Dopo Milano, Bologna e Cagliari la campagna di sensibilizzazione dell’Uaar ‘Viviamo bene senza D‘ arriva anche a Bari e Ancona.
A Bari la campagna è stata presentata il 15 giugno e i 6×3 sono stati affissi in 18 postazioni. Anche l’edizione barese di Repubblica ha dedicato una gallerie ai manifesti, come già avvenuto per Bologna. Da segnalare la presenza dei manifesti a Cagliari. I megaposter dell’associazione sono appena arrivati ad Ancona e provincia (Osimo, Senigallia, Jesi, Filottrano).
Lo scopo della campagna è ricordare che anche in Italia esistono milioni di sereni non credenti che vanno presi in considerazione e i cui diritti vanno tutelati, nonché mettere al centro l’esigenza di laicità rispetto alle ingerenze religiose. Spesso infatti gli atei e gli agnostici sono oggetto di discriminazioni e di pregiudizi negativi, che hanno ripercussioni sociali e politiche. Lungi da essere una campagna “egoistica” (come potrebbe? È promossa da una associazione di atei e agnostici), l’intento è quello di rivendicare la ricchezza di una vita libera da dogmi e religioni, all’insegna della responsabilità e della coscienza critica. La campagna andrà avanti, con affissioni in altre città nelle prossime settimane: vi terremo aggiornati.
La redazione
Francamente non vedo perchè mettersi in competizione .
La società a cui (ovviamente sempre secondo me) sarebbe bene aspirare è quella dove ognuno crede a quello che vuole (del resto le idee si possono anche cambiare) e si hanno pari diritti. Si chiamerebbe Paese laico.
@ Tiziana
Non vedo competizioni, semplicemente un’affermazione di verità.
E la presa di posizione di un’organizzazione contro possibili discriminazioni.
Non un modo di competete, ripeto, piuttosto di farsi conoscere.
concordo, nessuna competizione
sì invece a una campagna come questao, di promozione sociale e di difesa dei diritti di atei e agnostici, troppo spesso dimenticati, discriminati, fatti oggetti di campagne denigratorie sui mezzi di informazione (es: “disabili del cuore”, su RAI1)
Sono d’accordo con Roberto. Nessuna competizione, però campagne pubblicitarie della nostra associazione sono necessarie e non possono fare altro che bene. Bene all’associazione perché si promuove e di conseguenza bene alla diffusione delle teorie atee ed agnostiche (punto questo inserito nello statuto), inoltre bene anche a tanti potenziali atei e/o atei-iscritti che spesso NON conoscendo l’esistenza di associazioni come la nostra, le sue iniziative ecc, finiscono per subire una vita rassegnata fatta di prevaricazioni, mentre già solo il far parte di una realtà come questa apre nuove prospettive… insomma la gente può smettere di subire e reagire solo associandosi. Porto il mio esempio: prima di associarmi non ero a conoscenza di tanti miei diritti, ora lo sono… certo ancora moltissimi miei diritti in quanto ateo vengono sistematicamente calpestati, ma io mi oppongo come posso, mi sono sbattezzato e sono contento di essere -da anni- parte di una grande “famiglia” che agisce in quel senso, in quello cioè dell’affermazione dei miei (nostri) elementari diritti. Scusate ho scritto fi fretta non fate molto caso alla punteggiatura ed alla forma
la verità poi, un termine veramente religioso. Comunque libera ovviamente l’uaar di fare quel chge crede, io la trovo una campagna inutile. Per dire, avrei speso i soldi per fare una campagna sull’ora FACOLTATIVA di religione fuori dall’orario scolastico. Comunque, credo che la diferenza sia nell’educazione. Io sono stat aeducata a non pormi il problema.
@ Tiziana
Per niente.
Non sono un relativista.
Quindi si, la verità: come stanno le cose. Con annessi metodi per stabilire in modo attendibile come stanno.
