Nuovo numero de L’Ateo: “Ciao Margherita”

È in corso di di­stri­bu­zio­ne il quinto numero dell’anno del­la ri­vi­sta L’Ateo, il bi­me­stra­le dell’Uaar. I soci pos­so­no leg­ger­lo integralmente sul sito, nell’area riservata.

“Ciao Margherita” è affettuosamente dedicato alla prof. Hack, notissima astrofisica (nonché presidente onoraria dell’Uaar) scomparsa lo scorso 29 luglio. Il numero contiene con­tri­bu­ti di D’Alpa, Rota, Odifreddi, Staino, Turchetto, Bianchi, Borchi, Cartolari, Cori, Venco, Lorenzi, Carcano, Biagini, Balbo, Garofalo.

La Re­da­zio­ne

70 commenti

giancarlo bonini

Sono rimasto veramente sconvolto dal livello di bassezza e di ignoranza con cui certe “persone” hanno commentato la notizia della morte di Margherita Hack.
Ringrazio l’Ateo per avermele fatte conoscere; potrò in tal modo aumentare il mio disprezzo per degli individui indegni di appartenere alla stessa specie umana!

Engy

Non ho idea dei commenti specifici (magari se riesci mandane qualcuno).
La cosa non stupisce comunque.
Ogni volta che muore qualcuno di illustre e i siti online permettono di commentare, si assiste alla solita violenza, intolleranza, gente che inneggia alla morte di questo o di quello (ricordo con raccapriccio il caso di Cossiga e i commenti rozzi e violenti sul Fatto Quotidiano).
Questo non giustifica ovviamente e anzi rattrista molto, chiunque sia la persona nota che si vuole ricordare (e non solo gli amici).
Ovviamente l’inciviltà dei commenti è assolutamente generale, penso costituiscano la maggioranza e anche questo forum non ne è esente.

gmd85

@E.ng.y

Definisci inciviltà: perché se ti riferisci al commento satirico, acceso, sarcastico e via dicendo, proprio inciviltà non è, sai. Così, giusto per. Per il resto, mi stupisco a trovarmi di nuovo d’accordo con te.

Antonio

Sono anch’io rimasto sconvolto da ciò che ho letto.
Sulla nostra Margherita hanno azionato la macchina del fango pur di screditare una donna, la cui unica “colpa” era quella di parlare in maniera schietta, senza peli sulla lingua.
Noi, come lei, non ci uniformeremo mai al pensiero dominante né abdicheremo alla nostra volontà per compiacere la volontà altrui. Lei vive dentro di noi.

Florasol

idem, ci sono rimasta malissimo anch’io. Brutti scherzi fa l’invidia eh?

Luis

Scusate, non vorrei sembrare un provocatore, perché tale non solo, ma così, tanto per capire le vostre posizioni, vi domando: se La Prof.ssa Hack, che è venuta a mancare già da oltre 2 mesi e mezzo, si è, come penso voi immaginate, volatilizzata, cioè non esiste più, se non i suoi resti mortali, la rivista l’ateo chi saluterebbe?

gmd85

Il personaggio che è stato e il frutto del suo lavoro. E, si, stai provocando. Adesso vediamo quanto la porti alle lunghe.

Luis

No, no, non voglio per niente provocare.
Mi aveva solo meravigliato un saluto così personale che solitamente non si usa per ricordare una personalità ed il suo lavoro.
Tutto qui.

gmd85

E quanto ci vuole a capire che l’omaggio è al ricordo e non a stati fisici o trascendentali?

Frank

Per Luis.

“la rivista l’ateo chi saluterebbe?”

A’ soreta.
Are you happy now?

Frank

Luis, non ti puoi aspettare di più perchè non ti meriti di più, visto che altri invece, hanno tentato di spiegarti come stanno le cose ma tu hai dimostarto di non essere in grado di capire.
Mi sono solo adeguato al tuo livello mentale.

Luis

@gmd85

Immagino non molto, ma io avrei usato un’altra forma di saluto, visto che la persona non esiste più…

gmd85

@Luis

Il linguaggio retorico sai cos’è, vero? Dubito che qui nessuno abbia pensato ad altro se non a una forma di omaggio. A parte te.

claudio285

ma secondo te noi atei cosa siamo, delle bestie? Non ricordiamo i nostri cari? Non proviamo la tristezza del lutto? E tu quando saluti una persona scomparsa che fai? Saluti la sua anima immortale, o la persona in carne ed ossa che c’era e ora non c’è più?

Luis

Ma no! Quali bestie.
Solamente mi chiedevo che senso avesse per un ateo un tale saluto che presuppone, in qualche modo, una presenza reale della persona scomparsa, come se non fosse affatto sparita nel nulla.

gmd85

@Luis

Niente presenza, ti è già stato spiegato. Ho come l’impressione che la presenza sia presupposta solo per te.

