La Rai è, come tutti sanno, concessionaria di un servizio pubblico erogato sulla base di una disciplina dettata dal governo. Per questo la Rai viene spesso definita “televisione di stato”, laddove per “stato” si intende la Repubblica Italiana. O almeno così dovrebbe essere, perché a dire il vero esiste uno stato estero che gode di particolari attenzioni, più di qualunque altro, e quindi qualche dubbio sul fatto che la Rai sia la televisione dello stato italiano sembra non del tutto campato in aria. Non vi sono invece dubbi che lo stato estero in questione sia l’enclave di Città del Vaticano.
L’influenza delle gerarchie ecclesiastiche nella programmazione Rai non è sempre stata così marcata come adesso, tanto che in passato le rubriche dedicate ai culti minori, come Protestantesimo e Sorgente di vita, venivano garantite e programmate in orari accessibili. Poi in vista del Giubileo del 2000, nella seconda metà degli anni ‘90, venne creata la struttura nota oggi come Rai Vaticano, e da allora il dilagare della confessione egemone è praticamente incontrastato, dai notiziari alle trasmissioni di approfondimento passando per fiction in prima serata e grandi eventi cattolici. Si veda come approfondimento il dettagliato intervento di Francesco D’Alpa al meeting Liberi di non credere del 2009.
Una vera e propria colonia, e come tale non c’è da meravigliarsi se i suoi abitanti si recano ad omaggiare il loro governatore. Così, sabato 18 gennaio papa Francesco ha incontrato i dipendenti della Rai nell’aula Paolo VI in Vaticano. Nel corso dell’udienza, alla quale era stata in prima battuta preclusa la partecipazione alle coppie non sposate, il pontefice ha ricordato le responsabilità peculiari di chi fa informazione pubblica, com’è il caso dei dipendenti Rai. In particolare, ha suggerito “evitate disinformazione, diffamazione e calunnia per mantenere un alto livello etico”. La Rai dev’essere “un servizio alla verità, alla bontà e alla bellezza” e non può essere strumento per dare notizie fuorvianti.
Per una volta non si può non concordare con il papa riguardo a uno dei punti cardine del servizio pubblico che per sua natura avrebbe il dovere d’informare correttamente il cittadino, senza quella partigianeria che può ben essere funzionale all’informazione privata, appannaggio di altri editori. Fatto sta che, ancora una volta, la netta marcatura territoriale attuata dal Vaticano riafferma una sorta di monopolio del tutto ingiustificato. Tutte le concezioni del mondo diverse da quella cattolica hanno sempre meno voce nei palinsesti Rai, men che meno quelle non confessionali, quando invece sarebbe auspicabile un’inversione di rotta, tanto più che valori quali correttezza e obiettività appartengono a una visione laica della società e del mondo. Detto in altri termini: siamo lieti di constatare che, da un punto di vista teorico, Bergoglio trovi comunanza di vedute con noi, ma ci permettiamo di far notare che la tendenza fino a oggi è stata quella di sottomettere alcuni valori fondanti in ottica di esclusività cattolica. In particolare i punti di vista laici non sono quasi mai presenti nei palinsesti Rai, mai in un contraddittorio e nemmeno quando ci si riferisce direttamente a loro. Eppure si tratterebbe semplicemente di rispettare qualsiasi punto di vista. Non di tappare la bocca al prete o al rabbino o al pastore o all’eventuale imam di turno, bensì di dar spazio anche a coloro che, pur non riconoscendosi in confessione alcuna, sono tuttavia portatori di valori “sani” ancorché sganciati da qualsiasi professione di fede.
Il Vaticano ha goduto finora di una posizione privilegiata in materia d’informazione, di una vera e propria sovraesposizione mediatica frutto di logiche di lottizzazione tali da far impallidire le spartizioni operate dalle principali forze politiche della prima repubblica. Tutti i ruoli chiave sono sempre stati occupati da personaggi provenienti da ambienti ecclesiali, con procedure non sempre trasparenti e sopra ogni sospetto. Se veramente ciò che sta a cuore al nuovo corso vaticano è una Rai pluralista, come sembra di capire dalle parole rivolte dal pontefice ai suoi dipendenti, allora c’è un modo solo per farlo: invertire la rotta e restituire il servizio pubblico ai cittadini. Tutti i cittadini.
La redazione
Ma no, cosa ve lo fa pensare?
Con mia grande disperazione, a casa durante l’ora di cena il televisore è sintonizzato su Rai1 per “affari tuoi”. Qualche giorno fa il presentatore ha chiuso la trasmissione con una frase simile a questa: “ci vediamo domani, se Dio vuole e solo se vuole” e con un buffo(?) siparietto ha lanciato il programma successivo: Don Matteo! (a proposito, avete mai visto l’imitazione Don Babbeo?)
