Il capo dello Stato Giorgio Napolitano ha nominato Giuliano Amato quale nuovo giudice della Corte Costituzionale, al posto di Franco Gallo, che lascerà la carica di presidente lunedì prossimo. La scelta sul “dottor Sottile”, noto giurista e già esponente socialista con decenni di politica alle spalle, ha destato polemiche da parte di alcuni partiti. Il tasto che si batte è anche quello dei compensi. Amato, scrive Il Fatto Quotidiano, avrebbe maturato dall’età di 59 anni una pensione di 22mila euro lordi al mese, cui si aggiungono 9mila euro di vitalizio parlamentare. Ora arriveranno con l’incarico da giudice altri 32mila euro mensili. Ma ciò che suscita dei dubbi, dal punto di vista della nostra associazione, sono piuttosto le posizioni che Amato ha assunto sui temi laici, dimostrando una preoccupante arrendevolezza rispetto alle posizioni clericali.
Amato, che si dichiara non credente, o quantomeno dà l’impressione di esserlo, non ha mai nascosto la sua vicinanza alla Chiesa cattolica. Tra gli invitati al Cortile dei Gentili inaugurato da Benedetto XVI, ha anche fatto l’apologia della religione e del ruolo dei cattolici in politica in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia. Da sottosegretario alla presidenza del Consiglio era stato protagonista delle trattative che portarono al Concordato del 1984. Si era inoltre distinto già da presidente del Consiglio, nel 2000, per aver risposto così a una interrogazione di An contro il gay pride di quell’anno, in concomitanza con il giubileo, a Roma: “purtroppo dobbiamo adattarci a una situazione nella quale vi è una Costituzione che ci impone vincoli e costituisce diritti”. Nota è anche la sua posizione restrittiva sull’aborto.
Dopo il pronunciamento della Cassazione contro il ricorso del governo Monti sulla richiesta da parte dell’Uaar di avviare trattative per una possibile intesa, anche il giurista si era unito al coro contestando l’associazione, in compagnia del quotidiano dei vescovi Avvenire e della rivista ciellina Tempi. Nelle argomentazioni giuridiche di Amato, che ignoravano il fenomeno dei matrimoni laico-umanisti, l’evoluzione della giurisprudenza italiana e della legislazione europea, non abbiamo potuto non percepire una punta di snobismo. Purtroppo, tipico di una fetta di non credenti e “laici” fin troppo vicini a posizioni confessionali: un atteggiamento che ha contribuito a garantire alla Chiesa una posizione di supremazia politica in Italia. C’è da preoccuparsi quindi che Amato, in qualità di giudice costituzionale, possa decidere sulle questioni laiche che inevitabilmente arriveranno sul suo tavolo, vista l’inerzia del Parlamento su tanti temi scottanti.
La redazione
Spero solo che il subentrare a gallo non implichi un’automatica elezione a presidente, visto che la carica è assegnata a scrutinio segreto sotto la presidenza del giudice più anziano di carica [e] a maggioranza dei suoi componenti.
Dalle mie parti, di uno così, si dice che è come la carta igienica: perché va bene per tutti i c….
Di Amato ricordo una frase di qualche anno fa, in epoca wojtilina: i credenti hanno una marcia in più rispetto a coloro che non credono.
Da dove Amato traesse questa convinzione non fu dato sapere: speriamo lasci perdere le aspirazioni da pilota adesso.
Una marcia in più… in dietro, però. Almeno quelli che fanno queste uscite del cacchio.
Attenzione, eh. Adesso arriverà qualcuno a dire: sei irrispettoso 😆
mah spero che dio l’abbia in gloria, e che lo chiami presto vicino a sè.
Giuliano Amato è del 1938, qundi ha 75 anni.
Mario Monti è del 1943, quindi ha 70 anni…
Umberto Bossi è del 1941, quindi ha 72 anni…
Silvio Berlusconi è del 1936, quindi ha 77 anni…
J. M. Bergoglio è del 1936, quindi ha 77 anni…
Giorgio Napolitano è del 1925, quindi ha 88 anni…
Crescenzio Sepe è del 1943, quindi ha 70 anni…
Angelo Bagnasco è del 1943, quindi ha 70 anni…
Tarcisio Bertone è del 1934, quindi ha 79 anni…
“Che dio ti ascolti”, cartman666 😉
Siamo in mano ad un reparto geriatrico, e qualcuno si stupisce del fatto che il nostro paese arrivi ultimo in tutte le classifiche relative al riconoscimento dei Diritti. 🙁
Federix scrive:
sabato 14 settembre 2013 alle 17:47
Giuliano Amato è del 1938, qundi ha 75 anni.