Luis

Mah, sara’.
Eppure non penso che sia casuale quella forma di saluto.
Sembra quasi che la presenza non sia supposta solo da me. Forse non si riesce ad essere completamente atei.

Diocleziano

Luis
Mai sentito parlare di metafore…? allegorie…?
Come credenti voi potete credere a una valanga di
s.tron.zate colossali, ma quando si tratta di altri
immaginate che razionalismo sia sinonimo
di androidi a cui sia inaccessibile la fantasia
e la creatività. Ravvediti.

gmd85

@Luis

Il problema del supporre è che si rischia spesso di dire c.azzate. Ora, la manfrina l’abbiamo capita. Non funziona. Vuoi andare avanti per molto?

Luis

@Diocleziano
Metafora? Allegoria? Non saprei…
Non vi immagino affatto come androidi senza una sensibilità, ma per una persona che non esiste più, se non la sua scienza ed umanità, a me sembra più logico ricordare questo lascito, piuttosto che indugiare a saluti alla persona come se questa esistesse ancora.

@gmd85
Può benissimo darsi che dica cavolate, ma non ho il diritto di dirle? Non sto offendendo nessuno e rispetto tutti, vorrei parlare con voi, ma se a te non interessa puoi non rispondermi.

gmd85

@Luis

Non sono io che cerco di applicare la propria irrazionalità agli altri. CVD, stai andando avanti con la tua inutile provocazione (si, lo è, checché tu ne dica). L’omaggio alla Hack è all’interno del periodico. Così come è nel numero di sabato de l’Unità, con un intervista su un libro postumo che espone il suo pensiero. Che a te il saluto sembri di più di un semplice espediente retorico è un tuo problema. Quindi, si puoi dire tutte le cavolate che vuoi, ma se sono tali non ti aspettare che non te lo si dica.

Luis

@gmd85
Eee.., ma come stai caustico.
Pensala come vuoi, chi ti dice niente.
Non credo sia irrazionale considerare l’espressione “Ciao Margherita” come un saluto alla persona, invece che al suo lascito.
Mi sono solo chiesto il perché di tale scelta, da parte atea, verso una persona defunta. Così per parlarne, senza alcuna voglia di provocare.

gmd85

@Luis

Parlare un corno. Ti è stato spiegato il significato. O non capisci o provochi, è semplice. Quello che tu non credi irrazionale è un tuo problema ed è sicuramente tipico del tuo vivere, ma è inutile tentare di applicarlo qui.

gmd85

@Luis

No, io rappresento me stesso, Diocleziano e Ferrer rappresentano se stessi, eppure la pensiamo nello stesso modo, guarda un po’. Chi rappresentiamo è irrilevante, stiamo parlando dl significato di un’espressione di quello che le vuoi attribuire tu.

gmd85

@Luis

Ah, a meno che tu non presupponga che io abbia attivato un sintetizzatore vocale sul mio computer, il tuo senti non ha molto senso, qui, visto che si scrive e si legge. Eppure, non è che sia un problema. Capì?

Giorgio Pozzo

un tale saluto che presuppone, in qualche modo, una presenza reale della persona scomparsa

Ma dove sta scritto? Dove sta scritto che un saluto deve essere usato solamente come omaggio a qualcuno che deve essere vivo?

Io direi che sia molto, ma molto, più strano il culto dei morti e relative visite ai cimiteri da parte di credenti, che dovrebbero casomai porre le loro attenzioni sulle anime immortali rispetto ai corpi defunti. Il caro estinto esiste ancora nell’anima, ma questa viene dimenticata completamente. E perchè mai? Perchè mai un credente omaggia un corpo in dissoluzione al posto dell’anima incorruttibile e immortale?

Prova tu a spiegare questa contraddizione, prima di chiedere chiarimenti su qualcosa che non lo è affatto.

Luis

La visita dei cimiteri è solo un atto di rispetto per ricordare un caro estinto, ma non c’è alcun culto della salma. In realtà i cristiani sono vicini ai loro defunti principalmente con la preghiera, individuale e comunitaria (a Messa, ad esempio) recitate ed espresse in qualunque luogo.

Il saluto può anche essere rivolto a chi non c’è più, ci mancherebbe. Era solo il tipo di saluto usato, quel “ciao”, usato quando si va a trovare o s’incontra qualcuno, non per ricordare chi non esiste più.

Stefano

@ Luis

La visita dei cimiteri è solo un atto di rispetto per ricordare un caro estinto, ma non c’è alcun culto della salma. In realtà i cristiani sono vicini ai loro defunti principalmente con la preghiera, individuale e comunitaria (a Messa, ad esempio) recitate ed espresse in qualunque luogo.

