La giornalista Siv Kristin Saellmann, volto noto della televisione pubblica norvegese, è stata sollevata dall’incarico di conduttrice del tg dopo le polemiche nate per essere apparsa in video con una piccola croce al collo. Un caso che fa tornare d’attualità la visibilità di simboli religiosi in ambiti pubblici, come quello dell’informazione, che non dovrebbero essere caratterizzati in senso confessionale.
A contestare Saellmann, che conduceva un telegiornale regionale sulla tv di stato NRK (Norsk rikskringkasting), era stata, scrive Repubblica, la comunità islamica locale. Lamentando l’assenza di “neutralità nell’abbigliamento” da parte della donna. La dirigenza della tv, ricevute diverse proteste e applicando il codice di comportamento valido per tutti, l’aveva quindi rimossa da quell’incarico. Come spiega Anders Sarheim, direttore della Saellmann, “c’è una linea di condotta chiara e cioè che i presentatori delle news vestano in modo neutrale; li incoraggiamo a evitare di esibire gioielli con significati politici o religiosi”.
La donna, di fede cristiana, in un’intervista su The Local è detta stupita dal clamore e ha risposto che non era sua intenzione provocare: si trattava semplicemente di un regalo del marito. Non le è piaciuto che “persone estranee abbiano potuto telefonare e dire al mio capo cosa debba o non debba indossare”, tuttavia ha aggiunto: “non voglio che le persone che mi guardano mentre faccio il mio lavoro di conduzione mi considerino in qualche modo di parte, voglio essere il più neutrale possibile”.
Il caso ricorda per certi versi quello di Nadia Eweida, assistente di volo della British Airways che voleva portare un crocifisso sopra la divisa, cui la Cedu ha dato ragione vista la farraginosa regolamentazione della compagnia aerea. Ad ogni buon conto, ancora una volta, la visibilità di simboli religiosi crea divisione. Ma se i musulmani si arrabbiano per il simbolo cristiano mostrato in tv, molti di essi sarebbero contenti di vedere una conduttrice velata. Ed entrambi, musulmani e cristiani, sarebbero in larga parte infastiditi da vedere una conduttrice con il simbolo dell’Human-Etisk Forbund, l’associazione sorella dell’Uaar in Norvegia. Se si vuole salvaguardare l’uguaglianza, se si vuole che la legge valga allo stesso modo per tutti, non c’è alcuna terza via: o non è ammesso per nessuno o è ammesso per tutti. Con tutti i rischi del caso.
La redazione
AGGIORNAMENTO DEL 16/11. Abbiamo modificato il titolo (era Croce ostentata, polemica assicurata) perché era sbagliato e fuorviante: come scrivevamo già nell’articolo, si tratta di una piccola croce, difficilmente considerabile un oggetto da ostentare.
Ma la croce è solo un simbolo cristiano?Spero che li al nord si adeguino quanto prima le bandiere.
Questa si, cretienne, quella che si appende la gente:
http://it.wikipedia.org/wiki/Croce_cristiana
Quanto alle bandiere, il simbolismo a te caro si è perso nel tempo e ognuna, in base a dimensioni e colori richiama a caratteristiche tipiche del paese a cui si riferisce.
Adesso? Solito teatrino?
Ah, prima che tu cominci il tuo show, il problema è l’ostentazione di qualsiasi simbolo e delle caldane che si fanno venire gli integralisti fanatici di ogni estrazione. Questa è la tematica, nel caso ti fosse sfuggita.
in generale la croce è un simbolo antichissimo, addirittura precedente il cristianesimo. L’eventuale origine religiosa delle croci nelle bandiere di quelle croci è andata ormai persa (il verde nella bandiera italiana è forse simbolo dell’ecologia?)
la croce al collo è inequivocabilmente un simbolo identitario religioso, come sarebbe inequivocabile la scelta di portare al collo una falce e martello o una svastica
Dove è morto Gesù?Perchè è morto?
Le ricordo che la bandiera italiana è più vecchia del movimento ecologista.
@ Enrico
Perché ha deciso di creare l’umanità e di inventare il peccato originale.
Poi ha ingravidato una donna per poter nascere e, una volta vivo, morire per sacrificarsi a sé stesso, per salvare l’umanità che aveva creato dal peccato originale che si era inventato.
Un figurone, insomma.
Un vero simbolo d’amore….
@Enrico
Ecchissenestrafrega?
*Stefano
Lo sò per noi umani il cristianesimo è uno scandalo.
*Stefano
Lo sò per noi umani il cristianesimo è uno scandalo.
@Enrico
Per noi sei uno scandalo tu, pensa un po’.
Enrico, nun t’allarga’, mica apparteniamo alla stessa specie.
@Enrico
Scandalo?
Naaah, non tirartela: il Culto di Dagon è cento volte più ‘scandaloso’ (anche se un poco più credibile)…
“Ph’nglui mglw’nafh Cthulhu R’lyeh wgah’nagl fhtagn”
@Msconi
😆
@ Enrico
Pur di piazzarla in qualsiasi posto sei disposto a degradarla da simbolo della tua religione a simbolo laico?
Quindi se ci salto sopra non faccio sacrilegio?
O, come fate di solito, è come vi pare quando vi pare?
No simbolo di amore.
Enrico ti rispondo solo per farti notare che il crocifisso non rappresenta un simbolo d’amore neanche per la chiesa cattolica, ma è il simbolo della morte e resurrezione di Gesù.
Dovresti studiarla meglio la tua fede. Ricorda che siamo atei ma conosciamo bene il cristianesimo.
@ Enrico
Son cipolle
No, simbolo di imposizione. Se fosse un simbolo di amore, non servirebbe imporla con la forza.
@Enrico
Solita litania? Ma che lagna.
Oh beh, i nazi si erano adeguati.
http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Bundesarchiv_Bild_101II-MN-1364-01,_Schlachtschiff_Bismarck,_Indienststellung.jpg
Era anche un simbolo prussiano e con ciò?
@Enrico
Come vedi, i bastoncini incrociati hanno significati diversi, non univoci.
“c’è una linea di condotta chiara e cioè che i presentatori delle news vestano in modo neutrale; li incoraggiamo a evitare di esibire gioielli con significati politici o religiosi”
Mi pare di capire che siamo di fronte ad un regolamento, chiaro e accettato al momento dell’assunzione, al di là del caso specifico, se uno viola il regolamento e giusto che ne paghi le logiche conseguenze. E’ una questione di responsabilità, le proprie azioni comportano conseguenze, perché mettersi a piangere se si sa a cosa si va incontro?
Vero, non fa una piega. Ma temo che il regolamento sia un tantino eccessivo, almeno in questo singolo caso.
@gmd85
Io invece mi permetto di “temere” qualcos’altro:
vale a dire di chiedermi se l’applicazione del regolamento
sarebbe stata altrettanto severa se la persona in questione
fosse stata di fede musulmana come pure il suo simbolo.
