Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Anzi, ringrazia in anticipo chi le segnalerà eventuali “perle”.
Il primo premio di questa settimana va a Luigi Lucchi, sindaco di Berceto (Pr), che
ha sostituito nel suo ufficio l’immagine del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano con quella di papa Francesco
Al secondo posto la Corte di Cassazione che ha “delibato” senza colpo ferire la sentenza del tribunale ecclesiastico con cui è stato considerato nullo il matrimonio cattolico di un’atea.
Terzo posto alla Regione Campania che ha stanziato 2,5 milioni di euro per la ricostruzione post-terremoto destinandoli alle chiese.
Tra le tante “mezioni speciali”: il Comune di Brescia, che nel piano regolatore ha escluso spazi per edifici di culti diversi da quello cattolico, e per questo motivo è stato condannato dal Tar della Lombardia; il vicepremier Angelino Alfano e il Nuovo Centrodestra che non considerano “famiglie” le coppie non riconosciute dalla legge; il sottosegretario all’Istruzione Gabriele Toccafondi (Cielle – NCD), che si è battuto con successo per mantenere i contributi statali alle scuole private; la Provincia di Trento che ha stanziato 17 milioni per finanziare l’istituto privato delle scuole Marcelline (che di soldi ne metteranno soltanto due); Flavio Tosi, sindaco di Verona, che ha preso parola in cattedrale dopo la messa celebrata del vescovo, mons. Giuseppe Zenti; i comandanti delle polizie municipali e i sindaci dei Comuni della provincia di Ragusa, che hanno invitato le autorità a partecipare alla messa per la ricorrenza di san Sebastiano martire, patrono della polizia municipale di Vittoria; i dirigenti dell’Ospedale Sant’Orsola di Bologna, che hanno sottoscritto onerose convenzioni per assicurare l’assistenza spirituale cattolica nel nosocomio pubblico; il Comune di Perugia che ha trasformato il saggio natalizio di una scuola privata cattolica (dal nido alla primaria) in evento pubblico sponsorizzato dall’assessorato alla cultura.
La clericalata di oggi raccoglie segnalazioni delle ultime settimane, nel corso delle quali i nostri lettori hanno votato la peggior clericalata del 2013.
La redazione
Il sindaco di Berceto ha solo preso alla lettera e messo in pratica ciò che tanti italiani… scherzando ma non si sa fino a che punto (se ricordo bene anche la Litizzetto)… hanno proposto: cioè papa Francesco come Presidente della Repubblica!
Il che la dice lunga su quanto gli italiani tengano alla democrazia. Anche solo pensare per scherzo di fare presidente della repubblica un appartenente all’ordine meno democratico della ccar già non democratica di suo, beh… poi non è che napo sia il miglior presidente, eh, ma ce ne corre!
Il concetto di unicuique suum, nel sua forma estesa, è evidentemente incapace di far breccia duratura, anche se risale ai romani.
Comunque la montante papolatria ci dice anche quanto siamo sorpresi quando qualche potente fa, o sembra fare, esattamente ciò che dovrebbe fare, nel caso di specie obbedire ad un qualche precetto cristiano a scelta (tutti non ce la può fare). Evidentemente non ci piacciono molto i risultati delle nostre scelte.
“Il che la dice lunga su quanto gli italiani tengano alla democrazia.”
Ma la dice anche lunga su quanto la ‘supplenza’ della ccar – nei confronti della quale lo stesso Napolitano ad ogni occasione ha espresso tutta la sua gratitudine – abbia finito per sovrapporsi nella pubblica opinione alle istituzioni dello stato. Simbolicamente, ma si sa come i simboli sono rivelatori.
Adesso poi che il Vaticano ha trovato un ‘uomo della Provvidenza’ con le carte ben più in regola proprio come tale di un qualsiasi Berlusconi, Grillo o, ultimo arrivato, Renzi …
Voi disquisite in modo aulico, colto raffinato e filosofico
Io continuo a dire che il sindaco di Berceto (come molti altri sindaci) è un politico specchio dei popolani italioti che abitano questa repubblica dell’italietta.
Vi segnalo questa chicca:
—
Irene Pivetti dal 25 agosto 2009 assessore del Comune di Berceto alla Piena Occupazione e formazione professionale;
—
fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Berceto
DucaLamberti74
Io concordo con Bruno Gualerzi, e se mi permettete una considerazione un po’ più personale, secondo me l’atto di quel sindaco (che non conosco, parlo in astratto), può avere un valore più laico che religioso. Vi chiedo di seguire il mio ragionamento. Qui non si tratta necessariamente di considerare il papa come capo religioso della chiesa cattolica, ma la persona specifica di Jorge Bergoglio alias Francesco come figura particolarmente carismatica a cui fare riferimento umanamente piuttosto che spiritualmente, caratteristica che evidentemente, secondo il sindaco, non ha il presidente Napolitano. Diciamo che in questo caso è stata messa la foto di Francesco come ci sarebbe potuta essere quella del Dalai Lama, di Obama, di Gino Strada o di Pepe Mujica. Per questo motivo non sono portato a considerare l’atto del sindaco, automaticamente, come “crelicalata”, ma anzi ci vedo un fondo di laicità, a prescindere dal fatto che poi ci piaccia Francesco (come sarebbe per Obama o per il presidente dell’Uruguay). Spero di essermi espresso con chiarezza.
