L’intemerata di Fabrizio Cicchitto contro il papa non è piaciuta al direttore di Famiglia Cristiana, don Antonio Sciortino. Che si è sentito in dovere di replicargli. L’ha fatto allargando il bersaglio. Così che tutto il centrodestra è finito nei premi.
L’ex socialista di sinistra ed ex capogruppo Pdl alla Camera ha avuto infatti l’infelice idea di ricordare al papa in visita a Lampedusa che “un conto è predicare, un conto è governare”. Una banalità, su cui dovremmo in teoria essere d’accordo tutti, anche i direttori di testate cattoliche. Cicchitto ha aggiunto che “lo Stato non deve abbassare la guardia” di fronte all’immigrazione clandestina, e che in circostanze come queste “va affermata una ragionevole, non oltranzista, ma seria e reale autonomia dello Stato dalla Chiesa”. Dev’essere quest’ultima frase ad aver fatto imbestialire Sciortino. Che ha replicato a muso duro, ma non alle affermazioni di Cicchitto. Si è limitato a definirlo il “trombettiere del pensiero berlusconiano” che “ha perso un’altra buona occasione per tacere”. Già che c’era, se l’è presa con Gasparri, Santanché e Boso. Non bastava: ha attaccato anche il “vergognoso silenzio il silenzio dei politici cattolici della destra, così solerti nel correre in soccorso del loro leader-padrone Berlusconi, ma in vergognoso e imbarazzante silenzio di fronte agli attacchi della destra a papa Francesco”.
“Dove sono i vari Lupi, Mauro, Gelmini, Formigoni?”, è il grido che è risuonato in pagina. Mauro, per la verità, non sta nemmeno più a destra, è il ciellino di governo che sta con Monti (e il candidato premier per cui ha fatto il tifo il Vaticano non può stare a destra, vero?) E per una volta Formigoni non c’entra: si era già espresso pro-papa ancor prima di Sciortino. Si sa, i paolini non vedono di buon occhio i ciellini, così hanno colto l’occasione per attaccare tre politici di Cielle e una quarta vicinissima al movimento, anche se non appartenente: si è pur sempre sposata in Comune, già incinta, con un divorziato. Faide cattoliche di lunga data.
Ogni tanto politici e religiosi si punzecchiano, l’importante è che lo sfondo cristianista della politica italiana non venga meno. Del resto, non ci risulta che Famiglia Cristiana sia scesa in campo quando Cicchitto si comportava da pasdaran per far approvare una legge contro il testamento biologico (Bersani, Bersani!, arrivò a dire che “pian piano Cicchitto sta decidendo come devo morire io”). O quando un politico cattolico di destra come Ignazio La Russa ha sostenuto in diretta tv che coloro che chiedono edifici pubblici senza crocifissi “possono morire”. Le bestemmie si possono contestualizzare, le critiche al papa no, anche quando sono blandissime. Il settimanale cattolico che tanto piace ai progressisti ha lanciato l’anatema per lesa papità.
Quello che interessa noi non è che al papa prediletto da Avvenire sia subentrato un papa prediletto da Famiglia Cristiana. Ci preme invece evidenziare come la libertà di espressione sia un diritto umano fondamentale che il mondo cattolico fatica proprio ad accettare.
La redazione
Va anche ricordato che questa ripicca, da che pulpito!, proviene da quelli che non mi risulta abbia sollevato chissà quali polveroni quando Casini, seguito da Fini, sosteneva la liceità di sparare ai barconi…
Di quelli come Cicchitto penso tutto il male possibile. Tuttavia penso la stessa cosa dell’uomo in gonna bianca, uno dei più ricchi del mondo, che ha approfittato, come sempre, delle disgrazie altrui per fare a se stesso una enorme propaganda gratis a reti e testate unificate. Vorrei analizzare ciò che ha fatto a Lampedusa costui, che non è né santo, né tanto meno padre, se non per i suoi seguaci più integralisti.
Ha forse indicato una qualsiasi soluzione al problema emigrazione dai paesi che si trovano in situazioni umane ed economiche insopportabili verso l’Italia e l’Europa? No. Si è limitato a dirci quanto siamo cattivi, come hanno sempre fatto tutti i suoi predecessori.
Ha forse offerto un qualsiasi aiuto concreto per risolvere o migliorare la situazione? No.