Mario Monti è del 1943, quindi ha 70 anni…
Umberto Bossi è del 1941, quindi ha 72 anni…
Silvio Berlusconi è del 1936, quindi ha 77 anni…
J. M. Bergoglio è del 1936, quindi ha 77 anni…
Giorgio Napolitano è del 1925, quindi ha 88 anni…
Crescenzio Sepe è del 1943, quindi ha 70 anni…
Angelo Bagnasco è del 1943, quindi ha 70 anni…
Tarcisio Bertone è del 1934, quindi ha 79 anni…
…e continuano a dire “largo ai giovani!”
@ eleuterio
Già, “largo ai giovani!”… 😯
Guarda qui http://www.youtube.com/watch?v=TfCBhqr8LYo il contrasto con quei vecchi crostoni summenzionati! 😀
Esiste un problema di senescenza della classe dirigente del Paese, che include il ceto politico. Ad esso si potrebbe porre un rimedio parziale introducendo un limite massimo al numero di mandati pubblici brevi, e la non rieleggibilità per quelli lunghi (ad es. Presidente della Repubblica).
Però il problema, come giustamente evidenzia il commento della Redazione, sono le cose che costoro dicono e fanno, non il dato anagrafico:
si può essere giovani e dire e fare sciocchezze in politica come ad es. ….! 🙂
Io ricordo di aver visto e sentito in televisione il “fine giurista” Amato dire che l’interpretazione dell’art. 33 della Costituzione, comma terzo (Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.), secondo cui il dettato costituzionale si riferisce solo ed esclusivamente all’apertura di queste scuole private (ISTITUIRE) e non al loro funzionamento, provoca in un giurista un godimento quasi erotico.
Faccio presente che è in base a questa interpretazione, relativamente recente, che lo stato italiano finanzia le scuole private (al 99% cattoliche).
Questo è quanto ricorda Travaglio:
“Nel 1983, spedito da Craxi e commissariare il Psi travolto dallo scandalo Zampini, Amato rimproverò al sindaco Novelli di aver portato il testimone d’accusa in Procura anziché “risolvere politicamente la questione” (tipo insabbiarla). Nell’84-85 ispirò i vergognosi decreti Berlusconi – le prime leggi ad personam di una lunga serie – donati da Craxi all’amico Silvio quando tre pretori sequestrarono le antenne Fininvest fuorilegge. Infatti nel ’94 il Cavaliere riconoscente lo issò all’Antitrust, dove Amato non si accorse mai del monumentale trust berlusconiano sul mercato della tv e della pubblicità (in compenso sbaragliò impavido un temibile trust nel ramo fiammiferi e accendini). Non riportiamo qui, per carità di patria, i fax di Bettino da Hammamet sul “professionista a contratto” che in tante campagne elettorali non s’era mai accorto delle tangenti al Psi.
Molto più interessante è la sua intervista del 2009 a Report. Bernardo Iovene gli ricorda che il decreto Craxi-Berlusconi dell’85 era “provvisorio” e doveva durare solo 6 mesi, in attesa della legge di sistema sulle tv; ma lui s’inventò che era solo “transitorio”, quindi non andava neppure rinnovato una volta scaduto. Anziché arrossire e nascondersi sotto il tavolo, Amato s’illumina d’incenso: “Sa, noi giuristi viviamo di queste finezze: la distinzione fra transitorio e provvisorio è quasi da orgasmo per un giurista… Quando discuto attorno a un tavolo tecnico e qualcuno dice ‘questa cosa è vietata’, io faccio aggiungere ‘tendenzialmente’…”.
Ora che dovrà esaminare la legittimità delle leggi firmate dall’amico Giorgio, sarà tutto un orgasmo. Provvisorio e tendenziale.
Mi sento di dire che Amato non è un fine giurista, ma un azzeccagarbugli e questo è uno dei premi ottenuti per aver difeso secondo le propria convenienza prima Craxi, poi Berlusconi, la Chiesa… ed è chiarissimo chi dovrà proteggere in sede di Corte Costituzionale.
Una foto di Amato mentre apprende la notizia della sua nomina:
http://cdn.ultimogiro.com/wp-content/uploads/2011/08/mrbean.jpg
Una certa somiglianza c’è.
