“Viviamo bene senza D“: questa è la nuova campagna di sensibilizzazione dell’Uaar per dare visibilità ai non credenti, alle loro istanze e ai loro diritti. Una serie di poster sono stati affissi a Milano e in altre città italiane per affermarlo e per ricordare che l’Uaar è al fianco di atei e agnostici nella lotta per i loro diritti e contro le discriminazioni.
Secondo le ricerche più accreditate, sono circa 10 milioni i non credenti in Italia. Ma non hanno voce, vengono spesso bistrattati e talvolta temono di fare coming out: il nostro non è un paese laico, l’influenza della Chiesa cattolica è forte, il conformismo sociale ossequioso verso la tradizione è diffuso e il lassismo della politica è evidente. Inoltre, i non credenti sono oggetto di demonizzazione e pregiudizi, la loro “mancanza” di fede viene bollata come assenza di umanità, sentimenti o senso etico. Nonostante ciò, gli atei e gli agnostici possono vivere una vita piena e fanno parte integrante della società. E quell'”io” della campagna, lungi dall’essere una espressione di egoismo, grettezza, isolamento o chiusura individualistica, vuole essere proprio la valorizzazione di quella preziosa individualità possibile senza dogmi e senza dettami religiosi, declinata all’insegna della libertà e della coscienza critica. In fondo 10 milioni di “io” fanno un enorme “noi”.
Già a Milano sono stati affissi tre poster 6×3 (in piazza Belfanti, piazza Ospedale Maggiore e via dei Vespri Siciliani). Anche un camion vela sta girando per le strade di Milano e nei comuni limitrofi (Segrate, Pioltello, Cernusco, Brugherio, Agrate, Concorezzo, Monza, Lissone, Muggiò, Cinisello, Cusano, Bresso, Sesto, Cormano, Paderno, Cesano, Meda, Seregno, Desio, Seveso, Varedo, Limbiate, Senago, Garbagnate, Caronno, Saronno, Lainate, Arese, Fiera).
A Bologna altri dieci poster sono stati appena installati, o sono in via di affissione in via Giotto, via Lipparini, via Saffi, via Ferrarese, via Terracini, viale Felsina, via Stalingrado, via Mattei, via Marco Emilio Lepido e nel comune di Casalecchio di Reno in via Monroe.
Una campagna sempre più diffusa resa possibile dall’impegno dei soci e dei circoli sul territorio e che andrà avanti anche in altre città, nelle prossime ore sarà la volta della zona di Cagliari, Olbia e Carbonia. Ne dà intanto conto Repubblica, ricordando come anche in questo caso, dopo l’esperienza degli “ateobus“, ci siano state censura e ostracismo da parte delle compagnia pubblicitarie. Per il momento i prelati non hanno gridato allo scandalo. L’importante è che atei e agnostici d’Italia sappiano che sono in tanti e che l’Uaar è al loro fianco ogni giorno.
La redazione
La campagna è stata ideata dalla creative agency Zowart.
Sarebbe utile conoscere i costi, a fine campagna. Credo che in questo periodo i cartelloni siano piuttosto deflazionati, un motivo in piú per cui questa è una campagna che vale la pena fare per tentare di raggiungere piú persone fuori dal solito giro.
Concordo.
Ottima iniziativa..ma una cosa mi viene da dire…
Si vive bene senza dio … dio con la d minuscola !!!
Darwin in maiuscolo..ma dio in minuscolo.
DucaLamberti74
P.S.. Per caso infrangere una regola grammaticale (…dove sta scritto che dio debba avere la D maiuscola ?)…comporta un reato ?
Concordo, ma è meglio essere… gentili (ops!).
Che dire…
Va bene scriviamo pure Dio con la D maiuscola…
Ma allora io mi sento libero di scrivere:
* * * MONA che sbatte la porta e che urla
Mettendo MONA tutto in caratteri maiuscoli 🙂 🙂 🙂
DucaLamberti74
Con la D maiuscolas credo debba intendersi come nome proprio al posto di Yahweh (ho appena bestemmiato per gli ebrei ortodossi) o Shiva, Vishnu.
🙂
no, in questa campagna doveva essere maiuscola, in stampatello grassetto
doveva essere opprimente, ma accantonata con un segno di autodeterminazione
“io” invece doveva essere in un corsivo leggero ma determinato
A Torino quando ?
Ottima iniziativa!
