Le sofferenze inflitte a Beatriz dagli antiabortisti

Ne abbiamo già scritto, e ora che la vicenda si è conclusa, è opportuno non dimenticarla. Occorre fare in modo che episodi del genere non si ripetano più, da nessuna parte del pianeta. La vita di Beatriz è stata a lungo appesa a un filo, un sottilissimo filo che si è fatto aggrovigliare tra diritto, religione e medicina.

La storia è quella di Beatriz (vero nome Maria), ventiduenne di un piccolo paesino di Jiquilisco nello stato americano di El Salvador e già madre di un bimbo, con una gravidanza che mette a rischio la sua vita. Il feto infatti è anencefalico, destinato a non sopravvivere al parto. La donna è già malata, necessita di interrompere la gravidanza per potersi curare, ma la legge di El Salvador proibisce l’aborto, anche in questi casi. L’episodio ha suscitato una eco internazionale e chiamato alla mobilitazione gli attivisti per i diritti umani.

La Corte Suprema del paese, cui la donna si era rivolta con un ricorso, dopo aver tentennato si è infine opposta all’aborto terapeutico, mentre la Chiesa faceva pressing per “difendere” la vita. È quindi intervenuto il Tribunale inter-americano per i diritti umani, collegato alla Organizzazione degli Stati Americani (OAS), che ha chiesto a El Salvador di fornire a Beatriz tutte le cure necessarie per proteggere la sua salute. Anche un gruppo di esperti indipendenti delle Nazioni Unite ha messo in evidenza che il bando totale dell’aborto a El Salvador rappresenta una violazione dei diritti umani. Infine, visto il peggiorare delle condizioni di salute della donna, i medici si sono decisi a intervenire con un cesareo alla ventisettesima settima di gestazione. Il feto è sopravvissuto solo cinque ore. Beatriz, che rischiava di fare la stessa fine di Savita Halappanavar in Irlanda, si trova in terapia intensiva.

Beatriz - Amnesty (AFP)

Il caso ha rimesso al centro del dibattito il tema della depenalizzazione del­l’abor­to in paesi dove le donne vedono limitati i loro diritti riproduttivi e rischiano talvolta la vita perché obbligate a portare avanti gravidanze a rischio. Le associazioni no-choice plaudono, perché a loro dire è stata comunque tutelata la vita. C’è anche chi, come il ciellino Tempi, non ha perso l’occasione per criticare le “lobby” come Amnesty e l’Onu accusandole di “manipolare la realtà” in maniera ideologica per sdoganare l’aborto. Ma la realtà appare tristemente troppo chiara, checché ne dicano certi pulpiti: una donna ha rischiato la vita proprio per l’ottusità di una concezione dogmatica che preferisce far sopravvivere per cinque ore un feto gravemente malformato e causare mesi di sofferenze alla donna che deve portarlo in grembo. Sebbene si minimizzi e si gridi al complotto internazionale, il rischio c’era: tant’è che la ragazza è finita in terapia intensiva.

Amnesty International, che si era attivata per tutelare l’autonomia di Beatriz, ha ribadito con un comunicato che tutte le donne dovrebbero avere accesso a trattamenti medici salvavita, incluso in casi estremi l’aborto: il governo salvadoregno deve togliere il bando totale all’aborto e “nessuna donna o ragazza dovrebbe provare il tipo di discriminazione e tortura che che ha subito Beatriz”. Intanto in Irlanda il governo di Enda Kenny è intenzionato ad andare avanti per una legge che consente l’aborto, in limitati casi, chiesta a gran voce dalla popolazione dopo la morte di Savita, a cui fu negato l’aborto terapeutico. Anche qui la Chiesa cattolica sta facendo notevoli pressioni per non far approvare la norma, tanto che si è parlato di ipotesi di scomunica per i parlamentari che dovessero votarla.

In proposito, ha destato polemiche una recente intervista al direttore scientifico della Pontificia accademia per la vita del Vaticano, monsignor Jacques Suaudeau, il quale ha contestato la linea di Kenny, il quale si era dichiarato cattolico ma aveva ribadito che la Costituzione va difesa: “se il primo ministro, in quanto cattolico, non vuole imporre il suo credo ed è tempo di una linea più moderata sull’aborto, si dimetta”. Ha fatto intendere che i politici cattolici che sostengono l’aborto rischiano di porsi fuori dalla Chiesa: “non possono vivere sotto due case”, occore scegliere. Si è pertanto rivolto ai parlamentari invitandoli a lasciare il partito o a manifestare la propria obiezione di coscienza se li “costringe” a votare certe leggi. Il religioso ha paragonato l’atteggiamento di chi sostiene la riforma sull’interruzione di gravidanza con la difesa dei nazisti durante il processo di Norimberga: “Se un atto è cattivo e ricevi l’ordine di farlo, non puoi farlo […] Non puoi nasconderti dietro la disciplina del partito”.

