Ne abbiamo scritto recentemente a proposito dei presunti “martiri della fede“, rilevando come la pretese cifre astronomiche fossero inconsistenti e andassero fortemente ridimensionate. E che, pertanto, si fosse piuttosto in presenza di vittimismo finalizzato a mera propaganda. Proprio perché si tratta di propaganda, tuttavia, chi se ne fa diffusore non accenna minimamente a smettere. Ed ecco il rilancio: “la cristianofobia esiste e complotta contro di noi”. Qui, ora, in Europa.
Già qualche anno fa un osservatorio aveva elencato in un rapporto una serie di episodi di intolleranza che i cristiani avrebbero subito in Occidente. A leggerlo, ci si rende conto di quanto il fenomeno sia ingigantito, tanto che molti degli episodi snocciolati appaiono francamente risibili. Anche oggi gli integralisti cattolici insistono sulle discriminazioni di cui sarebbero vittima in Europa e spesso le collegano ai casi di persecuzione (vera) nel resto del mondo. Con la volontà di veicolare l’immagine dei cristiani oppressi in tutto il pianeta, strategia messa in piedi ingigantendo casi sporadici. Non si tratta, ovviamente, di negare che ci siano purtroppo uccisioni, violenze o discriminazioni verso i cristiani, ai quali già abbiamo più volte espresso solidarietà: ma è del tutto scorretto creare la mitologia di un complotto globale.
Il settimanale Tempi rilancia il rapporto presentato a Tirana da Massimo Introvigne durante la recente conferenza dell’Osce. Il sociologo cattolicista è rappresentante per la lotta contro razzismo, xenofobia e discriminazione presso l’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa e anche coordinatore dell’Osservatorio della libertà religiosa voluto dal Ministero degli Esteri. L’ennesimo esponente del cattolicesimo più intransigente che viene piazzato in istituzioni nazionali e internazionali, messo a guardia degli interessi del Vaticano. Con risultati che possiamo immaginare: è infatti uno dei più solerti propagandisti del vittimismo cristianista, come già è emerso con la diffusione del meme “un cristiano morto ogni cinque minuti”.
Allo stesso modo, Luca Volonté era il buon soldatino vaticano piazzato di guardia al Consiglio d’Europa. Proprio questa influenza diffusa mostra come le leadership politiche europee, lungi dal criminalizzare i cristiani, agiscono quale longa manus del Vaticano nelle istituzioni. Anzi, spesso sono proprio i rappresentanti laici a dover arginare le sempre più pressanti pretese delle lobby cristianiste. Non a caso, a dare manforte alle pretese cattoliche è intervenuto a Tirana anche il vescovo Mario Toso, segretario del Pontificio consiglio per la giustizia e per la pace, che ha paragonato la presunta discriminazione verso i cristiani ad antisemitismo e islamofobia, invocando una legislazione stringente.
Secondo Introvigne, ci sarebbero in Europa ben 41 leggi che colpiscono la libertà religiosa dei cristiani. In diversi paesi viene limitata l’obiezione di coscienza selvaggia, come quella dei farmacisti che non vogliono distribuire contraccettivi d’emergenza o degli ufficiali di stato civile che si rifiutano di registrare matrimonio o partnership di coppie omosessuali. Ciò al fine di garantire i diritti a categorie come donne e gay. In alcuni di questi, ginecologi ed ostetrici obiettori non vengono assunti o sono multati, vista la necessità di fornire la possibilità dell’interruzione di gravidanza. I cristiani si considerano anche vittime di limitazioni alla libertà di espressione, perché in alcuni paesi le dichiarazioni omofobiche basate sulla Bibbia vengono multate, in quanto considerate hate speech. Anche la “libertà educativa” dei credenti sarebbe minata. In alcuni paesi è limitato o vietato l’homeschooling (visto che non garantisce criteri educativi accettabili) e prevista l’educazione civica o quella sessuale, considerate dai più integralisti forme di “indottrinamento”. Negli asili in Belgio non si possono diffondere pregiudizi omofobici fondati sulle religioni e in Francia non si possono tenere dibattiti su aborto e omosessualità per evitare che vengano monopolizzati da esterni. Tutte cose scandalose per i cristiani più retrivi.
