Le attiviste di Femen sono sbarcate, con canonica protesta a seno nudo, al festival del cinema di Venezia per la presentazione del docufilm a loro dedicato, Ukraine is not a brothel di Kitty Green. Un film che la regista ha potuto girare proprio perché partecipava direttamente ai loro gesti dimostrativi e che mostra anche gli aspetti controversi del movimento. In particolare il ruolo ambiguo di Viktor Svyatskiy, tra gli ideologi dietro le quinte del movimento, che senza problemi rivela: “ho creato un gruppo per avere delle donne. Spero che grazie al mio comportamento patriarcale loro rifiutino quel sistema che rappresento”. A detta di Sasha Shevchenko, una delle militanti più in vista, Svyatskiy ormai da un anno non fa più parte delle Femen: “quando le Femen hanno cominciato ad essere più popolari ha pensato di poter prendersi più spazio, forse perché è un uomo. Avere a che fare con una persona come lui ci ha fatto capire ancora di più quanto sia necessario combattere il patriarcato. Non siamo più sotto il suo folle potere, ora lavoriamo fra donne”.
Le azioni dirompenti e provocatorie delle Femen, anche contro la religione intesa come sistema di dominio patriarcale e maschilista delle donne, hanno destato lo sconcerto di tanti, anche tra le femministe. In più, questi aspetti legati alle dinamiche interne e alle strategie suscitano forti e legittimi dubbi tra coloro che caldeggiano una presa di coscienza delle donne. Ad agosto Amina Tyrel (vero cognome Sboui), la giovane tunisina che aveva postato immagini a seno nudo contro l’islamismo patriarcale, si è pubblicamente dissociata dalle Femen accusandole di “islamofobia” e di non chiarire da dove venissero i loro finanziamenti.
Dal canto nostro, essendo alieni a facili esaltazioni e avendo il “vizio” della coscienza critica, tempo fa parlando delle strategie messe in campo delle femministe arabe abbiamo messo in evidenza come il “metodo Femen” fosse forse mediaticamente efficace — quantomeno per attirare su di sé le telecamere — ma molto problematico. Soprattutto nel mondo musulmano, dove può generare un effetto boomerang. In particolare la posizione critica della scrittrice Joumana Haddad, che di certo non si può tacciare di bigottismo, ci era sembrata molto lucida. Di certo è auspicabile che le donne, specie in certi paesi come quelli arabi, facciano sentire la loro voce nel rivendicare diritti. Tuttavia, azioni giudicate eccessive e la mancanza di trasparenza su alcuni aspetti possno non giovare all’emancipazione femminile e prestano il fianco a diffuse critiche.
Se qualcosa può insegnare la querelle sulle Femen, è che l’uso del pensiero critico e l’azione laica delle stesse donne possa comunque contribuire a far uscire dall’ombra del “padre padrone” il movimento, per una maggiore efficacia generale proprio di queste lotte. Il mondo ha un disperato bisogno di donne che si impegnino per la libertà delle donne.
La redazione
Bah, questa storia dei “metodi di lotta” inizia a diventare stucchevole.
Cioé, se IN ITALIA il 2% dei partecipanti al Gay Pride (quasi tutti trav/drag-queen o gay particolarmente esibizionisti, non prendiamoci in giro) sfila parzialmente o quasi totalmente nudo ed i cattocolici integralisti rompono le p.alle come loro solito, i suddetti accattolici giustamente vengono tacciati di biCottismo e di non aver capito nulla dello spirito della manifestazione, che c’è la provocazione, che c’è l’aspetto festivo, che c’è l’aspetto gioioso e la rava e la fava…
Se un movimento nato in UCRAINA invece usa come forma d’espressione la nudità del corpo femminile, accompagnato da MESSAGGI A CONTENUTO POLITICO (e questo aspetto, chissà perché, nelle analisi viene sempre tralasciato), non va bene, è controverso, rischia la strumentalizzazione e la rava e la fava.
Cavolo, la nudità travestita vuota di contenuti va bene, la nudità femminile riempita anche da contenuti politici non va bene.
Sempre da essere razionale, viva la coerenza, eh…
Il problema è che bruciare le bandiere con il Tawhid (una sorta di professione di fede islamica) non mi sembra che aiuti le donne islamiche, anzi le pone in pericolo.
Sinceramente ho in cattiva considerazione le femen soprattutto quelle italiane, ho letto sulla loro pagina ufficiale facebook l’uso del termine “misogino” per indicare in realtà “misandrico” (stavano difendendo le parole di una loro collega che sembravano misandriche appunto).
Ora le femministe di una volta, tipo mia madre, una simile ignoranza non l’avrebbero mai mostrata, visto che avevano una proprietà di linguaggio da poter insegnare a diversi uomini. Senza contare che almeno quelle italiane danno del sostenitore del patriarcato praticamente ad ogni uomo anche a chi critica in maniera costruttiva i metodi e non i contenuti. E’ successo proprio al sottoscritto su Facebook dove per ripicca fecero un fotomontaggio con le parole prese da un sito misogino. Dovendomi costringere a minacciare una querela per diffamazione. Mi è davvero spiaciuto, perché hanno mostrato un cervello corto.
Per queste ragioni non le considero femminste e credo che Amina abbia fatto bene a prenderne le distanze, molto più matura delle sue colleghe occidentali.
Quindi per esempio anche l’atea e tunisina Nadia Al-Fani, che su France24 ha manifestato tante volte un sostegno incondizionato alle Femen, è una col cervello corto?
No così, tanto per capire…
“visto che avevano una proprietà di linguaggio da poter insegnare a diversi uomini.”
Se questo è il tuo livello di misoginia, caro Francesco, puoi tranquillamente andare a fare compagnia al duo Enrichiello&Peppiniello.
Con loro dovresti avere un’intesa intellettuale perfetta.
No, il cervello corto ce l’ha ci vuol parlare di misoginia, misandria e confonde i termini non conscendone il significato e non sa distinguere tra critica costruttiva ai metodi e non al contenuto e fa fotomontaggi idioti. Rimango dell’idea che il gruppo italiano abbia il cervello corto. Amina ha fatto bene a prenderne le distanze e soprattutto ha portato la protesta davvero a livello politico, senza contare che a differenza delle ucraine il gruppo tunisino usa anche donne normali e non solo modelle.
Buona notte.
Ps. Che ci sarebbe di misogino nel dire che le femministe di una volta avevano proprietà di linguaggio superiori agli uomini?
Ho visto interviste dell’epoca e se le mangiavano a queste femen. Ma basta prendere qualsiasi collettivo femminista italiano, per mangiarsi queste femen.
