Nuova recensione sul sito: “I signori del pianeta. La ricerca delle origini dell’uomo” di Ian Tattersall

Una nuova recensione è stata pubblicata nella sezione Libri del sito UAAR. Il volume è I signori del pianeta. La ricerca delle origini dell’uomo di Ian Tattersall (Codice edizioni). Recensione a cura di Maria Turchetto.

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37 commenti

alessandro pendesini

Molto chiara le recensione di Maria Turchetto

Una lunga evoluzione, di circa 7 milioni di anni, sorprendentemente ricca di innovazioni, ci separa dall’ultimo antenato comune (australopiteco) con altri primati viventi (bonobo, scimpanzé, gorilla).- Abbiamo visto un sacco di caratteristiche che rendono l’uomo un essere unico; un’attitudine antropocentrica ? -Ritengo (a torto?) che un elefante, topo, bonobo, struzzo, ecc…se potessero riflettere sulla loro propria evoluzione potrebbero dire la stessa cosa !… -L’interesse sarebbe quello di capire perché abbiamo acquisito queste caratteristiche, e in che cosa ci singolarizzono. Sulla questione di ciò che definisce l’uomo rispetto ad altri animali (primati inclusi), la risposta più “maliziosa” è, a mio parere, quella dell’antropologo Leslie White: “Siamo l’unico animale che puo’ fare la differenza tra l’acqua pura e l’acqua santa”…………

faber

Concordo sulla necessità di lasciare da parte un atteggiamento antropocentrico che troppo spesso porta a compiere errori, a volte inconsci, quando si parla di evoluzione. Tuttavia, al tempo stesso, non dobbiamo cadere nella trappola opposta: estremizzare il discorso anti-antropocentrico fino a negare la natura “particolare” dell’uomo. Attenzione, non particolare in quanto migliore, particolare in quanto diversa. Nell’homo sapiens alcune caratteristiche cognitive hanno raggiunto il massimo livello di funzionalità (riferito al nostro ecosistema, sia chiaro) che si osservi sul pianeta. Nessuna specie si avvicina alla straordinaria capacità dell’homo sapiens di analizzare i rapporti causa-effetto nell’ambiente, plasmarli a proprio uso e consumo fino ad invertire il paradigma darwiniano per cui la specie si adatta all’ambiente: in una certa misura (potremmo discutere di quanto sia questa misura) l’homo sapiens è in grado di adattare l’ambiente a se stesso. Questa è la grande unicità della nostra specie (con annessi e connessi sia positivi che negativi ovviamente). Detto ciò, è evidente che dobbiamo conservare la lucidità di riconoscere che tali caratteristiche sono solo alcune di quelle su cui la selezione ha “lavorato” dalla nascita della prima cellula ad oggi. Nessun essere umano saprà fare la medusa meglio della medusa e se qualcuno vi dice che l’uomo è chiaramente più evoluto di una cozza, suggeritegli di provare a stare sul fondale marino a filtrare l’acqua (frase rubata al mio prof di zoologia 🙂 )

alessandro pendesini

Ogni animale -uomo incluso- ha una “sua natura particolare”
Sotto il profilo evolutivo, l’uomo non è di certo “meglio riuscito” di un gatto, topo, polipo, o qualsiasi altro animale e non solo ! Si è solo adattato per qualcosa d’altro, al termine di una storia diversa e unica come quella di una qualsiasi altra specie.

Non c’è alcuna ragione, se non l’orgoglio umano, pensare che noi rappresentiamo il culmine dell’evoluzione e che il nostro encefalo ha raggiunto il suo massimo sviluppo ! Dato i nostri limiti cognitivi mentali (ben documentati dalla neuropsicologia) cosi come della nostra storia, sembra probabile che la nostra attuale esistenza si trovi in una fase intermedia, transitoria, di un’avventura tutt’altro che finita….
A differenza del resto della biosfera, non siamo inevitabilmente i “giocattoli” di una selezione naturale cieca e irresponsabile. Noi siamo, -entro una certa misura ed escludendo delle probabili catastrofi naturali- i padroni -per in meglio o per il peggio- del nostro destino.

