È indubbio che Jorge Maria Bergoglio abbia dei tratti umani che lo portano a compiere gesti non banali, quantomeno per un papa, e che abbia un approccio alla sofferenza e alla povertà assai diverso dai suoi predecessori. La visita a Lampedusa ne costituisce forse una conferma definitiva: l’eco che ha raccolto è stato vasto, non solo in Italia. Qui è stato certo ingigantito dalla papolatria di numerosi mezzi di informazione. E non, a giudicare dalle reazioni.
Si può dire che il papa ha successo soprattutto quando non fa il papa: la recente enciclica dal contenuto scontato e dalla paternità incerta è stata infatti già dimenticata. Invece il ricordo della visita ha tutta l’aria di durare a lungo, pazienza se non darà risultati concreti: gli sbarchi sono ripresi già l’indomani. Né risulta che lo Stato della Città del Vaticano abbia intenzione di rimettere mano sollecitamente alla sua legislazione sulla cittadinanza, una delle più restrittive e severe. Difficilmente, anche per questioni logistiche, il Vaticano accoglierà mai profughi per i quali lancia appelli all’accoglienza.
In fondo, chi si ricorda delle conseguenze che produsse la visita che due anni fa Silvio Berlusconi compì nella stessa Lampedusa, annuncio dell’acquisto della villa compreso? Eventi di questo tipo restano impressi non per i loro effetti, ma perché colpiscono l’immaginario collettivo. I giornalisti lo sanno molto bene. I politici anche. Non stupiscono dunque le critiche di Fabrizio Cicchitto, del Pdl. “Pregare non è governare”, ha rinfacciato al papa. È vero. Ma era vero anche quando si inchinava con i parlamentari a papa Ratzinger e alle sue frequenti uscite contrarie ai diritti civili. Per lo stesso motivo, non stupiscono nemmeno i plausi alla visita a Lampedusa piovuti dalla sinistra. Non fa niente se i due papi dicono le stesse cose.
L’unica differenza, infatti, è che Ratzinger enfatizzava maggiormente gli aspetti teologici e quindi interveniva più spesso su temi laici e politici. Mentre Bergoglio ha un piglio pastorale, le sue parole toccano sovente questioni predilette dalla sinistra. Il che non significa che a Bergoglio facciano difetto i riconoscimenti da destra (vedi Giuliano ferrara, anche se non in questa occasione) e che a Ratzinger siano mancati gli applausi da sinistra. Come dimenticare i marxisti ratzingeriani? Tronti ha fatto anche carriera, è tornato in Parlamento con le ultime elezioni, da senatore del Pd. O come dimenticare Stefano Fassina, che esaltava il pensiero di Ratzinger per rinvigorire il Pd? È diventato viceministro dell’Economia.
Oggi abbiamo invece Luca Telese su Linkiesta, orgoglioso di iscriversi tra gli “agnostici bergoglisti”. La sua critica è rivolta alla destra che ha voluto la legislazione restrittiva contro l’immigrazione, in particolare ai leghisti come Luca Salvini che ora criticano “il gesto del papa elogiando allo stesso tempo il papa”. Ma sostiene anche che “questo Bergoglio non è un problema per la destra, ma, a ben vedere, per la sinistra”, al suo afflato progressista e ideale spesso dimenticato: “non crea problemi a chi si oppone al messaggio della speranza, ma soprattutto a chi si era disabituato a crederlo possibile”. “Il bergoglismo fa invecchiare le mezze misure e i brodini, i compromessi con la coscienza, i vorrei-ma-non-posso”, mentre “tutti i politici progressisti (con la lodevole eccezione della presidente della Camera Laura Boldrini)” si sono tenuti lontani da Lampedusa.
Il discorso di Bergoglio a Lampedusa è condito di riferimenti che fanno leva sul consueto lirismo cristiano, un mea culpa globale per riflettere sulle sofferenze dei tanti che emigrano. Ma per molti potrebbe essere solo un modo per assolversi pagando lo scotto del proprio senso di colpa ostentato in pubblico, senza concretamente far nulla. Ci stiamo “abituando alla sofferenza”, ha detto il papa. Ma fino a prova contraria la storia dell’umanità è stata un susseguirsi di accoglienze negate e gli stessi “aiuti umanitari” sono un fenomeno recente, limitato a paesi ampiamente secolarizzati. Ma cosa fecero, la Chiesa cattolica e i suoi missionari, per le sofferenze inflitte dai “migranti” europei nei confronti dei nativi americani di cui benedicevano la colonizzazione, lo sfruttamento, le conversioni forzate “a fin di bene” e lo sterminio, a parte qualche lodevole eccezione come Bartolomeo de Las Casas?
In fondo è proprio la modernità in generale e la “cultura del benessere” — criticata dal papa perché porta alla “globalizzazione dell’indifferenza” — che ci permettono non solo di farci una cultura, informarci su quello che accade nel mondo, ma anche di prendere coscienza della sofferenza altrui oltre il nostro limitato orticello e di agire con mezzi concreti (e non preghiere o pietismi). Siamo oggi più sensibili ed empatici rispetto alle disgrazie altrui, sebbene ciò sembri controintuitivo, perché percepiamo più spesso come intollerabili violazioni ai diritti e alla dignità umana. Proprio perché viviamo meglio, abbiamo dei diritti, siamo interconnessi con il resto del mondo.
Papa Bergoglio ha anche sostenuto che dobbiamo “perdonare” i migranti. Per che cosa, non si è ben capito. Perché le condizioni economiche dei loro paesi sono quello che sono? Ma quelle condizioni sono anche figlie di quella sovrappopolazione che la dottrina cattolica promuove esplicitamente. Perché l’accoglienza non è stata adeguata, in questi anni? Ma non è stata gestita da governi che sono stati tutti benedetti dalla Chiesa e che hanno sempre ostentato clericalismo, rivendicando la difesa dei “sacri confini” contro l’invasione di orde di barbari?
Per quanto ci riguarda, un papa come Bergoglio potrebbe in teoria andare anche bene. Enfatizzando certe tematiche di cui non ci occupiamo, non ha tempo per stigmatizzare quelle che riguardano i nostri scopi sociali. Sappiamo però fin troppo bene che ci sarà qualcun altro che farà il lavoro sporco in sua vece. Dalla sua elezione nessun gerarca cattolico, in nessuna parte del mondo, ha modificato di una virgola il proprio atteggiamento di totale chiusura nel confronto del riconoscimento di diritti riproduttivi alle donne, di diritti familiari agli omosessuali, della libertà di espressione per i non credenti. Non sono pochi quelli che vedono in Bergoglio una mera strategia di immagine per coprire il marcio della Chiesa. Stanno però ammettendo che è un tipo di marketing che rende. Luca Telese ve lo confermerà.