Ma John , pensaci un po, non come un italiota ma come una persona che abbia una certa conoscenza di come la gente pensa fuori l’ Italia… !
Personalmente vedo improbabile fuori l’ Italia mettere la foto del Dalai Lama, di Obama, o di Ciccio Bello al posto del Presidente della Repubblica del proprio paese .
Vero… e piu ci penso da non italiano e piu la vedo come una scemenza incredibile !! Per me è impensabile, assurdo e a nessun sindaco fuori questo paese verebbe in mente una cosa simile …
Il Papa al posto della foto della Regina d’ Inghilterra per esempio in Gran Brittania o nei paesi del Commonwealth??? Pensaci un po al bel puttiferio …!
Gérard,
infatti mi riferivo a quel sindaco proprio come italiano, che preferisce un’altra figura a quella di Napolitano e la ritiene più rappresentativa, allo stesso modo in cui, sempre un Italiano, potrebbe dire “io appendo il Dalai Lama al posto di Napolitano”, oppure “io appendo Obama al posto di Napolitano” ecc. Tutto qua. Non stavo giustificando l’azione del sindaco, assurda in sé, stavo solo dicendo che – presupposto che è assurda – non è una clericalata perché in quel caso identifica il Papa come figura umana e non come figura religiosa. Questo papa qua. Se l’avesse fatto con Ratzinger, allora avrei detto anche io che era una clericalata.
Sono stato più chiaro?
@John
Insomma, un po’ forzata. Io, a monte, non esporrei neanche la foto del presidente.
Non riesco proprio a vederci un significato difendibile in questa becerata del sindaco di Berceto. Se fosse stato il presidente di una bocciofila avrebbe anche potuto proporla, ma non come sindaco di una città. Se il governo centrale lo ha ridotto in mutande non sarà certo votarsi a una figura popolarmente demagogica che potrà risolvere i problemi del suo comune. Il sindaco, anche se in mutande e tricolore si ricordi sempre che, proprio perché indossa il tricolore, lui rappresenta l’Italia; vecchia abitudine italiota gettarsi ai piedi di un qualunque straniero e farne il proprio padrone.
John, scusa ma proprio perché è Bergoglio!…. Almeno Ratzinger ha fatto carriera DOPO e NON DURANTE la dittatura. Tenerezza mon oeil.
Diocleziano: non ho mai voluto difendere questa mossa, ho detto chiaramente che è una cosa assurda, e aggiungo ridicola, come lo sarebbe se avesse messo la foto del Dalai Lama o di Piergiorgio Odifreddi. Il mio discorso si poneva su un altro piano. Io non condivido il fatto che i discorsi – sia di apprezzamento che di critica – a Bergoglio siano da circoscriversi alla dimensione religiosa. Credo che il fenomeno “Francesco” abbia a che fare con la persona e non con l’istituzione. Se Bergoglio fosse stato il capo dei buddisti o il Re di Spagna o il segretario generale dell’Onu, avrebbe comunque manifestato la sua personalità, a differenza di altri personaggi della chiesa che non hanno una grossa personalità scindibile dalla carica ricoperta. Da come mi rispondente, credo di aver difficoltà a spiegare questo punto di vista.
Sandra, su questo non condivido. Far carriera nel proprio settore durante una dittatura non vuol dire automaticamente esserne partecipi. Inoltre ricordo che, anche ammettendo tutta la negatività di un’istituzione (come è per voi la chiesa), è sempre possibile che una persona più assennata al suo interno venga fuori e cambi in meglio le cose. Faccio sempre gli esempio di Gorbaciov e di De Clerk… pensare che ciò sia impossibile a priori (e che quindi il papa, chiunque sia, è una figura negativa e compromessa), è, secondo la mia opinione, un pregiudizio.
John
è proprio questa “grande personalità” tanto sbandierata che stride con la convivenza con la dittatura argentina. Quale grande personalità arriva al compromesso con degli assassini? Lucchi voleva sostituire la foto del presidente? Beh, uno che è andato in galera contro la dittatura c’era, ed è stato presidente italiano: io ci avrei messo Pertini. Ma uno che sta zitto in dittatura e poi fa carriera in quello che sappiamo (lo sai vero?) è l’ambiente della Chiesa cattolica romana, mmmh, non ha proprio le carte in regola per essere credibile, nemmeno umanamente: un uomo come gli altri, non negativo – la vigliaccheria non è crudeltà – ma certo non un esempio. Bergoglio nel suo paese non è stato affatto “laico”: ha invocato la “guerra di Dio” contro la legge a favore del matrimonio omosessuale.
Sandra,
non sono personalmente d’accordo nella durezza del tuo giudizio contro Bergoglio-Francesco e ti chiedo davvero scusa se ti dico con franchezza che ci vedo l’individuazione di nessi di correlazione che secondo me non sussistono. Però, messa da parte la mia opinione, il tuo punto di vista ha piena legittimità, e direi che sarebbe grave se non ci fosse. Credo che l’apprezzamento per Bergoglio-Francesco – pur essendo lui una persona che io apprezzo – sia davvero eccessivamente massivo e acritico, e quindi è giusto che si confronti con il disincanto di posizioni forti come la tua.
