Ci hanno provato in tutti i modi.
Con il sindaco, che prima snobba poi scende in campo vigorosamente contro i referendari, che nega l’election day e che decide che la consultazione avvenga tra mille difficoltà.
Con il PD, che impegna la sua capillare struttura cittadina come non avviene neppure quando nelle urne deve affrontare i suoi avversari politici.
Con PDL e Lega Nord, i presunti avversari politici, indistinguibili dal Pd nelle parole, nei toni e nelle argomentazioni.
Con ministri del governo delle ‘larghe intese’, quali il sussidiarista ciellino Maurizio Lupi (Pdl), ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, e Maria Chiara Carrozza (Pd), ministro dell’Istruzione.
E naturalmente con la Curia, che con i moniti del ciellino card. Caffarra e del capo dei vescovi card. Bagnasco, mobilita le parrocchie ma soprattutto ‘benedice’ politici e forze politiche che sostengono il finanziamento pubblico alle proprie scuole.
Uno schieramento che sulla carta rappresenta la schiacciante maggioranza dell’elettorato.
Ci hanno provato, ma non ce l’hanno fatta. Alle urne, aperte per una sola giornata in pochi e spesso difficilmente raggiungibili seggi, si sono recati 85.934 bolognesi, il 28,71% degli aventi diritto. A favore della scelta A, quella di usare i fondi comunali per la scuola pubblica e non per le paritarie private, si è espresso quasi il 60% degli elettori. Una netta maggioranza, che ha detto chiaramente al Comune di non rispondere più “sei escluso” a nessun bambino che bussa alla porta della scuola pubblica, di non costringere più nessuna famiglia a iscrivere il proprio figlio o la propria figlia a una scuola privata paritaria monopolizzata dalla Chiesa.
Il circolo Uaar di Bologna festeggia questa giornata assieme agli altri promotori del referendum, e i suoi attivisti festeggiano assieme alle altre persone che hanno impiegato le proprie risorse e le proprie energie all’interno del Comitato Articolo 33.
Il ringraziamento più grande va ai cittadini bolognesi che si sono espressi affinché i soldi di tutti vadano alla scuola di tutti. La scuola è il fondamento di un paese. Se la scuola è laica, civile e solidale lo saranno anche i futuri cittadini. Lo sarà l’intero paese.
Il Circolo UAAR di Bologna
Intanto auguri a tutti quelli che ci hanno creduto e sperato.
Grazie Bologna!
Come ho scritto nella news precedente, penso che l’astensionismo bolognese sia della stessa matrice di quello romano. Sfiducia nelle istituzioni. Poi, può anche essere che l’aspetto “location” abbia giocato un ruolo non di poco conto e non ci si deve dimenticare degli astensionisti incalliti. Il dato finale è comunque notevole, checché ne dica Merola, e penso che anche con un’affluenza maggiore sarebbe stato confermato.
Ottimo!!
si direbbe che stavolta alle Termopili abbia vinto Leonida
non ci si crede.
Complimenti e congratulazioni a chi ci si e’ speso.
Soddisfatto il fronte B. “Non partecipando in grande maggioranza al voto, i bolognesi hanno preso le distanze da un referendum insensato e caratterizzato da quesiti disonesti. Si e’ svolto quindi un confronto tra minoranze attive. Con i tempi che corrono è normale che abbiano vinto gli “sfascisti”, gli stessi che hanno trovato, in un laicismo talebano, prevaricatore e settario, il surrogato delle loro ideologie malate”, commenta Giuliano Cazzola, Scelta civica. “Bologna però si scopre oggi meno tollerante ed aperta. In ogni caso un Consiglio comunale eletto dalla grande maggioranza degli aventi diritto è più legittimato a prendere decisioni che non gli 85mila partecipanti al voto in un referendum consultivo”.
http://bologna.repubblica.it/cronaca/2013/05/27/news/bocciati_i_fondi_alle_private_-_foto_ma_l_affluenza_ai_minimi_storici-59711747/?ref=HREC1-5
Commenti analoghi sul Resto del Carlino, che ha mantenuto una linea editoriale estremamente faziosa in tutti questi giorni.
Cito a memoria un loro commento: ha scelto A un’esigua maggioranza di una piccola minoranza.
Sarà (anche se quasi il 30% di votanti in un referendum consultivo secondo me non sono pochi), ma coloro che hanno scelto B sono ancora meno!
E se i cattolici, chiamati alle urne dalla loro chiesa, non sono andati a votare, dimostrando di non tenerla in considerazione alcuna, e che, è colpa mia?
Se avesse votato il 100%, la ”A” avrebbe vinto con l80%.
I cıaItronı di classe B non sono (forse) andati a votare perché hanno capito
che altrimenti si sarebbe potuto contarli.
Altra perla da Repubblica.it :
“I dati sull’affluenza – è il commento del deputato Pd Edoardo Patriarca – dimostrano che ha votato una minoranza. Si è trattato di una battaglia ideologica che non interessa la gran parte dei cittadini. I bolognesi hanno capito che la sussidiarietà è la chiave di volta laddove lo Stato non riesce ad arrivare”
@ Gaglia
Si commenta da solo. I risultati dimostrano l’opposto esatto: che ai bolognesi che non hanno votato la sussidiarietà malata non interessa proprio, altrimenti si sarebbero recati alle urne. Risulta interessante anche il fatto che parli di SUSSIDIARIETA’, perchè nessuno finora aveva nominato questa parola, si parlava di FINANZIAMENTO. Si è tirato la zappa sui piedi questo energumeno.
Evidentemente a quelli che non sono andati a votare la questione era indifferente. Giusto quindi che scelgano coloro che hanno votato.
“laicismo talebano, prevaricatore e settario”!!!! come son bravi a rigirar la frittata i clericali ipocriti : son loro talebani, prevaricatori e settari 🙁
anche se il risultato non è eccellente, viste le proporzioni della forza avversa, complimenti a chi si è attivato per la scuola laica 🙂
““laicismo talebano, prevaricatore e settario”!!!! come son bravi a rigirar la frittata i clericali ipocriti : son loro talebani, prevaricatori e settari”
Purtroppo la frase non mi stupisce, anche se mi fa incavolare moltissimo.
Come dicevo in un mio post di qualche giorno fa a commento di un’altra Ultimissima, secondo me il Vaticano sta conducendo un GOLPE STRISCIANTE per colonizzare completamente la Repubblica Italiana (e non solo), e per farlo ha come risorse montagne di soldi, un’etica da pescecane e metodi corruttorii o ricattatorii, ha come emissari tutto il suo apparato clericale in Italia, e come “traditori della Repubblica Italiana” quasi tutti i politici e quasi tutti i giornali italiani.
Credo fortemente che occorra sensibilizzare e “svegliare” riguardo a tale pericolo la “maggioranza silenziosa” di gente che non ha votato al referendum (e che, a livello nazionale, si fa sempre più notare anno dopo anno per il suo assordante silenzio anche nelle elezioni politiche e nei referendum abrogativi, ai quali da decenni viene sempre a mancare il “quorum” (a tal proposito, vorrei vedere cosa accadrebbe se ci fosse lo stesso “quorum” – e se venisse “mancato” – per le elezioni politiche!”).
@wichgood
Tipico esempio di razionalizzazione (in questo caso tramite un ad ignorantiam nemmeno troppo tra le righe)…
Certo che a Scelta Civica non glie ne è andata bene una, con tutto che sono stati silurati alle elezioni. 🙂
VIVA BOLOGNA!!!
Incredibili le giustificazioni per non rispettare il responso popolare da parte dei sostenitori di un governo che non ha con se la maggioranza degli italiani (sono italiani anche gli astenuti alle politiche o no).
Altro effetto è che ormai sono scomparse le barzellette sui carabinieri, ora sono tutte sul Pd.
Via le lobby dal potere!
Il Paese politico al Paese reale!!
Se ignorano anche questo si dovrà scendere in campo direttamente alle prossime amministrative.
Maledetto quorum!
Qui, con l’esistenza del quorum, si dimostra la ipocrisia, la inciviltà, la vigliaccheria di un sistema politico da corrotti. La imbecillità di un PD che fa solo schifo, da “sinistra” a destra.
