Il prossimo 8 dicembre si svolgeranno le primarie del Partito Democratico, che vedranno sfidarsi Giuseppe Civati, Gianni Cuperlo e Matteo Renzi. Come avviene ormai da anni l’Uaar, in occasione delle consultazioni elettorali e nei limiti delle sue possibilità, esamina i programmi per fornire agli elettori il maggior numero di informazioni sulle posizioni laiche (e non) di liste e candidati. Per questo cerchiamo di fare il punto sulle idee dei tre candidati di un partito che ha un notevole peso elettorale, e soprattutto parlamentare, che sta discutendo su questioni come i diritti e la laicità. Ricordiamo ovviamente che l’associazione è apartitica e non sostiene alcuna forza politica né candidati.
Giuseppe Civati
Civati nell’introduzione della sua mozione afferma che “uguaglianza vuol dire diritti […] in uno schema laico senza eccezioni”. Lamenta che il Pd non riuscito a “unire e trasformare in qualcosa di nuovo il meglio della storia cattolica, di quella comunista e di quella socialista e liberale”. Sui diritti degli immigrati scrive che “si deve dare piena attuazione al diritto costituzionale alla libertà religiosa”; aggiunge che l’Italia è ormai un paese “multiculturale e multireligioso”. In “Democratizzare la globalizzazione” scrive di volere un mondo dove “la libertà e la democrazia possano essere compatibili con ogni culto, e allo stesso tempo siano sempre presenti forme di separazione fra politica e religione”.
Sulla base del “supremo” principio di laicità, chiede al partito di “adoperarsi per introdurre in Italia il matrimonio egualitario, le unioni civili per coppie omo- ed eterosessuali, l’adozione per i single e per le coppie gay”. A suo dire bisogna attuare quanto stabilito dagli articoli 9 e 32 della Costituzione per garantire la “autodeterminazione”, e non si può ignorare il “diritto all’ottenimento delle cure — anche quando non garantiscano il risultato, ma lo sperimentano e pongono le condizioni per conseguirlo”. È favorevole alla ricerca sulle cellule staminali embrionali “entro i limiti e i controlli della legge”, e quindi la legge 40 va superata per quanto riguarda l'”utilizzo degli embrioni. “Vogliamo impegnarci a promuovere il testamento biologico” e garantire la salvaguardia della “dignità umana”, aggiunge, per “scegliere autonomamente quando e come l’accanimento terapeutico debba fermarsi”. Bisogna poi “eliminare dal servizio sanitario nazionale i confini assistenziali di tipo economico, etnico-razziale e sessuale” per rilanciarne il “carattere universalistico” fondato sul “riconoscimento indiscriminato di diritti e assistenza”.
Civati parla anche della necessità di promuovere i diritti delle donne, pari condizioni sul lavoro rispetto agli uomini, di combattere violenza, femminicidio, stalking e “persistenza di una mentalità patriarcale”. Sulla legge 40 sostiene che “l’ingiustizia va in gran parte ricondotta a una concezione maschile della donna come mero contenitore di embrioni, nonché merce di scambio ideologico”. Critica la “non applicazione della legge 194” sull’interruzione di gravidanza e lo “smantellamento dei consultori”, nonché l'”aumento vertiginoso dell’obiezione di coscienza”. Punta all’aumento degli finanziamenti statali per la ricerca e sull’istruzione: “investiamo nella scuola, tutelandone l’autonomia e riconoscendone il ruolo di integrazione delle diversità”.