Bisognerebbe discutere razionalmente dei limiti all’accoglienza, che ovviamente non può essere illimitata, di come fare affinché pericolosissime traversate non abbiano più luogo e di come si possano garantire condizioni di vita dignitose a ogni essere umano. Ma con questi politici, questi mezzi di informazione e questi leader religiosi, l’impresa appare realmente disperata.
La redazione
Di maketing parlai anch’io qualche giorno fa.
Anch’io non credo nell’accoglienza illimitata, ma ci vorrebbe un accordo tra gli stati europei per un’accoglienza distribuita e un aiuto concreto in loco, invece di regalare soldi, aiutiamoli a fornirsi dei mezzi di produzione in loco.
Comunque va anche riconosciuto che la povertà non dipende solo dalla sovrappopolazione, che sicuramente aggrava la situazione ma anche dallo sfruttamento sistemico delle risorse di quei posti da parte dei paesi industrializzati, è vero con il sostegno dei loro governi.
Ma non sono cieco e in Africa ad esempio, anche aziende italiane hanno comprato terreni per 2 soldi per coltivare piantaggioni ad uso industriale per produrre ad esempio biocarburante.
Le parole del papa non mi fanno né caldo né freddo essendo funzionali al marketing e inizierò a crederci quando ospiterà migranti in Vaticano.
Francesco: “[…] lo sfruttamento sistemico delle risorse di quei posti da parte dei paesi industrializzati […]”
I quali (Italia compresa) sfruttano così tanto perché sono a loro volta, e magari ancor più, sovrappopolati e sovraffollati. E a renderli ancor più sovrappopolati e sovraffollati, ovvero a renderli ancor più aggressivi verso “quei posti”, contribuisce pesantemente l’immigrazione. Senza contare che chi viene qui, lo fa evidentemente per partecipare al saccheggio, visto che (si dice) “è in cerca di una vita migliore” e che la nostra “vita migliore” (si dice) si basa sul saccheggio. Inoltre, accogliendo le forze giovani che provengono da “quei posti”, li si priva delle loro forze migliori, dunque li si impoverisce; oppure qualcuno dovrebbe spiegarmi perché c’è chi si dispera pensando ai NOSTRI giovani che lasciano l’Italia, impoverendola. Insomma, mi sa che a volte abbiamo una testolina un po’ a compartimenti stagni e che, invece di ragionare, ci facciamo trascinare dagli slogan preparati dai soliti furboni per il proprio tornaconto. La realtà è che le migrazioni di massa non convengono a NESSUNO.
“le migrazioni di massa non convengono a NESSUNO.”
Convengono agli industriali che fanno lavorare gli immigrati in cambio di salari bassissimi, e che nel contempo ricattano gli italiani dicendo “se voi non accettate questi lavori a salari bassissimi, li facciamo fare agli immigrati”.
Invece che il benessere, è stata globalizzata la miseria.
Se posso aggiungere qualcosa già la stessa spocchia di dire “io non faccio politica” ma nel contempo arrogarsi di dare un ordinamento sociale “proprio così” (perché basato su assunti mai detti e mai dimostrati: idee senza parole) è fare politica. Specie se nel dare quell’opinione ci si appella a tutti.
Diciamo, una contraddizione performativa, un po’ come dire “non voglio avere ragione”: http://www.fallacielogiche.it/index.php?option=com_content&task=view&id=258&Itemid=266
Dialogo dell foto:
Papa: A voi e piedi non le lavo porque tanto ve remangono siempre neri.
Migranti: Spiritoso.
i personaggi citati nell’articolo ( fassina & c. ) non hanno nulla nè di marxista nè tanto meno di sinistra !
il PD ed i suoi esponenti di centro(sinistra) ? ma fatemi il piacere come diceva Totò ! tra l’altro l’avete visto quello che hanno combinato ieri ?
P.S. essendo di sinistra vi posso confermarte che l’ appeal su di me del papa e della CCAR nel suo complesso è pari a zero; anzi meno !!!!!!!!
Concordo con tutte e tre le affermazioni.
La Chiesa è da sempre “paladina” della povertà e della sofferenza, a partire dal concetto di carità, che lascia le persone dipendenti da chi gliela fa vita natural durante. Per non parlare di due persone come Madre Teresa e Padre Pio che affermavano che “il mondo si avvantaggia delle sofferenze dei poveri” e che “la sofferenza ti avvicina a Dio”. Dio in cui peraltro, almeno per quanto riguarda Teresa, neanche credeva (https://sites.google.com/site/progettopi/santimoderni:madreteresa).
Questo dimostra che in quanto a marketing la Chiesa non batte nessuno.
La politica italiana non ha nessuna idea di sè ormai, per cui basta che uno sale su un altare di legno fintopovero e dice una cosa di leggero buon senso (non si possono trattare le persone come animali) e tutti a stracciarsi le vesti. In realtà la grande repressione dei migranti è cominciata con il cattolico Casini dell’udc che voleva sparare sui barconi proseguendo col ministro dell’Interno Maroni che diceva che bisognava essere cattivi, passando per l’accordo bypartisan con la Libia di Gheddafi(tranne i radicali, Colombo e Sarubbi) E le gerarchie ecclesiastiche (in quel momento più con la destra di governo) non hanno mai avuto niente da dire. Comunque , da non cattolica, ritengo che papa Bergoglio abbia parlato al suo gregge e magari si sarà chiesto come tanti sedicenti cattolici , tra le persone normali e i politici, non abbiano mai detto, : fate una legge seria sull’immigrazione e poi mostriamo un volto gentile accogliendo e respingendo i non aventi diritto perchè rispettosi della legge. questo si può fare senza mandare la gente in galera come tra l’altro fanno gli altri paesi occidentali.
Dimenticavo di commentare la parte politica: quando ero ragazzina un punto fermo della politica di sinistra era l’anticlericalismo di stampo garibaldino, legato alla storia dell’Unità d’Italia e dalla memoria dello Stato pontificio, teocrazia in cui gli ebrei venivano forzati a portare un marchio giallo e rinchiusi nei ghetti e dove vigevano pena di morte e misoginia. Purtroppo il ripristino dell’educazione religiosa nelle scuole statali, dovuta al Concordato firmato tra Chiesa e regime fascista nel 1929, ha minato quella posizione a forza di indottrinamento irrazionale e piano piano si è cominciato a parlare di “cattocomunismo”, di Gesù come “primo comunista della storia” e assurdità del genere. Una “democrazia cristiana” non potrà mai esistere, perché il cristianesimo è una dottrina dogmatica che non ne ammette altre. Non a caso prevede l’evangelizzazione, al contrario di altre, e i suoi adepti auspicano l’imposizione della morale religiosa a livello legislativo, quindi a tutti indistintamente. Quando in una certa sinistra si smetterà di avere una visione di “preti buoni” e “preti cattivi” (come se non dovessero tutti obbedienza al vescovo e non dovessero tutti predicare e promuovere un sistema di valori arcaico, misogino e omofobo scritto nero su bianco su Bibbia e Vangeli) allora forse avremo finalmente uno stato secolarizzato in cui c’è sì libertà di professare una religione, ma non la libertà di negare i diritti altrui in nome della propria religione.