Diciamola giusta, una paese democratico soltanto in apparenza.
Parafrasando Gaber; “libertà è partecipazione”. Sì, ma partecipare solo per dire qualcosa non è libertà.
Una democrazia attaccata dall’esterno e svuotata dall’interno a colpi di P2.
Non credo esista il quorum per un referendum consultivo … ma proprio per il suo valore di consultazione non seguono obblighi per le istituzioni.
Comunque potrebbe non cadere nel vuoto: i politici dovrebbero rendersi conto che (al fine di non essere costretti dal malcontento popolare a tagliare i finanziamenti che gli portano il favore della chiesa) a) non dovrebbero aumentare i finanziamenti alla scuola paritaria specialmente non a discapito della pubblica b) dovrebbero far funzionare la pubblica in modo che nessun cittadino sia costratto a iscrivere il figlio ad una privata.
Se non altro sarebbe un discreto risultato …
Non c’era il quorum.
E credo che questo tiri l’acqua al mulino dell’opzione A: in un referendum col quorum, si può ritenere che almeno parte dei non votanti si siano astenuti per far fallire il referendum e mantenere così lo status quo, invece in un referendum privo di quorum chi non vota è semplicemente non interessato alla questione. Tra gli interessati, ha vinto A.
non c’è quorum in questo caso
Sono curioso di vedere cosa si inventeranno per aggirare l’esito del referendum.
Una cosa infatti e’ certa: “Continueranno a fare i loro comodi”.
Non hanno bisogno di inventarsi nulla. Un referendum consultivo non è vincolante. Il sindaco aveva già detto da tempo che il risultato sarebbe stato ininfluente sulle scelte della giunta. Legalmente, hanno ragione loro.
Già. Ma è una buona base per spostare la tematica su scala nazionale.
Certo….legalmente. L’importante per noi è che un certo numero di persone si stia svegliando. Si è aperto un piccolo foro nella diga e l’acqua è iniziata ad uscire; un giorno dopo l’altro il foro si allarga……..
@ gmd85
Su scala nazionale è presto. Lavoriamo ai fianchi con calma e senza passi più lunghi della gamba.
…ma moralmente fanno schıfo!
@Stefano Grassino
Si, beh, con le dovute tempistiche 🙂
Una domanda Silvia. E’ possibile raccogliere firme per un referendum attuativo sulla materia ?.
in italia purtroppo non sono previsti referendum “attuativi”. gli unici referendum con valore legale previsti sono quelli abrogativi. e purtroppo i politici riescono ad aggirare a piacere pure quelli, quando vogliono
@ nightshade90
Si, abrogativo volevo dire, attuativo nel senso di rendersi effettivo praticamente. Lo so che riescono a raggirare pure quelli ma è più dificile. Infatti per il finanziamento ai partiti hanno dovuto rifarsi una nuova legge, i famosi rimborsi elettorali.
Non so se si possa fare un referendum abrogativo. Quale legge abrogare? Non so quali leggi regolino l’utilizzo dei fondi comunali, temo non esista nulla di così specifico.
secondo me e’ un bene che non siano permessi referendum attuativi in Italia (potenzialmente potrebbero passare leggi rivoltanti se a proporle e’ il capopopolo giusto)
Cattotroll in azione ridicolizzando la bassa affluenza e facendo paragoni surreali con altri famosi referendum in 3… 2… 1…
28% degli aventi diritto… hanno vinto il 18% degli aventi diritto… suvvia non esaltiamoci, è una sciocchezza che non otterrà alcun riconoscimento. Ma dove andranno tutti i bambini delle scuole private? Il problema che si vuole evitare di discutere è questo, le strutture pubbliche non hanno spazio. Un’altra considerazione è che i genitori che lavorano come faranno quando gli insegnanti scenderanno in sciopero, cosa che nel privato non avviene, dove metteranno i loro figli? Sono ateo e convinto ma non accecato dall’odio e la realtà è questa. Senza contributi pubblici le scuole private (cattoliche e non) dovranno alzare le rette chi potrà permetterselo? Mica sono tutti ricchi coloro che iscrivono i propri figli a queste scuole. Parlo così perchè ho un negozio per la prima infanzia e i problemi di cui parlo li conosco perfettamente perché parlo con genitori di bimbi piccoli ogni giorno…
Questo è un messaggio a chi ha distrutto la scuola pubblica per far mangiare le private (di cui il clero ha il 90%).
Vedi Cesare, qui non si tratta di cacciare nessuno di punto in bianco, ma di ricostruire quello che funzionava molto bene prima della calata dei vandali.
Debbo dire che sulla interpretazione dei dati un po’ tutti e due i fronti hanno ragione, in ogni caso io la prenderei come l’inizio di un percorso che emancipi i cittadini dai partiti principali (baciapile) per una reale indipendenza di giudizio e per la costruzione di qualcosa di nuovo. Da qualche parte bisognerà pur partire. In fin dei conti i referendari dobbiamo dircelo hanno avuto tutti contro, tranne poche realtà, quindi una risposta c’è da parte del pubblico. Quanto all’astensione la ascriverei più al fallimento del referendum in quanto tale visto che in Italia di questo istituto si è fatto carne di porco e quasi sempre le indicazioni non vengono recepite dalla classe politica. Bisogna però riportare la gente a far politica.
La politica bolognese però dobbiamo dircelo ha fatto di tutto per scoraggiare le persone dall’andare a votare.
Siamo soli (il popolo) contro tutti (il potere).
Credo che adesso una lista civica a Bologna dovrebbe cominciare a muoversi, gli strumenti e le persone mi pare che ci siano.
Ottone la tua analisi la trovo più che condivisibile. Per noi laici e questo lo ribadirò sempre, è importante anzi, direi fondamentale:
“l’inizio di un percorso che emancipi i cittadini dai partiti principali (baciapile) per una reale indipendenza di giudizio e per la costruzione di qualcosa di nuovo.”
”…28% degli aventi diritto… hanno vinto il 18% degli aventi diritto…”
Non dimentichiamo che è lo stesso meccanismo che alla cosca vaticana
permette, con il 30% delle firme, di ingozzarsi l’83% dell’8×1000.
(Commento pacato e stringato a causa dell’urgenza di presenziare
al sacrificio dello Spaghettoso Mostro Volante)
Infatti è precisamente lo stasso criterio, ma applicato alla chiesa va bene, applicato agli altri NO !!!!!!!!!!!
Non ho capito la questione dello sciopero, ma anche nelle scuole private è un diritto a cui i lavoratori possono ricorrere.
Se non si finanziano le scuole private e si usano quei soldi per quella statale, ci sarà più spazio per tutti.
Chi vorrà mandare i figli alle private se le paga. Potenziamo le scuole statali e lasciamo ai privati l’iniziativa di farsi le loro scuole, ma senza oneri per lo stato.
Il diritto è quello all’istruzione non alla scuola elitaria (che sia cattolica o meno).
1) senza i finanziamenti pubblici faranno come prima: a Bologna alle private erano iscritti il 24% dei bambini 3-5 anni prima dei finanziamenti alle private, ora con finanziamenti statali, regionali e comunali la percentuale è scesa al 22!
Sembra che più soldi pubblici gli dai, più ne assorbono
2) io ho due figli ora alle medie, che hanno frequentato il nido comunale poi la scuola statale, una scuola eccellente anche se sempre più tagliata
di problemi con gli scioperi ne ho avuti pochi, e quelle poche volte mi sono organizzato
CesareTS: scusa ma il tuo intervento l’ho capito poco.
> 28% degli aventi diritto… hanno vinto il 18% degli aventi
> diritto… suvvia non esaltiamoci
Che non è poco considerando lo schieramento propagandistico a favore della scelta B. Ma se anche così non fosse stato, come ha scritto già qualcuno: “non c’è il quorum, chi va a votare rappresenta anche chi non ci va”. Come è giusto che sia in una democrazia rappresentativa. Quindi avesse votato anche solo una persona e avesse scelto A sarebbe stata comunque una vittoria. Ma hai ragione che non bisogna esaltarsi.
> che non otterrà alcun riconoscimento
Su questo purtroppo credo tu abbia ragione vista la situazione di sudditanza clericale della politica, ma vale comunque la pena tentare. Se non ci si prova…
> Ma dove andranno tutti i bambini delle scuole private?