faber

Si è esattamente quello che volevo dire. E che la nostra attuale esistenza sia una fase intermedia è altrettanto palese. La cosa interessante secondo me è proprio provare a pensare in che modo possa evolvere un essere vivente con la particolarità dell’ homo sapiens che anche tu evidenzi. Sul fatto che il nostro encefalo sia il culmine dell’evoluzione, non lo penso affatto. Sono alcune facoltà cognitive, derivanti dallo sviluppo di determinate connessioni cerebrali, ad essere superiori a quelle degli altri animali. Ma, restando all’encefalo, non abbiamo per esempio la rapidità di risposta tipica dei pesci (non abbiamo evoluto o abbiamo perso i neuroni di Mauthner) e dubito che si possa comparare la nostra capacità di computazione olfattiva con quella di un topo o di un cane.

enrico

@ faber

“Ma, restando all’encefalo, non abbiamo per esempio la rapidità di risposta tipica dei pesci (non abbiamo evoluto o abbiamo perso i neuroni di Mauthner) e dubito che si possa comparare la nostra capacità di computazione olfattiva con quella di un topo o di un cane.”

E allora?

“Non c’è alcuna ragione, se non l’orgoglio umano, pensare che noi rappresentiamo il culmine dell’evoluzione e che il nostro encefalo ha raggiunto il suo massimo sviluppo”

Presenti un modello evolutivo di come andranno le cose falsificabile.

Stefano

@ enrico

E allora?

enrico solo tu puoi fare una domanda e riportare sotto un brano che rappresenta la risposta senza accorgertene….

Presenti un modello evolutivo di come andranno le cose falsificabile.

Il Genesi ti può andare bene?

Penso che poteva certamente creare diversamente, essendo libero.
Ma ciò che a lei sfugge nel suo ragionamento è che la creazione è una creazione in stato di via, dunque è ovviamente imperfetta allo stato attuale.
Sembra invece che lei giudichi la creazione come se essa fosse statica.

enrico se poteva creare diversamente e meglio e subito e non l’ha fatto non è dio: secondo Anselmo di Aosta almeno…
E secondo me pure. E secondo logica anche.

Dato un insieme di credenze fra loro diverse o discordanti, o sono tutte false o una sola è vera.
Il fatto che ce ne siano molte non è affatto una difficoltà.

Si enrico, perché ciascuna adotta propri criteri di verità non confrontabili con le altre. Tanto che ogni nuova religione si aggiunge alle altre, non le confuta o sostituisce, se non per criteri demografici. Se si adotta un unico criterio di valutazione comune a tutti i campi del sapere, la razionalità, nessuna fede passa il test. Quindi scelte fatte sullla base di criteri del tutto idiosincratici sono del tutto irrazionali. E giudizi basati su quelle pure, oltre ad essere disonesti.

enrico non c’è alcuna ragione logica per cui non si possa creare altro da sé con natura uguale (medesime proprietà). Se dio è creatura perfetta, con proprietà al massimo grado, una tale creatura non può non creare le migliori creature ipotizzabili, ammesso una creatura perfetta abbia bisogno, necessità o volontà di creare qualcosa per qualsiasi motivo. Non ci vuole niente ad ipotizzare qualcosa di meglio della tua mitologia, sia a livello di divinità sia a livello di creazione. Per esempio miglior capacità di reazione ed olfatto farebbero molto comodo.
Non farei il pignolo con la falsificazione di idee più serie, quelle si, falsificabili.

faber

Qualsiasi modello teorico di evoluzione è falsificabile: basta aspettare! Il fatto che la scala temporale dell’evoluzione umana sia molto ampia, non inficia il principio. L’esempio più stupido che mi viene in mente: piastro una colonia di batteri all’interno della quale trovo una percentuale x di batteri resistenti ad un antibiotico. Metto la stessa colonia in un terreno selettivo e prevedo (magia magia!!!) che alla fine avrò una percentuale prossima al 100% di batteri resistenti.
Per una variante più complessa e rigorosa di questo ragionamento guarda questo:
http://www-3.unipv.it/webbio/evol07/lederberg