Mi permetto però di dire che non mi piace affatto l’idea del camion vela. L’ho sempre odiato come mezzo di pubblicità perché lo trovo stupidamente inquinante e ingombrante. Capisco che è un modo per ottenere molta più visibilità ma è veramente odioso e secondo me andrebbe vietato. A Roma ne vedo tanti bloccati in mezzo al traffico o parcheggiati davanti a monumenti… vi assicuro che è uno spettacolo indecente.
Altro discorso era quello degli ateobus poiché in quel caso i bus avrebbero comunque circolato.
Sono felice per questa iniziativa dell’UAAR! 🙂
Solo un piccolo appunto/suggerimento: forse sarebbe meglio scrivere più in grande http://www.uaar.it , visto che passando in velocità in auto si rischia di non leggere le cose scritte con caratteri piccoli? Più persone vedono l’URL, più persone lo memorizzano e poi si incuriosiscono e vanno a digitarlo… 😉
Si può proporre un referendum per l’abolizione della lettera D nell’alfabeto italiano?
Secono me non è una buona iea, perchè iventa ifficile ire qualsiasi cosa. Anche perché ovresti inire un referenum e è sempre ifficile etereminare la gente a anare a votare. E poi c’è la lobby ei cittaini i omoossola che te lo impeirebbe.
@ faidate
E poi il tuo nick diventerebbe “faiate” 😉
Mi arreno.
E io ? …iocleziano? No, perinirinina!
😆
Intanto grazie al regolamento emanato dal governo Monti l’IMU gli enti ecclesiastici non la pagheranno mai: e, a quanto pare, senza neppure violare la legge, visto che non ce n’è alcuna (M. Palombi su Il fatto quotidiano).
Buona giornata
Ben, fin che abbiamo un po’ di senso dell’umorismo, non disperiamo.
Grandiosa campagna! 😉
Molto entusiasta e molto soddisfatto per l’iniziativa.
Io personalmente avrei invaso anche i siti d’informazione on line ed i blog più seguiti con dei banner pubblicitari, collegati al nostro sito.
Il silenzio (per ora momentaneo) del clero sulla campagna, invece mi preoccupa. Possibile che nessuno, neanche un semplice parroco, abbia ancora voluto dire la sua? 😉
Onestamente io penso che tutto il putiferio sulla campagna ateobus abbia fatto per la CCAR molti più danni, in termini di propaganda, di quanti ne avrebbe potuti fare la campagna se non fosse stata censurata. Che abbiano imparato la lezione? 😉
@ Paul Manoni
Forse è come dice faber: preferiscono ignorare i cartelloni per non sollevare un polverone, per cercare (vanamente…) di lasciar quietare le acque: altrimenti, se facessero commenti, si troverebbero ad avere i “fedeli” che discutono con “gli infedeli”, e questo non tornerebbe a loro beneficio, anzi! 😉
Probabilmente si trovano costretti ad avere come strumenti di contrattacco solo i vacui proclami antiatei di Bergoglio 😉
Si saranno ricordati della frase di Wilde: ”C’è di peggio che parlar male di noi:
non parlarne affatto!”
Ma vedrai che qualcosina gli scapperà…
mi par già di sentire il sibilo serpentesco di bagnasco. (Spero che apprezzi
l’onomatopeicità della frase 😉 )
Apprezzo certamente l’onomatopeicità dell’ultima frase! 😀
E sono curioso di vedere se e come si avvererà quanto dici nella seconda 😉
Concordo con entrambi. 😉
Secondo me però, finora i cartelloni ed i manifesti sono usciti in grandi città, alcune delle quali piuttosto “avanti” come mentalità e con un sacco di abitanti.
Bisognerebbe attendere le reazioni alle nostre affissioni in realtà più provinciali e più piccole, per vedere se i loro nervi reggono e se riusciranno a resistere alla voglia di richiedere censure, o a più plateali proteste. 😉
É noto che la “secolarizzazione” nel nostro paese, varia non solo in base alle latitudini, ma anche da zona a zona, o da città a città, anche alla stessa latitudine. 😉
Infatti, secondo me è il caso di avanzare con i cartelloni, con passo prudente (però non troppo lento) ma inesorabile, dalle città più grosse e più secolarizzate ai centri più piccoli e più credenti. Ovvero: prima di tutto, “sdoganare” l’ateismo dove è più facile, poi infiltrarlo nel resto della penisola 🙂
Secondo me funzionerà! 🙂
Il poster della Santa Sede per ribattere alla provocazione dell’Uaar.
ioR.
In Italia molti sacerdoti vivono bene senza fare un C.
