Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, accompagnato dalla consorte Clio e da una delegazione guidata dal ministro degli Esteri, Emma Bonino, ha tributato sabato scorso l’ormai tradizionale omaggio al sommo pontefice del cattolicesimo romano Jorge Bergoglio. Le parole e i toni usati dal capo dello Stato non sono stati purtroppo diversi da quelli usati nei confronti del precedente papa.
I rapporti tra Stato italiano e Vaticano sono molto stretti dal Concordato fascista del 1929, con la tendenza del primo ad inchinarsi di fronte al secondo ostentando molto più del rispetto formale, dovuto quantomeno per esigenze diplomatiche. In questa occasione papa Francesco ha affermato che il nostro paese deve continuare a svolgere il suo “ruolo peculiare” nella comunità internazionale e ribadito la necessità di difendere la libertà religiosa, “più spesso affermata che realizzata”. E che l’Italia deve attingere “con fiducia e creatività dalla sua ricchissima tradizione cristiana e dagli esempi dei suoi santi patroni Francesco d’Assisi e Caterina da Siena, come pure di numerose figure religiose e laiche, e dalla testimonianza silenziosa di tante donne e tanti uomini”. Ha ricordato inoltre il contributo “leale e creativo” dei cattolici nelle istituzioni e ricordato la necessità di una collaborazione di “credenti e non credenti” contro le ingiustizie.
Quello che ci interessa però è piuttosto il discorso di Napolitano al papa, da cui trapela per l’ennesima volta la sudditanza delle istituzioni italiane. Il presidente rende “deferente solenne omaggio dello Stato e del popolo italiano” a Bergoglio, dopo aver già presenziato lo scorso 19 marzo in piazza San Pietro alla prima celebrazione eucaristica da pontefice di Francesco. Napolitano esprime prevedibilmente vicinanza al papa “già divenuto figura familiare e cara agli italiani” e si lancia in lodi sperticate sul respiro sociale e sull’attenzione per poveri ed emarginati (a parole) di Francesco. Tutto ciò non sorprende, è in linea con il mood imperante nella politica e nei media in vena di papolatria.
Quello che appare invece fuori luogo è che un presidente laico invochi, per favorire solidarietà e giustizia, il “cambiamento” di “comportamenti diffusi, allontanatisi gravemente da valori spirituali e morali che soli possono ispirare la ricerca di soluzioni sostenibili per i nostri problemi, di prospettive più serene e sicure”. Non solo, ma fa sapere che “grandemente ci sostiene la Chiesa nello svolgimento del suo magistero educativo e del suo quotidiano esercizio pastorale: la Chiesa attraverso i suoi Vescovi, e tra essi, in primis, il Vescovo di Roma, il Santo Padre”. Ammettendo la forte influenza delle gerarchie ecclesiastiche sulla politica e le istituzioni.
Tra Italia e Vaticano, aggiunge il presidente, c’è una “limpida collaborazione per la promozione dell’uomo e per il bene del paese”. Napolitano ricorda che “il principio della libertà religiosa” è “ancor oggi in troppi luoghi negata e brutalmente calpestata”: “consideriamo nostro dovere prenderne le difese ovunque, specie là dove siano colpite la libertà e la vita dei cristiani”. Nessuno nega che vi siano in alcuni stati del mondo forti limitazioni e atti di violenza nei confronti dei cristiani, ma appare fuori luogo questa corsia preferenziale nei loro confronti così solennemente espressa dal capo dello Stato. Piuttosto, un presidente dovrebbe impegnarsi a garantire la libertà di credere e di non credere per tutti, anche in Italia, dove manca una concreta parità e dove la religione cattolica viene privilegiata.
