La clericalata della settimana, n. 25: il Ministero per i Beni e le Attività Culturali

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Anzi, ringrazia in anticipo chi le segnalerà eventuali “perle”.

Il primo premio di questa settimana è assegnato al MiBAC:

Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha stanziato decine di milioni di euro l’anno per il restauro di chiese in Abruzzo danneggiate dal sisma del 2009, per il periodo che va dal 2013 al 2021.

Nonostante la Chiesa cattolica già sia lautamente sovvenzionata dall’Otto per Mille.

chiesa-abruzzo

Al secondo posto il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, che invia a tutte le scuole l’invito della Fondazione Sorella Natura per far partecipare 7000 scolari e studenti all’udienza di papa Francesco il prossimo 27 novembre, Giornata per la Custodia del Creato. Una scuola in crisi sempre oggetto delle attenzioni clericali, come dimostra un’interrogazione del Pd alla Camera per chiedere al governo di garantire finanziamenti a favore delle scuole materne private, soprattutto cattoliche.

Al terzo posto Filippo Melchiorre, consigliere comunale di Bari per Fratelli d’Italia, che si è scagliato contro la campagna di sensibilizzazione Uaar “Bene senza D”, etichettandola come un attacco alla libertà religiosa e chiedendone la censura.

Una menzione speciale va al neosindaco di Messina, Renato Accorinti, fedele buddhista, che ha subito promesso la cittadinanza onoraria al Dalai Lama. Ma anche al sindaco di Petrosino (TP), Gaspare Giacalone, che su Facebook a nome del comune fa gli auguri a “uno dei suoi frutti migliori”: “un nuovo prete in jeans”, don Davide Chirco.

La redazione

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37 commenti

Francesco

Er Profeta: A “custodia” der Creato? Ma deve esse gigantesca.
Cherubino: Come sempre hai capito tutto ar volo.

fab

Fatico a considerare quella di Accorinti una clericalata; fra l’altro, dubito che alla chiesa possa essere piaciuta.
Invece, costruire chiese invece che portar via macerie è davvero la quintessenza della religiosità; resta da capire come l’umanità abbia potuto arrivare a questo punto di idiozia senza estinguersi.

Francesco S.

A me quella di Renato Accorinti più che una clericalata mi sembra la battuta di un uomo un po’ eccentrico, mi ricorda in padre hippy di Darma della serie Dharma & Greg, è innocuo.

In realtà sulla questione delle chiese in Abruzzo bisogna vedere quali effettivamente hanno un valore storico e artistico, ce ne sono alcune risalenti al medioevo.

Quindi al primo posto ci metto il Ministero dell’istruzione, come clericalata oggettiva, l’altra va indagata prima di dire se è clericalata.

DucaLamberti74

—–
og­get­to del­le at­ten­zio­ni cle­ri­ca­li, come di­mo­stra un’in­ter­ro­ga­zio­ne del Pd alla Ca­me­ra per chie­de­re al go­ver­no di ga­ran­ti­re fi­nan­zia­men­ti a fa­vo­re del­le scuo­le ma­ter­ne pri­va­te, so­prat­tut­to cat­to­li­che.
——

Lo so che è triste ripetersi…ma cosa dire … il piddì (meno elle) è proprio un partito di sinistra …

semmai dovrebbe chiamarsi piddìccì_con_seconda_i (PD + DC + PCI = PDCI) 🙂

Ed ora..

TRE
DUE
UNO
🙂 🙂 🙂

Evvaii con il coro dei mugugnanti del forum…scatenatevi contro il movimento massonico braccio politico degli illuminati ed al soldo dei rettiliani di alfa draconis … il M5S (il male assoluto che ha colpito l’Italia ..map er fortuna gli elettori italioti stanno tornando a votare piddì per la gioia di preti ed ex-comunisti tutti insieme .-) ).

DucaLamberti74

faidate

Forse il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca può definire in modo inequivocabile cosa intenda per Creato, in modo che si possa contribuire anche da parte atea.

DucaLamberti74

@Giuliano:

#) Al massimo due legislature …e poi ti ritiri a vita privata.
#) Se fai il politico lo devi fare come servizio civile verso i cittadini.
#) NON si possono accumulare cariche politiche.

Principi e punti fermi del M5S in cui si evidenzia chiariamente il fascismo, la xenofobia e l’assenzia di democrazia interna.

Del resto finchè il popolino italiota continuerà a votare il piddì…questo ed altri casi simili saranno all’ordine del giorno.