Che cosa vuole da noi, oltre ai nostri soldi?
Perfettamente d’accordo con te Michele…tante belle parole e pochi, pochissimi fatti. Cosa vuole il papa oltre ai nostri soldi? Puntano in alto le bestie, vogliono la nostra sudditanza, vogliono il loro gregge di pecore obbedienti e non pensanti.
La gita di papa cecco a Lampedusa vale quanto quella di fester16 nelle zone terremotate: far capire a chi devono essere dati i soldi per la solidarietà, al 20% del lordo.
“Ci preme invece evidenziare come la libertà di espressione sia un diritto umano fondamentale che il mondo cattolico fatica proprio ad accettare.”
Non capisco, nemmeno leggendo il prolisso resoconto su questa polemica tutta interna al mondo cttolico, dove sia la limitazione della libertà di espressione.
Che replicare a Cicchitto significa limitargli la possibilità di esprimersi?
Forse che quando le critiche provengono dall’UAAR sono una libera forma di espressione e quando vengono da Famiglia Cristiana sono forme di intolleranza?
FC ha invocato una censura unanime da parte del resto del partito.
Mi pare piuttosto eloquente…
FC ha sottolineato il silenzio di una parte del partito, quella cattolica, interpretandola come una contraddizione.
Possono avere ragione o no, aspettiamo la risposta dei vari Lupi etc.
Si chiama dialettica politico/sociale.
Davvero, la sensazione è che su ogni affermazione proveniente dal modo cattolico abbiate una pregiudiziale.
Se siamo d’accordo siamo pecore, se siamo in disaccordo siamo intolleranti.
Il classico comportamento di chi ha già deciso il proprio modello interpretativo e piega la realtà sperimentale a tale modello.
@parolaio
Stai dicendo la stessa cosa: se gli altri non dovevano tacere vuol dire che dovevano censurarlo.
Stiamo lì.
1) Si insinua abbia attaccato il papa come prima affermazione, mentre il sottotesto dell’affermazione di Cicchitto non è antipapalina ma xenofoba. L’unico appello “antipapale” è l’invocazione strumentale della divisione Stato-Chiesa. A te tirare le somme…
2) Si lascia intendere per caso che il papa debba essere il capo politico della destra?
3) La censura invocata è visibilissima: “difendete il papa = attaccate Cicchitto”.
Penso che parolaio abbia ragione. Dire che i colleghi di partito non avrebbero dovuto tacere è una pretesa assurda, ma non per forza una censura. Ad esempio, io sto esprimendo un disaccordo con una tua affermazione ma non sto mettendo in dubbio il tuo diritto di esprimerla.
Dobbiamo fare attenzione, capita spesso anche a noi di ricevere critiche di questo genere, quando replichiamo alle affermazioni clericali di qualcuno e ci sentiamo rispondere che vogliamo censurarlo.
”…questa polemica tutta interna al mondo cattolico…”
Non mi sembra tutta interna al mondo cattolico:
una rivista parrocchiale si permette di censurare
un politico del governo italiano?
Pazzesco che io debba prendere le parti di uno
come Cicchitto!…
” il “vergognoso silenzio il silenzio dei politici cattolici della destra, così solerti nel correre in soccorso del loro leader-padrone Berlusconi,… ”
E’ vero che Berlusconi è il lider-padrone del suo partito quanto il fatto che il Papa è lider-padrone assoluto di chiunque si confessi cattolico. Padrone anche della “verità assoluta”. Chi è più arrogante, il Papa e i suoi sudditi o Berlusconi e i suoi leccapiedi ?
Leader, leader, non lider. Enrico che ci fai qui sotto mentite spoglie? 🙂
che ne pensi dei contenuti espressi da Enrico? Scusa, dimenticavo che non li leggi.
In effetti non li leggo
Scherzi a parte va che il papa mica è il padrone assoluto di nessuno. Solo i gesuiti a che ne so han l’obbligo di ubbidienza, gli altri no.
“Solo i gesuiti a che ne so han l’obbligo di ubbidienza”
veramente, secondo il catechismo, ogni cristiano ce l’ha. e non solo verso il papa, ma verso ogni membro del clero.
@nightshade90
Azz, mi devo essere perso qualcosa. Questa mi giunge assolutamente nuova.
Dove sta scritto esattamente?