@Laverdure
Timore fondato anche il tuo 🙁
Mi sembra che ci sia una grossa differenza fra esporre un piccolo segno di appartenenza religiosa nel vestiario, e esporre un simbolo unico in posizione di preminanza negli uffici pubblici, tipo il crocifisso nelle scuole e nei tribunali italiani.
Nel primo caso si manifesta la propria personalità in un modo non troppo appariscente, nel secondo caso si dice agli appartenenti di altri orientamenti spirituali: guarda il mio simbolo è appeso in alto a fianco della bandiera dello stato perché io appartengo alla religione di stato mentre tu no, tu noooo, il tuo simbolo non lo puoi proprio appendere, sei un ospite.
Sono due casi molto diversi … se si fosse messa al collo una croce di 10 cm si sarebbe potuto anche dire che lo faceva per provocare, ma chi si mette al collo, sulla cravatta, … un simbolo discreto, piccolo, poco appariscente non deve essere subito preso per un provocatore.
Le provocazioni e gli abusi veri sono altri …
Mi sa che si sta passando da un estremo all’altro. A vedere la foto la croce è così piccola che ho l’impressione che la giornalista non abbia minimamente pensato che poteva dare fastidio. Quella catenina non OSTENTA una croce, la mostra appena. Secondo me il diritto leso qui è quello di vestirsi come si pare, fermo restante che la tv ha un regolamento da rispettare che impone di non ostentare simboli politici o religiosi di sorta e considerata la mia premessa che la croce lì non è ostentata.
In questa notizia secondo me andava sottolineato invece che per non dare adito a un benchè minimo dubbio sulla neutralità si ascoltino anche proteste che dovrebbero far ridere.
Comunque penso che allo stesso modo la tv avrebbe ascoltato rimostranze verso qualsiasi altra religione, non penso si possa assimilare la situazione norvegese allo sbando del Regno Unito preda del multiculturalismo che di fatto sta diventando un grimandello per scardinare la laicità dello stato, lì si.
Concordo pienamente con gli ultimi due commenti (Beatrice 14:25 e Gianluca 15:00).
Ci sono due fattori di cui tener conto: la differenza tra apporre il singolo in un luogo o sulla persona (anche nell’esercizio di funzioni pubbliche) e la differenza fra tenere con discrezione e ostentare.
Secondo me, razionalità vuole che il simbolo personale non ostentato, di qualunque appartenenza non penlmente illecita, sia assolutamente da accettarsi.
Inoltre: il caso della hostess è parzialmente differente: in quel caso il lavoro comportava l’obbligo di una divisa, quindi di precisissime prescrizioni sul vestirsi, e quindi è legittimo che la compagnia potesse entrare nel merito degli accessori; diverso è il generico dovere di eleganza di una giornalista, che comporta discrezionalità sulla scelta degli accessori, senza il rischio che l’utenza colleghi il simbolo alla società per cui la persona lavora.
E.C.: “apporre il simbolo”, non “apporre il singolo”!
Ti devo dar ragione, me lo impone la ragione ( 😆 )
Sinceramente son contento che se ne sia lamentata la comunità islamica e non gli atei e spero che non si associno a questa interpretazione rigida della norma.
Non sono tanto d’accordo, per me c’è differenza tra ostentazione e semplice esposizione di un piccolo gioiello. Se ben ricordo in francia c’è un limite dimensionale. Una cosa è esporre un crocifisso in luogo pubblico, una cosa è indossare un piccolo gioiello. Si dirà ma è regolamento, vero, ma non credo che un regolamento possa imporre il vestiario a meno di esigenze tecniche.
Poi se il gioiello è quello mostrato nella foto, siceramente da ateo non mi fa né caldo né freddo, da uomo anzi dico che le sta pure bene. Cerchierei di essere più morbido sul vestiario. Se i musulmani si vogliono mettere una collana con la mezzaluna in Tv lo facciano. Quella croce equivale più o meno a una spilla dell’AVIS di cui si potrebbero lamentare i Testimoni di Geova per dire e semprerebbe che quel regolamento vieti anche le spille AVIS.
Anche a me la rimozione dall’incarico sembra eccessiva, da quanto ho capito non sembra una fanatica che vuole ostentare. Forse era meglio prima richiamarla, e poi valutare il da farsi. Ma si sa, quando protestano gli islamici…
è uno scherzo questo articolo vero?
trasecolo!
Vi lamentate e giustamente di quanti si son messi di traverso per impedire l’affissione del famoso manifesto con il Dio senza la D e concedete un certo credito a costoro che, in una logica sconcertantemente e ripugnantemente totalitaria, hanno sollevato dall’incarico (e poi? licenziata magari ??? ma che bella cosa sarebbe!!!) una giornalista, rea di portare AL SUO COLLO una catenina – peraltro sottile – con appeso ciondolo-crocifisso???????
Da brava credente la nostra Engy mette i cavoli a merenda.
Ottimo il cavolo, soprattutto al mattino, soprattutto quando si soffre di stipsi.
Anche a merenda non è poi male, magari con una spruzzatina di aceto balsamico. 🙂
@E.ng.y
Personalmente, non sono d’accordo con la decisione dell’emittente. Se la Ewadi andava a incidere sull’aspetto della divisa (e anche li si può discutere) la Saellman, no. E, comunque, impedire di portare un simbolo religioso è un eccesso pari a quello di volerlo imporre nei luoghi pubblici.
Toh, non te l’aspettavi, vero?
P.S. La campagna è una campagna. Non un simbolo religioso.
invece me l’aspettavo, giuro. 🙂
(oggi è uno di quei giorni in cui sono ancor più buona di sempre …)
E’ un regolamento e come tale è subordinato a un’assemblea di pareri.
Se alla giornalista non sta bene ha due scelte, fare in modo che venga cambiato o tirarsi fuori dall’attività di video-giornalista.
E pure chi critica quel regolamento, si dia una mossa e invece che irritarsi come un bambino che ha un unico punto di vista, se proprio lo ritiene ingiusto si organizzi un’assemblea di maggioranza democratica affine, e eviti la banale, prepotente visione infantile del “mi piace = lo voglio”.
”… ha risposto che non era sua intenzione provocare:
si trattava semplicemente di un regalo del marito…”
E se il marito le avesse regalato una svastichetta con rubini? 😎
So che la tua era una battuta, comunque la questione è interessante per cui provo a darti una risposta di tipo tecnico: l’esposizione della svastichetta in TV, se avvenisse in Italia, sarebbe perseguibile come reato in base all’articolo 2, comma 1, del decreto legge 26 aprile 1993, n. 122.
In Norvegia occorre verificare se esiste una norma analoga che punisca l’esposizione di simboli nazisti.
Occorre osservare che, in relazione alla formulazione della norma italiana, il giudice dovrebbe verificare se ci si trova nell’ipotesi del “compiere manifestazioni” e “ostentare”, però credo che nel caso del nazismo anche un gioiello di piccole dimensioni sarebbe considerato dal giudice come “ostentazione”, in ragione della gravità dei crimini che richiama.
