamo onorare la croce, ma piuttosto aborrirla.
2. L’umanità di Cristo viene adorata con culto di latria in quanto è unita ipostaticamente al Figlio di Dio.
Ma ciò non può dirsi della croce.
Quindi alla croce di Cristo non è dovuto il culto di latria.
3. Come la croce fu strumento della passione e morte di Cristo, così lo furono anche molte altre cose: p. es., i chiodi, la corona, la lancia, ai quali tuttavia non prestiamo un culto di latria.
Quindi neppure alla croce di Cristo è dovuta l’adorazione di latria.

In contrario: Noi tributiamo l’adorazione di latria a quelle cose in cui riponiamo la speranza della nostra salvezza.
Ma nella croce di Cristo noi riponiamo la nostra speranza, poiché la Chiesa canta [Vespri Dom. Pass.]: “Ave, o Croce, unica speranza, in questo tempo di passione accresci ai fedeli la grazia, ottieni alle genti la pace”.
Quindi alla croce di Cristo è dovuto il culto di latria.

Rispondo: Come si è detto in precedenza [a. 3], l’onore o rispetto è dovuto di per sé solo alle creature razionali, mentre a quelle prive di coscienza non si deve onore e rispetto se non in riferimento a una natura razionale.
E tale riferimento si può avere in due modi: primo, poiché esse rappresentano una creatura razionale; secondo, perché in qualche modo sono unite ad essa.
Nel primo modo gli uomini hanno preso l’abitudine di onorare le immagini dei re, nel secondo le loro vesti.
Ma in ambedue i casi l’onore è quello stesso che viene tributato ai re.
Se dunque parliamo della croce stessa sulla quale Cristo fu confitto, essa merita il nostro culto per tutte e due le ragioni indicate: sia perché ci rappresenta la figura di Cristo disteso su di essa, sia perché venne a contatto con le sue membra e fu bagnata dal suo sangue.
Per ambedue i motivi dunque essa viene adorata con il medesimo culto reso a Cristo, cioè con il culto di latria.
E per questo motivo noi anche invochiamo la Croce, e ci raccomandiamo ad essa come allo stesso Crocifisso.
Se invece si tratta dell’immagine della croce di Cristo, fatta in qualunque altra materia, p. es. in pietra, legno, argento, oro, allora essa merita il culto solo quale immagine di Cristo, che veneriamo con culto di latria, come si è detto sopra [a. 3].

Soluzione delle difficoltà: 1. Nella croce di Cristo viene considerata la sua infamia secondo l’opinione e l’intenzione degli increduli, ma in rapporto alla nostra salvezza si rivela nella croce la potenza divina di Cristo che ha trionfato dei suoi nemici, secondo le parole di S. Paolo [Col 2, 14 s.]: “Ha tolto di mezzo il documento scritto del nostro debito inchiodandolo alla croce; e avendo privato della loro forza i Principati e le Potestà, ne ha fatto pubblico spettacolo dietro al corteo trionfale di Cristo”.
Per cui il medesimo Apostolo [1 Cor 1, 18] dice: “La parola della croce è stoltezza per quelli che vanno in perdizione, ma per quelli che si salvano, per noi, è potenza di Dio”.
2. È vero che la croce di Cristo non fu unita ipostaticamente al Verbo di Dio, tuttavia in qualche modo gli fu unita per rappresentazione e per contatto.
E sono queste le sole ragioni per le quali noi rendiamo ad essa onore.
3. La ragione del contatto con le membra di Cristo vale per l’adorazione non solo della croce, ma anche di tutte le cose che appartengono a Cristo.
Per cui il Damasceno [De fide orth. 4, 11] scrive: “Giustamente dobbiamo adorare il legno prezioso santificato dal contatto del sacro corpo e sangue, i chiodi, le vesti, la lancia e i luoghi sacri che lo hanno accolto”.
Queste cose tuttavia non ci rappresentano l’immagine di Cristo come la croce, che viene chiamata “il segno del Figlio dell’Uomo”, e che “apparirà nel cielo” [Mt 24, 30].
Per questo l’angelo [Mc 16, 6] disse alle donne: “Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso”; non “il trapassato dalla lancia”, ma “il crocifisso”.
E questo è il motivo per cui veneriamo in qualunque materia le immagini della croce di Cristo, e non invece le immagini dei chiodi o di qualsiasi altro oggetto.

stefano marullo

@ giuseppe

Sono certo che don Giulio (il liturgista) saprà dirimere la questione in maniera esaustiva

Mizar

Giuseppe, sei pregato di non violare il regolamento del blog con il copia-incolla, se riesci a sintetizzare bene altrimenti, ciao.