Femen italiane, intendo.
anche Amina è atea
@ Francesco S
Dimmi si sarebbero anche mangiate le femen che sono uscite dalla prigione in Tunisia? Cosa le avrebbero detto? E direi che le femministe di una volta hanno la responsabilità di non aver trasmesso alle generazioni più giovani, ma questo vale per tutti i movimenti.
@ Francesco S
Comunque Amina adesso in Francia per studiare non mi sembra abbia particolarmente voglia di tornare in Tunisia.
Per me la nudità non c’entra, dico solo che:
1) ha senso girare anche nude, anche con un bel burqa che copra il viso ma non i genitali, se proprio si vuol mettere in evidenza l’assurdità di certe imposizioni, e far anche un po’ di satira se il messaggio è il diritto alla libertà di avere un viso.
Se invece vuoi protestare contro Putin e il concetto di donna oggetto sessuale non te ne vai in giro mezza nuda o meglio puoi fare quel che vuoi ma
1a
2) bruciare bandiere con sopra simboli islamici, tipo il loro atto di fede, materialmente non serve a nulla per portare da carcere le donne incarcerate, ma le mette a rischio di rappressaglie, a meno che lo scopo non sia quello di generare martiri
Vabbè è saltato un pezzo, riprendo:
1a) fai un piacere al sig. Putin, visto che c’è d’ammettere che le femen ucraine sono carine
1b) confondi il messaggio
Rispondevo a Tino
Ma loro ci sono andate in prigione assumono i loro gesti contrariamente quelle che dai salotti le criticano. Per il resto per una volta che un movimento è blasfemo giù critiche. Stiamo ormai accettando che la religione deve per forza essere rispettata.
Ma loro ci sono andate in prigione assumono i loro gesti contrariamente quelle che dai salotti le criticano. Per il resto per una volta che un movimento è blasfemo giù critiche. Stiamo ormai accettando che la religione deve per forza essere rispettata.
In generale aggiungo che sia un cattivo uso della libertà d’espressione bruciare testi sacri che siano bibbie o corani, tenuto presente che chi era solito bruciare libri erano propri i fanatici. In definitiva non credo che per combattere i fanatici, ci si debba comportare da tali.
Si possono fare tranquillamente proteste senza bruciare libri o bandiere.
Certo , certo i risultati si vedono infatti.
@ Tino
Ok per il grande coraggio, e tanto di cappello su questo alle Femen.
Ma dove sta scritto che un’azione, tantopiù viene repressa quanto più si presume efficace nel trasformare cose e mentalità?
Sinceramente mi pare un collegamento indebito.
@Francesco S
Io un pizzichino di maschilismo ce lo vedo, e sai dove, quando dici che, in quanto a proprietà di linguaggio, si mangiavano un sacco di uomini…come se, e qui forse è un po’ di maschilismo inconscio, di solito nell’ordine delle cose in quanto a proprietà di linguaggio gli uomini siano superiori.
Io non ho mai detto che siano efficaci del resto con l’islam per adesso non c’è nulla di efficace, dico che chi le critica è altrettanto inneficace anzi spesso controproduttivo.
Ok, Tino, ho capito il senso; grazie.
@Ermete
Assolutamente no, volevo semplicemente dire che le femministe generalmente avevano proprietà di linguaggio superiori alla media degli uomini e le femen italiane non rispettavano questa tradizione. Non conosco altra formulazione in italiano per esprimere il concetto.
Generalmente le mie parole non hanno bisogno di interpretazione, avendo una formazione scientifica di solito intendo il significato letterario dei periodi che scrivo. Non sono la bibbia e non necessito di interpretazioni soprattutto su ciò che non scrivo. Con l’interpretazione di ciò che non è scritto potrei far “dire” a chiunque ciò che mi pare.
@ Francesco S
Appunto, scritto come l’hai scritto non spieghi il perchè è per te necessario enfatizzare che fossero superiori a molti uomini come proprietà di linguaggio anzichè dire semplicemente che avevano grande proprietà di linguaggio, cosa che le Femen italiane -sto a quel che dici tu, io non ne so molte- non hanno. Ora, la prima deduzione logica del perchè ci sia questa enfatizzazione è che sembrerebbe evidente che generalmente i maschi hanno migliori proprietà di linguaggio: senza questo passaggio non ha senso l’enfatizzazione se si sta alla logica del ragionamento.
E invece, contraraimente a quel che scrivi, è dunque proprio interpretandoti, cioè conoscendo come la pensi in generale, che viene di pensare che sia un lapsus, cioè un’enfatizzazione non necessaria.
Quello che dico sulle femen italia è verificabile su Facebook, basta andare sulla pagina ufficiale e trovare il post dove difendono dalle accuse di misandria (tra l’altro infondate) una loro collega, ma usano il termine misoginia, cosa fatta notare tra l’altro da molte utenti, e pochi utenti, più attirati dalle “zizze”.
No io volevo proprio sostenere che le femministe avevano proprietà di linguaggio superiori alla media degli uomini, proprio per affermare dopo che le femen italiane non lo avevano.
Non volevo solo dire che avevano proprietà inferiori alle femministe di un tempo, ma anche sotto la media degli uomini, era necessario all’economia del discorso, volevo essere più drastico. Ho definito un limite superiore Le femministe e un inferiore “la media degli uomini” e al disotto del limite inferiore ho posto le femen italia.
Tutto ciò che non ho messo, se proprio ci si vuol spingere ad interpretarmi – e che bisogno c’è visto che posso spiegare io cosa intendevo – sta compreso tra le femministe e la media degli uomini.
Credo che l’incomprensione si culturale, la mia è deformazione professionale. Siccome sto parlando di una grandezza qualitativa, la proprietà di linguaggio, non ha senso dal mio punto di vista dire hanno superiori proprietà di linguaggio, siccome ho la mania di quantificare mi serve un termine di paragone e ho scelto la media degli uomini. Punto. Poi libero di interpretare, ma allora lo faccio anch’io e le tue argomentazioni mi paiono sofismi.
Tranqui, mica c’è bisogno di arrabbiarsi: io ti ho detto l’impressione che mi dava…e un’impressione rischia sempre di essere parente di un sofisma! 😉
@Ermete
Non mi sono arrabbiato, non ti preoccupare. Ci sono le faccine eventualmente per far capire un’arrabbiatura e io sono sereno.
