Nuova recensione sul sito: “«La democrazia ha bisogno di Dio» (Falso!)” di Paolo Flores D’Arcais

Una nuova recensione è stata pubblicata nella sezione Libri del sito UAAR. Il volume è «La democrazia ha bisogno di Dio» (Falso!) di Paolo Flores D’Arcais (Laterza), presentato da Stefano Marullo.

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188 commenti

Enrico

Effetivamente la storia dimostra il contrario ovunque l’ateismo prende il potere sia con la destra (Messico) che con la sinistra (URSS,Albania ed altri) la democrazia scompare.

Aristarco

E che ci fai qui ?
Mica si parla di bambini e dei loro genitali.

nightshade90

strano, perchè la storia insegna che dovunque il cristianesimo prenda il potere politico non solo la democrazia scompare, ma cominciano pure le stragi indiscriminate e sancite per legge di tutti gli eretici, infedeli, senza dio e pure delle streghe, viene introdotta in modo sistematico la tortura e la scienza viene affossata per secoli e secoli.

tra parentesi il messico non è certo popolato da atei, e l’URSS è un esempio di dittatura atea nè più nè meno di quanto il nazismo sia stato un esempio di dittatura cristiana. e le persecuzioni contro gli ebrei, culminate con i forni a gas, non sono certo un’idea nata in ambiente ateo. chi erano quelli che accusavano gli ebrei di deicidio fino a qualche decennio fa?

Enrico

Ma in URSS esisteva ed era legale un istituto per la diffusione dell’ateismo?

Mi spiega perchè il nazismo era contro le festività cristiane?

Stefano

@ Enrico

Enrico, tu non ti fermassi alle stupidaggini (è essenziale per te farlo, altrimenti non potresti credere) sapresti che i crimini commessi dal comunismo lo furono in virtù di quella ideologia, meglio di una sua distorsione. L’ateismo era uno degli elementi, per niente essenziale nel quadro complessivo. Chi è stato eliminato lo è stato perché si opponeva al regime, non in quanto credente. Anzi, Stalin, ha fatto ricorso alla Chiesa Ortodossa per richiamare i molti fedeli a combattere per salvare la “Santa Madre Russia” ottenendo l’aiuto della Chiesa ben volentieri e ricambiandola con privilegi e favori.
Mi raccomando, tu non andare oltre le tue baggianate e le frasi fatte da oratorio di terz’ordine.
In quanto al nazismo, vuoi vedere qualche foto, che meglio di molte parole spiegano come stavano le cose? Fammelo sapere e ti fornisco i link.
Attenzione, la cosa potrebbe disturbarti….

Rammentati inoltre che qui parli con gente che rifiuta il principio di autorità, l’ipse dixit. Capirai quanto si possa considerare razionale un regime che si basa, come la tua religione, sull’adesione incondizionata a principi indiscutibili.
Ti si è già ripetuto alla nausea e il modello che meglio spiega la tua insistenza è l’ottusità.
Ma non abbiamo bisogno di conferme ad ogni piè sospinto, davvero.
Lo sappiamo da tempo…

Enrico

Dato che stando a voi il nazismo è un sotto prodotto del cattolicesimo perchè i nazisti se la presero con le feste crisitiane?Oltretutto io ho forse citato il nazismo siete voi ad averlo citato come parte del cattolicesimo.

Stefano

@ Enrico

La tua domanda è la prova della tua assoluta chiusura mentale.
Ignori bellamente ciò che ti si propone per continuare a ripetere ottusamente e ossessivamente le tue banalità. Una risposta alla tua inutile domanda l’hai nel link del
post appena precedente di gmd85.
Che ti sei ben guardato dal controllare: infatti non serve farlo per continuare a fare la zecca.

gmd85

@Enrico

Nightshade ha citato il nazismo per tentare di farti capire (ma sappiamo che non sei in grado) che la mancanza di democrazia esiste in qualsiasi regime. E se il regime è teocratico è anche peggio.
Il link l’hai letto o no? O vogliamo andare avanti con le tue domande stupide?

Enrico

Mai difeso una teocrazia il fatto è che l’ateismo di stato è sempre legato ad una dittatura.

gmd85

@Enrico

Mai difeso l’ateismo di stato, il fatto è che la religione di stato è sempre legata alla dittatura.

gmd85

@Enrico

Era tanto non teocratico che le confessioni cristiane non cattoliche dovettero riunirsi in un comitato per la pace e la difesa dei diritti umani. Fai il favore…

laverdure

@Enrico
Semplicemente perche tanto il nazismo che il comunismo,come tutte le “dittature ideologiche”,altro non erano che religioni che fingevano di non essere tali,e come tutte le religioni non tolleravano concorrenza.
E’ abbastanza chiaro ?

gmd85

@Enrico

Citami una teocrazia democratica.

Lo capisci che il problema è il regime e l’uso religioso dell’ideologia, cristiana compresa?

Aspetto sempre che tu dia un parere sul democracy index, eh.

FSMosconi

@Enrico

Basta cercare un regime democratico a maggioranza atea.
Basta guardare i Paesi del Nord Europa.

E per inciso: regime come l’intendi tu ha sottinteso “totalitario” quindi per definizione non democratico…

Enrico

Sui dati discutiamo poi guardiamo cosa riproducono le loro bandiere e chi è o chi è stato per molti anni il capo della loro chiesa.

gmd85

@Enrico

Non fare l’idiota. Non si parla di bandiere o di chi è stato capo della chiesa per tot. anni. Siamo nel 2013 e il dato è che l’elemento religioso è particolarmente presente negli stati meno democratici, Italia compresa. Capi o non capi, ti piaccia o meno.

Stefano

@ Enrico

Dunque se in una bandiera c’è una croce ma i credenti e la religione nella vita pubblica sono ridotti al lumicino a te va bene?

Giorgio Pozzo

Mi citi un regime ateo democratico

Nessun regime può essere ateo, in quanto atee sono le persone.

I regimi possono essere confessionali, a diversi gradi, oppure non confessionali (=secolari)). I regimi confessionali al massimo grado sono chiamati teocrazie.

Poi, esistono regimi democratici oppure no. Esempi di regimi non democratici sono oligarchie, monarchie assolute, e dittature varie.

E se si confrontano le diverse categorie, cioè quelle “misurate” dal grado di confessionalismo o dal grado di “democraticità”, risulta difficile conciliare confessionalismo con democrazia. Mentre risulta più semplice conciliare secolarismo con democrazia.

gmd85

@Enrico

No, regime con barbarie. E il regime può essere benissimo teocratico. E, ti piaccia o meno, sono più probabili.

Stefano

@ Enrico

Oppure ateismo con barbarie

Ormai traspare in modo neanche molto sottile che ateismo per te vuol dire immoralità. Un’equazione del tutto ingiustificata. Pensa che io considero immorali molte religioni, specie quelle che fanno affermazioni ingiustificate e irrazionali e le pretenderebbero valide per tutti. Tipo la tua.
Quindi Enrico da questa porta non si passa. Prova altro.

Stefano

@ Enrico

Una precisazione a prescindere dall’argomento: tu scrivi avendo come presupposti idee irrazionali. Hai dimostrato nel tempo che la razionalità non sai dove stia di casa. Elaborando idee irrazionali in modo irrazionale, qualsiasi sia l’argomento, ottieni come risultato inevitabile quelle che in termine tecnico si definiscono caz.ate. Infatti ne produci a iosa.
Forse c’è da rivedere qualcosa Enrico….

Enrico

Mai detti ciò che ateismo è immoralità ad esempio esistono gruppi atei anti aborto.

Stefano

@ Enrico

Ma certo, gli atei devoti…
Come la laicità buona.
Ad usum delphinii

gmd85

@Enrico

Ed esistono credenti pro-choice e più anticlericali di me. Fai un po’ tu.

Enrico

Premsso che il cristiano è pro-chioce per definizione avendo egli il libero arbitrio le chiedo perchè non dice pro aborto che le realtà senza usare frasi assurde?

Enrico

Cosa intende per anticlericalismo?Contro il clero e certi suoi esponenti oppure contro Cristo?

gmd85

@Enrico

Tu sei cristiano e non sei pro-choice. Deciditi.

Pro aborto? Forse. Più correttamente, non s’impicciano degli affari altrui come i bigotti di cui sei un ottimo esemplare.

Anticlericale ha una sola definizione, geniaccio. Finiscila, che stai scadendo.

Stefano

@ Enrico

il cristiano è pro-chioce per definizione avendo egli il libero arbitrio

Ascolta il libero arbitrio è un’altra favola della tua mitologia, oltretutto incompatibile con un altro principio della medesima, il fatto che solo dio è causa prima, causa incausata.
Quindi o non esiste libero arbitrio nel senso che ogni scelta è determinata o non è vero che dio è la sola causa incausata.

Pro-choice col libero arbitrio c’entra come il cavolo a merenda.

Stefano

@ Enrico

Ascolta, di Cristo senza i suoi preti ci interessa poco, solo a livello di curiosità storica. Di preti con o senza Cristo invece ci interessa, almeno fino a quando non si limitano a tenere per sé e per le proprie pecore le idee irrazionali di cui sono portatori.
E finché mettono le mani nei nostri portafogli.

gmd85

@Enrico

https://portoncv.gov.cv/dhub/porton.por_global.open_file?p_doc_id=1034

Guarda un po’ dove si trovano gli stati più religiosi nella classifica sul tasso di democrazia.

Poi, se non riesci (o non vuoi) a capire che l’ateismo non è la causa della dittatura, spiegarti di più è inutile. Perché, certo, il Chile di Pinochet, il regime dei Khmer rossi, Pol Pot, l’Iran degli ayatollah, l’Afghanistan dei talebani, l’ultima decade di Saddam Hussein in Iraq, non sono certo esempi di dittature religiose, vero?

Senti, la c.azzata l’hai detta. Ce lo risparmi il penoso teatrino?

Stefano

@ Enrico

Scherzi? Siete troppo furbi per sporcarvi le mani.
Basta, come sempre, affidarsi al braccio secolare,
E’ quello il segreto, povero cocco….
Così si possono scaricare le colpe e rimanere lindi e puliti.
E scrivere fingendo di dire una verità:

“Ovviamente dittature cattoliche?”

gmd85

@Enrico

Quella di Pinochet, di sicuro. Il punto è democrazia e religione. E in un regime religioso, di ogni tipo, la democrazia muore. Scommetto che i dati non li hai neanche guardati, vero?

