L’Unione degli Studenti organizza per il prossimo 11 ottobre una giornata di mobilitazione nazionale per rivendicare risposte alla “tragica situazione che vive l’istruzione pubblica”. L’Uaar ha scritto la seguente lettera all’UdS, evidenziando la lacuna laica presente nella piattaforma e auspicando possa essere colmata.
All’Unione degli Studenti
Roma, 21 settembre 2013
Oggetto: Piattaforma verso l’#11 ott – NON C’È PIÙ TEMPO
Carissime e carissimi,
leggendo il vostro appello e la piattaforma verso l’#11 ott ci siamo riconosciuti nel richiamo all’investimento sull’istruzione. Sul vostro sito segnalate anche il referendum bolognese del 26 maggio scorso, che ha visto la nostra associazione tra i promotori del comitato referendario e attivamente impegnata nella relativa campagna.
Abbiamo notato però che nella vostra piattaforma, che include anche fattori esterni al mondo della scuola come le spese per TAV e F35, manca la determinante questione laica. La nostra associazione stima in 1,25 miliardi di euro l’anno la spesa pubblica per l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole. Un insegnamento impartito in «conformità della dottrina della Chiesa», come prescrive il Concordato, da docenti scelti a insindacabile giudizio del vescovo ma pagati dallo Stato e che dal 2003 vengono inseriti in ruolo, mentre chi insegna italiano, matematica, scienze, storia e altre materie curricolari rimane precario a vita.
Oltre alla sottrazione di risorse pubbliche e all’indottrinamento impartito ai bambini fin dai tre anni di età, inaccettabile tra le mura di una istituzione che dovrebbe invece insegnare a compiere scelte consapevoli, l’insegnamento della religione cattolica è causa di gravi discriminazioni, segnalate anche dall’Unicef. Per due ore la settimana (due!), all’arrivo dell’insegnante di religione cattolica tanti bambini dai tre agli undici anni di età sono costretti a uscire dalla propria aula per essere parcheggiati altrove. O sono costretti a rimanere in fondo alla classe a fare disegnini. Tante famiglie non se la sentono di lottare per avere quello che è un loro diritto, ossia insegnamenti laici e formativi. O neppure sanno che possono farlo. Affrontiamo quotidianamente casi di questo genere, all’interno del nostro progetto ora alternativa.
La religione cattolica è ovvio che debba essere studiata, ma come si studiano gli altri fenomeni storici e filosofici, ossia all’interno delle materie di storia, geografia, filosofia, arte. Abolire le ore di religione cattolica darebbe risorse da investire immediatamente nella scuola stessa ed eliminerebbe discriminazioni infantili. Costituisce un passo di civiltà ineludibile per la scuola italiana.
Vi invitiamo a tenerne conto.
I nostri migliori saluti.
Il resp. campagne e eventi Uaar
Roberto Grendene
La fede viene inculcata ai bambini, ma che cos’è?
– è credere in un Dio invisbile che controlla tutto;
– di poter vedere e parlare con gente morta da duemila anni (Cristo e La Madonna), invibili pure essi;
– di credere all’esistenza di cose tipo angeli, demoni, inferno paradiso, anima, ecc…. Insomma, tutta roba invisbile ed immateriale pure essa e che nessuno ne ha mai dimostrato l’esistenza dopo 1.700 che se ne parla e che esiste solo nella fantasia di quelli che credono.
Di tutto questo esiste una sola cosa reale, ovverosia la montagna di quattrini che si prende il Vaticano sfruttando l’ingenuità di quelli che credono a quella roba.
Non ho figli, ma di certo se li avessi non vorrei che venissero plagiati solo per fare i comodi di un piccolo staterello dittatoriale.
…Più di quanto leggo qui sopra, non saprei che aggiungere…! Tanto lampante, conciso, evidente…
Ma è da sempre che abbiamo questa dinamica (perché al di là di tutto, la credenza in qualcosa di non-razionale per colmare lacune di non-comprensione è presente da quando l’uomo si è alzato in piedi).
Ottimo!
Questa volta direi che abbiamo, come associazione, preso la classica palla al volo ottenendo almeno due risultati: il primo di contribuire attivamente a questa iniziativa con un contributo che allarga la visione del “problema” scuola in Italia, il secondo di far conoscere la nostra associazione in un ambiente giovane e dinamico .
“La religione cattolica è ovvio che debba essere studiata, ”
Non è ovvio per niente.
Spesso sento dire, contro l’esistenza dell’ora di religione, che si dovrebbe studiare storia delle religioni, oppure confrontare l’etica delle varie religioni…
Perchè? Perchè storia delle religioni? Non si studia già la storia, nella quale si potrebbero studiare, e infatti si studiano, l’influenza delle varie religioni nelle vicende (le crociate, ad esempio, non possono essere comprese senza sapere chi è la Chiesa e chi erano allora i Paesi musulmani)?
A me sembra come se chi si oppone all’ora di religione dica:”Vabbè, non è possibile eliminarla dall’oggi al domani, delegittimiamola pian piano e trasformiamola in qualcos’altro”.