Il pressing degli integralisti in questi anni è notevole anche sul fronte giuridico, per far passare l’idea che siano pesantemente discriminati perché non vengono limitati i privilegi o le eccezioni religiose alle leggi che valgono per tutti. Lo scorso gennaio la Corte europea per i diritti dell’uomo si è pronunciata su quattro casi inglesi, bocciandone ben tre e accogliendone uno, quello di Nadia Eweida, per la farraginosità dei regolamenti interni della compagnia di volo per la quale lavorava. Gli altri tre, dopo il primo rigetto da parte della Corte, hanno fatto ricorso, che è stato respinto, non essendoci discriminazione nei loro confronti. La decisione della Corte Europea ha tuttavia dato ulteriore fiato al vittimismo cattolico.
Se si guarda al concreto, ci si rende conto che in molti stati le religioni sono ampiamente privilegiate, sia tramite cospicui finanziamenti da parte degli stati, sia per leggi compiacenti che danno tutta una serie di prerogative, blindate dai concordati. In Italia la situazione è sotto gli occhi di tutti, con oltre sei miliardi di euro l’anno in fondi pubblici a beneficio della Chiesa cattolica e una decisa influenza in campo politico. Vengono puniti vilipendio e bestemmia, l’obiezione di coscienza è ormai talmente diffusa negli ospedali (con punte dell’80%) da rendere inattuata la legge 194 sull’aborto. La legge 40 di impostazione clericale pone grossi limiti alla procreazione assistita e non esiste una normativa su fine vita, testamento biologico ed eutanasia. Il crocifisso viene imposto negli uffici pubblici, sulla base di una serie di circolari di epoca fascista. Questi alcuni esempi, ma sussistono nel quotidiano tante grandi e piccole invadenze clericali.
Anche in altri paesi europei non va meglio. L’Ungheria è ormai avviata verso un regime chiuso, liberticida e clericale, benedetto della Chiesa e in special modo dal cardinale Peter Erdo, la punta di diamante del vittimismo vaticano. In diverse nazioni sono ancora in vigore leggi che criminalizzano il vilipendio. A Malta quasi cento persone sono state processate per la legge anti-blasfemia: paese dove solo nel 2011 è stato approvato il divorzio e che è stato esaltato da Benedetto XVI come modello per l’Europa. Per non parlare dell’arresto in Grecia per blasfemia.
L’elenco potrebbe continuare per giorni, ma un fatto emerge: piuttosto, è la libertà di atei e agnostici che viene limitata in Europa, non certo quella dei cristiani. Recentemente, anche il segretario di Stato americano John Kerry ha riconosciuto che è un diritto umano universale anche non credere e che le leggi anti-blasfemia e anti-apostasia sono una palese violazione dei diritti. Dati alla mano, abbiamo dunque ingenti privilegi per le Chiese cristiane da una parte e concrete discriminazioni nei confronti dei non credenti dall’altra. Una realtà scomoda, che va orwellianamente riscritta: un lavoro peraltro non certo nuovo, per certi cristiani, a giudicare dalle tante incongruenze contenute fin nei Vangeli e la necessità, fin dalla patristica, di far collimare la realtà con la “Verità”. Forse per questo vi si prestano tanto volentieri. Povere vittime della loro fede cristiana, costrette a dire il falso ad maiorem Ecclesiae gloriam.
La redazione
Naturalmente don gallo si è ben guardato dal demistificare i dati della sua organizzazione.
Già. Il Comitato Centrale del clero è furbo. Politicamente preparato. Soprattutto ha memoria storica di un’esperienza di potere lunga 1700 anni o giù di lì, esperienza che copre 5 continenti simultaneamente e, come tale, in costante aggiornamento.
Perchè colpire don Gallo in maniera clamorosa? Perchè buttarlo fuori? Perchè, invece non trasformarlo, suo malgrado magari, in un fronte di penetrazione clericale nel tessuto proletario sfruttandone gli abiti “alternativi” al fine di avere un enclave anche in aree “antagonistiche”?
La presenza benedicente di Bagnasco ai funerali ha ben chiarito come stanno le cose.
In fondo, il progetto propagandistico “aulico” di far passare a livello popolare la Chiesa dominante, ricccona e privilegiata, come una realtà perseguitata può ben utilizzare, oltre ai reparti d’assalto stile CESAP di Introvigne, anche la trasformazione iconografica di figure alla Luigi Gallo.