E se a portare la svastichetta con rubini fosse
un dravidico devoto italianizzato?
Glielo si può proibire?
Vecchio problema… mai risolto. Ma purtroppo temo che glielo si proibirebbe. E in più sarebbe perseguitato dagli omofobici per via dei rubini.
@Diocleziano
E se la svastichetta avesse le punte rivolte in senso antiorario,all’opposto di quella nazista ?
(Quanti conoscono questo dettaglio ?).
A Seul ho visto diversi edifici sormontati da una svastica
antioraria luminosa :erano semplicemente templi buddisti,
della cui religione tale svastica e’ un simbolo.
Vogliamo opporci al buddismo ?
Laverdure
Conosco la variante: credo che per le varie religioni orientali non faccia differenza, mentre è il nazismo che la ha adottata volta a destra.
Stiamo andando fuori strada:
1) il condolo in questione non era indossato sopra una divisa, chiaro segno di volerlo ostentare mettendolo in rilevanza come segno distintivo rispetto a tutti altri non portano nulla, all’averlo al collo.
2) la croce è cosi piccola che lo zelante telespettatore istamista di deve essere messo con la lente d’ingrandimento appiccicato allo scermo del televisore per riuscire a vederla sulla pelle della giornalista
3) siamo sicuri che se avesse ostentato una bella mezzaluna la televisione si sarebbe schierata contro la giornalista e a favore dei fondamentalisti cristiani?
Io in questa vicenda invece ci vedo tutto il pericolo multiculturalistico in cui sta degenerando il nord europa per cui qualsiasi alito proveniente dalle più estremiste falangi integraliste di qualsiasi minoranza viene accolto per paura di sembrare razzisti, non di discriminare, perché in questo caso la discriminazione viene fatto quanto la mia libertà viene limitata a causa delle lamentele di una minoranza di estermisti.
@serlver
Sfondi una porta aperta.
Del resto il problema non e’ certo limitato al “multiculturalismo “,
speciamente in casa nostra.
Se leggi la stampa straniera troverai che, se da un lato gli articolisti sono concordi da sempre nei loro giudizi tutt’altro che benevoli verso le doti politiche del Cavaliere,dall’altro concordano nel ritenere senza precedenti ( e probabilmente senza motivazioni edificanti )l’accanimento decennale della magistratura contro il personaggio.
Secondo me si è trattato di un atto di leggerezza: non credo che la donna volesse provocare. Avrebbe dovuto ricevere una lettera di richiamo e -al più- chiedere scusa. Licenziata mi pare troppo, a meno che non ci sia stato altro dietro.
Questa volta si è andati veramente dalla parte opposta.
credo sia stata tolta dalla conduzione, non licenziata
Chissà cosa avrebbero fatto allora a questo gentleman qui…
Mi vien da pensare che più sono str… più se lo mettono grosso!
Così tanto per avere più punti… si sapesse mai…
La Rai ci ha mostrato Fabio Fazio sul Cervino, e la grande croce metallica sul monte.
Ma si, buttiamo giù le croci, distruggiamo tutte le chiesa e i simboli cristiani ! Poi, quando l’Italia sarà un deserto tapezzato dai vostri orribili manifesti e i turisti scapperanno, verremo tutti a mangiare a casa tua.
@ giuseppe
Nessuno vuole buttare via croci o distruggere chiese.
Ogni cosa deve stare al suo posto.
Non in quello di tutti.
Non è difficile da capire….
Mi verrebbe voglia di risponderti: “ma si buttiamo giù Giuseppe da una montagna” ma siccome sono contro la pena di morte non lo dico. Però la tentazione, ti assicuro, la fai venire…………
@ giuseppe
Una volta Roma e il resto d’italia era piena di templi e simboli pagani, non mi pare che voi mitici catto avete lasciato tanto di quelli in piedi, quindi calmino.
Abbattere le chiese?. Neanche per sogno!. Dovrebbero diventare musei, visto l’affluenza e siccome sono tante ma tante, si potrebbe fare cose più utili come teatri, sale da concerto, sale conferenze, ecc
giuseppe
Pidocchietto, state GIÀ mangiando in casa nostra…
_____________________________________________________
Stefano Grassino
Se mi dici dove trovarlo, ghe pensi mì…
× giuseppe
Esponiamo i simboli spirituali nei posti giusti e non mescoliamoli con i simboli di autorità pubblica, perché tutti i cittadini si sentano cittadini uguali.
Andare a contestare un piccolo ciondolo mi sembra francamente un’esagerazione.
Noto adesso che il titolo di questa pagina dice “ostentata”, ma non mi sembra che questo si possa definire “ostentazione”.
@Beatrice
Hai ragione, abbiamo modificato il titolo.
@ giuseppe
beh, le croci piazzate sugli obelischi egizi, sui cocuzzoli di montagna e su qualsiasi altro tempio pagano si, andrebbero tirate giù a cannonate.
No, le chiese non bisogna demolirle, ho rispetto verso l’arte e la fatica dei vari Mantegna, Giotto, Michelangelo, Della Porta, Borromini e vari altri che le hanno costruite ed abbellite. Andrebbero requisite al vaticano e donate allo Stato Italiano, affinché le trasformi in musei e biblioteche.
Quanto alla giornalista, credo che la reazione dell’emittente sia stata abbastanza esagerata. La croce era minuscola, se proprio volevano essere imparziali e totalmente a difesa della laicità avrebbero dovuto limitarsi ad un richiamo. Mi inquieta non poco notare che hanno preso provvedimenti rapidi e radicali in seguito ad una segnalazione proveniente da ambiente islamico… quasi avessero avuto timore di una possibile reazione dei cittadini musulmani. E non posso fare a meno di chiedermi: se la segnalazione fosse partita da un buddista, da un ebreo o da un ateo come avrebbero agito?
Papa: Seguendo me la haber lecenziata porquè assomilia ad Antonella Clerici.
Segretario: Santità!!!
Ma il Segretario sa dire solo “santità” ?
Che sei ottusa lo hai dimostrato a sufficienza ma come si può dimostrare ad un’ottusa che è ottusa?
Smettila di interessarti ai miei commenti e così eviti di fare domande stupide.
Frank
glielo si dimostra dicendole: “Oimè, quanto somiglia al tuo costume il mio”!
ciao passerotto!
Engy, la tecnica di tentare ridicolizzare l’opinione del prossimo è tipica delle persone mediocri che non potendo ribattere ad una giusta critica rivoltagli, tentano di attaccare la persona e non le sue argomentazioni nel tentativo ridicolo di poterla farla apparire al loro stesso livello. Ma i miei sono fatti non chiacchere come le tue, il commento che hai fatto alla mia battuta (che poi ti possa piacere o no è un altro discorso) dimostra che non hai capito qualcosa che anche una persona subnormale capirebbe. Io ti avevo detto di non interessarti ai miei commenti per evitare di fare brutte figure ma vedo che non sei in grado di capire neanche questo.
