Nuovo da Nessun Dogma: “La visione laica del mondo” di Paul Cliteur

Viviamo in un mondo sempre più indifferente alla religione e cresce anche la visibilità delle opinioni degli atei. Nel contempo però il fenomeno del fanatismo religioso si diffonde sempre più nelle nostre società, i conflitti basati sulla religione sono addirittura in aumento e le discussioni sui temi laici si fanno di giorno in giorno più accese. In quale direzione stiamo andando? Possiamo individuare una strada che consenta di vivere insieme senza contrapporci frontalmente?

Paul Cliteur, in questo suo importante saggio, analizza la situazione attuale e confuta minuziosamente le pretese dei teologi, dei clericali e dei fondamentalisti. Ma non certo per rivendicare una sorta di “suprematismo” ateo, anzi. La sua proposta è invece una laicità basata sull’uso della ragione, del pensiero libero, della libertà di espressione. Il mondo ha bisogno di atteggiamenti laici, argomenta Cliteur, perché sono il miglior antidoto al fanatismo. Una visione laica del mondo, sia filosofica che politica, è anche la soluzione preferibile non solo per i singoli individui, ma anche per la società contemporanea nel suo complesso, perché è quella che può garantire una convivenza armoniosa tra individui che la pensano in maniera differente. Scritto con uno spirito critico degno della migliore tradizione illuminista, questo libro mostra un ottimismo di fondo sulle prospettive della nostra specie e sulle sue capacità di vivere pacificamente.

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Paul Cliteur, olandese, insegna diritto all’Università di Leida, dopo aver insegnato filosofia a quella di Delft. Repubblicano convinto, è anche avvocato ed è attivamente impegnato in favore del secolarismo, tanto da essere stato presidente dell’associazione umanista olandese. È autore di numerosi saggi su temi quali i diritti umani, la tolleranza, l’etica laica.

La visione laica del mondo è in libreria, nei principali negozi online e nello shop del sito Uaar.

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La redazione

35 commenti

Stefano Grassino

Se guardo la cosa “con il cuore” mi auguro che Paul Cliteur abbia totalmente ragione, ma se penso ragionando su come è fatta l’umanità, allora credo che abbia totalmente torto.
Può darsi ed io me lo auguro che un domani fatti concreti diano torto a me che sarei il primo a rallegrarmene, ma non posso a tutt’oggi farmi illusioni. E non perché sia pessimista ma peggio: è solo perché mi sento realista,

bruno gualerzi

“Ma non certo per rivendicare una sorta di “suprematismo” ateo, anzi. La sua proposta è invece una laicità basata sull’uso della ragione, del pensiero libero, della libertà di espressione. Il mondo ha bisogno di atteggiamenti laici, argomenta Cliteur, perché sono il miglior antidoto al fanatismo.”

Non ho letto il libro, quindi il mio non è certo un giudizio nei suoi confronti, e mi rimetto solo a quanto qui riportato… e mi chiedo: ma non siamo nel regno dell’ovvio? Su cosa altro dovrebbe essere basata la laicità se non su ‘ragione, pensiero libero, libertà di espressione’? Su quale altro ‘antidoto al fanatismo’ si dovrebbe puntare?
Forse non ho inteso bene il significato di ‘suprematismo’, ma mi pare evidente che se ateo significa laico, non è detto che laico significhi necessariamente ateo (anche se personalmente – per come intendo io l’ateismo – li ritengo comunque inscindibili), per cui non si può certo proporre l’ateismo come una sorta di concezione del mondo nella sua essenza ‘migliore’ di qualsiasi altra, ma considerarlo, eventualmente, il punto di arrivo di un percorso basato, appunto, su un uso appropriato della ragione, del libero pensiero. In altro modo si darebbe ragione a quanti sostengono che l’ateismo altro non è che un’altra religione.
Detto questo – che non vuol certo essere, lo ripeto, un giudizio sul libro, che mi sembra più che utile – ho fatto le considerazioni che ho fatto perchè, pur essendo tutt’altro che ottimista (il ‘fanatismo’ si può trovare anche al di fuori delle religioni istituzionalizzate, ed è più diffuso di quanto si creda), ritengo che non ci sia altra strada (per questo parlavo si ‘ovvietà’) per far progredire (o farlo partire veramente) il secolarismo.

