A Roma una conferenza Onu contro le mutilazioni genitali femminili

Milioni di bambine all’anno sono colpite dalla piaga delle mutilazioni genitali femminili. Il fenomeno è ormai di rilevanza mondiale e colpisce soprattutto nei paesi africani. Sempre più casi si registrano però anche nei paesi occidentali, spesso con viaggi organizzati nelle nazioni di origine delle famiglie dove sono diffuse queste pratiche. Un fenomeno preoccupante, tanto che l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite si è già attivata per chiederne il bando globale con la risoluzione 67/146 adottata all’unanimità nel dicembre del 2012. Circa 125 milioni di donne in tutto il mondo hanno subito queste pratiche, e secondo le stime se ne aggiungeranno 30 milioni nei prossimi dieci anni.

Oggi, a Roma, è iniziata all’Auditorium una conferenza di tre giorni su mutilazioni ed escissioni genitali femminili, alla presenza del sottosegretario generale dell’Onu e direttore esecutivo del Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione (UNFPA) Babatunde Osotimehin e del ministro degli Esteri Emma Bonino. Vi partecipano quindici paesi africani (Burkina Faso, Gibuti, Egitto, Eritrea, Etiopia, Gambia, Guinea, Guinea Bissau, Kenya, Mali, Mauritania, Senegal, Somalia, Sudan, Uganda) e uno di questi potrebbe dichiarare l’abbandono definitivo delle mutilazioni genitali femminili (Mgf).

unfpa-fgmc

Osotimehin, già ministro della Sanità in Nigeria e molto impegnato sul tema, snocciola diversi dati e avanza previsioni. Rileva come il fenomeno sia in crescita, con il rischio che 86 milioni di ragazze vengano sottoposte a qualche forma di mutilazione genitale entro il 2030, se il trend attuale continuerà. Ma la “buona notizia” è “che possiamo invertire questa tendenza e ci sono segnali incoraggianti per farlo”.

Dal 2008 il programma congiunto Unfpa-Unicef sulle Mgf, che si attiva a livello capillare nelle comunità e coinvolge anche leader religiosi, donne (specie quelle anziane) e chi compie questo tipo di operazioni, sta dando i suoi frutti, perché “sempre più comunità hanno abbandonato il ricorso a queste pratiche”. L’anno scorso 1.775 comunità in Africa “hanno dichiarato pubblicamente di voler porre fine a questa violenza” e 40 paesi hanno approvato leggi che condannano la pratica. Sebbene queste siano tradizioni talvolta giustificate o tollerate a livello religioso, il clima culturale sta lentamente cambiando. Ad esempio in Egitto — dove circa il 90% delle donne hanno subito mutilazioni — la percentuale di donne sposate contrarie alle Mgf è passata dal 13% del 1995 al 28% del 2008.

Nella risoluzione del 2012 si evidenziava come le Mgf siano una violazione dei diritti umani: sono dannose per la salute riproduttiva e sessuale delle donne e puntano a controllare la sessualità femminile, dato il contesto maschilista e patriarcale che vede la donna subordinata. Ma, sprona Osotimehin, la comunità internazionale può fare di più per porre fine alla pratica: “insieme, possiamo eliminare le Mgf in una generazione e aiutare milioni di ragazze e donne ad avere una vita più sana e completa”. Ce lo auguriamo di cuore anche noi.

La redazione

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30 commenti

Aristarco

Senza la spinta delle religioni le mutilazioni genitali non avrebbero più motivo di esistere.

gmd85

Se la sessualità fosse vissuta n maniera meno morbosa da tutti, con seri programmi di educazione sessuale, senza demonizzazioni, sarebbe anche meglio. Penso che anche certe condizioni mentali che possono sfociare in atti orribili diminuirebbero.

G.B.

Certamente le religioni sono responsabili di tante porcherie, fra cui le mutilazioni genitali MASCHILI, e certamente hanno tollerato anche quelle femminili. Fortunatamente, però, queste ultime non sono esplicitamente richieste da qualche testo sedicente sacro, per cui si può ragionevolmente sperare bene. Se fossero previste da qualcuno di questi bei libri, te le potresti scordare la campagne ONU per eliminarle. E infatti la circoncisione non viene certo combattuta con altrettanta determinazione, per non mettersi esplicitamente contro gli ebrei e gli islamici.

Aristarco

Scommetto che adesso arriva il commento del solito “appassionato” dei genitali dei bambini.

ALESSIO DI MICHELE

Capisco che il termine “maschilismo” vada molto di moda, ma qui mi sembra un po’ fuori luogo: il maschilista “a norma” vede la donna solo come “il di troppo intorno alla fika” (l’ ho sentito dire testualmente !), e quindi vuole che essa sia facilmente penetrabile, cosa impossibile se non eccitata: e come si eccita un’ escissa ?