Frank, I love you (e lovvo pure tuo cugino) 🙂
Sì, sono mediocre e subnormale, e me ne vanto.
E sono una cazzara pure, caro Frank!
Ridi ogni tanto se ti riesce!
😆
Ma guarda che io mi diverto molto a vedere persone come te, che quando vengono colte in castagna, poi vorrebbero solo fare capire che stavano solo scherzando.
Diocleziano scrive:
venerdì 15 novembre 2013 alle 17:07
”… ha risposto che non era sua intenzione provocare:
si trattava semplicemente di un regalo del marito…”
E se il marito le avesse regalato una svastichetta con rubini? 😎
Pur di andare contro un simbolo cristiano, sorvolate e fate stupida ironia su quanto, in linea con in vostri principi, dovreste combattere. Non c’é nulla da commentare se non lo schifo di questo ennesimo inchinarsi all’islam. Poi non rompete la p..le con le persecuzioni contro gli atei.
@ giuseppe
http://www.uaar.it/news/2010/10/23/frattini-sull-osservatore-romano-ateismo-minaccia-societa-alleanza-monoteista/
e anche
Secondo quanto riporta il sito del Times,
Blair ha anzi proposto che le due più diffuse religioni del pianeta si uniscano per combattere due minacce convergenti: quella dei fondamentalisti religiosi e quella rappresentata dai laicisti
@Stefano
“Blair ha anzi proposto…”
Che c’e’ da stupirsi ?
Mi meraviglio che qualche politicante nostrano non abbia ancora proposto di
chiedere la collaborazione di mafia e camorra per combattere la criminalita.
Il prode Napolitano,appartenente ad una generazione di indomiti resistenti antifascisti,non ha forse deciso che il modo migliore di affrontare il terrorismo mafioso fosse quello di fare concessioni ai mammasantissima ?
O forse credete che nelle “trattative”si sia appellato alla loro fede cristiana ?
@peppino
Ferma restando la mia non condivisione della linea decisionale dell’emittente, il tuo lagnarti è ridicolo. Stefano ti ha risposto più che esaurientemente.
giuseppe
Sei sempre il solito pidocchietto lamentoso,
leggi quello che scrivono i grandi e imparerai.
John ha capito subito che era ironico, tu no.
Che tu potessi arrivare al secondo livello
del messaggio, e cioè che la frase della donna
è viziata da un bias di giudizio, era pretendere troppo?
Leggi lentamente: i tuoi neuroni non saranno colti di sorpresa!
Comunque sia, dobbiamo stare attenti a non essere troppo dogmatici per quanto riguarda la laicità. Un piccolo crocifisso (fatto personale) puo anche passare inosservato e guarda caso non è stato fatto notare dall’associazione umanista che in Norvegia conta 80.000 soci ma dai mussulmani.
Lungi da me dar ragione al povero Giuseppe ma in effetti il mondo mussulmano ultimamente, almeno per i miei gusti, sta alzando troppo la voce e sarebbe ora che qualcuno gli abbassasse la cresta.
Se non altro perché in troppi, invece di capire che è solo la laicizzazione dell’Europa a tenere a bada i fondamentalismi religiosi, ci sono troppe persone che si attaccano al cristianesimo come baluardo contro l’intransigenza degli islamici. E’ vero che questo fenomeno è particolarmente fastidioso in Italia (patria del vaticano) ma è vero che anche all’estero vedo segnali che non mi piaccioni.
Ma guarda un po’, prima fioriscono da tutte le parti le leggi “contro l’ostentazione dei simboli religiosi”, fintamente laiche ma in realtà concepite apposta solo per vietare il velo islamico, e a parole sono tutti contenti… poi scoppiano gli scandali e le polemiche solo quando qualcuno si accorge che le stesse identiche leggi, per coerenza, qualche volta possono colpire anche i simboli cristiani.
Allora salta su (e non parlo di questo forum, eh, parlo delle reazioni mediatiche generali) una torma di pseudointellettuali fintamente laicisti, fintamente progressisti, fintamente femministe, fintamente libertari, che si sbracciano a indignarsi contro questa intollerabile intrusione nei diritti fondamentali della persona, e addirittura a cavilllare sull’idea che “ci una bella differenza tra un velo islamico e un a crocettina al collo”…
Quanto ci godo a vedere le loro patetiche arrampicate sugli specchi!
Ah, aggiungo: quelli che ancora non hanno capito la differenza tra un crocifisso al collo di una persona e un crocifisso appeso alla parete di un luogo istituzionale pubblico, sono ANCORA più in malafede dei precedenti. E vedo che anche qui continuano a insistere…
Lisa
Beh, ma c’è una bella differenza tra crocettina al collo e velo islamico!
La crocettina è un ciondolo, chi ce l’ha lo mette se e quando vuole, per evidenziare e abbellire una parte del corpo, la scollatura.
Il velo è fatto per coprire, non è una scelta dell’umore del giorno, e ha lo scopo esattamente contrario a quello di evidenziare e abbellire una parte del corpo, i capelli, ossia di nasconderli perché potenzialmente veicoli di immoralità!
Il velo non è una scelta individuale, è una divisa: se lo fosse, non lo si indosserebbe tutti i giorni. Se la giornalista avesse indossato un rosario o fosse arrivata con la cenere in testa in quaresima, il simbolismo cristiano sarebbe stato innegabile. La crocetta di rubini è un oggettino in confronto al velo, non ne ha la valenza politica. Fossi in lei, una volta andrei in tv anche con il velo in testa. Se vogliono fare a quello che ha il simbolo più lungo, li si può anche accontentare, e niente ci vieta di mettere il foulard… Sei islamica? No, ma ho la cervicale.
😆
@ Paniscus
“Ma se i musulmani si arrabbiano per il simbolo cristiano ostentato in tv, molti di essi sarebbero contenti di vedere una conduttrice velata. Ed entrambi, musulmani e cristiani, sarebbero in larga parte infastiditi da vedere una conduttrice con il simbolo dell’Human-Etisk Forbund, l’associazione sorella dell’Uaar in Norvegia.”
Invece di fare della facile ironia (tra l’altro non dire che non ti riferisci a questo sito) comprendi o no che il problema sta tutto nella frase su esposta della redazione alla quale, se permetti, faccio seguire le parole di Gaetano Salvemini:
“La realtà è che quando un clericale usa la parola libertà intende la libertà dei soli clericali (chiamata libertà della chiesa) e non le libertà di tutti. Domandano le libertà a noi laicisti in nome dei principi nostri, e negano le libertà altrui in nome dei principi loro”.
Invece di fare della facile ironia (tra l’altro non dire che non ti riferisci a questo sito)
E per quale motivo non dovrei dirlo, scusa?
Pretendi di sapere meglio di me a cosa mi riferisco?
Non posso aver letto articoli e commenti che stanno girando in rete da diversi giorni, e avere in mente quelli?