…errata (auto) corrige: volevo scrivere CESNUR e non “Cesap”….
Vabbè che entrambi sono nel circuito CEI…
Comunque il Cesnur di Introvigne (maestro spirituale degli attuali capi di Forza Nuova quando collaboravano con lui presso la rivista “Il Borghese”) può contare sul sostegno anche del governo di Washington e di tutto il movimento creazionista e settario Usa (specie Scientology di cui ha preso le difese di un dirigente condannato per l’omicidio in Belgio di un adepto a seguito di “ritualità spirituali” testimoniando a suo favore).
Tra l’altro, oltre che dirigente di Alleanza Cattolica, partito fratello dell’organizzazione clerico-fascista brasiliana Famiglia-Tradizione-Proprietà (distaccamento ideologico avanzato della dittatura militare sin dai tempi di Castelo Branco e isitutrice di molti squadroni della morte) si vanta nelle sue pubblicazioni (specie nelle quarte di copertina) di essere consulente dell’FBI.
La sua parola d’ordine è: laicità = persecuzione contro la cristianità.
Si tratta di una tattica frontista fideistica mirata a coinvolgere denominazioni varie del cristianesimo, ben oltre il cattolicesimo, includendo il predicazionismo nordamericano.
Al solito i primi persecutori dei cristiani sono i cattolici romani della CCAR, che come crocifissero Gesu` Cristo poi divinizzato e fatto diventare Trinitas cosi` oggi dopo aver sterminato i cristiani evangelici ora i cattolici romani conservatori vogliono diventare loro difensori.
Non c’e` limite all’ipocrisia ed all’incredibile, per la volonta` di potere per il potere.
Ma alla base c’e` sempre l’equivoco dallo scambio degli aggettivi sostantivati di cristiani (evangelici) fatti passare per cattolici (romani).
Un antico equivoco storicamente profondo che ha origine dal I concilio di Nicea.
In verità sono vittime della “fede cristiana” tutti coloro che sono stati allevati “cristianamente”, perché ad essi sono state raccontate tante abominevoli falsità che hanno influito negativamente e pesantemente sulla loro vita limitando la loro libertà di pensiero e e di azione!!!
Beati coloro che se ne sono accorti, e che dalla “fede cristiana” si sono distaccati!!!
Verità sacrosanta!…
Il Codacons dovrebbe avviare una class-action contro il condizionamento
infantile perpetrato dalla chiesa. E un milione di euro di risarcimento per ogni
bambino a cui è stata guastata e rattristata l’infanzia. (Escluso giuseppe… 😉 )
Tu pensi di stare scherzando, ma in realtà è vero: bisognerebbe fare proprio una colossale class-action contro il condizionamento infantile (e non solo infantile) perpetrato dalla chiesa, oltre che contro tutte le conseguenti truffe, ecc. ecc.! 🙂
E secondo me qualcuno, un giorno vicino o lontano, la farà veramente!!! 😀
@ Federix
Quello che è sbagliatissimo è l’intesa e la pretesa dei cattolici di accedere al potere e di esercitarlo attraverso la CCAR, ma appunto questo con l’evangelo c’entra davvero poco.
@ Federix
penso tu intenda con l’espressione “fede cristiana” la fede romana cattolica del credo niceno ecc…
perché non mi risulta che i cristiani evangelici raccontino falsità ai bambini, a parte la favola o storia di Gesù, i dieci comandamenti, ecc…
Quello che è invece sbagliatissimo è l’intesa e la pretesa dei cattolici di accedere al potere e di esercitarlo attraverso la CCAR, ma appunto questo con l’evangelo c’etra davvero poco.
Chi scommette che Giuseppe se ne uscirà con l’ennesima delle sue?…
Ti piace vincere facile? 🙂
pon-ci-pon-ci ponponpon 😆
“La bestemmia è un’ingiuria o un epiteto offensivo riferito a una divinità che appartiene alla sfera del turpiloquio.”
Falso. Non è un’ingiuria perchè non è un’offesa nei confronti di una PERSONA. Non è un epiteto offensivo riferito a una divinità perchè bisogna DIMOSTRARE che la divinità si è offesa.