giuseppe

Mizar, prima di non violare la regola del copia incolla, credo sia opportuno, in questo sito, non violare la regola aurea della razionalità: se una determinata affermazione viene fatta supportandola con una frase estrapolata da un discorso più vasto, come posso contraddire quella affermazione se non riportando per intero il brano dal quale quel breve periodo è stato tratto?

gmd85

Ma come glielo facciamo capire a giuseppe che la realtà, dottrina o non dottrina, è ben diversa da quella che crede lui?

giuseppe

Che la retta dottrina sia poi molto diversa da quello che molti vivono nella realtà lo dimostra lo stesso don Vito che si crede un teologo mentre e solo un prete spretato.

whichgood

@ giuseppe

Non vuoi riconoscere che hai sbagliato la preghiera. Ora le tue prediche non avranno effetto.

giuseppe

whichgood, non sforzarti di capire: sarebbe dannoso per il cervello.

Bee

“Che la retta dottrina sia poi molto diversa da quello che molti vivono nella realtà lo dimostra lo stesso don Vito che si crede un teologo mentre e solo un prete spretato.”

Non si crede un teologo, è un teologo, docente universitario per di più. Che tu non lo consideri tale perché non si allinea con la teologia che piace a te la dice lunga sulla tolleranza che la Chiesa stessa ha per la diversità di pensiero al suo interno.
Le ragioni per cui ha deciso di lasciare i voti pastorali per dedicarsi unicamente agli studi teologici sono affari suoi.

gmd85

@giuseppe

Tu puoi propinare la dottrina quante volte vuoi. la puoi considerare come l’unica valida e retta, ma di fatto, è solo il tuo pensiero. O quello della chiesa. Che tu ci creda, non implica automaticamente che tu o la chiesa abbiate ragione. A te piace la dottrina mainstream e non accetti nulla di diverso. Scommetto, però che se il pensiero di don Vito fosse abbracciato dalla chiesa e fosse inserito nella dottrina, ti piacerebbe.
Ciò detto, l’argomento non m’interessa. Continuate voi.

Mizar

“Mizar, prima di non violare la regola del copia incolla, credo sia opportuno, in questo sito, non violare BLA BLA BLA…”

Non ho nemmeno continuato, repeat: NON COPINCOLLARE, punto. Sai leggere? Ecco, se devi fare qualche riferimento puntuale, inserisci un link.

Bee

“Un anticlericale peino di boria, che non ha tutta questa grande cultura religiosa che vuol far credere di avere. E un teologo fasullo, ex prete pieno di livore contro la chiesa che lui ha tradito e che colpisce continuamente per giustificare il suo fallimento.”

Scommetto che almeno sanno come si scrive “pieno”…

Ovviamente tutti quelli che non si allineano perfettamente col pensiero di Santa Madre Chiesa sono o anticlericali intolleranti o teologi fasulli, vero giuseppe?
E’ già la seconda volta che fai lo stesso commento sullo stesso libro, stavolta solo nominato in mezzo ad altri. E come al solito il tuo commento abbonda di quel livore che vai attribuendo a Mancuso. Comincio a pensare che il tuo astio sia qualcosa di patologico.

FSMosconi

@giuseppe

Come vuoi tu giuseppe: altro mondo oltre al tuo non esiste, e se esiste tu rompi lo schiaffo della realtà (in questo caso della critica) con parole cui nemmeno tu credi fino in fondo, altrimenti non le ripeteresti sempre.

Guarda che oramai la tua forma mentis è nota e stranota…

Francesco S.

Segnalo qu, visto che si parla di libri e cultura questo scritto Fides in Ratione –> http://difesasperimentazioneanimale.wordpress.com/2013/04/30/fides-in-ratione-unetica-per-la-sperimentazione-animale/

L’ho trovato particolarmente interessante, poichè partendo da un argomento particolare si possono trarre conclusioni sul fondamento di un’etica della ragione, argomento su cui s’è spesso discusso.

Dubito che questo filone del Razionalismo Scientifico trovi spazio su L’Ateo che ha stabilito una certa linea editoriale (almeno guardando la cronologia dei numeri e articoli), ma le Etiche laiche sono molte, quindi chi vuole si goda questa lettura.

Francesco S.

Il grassetto doveva essere solo su L’Ateo. Chiedo scusa.

whichgood

Querido Francesco. Sòlamente el legìtimo Francesco tiene la capacidad de la humildad. Entiendes o tenemos que encender la hogera… ehem, disculpa, la luz de la esperanza?.

Enrico

*Mizar

Lo stato deve tutelare anche il più debole:l’embrione.

Bee

Lo stato deve tutelare i cittadini, cioè le persone. L’embrione non è persona. La donna sì.