Enrico

Ma capo dello stato cileno era Pinochet o il primate del Cile?

Stefano

@ Enrico

Cosa esattamente non hai capito del mio intervento qui sopra?

FSMosconi

@Stefano

Non puoi pretendere che uno capisca ciò che non pensa nemmeno di leggere, no?
🙁

gmd85

@Enrico

Ma certe domande le fai perché proprio non ce la fai o per salvarti in corner? Non che tu ci riesca, eh.

Riassunto: democrazia e religione. In una dittatura teocratica non c’è democrazia. Il regime di Pinochet era teocratico, primate o non primate.

gmd85

@Enrico

Come sopra:

Era tanto non teocratico che le confessioni cristiane non cattoliche dovettero riunirsi in un comitato per la pace e la difesa dei diritti umani. Fai il favore…

Enrico

Perchè non parliamo dei martiri della guerra civile spagnola, chi li ha fucilati?Gli atei.

gmd85

@Enrico

Un fronte popolare formato dai gente vessata da aristocrazia e chiesa? E, dimmi, dove starebbe scritto che erano atei? O fai il solito, stupido abbinamento?

Enrico

Vessati si dall’aristocrazia ma anche dalla chiesa?Secondo lei l’aristocrazia spagnola seguiva la dottrina sociale della chiesa?

Enrico

Vessati si dall’aristocrazia ma anche dalla chiesa?Secondo lei l’aristocrazia spagnola seguiva la dottrina sociale della chiesa?

gmd85

@Enrico

Aristocrazia, leader e chiesa (che tutto seguiva tranne che una dottrina sociale) andavano a braccetto. Fai un po’ tu.

Stefano

@ Enrico

Si dà il caso, per tua sfortuna, che mia madre sia spagnola, figlia di un antifranchista. Morto in esilio per non finire fucilato dai cristianissimi franchisti.
Ora decidi tu se i repubblicani ammazzati o esiliati dai franchisti debbano essere chiamati “martiri” per cercare di fare colpo per mancanza di altri argomenti.
Ti assicuro che i preti, la maggioranza, erano schierati con Franco ed erano suoi solerti collaboratori, nonché delatori. Se sono finiti fucilati il motivo era quello, non la tonaca.

Stefano

@ Enrico

Si dà il caso, per tua sfortuna, che mia madre sia spagnola, figlia di un antifranchista. Morto in esilio per non finire fucilato dai cristianissimi franchisti.
Ora decidi tu se i repubblicani ammazzati o esiliati dai franchisti debbano essere chiamati “martiri” per cercare di fare colpo per mancanza di altri argomenti.
Ti assicuro che i preti, la maggioranza, erano schierati con Franco ed erano suoi solerti collaboratori, nonché delatori. Se sono finiti fucilati il motivo era quello, non la tonaca.

gmd85

@Enrico

Perché, allora, rappresentava la fonte dell’oppressione. Inutile che ci provi.

Stefano

@ Enrico

Ascolta cicci, in guerra gli animi si esasperano da una parte e dall’altra.
Se il tuo dio pensa che violare l’eucarestia sia peggio che fare delazione e far morire gente il rpoblema è solo suo e tuo.
Io non ho dubbi. Del resto non ho la tua morale di cartapesta.

Enrico

*Stefano

Chi è presente nell’eucarestia è morto per lei ed anche per mè.

Enrico

*Stefano

Chi è presente nell’eucarestia è morto per lei ed anche per mè.

gmd85

@Enrico

L’eucarestia o cosa tu pensi contenga non c’entrano una mazza con la discussione. Chiudi, che sei al limite.

Stefano

@ Enrico

A me non interessano le tue fantasie, dovresti averlo capito da tempo.
Questa banalità è la tua ultima risposta?

Stefano

@ Enrico

Chi è presente nell’eucarestia è morto per lei ed anche per mè (sic)

Ripeto: Se il tuo dio pensa che violare l’eucarestia sia peggio che fare delazione e far morire gente il problema è solo suo e tuo.
Io non ho dubbi. Del resto non ho la tua morale di cartapesta.

Cristianesimo e barbarie.

Diocleziano

E.
Nell’ostia non c’è nient’altro oltre quello che
ci ha messo il panettiere.
Quello che è morto per te non sapeva quello che faceva,
e sicuramente se n’è pentito. (Se mai è esistito)

DucaLamberti74

@Enrico:

Ma voi cattocolici con la transtuentantizione…si quella roba li che vi cibate del corpo e del sangue di cristo come se giocaste ai piccoli cannibali…

Come fate a non provìare disgusto…gesù cristo ha dato insegnamenti spirituali…mica una pessima sceneggiatura capace di rivaleggiare con quentin tarantino …o dico male ?

DucaLamberti74

P.S.: I riti cattolici a volte peggio di quentin tarantino lo avevo letto in un commento precedente e non è farina del mio sacco ( anche se come ducalmabertata ci starebbe bene 🙂 )…ma nè EWnrico nè giuseppi vari…risposte=zero !

MetaLocX

@ Enrico

L’argomento dell’uomo di paglia (…) è un argomento fallace che consiste nel confutare un argomento riproponendolo in maniera errata[1]. In una discussione una persona sostituisce all’argomento A un argomento B simile ad A denominato appunto “straw man” – in italiano “uomo di paglia” – e confuta e discute l’argomento B invece che l’argomento A iniziale, che in questo modo viene lasciato inattaccato. Se l’operazione retorica riesce sembrerà che l’avversario sia riuscito a smontare l’argomento A.

L’argomento dell’uomo di paglia è “un argomento più debole di quello iniziale” e per questa ragione più facile da contestare. L’argomento può essere costruito:

estremizzando l’argomento iniziale
citando fuori contesto parti dell’argomento iniziale[2]
semplificando eccessivamente l’argomento iniziale
Inventando una persona favorevole all’argomento iniziale il cui comportamento e le cui idee vengono criticate

(wikipedia)

Come è stato chiaramente espresso più e più volte, ne l’uaar ne D’Arcais vogliono imporre l’ateismo a nessuno e neanche l’ateismo di stato.

Enrico

Allora perchè attaccare il crocefisso a scuola? E l’ora di religione?

Stefano

@ Enrico

Perché per quelle cose ci sono casa tua e le chiese.
Non mi pare che durante le prediche si spieghi diritto costituzionale
all’ombra della foto del Presidente.
Quello è il luogo del tuo dio, gli altri sono luoghi di tutti.
L’ateismo non c’entra niente.

MetaLocX

Non attacchiamo il crocifisso, ma l’imposizione del crocifisso in un luogo, la scuola, che deve essere laico.
Così come noi laici non imponiamo i nostri simboli o come atei non pretendiamo che l’ateismo goda di privilegi, chiediamo semplicemente che nessuno si imponga sul prossimo, cosa che la religione fa continuamente, con le ingerenze sulla politica nazionale, coi crocifissi nelle aule e le ore di religione a scuola coi professori assunti senza concorso ma nominati dalle curie e pagati dallo stato.

Ho già commentato ieri a proposito dei prevaricatori vittimisti, quelle persone che tentano di imporsi sul prossimo e lamentano persecuzioni alla minima opposizione.

MetaLocX

Scusate, solo “imposizione” sarebbe dovuto essere in grassetto.

FSMosconi

@Enrico

Non si attacca niente: se si attaccasse le cose prima del presunto attacco sarebbero tacite. Non sono tacite: entrambi i privilegi sono diretta applicazione di un principio NON democratico e frutto di un accordo con un regime NON democratico.

I credenti cristiani cattolici romani potranno continuare a pregare nelle loro chiese con o senza queste sue imposizioni al resto della popolazione italiana.

gmd85

@Enrico

Se tu la smettessi di fare l’idiota e cominciassi a vivere nel mondo scopriresti come anche l’attivismo politico di destra giovanile, staccato dal vecchiume di Roma, sia critico nei confronti delle ingerenze di santa mamma chiesa. Ma tu continua pure con le tue idiozie, che vai alla grande.

MalocX e Mosconi ti hanno risposto a sufficienza. ma qualcosa mi dice che continuerai a ridicolizzarti.

FSMosconi

@Enrico

Il Disonor del Golgota un simbolo laico??!!
Sei serio?

Stefano

@ Enrico

Un simbolo laico? Perché non lo proponiamo come simbolo UAAR?

Enrico, ridi mentre scrivi, vero?

Se non ridi la reductio ad absurdum rappresenta una confutazione di iun argomento.
Roba da chiodi Enrico, roba da chiodi…

gmd85

@Enrico

Cercare cosa, cima? Neanche si capisce quello che hai scritto. Se sei tanto sicuro, riporta, visto che affermi.

Stefano

@ Enrico

Dunque tu affermi che nel sito UAAR, da qualche parte, sia espressa l’opinione che il crocifisso è un simbolo laico…
Puoi dimostrarlo o è la tua nuova fede?

Stefano

@ Enrico

Le pronuncenel nome del popoli italiano affermano ciò.

Cosaaaaa?????

gmd85

@Stefano

Giuro, ho tentato di interpretarlo, ma non ci sono riuscito.

Stefano

@ Enrico

in quale punto del testo (non della tua fantasia) ci sarebbe scritto che l’UAAR ritiene il crocifisso un simbolo laico? Sai, sarebbe una rivelazione per tutti….

gmd85

@Enrico

No, hai sproloquiato sul popolo. Peccato che la sentenza era del TAR veneto, non del popolo. E peccato che che la corte Europea abbia ribadito tutt’altro. O quella non è una sentenza? Ancora peccato che poi se ne sia lavata le mani. Il crocifisso è laico quanto tu sei ateo e di fatti le motivazioni della sentenza sono ridicole.