Nella scuola pubblica, come tutti i figli di onesti, normali lavoratori che non hanno un SUV da mantenere?
> Il problema che si vuole evitare di discutere è questo, le
> strutture pubbliche non hanno spazio.
Non si vuole evitare di discuterlo: investiamo nelle scuole pubbliche di Bologna quel milione di euro destinato alle paritarie, per interventi di ampliamento e ristrutturazione. OK, magari per un anno ci saranno lavori in corso e cantieri ma a lungo termine non ti pare una scelta più sensata?
> i genitori che lavorano come faranno quando gli insegnanti
> scenderanno in sciopero, cosa che nel privato non avviene
Gli insegnanti scioperano perché la scuola pubblica (e questo include i loro contratti) va a pu**ane… Investire nella scuola pubblica significa anche rinnovare i contratti degli insegnanti (e quindi dar loro meno motivi di scioperare).
> dove metteranno i loro figli?
A me sembra che stai parlando di un altro pianeta… Ma perché scusa, tutti i genitori di bambini iscritti alle pubbliche cosa fanno quando gli insegnanti scioperano, si sparano??? Suvvia, ci sono i nonni, gli amici, se il bambino è grandicello può stare a casa da solo, oppure te lo puoi portare in ufficio o in fabbrica per un giorno. Certo, se la governante e il maggiordomo si ammalano lo stesso giorno quello sì che è un problema, bisogna annullare la vacanza alle Barbados per prendersi cura del pargolo!
> Senza contributi pubblici le scuole private (cattoliche e
> non) dovranno alzare le rette chi potrà permetterselo?
Mi viene in mente questa immagine:
http://www.knowmemes.com/wp-content/uploads/2013/02/Meat-First-World-Problems2.jpg
Il punto è, caro CesareTS, che in un Paese che si prende carico (o almeno ci prova, in teoria) di fornire un servizio di istruzione pubblica a tutti, l’istruzione privata *non è un diritto*. Se non te la puoi permettere, non ci vai, punto. Nessuno vieta alle scuole paritarie di esistere, ma NON possono farlo a spese, seppur minime, di un sistema pubblico che ha già di per sé diffcoltà. Questo poi a prescindere dal fatto che, pragmaticamente, in Italia “privato” vuol dire “clericale”.
Vediamola così: perché mai i genitori del 90 e passa percento di ragazzi iscritti alla pubblica dovrebbero finanziare, con le loro tasse, una scuola privata per il restante 10% quando quel 10% potrebbe tranquillamente andare nelle pubbliche?
> Mica sono tutti ricchi coloro che iscrivono i propri figli
> a queste scuole.
Hai ragione: esistono altre tre categorie:
1) genitori con vedute religiose estremiste, che non vogliono che i loro figli stiano a contatto con “gli altri”
2) genitori pigri, che hanno la scuola privata a due passi da casa e quindi “gli sta più comodo”
3) genitori criminali, con figli pigri che vanno male a scuola, e che decidono di mandare nelle scuole private dove (e non dire di no perché è una realtà che conoscono tutti benissimo) è possibile “comprare il diploma”.
Scusa Cesare, ma tutto nel tuo intervento (compresa l’ostentazione del fatto che sei un imprenditore e il conseguente orgoglio che ne traspare) mi lascia pensare che tu sia proprio un rappresentante di quella “borghesia italiana” col SUV e le vacanze come priorità, di cui accennavo sopra, che tanto è tornata alla ribalta negli ultimi 20 anni con la “discesa in campo” di chi sai tu. E questo, bada bene, non implica che i rappresentanti di questa borghesia siano automaticamente ricchi, o che votino PdL, o che indossimo giacca e cravatta tutti i giorni. È un problema di mentalità, di competività aggressiva, del porre sé stessi come “se mi faccio furbo, tutto mi sarà concesso”.
Non è una questione politica, né religiosa: è una questione morale.
Caro Gaglia, imprenditore io? Magari lo fossi nei termini con i quali si intende uno che è ricco, no, io sono un bottegaio in difficoltà enormi altro che… Suv? Ho una nissan Note del 2007 e uno scooter di 150 cc che uso per andare a lavorare e mi costa €5,00 alla settimana, non dare giudizi affrettati. Ho semplicemente detto che ho un negozio per la prima infanzia, quindi giornalmente a contatto con neo genitori e genitori con figli fino a 5/6 anni. Inoltre non ci sono solo le scuole private religiose, conosco almeno una decina di ragazze con laurea in pedagogia o similari, abilitate all’insegnamento e sono laiche, non trovando lavoro pensano bene di mettersi in proprio e le difficoltà burocratiche e tecniche che devono superare sono enormi, ma a te forse queste cose non importano. In quanto agli scioperi beh… che siano un diritto sono daccordo, ma che creino danni ai diritti altrui è altrettanto vero.
… dimenticavo, le scuole materne pubbliche alle ore 16,00 chiudono molte private (laiche) tengono aperto e custodiscono i bimbi fin oltre le 20,00. Non ho intenti polemici ma sono cose vere e vanno considerate.
@CesareTS
La scuola dell’infanzia non è un parcheggio. Se serve quello, si aprano ludoteche. E suppongo che le difficoltà che le insegnati trovano a mettersi in proprio siano quelle di ogni imprenditore.
I sostenitori delle scuole private sono incredibili. Vogliono le loro madrasse, che se le paghino.
I soldi pubblici alla scuola pubblica, punto e basta!
se non ricordo male i finanziamenti pubblici alle private ammontano a circa 600 euro a bambino…. questo significa che per i genitori si tratterebbe di pagare 50 euro in più al mese che non è una cifra spaventosa. La maggior parte di lor signori se la potrebbe di certo permettere.
Per le scuole pubbliche quella cifra è di 1.050.000 euro in più circa che significa per esempio una 30ina di insegnanti in più, ed ecco sistemati i bambini che non potrebbero andare alla scuola privata.
I festeggiamenti non dureranno molto, perché prima o poi saranno costretti a fare marcia indietro. Si, perché capiranno che in questo modo i costi dello stato aumenteranno considerevolmente. Si tratta di una sconfitta per la nostra civiltà; nei paesi europei più evoluti tutte le scuole paritarie sono finanziate dallo stato. Questa volta non avete voluto copiare ( come fate sempre quando vi conviene) il “progresso” dei paesi più evoluti.
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Tanto, ormai.
Attento che ti risponde nel merito…
Il Nobel per l’economia colpisce ancora.
Nei paei evoluti si spende il doppio per l’istruzione rispetto all’Italia, non si taglia alla scuola pubblica per far guadagnare ai privati, privati che devono fornire degli standard elevati, non standard inferiori come in Italia.
Troppo comodo massimizzare i propri profitti scaricando le situazioni scomode con costi elevati sulla scuola pubblica.
Qui a Milano quest’anno una scuola di suore (primaria e secondaria inferiore) chiuderà, scaricando gli studenti sul sistema pubblico, e verrà convertita in una scuola elitaria femminile dell’opus dei: massimizazione dei profitti, e noi dovremmo pagare per questi fondamentalisti?
Giuseppe, non hai capito nulla!
Il referendum era per *far risparmiare* i soldi al Comune, che ora, invece di regalarli ai preti, potrà usarli per la scuola pubblica.
Aiuseppe ciao, come va?
ottimo, grazie Bologna!
Io bene. Non mi deprimo per questa vostra misera e miserabile vittoria ( la maggioranza dei cittadini non si é neppure espressa ). Avete portato avanti una battaglia solo ideologica e faziosa, come sempre, senza tenere conto della realtà. Il tempo ci darà ragione. Poi vedremo come stai tu.
Ripetere le cose ossessivamente non le rende vere.
Sempre meglio di te.
Quanto alla maggioranza dei cittadini, astensionisti cronici a parte, la sfiducia nelle istituzioni a cui tu tanto ti attacchi è grande e t ne puoi accorgere anche dai risultati di Roma.
Adesso continua pure con i soliti: tu così, tu cosà, me ne fot.to e via dicendo. 😆
Anzi, il dato da tenere in conto è la minoranza di reazionari che hanno votato B.