DucaLamberti74

Francesco S.

In realtà mi risulta che vale per sindaci per città al di sopra di un certo numero di abitanti e per i giudici. Quindi se è sindaco di un piccolo comune dal punto di vista della legge è in regola, come faccia poi a fare entrambe le cose bisognerebbe chiederglielo.

Giuliano

Avevo messo il link del Comune così che si evincessero i dati. La legge scatta per i comuni oltre i 5.000 abitanti e Roncade ne fa 14.000.

Laico "laicista"

Il Dalai Lama mi è simpatico, ha rinunciato a ogni rivendicazione di potere temporale, il suo sogno è il Tibet indipendente ma senza più governo religioso, anche se probabilmente la teocrazia ci sarebbe ancora senza la violenta invasione cinese (la Cina è forse molto ma molto peggio del sistema lamaistico).
Il Papa, che anche lui governerebbe lo stato pontificio senza la breccia di porta pia, invece è ben lungi dal rinunciare ai concordati e al possesso del microstato Vaticano.

Federix

Visto che anche in tempi di crisi economica nera dello stato e dei cittadini i politici continuano a foraggiare la più ricca multinazionale della truffa, mi chiedo se per farli smettere occorra proprio una colossale rivolta di massa…
O meglio, cambio domanda: quanti soldi i politici dovranno ancora regalare alla chiesa, prima che la gente si spazientisca al punto di rincorrerli in massa uno ad uno per gettarli a mare, oppure, spinta dalla fame, per mangiarseli tutti allo spiedo?

Diocleziano

Letta ha ottenuto un miliardo e mezzo di finanziamenti dall’Europa: la stessa cifra viene buttata nel cesso ogni anno per mantenere i 26.000 signori dell’irc. Letta si è vantato di averli ottenuti senza dover battere i pugni sul tavolo: faceva così tanta pena da non aver dovuto nemmeno chiederli? Non sarebbe più dignitoso, per l’Italia, fare con i propri mezzi? Da sottolineare che, a tutt’oggi, la chiesa si è sfilata con altissimo senso del menefreghismo da qualsiasi impegno volto a collaborare al superamento della crisi.
Breve ot: qualcuno ha notato che quel galantuomo, arrestato per il tentativo di introdurre illecitamente in Italia 20 milioni di euro, nei tg appariva oscurato appunto nel momento dell’arresto? Quanti hanno usufruito di simili riguardi?

Gérard

Hello Dio … Cleziano e anche ” Fred ”

In merito al tuo o.t. e gli scandali del clero…
Vai a guardare ” La Repubblica ” di oggi e la notizia del nuovo scandalo che riguarda il Cardinal Dolan, arcivescovo di New York, quello che venne intervistato da RAI 1 in merito alla sentenza della Corte degli Stati Uniti il 26 del m.s. ….. No coments .

Rodolfo Armenio Orazio Mamone

Ciao

vi informiamo che l’attivismo gay a Pompei intende occuparsi del problema dei diritti civili partendo da quello al lavoro, mentre fondi vengono stornati per iniziative clericali (e intanto gli scavi di Pompei vanno in malora).

Prossimamente abbiamo intenzione anche di tenere una protesta pubblica.
Noi disoccupati omosessuali siamo discriminati due volte: dal mondo del lavoro e dalla chiesa che ci condanna.

Io, Rodolfo, vivo una situazione talmente precaria che oramai ho un solo vestito e da anni. Per fortuna convivo con l’uomo che amo (e che sposerò un giorno!) che almeno mi permette di campare in limiti umanamente accettabili.

Rodolfo Armenio
Orazio Ugo Mamone
Attivisti gay – Pompei (NA)

Dario Conato

A me quella del Ministero dei Beni Culturali non sembra una “clericalata”. Le chiese sono un patrimonio storico-artistico-monumentale molto importante, e rientrano nei beni che il Ministero deve tutelare, così come molte altre tipologie di edifici storici: naturalmente parlo dell’architettura romanica, gotica, barocca ecc., non dei capannoni in cemento armato che da qualche decennio deturpano città e campagne, osceno decadimento dell’architettura cattolica (spesso con campanilacci dalle improbabili forme, che dalle mie parti chiamano sparacristi). Il Ministero di questo si occupa, non di costruzione di case per i terremotati o di scuole o di edifici pubblici. A me sembra un modo legittimo di ripristinare risorse che hanno sempre costituito una fonte per l’economia del territorio aquilano.