Come accaduto platealmente il Venti Settembre 2010 durante la commemorazione ufficiale a Porta Pia, quando una delegazione Uaar tra il pubblico venne bloccata dalla Digos e schedata. Proprio in quell’occasione la piazza venne monopolizzata dal cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato vaticano, che tenne un discorso imbarazzante. L’Uaar aveva poi scritto al presidente Napolitano, per denunciare il trattamento discriminatorio subito e l’inopportuno favoritismo nei confronti della Chiesa. Senza ricevere alcun cenno di risposta.
D’altronde lo stesso Napolitano ha ricordato come “il rapporto tra Stato e Chiesa cattolica in Italia non è qualcosa di freddamente istituzionale ma qualcosa di profondamente vissuto, e cresciuto, sempre di più, parallelamente al dialogo interreligioso e al dialogo tra credenti e non credenti”. Dove sia il dialogo con i non credenti, non è dato sapere: a meno che non si voglia parlare del Cortile dei Gentili, che già si è rivelato comunque il solito strumento per tentare la conversione degli increduli e una platea dove hanno spazio più che altro oratori arrendevoli verso la Chiesa.
È preoccupante questa continua deriva clericale da parte delle massime istituzioni italiani nei confronti di un papa, che fino a prova contraria era e resta il massimo esponente di una confessione religiosa e un capo di stato estero: in entrambi i casi, una figura che non può rappresentare il popolo italiano. Eppure, chi invece rappresenta il popolo italiano gli si rivolge come un vassallo a un re, come un signorotto locale al Re Sole. Le parole di Napolitano non sembrano affatto quelle di un capo di stato laico ed evidenziano perfettamente il provincialismo della nostra classe dirigente. E questo è un problema che non si limita purtroppo alla sola laicità.
La redazione
Non so a voi ma a me girano gli zebedei sui dotti deferenti.
A me viene da vomitare.
Io concordato era fascista nel 29′, poi é stato rinnovato negli anni ottanta. Mordetevi pure la mani. E’ stato uno spettacolo meraviglioso vedere l’anticlericale Bonino dal papa, e pure vestita di scuro !!!
E’ stato uno spettacolo meraviglioso vedere l’anticlericale Bonino dal papa, e pure vestita di scuro !!!
Ognuno gode a modo suo,il problema non
è l’esistenza di dio poichè il mio non credere non
porta niente a te ed il tuo credere non porta niente a me.
Non pensi che tutto il “movimento” giri intorno
ai tanto cari baiocchi? E’ solo una questioni di soldi caro Giusy,
solo soldi.L’anticlericalismo esiste solamente nella tua testa.
Caro Giuy se tu credi,vivi questo sentimento nel tuo intimo,
il padre eterno non ha bisogno di spettacoli meravigliosi ma
li crea tipo terremoto e tsunami e se poi qualcuno si salva
è pure un miracolo.
Nelle perverse fantasia di giusi viene sodomizzato da una binetti in cilicio anziché con la guepierre.
Di scuro perchè a lutto, è morta impiccata la dignità
Ma se manco sai dove stanno gli apostrofi, giuseppe.
“E’ stato uno spettacolo meraviglioso vedere l’anticlericale Bonino dal papa, e pure vestita di scuro !!!”
Ti avrei concesso un pizzico di soddisfazione da stadio se gli avesse baciato la mano, ma non credo sia avvenuto, quindi ti ecciti per un vestito scuro, che magari aveva messo il giorno prima per andare a cena, ti basta poco per gasarti, attento che con tutta questa foga l’eiaculazione precoce è dietro l’angolo…
Che è come dire che sicché il dire “vincere e….” (non lo dirò mai!) era uno slogan durante il ventennio usarlo ora non ha più quella colorazione.
Che genio…
Il saluto fascista era fascista nel ’29 e adesso no? Pirla.