E a chi rispondi?

John

Devo ancora leggere il libro di Flores d’Arcais e Mancuso: sarà di sicuro il prossimo che acquisterò. Due persone libere, aperte, che si sanno mettere in discussione, opposte nella convinzione sull’esistenza di Dio, ma accomunate dal considerare il confronto come un arricchimento. Tanti credenti e tanti atei, meno portati a valorizzare chi la pensa diversamente da sé, hanno da imparare da questo tipo di confronti.

Enrico

Vi sono libri della Lalli sull’aborto ma cosa c’entra l’aborto con l’ateismo?

Kaworu

già, e sarebbe anche ora che le sue rogne se le grattasse da solo, senza considerazione da parte del mondo civile…

Kaworu

il libro della lalli comunque lo consiglio a tutti quelli che non hanno problemi cognitivi o di linguaggio che per ovvie ragioni ne renderebbero difficile la comprensione 😉

è molto interessante.

FSMosconi

@Kaworu

Ma non eri tu che mi hai imbeccato sul troppo ottimismo? 😉 Voglio dire: siamo sicuri che chi non riesce a riconoscere tra stupratore e padre riesca a risolvere alcunché di testa sua? ;(

Kaworu

@mosconi
ma io infatti ho detto che il libro della lalli va letto a patto che si sia in grado di comprendere XD

per il resto, non auspico che si risolva qualcosa da solo, ma che per lo meno smetta di ammorbarci col solito triste refrain 😉

(non consiglio solo “la verità, vi prego, sull’aborto” della lalli, ma anche gli altri suoi libri)

Enrico

Essere stupratore non esclude l’essere padre e dovere assumersi le proprie responsabilità

gmd85

@Kaworu

Si. E penso che neanche l’old boy di Sclavi vorrebbe averci a che fare.

Reiuky

Ma ve lo immaginate voi come verrebbe su un bambino cresciuto dal violentatore di sua madre? Va bene che Enrico è un sadico di prima categoria, ma ce ne vuole di sadismo per augurarsi che avvenga una cosa del genere.

Bee

“Essere stupratore non esclude l’essere padre e dovere assumersi le proprie responsabilità”

E delle povera mamma costretta non solo a partorire per forza, ma anche a crescere suo figlio insieme all’uomo che odia chi se ne frega, vero?

Enrico

*Bee

Mai detto che lo stupratore abbia il diritto di sposare la violentata ma ha il dovere di mantenere suo figlio come il figlio ha il diritto di essere mantenuto e concorrere alla eredità con i coeredi del padre.

Reiuky

Ah… dimenticavo che, secondo Enrico, il ruolo del padre è prevalentemente quello di procacciare cibo.

Però il ruolo del padre (sempre nella mente di Enrico) consiste anche nello scegliere la vita dei figli (compreso il compagno o la compagna).

Da non augurare a nessuno

Kaworu

dipende, bee…

* aveva jeans troppo stretti, non possono averglieli tolti contro la sua volontà.

* non era più vergine

Und so weiter und so fort.

Bee

Eh, lo so… Anche se…

“aveva jeans troppo stretti, non possono averglieli tolti contro la sua volontà.”

“Togliti quei pantaloni se non vuoi che ti ficchi questo coltello nello stomaco” può essere un buon incentivo…

“non era più vergine”

“Fatti i ca**i tuoi” è il commento più appropriato.

Enrico

*Kaworu

In merito a quella sentenza della cassazione si documenti meglio e ne capirà il senso.

La non verginità della vittima concorre solo al computo della pena.

Kaworu

@bee

che ci vuoi fare? per certi esseri vomitevoli, sono tutte attenuanti.

consiglierei la lettura di quanto ho linkato

Enrico

*Kaworu

Nell’esercizio del potere discrezionale indicato nell’articolo precedente, il giudice deve tener conto della gravità del reato, desunta:
1. dalla natura, dalla specie, dai mezzi, dall’oggetto, dal tempo, dal luogo e da ogni altra modalità dell’azione;
2. dalla gravità del danno o del pericolo cagionato alla persona offesa dal reato;
3. dalla intensità del dolo o dal grado della colpa.
Il giudice deve tener conto, altresì, della capacità a delinquere del colpevole, desunta:
1. dai motivi a delinquere e dal carattere del reo;
2. dai precedenti penali e giudiziari e, in genere, dalla condotta e dalla vita del reo, antecedenti al reato;
3. dalla condotta contemporanea o susseguente al reato;
4. dalle condizioni di vita individuale, familiare e sociale del reo.

Ma non ha mai pensato di lavorare in ambito forense?

gmd85

@Enrico

E tu non hai mai pensato di astenerti dallo scrivere caz.zate?