Il giorno dopo la trasmissione riprende sulle note di quella che credo sia il tema di Don Matteo, mentre la regia inquadrava il concorrente che come si deduce dal suo colletto è anche un prete.
@MetaLocx
Da ingenua come sono per denunciare la presa in giro da barzelletta dei carabinieri di don matteo (per chi non lo sapesse davanti a casi anche banali i carabinieri se non avessero l’aiuto di don matteo conoscitore dell’anima non acchiapperebbero nemmeno un ladro di merendine) scrissi al comando dei carabinieri , all’ufficio stampa e al comandante appena nominato. mi appellai al fatto che il mio anziano zio (morto purtroppo un mese fa) era un generale in pensione, mi sono appellata a carlo alberto della chiesa, salvo d’acquisto (beato e dimenticato nelle caserme) ai carabinieri deportati dai nazisti nei campi di concentramento. Ne ottenni una risposta: dopo la visione di quel filmetto, la gente ha più fiducia nei carabinieri. I ladri e i malfattori sicuramente.
[…] La Chiesa e il servizio pubblico della Rai – A ragion veduta. […]
Il servizio pubblico della rai 24 su 24 ore si chiama: Papa Francesco, giullare di dio.
Resta da capire quale significato il papozzo assegna alla parola “verità”.
Più o meno lo stesso che Hegel dava al suo “spirito” (con e senza maiuscola): niente che non si possa attribuire non univocamente e contraddittoriamente in un discorso, periodo o frase, e totalmente a priori. Flatus vocis.
O almeno così ho capito io.
Ecco 🙂
Due considerazioni:
1) Mi fa piacere che riconosciate che il problema non è Papa Francesco, ma che sono i giornalisti. Siete intellettualmente molto onesti nel considerare ineccepibili le parole del Papa, ve ne do atto. Speriamo tutti che i giornalisti le accolgano.
2) Mi sembra giusta la vostra critica al clericalismo spinto della Rai (dannoso per atei e per credenti seri), però – questo riconoscetelo – la condizione non è di monopolio. La Rai ha anche ampi spazi di laicità. La divulgazione scientifica in prima serata è affidata quasi totalmente a Piero e Alberto Angela, che (giustamente) esprimono una visione laica e religiosamente asettica del mondo. Nel loro caso, l’ateismo non è espresso affermando “Dio non esiste”, ma ignorando del tutto Dio e il fenomeno religioso, e questo dovrebbe farvi ancora più piacere. Altri esempi: i programmi (ottimi) della Dandini, di Bollani, e simili, esprimono ugualmente un punto di vista ateo, sia nel proporre un discorso che prescinde totalmente da Dio, sia nell’invitare ospiti dichiaratamente atei (Odifreddi, a suo tempo la Hack…): la linearità con la logica atea di queste trasmissioni mi sembra ineccepibile.
Insomma, dovete riconoscere che la tv ha spazi clericali ma anche spazi ispirati ad una impostazione a-tea (in senso letterale). L’articolo invece sembra non dare atto di ciò e parlare di una tv solo clericale.
Sul secondo punto:
Primo: mancano anche gli spazi per i credenti in altre religioni. E non è che sia da poco per definire ciò sintomo di un monopolio;
Secondo: Angela e figlio non è che non lo esprimono per opinione ma per deontologia. È ben diverso esprimere un’opinione a-religiosa per codice di condotta e la stessa opinione solo in quanto tale. Lo stesso si può dire della Dandini ecc. Ci mancherebbe anche che queste siano influenzate stile regime, è già eccezione così com’è.
@ john
Il fatto è, c aro john, che le trasmissioni che tu citi sono, come si usa dire, trasmissioni ‘di nicchia’ (forse quella di Piero Angela e figlio esclusa), mentre tg e trasmissioni di grande ascolto, dibattiti ‘politici’ compresi, si guardano bene dal mettersi a criticare le uscite ufficiali dei… cittadini di fatto di uno stato straniero. Si potranno criticare, anche da parte di alcuni credenti, certe storture della ccar (v. caso pedofilia, ‘disinvoltura’ finanziaria… magari anche l’8×1000), ma non sia mai che si metta in discussione – fatte le solite eccezioni – l’ingerenza della chiesa come istituzione, la sua autorità ‘morale’ cui tuti si deve avere rispetto… pronti anzi ad esaltare come eventi straordinari, perfino ‘rivoluzionari’, certe sue concessioni (di solito più apparenti che reali) quando proprio non può più farne a meno perché ne andrebbe della sua credibilità. Adesso poi che abbiamo il papa ‘umano’, chi li tiene più?