Quanto al fatto che siano stati dei musulmani a muoversi, non mi stupisce affatto e non ci trovo assolutamente nulla di male, visto che da decenni sono sempre stati esclusivamente loro ad essere stressati per come si vestono, e si sono beccati una serie di leggi e di regolamenti che erano ispirati alla “laicità” solo a parole, ma che in realtà erano chiaramente stati ideati apposta solo per colpire loro . Se finalmente hanno trovato un appiglio per rivendicare la parità di trattamento anche per le altre religioni, io (da laica, che sono favorevole a che tutte le religioni siano trattate allo stesso modo), non riesco veramente a trovarci nulla di sconveniente.
Per quanto riguarda la frase di Salvemini, che appunto condivido anch’io: non pensi che in un caso del genere possa applicarsi, pari pari, anche a certi “laicisti” poco coerenti?
Ossia, a quelli che sono bravissimi a invocare la laicità quando si tratta di colpire dei simboli (religiosi) o degli stili di vita (di origine religiosa) che loro percepiscono come estranei, bizzarri, alieni e poco familiari… ma che poi sono prontissimi a tornare sui propri passi e a correggere il tiro quando viene toccato un qualcosa, di origine altrettanto religiosa, ma più familiare e più vicino a noi, che non percepiscono nemmeno più come problematico solo perché in fondo “ci sono abituati”?
Insomma, da un vero sostenitore della laicità, l’idea che il foulard sulla testa non vada bene perché perché “è roba da gente strana e sconosciuta piovuta da chissà quale paese selvaggio e arretrato”, mentre la catenina con la croce va bene perché “da noi si è sempre usata, e ora che ci penso la porta anche mia sorella”, mi delude un po’…
saluti
L.
Innanzitutto io ho fatto un discorso che riguardava tutte le religioni nei nostri confronti (parlo chiaramente di noi atei) e tra tutti e tre i grandi monoteismi metto in evidenza l’Islam, anche se a te non piace.
Lo faccio perché mi sono rotto le scatole di gente che si permette di uccidere per una critica, mia cara, non te lo scordare e lancia una fatwa come fosse una sciocchezzuola tra amici.
Consapevole che la chiesa cattolica guarda all’Islam con invidia, è pur vero che una barzelletta su Gesù lascia il tempo che trova, una su Maometto rischia, come minimo, il morto per strada.
Se la differenza ti sembra poco….allora beata te, cara mia. E per il velo io posso anche accettarlo (tecnicamente è lecito) ma stai tranquilla che per loro è un segno di sottomissione della donna al maschio. A meno che tu non sia una donna che ama quel mondo……………
Stefano: tu sei assolutamente sicuro di sapere meglio di una donna musulmana che cosa significhi il velo per lei? Francamente a me pare un po’ presuntuoso, eh…
Come noi non accettiamo che i cattolici vengano a predicarci di sapere meglio di me per quale motivo io assuma certe posizioni o no (ad esempio, tutto l’insostenibile pippone sulla storia che “chi convive senza matrimonio lo fa solo perché è un irresponsabile che non vuole impegni seri”, e amenità del genere) , così allo stesso modo non penso che sia corretto pretendere di entrare nelle motivazioni interiori degli altri, tutto lì.
L.
Facendo l’esempio del velo delle suore così non si parla di islamici, credo che sia evidente a tutti la differenza tra la collana della signora e il velo che portano le suore, il dato è oggettivo sono le dimensioni. Non ci vedrei nulla di male in una giornalista velata, ma comunque un velo è più evidente di un monile. Il paragone oppurtuno sarebbe tra una collana con la mezza luna.
Io dico che queste regole sull’abbigliamento vanno viste in modo elastico, se l’idea è evitare l’ostentazione chiaramente una collanina con qualsiasi simbolo annesso non lo è.
ERRATA
Il paragone oppurtuno sarebbe con una collana con la mezza luna.
Secondo me c’è un enorme equivoco di immaginazione su che cosa voglia dire “ostentazione”. Non mi pare che la volontà di ostentazione ideologica si debba necessariamente misurare da quanto è grosso l’oggetto incriminato (per cui il velo è ostentazione perché è esteso e molto visibile, mentre la croce al collo non è ostentazione perché è piccola).
A me risulta che, nella dottrina dell’islam, il velo sia considerato un precetto religioso riguardante esclusivamente il comportamento della persona, ma non esiste assolutamente nessuna implicazione di “far vedere agli altri che sei musulmana”. Non lo confonterei con il portare la croce al collo per un cristiano, quanto con altri obblighi religiosi che si possono tranquillamente assolvere a titolo privato, tipo i sacramenti: un cattolico osservante è tenuto a confessarsi, ma non esiste nessun comandamento che dice che ci si debba confessare all’aperto in luoghi pubblici così tutti vedono che ti sei confessato. La donna musulmana credente, per quanto ne so, porta il velo perché lo ritiene un precetto religioso per sé, non un atto pubblicitario per far vedere agli altri se è musulmana o no…
Nel cristianesimo, non esiste alcun precetto religioso che obbliga i fedeli a portare la croce al collo, chi vuole portarsi dietro una croce perché gli piace farlo potrebbe benissimo tenerla anche chiusa in borsa… per cui, paradossalmente sarebbe più facile interpretare questa come volontà di ostentazione agli altri della propria appartenenza.
In ogni caso, la mia opinione l’ho sempre espressa da tempo, e non è cambiata: secondo me ognuno dovrebbe essere lasciato libero di portare addosso quello che vuole, a meno che non si tratti di oggetti illegali, pericolosi, riconducibili ad apologie di reati o roba del genere, o che non violino delle specifiche normative di sicurezza o di divisa professionale. Ma se si deve decidere se “i simboli religiosi” debbano essere resi illegittimi o no, francamente non vedo proprio perché fare differenza tra quelli musulmani e quelli cristiani. Sul serio, la cosa mi sembra davvero ipocrita, e non posso farci niente…
Per l’ostentazione purtroppo le dimensioni contano, altrimenti non si ostenta un bel nulla, è insito nel significato. Poi non ho capito sta fissa per gli islamici. Io parlo del velo delle suore, il cui scopo è identico a quello islamico, ostentare l’appartenenza.
Un monile non fa questo almeno che non sia un crocione da 1 kg, a prescindere dal simbolo che ci si attacca, nè ho visti in giro con il $, la stella a 6 punte e mezza luna.
La regola esiste ma va applicata in maniera elastica distinguendo tra ostentazione e semplice accessorio.
Poi veramente quella croce nella foto è minuscola, non capisco come si potrebbe pensare che la signora abbia voluto ostentare qualcosa, ne sono piene le gioiellerie di monili simili.
@ Francesco S.
Sgombriamo subito il campo da dubbi: il provvedimento è esagerato, sarebbe bastato un richiamo.
Non credo proprio che la croce in questione consentisse ostentazioni.
Tuttavia il regolamento dell’emittente è chiaro: niente simboli religiosi o politici. Se non ti sta bene cambi lavoro o non ci vai a lavorare.