John
Ho capito benissimo il tuo punto di vista, tant’è vero che non ho nemmeno accennato a quella che è la figura di riferimento per il sindaco; stigmatizzo quella che per me è la sindrome del traditore per un rappresentante dello stato.
Nel caso specifico però credo che qualsiasi paragone sia senza senso: funziona proprio perché si tratta del papa. Immaginiamo il presidente della Grecia che proponga al popolo la ”clisterina” come rimedio alla crisi…
John,
Non credo di essere particolarmente severa. Non riesco a definire come figura umanamente positiva l’uomo Bergoglio, che in democrazia e di fronte a una questione secondaria come il matrimonio omosessuale chiama la società civile alla “guerra di Dio”, e invece non senta alcuna esigenza di esprimersi in tono deciso contro chi torturava e fiondava gente giù dagli aeroplani. Per coerenza con il personaggio avrebbe dovuto tenere un basso profilo anche dopo, sarebbe passato per mite. Invece…L’opportunismo è un tratto umano, ma fa tanto don Abbondio.
Ciò detto Lucchi è libero di ammirare Bergoglio come privato cittadino, ma come sindaco non può tirare su e giù fotografie come gli gira. E se proprio proprio, appunto, come sindaco italiano, poteva optare per un presidente italiano, laico e rispettabile.
In Francia dove l’ attuale presidente della Repubblica gode di ca 23/25% di consensi ( Il peggiore risultato di consensi dai tempi di De Gaulle .. ) una cosa cosi è impensabile….
Ma almeno 90% della popolarita di Bergoglio riposa sul ” battage ” mediatico che viene fatto attorno al personnaggio !! La gente non riesce a pensare da sola o piuttosto non pensa . Segue i segnali che vengono dato dagli medias e basta .
Stamattina vado a sfogliare La Repubblica e cosa vedo : una foto con un agnellino sulle spalle di Bergoglio .
Se questo non è un modo di infantilizzare la gente allora mi chiamo Ernesto !!
Gérard,
i media televisivi sono bravissimi nell’intercettare i bisogni della gente, e nel fornire gli spot adeguati. Bergoglio era uno sconosciuto per il pubblico italiano un anno fa, e in effetti lo è ancora. Quello che gli italiani conoscono è l’uomo-immagine Bergoglio. Un’immagine seduttiva, e quindi come dici tu, che riposa su un bisogno infantile. Questa concetto di dipendenza dall’uomo della provvidenza, come giustamente richiamava Bruno, è tipico dell’italiano. Il sogno dell’uomo che fa pulizia, che riporta i conti in ordine, una specie di Mastro Lindo che lavora al posto tuo e ti risparmia la fatica, a partire da quella di affrontare la realtà.
Sandra, mi sembra che ci sia decisamente troppa dietrolgia in tutto ciò che dici. Concordo che non si debba mai abbandonare lo spirito critico, soprattutto nei confronti di persone particolarmente carismatiche come Bergoglio, ma il complottismo spinto confligge con lo spirito razionale. Io metto i complottisti e i dietrologi dalla parte di quel pensiero impulsivo e irrazionale che l’uaar – se è veramente associazione di razionalisti – deve combattere, e contro cui deve sensibilizzare. Tutti: quelli che sostengono il metodo stamina contro il “complotto delle università”, quelli del “non siamo mai stati sulla luna” e quelli del “Bergoglio è solo il frutto di una raffinata costruzione mediatica”. Il rasoio di Occam impone di scremare la propria visione, e di riconoscere che Bergoglio può essere simpatico o antipatico, ma, senza tanta inutile dietrologia, è un essere umano che ha alcune doti che mancavano ai suoi predecessori che vanno a favore anche della laicità. Come molti atei riconoscono. Se tu invece scegli il fronte complottista-dietrologico fai pure, ma non sei dalla parte del pensiero razionale.
Sandra, mi sembra che ci sia decisamente troppa dietrolgia in tutto ciò che dici. Concordo che non si debba mai abbandonare lo spirito critico, soprattutto nei confronti di persone particolarmente carismatiche come Bergoglio, ma il complottismo spinto confligge con lo spirito razionale. Io metto i complottisti e i dietrologi dalla parte di quel pensiero impulsivo e irrazionale che l’uaar – se è veramente associazione di razionalisti – deve combattere, e contro cui deve sensibilizzare. Tutti: quelli che sostengono il metodo stamina contro il “complotto delle università”, quelli del “non siamo mai stati sulla luna” e quelli del “Bergoglio è solo il frutto di una raffinata costruzione mediatica”. Il rasoio di Occam impone di scremare la propria visione, e di riconoscere che Bergoglio può essere simpatico o antipatico, ma, senza tanta inutile dietrologia, è un essere umano che ha alcune doti che mancavano ai suoi predecessori che vanno a favore anche della laicità. Come molti atei riconoscono. Se tu invece scegli il fronte complottista-dietrologico fai pure, ma non sei dalla parte del pensiero razionale.
John,
che mi dici di questo:
“Mentre il Papa si allontanava dal tavolo dei doni, Putin lo ha fermato chiedendogli: «Le piace l’icona?». Bergoglio ha risposto affermativamente. Al che Putin si è fatto il segno della croce secondo l’uso ortodosso e ha baciato l’i’cona mariana, subito dopo baciata anche dal Pontefice.”