Sì.
Tra l’altro, “Una “democrazia cristiana” non potrà mai esistere” (se non di nome, un nome che non può che essere un ossimoro), anche perché – simmetricamente – non può esistere un “cristianesimo democratico”.
Condizione necessaria (anche se non sufficiente) per l’esistenza di una democrazia, è la completa assenza di influenze religiose non solo nella politica dello stato, ma anche nella mente delle persone: se parte della mentalità di una persona è “imbrigliata” da una religione, già quella persona non è del tutto libera (e a questo proposito c’è da ricordare anche l’ossimoro – sì, un altro – costituito dalla presenza della parola LIBERTAS nel tratto orizzontale della croce presente nel simbolo della “Democrazia Cristiana”).
“Papa Bergoglio ha anche sostenuto che dobbiamo “perdonare” i migranti.”
No, mi rislta che la frase fosse:
“Signore, in questa Liturgia, che è una Liturgia di penitenza, chiediamo perdono per l’indifferenza verso tanti fratelli e sorelle, ti chiediamo perdono per chi si è accomodato, si è chiuso nel proprio benessere che porta all’anestesia del cuore, ti chiediamo perdono per coloro che con le loro decisioni a livello mondiale hanno creato situazioni che conducono a questi drammi.”
Che mi sembra sacrosanto.
Vi ricordo che quando un nostro peschereccio fu preso a mitragliate da una motovedetta libica fornita dall’Italia alla Libia, con soldati italiani a bordo, il ministro degli interni Maroni spiegò l’accaduto dicendo che “i libici credevano che il peschereccio fosse un barcone di migranti” .
Il che fa presumere che il governo Lega-PDL avesse chiesto ai libici di mitragliare in mare i barconi dei migranti.
Chiedere perdono per queste politiche mi sembra il minimo si possa fare.
Il Papa ha il diritto di chiedere perdono per se stesso e per i pirla che gli corrono dietro.
“Il che fa presumere che il governo Lega-PDL….”
Lo stesso governo che ha sempre fatto culo e camicia con la Chiesa.
Morale: la Chiesa fa schifo e il Papa chiede perdono per gli altri.
Parolaio, solo un criminale può prendere le difese di gentaglia simile, perchè non vai delinquere da qualche altra parte?
1) Il papa, come me, può intercedere presso Dio per chi gli pare, anche per i criminali più efferati. In particolare non capisco come ciò possa turbare chi pensa che Dio non esiste, per cui tutto si riduce ad un vaniloquio.
2) Con tutta la buona volontà non ho capito quale crimine avrei commesso con il mio commento, come non capisco di chi avrei preso le difese.
Ho solo corretto un’inesattezza della redazione, dalla quale poi la redazione stessa ha tratto una serie di conclusioni prive di fondamento.
Di seguito ho provato a spiegare il significato del testo esatto.
1) Solo un presuntuoso può pensare di poter intercedere per gli altri, oltretutto “presso” un entità la cui esistenza non è mai stata provata.
2) Leggiti un pò di libri storia e vedi i crimini che ha commesso la tua bella chiesetta che tanto difendi ad iniziare, appunto, dalla avere la presunzione di rappresentare in terra un essere mitologico.
@parolaio
Preso fuori contesto mi pare anche giusto riconoscerlo.
Il punto è che:
1] La Lega e il PdL fino a poco fa avevano l’appoggio proprio della Chiesa e di Casini (che poi è stato il primo a dire di sparare alle barche: http:// ricerca.repubblica.it/ repubblica/archivio/ repubblica/1999/09/22/casini-sparare-agli-scafisti-fini-in-certi.html )
2] Posto il dato di fatto cui sopra come istituzione non è scusabile in alcun modo. Si tratta semplicemente di mettere una toppa ad un’ideologia cui non si sono opposti. Pura violenza sistematica…
3] …E per di più un flatus vocis visto che non è cambiato nulla.
Comprendo che a molti di noi (i lefebvriani albergano ovunque) farebbe più comodo un Papa preconciliare, uno che scomunica i comunisti, uno che accetta solo migranti cattolici, uno che chiede al suo dio di eliminare gli infedeli.
Invece Bergoglio si comporta in modo teomanageriale, valuta le problematiche ed i danni che queste comportano alla sua organizzazione e ove possibile ci mette una pezza. Solo per stare all’ambito finanziario: dieci giorni fa il d.g. dello Ior ha dato le dimissioni, Scarano dell’Apsa è stato arrestato senza alcuna reazione vaticana, l’avvocato dello Ior Briamonte implicato anche nella vicenda Montepaschi è stato licenziato, da alcuni giorni è in vigore una disposizione che non permetta la distruzione di alcun documento della banca vaticana.
Poi c’è la Segreteria di Stato di Bertone che oramai ha i giorni contati.
Proviamo ad essere meno dogmatici ed a valutare i fatti.
I fatti dicono che ogni presidente o direttore generale che arriva sostituisce i dirigenti con altri di sua fiducia, quindi la mancata reazione vaticana si spiega o con il fatto che quelle persone era già previsto che venissero fatte fuori oppure che erano “sacrificabili” per tutelare l’immagine della Chiesa, in modo da far dire alla gente che questo papa è determinato a fare piazza pulita delle mele marce. Sostituendole con chi però? Bisogna valutare anche questo. E non dimentichiamo che Bergoglio è arrivato secondo dopo Ratzinger, quindi se l’hanno eletto vuol dire che le gerarchie sono sicure che con lui gli interessi della Chiesa sono in buone mani.
Per Giuliano.
Al di là di come pensi tu si comporti il Papa sempre un poco di buono resta.
Non ti sembra di essere vagamente dogmatico?
I dogmatici sono quelli come te che credono nei dogmi imposti dalla chiesa.
Il fatto che tu non capisca (o non voglia capire) non significa che io sia dogmatico ma che tu sia poco intelligente o in malafede. Il tuo papa è un poco di buono perchè va in giro a raccontare balle.
Se le parole non sono seguite dai fatti non valgono nulla.