C’è una cosa che occorre ribadire al povero Aiuseppe: il clero di Bologna con il Card. Caffarra in testa, coadiuvato dal Card. Bagnasco a livello nazionale, si sono battuti per portare i cattolici alle urne.
I cattolici, caro Aiuseppe, di quello che hanno comandato i loro capi, a quanto sembra, se ne sono strabattuti. Capitoooooo?
E vista la pessima organizzazione attuata dall’amministrazione comunale, ti piaccia o no, il risultato è notevole.
Povero Giuseppe, sembra tanto il prete che recita messa mentre il Titanic affonda
🙂 🙂 🙂
Il cattolico che dà agli altri dei faziosi e ideologici che non tengono conto della realtà è sempre oggetto di stupore.
se la gente non utilizza il diritto di voto, è perchè non gliene frega niente dell’argomento o per ignavia. in ogni caso, ca zzi loro.
personalmente sarei proprio per levare il diritto di voto dopo un tot che non viene esercitato.
A me invece piacerebbe un sistema elettronico in cui prima di dare il voto devi rispondere a due su tre domande facili facili (Chi è il presidente della repubblica? Quanto dura in carica il parlamento? Cose così), altrimenti ciccia.
oppure fare una wais
“Io bene. Non mi deprimo per questa vostra misera e miserabile vittoria”
Benissimo, non stai a rosicà noooooooooooooo… 😀 😀
praticamente è un castoro, deve aver fatto una diga nella vasca da bagno
“Non mi deprimo per questa vostra misera e miserabile vittoria”
si, però adesso da bravo pulisci la bile che ti cola dall’angolo della bocca, che è così acida che buca il pavimento.
Premetto che anche io avrei votato A ed aapprovo la iniziativa.
Sarò ripetitivo ma i cittadini di Bologna (che dovrebbe essere culturalmente tra la fascia alta delel città italiane) si sono comportati da popolani italioti (io avevo prospettato un’affluenza del 40% e vittoria della A a circa lo 80%).
Di una questione così importante se ne sono fregati…
Se Bologna fosse uan città abitata da seri cittadini l’affluenza sarebeb stata di almeno il 75%.
Inoltre, i numeri sono numeri, e mi stupisco che l’UAAR NON applichi tale criterio razionale anche al “nostro” (io sono socio UAAR sostenitore…anche se mi limito solo a versare la quota)
per cui riprendendo dal testo:
——
28,71% degli aventi diritto. A favore della scelta A … è espresso quasi il 60% degli elettori.
Una netta maggioranza,
——
Riepilogando quindi: 28,71%*0,60 = 17,22 % del totale del corpo (sciolto) elettorale.
Dire una netta maggioranza è fuorvioante e falsare la realtà dei fatti.
Semmai è netta la maggioranza dei cittadini di bologna che sono popolani beoti…ed infatti hanno seguito come dei pecoroni i dettami di tutti i partiti cittadini…tutti devoti alla madonna ed al padre pio impestato.
Dato che il referendum era sol oconsultivo, NON ci vuole uno scienziato e moralmente potrebbe essere giusto che il sindaco consideri NON valido il rieferendum.
E ripeto che io avrei votato A, e se ci fosse il partito-ducalambertesco i referendum sarebbero validi in quanto sempre e comunque SENZA QUORUM per principio costituzionale.
Fra un po’ arrivano gli exti poll…mi lancio in altre previsioni:
– Crollo diffuso del M5S (su base nazionale arriverà al massimo al 17.50 %).
– Vittoria al primo turno (margine risicato) del piddì ad Ivrea ed a Siena (per la serie..quelli del piddì si che possono rilanciare l’economia).
– A roma Alemanno al ballottaggio con quello del piddì…vincerà Alemanno al secondo turno con il 52 % di margine.
Spero le mei previsioni siano smentite…altrimenti comincio a dubitare di avere seri poteri divinatori 🙂 oppure posso prendrmi una laurea honoris causa in dinamiche sociologiche del popolino italiota 🙂
DucaLamberti74
Strano che il m5st+L crolli visto come lavorano bene a livello locale (Pizzarotti che si incatena per fermare l’inceneritore… oops). Aspetta, deve essere colpa dei popolani italioti di cui tu, furrbo illuminato dalla rete, non fai parte.
Indovina indovinello: a Roma al secondo turno a chi andranno i voti del m5st+L? Ovviamente Marino è come Alemanno, vero non-popolani non-italioti votatori di m5st+L?
@firestarter:
Il fatto che lavorino bene è contro gli italioti.
Il popolino italiota, se un politico lavora male viene premiato.
Sempre come avevo predetto io a Siena il CX sta vincendo…44% …
Che dire, il piddì “sput@@@@@” la bacna simbolo della loro città ed i popolani li votano.
Pizzarotti NON sarà riuscito a a fermare l’inceneritore..ma sta avviando i l risanamento del comune di Parma:
http://www.investireoggi.it/attualita/parma-sindaco-a-5-stelle-riduce-il-debito-del-5-in-un-anno/
Che dirti…se Beppe Grillo ed i coraggiosi del M5S ti stanno antipatici e ritien iche il piddì ed il piddì_elle possano risolvere i problemi dell’Italia ti invito a ritornare in questa italietta.
Mugugnare e criticare…e mai fare nulla..nemmeno tentare.
Sei fuggito all’estero (e quindi ti risparmierai la batosta che arriverà a Settembre) … ma in che modo e dove ?
A volte ci penso anche io …ma sai come è … qui il clima e il cibo sono buoni, ho mia famiglia e conoscenti, le scop@@@@he non mi mancano…ho la mai casetta e prendo in EUR (come cifra, non come valore) quello che prenderei in BPD se decidessi di emigrare in UK.
Quindi, caro firestarter…invece di mugugnare contro il M5S (sei forse uno di SEL o dei comunisotidi che soffrite ancora dell’nvidia penis electoralis di Febbraio…quando il M5S prese 25_Centimentri_percento ? 🙂 ).
Attendo dunque risposte sulla sua situazione personale (in breve esintetica…non troppi dettagli) e quale alternativa vede perrisolvere i problemi italiani…se non votare M5S…non votare il piddì…cosa proponi ?
Saluti, DucaLamberti74
@ Duca
sono annoiato e pigro, sono fuggito all’estero lasciando agli eroi come te il compito ingrato di migliorare la situazione, e mi risulta difficile risponderti in modo pacato (i bimbiminkia grillini mi irritano). Per cui prendo in prestito le parole di qualcuno con cui in questo caso mi trovo in sintonia:
Il Grillo Frignante
Voi uaarini cantate vittoria perché al referendum consultivo di ieri a Bologna ha vinto l’opzione A (quella per togliere i finanziamenti agli asili pubblici paritari).
Ma, se analizziamo il voto, scopriamo che non avete nulla da festeggiare:
ieri alle urne si è recato nemmeno un terzo dei bolognesi (per la precisione un 28,7%) e, di questi, il 59% ha votato l’opzione A (e il 41% l’opzione B).
Visto, perciò, che lo “status quo” della scuola pubblica bolognese è un sistema che già realizza ciò che è previsto dall’opzione B, cioè una complementarietà tra statali e paritarie (e, quindi, bisogna desumere che a quel 71,3% che ieri non è andato alle urne “le cose vadano bene così come sono attualmente”… altrimenti non mi spiego il perché non siano andati a votare l’opzione A), il significato del voto di ieri è che sull’opzione A si trova d’accordo soltanto uno scarso 17% (59*28,7/100 = 16,9) di bolognesi, una percentuale nettamente minoritaria e ben lontana dalla soglia del 50% +1.
Meno male che il Comune di Bologna ha già fatto sapere che non ascolterà questa minoranza ma ha detto che, per il bene di tutti i bolognesi, continuerà ad andare avanti col sistema scolastico integrato formato da statali e paritarie.
Se il Comune, invece, avesse deciso di ascoltare quel 17%, allora sarebbe uno scandalo, perché sarebbe una situazione in cui una minoranza comanda su una maggioranza, il contrario della democrazia. Ma tutto ciò, grazie a Dio, non accadrà.