E quando sono discriminati, c’è il governo italiano al loro fianco.
Papa (ufficiale): Lo la sapevo la solita figura de mierda, ma chi ha avuto le idea de esto poster?
Segretario: Non lo so, Sua Santità.
Papa (emerito): Eh eh eh….
😀
A proposito di BXVI. Pare che la luna di miele con padre Georg lo tenga abbastanza occupato. Faranno le preghierine insieme tutte le notti ?.
Papa (emerito): Malpensanten.
Segretario: Sua Santità.
Avanti così, sono d’accordissimo con il poster da metri 6 x 3.
Il perché è presto detto. A parte i vantaggi che possono derivare dal confronto culturale stile Speakers’ Corner ( penso al mio di quindicenne con Bertrand Russell ) c’è da considerare lo “stato di grazia” in cui ha versato in fase creativa il grafico autore della scritta. Un autentico volpino, visto che è riuscito a rendere perfettamente il concetto cristiano.
La grande D di “Dio” non è cancellata, ma messa per così dire in secondo piano dal segno con cui si intende “cassarla”; in realtà, pur intravista-obliterata, continua a giganteggiare. E qual è il segno? Una CROCE, sia pure con gli assi non a 90 gradi; in ogni caso si tratta di un’icona della sovranità cosmica, già presente nei pitagorici ( mistici-matematici ) e al loro seguito in Platone ( credo nel “Timeo” e disposta proprio con quell’angolatura, ma devo controllare ).
Secondo la dottrina cristiana la Divinità ( solitamente pensata in prima battuta come Padre sovracosmico*, appunto la D gigantesca ) si è come “autosospesa” dall’onnipotenza per dare spazio alla libertà creaturale, che ha tralignato in modo devastante ( su questo il tema della “sconfitta di Dio” nella storia e nel mondo, dominio di Satana, trattato con grande e compunta partecipazione dal teologo laico Sergio Quinzio, segnato da una tremenda esperienza adolescenziale: a sedici anni gli toccò trasportare cadaveri per ordine dei Nazisti, con shock conseguente. Il problema di “Dio dopo Auschwitz” vissuto sulla propria pelle ).
Secondo questa logica dopo la Caduta la Divinità ha dovuto-voluto abbassarsi per condividere sulla croce i patimenti delle creature; in tal modo ha dato inizio alla vittoria sul Male. Così la croce è simbolo di abbassamento ( la passione e morte del Giusto Sofferente ) e insieme di innalzamento ( le Resurrezione e il dominio cosmico ). In ogni caso l’umanità fino alla fine del mondo( “apocalisse”, ossia “rivelazione” ) potrà vedere la Divinità non direttamente, come un cielo senza nuvole, ma attraverso lo strazio della Croce, che appare sempre in primo piano ( per crederci, basta aprire il quotidiano ). Nel ‘600 mistico-fisico-matematico-inventore Blaise Pascal scrisse “Cristo è in agonia fino alla fine del mondo…”
Da notare che l’asse verticale della Croce sul manifesto UAAR è quasi parallelo alla “i” minuscola di “io”, ponendosi quasi come un adattamento-ripiegamento della croce classica coi bracci a 90 gradi.
Le lettere di “io” sono state inclinate presumibilmente per dare l’idea dello slancio dell’individualità liberata dalla tutela oppressiva del principio paterno ( Un D nello stile monumentale del logo della 20th Century Fox ). Anche qui possiamo pensare di essere tuttora in ambito cristiano. Secondo san Paolo la conversione attraverso la Croce dà una forza che spinge a muoversi diciamo “alla bersagliera”: “Amor Christi urget nos”.
Sottolineare l’importanza dell'”io”? Un “autorello” come Hegel nella sua estetica afferma che l’attenzione all'”io” come “interno spirituale” si afferma con l’arte cristiana-romantica. In effetti dopo gli esordi stoici ( Seneca, Marco Aurelio ) la letteratura introspettiva si impone alla grande partendo dalle “Confessioni” di sant’Agostino.
Quanto al fatto che i non credenti vivono bene, ci vedo una forma di forzato trionfalismo laicista a scopo controidentitario, come dire:”Il mio detersivo lava più bianco del tuo”.
A parte i soliti Leopardi e Pirandello. atei tragici, potrei citare l’agnostico Eugenio Montale:
“Spesso il MALE DI VIVERE ho incontrato; / era il rivo strozzato che gorgoglia, / era l’accartocciarsi della foglia / riarsa, era il cavallo stramazzato.”