La Chiesa non aveva alcun interesse a fare di Beatriz una vittima. Ma non era nemmeno disposta a permettere eccezioni legislative al divieto assoluto di interrompere la gravidanza. I margini per una soluzione erano strettissimi, tanto stretti che potevano soffocare la vita di una donna. È andata bene, con una soluzione “alla salvadoregna” (o “all’italiana”), ma nessuno ripagherà mai Beatriz delle sofferenze che ha patito. E nessuno potrà mai riportare mai in vita Savita. Da una parte c’è la libertà delle donne, dall’altra ci sono i dogmi cattolici. Se non la ragione, dovrebbe bastare il buon senso, per capire quale scelta compiere.

La redazione

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49 commenti

antoniadess

che orrore! l’ottusità che alimenta crudeltà e sadismo: come si può parlare di “difesa della vita”, “rispetto della persona” quando si fa soffrire e morire una cittadina concreta in nome di un principio astratto? d’altronde, nemmeno per i cattolici è sempre stato così: una volta si diceva che l’anima veniva insufflata dal loro dio dopo un certo tempo, oggi anche l’embrione è considerata “persona” 🙁
basterebbe questo dato per capire che sono uomini in carne ed ossa che stabiliscono le “leggi divine”!

Federix

A proposito di paragoni fra “tempo fa” ed “ora”: la normale pillola “anticoncezionale” non impedisce la fecondazione, ma l’impianto dell’embrione (dai “pro-life” considerato persona!) sulla parete dell’utero. Ma i “pro-life” non se ne lamentano più come una volta, o non ricordano più la differenza, oppure fa semplicemente comodo anche a loro usare la pillola “anticoncezionale”!

SorellaIpazia

Non é così. La pillola anticoncezionale impedisce l’ovulazione ed ispessisce la cervice causando una maggiore difficoltà al passaggio degli spermatozoi. È la cosiddetta pillola del giorno dopo che impedisce l’impianto dell’ovulo fecondato.

faber

Ovviamente ritengo che le argomentazioni dei sedicenti “pro-life” siano contrarie ad ogni senso del diritto, e questo a prescindere se l’aborto sia terapeutico o meno. Ma in casi come questo mi chiedo veramente come sia possibile mostrare un’idiozia così grossa! Che senso abbia portare a termine una gravidanza con la certezza (ebbene si, in questo caso non c’è neanche il dubbio) che nasca un bambino (ammesso che si possa definire tale un essere vivente privo di encefalo) già morto, tra l’altro condannando la madre, è scritto solo nelle imperscrutabili teste (di ca££o) dei fondamentalisti religiosi.

Rainbow_Eyes

Ancora a cercare un filo logico e un (qualsiasi) senso in ciò che fa il cattolicume? Io ci ho rinunciato da tempo. Sono più anencefalici di quel feto deforme per il quale mettevano tanto volentieri in gioco la vita di un’infelice donna costretta a partorirlo.

stefano marullo

Il buon senso come criterio oggettivo, dirimente per etiche in contraso, mi chiedo se non possa passare come consuetudine internazionale (nel senso di norma legislativa che esula il diritto positivo). Senza scomodare Kant.

Kaworu

oh ma un presidio di pro life davanti al tribunale per stefano cucchi?

ok che non era più un embrione teneroso, ma insomma…

Bee

Eh ma Cucchi era un povero drogato, mica come il tenero embrione più innocente di Biancaneve…

Kaworu

embé, una volta era un embrione u_u

non dicono mica sempre così?

luigi

la donna ha assolutamente il diritto di abortire quando questo e’ indispensabile!

Stefano Grassino

La donna ha il diritto di abortire secondo i termini di legge, punto e basta. La chiesa usa la battaglia contro l’aborto non perché gli interessi la vita di alcunché, ma solo per ribadire con il suo esercito personale, la volontà nell’influenzare la politica degli stati laici.
Il suo è solo uno squallido gioco di potere, dove l’interessi di una casta camminano sulle sofferenze di milioni di donne.