E quelle delle gerarchie vaticane sono solo parole,
Continuano a predicare carità e tolleranza invece di rispetto e solidarietà, continuano a sostenere la necessità di evangelizzare mostrando paternalismo e disprezzo verso le altre culture, continuano a usare figure come quella di “madre” Teresa e Padre Pio per fare cassa lasciando i poveri e i malati nell’indigenza e nell’incuria, continuano a navigare nell’oro e a piangere miseria, continuano a pretendere privilegi e finanziamenti pubblici incostituzionali, continuano a benedire gli eserciti (mi riferisco ai cappellani militari) invece di condannare le guerre come crimini contro l’umanità, continuano a partecipare alle parate militari e a dire che l’aborto è la più grande minaccia alla pace, continuano a negare il diritto all’autodeterminazione delle persone, continuano a negare i dati scientifici che dicono chiaramente che l’omosessualità non è una malattia sostenendo che “va curata” e non agita, soffiano sul fuoco dell’omofobia che tanto dolore e morte ha causato e continua a causare negli stati e nelle comunità, anche familiari, in cui la morale religiosa è vista come legge, insomma, non sono certo credibili come paladini di libertà, giustizia e diritti umani.
Stai andando fuori tema. Stiamo parlando di un papa specifico e non di ineffabili gerarchie.
Chi frequenta le comunità di base cattoliche o siti come Noi siamo chiesa o chi opera nell’economia di comunione come i Focolarini si è accorto da tempo che il fuoco del Vaticano II° covava comunque sotto la cenere e prima o poi avrebbe provocato un cambiamento. Non so se Bergoglio è l’incipit di qualcosa di nuovo ma certo noi dovremo attrezzarci ad avere, nei tempi a venire, argomenti adatti ad avversari più raffinati e comunque meno compromessi sul piano della cronaca (pedofilia, finanza, collusioni politiche).
Non direi che papa cecco sia più raffinato:
è pericoloso perché populista e il suo pubblico
è di bocca buona.
E giornalisti da 15 cent a riga fanno il resto.
Questo papa non si è ancora distino dai suoi predecessori. Mi chiedo che aspetta a farlo e a … che so… condannare l’omofobia e chi ostacola il matrimonio gay, per dirne una.
Bergoglio è un papa “populista”, che cerca fedeli con le chiacchiere esattamente come il “populista” Berlusconi cercava votanti con le chiacchiere (e poi s’è visto – per chi non l’avesse previsto fin dall’inizio – come sarebbe andata a finire).
Bergoglio e Berlusconi: due “suonatori di flauto magico”. E gli italiani che ci cascano sono mentalmente come i bambini della favola dei fratelli Grimm: bambini.
Non mi sono interessato quasi niente alla visita di Bergoglio a Lampedusa, diciamo che nel corso della mattina mi capitava a volte di leggere qualche lancio dei Tg 24h e li trovavo molto vuoti e retorici, poi al pomeriggio ho letto un articolo su Repubblica.it e devo dire che ho trovato anche degli spunti condivisibili.
E’ chiaro che Bergoglio deve cercare di recuperare a sinistra dopo che Ratzinger con la sua arroganza reazionaria ha fatto perdere tanti consensi alla chiesa . Ratzinger era il perfetto estremista che avvantaggia gli avversari, e per noi atei militanti ciò era un’ottima cosa, perchè egli mostrava bene cosa è in effetti la chiesa. Ora con Bergoglio la nostra battaglia sarà più difficile, perchè costui oggettivamente stimola simpatie progressiste e riesce meglio a nascondere la natura retriva della chiesa cattolica. Come atei e come forze laiche dovremo saperci attrezzare al nuovo e più insidioso avversario.
“Non si può governare la Chiesa con le Ave Maria »
(The Observer, 25 maggio 1986)
Era di Paul Marcinkus.
La frase era di Paul Marcinkus, e riportata da “The Observer”.
http://it.wikipedia.org/wiki/Paul_Marcinkus
” Difficilmente, anche per questioni logistiche, il Vaticano accoglierà mai profughi per i quali lancia appelli all’accoglienza. ”
Il Vaticano forse no ma le migliaia di edifici di proprietà della Chiesa sparsi su tutta la penisola qualche “anima” profuga potrebbe accogliere.
Marginalità, povertà, miseria, disperazione, fame, discriminazione, intolleranza ?. La Chiesa cattolica è presente per fare propaganda gratis e sicura! (tanto i credenti non si pongono mica domande, altrimenti non sarebbero dei bravi credenti).
Caino e Abele sono i primi due “veri” esseri umani sulla terra, dopo che Adamo, creato da Dio, conobbe Eva, derivata da una sua costola. Per uno psicologo si trattava quindi di due fratelli, ma un po’ inesperti. E senza donne (in un certo senso, meno male!) “Abele fu pastore di greggi e Caino agricoltore. Dopo qualche tempo Caino fece al Signore offerta dei frutti della terra e Abele offrì dei primogeniti (?) dei suoi greggi e dei più grassi. Ora il Signore gradì Abele e ciò che gli offriva, ma non riguardò a Caino e alla sua scadente (?) offerta. Caino allora andò su tutte le furie “. Genesi (4,2) — “Si scagliò contro suo fratello e lo uccise.” Domande: Se Caino faceva l’agricoltore, cosa avrebbe potuto offrire se non i frutti della terra? Se Dio, evidentemente non vegetariano, se l’è presa male, è tutta colpa di Caino? E perché Dio fa certe domande da finto tonto? (“Dov’è tuo fratello?” E poi “ Sarai errabondo e fuggiasco sulla terra!”. (E infatti Caino scappa a Nod, come quelli che sbarcano a Lampedusa. Difficile capire e attualizzare la situazione: chi è chi a Lampedusa? Certo Papa Francesco sa quello che dice: ma non tutti sanno interpretare la Bibbia come lui, e non credo sia corretto estrapolare una frase dal contesto e adattarla a qualunque evenienza. Con un’esortazione contro l’indifferenza globale o l’egoismo umano l’episodio biblico la sua citazione non c’entra niente.
” Papa Bergoglio ha anche sostenuto che dobbiamo “perdonare” i migranti. Per che cosa, non si è ben capito. ”
Anche voi dell’UAAR siete proprio cinici. E’ ovvio che per aver osato a mettere piede senza permesso in terra cattolica essendo la grande maggioranza musulmani. E poi perchè i clandestini che non dichiarano i redditi non versano poi l’8×1000.
articolo più interessante di altri.
E a proposito di sinistra e di destra c’era qualcuno che, sotto un altro post, quello su Porcia, lamentava il fatto di doversi sorbire e far sorbire al figlio “il parroco dalle note e propagandate idee destrorse”.
Buffa sta cosa…
Io non credevo – veramente mi sono stupita molto di questo – di trovare tanti destrorsi qua dentro; basti leggere certi commenti a proposito di immigrazione; da far accapponare la pelle.