E anche un personaggio che si è guadagnato la fama di dissacratore come Crozza (meritatamente se si considera solo la bravura), si guarda bene dal dissacrare allo stesso modo il papa Francesco. Idem con la Litizzetto.
In quanto poi alla presenza di Odireddi e della compianta Margherita Hack in certe trasmissioni… già in altre occasioni ho espresso (io come altri) il parere che non era tanto l’ateo su cui si puntava, quanto il personaggio.
Idem con la Litizzetto? Allora è per questo che l’hanno fatta dimettere da ministro.
@bruno gualerzi
mi permetto di ricordare la pessima figura di odifreddi in una puntata di santoro sulla pedofilia. lui e vendola furono schiacciati da ffisichella in modo imbarazzante. sprecando una delle rare occasioni offerte ad un altro pensiero
Beh, Fisichella ebbe la tolla di dire che la BBC non è affidabile, e questo avrebbe costituito una magra figura, ovunque, e un’occasione di ridicolizzare l’avversario. Vorrei proprio vedere il Fisichella in un dibattito vero con giornalisti e ospiti competenti, non quelli della Rai, dove invece si può permettere di dire bestialità senza timore di essere contraddetto: il monsignore ne uscirebbe a pezzi.
@Sandra
Odifreddi non fu all’altezza di Fisichella.
Il che non vuol dire che concordo con Fisichella, solo che Odifreddi non fu in grado di controbattere.
Su Santoro e il giornalismo a tesi (che certamente non è quello della BBC) mi sembra inutile aggiungere
John, come spazio laico hai dimenticato le previsioni del tempo,
il segnale orario e la campagna abbonamenti…
Nel caso specifico il problema non è quello che dicono i
giornalisti (che non dicono nulla, riportano solamente tutto
quello che dice Sua Banalità, giulivi come vispe Terese )
ma è quello che Lui vuole che dicano; quali sarebbero le
‘notizie fuorvianti’: riciclaggio IOR? preti pedofili?
finanziamenti a gogò?…
Turbano la serenità del credente medio?
(Continuo a pensare che sei un po’ gesuita, hai un modo peculiare
di selezionare e riassumere ciò che è detto e, alla fine, diventa
quello che dici tu)
Le previsioni del tempo (almeno quelle di rai3, sulle altre non ci ho fatto caso) non sono laiche, infatti si può notare che tra le info che scorrono in basso si evidenzia il anche SANTO DEL GIORNO. Sulla laicità (?) o ateismo(?) del programma degli Angela nutro forti dubbi…… Confermo il tuo sospetto che il John sia un gesuita….
Dunque, ho l’impressione che voi tendiate con facilità a relegare come eccezioni gli elementi che, se non smontano, almeno attenuano le vostre impostazioni. Comunque, avete anche in parte ragione, non lo nego.
Secondo me però, andando al di là delle trasmissioni d’élite e passando a quelle popolari noi abbiamo difficoltà a trovarci d’accordo su che cosa significhi “tv laica”. A mio avviso voi escludete a priori alcune realtà televisive che di sicuro non trasmettono un messaggio religioso, bensì la sua antitesi. Pensiamoci: la stragrande maggioranza di trasmissioni di intrattenimento: quiz, giochi dei pacchi, balli sotto le stelle e simili, sono quanto di più anti-cristiano esista, in quanto diffondono una linea di pensiero che consiste in valori che sono l’antitesi di quelli evangelici: il denaro facile come soluzione a tutto, la gara per la prevaricazione, la megalomania, la prevalenza dell’estetica sulla sostanza… tutti valori contrari a ciò che si trova nei documenti della Chiesa o che si dice nell’angelus del papa. Quindi quella per me è tv “laica” senza ombra di dubbio. E se il conduttore a un certo punto nomina Dio, non sposta, sul piano sostanziale, la trasmissione su contenuti cristiani, e non credo che converta nessun agnostico dubbioso. Se la vediamo in questi termini, non si può negare che la tv laica occupi anch’essa larga parte delle fasce orarie.
http://www.youtube.com/watch?v=D47LAqfHGkE
John. Perdita dei valori, esaltazione della potenza della ricchezza, arroganza, brutale ignoranza, mediocri spettacoli d’intrattenimento, osceni pomeriggi di presunta attualità, continua presenza di intrattenitori, pseudogiornalisti e personaggi a dir poco discutibili sono il frutto di un programmato ventennio di disinformazione che, accompagnato dall’esaltazione dell’apparire e dell’effimero, dalla distruzione della scuola pubblica e da una pericolosa cancellazione della memoria storica, è stato supportato e guidato da una specifica classe politica: la stessa, peraltro, che la chiesa, più o meno apertamente, ha invitato per anni a votare. Definire “laici” siffatti antivalori e siffatti programmi è erroneo, capzioso, disonesto e antistorico; gli ordines sono stati definitivamente cancellati e alla laicità è stata finalmente riconsegnata la dignità alla fine del XVIII secolo, quando una dea ragione ha ridato agli uomini la libertà di pensiero, valori e giudizi autonomi, che assolutamente nulla hanno a che fare con nani, ballerine e servi del potere ed anzi ne sono l’esatta antitesi.