Riuscirei ad avere più “rispetto” per l’immagine della Madonna se fosse stata una femen del passato anzichè una schiava che passò alla storia (storia bibblica, non confondiamo le cose) per aver partorito un figlio indesiderato da un padre sconosciuto (parlando sempre in chiave bibblica, mi raccomando) e aver avuto come unici meriti quelli di aver sofferto come una condannata, vedendo il martirio di suo figlio e di salire in cielo, anche questa volta senza poter scegliere. Quella Madonna, eterna schiava sofferente che deve sopportare anche i pianti di tutti i disperati (e lassi, pigri e passivi) che gli chiedono miracoli mi fa ribrezzo e mi allontana sempre di più dalla concezione della donna che hanno i cossidetti “credenti”.
ti quoto parola per parola.
@ wichgood. Il suo intervento sarebbe più credibile se lei non avesse scritto due volte “biBBlica” ( con due b ) anzichè “biblica”*. Il che la dice lunga sulla sua competenza culturale e sulla sua ansia di confrontarsi con idee diverse.
Facciamo così. Su un piatto della bilancia mettiamo duemila anni di storia dell’iconologia, anzi molti di più, perché la figura della “Dea Madre” è presente nella civiltà egiziana come Iside che piange l’ucciso Osiride, in generale in quella mediterranea; il che ha indotto studiosi come Bachofen ( autore de “Il matriarcato” ), Jung e il suo discepolo Von Neumann a tematizzarla espressamente in antropologia.
Sull’altro piatto mettiamo le sue esternazioni reattive & repulsive, diciamo di stomaco più che di cervello. Quante probabilità ci sono che abbia ragione lei?
Esaminiamo più minutamente le sue esternazioni in materia “biBBlica”.
Figlio indesiderato? Caso mai “figlio a sorpresa”, il che non vuol dire affatto non voluto e non amato. Figuriamoci, san Giuseppe che minaccia Maria: “O porti a termine la gravidanza o ti ammazzo”. Oltretutto un tema fisso del racconto “biBBlico” è quello della donna afflitta per la sua sterilità disonorevole, che miracolosamente concepisce e mette al mondo un figlio destinato a un grande avvenire ( da Sara, moglie di Abramo ad Anna, madre di Giovanni Battista, passando per l’episodio del giudizio di Salomone, con le due donne che si contendono il neonato ). Già, perché nel mondo antico, quando l’idea di immortalità individuale era assente o incerta, la più grande gloria per una donna era mettere al mondo MOLTI figli per continuare la stirpe. Tra l’altro, nel denunciare la “schiavitù” della donna lei dimentica un “piccolissimo” dato di fatto: allo status di “maggiore onore” del maschio corrispondeva l'”onere” di svolgere lavori pesanti e rischiare la vita in battaglia per la famiglia e il clan (“Prima le donne e i bambini!” ). Oggi, in una situazione di lavoro tramite macchine e di pace è logico che ci sia un “aggiustamento” dei ruoli; ma nelle situazioni Siria e simili si ripropone la soluzione “gli uomini a fronte, le donne nel rifugio coi figli”.
Figlio di padre sconosciuto? No, secondo il racconto “biBBlico” ( mi limito a quello, senza discutere la storicità ) Dio stesso. Oltretutto nell’inno del “Magnificat” inserito da Luca la “meschina casalinga” Maria esulta perché suo figlio sarà il liberatore del popolo oppresso. Su questo il “teologo della liberazione” brasiliano Clodovis Boff ha scritto una “Mariologia sociale” di appena 717 pagine.
Lei trascura il fatto fondamentale che in una natura dove vige la predazione ( “mors tua, vita mea” ) il rapporto madre figlio corrisponde al principio assolutamente contrario “VITA TUA, VITA MEA”.
Da qui il simbolismo del seno come fonte di vita, avvertito nel profondo dell’inconscio ( “Mamma” significa tanto “mammella” quanto “madre tenera” ).
Personalmente ho da dire che trovo le Femen molto sgradevoli perché usano i seni come ARMI da sbattere in faccia: un organo femminile al massimo grado usato con modalità maschili-aggressive.
Quanto alle sue altre sue “pregevoli” affermazioni in campo “biBBlico” le chiedo:
1) il suo basso indice di gradimento per la figura mariana le permette di definirla “vacca volante”?
2) Definendo Gesù risorto come “zombie” ha presente che il Risorto nella sua gloria secondo il racconto “biBBlico” è perfettamente in grado di intendere, volere, consolare e amare al massimo grado, mentre gli zombies sono dei cadaveri-quasi macchina a comportamento compulsivo?
* Mi spiace di dover segnalare per questa volta gli errori lessicali: comportamento solitamente meschino, ma “quanno cce vo’, cce vo'” dicono a Roma, specialemnte di fronte a certe volgarità ripugnanti. anche solo al senso estetico.
flo naturalmente era lì, anzi meglio…
era addirittura nella testa di giuseppe & maria, quindi sa assolutamente cosa hanno pensato, provato e detto.
questi due ovviamente sono esistiti sicuramente come pensa lui.
(fossi in te comunque eviterei di fare il maestrino con altri, viste le pessime figure che hai fatto in passato, attribuendo a persone sbagliate dei versi piuttosto famosi, per esempio. è brutto veder maltrattata la propria lingua, a volte provoca dolore quasi fisico. sono d’accordo. ma è anche orribile vedere gente che straparla di cose che ignora, un po’ come quelli che parlano di nikola tesla e mettono la foto di frank zappa prendendolo appunto per tesla)
le donne comunque erano “date e prese” in moglie.
questo per me è più che sufficiente per valutare come certe società (ma anche persone eh) considerino o considerassero le donne come degli oggetti e non come dei soggetti.
a maria è stata imposta una gravidanza. che poi lei sia stata felice o meno (e non è che lo fosse… ha semplicemente accettato quel che le veniva imposto, come la società le aveva insegnato a fare) è secondario, come prima cosa c’è l’imposizione.
come dire “tu non sei un soggetto, sei semplicemente un oggetto (creato come volevo io, cioè senza peccato originale, qualunque cosa sia questa fuffa) che mi serve per ottenere una cosa”.
La concezione di donna nelle religioni monoteiste è legata all’uso del proprio apparato genitale: o santa madre o laida peccatrice. Gli uomini hanno, per quanto sottomessa alla visione religiosa, una certa personalità, per lo meno fanno qualcosa, si esprimono. La vita sessuale dei maschi non è soggetta ad analisi e descrizioni. Del resto sono religioni patriarcali tipiche delle regioni mediorientali.
Mamma è latino. Breast è seno in inglese, brust in tedesco poitrine in francese…. e non c’entra nulla con la madre. L’Italia non è l’ombelico del mondo.