Stefano Grassino

Bruno, premesso che ognuno è libero di credere in ciò che più gli aggrada per cui ti comprendo e rispetto, non riesco a capacitarmi come si possa aver fiducia o speranza nell’essere umano.
Siamo tutti onesti fino a che non arriva la tentazione giusta, quella capace di corromperci e siamo tutti democratici solo perché non abbiamo la possibilità di fare i dittatori. E su questo non scendo a dialogo.

bardhi

sono d’accordo con Grassino: ” Siamo tutti onesti fino a che non arriva la tentazione giusta,”
per sua natura l’essere umano è antidemocratico, “religioso”, incapace di costruire rapporti pacifici fra i individui, ect, ect che per sopravvivere e non scannarsi a vicenda ha inventato sovrastrutture come , famiglia, religione, stato, regole condivise ect, ect. Tutte queste sovrastrutture saltano appena mi impediscono ad allungare la mano per sodisfare il mio “bisogno irrinunciabile”.

RobertoV

Attenzione che il mondo al di fuori dell’Italia è molto più vario e complesso, non essendo condizionato dalla monocultura cattolica imposta. Lo scrittore è un umanista, ma umanista non significa automaticamente ateo. Nei paesi di lingua tedesca, e non solo, vi sono associazioni di Freidenker, cioè di liberi pensatori per i quali la visione del mondo è basata sulla ragione. Gli stessi illuministi spesso non erano atei. Delle associazioni umaniste fanno parte anche alcune confessioni cristiane favorevoli, però, alla secolarizzazione e ad una visione umanista del mondo.
L’altro giorno leggevo un’intervista ad un vescovo luterano tedesco che in passato è stato a capo della chiesa luterana tedesca che difendeva la secolarizzazione e la riteneva un’arricchimento per la fede perchè li obbligava a confrontarsi. Una religione privata aperta verso gli altri non sarebbe un problema. E’ impensabile che tutti diventino atei, ma si può sperare di arrivare a ragionevoli regole condivise di convivenza e tolleranza.
Il problema sono le religioni istituzionalizzata ed organizzate che violano regolarmente la laicità e sono convinte di possedere la verità.

Stefano Grassino

Credo che la democrazia in se per se non esista. Essa è solo un bilanciamento armato. Io non ti meno perché tu sei quasi forte come me e tu non meni me per la stessa ragione.
Quando atei e credenti saranno alla pari, saremo tutti più corretti, in special modo i religiosi.

bruno gualerzi

@ Roberto V
Non so se ho capito bene il senso della tua risposta… e se io mi sono spiegato bene… ma credo di aver detto più o meno le stesse cose in fatto di ateismo e laicità. Certamente ho una concezione estensiva dell’ateismo, più volte espressa e argomentata (in breve: ‘a-teo’ come sinonimo di a-fideismo, di qualsiasi natura) per cui essere veramente laici significa essere atei nel senso detto… ma so benissimo che laico, umanista, illuminista nella comune accezione non sono certo automaticamente sinonimo di ateismo, e ho commentato tenendo ben conto di ciò.
Però, proprio questa concezione dell’ateismo mi porta ad essere pessimista in quanto forme di fanatismo (implicite nel fideismo) si registrano anche al di fuori delle credenze propriamente religiose… e anzi a me sembrano in aumento proprio, in un certo senso, per ‘riempire il vuoto’ dovuto alla innegabile disaffezione per le pratiche religiose e per le religioni storiche in generale. Da questo punto di vista il caso italiano… certamente particolare per le ragioni che anche tu richiami… non è isolato.
Ma, pessimismo per pessimismo, esprimevo anche la convinzione che l’unico modo per far fronte a questa situazione è quanto viene proposto dal libro in questione.

@ Stefano Grassino
Caro Stefano, se ritenessi la natura umana immodificabile, non mi interesserebbe essere ateo, umanista, illuminista, libero pensatore o quant’altro…. perchè, proprio sulla base di questa tua convinzione (nella quale secondo me non credi davvero nemmeno tu) l’unica alternativa per modificarla sarebbe un ricorso alla violenza. Che come tale non ha mai cambiato, né mai cambierà, veramente niente… ma in ogni caso, a parte questo, in cosa consisterebbe un cambiamento partendo dal presupposto che l’essere umano non merita né fiducia né speranza? Tu ti poni ‘al di sopra’ dell’essere umano (lo dico provocatoriamente, perchè so bene che non è così)?
Caro Stefano, sarà una frase fatta, ma penso che possa sempre valere il gramsciano (e illuministico): “pessimismo dell’intelligenza e ottimismo della volontà”