Si conferma così e ancora una volta che tutti gli schemi mentali sono pressochè fasulli: io, che almeno a parole sono di ultrasinistra (e in questa concezione non includo certo il credo religioso), pensavo che l’ateo medio fosse di sinistra.
Delusione, mi sbagliavo e alla grande.
Io sono ateo vecchia scuola…l’ateo medio di cui parli 😉
La figura folkloristica (alla Peppone) dell’ateo di sinistra probabilmente è nata negli ex stati della chiesa, specialmente la Romagna, liberata dall’oscurantismo e dall’arretratezza cui la chiesa la condannava. Politicamente mi identifico in un centro democratico e liberale rappresentato da persone decenti, al momento inesistente in Italia, per cui non voto da un pezzo.
Essere atei perché di sinistra o viceversa? Essere di destra perché melomani? Senza senso…
Engy, è deludente la tua delusione, così come stupisce il tuo stupore.
Se sei atea o agnostica e tieni alla laicità dello stato e delle istituzioni civili, più atei/agnostici trovi nei vari schieramenti meglio dovrebbe essere per il raggiungimento dell’obiettivo.
Anche se ho imparato col tempo che molti soci uaar “di sinistra” sembrano anteporre l’obiettivo politico a quello della laicità.
Per cui: meglio un catto-comunista che un laico liberale.
Forse per questo restano delusi nello scoprire che per esempio i liberali sono laici da molto prima della “sinistra” e di solito non rischiano di cadere nell’ideologia (chiamiamola politico/religiosa) che a me sembra talvolta stravolgere la serenità del loro pensiero.
Gli effetti nella politica si vedono.
@ Maxalber
Ma la laicità è un mezzo o un fine?
Se è un fine, allora non mi interessa e non ho interesse a collaborare, chessò, con un fascista laicista (ce ne sono…); se è un mezzo per promuovere libertà e giustizia è ovvio che è un mezzo come altri e che non può essere considerata a se stante.
Se un ‘cattomunista’ (a patto che esistano, visto che di comunisti siamo in pochi…) condivide miei percorsi di libertà ed uguaglianza mi ci alleo tranquillamente, nè è detto che il fatto di essere credente lo faccia essere ipso facto non laico (tu mi dirai che non è un vero credente perchè la dottrina clericale dice altro, io rispondo che non mi interessa giacchè semmai è un problema del credente); sulla laicità semmai mi ci scontrerò in un secondo tempo.
Considerare l’approccio alla società per compartimenti stagni secondo me è un errore di valutazione gravissimo figlio dell’atomizzaizone indidividualista statunitense, da cui nasce come funzionalismo.
Con un fascista…beh, può anche essere laico quanto vuole ma per me è uno che non dovrebbe mai avere cittadinanza politica.
Sulla religiosità della sinistra rispetto alla ‘mano invisibile’ ci sarebbe tanto da dire ma non credo che sia utile parlarne qua in poche righe.
P.S.
Ovvio che il fascista è un esempio estremo; col liberale, dipende dalla sua visione di insieme della società (esistono diversi tipi di liberalismo).
Se è un liberale-liberista, che mi dice che è giusto tagliare le pensioni, eliminare i sussidi e affidare tutto al mercato, la sola laicità è troppo poco per avere qualcosa in comune con lui; se è un liberalismo sociale, il discorso cambia.
E’ per questi motivi che non ho intenzione, da ateo e laicista, di diventare socio UAAR.
Per Engy.
E quali sarebbero questi commenti che ti farebbero accaponare la pelle?
I miei e quelli di Titti. Da dove abbia dedotto che io sia destrorso, non so. Solo perché davo ragione a Titti sul fare mea culpa.
Penso che la nostra Engy ricada nello stereotipo che ha riportato diocleziano, poco più su.
Anzi, in chiusura di un’altra news, la nostra Engy parla proprio di fascistelli. Chissà come si dovrebbero finire quelli che blaterano di valori non negoziabili e che vogliono l’eteronomia su gli altri per il loro mal riposto senso di superiorità morale?
errata: finire
corrige: definire
Per gmd85.
Lo sospettavo che aveva detto una cretinata.
Che l’ateismo di sinistra sia una macchietta mi sembra frase azzardata.
Furono le ideologie socialiste (non solo il marxismo, ma l’anarchismo, il socialismo non marxiano ecc…) a diffondere l’anticlericalismo ed il laicismo tra le masse povere e le classi subalterne, mentre il laicismo liberale rimaneva esclusivamente tra le elite, e se un’ideologia rimane di elite non produce risultati di rilievo nel sentire comune (se fossimo rimasti al laicismo di elite una vittoria referendaria su aborto e divorzio sarebbe stata impensabile, visto che le masse sarebbero state molto più imbevute di clericalismo).
Va anche detto che, a parte il Risorgimento, le religioni si sono sempre scagliate con molta più virulenza contro il socialismo che contro il laicismo liberale; evidentemente percepivano che il pericolo di perdere le masse veniva da sinistra e non dalle elite liberali.
Che poi il capitalismo liberale mostri dati fideisti non meno di certa vulgata marxista sarebbe questione su cui discutere a lungo…
A me ‘sta Engy non mi convince. Poi mi sembra un po’ superficiale. Io che non sono di ultrasinistra ma proprio comunista (in italiana ne saremo in 3) simili preconcetti non ne ho. Dove sta scritto che un ateo debba essere di sinistra? Più siamo e meglio è, soprattutto diversi, sennò con chi litigo 😀
@Ermete
Io non avrei problemi con nessuno, tranne che con sciachimisti, sostenitori di medicine alternative, roba newage, antivaccinisti, persone contro il nucleare a priori (ricordo ancora un’idiota su fb che disse riguardo alla Hack “eh ma era favorevole al nucleare”, manco fosse il peggiore dei mali dell’universo) e i buddisti che ti dicono di essere atei, non perchè buddisti ma perchè o non conoscono cosa sia il buddismo o non conoscono cosa sia l’ateismo, non mi sembra molto ateo credere in cicli di reincarnazione e nell’esistenza del kharma.
Con un nazista ateo (ne esistono te lo garantisco se ti fidi della mia parola..) non ne avresti di problemi? Magari li avrebbe lui per primo con te che sei un comunista e sarebbe un po’ tardi per ragionare…
Ermete
Dubito seriamente che neofascisti e neonazisti possano aderire ad un’associazione come l’UAAR, basta leggerene lo statuto è incompatibile con tali sistemi di idee. Proprio per questo non li ho calcolati.
Sicuro sicuro, Francesco?