Pd Pdl Lega Curia e un sacco di poteri forti hanno chiamato tutti i loro fedeli a votare per l’opzione B, per il sussidiarismo in salsa ciellina
ce ne sono andati ben pochi, e hanno perso
il resto è arrampicamento sugli specchi
No, è il contrario:
gli atei e anticlericali militanti accecati dall’ideologia hanno chiamato tutti i loro adepti a votare per l’opzione A, per il laicismo più becero, oscurantista ed intollerante
ce ne sono andati ben pochi, e hanno perso (17%: è forse una vittoria?)
il resto è arrampicamento sugli specchi
P. S. Quel 71,3 non è andato a votare non perché non ha risposto all’appello di “Pd Pdl Lega Curia e un sacco di poteri forti”, ma perché, evidentemente, gli va bene la situazione attuale, che è poi la stessa dell’opzione B (integrazione tra statali e paritarie). Se, infatti, la situazione attuale non gli fosse andata bene, cosa avrebbe impedito a quel 71,3 % di andare alle urne?
@Daniele
Perché, tu sei convinto che uno, solo perché cattolico sia automaticamente a favore della sussidiarietà malata? Ragionare per compartimenti stagni non va bene, eh.
“gli atei e anticlericali militanti accecati dall’ideologia hanno chiamato tutti i loro adepti a votare per l’opzione A, per il laicismo più becero, oscurantista ed intollerante”
Sì, sì, miseriadistruzioneemorteecceteraeccetera…
“Se il Comune, invece, avesse deciso di ascoltare quel 17%, allora sarebbe uno scandalo, perché sarebbe una situazione in cui una minoranza comanda su una maggioranza, il contrario della democrazia. Ma tutto ciò, grazie a Dio, non accadrà.”
Dunque vediamo. Viene indetto un referendum, si presume legittimo altrimenti non si sarebbe potuto tenere. Tutti i cittadini ne sono al corrente, avendone parlato e discusso i media locali e nazionali. Gli avversari del referendum, a quanto pare, non hanno invitato ad astenersi ma a votare l’opzione B, cioè NO alla proposta dei promotori del referendum. Al referendum partecipa il 28% degli aventi diritto. E l’altro 72%? Astenendosi, quale che sia stata la motivazione, di fatto ha dimostrato di accettare comunque l’esito del referendum. Così almeno dovrebbero andare le cose in democrazia.
Commento di cui sopra: ha vinto – grazie a dio che pure se n’è fregato del richiamo dei suoi fedeli a votare B – il 72%! Perché? Perché non ha votato in quanto ‘si sapeva già’ che l’amministrazione comunale non ne avrebbe tenuto conto. Perché allora ci si è dati dati tanto da fare, prima perché il referendum non si tenesse, e poi perché vincesse il NO? Non si sa mai – devono essersi detto – e se venisse in mente a qualcuno di credere che, chiunque avesse vinto, avrebbe vinto la democrazia? Evidentemente non sapevano che chi vince un referendum è comunque una minoranza rispetto a quelli che hanno perso votando NO o astenendosi. Per fortuna si è evitato un simile scandalo!
In questo paese è così che funziona la democrazia!
Grazie a dio.
@bruno gualerzi
Sottoscrivo 🙂
Daniele, “laicismo oscurantista e intollerante” è una contraddizione in termini. Se ne evince che non sai quello che scrivi e le tue parole sono insignificanti.
“Pd Pdl Lega Curia e un sacco di poteri forti hanno chiamato tutti i loro fedeli a votare per l’opzione B, per il sussidiarismo in salsa ciellina”
questo da un lato, dall’altro hanno fatto di tutto per sabotare fisicamente il voto: meno della metà dei seggi delle elezioni politiche, dislocati in posti diversi da quelli usuali, nessuna informazione ai dipendenti comunali per rispondere ai molti cittadini che chiedevano dove votare.
E al netto della mobilitazione dei fedeli, che se ne sarebbero fregati del risultato l’hanno dichiarato mesi prima, non a 5 minuti dalla chiusura dei seggi perchè si sono accorti che buttava male. Non so qual è il vostro significato di mobilitazione, ma il mio è fare di tutto per mandare il maggior numero di persone a votare, incluso dichiarare che da quel voto dipende il destino dell’umanità (anche se so che non è vero).
Razionalmente, provate con raccapriccio a immedesimarvi in un clericale. Sapendo che
1) lo status quo è GIA’ favorevole ai corvi neri,
2) il sindaco baciapile continuerà a finanziarli a prescindere dal voto
3) il referendum non impone nessun vincolo legale
sareste andati a votare?
La tua deduzione non è molto convincente. Prima perchè se quel 71,3% avesse a cuore la sussidiarietà malata alle private si sarebbero recati allle urne, e così non è stato.
In secondo luogo lo “scandalo” è il fatto che un principio sancito sulla Caostituzione (Art. 33) venga normalmente violato e addirittura rivendicato dalla istituzioni. A parte che per fortuna la democrazia che tiri in ballo è decisamente di stampo cattolico: la “minoranza” subisce, a prescindere di quale diritto si parli.
Quel 71,3 non è andato a votare non perché non ha risposto all’appello di “Pd Pdl Lega Curia e un sacco di poteri forti”, ma perché, evidentemente, gli va bene la situazione attuale, che è poi la stessa dell’opzione B (integrazione tra statali e paritarie). Se, infatti, la situazione attuale non gli fosse andata bene, cosa avrebbe impedito a quel 71,3 % di andare alle urne?
E, quindi, per non far subire alla minoranza le decisioni della maggioranza, dovrebbe essere la maggioranza a subire le decisioni della minoranza!?
Oppure per tutelare i desideri di tutti, dovremo scrivere 60 milioni di versioni diverse di ogni legge, tante quanti sono gli italiani!?
Ma ti rendi conto!!!
Mi sa che voi, più che razioalisti, siete degli irrazionali…
Più che atei, invas-atei…
E sulla questione dell’Art. 33, c’è da dire che nel 1998 il Governo Prodi (era Ministro all’Istruzione un certo Berlinguer: tutto tranne che un clericale) introdusse la parificazione tra statali e paritarie…
@ Daniele
Siccome questo referendum era consultivo il risultato conta eccome. il tuo ragionamento è ragiramento di frittata, ovvero, come vincere alle elezioni pur perdendo.
Poi, sul lato esclussivamente umano, t’invito a vedere questa intervista:
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2013/05/24/e-giusto-che-il-comune-di-bologna-finanzi-le-scuole-private-vox-piu-sondaggio/233855/
I francescani a favore dei RICCHI e CONTRARI ai POVERI è un fatto molto significativo, un “allineamento” di pensiero all’interno della Chiesa che dice molto.
Daniele
L’unico fatto concreto è che l’opzione ”A” ha vinto con il 60% di preferenze.
Chissenefrega delle illazioni su cosa ha spinto il 71% a stare a casa!
Una persona normale, se la situazione attuale è di suo gradimento, va a
votare; se non ci va è perché non gliene importa.
Non grazie a dio (che non esiste) ma ringraziate un sindaco di tal fatta
se potete prevaricare la volontà dei cittadini.
” lo “scandalo” è il fatto che un principio sancito sulla Caostituzione (Art. 33) venga normalmente violato e addirittura rivendicato dalla istituzioni”
e infatti è questo il punto. Da ateo, io ritengo il referendum una sconfitta a priori perchè è assolutamente inutile mobilitarsi per un referendum che non impone ai baciapile di staccare quella fottuta lingua, foderata dei NOSTRI soldi, dalle scarpine di Prada dei corvi neri.
L’unica via è quella giudiziaria, fare 1, 10, 100 cause finchè non trovi quel giudice laico (non c’è solo Tosti, ce ne sono molti altri) che scrive nero su bianco in una sentenza che dare soldi alle private è anticostituzionale. E se i corvi neri fanno ricorso in Cassazione, che è “per natura” (quando prendi uno stipendio a 5 zeri non hai molta voglia di litigare con chi te lo può togliere) più prossima ai poteri forti, si va alla Corte Europea. Coi referendum ti sbatti tanto e non ottieni nulla.