“Ciao” è un saluto per ricordare un caro estinto, ma non c’è alcuna credenza in enti inutili. In realtà gli atei sono vicini ai loro defunti principalmente con il ricordo, individuale e comunitario (con i contributi su una rivista, per esempio).

Ferrer

@ Luis

Addio sogni di gloria…
Addio Lugano bella…
Addio monti sorgenti dall’acque…

Secondo te:

1) Sono espressioni figurate per comunicare il dolore di aver perduto qualcosa.
2) Presuppongono la presenza in carne ed ossa dei sogni, di Lugano, dei monti…

Luis

Ci sono espressioni ed espressioni.
Queste, da te riportate, non sono rivolte ad una persona, ma sono pensieri legati ad un luogo.
L’espressione “Ciao Margherita”, invece, è più un saluto particolarmente personale, quasi intimo, che non mi sarei aspettato per un defunto da parte di una rivista atea.

gmd85

@Luis

I monti e i luoghi sono inanimati. Eppure ciò non impedisce di salutarli. Ci arrivi?

Ferrer

@ Luis

Non vedo quale sia la differenza: i luoghi o i sogni sono inanimati eppure li si può salutare, esattamente come si possono salutare i morti che pure sono inanimati.

Il punto è che un’espressione di saluto può essere usata in senso metaforico per esprimere il dispiacere di dover abbandonare qualcosa/qualcuno.
E’ chiaro che chi dice “addio monti” non si aspetta certo che i monti capiscano/rispondono ma è un modo per dire: “mi dispiace di abbandonare questi luoghi”, analogamente il “ciao Margherita” non vuol dire altro che “mi dispiace che Margherita non ci sia più”.
Tanto difficile?

Luis

Sarà, ma dire “ciao Margherita” significa proprio rivolgersi a Margherita per salutarla, non tanto : “mi dispiace che Margherita non ci sia più”

Diocleziano

Eh, ragazzi, questo qui ha la sindrome del ripetente…
in tutti i sensi. Lassél perd.

Stefano

@ Luis

Hai mai avuto un cane o un gatto? Ti è mai morto? Non gli hai detto ciao?
Se si, vuol dire che la sua anima sta da qualche parte? Se no, perché altrimenti avrebbe significato che la sua anima sta da qualche parte?
Ma poveri voi!
“Ciao” è semplicemente parte del processo di lutto, significa al tempo stesso onorare l’idea di una persona (animale o cosa), sentire la sua perdita e iniziare la trasformazione emotiva nei confronti di tutto ciò che rappresentava.
In tutto questo l’anima serve come ad un pesce la bicicletta.

Luis

@Stefano
Certamente quando viene a mancare un cane , un gatto o anche una persona è normale dirle “ciao”. Ma qui si sta parlando di una persona defunta da tempo, che non esiste più e che, quindi, salutare in quel modo non avrebbe molto senso. Mi sarei aspettato, da una rivista laica, uno specifico riferimento al suo lascito.

gmd85

@Luis

I riferimenti al lascito sono all’interno della rivista. Il saluto non è riferito a nessuna supposta esistenza. Inutile che tu tenti di forzare.

Stefano

@ Luis

Non va bene “Ciao” per i tempi di pubblicazione della rivista????

Ma un criterio per dire, ok, ho toppato, lascio perdere ce l’hai o no?

Stefano

@ Luis

Ti assicuro che per un ateo che non crede a enti inutili (e a volte pure dannosi) è perfettamente normale e sensato dire ciao a chi (cosa) se ne va.
E i motivi sono quelli di cui si è già scritto, gli altri e io.
O volete pure il monopolio del “Ciao”? 😉

Stefano

@ Luis

Mi sarei aspettato, da una rivista laica, uno specifico riferimento al suo lascito.

“Ciao Margherita” è affettuosamente dedicato alla prof. Hack, notissima astrofisica (nonché presidente onoraria dell’Uaar) scomparsa lo scorso 29 luglio. Il numero contiene contributi di D’Alpa, Rota, Odifreddi, Staino, Turchetto, Bianchi, Borchi, Cartolari, Cori, Venco, Lorenzi, Carcano, Biagini, Balbo, Garofalo.

http://www.uaar.it/uaar/ateo/lateo-n-52013-90

un’occhiatina ai contributi….

doc

@ Frank

I miei complimenti per l’uso di un linguaggio così aulico (e vediamo se arriva il cane da guardia)

gmd85

Un cane da guardia per un chihuahua? No, non serve. 😆

Quanto sei suscettibile, però.