Matteo Renzi
Renzi tra i suoi punti programmatici accenna al mondo dell’istruzione, che in questi decenni ha perso importanza e credibilità: “abbiamo fatto le riforme della scuola sulla testa di chi vive la scuola, generando frustrazione e respingendo la speranza di chi voleva e poteva darci una mano”. Vuole un partito “dei diritti”, per costruire “una società veramente rispettosa e inclusiva”. “C’è uno spazio nel quale la libertà di ogni persona di compiere le proprie scelte”, prosegue, “anche le più intime e fondamentali decisioni della vita, può convivere in armonia con la libertà di ciascuno di vivere liberamente le proprie convinzioni. “In quello spazio” si può “costruire un paese avanzato sul tema dei diritti civili, senza alcuna paura di cancellare la nostra identità e le nostre radici culturali”. “L’espansione dei diritti”, avverte, “non può essere un’operazione a somma zero” e bisogna “costruire una cultura dell’inclusione”. Tra i “passi avanti” degli ultimi mesi cita la legge contro la violenza sulle donne e “il percorso che condurrà a una legge contro l’omofobia e la transfobia”.
Gianni Cuperlo
Dal canto suo, Cuperlo interviene così nelle sue proposte per la spesa pubblica: “va riqualificata e non ridotta”, specie “in comparti come l’istruzione, la sanità, la ricerca, le politiche sociali”. La pubblica istruzione, definita “colonna vertebrale della nazione italiana”, a suo dire “nell’ultimo ventennio” è stata colpita da una profonda crisi. Ma “non si è trattato solo di un ridimensionamento delle risorse economiche”, sostiene. A parte fenomeni come l’abbandono scolastico e il calo degli studenti universitari, “soprattutto si è diffusa una corrente di pensiero secondo cui l’istruzione pubblica rappresenterebbe una categoria ormai superata, da sostituire con un sistema di mercato in grado di valorizzare meglio i gruppi sociali e le tradizioni più forti”. Per invertire la rotta prospetta la scelta del “modello europeo”, dove c’è una “solida prevalenza di istituzioni pubbliche e autonome”, “l’istruzione è universale, finanziata dalla fiscalità generale, rivolta a tutti i giovani, con strumenti robusti di diritto allo studio”.
Il partito deve essere impegnato, prosegue, “per un confronto pubblico permanente sui temi di civiltà”, per un “programma la cui bussola siano laicità e dialogo”. Quindi sì a “una legge che estenda alle coppie gay pari diritti e pari doveri, riconoscendone la dignità sociale e tutelando i diritti dei loro bambini, sì al miglioramento della legge contro l’omofobia, sì alla piena applicazione della 194, sì a un nuovo testo per la fecondazione assistita, sì alla cittadinanza, sì all’estensione delle tutele per le donne in maternità. Sì a una battaglia contro ogni discriminazione”. Cita quindi il cardinale Martini (“Chi è orfano della casa dei diritti, difficilmente sarà figlio della casa dei doveri”) e l’appello di papa Francesco per vincere la “globalizzazione dell’indifferenza”.
Secondo Cuperlo serve “una politica laica, perché questo è il terreno del bene comune”, “ancorata alle domande di uguaglianza e di equità”, “ai principi costituzionali”. Politica che intende “confrontarsi sul destino della persona, e per questo è aperta al pensiero religioso e a ogni riflessione che cerca i nessi tra la coscienza del singolo, l’impegno per una società migliore e la domanda di futuro”. Il Pd va oltre il “dialogo” tra sinistra storica e cattolicesimo democratico, spiega Cuperlo: “è nato per dare nuova vitalità e sintesi alle culture personaliste e solidariste”. Quello che “c’è di buono” va cercato nei comitati, nelle associazioni, nel volontariato, “riannodando così i fili della sinistra diffusa, del pensiero critico e delle donne, della radicalità cattolica”.
Il confronto
Il confronto tra i candidati alla segreteria del Partito Democratico è entrato nel vivo grazie soprattutto allo speciale andato in onda su Sky. Sui matrimoni omosessuali Civati si è detto per la “totale uguaglianza” anche su affidi e adozioni, sfidando il partito a prendere una posizione netta come avviene in altri paesi. Cuperlo ha detto che “non bisogna avere paura delle parole”, ma la questione delle adozioni è “complessa, delicata”, anche se occorre dare una risposta alle famiglie omosessuali con bambini. Renzi ha ribattuto sostenendo di “invidiare molto chi spara certezze”, e ha proposto la civil partnership per “non impantanarsi in una discussione sul termine ‘matrimonio'” che rischia di far naufragare per l’ennesima volta la decisione del Parlamento. Dopo aver ricordato la proposta di Ivan Scalfarotto per la legge anti-omofobia, ha parlato di aprire alla step child adoption (adozione del bambino figlio biologico di uno dei due partner gay). Civati ha replicato: “non ho certezze se non la laicità”.