enrico

@ Stefano

C’è poco da fare.
Lei dà un giudizio sul reale come se lo stesso fosse una realtà statica e definitiva.
Che non è affatto il concetto di creazione della teologia cristiana.
In generale, inoltre, lei dà un giudizio negativo sulla libertà di scelta, ovvero lei ritiene che sia meglio imporre una condizione migliore piuttosto che sia la libertà dell’individuo a sceglierla, che poi è il concetto base di tutti i totalitarismi e dittature. ( da qui derivano i suoi esempi che tirano in ballo lo stato “paradiso”)
Secondo logica, le ho già dimostrato l’incongruenza fra creare e creare un essere con la medesima natura di Dio.
Che poi lei non lo capisca questo è un problema insuperabile, temo.
Sembra signor Stefano, che nonostante le mancanze l’uomo superi di gran lunga le capacità di certi animali ( olfatto e via discorrendo) grazie alla sua intelligenza.
Che questo sia un difetto, è una sua tesi personale, che non dimostra affatto che il mondo sarebbe migliore se l’uomo avesse da sé tali capacità.

gmd85

@enrico

Creazionista o IDista?

Comunque, tu sostieni che l’uomo rappresenti il massimo livello di evoluzione? Bene, presenta un modello falsificabile.

Una specie in grado di creare meccanismi ai quali essa stessa non resisterebbe e altre invece si e che non è in grado di trovare un equilibrio con il proprio ecosistema è tutto meno che perfettamente evoluta, eh. (si, lo so che ti suona male l’eh finale, ma è un tuo problema).

P.S.
Con molta pazienza.
Secondo quale implicazione logica “no preference” significherebbe automaticamente essere agnostici?
Il 14% non si è espresso, come succede sempre con un campione di ricerca. Questo è il dato critico, ovvio. Dovrebbe ripartito sul restante 85-86%, se si fosse espresso. Ciò non vuol dire che il risultato ottenuto non sia comunque significativo.

Giorgio Pozzo

Presenti un modello evolutivo di come andranno le cose falsificabile.

Esatto. Infatti tale affermazione funziona per falsificare il Creazionismo. Il modello del Creazionismo dice che l’uomo è stato creato a immagine e somiglianza di un dio. E tale modello viene falsificato miliardi di volte constatando esseri umani con variazioni del DNA. Se fossimo il risultato di un progetto copia di qualcosa, avremmo tutti quanti le stesse caratteristiche di quella copia, invece esistono innumerevoli variazioni del genotipo che falsificano un progetto unico.

Tutto ciò equivale a dire che, tutt’al più, al massimo un esemplare di Homo Sapiens (e non due, a meno che si tratti di omozigoti) può essere stato disegnato come copia di questo strano dio. Se lei, Enrico, è convinto di essere una copia di dio, e se avesse ragione, allora non posso esserlo io.

Scienza non è necessariamente ciò che viene falsificato, ma ciò che è potenzialmente falsificabile (necessariamente ma non sufficientemente).

E, per tornare ad un modello evolutivo, non bisogna dimenticare che in biologia, come in altre discipline di studio, esiste la contingenza e non la necessarietà. Un mondo contingente, dove la componente casuale non è affatto trascurabile, male si presta ad essere interpretato in chiave necessaria.

Stefano

@ Giorgio Pozzo

tutt’al più, al massimo un esemplare di Homo Sapiens (e non due, a meno che si tratti di omozigoti) può essere stato disegnato come copia di questo strano dio

Giorgio lo strano dio non ha dna, quindi non ha molto senso, nei termini di quella caratteristica, parlare di Homo Sapiens come copia di uno strano dio.
Tanto più che loro parlano di uomo a “immagine e somiglianza”, cioè di qualcosa che ha proprietà che ha anche quel dio, escluso ovviamente l’aspetto materiale. Lasciando da un lato l’immenso problema di come possa avere proprietà qualcosa di immateriale, quel che questi vorrebbero sostenere è che tale divinità abbia almeno queste caratteristiche:

* è una persona
* è uno spirito
* è onnipotente
* è onnisciente
* è onnipresente
* è onnibenevolente
* è interessato agli uomini
* ha creato tutto tranne sé stesso
* è immutabile
* è necessario

