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È inaccettabile che l’Italia sia l’unico paese dell’Europa occidentale a non riconoscere le coppie di fatto. Un paese dove è difficile abortire, avere un figlio con la fecondazione artificiale, avere un’alternativa all’ora di religione cattolica.

Ma diventare un paese laico e civile, rispettoso dei diritti di tutti, non è un dono che piove dal cielo. Ci riusciremo soltanto se saremo in grado di affermare i nostri valori: l’autodeterminazione, la ricerca, la libertà di espressione, l’uso della ragione.

È dunque tempo di cambiare. L’Uaar vuole contribuire a rendere migliore questo paese. Rappresentando i milioni di non credenti che le istituzioni e l’opinione pubblica considerano cittadini di serie B. Stando al fianco delle donne, delle persone LGBTIQ, degli studenti. Di tutti coloro che rivendicano i loro giusti diritti e che vogliono vivere liberamente la propria vita.

Più forza avremo, più saremo capaci di incidere.

Quanta forza avremo, dipende anche da te.

59 commenti

giuseppe

Nessuno vi impedisce di vivere senza Dio, lo fate già e ne godete il diritto . Ma questo non puo’ significare impedire agli altri di vivere con DIO.

Stefano

@ giuseppe

giuseppe non ti giova uscirtene costantemente con banalità.
Nessuno ti vuole impedire di vivere senza la tua copertina.
Sei tu piuttosto che vorresti piazzarla ovunque.
Sono due cose diverse.

androide

giu-seppe
ti devo dare una brutta notizia…DIO mi ha detto di dirti di smetterla di parlare di lui—-

fab

giuseppe, sei un barbaro, perché neghi diritti; e sei anche scemo, perché non riesci a distinguere un’imposizione (la vostra) dall’eliminazione di un’imposizione. E non ti azzardare ad offenderti.

giuseppe

Cosi come voi volete piazzare ovunque quegli orribili manifesti. Noi almeno abbiamo riempito l’Italia di momunmenti magnifici che il mondo ci invidia.

Giorgio Pozzo

“Noi” chi, scusa? A me, per esempio, pare che un monumento magnifico sia la statua di Giordano Bruno in Campo de’ fiori.

firestarter

manumenti magnifici come il pisciatotio a forma di Woijityjijiyla alla stazione Termini?

Roberto Grendene

ti sfugge che i nostri manifesti vengono pagati con i soldi nostri e in buona parte arrivano nelle casse comunali

ti sfugge che per costruire monumenti cristiani siano stati spesso abbattuti splendidi e più antichi templi “pagani” (a Bologna resti egizi si intravedono tra le pietre usate per costruire chiese, e templi romani sono stati rasi al suolo per costruirci sopra chiese)

ti sfugge che per costruire chiese si tartassava con le decime la popolazione, costretta alla fame

Stefano

@ giuseppe

Non ti bastava la prima stupidaggine e hai voluto ribadire per fugare ogni dubbio?
Che c’entrano i manifesti con le opere d’arte?
Si tratta di una comparazione del tutto gratuita, giusto per rompere le scatole.
Cosa che probabilmente ti riesce benissimo anche da zitto.

lucman

Per cortesia, sembra di essere tornati all’asilo.
Io sono più bello di te, gen gne gneeeeee.
Qui si tratta di riportare un paese ad un livello degno di civiltà e democrazia.
L’Uaar ha un chiaro e importante impegno in questo.
I giuseppi vari incollati alle gonne dei prelati invece preferiscono rimanere nel medioevo.
E comunque la devi smettere di dire che noi volgiamo impedire qualcosa a qualcuno.
Sei patetico.
Nella tua chiesa, nel tuo intimo, nel tuo essere civile e rispettoso degli altri puoi fare e credere ciò che vuoi.
Far finta di essere oggetto di oppressione quando non è vero è un segno chiaro di malattia mentale!

Mizar

“Cosi come voi volete piazzare ovunque quegli orribili manifesti.”