Mettere la bocca dove l’ha messa Putin…. che disgusto. Quanto è stato mostrato in tv di questo incontro? Chiedo, io non guardo mai i tg nazionali. E’ una mossa che fa ben sperare sulla laicità accogliere Putin nei giorni in cui ha negato con il ricatto la libertà di determinare il proprio futuro ai cittadini dell’Ucraina?
Non risulta anche a te che non lo si conoscesse per niente fino all’anno scorso? Come mai, se non è solo fumo? Come mai un cardinale, già quasi papa una volta, passa dall’anonimato assoluto a un’icona di bontà? Cosa ha fatto nella chiesa in 50 di carriera ecclesiastica, di rivoluzionario, per potersi aspettare qualche cosa di concreto? Non gli telefonava nessuno in Argentina, gli scriveva qualche giornalista? O è tutto partito magicamente in Italia? E se sì, non ti sei chiesto come mai?
A me risulta che sia stato nominato vescovo e cardinale da chi verrà da lui nominato santo. Non ci vedo alcun segno tangibile di cambiamento, solo continuità. Quindi per me l’immagine di Bergoglio-uomo rivoluzionario è uno grande spot pubblicitario.
Perché l’uomo del “chi sono io per giudicare i gay” se deve parlare di una bambina triste deve tirare in ballo una coppia omosessuale?? E una triste perché presa in giro in quanto omosessuale, l’uomo tanto buonino non l’ha mai incontrata? Ti sembra una dote a favore della laicità?
Questi sono alcuni fatti su cui ho formato il mio giudizio. Quello che tu chiami pregiudizio sulla Chiesa è il giudizio di scarsa credibilità che l’istituzione mi ha portato a formare. Se hai fatti sul comportamento trasparente della gerarchia ecclesiastica in situazioni critiche, – dittature, clero criminale, manovre finanziarie e politiche – che possano portarmi a rivalutarla, prego.
Questa è proprio la cosa che mi preoccupa.
Un capo (parlo in generale di qualunque organizzazione) che riesce a diventare simpatico come persona riesce sicuramente, per mezzo di una sorta di “transfert”, a far diventare in qualche modo simpatica l’organizzazione. Si chiama carisma, e gente come per esempio Adolf Hitler, non si può negare, ne aveva molto.
Con questo non voglio certo paragonare il papa a Hitler, ma vorrei sottolineare come il modo migliore per aumentare consensi per un’organizzazione di dubbia moralità sia proprio quello di far risultare simpatico e accattivante il suo capo. E penso proprio che questa sia stata la motivazione strategica della sostituzione Ratzinger->Bergoglio.
@ Giorgio Pozzo
Sono d’accordo in parte, per due precisazioni che mi sento di dover fare:
a – il cosiddetto carisma, in ultima analisi (altrove ho cercato di argomentare questa tesi), più che una qualità di chi possiederebbe il carisma, è dovuto ad una particolare situazione di disagio collettivo che porta a desiderare, e quindi aspettare, un qualche ‘messia’ in grado di offrire la formula per superare il momento critico. E quando si aspetta un messia chiunque sembra incarnare questa attesa, in genere poco razionale (se fosse razionale non si confiderebbe in alcun messia) è subito acclamato come tale… per cui se il carisma ha questa origine – come io credo – in realtà sono gli altri che glielo attribuiscono. Si dirà che non cambia molto, dal momento che occorre pur sempre qualcuno in grado di farsi accogliere come il messia, che lo sia o meno (se si considerano i risultati, e a tempi nemmeno tanto lunghi, in genere non lo è mai)… ma resta pur sempre il prodotto di un’alienazione che ha tutti i caratteri dell’alienazione religiosa. Per cui l’uomo carismatico non esiste come tale… come non esiste quella divinità sulla quale vengono proiettate irrazionalmente tante aspettative.
b – nel caso specifico di questo papa… che considerare l”atteso’, per tante ragioni che non sto qui a richiamare (sostanzialmente una situazione di crisi generalizzata)… credo che sia proprio l’istituzione a conferirgli quella forza che lo pone al di sopra di altri ‘carismatici’ (leader politici o istituzionali). In altre parole, l’essere ‘Uomo della Provvidenza’ e l’essere nello stesso tempo papa (rappresentare l’istituzione chiesa) è una ‘qualità che nessun altro può vantare’. Qui la Provvidenza è la ragione sociale della stessa ditta, non una metafora. Il che è dimostrato indirettamente dal fatto che i più entusiasti sembrano essere proprio quanti si autodefiniscono impropriamente agnostici, o anche non credenti… ma che in realtà sono, senza rendersene conto, i più ‘in attesa’ di tutti proprio in senso religioso. Sono i tanti sedicenti laici che in realtà sono solo ‘orfani di dio’.
http://vaticaninsider.lastampa.it/news/dettaglio-articolo/articolo/argentina-papa-pope-el-papa-30674/
Sandra:
1) Su Putin hai ragione. Non apprezzo neanche io il gesto di Bergoglio. Però converrai con me che è altrettanto irrazionale idolatrare questo papa indiscriminatamente ogni volta che muove un dito, oppure condannarlo indiscriminatamente per ogni suo respiro. Entrambi i giudizi hanno un ché di aprioristico, Il fenomeno Bergoglio è comunque complesso, e penso che non si possano negare, anche nell’ottica atea, elementi – seppure isolati – di positività, anche visto in relazione al suo predecessore.