La bestemmia è soltanto un sopruso contro la libertà di pensiero, d’espressione e un attentato alla democrazia, proprio una legge ad ecclesiam.
Soprattutto devono dimostrare che la divinità esiste.
Altrimenti non è offesa ad alcunché, ma solo permalosità dei credenti.
Dei quali la legge deve impiparsene.
Già! 🙂 Se un Tizio crede nell’esistenza dei “brontoceci” e li considera come “dei”, voglio vedere se un giudice sano di mente condanna un qualche Caio che ha esclamato “porco brontocecio!” in presenza di Tizio, o se invece chiede per Tizio un consulto psichiatrico! 😉
In fondo, non è molto peggio quando uno dice ad un altro “A-li-mortacci-tui!”? Eppure suppongo che nessuno abbia mai denunciato alcuno per una simile esclamazione! 😯
Bene…vediamo quindi chi mi denuncia:
#) La teiera in orbita intorno alla terra è una grande P\/%%<N@.
#) Il mostro di spaghetti pastafarian è un P%K°
#) L’unicorno rosa è un £RO[|O|\|€
Ma soprattutto affermo questa grande balsfemia:
#) NON esiste nessun mona che urla sbattendo la porta.
DucaLamberti74
ci sarebbero in Europa ben 41 leggi che colpiscono la libertà religiosa dei cristiani
che senso ha questa frase?
Qualunque persecuzione o discriminazione dovrebbe essere fermamente respinta da ogni persona perbene.
Quindi “Gli omosessuali sono disordinati”, “Gli atei non sono umani” sono cose da non dire? Ma non mi pare che ci si stracci le vesti ogni volta che viene detto. Però appena dico “Porco ***” tutti a dirmi che offendo i cristiani, che offendo la divinità e altro. Porco zeus. Adesso che l’ho detto, mi aspetto come minimo la denuncia di un cattolico per bestemmia alla divinità. Scommettiamo che non succede?
Ma no Rester non hai capito! Gli altri li puoi bestemmiare! Non sapevi che i credenti sono soltanto atei nei confronti di un dio in meno di te? (cit. anche se per gli induisti non vale :)) )
Per Rester.
Dio disordinato e non umano! Ma cosa dici Rester? I credenti sono persone tolleranti. 😉
Rester, io sono pagana ma non mi sognerei mai di offendermi perchè dici porcozeus 😀
se fosse Zeus a offendersi, credo che sarebbe perfettamente in grado di difendersi da solo….
“Efesto, passami un po’ quella bella folgore appena fatta…”
😆
il loro è un giochetto subdolo, ti fanno credere che se parli delle strane avversità che ti colpiscono alle quali pensi spesso non a torto che se non eri ateo non ti sarebbero sucesse, rendi la tua posizzione ancora più fragile e nel contempo ti fanno sentire la loro potenza con la denuncia delle metafisiche persecuzioni dei cristiani o meglio dei cattolici visto che gli unici che si dannano cercando di arraffare e di scocciare in Europa sono loro
Beh un bel po’ di concorrenza allo “scocciare” cristiano da parte di nuovi invasori mi pare che la abbiamo, vedi l’altra ultimissima uscita contemporaneamente a questa:
In missione (assassina) in nome di Allah.
E vedi anche: JESOLO, STOP A STEWARD DONNA IN SPIAGGIA:
“PER EVITARE INCOMPRENSIONI CON GLI ISLAMICI”
Giovedì 30 Maggio 2013
VENEZIA – Niente beach steward donne a Jesolo (Venezia) per non urtare la sensibilità dei frequentatori di religione islamica della prima spiaggia del Veneto. Per l’estate 2013, conferma Renato Cattanei, presidente di Federcorsorzi, l’associazione che raggruppa i gestori delle spiagge, la task force dell’arenile sarà composta solo da uomini.
«Nel 2012 le ragazze hanno svolto benissimo il loro compito – sottolinea Cattanei – ma abbiamo rilevato che in vari casi sono state motivo di tensione con gli immigrati e non certo per colpa delle operatrici». La causa va ricercata nella diversa considerazione della donna nella religione islamica. «Abbiamo notato – racconta Cattanei – che il musulmano non tollera di essere rimproverato da una donna. La considera un’offesa, si agita, risponde in malo modo, creando situazioni di tensione».