Ora chiunque tranne enrico vede che al massimo sono due le caratteristiche in cui si possa intravedere una somiglianza: la prima e la settima.
Le altre o non sono rappresentate per niente o ben poco.
Ora o ciascuna di esse è da ritenersi positiva e quindi, ammesso che questo essere perfettissimo senta per qualche motivo l’impellente bisogno di creare, deve essere trasferita nel massimo grado alla creatura o non lo è. Se non lo è dio è poca cosa, se sì siamo molto, molto lontani dall’aver creato creature “somiglianti”. Ammesso che tali caratteristiche non possano essere trasferite in toto alla creatura (io non vedo obiezioni logiche, se non quella di tenersele per sé) certo possono esserlo in grado enormemente superiore rispetto a quanto si osserva. Quindi questo creatore avrebbe creato persone ben al di sotto dello standard. Poiché è ipotizzabile una divinità che possa fare molto, molto meglio, quella di enrico non è, parola di Anselmo di Aosta, quanto di meglio o più perfetto si possa pensare. A nulla valgono accidenti che abbiano rovinato la creazione in quanto se ne può ipotizzare una immune da quelli, visto che oltretutto le regole sono decise da zero dal presunto creatore onnipotente e onnisciente. Insomma non si può millantare il credito di una divinità e poi ridursi a trovare le scuse più banali e sgangherate per difendere il suo operato: la creazione è una creazione in stato di via, dunque è ovviamente imperfetta allo stato attuale.
Quindi, anche mettendo da un lato la tua obiezione, questo strano dio, come ripeto da tempo, assomiglia all’apprendista stregone di disneyana memoria. E si, i suoi difensori, con gli argomenti che portano, sono fatti a proprio sua somiglianza.

Giorgio Pozzo

lo strano dio non ha dna

Lo strano dio è strano proprio perchè dovrebbe avere un DNA! 😐

Infatti, per poter fare copie di se stesso tutte uguali, dovrebbe aver replicato il proprio DNA tale e quale in tutte le creature che lui voleva a sua immagine e somiglianza. E non le altre, che pure ci sono.

Stefano, la prendi troppo sul serio, questa è metafisica soprannaturale ricreativa….

:mrgreen:

FSMosconi

@Stefano
@Giorgio

Risolto il busillis: questo dio è in realtà Nyarlathotep, dato che questi:
*è un uomo (precisamente un faraone immortale, un tipo con un saio nero ecc.)
*interessato agli uomini

Ergo anche possessore di DNA. 😉

Ed ora tutti ad adorare i Grandi Antichi:
Ph’nglui mglw’nafh cthulhu r’lyeh wgah’nagl fhtagn!
😆 😆 😆 😆 😆

gmd85

@enrico

E, no, non sto mettendo no preference e inespressi sullo stesso piano.

Diocleziano

”…Non c’è alcuna ragione, se non l’orgoglio umano, per pensare che noi rappresentiamo il culmine dell’evoluzione…”
Riflettendo su quello che state dicendo ho concluso che l’uomo è anche l’animale che presenta il più grande ventaglio di livelli di comportamento. La ”leoninità” di un leone, per esempio, è ristretta in un breve tratto di comportamenti, riscontrabili in maniera abbastanza stabile tra tutti gli individui della razza. E così per tutti gli animali. Per l’uomo i livelli sono infiniti e anche contraddittori, presenti contemporaneamente a tutti i livelli di civilizzazione; dal mite primitivo al dittatore visionario imbevuto di cultura, ma l’elenco delle variazioni sul tema sarebbe lungo.

Gianluca

“”…Non c’è alcuna ragione, se non l’orgoglio umano, per pensare che noi rappresentiamo il culmine dell’evoluzione…””

Infatti, quando mai è stato detto da qualsiasi scienziato che l’uomo rappresenta il culmine dell’evoluzione?

Non c’è alcuna ragione, se non l’orgoglio umano, per pensare un dio avrebbe creato un universo grande (per ora) 13,8 miliardi di anni luce con 200 miliardi di galassie per 200 miliardi di stelle ognuna per poi creare l’uomo, relegalo su un piccolo pianeta e dichiararlo signore e padrone dell’universo.

E se una formica riuscisse a capire, in qualche modo, le reali dimensioni della Terra e poi sostenesse che il suo dio (a immagine e somiglianza sua, ovviamente) l’ha creata perchè lei vi regni incontrastata?

Francesco S.

Concordo anch’io nel superamento dell’antropocentrismo, basti che non diventi anti-umanismo, come quello di certi movimenti che vedono Homo Sapiens come un virus del pianeta e propongono l’autoestinzione.