Credo che si riferisca all’articolo 1269 del catechismo.
1269 Divenuto membro della Chiesa, il battezzato non appartiene più a se
stesso, [Cf ⇒ 1Cor 6,19 ] ma a colui che è morto e risuscitato per noi [Cf ⇒ 2Cor 5,15 ]. Perciò è chiamato a sottomettersi agli altri, [Cf ⇒ Ef 5,21; ⇒ 1Cor 16,15-16 ] a servirli[Cf ⇒ Gv 13,12-15 ] nella comunione della Chiesa, ad essere “obbediente” e “sottomesso” ai capi della Chiesa, [Cf ⇒ Eb 13,17 ] e a trattarli “con rispetto e carità” [Cf ⇒ 1Ts 5,12-13 ]. Come il Battesimo comporta responsabilità e doveri, allo stesso modo il battezzato fruisce anche di diritti in seno alla Chiesa: quello di ricevere i sacramenti, di essere nutrito dalla Parola di Dio e sostenuto dagli altri aiuti spirituali della Chiesa [Cf Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 37; ⇒ Codice di Diritto Canonico, 208-223; Corpus Canonum Ecclesiarum Orientalium, 675, 2].
Una cosa sono il catechismo della CCAR e le tradizioni degli uomini, un’altra cosa sono l’Evangelo ed il Nuovo Testamento, sulla base dell’Antico Testamento.
http://camcris.altervista.org/catt_aut.html
Comunque Bersani ha vinto, una volta tanto, il confronto con Cicchitto: questi non può decidere come Bersani debba morire, perchè ciò è GIA’ avvenuto molto tempo prima che il Fabrizio nazionale si scoprisse papalino: infatti, anche in questa occasione, il PdL senza elle ha brillato per il suo fragoroso silenzio.
Si conferma ancora una volta ( ma ce n’era bisogno?) che una imprecisata quota di “cattolici”, se si escludono quelli duri e puri manipolati senza ritorno dalla nascita, sono semplici opportunisti. Stanno attaccati alla Chiesa perché gli conviene.
Userei meno il machete e più il fioretto nei giudizi su una attività editoriale complessa e variegata quale quella di Famiglia Cristiana
Se si leggono gli articoli di FC e si paragonano a quelli de l’Unità appare chiaro chi sia politicamente più a sinistra. Non a caso l’ex direttore Zega fu aspramente criticato dalla Cei di Ruini che mal vedeva le critiche al ministro Gelmini, alla Moratti, alla legge Bossi-Fini, al lodo Alfano, alla vita privata di Berlusconi, etc. Idem anche per i successori.
Tanto è che più volte il Vaticano ha dovuto ribadire che quella di FC non è la posizione ufficiale della Santa sede ed il cattolicissimo ex ministro pidiellino Carlo Giovanardi la criticò sino a dire che la rivista doveva cambiare nome.
Se e’ vero che la storia si ripete ( e in Italia,per quanto riguarda politica, Vaticano e affini non potrebbe ripetersi di piu’ ),non sarebbe grazioso che qualche illustre rappresentante della stampa di simpatie
berlusconiane ,urtato dall’uscita di don Antonio Sciortino,gettasse in pasto all’opinine pubblica qualche altarino poco edificante di quest’ultimo,emulando il comportamento di Feltri col Boffo ?
Sentite questa risposta di Don Sciortino:
http://www.famigliacristiana.it/blogpost/gli-eccessi-di-zelo-dei-preti-di-strada.aspx
Gli eccessi sono sempre deleteri. Il pauperismo esasperato, fine a sé stesso, non ha alcun valore.
Non basta predicare la povertà stando comodi nel lusso dei propri palazzi, con tavole imbandite di ogni ben di Dio. È fin troppo facile, ma poco evangelico.
Avete capito?: “non basta” e non “non si debe”.
Credo che Don Sciortino abbia bisogno di qualche lezione di religione e magari di leggere la bibbia ogni tanto.
Questa sotto la risposta citata nel link. Mi pare un testo commendevole oltre che razionale e non ipocrita.