Stefano

@ Enrico

Enrico le sentenze di tribunali non sono necessariamente esempi di applicazione stringente della logica. Ammesso che un tribunale abbia affermato una scemenza del genere questo dice molto sul tribunale, non sulla bontà dell’affermazione.
Il crocifisso è un simbolo che discrimina sette religiose da altre sette religiose. Così come la mezzaluna o altri simboli: servono a dire “io sono x e non sono y”. Quindi non è e non può essere, esattamente per questo, un simbolo neutrale rispetto alla religione.
Il punto è un’altro Enrico: siccome non avete argomenti validi per giustificare la presenza pubblica di un simbolo di parte allora in sommo spregio della vostra identità e con esaltazione spudorata della vostra ipocrisia cercate di farlo passare come simbolo laico, annacquandolo, pur di lasciarlo dove non deve stare. Pensando che nessuno si accorga di quel che state facendo. Sono finiti quei tempi, Enrico. Ora avete ancora il potere di imporre le vostre idee ma non di mascherare la loro pochezza.

Marcateo

@Enrico, se riesci a cogliere la differenza fra Stato ateo e ateismo di Stato, ti accorgi che tutte le tue domande sono fuori luogo. Prova a sforzarti, dai.

Enrico

Lo stato ateo comporta l’ateismo di stato, io voglio uno stato laico.

gmd85

@Enrico

Lo stato laico non è monoreligioso e non impone simboli religiosi. Finiscila di prendere per i fondelli.

Enrico

Falso, lo stato laico può avere religioni di stato o dello stato come l’Italia.

Enrico

Pensi all’Italia al concordato ai patti lateranensi ed alla costituzione repubblicana dimostrano la verità di quanto affermo.

gmd85

@Enrico

Guarda che i patti lateranensi del 1984 hanno abolito la religione di stato. Che poi si debba lavorare per rendere il paese davvero laico questo è un altro discorso.

Stefano

@ Enrico

Enrico, in quale angolo della Costituzione o del Concordato c’è scritto che il cattolicesimo è religione di Stato?
La verità, dimostrata, è che tu non sai né cosa sia la Religione di Stato, né la Costituzione né il Concordato.
Enrico quanto ti alleni per spararle così grosse?

Marjo

Enrico scrive:
sabato 2 novembre 2013 alle 20:03
Ma il crocefisso è un simbolo laico.

Risposta: Il crocifisso è un simbolo tanto laico che il papa e tutti i preti ce l’hanno sempre con se e nelle chiese alle loro funzioni. – Ma come si fanno a dire certe cose; o si è ipocriti o cretini.

Enrico

Art 1 del trattato rimasto in vigore più di 30 anni dopo l’entrata in vigore della costituzione.

gmd85

@Enrico

Art. decaduto con gli accordi di Villa madama del 1984. Seriamente, non sai come stanno le cose o fai tanto lo gnorri da risultare ridicolo?

Enrico

Ed io cosa ho scritto ho parlato di 30 anni dopo la promulgazione della costituzione non ora.

gmd85

@Enrico

Quanti anni sono passati dalla promulgazione della Costituzione sono irrilevanti. L’art. 1 del trattato del 1929 è decaduto. Ne trovi l’abrogazione nel protocollo addizionale, punto 1. Ti piaccia o no, la laicità non prevede la religione di stato e lo ricavi anche da diversi articoli della Costituzione. Prova ad arrivarci,s e ci riesci.

Enrico

Le rispiego l’Italia per più di 30 anni 1948-1984 è stata uno stato laico con religione di stato.

gmd85

@Enrico

Ti rispiego: dal 1929 al 1984 è stato una teocrazia con religione di stato. Guarda, è inutile che continui a rigirare, non funziona.

Stefano

@ Enrico

l’Italia per più di 30 anni 1948-1984 è stata uno stato laico con religione di stato.

Ah beh, questo è un elemento essenziale quanto il fatto che fino al 1948 l’italia era uno stato laico con monarchia….
Riesci sempre ad individuare con precisione gli elementi importanti ed essenziali di una discussione.
Enrico se non c’è più una religione di stato forse è perché in uno stato laico non è opportuno ci sia. Affinché sia laico.
Un po’ come in un ristorante vegetariano: forse è opportuno togliere la pubblcità alla carne in scatola, che dici?

Enrico

Laico non significa vivere fuori dal contesto socio culturale.

gmd85

@Enrico

Vivere nel contesto socio culturale non vuol dire essere religiosi e clericali. Laico vuol dire non propendere troppo per una parte o per l’altra. Stai deviando parecchio. Chiudi, che è meglio.

Stefano

@ Enrico

Di sicuro laico non significa privilegiare idee balzane.

Stefano

@ Enrico

Ti avevo chiesto di applicare un codice di autoregolamentazione del ridicolo ma vedo che vuoi esagerare.
Un regime ateo? E sarebbe?
Ma capisci l’italiano o preferisci ti si scriva nel tuo dialetto?
Ti si è già detto che ateo è chi non mantiene credenze irrazionali in campo religioso.
Siccome non sono molte, direi nessuna, uno stato che non dia importanza e rilievo a tali idee irrazionali, esistesse, sarebbe uno stato razionale. Il che tranne per te, è solo un pregio.

Stefano

Sopra: Siccome non sono molte, direi nessuna, quelle razionali, …

giuseppe

Paolo Flores d’Arcais…un nome, una marca , una garanzia. E’ difficile trovare persone tanto arroganti. Ma questi sono i vostri modelli di sempre, perfettamente in linea con il vostro modo idéologico di sragionare. E capisco la pubblicità che ne fate.

nightshade90

ah, bè, non posso che fidarmi delle tue parole: nessuno più di un cattolico se ne può intendere di arroganza, presunzione e cieca sudditanza ai massimi esempi di tali pratiche.

giuseppe

Enrico scrive:

sabato 2 novembre 2013 alle 11:31

Effetivamente la storia dimostra il contrario ovunque l’ateismo prende il potere sia con la destra (Messico) che con la sinistra (URSS,Albania ed altri) la democrazia scompare.

A loro, caro Enrico, non interessa la storia come non interessa qualunque verità evidente che contrasti con i loro pregiudizi. Credo che dentro di loro lo sanno, ma l’odio e l’orgoglio sono tali che non lo ammetteranno mai.

nightshade90

“A loro, caro Enrico, non interessa la storia come non interessa qualunque verità evidente che contrasti con i loro pregiudizi. Credo che dentro di loro lo sanno, ma l’odio e l’orgoglio sono tali che non lo ammetteranno mai.”

splendido, mai visto tanta proiezione in così poche righe. ma queste cose ti vengono in mente mentre sei davanti allo specchio?

Stefano

@ giuseppe

Davvero, non è possibile che tu non capisca niente in questo modo.
Sei diabolicamente ottuso.
Il diavolo non esiste ma se esistesse si comporterebbe come te.
Non per niente è l’essere più stupido della vostra mitologia…
Per l’ennesima volta: io non sono comunista e condanno i crimini comunisti: tu giuseppe, che sei cristiano, condanni i crimini cristiani?
Vuoi rispondere una buona volta, codardo?
O hai paura che si veda nero su bianco la contraddizione che non vedi ( o non vuoi vedere) nella tua testa?
La domanda vale anche per il tuo compagno di merende Enrico.

bruno gualerzi

@ Stefano
“Vuoi rispondere una buona volta, codardo?”

Pretendi troppo. Sia pure impostando diversamente la questione, si può dire che è da quando frequento il blog e viene evocato il ‘comunismo ateo’…
una volta fatta distinzione tra comunismo e stalinismo (un’ideologia, quella comunista, passibile di essere vissuta ‘religiosamente’, come tutte le ideologie, ma non per questo ‘totalitaria’, come invece è diventata con stalinismo, maoismo, polpottismo ecc.)… ho chiesto ripetutamente dove e come nel regime sovietico, e negli altri simili, si troverebbero contenuti veramente atei, al di là del definirsi tali…
mentre molto più evidenti (e puntualmente riportati) sono quegli aspetti che in realtà ne fanno una teocrazia. Come per altro tutti i totalitarismi, che hanno come modello le teocrazie per antonomasia: le istituzioni religiosi oltre che, naturalmente, gli stati integralisti, tipo Iran…
Sto sempre aspettando una risposta, mentre puntualmente… e non certo solo ad opera dello sprovveduto giuseppe… la litania del comunismo ateo viene stucchevolmente ripresa.

(In quanto a Flores… proverò a dire la mia più avanti, indipendentemente dall’opuscolo qui commentato)

Enrico

Allora immagino che durante il leninsismo ovvero prima di Stalin la chiesa non fosse perseguitata.

bruno gualerzi

@ Enrico
La persecuzione della chiesa da parte del regime sovietico (lasciamo perdere quale strumento di oppressione del popolo russo fosse la chiesa zarista, una delle cause scatenanti della rivoluzione d’ottobre, una delle ragioni del successo di Lenin), di per sé non ha, ancora una volta, a che fare con l’ateismo al di là della sua strumentalizzazione: in realtà la persecuzione della chiesa fu dovuto alla ‘necessità’ di neutralizzare un potere concorrente… e proprio sul piano di quella manipolazione delle coscienze che ogni totalitarismo intende monopolizzare. L’alternativa – come per i totalitarismi ‘neri’ – è farsela alleata…

bruno gualerzi

“Cosa faceva questo potere concorrente?”

Mi pareva di averlo scritto. Quello che… in un modo o nell’altro, per giustificare il proprio ruolo nella storia, per esercitare il potere temporale usando l’arma più efficace… ha sempre fatto la chiesa (cattolica, ortodossa, protestante, per restare nel modo cristiano): asservire le coscienze. E – bisogna riconoscerlo – per ragioni che ho cercato di argomentare più volte, alla fine con ben maggiore successo rispetto ai suoi maldestri imitatori, come lo stalinismo.