2) Il fatto che il Papa prima fosse sconosciuto è abbastanza normale. Alcuni suoi tratti dei quali oggi si parla molto (per esempio una certa sobrietà) erano noti nel microcosmo in cui viveva… il fatto che non avesse acquisito notorietà attraverso la carriera non è necessariamente un elemento negativo; si pensi all’esempio inverso di Ratzinger che era già prima dell’elezione fin troppo noto proprio per il suo carrierismo.
E anche al di là del caso specifico di Bergoglio, non condivido la tua equazione per cui una persona buona e meritevole sia necessariamente anche famosa.
3) La frase sugli omosessuali si può anche contestare, sono d’accordo con te… torniamo al discorso del giudizio necessariamente composito… ciò che io non condivido è la presa di posizione di chi non vuole concedere proprio nulla, neanche un briciolo di positività alla figura di Francesco e interpreti automaticamente in chiave negativa qualunque cosa finora sia provenuta da lui. È solo questa generalità che non approvo
4) Attenzione a non confondere il giudizio sulla chiesa (anzi, sul vaticano) con il giudizio su Bergoglio. L’istituzione può essere molto poco credibile agli occhi di una persona, ma ciò non può escludere che al suo interno emerga qualcosa di buono. In sudafrica è stato il presidente bianco De Klerk a delegittimare l’apartheid, e lui è stato eletto in regime di apartheid. In URSS è stato il sovietico Gorbaciov a promuovere la glasnost, ed è stato eletto dal peggior PCUS. Come vedi, il giudizio sull’istituzione non può sovrapporsi in automatico a quello su un suo specifico esponente.
Giorgio Pozzo:
Sono in disaccordo su un aspetto fondamentale del tuo ragionamento. Con l’esempio di Hitler tu sembri generalizzare una regola per cui essere carismatici significa essere personaggi negativi. In generale, non è così: il carisma può declinarsi in negativo o in positivo: pensiamo al caso di Gandhi, di Pertini o di Mandela.
Per cui dire che, siccome Hitler era Carismatico, allora tutti i carismatici sono personaggi negativi, è una trappola logica fallace, che nasconde in partenza la metà positiva del discorso. Non pensi?
@ John
“Per cui dire che, siccome Hitler era Carismatico, allora tutti i carismatici sono personaggi negativi (…)
Per come vedo io la questione, e proprio in quanto ateo (e come scritto sopra)… sì, tutti i personaggi carismatici sono ‘negativi’! Ma la ‘negatività’ non risiede tanto nel personaggio in sè, fosse pure Hitler, ma nel ruolo che gli si chiede di coprire, nella cambiale in bianco che in genere gli viene consegnata, soprattutto nelle ‘fede’ che si ripone in lui. Un ateo – che per quanto mi riguarda è anche sinonimo di anarchia non violenta – non dovrebbe mai evocare i ‘carismatici’.
Il che non significa, naturalmente, che non si debba auspicare. l’avvento di persone più dotate di altre a svolgere compiti direttivi in qualsiasi campo, ma il loro apporto sarà tanto più utile quanto più la delega sarà relativa a esigenze ben definite, limitate nel tempo e condivise. In caso contrario – come per il nostro Francesco papa – ogni suo atto, ogni sua parola, assume caratteri che vanno ben al di là di ciò che realmente sono… perché, per banali, scontati, che siano (e quasi sempre lo sono), attribuendogli carisma diventano subito straordinari.
Poi, come dicevo, il fatto che sia un capo religioso, cioè già dotato di carisma solo per essere tale, ne aumenta la ‘carismaticità. Anche per tanti non credenti, o sedicenti tali.
Bruno Gualerzi:
Io stesso ho detto che sono contrario alla papolatria e all’esaltazione di ogni respiro di Bergoglio. Nello stesso tempo, nella sua empatia vedo più una propensione umana che una strategia messa a punto a tavolino. Non riesco proprio a fare dietrologia… perdonatemi, ma davvero se iniziamo a dire “Bergoglio è così perché c’è dietro un disegno strategico” scadiamo in un complottismo che non ci differenzierebbe molto da quei poveretti che credono che esista la sinarchia sotto la terra cava.
Abituiamoci all’idea che certe cose sono così come appaiono: Il ruolo di papa è ricoperto da una persona umanamente empatica – e in questo non vedo che cosa ci sia di male – e casomai i giornali esaltano eccessivamente questa figura generando la papolatria. Ma non i giornali cattolici, perché la foto con l’agnellino era su Repubblica, giornale diretto da un ateo, non sull’osservatore romano. Quindi, non spostiamo su un papa che avrebbe solo il difetto di voler essere meno austero, un problema che è dei media, di tutti i media, laici compresi, forse più laici che religiosi.