Voi non pensate che gli alunni di tutta Italia sarebbero più contenti di studiare un’ora di storia delle società calcistiche? Io penso di sì. Ma anche in quel caso non mi sembra argomento da studiare nella scuola dell’obbligo, così come la storia delle religioni.
ma hai terminato di leggere la frase che critichi?
continua dicendo:
“… ma come si studiano gli altri fenomeni storici e filosofici, ossia all’interno delle materie di storia, geografia, filosofia, arte.”
in altre parole si deve studiare come si studiano il marxismo e il fascismo
qual è il problema?
Forse, Roberto, sarebbe stato meglio scrivere cristianesimo, inteso come fenomeno storico, così come lo si studia a Storia, e come viene studiato l’islam, ma senza perdersi nei dettagli propri della religione specifica.
Roberto Grendene
Hai ragione, avrei dovuto leggere con più attenzione. Con quella conclusione, la mia critica è nulla. Il fatto è che ho sentito troppe volte la manfrina dell’ora di storia delle religioni e ho inferito il resto del testo. Me ne scuso.
Anch’io avrei preferito un riferiemnto al cristianesimo e non alla religione cattolica.
Incredibile parlare dell’ora facoltativa di religione che drena costi senza ricordare che l’ora alternativa in caso li raddoppia.
Sarebeb stato più sensato parlare di scuola che manca di equità e correttezza perchè permette l’ora di religione nei suo edifici e durante l’orario. Lettera di poche righe ma contraddittoria, bel viatico per dei giovani
e si studia infatti, almeno i liceali, in terza superiore, quando si studia filosofia medievale. Si imparano moltissime cose del cristianesimo, dal momento che si studia che l’ha edificato: Anselmo, Tertulliano, Agostino e Tommaso.
@Gianluca
nessun problema, anche io ho l’allergia alla soluzione “facciamo invece storia delle religioni”
sarebbe solo un piccolo miglioramento, mentre occorre arrivare velocemente all’abolizione dell’IRC e a trattare le religioni (e l’ateismo e l’agnosticismo) come normali argomenti trattati nelle materie curricolari
@Tiziana
forse non hai letto che le rivendicazioni sono per investire nella scuola
nell’ora alternativa si può benissimo fare un’ora in più di inglese, o di informatica, o di storia
abbiamo segnalazioni di classi delle elementari dove tutti hanno deciso di fare italiano al posto di religione
se poi per te fare scuola è buttare soldi…
@Tiziana
Qui stiano parlando di diritti la questione economica quindi è da escludere. Esiste un diritto che è quello di avere un’alternativa all’ora di religione che può consistere stare con le mani in mano o sfruttare quel tempo per attività alernative che possono essere anche l’approfondimento di altre materie.
Poi se si ritiene inutile e dispendioso approfondire la matematica, l’italiano, l’informatica o fare educazione civica c’è un problema.
Va bene che sono di Sinistra e per me i diritti sono più importanti del fattore economico, però c’è anche una questione tattica. Non ci si può presentare alla gente è dire siccome noi siamo duri e puri non usufruite del vostro diritto, si verrebbe presi a pernacchie.
Non escludo che forse alle superiori qualcuno per protesta scelga di strare fuori dalla porta dell’aula, ma bisogna avere una certa sensibilità mentale anche per chi ha i figli più piccoli.
Il male l’ha creato l’IRC e si cerca di mettere una pezza visto che la nostra classe politica s’è rifiutata di modificare il concordato e questo è un dato su fatto. La scelta di pubblicizzare l’ora alternativa deriva da questa verità oggettiva: il concordato non lo vogliono modificare.
Possiamo stare ad incavolarci o cercare di renderne inefficaci gli effetti e forse quando nessuno frequenterà l’IRC verrà eliminata. Fosse anche il fatto che si accorgono che non ci stanno i soldi e l’eliminano tutte e due.
Oltre al fatto che viene fatto notare dall’autore dell’articolo che l’insegnamento delle religioni dovrebbe essere contestuale all’insegnamento di altre discipline (storia, sociologia ed al limite filosofia) perchè chiaramente non si potrebbe azzerare un qualcosa che è stato ed è (nostro malgrado) un fenomeno di massa, c’è da dire che per ottenere certe cose quando sono in un certo qual modo “rivoluzionarie” le cose son due: o, appunto, si fa una rivoluzione o si procede per gradi. Difficilmente nell’arco di una solo generazione potremmo vedere l’annullamento del potere delle religioni. Ma se cominciamo a depotenziarle sarà poi più facile disfarsene completamente.
Anche a me piacerebbe cacciare il papa a calci nel di dietro ed esiliarlo in qualche remota regione polare o sub Sahariana ma tant’è penso che morirò senza veder realizzato questo sogno. Potrei però consolarmi e di molto se già riuscissimo ad abolire il maledetto Concordato!