Admin

@ Dario Conato
Il problema è che, in un elenco di une trentina di edifici finanziati, uno solo non è di tipo ecclesiastico…

Bill53

Bravo. Per fortuna c’è qualcuno che capisce il “problema”,

Diocleziano

Che quelle chiese abbiano un effettivo valore artistico è tutto da dimostrare. Forse hanno un valore sentimentale per chi abitava nelle vicinanze. L’Aquila viene abbandonata perché obiettivamente pericolosa, viene abbandonata perché non ci sono attività che facciano da legante sul territorio. Non saranno certamente le chiese a richiamare quelli che se ne sono andati. Veder ”cinturare” un tiburio completamente frantumato, di cui è visibile la struttura interna praticamente fatta di sabbia è costernante. Ricordo una signora intervistata, con grande crocifisso al collo, incavolata nera perché si interveniva sui ruderi della chiese e non sulle case degli sfollati. Anche la fede ha un limite.

Bill53

Mi scusi, ma lei ha mai visitato la città prima del terremoto? E’ giusto incazzarsi se le chiese vengono ricostruite prima delle case ed anch’io lo sono. Ma cosa significa dire se ne vale la pena o no!? Facciamo una bella passata di ruspe e ricominciamo come facciamo ogni trecento anni. E poi il territorio italiano è TUTTO A RISCHIO sismico forse L’Aquila lo è più di Messina e Reggio Calabria o di Modena e Reggio Emilia? Lo abbiamo visto anche in questi giorni in Toscana, e allora? Abbandoniamo tutte le città ” a rischio”? Il problema è un altro: la normativa sulle costruzioni antisismiche in Italia, adeguata a quella europea, è ancora troppo giovane e poi vale solo per le nuove costruzioni o per interventi di recupero, ma il 90% del patrimonio edilizio italiano non soddisfa le severe condizioni imposte dalla nuova normativa e noi continuiamo a vivere in quelle case. E’ vero che il territorio interno soffriva già sia economicamente che finanziariamente e adesso ancora di più e così chi voleva o poteva andarsene l’ha già fatto e ha fatto bene,. Gli altri si arrangino(!?!?!?!?)

giuseppe

L’Abruzzo é già in ginocchio per il terremoto. Se le chiese, quasi tutte di grande valore artistico, non sono restaurate si condanna quella regione alla povertà. Molti turistiportano soldoni per vedere le nostre chiese. Ogni tanto fate uno sforzo per uscire dai vostri piccoli schemini ideologici. Poi non vi lamentate se socialmente non siete molto considerati.

ANCIA LIBERA

…le nostre chiese…. se sono vostre restauratele con i soldi dei vostri adepti !!!

RobertoV

Tutto da dimostrare che siano le chiese a portare turisti e che siano tutte di valore artistico. Ma questo come al solito non lo farà.

gmd85

@giuseppe

Vai a L’Aquila e chiedi ai terremotati se non preferirebbero case e assistenza diretta.
Quando porterai dei modelli che spieghino la correlazione chiesa-turisti-soldi, non sarà mai troppo tardi.
Ogni tanto fai uno sforzo per uscire da tuoi piccoli schemi ideologici. Poi non ti lamentare se sei considerato inutile.

Francesco S.

Giuseppe le chiese che hanno un effettivo valore artistico vanno restaurate ed è un obbligo del ministero dei beni culturali, però me pare strano che, come ha detto l’admin solo 1 su 30 edifici non sia ecclesiastico.

Avrei preferito che la redazione entrasse nel merito, perchè se stiamo parlando di 29 chiese con oggettivo valore artistico e storico riconosciuto, non la considero clericalata.

Personalmente non credo neanche all’Uaar se non mi fornisce i dati oggettivi.

In compenso la lettera del ministero dell’Istruzione è una bella clericalata e anche un credente se onesto intellettualmente dovrebbe ammetterlo.

