La clericalata della settimana, n. 27: Paolo Gatti

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Anzi, ringrazia in anticipo chi le segnalerà eventuali “perle”.

Il primo premio di questa settimana è assegnato all’assessore alle politiche sociali della Regione Abruzzo, Paolo Gatti (Fratelli d’Italia). In occasione della destinazione di fondi regionali agli oratori, ha dichiarato:

“Riconosciamo con spirito laico il grande ruolo sociale che nella nostra Regione svolgono gli oratori e diamo oggi attuazione ad un indirizzo programmatico del Consiglio Regionale che ha affidato alla Giunta l’individuazione delle modalità di assegnazione di questi fondi” (300.000 euro)

gatti e sacconi

Al secondo posto il senatore Maurizio Sacconi (Pdl): preoccupato che si possano approvare laggi laiche, per esempio il riconoscimento delle coppie di fatto, ha chiesto “una moratoria sulla normazione di contenuti etici divisivi evitando quelle maggioranze variabili che sarebbero non meno ma più che politiche”.

Al terzo posto il senatore Giacomo Stucchi (Lega Nord), che ha proposto di destinare dieci milioni di euro per la realizzazione sul territorio bergamasco delle opere “necessarie” in previsione della canonizzazione a dicembre di Papa Roncalli.

Una menzione speciale è assegnata al consigliere Rai Antonio Verro, che si è apertamente opposto all’ipotesi di “programmi che trattino l’ateismo alla stessa stregua della religione”.

La redazione

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13 commenti

Francesco S.

Ma perchè non evitano di usare il termine “laico” ad minchiam, parrebbero meno ridicoli.

Marco Ombri

“una moratoria sulla normazione di contenuti etici divisivi evitando quelle maggioranze variabili che sarebbero non meno ma più che politiche”
Un modo curioso per dire di lasciare immutate tutte quelle leggi di stampo religioso. Ne inventano di tutte per rimanere nel Medioevo 😀

serlver

Sacconi ha anche detto: “Grazie ad un impegno diretto e personale di Silvio Berlusconi abbiamo avuto comportamenti univoci e coerenti con i principi della tradizione nazionale”, bene, adesso sappiamo che “cene eleganti” e Olgettine fan parte della nostra tradizione nazionale. Insomma. un po’ lo sospettavamo che il Paese sta andando a puttane!

SilviaBO

Oltre che una clericalata, quella frase mi pare un perfetto esempio di svilimento dell’italiano a favore del politichese.

whichgood

Politichese all’italiana. In un paese normale gli darebbero un diplomatico calcio nel sedere.

Francesco

Nei paesi dove sono le persone oneste a governare si chiama finanziamento illecito, nei paesi dove sono le persone disoneste a governare si chiama sussidiarietà. 😆

AlbertoD

per onestà bisogna dire che i fondi dedicati dalle precedenti amministrazioni erano ben più alti. l’attuale governo regionale è riuscito ad utilizzare per tale scopo solo lo 0.3 % delle cifre dedicate a questo scopo: circa 350 milioni.
Concordo sul fatto che avrebbe potuto usare altri toni, ma si sà: in politica devi cercare di piacere a tutti

Federix

“in politica devi cercare di piacere a tutti” se sei un politico disonesto.

Federix

Queste sono solo alcune metastasi del cancro colossale che è la religione cattolica per l’Italia.

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