“Orribili”, tua opinione, in realtà sono bellissimi (mia opinione, ma vale come la tua, e anzi di più, perché ho lavorato nel settore della grafica pubblicitaria, quindi so meglio di te cosa è bello e cosa no).

“Noi almeno abbiamo riempito l’Italia di momunmenti magnifici che il mondo ci invidia.”

Il mondo ci invia il Colosseo, Pompei, Ercolano, i Fori Imperiali… E non è merito vostro. In compenso le vostre orribili madonnine sono ovunque.

fab

giuseppe, tu non saresti nemmeno capace di fare una scultura col didò e i tuoi vescovi idem. Per ottenere i monumenti avete dovuto PAGARE, usando per giunta denaro che nemmeno avete guadagnato.

Engy

le coppie di fatto, l’aborto, la procreazione medicalmente assistita non sono un unicum da trattare alla stessa maniera, o sempre sì o sempre no.
banale continuare a parlarne così.
E ricordo solo un piccolo dettaglio: la fecondazione artificiale, da qualsiasi punto di vista la si guardi e attraverso qualsiasi legge – più o meno restrittiva – passi, è una forma di accanimento terapeutico……
:mrgreen:

Stefano

@ Engy

Fatti promotrice di un progetto di legge che valuti ogni volta caso per caso.
Così eviterai banalità.

Stefano

@ Engy

le coppie di fatto, l’aborto, la procreazione medicalmente assistita non sono un unicum da trattare alla stessa maniera, o sempre sì o sempre no.
banale continuare a parlarne così.

Che vuol dire, allora?

Engy

la sterilità non è una malattia, quindi lasciamo stare paragoni con antibiotici o antistaminici o …. antitarme ….
E’ un limite, può causare molta sofferenza, ma io credo che non tutti i nostri desideri siano sempre e per forza da considerarsi come diritti sacri.
Hai detto bene, @Diocleziano, hai interpretato bene. Quando si parla della naturalità delle cose io penso non solo alla morte e alla necessità di non protrarre la vita più a lungo del “necessario” e a tutti i costi, ma anche ai nostri limiti individuali, tipo la sterilità appunto, perciò da un po’ di tempo mi è capitato di riflettere su fecondazione artificiale e abbinarla all'”accanimento terapeutico” e per questo ho parlato di questioni che, viste da angolazioni diverse e da desideri diversi, mi appaiono contraddittorie.
Personalmente non mi ritengo fascista e bigotta a livello di mentalità, almeno non più della media … Poi si sa, ogni tanto casca l’asino e l’intolleranza è sempre in agguato per tutti!
Ignorante di sicuro, su un sacco di cose.
Claudio 285, mi fai pena.
Roberto V: preoccupati di dirmi quando e con che parole ho difeso/giustificato i preti pedofili.

Engy

… e avere un figlio naturale è un desiderio legittimissimo e un’aspirazione largamente condivisa, non rientra però nei diritti dell’uomo.

FSMosconi

@Engy

Ma sottoporsi a una cura per recuperare delle facoltà (in questo caso procreative) qualora ci fosse la richiesta sì.
Non mi pare che nessuno si scandalizzi perché si innestino arti artificiali ai menomati, per esempio…

Engy

certo Mosconi, anch’io come tutti conosco donne e coppie che ce l’anno fatta, ed alcune altre che no, in qualche caso subito, in altri – forse la maggior parte – dopo ripetuti e massacranti tentativi con conseguente inevitabile stress psico-fisico.
per questo assimilavo la cosa all’accanimento terapeutico, ma solo come spunto di riflessione, non certo per lanciare anatemi (al di là poi delle mie legittime convinzioni anche in questo campo)

Stefano

@ Engy

la sterilità non è una malattia, quindi lasciamo stare paragoni con antibiotici o antistaminici o …. antitarme ….
E’ un limite, può causare molta sofferenza, ma io credo che non tutti i nostri desideri siano sempre e per forza da considerarsi come diritti sacri.