Grendene e altri
le nostre forze laiche sono modestissime, l’unico serio investimento è espungere l’ora facoltativa fuori dall’orario e dall’edificio. l’ora alternativa, ammesso che si studiasse l’inglese, porterebbe ad una disomogeneità tra gli studenti inammissibile nella scuola pubblica. . Ribadisco che essere atei non vuol dire automaticamente essere laici e, soprattutto, rispettosi dei diritti di tutti
Grendene e altri
le nostre forze laiche sono modestissime, l’unico serio investimento è espungere l’ora facoltativa fuori dall’orario e dall’edificio. l’ora alternativa, ammesso che si studiasse l’inglese, porterebbe ad una disomogeneità tra gli studenti inammissibile nella scuola pubblica. . Ribadisco che essere atei non vuol dire automaticamente essere laici e, soprattutto, rispettosi dei diritti di tutti
aggiungo per grendene
forse ho raccontato la storia di mia madre che in efftti , considerato che la scuola era iin via mazzini a un passo dalla rai, venen intervistata dai tg, ma quando dico che vanifichiamo le lotte dei nostri genitori intendo i nostri, non i miei in oarticolare. tu invece parli dei tuoi figli che studiano la costituzione (che immagino anche larticolo 7)
Mi spiace, sig. Roberto Grendene, lo studio della religione cattolica a scuola ( e di ogni altra religione) al di fuori del contesto storico, artistico o umanistico, non vedo come possa definirsi “ovvio”.
Ho avuto un sussulto nel leggere la frase finale della sua lettera all’UdS e, anche se sono stato preceduto da Gianluca, voglio anch’io ribadire il concetto espresso: no alla religione a scuola!
Mi meraviglia e mi addolora vedere scritto da parte UAAR quella frase che vanifica gran parte di ciò per cui ci stiamo battendo: una vera ( non sana) laicità delle Istituzioni
ma hai terminato di leggere la frase che critichi?
“… ma come si studiano gli altri fenomeni storici e filosofici, ossia all’interno delle materie di storia, geografia, filosofia, arte.”
è esattamente quello che contesti
Ribadisco che non è ovvio lo studio della religione cattolica.
Se ho indicato arte ecc. era solo per dire che si deve menzionare; non studiare!
@giancarlo bonini
non capisco cosa stai dicendo
a scuola secondo te non dovrebbero essere studiati, per dire, marxismo e nazismo?
per me ovviamente sì, studiare mica vuol dire essere indottrinati da ciò che si studia, ma semplicemente apprendere (per poi poter ragionare compiutamente e con spirito critico)
@giancarlo bonini
la lettera dimostra in modo plastico che essere atei non è sinonimo nè di laicità nè soprattutto di equità e giustizia e pari diritti.
@grendene
non ho mai detto che quando l’ora era obbligatoria in meno erano religiosi, ho solo affermato che con la balordata dell’ ora alternativa alla facoltativa si incancrenisce la situazione e si vanifica la battaglia dei nostri genitori che ai tempi ci esoneravano e (ottenevano) solo dopo aver mostrato validi motivi.
inoltre ripeto, visto che citi sempre i tuoi figlioli, che il familismo non è meno peggio che il cattolicesimo servile
aggiungo anche che pessimo esempi sia l’ora alternativa alla facoltativa che rassicura il giovane che al male esiste sempre un sepofà.
veramente quella familista sei tu, che tiri in balle sempre i la battaglia di tua mamma 🙂
e anche adesso riproponi le gesta dei genitori di altre generazioni (che ottennero ben poco)
io rispondo con la situazione dei giorni nostri, dove grazie sia all’uscita dalla scuola che al ricorso all’ora alternativa che al ricorso allo studio individuale tanti studenti vengono sottratti all’indottrinamento infantile tra le mura della scuola
e tutte le alternative all’IRC sono un modo per avvicinarsi alla sua abolizione
Grendene e altri
le nostre forze laiche sono modestissime, l’unico serio investimento è espungere l’ora facoltativa fuori dall’orario e dall’edificio. l’ora alternativa, ammesso che si studiasse l’inglese, porterebbe ad una disomogeneità tra gli studenti inammissibile nella scuola pubblica. . Ribadisco che essere atei non vuol dire automaticamente essere laici e, soprattutto, rispettosi dei diritti di tutti
“l’ora alternativa, ammesso che si studiasse l’inglese, porterebbe ad una disomogeneità tra gli studenti inammissibile nella scuola pubblica.”
Ma gli studenti sono già non omogenei! Al contrario trovo che oltre un certo livello comune, personalizzare la propria formazione possa essere positivo. In altri paesi lo fanno già, non c’è un curriculum di studi fisso. In Francia, in Svizzera e in Olanda che io sappia già negli anni che corrispondono alle nostre scuole medie gli alunni possono scegliere di aggiungere materie facoltative come latino o una terza lingua, o un avvicinamento alle professioni. La scuola italiana in questo senso offrirebbe religione cattolica o un’altra materia in alternativa: non mi sembra penalizzante, anzi.
Ecco un intervento della chiesa valdese riguardo all’ora alternativa:
http://www.chiesavaldese.org/pages/archivi/index_commenti.php?id=1638
Per confronto con l’Austria (ma la situazione è simile in Germania) negli ultimi 40 anni all’ora di religione cattolica, si sono aggiunte nella maggior parte delle scuole l’ora protestante e quella islamica. In molte scuole c’è (se le richieste sono sufficienti, mi pare almeno due studenti) anche l’ora di religione buddhista, ortodossa ed ebraica. Ma con l’aggiungersi di altre religioni riconosciute dallo stato, tipo un paio di anni fa i testimoni di Geova, il numero in futuro è destinato ad aumentare.
I ragazzi dall’età di 14 anni (prima dei 14 anni col consenso dei genitori) possono decidere di non avvalersene. In diverse scuole negli ultimi anni, alle attività alternative si è aggiunta l’ora di etica. In parlamento si sta discutendo se introdurla come ora obbligatoria in tutte le scuole, anche se non è stato trovato l’accordo se debba essere in alternativa alla religione o per tutti.