Credo che l’Uomo prima di estinguersi debba scoprire ancora un paio di cosa su questo universo, ed essendo noi un prodotto accidentale di questo Mondo, chissà quanto si dovrà aspettare per un altro evento accidentale che produca qualcosa di simile.

Forse da qualche altra parte dell’universo c’è ma la probabilità che riaccada sul Terzo Pianeta del Sistema Solare la vedo bassa.

I nostri “parenti” più prossimi sembra che non vogliano scendere dagli alberi.

alessandro pendesini

…..Concordo anch’io nel superamento dell’antropocentrismo, basti che non diventi anti-umanismo, come quello di certi movimenti che vedono Homo Sapiens come un virus del pianeta e propongono l’autoestinzione…

@Francesco S.

I creazionisti sono fissisti, specialmente gli evangelisti fondamentalisti. Sono convinti che possono utilizzare tutte le risorse della natura come meglio credono, poiché il loro dio le ha create per i loro bisogni (sottolineo “i loro bisogni” !). Da notare che gli USA del criminale GW Bush e il governo australiano, forti delle loro ideologie, hanno rifiutato di ratificare il Protocollo di Kyoto ! Inoltre il fatto che sostengono i movimenti creazionisti e anti-evoluzionisti, parla da sé….
Sempre secondo questa brava gente, è meglio interrompere l’insegnamento dell’evoluzionismo, vietare l’insegnamento didattico della sessualità (che succede in certi Stati) anziché vietare la vendita delle armi…I creazionisti attivisti e radicali combattono ostinatamente la libertà dei costumi, l’abolizione della pena di morte, l’aborto, sono inoltre convinti che l’AIDS è una punizione divina… i più estremisti di loro (purtroppo non sono i soli) uccidono in nome della loro “verità” indiscussa ! Da questo si puo’ capire che l’insegnamento della bilogia evolutiva -e non solo- sia visto come l’”incarnazione del diavolo”….
L’ignoranza ma anche l’opportunismo e voglia intensa di dominio, sono le fonti di tutte questi anatemi infondati e pericolosi per il benessere dela biosfera, uomo incluso !
Domanda:
Sarebbe esagerato -o irrazionale- considerare questa brava gente (e non solo) come virus o parassiti della biosfera ?

gmd85

Langone non si smentisce mai. Che individuo.

Lo sai che hai dato il “la” a Florenzio, vero?

Giorgio Pozzo

Come riusciamo a far entrare nel teschio di certa gente che evoluzione non significa affatto che l’uomo discenda dalla scimmia?

faber

Dubito che ci sia un metodo “indolore”. L’unica cosa che mi viene in mente è un trattamento intensivo tipo quello di Alex in Arancia Meccanica.

gmd85

@faber

E chi si potrebbe usare al posto del dolce, dolce Ludovico Van? 😆

gmd85

Uhm… o era il caro, vecchio Ludovico Van? Va beh, sempre lui, comunque 😀

Francesco

Er Profeta: Io aspetto che fanno er firmme e poi lo vado a vedè ar cinema, come ebbesi fatto cor “Signore degli Anelli”.
Cherubino: Se sà che sei un “intellettuale”.

Felix

E’ sorprendente (forse non tanto) notare come le alte gerarchie della chiesa cattolica si guardano bene dal criticare l’ evoluzionismo, mentre al contrario le più basse leve che ancora credono alla storiella di Adamo ed Eva non perdono occasione di dare sfogo al loro livore contro Darwin ed i suoi successori.
Le lezioni del passato, tipo Galileo, hanno insegnato ben poco.

alessandro pendesini

I credenti monoteisti esclamano che solo l’uomo è stato creato all’immagine di Dio. Tutti i filosofi del trascendentalismo, della finalità e la libertà, criticano e certi “frustano” le bestie non umane. -I seguaci dell’intelligent design rivendicano il destino “guidato” e spirituale dell’uomo…. -Spiacente di dover dire che tutto cio’ non ha niente a che fare col significato dell’evoluzione umana …. L’ominizzazione è una presa di coscienza possibile tramite la conoscenza, quella della scienza della vita definita -in grand parte- dalla teoria dell’evoluzione, ma anche la coscienza che richiama la nostra responsabilità verso la Natura e il senso di responsabilità che vogliamo dare a questa storia sublime e unica dell’evoluzione biologica terrestre.
P.S.: Il filosofo Cristian Godin ci avverte sui nostri cugini primati dicendo “Non stiamo commettendo un crimine contro l’umanita ?”…..

enrico

@ Pendesini

Se lei non è libero di scegliere una scelta morale non è nemmeno libero di scegliere di avere un atteggiamento responsabile verso la Natura.

serlver

Sì, tutta bella sta solfa, ma i cattopitechi dove li mettete? Solo l’ipotesi di un dio può giustificare l’esistenza del cattopiteco.