John. Perdita dei valori, esaltazione della potenza della ricchezza, arroganza, brutale ignoranza, mediocri spettacoli d’intrattenimento, osceni pomeriggi di presunta attualità, continua presenza di intrattenitori, pseudogiornalisti e personaggi a dir poco discutibili sono il frutto di un programmato ventennio di disinformazione che, accompagnato dall’esaltazione dell’apparire e dell’effimero, dalla distruzione della scuola pubblica e da una pericolosa cancellazione della memoria storica, è stato supportato e guidato da una specifica classe politica: la stessa, peraltro, che la chiesa, più o meno apertamente, ha invitato per anni a votare. Definire “laici” siffatti antivalori e siffatti programmi è erroneo, capzioso, disonesto e antistorico; gli ordines sono stati definitivamente cancellati e alla laicità è stata finalmente riconsegnata la dignità alla fine del XVIII secolo, quando una dea ragione ha ridato agli uomini la libertà di pensiero, valori e giudizi autonomi, che assolutamente nulla hanno a che fare con nani, ballerine e servi del potere ed anzi ne sono l’esatta antitesi.
scusate il doppione.
“quiz, giochi dei pacchi, balli sotto le stelle e simili, sono quanto di più anti-cristiano esista, in quanto diffondono una linea di pensiero che consiste in valori che sono l’antitesi di quelli evangelici: il denaro facile come soluzione a tutto, la gara per la prevaricazione, la megalomania, la prevalenza dell’estetica sulla sostanza… tutti valori contrari a ciò che si trova nei documenti della Chiesa o che si dice nell’angelus del papa.”
Eppure tutta questa volgarità tanto condannata a parole la si ritrova in Europa specialmente nelle tv dei paesi cattolici! La Chiesa cattolica ha sempre condannato gli eccessi, a parole, salvo poi riservarsene abbondantemente la pratica: ha perfino cambiato un comandamento per permettersi l’estetica!! E sui guadagni facili, frutto della “buona sorte” opposta al lavoro e alla responsabilità? Valori protestanti, ma certo non cattolici! Un papa protestante non avrebbe mai richiamato un vescovo responsabile di pedofilia, per “giudicarlo” in casa! Dov’è il senso di responsabilità? Le parole ineccepibili sono davvero un misero paravento.
Del resto il povero cattolico italiano come può pensare male persino di un canale mediaset, se ci ritrova il card. Gianfranco Ravasi con la sua trasmissione settimanale a commentare la bibbia? Diciamo che con la scusa dell’evangelizzazione la Chiesa si mescola con tutto e tutti. Non che risulti credibile, eh.
Ti consiglierei di sintonizzarti per una settimana su un canale pubblico straniero di tua scelta (non uno di Putin, eh, quello condivide molti dei vostri valori!): persino tu dovresti essere in grado di percepire dopo, ritornando al palinsesto Rai, quanto poco laica sia la Rai. A meno che tu non insista a fare quello che cade dal pero….
John non tutto ciò che è anticristiano è laico, anzi una piccola parte di ciò che è laico è anticristiano.
John non credo sia giusto paragonare quella roba che citi a qualcosa di laico.
@ Sandra
E proprio quello che manca a tanti italiani : la possibilita di fare paragoni con cosa è la laicita fuori l’ Italia . Mi fa una rabbia tremenda quando sento sparare in una conversazione questa sentenza cosi ingannatrice : ” Tutto il mondo è paese ” !!! E no ! Non tutto il mondo è paese !
In poche parole significa : Perchè lamentarsi di una disfunzione, di uno sopruso fatto sia della Chiesa che di cosidetti ” onorevoli ” ?? Fuori Italia accade la stessa cosa dunque lasciamo andare e rimaniamo passivi ..
E ovvio che chi è vissuto in un altro paese europeo o parla una lingua straniera ha piu la possibilita di poter rendersi conto che non tutto il mondo è paese …
( Quando leggo le ” clericalate della settimana ” da persona cresciuta e educata in Francia e in Germania, rimango sempre esterrefatto, sbalordito, arrabbiato, quando poi, ne sono sicuro, tanti italiani credono che siano cose normali che accadono in tutti paesi … ) .