Engy, evidentemente non riesci ad andare al di là del tuo naso. Ho scritto di antibiotici e di tentativi per farti capire che qualsiasi terapia per funzionare ha bisogno del suo tempo. Fino a quel momento non c’è nessun accanimento, al contrario, fermarsi prima significa non fare terapia ma qualcosa di altro.
E di accanimento terapeutico si parla quando la terapia è inutile o dannosa rispetto allo scopo di salvare o migliorare le condizioni di vita del paziente.
Precisato quanto ho scritto, in merito a modalità e tempi, la miopia non è una malattia: continuare ad usare occhiali, fare chirurgia refrattiva o usare lenti a contatto evidentemente vuol dire andare contro limiti naturali bla, bla, bla. 🙁
Engy tu sei l’esempio perfetto di colei che usa parole a caso, non fa ordine nella sua testa e pretende che il risultato sia coerente: si, con le stupidaggini di partenza….

gmd85

@E.ng.y

la sterilità non è una malattia

Quindi non ha neanche senso parlare di terapie e d accanimento nel somministrarle.

Di nuovo, se anche dopo più tentativi, la procedura funziona, che accanimento è?

Ancora, indipendentemente dai tuoi pareri, una coppia è libera di provarci o no? Perché tutto lì sta il problema, ti fosse sfuggito.

RobertoV

Engy
Minimizzare la pedofilia all’interno della chiesa cattolica, circoscriverla a casi singoli, ma anche gli altri lo fanno sono esattamente gli argomenti difensivi della chiesa cattolica. Scaricare la responsabilità sulle vittime e sui genitori è un modo per lavarsi la coscienza e non voler comprendere la complessità del fenomeno e i vari ostacoli. Non documentarsi su analisi statistiche e la peculiarità del fenomeno, non volerlo comprendere assieme alle responsabilità del sistema.
Le consiglio di leggersi il John Jay Report (in inglese, non ciò che riporta Introvigne), il rapporto Westpfahl (tedesco) e magari lo studio dell’associazione austriaca delle vittime Betroffene Kirchlicher Gewalt (tedesco) con le interviste a varie vittime. Certo se pensa di informarsi leggendo qualcosa in italiano, poi ritiene adeguate le penose trasmissioni di Santoro….. Si chieda perchè in Germania e Austria la chiesa cattolica di vertice ha indennizzato più di 2000 vittime ()come negli USA e come sta discutendo in Irlanda) e continua a perdere processi, mentre in Italia l’argomento è stato solo sfiorato e messo rapidamente a tacere…..

Engy

RobertoV
– MINIMIZZARE? CIRCOSCRIVERE A CASI SINGOLI?
Dove e con quali parole ho inteso minimizzare il fenomeno massiccio dei preti pedofili?
Quanto ai casi singoli, dal tono che utilizzi è evidente che stai usando l’aggettivo “singoli” intendendo in realtà “isolati” e anche qui fraintendi gravissimamente o vuoi fraintendere; la qual cosa è di una gravità inaudita, visto il tema!
Io ho solo detto (e lo ribadisco) che – contrariamente a quanto qui dentro spesso si allude, più o meno scherzosamente – non tutti i pedofili sono preti e non tutti i preti sono pedofili.
Volendo comunque parlare solo della categoria del preti pedofili, i predetti casi singoli (visto che ognuno di noi è un singolo e risponde per sè), sommati uno all’altro, fanno di sicuro migliaia e migliaia di preti pedofili in Italia e nel mondo intero.
– SCARICARE LA RESPONSABILITÀ SULLE VITTIME E SUI GENITORI?
Ma dico, sei completamente suonato?
E comunque: quando, dove, con che parole precise ho scaricato la responsabilità addirittura …. sulle vittime????? Roba da matti oh!!!
Io sono ignorante, ma tu sei sicuro di aver fatto bene le elementari???
Per quel che riguarda i genitori ho detto che la maggior parte di abusi avviene in famiglia, da parte di genitori, parenti, amici, ecc …
Non leggerò quel che mi consigli, né in italiano né tantomeno in ingese, dato che IO non lo mastico come molti cervelloni qui. In ogni caso tranquillo: dato che il tema mi sta molto a cuore (e non tanto per stabilire primati di una categoria di depravati sull’altra), continuerò a documentarmi e anche a far qualcosa di concreto come già sto facendo, sia pure in misura minima …
E non ho bisogno della tua superiorità morale per interrogarmi e riflettere sulle cose, su queste cose.