(A proposito dell”ateismo’ del compagno Stalin. Riportato da uno storico con tanto di credenziali accademiche in una trasmissione su RAI 5, ho ascoltato questo curioso episodio, che riferisco con beneficio d’inventario. Durante l’invasione nazista della Russia, quando le truppe tedesche erano a pochi chilometri da Mosca, nel predisporre la difesa della capitale Stalin si rivolse al metropolita (o come si chiama) ortodosso, evidentemente non epurato dal regime, perché impartisse la sua benedizione ad un aereo da inviare a fare tre giri sulla città: ciò che… secondo una tradizione che evidentemente non contemplava l’uso dell’aereo, ma di una qualche miracolosa sacra icona… l’avrebbe comunque protetta. Non si sa (lo storico non l’ha riferito) se la cosa abbia avuto seguito… ma è un fatto che i tedeschi non riuscirono ad occupare Mosca! (^_^))

FSMosconi

@Enrico

La causa è politica.
Le varie Chiese si son quasi sempre schierate a destra, nel periodo dello Zar non ne parliamo: erano quindi del tutto sfavorevoli a qualsiasi politica anche lievemente di sinistra (come all’epoca era l’iscrizione e il lavoro sindacale) e di conseguenza remava contro qualsiasi partito operaio dell’epoca.
Questo era il potere concorrenziale che gli si contestava.
[Il fatto che poi Stalin e Lenin sfruttarono più dello zar la popolazione in nome dello Stato unico capitalista è relativamente rilevante, dato che si sta parlando dei pretesti per l’eliminazione politica non della coerenza dei vari totalitarismi in sé]

gmd85

@Enrico

Si autoperpetrava, genio, eliminando il dissenso. Un po’ come una setta di nostra conoscenza che non ha mai esitato a schierarsi con i potenti per farsi confermare e proteggere.

Enrico

*Gualerzi

Quindi tutte le religioni:ortodossa, cattolica, protestante ed islamica erano serve dello zarismo?

Ha mai letto qualcosa a riguardo della dottrina sociale cattolica?

Mi citi fatti per cui era lecito fucilare preti e distruggere le cattedrali.

Il resto sono chiacchere.

gmd85

@Enrico

Quindi tutte le religioni:ortodossa, cattolica, protestante ed islamica erano serve dello zarismo?

Dello zarismo, dei re, degli ayatollah. hai avuto l’illuminazione sulla via di damasco?

Ha mai letto qualcosa a riguardo della dottrina sociale cattolica?

Non pertinente. Stiamo parlando delle dinamiche di potere. S tu non le concepisci o non vuoi accettarle, puoi chiudere il discorso.

Mi citi fatti per cui era lecito fucilare preti e distruggere le cattedrali.

http://it.wikipedia.org/wiki/Cristianesimo_positivo

Lo leggi, almeno questa volta?

Stefano

@ Enrico

Fammi capire, secondo te in Russia come vedevano un prete prima gli sparavano e poi gli chiedevano come si chiamava? Ma in parrocchia la storia la studiate sui sunti cui dono state strappate le pagine e poi le leggete tirandole a sorte?
Enrico, non credi che sia arrivato per te il momento di un codice di autodisciplina del ridicolo?
Perché il resto, tutto il resto, sì, sono proprio chiacchiere. E della peggior specie.

bruno gualerzi

@ Enrico
Allora non vuoi capire! Qui si tratta del rapporto tra regimi totalitari ‘rossi’ o ‘neri’ – in particolare dello stalinismo – e istituzione religiosa in relazione alla accusa di ateismo per quelli ‘rossi’. O mi contesti ciò che sostengo da sempre, cioè l’incompatibilità tra ateismo e regimi totalitari – anche se alcuni si proclamano atei – mentre di fatto sono teocrazie… cosa riscontrabile sotto mille aspetti (ne ho parlato nel blog fino alla nausea)… e mi dimostri cosa c’è di ateo ad esempio nel regime staliniano…
oppure è inutile continuare.
In genere l’aggancio con l’ateismo lo si trova nella persecuzione della chiesa… ma anche qui mi pare di avere già – non pretendendo certo che tu sia d’accordo – ripetutamente scritto parlando di scontro tra poteri, sia pure di diversa natura. E non capisco, in questo contesto, perchè mai dovrei giustificare ‘uccisione di preti e distruzione di cattedrali’, così come non vedo cosa c’entri la dottrina sociale della chiesa!
Se mai potresti ribattere (come già fatto da tanti… e anche da amici atei) che faccio riferimento ad un ateismo ‘puro’, teorico, che – con scelta di comodo, di tipo ‘giustificazionista’ – considererei degenerato in regimi che in realtà, in ogni caso, si proclamano, e intendono agire, da atei… Anche se non mi piace ricorrere a questo tipo di repliche perché per me, ateo, si tratta di polemiche sterili, ti chiedo: ritieni espressione del genuino spirito evangelico… solo per prendere un esempio fra i tanti che la storia della chiesa ci offre… l’Inquisizione, anche se gli inquisitori si dichiaravano, e ritenevano di agire, da cristiani coerenti?

Infine il ruolo della chiesa ortodossa, quella ufficiale in regime zarista. Basta conoscere la grande letteratura russa, senza bisogno di scomodare Marx o Lenin, per conoscere quale fosse il suo supporto allo zar!

bruno gualerzi

@ Stefano
@ gmd85
Non avendoli letti perché stavo elaborando la mia replica ad Enrico, ho qui ripreso alcuni punti che ricorrono anche nei vostri commenti. Anche se dubito che servano a qualcosa per interlocutori come Enrico o Giuseppe (ma non solo)… repetita iuvant. E in ogni caso si tratta anche di un confronto tra noi.

gmd85

@bruno gualerzi

Sottoscrivo ogni parola, condividendo il tuo timore che non serva spiegare a certi soggetti.

Enrico

Definire teocrazia l’URSS è alquanto ardito, le chiedo perchè allora vi erano istituti per la diffusione dell’ateismo in URSS?Perchè tutte le religioni erano perseguitate?

Se l’ateismo è incompatibile con la libertà perchè i regimi se ne appropriano?Sarebbe un controsenso.

Enrico

Definire teocrazia l’URSS è alquanto ardito, le chiedo perchè allora vi erano istituti per la diffusione dell’ateismo in URSS?Perchè tutte le religioni erano perseguitate?

Se l’ateismo è incompatibile con la libertà perchè i regimi se ne appropriano?Sarebbe un controsenso.

gmd85

@Enrico

gualerzi ha scritto incompatibilità fra ateismo e regimi totalitari, non fra ateismo e libertà. cerca di leggere bene, almeno.

Certo che l’URSS era una teocrazia. Mai sentito parlare del culto del leader?

E smettila di mettere ateismo e anticlericalismo totalitario sullo stesso piano, che non funziona.

bruno gualerzi

@ Per Enrico e correligionari.
(Non sapendo come si fa a rimandarvi in altro modo, ripropongo qui, moderazione permettendo, quanto scrivevo in una ‘opinione’ tempo fa. Argomenti poi ripresi e integrati tante volte.)

“Comunismo e ateismo.
Uno dei cavalli di battaglia più frequentemente messi in pista dai detrattori dell’ateismo è il riferimento a certi regimi politici considerati, appunto, atei: sia perchè dichiaratamente tali e come tali persecutori delle religioni, sia perchè i loro capi supremi si dichiarano, o sono ritenuti, personalmente atei.
Di fatto poi quelli presi di mira sono quei regimi che si proclamano comunisti o socialisti: stalinismo prima di tutto, poi maoismo, polpottismo’, ecc. che si ispirano in genere alla ‘bibbia’ marxista con la quale – diciamolo subito – il buon Marx ha ben poco a che fare. Il nazismo – il più feroce di tutti i totalitarismi – solo con palesi forzature storiche può essere considerato ateo (anche se a papa Ratzinger farebbe comodo…). Il castrismo non mi pare sia in nessun modo ateo.
Ebbene, credo lo si debba dire (e ovviamente argomentare) con chiarezza: questi regimi, proprio in quanto regimi, sono di fatto delle teocrazie (teo-crazia = ‘governo di dio’), e nemmeno tanto mascherate, quindi con l’ateismo (a-teo = senza dio) non hanno niente a che fare, e anzi ne sono la negazione più radicale.
Perchè un totalitarismo è sempre, di fatto, una teocrazia, sia pure con un dio, per così dire, ‘laico’ ?
Prendiamo pure lo stalinismo… sia perchè è il più ‘utilizzato’ in funzione anti-atea, sia perchè è a suo modo esemplare. Dico stalinismo e non comunismo in quanto… pur precisando, come ho sostenuto più volte, che le ideologie possono essere vissute fideisticamente, cioè religiosamente… non per questo le ideologie, di per sé, sono senz’altro false. Come, ad esempio, l’ideologia comunista la quale in sè è tutt’altro che da respingere (come invece quella nazista o altre che comunque negano l’uguaglianza e la solidarietà fra gli uomini). E’ con lo stalinismo che il comunismo viene vissuto e praticato di fatto come una nuova religione.
Precisato questo, quali sono gli aspetti dello stalinismo che ne fanno una teocrazia?
C’è un capo supremo, che detiene tutto il potere, non ne tollera altri (ad esempio non tollera il potere religioso, che combatte non tanto come tale, ma perchè ‘concorrente’ nella manipolazione delle coscienze), e si è appropriato di tutti gli strumenti per imporre la sua volontà su tutto e su tutti. E’ lui che diventa la fonte di ogni verità, che detiene il monopolio della interpretazione dell’ideologia e che considera eretici (ed elimina attraverso processi farsa tipo inquisizione) tutti quanti magari tentano di rifarsi ai contenuti originari dell’ideologia. Esiste in sostanza un’unica fonte di potere e un pensiero unico, e le voci fuori del coro sono additate come nemiche del bene comune e messe a tacere. Con le buone o, soprattutto da un certo periodo in poi, con la repressione anche fisica (le famigerate ‘purghe’).
C’è un agguerrito stuolo di funzionari (i ‘commissari politici’) il cui compito è vigilare perchè tutti si adeguino al nuovo ordine, vengano educati a conoscere i contenuti della nuova ‘bibbia’ che viene dettagliatamente spiegata (proprio come si ‘spiega’ il vangelo) e che, all’occorrenza, diventano spietati accusatori diffondendo la pratica della delazione.
Le arti e le lettere debbono passare al vaglio di una censura che si incarica nel contempo di imporre i dettami cui ogni ‘creatività’ deve adeguarsi. La ricerca scientifica, potenziata al massimo, deve anch’essa comunque non spingersi troppo oltre nell’elaborazione di teorie eccessivamente ‘teoriche’, non finalizzate alla produzione, soprattutto bellica o come supporto alla propaganda. Il sistema scolastico, va da sé, è rigorosamente ideologizzato.. L’economia viene di fatto costantemente presentata come ‘economia di guerra’, il che legittima tutti i sacrifici che è necessario imporre a larghi strati della popolazione.