Rester

Guarda, per andare un pò ot, terremoto o meno, chissà com’è se sono chiese i soldi si trovano sempre. Pompei è anni che è allo sfascio perchè non ci sono soldi, ma chissà com’è non essendo cattolica a nessuno viene in mente di dare i soldi dell’8 per mille destinato all’edilizia a Pompei. Però alle chiese subito, il vaticano ordina ed il governo risponde comandi!. Si è arrivati all’assurdo che l’unico modo per vedere Pompei, che magari non lo sai ma è vicino Napoli, sia andare a Londra, che sempre magari non lo sai è in Inghilterra (dove si sposano i preti, gli eretici d’oltremanica) dove ci hanno fatto una mostra. E ci fanno un fracco di soldi, altro che chiese. Io sono per la cultura sia chiaro, ma le chiese, beni culturali o meno, sono tutte uguali. Si prendano le opere più importani, gli affreschi, si stacchino anche le pareti con le opere d’arte e si mettano da qualche parte. Il resto si butti via, non possiamo ogni volta che trema la terra riparare decine di chiese perchè sono fatte con la sabbia. I beni culturali italiani soffrono la mancanza di fondi, i beni culturali italiani usati da cattolici invece stanno benissimo. Emblematico è il caso del Duomo di Milano: qualche settimana fa, non mi ricordo che azienda ma comunque nei guai con la legge per finanze allegre, bancherotta e via, dona un’assegno da 100 mila euro per le guglie del Duomo. Ed intanto licenzia gli operai. Però per il Duomo i soldi ci sono, vero?

fab

Il premio Nobel per l’economia giuseppe non perde mai occasione di mostrare il suo strepitoso acume con discorsi di una tontaggine da panico nero.
Davvero non ci si capacita che qualcuno possa essere così scarso nel capire priorità e meccanismi economici di una società.

fab

Ah già, dimenticavo; è pidiellino. Uno di quelli che deve aver bevuto a canna il famoso nonsenso secondo cui, se Papi avesse venduto Rete4, ci sarebbero stati più disoccupati, mentre qualunque manuale di economia spiega perché sarebbe capitato esattamente il contrario.

Bill53

Sono aquilano e sono profondamente offeso da questo articolo e dai cruenti e gratuiti commenti che ha generato su Facebook. Esso dà l’idea che L’Aquila e gli aquilani, colpiti da un dramma che non vede soluzioni, fossero solo un pozzo senza fine che assorbe risorse senza controllo.
Voglio ricordare o spiegare a chi scrive, che evidentemente non conosce la città, che il centro storico dell’Aquila è il quinto d’Italia per estensione, importanza per le emergenze monumentali e belleza. Certamente il suo patrimonio artistico è costituito, come tutto il resto del territorio italiano, all’80-90% da chiese e dal loro ricco contenuto di opere d’arte. L’autore dell’articolo forse non conosce le Basiliche di Collemaggio e di san Bernardino da Siena, le chiese di S. Silvestro, S. Giusta, S, Flaviano, S.Marciano, S.Maria Paganica (quella della foto). S,Pietro a Coppito, S.Vito della Rivera, capolavori artistici del tardo medioevo del rinascimento e del settecento, e tante altre. Si tante, perché, per chi non lo sapesse, L’Aquila è (o meglio era!) la città del 99, 99 chiese 99 piazze e 99 fontane (solo ora è diventata la città delle 99 rotatorie!). L’Aquila era il suo centro storico con le sue chiese le sue piazze e le sue fontane. Ora esso non esiste più! Off-limits, Zona ROSSA ancora oggi inaccessibile e impraticabile. Gli abitanti (65.000) sbattuti qua e là, solo in minima parte (15.000) nelle famigerate new town, 19 veri e propri dormitori realizzati a tempo record per farne una passerella per un presidente del Consiglio che ancora si vanta di quei colossali pozzi senza fondo che sono serviti a foraggiare, con i soldi degli italiani (non suoi!!!), le grosse imprese (quasi tutte del nord). Case pensate per chissà quale emergenza e pronte nel cassetto al di fuori di ogni criterio realizzativo del luogo, case, per così dire, adatte alle Bahamas non per luoghi dove fanno ancora metri di neve, costate un occhio della testa (quasi 2009 euro/mq !!!) che già stanno cadendo a pezzi!!! Caro signore L’Aquila non esiste più! E’ una città italiana che è stata inghiottita dalla catastrofe e dalla burocrazia. Ecco dov’è finita la gran parte dei soldi.Ma quella non è ricostruzione ma solo propaganda.
Se non si ricostruisce il centro storico, con le sue case, le sue piazze, le sue fontane e … anche le sue chiese, L’Aquila e il suo territorio saranno destinati a morire e l’Italia avrò perso una delle sue più belle città medievali del centro Italia. Allora prendiamo un po’ di ruspe spianiamo tutto e andiamo a ricostruirci casa da un’altra parte, magari in Sardegna dove non ci sono terremoti. Così noi aquilani avremo finito di soffrire per una ricostruzione che non c’è.
Voglio precisare a qualche cretino, che su facebook ha detto che noi siamo dei privilegiati perché non paghiamo le tasse, che noi le paghiamo eccome! L’unico sconto lo abbiamo avuto per il primo anno ed ora stiamo restituendo quel 40%. In compenso io, come tanti altri concittadini, ho perso due case, qualche lontano familiare e amici sotto le macerie e il lavoro per i miei figli. Se vi sembra poco …. non ricostruiamo L’Aquila e il suo centro storico.
Scusate lo sfogo.
Ah …. naturalmente io sono ateo e non mi piacciono le “CLERICALATE” !!!
Mariano Giuliani, un cittadino ex … aquilano che paga le tasse.