@Sandra:
Tu continua a pagare il canone rai…e non lamentarti di cosa fa la rai.
Prova a pensare alla tua esistenza senza televisore, vedrai ne puoi fare a meno, ci rinunci….e non sei più complice di questa rai serva del vaticano e degna tv italiota degli italioti.
Ma sempre più comodo procedere come segue:
* * * MUGUGNARE=TANTO
* * * GESTI CONCRETI=ZERO
DucaLamberti74
@John
Conosci il criterio della rilevanza dei fatti sì?
Perché una trasmissione che per mantenere la sua deontologia sia in regime teocratico che in stato laico sarebbe tale e quale ai fini di questa discussione si definisce propriamente irrilevante.
Il resto è puro pretesto: vogliamo mettere i puntini sulle “i”? I maggiori sostenitori politici della Chiesa Cattolici sono e sono stati finora proprio quei neo-liberisti, classisti, edonisti proprietari di quelle tv.
E non c’è ma che tenga: un cambio di rotta improvviso del papato non modifica orwellianamente la tendenza. Al più che non è solo lo stile, ma anche la pachidermica visibilità che viene senza problemi concessi a questo genere di reti uno delle prove della tesi (vd. tutti i servizi del TG1).
Che a te dia giustamente ragione fastidio il miscuglio tra l’alcool e l’acqua santa posso capirlo. Ma ciò non è una prova a tuo favore.
Al più che laico ha senso peggiorativo solo per te.
John
Mi sembra un ragionamento molto scorretto, classicamente cattolico ed ipocrito.
La chiesa ha prosperato per secoli sull’ipocrisia e sulla differenza tra ciò che predica e ciò che fa.
Considerare solo cattolico quello che torna utile e non considerarlo quando non conviene è un giochino molto scorretto perchè farebbe scomparire in pratica i cattolici e la chiesa stessa dalla faccia della terra.
Da un lato la chiesa ha predicato la povertà, dall’altro ha accumulato enormi ricchezze
Da un lato condanna l’esteriorità, dall’altro ostenta opulenza e guarda all’esteriore.
Da un lato condanna il capitalismo, dall’altro se ne serve ampiamente ed in modo spregiudicato e non tutela i suoi stessi dipendenti.
Da un lato parla di amare il prossimo ed invece l’ha odiato e perseguitato se non si sottometteva a lei.
Da un lato parla di pace e di non uccidere ed invece ha perseguitato, ucciso e scatenato guerre in nome di dio e per i propri interessi.
Da un lato parla di moralità e dall’altro non si fa problemi ad investire in industrie di armamenti, pornografiche, ecc. e a commettere e tollerare vari crimini.
Da un lato condanna il denaro, dall’altro lo accumula ed usa spregiudicatamente.
Non mi pare che i cattolici e gli stessi preti si tengano lontano da quelle trasmissioni che lei condanna e considera “laiche”, nè che si tengano lontano dai soldi.
“La divulgazione scientifica in prima serata è affidata quasi totalmente a Piero e Alberto Angela, che (giustamente) esprimono una visione laica e religiosamente asettica del mondo. Nel loro caso, l’ateismo non è espresso affermando “Dio non esiste”, ma ignorando del tutto Dio e il fenomeno religioso”
Scusa ma per te come potrebbe essere fatta altrimenti la divulgazione scientifica dicendo che Dio fa girare l’elettrone attorno al nucleo atomico? Oppure dovrebbe dire per la scienza, l’evoluzione, ecc., ma per la religione il mondo è stato creato in 7 giorni? Oppure non so, si dovrebbe affiancare ad Angela un prete o un rabbino o un iman.
Su, non essere ridicolo: i tuoi non sono esempi di una informazione laica, ma semplicemente di come dovrebbe essere la divulgazione scientifica che non faccia ridere i polli .
la RAI va privatizzata e venduta ad un compratore estero. Non c’è altra soluzione. Non sarà mai aconfessionale.
Attenzione che non la compri il Vaticano, così non pagherà neanche le tasse.
bisogna privatizzare anche quello
@ claudio285
perchè, c’è qualcosa della Chiesa che sia stato mai pubblico?.
Mi permetto di dire che è solo grazie all’ampia copertura mediatica che abbiamo potuto godere della chicca della colomba papale braccata dal corvo e dal gabbiano! 😀 😀 😀 😀
Stranamente non hanno detto che il corvo è gay e il gabbiano pedofilo.