Ma tutti questi aspetti strutturali – già di per sé più che sufficienti per mettere in rilievo la natura gerarchica e repressiva del regime camuffata come necessità di mantenere una compattezza, un legame (anche qui come la religione, il cui significato latino è ‘re-ligare’, cioè ‘unire insieme’) tra tutti i componenti della collettività per evitare dannose dispersioni – non mettono ancora ben in luce la sua natura teocratica. Che è del tutto evidente nell’adozione di ciò che caratterizza ogni religione: il culto!
Il culto del Capo, prima di tutto. Qui non si risparmia niente della tradizione religiosa: non solo, ovviamente, il capo ha sempre ragione, è il padre premuroso e benevolo del ‘suo’ popolo, ma lo si venera conferendogli gli stessi attributi, alla lettera, che erano propri – nel caso russo – dello zar, il quale era investito di poteri quasi divini e comunque riconosciutigli prima di tutto dal clero. Che questo Capo sia visto come onnipotente, viene testimoniato indirettamente da quanto riferito a proposito della vita nei gulag (luoghi che troveranno poi la loro ‘sublimazione’ nei lager nazisti): persone fatte oggetto di quotidiane torture fisiche e psicologiche, erano convinte che tutto ciò avvenisse ad insaputa del ‘piccolo padre’ Stalin e tentavano di scrivergli lettere per metterlo al corrente di cosa si stava perpetrando in nome suo in modo che vi ponesse rimedio.
Poi l’iconografia. C’è una sostituzione generalizzata dei simboli religiosi con l’immagine del Capo, in tutte le pose atte ad esprimerne la maestà. Nelle abitazioni, alle tradizionali icone si affigge al muro il suo ritratto, e monumenti suoi sorgono un po’ ovunque.
E infine i rituali veri e propri. Le adunate oceaniche organizzate dal regime per qualsiasi ricorrenza; le parate militari come cerimonie pubbliche per rendere ben visibile tutta la sua potenza; le finte consultazioni popolari da cui tutto poteva sortire meno che scelte non approvate dal regime; attestati di devozione e disponibilità al sacrificio che non escludono il martirio…
E si potrebbe continuare, ma credo che questo sia più che sufficiente per legittimare in che senso si parla di stato teocratico. Il cui modello, applicato più consapevolmente di quanto non si ritenga (Stalin in fondo è un ex-seminarista), è la chiesa.
Allora, l’ateismo? Tutt’al più viene sbandierato per contrapporsi ad una religione che, nel caso russo più ancora che altrove, è innegabilmente ‘oppio dei popoli’.

Vediamo le principali obiezioni. Come si può – si obietta – paragonare un regime sanguinario come quello staliniano alla chiesa? Si può, si può, c’è solo l’imbarazzo della scelta! Intanto perchè, nella sua storia, la chiesa non è stata meno repressiva comportandosi col suo ‘popolo’ allo stesso modo (e ben prima): basti ricordare – solo per fare alcuni esempi – la chiesa dei papi rinascimentali, il periodo della controriforma e dell’inquisizione, per non parlare dei veri e propri genocidi operati ad esempio dagli spagnoli in sud America in nome della croce… e molti caratteri di quella chiesa sono presenti ancora nello stato pontificio al momento della sua caduta… ma la struttura gerarchica della chiesa, il pensiero unico, i dogmi indiscutibili, l’opera di indottrinamento sono sempre gli stessi ancora oggi.
A questo punto si dirà: ma la chiesa pur tra queste contraddizioni (che comunque vanno ‘contestualizzate’, cioè viste nel momento storico specifico), è ancora oggi ben presente nella società, mentre lo stalinismo e il comunismo sono morti e sepolti (anche se il comunismo come deterrente per abbindolare le masse serve ancora… per esempio a Berlusconi)… e questo è avvenuto – sempre si dice – perchè lo scopo della chiesa non è esercitare un potere temporale fine a se stesso, ma diffondere la parola di dio e proiettare la vera realizzazione della società ideale in una dimensione non terrena. E’ questa la sua forza e la vera ragione della sua sopravvivenza…
E invece è proprio questo il punto! Mentre un regime totalitario, soprattutto se è ‘ateo’, deve rendere conto nel tempo storico della sua pretesa di creare con la forza una società migliore… una teocrazia in senso proprio rimanderà sempre i benefici del suo operato, ‘aldilà’, oltre la storia. Solo ‘là’ se ne trarranno i veri benefici, che non si possono misurare con parametri umani, mentre nelle teocrazie ‘laiche’ si può… e prima o poi accade sempre… ‘andare a vedere’!

Enrico

Il leader veniva esaltato ma non è un culto di tipo religioso. Teo significa Dio non segretario generale del partito.

gmd85

@Enrico

No, no, il meccanismo è proprio lo stesso. Che tu non lo concepisca è solo un tuo limite.

Stefano

@ Enrico

Chi è ateo non crede all’esistenza di una divinità. Fine.
Tu Enrico sei ateo nei confronti di tutte le divinitá diverse dalla tua.
Essere ateo e razionalista è un caso particolare del caso generale del rifiuto di credenze non dimostrate. Il caso particolare riguarda il dominio religioso.
Il dominio religioso, specie il tuo, si caratterizza per la credenza in principi non dimostrati e indiscutibili, con esclusione di criteri che possano comportare il loro rigetto. E per il culto di un leader, indiscusso, e indiscutibile, magari pure invisibile.
Al regime sovietico mancava l’elemento dell’invisibilità.
Ora fai 2 + 2 e se ti è rimasto solo un po’ di sale in zucca comprenderai se quella cosa assomigliasse di più ad una teocrazia o a cosa pensa chi rifiuta credenze indimostrate ed autorità che vogliono imporle.
Da bravo Enrico, riuscire a capire quando prendi cantonate è il primo passo per non prenderle più.
In merito alle profezie, visto che ti piacciono, ne faccio una io. Prima che sia passata questa generazione Enrico riscriverà la solita cosa su questo sito.

Stefano

@ Enrico

Il leader veniva esaltato ma non è un culto di tipo religioso. Teo significa Dio non segretario generale del partito.

Se assomiglia ad un’anatra, si muove come un’anatra e fa qua qua…

bruno gualerzi

@ Per Enrico e correligionari
Perché, ad esempio lo stalinismo, è una teocrazia?
C’è un capo supremo, che detiene tutto il potere, non ne tollera altri (ad esempio non tollera il potere religioso, che combatte non tanto come tale, ma perchè ‘concorrente’ nella manipolazione delle coscienze), e si è appropriato di tutti gli strumenti per imporre la sua volontà su tutto e su tutti. E’ lui che diventa la fonte di ogni verità, che detiene il monopolio della interpretazione dell’ideologia e che considera eretici (ed elimina attraverso processi farsa tipo inquisizione) tutti quanti magari tentano di rifarsi ai contenuti originari dell’ideologia. Esiste in sostanza un’unica fonte di potere e un pensiero unico, e le voci fuori del coro sono additate come nemiche del bene comune e messe a tacere. Con le buone o, soprattutto da un certo periodo in poi, con la repressione anche fisica (le famigerate ‘purghe’).
C’è un agguerrito stuolo di funzionari (i ‘commissari politici’) il cui compito è vigilare perchè tutti si adeguino al nuovo ordine, vengano educati a conoscere i contenuti della nuova ‘bibbia’ che viene dettagliatamente spiegata (proprio come si ‘spiega’ il vangelo) e che, all’occorrenza, diventano spietati accusatori diffondendo la pratica della delazione.
Le arti e le lettere debbono passare al vaglio di una censura che si incarica nel contempo di imporre i dettami cui ogni ‘creatività’ deve adeguarsi. La ricerca scientifica, potenziata al massimo, deve anch’essa comunque non spingersi troppo oltre nell’elaborazione di teorie eccessivamente ‘teoriche’, non finalizzate alla produzione, soprattutto bellica o come supporto alla propaganda. Il sistema scolastico, va da sé, è rigorosamente ideologizzato.. L’economia viene di fatto costantemente presentata come ‘economia di guerra’, il che legittima tutti i sacrifici che è necessario imporre a larghi strati della popolazione.

Ma tutti questi aspetti strutturali – già di per sé più che sufficienti per mettere in rilievo la natura gerarchica e repressiva del regime camuffata come necessità di mantenere una compattezza, un legame (anche qui come la religione, il cui significato latino è ‘re-ligare’, cioè ‘unire insieme’) tra tutti i componenti della collettività per evitare dannose dispersioni – non mettono ancora ben in luce la sua natura teocratica. Che è del tutto evidente nell’adozione di ciò che caratterizza ogni religione: il culto!
Il culto del Capo, prima di tutto. Qui non si risparmia niente della tradizione religiosa: non solo, ovviamente, il capo ha sempre ragione, è il padre premuroso e benevolo del ‘suo’ popolo, ma lo si venera conferendogli gli stessi attributi, alla lettera, che erano propri – nel caso russo – dello zar, il quale era investito di poteri quasi divini e comunque riconosciutigli prima di tutto dal clero. Che questo Capo sia visto come onnipotente, viene testimoniato indirettamente da quanto riferito a proposito della vita nei gulag (luoghi che troveranno poi la loro ‘sublimazione’ nei lager nazisti): persone fatte oggetto di quotidiane torture fisiche e psicologiche, erano convinte che tutto ciò avvenisse ad insaputa del ‘piccolo padre’ Stalin e tentavano di scrivergli lettere per metterlo al corrente di cosa si stava perpetrando in nome suo in modo che vi ponesse rimedio.
Poi l’iconografia. C’è una sostituzione generalizzata dei simboli religiosi con l’immagine del Capo, in tutte le pose atte ad esprimerne la maestà. Nelle abitazioni, alle tradizionali icone si affigge al muro il suo ritratto, e monumenti suoi sorgono un po’ ovunque.
E infine i rituali veri e propri. Le adunate oceaniche organizzate dal regime per qualsiasi ricorrenza; le parate militari come cerimonie pubbliche per rendere ben visibile tutta la sua potenza; le finte consultazioni popolari da cui tutto poteva sortire meno che scelte non approvate dal regime; attestati di devozione e disponibilità al sacrificio che non escludono il martirio…
E si potrebbe continuare, ma credo che questo sia più che sufficiente per legittimare in che senso si parla di stato teocratico. Il cui modello, applicato più consapevolmente di quanto non si ritenga (Stalin in fondo è un ex-seminarista), è la chiesa.”

bruno gualerzi

Chiedo scusa per i due commenti analoghi… ma, data la dimensione ‘chilometrica’ del testo riportato, c’è stato un disguido.