FSMosconi

@Engy

Come fa notare gmd: se non è una malattia non c’è accanimento terapeutico, dato che non c’è niente da “therapeuein” curare. Se la cura funzione non c’è accanimento, dato che funzionando non c’è bisogno di insistere. Se la cura è richiesta non c’è accanimento dato che la scelta non è passiva e subita.

Sul serio: esprimi chiaramente cosa ti turba dell’idea: che non sia naturale forse? Non attaccarti a scuse…

gmd85

@E.ng.y

Inutile che rigiri come al solito. L’accostamento è sbagliato. Una risposta alla domanda di mosconi mi piacerebbe leggerla.

Quanto alla pedofilia: si, abbiamo capito come la pensi e cosa hai detto. Tu hai capito che si criticano certi atteggiamenti e certe macchinazioni o hai bisogno che ti venga ripetuto?

RobertoV

Engy
Io pensavo che per discutere su una problematica bisognasse informarsi e documentarsi e ragionarci sopra (e capirla) ed invece scopro che bastano le sensazioni di una sensitiva. Capisco che preferisca le sensazioni visto che non comprende un testo scritto in italiano, ma neanche quello che scrive.
Il John Jay Report è la base per una discussione sulla pedofilia ecclesiastica ed infatti vi si è stato spesso fatto riferimento. Preciso per chiarezza che intendevo dire “scaricare la responsabilità della lotta alla pedofilia sulle vittime e le famiglie”, non ritenere le vittime responsabili della pedofilia come ha fatto recentemente per esempio il consiglio dei vescovi polacchi.
Come può affrontare una problematica se non ha informazioni, non ha un metodo di studio ed analisi, non è in grado di capirla, né capire quello che legge? Nella sua vis polemica, cosa in cui eccelle e l’unica cosa a cui è veramente interessata, evidentemente è abituata ad esprimere concetti in libertà.
Sulla pedofilia ci saranno altre occasioni più opportune per discuterne visto che anche a me la problematica interessa (da genitore sono sensibile al problema) e diversamente da lei mi sono documentato sia in italiano che in inglese e tedesco avendo seguito attentamente tutto lo svilupparsi dello scandalo in Germania ed Austria e lì, diversamente dall’Italia, si è abbondantemente parlato (e se ne parla) della pedofilia a tutto campo, con abbondanza di testimonianze ed era possibile comprendere il fenomeno.

Sandra

“la fecondazione artificiale, da qualsiasi punto di vista la si guardi e attraverso qualsiasi legge – più o meno restrittiva – passi, è una forma di accanimento terapeutico……”

E questa dove l’hai letta? Ah, forse qui:

“Personalmente poi sono convinto che questa sia una forma di accanimento terapeutico, e che si debba prendere atto di certi limiti che la natura ci pone”. dall’articolo del FQ “Fecondazione assistita, bimbi con tre genitori”, intervento del dott. Bruno Dallapiccola, di cui:
http://www.scienzaevita.org/soci_fondatori.php?socio=1&fil_cerca=&R_pagina=3&

Engy

Scusa @Sandra,
non leggo nemmeno il link che mi hai postato, mi basta il virgolettato che condivido e che mi pare di una oggettività addirittura banale.
Volevo quindi far presente una contraddizione, una delle tante, che si ripresenta quando certi argomenti vengono trattati in maniera diversa a seconda del desiderio/diritto che in quel momento rivendichiamo, dell’istanza che vogliamo portare avanti.
Se vuoi spiegarmi i motivi per cui ritieni che la fecondazione artificiale (con tutti i bombardamenti ormonali pesantissimi cui si sottopongono le donne in questi casi) non sia accanimento terapeutico, sono qua …
🙂

gmd85

@E.ng.y

Oh, semplice, tesoro, la fecondazione artificiale la si chiede e la si vuole. E, se va a buon fine, risulta efficace. L’accanimento terapeutico non si chiede e, se non ha particolari effetti, è inutile. Vuoi ricamarci su?