Non per fare l’avvocato del diavolo, ma Flo potrebbe giocarsi la carta dell’accettazione, nel senso che nel racconto biblico durante l’annunciazione ad un certo punto il personaggio di Maria dice più o meno «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto». Quindi compie una scelta. All’interno quindi della trama non fu un imposizione.
Poi, nella migliore delle ipotesi, ovvero l’esistenza storica del personaggio, probabilmente fosse una ragazza madre, data in sposa a un artigiano con attività avviata perché allora era un disonore e fosse la soluzione dell’epoca alle gravidanze “improvvise”. Non sarebbe stata né la prima né l’ultima donna data in sposa per questo motivo purtroppo.
Innegabile il messaggio maschilista del racconto, il problema è che 2000 anni fa era spiegabile dal contesto storico-ambientale, oggi è fuori del tempo e del luogo chi si fa portavoce di una simile istanza.
appunto francesco 😉
le è stata imposta una cosa, e lei l’ha accettata perchè educata da sempre ad essere donna e quindi subordinata al potere dell’uomo (figuriamoci di un dio, evidentemente maschio. mica si dice una dea)
Kaworu
Io mi riferisco alla visione interna dell’opera, in cui si vuol dare l’idea della libera scelta di Maria. Non so come spiegarmi, il piano del racconto per intenderci.
Nella visione esterna, ovvero di critica storiografica, come ho detto si voleva portare l’idea di donna sottomessa e ubbidiente che accetta il destino impostogli.
Piano questo a cui riferirsi per rispondere all’ipotetico commento di Florenskij.
Kaworu,
non è questione di maestrini.
Ognuno è libero di pensare e dire ciò che vuole.
La questione è l’inciviltà e la rozzezza totale dei toni e del linguaggio.
E quando l’inciviltà viene giustificata proprio da chi lamenta toni incivili nei propri confronti, discriminazioni, addirittura rifiuto di cure ospedaliere secondo quel che lessi qui agli inizi, allora proprio non ci siamo e quel minimo di credibilità non la si ottiene di certo.
Troppo corto, proff. Florenskij. Mi rifiuto di leggere una anlisi così striminzita.
Ma non la faccia troppo lunga. Prima si chiarisca le idee con se stesso.
@E.ng.y
Invece, no, è proprio voler fare il maestrino. Già solo richiamare il culto della dea madre quando di solito si rifiutano le similitudini fra cristianesimo e altre religioni è sufficientemente disonesto.
@Francesco S
Estendendo il discorso, a me verrebbe piuttosto da pensare che tutta la storia di Gesù intacca in concetto di libera scelta.
@Florensky:
Ed io invece vorrei dare una interpretazione semi-marxista con innesti di ducalambertismo al mito di gesù, la madonna e giuseppe.
Dio è il padrone e giuseppe il proletario sfruttato che lavora come falegname….quindi dio gli mette incinta la sua moglie e giuseppe da buon proletario non deve dire nulla…ma anzi godere con gioia di questo lieto evento.
Giuseppe è quindi il simbolo del popolano di ogni luogo e tempo…sfruttato dal padrone ma contento di esserlo.
Il fatto che gesù risorga e viola l’unica legge sicura per tutti quanti gli esseri viventi rappresenta il fatto che lui è:
* * * Il figlio del padrone è fa un po’ come c@@@o gli pare.
Gesù sempre per fare contenti i popolani (come il suo “padre” giuseppe) li diletta ogni tanto con dei miracoli … sublime è il caso di Lazzaro … lo fa risorgere ed allora tutti i popolani capiscono che devono starsene buoni e che se sono fortunati poi toccherà anche a loro il poter risorgere.
La madonna invece rappresenta la popolana che deve sempre starsene zitta e non fare nulla (cosa mai avrà fatto oltre a partorire) e si realizza solo e soltanto con il matrimonio…meglio se sposa un uomo ricco e potente e/o ne diviene la sua amante se proprio il grande capo non può sposarla….importante è non farlo sapere a nessuno.
Sul non fare sapere a nessuno i propri peccati sublime rimane il mistero di come si sia mantenuta vergine se ha partorito gesù…dato che costui da qualche parte dovrà pur essere uscito.
Spero con questo mio intervento di averti dato materiale culturale su cui riflettere.
DucaLamberti74
@ Florenskij
Sa Florenskij, me ne vergogno ogni volta che sbaglio la grammatica e/o sintassi. Sinceramente tante volte mi vengono in mente gli errori scritti dopo averli postato, come in questo caso, giuro, ieri mi è venuto in mente mentre cenavo, sarà stato un avvertimento divino. Tanta è la mia vergogna come l’orgoglio di poter confrontarmi con qualcuno in una lingua che non ho mai studiato “in vita mia”. Tengo a precisare che in ebraico “ima” o “em” e “shad” non coincidono in radice. Ma non importa, contano gli origini latini e grechi di Maria alla fine.
Mi toglie gentilmente una curiosità?: come fa ad affermare che Maria fosse sterile?. Se lo dice per il fatto di non aver concepito figli da Giuseppe forse gli scappa il dettaglio che anche (o soltanto lui) Giuseppe potesse essere sterile. Se la sua affermazione è dimostrata “bibblicamente” significa che Maria aveva provato anche con altri (prima di Giuseppe, si spera).
Dio per Maria nel racconto “bibblico” era un perfetto sconosciuto, non c’è traccia da nessuna parte che indichi che Dio si sia mai presentato a Maria prima di questo suo sgradevole intervento maschilista. Così come Dio rimane un perfetto sconosciuto per qualsiasi credente contemporaneo. Anchio conosco Pinocchio ma giuro che il simpatico personaggio non mi si è mai presentato di persona per offrirmi di diventare il suo schiavo.
Le FEMEN usano il seno come “arma” intellettuale, non fanno la guerra sparando missili come faceva Mazinga. A me personalmente fanno più effetto le donne intellettualmente brillanti che quelle esuberanti. Una volta mi sono innamorato (non corrisposto, purtroppo) di una donna sterile e piatta come una padella ma di una acutezza mentale invidiabile. Insomma, una figura poco rilevante per un cattolico o un ebreo ortodosso.
La vacca è un animale piuttosto passivo, che si lascia sfruttare quasi senza dire “mu”, ah no, mi sbaglio, il “mu” lo dicono in continuazione ma c’entra con la loro natura. Una cosa è sicura: hanno le zampe ben messe a terra e non si permetterebbero mai di volare, proprio per la loro natura. Soltanto nelle favole potrebbero volare.