Michele Orefice

Salve. Nel caso della nostra terza figlia a mia moglie e’ stata diagnosticata all ospedale di Bologna una mola alla placenta, in pratica un tumore. Non credevamo alla prima diagnosi quando abbiamo rifatto gli esami a un centro molto famoso per questi caso a Bologna che ha confermato la cosa. Ci siamo quindi rivolti all’ospedale di Padova co diagnosi differente ma con malformazioni alla bambina che indicavano l interruzione della gravidanza. Siamo tornati a Bologna perché la loro diagnosi era in po’ più positiva, ma comunque consigliavano l interruzione della gravidanza. Mia moglie non ha avuto dubbi, ha accettato il rischio che c’è in ogni gravidanza e la bimba l’abbiamo fatta nascere a 8 mesi. I mesi non sono stati tanto belli, dato che all atto della nascita la mola si sarebbe potuta spargere nel corpo di Sara, mia moglie. Le venivano fatte quindi due ecografie a settimana per verificare che il tumore non crescesse troppo e diventasse quindi pericoloso. Poi Matilde e’ nata. E? La mola? Si è trattata di una falsa diagnosi o delle preghiere che abbiamo detto in quesi mesi. È un caso astratto questo?

gano

quindi, visto che la vostra decisione ha portato ad un corso di eventi positivo, bisogna proibire l’aborto.
non fa una piega.

Stefano

@ Michele Orefice

delle preghiere che abbiamo detto in quesi mesi

Certo le preghiere che servono a convincere dio a mettere una pezza dopo ….
Ma non servono a convincere te quando dio non ci mette una pezza.

fab

Michele, sono le preghiere di sicuro. Per cui sei pregato di non gravare più sulla sanità pubblica.

Michele Orefice

Tranquillo da 3 anni sono sulle spalle della sanità tedesca, non vi tolgo più nulla.
Come tutti gli atei vi sentite azzannati dagli altri.

Sandra

Azzannati? La notizia si riferisce a una gravidanza coatta. Le condizioni di salute di donna e feto indicavano chiaramente che l’aborto era l’unica strada sensata. L’anencefalia era stata rilevata dall’ecografia, non c’erano dubbi diagnostici come nel caso di una massa tumorale (benigna o maligna). Idem per la situazione di Beatriz. Non si capisce cosa c’entri il tuo caso (che potrebbe essere di recessione, niente di miracoloso). Se non che sei stato libero di pregare E di monitorare attentamente l’iter della gravidanza (il che non depone molto in favore della fede eh). Beatriz non è stata libera. Lei è stata “azzannata”. Kapiert?

Stefano

@ Michele Orefice

Come tutti gli atei vi sentite azzannati dagli altri

Michele, l’iperbole di fab sta a significare che se confidi nella preghiera puoi tranquillamente fare a meno dell’assistenza sanitaria sia essa italiana o tedesca.
L’ovvio non dovrebbe essere spiegato.
Tanto è vero che io non ho bisogno di spiegazioni per l’ipocrisia della tua frase, che ho citato all’inizio di questo intervento. Nessuno di noi si sente azzannato.
Riprova.

gmd85

Come tutti gli atei vi sentite azzannati dagli altri.

Chissà quanti atei avrà incontrato Michele e quanti studi approfonditi avrà condotto. Così non fosse, mi viene il dubbio che la lunghezza d’onda sia la stessa di qualche vecchia conoscenza. 😆

fab

Michele, risposta raffazzonata e mal centrata. Tipica di chi riesce a credere nei miracoli.

DanieleN

Buon per te. Come vedi, nel caso la cosa ti fosse sfuggita, avete potuto scegliere, e sottolineo scegliere,
di non avvalervi dell’igv. Nessun movimento pro legge 194 è venuto a manifestare x costringervi ad abortire. Vi siete presi il rischio e dato che è andata bene oggi sei qui a raccontarla. Immagino tra l’altro, visto la chiusura circa le preghiere, che se tua moglie fosse morta in conseguenza del tumore l’avresti portata come esempio di sacrificio giusto? Bene tutto questo è legittimo nessuno ve lo vieta ma,per favore, imparate la tolleranza ed il rispetto per le decisioni altrui!

Andrea65

Perchè mai avete perso tempo girando ospedali, quando con la preghiera si risolve tutto?
Vi sarebbe bastato pregare, magari un pò di più, visto che da quel che dici sono pure stati 8 mesi “duri”, non avete pregato abbastanza.