E proprio per questo la verità è quanto più lontana possible dalle religioni.
sai la verità, esattamente come dicono i religiosi., io pensavo che i laici coltivassero il dubbio
@ Tiziana
Tiziana il fatto che se esci di casa senza ombrello quando piove ti bagni è un fatto.
E deriva dall’induzione. Quindi teoricamente non è “vero”. Teoricamente tu potresti avere il dubbio che domani uscendo di casa senza ombrello mentre piove non ti bagnerai. Sei disposta a scommettere la casa che domani uscendo senza ombrello mentre piove non ti bagnerai?
Il dubbio è una cosa seria non un gioco di parole. Men che meno un mantra da new age….
Se hai capito cosa ho scritto, qui e prima, capirai cosa signifca utilizzare strumenti attendibili per ottenere conoscenze attendibili, che parte ha il dubbio in questo e che parte abbia la verità nelle religioni.
Un’affermazione di verità per essere di qualche utilità deve specificare in che caso non lo è. Ti sarei grata tu mi facessi sapere quare “verità” religiosa prevede questa clasusola. E ancora, quale dubbio religioso ha la possibilità di sfociare nella conferma di un’idea o nel suo rigetto.
Cosa che avviene esattamente per ragione e scienza. Il dubbio sta nella ricerca e nella disponibiltà a rivedere alla luce di nuova evidenza non nell’astenersi dal dire come stanno le cose alla luce di tutte le conoscenze attendibili a disposizione.
@Stefano
Va bene se volete fare di Dio il centro della vostra vita è una libertà che nessuno vieta. Certamente non io che però ritengo inutile il discorso
@ Tiziana
Non capisco per quale motivo dire che omeopatia, tarocchi, rapimenti alieni sono stupidaggini voglia dire “metterli al centro della propria vita”.
E non capisco perché ad altre irrazionalità – invece – si debba lasciare zona franca.
E nemmeno capisco come per chi insegna correggere errori significhi fare attività inutile. Farebbe meglio a lasciar perdere.
Vabbé….
Competizione? Forse, forse… Ma anche se lo fosse, non vedrei perché non farla.
Però sarebbe più giusto chiamarla “informazione”, se la si paragona alla “disinformazione” che fa la chiesa.
Tiziana,
avresti ragione se vivessimo in un mondo perfetto, ma viviamo nel mondo reale dove c’è una chiesa parassitaria e prevaricatrice. In un mondo perfetto non saremmo nemmeno qui a scrivere e confrontarci. Se nessuno si mettesse in competizione non ci sarebbero referendum e nemmeno votazioni. L’UAAR potrebbe anche scegliere di non mettersi in competizione, ma sta pur sicura che dall’altra parte non si fermano mai di trescare per i loro interessi. Quindi facciamo come i leoni nel mattino africano…
Diocleziano
per quanto non credente pensavo che Dio fosse una cosa e la Chiesa unaltra
@ Tiziana
Ti pare che “dio” o “gli dei” sia qualcosa di diverso da ciò che ogni chiesa si inventa? O ti pare che ciascuna chiesa non trovi legittimazione dal dio che si è inventata?
E, ancora, il dio dei filosofi ti pare raccolga chiese?
Tiziana
”…per quanto non credente pensavo che Dio fosse una cosa e la Chiesa un’altra…”
Non era mia intenzione fare un trattato esegetico-teologico sul dualismo chiesa-dio in sette righe di post. Opinione personale: in Italia dio e la chiesa coincidono. Quindi, ssendo pragmatico, attacco la chiesa (che esiste) per annullare dio (che non esiste).
Sempre mia opinione: mi insospettiscono alquanto quei ‘dio’ e ‘chiesa’ con iniziale maiuscola… vabbe’, è maiuscolo anche Babbo Natale… come non detto.
Infatti, vogliono un paese laicista non laico. La campagna é tutta invidia per esorcizzare il malessere di vivere senza Dio. Sotto sotto, il problema brucia.