Esaminiamo:

1) Uno stupro è sempre uno stupro, indipendentemente dai mezzi, dal tempo, dal luogo e da ogni altra modalità di azione.

2) La vittima di stupro ha subito un danno ed è stata esposta al pericolo.

3) Lo stupro è intenzionale e doloso. O forse pensi che possa avvenire per sbaglio?

Passiamo alle altre:

1) I motivi dello stupro sono sempre dolosi. O pensi che sia un atto d’amore? Insomma, tu potresti anche pensarlo.

2) Precedenti o no, lo stupro è reato. Non è che avere la fedina pulita ti alleggerisce la pena, eh.

3) La condotta di uno stupratore ti pare possa essere docile e accomodante?

4) Irrilevanti, visto il caso.

Ti fosse sfuggito, lo stupro è REATO CONTRO LA PERSONA.

Bestia.

manimal

@gmd 85

“lo stupro è reato contro la persona”

la cosa squallida è che fino a non molti anni fa (mi pare primi anni ’80), lo stupro era reato contro la morale.
cioè aveva più o meno la solita valenza dell’andarsene in giro coi genitali in vista…

questo fa capire quanto ancora certi concetti ovvi per chi abbia buon senso, siano in realtà poco radicati in questo paese dai facili bigottismi.

in questa sede vi sono svariati esempi…

Enrico

Guaradate che io ho trascritto l’art 133 del codice penale che si applica per tutti i reati.

Bee

Oh, si era capito. Non c’era neppure un errore di ortografia…

gmd85

@Enrico

E dell’articolo precedente ti sei dimenticato l’hai ignorato volutamente?

Art. 132

Potere discrezionale del giudice nell’applicazione della pena: limiti. Nei limiti fissati dalla legge, il giudice applica la pena discrezionalmente; esso deve indicare i motivi che giustificano l’uso di tale potere discrezionale.

Nell’aumento o nella diminuzione della pena non si possono oltrepassare i limiti stabiliti per ciascuna specie di pena, salvi i casi espressamente determinati dalla legge.

Lo stupro è un reato chiaro. Non c’è molto da discettare. Adesso, piantala.

gmd85

@Enrico

E comunque, complimenti. Manfrine anche per giustificare lo stupro. Mi domando quali tristi ruoli abbiano avuto le figure femminili nelle fasi della tua crescita. Non so se compatirti o provare disgusto.

Giustifica questo, bestia:

ht tp://ansa.it/web/notizie/regioni/toscana/2013/05/02/Ragazza-strangolata-mani-nude-bosco-Livornese_8644644.html

Enrico

*gmd85

mo spiegate come giustificherei lo stupro?Io ho solo riportato in risposta a Kaworu in articolo del codice penale attualmente in vigore, il codice determina un massimo ed un minimo della pena il giudice nel determinare la pena applica quanto previsto dalla legge.

Sul argomento ho già risposto comunque prima di commentare una singola notizia aspetto di avere informazioni più precise.

Enrico

Nemmeno la prima sentenza diceva quello che afferma lei, la prima sentenza riteneva non credibile quanto affermato dalla supposta vittima in quanto l’esperienza insegna che i jeans non si sfilano facilmente.

gmd85

@Enrico

Ma tu pensi davvero che lo stupro avvenga solo a gambe aperte? Davvero, non so se ridere o rimanere esterrefatto.

L’hai letto l’articolo sulla sentenza del 2008 o no?

Ma che schifo.

gmd85

@Enrico

Leggi attentamente, gran cogl.ione.

Lo stupro è stupro. Punto. In qualsiasi maniera esso venga perpetrato e indipendentemente dall’abbigliamento. E se pensi che lo stupro si limiti solo all’atto sessuale, sei male informato.
Detto ciò, non ho intenzione di continuare a leggere i tuoi deliri.

Enrico

*gmd85

Insulti a parte le cito l’art 609 bis cp che io già conoscevo:

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Articolo 609 bis Codice Penale
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Preferiti

Articolo 609 bis. Violenza sessuale. Chiunque, con violenza o minaccia o mediante abuso di autorità, costringe taluno a compiere o subire atti sessuali è punito con la reclusione da cinque a dieci anni.

Alla stessa pena soggiace chi induce taluno a compiere o subire atti sessuali:

1) abusando delle condizioni di inferiorità fisica o psichica della persona offesa al momento dei fatto;

2) traendo in inganno la persona offesa per essersi il colpevole sostituito ad altra persona.

Nei casi di minore gravità la pena è diminuita in misura non eccedente i due terzi.