gmd85

@docky

Ripensa un po’ ai tuoi commenti passati. Perché mi sa che l’unico con collare e catena, pronto a difendere incondizionatamente anche il peggio, non sono io. Te l’ho detto, sei troppo accademicamente distaccato 😆

gmd85

No, keybordiano. Non che il significato cambiasse, ma poteva erroneamente estendere un giudizio di negatività ad altri. Com’è che con tutto il tuo accademico distacco non ci sei arrivato?

gmd85

@docky

Comunque, con tutto quello di cui si poteva discutere (Luis, almeno, ci prova) tu ti soffermi sugli altrui stili di linguaggio. Ah già, il distacco.

gmd85

@docky

Anche problemi di udito? Eh, ma allora…

La stai portando alle lunghe a partire da un commento inutile. CVD.

doc

@ gmd85

Non so che farci se sei sempre pronto a inseguire gli ossi che ti lanciano…

gmd85

@docky

Veramente, l’osso lanciato da Frank l’hai seguito tu 😆

Frank

Per doc.

Non sarò aulico ma io quello che va detto lo dico e soprattutto utilizzo il tasto rispondi correttamente.

marilena

Grazie per il consiglio, ho finito di leggerlo in questo momento e mi sento veramente triste, non mangio carne ma non ho ancora rinunciato alle uova e qualche volta, purtroppo, un panino con il salame lo mangio. Spero davvero che in futuro le cose cambino, ci vorrà molto tempo ma i nostri nipoti saranno divoratori di cibi vegani con ottimi risultati per la loro salute corporale e soprattutto mentale! Ciao

claudio285

Solo per dire alla Sig.ra Venco e al Sig. Lorenzi che se il “paradigma specista” ha avuto adito anche tra gli atei è per buone ragioni

Cito:
Il paradigma specista ha da sempre
avuto forti radici nelle principali religioni
e nessuna si è mai preoccupata di
argomentarlo, limitandosi a farne un
dogma, vista la mancanza d’interesse
a contestarlo. Con l’età dei lumi e della
critica razionale alle religioni è cambiato
ben poco, così siamo passati dagli
olocausti sugli altari degli dèi all’olocausto
della vivisezione sull’altare della
scienza e a quello agli allevamenti intensivi
sull’altare dell’insaziabile ventre
dell’umanità: quando si tratta di animali
la religione della propria convenienza
ha sempre trionfato, anche tra
razionalisti, laici ed atei. P.25 dell’ultimo dell’ateo

Ma queste sono opinioni personali di questi due signori o le dobbiamo prendere come una esposizione di una dottrina talmente antiumanista da far rizzare i peli delle ascelle. che osa paragonare la shoà alla macellazione della carne!

Come la pensa l’UAAR su queste cose? Urge risposta chiara, perchè io, e credo molti altri soci e simpatizzanti come me devono sapere se possono fare o no parte di questa associazione, che, lo ricordo, dovrebbe essere razionalista.

claudio285

tutto un numero sulle belinate antispeciste, quando ospiterete interventi pro specismo e pro test? o sono taboo?

Artemio

Ce l’hai un qualche straccio di argomentazione a supporto della tua indignazione specista, oppure parli perché hai tempo da perdere?

claudio285

ho solo chiesto all’Uaar se l’antispecismo è parte o no dei valori ufficialmente sostenuti dall’Uaar stessa. Se è no, non c’è problema, se è sì rstituisco la tessera e punto. Di argomenti ne ho, ma non è questo il punto al momento, e non ho comunque il tempo ora per discutere.

Francesco S.

C’è un ampia letteratura filosofica di etica umanista (nel senso di umanismo non umanesimo) che potrebbe presentare l’UAAR. Sempre pronto a leggere etiche diverse, ma ogni tanto sarebbe meglio ascoltare l’altra campana.

claudio285

insomma tu mi sapresti indicare un testo dell’Uaar, o dell’Ateo in cui si difende l’uso degli animali nella ricerca scientifica(non solo quella biomedica)?

Artemio

Proprio perché l’etica sostenuta dall’UAAR dovrebbe essere razionale, questa dovrebbe essere antispecista (oltre che, ovviamente, antisessista e antirazzista). Su l’Ateo l’argomento è stato discusso in vari articoli che hanno mostrato come tutte le discriminazioni sopra menzionate sono ugualmente inaccettabili.

claudio285

ripeto. non voglio discutere. Ho chiesto se l’Uaar, nelle dottrine umane che difende, ha anche l’antispec. , come sostiene dovrebbe avere Artemio, oppure no. E’ una domanda facile da rispondere 😉

claudio285

sia chiaro che io non ho nulla da ridire sul fatto che in Uaar ci siano gli antispec., ma sapere se l’antispec è un valore da diffondere come associazione allora è diverso.

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