Ne approfitto anche per scusarmi con l’amico Marullo, per il ‘contributo’ che ho dato ad un dibattito ben poco attinente al tema del post, ma quando ritorna come una condanna divina (è il caso di dirlo!) la questione dei ‘regimi atei’… per un po’ resisto, ma poi non ce la faccio a lasciar perdere.

Enrico

Se il capo era Dio allora nei suoi discorsi non aveva bisogno di citare altri oppure citava ad esempio i trattati dell’ateo Marx?

gmd85

@Enrico

Ma di quello che abbiamo scritto in tre, mezza parola l’hai capita?

Stefano

@ Enrico

Anche i vermi ormai hanno capito che per replicare una struttura religiosa nei suoi modi di azione non è necessario che il capo sia un dio.
Basta che sia isomorfa nei principi e nella pratica.

RobertoV

Alla caduta del muro a Mosca c’erano oltre 400 chiese ortodosse e i fedeli ortodossi rappresentavano circa la metà dell’intera popolazione russa. Alla faccia della presunta religione di stato atea.
La gente veniva deportata in Siberia già sotto lo zar, un regime arretrato, fortemente dittatoriale e repressivo alleato con la chiesa ortodossa. Consulente stretto dello zar era un prete ortodosso.
Qualche idea sul perchè ce l’avessero con la chiesa ortodossa nella prima parte delle rivoluzione?
In Cina più della metà della popolazione appartiene a varie religioni (certo non quella che vorrebbe la chiesa cattolica). La legge permette la libertà di religione, ma limita le intromissioni politiche e la dipendenza dei ministri di culto dall’estero, cosa ben evidente con la chiesa cattolica dove i vescovi vengono nominati e dipendono da Roma.

I veri regimi cattolici sono la Spagna di Franco ed il Portogallo di Salazar: parola di Lefebvre. I lefebvriani sono antisemiti, negazionisti e giustificazionisti nei confronti del nazi-fascismo, ma sono stati riammessi all’interno della chiesa cattolica.

Enrico

Perchè uno stato deve interessarsi delle nomine episcopali di una chiesa?Perchè l’URSS pèerseguito gli uniati tra i vari perseguitati?

gmd85

@Enrico

Perché la chiesa deve nominare docenti in istituti statali?

Perché rappresentavano dissenso. per questo sono stati perseguitati, non certo in quanto uniati. te l’ho detto, è inutile che ci provi.

Stefano

@ Enrico

Perchè uno stato deve interessarsi delle nomine episcopali di una chiesa?

Perché probabilmente in Cina hanno capito che se li conosci li eviti….

Stefano

@ Enrico

Perchè l’URSS (sic) pèerseguito (sic) gli uniati tra i vari perseguitati?

Enrico, gli zar e in particolare Nicola I vengono prima dell’URSS, prova a fare un asse dei tempi, forse ti aiuta….
Il principio era che la religione del principe doveva essere quella di tutti.
Il principe era ortodosso quindi, come ti ha spiegato Bruno, l’amore cristiano ortodosso non era compatibile con altri amori cristiani.
Enricuccio, ma tu non capisci che è il momento di mollare? Non ti bastano mai le brutte figure?
Quindi quando ho scritto che in parrocchia la storia la studiate sui sunti ai quali avete strappato le pagine e poi le leggete a caso avevo proprio indovinato?

gmd85

@giuseppe

A parte che aspetto la risposta alla domanda di Stefano (risposta che da un codardo come te non arriverà mai), ti chiedo (sapendo che neanche a questa domanda ci sarà risposta): ma perché proietti i tuoi difetti sugli altri? Non ci fai una bella figura.

gmd85

@giuseppe

Visto che parli di fatti storici, prova a prendere atto di quelli che ho esposto al tuo compare di merende più su. Toh, ho come l’impressione che ignorerai bellamente quelle verità che non ti piacciono. Ipocrita.

Enrico

Il fatto è che godano della libertà data loro da un paese in maggioranza cattolico ed attaccano tutto ciò che a loro dire è cattolico.

gmd85

@Enrico

Le statistiche della tua setta le puoi usare come carta da c.ulo. E non accostare libertà e cattolicesimo che fai una pessima figura.

Enrico

Certo anche i desaparecidos che hanno preso da chi l’idea di libertà?Dal comunismo ateo sovietico oppure da altre fonti?

Stefano

@ Enrico

Dallo Stato della Chiesa, ovviamente, presa di Porta Pia permettendo

FSMosconi

@Enrico

Certo certo: stai usando la stessa arma dialettica dei sostenitori di un regime non democratico lo sai?

O se preferisci te la pongo diversamente: cattolico non è necessariamente sinonimo di democratico. Il Giappone non è democratico? La Svezia non è democratica? L’Inghilterra non è democratica?

Se vuoi usare il vecchio giochetto della maggioranza, abbi almeno la decenza di avere dati reali sulla consistenza di questa presunzione.
Contrariamente abituati a sguardi e risa di sufficienza.

nightshade90

fino al ‘900 (o meglio fino al nazismo) il cattolicesimo ed i papi in particolare si sono fieramente oppostri al concetto stesso di democrazia (e di libertà civili in generale e di religione in particolare) sostenendo che essa fosse in contrasto con la dottrina cattolica.

Per Pio VI, nel 1791, la libertà religiosa e di pensiero è «diritto mostruoso», «chimerico diritto»: i diritti dell’uomo sanciti dall’Assemblea nazionale di Francia sono «contrari alla religione e alla società»; nel 1793 lamenta che i filosofi «alla falsa e ingannatrice parola di libertà ne hanno aggiunta un’altra non meno ingannatrice, quella di uguaglianza», «mentre principale fine della religione è diffondere lo spirito di sottomissione e obbedienza».

Per Pio VII, l’articolo XXII della Costituzione francese del 1814, che garantiva libertà di culto e di coscienza, è «causa di dolore ancor maggiore per il Nostro cuore e che, lo confessiamo, Ci ha grandemente afflitti, accasciati e angosciati». «Il Nostro stupore e il Nostro dolore non furono minori quando leggemmo l’articolo XXIII della Costituzione, che conserva e permette la libertà di stampa, libertà che minaccia la fede e i costumi di grandi pericoli e di rovina sicura».

Per Gregorio XVI, nel 1832, «da questa corrottissima sorgente dell’indifferen- tismo scaturisce quell’assurda ed erronea sentenza, o piuttosto delirio, che debbasi ammettere e garantire per ciascuno la libertà di coscienza: errore velenosissimo» cui si collega «quella pessima né mai abbastanza esecrata e aborrita libertà della stampa».

Pio IX, nel 1864, conferma la qualifica di «deliramento» a «quell’altra opinione sommamente dannosa alla Chiesa cattolica e alla salute delle anime [. . .] cioè “la libertà di coscienza e dei culti essere diritto proprio di ciascun uomo, che si deve con legge proclamare in ogni società bene costituita”», mentre ripete nel Sillabo le precedenti condanne delle tesi liberali: essere superato il principio per cui la religione cattolica deve considerarsi l’unica religione dello Stato, escludendo ogni altro culto; essere falso che la libertà di culto e di manifestazione del pensiero corrompe i costumi e gli animi; doversi il romano pontefice riconciliare con il liberalismo.

l’idea di libertà i desaparecidos l’hanno presa dagli illuministi, non certo dalla chiesa, che l’ha fatta porpria solo dopo essere stata sconfitta proprio su tale campo, in cui si opponeva strenuamente ad essa

Enrico

Spero che i desaparecidos fossero bianchi perchè prendere come maestro chi li disperezza.

stefano marullo

Io trovo lunare che Enrico e giuseppe pontifichino per partito preso senza avere letto una sola riga del libro di Flores d’Arcais. Io prendo bonariamente in giro padre Amorth ma ho letto i suoi libri, li trovo divertentissimi. Ma come si fa a parlare “contro” qualcuno prima di ascoltarlo? Misteri della “scienza infusa”

Stefano

@ stefano marullo

Come fa notare Peter Boghossian nel suo ultimo ( a mio parere ottimo) libro, per capire perfettamente la posizione dei credenti occorre sostituire ogni volta che si incontra la parola fede l’espressione: “pretendere di sapere ciò che non si sa”.
Il risultato, giuseppe ed Enrico lo dimostrano, è illuminante.

Federix

Io trovo lunare anche il fatto che ci siano ancora, dopo tanto tempo da che Enrico e Giuseppe (e altri similari) sono apparsi nel blog e si sono dimostrati per quello che essi sono, ci siano ancora tanti che rispondono loro. In particolare, mi fanno impressione gli inizi di E o G con un discorso anche breve ma completamente demenziale, seguiti da 10-20 risposte che li criticano, risposte a cui essi molto spesso non rispondono, ma reiniziano invece successivamente scrivendo un altro discorso squinternato, a cui fanno seguito altre 10-20 risposte che li criticano, risposte a cui essi molto spesso non rispondono, ecc. ecc. …
Quanto tempo fanno perdere???