Dimenticavo.
Lei ha ragione e mi scuso. Gli zombies e Gesù fanno parte di due favole diverse. Ho mischiato.
@ Florenskij
@ whichgood
Ho l’impressione che wichgood non sia italiano, direi di lingua madre spagnola. Sbaglio?
Flo
Hai fatto la classica figura del cioccolataio: Wichgood è straniero.
Dài del meschino a chi ti corregge, l’ho fatto anch’io più volte quando volevi giustificare degli errori attribuendoli ad anacoluti intenzionali, peccato che non erano anacoluti, e li hai toppati tutti. Ed essendo tu un insegnante di italiano la cosa ci sta tutta… intendo dire gli sberleffi.
La madonna è una figura cattolica oggetto della loro idolatria, aumentata nel corso dei secoli per fini economici, di potere e di superstizione come lotta al paganesimo (tipo la madonna nera), in campo protestante si parla semplicemente di Maria e non è oggetto di venerazione: viene vista sempre in funzione di Gesù e si ritiene che abbia avuto altri figli.
In campo protestante, contrariamente alla chiesa cattolica e a quella ortodossa, la visione della donna si è evoluta, tanto è vero che vi sono anche donne a capo di chiese protestanti.
Anche tra gli AltKatholisch, cattolici che hanno rifiutato gli ultimi dogmi della chiesa, non presenti sostanzialmente in Italia, la visione della donna è più moderna.
Io distinguerei tra credenti fondamentalisiti e credenti, e tra questi ultimi per fortuna la visione della donna è spesso più moderna e laica.
Fatico alquanto a trovare connessioni tra esibizionismo sessuale e politica. C’è qualcosa che non quadra in chi mescola ingredienti così dissonanti.
Sono d’accordo @benjamin, pur non conoscendo quasi questo fenomeno delle Femen.
Mi limito a pensare che quando si escogita una modalità di protesta, si dovrebbe cercar di farlo in maniera originale, trasgressiva, soprattutto nuova, che colpisca l’attenzione come novità appunto.
Abbinare l’esposizione dei propri culi con relative passere e tette al vento – il tutto unito rigorosamente ai soliti canti e balli che sembrano sempre buoni per tutte le occasioni – alla protesta di stampo politico, non mi pare sta grande ideona e di trasgressivo non ha più niente.
Se poi si pensa alla sessuomania di certi maschi (che siiiicuramente quanto vedono le femen nude pensano subito “perdincibacco, che carattere, che motivazioni, come mi sento solidale politicamente con queste “figliole”……!) mi sa che qualcosa non quagli…
Invece secondo me è trasgressivo in un ambiente femminista in cui il corpo è diventato qualcosa da nascondere visto anche il sostegno al velo delle femministe nostrane.
@E.ng.y
Insomma, le femen vengono mazzulate spesso. Io dico che sono trasgressive a sufficienza da indurre le forze dell’ordine a censurarle.
E invece Engy le femen stanno proprio sull’anima a tutti i conservatori, il gruppo civitas le ha picchiate durante una manifestazione e utilizzano i tuoi stessi discorsi per criticarle.
Tino,
ho detto che le voglio picchiare?
Sai poi alla fin fine quanto me ne scagazza se le femen o chiunque altro va in giro nudo?
Proprio vicino a casa mia c’è una tizia che stende il bucato sul balcone in mutande e tette al vento.
Nessuno ci fa una piega, tranne qualche anziano stordito che improvvisamente si trasforma in statua col naso insù e bocca aperta ….
Il gruppo civitas manco so cosa sia e non voglio saperlo.
Ho premesso che conosco pochissimo le femen e mi interessa poco conoscerle sinceramente, l’argomento non mi attrae, dunque era sottinteso che il mio fosse un giudizio basato sulla sensazione.
Ho fatto del moralismo fanatico stile Travaglio a buon mercato ?
Piuttosto: tu ci vedi ancora qualcosa di trasgressivo nella esposizione della nudità femminile?
Poi è vero, ci sono femministe moraliste e bacchettone particolarmente irritanti, tipo snoq, ma nessuna dice che il corpo sia da nascondere, piuttosto si fa un discorso di mercificazione del proprio corpo.
Hai ragione engy ho esagerato. In ogni caso le femen hanno messo il dito dove fa male e cioè oggi la bigotteria ci impone di rispettare le religioni. Ma perché? I religiosi passano il tempo a insultarci.
@E.ng.y
Rispondo qui anche per gli altri tuoi commenti.
Dubito che le femen mercifichino il proprio corpo. certo, è un mezzo, ma da qui a parlare di mercificazione, ce ne vuole. Così come per parlare di esibizionismo sessuale. Già il fatto che si accosti nudità e sesso in automatico è sintomo di una visione un tantino arretrata.
Quanto al fatto che siano tutte giovani: tu ce le vedi le anziane che hanno interiorizzato il bigottismo religioso a manifestare contro i regimi? Il problema è decisamente più sentito fra le generazioni più giovani.
La nudità femminile, per me, non è trasgressiva. Forse rimane qualche problema per quella maschile, e anche qui è colpa del retaggio bigotto. Tornando a quella femminile, diventa trasgressiva quando il corpo è demonizzato o considerato tabù. E, di fatti, le proteste avvengono in contesti del genere e subito sono smorzate. Poi, nudità o no, il punto saliente è la protesta, è quella che da fastidio.
P.S. Più che trasgressivo, il nudo è considerato ancora immorale. Prova a pensare, chessò alle reazioni della gente se una parte di una spiaggia fosse destinata al naturismo. Fuoco e fiamme, almeno qui.
roba da far sciogliere il sangue a San Gennarro 🙂
oggi che solo lo spettacolo fa politica…
Vabbé ma perché una volta? La De Beauvoir era a Radio Vichy e ci ha fatto credere per anni che è stata licenziata perché antinazista come insegnante dal governo Vichy quando invece era a causa del fatto che passava le sue alunne a Sartre.
Insomma le femen riescono a mettere d’accordo l’UAAR con i movimenti integralisti cattolici e islamici che le detestano. Intanto sono le uniche ad essere andate davanti a una moschea dove sono state cacciate a calci nel sedere. Stessa violenza le ha fatto il gruppo CIVITAS. Si può non essere d’accordo con i loro metodi, ma i gruppi di femministe già esistenti cosa hanno fatto in 30 anni in Italia, Francia e nel mondo arabo? Hanno servito la maggior parte delle volte la causa dell’integralismo islamico e i risultati si vedono infatti.