Articolo aggiunto dell’Articolo 3, L. 15 febbraio 1996, n. 66

lo sò che la violenza sessuale non necessità della congiunzione carnale ciò non toglie che in predetti casi la pena sia diminuita.tornando al discorso di cui sopra le ricordo che per tutti i reati salvo quelli da ergastolo il giudice come lei ha già citato nel fissare la pena può moversi entro determinati limiti in base a quanto previsto dall’articolo del codice da mè citato.

FSMosconi

@Enrico

Tu che sparli tanto di matematica sai leggere quei “due terzi” e collegarlo a quel “da cinque a dieci anni”?

Facciamo due conti: sia N il numero degli anni compreso da 5 a 10 prescritti dalla legge:

10 ≤ N ≤ 5

Dato che la diminuzione della pena può al massimo interessare l’estremo minore:

10 ≤ N ≤ 2/3 di 5

Cioè approssimativamente:

10 ≤ N ≤ 3,3 (3 anni e 4 mesi)

O più precisamente

(10 ≤ N ≤ 5) ⊻ (10 ≤ N ≤ 3,3)

Ora: cosa notiamo in tutto questo? Che i dati ci vengono TUTTI forniti dalla legge e la diminuzione NON è totalmente arbitraria.

Che tu lo voglia o no, gmd ti ha smentito punto per punto.

Enrico

Scusi e dove avrei scritto che il giudice può dare la pena che vuole?

l’articolo da mè citato ribadisce fin dal primo capoverso i limiti del potere discrezionale del giudice

gmd85

@Enrico

Hai fatto tutta questa manfrina, hai citato articoli senza capire, al solito. Un bacio può essere un reato sessuale di minore gravità. L’atto sessuale forzato, o qualsiasi altra pratica, no. Fammi capire: se uno stupratore ti violentasse – si, può succedere, tranquillo – accetteresti che il fatto che tu usi pantaloni sia un’attenuante? Ne dubito.

Sarà che conoscevi l’art. 609, ma mi sa che ti è sfuggito il ter i cui punti 2 e 4 riportano:

2) con l’uso di armi o di sostanze alcoliche, narcotiche o stupefacenti o di altri strumenti o sostanze gravemente lesivi della salute della persona offesa;

4) su persona comunque sottoposta a limitazioni della libertà personale;

Dai, nel tentativo di difendere una sentenza che già è stata ribaltata, hai toppato.

E non ti ho insultato. Ti chiamo per quello che sei. assumiti la responsabilità di ciò che scrivi.

La vuoi piantare o devi continuare a renderti ridicolo?

Enrico

La cassazione non concesse un attenuante perchè era in jeans ma ritenne non credibile il racconto della supposta vittima nel momento in cui asseriva che i jeans gli furono tolti con destrazza.

Dalla sentenza :

non si può sfilare nemmeno in parte senza la fattiva collaborazione di chi lo porta“. Lo sanno tutti, scrivevano ancora i giudici, è un “dato di comune esperienza”: è impossibile sfilare i jeans se la vittime si oppone “con tutte le sue forze”. Per cui, evidentemente, Rosa non

Enrico

Legga meglio Mosconi si parla di diminuzione non eccedente i 2/3.

FSMosconi

@Enrico

E io cosa avrei scritto: ho posto come limite minimo proprio 2/3 di 5, anche se concedo un errore di interpretazione e ammetto che potrebbe essere anche 2/3 di 10 (6 anni e mezzo).

Ma d’altronde non mi stupisco che tu non sappia l’italiano, te lo si sta dicendo dai tempi in cui la Berta filava…

FSMosconi

@Enrico

Rettifico: può essere solo 2/3 di 5 visto che se fosse di 10 il limite minimo non avrebbe senso (che senso ha porre un limite che non verrà mai preso in considerazione? Che senso ha una legge-paradosso?).

Perché instilli non-sensi, figliolo?

gmd85

@Enrico

Intanto, vittima è femminile. LE, non GLI.

Comune esperienza? Evidentemente, i giudici avevano una concezione di jeans tutta loro. E tu sei cretino quanto loro se pensi che non si possano sfilare.
Le motivazioni di quella sentenza sono una sequela di illogiche boiate. E, di fatti, solo tu le puoi appoggiare.

Ripeto, l’hai letto l’articolo sulla sentenza successiva o no?

Riripeto: hai toppato.

FSMosconi

@Enrico

Leggerò quanto vuoi, ma finché il primo a non comprendere ciò che vuol insegnare non sarai tu è difficile che mi ripeti da barava maestrina di ripetere…

gmd85

@Mosconi

Purtroppo, dipende da quale pena regolamentare viene comminata. Se viene comminato il minimo, il giudice può ritenere di diminuirla a partire da quello. Così come può aumentare la pena massima in caso di aggravanti. Dipende da quanto sia bestia il giudice, insomma. O da quanto sappia fare il suo lavoro.

ht tp://www.brocardi.it/codice-penale/libro-primo/titolo-iii/capo-ii/art63.html

Lorenzo Galoppini

L’aborto è da sempre uno dei diritti civili più osteggiati dalla chiesa cattolica, che lo fa passare per omicidio equiparando l’embrione ad un neonato appena partorito.