Gianluca

Sto leggendo questo libro molto interessante:

h t t p ://www.amazon.it/ragionevole-dubbio-dellevoluzione-dellesperienza-ebook/dp/B006AVQ8WC

Espone una miriade di esempi che identificano la selezione naturale come un FATTO e non una teoria, “al di là di ogni ragionevole dubbio” appunto, come dice il titolo. Solo chi non vuol capire, dopo averlo letto, non capirà o si ostinerà a negare l’evoluzione. Al termine del libro l’autore riporta anche alcuni dei classici ragionamenti fallaci (che gira e rigira sono sempre gli stessi) dei creazionisti o degli intelligent design(ers) per cercare di confutare le prove dell’evoluzione.

Giorgio Pozzo

Certamente, e ovviamente, l’evoluzione è un fatto, ma per poter confutare il Creazionismo o l’ID, che non sono affatto teorie scientifiche, risulta molto appropriato sottolineare l’Evoluzionismo come teoria scientifica.

Un esempio banale: per convincere chi crede che la Terra sia piatta, invece di insistere sul fatto che sia rotonda (e che è un fatto), trovo più stimolante spiegargli come la rotondità sia una conseguenza del suo campo gravitazionale.

L’ottuso rifiutante, in questo caso, non può più trincerarsi dietro alla incontestabile negazione di un fatto, ma deve misurarsi nell’improba fatica di demolire (falsificare, appunto) una teoria scientifica.

Felix

Rispondere alle domande IDIOTA di uno STUPIDO è soltanto una solenne perdita di tempo.
A costoro al massimo si può dire :
Fatevene una ragione, Darwin ha rotto il giocattolo e più che blaterare il vostro livore non potete.

enrico

Ribadisco, c’è poco da discutere.
Se si confonde epistemologicamente creazionismo con evoluzione
(sembra di intuire che creazionismo venga confuso con fissismo) mentre a chiunque voglia minimamente approfondire la questione è ovvio che il concetto di creazione riguarda il problema dell’origine che non è costitutivamente un problema scientifico ma metafisico.
Se si interpreta “immagine e somiglianza” con “uguale” se non adirittura fotocopia, mentre nè i termini ebraici del Genesi indicano questo, nè la teologia cattolica afferma questo affermando l’esistenza di esseri superiori in perfezione all’uomo ovvero gli angeli
Se si contesta l’uomo come vertice del creato quando da un lato si pretende di giudicare la bontà della creazione come se essa fosse statica, dall’altro invece si ipotizzano scenari indimostrabili di evoluzione dell’uomo in altre specie a lui superiori.
Se si considera discutibile il “primato evolutivo dell’uomo” sottolineando capacità olfattive maggiori di altre specie.
Sicchè il più evoluto sarebbe..
Il più adatto? a cosa…
Quello che contiene la maggior informazione nel DNA?
Il più grosso? ( visto che andiamo a non-sense perchè non un parametro metrico)
Magari l’unico capace di porsi la domanda sul senso del creato/universo e dunque fungere da osservatore razionale?

Francesco S.

Signori del Pianeta, affermazione corretta.

Mi permetto di aggiungere: Da bravi Padroni di Casa cerchiamo di mantenere pulita la nostra abitazione.

alessandro pendesini

Rappel :
Non dobbiamo dimenticare che papa Pio XII ha dichiarato nel 1950 cosi come papa Giovanni-Paolo II ha riaffermato nel 1996, che la Chiesa non vieta lo studio e l’insegnamento dell’evoluzione biologica. Ma Giovanni-Paolo II fa notare con insistenza che questa evoluzione (guidata dall’Intelligent Design) riguarda solo il corpo e non lo spirito…..Sic !

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