Guardando i tg non so mai se invece sia Zelig;
non vedo altro che sosia di comici:
Berlusconi = Denny De Vito
Bergoglio = Raimondo Vianello
Pisapia = Macario
Quagliariello = Panariello
Ratzinger = zio Fester
…
Diocleziano guarda che è lui, riuscendo a stento a sopravvire con i “pochi” soldi che lo stato italiano gli elargisce è costretto a fare un’altro lavoro, ed avendo fatto politica in Italia all’estero gli viene facile fare il comico. E’ la verità, come è vero che l’aereo che sta passando sopra di me mi sta avvelenando con le sue scie chimiche, maledetti rettiliani.
Sorry “sopravvivere”
La tipica posizione di un uomo intelligente che non vuole stare sotto il controllo della religione, ma apprezza la religione come utile strumento per tenere sotto controllo quelli più scemi di lui.
Pienamente d’accordo.
kundalini444 scrive:
sabato 14 settembre 2013 alle 15:08
La tipica posizione di un uomo intelligente ……..
Anch’io condivido,meravigliosa sintesi,un aperitivo
per i troll.
Non intelligente, ma furbo.
Giuliano chi? Ah, Giuliano Bugiardo, Giuliano Mentitore, Giuliano Spergiuro, Giuliano Inaffidabile, Giuliano Oggi-Ti-Dico-Una-Cosa-Domani-Faccio-Il-Contrario-Che-Tanto-Siete-Tutti-Sxemi, e con lui tutti quelli che appoggiano un uomo… ehm… una persona… ehm… un essere così. Ricordiamo e ripetiamo insieme a mo’ di mantra cosa ebbe ad affermare il nostro… ehm… vostro il 10 marzo del 1993: “Darò io l’ esempio del ricambio. La conclusione di questa mia esperienza di presidente del Consiglio, avvenga tra un giorno, avvenga tra un mese, avvenga più oltre, sarà comunque la conclusione della mia esperienza politica” Non perdete occasione di ricordare a chicchessia questa frase, pronunciata non con dei congiuntivi, non con dei condizionali, bensì con l’uso diretto ed univoco dell’indicativo futuro, per di più corredato da un termine preciso. Ripetiamo l/anno in cui fece quell’affermazione spergiura: 1993. Vent’anni fa. E’ ancora lì, il che mi autorizza e autorizza chiunque altro voglia farlo a rivolgergli non come epiteti, ma come termini descrittivi del tutto pertinenti gli appellativi di BUGIARDO e MENTITORE. Un uomo… ehm… una persona… ehm… una cosa che non merita alcuna fiducia e dalla quale non vorrei essere rappresentato neppure per comprare le gomme da masticare in tabaccheria.
Ah, già che ci siamo vi dò pure una fonte “ufficiale”, dalla quale potrete leggere il virgolettato e verificare che non sto inventando niente. Fosse per me andrei in cerca delle registrazioni in cui la frase viene pronunciata dalla sua viva voce e ne farei uno spot pubblicitario da trasmettere over and over again in orari di massimo ascolto.
Ecco la fonte:
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/04/29/amato-ho-promesso-senno-perdo-la.html
“Darò io – aveva detto Amato la mattina del 10 marzo – l’ esempio del ricambio. La conclusione di questa mia esperienza di presidente del Consiglio, avvenga tra un giorno, avvenga tra un mese, avvenga più oltre, sarà comunque la conclusione della mia esperienza politica”
Evidentemente non ha mai considerato conclusa
la sua esperienza… 🙄
Probabilmente ha fatta sua la massima del ‘bauscia’:
«Una cosa è la verità, un’altra la realtà»
Sta tutta qui la tragedia di questo piccolo paese,
fatto di piccoli personaggi.
“Amato, che si dichiara non credente, o quantomeno dà l’impressione di esserlo, non ha mai nascosto la sua vicinanza alla Chiesa cattolica”
E’ il membro del Cortile dei Gentili per antonomasia, l’ateo ben consapevole di non dover rompere i coglioni a Santa Madre Chiesa e che, in cambio, riceve la bellezza di 63.000 euro al mese. Ossia, in un solo mese, più dell’equivalente di quanto serve a mangiare per un anno a tre famiglie di operai monoreddito.
Leccare il culo ai preti, miei cari, ha sempre avuto la sua bella convenienza.
Noi, qui, abbiamo sbagliato tutto. Lasciatemelo dire.