La redazione
Timeo Danaos et dona laicalia ferentes!
Avevo già scritto in un altro commento:
Non voterò alle primarie PD perchè troppo deluso da almeno venti anni di non condivisione della sua politica, ma vorrei far notare che Civati è stato l’unico, nel pubblico dibattito svolto in televisione fra i tre candidati, a dichiararsi apertamente e incontrovertibilmente per la laicità come guida per il suo operato.
Spero che chi fra noi voterà alle primarie voti per Civati.
Non voterai alle primarie del piddi`…
Ma scommetto che voterai piddi` 🙂
Nessuno dei tre mi piace.
Com’era quel detto? forse…….”Il più sano dei tre ha la rogna.”
OT:
Dal Fatto Quotidiano di oggi:
IL MIRACOLOSO STIPENDIO DEI PRETI IN DIVISA
I CAPPELLANI MILITARI PERCEPISCONO FINO A 4 MILA EURO E PENSIONI VANTAGGIOSE, MOLTO PIÙ DEI COLLEGHI “CIVILI”. E PAGHIAMO NOI (segue articolo)
Bagnasco per essere stato ordinario militare due anni e nove mesi percepisce una lauta pensione mensile, che per noi miserabili chiamati alle primarie della vena laica del PD suona doppia offesa….
Ma questi politici sono ridicoli, soprattutto questi di “sinistra”. Ogni volta la stessa storia… poiché sanno che il loro elettorato è sensibile ai temi della laicità, in occasioni come queste si riscoprono tutti novelli Cavour, salvo dimenticarsi di tutta l’aria fritta che hanno immesso nell’atmosfera con la bocca in questi caroselli (ormai pietosi), non appena uno di loro diventa il segretario e intanto sui temi laici e sui diritti civili qui non cambia nulla dagli anni 70. Mi correggo, a me fanno schifo, non pena.
Ovviamente tutto questo in caso di vittoria alle prossime elezioni politiche e Matteo Renzi nominato premier.
In alternativa…tutti in piazza con il giaguaro per smacchiare il sempre-giovine- 80enne il cavaliere silvio berlusconi … eroe anche lui dei popolani italioti rinc@@@@@@iti (senza che nessuno li obbligasse)…quindi felici e gaudenti di passare ogni giorno almeno 4ore davanti alla tivvu` italiota.
DucaLamberti74
questo trio di politici offre un bel campionario di giovani preti in cerca di elettori cattolici-riformisti-cattosinistrorsi.
siamo messi proprio male in italia…
Prima che quelli che si riempiono la bocca parlando di laicità ci prendano per i fondelli bisogna chiedere loro cosa intendono per laicità. Qui sembra una democrazia cattolica, puoi scegliere il santo che ti piace di più ma resti in tema.
Tutti parlano d’istruzione ma nessuno si sogna di esprimersi sul finanziamento pubblico alle paritarie e sull’ora di religione.
Ecco cos’è la laicità nel nostro paese:
http://www.repubblica.it/sport/calcio/2013/12/05/foto/bestemmie_in_campo_-72749625/1/?ref=HRESS-8#1
Se bestemmiano in campo, punizione. Se fanno danni all’estero (Polonia) e danneggiano l’immagine dell’Italia il nostro premier interviene di persona per chiedere il rilascio.
Le primarie del Pd sono una delle tante inutilità della politica italiana.
Concordo.
Soprattutto perché sanno già che vincerà Renzi e perché possono votare tutti.
Iscritti e non, maggiorenni e non, cittadini italiani e non ..
Mi avessero detto “senti vieni a votare perché mi servono due euro ..” non sarei andato lo stesso 🙂
Ma almeno per me, eran più sinceri.