Gli atei, con Niko Alm, e altri gruppi sono favorevoli all’abolizione di tutti i privilegi delle chiese e ad aprile hanno ottenuto dallo stato austriaco una raccolta ufficiale di firme per una petizione ufficiale al parlamento che non ha raggiunto il quorum delle 100 mila firme (solo a Vienna e Salisburgo ci sarebbero riusciti). La critica è stata quella di aver puntato troppo in alto, altri gruppi li avrebbero appoggiati solo su alcuni punti. I vari partiti, anche quelli di opposizione, difendevano i privilegi della chiesa cattolica.
Visto che non si riescono attaccare direttamente questi privilegi, come dichiarato apertamente da Niko Alm questa estate in un’intervista, si cerca di fare implodere il sistema dall’interno, con una proliferazione di religioni e di richieste. Cioè un approccio, non esclude l’altro.
Per quel che posso vedere dai siti dei Freidenker tedeschi ed austriaci l’UAAR non si sta quindi muovendo in modo molto diverso.
Dimenticavo di dire che i vari programmi d’insegnamento delle religioni devono essere approvati dal ministero dell’istruzione austriaco.
Ma anche sì alla religione a scuola: che se la paghino però! I genitori di chi frequenta religione dovrebbero pagare di tasca loro l’insegnante, oppure provvedere con il volontariato a turno tra di loro.
claudio 285
ma tu conosci il significato della parola pubblico e anche della parola equità e pari opportunità? chi vuole insegnamenti diversi può frequentare la scuola privata, ahimè anche quelal foraggiata per ora dallo Stato.
Nel sito dell’unione studentesca viene ripresa questa notizia:
http://www.unionedeglistudenti.net/sito/liceo-mariotti-di-perugia-lomofobia-insegnata-a-scuola/
Questa situazione dovrebbe essere fatta presente a Francesco I (che non è Tarzan: spiegatelo ai bambini nell’ora di religione): il Papa risponde a tutte le lettere, ci dica come la pensa in merito.
E una piccola osservazione interna: cerchiamo di potenziare, rendere concreta e diffondere l’iniziativa di Grendene invece che continuare, nei commenti, a ripeterci se dio c’è o non c’è e altre ovvietà dello stesso livello.
Molto bene. Un modo per collaborare e farsi conoscere e, magari, crescere. Dico questo perchè reputo che gli studenti dell’UdS recepiranno il suggerimento; poi, se mi sbaglio, è stato comunque giusto e sensato provarci.
Gianluca e Giancarlo Bonini,
ma se il vostro obiettivo fosse ad esempio quello di possedere una cultura musicale a tutto tondo, scartereste lo studio della musica sacra?
Il vostro ragionamento è assurdo oltrechè fanatico e chiuso: mi ricorda il settarismo e la mentalità da incubo degli amish.
Sarebbe come studiare filosofia, storia, matematica, astronomia, ecc saltando tutto ciò che detestiamo o non condividiamo o non ci interessa.
@E.ng.y
Vedi, lo studio della musica sacra sarebbe da inserire in uno studi, che so, da conservatorio, dove è logico che ci sia e dove si studia la musica in toto. l’IRC è invece un insegnamento mirato, non inserito nell’ottica di un apprendimento generale delle religioni, ma è una materia a se stante su cui ci deve essere il placet di organi esterni alla scuola. È come studiare solo Aristotele, solo la IIGM, solo la trigonometria, solo il moto dei corpi celesti ecc.
Il tuo ragionamento è fallace oltre che da devota. E, ora, via con le lamentele.
mi rifacevo, caro @gmd85, a quanto precisava giustamente Grendene quando proponeva di abolire l’ora di insegnamento della religione cattolica nelle scuole proponendo l’idea che condivido di inserire l’insegnamento delle religioni, compresa quella cattolica, all’interno delle materie che ha detto.
E questo vale anche per gli altri che non vonno capì, @Gianluca, @Giancarlo.
Ma quindi a te, @gmd85, non verrebbe neanche in mente l’idea – l’utopia vabbè – di dare una buona volta dignità all’insegnamento della musica – a tutto tondo – nella scuola pubblica? Ti pare invece giusto limitare l’insegnamento dei vari generi musicali ai soli conservatori??
Padronissimo di pensarlo eh …!
E tu, caro @giancarlo bonini, vorresti abbassarti a spiegare a una povera donna come me il significato dell’ultimo tuo capoverso del commento delle 12:14?
CHI pateticamente difendo d’ufficio, che non aggio capito?
@Gianluca: e non mandarmi anche tu il vocabolario per la miseria!
No, non ho letto il tuo commento a proposito di Scalfari e papa Francesco. Non leggo sempre tutti i commenti.
Ho commentato questo che hai scritto qui e mi sono rivolta anche a Giancarlo Bonini che addirittura si dice triste e addolorato. Se non è fanatismo cieco questo! Oltretutto davanti a un post che parla chiarissimamente!