Enrico

Penso che questa risposta sia esplicativa.Io non sono proaborto ma siccome la chiesa è contro allora io lo definisco diritto civile.

Si può essere atei ma contro l’aborto.

whichgood

Essere pro Chiesa a qualsiasi condizione ti riduce a un pro aborto dell’intelligenza umana.

Bee

“Si può essere atei ma contro l’aborto.”

Certamente, ma dubito che la percentuale superi quella dei cattolici.

bruno gualerzi

@ Enrico
“Si può essere atei ma contro l’aborto.”

Sì… però vorrei sentire da un ateo i motivi per cui è contro l’aborto.

Enrico

*Bee

Lei conferma quello che ho sempre affermato: anche un ateo può essere una persona di alti valori morali.

bruno gualerzi

@ Enrico
Mi sono sbagliato: la domanda – vera – non era rivolta a te (la tua risposta era scontata), ma ad un ateo eventualmente contrario all’aborto.
(Naturalmente essere pro aborto non significa in alcun modo non avere rispetto della persona umana, se mai il contrario. Ma non era questo che qui mi interessava)

gmd85

@Enrico

Si può essere credenti e non idioti e bigotti. Tu non ne sei l’esempio.

C’è un titolo proposto. Chi vuole lo legge, chi vuole, no. Magari potresti provarci.

Adesso che fai? La solita manfrina di sempre?

@Bee

Non l’ha capita.

Enrico

Guardi che ho letto anche libri antichiesa come quelli di Frattini.

stefano marullo

Embrione persona umana? Enrico hai le idee confuse. Se n’è parlato tante (troppe volte). Forse sei solo smemorato. Le persone acquisiscono diritti e soggettività giuridica solo con la nascita.
Tutto il resto è mera esistenza, progetto di vita o quant’altro ma non chiamamola persona.

Mizar

Un ateo che è contro l’aborto non è un “uomo di alti valori morali” ma semplicemente un fascista, come i suoi compari di avventura cattolici. Naturalmente parlo di chi è contro nella dimensione pubblica dell’affermazione, nella propaganda e peggio ancora nella volontà di proibirlo legalmente, se poi parliamo di scelte personali è ovviamente un altro discorso, e nel caso conosco cattolici (giuro) che la mattina dicono il rosario mentre vanno al lavoro ma non si sognerebbero mai di toccare la 194 perché le scelte individuali non si discutono (questi io li chiamo alti valori morali).

bruno gualerzi

@ Mizar
Questa è la risposta che mi aspettavo (v. ore 21.56), sia pure indirettamente. Non si può essere atei, cioè laici, ed essere contro la liberalizzazione dell’aborto. Poi, personalmente – come dici giustamente – ognuno fa la scelta che, in una circostanza specifica, ritiene più opportuna.

Francesco S.

Parlando tra noi e ignorando i troll.

Il concetto di persona: tutto attorno a quel punto gira la questione, tra l’altro anche il link da me dato più in alto su quello verte.

Se i cattolici, ma non solo applicassero il loro personalissimo concetto di persona a livello individuale senza imporlo agli altri non avrei nulla da ridire.

Per me il concetto di persona è legato ad un essere dotato di un sistema nervoso centrale formato appartenente ad un gruppo biologico che abbia la potenzialità di esprimere un Q.I. di 90. Sicuramente arbitraria come definizione (come tutte) ma almeno ha un fondamento statistico.

La necessità del sistema nervoso centrale formato è ineliminabile.

Enrico

Appunto quello che mi divide da voi è il concetto di persona e come ci si relaziona con gli altri, per voi l’altro è un mezzo per la propria felicità per mè no.

*Mizar

Difendere il debole è da fascisti?

gmd85

@Enrico

Con presupposti sbagliati, sono sbagliate anche le tue domande. Te ne renderai mai conto?

Mizar

“per voi l’altro è un mezzo per la propria felicità per mè no.”

E questa boiata tu l’hai letta dove…?

“Difendere il debole è da fascisti?”

Obbligare una donna a fare del proprio corpo qualcosa che non vuole sì.

Enrico

*Mizar

Dimentica la presenza di un altra persona nel grembo materno.

Mizar

“Dimentica la presenza di un altra persona nel grembo materno.”