Continuo a chiedere se c’e’ qualcuno disponibile ad organizzare incontri e manifestazioni..
continuo a dire che dobbiamo smetterla di lamentarci sui forum e fare qualcosa..
se non l’aveste ancora capito i politici sono questi non ce ne sono altri..
sono questi e se non interveniamo noi in prima persona continueranno a rimanere questi.
e noi che faremo? continueremo a scrivere post all’infinito?
Per le idee voterei Civati, ma da fiorentina l’esperienza di Renzi non mi dispiace affatto – gestione molto pratica, che ha sbloccato situazioni impantanate da anni e che non si fa problemi a scegliere soluzioni “sacrileghe” per tirar su i quattrini per la baracca (es. affittare Ponte Vecchio per 3 ore come location extralusso e tirarci fuori un po’ di fondi per i servizi comunali; inutile dire che c’è stato un coro unanime di sdegno perché così “si svende la cultura”).
Ho paura che Civati non avrebbe mai forza e seguito per far davvero applicare le sue idee; Renzi invece potrebbe essere l’occasione per avere finalmente un partito di centro-sinistra (ok, più centro che sinistra) meno asservito ai ricatti delle altre forze politiche. Non è certo laico, ma è meno clericale della media e per adesso mi basta.
Ho votato il PD spesso, non sempre, ma di sicuro alle primarie ci vado visto che i rapporti di forza che ne usciranno infuenzeranno parecchio la futura gestione del principale partito italiano.
Io ho letto che la moglie di Renzi è un’integralista cattolica e la cosa non mi piace per niente.
E Renzi è un abile comunicatore ..
Renzi è molto vicino ai movimenti cattolici, e la cosa non mi piace affatto ma come scrivevo sopra credo che dei vari candidati sia quello in grado di portare avanti un programma di governo senza arenarsi al primo sussulto delle destre – cosa che Civati non avrebbe la forza di fare.
Non mi aspetto una gran difesa della laicità, ma è sufficientemente scaltro (o parac..o, tanto se non lo sei non ti vota nessuno) da non trincerarsi neppure dietro a posizioni troppo retrograde e lo vedo a promuovere, piuttosto, piccole aperture).
D’altronde, il cattolicissimo Prodi è stato l’unico in tanti anni a smuovere qualcosa sui temi IMU (norme prontamente smontate dal successivo governo di centrodestra) e i DICO
d’accordissimo con gab
Tre chierichetti
Ormai da noi possiamo chiamara LACITALIANA ovvero come al solito tutte parole e fatti 0, a parte i politici che fatti lo sono fino al midollo!!
Ma se prima delle elezioni i discorsi dei canditati sono di laicità, stessi diritti nelle unioni, adozioni, testamento biologico, diritti donne, separazione stato cheisa ecc.. poi al governo fanno esattamnte il contrario allora aspetto di votare uno che dichiara a morte i gay, crocifissi in ogni angolo, chiusura scuole pubbliche, ora di religione anche al lavoro, adozione solo su decisione del papa, guerra santa agli infedeli, donne via diritti al lavoro al voto e alla parola…….magari poi fa il contrario o almeno sarà coerente.
Chiedo scusa, ma volevo far notare che chi ha scritto l’articolo non ha inserito i nomi di tutti i canditati alle primarie del Pd, che oltre a Civati, Renzi, Cuperlo sono: Brontolo, Mammolo, Gongolo e Pisolo.
..HA !!!
Mitico!
Purtroppo sta gente è più simile a Freddy Kreuger, Jason Woohres, Micheal Myers per citare sempre personaggi di fantasia.
Per quelli veri Marilyn Manson (non il cantante) Ted Bundy e Richard Ramirez.
Er Profeta: A Cherubì!
Cherubino: Dimme Maomè?
Er Profeta: O sai che cosa ebbisi notato leggenno st’articolo?
Er Profeta: Cosa?
Cherubino: Che Pd anche se o’ribarti se legge sempre Pd.