@E.ng.y
A parte il fatto che Gianluca ha rettificato, proponendo esattamente la stessa cosa, l’insegnamento della musica nei suoi diversi stili già avviene. Lo studio specialistico non lo si può fare nelle scuole, per ovvi motivi tecnico-organizzatvi, visto che le priorità formative, fino all’istruzione superiore di II grado sono altre. E, per gli stessi motivi, lo studio totale delle religioni come fenomeni antropologici non può avvenire nelle scuole.
L’IRC non è neanche formativo. Non si studiano tutte le religioni e se ti prendessi la briga di informarti sui programmi, vedresti come l’mpostazione è tutto fuorché acculturante. Parlo per esperienza diretta, visto che ho un insegnante di religione in famiglia.
Sicura di non essere tu a non voler capire?
Engy, considero tra le più alte espressioni musicali di tutti i tempi ad es. il Lacrimosa dal Requiem di Mozart, il coro finale della passione secondo Matteo di Bach, la Missa Solemnis di Beethoven; tutti brani che ascolto sovente con immenso piacere.
Questo non c’entra niente con ciò che penso delle religioni, sulle quali mi sono documentato, forse più di tanti che si considerano credenti e quindi non mi puoi accusare di fanatismo e chiusura mentale, cosa che dimostri tu con la patetica difesa d’ufficio di chi, oltretutto, pur avendo tutti i mezzi finanziari per pagarsi fior di avvocati, usufruisce a iosa di difese gratuite de parte di persone che in genere, vengono spennate di più dalla “generosa” Chiesa Cattolica.
E questo cosa c’entra con l’ora di religione cattolica, che non è altro che catechismo.
Se si ritiene necessaria la conoscenza delle religioni dal punto di vista antropologico e storico, perché la religione cattolica dovrebbe avere un ruolo privilegiato e impartita da una persona scelta dal vescovo cattolico?
L’attuale sistema dell’IRC non tratta la fede cattolica come un semplice fenomeno antropologico e lo studio della bibbia come testo al pari de “I promessi sposi”, senza contare che tratta solo la fede cattolica.
Si tratta di un residuo di epoca fascista e a me i residuati fascisti fanno venire l’orticaria. I paragone con la musica sacra non regge per il modo in cui l’IRC è impartita e ricordo che fino alle medie inferiori si faceva anche la preghiera, tale e quale al catechismo e parlo con condizione di causa, avendo dovuto affrontare il catechismo.
@Giancarlo
Concordo, è incredibile vedere la nostra Repubblica venire umiliata ogni giorno dal ral raddoppiamento dell’ora di indottrinamento religioso, dalle leggi proomofobia fatte passare come compromessi, dall’esenzione di miliardi alla chiesa fate a scapito di tutti i cittadini, vedere come l’Italia si stia trasformando in una nazione gretta, bigotta, sempre più simile alla Russia di ?Putin o all’Ungheria di Orban, e doverci sentire dare dei fanatici da persone che pure si spacciano per persone laiciste. Il fanatismo è in Parlamento, non qui
Ciò detto, è ovvio che la cultura cristiana viene già studiata a scuola. Come ho detto prima al liceo nel corso di filosofia medievale, ma se pensiamo a storia non vedo proprio come si possa fare un passo senza studiare anche la storia del cristianesimo. Arte poi, non ne parliamo.
Ma qui si parla di indottrinamento, non di studio di una materia. Se studio al liceo Aristotele, non si pretende da me che io diventi un aristotelico, me se mi fanno studiare religione all’IRC, che io diventi o sia un buon cristiano è esattamente quello che si pretende da me.
Su questo equivoco, insegnamento/indottrinamento fanno forza tutti i sofisti clericofascisti per difendere l’IRC, con il loro codazzo “trasgressivo” di atei o agnostici devoti
Engy
“Sarebbe come studiare filosofia, storia, matematica, astronomia, ecc saltando tutto ciò che detestiamo o non condividiamo o non ci interessa.”
No, il mio discorso è diverso. Assodato che a scuola si può studiare un numero limitato di ore, c’è un numero limitato di materie da inserire.
Se, come dici tu, il mio obiettivo “fosse ad esempio quello di possedere una cultura musicale a tutto tondo” potrei studiarlo per i fatti miei, non sarebbe giusto inserire questo studio a scuola come materia levando un’ora di italiano o di matematica, non credi?
Al di là dei costi sono contrario all’ora di religione perchè dato che si tratta di catechismo vero e proprio la scuola non è l’ambito adatto per farlo (allo stesso modo che se si facessero due ore la settimana di tifo juventino in cui il prof insegnasse i cori agli alunni). La mia critica – ingiusta, come mi ha fatto notare R. Grendene – era riferita a quanti dicono di voler cambiare l’ora di religione con un’ora di storia delle religioni, nel senso di fare un’ora dedicata a questa materia oltre le ore di storia. Dato che le ore di scuola non sono infinite, lo trovo ingiusto.
“Il vostro ragionamento è assurdo oltrechè fanatico e chiuso”
Ti rimando al mio intervento sul post del papa che dialoga con Scalfari
Vocabolario Treccani:
Assurdo = Che è contrario alla ragione, all’evidenza, al buon senso; che è in sé stesso una contraddizione.