Alle elezioni comunali ieri è andato a votare solo il 44.66% (e con l’integrazione di oggi supereranno di poco il 50%), eppure si votava per eleggere le giunte comunali, cioè qualcosa che dovrebbe interessare direttamente tutti i cittadini, mentre il referendum sulla scuola pubblica di Bologna interessa solo una parte dei cittadini, quelli che hanno figli in età scolare o che sono prossimi ad entrarci, cioè circa 1/3 dei cittadini.
Il fatto che quasi la metà dei cittadini non abbia votato alle comunali significa secondo la sua logica che sono d’accordo con ciò che verrà deciso dai governi comunali? Eppure nessuno si porrà la legittimità delle varie giunte anche con basse percentuali di voto.
Per i referendum è tipico avere una bassa affluenza perchè spesso non interessano a molte persone ed in questo caso c’è stata la “furbata” di separarlo dalle elezioni politiche proprio per rendergli la vita difficile e far andare poche persone al voto, con la chiesa ed i sostenitori che chiedevano, però, ai loro di andare a votare, non di astenersi (anche perchè non c’è il quorum in questo caso). Adesso che hanno perso iniziano i giochini sporchi per non riconoscere la sconfitta. Mi sembra che il fronte dell’opzione B abbia investito parecchio in questo referendum, cercando in tutti i modi di ostacolarlo. Quel 28.7 % andrebbe pesato sugli interessati al referendum che non sono probabilmente più del 35-40% degli aventi diritto, ed allora la percentuale dei votanti interessati diverrebbe elevata.
E’ diverso:
alle amministrative si decide tra una persona e un’altra, mentre ieri a Bologna si decideva tra mantenere un modello che c’è già (integrazione statali e paritarie) e cambiarlo (dando risorse alle sole scuole statali).
Quindi non è così strano e fuori luogo dire che quel 71,3% che ieri non è andato a votare lo ha evidentemente fatto perché, dopotutto, gli va bene mantenere il modello attuale (nessuno ha impedito loro, infatti, di andare a votare per cambiare, cioè per l’opzione A).
@ Daniele
Se come dici tu, chi non è andato a votare è perchè gli va bene così com’è il sistema… perchè Bagnasco, Caffarra e tutti i politici cattolici si hanno invitato a votare B e non ad astenersi ?.
Daniele
E’ assoluta malafede l’affermare che il 71.3% che non è andato a votare è per lo status quo. Solo un disonesto potrebbe affermarlo, è assolutamente fuori luogo.
Ecco invece ciò che afferma uno onesto che si è speso a favore dell’opzione B, Romano Prodi:
“Le persone che erano interessate sono venute a votare”, si è limitato ad analizzare.”
Oppure non gli importava niente. Oppure la pensavano come dici tu ma non hanno avuto voglia di andare a votare. Oppure avrebbero votato A ma sono rimasti a casa per lo stesso motivo. Oppure si tratta di cittadini totalmente sfiduciati nei confronti delle istituzioni. A leggere nella mente quello che vogliamo siamo bravi tutti. E in ogni caso chi non è andato a votare deve ringraziare solo se stesso se è venuta fuori una conclusione che non gli piace. In occasione di un referendum si dovrebbe sempre considerare la seria possibilità che la regolamentazione corrente venga cambiata.
@ Daniele
Visto che ragioni mentula canis, sembri quasi un Trota che è andato alla scuola
dei preti per poter comprare la licenza media.
A noialtri non piacciono quelle scuole che plagiano i bambini e ne vengon fuori
degli automi eterodiretti come te.
Lol ma qui abbiamo un genio della logica!
> bisogna desumere che a quel 71,3% che ieri non è andato
> alle urne “le cose vadano bene così come sono
> attualmente”… altrimenti non mi spiego il perché non
> siano andati a votare l’opzione A)
No ti sbagli Daniele, quel 71,3% che ieri non è andato a votare si desume che sia così TANTO contro il finanziamento alle scuole paritarie da aver deciso di non perdere tempo in un referendum solo consultivo, e di aspettare direttamente le elezioni per silurare sindaco e annessa giunta. Altrimenti non mi spiego il perché non siano andati a votare l’opzione B!
Non “desumere” Daniele… Come diceva il mio prof di fisica (alla scuola pubblica): “chi tace non dice niente”.
Ah, quante contraddizioni!
Tu dici che i bolognesi hanno scelto di non perdere tempo con un referendum solo consultivo ma che aspetteranno le elezioni per dire la loro (cioè stai dicendo che il referendum consultivo ha poca importanza: infatti il parere che emerge dai r. consultivi non è vincolante per le amministrazioni), mentre da altre parti, sempre su questo sito, si leggono frasi erronee (legalmente parlando) del tipo “l’esito del referendum conta eccome!”…
Vedete di chiarire…
Per quel che riguarda la tua frase “i bolognesi aspettano le elezioni per silurare l’attuale sindaco e giunta”, io ti dico: non penso che avverrà alcun siluramento.
Si vede lontano un miglio che a daniele gli ‘rode il c.u.lo’ scusate il francesismo.
@Francesco S
Noooooo, ma che dici? 😆
@Daniele
Vincolante o no, il parere emerso dal referendum consultivo è una base teorica di partenza, ti piaccia o no.
@Daniele
Tra l’altro, se un’amministrazione ignorasse il risultato di un referendum consultivo con affluenza alta, starebbe apertamente ignorando la volontà dei cittadini, prendendoli apertamente per i fondelli. Non è che avalli questo atteggiamento?
@Gaglia:
——
No ti sbagli Daniele, quel 71,3% che ieri non è andato a votare si desume che sia così TANTO contro il finanziamento alle scuole paritarie da aver deciso di non perdere tempo..
——
Che ragionamento da comunistoidi.
Un po’ come i maoisti leninisti che dicono…NON andate a votare…
Schede bianche al 30% (in ultim oanche oltre..)
Ed i comunistoidi dicono: “ecco siamo noi…il popolo ci ascolta”.
I referendum sono strumenti di democrazia diretta e se qualcuno ne comprendeva in pieno il significato si recava alle urne e votava A.
Basta con questa mania che molti hanno qui su questo forum di giustificare sempre e comunque il popolino bovino bello e buono…
Vittima dei cosidetti poteri forti (piddì, piddi_elle, lega e curia)..
Ma ovrrei chiedervi e chi li vota questi poteri forti e soprattutto chi ascolta e prende come oro colato le parole di preti, papocci e cardinali vari ?
Risposta: IL popolino (italiota, felice e beota).
DucaLamberti74
DucaLamberti74
P.S.: IL quorum dovrebbe essere abolito.
Se un popolano se ne sta a casa NON deve influenzare con il suo cervello colmo di italiottate (prezzemoline, calciatori, politici ai talksciò) chi invece prende e va a votare.
@DucaLamberti74
Personalmente, mai giustificato l’astensionismo, per quanto a oggi, sia da prendere come un segnale serio.
Concordo, ma non escludo la possibilità di un astensionismo da “rigetto”.
Concordo, se per astensionismo intendiamo menefreghismo.
@gmd85:
Se il tuo rigetto è verso la chiesa cattolica apostolica romanica con lo IOR ed il mare di soldi che gestisce … alzi le chiappe e vai a votare A … se nom sei un popolano.
DucaLamberti74
P.S.: E meno male che è … Bologna la rossa …se si votava nella milano dei bamboccioni, dei vecchiacci, dei post- tardoyuppies con ancora la bottiglia di amaro Ramazzotti in frigorifero … affluenza al 10% e vittoria di #B al 75% .
@ DucaLamberti74:
da un certo punto di vista hai ragione, ma dall’altro è un po’ come presentarsi a un ballo in maschera vestito da ispettore tombale come fosse antani con la supercazzola brematurata.
Fai un respiro. Rileggi il mio intervento, lentamente. Cerca di coglierne il significato, con particolare attenzione alla vena ironica. Poi fai un altro respiro. Infine, se vuoi, rispondi pure, magari in un italiano comprensibile. Grazie.
@DucaLamberti74
Fossi stato Bolognese, più che volentieri 🙂
@Gaglia:
Ok, mea culpa … era ironico il tuo commento…prox volta qualche smiley in più così si capisce.
Ammetto di avere sbagliato, voglia quindi accettare le mie scuse.