Per ovviare a possibili problemi, Jesolo schiera quindi solo uomini. Qualcuno ricorda ancora in città che nel 2012 ci fu una situazione che sfociò in schiaffi alla hostess per aveva invitato un extracomunitario a uscire dalla concessione.
L’allontanamento del personale femminile fa comunque discutere: a criticare la decisione è la Lega: «Proprio in una fase in cui si è deciso di promuovere una maggiore presenza delle donne nei consigli comunali, attraverso la modifica del meccanismo delle elezioni amministrative – accusa Lorenzo Fontana, capodelegazione della Lega Nord al Parlamento Europeo – scopriamo che quest’estate molte ragazze non potranno svolgere uno dei lavori stagionali più tradizionali per i ragazzi veneti. La Lega Nord ha sempre sostenuto che, per giungere ad un’integrazione ottimale, è necessario che le persone che arrivano da altre culture si adattino alla nostra, non viceversa: questo è il caso tipico che ci fa comprendere come questo messaggio sia lungi dall’essere recepito».
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Marcus Prometheus: Insomma rinunciamo alla eguaglianza, alla Costituzione, e ci suicidiamo come popolo, rinunciamo alla nostra civilta’ per adottare l’incivilta’ altrui, di barbari invasori arrivati direttamente dal medioevo, spregiatori della liberta’, della dignita’, e della nostra nazione e storia.
DOVREMMO ESPELLERE dall’Europa, non solo dalla spiaggia chi reagisce in modo discriminatorio contro le donne ed invece che facciamo? Ci autoespelliamo per far posto agli invasori.
Ci sono tanti immigrati che si vorrebbero assimilare o almeno integrare. Ma con questi esempi li consegnamo all’islamismo. Italiani ed immigrati civili, ribelliamoci all’islamismo ed in primis alla ineguaglianza di genere!
INTEGRAZIONE all’Europa, non integrazione dell’Europa al medioevo fanatico!
Se dico “dio killer”, è bestemmia o resoconto storico? 😀
Ma se un amministratore/incaricatocomunale si rifiutasse, che ne so, di autorizzare una processione o altra manifestazione religiosa (qualora queste si dovessero svolgere su suolo pubblico, ovvio), o rifiutasse di dare esecuzione alle pratiche necessarie per il corretto svolgimento delle stesse perchè, in quanto ateo, le considerasse contrarie alla propria coscienza, cosa accadrebbe ?
Le sue azioni sareebbero considerate un legittimo esercizio dell’obiezione di coscienza o il poveretto sarebbe accusato di discrimazione verso i poveri cristiani ?
Discriminazione. Per il semplice fatto che qui funziona così:
Azione (o mancata azione) di un cattolico verso il mondo> obiezione di coscienza.
Azione di qualsivoglia persona verso la religione cattolica> discriminazione
Semplice no?
Purtroppo è proprio così. Discriminazione e linciaggio pubblico del colpevole.
Che tristezza
Mi limito a osservare che laicisti e cattolici dovrebbero ritrovarsi sullo stesso fronte almeno in un caso, quello della libertà di espressione pesantemente mutilata dal reato di bestemmia e dagli hate crime.
Concordo perfettamente sugli hate crimes, non ci piove. Non ho ben capito cosa intendi sul reato di bestemmia: dev’essere istituito concretamente?
Osservazione personale: non distinguerei necessariamente laicismo (intendendolo nella sua accezione positiva) e cattolicesimo. Molti dei miei conoscenti cattolici hanno posizioni smaccatamente laiciste.
No, penso assolutamente che la bestemmia NON debba essere un reato. Così come non lo debba essere il proferire parole razziste o sessiste. La mancanza di buona educazione così come quella di buon gusto non devono avere rilevanza penale. Allo stesso modo sono contrario al reato di negazionismo. Essere cretini non deve avere rilevanza penale. Merita semmai il silenzio.
Non distinguerei neppure io tra laicismo in accezione positiva e cattolicesimo, la distinzione era solo una captatio benevolentiae nei confronti degli amici atei che magari non vogliono essere associati ai cattolici 🙂 diciamo buona educazione e nulla più.
@PMC
Concordo, tranne che su razzismo e sessismo. In quel caso le parole riflettono un pregiudizio o, peggio, un odio nei confronti di categorie. Insomma, seppur a parole, sono un attacco ben diretto.