Era sulle prime pagine di vari quotidiani, ma rai24 ha mandato in onda il filmato interrompendolo appena le due bestiole hanno lasciato le mani dei ragazzi. Il dettaglio del rapace che aggredisce il simbolo della bontà sarebbe sembrato una notizia fuorviante, secondo i dettami di Sua Banalità? Gli àuguri si rotolano dalle risate nei loro sarcofagi… chissà quali nefasti presagi sul futuro della chiesa ne trarranno!
Direi quindi che è pienamente in tema questo commento pubblicato in precedenza:
——
fonte: http://www.uaar.it/news/2014/01/21/avis-clericalismo-figlio-monopolio/
——
SMOVAMUI scrive:
lunedì 20 gennaio 2014 alle 23:45
Sul discorso canone rai chi è tenuto a pagarlo è indicato da tale legge:
—
#A) Le vigenti disposizioni normative (art. 27 RDL 246/1938, art. 2 D.L.Lt. 458/1944, art. 16 L. 488/1999) impongono obbligo del pagamento di un abbonamento
a chiunque detenga un apparecchio atto o adattabile – quindi munito di sintonizzatore – alla ricezione delle trasmissioni radiotelevisive,
indipendentemente dall’uso al quale questo sia effettivamente adibito.
—
Si parla di apparecchio munito di sintonizzatore…da quel che so io la connessione Internet (linea telefonica o chiavetta) NON è un sintonizzatore.
Per NON pagarlo in maniera legale è sufficiente che:
—
#B) Il contribuente comunica di non detenere alcun apparecchio fornendone comunicazione (ad es. per rottamazione, furto o incendio).
—
Immagino i mugugnanti che diranno…eccolo lì il solito grillino chevuole boicottare la tv di stato così bella ed imparziale…entra sui forum e
spamma le slite bufale del web che si leggno sul blog di grillo…mi spiace cari muguganti ma queste informazioni le trovate qui:
#A) http://www.abbonamenti.rai.it/Ordinari/IlCanoneOrdinari.aspx#DisdAbb
#B) http://www.canone.rai.it/dl/canone/faq/ContentItem-72f689ec-e366-41ae-9a43-db3669381ed9.html
S.MO.V.A.MU.I – Squadra MObile Volante Anti MUgugnanti Italioti
——
Vedo che la UAAR è in forma nel criticare la RAI come “serva” del vaticano.
Il non pagare il canone con il mezzo lecito e legale che ho indicato sopra si inquadra sempre più come un gesto anticlericale.
Sia mai sottoscrivere la quota di associazione all’UAAR per dare forza all’associazione…è più anticlericale invece secondo alcuni frequentatori venire qui e mugugnare a ruota libera (accusandomi anche di essere un evasore fiscale) in risposta ai miei post.
DucaLamberti74
Insomma anche il canone che pago potrebbe essere, almeno pro quota, aggiunte alle varie prebende e aiuti di stati al Vaticano.
Per una volta non si può non concordare con il papa riguardo a uno dei punti cardine del servizio pubblico che per sua natura avrebbe il dovere d’informare correttamente il cittadino, senza quella partigianeria che può ben essere funzionale all’informazione privata, appannaggio di altri editori. Fatto sta che, ancora una volta, la netta marcatura territoriale attuata dal Vaticano riafferma una sorta di monopolio del tutto ingiustificato. Tutte le concezioni del mondo diverse da quella cattolica hanno sempre meno voce nei palinsesti Rai, men che meno quelle non confessionali, quando invece sarebbe auspicabile un’inversione di rotta, tanto più che valori quali correttezza e obiettività appartengono a una visione laica della società e del mondo.
Per evitare la partigianeria, nella vostra visione delle cose, bisognerebbe “eliminare” quello che non vi piace, cioé tutto quello che riguarda il mondo cattolico. Ed evidentemente ve ne infischiate se il cattolicesimo é una della realtà più significative della nostra storia e della nostra cultura, che vi piaccia o no. Del resto, l’alta percentuale di ascolti di certi programmi o di certe finctions, dimostra che il gradimento del pubblico é molto alto. E questo conta molto anche dal punto di vista economico per il buon funzionamento della RAI. Ma per voi tutto questo non significa nulla. Come al solito, predendete che una sparuta minoranza detti legge per tutti, con vero spirito antidemocratico. E il Vaticano, che vi piaccia o no, é e resterà sempre in Italia, per cui é normale che la televisione italiana gli riservi più attenzione.
Per finire, a certi eventi che riguardano il mondo cattolico sono interessati milioni di cittadini, che pagano il canone come tutti, e hanno il diritto ad essere informati. Se siamo ancora molto numerosi é un dato di fatto al quale dovete stoicamente rassegnarvi.