Bonino era vestita di scuro ma non velata come è accaduto per mogli di ministri precedenti (e’ appena il caso di ricordare la signora isabella rauti moglie dell’EX sindaco di Roma velata dalla testa ai piedi in stile preconciliare)
Comunqe, quello che trovo veramente grave e incredibile è che si continuino a ‘è napolitano non si chiamano più di Stato) in chiesa . come anche successo ieri celebrare funerali solenni in chiesa come è successo anche ieri http://liberelaiche.wordpress.com/2013/06/10/non-per-tutti/
Tempesta magnetica sul post? 😉
Sicuro che non fosse vestita a lutto?
Avendo a che fare con voi crociati il lutto è d’obbligo.
@giuseppe
L’anticlericale Bonino non è la prima volta che viene accolta dal Papa. Accaddè anche con GP2, in occasione della moratoria sulla pena di morte.
Non trovi buffo che un satanasso anticlericale abortista sostenitrice della “cultura della morte” (!) come Emma Bonino, sia finita con il dover andare a sollecitare un Papa cattolico “santo subito” e massimo rappresentante difensore della “vita sin dal suo concepimento”, sull’abolizione della pena di morte a livello globale!? 😉
Perchè per me fù quello uno spettacolo meraviglioso, che ha evidenziato fino all’inverosimile la vostra ipocrisia.
”Accaddè” non te lo perdono… no! 🙂 …e nemmeno ”fù” … oihbò!
E i discorsi tenuti dal papa e dal presidente sono stati di alto profilo civile. Ma l’uaar non puo’ capire. Il pregiudizio é duro a morire e acceca la ragione.
Curioso che tali discorsi “di alto valore civile” siano sempre a senso unico, con il rappresentante italiano che esprime la sua sottomissione al Papa e mai il contrario. Curioso come le stesse parole, se riferite ad un altro capo di stato, diciamo della Cina, e sostituendo “comunismo” a “cattolicesimo”, assumano un significato che verrebbe universalmente ritenuto riprovevole da parte di un capo di stato, ma se usato per il Papa(e solo per lui, che verso il capo di qualsiasi altra religione un simile tono ti avrebbe fatto gridare allo scandalo) allora ogni sottomissione e’ lecita…
L’unica cosa che acceca la ragione è la fede.
Ciao a tutti
la fede quando diventa fanatismo, ogni tipo di fede ……
@engy
Non attacca 😉
Trovo che il barboncino del piano di sotto riesca in discorsi di profilo civile ampiamente superiore.
Be’, non “trovo”, piuttosto “è evidente”.
Proprio tu parli di ragione, pezzo di un ritardato mentale!
@giuseppe
E tu ce ne dai dimostrazione ogni volta scrivendo.
A parole sarete voi……quando era vescovo di Buenos Aires è stato vicino ai poveri con i fatti e ha denunciato pubblicamente (mettendoci la faccia e collaborando con associaizioni laiche guidate anche da atei) le ditte “schiaviste” e gli spacciatori di droga. E questo con la religione non c’entra niente
A parte il fatto che l’ambiguità su altre tematiche soppianta il passato argentino, non c’entra niente neanche con la tematica in questione. Quindi?
” E che l’Italia deve attingere “con fiducia e creatività dalla sua ricchissima tradizione cristiana e dagli esempi dei suoi santi patroni Francesco d’Assisi” “:shock:
Da notare che Francesco d’Assisi era volontariamente poverissimo, mentre la chiesa cattolica è probabilmente la multinazionale della truffa più ricca del mondo.
”… E che l’Italia deve attingere “con fiducia e creatività dalla sua ricchissima
tradizione cristiana e dagli esempi dei suoi santi patroni Francesco d’Assisi…”
Che tradotto per il popolino belante significa: ”Ce la stiamo facendo addosso
per il terrore che qualcuno alzi la testa e in questo periodo di crisi sfasci tutto,
quindi pregate e dormite… ronf ronf… amen!”
Appunto. I governi che si sono susseguiti in questi anni hanno attinto dall’esempio di Francesco d’Assisi per affamare i cittadini. Non l’avevi capito che se aumentano le tasse è per farti avvicinare alla purezza del messaggio divino?