Quanto alla distinzione terminologica, beh, diciamo che il termine in se è un etichetta ben nota. Parlavo di accezione positiva perché io non lo vedo come negativo, soprattutto considerando che le mie stesse idee sono proprie di molti cattolici. Comunque ci siamo capiti. 🙂
Solo una cosa non credo che il fatto di avere opinioni sessiste o razziste debba comunque essere un reato. Semmai l’invito a commettere reati per motivi sessisti o razzisti deve essere un reato, come qualunque invito a commettere reati. Perdona il gioco di parole. Per il resto il fatto che accetto la non perseguibiltà penale della bestemmia avviene in virtù della libertà di espressione che considero un caposaldo delle moderne democrazie, ma non significa che le dia una importanza minore di sessismo o razzismo. La libertà di espressione o è sempre comunque invalicabile (salvo ovviamente reati contro persone singole e precise come calunnia e diffamazione) o inizieremo a discutere su dove va limitata. A quel punto non ci starei più a considerare la bestemmia meno importante del sessismo. Insomma la libertà di espressione sta molto sopra tutto il resto.
@PMC
Uhm, si, diciamo che concordo. Mi rimane il dubbio su quanto sia lecito lasciar passare affermazioni palesemente riconducibili a ideologie dannose, ma comprendo il tuo punto di vista.
Un chiarimento: stiamo parlando di bestemmia, ma penso sia più appropriato parlare di blasfemia. Se la mera bestemmia è un’esternazione… “materiale”, definiamola così, il concetto di blasfemia è ben più pericoloso e le derive islamiste ce ne danno un esempio.
Un ipotetico reato di blasfemia è ancora più inaccettabile. Il concetto stesso di blasfemia non ha nulla a che fare con il sentimento religioso, ma esclusivamente con la volontà di alcuni uomini di dominare altri uomini. La religione è solo un pretesto in tal senso. L’idea di accusare qualcuno di blasfemia o di apostasia è quanto di più nemico della religione ci sia. Certo in ambito cristiano, ma presumo anche per altre religioni.
@PMC
Ok 🙂
Insomma, non tutti sono del tuo stesso avviso, ma suppongo che in quel caso si possa parlare di integralismo, il più becero.
Il fatto che voi non volete arrendervi all’evidenza dei fatti é una conferma in più della persecuzione in atto. Nelle dittature si fa cosi, si opera e si nega quello che si fa.
Tu non scriveresti caxxate se fossimo in dittatura, genio 😆
Se i fatti fossero reali…
Eccolo! Scommessa facile, appunto.
100.000 morti ammazzati in un anno per il solo fatto di essere cristiani. In Europa migliaia di casi, poco messi in evidenza dalla stampa, di persecuzione con i metodi più svariati : calunnie, offese continue, ridicolizzazione sui media, violenze verbali , licenziamenti, derisioni pubbliche, impossibilità ad esprimere le proprie opinioni senza essere derisi o chiamati integralisti, fascisti, oscurantisti etc….Mancano solo le persecuzioni fisiche, almeno in alta percentuale, perché alcuni casi si sono già verificati. Ma per voi non esiste nulla e parlate di cose irreali.
I draghi e i mostri marini che mangiano solo cristiani dove li metti??
Fra poco sarete estinti.
100.000 all’anno per pochi anni e tanti saluti.
A no è vero quando si tratta di dire che siete sempre meno anche quella è un faslità, un complotto.
Fai pace col cervello, che pure Geova ti vorrebbe saggio figlio mio.
@giuseppe
Lo vedi che di commenti sensati non ne fai mai? E hai il coraggio di dirlo agli altri? 😆
giuseppe
che vita da cani dev’essere quella del cristiano militante e praticante!
(Ma non avevi detto di essere un vincente? Sembrate piuttosto una moltitudine
di sfigati allo sbando).
No, questo è il frignante.
Oibò! 🙁 Si somigliano come due gocce d’acqua santa.
@giuseppe:
Va bene… posso anche crederti…
Se per favore invii qualche link dalle testate giornalistiche di questi casi che tu denunci.
DucaLamberti74
P.S.: In fatto di intolleranza, torture, e atti di violenza verso chi al pensa diversamente…direi che 2000 anni della tua religione non sono un bell’esempio…proprio per nulla.