Credici…
@ giuseppe
giuseppe, quel che brucia, al solito, è il tuo cervello: sei qui a scrivere del tuo malessere per questi cartelloni….
A proposito, tu come stai senza Thor? Brucia?
Errore caro Stefano. Errore. Spiegami come fa a bruciare tutto ciò che non esiste. 🙂 🙂 🙂
@ Stefano Grassino
Ops! Vero!
@ Stefano Grassino
Hai presente la parestesia dell’ “arto fantasma”?
@giuseppe
E tu sei il solito demente. E neanche sotto sotto. 😆
sei banale e irriguardoso.
la mia risposta era per giuseppe
@ giuseppe
Dicci in cosa consista il malessere di vivere senza un personaggio immaginario.
E perché il malessere c’è senza il tuo e non senza quello degli altri.
E chiedi agli altri che ne pensano. E se stanno male senza il tuo come tu stai male senza il loro.
Povero giuseppe, quanto sei messo male…
Dai, giuseppe, canta “Meno male che Silvio c’è”, è il miglior argomento di tutti.
Ma, non sarà che, secondo l’ineccepibile logica del nostro giuseppe, lui prova il malessere di doversi affidare a Dio?
slogan azzeccatissimo
Papa (ufficiale): Milan, Bolonia, Cagliari, Bari, Ancona, por ora, han avuto vida facile, voglio veder quando geungeranno en città como Domodossola.
Segretario: Vedo che ancora non ha capito bene.
Ottimo!!! Ne sono proprio felicissimo!!! 😀
Buona continuazione!!! 😀
P.S.: qualcuno sa per quanto tempo restano esposti i cartelloni? Grazie!
Ci sarebbe stato bene un cartellone anche vicino al Campus Universitario.
Giusto!
Ed anche uno all’entrata dell’ospizio e uno all’entrata dell’ospedale, a monito di coloro che potrebbero morire presto dopo essere stati circuiti da preti, frati, suore e beghine per indurli a lasciare in testamento i loro beni alla chiesa!!!
Sei tremendo 🙂 🙂 🙂
@ Stefano Grassino
No, sono solo cosciente e previdente 😉
Mi riferisco a Bari.
Io a tutte le città 😉
e pure alle magliette.
@ massi
Magliette, ciondoli, berretti… 😉
gmd85 scrive:
mercoledì 19 giugno 2013 alle 13:30
@giuseppe
E tu sei il solito demente. E neanche sotto sotto. 😆
Ti avevo detto che volevo assolutamente ignorarti e tu insisti continuamente nel provocarmi. Segno che stai messo molto male. .Sei proprio un deficiente. Detto questo, riprendo ad ignorarti come prima, lasciandoti solo nei tuoi folli soliloqui.
E non sai mantenere la tua parola. O sei un quaquaraqua o l’unico a cui brucia qualcosa sei tu. Tu sei quello pieno di impegni e d’interessi. Che però sta sempre qui. Chi starebbe messo male?
Segui tu il consiglio che hai dato a Tiziana.
Tiziana scrive:
mercoledì 19 giugno 2013 alle 13:32
sei banale e irriguardoso.
Cosa ho detto di irriguardoso ? Prendi una bella camomilla che ti rilassi.
Beviti una bottiglia di vodka e poi scrivi un commento.
Sono sicuro che ti apprezzeranno tutti di più!
Per lui è indicato un Lacrima Christi con sentore di sacrestia, accompagnato da pani e pesci…
Acc… devo correre al quotidiano sacri-ficio (così piace a Flo) con lo Spaghettoso Mostro Volante!
Purtroppo l’uomo invisibile, da millenni offre a pochi, il controllo di molti. Quei pochi si idolatrano e si fanno santi disseminando il tempo della loro presenza mai discreta, anzi, catalizzatrice di credenti che in loro hanno “bisogno” di credere. Non ci sarà cartellonistica capace di smantellare il vuoto. Assisteremo nostro malgrado a che cercherà sempre le fate nel proprio giardino
Fatalista?