Sandra

Engy,
e stai qui a perdere tempo con noi? Persino un professore di genetica ha preferito non sbilanciarsi, e premettere “personalmente sono convinto”. Se tu hai elementi per provare l’equazione fecondazione=accanimento terapeutico, fossi in te, non perderei un minuto. Comincerei con le definizioni di accanimento terapeutico e fecondazione artificiale.

Engy

ammazza che grinta!
Intanto la mia non era una polemica, ma una semplice riflessione.
E non ho bisogno (non sempre almeno) di documetnarmi più di tanto, mi basta il mio buon senso: ognuno/a di noi ha dei limiti; ad esempio c’è chi non può avere figli per vie naturali. Assumere farmaci, ormoni e non so cos’altro per superare questi limiti è una forma di accanimento terapeutico. Chi lo nega secondo me è accecato da non so cosa.
In questo caso (al contrario di quel che accade in tema di fine-vita) i limiti naturali non vengono accettati e l’accanimento terapeutico è rivendicato, è ritenuto un diritto, non una tortura medioevale come nell’altro caso.
La contraddizione c’è, e chi si autodefiisce razionalista intanto non dovrebbe sempre scaldarsi per qualsiasi problematica o argomentazione che esca dal seminaRIO, seconda cosa potrebbe rifletterci su.
Gmd,
le percentuali di successo dopo bombardamenti ormonali per rimanere gravide o dopo comunque le varie tecniche previste da legislazioni più o meno di manica larga , spesso sono molto basse.
Quindi pure tu che vai cianciando?

Stefano

@ Engy

secondo il tuo schema se al primo antibiotico non sei guarito i successivi sono accanimento terapeutico.
Se poi cambi antibiotico perché il primo non funzionava è crudeltà mentale.

Federix

@ Engy
E se un cattolico prega una volta “Dio” perchè un suo congiunto guarisca da una malattia, ma il congiunto non guarisce, quindi il cattolico prega ancora una volta “Dio”, e così via per 10, 100, 1000 volte senza che il congiunto guarisca (e addirittura, mettiamo, dopo qualche anno di peggioramenti il congiunto muore), come lo definisci? Accanimento terapeutico?Accanimento oratorio? Accanimento supplicatorio? Accanimento c r e t i n o ?

Sandra

Le cure ormonali per la fertilità ci sono da decenni, un’amica di mia madre riusci ad avere una bimba grazie a una cura ormonale, più di 40 anni fa, dove anche i dosaggi erano meno accurati di oggi. Ma allora nessuno si è sognato di parlare di accanimento terapeutico. Ora chissà perché viene agitato come uno spauracchio accostandolo all’accanimento terapeutico…
Secondo me fai un po’ di confusione.

RobertoV

E’ accanicamento terapeutico continuare a rispondere alle pseudo-considerazioni di Engy che ha come unico scopo fare polemica di cui si alimenta e che usa come criterio per affrontare le problematiche le sue sensazioni senza sentire il bisogno di documentarsi e che pretende che i suoi evidenti limiti di comprensione siano verità oggettive.

Federix

Hai ragione, RobertoV.
Engy è un po’ tipo “giuseppe”, ma con un po’ meno “cultura” (se quella di “giuseppe” si può denominare “cultura”).

gmd85

@E.ng,y

Quindi, secondo il tuo pseudoragionamento, chi dovesse nascere cieco (limite) non può tentare una cura pur sapendo che le percentuali di riuscita sono basse? E sarebbe da considerare accanimento terapeutico?

Quanto alle percentuali: in che fascia d’età? Con quale tecnica? Sterilità per ambo le parti o solo di una?

Secondo il Comitato nazionale per la Bioetica, l’accanimento terapeutico: consiste nell’esecuzione di trattamenti di documentata inefficacia in relazione all’obiettivo, a cui si aggiunga la presenza di un rischio elevato e/o una particolare gravosità per il paziente con un’ulteriore sofferenza, in cui l’eccezionalità dei mezzi adoperati risulti chiaramente sproporzionata agli obiettivi della condizione specifica.