Tanto per esemplificare alla grossa chiedo: c’è qualcuno, credente o ateo, che non si senta accartocciare il portafoglio per bollette e tasse? C’è qualche ateo contento e beato anche col figlio disoccupato? Quante volte si “sopravvive” piuttosto che “vivere bene”?
Che soluzione o comunque che esito viene proposto dal poeta (Nobel non meno di Dario Fo )? Qualcosa di molto simile al “Nirvana” buddista, ovvero lo “squagliamento” dell’individualità
( l'”io” idoleggiato dalla UAAR ) nella matrice originaria, come nel caso del leopardiano naufragio dell’Infinito*. “Bene non seppi, fuori del prodigio / che schiude la DIVINA INDIFFERENZA: / era la statua nella sonnolenza / del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato.” Qualcosa di simile all’espressione dell'”istinto di morte” in Michelangelo:”Dolce m’è il sonno, e più l’esser di sasso…”
* Padre sovracosmico, qui spesso parodiato ( indecorosamente ) come “Babbo Natale” ( in realtà personaggio inventato da pubblicitari americani ).
* Che “L’infinito” presenti analogie con certo misticismo nichilista orientale lo dice Francesco De Sanctis.
http://hollywoodhatesme.files.wordpress.com/2010/06/hypnotoad.jpg
Stravagante esegesi grafico-semiologica del poster. Riposati.
Te lo dice uno con qualche annetto di esperienza d’agenzia.
E poi basta con la sc&m&nza del babbo natale inventato dai pubblicitari.
e si che non fa neppure così caldo…
@ FlorenskiJ:
Perché non cerchi di far pubblicare queste tue teorie nel sito del CICAP?
pensavo su qualche rivista di psicoterapia… tipo aneddoti dei pazienti.
@ Kaworu
Qualcuno deve avergli sottoposto il Rorschach e a lui gli ha preso la mano….
penso potrei spararmi, se dovessi fare il rorschach a uno così…
@ Kavoru
Ecco Flo prima della sua interpretazione di un Rorschach:
http://angelunatica.altervista.org/gallerie/disegni/Disegni/album/index.html 🙂
Ed eccolo dopo:
http://www.ernandes.net/ricordi/rionelido/cap05b/camiciadiforza.jpg 🙁
@ Kaworu:
Ops… la versione “prima della sua interpretazione di un Rorschach” doveva essere questa:
http://angelunatica.altervista.org/gallerie/disegni/Disegni/album/slides/jack-sparrow.html
@ Kaworu:
Ops… non riesco a beccare il link giusto per il “prima”, comunque intendevo, nel mio post delle 16:13, la figura dell’omino magro che fa fatica a tenere tra le braccia il suo cervello abnorme…
@ Florenskij
Fantastico commento che pone in plastica evidenza la mentalità del credente, con contenuto dello stesso tenore della fede professata: un delirio senza né capo né coda, ovvero il ridicolo elevato a sistema.
Florenskij, provi a dare un’occhiatina al logo UAAR….
“La grande D di “Dio” non è cancellata, ma messa per così dire in secondo piano dal segno con cui si intende “cassarla”; in realtà, pur intravista-obliterata, continua a giganteggiare. E qual è il segno? Una CROCE, sia pure con gli assi non a 90 gradi; in ogni caso si tratta di un’icona della sovranità cosmica, già presente nei pitagorici…e bla bla bla”
Tu hai dei problemi seri, ne sei cosciente spero…
Figurati! Non ne è affatto cosciente! Se lo fosse, sarebbe per esempio andato in analisi da un bel pezzo…
@ flo
Dammi retta, smetti di fumare quello che fumi perché non lo reggi e cercati un bravo medico!
E’ che tra le altre cose Flo si fuma l’oppio dei popoli, e ormai la dipendenza si è troppo cronicizzata perché lui si possa disintossicare con successo… 😯
Gli ci vorrebbe qualche shock molto forte, tipo una sua caduta da cavallo sulla via di Bagnasco! 😉
Solo Florenskij poteva interpretare una X come croce in senso cristiano e affermare che la D non è cancellata. Poi si lamenta.
Classico atteggiamento tradizionalista-sincretista: affibbio a ogni elemento un messaggio arbitrario in quanto estrapolato dal contesto e il quadro complessivo, il messaggio palese in sé, lo ignoro bellamente*.