Aggiungo che le tre femen francesi che hanno passato un mese in prigione in Tunisia non sono per nulla vuote hanno spiegato come nelle prigioni tunisine ci siano molte detenute che sono state incarcerate per adulterio e che tutto gira intorno al corano per rimetterle nel giusto cammino. Le altre femministe che danno lezioni di morale cosa hanno fatto concretamente per migliorare la situazione? A parte difendere gli islamisti non vedo loro risultati.
@ Raffaele Carcano
Anche Dawkins è stato accusato di “islamofobia” e da tanti atei pure. Però lui è un uomo?
@ da Florenkji .
“Figuriamoci San Giuseppe che minaccia Maria.” Ma il Vangelo secondo Matteo, 1, 18: “Maria, essendo promessa sposa a Giuseppe, si trovò incinta per virtù (!) dello Spirito Santo, prima di esser venuti ad abitare insieme. Giuseppe, suo sposo, che era un uomo giusto e non voleva esporla all’infamia, pensò di rimandarla segretamente. Mentre egli rifletteva su questo, ecco un Angelo del Signore gli apparve in sogno dicendo:” Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché colui che in lei è stato concepito è opera dello Spirito Santo” (Giuseppe, che ha un pedigree che risale, secondo Luca, 3,23, fino a Adamo e Dio, però non c’entra niente). Credo che molti mariti non si accontenterebbero di un sogno se trovassero incinta la propria sposa senza averla toccata. Né molte spose apprezzerebbero la violazione della privacy: l’Angelo (o meglio lo Spirito Santo in persona, come farebbe qualunque gentleman) avrebbe potuto contattarla, prima di parlar di corna a Giuseppe. E lei avrebbe potuto preferire un aborto piuttosto che un padre così misterioso che l’ha presa forse contro il suo volere, e addio cristianesimo! E questa nascita ambigua viene anche rinfacciata a Gesù dagli ebrei (Giovanni, 8, 41): “Non siamo mica dei bastardi, abbiamo Dio per unico padre.”
Quanto al lapis blu per il bibblico di whichgood (corretto in automatico da word, come Napolitano è corretto automaticamente in napoletano), basta andare su google e si trovano tanti bibblico! Ma colui che oggi corregge, qualche tempo fa confondeva Pascoli con Carducci e la Genesi con la Sibilla cumana.
Non viene mai detto però che le ‘incinzioni’ miracolose furono almeno due: oltre a maria anche sua cugina elisabetta fu ingravidata miracolosamente di giovanni battista (con relative partecipazioni dell’arcangelo, una specie di posta prioritaria del tempo). Questa volta il cornuto fu zaccaria. Mi sa che queste squinzie fossero alquanto … sveltine, per l’epoca e per l’ambiente.
Non c’era anche la nascita di Sansone? E poi ce n’erano altre mi sembra, anche la madre di Isacco.
Certo che con tutti questi problemi di sterilità femminile gli angeli erano molto occupati a far visita alle donne per rendere padri i loro mariti. Viceversa si potrebbe pensare ci fossero problemi dal lato maschile del letto coniugale e che le donne, convinte di essere sterili e quindi immuni dal rischio di una gravidanza, si siano rivolte ad altri… e poi, e poi…. dunque caro, non ci crederai, tutti sanno che sono sterile, perché per quanto tu abbia adempiuto al tuo dovere di marito, e nessuno certo dubita della tua virilità, niente figli, quindi è colpa mia garantito, ma c’era questo angelo….
Ma tutte queste nascite miracolose non hanno anche un effetto collaterale imprevisto? Vale a dire: se sono gravidanze causate da dio in persona (!) non sono anch’esse tutte incarnazione di dio fatto uomo? Invece che di trinità si dovrebbe parlare di esanità…
La pretesa di libertà è già di per se un gesto “eccessivo”: non vedo come si possa rivendicare “mezza libertà”, o perchè si debba chinare il capo adottando il linguaggio (in questo caso del corpo e dell’abbigliamento) dell’oppressore.
Un grande plauso alle femen quindi, e la mia più smisurata ammirazione per il coraggio che dimostrano.
viva le Femen! a me piacciono e spero coinvolgano altre giovani a difendere la libertà e le conquiste fatte da noi meno giovani, sempre sotto tiro clericale: sarebbe ora che prendano il testimone e si diano da fare, anche con questi gesti eclatanti, perché no? viviamo nella società dell’immagine e c’è bisogno di visibilità per portare avanti le battaglie; spero che si liberino da ogni padre padrone che decide per loro e agiscano senza registi occulti.
antoniadess
tette e culi gesto eclatante?
ma un gesto eclatante è soprattutto un gesto mai visto prima o poco praticato comunque.
viviamo nella società dell’immagine? bene, allora assecondiamola!
sotto tiro clericale? beh, a giudicare dai giudizi del tutto trasversali, non mi pare proprio che un certo tipo di moralismo sia appannaggio solo dei clericali.
Anche perchè è molto giusto quel che dice Sandra: tutte giovani, toniche, con tette e culi ancora ben lontani dal crollo….
Anni fa sulla tv locale della mia città, una (bella) ragazza, attivista instancabile di un famoso centro sociale, rispondeva alle domande degli ascoltatori circa un’iniziativa sua e del suo gruppo di amiche/militanti che avevano protestato nude contro la guerra in Iraq
Ebben, telefona un baldo giovine che per prima cosa le dice: “vi ho viste, complimenti , siete bellissime” E la giovinotta, invece di premettere che non per questi apprezzamenti erano lì nude a protestare, risposte con un largo sorriso “grazie”!
Personalmente non sono del tutto convinta. Protestare a seno nudo è un modo di attirare l’attenzione e va bene. Ma se un gruppo qualsiasi combatte contro qualsiasi forma discriminazione, dovrebbe essere il primo a non metterla in pratica. Mi sembra che qui le manifestanti siano tutte giovani, belle e con la terza di reggiseno. E quelle bruttine o con poco seno, non subiscono una discriminazione per non poter usare il loro come arma insieme alle femen?
Sandra hai senz’altro ragione (anche se io non so come siano reclutate amina non è che sia poi particolarmente bella in ogni caso è normalissima) il problema è che chi le attacca sembra pensare il contrario e cioè che per essere una donna libera devi per forza non essere attraente e soprattutto non scoprirti mai. Già dall’inizio nei movimenti femministi chi si truccava apriti cielo!
In ogni caso e come già ti dicevo, @Tino, è vero, ci sono gruppi di femministe che più che altro fanno parte della buona borghesia romana, SNOQ per intenderci, che, sotto sotto, è pervasa di gran moralismo.