Quando mi è capitato di venire in Italia da turista, la figura di Francesco d’ Assisi mi era abbastanza simpatica . Col passare del tempo è riflettendoci sopra, mi è apparso sempre piu come quella dell’ ” idiota utile “, il quale ha spazzato via tutti movimenti di riforma allora in atto, pronando la sottomissione al ” Padrone ” ossia la Chiesa di Roma .
Franco Zefirelli ( nonostante sia ben conosciuto per il suo bigottismo ) nel suo film-cartolina ” Fratello sole ..etc ” in una scena finale dove Francesco incontra il Papa e suoi cardinali, fa dire ad uno di questi ultimi con sorriso furbastro” Lasciatelo fare, forse sara lui che fara tornare il popolino verso di noi “
Se non sbaglio, gli fa anche dire: “ci tiene buoni i poveri”.
S. Grassino
Si, è vero . Sono tantissimi anni che ho visto questo film …
E queste ultime parole mi avevano stupito dalla parte di Zefirelli …
Dialogo della foto:
Papa (ufficiale): Esto che le do en dono es uno dei prepuzios de Gesù, puedo regalarglielo porchè tanto nei magazinos della Santa Siede ne tenemos a tonnellades.
Presidente: Ammazza però per essere quello di un neonato.
Papa (ufficiale): Esto espiegherebbe porchè la Magdalena gle era tanto devota.
Segretario (fuori campo): Sua Santità!!!
Qualcuno ha spiegato al vecchio malvissuto del Quirinale che leccare il vaticano non paga più (cfr elezioni a Roma)?
Non illuderti: continuerà a leccare.
Se la gode alla grande recitare la parte del venerato padre della patria, tra salamelecchi e smancerie tra vecchiardi ricchi e riveriti. Nel dubbio, da finto ateo spera magari in un posticino lassù…
si vede che ha ancora più favori da ripagare che da chiedere….
Intanto, oggi, proprio a Roma, la “feconda collaborazione con la chiesa” ha portato Alemanno a prendersi una bastonata senza precedenti !!!
Prima o poi, i politici dovranno prendere atto che le fortune del voto parrocchiale appartengono ad un tempo ormani lontanto !
stavo pensando proprio questo, tutti questi voti la chiesa non li sposta piu’,nelle scorse elezioni l’udc e’ stata seppellita, a bologna hanno preso le mazzate nel referendum, e Aledanno ha preso una batosta memorabile nonostante l’aiuto del vaticano, quando incominceranno a pensare che smettere di leccare le pantofole sia ancora utile?
Quando si vuole parlare di qualcosa ma senza usare il senso critico è solo retorica, propaganda. Da un presidente della Repubblica mi aspetterei di sentir parlare di diritti, di valori democratici, non di sentire tanta retorica.
Bella bastonata anche a Treviso.
Chissà se il fiume di denaro che il comune riversava sulle parrocchie e
sugli oratori continuerà?
È in risposta a Tommaso.
(Mi sembra che ci siano problemi con l’apparizione dei messaggi, quando ho postato Tommaso appariva come ultimo)
Quando Berlinguer uscì con la sua nota interbista sulla questione morale il Napolitano Giorgio intervenne con una forte critica alla posizione assunta dal segretario del Pci, sostenendo che tale presa di posizione avrebbe di fatto impedito … di fare politica.
Ora ha solo messo in pratica la sua posizione.
Ho visto in televisione la lettura degli interventi (ripeto lettura), risultavano tutto meno che spontanei e sinceri da entrambe le parti, erano costruiti a tavolino.
Altro che “alto profilo”, ma squallore, squallore, squallore.
In quanto alla sora Emma non mi stupisco, i vecchi professionisti dell’antipolitica sanno essere, se gli conviene, più realisti del re!