Fanatico = Di persona mossa da fanatismo religioso, invasata da grande entusiasmo per la propria fede e intollerante d’ogni altra religione. Per estens., di chi è mosso da passione forte ed esclusiva, da entusiasmo per un’idea, per un partito, o anche semplicemente da simpatia eccessiva verso una determinata persona o da eccessivo zelo nell’esercizio di un’attività”
O sono io che non so scrivere, o non hai capito quello che ho scritto (e lì la colpa è mia che non mi sono saputo spiegare) o hai letto e compreso, ma hai risposto come fa il papa, che prende parole italiane, le spoglia del loro significato e le usa a piacimento – e infatti non si capisce cosa voglia dire.
Si potrebbe inserire, a maggior ragione, l’ora di astrologia dal momento che i credenti negli oroscopi sono certamente più dei cattolici. La discriminante dovrebbe essere che ciò che si insegna sia vero, o se non lo è sia chiaro. Nessuno ha mai insegnato la mitologia greca dando a intendere che fosse tutto vero; il dio dei giudei non è diverso.
…per non dire i corsi di cartomanzia et similari, considerato i creduloni che abbondano in giro.
Fermo restando che da studente ho apprezzato le iniziative dei rappresentanti degli studenti solo perchè consentivano di fare sciopero ovvero starsene a casa qualche giorno, ritengo la loro piattaforma sciocca.
1)Si agli F35 che aumentano il rispetto per l’Italia e creano lavoro.
2) La scuola pubblica non mi sembra versi in questo stato comatoso, studiare significa formare il carattere ed i disagi aiutano.
L’ora di religione è tutto fuorchè inddotrinamento.
Come al solito, vai a c.agare.
E non dategli corda.
Questo dice molto sul tuo spessore.
Ribadisco la raccomandazione a lasciarlo perdere.
gmd85,
ma chi sei tu per ammonirci e raccomandarci di ignorare, non rispondere a questo o quello (e quella, cioè io)?
Pensi di avere a che fare con dei bambini?
Ma lascia perdere TU chi ti pare!
Sei peggio di un prete con queste raccomandazioni!
@E.ng.y
Se tu la smettessi con i tuoi pseudomoralismi ti renderesti conto della ormai collaudata sequela di s.tronzate scritte da Enrico, in pieno stile troll. Perché tu ti sia sentita chiamata in causa non lo so, ma se contassi fino a dieci prima di far scorrere le dita sulla tastiera non sarebbe male.
gmd85,
così giovane e già così smemorato?
Anche nei miei confronti hai fatto la solita esortazione a passare oltre …
Controlla pure, io ora non ho tempo nè voglia.
Non che la cosa mi abbia tolto il sonno eh, solo per precisare …!
@E.ng.y
No, ciccia mia, ricordo bene. L’esortazione era nei confronti di Enrico, il cui commento si trovava sotto il tuo. Se ti sei sentita coinvolta non è colpa mia.
Enrico, se non capisci qualcosa non sei obbligato a commentarla.
E.
Se i disagi aiutano a formare il carattere sarebbe una buona idea espropriare la chiesa di tutto: avremmo cattolici per bene e più benessere per tutti. Contento Enrico?
Avrei un’idea anche su come aumentare il rispetto per l’Italia tramite l’uso degli F35… ma credo che non ti piacerebbe.
Mi sa che è la stessa che ho io, ma provocherebbe qualche danno al patrimonio artistico.
Bisio ti direbbe: «Perspicaaace» 😉
Fermo restando che da studente ho apprezzato le iniziative dei rappresentanti degli studenti solo perchè consentivano di fare sciopero ovvero starsene a casa qualche giorno, ritengo la loro piattaforma sciocca.
1)Si agli F35 che aumentano il rispetto per l’Italia e creano lavoro.
2) La scuola pubblica non mi sembra versi in questo stato comatoso, studiare significa formare il carattere ed i disagi aiutano.
L’ora di religione è tutto fuorchè inddotrinamento.
è vero l’ora di religione a scuola non è indottrinamento specialmente alle superiori e alle medie
è proprio una perdita di tempo durante la quale gli studenti si fanno gli affari propri
detto questo c’è un piccolo problema se si abolisse adesso l’ora di religione sostituendola con un’ora di inglese in più toccherebbe pagare ugualmente tali docenti che dubito sappiano l’inglese
insomma se il cancro non lo prendi in tempo e lasci che diventi metastasi anche la cura più forte fallisce e tocca sperare solamente in un miracolo (tipo dimissioni in massa di tutti gli insegnanti di religione e rinuncia dal parte dei vescovi a nominarne degli altri)
e miracoli di siffatte proporzioni non se ne sono mai sentiti
se speriamo di trovare un miliardo di euro per evitare l’aumento iva dall’abolizione dell’ora di religione campa cavallo
Ma lascialo perdere.
Personalmente sono favorevole all’aumento dell’IVA.
Comunque si può negare che la società europea abbia delle radici giudaico cristiane da conoscere?
Perfino a favore di una tassa regressiva è questo. E’ davvero fatto a rovescio.
Non il bello delle tasse è che tolgono ai ricchi per dare ai poveri, regressiva non è un problema l’importante è diminuire il deficit o addirittura il debito pubblico.
@ Enrico
In effetti il vero problema è che non hai la minima idea di quel che scrivi…
Inutile commentare, è un povero i.dio.ta che vive in un convento.
No non vivo in convento.
E questo cosa c.risto c’entra con la discussione?
