Gli Stati Uniti, paese tradizionalmente “under God”, si fanno sempre più secolarizzati. Cresce al 23% la percentuale di “non religiosi”, soprattutto tra i giovani, e l’insofferenza per le ingerenze confessionali nella vita pubblica. Resistono però ancora diffusi pregiudizi verso i non credenti, mentre i politici ci tengono a dare un’immagine pro-religione e hanno remore a dichiararsi atei. Se fino a qualche tempo fa secondo i sondaggi i non credenti ispiravano ben poca fiducia, addirittura peggio degli stupratori, la situazione sta cambiando,… Leggi tutto »
Archivi Giornalieri: giovedì, Dicembre 19, 2013
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