Nightshade90 scrive:
lunedì 10 giugno 2013 alle 16:53
Curioso che tali discorsi “di alto valore civile” siano sempre a senso unico, con il rappresentante italiano che esprime la sua sottomissione al Papa e mai il contrario.
Non c’é stato nessun atto di sottomissione, se non nella tua fantasia molto malata. Si é trattato di un incontro cordiale, civile, rispettoso dei ruoli di ognuno. Che piaccia o no, non si puo’ negare alla chiesa di rappresentare una larga parte del popolo italiano e della sua storia, anche la più luminosa. Il problema é in voi, nel vostro cieco anticlericalismo, nella vostra intolleranza verso il cattolicesimo, nei vostri pregiudizi conditi di ignoranza e saccenza, nella vostra boria di essere più intelligenti, razionali e scientifici di tutti gli uomini della terra. Il tutto con una assoluta ignoranza del senso del fatto religioso nella antrolpologia e nella storia. Insomma, il massimo della mediocrità, intellettuale e morale.
@ giuseppe
Non così tanto giuseppe, solo più di te. Sicuramente.
@giuseppe
A parte il fatto che non c’entra con l’argomento in questione, possiamo discuterne quando vuoi, te l’ho già detto.
Larga non vuol dire maggior parte. E in ogni caso, una rappresentanza maggioritaria non è giusta di per sé. Però, quando ti fa comodo, siete la maggioranza, quando devi lamentarti, siete perseguitati. Ipocrita e incoerente.
No, è stato il solito lecchinaggio.
No, mai fatto. Ma tu ti dimostri inferiore. Regolati di conseguenza.
I tuoi commenti. Come sempre.
giuseppe, quando Napolitano farà altrettante visite a San Marino o l’argentino schioderà il posteriore per andare in Quirinale potrai essere preso in considerazione.
E la chiesa rappresenta una parte di italiani come la Manzotin rappresenta una parte di consumatori.
Il resto del tuo intervento è culto della spazzatura.
Con l’ultimo censimento avete accuratamente evitato, come è stato fatto in altre nazioni, di verificare a quanto ammonti questa “larga maggioranza”. Sarebbe interessante verificare questa adesione con dati veri e non millantati, ma ovviamente è meglio non farlo.
Sarebbe interessante anche indagare, come si fa in altre nazioni, su quanti dei presunti fedeli concordino con le loro gerarchie e vi si riconoscano.
Ma anche questo vi conviene non farlo perchè scoprireste che le caste intrallazzano tra loro al di sopra delle teste degli italiani.
Nella vicina cattolica Austria era risultato che solo il 10% dei fedeli cattolici austriaci si riconosceva nel papa.
Aggiungo anche che i risultati della “luminosa storia italiana” sono sotto gli occhi di tutti. Non pensa che sarebbe meglio cambiare registro anzichè riproporre il vecchio modello perdente?
Giuseppe , per la storia clicca su http://www.alateus.it,poi fammi
sapere.
come no, nessuna sottomissione. infatti è normale che un capo di stato dica ad un altro quanto sia importante il suo intervento nelle questioni interne del primo stato, come tale intervento non sia “semplicemente instituzionale” ma qualcosa di “profondamente sentito” e che auspichi che questa intromissione sia il più possibile profonda e prolungata nel tempo.
talmente normale che mi viene da chiedermi perchè il papa nopn chieda cose simili a sua volta al capo di stato italiano: di interferire con le questioni di governo interne al vaticano, magari facendosi dire quali leggi il papa deve abrogare o istituire.
o direttamente, visto che napolitano non ha semplicemente rivolto tale invito ad un capo di stato, ma addirittura ad una intera religione, perchè il papa (sempre capo di tale religione) non chieda a sua volta allo stato italiano di intervenire nella gestione di tale religione, tipo facendosi dire quali dogmi sono da fare e quali no, se è giusto estendere il sacerdozio alle donne o no, se è giunta l’ora di aprire il sacerdozio ai gay o no (tanto per la chiesa è solo la sodomia da condannare, non l’essere gay, ed un sacerdote è chiamato comunque alla castità…)….
ma stranamente questo non succede, è una “richiesta” tutta a senso unico. e i vari cattotroll come giusy si scandalizzerebbero se accadesse in senso inverso. evidentemente è proprio una sottomissione…
Non so se vi è capitato di ascoltare Rai I sabato mattina …
Ore 11.00 – Edizione straordinaria del Giornale radio ….