Dal libro di Daniele Martini “Mi raccomando” edito da Baldini Editore, (ISBN-88-8490-267-3) si legge:
Caro Codignola, (1)
è troppo chiederti di passare questo appunto a Ferrari Aggradi? (2)
In fondo, aver vinto un concorso, da parte mia, non può essere considerato un peccato mortale e un po’ di aiuto per la sistemazione me lo puoi dare senza derogare per questo ai principi del tempo. So bene che la mia sistemazione potrebbe avvenire in soprannumero in base alla “Codignola bis”. Ma per maggior sicurezza, visto che è imminente una distribuzione di posti, ti chiedo una mano perché a Pisa, dove posso essere chiamato, ne venga assegnato uno.
Grazie. Mi farò vivo naturalmente di persona.
Giuliano Amato.
(1) Tristano Codignola. PSI
(2) Mario Ferrari Aggradi. DC, dal 1953 al 1973.
Due considerazioni sulla nomina:
a) in italia si può essere anche atei, ma con licenza dé superiori;
b) Giuliano Amato è un rappresentante vero dell’Italia, secondo il morrò “Franza o Spagna purché se magna”. E lui magna, oh se magna.
scusate sendo il MOTTO
Alcune ulteriori referenze che dimostrano la natura “bipartisan” ( 😉 ) del nostro!
E’ il tipico esponente della politica italiana che agisce, con quella indubbia forma di intelligenza che è la furbizia arguta o scaltrezza, in ossequio al motto: “Per la mia carriera blandisco i Potenti di ogni specie con pensieri, parole e “opere sotto traccia” senza abbracciarne uno troppo strettamente e senza farmi coinvolgere eccessivamente nella Loro gestione spiccia (= esercizio pratico del potere) per non lasciarci le penne”.
“Con grande piacere e orgoglio accogliamo la nomina di Giuliano Amato, presidente dell’Advisory Board della Fondazione Italianieuropei e co-direttore della rivista Italianieuropei, a Giudice della Corte Costituzionale. Esprimiamo al presidente Amato, che da anni, con passione e autorevolezza, dà lustro all’attività di questa Fondazione, i nostri più sinceri auguri di buon lavoro.”
Presidente Massimo D’Alema
Presidente dell’Advisory Board Giuliano Amato
Comitato di Indirizzo Giuliano Amato, Lucia Annunziata, Gianni Cuperlo, Massimo D’Alema, Anna Finocchiaro, …, Enrico Letta, Franco Marini, Ignazio R. Marino, Lapo Pistelli, Francesco Profumo, Enrico Rossi, Luciano Violante, Nicola Zingaretti ….
Advisory Board …, Giulio Napolitano, …
Comitato esecutivo Aspen Italia.
Alla data odierna fanno parte del Comitato Esecutivo di Aspen Institute Italia (fra altri):
…, Luigi Abete, Giuliano Amato, Fedele Confalonieri, Gianni De Michelis, John Elkann, Franco Frattini, Gianni Letta, Emma Marcegaglia, Mario Monti, Lorenzo Ornaghi, Romano Prodi, Cesare Romiti, Carlo Scognamiglio, Giulio Tremonti, ….
E non scordiamoci che il PdL lo voleva come Presidente della Repubblica.
That’s all folks!
amato fa parte di quella schiera di persone che pur non facendo nulla o peggio facendo dei disastri hanno tutto dalla vita !!!!!!! amato: una ragione in più per non credere in dio !!!!!!
Io la vedrei piuttosto come una ragiione in più per non credere ai politici… 😐
Dio ha cominciato a credere di esistere quando ha visto schiere di boccaloni che credevano ai politici. Si è detto ”Hai visto mai che ce la faccia anch’io?!…” 🙄
Non è vero che non ha fatto nulla. Ha fatto da palo alla banda di via del Corso.
Interessante questo catalogo di prodezze dell’Amato; saranno tutte vere? Probabilmente sì. Certo io ricordo d’aver letto qualchw anno fa la notizia del suo svarione: la citazione del filosofo Hilary Putnam come donna. Con tanta sottigliezza si dovrebbe esser più attenti nello sfoggio della propria cultura, oppure l’eccesso di disinvoltura non sembra adatto ai compiti del giudice costituzionale
Ma c’è sempre la possibilità di aggiustare le cose
per telefono, riservatamente.
Salvo poi fare figure da cioccolataio ventitré anni dopo…
La fama di ‘dottor sottile’ gliela regalarono i compari
di partito, più ammirati dall’astuzia che dall’onestà.
E a quanto pare questo gioco delle apparenze è ancora
un valore per il vecchio napolitano.