Ciao a tutti

stefano marullo

@ Andrea65

SUCCEDE IN AMERICA

“E’ molto chiaro che la libertà religiosa deve fermarsi laddove cominci la sicurezza di un bambino”. Con queste parole venerdì scorso il giudice Carolyn Engel Temin ha spiegato la sua decisione di incriminare per omicidio Herbert e Catherine Schaible. I coniugi sono accusati di aver fatto morire il loro bambino di otto mesi, Brandon, rifiutandosi di sottoporlo alle cure mediche che lo avrebbero salvato. La posizione severa del giudice circa le convinzioni religiose dei signori Schaible è stata causata da fatto che Brandon è il secondo bambino dei due a morire per assenza di cure mediche: nel 2011 Herbert e Catherine persero Kent, di due anni, ucciso da una polmonite che sarebbe stata facilmente debellata con i giusti antibiotici. Sia nel caso di Kent che in quello di Brandon, i coniugi si sono affidati alla preghiera. Quando il secondo bambino è morto, lo scorso aprile, il signor Schaible ha così spiegato ai detective della polizia di Filadelfia perché ogni intervento medico era stato rifiutato: “Noi crediamo nella guarigione divina. Gesù ha versato il proprio sangue per la nostra salvezza, ed è morto sulla croce per spezzare il potere del diavolo. La medicina va contro la nostra fede”

gmd85

@Michele Orefice

È un caso astratto questo?

No, solo tanto cu.lo. Ma tu continua pure a credere che le tue invocazioni siano servite.

Mi sembra di capire, poi, che la bambina tanto indenne non ne sia uscita fuori.

Che dire? Libera scelta, Vi sfugge proprio il concetto, eh. Meglio prendere il proprio caso, neanche tanto brillante, ed estenderlo alla generalità.

No voglio entrare nel tuo vissuto, ma leggendo il tuo blog, faccio fatica a prendere in seria considerazione il tuo commento.

Michele Orefice

Ciao, grazie di aver letto il blog. Matilde e’ stata la nostra terza gravidanza e anche per noi l’aborto era l’unica via di uscita per la scienza. A mia moglia hanno dato della pazza, sopratutto all’ospedale di Padova, mentre a quello di Bologna hanno detto che facevano il possibile. Gia’, siamo qui per fare il possibile, in fondo siamo umani, sono umano e tutti si sbaglia. Cerco di migliorarmi giorno per giorno avicinandomi a Lui. Vedo la fine della mia vita come un abbracci ocon il Padre, con l’Amore. Il discorso di pregare lo si puo’ estendere e non limitare solo quando si ha problemi di salute: ad esempio credere in Dio non vuol dire pregare e aspettare che ti riempa la bocca, Gesù si è piegato le mani nei suoi primi 30 anni di vita infatti. Credere in Dio vuol dire amare gli altri per quello che sono e acettare le scelte del Padre dato che Lui sa qual’e’ il bene più grande.

Se leggi bene il nostro incasinato blog puoi vedere che chi ci è divenuta un Angelo è Virginia non Matilde. Matilde invece sta benissimo ed è piena di vita, forse perche ha sentito quello che le è passato sopra la testa. Virginia il 2 Febbraio 2012 ha compiuto un anno e il 6 l’abbiamo ricoverata perche le hanno diagnosticato un tumore alla testa. Dopo Matilde siamo tornati una famiglia normale, Virginia invece ci ha cambiati per sempre. Il 16 Febbraio e’ stata operata e dopo 3 settimane hanno capito il tipo di tumore. Un blastoma che hanno avuto (al passato) 11 bambini in tutta Europa. I dottori hanno quindi fatto un coctlail di chemioterapia e provato. Anche noi abbiamo provato a pregare. Gia’… solo provato, non ci siamo buttati ciecamente nelle Sue braccia forse come dovevamo. Lei ha perso prima l’uso delle gambe, poi delle braccia, poi anche delle mani. Ma sorrideva. Sorrideva sempre. I medici erano attoniti per il fatto che non sentiva eccessivo dolore : 4 costole a causa di una metastasi alla spina dorsale le si sono spostate die 4 centimetri all’infuori. Le chiedevamo se voleva guarire e tornare a casa, lei rispondeva sempre di no. Se voleva le patate invece, quelle si che le voleva! Il 21 Maggio Virginia è diventata un Angelo.

Da allore il nostro viaggio non si è mai fermato, alla ricerca dell’Alto e dell’altro. Dio ci ha dato questa grazia di Virginia per svegliarci per sempre. Purtroppo Lui non chiama tutti. Scusate l’italiano, cerchero’ di migliorarlo.