Stavo guidando e ho messo la radio piu forte… Cosa il motivo di questa ” edizione straordinaria ” ???
” E-di-zione-stra-or-di-na-ria….un-e-ven-to-ecce-zio-nale…. !! Oggi per la prima volta del suo pontificato, Papa Francesco incontra un capo di stato !!! ”
Spento la radio con la rabbia adosso di sentirsi sempre trattati da defficienti… !!
Stefano scrive:
martedì 11 giugno 2013 alle 9:56
@ giuseppe
nella vostra boria di essere più intelligenti, razionali e scientifici di tutti gli uomini della terra
Non così tanto giuseppe, solo più di te. Sicuramente.
Bravo, bravo, forza ! Contento ? Ogni tanto pensa qualcosa di reale e di sensato.
@giuseppe
Provaci tu. Giusto per cambiare registro, ogni tanto.
@ giuseppe
giuseppe quel che ho scritto l’ho scritto proprio perché è reale e sensato…
E proprio per questo non sei d’accordo.
Ma alla fine la Bonino cosa avrebbe dovuto fare? sputare in un occhio o dare un calcio in una gamba al papa?
oppure non andare? siete sicuri sicuri che, al suo posto, voi avreste fatto chissà quali cose?
A parte le battute, scusate ma mi sembra – di sicuro sbaglio – che tutte le vostre iniziative, che nella sostanza – libertà di pensiero, rispetto, non discriminazioni – spesso condivido, siano mosse da un certo fanatismo, speculare a quello religioso, dunque da un atteggiamento che assomiglia all’ odio . Questo anche dopo aver letto molti dei commenti …
Sai, fosse una questione puramente diplomatica non ci sarebbe nulla da dire. Il fatto è che è il solito salamelecco.
@engy
Per esempio andare e parlare di tematiche tipo i diritti delle donne nel mondo e in Italia? Per esempio dire qualcosa di intelligente, come ministro degli esteri, sul rispetto della sovranità nazionale italiana da parte di uno Stato estero (il Vaticano) che crede bene di poter dire al nostro parlamento come legiferare? Vista l’assenza del ministro per le pari oppurtunità, avrebbe potuto spendere lei qualche parola sulla necessità di laicità in Italia? Sai, a volte anche nel rispetto dei protocolli diplomatici (che vengono ampiamente travalicati in occasioni di incontri con i sommi porporati) si può riuscire a farsi valere. Fermo restando che tali protocolli diplomatici vengono rispettati un po’ alla membro canino. Giusto per citare un esempio, qualche anno fa (mi sembra fosse il 2010) venne in visita a Roma il presidente boliviano Morales. Ascoltai la sua conferenza all’università. Bene, fece scalpore (ovviamente non per i media mainstream) che NESSUNO si prese la briga di accoglierlo come si fa solitamente con i capi di Stato. Mi sembra che anche i protocolli abbiano una loro “interpretabilità” tipo le barzelette del Berlusca.
Per esempio, al suo posto avrei messo un abito color zafferano.
E vediamo se avrebbero avuto il coraggio di rimandarla indietro!
Imporre un certo vestiario è da tirannelli da basso impero,
e stupıdı i nostri rappresentanti che si adeguano; tenendo
conto che non si sarebbero presentati in maniche di camicia.