#gmd85:
Anche io se fossi stato bolognese…a votare A …e per gioia e dletto … ricalcare la X due volte (così come ho fatto per i referendum del 2003, 2005 e 2011 … e quando ho votato M5S dal 2010).
Saluti, DucaLamberti74
P.S.: Invece un qualsiasi popolano del popolino italiota …mai affermerà di aver sbagliato…per gli italioti la colpa è sempre dei politici…(che poi ri-votano mugugnanti e contenti ogni volta che possono).
@Daniele
Per il bene di tutti i bolognesi? 😆
Se quel 71,3% teneva davvero all’opzione B, poteva confermarla andando a votare.
Tranne che per il fatto di aver organizzato i seggi ad cazzium.
Ma ti ha mandato qualcuno del comitato della B?
Daniele, non bisogna desumere un bel niente, perché ‘stavolta non c’era quella porcheria del quorum; pertanto, abbiamo favorevoli, contrari e astenuti e hanno vinto i favorevoli (al buon senso).
Il 28,71% di partecipazione non è affatto un insuccesso, se non per i sostenitori della B, che dovevano essere:
tutti i cattolici (spronati dal card. Caffarra, dal capo dei vescovi Bagnasco e pure dal papa
+
tutti gli elettori di Pd, Pdl, Lega, Udc
La A era composta da cittadini che si sono autofinanziati.
La B godeva dell’appoggio di strutture organizzate e finanziate da denaro pubblico (vedi la Chiesa)
Inoltre, considerate le difficoltà create dal sindaco per il voto:
– ha spostato la consultazione all’ultima domenica di maggio, mentre poteva accorpare il referendum comunale alle elezioni politiche
– ha aperto solo 199 seggi (meno della metà)
– li ha piazzati in sedi disagiate e ignote ai più (non ha usato le scuole pubbliche come si fa di solito!)
– ha concesso solo una giornata per il voto
Un confronto sulla partecipazione ai referndum consultivi a Bologna:
“Comparando le precedenti esperienze di democrazia diretta, si nota come nel 1997 per il referendum sulla privatizzazione delle farmacie comunali, votarono il 37,11% degli aventi diritto ma, in quel caso, la consultazione si tenne su tre giornate”
Per ulteriori considerazioni:
http://referendum.articolo33.org/2013/05/4218/
E avendo pur perduto contesta pure il sindaco. Spero che i bolognesi si rendano conto della classe fascistoide che li rappresenta.
La bassa affluenza è stata causata da quel galantuomo del sindaco
che da settimane andava dicendo che in ogni caso non avrebbe preso
in considerazione i risultati.
Oltre tutto si è dimostrato un vero genio della strategia, non prevedendo
che proprio la bassa partecipazione avrebbe messo a rischio il risultato,
e lui doveva saperlo con tutti gli appoggi dei preti e dei partiti di cui
disponeva. Piccoli bersani crescono…
@ Diocleziano
Hano tuttu gli strumenti della demagogia, la legge a favore e il coltello dalla parte del manico e riescono anche a perdere. Potranno anche comprare lauree fasulle. Purtroppo il cervello non si compra.
Strano però che in questo caso il loro Dio non ha ascoltato il suo rappresentante in Terra.
Scusate ma anche a Bologna si vota per le comunali? Se sì si potrebbe silurare il sindaco.
che un commentatore neutrale, magari disinformato e poco interessato, guardi le percentuali dei votanti e dica che il referendum è stato un flop, è sbagliato ma comprensibile. se lo dice merola o un cardinale, che avrebbero dovuto mobilitare la gente a votare B, è una grossa autocritica ed è ridicolo che la usino come scusa.
lezione indimenticabile per il clericume, anche se mario merola se ne fregherà altamente.
Del sindaco Merola, del card. Caffarra e del card. Bagnasco mi interessa un fiasco. L’importante è che il mondo laico esca dal letargo e le persone, svegliandosi, inizino a farsi i conti in tasca.
A Bologna ha vinto la costituzione!
Però, è ben strano quel paese che per far rispettare la propria costituzione deve organizzare un referendum…
In ogni caso, il risultato raggiunto è di grande importanza. Ora rimane da sperare che non lo ignorino.
Il 60% dei votanti NON vuole che si finanzino con i soldi di tutti noi le scuole private, che sono quasi tutte della chiesa! 😀
Alla faccia del clero (invasore dell’Italia e adoratore del Dio Denaro) e dei politici corrotti!
A proposito, un punto a favore di Beppe Grillo:
http://blog-micromega.blogautore.espresso.repubblica.it/2013/02/27/marina-boscaino-il-m5s-dira-no-ai-finanziamenti-alle-scuole-private/
ah. ah. ah. bella vittoria di pirro. Hanno votato 4 gatti. w la scuola w la libera scelta.
Un argomentone, proprio. Tu pensa che in dittatura vota uno solo.
Chissà perché, ma ho la sensazione che se quei quattro gatti avessero votato l’opzione B saresti venuto qui a sbattercelo in faccia. Certo che la razionalizzazioni dei risultati che non piacciono non hanno limiti…
A costo di ripeterlo come un mantra… (Ma ci sta sempre bene)
Credo sia la migliore risposta che si possa dare ad Antonio.
antonio,
guarda questa faccia brutta e verde che ride : sei tu! 😉
ah ah ah, bel commento di pirla.
Antonio, renditi conto che quei “gatti” hanno vinto contro molti grossi pescecani 😀
Un altro che non deve aver chiaro cosa significa vittoria di Pirro.
Va be’ dai, Pirro non è mica nella bibbia… 😉
se ai tuoi correligionari non stava bene, potevano anche muovere il sedere dal banco della chiesa e andare a votare.
che dici?
sai, se uno ha diritto di voto, può usarlo. non è costretto.
e se non lo usa, che non frigni.
comunque siete mica quelli che “la maggioranza decide” / “chi ha votato decide”?
” Per il sindaco quel sistema “può essere migliorato” ad esempio con maggiori controlli “ma non abolito. Mi auguro una battaglia comune coi referendari per ottenere più sezioni statali”. Nel referendum “nessuno ha vinto o perso in modo definitivo”, sottolinea Merola”
“Maggiori controlli”. Per caso sta riconoscendo che il sistema è sporco e che i finanziamenti in realtà superano quelli dichiarati?. 😐
A parte i commenti dei cattotroll a cui mi sembra sia già stato risposto vorrei far notare una cosa. Questo circa 17-18% di cittadini bolognesi che hanno votato per l’opzione A, secondo voi, per chi hanno votato alle elezioni comunali? Scommettiamo che in larga parte si tratta di elettorato di Merola o comunque piddino? Bene, ora che tengano fisso in mente il comportamento del partito pseudodemocratico e alle prossime elezioni, amministrative o politiche che siano, rispondano agli appelli al “voto utile” con una sonora pernacchia!
” Questo circa 17-18% di cittadini bolognesi che hanno votato per l’opzione A, secondo voi, per chi hanno votato alle elezioni comunali? Scommettiamo che in larga parte si tratta di elettorato di Merola o comunque piddino? ”
secondo me molto pochi.
Voti di 3 mesi fa alla camera nel comune di Bologna:
Sel 13.900,
Ingroia 5.900,
Pcl 900,
Pannella 700,
Grillo 43.600.
Totale: 65.000.
Visto che Grillo pesca (o meglio, pescava tre mesi fa, adesso è già molto se pesca a Nervi…) più o meno da destra e sinistra in proporzione alle tradizioni locali (ovvero, dove la sinistra è forte, prende molti voti da sinistra e pochi da destra, e viceversa), ipotizzare almeno due terzi dei grillini provenienti dai delusi della sinistra è plausibile. Quindi se mettiamo 21400 voti dei partiti laici e due terzi dei 43600 voti grillini, cioè 29100, arriviamo più o meno allo stesso numero dei sì al referendum. Ci sarà anche qualche elettore piddino, ma la pretesa dei wuminghi che tutti e 50.000 siano elettori di Merola (e che quindi fregandosene del voto praticamente si è condannato alla sconfitta) è semplicemente assurda
Oggi, chissà, i Nabat non canterebbero più “Laida Bologna”.
Davide ha battuto Golia. Una città più laica è una garanzia per tutti.