Senjin

Di solito vuole anche essere sicuro che la donna che di compra come colf e fattrice sia vergine e non lo cornifichi. Difficilmente una donna che la prima notte di nozze deve essere aperta con coltello avrà voglia di fare sesso con chiunque.

lector

In effetti, tale usanza barbarica, deriva dal fatto che le femmine equatoriali e subequatoriali sono “mediamente” molto più “disponibili sessualmente” delle nordiche; il loro sistema sociale, perciò, si trova costretto a tutelare il marito – che probabilmente le ha acquistate sborsando fior di pecore, capre e dromedari – dal pericolo che, quando si allontani per un lungo periodo, magari per attraversare il deserto sul proprio cammello, non torni a casa e si ritrovi suo malgrado padre di figli non suoi.
Posto che è l’equilibrio di un’intera società arcaica a reggersi su simili presupposti (ripudi e divorzi da quelle parti hanno normalmente conseguenze tragiche) , sarà molto difficile riuscire a sradicare questa macabra tradizione sedimentata da millenni.

bardhi

in un rapporto di coppia fissa, riguarda la paternità dei figli, il maschio è la parte piu debole perchè non avrai mai la certezza, quindi per colmare la sua debolezza/paranoia ha escogitato un arsenale di espedienti per impedire alla femmina di accoppiarsi con altri maschi.
Ho parlato con molti ragazzi senegalesi, per la loro cultura mentalità la mutilazione femminile è una pratica giusta da non mettere mai in discussione.

Frank

Papa: Como se puede mutilar los genitales de una donna? Los donnes non son como los uomini, non aver nada che penzolar.
Papa emerito: Ma tu guarda razza di imbecillen avere scelten per sostituirmen, che vergognen, che vergognen….
Segretario: Santità (emerita) ma dove sta andando?
Papa emerito: Vado nel mio bunker a suicidarmen.
Segretario: Santità(emerita)!!!

Tiziana

Questi discorsi e ipotesi sono tutte molto interessanti , ma non mi sembra il giusto approccio per arginare il grave problema. Ho passato 15 anni della mia vita a lavorare per l’Unfpa (che ha organizzato questo incontro) e in intere zone dell’Africa (compreso il Senegal citato da qualcuno) sono state sradicate, utilizzando il grimaldello della salute delle donne e dei figli. Molto spesso il primo bambino muore soffocato, e anche molti uomini patiscono delle sofferenze delle mogli. Certamente la pratica delle mutilazioni femminili non nasce con l’islam ma molto prima, poi si è incistata con la religione.
Ovviamente ognuno è libero di pensare quel che crede della circoncisione maschile, ma non ha niente a che vedere con le mutilazioni femminili.
Grazie,

Reiuky

Neanche l’evasione fiscale ha niente a che vedere con lo stupro. Eppure non ho mai sentito nessuno lamentarsi del fatto che entrambi sono reati puniti dalla legge.

ALESSIO DI MICHELE

Entrambi puniti ?! Uno dei due è addirittura incoraggiato ! Ho capito l’ assunto, ma le è venuto male l’ esempio.

whichgood

E’ vero, non tutte le nefandezze e maschilismi nascono con le religioni ma è vero che queste protraggono le peggiori miserie umane per secoli, evitando che si estinguano naturalmente.
Riguardo la circoncissione RITUALE maschile, e le mutilazioni RITUALI femminili, hanno com puoi leggere un comune denominatore. Il fatto che le prime non procurino ulteriori dolori, sofferenze (oltre quelle del rituale, dove il bambino PIANGE, eccome) e ulteriori complicazioni durante l’età adulta, non significa che sia, dal punto di vista della libertà di scelta e di vita, un SOPRUSO a danno dei bambini.

whichgood

E aggiungo. Quello che scrivo lo faccio anche da testimone, essendo io stesso una vittima.

Tiziana

infatti è con molto piacere che noto che la maggioranza dei parenti non fa circoncidere i bambini rimandando il tutto ad una età che consenta una maggiore conspaevolezza. Detto questo non è la STESSA COSA E
mescolare a chi più ne ha non serve al dibattito ne ha farsi una opinione.

Tiziana

infatti è con molto piacere che noto che la maggioranza dei parenti non fa circoncidere i bambini rimandando il tutto ad una età che consenta una maggiore conspaevolezza. Detto questo non è la STESSA COSA E
mescolare a chi più ne ha non serve al dibattito ne ha farsi una opinione.

Tiziana

infatti è con molto piacere che noto che la maggioranza dei parenti non fa circoncidere i bambini rimandando il tutto ad una età che consenta una maggiore conspaevolezza. Detto questo non è la STESSA COSA E
mescolare a chi più ne ha non serve al dibattito ne ha farsi una opinione.