Non poteva essere altrimenti da uno che mette nello stesso calderone i pitagorici (quelli antichi? I neopitagorici? I revivalisti rinascimentali?), Platone (nemmeno ricordando bene del Khi citato nel Timeo come i bracci dell’asse del mondo) e Pascal (la cui unica tesi è dannatamente arbitraria e di certo non disinteressata come il suo forzato pauperismo richiederebbe)…
*in proposito: http://digilander.libero.it/education/dati_box/STO_3/fascismo_eco2.pdf
Dimenticavo:i l discorso si collega alla cosiddetta “Teologia del dolore di Dio” sviluppata da pensatori come il giapponese Kitamori.
non ne dubitavo, si nota l’impronta.
per non parlare del collegamento con il grande capo estiquaaatsi.
Mi fa specie che la signora Kaworu, di certo annebbiata dal suo laicismo antroposopofopizzante bum bum non abbia colto la supercazzora con scappellamento per due come, cofandina anche posterdati.
antani, sicuramente
Dimenticavo: hai rotto le palle.
Scusate l’aggiunta ( spero sia l’ultima ).
Nel posterone è addirittura rappresentata iconicamente la Trinità : D il Padre, la croce bianca il Figlio, lo slancio lo Spirito Santo.
Volpinissima anche la scelta dei colori: nero ( il colore clericale per eccellenza ) bianco e giallo
( vedasi bandiera vaticana ) ovvero purezza e sacralità luminosa. Notare: l’elemento più puro
( bianco ) è costituito dalla croce, che deborda dall’austera e rigorosa D per slanciarsi verso gli spazi, ma soprattutto verso il futuro ( la direzione destra ).
io mi lancerei anche in interpretazioni sulla croce di sant’andrea e sui suoi usi meno ortodossi, già che ci siamo.
tnato, trip mentale per trip mentale…
Io ci vedo una forbice stilizzata….
@ Sandra
E no Sandra, Florenskij, da buon insegnante cattolico, dovendo correggere un errore applicava una croce per rappresentare il simbolismo divino della vittoria sul peccato.
Se la croce era rossa rappresentava il sangue di nostro signore che lava via l’errore restituendo sapienza all’alunno ignorante. Se invece era blu, voleva adombrare il premio per chi, liberatosi da ogni errore e peccato, si sarebbe trovato felice in cielo in compagnia di quelli come lui.
e che dire del messaggio satanico?
nella prima riga 3 caratteri, la metà di 6
nella seconda, 36 caratteri, il quadrato di 6
nella terza e ultima, 46 caratteri, la cui ultima cifra è 6
a me sembra inequivocabile
chiamate l’esorciccio
Assolutamente sì, e non tralasciamo la misura 3×6: tre volte sei…
più satanico di così!
Bravo ! Ma c’ è di peggio: è un’ evidente macchinazione dei poteri forti della Germania protestante (a noi non la si fa, lo sappiamo che giallo-nero sono i colori del Borussia Dortmund) uniti al satanismo vivissimo a Torino (lo ricordate di chi sono il bianco ed il nero, no ?) e con oscuri riferimenti alla Carnia dominata dal titoismo comunista (perchè bianco nera è anche l’ Udinese). Riferimento al futuro per la feccia destra ? No, è
un’ indicazione che sulla fascia destra si vincerà la prossima Champions league. Aspettate adesso qualche altra mia riflessione, mentre si quietano tutte queste persone che mi stanno parlando dentro la testa: VALENTINO Mazzola, Fulvio Bernardini e Nereo Rocco.
Mi fa piacere constatare che i cattolici non abbiano niente di ragionevole da obiettare!!! 😀
…Ma quando mai sfornano obiezioni ragionevoli!! 😆
@ Paul
Già! 🙂 Ma “qui” mi pare che si fanno pure prendere dalla stizza per essere stati “colpiti nel loro territorio” (la visibilità da parte delle masse) e finiscono per dire cose anche più infantili del solito! 😉
Non dimentichiamo che il puntiglioso Flo ha dichiarato più volte
di credere alla possibilità di udire le urla dei dannati! 🙄
Com’era quella storia, secondo loro, di chi smette di credere in dio e quindi
può credere a tutto?
@ Diocleziano
Non ricordavo che Flo “ha dichiarato più volte di credere alla possibilità di udire le urla dei dannati” (sarà perchè non leggo quasi mai i suoi papiri logorroici e soporiferi), ma se un giorno arriverà ad affermare di averli uditi secondo me si dovrebbe probabilmente fare per Flo la diagnosi di psicosi (anche se forse ci ciamo già vicini)!
@ Federix
Sventurato! Tapino!