“Gli eccessi sono sempre deleteri. Il pauperismo esasperato, fine a sé stesso, non ha alcun valore. Ma è altrettanto dannoso trovare giustificazioni e alibi per mantenere inalterati comportamenti mondani, ammantati e giustificati da false idealità. Credo non tocchi a me o a Famiglia Cristiana spiegare che cosa voglia dire l’espressione di papa Francesco: «Una Chiesa povera e per i poveri ». Il Vangelo è estremamente chiaro, basterebbe leggerlo per comprendere quale valore il Signore attribuisce ai beni terreni e quale atteggiamento devono avere i seguaci di Cristo verso gli ultimi. Non basta predicare la povertà stando comodi nel lusso dei propri palazzi, con tavole imbandite di ogni ben di Dio. È fin troppo facile, ma poco evangelico. Essere vicino ai poveri vuol dire “farsi prossimo“ con chi vive nelle periferie geografiche e dell’esistenza. I poveri non sono un “fardello” fastidioso, ma i nostri fratelli prediletti.”
In questi contesti,mi ritorna immancabilmente una famosa
uscita di G.B.Shaw :”Io detesto i poveri,se fosse per me li abolirei !”,il cui vero significato e’ ovvio a chiunque abbia un po’ di buon senso.
Un individuo che vivendo nel lusso decida di usare un po’
del suo potere per combattere efficacemente la poverta ,usando il cervello ed elaborando piani realistici per creare scuole,posti di lavoro,assistenza medica realmente efficace,
sara molto piu’ utile di qualunque asceta che si limiti a
vivere in mezzo ai poveri magari leccando le loro piaghe o quasi come certi famosi santi del calendario.
Peccato che tanti illustri membri del clero si limitino a
“leccare”,metaforicamente beninteso,le miserie della plebe con i loro sermoni paterni ( o piuttosto paternalistici)che lasciano il tempo che trovano.
Cicchitto ogni tanto si ricorda della sua gioventù, in cui era socialista, prima di convertirsi alla chiesa di Papa Silvio I.
E Suor Minetti
Mah! Una scaramuccia tra le altre, in realtà da quando la chiesa ha stretto il suo patto con i potenti i due soggetti si sono spalleggiati a vicenda riconoscendo l’uno i privilegi dell’altro, non penso che Francesco cambierà nulla, parole, parole e parole.
La radice del problema sta nella limitatezza delle risorse che esige(rebbe) una redistribuzione delle stesse e la definizione di un limite demografico, due questioni pesanti che per i potenti e per i religiosi non si possono nemmeno considerare, ognuno impegnato e difendere dogmi e privilegi.
Per il resto il rispetto e la considerazione della vita umana dovrebbero essere un valore sia laico che cristiano, Cicchitto cos’è ? E tutti i bravi “cristiani” impegnati a difendere la croce hanno mai letto il vangelo? La chiesa è sempre stata funzionale agli sfruttatori ed al mantenimento del loro potere, sarà difficile che il papa gaucho cambi qualcosa, me lo auguro ma la vedo dura.
Mah! Una scaramuccia tra le altre, in realtà da quando la chiesa ha stretto il suo patto con i potenti i due soggetti si sono spalleggiati a vicenda riconoscendo l’uno i privilegi dell’altro, non penso che Francesco cambierà nulla, parole, parole e parole.
La radice del problema sta nella limitatezza delle risorse che esige(rebbe) una redistribuzione delle stesse e la definizione di un limite demografico, due questioni pesanti che per i potenti e per i religiosi non si possono nemmeno considerare, ognuno impegnato e difendere dogmi e privilegi.
Per il resto il rispetto e la considerazione della vita umana dovrebbero essere un valore sia laico che cristiano, Cicchitto cos’è ? E tutti i bravi “cristiani” impegnati a difendere la croce hanno mai letto il vangelo? La chiesa è sempre stata funzionale agli sfruttatori ed al mantenimento del loro potere, sarà difficile che il papa gaucho cambi qualcosa, me lo auguro ma la vedo dura.
Ooops, pardòn, non so come ho fatto a postare due volte…Spero non sia parkinson…
scusate, non è voler dar ragione a FC, mala questione della visita del Papa a Lampedusa è stata una delle più chiare dimostrazioni del modo di intendere il cattolicesimo della destra italiana, e della sinistra che su queste tematiche segue a ruota. La destra ha mostrato quello che si può chiamare un Clericalismo senza Cristianesimo. Codesti signori sono infatti clericali e codini quando si tratta di negare i diritti civili ai gay e alle coppie di non sposati, ma diventano laicisti quando si tratta di negare i diritti umani dei clandestini. I CIE e il modo con cui la destra governativa ha trattato gli immigrati dei barconi sono vergognosamente antiumanitari. L’antiumanesimo della destra ciellina e fascista che caratterizza il panorama politico italiano è espressa chiaramente da Cicchitto. Se si tratta di froci la Chiesa va bene, se si tratta di poveri cristi allora il manganello non ha bisogno dell’aspersorio.