Francesco S.

Hai ragione, ma perchè te la prendi con l’UAAR se qualche utente ha detto che gli aquilani sono privilegiati?

L’uaar ha sollevato dubbi sul fatto che si siano stanziati soldi soprattutto delle chiese.

Poi ci sono stati utenti come il sottoscritto che hanno messo in dubbio la clericalata, nel senso che bisognerebbe vedere se le chiese in questione abbiano tutte valore artistico, in tal caso la non sussiste la clericalata.

Su facebook ci sono idioti, fattene una ragione.

gmd85

@Bill53

Rispondo qui anche per l’altro commento, a titolo personale.

Non vedo i toni che hai descritto tu. Dubito seriamente che l’associazione voglia far passare il messaggio che paventi tu. La critica è rivolta al fatto che ci si attivi subito per riparare ciò che, magari, non è prioritario. Non sono Abruzzese, magari mi spiegherai tu, ma non penso che l’unica attrattiva per i turisti fossero le chiese.
Quanto ai commenti su FB, non necessariamente chi li ha scritti fa parte dell’associazione. E gli idioti, purtroppo, esistono dappertutto. capisco il tuo disappunto, ma non sovrapporre le sparate di qualcuno con gli intenti degli autori.
Ciò detto, per quanto possa contare, hai tutta la mia solidarietà, almeno morale. 🙂

RobertoV

E’ ormai diventata prassi in Italia di considerare qualsiasi chiesa, soprattutto se vecchia, un’opera d’arte.
In Italia abbiamo quasi 100 mila chiese, mentre la ricca Germania ne ha 40 mila e non riesce a mantenerle. Perché ci deve riuscire la povera Italia? Perché se nel passato la chiesa e l’aristocrazia hanno sprecato una marea di ricchezze per autocelebrarsi, sono stati dissennati anziché occuparsi del loro popolo noi siamo obbligati a sacrificarci per conservare tutto quello che hanno costruito? Tra l’altro loro hanno distrutto buona parte del patrimonio precedente.

Le due chiese cristiane tedesche che ricevono anche sovvenzioni dallo stato vendono e demoliscono chiese e hanno annunciato che nei prossimi anni ne venderanno alcune migliaia. Evidentemente le stesse chiese fanno una cernita tra quelle che ha senso mantenere e quelle che possono vendere ed utilizzare il ricavato per la conservazione di quelle degne di nota.

Così dovremmo fare noi, a maggior ragione avendo meno soldi della Germania. Chiese di serie A da conservare e mantenere anche con aiuti statali, chiese di serie B che se le deve mantenere la chiesa e chiese di serie C che possono essere mantenute con donazioni di privati o essere cedute ai privati che possono riconvertirle o restaurarle oppure abbandonarle.

Non è possibile che per salvare delle chiese che non aggiungono nulla al nostro patrimonio artistico si trascurino altri veri patrimoni artistici e soprattutto unici come Pompei, ma soprattutto che le persone ad anni di distanza dai terremoti debbano vivere in condizioni deficitarie, anche per colpa dei soliti classici sprechi ed inefficienze.

Diocleziano

Per capire quanto sia elastico il concetto di ‘opera d’arte’ si può dare un’occhiata alle vicende della chiesa di s. Giovanni in Conca, a Milano: fu demolita per allargare una strada, se ne pentirono in corso d’opera, salvando un finto rudere che si può ancora ammirare in piazza Missori; mentre la facciata, venduta ai valdesi, è in via F. Sforza davanti al Policlinico. All’interno vi era una notevole statua equestre di Bernabò Visconti, ora nel Castello. E la chiesa non era nemmeno danneggiata da un terremoto…

Quindi, prima di mandare i pompieri a salvare le rovine, inviare esperti che valutino se ne vale la pena.

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