Stefano Grassino

Bruno, per quanto ami e stimi Gramsci credo che morirò nella convinzione che gli uomini illuminati siano pochi e pochi resteranno sempre. Le grandi masse sono per l’esaltazione, i roghi, le marce in assetto di guerra. Hai presente le grandi adunate, oceaniche del nazismo? Ecco, quello è l’umanità. Poi ci sono i Mozart, i Michelangelo gli Einstein etc. etc. che, seppur fallaci pure loro, hanno una ben altra visione del mondo.
Hai avrai certamente presente il libri “i giocatori delle perle di vetro” di Herann Hesse, vero? Bellissimo testo ma il mondo non può chiudersi a pochi illuminati, purtroppo.
Forse rimane la speranza di una crescita intellettuale ed etica che lasci indietro ciò che in noi, ogni tanto fa nascere la voglia della violenza gratuita, ma io ci credo poco, almeno per i prossimi millenni.

bruno gualerzi

“Hai presente le grandi adunate, oceaniche del nazismo? Ecco, quello è l’umanità. Poi ci sono i Mozart, i Michelangelo gli Einstein etc. et

Che vuoi che ti dica. Fino a quando, invece di venerare come santi i vari Mozart, Einstein ecc., li si ammira per il loro genio, se ne traggono il godimento e l’arricchimento che, a seconda delle capacità ed esigenze di ognuno, sono in grado come nessun altro di dare… ma nello stesso tempo mantenendo la propria autonomia di giudizio, difendendo il proprio diritto ad autodeterminarsi puntando sulle proprie forze senza sperare che altri lo faccia per noi, in sostanza rivendicando la propria inalienabile individualità…
se non si entra in questo ordine di idee si avranno sempre le ‘adunate oceaniche, i roghi, le marce in assetto di guerra’ per usare i tuoi termini, cioè ci saranno sempre uomini anonimi da trasformare in gregge, da indottrinare, da mettere in riga e, se del caso, da mandare al macello.
Benissimo quindi gli ‘uomini illuminati’, c’è da sperare che ne sorgano sempre, ma poi, per quanto riguarda i problemi esistenziali, genialità a parte, dobbiamo sentirci tutti Mozart, Einstein, Michelangelo ecc., perché da questo punto di vista sono come tutti noi. Se non si giunge a questa consapevolezza, le religioni avranno sempre la meglio.
Saluti anarchici (nonviolenti)

Stefano Grassino

Io non adoro nessuno come santo Bruno mio. Dico soltanto che ci sono persone che si fanno fottere meno di altre.
Come disse lo scrittore Gadda “Non tutti hanno la disgrazia di nascere intelligenti” ed è vero che la gran massa è fortunata perché a non capir nulla non si soffre.
Pensaci bene Bruno: si mangia, si beve, si dorme e si fotte (quando capita) si va a messa a farsi raccontare che dopo ci sarà la vita eterna e tutti vissero felici e contenti, con il racconto della fiaba de il milione di posti di lavoro, quando le cose, su questa terra, vanno maluccio.

bruno gualerzi

“(…) si mangia, si beve, si dorme e si fotte (quando capita)…”

Dai, Stefano, qualche volta, negli intervalli, può anche capitare di pensare, cosa ne dici (^_^)?

RobertoV

Grassino
Non condivido la sua sfiducia nel genere umano.
Sono solo pochi decenni che viviamo in una democrazia e che l’istruzione si sta diffondendo, per gran parte della storia una ristretta oligarchia alleata con le religioni ha comandato, utilizzando il terrore e la forza per governare, non permettendo ai cittadini ignoranti di scegliere liberamente. Sono stati governati alimentando le loro paure, di chi governava, di un dio vendicativo, degli altri e dei cambiamenti.

Quello che è vero è che sono poche le persone coraggiose, la maggior parte è opportunista o conformista e teme i cambiamenti. Abbiamo una capacità elevata di adattamento e sopportazione. Così un ristretto gruppo prepotente, violento, aggressivo, organizzato ed armato ha potuto imporsi ad una moltitudine. Lo stesso succede con i fondamentalismi di oggi dove gruppi organizzati ed aggressivi riescono ad ottenere una visibilità ed un potere molto superiori al loro seguito e condizionare gli altri. In Germania si faceva notare come nonostante i non credenti fossero circa 1/3 della popolazione, il più grande gruppo organizzato di non credenti avesse solo 20 mila iscritti.