Veramente, ho visto cattolici stufati di tutte le boiate alla Don Matteo e suorine varie.
Di fatto, la sparuta minoranza Vaticana detta legge per tutti, ergo, il tuo commento è come sempre stupido.
Fai quasi tenerezza nell’esprimere il tuo autoconvincimento.
Ah, il canone lo paga anche chi alle boiate televisive vaticane non è interessato. Resta da vedere quanti di quelli che vedono don matte & co. lo paghino. Ah, peppe, peppe…
Se poi i dati sono quelli auditel, sappiamo quanto siano precisi, certo.
Come al solito il cortigiano giuseppe fa affermazioni senza portare prove di questa presunta maggioranza e di questi successi ?
Tipo quello di Socci con la sua trasmissione?
La cultura cattolica italiana è stata imposta come religione di stato e continua di fatto ad essere imposta fregandosene dei cambiamenti in atto nella società.
Basta leggersi l’VIII rapporto sulla secolarizzazione e Media e Religione.
Ma in fondo quello che preme a giuseppe è che la RAI non faccia concorrenza seria a Mediaset, se no Papi piange.
Infatti non ce la fa, nemmeno mettendo “Il segreto di Bergoglio” come primo servizio di quella mer..aviglia di Voyager in prima serata sono riusciti a superarla.
Riguardo alla tua frase: “Per evitare la partigianeria, nella vostra visione delle cose, bisognerebbe “eliminare” quello che non vi piace, cioé tutto quello che riguarda il mondo cattolico.” ti rimando a quest’altra frase presente nell’articolo che evidentemente hai voluto evitare:
“Eppure si tratterebbe semplicemente di rispettare qualsiasi punto di vista. Non di tappare la bocca al prete o al rabbino o al pastore o all’eventuale imam di turno, bensì di dar spazio anche a coloro che, pur non riconoscendosi in confessione alcuna, sono tuttavia portatori di valori “sani” ancorché sganciati da qualsiasi professione di fede.”
Se i miei ricordi sono esatti, alcuni anni fa avevamo soltanto la domenica mattina su RAI I dedicata in gran parte alla messa e notizie cattoliche .
Poi su RAI I radio, verso le 6 di sera, ” Ascolta si fa sera ” .
Poi tutto qua .
Non mi dava per niente fastidio e credo che nessun agnostico o ateo ci aveva da ridira .
Adesso, è un continuo notiziario o avvallarsi di raccomandazioni papali, trasmissioni di carattere cattolico etc…
Dove il rispetto della non-credenza che riguarda milioni di cittadini che pagano il canone ?
Preparatevi alla notizia del giorno sulla RAI:
L’Aquila: rubata l’ampolla con il sangue
di Wojtyla. «Un furto su commissione»
Ma che sciocco! Non è stata rubata, è ascesa in cielo!
TGdio-rai ore 13:
«Ci sono 50 (cinquanta!!!) carabinieri sguinzagliati
alla ricerca della preziosa ampolla nella zona del Gran Sasso…»
Neanche avessero rubato la mitica
Ampolla di Pelle di Pollo fatta da Apelle!
Notizia dato sulla ” Nazione ” :
Si segue la pista satanica …
In tutte le peggiori famiglie c’è una pecora nera:
i satanisti sono quella dei cattolici.
@ John
Ho l’impressione che John abbia un’idea un po’ distorta dei valori laici e di quelli cattolici: un po’ come andar per funghi: si scelgono quelli che piacciono, si scartano i velenosi, a meno che non si debba farne dono a un nemico. Prendiamo un esempio concreto di valori cattolici. Il Papa insiste sui valori della famiglia: ma ai sacerdoti è proibito formarla, teoricamente il Papa non sa nemmeno, per esperienza diretta, come si faccia a costruirla. La famiglia tipo, la cosiddetta sacra famiglia, risulta composta da Maria, che si ritrova incinta senza saperlo (o senza volerlo?) e da Giuseppe che “era un uomo giusto e non voleva esporla all’infamia (di una gravidanza prima e fuori del matrimonio) pensò di rimandarla segretamente.”(Vangelo di Matteo, 1, 18) Meno male che poi ha sognato l’angelo, che gli ha spiegato per sommi capi come era andata. Come sia stato educato Gesù nella sacra famiglia non è molto chiaro, se fino a 30 anni non si è premurato di trovarsi un lavoro. Sarebbe educativo spiegarlo, se deve servire da modello. (I valori|) Ma d’altra parte nei comandamenti si parla di onorare il padre e la madre, ma dei figli che ci importa? In proposito i valori laici, apparentemente più permissivi, sono però più credibili e sinceri.