Guarda che oggi anche Casa Pound dice di non essere nè razzista nè omofoba…addirittura avanza approvazioni per le unioni civili (ma nemmeno a discutere sulle adozioni)…e di essere per la laicità.
I fascisti, come tutti, si evolvono nei mezzi di penetrazione della società, e se tendiamo ad immaginarci il neofascista vecchio stile (alla Boccacci o alla Borghezio) dobbiamo stare attenti a non essere un po’ troppo arretrati nel condiderarli
@Ermete
Io sono aperto al dialogo con tutti, dipende se l’interlocutore è disposto ad ascoltare.
Se si trova qualcuno di Casa Pound disposto ad ascoltare le istanze di laicità che ho da dirgli ben venga, soprattutto se gli parlo dell’eliminazione dell’ora di religione cattolica e del crocifisso dalle scuole volute da Mussolini, se sono d’accordo non ho pregiudiziali nei loro confronti se loro non le hanno nei miei.
Poi io avrò le mie idee di politica, ma la laicità dovrebbe essere bipartisan e da comunista sarei contento che anche nell’estrema destra lo si capisca.
Io la vedo diversamente. Penso che un fascista non abbia diritto di cittadinanza politica.
Engy, è evidente che laicismo e immigrazione incontrollata sono attualmente fenomeni inconciliabili. Devi operare una scelta: laicismo o immigrazione? Buttare la palla in tribuna non serve a niente.
Ciò che tu definisci ultrasinistra non è altro che un becero manierismo avulso dal contesto contemporaneo ed orfano delle sue origini. Lo stesso manierismo che vagheggia dei complottismi i più improbabili e che strizza costantemente l’occhio a veri e propri culti esoterici ed irrazionali, quali ad esempio l’animalismo.
Il paradosso più eclatante in tal senso è la tutela del diritto della donna islamica a portare il velo, visto da una certa sinistra delirante non come simbolo della millenaria sottomissione all’essenza patriarcale e misogina delle religioni semitiche, ma come istanza libertaria nei confronti dell’imperialismo occidentale.
Difendi pure il velo, ma sappi che, quando l’istituto del velo religioso avrà cittadinanza in questo Paese, toccherà portarlo pure a te. E poi verranno anche le vergate, i fornelli, i bambini e, magari, perché no, anche il divieto di guidare la macchina.
L’unico modo per produrre una cultura comune tra gli sfruttati è riformare una cultura di classe che si opponga alle misure economiche e che tocca tutti, italiani e immigrati, giovani ed esodati, donne e uomini.
Passare dalla classe alla ‘cultura’ è stato un errore enorme della sinistra: la cultura tradizionale è stata sempre e ovunque il miglior alleato controrivoluzionario delle classi dominanti.
Quel tipo di cultura che hai idealizzato
ha più il sapore di un condizionamento…
Se la si vuol far passare così, ogni cultura sa di condizionamento visto che è la risposta ad una determinata condizione ambientale-culturale, quale è lo sfruttamento attuale.
Anche non reagire a questo sarebbe condizionamento.
La sinistra, se fosse ancora tale, saprebbe rispondere semplicemente al papa Bergoglio.
Non è la globalizzazione dell’indifferenza il problema, ma la fase attuale oligopolistica del capitalismo, oligopolio che è la tendenza naturale del Capitale (qualsiasi capitale deve espandersi e aumentare il più possibile, altrimenti si rischia grosso a regime di mercato, e andando avanti così è normale che il capitale si concentri nelle mani del concorrente più forte) se lasciato fare e non temperato dall’intervento pubblico.
Credo che questa possa essere una lettura di sinistra, scevra di moralismi e parole altisonanti e più occupata all’analisi materiale dei rapporti di classe.
Concordo e aggiungo che la storia della CCAR evidenzia un percorso analogo anche se più primitivo. La CCAR è andata affermandosi sul mercato ideologico come monopolista nel mondo occidentale e come oligopolista in prospettiva mondiale, utilizzando a tal fine tutto il potere di cui disponeva. E’ stata deposta dal lento maturare della ragione umana e rimpiazzata da un’ideologia più efficiente e razionale, anche se altrettanto barbara ed implacabile: il capitalismo.
un papa “modernista” nel senso classico del significato del lemma, ovvero aperto ai diritti civili come l’aborto o il divorzio, non potrà mai esistere perchè costituirebbe un evidente contraddizione in termini al suo ufficio di pastore della chiesa di Roma da sempre contro ogni tipo di modernità, ed ha veramente poco significato se il Bergoglio pensiero sia veramente sincero quando si reca ad esempio a Lampedusa per sensibilizzare i governi sul dramma dell’emigrazione clandestina o lo faccia solo per un’ ovvia operazione di restiling di facciata di una ccar ormai alla frutta (non in italia) coinvolta in noti scandali che hanno fatto precipitare la sua immagine e in modo drastico il numero dei fedeli.
in ogni caso qui si continuerà a parlare della grande bontà del nuovo papa, ad esaltarlo, a farne una specie di simbolo mentre la chiesa rimarrà quella di sempre, monolitica e ricchissima, il resto di fronte a questa eterna fatale verità è veramente trippa.
@ faidate. Ho consultato tre edizioni della Bibbia, compresa quella del 1980 con prefazione di C.M. Martini ( un’autorità riconosciuta nel settore ) e in nessuna ho trovato l’aggettivo “SCADENTE” riferito all’offerta di Caino. Se mi volesse indicare da dove l’ha trovato lei… Non ripeto quanto già detto sulle esegesi bibliche d’ambito UAAR.
L’interpretazione del maggior gradimento di Dio nei confronti di Abele in quanto pastore come i Patriarchi capostipiti del popolo ebraico e non contadino come gli abitanti di Canaan conquistata è molto diffusa e io grosso modo l’accettavo o meglio ne prendevo atto. Però la sua citazione ( corretta?) mi ha fatto riflettere.
Un’ipotesi alternativa è che per lo scrittore di Genesi Dio leggesse nel cuore di ciascuno dei due e avesse trovato Abele ben lieto di fargli offerta, Caino in cuor suo renitente.
A lei è mai capitato di DOVER fare un regalo per un obbligo sociale a cui, potendo, si sarebbe sottratto volentieri?
Colette Rosselli, ovvero Donna Letizia, la moglie di Montanelli, in proposito ebbe a raccontare nella sua rubrica di “piccola posta” un episodio tragico-fantozziano. Un vecchio tirchio, malauguratamente richiesto di fare il testimone di nozze, si recò in un negozio di anticaglie dove gli venne presentato come ultima possibilità di spesa ridotta un vaso bello ma rotto. Il tirchio ritenne che bastasse alla bisogna, pagò quelle poche lire e disse di incartarlo. Dopodiché, al momento di presentare il pacco, se lo fece cadere sul pavimento come per un incidente. Il pacco venne aperto e… il vaso era sì rotto, ma ciascuno dei pezzi era stato incartato singolarmente. Figuraccia gigante.