Nelle dittature non c’è libertà, le manifestazioni oceaniche sono rappresentazioni necessarie al regime, ma non manifestazioni spontanee di popolo e quindi non dicono nulla sul reale sostegno da parte del popolo. Quello stesso popolo che aveva dato il sostegno ad Hitler (ma non a maggioranza) e lo ha seguito fino alla fine (ma con un forte incremento della repressione), in pochi anni si è adattato a vivere in una democrazia senza grossi traumi.
Non è vero che i popoli amano marciare e fare le guerre, ma vi sono portati dai loro governi che hanno l’interesse a farlo e da gruppi aggressivi (vedi la disputa sull’interventismo): dubito che se in una democrazia un popolo potesse votare liberamente voterebbe a maggioranza per una guerra (la decisione di dichiarare la 1° guerra mondiale fu presa dall’imperatore Francesco Giuseppe senza consultare il parlamento). In passato spesso fare il soldato era un modo per fuggire la povertà, la fame e viaggiare.

Un articolo di Le Scienze di qualche mese fa riportava uno studio da cui verrebbe fuori che le tribù primitive erano meno aggressive, cioè la violenza di gruppo sarebbe aumentata con lo stato organizzato, non certo retto da dei democratici.

Giorgio Pozzo

mi pare evidente che se ateo significa laico

Bruno, solo per amor di cronaca, al Congresso UAAR un delegato contestava esattamente questa affermazione. Secondo lui, l’UAAR sta dando troppo peso alla laicità rispetto all’ateismo.

antoniadess

Bruno, sarà ovvio per noi, ma per niente scontato, altrimenti non saremmo qui a discuterne; dici “ateo significa laico, non è detto che laico significhi necessariamente ateo “, sono d’accordo, ma nella stessa presentazioni si scrive ” una convivenza armoniosa tra individui che la pensano in maniera differente”, per l’appunto non l’dea del suprematismo ateo, ma la convivenza pacifica di increduli e credenti

MASSIMO

Una cosa di vantaggio ad essere atei c’è di sicuro, e cioè che nessuno sfrutta la tua ingenuità per ottenere soldi e potere.

parolaio

Come mio suocero elettricista che da giovane lavorò gratis per fare l’impianto alla Casa del Popolo?

parolaio

O come i miei amici di San Casciano che dovevano pianificare le loro ferie per il ‘volontariato’ alla Festa dell’Unità?

parolaio

A proposito, anche le Case del Popolo non pagano l’IMU: hanno gli stssi sgravi della CCAR, insieme alle fondazioni bancarie ed altre organizzazioni non a fini di lucro.

Diocleziano

Cosa ci fa la chiesa assieme a organizzazioni non a fini di lucro?

(Hai fatto due esempi riferiti alla Chiesa Rossa: non valgono) 😎

gmd85

Non che m’interessi difendere le case del popolo… ma veramente vuoi fare il paragone?

serlver

Le case del popolo sono del Comune come le caserme e le scuole ecc.: vuoi forse che il comune paghi una tassa a sé stesso?

Giorgio Pozzo

vuoi forse che il comune paghi una tassa a sé stesso?

Beh, non ci sarebbe nulla di strano, visto che un certo dio ha ammazzato sé stesso… :mrgreen:

Seriamente: dopo il Congresso a Roma sono andato con altri a rendere omaggio alla statua di Giordano Bruno, in piazza Campo de’ Fiori. Non sapevo che fu eretta solamente a fine ‘800, grazie a quel periodo d’oro quando l’Italia appena formata era veramente laica. Per quanto ne so, nessun papa ha mai abbozzato alcun “mea culpa” a nome della CCAR per aver bruciato un libero pensatore a causa delle sue idee. Mentre fotografavo il monumento, due preti mi guardavano: se non fosse stato per l’abbondante carbonara appena ingoiata (e che mi obnubilava un pochino la mente), sarei andato a chieder loro quando si sarebbero decisi a scusarsi.