@Enrico
Ma dove vivi? IMU per tutti, allora. Senza escludere nessuno, chiesa maledetta compresa.
Infatti la chiesa paga l’IMU.Mi dia poi un valore di una chiesa mantenendo la destinazione d’uso che ha.
Poi faccio pagare l’IMU alla mensa dei frati?
@Enrico
Hai parlato tu dei ricchi. E le esenzioni IMU riservate alla maledetta chiesa sono note. Il resto è fuffa.
Enrico, se la regressività non è un problema, allora non è un problema una equa distribuzione; per cui facciamo pagare tutte le tasse soltanto ai cattolici e esentiamo tutti gli altri. Tanto a te va bene, no?
Mi valuti il Duomo di Milano e mi dica quanta IMU ci và pagata.
@Enrico
E che problema c’è? Tanto adesso non si contano più i vani, ma i metri quadri. Ti fai fermare da intoppi tecnici?
*gmd85
Mi dicail valore al metroquadrato di un immobile per uso religioso nel centro di Milano.
@Enrico
Tanto. Ma si può chiedere a chi di competenza. L’uso è la scappatoia. Finiscila.
Le faccio notare che nel mio paese di origine, nessun religione viene insegnato nelle scuole pubbliche .
Al contrario, viene dato un giorno libero ( non so se oggi è il sabato o il mercoledi,a miei tempi era il giovedi … ) onde dare alle famiglie la possibilita di dare l’ educazione religiosa ( o no ) di scelta sua .
Si, ma spiegarglielo è inutile.
Si, lo so che hai ragione perchè mi sono, come dall’altronde anche altri, che molti credenti che intervengono su questo sito non sono persone moderate ma dogmatiche . Un dialogo con persone di questo tipo è impossibile ( meno male che tutti cattolici non sono cosi : ho ottimi amici cattolici praticanti che sono di mentalita alle antipodi di un Enrico…)
mi sono… accorto ..
Scusi
E si sbaglia.Come si può conoscere la società europea negando Cristo?
Primo, non esiste LA società europea. Secondo, come si può capire la società greca negando Zeus?
No non si può solo che la società greco romana è finita grazie al cristianesimo.
@Enrico
Il tuo bisogno morboso di affidarsi a cristi vari non è estendibile. Piantala di rompere con le solite fregnacce.
Enrico, e io che ero convinto che il mondo antico fosse finito con le invasioni barbariche…
In ogni caso, che sia finita o no è irrilevante per la comprensione. Quindi convertiti al paganesimo.
Perchè il mondo romano basato sull’arbitrio e la violenza entrò in crisi?
@Enrico
Ah, ecco, adesso l’arbitrio è un problema. Ti devi decidere, però.
Non confonda il liberi arbitrio con altro.
@Enrico
L’arbitrio o è libero o non è arbitrio. Hai scritto un’altra caxxata, almeno ammettilo.
Se io fossi un genitore che ha scelto l’IRC, in conformità alle regole che la governano e che impongono un insegnamento impartito in «conformità della dottrina della Chiesa», e scoprissi che, come dici tu, “L’ora di religione è tutto fuorché indottrinamento” avrei il diritto di lamentarmi. E parecchio.
Che cosa diresti di un insegnante di matematica che nelle sue ore fa “di tutto fuorché matematica”?
Lei non capisce che:
1) se io parlo di religione cattolica allora seguo le direttive ecclesiastiche altrimenti si rischia di straparlarne.
“Altrimenti si rischia di straparlarne”! 😆 😆
@ Enrico
2)?
Ragà, fatica sprecata 😀
“L’ora di religione è tutto fuorchè indottrinamento.”
da “A braccia aperte”, testo di religione, nulla osta della CEI (Ruini), 2002.
Capitolo “La Bibbia e la scienza” – sezione 3a elementare:
Quando è nato il mondo?
La Bibbia risponde: ”In principio”: l’inizio degli inizi
La scienza risponde: Tantissimi milioni di anni fa.
Chi ha creato il mondo?
La Bibbia risponde: Dio
La scienza risponde: Gli scienziati non lo dicono
Come è nato il mondo?
La Bibbia risponde: – ci sono 6 piccole illustrazioni, corrispondenti alle sei tappe della creazione (cielo, luce, …, Adamo ed Eva), seguite dalla scritta – :
“E Dio riposò il settimo giorno”: la Bibbia vuole sottolineare l’importanza della festa.
La scienza risponde: – ci sono 4 illustrazioni, una con la scritta Big bang, una con il mare con coralli, meduse, un pesce spada…, una con dinosauri, una con una famigliola primitiva.
Nessuna scritta a corredo –
Perché è nato il mondo?
La Bibbia risponde: Per un gesto d’amore di Dio verso l’essere umano.
La scienza risponde: Gli scienziati non lo dicono.
Secondo te chi risponde in modo giusto alle domande sull’origine del mondo?
La Bibbia _ Gli scienziati _ Entrambi _
…’azz… ! ! ! 😯
Questo è oscurantismo simil-medievale! 😯
Io aspetto sempre una serie di equazioni chimiche e matematiche che dimostrino dal big bang alla formazione dei coralli, la scienza galileiana non può esimersi.