Giuseppe, non facciamoci ridere dietro: essere derisi, offesi e ridicolizzati è un fatto sgradevole, è figlio di un atteggiamento poco rispettoso, ma non è in nessun caso “persecuzione”. Non penso che l’Europa sia oggi il posto più cristiano del mondo, anzi, credo che sia quello dove purtroppo il cristianesimo è più debole e declinante. Però da lì a parlare di persecuzioni si finisce per offendere davvero quei cristiani che le subiscono sulla loro pelle (ad esempio perché vivono in paesi dove è loro vietato riunirsi). Non rendiamoci ridicoli.
peppino, sono appunto queste lagne ad essere ridicole. Ricordo poi che in Europa gli unici che perseguitano (nell’unico senso accettabile della parola) i cristiani sono i cristiani stessi, dato che il tutto succede in Irlanda del nord.
E’ assurdo sentir parlare di discriminazioni dei cristiani nell’europa cristiana, quella Europa dove fino quasi ai giorni nostri esistevano leggi per imporre il cristianesimo a tutti, dove esistevano le religioni di stato (e di fatto esistono ancora in molte nazioni), dove sono stati stipulati da dittature e regimi anti-democratici vantaggiosi concordati che ci legano ancora le mani anche dopo decenni di democrazia e che obbligano tutti i cittadini a pagare per scelte fatte addirittura secoli fa.
Per esempio le chiese sono autorizzate a licenziare in modo discriminatorio i dipendenti delle loro aziende, cosa che non potreste fare se foste un imprenditore privato.
Sono autorizzate a comportarsi come uno stato nello stato con regole diverse da quelle degli altri cittadini.
Quello che loro chiamano disciminazione è il diritto a mantenere i loro privilegi e la possibilità di discriminare, fregandosene delle regole della comunità civile.
“100.000 morti ammazzati in un anno per il solo fatto di essere cristiani.”
Cerca di assimilare le informazioni anche quando non si conformano ai tuoi preconcetti.
“Quanto siano traballanti le cifre sul numero complessivo di martiri lo mettono in evidenza proprio altri credenti più moderati, che ne prendono le distanze. Basti citare la disamina di Thomas Schirrmacher, professore universitario e portavoce della commissione teologica dell’Alleanza evangelica mondiale, che si occupa anche di persecuzioni di cristiani nel mondo[…]lo studioso scrive: “trovo difficile criticare questo numero in considerazione del suo uso diffusissimo, in particolare per il fatto che proviene da due ricercatori rispettabili nonché buoni amici”. Come riscontrato da diversi altri esperti (cristiani e non), i numeri sono troppo elevati e non è chiaro come siano stati raccolti e calcolati. Non c’è traccia di un resoconto utile agli altri ricercatori per controllare le fonti e le cifre, né c’è la suddivisione per stato, aggiunge l’accademico.”
http://www.uaar.it/news/2013/04/05/cristiano-ucciso-ogni-cinque-minuti-verita-propaganda/
“calunnie, offese continue, ridicolizzazione sui media”
Ah sì? Quali? Sui giornali non ne vedo. Tv e telegiornali spendono buona parte del loro tempo a parlare di cosa ha detto o fatto il papa, trasmettere programmi di impronta confessionale o comunque religion-friendly. In base a ciò che tu consideri persecuzione, i non credenti sono a maggior ragione perseguitati, viste le uscite dei vari pontefici e cardinali e dei giornali ecclesiastici o di destra. Ricordatelo la prossima volta che verrai qui a parlare di quanto siamo vittimisti. Due pesi e due misure, no?
“impossibilità ad esprimere le proprie opinioni senza essere derisi o chiamati integralisti”
Be’, ogni tanto lo siete. Problemi?
Secondo me, alla lunga, queste continu lamentele stancheranno. “Ci discriminano così, ci discriminano cosà”. Ho come l’impressione che l’opinione pubblica comincerà a stancarsene. Con buon pace di qualcuno.
