Libero, Renzi e la supposta vendetta contro la Curia

C’è maretta tra il sindaco di Firenze Matteo Renzi e il cardinale e vescovo della città Giuseppe Betori. Il prelato aveva tuonato contro il degrado della città e il primo cittadino gli aveva risposto a muso duro, lamentando un attacco politico.

Il quotidiano di centrodestra Libero, nel polemizzare con Renzi, sostiene che l’esponente del Pd si sia vendicato con il religioso negando arbitrariamente un finanziamento a favore di una parrocchia. Secondo Franco Bechis il Comune avrebbe congelato un indennizzo di 19mila e 200 euro alla parrocchia di Santa Maria a Novoli, confermando l’esproprio di un terreno vicino la chiesa. Nel 2008 la Provincia, all’epoca presieduta da Renzi, procede appunto all’esproprio di un terreno concesso più di vent’anni prima alla parrocchia, per costruirci un parcheggio pubblico.

betori-renzi

Nel 2010 il Comune quantifica in 12mila euro l’indennità provvisoria, che non viene contestata dal parroco, e provvede al deposito della somma presso la cassa depositi e prestiti. Nel 2012 il Comune rivede i calcoli e assegna altri 7200 euro. A questo punto il parroco avrebbe chiesto il versamento dovuto, “trovando improvvisamente mille difficoltà”. Il Comune, continua il vicedirettore del quotidiano, avrebbe quindi puntato all’esproprio gratuito rivendicando l’usucapione del terreno: “la stessa arma usata dai pastori sardi con una società di Silvio Berlusconi in Sardegna che da anni attende le concessioni edilizie”, chiosa polemicamente, “uno schiaffo immediato al cardinale Betori, colpevole di aver scalfito il santino che si è costruito il sindaco di Firenze”. Che pure, a suo tempo, si era speso non poco per celebrare l’ascesa alla porpora dell’arcivescovo.

Dubitiamo che si tratti di una vendetta e che sia direttamente collegata allo screzio con Betori, come sostiene Libero, o che sia stato ordito chissà qualche complotto nei confronti della Chiesa: più semplicemente il Comune godeva di un diritto e l’ha esercitato. Non doveva farlo? Perché mai il Comune dovrebbe subire un danno economico solo per favorire la Chiesa cattolica regalandole dei soldi per un terreno che, ci pare di capire, era suo e dato in concessione? Libero non chiarisce la questione e preferisce la dietrologia. Da parte nostra, prendiamo atto con favore che, una volta tanto, c’è un Comune che fa gli interessi della cittadinanza e non quelli del più grande proprietario immobiliare del paese.

La redazione

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18 commenti

Giuliano Apostata

e aspetta a vedere tutti gli Scandali di Pederastia Ecclesiastica che devono esplodere come un uragano sui giornali 🙂

Tiziana

secondo me è più che possibile che la curia tiri scherzi a Renzi. Craxi, al di là del giudizio che ognuno ne da, è innegabile che ha cominciato ad avere noie quando ha fatto la prima (e ultima per forze di coese e opposizione del pci) revisione concordataria.

kundalini444

a qualunque prete chieda danaro risponderei con le parole del vangelo:
“non si può servire Dio e Mammona”

Rester

Ma loro infatti non peccano. Difficilmente dalla porpora in su servono dio

Gianluca

Scusate, ma la notizia non è tanto chiara. Voi scrivete che:

“Nel 2008 la Provincia, all’epoca presieduta da Renzi, procede appunto all’esproprio di un terreno concesso più di vent’anni prima alla parrocchia, per costruirci un parcheggio pubblico.”

Nel link da voi postato invece si legge che:

” In questo caso il terreno era stato concesso gratuitamente al Comune di Firenze almeno 20 anni fa dalla parrocchia per farci un parcheggio pubblico, che serviva anche ai fedeli.”

Di chi è questo terreno, del comune o della parrocchia?

dog no god

” nella vita ci sono le cose vere e le cose supposte: mettiamo da parte quelle vere, mentre le supposte… ” (Toto’)

ALESSIO DI MICHELE

Probabilmente: il comune DA PIU’ DI 20 ANNI aveva lasciato condurre il terreno alla parrocchia; questa l’ aveva USUCAPITO, e qualcuno stava per darle dei soldi per ridare al comune il terreno ex suo; Renzi avrebbe deciso di riprenderselo gratis.

manimal

se il terreno era usucapito, era in effetti proprietà della diocesi.
in tal caso, se vi fosse esproprio, il compenso sarebbe in effetti dovuto.

Francesco

Dalla foto si vede che sono persone di un certo profilo. 😆

Francesco

Matteo Renzi e la “supposta” vendetta contro la Curia.

Betori: Ahiaaaa….. era mejio na pilola.
Renzi: Eh eh eh…

paniscus

L’idea che Renzi, durante il suo mandato, possa mai essersi distinto per “fare gli interessi dei cittadini”, mi sembra ancora più paranormale e superstiziosa rispetto a qualsiasi pretesa dogmatica di miracolo cattolico 🙁

Lisa

Stefano Grassino

Resta il principio che per me è fondamentale: io sindaco devo fare l’interesse dei cittadini che mi hanno votato. Se poi ho commesso un errore burocratico e la chiesa, trascinandomi in una causa, la vince, bene. Ma sia lo stato laico a decidere e non la sudditanza presso verso il clero, come purtroppo spesso accade.

Francesco S.

Credo ci sia un bug nel blog, ho notato che se non commento non appaiono gli altri commenti.

ziomaul

Il terreno era in uso e non di proprietà della Curia. Dopo 20 anni SOLO se il proprietario non si rivendica nessun diritto diventa di chi lo usa, In questo caso bisogna vedere che accordi cerano e basta una semplice camminata sul suolo da parte del proprietario per ricominciare il conteggio degli anni.
Comunque è dovuta la “recessione di contratto d’uso” cosa che un Comune può non corrispondere, ma solo quantificare dato che è organo Pubblico e non privato (è una differenza sostanziale) e comunque bisogna vedere sempre che accordi contrattuali cerano.
Che sia quantificato NON vuol dire che quella cifra sia dovuta in nessun caso.
Renzi non fece nessuna vendetta, sono solo norme Comunali secondo Legge, Semmai il giornaletto Libero che vuole un atto illegale in combutta con la Curia e contro i cittadini.
Ciao

manimal

se vi erano accordi, non dovrebbe esservi usucapione.
se accordi non ve ne erano, dopo vent’anni può esser usucapito il terreno, che il proprietario sia d’accordo o meno. altrimenti non sarebbe usucapione.
se poi i termini della questione sono diversi da quanto ipotizzato da ALESSIO DI MICHELE nel suo post, è altro paio di maniche.

Paolo

Invece il Sindaco del Comune di Assisi intende “svendere” ai frati francescani le 2 piazze antistanti le Basiliche a danno dei cittadini.

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