@ Enrico
La scienza è un metodo per sviluppare conoscenza attendibile. Usa strumenti e regole. Uno di questi è la matematica. Quindi la matematica non è la scienza. Se salta su uno con i capelli arruffati e l’accento meridionale dicendo che l’una cosa equivale all’altra o che tutte le conoscenze debbano essere tradotte in equazioni chimiche ( 🙁 ) o matematiche ( 🙁 ) non ha capito né una né l’altra. E se uno che si fa scrivere le tesi pretende di pontificare sulla base di una panzana scritta da chi ha litigato col barbiere, nonostante la cosa gli sia stata spiegata più volte, rende certi anche i più dubbiosi sul motivo per cui gli è stata scritta la tesi. Continua Enrico…
Guarda, esistono le equazioni economiche che spiegano perché essere a favore dell’IVA è da antisociali. Contentati di quelle.
Chi gli economisti ne indovinassero una.Allora come salvare il bilancio dello stato senza aumentarel’IVA?
@ Enrico
Togliendo l’8 x 1000 o istituendo una imposta patrimoniale, per esempio.
Alla chiesa non va bene né una cosa né l’altra, chissà perché. Non si fida della storia dei passeri…
Senza 8*1000 come gestisce gli interventi sociali?
Patrimoniale un idea ma colpirebbe il nord Italia dove i patrimoni sono più elevati salvando il sud.
Non ci posso credere, mi sembra rubata ai TdG!
@ Enrico
sic
Enrico, l’80% dell’8 per mille che va alla CCAR è destinato al sostentamento del clero, solo il 20% ad interventi sociali. È facile farli meglio…
@Enrico
Va bene, le tue boiate le hai sparate. Adesso, basta. Tanto, di credibilità non ne guadagnerai mai. Finiscila.
L’ora di religione non sarebbe ora di indottrinamento?
Ma allora può essere fatta anche da un valdese, da un luterano o da un rabbino ebreo, visto che si parla di religioni, addirittura giudaico-cristiane (fino a pochi decenni fa se qualcuno avesse usato questa espressione in Europa sarebbe finito male, oggi scopriamo che addirittura rappresentano la radice dell’Europa uniti col cristianesimo, andatelo a dire ai lefebvriani riammessi all’interno della chiesa cattolica).
Dubito che la chiesa cattolica sarebbe d’accordo, visto che addirittura rimuove quegli insegnanti di religione non allineati.
Si documenti meglio sull 8 per mille.
@Enrico
Ti basta andare sul sito del blzello in questione e vedere il bilancio. Fonte CEI, eh.
Appunto leggete bene.su wikipedia.Comunque tutte le tasse votate dal parlamento sono un esproprio?
@Enrico
Leggi tu alla sezione critiche e leggi il bilancio CEI. Poi informati sul concetto di coercizione e di tassa, genio maledetto.
Enrico, ma non capisci davvero un mazza, sai? Le equazioni in questione non sono modelli macroeconomici da guru, sono strutture definitorie incontrovertibili.
E gestire politicamente il bilancio dello stato non richiede alcun genio economico, basta un po’ di buon senso.
Vuoi ridurre il deficit? Rendi più progressiva l’Irpef, aumenta la tassazione delle rendite, molla la TAV, combatti l’evasione fiscale. Le ricette sono elementari, se le si vuole applicare. Ma a quelli come te piace la rapina, meglio se drogata con incompetenza assoluta e ideologie repellenti.
LA TAV è un opera utile che crea lavoro.
Tassare le rendite nessun problema aum,enteranno i tassi di interesse.
@Enrico
Quando smetterai di studiare economia dai bignami ne riparleremo.
Non sono particolarmente ottimista sul fatto che l’’Unione degli Studenti possa pronunciarsi contro l’ora di religione. Sono contro gli sprechi nell’istruzione pubblica, a favore di un’istruzione per tutti… ma la maggior parte di loro sono cattolici (ovviamente nemmeno lontanamente praticanti), sicuramente se gli fai notare l’assurdità di un’ora di religione avanzeranno delle scuse tipo: è la tradizione, non fa male a nessuno… È sempre il solito problema. Un po’ come nelle associazioni omosessuali: sono contrari all’omofobia della Chiesa, ma se gli dici di fare un bello sbattezzo di massa (e gli omosessuali sono davvero tanti) in segno di protesta poi non lo fanno perchè comunque alla fine si sentono cattolici.
L’ora di religione viene sdoganata come “cultura generale”. E questo è anche vero nel senso che fa parte della cultura generale conoscere le storie di Cristo, Mosè, ecc…
Il problema è che quando si parla di religione cattolica si parla di denaro e di potere.
E lo staterello chiamato Vaticano ha tutto l’interesse che i bambini italiani diventino cattolici. Perchè solo avendo una maggioranza cattolica in italia potrà mantenere i privilegi che ha al momento.
Ed allora, ecco che indottrinando i bambini alla religione cattolica, lo stato italiano fa gli interessi del Vaticano.
Mi sembra un’ottima lettera.
Condivido ogni parte.
Anche a me. Speso e volentieri ci si lamenta (giustamente) per mancanza di risorse ma ci si “dimentica” sempre i privilegi della casta cattolica. Codivido pienamente. Gradirei molto una risposta obiettiva da parte dell’Unione degli studenti, altrimenti vadano a piangere alla Madonna invece di maniestare contro la dimenticanza istituzionale.