Introvigne è uno pseudo-studioso che sarebbe nessuno se non fosse un fondamentalista coperto dalla chiesa cattolica che evidentemente preferisce fare propaganda con dei propagandisti spacciati per studiosi anziché degli studiosi seri come ha fatto quando ha licenziato il prof. Pfeiffer. E’ uno che inventa dati, distorce rapporti altrui e per esempio nel caso degli scandali della pedofilia nella chiesa racconta come premessa di una ragazzina dodicenne che “molestava” un prete e che se andate con una tredicenne non commettete reato, giusto per dare l’idea che le vittime siano persone malate e che abbiano traviato i poveri preti.
Introvigne minimizza, giustifica o nega i crimini delle religioni ed i loro privilegi ed abusi, ed inventa fantomatiche persecuzioni e discriminazioni della chiesa cattolica addirittura nella clericale Italia. Cioè è in perfetta sintonia con le esigenze di propaganda della chiesa.
E’ assurdo sentir parlare di discriminazioni dei cristiani nell’europa cristiana, quella Europa dove fino quasi ai giorni nostri esistevano leggi per imporre il cristianesimo a tutti, dove esistevano le religioni di stato (e di fatto esistono ancora in molte nazioni), dove sono stati stipulati da dittature e regimi anti-democratici vantaggiosi concordati che ci legano ancora le mani anche dopo decenni di democrazia e che obbligano tutti i cittadini a pagare per scelte fatte addirittura secoli fa.
Per esempio in Germania poco tempo fa i partiti di governo (appoggiati all’ultimo anche dall’SPD) hanno bocciato l’eliminazione di un privilegio di 210 anni fa (del 1803 !!) che obbliga lo stato a pagare gli stipendi a preti, vescovi e cardinali, e che stipendi !). Chi è che discrimina?
Europa dove le chiese godono di privilegi e regole diverse dai comuni cittadini.
Così (come ribadito anche da una sentenza europea di qualche anno fa) possono licenziare persone per futili motivi intromettendosi nelle loro vite private (mentre se lo fa un privato viene condannato), possono operare non in regime di mercato, abusare tranquillamente dei contratti perché le regole sindacali non valgono per loro e le loro aziende. Hanno diritto a dei posti fissi nell’università, a porre il veto sugli altri e a posti fissi nelle scuole per propagandare la loro religione. E come si è visto anche recentemente in Austria possono sfruttare questo privilegio per fare propaganda elettorale nelle scuole.
Hanno diritto a comportarsi come uno stato nello stato, come si è visto nello scandalo pedofilia dove hanno potuto tranquillamente evitare commissioni statali (è come se una multinazionale venisse autorizzata ad indagare sulle evasioni fiscali avvenute al suo interno).
Hanno cioè la possiblità di comportarsi come uno stato nello stato, come si vede anche coi tribunali islamici inglesi e con la comunità ebraica tedesca che ha un proprio parlamento. I cittadini delle nazioni in difficoltà sono stati tartassati di tasse, ma le chiese non sono state toccate.
Un giudice da ragione che la circoncisione è un reato e subito i partiti di governo ed il parlamento assieme alle chiese si attivano per legiferare in modo da difenderla.
Questi difendono i loro privilegi ed il loro diritto a discriminare (come ben espresso dal cardinale Dolan proprio in questi giorni) perché sanno che il loro messaggio è debole senza il sostegno legislativo ed hanno bisogno di tutte le loro tutele. Non possono giocare ad armi pari, tutta la storia sta lì a dimostrarlo, loro hanno bisogno dei loro privilegi e dei loro abusi.
Altro che vittime!
Il cattolicesimo romano non corrisponde alla cristianità evangelica; queste sono due realtà distinte e molto diverse, pur se talvolta con qualche legame, ma molto distorto.
Il cattolicesimo romano corrisponde con la religione del principe, ed è al servizio del potere costituito, al contrario del cristianesimo evangelico.
Quando una religione trova un ostacolo alla sua dominazione, allora chiama l’ oppositore persecutore . Un bel esempio viene dato dalla famosa ( nonostante viene contestata da alcuni storici ) battaglia di Poitiers dove Carlo Martel fermo l’ invasione islamica .
Ebbene questa battaglia viene chiamata ” Balat Al Shuhada” ossia ” La carreggiata degli Martiri ” ( carreggiata perchè si era svolta vicino ad una via romana ) .
Ebbene sono stati chiamati Martiri perchè gli franchi avevano fermato la loro invasione !!!