Frank

Parolaio, hai dimenticato di quella volta che tuo “cuggino” lo hanno invitato a bere in una Casa del Popolo e poi la mattina dopo si è risvegliato senza un rene.

alessandro pendesini

La distinzione operata dalla filosofia classica da Hume in particolare tra ” ciò che è” (is) e “ciò che dovrebbe essere” (ought to ) merita di essere riconsiderata. Paradossalmente , Hume lui stesso pensava che la genesi dell’obbligo morale , delle “virtù artificiali” , si confondeva con la storia naturale delle società umane . Oggi, i fatti della scienza e della riflessione sullo sviluppo delle norme morali si incontrano in biologia evoluzionistica , neuroscienza , psicologia cognitiva , evoluzione culturale e nella storia del pensiero, al punto che sembra legittimo considerarla un’autentica “scienza del normativo” che integra i diversi aspetti del problema in un contesto evolutivo e neuroculturale .
La storia delle filosofie morali può aiutare in questo settore in modo positivo . Come dice Paul Ricoeur , ” una ontologia rimane possibile al giorno d’oggi nella misura in cui le filosofie del passato rimangono aperte a reinterpretazioni e riappropriazioni.” Per lo scienziato rivolto verso le neuroscienze cognitive, una delle riappropriazioni possibile consiste nel considerare tali filosofie come “rappresentazioni” dell’uomo e della società nel corso della storia prodotta nel cervello dei filosofi . Ricercare i loro tratti invarianti, definire la loro complementarità, identificare i limiti della loro variabilità in un modo trans-storico porta non ad una aneddotica ” frenologia delle tesi filosofiche” , ma a una ricerca, che possiamo qualificare come eclettica, dell’autentico ” fondamento naturale ” dell’etica ! La contribuzione dei filosofi e la loro parte di produzione fanno parte, come quella degli scienziati , del mondo della natura come l’evoluzione biologica dei nostri antenati e della storia delle società umane .

P.S. Mi sia concesso sottolineare che la neuroscienza (che molta gente tende a sottovalutare o ignorare !) modifica profondamente, e nei particolari, la percezione che l’individuo umano ha di se stesso, la sua origine, la sua evoluzione, il suo sviluppo sin dal suo concepimento, dalla nascita fino alla morte.

Frank

Papa: Nessun dog…ma only cats.
Segretario: Sanità la finisca.
Papa: Con uno così saranno sul serien only cats per la Chiesa.
Segretario: Santità (emerita) la finisca anche lei per favore

whichgood

Un atteggiamento laico?:
vivere come se dio esistesse ma fregandosene olimpicamente dei suoi dettami e scemenze.
:mrgreen:

Diocleziano

Sarebbe ora che dio dimostrasse di aver interesse al bene dell’umanità.
Secondo la visione paranoide dei credenti parrebbe che finora sia
stato al di là del vetro, divertendosi a guardare l’umanità in affanno.
In attesa del botto finale: bruciarli vivi sganasciandosi dalle risate…

whichgood

Per ora è dimostrato soltanto che ogni dio gratifica i vertici di ogni religione, mettendo a loro disposizione un esercito di schiavi da sfruttare (in ogni senso). Sembra che questi dei siano molto selettivi con le loro “benevolezze”, qualche mente malpensante potrebbe insinuare che si tratti di dei cuciti su misura. Ovviamente non sono gli atei i malpensanti, sobo proprio loro i benpensanti o semplicemente, i pensanti.

Dan Gurney

Nella scheda biografica dell’autore alla fine dell’articolo scrivete fra l’altro che Paul Cliteur è “repubblicano convinto”.
Ma va’???? Ma chi l’avrebbe mai sospettato!!!!!
E io che ero sicuro che fosse un sostenitore della monarchia assoluta! 🙂

Dan Gurney

In altre parole la definizione di repubblicano può avere rilievo per gli Olandesi, ma a noi?

Bruno Rapallo, apostata e ateo

… in relazione alla possibilità di fare acquisti online nello shop del sito UAAR, segnalo alla redazione che già da metà o forse almeno da fine ottobre 2013 dovrebbe essere disponibile la traduzione in italiano del Tomo X della “Storia criminale del Cristianesimo” di Karlheinz Deschner; anche se stranamente sul sito ufficiale dell’editrice Ariele ancora non risulta in vendita, l’ultimo volume di quest’opera monumentale è descritto in sintesi al link che segue:
http://www.euroservizibologna.it/NOVITA%205-2013/ARIELE%20-%20STORIA%20CRIM.%20CRISTIANESIMO%20X%C2%B0.pdf
Volendo completare la mia raccolta in 12 volumi (inclusi anche i due sulla “Politica dei Papi nel XX secolo”), chiedo ai gestori dello shop se valutano che sia possibile già ora o a breve fare l’ordinazione online.

Admin

Per ragioni varie (anche fiscali) su Nessun Dogma vendiamo solo libri e gadget Uaar.

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