@ tutti:
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Florenskij

@ Stefano Marullo. Sono un lettore abbastanza assiduo di Flores D’Arcais su “MicroMega”e lo trovo un personaggio senz’altro di rilievo, ma cupo e rigoroso, del genere plumbeo ideologo veterocomunista ( ben diverso dal “comunista all’emiliana ); in ogni caso privo dell'”esprit” stile Voltaire.
Quanto a padre Amorth e al divertimento che le hanno procurato i suoi libri, mi ha fatto pensare a quando, assistendo per la prima volta alla proiezione del film “L’esorcista”, sentii alcuni ragazzi in platea imitare il “rutto di Satana”, forse con l’ausilio della Coca-Cola.
Comunque le chiedo: uno spirito critico come il suo da che cosa ricava la sicurezza che i racconti di padre Amorth siano delle bufale ?
Per lei p. A. è un imbroglione, magari prezzolato et similia, oppure un illuso dal cervello balzano, oppure le due cose insieme ? Si inventa tutto, oppure interpreta manifestazioni nevrasteniche con le lenti dei pregiudizi religiosi ? Già, perchè le sue narrazioni coincidono con quelle degli esorcismi di Gesù nei Vangeli, dunque materia biblica di cui lei è un esperto.
Un piccolo elemento da considerare ( certo non decisivo ) è che Amorth è stato un capo partigiano ( sia pure “bianco” ), è laureato in legge
e proviene da una famiglia di avvocati specializzati in diritto amministrativo ( uno addirittura docente universitario ): gente presumibilmente con i piedi per terra.
Sempre in tema di narrazioni esorcistiche, mi permetta di consigliarle qualcosa di meno divertente nel senso baracconesco ma intellettualmente molto sottile e, cosa strana, stilisticamente ad alto livello: “Hostage to the Devil” di Malachi Martin, che può trovare anche su Internet nel testo originale inglese, pubblicato in Italia con il titolo “In mano a Satana. Sette vite possedute dal demonio”. S’immagini che vi si tratta perfino del rapporto fra satanismo e mistica naturalistica.

gmd85

@Flo

Figuriamoci se non coglievi occasione…

Il problema, vecchio mio, è che la domanda andrebbe fatta a te: perché ti bevi tutto acriticamente?

Stefano

@ Florenskij

da che cosa ricava la sicurezza che i racconti di padre Amorth siano delle bufale ?

Esistono criteri ed evidenze per definire attendibile una credenza.
Al contrario, Florenskij, nessuna quantità di credenza, anche tonnellate (si fa per dire), è evidenza di qualcosa.
Per questo, Florenskij, quei racconti sono bufale.

stefano marullo

@ Florenskij

Non mi permetterei mai di chiamare imbroglione un simpatico vecchietto bontempone come Amorth. Credo molto nella sua buona fede. Anche mons. Milingo lo trovavo molto simpatico, ho partecipato a qualche suo incontro da testimone oculare e trovavo davvero notevole la sua preghiera di liberazione contro “il diavolo della tosse”. Ma potrei citarle anche l’antropologo Andrea Rognoni nel suo libro “All’ombra del maligno” tra le sue chicche si legge a pag 120: “Il diavolo e i diavoli non riescono a tollerare a lungo il contatto con una sostanza che è stata benedetta e provano una sensazione di reale annegamento. Non dimentichiamo infatti che l’elemento naturale nel quale i demoni si trovano più a loro agio è il fuoco ( si pensi all’Inferno!) e non c’è nessun altra realtà in grado di annientare il fuoco se non l’acqua, a maggior ragione se è santa!”.
Qui mandiamo in frantumi secoli di (seria) teologia. Crozza potrebbe parlare di concorrenza sleale! Lasci perdere gli esorcismi dei vangeli e di Gesù; la critica testuale era ancora agli albori a quei tempi e i cosiddetti testimoni oculari non erano poi così oculati.
Mi spiegherà un giorno cosa c’entra la laurea in legge con il demonio. Non credo che le pornostar laureate facciano numeri migliori delle colleghe con studi meno alti.

Diocleziano

Flo
”… Si inventa tutto, oppure interpreta manifestazioni
nevrasteniche con le lenti dei pregiudizi religiosi…”
Vedi che le cose le sai, basta applicarsi.

”… le sue narrazioni coincidono con quelle degli esorcismi
di Gesù nei Vangeli…”
Ecco, appunto. Se non avesse avuto un punto di riferimento
sarebbe stato più credibile (si fa per dire).
Medita sul fatto che queste boiate non sono mai entrate
nella scienza ufficiale, se non dalla parte delle patologie e
non come terapie.

FSMosconi

@Flo

Ba’: se per te l’Esorcista è un film da prendere sul serio non voglio immaginare i trip che ti farai sui risvolti politici di film di John Carpenter, Sam Raimi o Cronenberg come Fuga da New York, Drag me to Hell o Cosmopolis (o forse non li apprezzeresti perché veterocomunisti…).

Ciò detto: non ti riesce proprio capire che l’onere della prova sta a chi afferma, no? Amorth afferma, Amorth deve provare perché sia creduto.
Finché si rifiuterà un qualsiasi controllo esterno, un esperimento a doppio cieco, sarà giustamente trattato come merita: un bullshiter (un c**a st*****te).

Stefano

@ Florenskij

In tutta onestá non riesco a comprendere come continui ancora a citare a garanzia di presunti fenomeni paranormali laureati in legge, geometri o carabinieri.
L’ormai lunga storia dello studio del paranormale ha chiarito che casomai gli esperti, al riguardo, sono i prestigiatori. Come mi pare ovvio.
Yuri Geller è stato smascherato da James Randi, non da Rubbia.

Frank

“La democrazia ha bisogno di Dio. Falso!”

Berlusconi: Lo sapevo, vogliono farmi fuori a tutti i costi dalla politica italiana.
Alfano: Non stanno parlando di te Silvio.

bruno gualerzi

““La democrazia ha bisogno di Dio. Falso!”

Berlusconi: Lo sapevo, vogliono farmi fuori a tutti i costi dalla politica italiana.
Alfano: Non stanno parlando di te Silvio.”
Berlusconi: Mmmm, non è per caso che anche tu Brutto (in effetti Alfano non è un adone ndr.), figlioccio mio, mi stai pugnalando? Lo sai che da me puoi avere ben più di trenta danari!
Alfano: Leggera confusione storica a parte, naturalmente scherzavo.

Frank

Berlusconi: Tu bugiardo.
Alfano: Che?
Berlusconi: E’ l’anagramma dei nomi Bruto e Giuda.
Alfano: Ha ha ha, sei sempre così divertente (che me tocca fà pe campà).

Florenskij

@ Stefano Marullo. Non conoscevo Andrea Rognoni. Quanto al suo discorso su acqua e fuoco esprimo i miei dubbi. Il fuoco è uno dei pricipali simboli archetipici del sacro ( vedasi il roveto ardente dell’Esodo e lo Spirito Santo della Pentecoste) in quanto esprimente al massimo grado il sublime ( “tremendum et fascinans” per Rudolf Otto ).
C’è chi ritiene accettabile la similitudine per cui l’amore ( di Dio ) è fuoco, e il demonio, in quanto spiritualmente freddo, anzi gelido, vi si trova in stato di sofferenza ( Satana per Dante è confitto nel ghiaccio ) il che non avverrebbe se fosse ardente d’amore ( diciamo come una Santa Caterina da Siena ).
Per quanto ne so, l’acqua del battesimo esprimerebbe da una parte l’elemento vitale, dall’altra l’azione del lavare la “sporcizia” del peccato; alcuni liturgisti sostengono che il battesimo per immersione rappresenterebbe lo sprofondamento nelle acque della morte ( come quelle del diluvio ) con successiva riemersione alla vita. Comunque non ho mai trovato nulla di simile alla spiegazione di Rognoni. Ci sono autori ( se vuol degnarli di questo titolo ) secondo cui l’acqua dell’esorcismo è sentita come dallo spirito invasore come “bruciante” nel senso negativo del termine.
Non sarò io a insegnarle che con i simboli, grazie alla loro ambivalenza, si possono fare giochetti vari, anche se non completamente ad libitum.
Anch’io trovavo simpatico Milingo, di più, un uomo molto buono, un “pezzo di pane”, tanto da farmi sospettare che sia stato portato all’esasperazione da prelati modernisti.
A concludere su Rognoni: ma quest’uomo ha un titolo così ufficiale da far saltare secoli di teologia con le sue affermazioni?
Quanto alla realtà o meno di certi fenomeni, sono attestati casi, come quello di Therese Neumann, in cui una persona con una cultura elementare parla lingue straniere o antiche, come l’aramaico; il che, se verificato oggettivamente, dovrebbe dar da pensare, se non altro come caso di “trasmissione del pensiero” ( le onde cerebrali esistono o no ? ).
A me Amorth non dà affatto l’impressione di uno fuori di testa; ha ottantacinque anni come il prof. Umberto Veronesi, che non straparla affatto dal suo punto di vista laico. Quanto all’avvocatura, direi che chi esercita quella professione è molto attento alla concretezza; in ogni caso nulla più di un indizio marginale e, come ho scritto, non decisivo.
Lei è proprio sicuro sicuro sicuro che certi esegeti storico-critici non partano da precomprensioni negative? Se si trovasse che oggi avvengono fatti simili a quelli dei Vangeli, potrebbe essere un indiziuccio che non si tratta di episodi certamente leggendari?

gmd85

@Flo

Ma come? Adesso ti attacchi ai titoli altrui?

Senti, ma le esibizioni della poliglotta Neumann sono stata registrate e trascritte. No, perché, sai, pareidolia, apofenia e desiderio di credere possono giocare brutti scherzi.

http://www.skepdic.com/truebeliever.html

Stefano

@ Florenskij

Insisto, è semplicissimo Florenskij: esistono protocolli per lo studio di questi fenomeni. Non sono previsti avvocati. Perché non sono quelle le competenze.
Che Amorth si sottoponga a uno studio controllato e tutti crederemo se dimostrerà quel che afferma. Nel frattempo per quel che dice di fare e per quel che non fa non è di più di Vanna Marchi. Con la laurea, però.
Chissà perché né lei né lui da quell’orecchio ci sentite…
Florenskij, non è bello da parte sua continuare a pretendere la bontà di qualcosa che non si vuole dimostrare buono.

Stefano

@ Florenskij

Florenskij, davvero, quanto si deve dare da fare per non notare che non si può citare Amorth a sostegno dei Vangeli e questi a sostegno di Amorth?
Se esiste un fenomeno questo è accertabile da chi non conosca né Amorth né i Vangeli, ma abbia i criteri e il metodo per farlo.
E sappia escludere bias ed errori. Sulla base di protocolli predisposti allo scopo.
Non sulla base di un gioco di specchi.

bruno gualerzi

@ stefano marullo
Dopo la tua reprimenda al povero giuseppe per aver espresso giudizi su un libro puntualmente non letto… siccome pure io non l’ho letto (e molto probabilmente non leggerò mai, per le ragioni che sai)… mi trovo imbarazzato a parlarne.
Ci tenevo comunque (poi dirò qualcosa anche in margine a ciò che riporti nella recensione) a ribadire una considerazione che riguarda più direttamente il ‘dialogo’ tra credenti e non credenti per confrontare le reciproche posizioni filosofico-teologiche. Già Flores tempo fa aveva riportato su MicroMega il contenuto di un dialogo con l’allora non ancora papa Ratzinger, e ancora recentemente con il cristiano ‘anomalo’ Mancuso… e la mia obiezione è la solita
(per altro suffragata dalle ultime battute del dialogo più recente): dopo i riconoscimenti di rito, i reciproci complimenti e gli attestati di onestà intellettuale… proprio in omaggio a quest’ultima (quindi in questo caso da apprezzare)… si è onestamente riconosciuto che nella sostanza si è trattato di un dialogo tra sordi. Quindi, quanto utile? Come espresso più volte ritengo che il dialogo tra credenti e non credenti debba svolgersi su un altro piano, sulla base di altri presupposti.