Mettiamola così, pur dando credito a questa enorme BALLA, il “diritto” dell’embrione supera il diritto del cittadino che è realmente titolare di diritti giuridicamente garantiti? Repeat: obbligare una donna a fare del proprio corpo qualcosa che non vuole è da fascisti.

manimal

evidentemente a qualcuno che ordinasse 10 quintali di legna di quercia da ardere, andrebbe benissimo se il commerciante di legna, dietro il medesimo corrispettivo in denaro, consegnasse una cassetta di ghiande.

esempio stupido, lo so, ma con certi argomenti non si può certo aver pretese maggiori…

Enrico

*manimal

Quello che conta nel caso da lei citato è il potere calorifico.

*Mizar

Lo stato per il bene supremo di altri individui oppure della società ha il diritto dovere do obbligare altri a compiere determinate azioni.

Bee

Enrico, con tutto il bene del mondo, ma ti rendi conto delle boiate che scrivi?

gmd85

@Enrico

Da quando una ghianda brucia come un ceppo di quercia?

Non ci sono altri individui.

Ti ripropongo la domanda di Bee.

Mizar

“Lo stato per il bene supremo di altri individui oppure della società ha il diritto dovere do obbligare altri a compiere determinate azioni.”

E questa è la classica visione fascista dello Stato, perfetto, hai sciolto l’ultimo nodo, grazie. Quello che hai scritto fa letteralmente rabbrividire, soprattutto se si pensa che stai disponendo come se niente fosse del corpo di un altro essere umano… Posso dirlo? Le persone come te mi fanno schifo, siete un pericolo per la convivenza civile, un pericolo per le società democratiche, fascisti dichiarati o criptofascisti, siete già stati sconfitti, ma ancora avvelenate l’aria di questo Paese…

gmd85

@Enrico

Allora anche le tasse sono illegittime?

Alcune, si. Quelle legittime, servono. Obbligare qualcuno a fare o a non fare qualcosa in base alla proprie paturnie, serve solo a far sentire soddisfatti i fascistelli come te. So già cosa risponderai. Astieniti.

FSMosconi

@Enrico

Non pagare le tasse è rifiutare le regole della società, visto che da quelle dipende la tenuta di essa.
Contestarne la legittimità o l’uso fa parte del normale esercizio della democrazia.
Abusare della cosa a fini strumentali e demagogici invece è l’estremo opposto, e guarda caso non esclude il primo estremo.

Ma visto che un paio di post fa ti sei de facto dichiarato fascista e reazionario non mi stupisce affatto questa autentica anarchia squadrista, tant’è…

Mizar

Non cogliere la differenza tra l’obbligo costituzionale a contribuire secondo il proprio reddito alle spese dello Stato e la violazione di un diritto umano quale quello dell’autogestione del proprio corpo è sintomo di stupidità.

gmd85

@Enrico

Sembra che tu rifiuti le regole del buon senso e della razionalità. I commenti di Mosconi e Mizar sono più che sufficienti.

Reiuky

Mi chiedo come mai chi è contro il diritto all’aborto non risponda mai a quella domanda ipotetica fatta mesi fa e che ripropongo qui:

se poteste salvare una bambina o un congelatore pieno di embrioni da un ospedale in fiamme, chi salvereste? (nel caso in questione non è possibile salvare entrambi).

Enrico

La cercho e la trovera comunque pari dignità tra embrioni e bambino.

gmd85

@Enrico

Non fare il paracu*o. La domanda è semplice. Si tratta di fare una scelta, dignità o non dignità. Rispondi.

manimal

quest’attesa mi uccide…
tic toc tic toc tic toc tic toc ….
rispondi, te ne prego….

Francesco S.

credo si possa evitare di rispondere ad enrico cerca attenzione e per di più fa battute fuori tema dimostrando quantomeno la non comprensione delle obiezioni poste: non perchè quella del potere calorifico è una stronzata anche dal punto di vista tecnico.

Enrico

Ho già detto che tratterei gli embioni congelati come un bambino.

gmd85

@Enrico

Devi fare una scelta. O salvi la bambina, una vita già formata, con relazioni e affetti o un contenitore con delle cellule. O crepi nel tentativo di fare il super eroe.

Reiuky

@Enrico:
“Ho già detto che tratterei gli embioni congelati come un bambino.”

Quindi?
bambina o congelatore?

Kaworu

e voi ancora volete perdere tempo dando corda a un abominio simile?

manimal

ho cancellato la risposta che avevo scritto per Enrico.
è difficile talvolta dominare le proprie emozioni.
fortunatamente stavolta ci sono riuscito.

manimal

@kaworu

io, da profano, ho la netta sensazione che nessuno possa aiutarlo.
tu che sei nel settore, che ne pensi?