Ciao Engy
Vedi, a forza di stare in un ambiente dove la religione è omnipresente, uno come te trova giustissimo le continue visite ” ufficiali ” del Papa in Italia e vice-versa . Per me cresciuto in Francia, vedo la facenda in un modo molto diverso . Diversi capi di stato francesi sono venuti in visita di stato in Italia ma non è che tutte le volte sono andati a fare una visita al Vaticano . Quando i papi si sono espressi in modo non gradito da diversi governi francesi, loro hanno replicato e in modo anche duro .
Per esempio, quando Chirac prese la decisione di nuovi sperimenti nucleari nel Pacifico, esso fu aspramente criticato da G.P. II . Immediata la replica secca e dura di Chirac ( cattolico praticante ) che fece sapere al Pontefice che lui e il suo governo avrebbero disertato le messe domenicali e che sarebbero le loro moglie a pregare ( con una punta di ironia.. )” per il saluto delle loro anime”…
Napoletano, ( il quale sarebbe ateo e non cattolicco praticante come Chirac ) potrebbe avitare tutti questi continui salamelecchi, questo in nome della dignita dell’ Italia ….
Gerard, Diocleziano e Faber, ciao a voi.
Buone le vostre risposte e ho imparato che un abito color zafferano non sarebbe stato ammesso. Assurdo se è vero.
Anni fa anch’io avevo avuto da dire, all’entrata di S. Pietro, perchè non volevano far entrare mio figlio, di 13 anni, in bermuda!
Ogni posizione è legittima.
Certo che, personalmente, di persone di carattere (di carattere, non arroganti e incivili) ne conosco poche e io non ne faccio parte di sicuro.
Per questo motivo scherzavo sullo sputo in un occhio o cose simili.
@Diocleziano: non sarebbe meglio per te chiamarti Iocleziano? :-))
Engy, e ciao anche a te.
Non ho detto che un abito color zafferano non sarebbe stato ammesso, ma che la Bonino avrebbe dovuto vestirsi, elegantemente, ma come gli pareva.
Sui bermuda sarei cauto: ne ho visti di quelli che sarebbero stati indecenti anche nelle più malfamate osterie di Caracas… 😉
Iocleziano… naaa! Il mio nome vero è Claudio: Dio per gli amici… 😉
siamo ritornati indietro di duecento anni con re giorgio e papa francesco ! W l’italia !!!!!
Napolitano è stato un pessimo comunista (e questo riguarda solo gli iscritti e votanti di quel partito di allora) e un Presidente della Repubblica non adatto al suo ruolo (fatto questo che riguarda tutti noi).
Alla fine, il famoso baciapile Scalfaro, si è dimostrato molto più serio, laico e costituzionalista di questo attuale presidente così come la DC era meno prona al clero dei pentiti del PD.
sicuramente Napolitano è colto, ed è ossequioso nei confronti della chiesa. Quindi… è un dotto deferente? (dopo ‘sta battuta mi sa che deferite me: alla corte marziale) 😆
Assolutamente d’accordo. Infatti avevo suggerito di dare a Napolitano il primo posto nella classifica della clericalata settimanale, anche se nel suo caso purtroppo si tratta di un atteggiamento costante. Qualcuno informi Giuseppe che l’abito nero per le signore è prescritto dal protocollo per le visite ufficiali in Vaticano, dunque la Bonino ha semplicemente rispettato una norma protocollare, non ha aderito alla religione cattolica.
Piuttosto, leggo che Bergoglio ha appena affermato che la Chiesa o è povera o non è: poichè non è povera, cosa dobbiamo concludere ?
”… cosa dobbiamo concludere ?…”
Che dobbiamo preoccuparci. Se con 300 miliardi euro e un quarto del patrimonio immobiliare del paese, la chiesa si considera povera, aspettiamoci il peggio.