Stefano

@ Michele Orefice

Gia’… solo provato, non ci siamo buttati ciecamente nelle Sue braccia forse come dovevamo

Ma certo, è anche per quello che non ricrescono gambe ad amputati….

Stefano

@ Michele Orefice

Gia’… solo provato, non ci siamo buttati ciecamente nelle Sue braccia forse come dovevamo

E si, non l’avete convinto a far la grazia…
Ma io mi domando e dico, ma riflettete mai sulle implicazioni
di quel che dite e pensate?

Stefano

@ Michele Orefice

acettare le scelte del Padre dato che Lui sa qual’e’ il bene più grande

Ovviamente per gli amputati il bene più grande è sempre che rimangano tali.
Oppure non hanno mai fede a sufficienza.

Kaworu

ok si questo è evangelico, mi sa.

mi spiace per tua figlia, ma mi continuo a domandare se comprendi la differenza tra scelta e imposizione.

gmd85

@Michele Orefice

Faccio ancora più fatica ora. Tu hai scelto di elaborare la tragedia della tua bambina con la fede, ma non pretendere che questo tuo metodo sia fonte di verità e che si debba estendere anche agli altri.

RobertoV

Michele orefice
Ma non raccontava che è da tre anni in Germania e a carico del sistema sanitario tedesco?

gmd85

@Michele Orefice

Tra l’altro, il caso della news era un tantinello diverso dal tuo, eh.

Michele Orefice

@Stefano
Io credo che la vera vita non sia qui ma viene dopo. Quindi gli “amputati” come li chiami tu hanno ricevuto dal Signore una prova. Tutti riceviamo una prova qui e Lui ci ha fatto il dono di poter scegliere. Anche io sono stato “amputato” di una figlia e ho scelto la via della fede perché come logica non ne conosco altre. Tutti appunto subiamo qualcosa, subiamo il mondo. Chi il capo ufficio arrogante, chi una malattia inguaribile , altri l’indifferenza della gente. Sta a noi quindi reagire con amore o con odio. Io ho preferito agire con amore e cerco ora di aiutare gli altri come posso. Questa ovviamente la mia realtà, il mio percorso e il mio punto di vista. Io ammetto che sono stato creato e che c’è un essere al di sopra di me e di tutti. La preghiera e’ quindi un mezzo per mettersi i comunicazione con Lui, ma al tempo stesso non decido per Lui, ma ne subisco le conseguenze perché so che quello che deciderà Luo e’ giusto. Quindi prego per i miei amici e per i miei nemici, in modo tale che quando saremo al Suo cospetto saremo uno.

Perché la domanda se sono evangelico? È importante etichettare le persone? Ho parecchi amici in Germania evangelici e sono stati gli unici a venire a trovare la mia bimba all’ospedale e a cantare per lei.

Capisco bene la differenza tra scelta e imposizione ma quando si prende una scelta, bisogna davvero avere tutte le informazioni esatte per poterla prendere. Anche nel caso della nostra terza gravidanza secondo la scienza non c’era nulla da fare e poi si è risolto tutto senza problemi e di casi del genere ne conosco tanti. Quante donne abbortiscono perché il test alfa non è positivo? È un test statistico che può dire se un bambino e’ down. Una mia amica ha tenuto la bambina avendo il 95% di possibilità che fosse down…. E non lo era. Quindi in base a cosa l uomo oggi può fare una scelta sulla vita di un altro uomo? Questi tipi di scelta non appartengono ( sempre a mia opinione) all uomo ma a quello che gli da il soffio di vita.

fab

Michele, è il concetto di prova ad essere estremamente immorale e sufficiente per liquidare tutte le tue fanfaluche con una scrollata di spalle.

gmd85

@Michele Orefice

Io ammetto che sono stato creato e che c’è un essere al di sopra di me e di tutti

No, tu credi. È diverso.

Quante donne abbortiscono perché il test alfa non è positivo? È un test statistico che può dire se un bambino e’ down. Una mia amica ha tenuto la bambina avendo il 95% di possibilità che fosse down…. E non lo era.

A parte il fatto che si deve fare il tri-test e, volendo, l’esame dell’inibina-A, il caso della tua amica è un campione non rappresentativo.

Quindi in base a cosa l uomo oggi può fare una scelta sulla vita di un altro uomo?