Gérard

A seguito della visita d’ un predicatore egiziano integralista l’ anno scorso, il quale voleva promuovere la mutilazione femminile, il governo ( ennahdha ) ha dovuto fare una dichiarazione ufficiale, dichiarando che la Tunisia non aveva e non voleva di questo ” costume ” nel paese, il sopra nominato predicatore avendo avuto un gran rinforzo di pubblicita attraverso i giornali, radio e televisione tunisini !
Finchè ci sara ancora un solo integralista- di qualsiasi religione – in giro, il mondo civile ( e con questo integro tutti paesi che vogliono che venghino rispettati gli diritti dell’ uomo ! ) non potra rimanere con gli bracci incrociati .

ALESSIO DI MICHELE

Prima di potersi presentare come interlocutore, Ennahdha mi dimostri che ha rinchiuso in carcere duro gli infibulatori/infibulatrici per almeno anni 6 ad infibulazione, altrimenti mi sa tanto di uno che vuole fare il candido, mentre qualcun altro per lui fa il lavoro sporco.

Gérard

In Tunisia, questo ” costume ” non esiste ma è possibile che il seme lasciato da Tounes Ghelmin, in tempo di crisi, possa un giorno germogliare…
Questo ” costume ” ha probabilmente i suoi origini nell’ Egitto faraonico ( è molto diffuso in Egitto, Sudan e Etiopia ) e si trovano qualche indicazioni in merito in un Hadith…

MASSIMO

Gli islamici credono che Allah ha piacere che alle bambine siano fatte le mutilazioni genitali.
E se invece fosse che Allah ha piacere che gli islamici si tirano delle belle martellate sulle palle?
Chi può dire quale delle due cose fa più piacere ad Allah?

fab

No, guarda che è falso: ci sono alcuni musulmani che infibulano e la maggioranza non lo fa; ci sono alcuni animisti che infibulano e la maggioranza non lo fa; ci sono alcuni cristiani (in genere copti) che infibulano e la maggioranza non lo fa.
E’ una questione di territori, non di religioni. Si tratta in genere di aree che danno sul golfo di Guinea, sul Mar Rosso o sull’Oceano indiano, in questo caso coprendo buona parte del Corno d’Africa.

alessandro pendesini

L’escissione per esempio avviene ancora a oltre di 100 milioni di donne , provenienti da 28 paesi dell’Africa sub -sahariana , il Medio Oriente e l’Indonesia , che impongono questa barbara pratica rituale. Se la motivazione più citata è quella del consueto , quindi , rituale obbligatorio di qualsiasi clitoridectomia , una nozione di “purezza” motiva anche la distruzione della clitoride poiché ritenuta responsabile dell’ipereccitabilità sessuale ! Ritorna di nuovo questo concetto di pericolosità della sessualità femminile che se si esprime liberamente puo’ (dicono) destabilizzare la società (sic!)… Ancora più restrittive, l’ escissione di tipo II comporta la rimozione del clitoride e delle piccole labbra , il tipo III -diffuso in Sudan- , aggiunge a l’infibulazione una occlusione vulvare quasi completa tramite la sutura delle grandi e piccole labbra. . A queste donne viene quindi negata la loro intimità e sessualità. Nessun piacere sessuale è possibile. Siamo nella negazione totale dell’identità femminile, nella negazione totale della donna ! Una sola parola : BARBARI !

diego

alcuni preti cristiani dicono che i problemi della nigeria sono la possibilità che aborto e riconoscimento dell’omosessualità siano gravissimi problemi…

OT tanto per dimostrare quanto la religione provochi disturbi gravi al cervello.

benjamin l'@sino

Tutto bene, ma invece della sigla MGF avrei preferito la sigla MG o, meglio ancora, M. In altre parole, si stabilisca una volta per tutte che, indipendentemente dal genere e dal tipo di deturpazione, non deve essere imposto ai minori nessun intervento fisico irreversibile o difficilmente reversibile (col che intendo dire che se si desidera un taglio di capelli particolare va tutto bene, i capelli ricrescono in fretta e si tagliano ancor più in fretta, ma anche solo i buchi alle orecchie per indossare orecchino dovrebbero essere proibiti fino alla maggiore età; poi ciascuno deciderà per sé).

dragor

E le mutilazioni maschili? Non lasciatevi intimidire dalla “tradizione”.Sono una pr’atica barbara e crudele. Aspetto dall’UAAR una grande campagna contro la circoncisione. Se gli ebrei e gli islamici non sono d’accordo, peggio per loro. Nel XXI secolo non possiamo tollerare pratiche beduine nate migliaia di anni fa in luoghi dove scarseggiava l’acqua e non esistevano i bidet.

gmd85

Di sicuro l’associazione è contro mutilazioni varie, circoncisione compresa. Non ho link a portata di mano, ma se cerchi nell’ archivio delle news troverai di sicuro qualcosa.

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