In quanto al libro (da quel che si può capire dalla tua recensione e come anche tu sottolinei, più che altro un ‘libello’), credo di poter ribadire ciò che penso di Flores: stimo il filosofo, apprezzo il suo lucido ateismo, mentre mi ha sempre lasciato perplesso il ‘politico’. Per dirne una (opinione personale, ovviamente): come può sostenere – una volta denunciata giustamente la situazione politica (non occorre molto) – una soluzione al degrado attuale puntando sul populismo grillino?
Non so se nel libro si accenna a ciò, nel qual caso…

Infine, polemichetta (non con te ): che il “Date a Cesare quel che è di Cesare ecc.” sia un riferimento boomerang per quei credenti che lo richiamano per avallare il loro laicismo… non è che nel blog non se ne sia mai parlato diffusamente proprio in questi termini.
Un saluto

stefano marullo

Caro Bruno, c’è una differenza di sostanza tra Flores d’Arcais e, per esempio, Eugenio Scalfari nel cd dialogo con i credenti. Flores, anche ai tempi del dibattito con Ratzinger, non è mai arretrato di un millimetro rispetto al suo ateismo e ha cercato, secondo me riuscendoci, a confutare le posizioni dell’avversario.
Nel libro non c’è alcun riferimento al credo politico di d’Arcais, penso però che tu sia in errore a considerarlo un “grillino”. Flores è sempre stato fautore di liste radicate nella società civile e contro i politici-politicanti di professione. Sforzandomi ad interpretare il suo pensiero, ritengo che la sua simpatia verso il movimento di Grillo (che non vuol dire simpatia verso Grillo al quale non di rado rivolge aspre critiche) derivi da questa ascendenza. In Italia i 5 stelle, piacciano o no rappresentano l’unica seria opposizione al sistema partitocratico, sono necessari ma probabilmente non sufficienti. Bisogna governare per cambiare le cose e si devono cercare alleanze. Poi va benissimo che stimi Flores come filosofo; anche Sartre, politicamente parlando, era un disastro…

bruno gualerzi

@ stefano marullo
“(Flores d’Arcais)…non è mai arretrato di un millimetro rispetto al suo ateismo e ha cercato, secondo me riuscendoci, a confutare le posizioni dell’avversario.”

Ma è ciò che ho detto anch’io… ricavandone però, proprio per questo, la considerazione che (confutazione a parte… il che comunque mi sembra, per condivisibile che sia anche da me, un giudizio… di parte) di un ‘dialogo tra sordi si sia in sostanza trattato, restando ognuno sulle proprie posizioni. Esito inevitabile se si è onesti. In quanto a Scalfari sono d’accordo con te, è un altro discorso.

In quanto a Grillo, in effetti non so quale sia la sua posizione attuale (leggo saltuariamente MicroMega)… ma, in occasione delle ultime elezioni politiche la rivista riportava la dichiarazione di voto di alcuni personaggi, e d’Arcais – pur con tutte le riserve – aveva optato per Grillo… e, per quanto mi riguarda, e in quanto ateo, non c’è riserva che tenga.

bruno gualerzi

A proposito di Scalfari, ecco la conclusione del suo editoriale domenicale:
“La ripresa sarà lenta ma comincerà certamente nel 2014, tutti i sintomi ci sono già e tutte le fonti lo confermano.
Ma c’è anche l’incoscienza degli incoscienti e il pericolo è quello. Papa Francesco, lei che ci crede preghi per noi che ne abbiamo bisogno. Sarà comunque una preziosa testimonianza.”

Coma si fa a proclamare la propria non-credenza e nello stesso tempo confidare nella ‘preghiera’, sia pure richiesta al più diretto e legittimato rappresentante di dio in terra, alla faccia della sua ostentata ‘umiltà’? Di quale ‘preziosa testimonianza’ si tratterebbe?
E’ il classico comportamento dell”ateo’ che – pur utilizzando un ‘modo di dire’ che non si dovrebbe prendere alla lettera – in fondo rimpiange di non avere la fede. E – per dirla con Flores – non ritiene affatto ‘falso’ che la democrazia abbia bisogno di dio! Contro i malvagi (che tali siano o meno).
Per me l’ennesima conferma di ciò che sostengo: la crisi, ogni crisi, di un ordine sociale… in questo caso l’esplodere delle contraddizioni di un modo di produzione… rilancia – Scalfari o non Scalfari – il ruolo della ccar. Alla ricerca spasmodica di un qualche ‘salvatore della patria’ c’è chi confida nel personaggio carismatico… e chi si rivolge direttamente a dio. Ma è la stessa cosa.

giuseppe

Stefano scrive:

sabato 2 novembre 2013 alle 12:23

@ giuseppe

Davvero, non è possibile che tu non capisca niente in questo modo.
Sei diabolicamente ottuso.
Il diavolo non esiste ma se esistesse si comporterebbe come te.
Non per niente è l’essere più stupido della vostra mitologia…
Per l’ennesima volta: io non sono comunista e condanno i crimini comunisti: tu giuseppe, che sei cristiano, condanni i crimini cristiani?
Vuoi rispondere una buona volta, codardo?
O hai paura che si veda nero su bianco la contraddizione che non vedi ( o non vuoi vedere) nella tua testa?
La domanda vale anche per il tuo compagno di merende Enrico.

Sempre il solito saccente, pieno di odio e livore. Non ho bisogno di prendere lezioni da te e so benissimo riconoscere gli errori anche dei cristiani. Non sono affatto, come te, accecato dall’ideologia. Certo, quando si parla di crimini cristiani bisogna capisre di cosa parli ed epurare leggende e falsità inventate a iosa dai tuoi compagni di merenda anticlericali. Sorvoliamo sull’ottuso e sul codardo; non ti smentisci mai quanto a maleducazione.

gmd85

Tu non ti smentisci mai in quanto a idiozia ipocrisia. E in quanto a proiettare i tuoi difetti agli altri. E che strazio.

Stefano

@ giuseppe

Odio di che, giuseppe? Se ti riferisci alle stupidaggini senza dubbio, ma il termine corretto è amore per la verità. Quella vera, non in franchising.
Quanto a te, non so chi tu sia e non mi hai fatto niente, anche volendo non mi riuscirebbe odiarti.
E in tutta franchezza, comunque, non credo comunque che tu meriteresti tanta considerazione.
In merito alla maleducazione dare del codardo a uno che rifiuta sistematicamente di rispondere alle domande che gli si fanno e continua a ripetere frasi fatte ad ogni occasione possibile è trattarlo con i guanti bianchi….
giuseppe, io non sono accecato da alcuna ideologia. Io uso criteri per accertare la verità e per rigettare le falsità. Per decidere chi è accecato da ideologie basta una domanda. Te la rifaccio giuseppe: in che caso consideri falsa la tua religione?
Se non risponderai scoprirai da solo chi è accecato, chi ha un’ideologia e chi è maleducato.
E non vede crimini.
Se vuoi toglierti qualche dubbio c’è Storia Criminale del Cristianesimo, in 10 volumi, di Deschner.
Come sfogo di fantasia è niente male.

Aristarco

Deschner, davvero interessante, ho appena iniziato il secondo volume.

fab

giuseppe, i cristiani d’Irlanda che si ammazzano fra di loro sono una leggenda, una falsità o che cosa?

Stefano

@ giuseppe

“Se non risponderai scoprirai da solo chi è accecato, chi ha un’ideologia e chi è maleducato”

CVD

stefano

@Stefano

caro omonimo, non te la prendere 😉 questi li allenano come muri di gomma, tu gli proponi di ragionare e loro ti rispondono di credere in madonne lacrimose e semidei ambulanti sull’acqua senza salvagente quindi non c’è speranza.

Riguardo il topic in oggetto nessun regime se veramente laico ha bisogno di Dio e delle religioni, nè l’italietta del duo pd-pdl nè la Turchia dell’imam Erdogan e nemmeno la Cina del crudele duopolio capitalcomunista attuale.
Dio, come diceva Freud, è solo un’alterazione dell’Io spesso patologica che l’uomo proietta altrove, in un aldilà fantasioso in funzione di nume tutelare e protettivo contro le sciagure dell’aldiquà, un mero fraintendimento psicologico di cui le religioni si servono per prosperare a spese dei polli che ci credono.

El Topo

Sono solo superficialmente edotto riguardo a Freud comunque già da parecchio uso definire la religione come un super-Io collettivo.

El Topo

Forse è vero il contrario, “Dio ( ovvero la religione ) ha bisogno della democrazia” basta guardare come nei regimi meno democratici gli scontri tra diverse religioni causino quotidianamente persecuzioni e morti violente in ogni angolo del globo. Solo negli stati democratici la laicità ( per quanto spesso si tratti di laicità a metà ) garantisce le condizioni perché ognuno possa esercitare il proprio diritto a credere o a non credere. Se poi rimanesse solo chi non crede a mio avviso è probabile che la società potrebbe ricavarne un giovamento. Che poi la democrazia non abbia bisogno delle religioni, bé questo non sono il solo a pensarlo.

DucaLamberti74

Uffi vi scatenate ed a me non vi invitate … 🙂
Vabbè avevo di meglio da fare 🙂

Vediamo il titolo del libro è:
* * * La democrazia ha bisogno di Dio (falso)

Io potrei scrivere un libro dal titolo:
* * * La porta che sbatte ha bisogno di un mona (che urla)

Eddai sempre a dare contro Enrico e giuseppi vari…
Ma sono degli animatori del sito…io li nominerei soci ad-honorem dell’UAAR 🙂

DucaLamberti74

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