John, sono d’accordo senz’altro: avere carisma non significa essere personaggio negativo. Quello che dicevo io era differente: avere carisma e, contemporaneamente, essere capo di una organizzazione di dubbia morale automaticamente porta positività all’organizzazione. Gandhi o anche Mandela, non erano capi di un’organizzazione di dubbia moralità, anzi, il contrario: il primo era contrapposto all’imperialismo inglese, il secondo all’apartheid sudafricana.
Con questo credo di spiegare anche perchè sono parzialmente in disaccordo anche con Bruno Gualerzi sulla “soggettività” del carisma e le sue aspettative messianiche. Certamente, il carisma è tipico di un leader (non me lo vedo, senza nulla togliere alla sua simpatia, nel fruttivendolo al mio mercato), ma questo non significa che ci siano capi carismatici di organizzazioni positive o negative.
In linea di principio, nulla. Ma qui non si tratta di criticare una persona che risulta simpatica. Quello che critico io non è il fatto che il papa possa risultare simpatico, ma che un simpatico sia papa. Per arrivare ad essere eletto capo di una organizzazione moralmente negativa, bisogna che uno sia in qualche modo in sintonia con l’organizzazione stessa.
Mettiamo il caso che io diventi capo del Ku-Klux-Klan: potrei risultare ancora più simpatico del papa (difficile per me, lo ammetto), ma giustamente mi potresti rinfacciare che, simpatico oppure no, io sono entrato nel KKK di mia volontà.
Di conserva, Gandhi oppure Mandela potrebbero anche essere stati meno simpatici del papa, ma certamente sono stati i loro ideali positivi che li hanno messi a capo di qualcosa.
Sembrerà paradossale, ma io preferivo, come capo di un’organizzazione antipatica, un antipatico, piuttosto che un simpatico. Proprio per il motivo per cui un antipatico diminuisce i consensi dell’organizzazione antipatica, mentre un simpatico li aumenta.
Tutto questo naturalmente sotto l’ipotesi che si voglia considerare la CCAR come antipatica e moralmente negativa
Giorgio pozzo
Tutto questo naturalmente sotto l’ipotesi che si voglia considerare la CCAR come antipatica e moralmente negativa
Ovviamente questo è, diciamo, il postulato di tutto. Per voi è davvero così; per me no, ma ora lo sto assumendo anche io come presupposto, cercando di immedesimarmi nel vostro punto di vista, per discutere di conseguenza della figura del papa.
Detto questo, e presupposto tutto ciò, ormai è chiaro che la mia tesi differisce dalla tua su un punto ben specifico. Io sostengo che anche nel contesto di istituzione antipatica e moralmente negativa possa emergere una figura positiva che la cambi, almeno un po’ e almeno per un certo tempo, dal suo interno.
Tu parli di Mandela, ma ti ribadisco che l’apartheid è stata abolita dal presidente bianco De Clerk, eletto dai sostenitori dell’apartheid. Per non rifare l’esempio di Gorbaciov, ti propongo quello di Berlinguer, eletto da un partito composto in quel momento da persone che erano molto al di sotto del suo calibro. Vi sono dunque casi di istituzioni fortemente negative (il sudafrica degli anni 80) o poco portate all’autocambiamento (il PCI degli anni 70), in cui sorgono governanti che sono in grado di imprimere cambiamenti dall’interno, e di mostrarsi migliori della loro stessa base legittimante.
Ecco, credo che Bergoglio-Francesco, anche in una logica anticlericale, possa essere ascritto a questa categoria.
Scusate, mi è venuta in mente una riflessione, diciamo, di chiusura, che collega ciò che ho appena detto alla considerazione di Sandra quando chiedeva “ma perché un anno fa nessuno sapeva nulla di Bergoglio?”.
In un certo senso, il cambiamento dall’interno può avvenire solo se la propensione del governante a superare lo status quo, e quindi il suo pensiero riformista emerge dopo la sua elezione, perché la condizione per arrivare al vertice era proprio che non venisse fuori una eccessiva discrasia con l’istituzione. Se Gorbaciov avesse iniziato a parlare di Perestroika quando aveva vent’anni, difficilmente sarebbe diventato capo del PCUS. Questo non vuol dire che una persona di questo tipo tenga segreto il suo fine (non penso insomma che Gorbaciov fosse una spia degli USA o che Francesco sia un infiltrato dell’UAAR…). Però è vero che solo nel momento in cui si è nella posizione assoluta di vertice possono venir meno alcune inibizioni ad assumere posizioni di cambiamento che, finché si era anche di un solo grado al di sotto, tendevano ad essere manifestate con più cautela. Questo spiega, a livello psicologico, il fatto che Francesco, quando era il Cardinal Bergoglio, poteva apparire meno riformista di quanto lo sia da papa.
@John
Non parlerei di dietrologia, ma di strategie di comunicazione. Un colpo alla botte e uno al cerchio.
L’iniziativa del sindaco, poi, la analizzereis empre in quell’ottica di papolatria tutta italiana. Non penso che Bergoglio sia l’unico esempio di persona carismatica, eh.
@E.ng,y
Dalle mie parti ti si risponderebbe “carne”. Devo tradurre?
John:
1) ” condannarlo indiscriminatamente per ogni suo respiro” ??? Non farmi scrivere quello che non ho scritto.