“Domande da finto tonto— ” Che cosa non si farebbe per dare del tonto a Dio Padre !
Lei ha mai sentito parlare delle “domande retoriche” che si usano per inchiodare qualcuno all’inevitabilità plateale di una e una sola risposta?
Tra l’altro è da ricordare che l’espressione “Nessuno tocchi Caino” è stata usata come slogan “vincente” ( tratto dalla crudelissima Bibbia )contro l’eliminazione della pena di morte, portata avanti in larghissima misura dai radicali, non certo teneri con il clericlalismo.
Poi dici di non fare voli pindarici. Il tra l’altro finale serviva? 😆
“A lei è mai capitato di DOVER fare un regalo per un obbligo sociale a cui, potendo, si sarebbe sottratto volentieri?”
Ah, credevo che ci avresti chiesto se anche a noi era mai capitato di ammazzare nostro fratello e fare figli con nostra madre.
Che dire…a noi è andata bene…è vero, siamo anche noi parenti di dio…ma per fortuna, alla lontana…
Non accusi l’Uaar, il commento è personale.
Da La Sacra Bibbia, Edizioni Paoline, 1960, pag. 17 leggo “ Or il Signore gradì Abele e ciò che gli offriva; ma non riguardò a Caino né alla sua scadente offerta.” E’ l’unico testo di cui dispongo.
Volevo sottolineare che, da un Papa che cerca consensi indossando scarpe non griffate, non apprezzo che, estrapolando una frase, faccia dire a Dio quello che gli pare.
Florenskij scrive:
giovedì 11 luglio 2013 alle 21:26
@ faidate. Ho consultato tre edizioni della Bibbia, compresa quella del 1980 con prefazione di C.M. Martini ( un’autorità riconosciuta nel settore ) e in nessuna ho trovato l’aggettivo “SCADENTE” riferito all’offerta di Caino. Se mi volesse indicare da dove l’ha trovato lei… Non ripeto quanto già detto sulle esegesi bibliche d’ambito…
Sintetico, chiaro, efficace………
Naturalmente, per qualcuno la Bibbia è come la Guida Michelin, quella di Martini, tre forchette, quella delle Paoline (con tanto di imprimatur) solo due. E pensare che negli Usa giurano sulla Bibbia! Ma prima chiedono : che edizione è?
Dopo l’incontro con gli immigrati clandestini, Papa Francesco si è incamminato di ritorno al Vaticano, un luogo dove la fame e le durissime condizioni di vita beffano la “cultura del benessere” e la “globalizzazione dell’indifferenza”.
Migranti perdonateci ! Maddeché ?
Non condivido la richiesta di perdono platealmente invocata da Francesco-papa perché gli immigrati sono stati salvati, accolti, nutriti e assistiti in Italia a decine di migliaia. E molti di loro hanno pensato bene di ripagarci devastando e incendiando le strutture messe a disposizione e persino le navi da crociera nelle quali li abbiamo provvisoriamente alloggiati. Non siamo stati noi italiani a creare le condizioni di fame e disperazione di cui sono responsabili oggi solo i governanti dei loro paesi. in maggioranza musulmani. Non siamo responsabili noi delle tempeste che hanno fatto affondare le loro carrette del mare, ma invece siamo sempre andati in loro soccorso anche lontanissimo dalle nostre coste ogni volta che ci sono arrivate richieste di aiuto. Di cosa dobbiamo chiedere perdono ? Fa bene a farlo Francesco-papa, assumendosi la responsabilità della crescita esponenziale della popolazione degli affamati che è anche colpa della chiesa cattolica perché insieme alle autorità religiose e politiche musulmane ha sempre boicottato in tutti i consessi internazionali qualsiasi politica di controllo della bomba demografica. Questa sì la vera responsabile della fame, la povertà, le malattie e la disperazione da cui quei disgraziati fuggono. Quella richiesta di perdono a nome di Cristo, ma a spese di Cesare, può avere un senso e una giustificazione solo se Francesco-papa e i suoi vescovi, preti e monache proprietari di migliaia di immobili con decine di migliaia di posti letto (fonte di lucrosi incassi senza pagare l’Imu), e i suoi corifei politici di centro, di destra e di sinistra, ammalati di buonismo a spese degli altri, mettessero a disposizione le loro private strutture e i loro quattrini personali e di partito per accogliere subito le centinaia e presto le migliaia di disgraziati che questa improvvida richiesta di perdono sta già provocando.
Giulio Cesare Vallocchia http://www.nogod.it
Non condivido la richiesta di perdono platealmente invocata da Francesco-papa perché gli immigrati sono stati salvati, accolti, nutriti e assistiti in Italia a decine di migliaia. E molti di loro hanno pensato bene di ripagarci devastando e incendiando le strutture messe a disposizione e persino le navi da crociera nelle quali li abbiamo provvisoriamente alloggiati. Non siamo stati noi italiani a creare le condizioni di fame e disperazione di cui sono responsabili solo i governanti dei loro paesi. in maggioranza musulmani. Non siamo responsabili noi delle tempeste che hanno fatto affondare le loro carrette del mare, ma invece siamo sempre andati in loro soccorso anche lontanissimo dalle nostre coste ogni volta che ci sono arrivate richieste di aiuto. Di cosa dobbiamo chiedere perdono ? Fa bene a farlo Francesco-papa, assumendosi la responsabilità della crescita esponenziale della popolazione degli affamati che è anche colpa della chiesa cattolica perché insieme alle autorità religiose e politiche musulmane ha sempre boicottato in tutti i consessi internazionali qualsiasi politica di controllo della bomba demografica. Questa sì la vera responsabile della fame, la povertà, le malattie e la disperazione da cui quei disgraziati fuggono. Quella richiesta di perdono a nome di Cristo, ma a spese di Cesare, può avere un senso e una giustificazione solo se Francesco-papa e i suoi vescovi, preti e monache proprietari di migliaia di immobili con decine di migliaia di posti letto (fonte di lucrosi incassi senza pagare l’Imu), e i suoi corifei politici di centro, di destra e di sinistra, ammalati di buonismo a spese degli altri, mettessero a disposizione le loro private strutture e i loro quattrini personali e di partito per accogliere le centinaia, per ora, ma presto migliaia di disgraziati che questa improvvida richiesta di perdono sta già provocando.
” ma invece siamo sempre andati in loro soccorso anche lontanissimo dalle nostre coste ogni volta che ci sono arrivate richieste di aiuto.”