E, dal mio punto di vista, non c’entra per niente la fede o l’ateismo.
😀
La mia impressione è che si passi da un estremo all’altro, prima donne che disprezzano la propria femminilità e riducono il maschio a nemico a prescindere, e adesso donne che ostentano i propri attributi femminili se potenzialmente capaci di solleticare i maschi (gli stessi che il burqa islamico si preoccupa di proteggere). Ma mi sembra anche che le prime tutto sommato qualcosina l’abbiano ottenuto (certo anche grazie al fatto che l’occidente fosse in crescita economica). Se pensano di smuovere il maschilismo con le manifestazioni, o sono ingenue o non so. Se non c’è sviluppo economico, il solo risultato è che le femen ottengono visibilità personale, non che sia da buttar via, eh, magari a qualcuna si può aprire qualche porta.
Le foto delle Femen al lido di venezia fanno pensare a una selezione di modelle. Non ti ricorda quella vecchia battuta, “Carmen Russo…. mi piacciono le due idee”?
@Sandra
Mi spieghi una cosa perché se sostengo io le tue esatte parole mi si da del sostenitore del patriarcato e mi si fa tanto di fotomontaggio idiota, se lo sotieni tu al più ti si dice che sei troppo critica?
Perché la critica femminile è “critica”, mentre quella maschile identica nei contenuti diventa “patriarcale”?
La domanda è più retorica e dovrebbe essere rivolta alle Femen. Ma volevo un parere di una razionalista.
Francesco S,
non so se sei interessato alla mia opinione, anche perchè io ho pochissime certezze, non amo etichette nè tantomeno autoetichettarmi … questo per dire che non so se sono razionalista (sufficientemente almeno) oppure no ….
Beh, solo per dirti che concordo (solidarizzo) in pieno tecum 😆
(e se non viene neanche stavolta la faccina lol, divento una belva ..)
@ Francesco S
Ma tu hai parlato delle femministe di una volta. Ora le femministe di una volta sono quelle che vivono di rendita oggi scrivendo libri senza però preoccuparsi minimamente dei problemi di oggi che sono spesso diversi. Quando poi non mettono al servizio di altre cause il loro bollino femminista. Le Femen sono giovani stanno facendo un esperienza, il loro discorso non è così stupido come viene dipinto da certi ed in ogni caso si sono mobilitate per il matrimoni gay in Francia, mentre certe femmniste se ne sono uscite con la commercializzazione del corpo della donna rispetto all’utero in affitto tanto da allersi con gli integralisti cattolici. Per loro anche una donna che lo fa gratuitamente per la sorella non va bene. Il corpo è delle femministe dunque lo gestiscono le femministe. Non tutte ovviamente si sono comportate così, ma le poche che non lo hanno fatto sono state insultate.
@Engy
Si è razionalisti nel momento in cui ci si approccia ad una riflessione usando il cervello.
Perché le femen non usano il cervello? Bella senza cervello? A me non sembra che l’approccio di Joumana sia efficace. I risultati si vedono del resto. Loro hanno provato un metodo che nessun’altro aveva provato (andare per esempio a manifestare davanti a una moschea ed essere prese a calci nel sedere). Non sevirà a niente, ma altrettanto le discussioni intellettuali delle femministe rispettose dell’islam.
Francesco,
molto semplicemente e al volo, anche a livello maschile, in generale, a livello politico il linguaggio era molto più curato, forse perché la proprietà di linguaggio era ancora un criterio di selezione. Lo era molto meno l’immagine, che invece oggi sembra essere di primaria importanza, rispetto ai contenuti. Le femministe di allora, ma chiunque facesse politica attiva, poteva “mangiarsi” chiunque, uomo o donna, fosse poco avvezzo o interessato alla dialettica politica.
Non generalizzare però la critica: magari non hanno letto o non leggeranno quello che ho scritto, e invece hanno letto il tuo post. Penso che le reazioni poco equilibrate alle critiche (come potrebbe essere la critica a te e non a me per la stessa cosa) sono comunque sintomo di un problema ancora non risolto emotivamente. E per questo dovrebbe essere importante dominare un po’ il lato emotivo e sforzarsi di cercare degli amici piuttosto che trovare dei nemici.
@Sandra
Non generalizzo, ma i commenti di altre donne come il tuo sul loro sito ci sono e ho notato che sono più propense ad ascoltare, mentre ai commenti di uomini vedo che si chiudono sulla difensiva, forse anche perché ci sono anche commenti pesantemente misogini che si beccano, c’è d’ammetterlo.
Francesco S,, una parente(si) …
battute a parte, tutti tendenzialmente pensano a se stessi come a dei razionalisti, tutti sono convinti di approcciarsi a una riflessione usando il cervello (il proprio soprattutto).
Poi c’è un discorso di minore o maggiore consapevolezza di sè e anche di minore o maggiore autostima.
Però, chi è che può inquadrare esattamente queste questioni e dare un giudizio definitivo e oggettivo?
🙂
@ Engy
Diciamo che tutte queste polemiche hanno luogo perché con l’islam non si sa cosa fare. Se le femen si fossero solo attaccate alla chiesa cattolica nessuno le criticherebbe in ambito femminista. Poi è vero che sono tanto strane come le pussy riot. Una delle pussy riot era pure antisemita e putin se n’è servito per gisutificare il loro arresto. Però quelle francesi (e non ucraine) mi sembrano intelligenti. Inna è volgare certo poco diplomatica.
http://payload83.cargocollective.com/1/2/77996/3966850/6_FEMEN_by_Synchrodogs.jpg
Se non erro, lei è una femen. E non è che tutte siano in stile top model, eh.
@E.ng.y
A≠B è razionale. Non ci sono dubbi, eh.
Tino,
ma in cosa la Haddad è rispettosa dell’islam? Ne parla in modo piuttosto negativo, in “superman è arabo”.
gmd85
anche tu ….. con le formule, tutte, io mi arrendo ragaSSi !!
😆
gmd,
se ho capito bene, Syncrodogs è un’agenzia fotografica che ha fatto delle foto sul tema Femen per un magazine Dazed&confused, e quella è una. Il che non significa che la ragazza della foto sia effettivamente una Femen, potrebbe essere stata selezionata dall’agenzia per scelta artistica.
Nell’estratto del film presentato a Venezia la tipa della foto non c’è:
http://vimeo.com/73517209
Ci vorrebbe una foto della tipa a una vera manifestazione, non in un studio fotografico per un servizio.