Così, giusto per chiarirti le idee.

Qui l’unica contraddizione sei tu, che ti dichiari tanto aperta e imparziale, disposta a documentarti a destra e a manca in modo imparziale ma ti dimostri sempre schierata e monotematica. E hai la faccia tosta di parlare di buon senso. Ma falla finita.

gmd85

@E.ng.y

Ma dai? Che qui si chiede solo la libertà di scelta. Libertà di accedervi o di non accedervi. Prova a riflettere sugli approcci altrui e vediamo chi è che dice sempre no.

claudio285

“Intanto la mia non era una polemica, ma una semplice riflessione.
E non ho bisogno (non sempre almeno) di documetnarmi più di tanto, mi basta il mio buon senso: ognuno/a di noi ha dei limiti; ad esempio c’è chi non può avere figli per vie naturali. Assumere farmaci, ormoni e non so cos’altro per superare questi limiti è una forma di accanimento terapeutico. Chi lo nega secondo me è accecato da non so cosa.”

ma tu che ci fai qua? Eh, se sei fascista, stai coi fascisti! Fascista o solo superficiale, ignorante, incosciente, e sputasentenze.

Ma che vuoi tu qui? Sei bigotta, e stai coi bigotti, e non rompere le palle a chi lotta contro le persone bigotte e fasciste come te!.

Che c.azzo ne sai te di procreazione assistita, eh, che c.azzo ne sai?!

Lo sai la fatica che una donna deve fare? E lo sai perchè lo fa? Perchè avere un figlio è una cosa bellissima, e averne due anche di più. Mi auguro che tu sia sterile, cosicchè tu non possa tramandare queste aberrazioni ai tuoi figli. Se invece hai figli, sappi che sei fortunata, a pèoter sputare sentenze su cose che non conosci senza patire le cure di una PA

Vai all’inferno, c.retina!

Diocleziano

Penso che Engy, più che altro, abbia sbagliato definizione nel definire accanimento terapeutico un trattamento volontario che, ne sono convinto, non è un diritto bensì una possibilità. Possibilità data dalla ricerca medica, data dalla possibilità di usufruirne tramite SSN (dove c’è), possibilità di pagarlo di tasca propria. Sarà anche bellissimo avere un figlio, ma, opinione mia, non è un diritto più di quanto non sia un diritto essere alti, biondi e con gli occhi azzurri.

gmd85

@Diocleziano

Qui il problema è sempre il voler negare queste possibilità. E ricorrere all’applicazione di definizioni improprie è un tantino disonesto.

Giorgio Pozzo

Potremmo dire che nel momento in cui si è liberi di scegliere, scegliere (per esempio) di avere un figlio come scegliere di non averlo, allora si possiede un diritto.

Avere un diritto è equivalente alla possibilità di operare una scelta, sia che tale scelta vada in una direzione, come quella opposta.

Engy

claudio 285,
aggiungo qualcosa.
Intanto, rileggendoMI, l’unica frase sconveniente che ho messo (mentre rispondevo a Sandra) è questa: “Chi lo nega secondo me è accecato da non so cosa” perchè l’opinione che ho espresso trova consensi e dissensi anche nel campo scientifico, così come peraltro lo stesso concetto di accanimento terapeutico in tema di fine-vita vede diverse scuole di pensiero scientifico, ad esempio per quanto riguarda l’idratazione e l’alimentazione per via artificiale,.
Detto questo, dico anche a te che “cretina” – così come tutte le altre parole offensive – si scrive senza il patetico puntino.
E ti invito a rileggere il vomito che mi hai riversato addosso nella sua parte finale (la sai la fatica ecc …) per farti presente che queste fatiche non sempre vanno a buon fine, non solo in Italia ma dappertutto, ci sono casi purtroppo di fallimenti ripetuti al punto che molti poi ci rinunciano.
O mi vuoi venire a dire che in questo campo vale il detto “volere è potere” ?
… e per farti soprattutto presente che, in pratica, con questa tua frase sulla fatica mi hai dato ragione.

gmd85

@E.ng.y

… e per farti soprattutto presente che, in pratica, con questa tua frase sulla fatica mi hai dato ragione.