Ciò detto, questo Papa alla destra proprio non va. Da quando è Papa ha fatto, mi pare di ricordare, due uscite. La prima volta è andato dai carcerati, a fare un pur rituale lavaggio dei piedi ai carcerati, e poi l’uscita di Lampedusa, dove ha detto messa con un calice fatto del legno di barconi naufragati e ha augurato un buon Ramadan ai musulmani. Insomma il Papa è schierato con quella parte della Chiesa che non ha paura o comunque pensa che questa paura debba essere sottomessa ad altri scopi, della concorrenza musulmana, e che probabilmente preme per la cittadinanza veloce e l’abolizione del reato di clandestinità. La destra ciellina, per la quale il cattolicesimo non è che una clava identitaria che tutto deve sottomettere e fagocitare, non deve essere contenta di questa piega. Inoltre, ricordiamoci che in Italia non comanda una generica “chiesa”, ma una chiesa che ha nome e cognome: Conferenza Episcopale Italiana
dov’è finito il mio intervento?
cusate, non è voler dar ragione a FC, mala questione della visita del Papa a Lampedusa è stata una delle più chiare dimostrazioni del modo di intendere il cattolicesimo della destra italiana, e della sinistra che su queste tematiche segue a ruota. La destra ha mostrato quello che si può chiamare un Clericalismo senza Cristianesimo. Codesti signori sono infatti clericali e codini quando si tratta di negare i diritti civili ai gay e alle coppie di non sposati, ma diventano laicisti quando si tratta di negare i diritti umani dei clandestini. I CIE e il modo con cui la destra governativa ha trattato gli immigrati dei barconi sono vergognosamente antiumanitari. L’antiumanesimo della destra ciellina e fascista che caratterizza il panorama politico italiano è espressa chiaramente da Cicchitto. Se si tratta di gayla Chiesa va bene, se si tratta di poveri cristi allora il manganello non ha bisogno dell’aspersorio.
Ciò detto, questo Papa alla destra proprio non va. Da quando è Papa ha fatto, mi pare di ricordare, due uscite. La prima volta è andato dai carcerati, a fare un pur rituale lavaggio dei piedi ai carcerati, e poi l’uscita di Lampedusa, dove ha detto messa con un calice fatto del legno di barconi naufragati e ha augurato un buon Ramadan ai musulmani. Insomma il Papa è schierato con quella parte della Chiesa che non ha paura o comunque pensa che questa paura debba essere sottomessa ad altri scopi, della concorrenza musulmana, e che probabilmente preme per la cittadinanza veloce e l’abolizione del reato di clandestinità. La destra ciellina, per la quale il cattolicesimo non è che una clava identitaria che tutto deve sottomettere e fagocitare, non deve essere contenta di questa piega. Inoltre, ricordiamoci che in Italia non comanda una generica “chiesa”, ma una chiesa che ha nome e cognome: Conferenza Episcopale Italiana
Una cosa sono il catechismo della CCAR e le tradizioni degli uomini, un’altra cosa sono l’Evangelo ed il Nuovo Testamento, sulla base dell’Antico Testamento.
http://camcris.altervista.org/catt_aut.html
Per noi atei-agnostici e razionalisti anche evangelo e antico testamento non sono altro che ‘tradizioni di uomini’.
Quello che ci interessa è che queste ‘tradizioni di uomini’ non pretendano di ingurgitare soldi senza motivo e di legiferare per tutti, e in questo certamente in Europa occidentale generalmente i protestanti hanno ‘tradizioni di uomini’ per noi migliori.
“La destra ciellina, per la quale il cattolicesimo non è che una clava identitaria che tutto deve sottomettere e fagocitare, non deve essere contenta di questa piega.”
Ma i ciellini (cl) così come fc sono tutti cattolici (romani) NON cristiani (evangelici).
Ora: cattolico è uguale a cristiano? No.