C’è bisogno di ancora tanta…UAAR in questo Paese ma questa battaglia ci dà coraggio e fiducia.
Un caro saluto a Roberto Grendene e al Circolo di Bologna.
dei referendum avevano paura e a ragione
Ripartiamo da 50mila!
http://www.wumingfoundation.com/giap/?p=13263#more-13263
Certamente è stata prima di tutto una vittoria laica, ma è stata anche una vittoria di una concezione dello Stato autenticamente liberale, che separa in modo chiaro il pubblico dal privato. Voglio credere che chi ha votato A non sia stato mosso solo da spirito anticlericale (peraltro giustissimo, massime di questi tempi), ma abbia voluto pronunciarsi contro il finanziamento della scuola privata in quanto tale, indipendentemente dal fatto che sia confessionale o meno.
Concordo. Un finanziamento così come è concepito in Italia è un’aberrazione sia per chi, come me, ritiene che la scuola debba essere pubblica, che per chi crede che sia giusto lasciare che l’iniziativa privata, attraverso la concorrenza, generi e premi “l’offerta migliore”. Poi in Italia il confessionalismo della società si traduce in una grandissima maggioranza di scuole private cattoliche, ma anche se fossero laiche il finanziamento sarebbe comunque sbagliato.
Vittoria ? Ma quale vittoria del cavolo ? Sono andati a votare quattro gatti e due e mezzo hanno sognato qualcosa che non si realizzerà mai. Un quorum bassissimo, da fare impallidire con qualunque paragone. Insomma una battaglia ideologica che é servita solo a ridicolizzare questo accanimento anticlericale. Il sindaco, giustamente, tira dritto par la sua strada, riconoscendo che per il comune sarebbe una catastrofe economica dovere sopperire alla mancanza delle scuole paritarie.
se i tuoi correligionari non hanno voluto schiodare il fondoschiena dalla poltrona per andare a votare, è un problema vostro.
non di chi ha esercitato il suo diritto di voto.
quand’è che ti sei laureato in economia?
da quando ha imparato a disegnarsela con power point
pensavo publisher XD
Ma de che? PAINT! 😆
Ma figurati, i cattolici non si schiodano nemmeno per la messa domenicale che è di precetto. Le raccomandazioni dei preti e delle suore, che siano per il voto o altro, ai cattolici non interessano nulla, e l’appello ad andare a votare B è chiaramente caduto nel vuoto.
comunque, anche il presidente francese tira dritto per la sua strada.
com’è che quello non ti va bene?
Ahahaha!…. metà dell’affluenza alle amministrative sarebbe un quorum bassissimo? Se continua così alle prossime comunali 50.000 voti potrebbero valere tra il 20 e il 25% Mi sa che il sindaco prima di continuare a cacciare soldi anche per i banchi vuoti con le sagome di cartone al posto dei bimbi ci penserà due volte…
Ridicolizzare l’accanimento anticlericale? Ah, allora la posizione ideologica del “lato B” era clericale? Si, insomma, lo sapevamo, ma almeno l’hai ammesso.
Ma il risultato l’hai elaborato o no?
Le suore sono andate tutte, guarda le foto, tutte tue, eh:
http://corrieredibologna.corriere.it/fotogallery/2013/5/seggi_generiche/referendum-seggi-famiglie-suore-anziani-2221329251700.shtml#4
http://corrieredibologna.corriere.it/fotogallery/2013/5/seggi_generiche/referendum-seggi-famiglie-suore-anziani-2221329251700.shtml#6
questa era in incognito…
http://corrieredibologna.corriere.it/fotogallery/2013/5/seggi_generiche/referendum-seggi-famiglie-suore-anziani-2221329251700.shtml#7
http://corrieredibologna.corriere.it/fotogallery/2013/5/seggi_generiche/referendum-seggi-famiglie-suore-anziani-2221329251700.shtml#14
Insegneranno mica alle scuole dell’infanzia, tu che dici? Anche avendo i requisiti di formazione, cosa di cui mi permetto di dubitare, i bambini hanno bisogno di persone un filo più vivaci come maestre.
…..alla mancanza delle scuole paritarie.
Il tuo problema non sono le scuole paritarie di cui ti importa
un ficco secco ma le scuole con marchio ccar,cosa ne dici
di una scuola buddista o Itifallica ,che attiene all’enorme simulacro in legno di un fallo eretto (itifallo) che, nella Grecia antica, durante le feste in onore di Dioniso conosciute come falloforie o fallagogie, era portato in processione tra canti e danze.
Per gli sveglioni che nascono sempre ieri: non c’era quorum e gli astenuti, come sempre, non contano.
vero, non c’era quorum. Ma non c’era nemmeno alcun vincolo a rispettare il risultato, visto che era un referendum consultivo. Ecco perchè ripeto che l’unica via è quella giudiziaria. E se non c’è un giudice a Bologna o a Roma, lo si vada a cercare a Strasburgo. Ma perdere tempo a fare referendum con gente che continua a farsi i cavoli propri anche quando si vota in massa per l’abrogazione effettiva di leggi dello stato è un delitto contro la laicità.
Basterebbe (e sarebbe ora) far pagare anche la scuola pubblica a coloro che, imbottiti di bagaroni, finora si sono pasciuti al desco delle scuole private. In più si potrebbe rivedere il concetto di istruzione pubblica e gratuita, magari concedendo ad ogni famiglia un “bonus” per il primo o per i primi due figli. Dal secondo o dal terzo in poi, tu genitore “prolifico” hai già avuto la tua fetta dalla collettività. Per il resto provvedi in proprio, visto che non hai chiesto un parere, prima di figliare, a chi “caccia il grano” (io che non ho figli pago ben bene per coloro che li hanno – fino a un certo punto mi sta bene, oltre no, anche perché mettere al mondo dei figli è una scelta, non una fatalità come ad esempio la malattia).
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Molto interessanti anche i commenti.
Le mie più sentite congratulazioni al “Comitato Art. 33” ed all’UAAR di Bologna, per l’ottimo risultato ottenuto. 😉
La maggioranza dei cittadini ha lanciato un chiaro messaggio agli apparati di partito, alle logiche clientelari di potere, ed alle lobbies religiose:
“I Principi costituzionali non sono più in vendita!”.
un cittadino su sei NON è la maggioranza. Spiace a me per primo che toglierei il diritto di voto agli altri cinque, ma sempre minoranza rimane.
govanni
Resta i fatto che dell’opinione di chi non vota non se ne tiene conto.
Al contrario di quello che succede quando si tratta di rimpinzare
la chiesa con i soldi dell’8×1000…
Se non cambia l’affluenza a Roma per il ballottaggio, Marino diventerà
sindaco con il 50% dei voti, ma il 25% del consenso di tutti i romani.
E alla prima uscita dirà «Sarò il sindaco di tutti i romani» Quando mai!?…
Ho sentito con le mie orecchie un “luminare” dell’amministrazione comunale (alla radio) sostenere che non intendono cambiare la pratica corrente perché la scarsa partecipazione al voto non garantisce la rappresentatività. Mi aspetto di sentirlo dire la stessa identica cosa quando, alle prossime elezioni politiche, amministrative, europee o chissà che altro verrà fuori una percentuale di astensionismo superiore della metà. Immagino che anche in quel caso sarà assai solerte a togliersi di torno in quanto democraticamente non rappresentativo vista la scarsa affluenza alle urne.
Vergogna. Falsi e truffaldini. Ipocriti e faziosi. Faccendieri e collusi. A tutti i livelli e in tutte le tipologie di dirigenza (politica e non). E questi dovrebbero essere i nostri “rappresentanti”, i garanti della “democrazia”. Io non ne vedo, di democrazia, e voi?
[…] 26 maggio hanno votato per il referendum comunale, che era solamente consultivo, 85.934 bolognesi, il 28,71% degli aventi diritto. Di questi, il 59% […]
qualcuno ha chiesto ai signori di SEL che a Bologna si mobilitano per la scuola pubblica perchè non dicono niente sul fatto che il loro leader Vendola ha messo la sua firma sul finanziamento di due milioni di euro alle scuole paritarie in Puglia?
http://www.regione.puglia.it/www/web/files/istruzione/delib._piano_diritto_studio_2012.pdf