Kaworu

niente diagnosi on line, ma comunque può andare a farsi dare un’occhiata o due in un CPS, esistono e funzionano abbastanza bene,

ma la cosa francamente non mi interessa, da parte mia per quest’essere c’è solo disprezzo.

personalmente l’unica cosa da fare è ignorarlo. se non altro si evita che entri nel loop dei suoi discorsi da brivido (che ripete ogni volta come un disco rotto)

manimal

disprezzo condiviso, ovviamente.

mi chiedevo semplicemente quali sono i limiti attuali della scienza.
perché non mi pare facile intervenire in un caso simile.

tenterò di imitarti…

Kaworu

beh non tutti i disturbi psichici sono trattabili (ora come ora. in futuro… boh, chissà. ma penso che per alcuni resterà il “lasciate ogni speranza”). purtroppo.

però devo dire che ha l’invidiabile primato di esser riuscito a disgustarmi completamente, not bad.

disprezzo e pena

Francesco S.

Manimal beato te io qualche giorno fa ci sono caduto, m’ha salvato il servizio di moderazione.

Enrico

* Tutti

Non sono disturbato mentale sono stato ritenuto abile anche ai tra giorno, ho una normale vita sociale e lavorativa.

*Kaworu

Io invece in lei non vedo una nemica.

Mizar

“Meglio una bambina morta che 100 embrioni soppressi.”

Ho sperato fino all’ultimo che si trattasse di un fake, ma a vedere le ulteriori risposte ho dovuto amaramente constatare che l’affermazione è autentica… la cosa che mi lascia di ghiaccio è che la preferenza va addirittura sugli embrioni congelati, non su embrioni presenti nell’utero di ipotetiche donne, che per assurdo avrebbe reso forse il quesito più difficile per quanto paradossalmente fantasioso… No, meglio la morte di una bambina, capace di soffrire, di provare dolore, di ragionare gli istanti della sua agonia piuttosto che un tot quantitativo di cellule non senzienti. Siamo di fronte ad un chiaro esempio di psicosi, senza contare l’aspetto socialmente pericoloso e dannoso della diffusione di tali affermazioni. Io con questo soggetto direi di darci un taglio, a questo punto suggerirei agli admin del blog di rimuovere sistematicamente i “contributi” di questa persona evidentemente malata.

gmd85

@Enrico

Non sono disturbato mentale sono stato ritenuto abile anche ai tra giorno, ho una normale vita sociale e lavorativa.

Come tanti disturbati mentali.

Diocleziano

Enrico,
che sia tu ad affermare di non essere un disturbato mentale, non è
per niente indicativo. Se frequenti dei dissociati psichici come te
non puoi accorgerti della differenza, e lo dimostra il fatto che qui
nessuno è d’accordo con te.

Personalmente penso che tu sia un prete o comunque vivi in un ambiente
anomalo, come un seminario o un convento, comunque uno che non
ha una vita di relazione normale. Forse hai fatto, formigonianamente,
un voto di castità? Certe cose si ”sentono” al di là di ciò
che l’interessato afferma e direi che tu non hai relazioni affettive normali,
né con uomini né con donne, né una donna. Opinione mia, eh…

manimal

lasciare una bambina ad una morte atroce, dilaniata dalle fiamme, ma aver la soddisfazione di portare fuori dall’edificio un contenitore con 100 embrioni. per tutto il resto c’è MasterCard.

Francesco S. : è il vantaggio di scrivere. se in certe discussioni mi trovo viso a viso, non sono molto bravo a contenermi.

Enrico

Non sono ne prete ne ho fatto di castità e sto compiendo infatti i passi per formarmi una famiglia mentre vivo con quella d’origine.

*gmd85

Infatti la commisione medica mi ritenne abile arruolato.

gmd85

@Enrico

Ciò mi fa dubitare della competenza della commissione. E dubito che l’esame sia andato molto oltre le condizioni fisiche.

Proprio non hai capito il senso della battuta, eh.

Diocleziano

Enrico, non la racconti giusta.
Chissà perché ho l’impressione di parlare con un bot.

Francesco

Mannaggia, il collegamento non si limita alla solo immagine ma alla pagina intera, comunque è quella a destra, non penso ci siano dubbi. 😆

whichgood

Neanche per sogno. Quelle erano persone pratiche e oneste. Si dedicavano a lavorare sodo per mangiare e non istituivano Chiese per rubare il frutto del lavoro agli onesti.

Kaworu

senza contare che credo che avessero neuroni specchio funzionanti e che fossero in grado di provare empatia.

Francesco

Io mi riferivo al livello culturale. Più esattamente al periodo patriarcale.

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