“elementi – seppure isolati – di positività, anche visto in relazione al suo predecessore.”. Beh, non è sto gran criterio.
2) “Il fatto che il Papa prima fosse sconosciuto è abbastanza normale.”
Non è quello che ho scritto. Era ovviamente conosciuto in Argentina, ma non sembra che nel suo paese fosse questo campione di simpatia, empatia, comunicativa. Wojtyla era un papa comunicativo e popolare, lo era anche come prete, vescovo e cardinale (può venire in mente anche Martini). Logicamente, prima c’è l’uomo. Come dici la sobrietà era nota a Buenos Aires, mentre non sembra esserlo stata la sua “carica umana”, non era un vescovo popolare tra i suoi fedeli. Io lo trovo un fatto bizzarro.
“non condivido la tua equazione per cui una persona buona e meritevole sia necessariamente anche famosa.” Non solo non l’ho scritto, non lo penso proprio per niente!
3) Bergoglio è un papa classico. Per me non c’è nulla di “negativo”, è così, tradizionalista e dogmatico. In continuità con gli ultimi. Più fotogenico di Ratzinger ma più enigmatico di Wojtyla.
4) “Attenzione a non confondere il giudizio sulla chiesa (anzi, sul vaticano) con il giudizio su Bergoglio. L’istituzione può essere molto poco credibile agli occhi di una persona, ma ciò non può escludere che al suo interno emerga qualcosa di buono.”
Anche qui, non so dove l’ho scritto, io mi riferisco sempre alla gerarchia, agli uomini di potere.
La Chiesa non è uno Stato, non si confronta e non è obbligata a misurarsi e a decidere su strategie economiche di produzione, dato che non produce nulla. E l’ideologia non funziona a lungo, quando devi stilare un budget, meglio il pragmatismo. La prospettiva della Chiesa è su un piano completamente diverso, e il paragone è fuori luogo.
Sostiituire la foto di Napolitano con quella del Papa significa riconoscere l’autorità del Vaticano e non quella dell’Italia.
Ma questo signore prende lo stipendio dall’Italia e non dal Vaticano.
Ergo, che sia licenziato immediatamente e vada a lavorare per il Vaticano.
Continuo a non capire come sia considerata una clericalata la delibazione sulla nullità di un matrimonio concordatario. La definizione stessa di matrimonio concordatario include la possibilità (inesistente per quello civile) di accettazione delle sentenze di nullità della Rota. Ergo, sono state semplicemente applicate le norme.
E’ tutto il Concordato ad essere una clericalata galattica, non propriamente l”applicazione delle sue regole.
Concordo.
Nononstante tutto bisogna parlarne e fare molto ma molto chiasso per far notare all’italiano medio l’assurdità del Concordato in un paese teoricamente laico. Non dimentichiamo che per noi atei quello che risulta logico o assurdo può semplicemente risultare indifferente al “credente” medio per mancanza d’informazione o, peggio ancora, per eccesso di disinformazione.
un conto è la possibilità, un conto è la scelta di annullare anche il matrimonio civile solo perché è stato annullato quello religioso
sappiamo che non accade tutte le volte
in questo caso specifico la motivazione era davvero tutta religiosa: l’ateismo della sposa (non tenuto nascosto allo sposo!) non mi sembra una ragione valida per annullare la metà civile del matrimonio concordatario… a meno che non si sia di fronte a una clericalata 🙂
per il resto, che il Concordato sia l’apoteosi del clericalismo è scontato
Magari l’ateismo della sposa non sarebbe in linea di principio una buona ragione per annullare la metà civile del matrimonio concordatario, ma secondo me non è così in quanto non esiste affatto una “metà civile del matrimonio concordatario”. Esistono matrimonio civile e matrimonio concordatario, due procedimenti fondamentalmente differenti, e quest’ultimo non ha nulla a che vedere (per fortuna, almeno), ma proprio nulla, con il matrimonio civile.
Voglio dire, secondo me il matrimonio concordatario è un matrimonio canonico travestito da matrimonio civile, dove di civile non c’è proprio nulla. Una specie di presa per il didietro, tipo 8×1000.
Da questo punto di vista, un ateo dovrebbe, senza ombra di dubbio, utilizzare SOLO il matrimonio civile. Sposarsi con il concordatario mi sembra proprio andarsi a cercare le rogne.
Se l’ uomo fosse davvero mosso da un sentimento religioso, non avrebbe approffitato di quello che gli offriva il suo matrimonio concordatario per scaricare cosi senza aiuti la sua moglie dopo tutti questi anni di matrimonio !
Ipocrisia, ipocrisia e ancora ipocrisia !!! Dapertutto dove troviamo una religione di mezzo ( cristiana o islamica che sia ), ci troviamo sempre anche l’ ipocrisia !!
Giorgio è quello che penso anch’io
“…Da qui la decisione di sostituire il ritratto con quello del Papa che, secondo Lucchi, “offre, in ogni occasione, motivi di speranza, tenerezza, e indica la strada per il riscatto sociale e morale di ognuno”
Com’è che non gli ha indicato la strada delle dimissioni?
Sarebbe il caso di sottoporre a test attitudinali i candidati a cariche pubbliche.