Apprezzo la campagna di informazione ma non mi piace il gioco di parole “DIO – D = IO”. Per i cattolici è troppo facile rispondere che questa è una dimostrazione che gli atei sono egoisti.
Se la leggi come “Senza D non è dio a scegliere della mia vita, sono io” no. Una semplice affermazione di indipendenza dalle fantomatiche benedizioni di una fantomatica entità invisibile e decisamente supponente che si contraddice un giorno sì e l’altro pure. Oppure un semplice modo di dire che non ho bisogno di una D per sapere cosa e giusto, cosa è sbagliato. Non sono altruista solo perchè me lo dice la D. Sono IO che lo decido, non DIO
@ Rester. “Ma di che Sole e Sole mi venite a parlare? Chi l’ha mai visto? Rimaniamo a quello che è solido, si tocca, si vede con i propri occhi !” dissero nella caverna le talpe intelligenti alle talpe sciocche e pecorone.
@Flo
Accostare la sfera materiale, tangibile e sperimentabile, con le credenze… non funziona. 😆
Quanto una talpa ci veda, poi… 😆
Se queste sono agomentazioni per un dialogo intelligente.
Meglio quando scrivi 1000 righe, alemno non ti leggo di pricipio.
Vuoi una risposta terra terra? Le talpe, che il sole esista o non esista:
1)Non parlano, a meno che non siano state operate alle tonsille in modo sbagliato sull’arca
2)Il sole anche volendo non credo riescano a vederlo
E il più importante punto
3)Che ci sia o che non ci sia, a loro non cambia. Sottoterra vivono e sottoterra moriranno, al buio mangiando vermi.
Per passare da talpe a uomini bisogna avere l’intelligenza. E l’intelligenza si sviluppa con l’esperienza. E l’esperienza porta a fare domande. E le domande nel nostro mondo portano alla conoscienza. Se nel vostro portano al rogo, quello sbagliato di mondo è il vostro non il nostro. Gli unici che sentono di non avere il bisogno di farsi domande siete voi.
Ma voi, anche se questo mi suona strano ma è la verità, non siete talpe. Non dovreste essere ciechi, non vivete in un mondo buio e sotterraneo nel quale la presenza o meno del sole non influisce. Voi siete fuori, all’aperto. Se nonostante tutto quando lo vedete pensate “Com’è stato bravo dio a metter su una lampadina per leggere di notte” siete allo stesso livello delle talpe che ne negavano l’esistenza
@ Florenskij
Florenskij ma lei ha assistito al discorso tra talpe?
O ha immaginato pure quello?
Dunque una metafora a supporto di una fantasia, come al solito?
E dove questi vaneggiamenti “toccano” qualcosa di concreto e condivisibile?
Che la talpa ogni tanto in superficie sale e il sole lo vede e lo sente. Da bravo…
@ gmd85
@ Rester
Fuor di metafora mi permetto di far notare che la talpa non ha 10/10 ma ci vede.
E un cerchio giallo luminoso se guarda in su lo vede, anche se piuttosto ehm, “sfocato”.
E comunque, se anche non dovesse vederlo, lo sente, intendo il calore.
Rientrando in metafora, Florenskij non ha azzeccato manco quella…
@Stefano
Anche la Talpa caeca? Ha un foro piccolissimo sulle palpebre, ma non so quanto filtri attraverso. Poi, beh, il buon Flo rimane comunque il buon Flo.
@ gmd85
Treccani:
La t., per la proprietà di avere gli occhi ricoperti da una membrana (pelle), la cui trasparenza permette peraltro all’animale la percezione della luce, era spesso assunta, e lo è tuttora, come termine di similitudine per indicare una vista debole e offuscata.
@Stefano
Ok 🙂