Già, la cosa ha divertito anche me… “Pietro non aveva un conto corrente”, mentre Francesco ha addirittura una banca 🙂
Comunque lui è l’imperatore, se la banca non va bene che la chiuda, cosa aspetta? 😆
Eh eh un papa che scapoccia e decide di devolvere tutto il patrimonio della CCAR ai poveri (prima di avere qualche inspiegabile malore) sarebbe una scena da vedere 😀
in tal caso prima che l’idea possa passare dalla mente alla bocca (o, nel migliore dei casi, dall’interno delle stanze vaticane all’esterno) troverebbe un caffè corretto al cianuro ad interrompere il percorso.
Ma il papa e il presidente (minuscoli entrambi) ricordano che l’uno è scomunicato e l’altro a capo dell’ “agenzia” che ha emesso il provvedimento di scomunica? Se sì, direi che tengono un comportamento da campioni di opportunismo ipocrita e doppio. Se no, direi che sono due pifferi fatti e conclamati. Siccome dubito che due pifferi possano arrivare dove sono arrivati costori, propendo per l’ipotesi che nel loro comportamento c’è un dolo che più dolo non si può.
O il papa provvede a revocare la scomunica del suo predecessore, motivando il nuovo provvedimento e sconfessando di fatto la presunta infallibilità dei papi, o dovrebbe rifiutarsi di ricevere Napolitano.
Napolitano stesso, per coerenza e dignità, dovrebbe ignorare l’ “agenzia” che ha insultato lui e tutti quelli che, ai tempi, sostenevano le sue stesse posizioni. Oppure dovrebbe rinnegare apertamente il suo operato e scusarsi per le azioni del passato che, evidentemente, considera un errore.
Non vedo altre strade che salvaguardino la dignità dei due personaggi e di tutti coloro che son costretti a subirli. Questo, ovviamente, in un mondo ideale… Se invece riconoscono che il mondo non deve conformarsi ad alcun ideale, che la smettano di triturarci… l’anima con le loro (peraltro costosissime) comparsate.
Quando circa 3 mesi fa il sig Bergoglio è stato eletto – da una conventicola di vecchi in buona parte ai limiti (superiori) dell’età della ragione – vescovo di Roma o vicario di dio, qualunque cosa queste nebulose espressioni possano significare, l’intero popolo italiano è stato preso da un dolce e tenace rincoglionimento, incurante di non avere soldi, lavoro, un governo, un programma politico, una credibilità internazionale.
Allora ho esortato le persone di buon senso di dar tempo a Bergoglio di provare coi fatti le aspettative di cui – sulla base di frasi e simboli ben poco significativi – era stato caricato.
A 3 mesi di distanza non mi pare che abbia fatto molto per dare una immagine diversa della chiesa.
Ricordo che 35 anni fa la provvidenza divina o la previdenza curiale dopo solo un mese hanno fatto fuori dopo un solo mese qualcuno che aveva espresso intenzioni di cambiamento molto più drastiche.
mario
hai le prove del fatto che il sig. Luciani sia stato ammazzato?
Non ne ho le prove, ed infatti nel mio post non ho affermato che sia stato ucciso dalla curia; è solo un’ipotesi, avvalorata anche dalle molte incongruenze nei fatti della sua morte nelle relazioni ufficiali della chiesa.
Non credo comunque che il sig Bergoglio corra tali rischi.
mario
J&B non corre nessun pericolo, sta facendo il buffone ad uso e consumo del popolo, mica pensa davvero di impoverire la chiesa. Ha detto «Pietro non aveva un conto in banca» e questo basta a tranquillizzare i boccaloni nella piazza, che forse si vergognano un po’ perché loro un conto in banca ce l’hanno, magari in rosso, ma ce l’hanno. Questo ciarlatano mi fa rimpiangere Fester16 che, pur nella sua maestosa inadeguatezza magistralmente incomprensibile, era prevedibile e controllabile. Il tanghéro argentino vuol far presa ai più bassi livelli del patetico con le sue smancerie da commediante.
Dopo solo un mese
Scusate la ripetizione
mario