Mi sono presa la briga e il gusto di andare a vedere chi è questo lucchi. A parte le foto seminudo con pareo leopardato in vita, che consiglio in quanto esempio preclaro di comicità in-volontaria, non ci sono tracce che il suo contributo alla politica sia stato memorabile. Sulla gazzetta di parma che riporta la notizia delle foto, due suoi concittadini hanno sbottato che delle sue lucchinate non ne possono proprio più.
Più che altro è allarmante che ogni esibizionista egolatra, tirando in ballo F1, riesca ad ottenere pubblico e risonanza. Forse una buona ragione per parlarne il meno possibile.
certo che giorgino non fa nulla, anzi rema contro, per essere il presidente di tutti. e anche lui prono più che mai all’eclesia…
che schifo
Non credo che Napolitano abbia osato protestare per il comportamento di quel sindaco, quindi meriterebbe almeno una clericalata a pari merito.
Ieri sera il tgr Lazio ha dedicato ben due servizi al papa: uno per la messa della mattina sull’epfania e uno sulla partecipazione al presepe vivente. Tra le altre cose omesse anche che a rebibbia c’è stato il primo suicidio 2014 nel lazio di un detenuto
@Tiziana
“Tra le altre cose omesse anche che a rebibbia c’è stato il primo suicidio 2014 nel lazio di un detenuto”
Cara Tiziana,se e’ per questo le violenze commesse ai danni di detenuti da altri detenuti e (sicuramente in numero minore) dalle guardie vengono omesse quasi sempre non solo dal TG ma da tutti
i mass media.
E dico “in numero minore “non perche siano poche o di scarsa gravita ma perche sono piu’ numerose le altre.
Chi credi che comandi in certi posti ?
#Laverdure
denunciavo l’omissione del tgr su un fatto grave perchè avvenuto inl uogo protetto. non desideravo una analisi dalla rai,ma la notizia.
Mi sembra che anche in questa bella rubrica si denunci poco il disservizio rai in merito alla informazione religiosa.
ma si dai… che vuoi che sia IN COMUNE il riconoscere l’unità dei cittadini, la democrazia, la Repubblica italiana e l’uguaglianza?
Basta un po’ di papistica bontà e tanta umiltà, molto molto meglio e molto più significativa!
[…] La clericalata della settimana, 1: Luigi Lucchi, sindaco di Berceto – A ragion veduta. […]
una foto del presidente della repubblica dovrebbe essere obbligatoria nei luoghi pubblici
Basterebbe in tutti luoghi dove vengono esecutate le leggi dello Stato ….
Chissà se il nostro eroe si rende conto che se la chiesa non ingurgitasse tutto quel denaro dallo stato italiano, lui avrebbe più risorse per il ”riscatto sociale” dei suoi concittadini?
Forse, se si presenta in mutande come da foto, un assegno da 200 € riuscirebbe a strapparlo a Sua Banalità…
Infatti, avendo rimpiazzato la foto del Presidente con quelle di Sua Banalità dovrebbe essere quest’ultima la destinataria delle sue proteste.
Comunque non mi sembra una buona idea la tua, presentando una foto in mutande alla Chiesa potrebbe ricevere inviti personali piuttosto che aiuto economico.
Se gli italiani conoscessero la propria Carta costituzionale saprebbero dell’assurdità di avere effigi sparse in ogni dove di rappresentanti fasulli quali quelle di un presidente eletto da un Parlamento illegittimo o del rappresentante di una teocrazia.
Sempre meglio un Re Napolitano che un dittatore argentino.
Mettere le fotografie di questo e quello nei luoghi deputati delle Istituzioni è classico delle culture più retrograde. Che poi l’Italia sia una di queste appare evidente anche da commenti come questi.
la storia del Parlamento illegittimo te la ha detta Peppe?
Per una volta una delle tue solite mugugnate la devo approvare.
Che il parlamento è illegittimo lo avrebbe detto la corte costituzionale:
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http://www.internazionale.it/news/italia/2013/12/04/la-consulta-dichiara-incostituzionale-il-porcellum/
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Quindi a rigor di logica di principio se una legge è incostituzionale allora anche le sue dovute conseguenze (parlamentari eletti) sarebbero da rivedere.
In ogni caso il presidente che abbiamo riflette per intero la volontà della maggioranza del popolo italiota dell’italietta che in sostanza vuole:
* * * NULLA CAMBIARE ma continuare a mugugnare * * *
Quindi un signore di 88 anni che al termine del mandato ne avrà 95 rappresenta il meglio del concetto…il nuovo che avanza come qui indicato:
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http://www.liberoquotidiano.it/news/686621/Lo_scandalo_dei_rimborsi_di_Napolitano_Ecco_il_video_che_in_Italia_non_si_%E8_visto.html
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Del resto quale popolano italiota appena può fare una popolanata come il gonfiarsi i rimborsi spesa (specie se questi vengono da un soggetto giuridico) non ne approfitta perchè tanto magnano un po’ tutti è tutto un magna magna e quindi magno anche io.
Se poi dire che sfruttare una legge di condono fiscale di un importo di 500 (cinquecento) per evitare possibili guai futuri è evedare le tasse…allora i miei più sinceri auguri di un:
* * * Buon 2014 pieno di mugugnate contro il M5S 🙂 🙂 * * *
DucaLamberti74
😆