Se tu ritieni di dover portare monili per testimoniare qualcosa lo puoi fare quando non agisci in nome e per conto di un’entità che non vuole testimonianze di quel tipo. Prima di andare in onda ti levi il monile e poi ricominci a testimoniare quando hai finito.
Altra cosa è l’ipocrisia di aderenti a religioni che usano norme a loro vantaggio senza sognarsi di proporle nei loro contesti culturali.
Ma che le religioni (almeno le tre monoteiste) siano fatte così non è una novità.
Stefano Grassino scrive:
venerdì 15 novembre 2013 alle 19:14
Mi verrebbe voglia di risponderti: “ma si buttiamo giù Giuseppe da una montagna” ma siccome sono contro la pena di morte non lo dico. Però la tentazione, ti assicuro, la fai venire…………
Ti assicuro che la tentazione é reciproca. Anzi, parlando di tentazioni ti farei di peggio. Ma siccome perdono cerco di superarle.
bardhi scrive:
venerdì 15 novembre 2013 alle 20:05
@ giuseppe
Una volta Roma e il resto d’italia era piena di templi e simboli pagani, non mi pare che voi mitici catto avete lasciato tanto di quelli in piedi, quindi calmino.
Troppo comodo scomodare storie vecchie di secoli per giustificare quello che al presente non é giustificabile. Lasciando da parte il fatto che il simbolo della croce sia Cristiano, mi chiedo come si possa, in nome della laicità e del libero pensiero, giustificare un licenziamento per una catenina al collo. La verità é che i pregiudizi fanno perdere il buon senso. Comunque, siete voi che dovete temere di più dall’arroganza crescente dei musulmani in Europa, almeno in ordine di tempo. Quindi, c
@peppino
Come fai tu quando blateri dei regimi “atei”, no?
Grazie di avercene messo a parte.
Nessuno sta giustificando licenziamenti.
Finché tu e i tuoi capoccioni non capirete che le religioni non devono avere privilegi e devono stare tutte sullo stesso piano, i problemi saranno tutti vostri. Noi ne siamo già consapevoli e agiamo di conseguenza. Complimenti per il solito spessore.
Giuseppe, ho un idea: fatti legare su di una croce (non c’è bisogno dei chiodi, ci mancherebbe) sulla cima di una montagna a 3.000 metri a Dicembre, nudo e con uno straccio come aveva Gesù.
Non pensi sarebbe glorificante per te, rivivere il sacrificio del profeta?
@ giuseppe
Se risponderete a questo messaggio avrete fortuna, altrimenti male vi coglierà.
Giuseppe è un amante delle catene di S. Antonio, in primis di quella della sua fede….
“mi chiedo come si possa, in nome della laicità e del libero pensiero, giustificare un licenziamento per una catenina al collo”
Ci vorrebbe qualcuno che sa il norvegese, ma i titoli in inglese, es. BBC, scrivono “newsreader banned FROM wearing cross”, e non “banned FOR wearing cross”. Ossia le è stato richiesto di non indossarla, non di lavorare per averla indossata. Nessuno è stato licenziato.
Qualcuno ha usato anche la dinamite per distruggere chiese e croci ma dopo 90 anni quel partito non esiste più (PCUS) mentre la chiesa vittima esiste ancora.
@ Enrico
Quindi?
Se qualcuno ha distrutto statue buddiste e il buddismo esiste ancora vuol dire che?
Il che c’entra come il sale sul gelato.
No il fatto è che la vostra smania distruttrice non porta a nulla.
@ Enrico
La nostra che????
@Enrico
E io che pensavo fossero i tuoi sproloqui.
Chi invita gli altri al suicidio oppure auspica la distruzione degli altrui simboli?
@Enrico
Noi, no. Chiediamo libertà di scelta. Libertà di restare attaccati alle macchine a vita o di rifiutare qualsiasi trattamento e di disporre della propria vita come meglio si crede, indipendentemente dai voleri altrui. E non chiediamo alcuna distruzione Chiediamo che non ci siano imposizioni.
Ignorante e disonesto che non sei altro.
@ giuseppe
“Troppo comodo scomodare storie vecchie di secoli per giustificare quello che al presente non é giustificabile.” Certo quando ti fa comodo a te le storie sono vecchie di secoli, penso che se ci sarà un altra religione a sostituire la vostra, storie vecchie di secoli o non, faranno la stessa cosa che voi avete fare agli altri, se visiti Istanbul troverai dei bei esempi.
Non ho giustificato il licenziamento, non mi sono proprio espresso.
@ giuseppe
Bene, finalmente ti sei reso conto anche tu che quella delle radici cristiane è una balla…
…Stavo continuando. Quindi, cavoli vostri.
Brrrrrrrrrrrrrrrrrrrr…..mi trema perfino la camicia!!!!!!!
Ma questi musulmani ignoranti lo sanno che secondo il loro credo Gesù era un profeta anche per l’Islam? E poi, quante storie per una collanina invisibile. In Norvegia, poi! La culla della cultura musulmana… Ma perché l’uomo è così beota?
Sì, ma per loro non è morto in croce: s’è dato alla macchia!
Scusate,
ho trovato un articolo della stampa norvegese e ho provato a darlo in pasto a google traduttore, la traduzione non è una meraviglia, ma il senso è assolutamente diverso da quello veicolato dai giornalisti italiani e ripreso dal sito uaar. La giornalista non è stata rimossa.
“Giornalista Siv Kristin Sællmann ha ricevuto richieste da NRK a non presentarsi con una croce in tv , ha riferito il giornale il nostro paese oggi . La reazione è arrivata dopo alcuni spettatori avevano chiamato e lamentato di utilizzo inferiore . Sællmann è giornalista in norvegese costa sud .”
originale:
http://www.tv2.no/nyheter/innenriks/stoppet-programlederkors-etter-seerklager-4150160.html
@ Sandra
Grazie. La cosa assume un altro aspetto…
in effetti il licenziamento in tronco mi sembrava veramente insostenibile per un paese come la norvegia.
comunque, nel caso degli islamici offesi, mi sembra un po’ come il classico bue che dà del cornuto all’asino e poi la croce, oggi (senza l’omino), ha perso qualcosa della sua carica simbolica, essendo diventata soprattutto un ciondolo di moda, che persino a me è capitato d’indossare.
allo stato delle cose, la rilevanza simbolica del burqa è tutt’altro affare…
ciò detto un ente pubblico o a rilevanza pubblica fa benissimo a richiedere la neutralità, almeno per quanto riguarda i simboli, a chi lavora per lui…
Dunque non è stata licenziata! Questa notizia arriva dopo un centinaio di commenti!
Personalmente non volevo credere a una notizia così assurda tanto che volevo esprimere i miei dubbi sulla sua veridicità – dubbi che vedo così confermati, e me ne rallegro.