Sei proprio sicuro?. Non per difendere i detentori della “verità assoluta” ma neanche i cattolicissimi servi vaticani che dovrebbero invece servire lo Stato italiano nelle loro funzioni invece di genuflettersi davanti al primo truffatore di turno in abito talare sono così “santi”. Mi risultano parecchie richieste di soccorso non ascoltate e addirittura respingimenti diretti, senza neanche aver toccato terra.
Nulla da farmi perdonare da nessun, ma è una visione limitata e ipocrita associare la povertà solo alla demografia.
Di base c’è una cattiva distribuzione delle risorse e sfruttamento delle ricchezze.
Sarebbe più corretto dire che la bomba demografica aggrava la povertà già presente.
Anzi potrebbe essere una l’effetto dell’altra.
Questo vittimismo è assurdo. Noi siamo la minoranza che usa la maggioranza delle risorse (limitate) del pianeta, e non viviamo questo fatto come una responsabilità del malessere degli altri. Almeno sino a quando le potenze emergenti non ci renderanno il favore, allora forse cambieremo punto di vista.
Senza contare le responsabilità storiche dell’Europa.
grazie delle risposte, cari atei agnostici ecc
tutte molto interessanti
sicuramente avrò detto cretinate però mi sono cautelata dicendo che ogni schema mentale – dovuto magari anche a ignoranza – è fasullo.
almeno datemi atto del fatto che, dopo le cretinate superficiali che ho detto, siete riusciti a imbastire un bel dibattito.
io personalmente non sento di dover chiedere perdono ai migranti. Da tempo mi batto per una visione più umana delle migrazioni, sono contro le leggi razziste e vivo a stretto contatto con migranti di varia nazionalità. Quindi non capisco ne accetto questa dichiarazione di perdono collettiva! Ci sono responsabilità politiche e personali e a questi io non chiedo di chiedere scusa ma di TOGLIERSI dalle PALLE!
La Chiesa invece se chiede scusa perché lo fà? Di cosa si sente REA?
Io vivo nel nord del mondo, non l’ho scelto io e mi batto nel piccolo come nel grande perché le storture mondiali siano riparate, ma i buonismi di Bergolgio mi fanno incazzare! Che tuoni con chi ha responsabilità di governo contro la malavita le multinazionali che dissanguano questi popoli, invece di fare mediatiche espiazioni liberatorie di massa che servono a ZERO!
In genere ho naso per i furbastri, e questo papa mi sembra appartenere alla categoria. Anche se non fosse stato direttamente connivente con videla, sicuramente ci vuol altro che un innocuo bonaccione per sopravvivere anni in una dittatura assai poco simpatica con gli avversari.
Bergoglio pesca in tutti i fiumi. Con certe sparate (no all’aborto, no a questo e a quello) si fa perdonare ai destrorsi i discorsi “cattocomunisti”, quelli di sinistra li attira con sproloqui terzomondisti. Quando si dice essere ecumenici! (volg. cerchiobottisti).
Poi, ancora con la faccenda del perdono, sul quale tasto batte la chiesa non a caso, visto che ha tanto da farsi perdonare!. Può anche darsi che le miserie dei “paesi in via di sviluppo” (ah, il politically correct!) siano “colpa” di società capitalistiche e rapinose, ma certo non colpa mia! Poi che senso ha chiedere perdono senza volontà di riparazione? Chi più ha avuto più ripari, semplice. Io me la posso cavare con ripetute elemosine o volontariato, la chiesa, che nel potere, anche quello capitalista, ci ha sempre sguazzato, deve sforzarsi un pochino di più. Altrimenti è il vaniloquio (terribilmente snob peraltro) di un apparato di propaganda di cui Bergoglio, indipendentemente da quello che crede personalmente, è per forza il mezzo.
Questo papa mi sembra simile a GP II. Tanta scena, tanta teatralità, tanta demagogia, tanti bagni di folla, ma dietro ben poco cambiava, anzi faceva fuori i progressisti, però piaceva a tanti.
Questo papa sembra accomodante, ma poi proprio in questi giorni è stato negato negli USA al rappresentante dei preti progressisti austriaci di parlare e discutere sul rinnovamento della chiesa, si parla da anni di lotta alla pedofilia con nuove recenti direttive e proprio di oggi la notizia di preti pedofili rimessi in servizio coi bambini, esattamente come spesso fatto in passato, negli ultimi anni varie riforme e cambi dei responsabili allo IOR e poi siamo di nuovo nella stessa situazione di illeciti.
Chiedere perdono genericamente è un esercizio spirituale tipico del cattolicesimo, si chiede perdono perché “tutti sono peccatori”, ma quando si entra nel dettaglio si scopre che in realtà di colpe, responsabilità non ne riconoscono alcuna e le colpe sono degli altri. GP II chiese perdono agli ebrei, per l’inquisizione e per tante altre cose ancora, ma nella sostanza poi nulla cambiava ed in realtà si scopriva che di niente si pentivano od al massimo solo di qualche eccesso.
Avrà chiesto perdono per aver appoggiato i governi Berlusconiani e la lega antiimmigrati, per non aver fatto niente contro le condizioni nei centri di accoglienza, per le difficoltà create agli immigrati per i permessi di soggiorno, per le difficoltà a trovare lavoro?
La chiesa condanna a parole il capitalismo, ma se ne serve ampiamente. Basta vedere le sue attività finanziarie ed economiche, lo IOR, come tratta i suoi dipendenti (in Germania ci sono parecchi processi in corso e sono state fatte diverse indagini su abusi dei contratti a termine e del precariato, negazione del diritto di sciopero e delle tutele sindacali).
Gli immigrati sono l’investimento per il loro futuro, come per le altre multinazionali, come aveva detto lucidamente un paio di anni fa il cardinale austriaco Schönborn, uno dei candidati al soglio pontificio, a causa del crollo delle vocazioni in occidente, della secolarizzazione e dell’allontanamento dei fedeli. Tra l’altro contrariamente alla vulgata gli immigrati non arrivano per la maggior parte via mare, ma via terra e la maggioranza viene da paesi cristiani tipo quelli dell’est (per esempio ormai siamo ad 1 milione di rumeni in Italia). Quindi andare a Lampedusa, addirittura con le dirette televisive, è un gesto teatrale (gli avranno detto che per la sua visita erano stati svuotati i centri di accoglienza?). Quanti immigrati impiega la chiesa cattolica nelle sue varie attività economiche e in che condizioni?
soprattutto @francesco s, ma anche agli altri cari commentatori.
vedi, francesco s. che con la mie baggianate sono però usciti commenti più interessanti del solito?
@diocleziano
hai ragione, infatti dicevo anche che tutti gli schemi mentali, compresi i miei dovuti anche a ignoranza, sono fasulli.