Diversamente la foto è lì solo per tacitare le critiche che la partecipazione attiva sia riservata a quelle carine. Chiaro che non avrebbe lo stesso effetto se fossero brutte. Ma allora non è il cane che si morde la coda?
gmd,
stavo guardando qui
http://www.google.it/search?q=femen+ukrainian&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ei=-ioqUquELMeItAa65YCgBQ&ved=0CAcQ_AUoAQ&biw=1279&bih=610#imgdii=_
e la ragazza grassa in effetti c’è, in un paio di foto: indossando gradi da ufficiale, interpreta il maschio, con tanto di baffi e pelata…
Mi spiace ma non mi sembra che le brutte non siano discriminate per motivi di immagine, e facendo una battaglia di principio contro la discriminazione, vedo una certa contraddizione.
@Sandra
Una foto della galleria che hai postato m’ha lasciato parecchio perplesso –> http://www.anorak.co.uk/wp-content/gallery/femen/femen.jpg
Non ho capito se è una reclame di un film porno o un nuovo modo di suonare strumenti a percussione.
@Sandra
ht tp://ww w.thechinawatch.com/wp-content/uploads/2012/06/Member-of-Ukrainian-Femen-Protest-against-Euro-2012-in-pigpen-3.jpg
ht tp://china.chariweb.com/2012/06/members-of-ukrainian-femen-protest.html
Poi, certo, neanche io ho visto altre esponenti “brutte”. Non saprei dire se è una precisa scelta di azione. Visto che il tema di fondo è la discriminazione della donna, e che il movimento non nasconde di usare proprio il corpo nudo come mezzo comunicativo, potrebbero aver scelto di rivoltare lo stereotipo del corpo-oggetto contro ciò che criticano.
Potrebbe anche essere una contraddizione, certo. C’è da documentarsi. Fatto sta che, dinamiche organizzative a parte, il movimento smuove le acque. Altrimenti, non ci si attiverebbe tanto per contrastarlo.
@Francesco S
Leggevo i tuoi scambi con ermete e con disphoria. Capisco che l’utilizzo della nudità possa sembrare un contro senso e che anzi possa favorire un inasprimento di determinate situazioni, ma estendo la risposta data a Sandra anche a te 😉
gmd,
dal mio punto di vista il dilemma non è la nudità, lo è chiedere protestare contro discriminazione FACENDO discriminazione. Ricorda i vari episodi di donne o ragazze con il velo islamico che protestano contro la discriminazione! Potrei mettere una divisa da nazista e poi lamentarmi di essere discriminata: peccato che abbia scelto di distinguermi come appartenente a un gruppo fortemente discriminatorio.
La regista del film sulle Femen ha dichiarato a proposito dell’uomo (who else? 😉 )che ha iniziato il movimento:
“It’s his movement and he handpicked the girls. He handpicked the prettiest girls because the prettiest girls sell more papers.”
Poi vabbé, insieme alle carine ci hanno infilato l’orrenda… le fanno fare il maschio, oltre al danno la beffa, e lei a Venezia mica si è fatta il giro come le altre.
Smuovono le acque? Cioè in pratica, a parte far parlare di SE’, hanno ottenuto qualcosa? Non so, tipo le campagne pubblicitarie di Toscani, dopo tutti quei manifesti con bambini bianchi e neri che si tengono la mano l’Italia dovrebbe essere un paese per nulla razzista… Per dire che l’immagine è bella, fa pensare, fa discutere, ma alla fine della fiera porta cambiamenti tangibili a pochi..
Ma sandra il problema è che oggi pure con i libri non si ottiene nulla. Solo mobilitazioni forti e convinzioni forti e anche agganci forti possono smuovere le acque. Poi certo in italia gli intellettuali non contano nulla, i cantanti sono quasi tutti bigotti papalisti in generale ovvio che così inutile stupirsi della situazione attuale.
@Sandra
Si, ho capito il tuo punto di vista. E, ripeto, non so se si tratti di una precisa scelta.
Purtroppo, la semplice protesta non sempre porta risultati e temo che il movimento decollerebbe solo con qualche tragedia (non la auspico, sia chiaro).
@Tino
Comunque non è vero che una delle Pussy riot sia antisemita, Putin ha alterato il significato di una performance. In un supermercato inscenarono l’impiccaggione delle minoranze tra cui gay ed ebrei, come si dice qui –> http://videoixir.com/izle/6090497/putin-la-merkel-e-le-pussy-riot-il-video-antisemita-il-presidente-russo-ha-preso-in-giro-la-cancelliera-tedesca.html
Bisogna diffidare di Putin è credibile quanto Berlusconi e la storia della figlia di Mubarak.
Grazie Francesco mi informerò meglio il discorso era venuto con un sostenitore di putin in effetti.
comunque per quanto riguarda le femen è stato loro rimproverato di ave segato la croce del momumento delle vittime dell’holodomor. Probabilmente l’hanno fatto per ignoranza in ogni caso chi le attacca sono sopprattutto i destrorsi che sostengono putin e le sue leggi anti-gay.
@ Francesco S
L’azione delle femen contro i manifestanti anti-gay in Francia è stata particolarmente efficace. Con l’islam purtroppo non c’è nulla di efficace. La propaganda islamica non si è ancora trovato il modo di combatterla e la più parte delle volte sono gli atei che si combattono sull’islam e tra i due litiganti il terzo gode.
@ Sandra
L’esempio Carmen Russo è un esempio italiano è chiaro che se le femen vanno in Brasile dove le ragazze vanno in topless allo stadio fanno ridere. Sinceramentei in Francia una tipa come Carmen Russo non la considererebbe nessuno al di fuori dei talenti certi che ha come ballerina, poi magari è pure intelligente, ma non la inviterebbe nessuno in programmi culturali come era maurizio costanzo show.
Era una battuta, neanche mia, ma che fissa il paradosso della donna che vuol attenzione e per farlo mostra il seno, cosa che di solito distrae l’interlocutore. Almeno, quando stai parlando con un uomo e noti che il suo sguardo è calamitato dalla scollatura, non ricavi l’impressione che ti stia ascoltando.
Se poi l’uso del seno nudo non è tutto sto problema, come mai non ce n’è uno un po’ cascante, o fatto male? Non posso credere che sette ragazze in un campione random siano tutte slanciate e carine. Se allora la nudità è una provocazione, e non un manifesto glamour, la si deve mostrare davvero “nature”. Senza selezioni da miss.
Ah, sembra che ci siano anche le Femen brazil, avevano protestato contro il Grande fratello…
Ti ho risposto più su 🙂