Santa Madonna, io non sono credente ma a me una crocetta appesa a una collanina non dà proprio nessun fastidio. Qui ormai stiamo arrivando all’assurdo. Pochissimi i commentatori che hanno preso nettamente le distanze da quanto inizialmente comunicato (Engy, Stefano, Paniscus, alle e forse ancora qualcuno).
Ma è allucinante, come pure non fare più il presepio a Natale (e ripeto: sono agnostico, anticlericale).
Di questo passo arriveremo presto a una legge sul reato di islamofobia. Vedremo poi i commenti, magari si glisserà perché si rischia grosso, non solo un licenziamento.
Sveglia, vogliamo esprimere i nostri pensieri e sentimenti, e se qualcuno si offende affari suoi! Salman Rushdie ha detto giustamente che si deve avere il diritto di offendere qualcuno (del resto un offeso c’è sempre). Non posso dare del ladro a qualcuno se non lo è, ma dirgli che mi sta antipatico potrò, o no? Forse lo vieta il galateo, ma non (ancora) il codice penale.
In effetti mi sembrava strano che sui giornali tedeschi ed austriaci non ne trovassi traccia, neanche sul giornale di centro-destra Kronen Zeitung. Evidentemente erano gli italiani che volevano inventarsi il caso pretestuoso: non perdono occasioni per lamentarsi di discriminazioni per i cristiani, anche Repubblica, e per cercare di denigrare le nazioni del nord Europa.
Dalla Norvegia invece arriva l’annuncio del governo di una legge per limitare la circoncisione che ha già messo sul piede di guerra la comunità ebraica.
Alla fine di tutta quasta discussione, resta per me chiaro un punto: le religioni si azzannano tra loro tranne unirsi quando si presenta il “nemico ateo”.
Ricordate le parole del “simpaticone” ex ministro degli esteri ed ex maestro di sci Frattini, quando paventava una santa alleanza contro la secolarizzazione?
Come riporta l’ultima frase dell’articolo di testo della redazione e che ancora una volta riscrivo:
“Ed entrambi, musulmani e cristiani, sarebbero in larga parte infastiditi da vedere una conduttrice con il simbolo dell’Human-Etisk Forbund, l’associazione sorella dell’Uaar in Norvegia.”
Noi umanisti siamo stati e lo siamo anche oggi pronti al dialogo, le religioni credo proprio di no. In passato lo hanno ampiamente dimostrato ed anche per il futuro, penso ci sia poco da sperare.
Alla fine di tutta quasta discussione, resta per me chiaro un punto: le religioni si azzannano tra loro tranne unirsi quando si presenta il “nemico ateo”.
Ricordate le parole del “simpaticone” ex ministro degli esteri ed ex maestro di sci Frattini, quando paventava una santa alleanza contro la secolarizzazione?
Ecco, a me invece sembra che il vento sia cambiato moltissimo da questo punto di vista, e gli stessi scambi intercorsi in questo thread lo dimostrano.
A me sembra che ultimamente si prospetti piuttosto un’alleanza altrettanto inquietante tra atei (o agnostici, anticlericali e laici in generale) e cristiani (compresi rappresentanti ufficiali delle chiese più radicate e potenti), pur di tenere lontano “il comune nemico islamico”.
Fino a qualche anno fa, da parte cattolica (in Italia) o comunque cristiana e conservatrice (in altri contesti), andava fortissimo l’usanza, spesso sguaiata e volgare, di accusare i progressisti laici di “prendersela tanto con i preti, ma poi calarsi le braghe davanti agli imam”, o comunque di essere essere amici e simpatizzanti di qualsiasi religione esotica arrivasse da fuori, purché facesse comodo per screditare quella maggioritaria e tradizionale del luogo.
E sono sicura di aver avuto esperienza diretta di questa tendenza che esisteva davvero, quando mi sono trovata a discutere, parecchi anni fa, con militanti dell’UAAR che effettivamente non sono difendevano l’islam, ma difendevano qualsiasi improbabile setta cialtrona o delinquenziale, tipo Scientology, perché secondo loro qualsiasi punto di vista religioso minoritario costituiva comunque un appiglio per mettere in discussione lo strapotere cattolico.
Adesso sta avvenendo il contrario, ed è inutile negarlo: quelli che affermano di essere sostenitori della laicità si stanno gradualmente arroccando in una viscerale e acritica difesa a tutti i costi “dell’Occidente”, e di qualsiasi cosa rappresenti “i valori della civlità occidentale”, mostrandosi inaspettatamente tolleranti verso abitudini e simboli di origine cristiana, perchè considerati “più accettabili” di quelli dell’islam o di altre religioni viste come “più pericolose”. Poi magari la maggiore accettabilità psicologica consiste solo nell’averci fatto il callo perchè ci siamo abituati da più tempo, ma sono sicura che fino a pochi anni fa non era così…
E chissà quanto ci stanno godendo i clericali, a constatare questa trasformazione. Dopotutto, era esattamente lo stesso ragionamento che fino a poco tempo fa facevano loro, sostenendo che il crocifisso era una garanzia di laicità…
L.
A volte non è tutto bianco o nero, solo gli integralisti ragionano così. Alla fine sostenere che una crocetta di quelle dimensioni portata al collo non è ostentazione non mi pare nessun tentativo di alleanza con cristiani, si chiama onestà intellettuale.
@Giuseppe mi dice:
“Ma si, buttiamo giù le croci, distruggiamo tutte le chiesa e i simboli cristiani ! Poi, quando l’Italia sarà un deserto tapezzato dai vostri orribili manifesti e i turisti scapperanno, verremo tutti a mangiare a casa tua.”
Finalmente Giuseppe mi ha fatto capire a cosa serve la croce: credevo che dovesse ricordarci la passione di Cristo sul Golgota. Invece serve ad attrarre turisti sul Cervino (o forse era il Gran Paradiso, e allora tutto si spiega).
Giuseppe, ovvero come darsi le martellate sulle p.. emh ginocchia da soli!!!
Secondo me la croce portata al collo serve come “puntatore” per indirizzare l’attenzione su…
http://www.veryinutilpeople.it/images/pic2/672-annaciriani.jpg
A conferma della funzione della croce come “puntatore”:
http://francobrain.ilcannocchiale.it/mediamanager/sys.user/7890/monicasetta.jpg
A ulteriore conferma:
http://www.donnaoro.it/_admin/attachment/5IMGCOMM_b.jpg
😆
Questo sembra più “discreto”, ma la direzione in cui punta è la stessa…
http://www.dhresource.com/albu_373312052_00-1.0×0/song-of-solomon-iraqi-men-and-women-925-sterling.jpg
Accidenti, scusate, ma sono mesi che dovevo dirla, e ora ci provo, visto che non è completamente OT:
Un tipo sempliciotto entra in un negozio di articoli religiosi a Roma:
“Aho, guardi, devo fa’ un regalo a mi’ cognato che s’è fatto prete, ma non è che ce acchiappo…”
“Mi dica signore, non si preoccupi”
“ Che mme dici… (si guarda intorno) …de quella palandrana?”