Ti toccherà sorbirti la bibliografia che è solito tirare fuori
in questi casi, soffermandosi in particolare sulla capacità degli
indemoniati di parlare lingue sconosciute e incomprensibili, a suo
parere evento ancor più straordinario degli interventi che lui
produce qui, sotto il nostro attento e severo controllo.
@ Stefano
“Ti toccherà sorbirti la bibliografia…”
Costerà più a lui lo scriverla che a me il non leggerla! 😀
@ Florenskij
Il thread “Svegliatelo” si riferisce a Galli della Loggia ma evidentemente lei è geloso.
Giallo e bianco sono i colori del Vaticano, come quelli dell’uovo. Ma l’uovo è buono quando è di giornata. Dopo qualche giorno puzza. Quindi il Vaticano puzza.
Alcuni credenti non sanno fare a meno della D emenza, ma non lei Florenskij, lei è un volpino….
Parenzo, chiama l’ambulanza…
@ Florenskij
“Spero sia l’ultima”
Ma no Florenskij, non sia parziale.
Fra i sunniti il nero è il colore preferito dal profeta perché il giorno della conquista della Mecca indossava una jobba e un turbante neri. Il giallo è considerato il colore ideale per esaltare la bellezza. La croce su D indica il rifiuto della sottomissione (islam) e la conseguente affermazione dell’autonomia dell’io.
Ma questo solo tra i sunniti, perché per gli sciti il giallo e il nero sono esecrati. Il nero è funesto perché rappresenta il colore del diavolo (e, guarda caso, dei preti), il giallo il colore della morte, indicato anche sulla bandiera del Vaticano.
Ora tocca di nuovo a lei continuare il lavoro con l’Induismo.
Chi ha detto che Florenskij non ha il senso del ridicolo?
@ Florenskij
Ha studiato pubblicità su “Advertising for Dummies”?
della serie “For Dummies” della Wiley (dia un’occhiata…)
Attenzione ai colori, deve essere un complotto….
Florenskij questo thread lo incornicio, è la reductio ad absurdum di sé stesso….
PS Florenskij, Dummies vuol dire tonti ma non è il caso dei suoi interventi, è solo una “diabolica” coincidenza
Volpinissimo…. Non è che ci si debba sempre fermare all’interpretazione dei cattolici, che si appropriano di tutto e si vogliono far passare per quelli che hanno avuto l’idea per primi. Tra l’altro se proprio si vuol andare a vedere il giallo era il colore simbolo di Giuda, e fu poi quello imposto agli ebrei nel ghetto di Roma dal papa, quindi che il Vaticano abbia riservato al giallo così tanto spazio….
In altre culture il giallo è il simbolo della saggezza e della conoscenza: alcune università anglosassoni usano il giallo per le toghe dei neolaureati in Scienze.
“…Oxford and Cambridge first began prescribing a definite academic dress and made it a matter of university control even to the extent of its minor details.
The assignment of colors to signify certain faculties was to be a much later development, and one which was to be standardized only in the United States in the late 19th century. (…) Golden yellow, standing for the wealth which scientific research has produced, was assigned to the sciences.”
In conclusione il colore adatto a un’associazione che fa della razionalità la sua bandiera!
@Florenskij
Ma va a cagher 😆
E se ti senti oltraggiato, mettiti davanti al manifesto e cerca la pace. 😉
E poi, non vorrei farlo notare, ma:
Il futuro… la direzione destra.
Mi puzza assai di fogna. Se capisci che intendo. 😉 🙁
@Mosconi
Effettivamente… 😛
spero che comunque qualcuno si stia prendendo cura di flo…
tipo i figli che ogni tanto nomina.
Eh, non saprei: o sono scappati/e o stanno seguendo le sue orme.
Veramente anche io ne dubito…
Forse si sono rassegnati a lasciarlo delirare in pace tra i suoi libri e il suo pc, purché non faccia danni in casa…
Suvvia non bisogna essere troppo severi… Nell’intervento di Florenskj ci sono dei punti che andrebbero se non condivisi, almeno approfonditi, per esempio, com’è lo slancio “alla bersagliera” che prende l’uomo di fronte alla divinità? E l’accenno attuale e realistico all'”accartocciamento del portafoglio”? E come non condividere il punto e virgola alla nona riga? E il riferimento “ai soliti Leopardi e Pirandello”? Non è bene resistere a certi stimoli, come disse il Professor Kreis Kraskat nella lectio magistralis all’Università della Buffalora allontanandosi di corsa verso l’uscita.