Er Profeta: Ammazza Maomè tu si sai cogljè e cose fonnamentali de en discorso.
Cherubino: So Er Profeta.
🙂
Va detto che l’8 dicembre vince solo chi raggiunge il 50% +1, altrimenti si va al ballottaggio tra i primi due alla prima riunione dell’Assemblea nazionale (art. 11 del Regolamento).
Ovvio che la forza del nuovo segretario dipende anche da ciò.
Credo che le primarie le vincerà Renzi, il che forse è un bene per il PD, che forse vincerà le prossime elezioni (Renzi “tira”), ma non per la laicità. Dicono che sia un buon amministratore come sindaco, ma mi sembra anche un bravo chierichetto.
Civati lo trovo più interessante, ma non credo che abbia possibilità. Se votassi PD voterei per lui.
Leggendo l’articolo noto che:
RENZI = abile comunicatore, dice tutto, dice tanto, ma non dice nulla.
CUPERLO = parla di laicità e usa come esempi Martini e papa Francesco (ma sa cosa vuol dire laicità? .. sa cosa è la chiesa cattolica?)
CIVATI = .. voterei per lui, .. ma non vado a votare.
“diritto all’ottenimento delle cure — anche quando non garantiscano il risultato, ma lo sperimentano e pongono le condizioni per conseguirlo” ma che vuo dire?
“riconoscimento indiscriminato di diritti e assistenza” eh?
Speriamo che non vinca civati perché ci vedo in prospetti ancora più disatri di quelli che abbiamo oggi.
Questo, mi sembra doveroso segnalarvelo…
http://www.sergiologiudice.it/?p=5355
La vera questione, la prima cosa che tutti chiedono è il lavoro, non solo come questione sociale ma come questione “diritti”.
Tutto il resto sono “chiacchiere”, importanti o importantissime finchè si vuole, ma nessuno risponderà mai che il primo problema da risolvere è la laicità intesa nel senso strettissimo che qui si intende.
Il trio di giovanotti in lizza per le primarie del pd non mi pare abbiano proposto qualcosa di nuovo sul tema, ad esempio sulla tragedia del precariato.
La costituzione più bella del mondo di cui tanti si riempiono la bocca a ogni piè sospinto parla chiaro, ad esempio all’articolo 36, ma anche costoro, come i tanto odiati veterani, se ne strafottono, avendo anzi già da tempo sposato il pensiero liberista più cupo e sfrenato, chi più chi meno.
In ogni caso, quando non si sanno dare risposte sulle questioni fondamentali, cosa si fa? cosa fanno tanti politici, non solo il trio? si buttano a capofitto sui temi etici, della laicità, dei diritti; in realtà non perchè gliene importi qualcosa, ma soltanto come unico argomento (svilito a questo punto) per la loro farsesca propaganda.
Ma che qui si parla di laicità è chiaro, si?
tanto chiaro quanto incomprensibile.
un mondo a parte.
contenti voi …..
comunque devo constatare che al di là del palese ruolo di vigilante – che presidia il blog e che interviene per sedare non dico il dissenso, ma ogni riflessione che esca un minimo dal seminato – non sai, non puoi andare.
Che tristezza!
@Engy
Benaltrismo?
Contenta te, anzitutto ti sfugge una cosa:
l’UAAR si occupa di laicità, sarebbe strano se in relazione alle primarie del PD si concentrasse (disperdesse) a considerare i programmi dei candidati per intero in quanto non è il suo ruolo.
Si occupa di laicità considererà l’aspetto della laicità.
La (giusta) preoccupazione che hai è semplicemente fuori luogo.
@E.ng.y
Tu non esci dal seminato, la fai proprio di fuori. Sempre, incontrovertibilmente, puntualmente.
Cosa c’è di incomprensibile nel trattare di laicità? O dovevi scrivere ad cazzium come al solito?
Che fai? Ricominci con la lagna?
@E.ng.y
Ah, fra il dissenso (che nessuno ti ha impedito di manifestare pedissequamente) e l’uscire fuori dal seminato c’è una certa differenza. Il primo è legittimo. Il secondo o è da disonesti o da inetti. Scegli.