In pratica un caxxo. Anche una riabilitazione post incidente è faticosa. Ciò non vuol dire che sia accanimento terapeutico.
Dai, hai detto la caxxata. Non puoi arrabbiarti se te lo fanno notare.

DucaLamberti74

Indipendentemente dalle differenti visioni ideologiche e di come affrontare la vita:

Direi che quelli che sono su questo forum hanno un nemico comune:

* * * LO STATO DEL VATICANO ED I VARI PRETACCI E PORPORATI

Invito tutti quanti ad associarsi all’UAAR.

Un po’come quando partigiani comunisti, liberali, esercito badogliano, partigiani cristiani si unirono per affrontare l’invasore tedesco.

DucaLamberti74

Stefano Grassino

Una prece per i defunti pe sto povero disgraziato di Giuseppe, la potremo fare anche noi atei una volta tanto.

Frank

Er Profeta: Ma se potesserebbe sapè perchè questi dell’Uaar ce l’avesserebbero tanto co sta lettera D?
Cherubino: Guarda che non devi leggere letteralmente ma devi enterpretà!
Er Profeta: Non devo leggè lettaralmente ma devo enterpretà? Ma allora l’Uaar è n’associazione cattolica.
Cherubino: Se non o conoscessi così bene potrei pensà che sta a fà dell’ironia.

Filippo D'Ambrogi

Scusandomi di non partecipare al vivace dibattito in corso vorrei limitarmi all’apprezzamento verso il messaggio scelto quest’anno dall’Uaar per promuovere l’adesione 2014.

Un messaggio che sottolinea come valore primo dell’associazione sia l’autodeterminazione.

E’ infatti la difesa del principio di autodeterminazione che sta alla base del diritto di avere un figlio con la fecondazione artificiale o di abortire, di formare una famiglia fra coppie eterosessuali o omosessuali, di scegliere l’accanimento terapeutico o l’eutanasia.

E sono ancora riconducibili al principio di autodeterminazione le campagne Uaar per l’ora alternativa, in favore del testamento biologico e dell’eutanasia ma, soprattutto, lo “Sbattezzo”, la campagna di autodeterminazione per eccellenza perchè sancisce il rifiuto di una sovranità esterna eteroimposta.

Un valore, quello dell’autodeterminazione, squisitamente a-teo, proprio in quanto trova fondamento nel rifiuto di qualunque sovranità metafisica.

Ricordo, qualche anno fa’, di aver proposto per l’Uaar una prerogativa sintetizzata nello slogan “Vocazione per l’Autodeterminazione”
Beh, a distanza di tempo sono contento di averlo fatto 🙂

Filippo D'Ambrogi

Sarebbe bello poter modificare – come su facebook – il proprio commento accorgendosi dopo di un refuso.
Sarà possibile in futuro?

La frase giusta è:
Un messaggio che assume come valore primo dell’associazione l’autodeterminazione.

faidate

Nella mia posta ho ricevuto il calendario di padre Pio (con tanto di Iban per le offerte) dove si dice che “Padre Pio nel suo DNA porta non solo la solida semplicità della Morgia di Pietralcina, l’asperità dell’acciottolato di Vico Storto Valle o la serena quiete di Piana Romana etc.”. Capito casa aveva nel Dna?. Poi la lettera dell’associazione Comunità Papa Giovanni XXIII con quattro pose della Madonna che è apparsa a Bernadette (credo sia la stessa che è stata resa gravida dallo Spirito Santo), con tanto di Iban per le offerte. E io che pensavo che i frati si dedicassero solo alla preghiera: vanno anche in banca come gli atei!

faidate

Aggiungo: La Madonna di Lourdes resa gravida: A proposito di fecondazione artificiale ” cfr Sandra e Engy e S.Giovanni Rotondo

Dan Gurney

Sotto la mia cassetta delle lettere c’è un provvido cestino della carta straccia

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