Oh, in base allo stesso principio che porta a concepire, o a decidere di portare avanti una gravidanza pur sapendo che il/la figlio/a sarà affetto/a da gravi patologie. Solo che in questo caso, il buon senso viene messo in secondo piano. E sono scelte umane, sempre.

Kaworu

per curiosità, sei evangelico?

in germania, tra gli immigrati italiani, va forte (assieme all’italiano claudicante)

Bee

Facciamo due conti. Se stiamo dietro ai no-choice, questa donna avrebbe dovuto partorire un bambino morto, morire a sua volta tra sofferenze atroci e lasciare un bimbo orfano di madre.

E mi vengono a parlare di rispetto per la vita, quando la loro unica preoccupazione sembra quella di massimizzare il carico di morte e sofferenza. E’ disumano.

Bee

Mi viene in mente il padre Pizzarro di Guzzanti.

“A noi interessa la vita dal concepimento alla nascita. Già un quarto d’ora dopo non gliene frega più niente a nessuno. Conta solo il feto dal primo giorno, il parto e il momento prima di morire, in mezzo ci sta un grandissimo CHISSENEFREGA”

G.B.

“Il religioso ha paragonato l’atteggiamento di chi sostiene la riforma sull’interruzione di gravidanza con la difesa dei nazisti durante il processo di Norimberga”: parlano proprio loro che con i nazisti hanno stipulato un concordato e hanno criticato il nazismo solo quando ledeva i loro interessi!
“Da una parte c’è la libertà delle donne, dall’altra ci sono i dogmi cattolici”: modificherei così: “Da una parte c’è la libertà delle donne e il diritto alla vita di chi è vivo davvero, dall’altra ci sono i dogmi cattolici”.

Federix

“Anche qui la Chiesa cattolica sta facendo notevoli pressioni per non far approvare la norma, tanto che si è parlato di ipotesi di scomunica per i parlamentari che dovessero votarla.”

Considerate tali pressioni, quanto sforzo mentale ci vorrebbe, per dei parlamentari ONESTI, per dire “vaffa!” alla chiesa ancor prima che arrivi la scomunica, ed approvare la norma il più presto possibile?

Laico "laicista"

In epoca risorgimentale alcuni cattolici liberali – Cavour, il re Vittorio Emanuele II, persino il cattolicissimo Manzoni (non scomunicato personalmente ma in toto in quanto parlamentare, senatore a vita) – si presero la scomunica per le leggi anticlericali e la presa di Roma da parte di colui che Garibaldi definì “metro cubo di letame” e nemico n.1 dell’Italia, pur di mantenere fede ai loro impegni verso chi l’aveva eletti/nominati.

Beatrice

Se un parlamentare o chiunque stia svolgendo una funzione pubblica, pretendesse di comportarsi diversamente a seconda che la sua chiesa lo scomunichi o meno, dovrebbe dare subito le dimissioni dalla posizione pubblica (non pretendo che esca dalla sua chiesa).
Una volta hanno chiesto a John Kennedy, che si dichiarava cattolico, cosa avrebbe fatto se il Vaticano gli avesse dato un ordine.
La domanda è una bella domanda trappola perché la dichiarazione per diventare cittadini degli Stati Uniti richiede che un cittadino degli Stati Uniti rinunci a qualsiasi vincolo con altre potenze di qualsiasi tipo.
Kennedy aveva brillantemente schivato la trappola salvandosi in corner rispondendo che se ci fosse qualche atto pubblico che fosse andato contro le sue convinzioni avrebbe dato le dimissioni ma non avrebbe ostacolato l’atto pubblico.

Secondo Wikipedia la dichiarazione di rinuncia ai vincoli con altre potenze sarebbe stata copiata, adattandola un po’, dall’Oath of Supremacy ( http://en.wikipedia.org/wiki/Oath_of_Supremacy ):

“no foreign prince, person, prelate, state or potentate hath or ought to have any jurisdiction, power, superiority, pre-eminence or authority ecclesiastical or spiritual within this realm;”

nessun principe straniero, persona, prelato, stato o potenza ha o deve avere alcuna giurisdizione, potere, superiorità, preminenza, o autorità ecclesiastica o spirituale in questo reame

In Italia il problema non si pone, visto che la costituzione “più bella del mondo” è piena di eccezioni speciali per la chiesa cattolica a partire dall’Art. 7.

Laico "laicista"

Una persona senza cervello sarebbe una persona umana?
E’ l’evoluzione stessa che afferma che non lo è, dato che non può vivere.

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