FB Mosconi:
scusa Mosconi, ma in questo articolo si parla pur sempre di PD.
Allora e ad esempio cosa me ne faccio – per dire – della possibilità di sposarmi in quanto gay o di poter programmare e pianificare un figlio a tutti i costi nella libertà più totale e garantita di una nuova legge sulla fecondazione artificiale – se poi non trovo lavoro e se lo trovo lo trovo a condizioni inaccettabili e degradanti a tutti i livelli?
SE per incanto il mondo intero divenisse “laico” una volta per tutte, ma rimanesse fermamente e convintamente attaccato a questa concezione liberista che vede sempre più persone schiavizzate e affamate (e il pd è molto affezionato e da molto tempo a queste concezioni), ci sarebbe da esser contenti solo perchè sarebbe appagato il nostro convincimento ateo?
@Engy
C’hai preso per degli idioti? Pensi davvero che siamo ciechi e sordi al mondo che c’è attorno. Si tratta di una scelta programmatica di non parlare di altri, sappiamo benissimo che la laicità è solo una parte di ciò che riguarda la vita. Ma su gli altri temi l’UAAR non può dare indicazioni, poiché non è suo compito, ma sembra che solo tu non lo capisci.
(Sulla critica al liberismo potrei farti dei corsi, ma non qui)
Il valore aggiunto del futuro Partito Democratico saranno i cosiddetti ” NERDS “, che voi ci crediate oppure no. Ma chi sono i NERDS ? Con il termine NERDS in genere si indica un ragazzo o una ragazza dai 14 ai 40 anni ( ciao Matteo, ‘un ti ricordi di quando si portava gli occhiali mentre si andava a fare le merende ai quiz televisivi del Cavaliere ? ) dall’ aspetto non necessariamente gradevole ed alla moda ma con un discreto quoziente intellettivo e delle competenze molto vaste su argomenti specifici di carattere tecnologico e non solo. Anche un neolaureato in economia o una giovane imprenditrice possono essere dei soggetti meritevoli di stima. Le sexy-ministre non sono una cosa indispensabile. ROTTAMIAMO LE VELINE E RIPRENDIAMOCI LE BELLE TARDONE CHE HANNO FATTO IL MOVIMENTO DEL 1977, PIUTTOSTO ! Una distinta signora di 60 anni puo’ insegnare tanto ad una ragazza miope ma volenterosa che sappia districarsi sui temi della ” Green Economy “. Lo spirito libertario di quel periodo continuera’ a vivere in qualche modo. Investire nelle risorse umane e’ la sfida piu’ coraggiosa che il PD puo’ fare in tempi relativamente brevi. Basta con le consulenze da decine di migliaia di euro a botta. Tagliamo i costi della politica cominciando anche da questo aspetto. Il simpatico Tom Cruise con l’ adesivo della Fiorentina attaccato sul cockpit del suo F-16 ( l’ F35 costava troppo ) a mio modesto avviso farebbe meglio a dotarsi di abili consiglieri e/o consigliere con una certa competenza in materia tributaria e di management aziendale e soprattutto sociologi. Anthony Giddens diceva che la sociologia e’ una materia molto complessa, che non puo’ essere spiegata in un manuale e che l’ apporto che essa puo’ dare ai movimenti politici e’ superiore a quello che gli stessi movimenti politici riescono a dare alle masse con l’ immagine della loro classe dirigente.
Il disagio sociale va ascoltato come le trasmissioni di Radio24…
KEEP CALM AND CARRY ON.
Buone Primarie a Tutti…
Michele.
In generale sarei stato d’accordo con questa affermazione, ma non quando si parla di diritti fondamentali.
Penso che i diritti fondamentali di Renzi debbano essere tutelati come d’altronde, quelli di chiunque altro. Ma dato che Renzi invidia “chi spara certezze”, state a vedere che mi sto sbagliando. Almeno secondo la logica di Renzi.