“Palandrana?? ma signore, questo è un piviale, un piviale molto prezioso, in raso antico, tutto ricamato a mano, e …”
“Sì, sì, vabbè, ma quanto me costa?”
“Ottomila euro”
“Li mort…”
“Scusi?”
“No, no, niente…. mme sa ch’è troppo grande… e che mme dici de quella sciarpa?”
“Sciarpa?? caro signore, ma questa è una stola, un altro paramento liturgico, in damasco italiano del XVII secolo, e …”
“Sì, sì, vabbè, ma quanto me costa?”
“Quattromila euro”
“All’animacc…”
“Prego?!”
“Niente, niente… me sa ch’è troppo lungo… e quela corda?”
“Corda? signore, quello è un cingolo, un fine cingolo di lana di foggia artigianale, con frange pettinate…”
“Sì, sì, quanto?”
“Duemilacinquecento euro”
“Sticaz…”
“Come?!”
“Niente, scusame… e che mme dici de quel… de quel… per lassù?”
“PER?!?!? mio caro signore, quello è un crocifisso, un crocifisso di rara fattura, in argento lavorato a mano, su legno di rovere intarsiato con raffinati disegni…”
“Eh, vabbè, ma… er prezzo?”
“Milleduecento euro”
Dopo un attimo di ripensamento, il tipo si guarda intorno con fare vagamente furtivo, e poi, facendo cenno al commesso di avvicinare l’orecchio, gli sussurra sottovoce:
“Ahò… detto tra noi… a quanto me ‘o dai senza l’acrobbata?…”
😀 😀 😀 😀 😀 😀 😀 😀 😀 😀 😀 😀 😀 😀 😀 😀 😀 😀 😀 😀
Si, ora me la ricordo….. 🙂 🙂 🙂
La, notizia è falsa, e il giornalista di repubblica non sa leggere.
L’articolo del The Local afferma che alla giornalista è stato proibito di indossare il ciondoletto durante le trasmissioni in diretta non è stata sospesa né allontanata.
Questa notizia era apparsa alcuni giorni fa sul giornale ” La Nazione ” col titolo avvellenato e tendenziale ” … per non offendere gli islamici “…
O di due cose : o la Nazione non sa che cosa sia la neutralita religiosa o vuol buttare olio sul fuoco ..
Penso che ovviamente questo giornale sia in malafede .
In Francia per esempio, sia il velo islamico che la croce o qualsiasi simbolo politico sono banditi dagli luoghi pubblici .
Non è stato per un motivo di ostilita verso una religione o verso un altra ma per il semplice fatto che la fede è una cosa privata e che non deve intervenire nella “res pubblica” .
Questo esiste da noi da piu di 100 anni e nessuno ( salvo gli integralisti ) non ci hanno trovato niente da ridire .
Gérard ti posso garantire che da quando ho facoltà di intendere e volere (diciamo sui 15 anni per cui sono 45 anni) la nazione è sempre stata di centro/centro destra e filo clericale. Poi con l’arrivo di Silvio………
Buon giorno S. Grassino
La Nazione fu anche di Centro-Sinistra sotto la direzione di Giovanni Spadolini, un grande statista laico ( ” Bisogna allargare il Tevere ” ) . Ormai che Berlusconi è arrivato alla fine, questo giornale ha già da alcuni tempi voltato pagina e sta piuttosto Pro Letta .
Pero rimane filo clericale . Il titolo dell’ articolo non era tale ma voleva fare credere che dietro la negata ostentazione della croce, c’ era lo zampino filo-islamico . Niente di piu falso ! Se questa giornalista avesse ostentato un piccolo simbolo politico, la giornalista sarebbe stata ammonita lo stesso !
Quando furono banditi gli simboli religiosi della vita pubblica in Francia, eravamo nel 1905 e all’ epoca non c’erano altre religioni in Francia che quelle cattoliche, ebraiche e protestanti . Dunque non fu per via dell’ Islam…
La Nazione fu anche di Centro-Sinistra sotto la direzione di Giovanni Spadolini, un grande statista laico
Seeehhhh, vabbè, circa 150 anni fa la Nazione si distinse perfino per aver difeso gli evoluzionisti della Specola, che per la prima volta avevano organizzato delle conferenze sulle teorie di Darwin a Firenze, contro gli strali dell’abate Lambruschini che voleva denunciarli per immoralità… ma appunto, si tratta di 150 anni fa.
Che io sappia, negli ultimi 50 anni la Nazione non è stata né di destra né di sinistra, ma è sempre stata soprattutto un giornale BECERO, provinciale, qualunquista, con l’unica inclinazione politica di uniformarsi a dove va il vento maggioritario in quel momento.
Per il resto, è un giornale dedicato esclusivamente alla più bassa e morbosa cronaca locale, scandali, fattacci di sangue, storie edificanti strappalacrime su bambini malati o pensionati eroici, o al massimo alla cronaca sportiva.
Non ci si perde niente a non leggerlo.
L.
Cara Paniscus
Condivido quasi tutto . Forse è che quando sono arrivato in Italia, c’ era ancora l’ impronta di Spadolini e allora non ero ancora in grado di dare grande giudizio sulla stampa nazionale . E vero che oggi si tratta d’ un ” torchon ” salvo alcuni editoriali una volta ogni tanto …
Purtroppo è spesso, accanto alla stampa sportiva, l’unico giornale che leggono tante persone che lo trovano gratis ogni mattina al bar …
@ Paniscus
Volevo soltanto aggiungere : era evidente, con un titolo come questo, che si cercava a manipolare l’ opinione pubblica in una direzione di oddio verso la diversita religiosa …
Non è la prima volta che lego cose di questo tipo sulla Nazione . Anni fa ho notato e protestato contro titoli di questo stampo ” Sex horror cinese nel cimitero ” ( si trattava in realta di due giovani cinesi di Prato che si erano appartato per bacciucarsi in un angolo nascoto in un cimitero della detta citta…!! ) oppure ” Ragazza siero-positiva sputa in faccia ad un poliziotto ” !!!!
Pure richiami all’ odio di chi non fa parte del mucchio !
Una piccola annotazione a margine: la riconoscibilità da parte del pubblico informe ed indifferenziato è sui monili, i gagliardetti, gli stendardi, i pezzi di ottone attaccati all’ occhiello del bavero, i cappotti fatti in un certo modo,…; facciamocene una ragione: finché anche noi UAAR non avremo un pezzo di latta da esibire semplicemente NON ESISTEREMO: per i più non mostrare ma proporre equivale a non avere niente da dire.
Ma ce l’abbiamo un simbolo, e non solo come UAAR, ma come anticreazionisti:
http://evolutionwiki.org/w/images/7/7d/Darwin_fish.png
Ringrazio per la segnalazione: veramente geniale !
bisognerebbe fare una prova con una conduttrice di tg che metta in bella mostra una svastica….poi prendo i popcorn e mi siedo a leggere i commenti pacati della comunità cristiana che difende a spada tratta la libertà di esibire innocui monili….