All’estero stanno pubblicando i risultati dell’indagine sulla famiglia tra i fedeli voluta dal Vaticano ed i risultati indicano quanto la visione della chiesa cattolica sia distante ed in antitesi con quella dei suoi fedeli.
Curioso che in Italia non se ne parli ……..
Questa “ragion veduta” coincide casualmente con la prima scadenza del canone RAI, fra 4 giorni. Non credo che si tratti di una coincidenza ma non credo si tratti neanche di un invito all’evazione.
Nel mio caso, questo sarà l’ultimo canone pagato, si tratta di una tassa e va pagata. E’ da 1 anno e mezzo che non ho più la tv; l’ho rimossa perchè sinceramente trovo più piacere nella lettura della carta stampata e da internet. Quest’ultima dà anche la possibilità di partecipare. Semplicemente non ho avuto il tempo di fare la procedura, di andare alla discarica e farsi dare la (assurda) ricevuta dello smaltimento dell’apparecchio tv. Ma quest’anno lo faccio, incentivato, oltre che per dalla pessima qualità della trasmissione, dall’invadenza clericale e dalla censura moralistica che “bisogna” sopportare quando si cerca di guardare qualsiasi cosa.
“tutti i possessori di un apparecchio atto o adattabile alla ricezione di programmi radiotelevisivi sono tenuti al pagamento del Canone”
quindi se hai un computer o uno smartphone…. della ricevuta non te ne fai, ahimé, la famosa beata mazza 🙁
Flora
C’è stata un sentenza (vedi su Google) che ha stabilito che per essere oggetto atto alla ricezione dei canali deve disporre di un sintonizzatore.
Per capirci se ho un TVfonino o altro apparecchio dotato di sintonizzatore la tassa va pagate, se ho un smartphone non dotato del suddetto componente non si paga il canone
Ps. Che bel nome se avrò mai una figlia la chiamerò Flora, me lo segno.
Confermo quanto dice Francesco. Apparecchi muniti di sintonizzatore.
http://www.abbonamenti.rai.it/Ordinari/IlCanoneOrdinari.aspx#Apparec1
Per “ridere”, riporto anche il seguente chiarimento:
Per contro, un apparecchio originariamente munito di sintonizzatore -come tipicamente un televisore- rimane soggetto a canone anche se successivamente privato del sintonizzatore stesso (ad esempio perché lo si intende utilizzare solo per la visione di DVD).
Si vede che anche la concezione dell’apparecchio tv rimane dogmatica, sarà anche essa un regalo filo-clericale. 🙂
whichgood
Forse era in base a quello che hai riferito che la campagna abbonamenti dell’anno scorso affermava che ”qualsiasi cosa tu ne abbia fatto” si sarebbe dovuto pagare il canone anche nel caso che la tv fosse stata trasformata in un acquario con tanto di pesci… C’era materia per un intervento del Giurì della Pubblicità.
L’abbonamento rai è come il battesimo: non si cancella più!
@ Diocleziano
Vedi, c’è qualcosa che si può fare. Si può usare lo stratagemma cancella-tasse per eccellenza:
lo si può cenvertire in preseppe o altare con Madonna.
Per antonomasia si potrebbe anche rinominare: Santa TV, senza sintonizzatore concepita.
@Florasol:
Se hai un computer, uno smartphone, un tablet, un iPad, un portatile CON o SENZA connessione ad Internet…
* * * In modo legale puoi non pagare il canone.
Se invece ti piace continuare a pagarlo (come fanno alcuni mugugnanti su questo forum) allora è una scelta tua.
Semmai dovessero cambiare la legge e dire che il canone è una tassa su basata sul nucleo famigliare allora altro discorso.
Detto questo se ormai lo hai pagato … vabbè ormai è andata.
Ma sei sempre in tempo ad effettuare la normale procedura di rinuncia (invio di raccomandata A/R è tutto spiegato sul sito RAI) almeno per il 2015.
In alternativa, anche senza tv puoi sempre pagare il canone e gioire delle vaticanate della rai tv italiota, dei talk-show italioti, dei giochi a premi … e poi mugugnare facendo dei bei girotondi e partecipando alle tavole rotonde dai titoli sublimi quali:
mass media e tv nell’era della comunicazione globale
(pluralità di voci oppure passività nell’ascolto acritico)
Il manifestare contro la rai e/o scrivere articoli e/o manifestare non esclude il discorso di astenersi (ripeto…in modo legale) dal non pagare il canone rai.
DucaLamberti74
@whichgood:
Finalmente leggo un commento come si deve …
Benvenuto nella grande famiglia di chi è senza la tv 🙂
Attento che adesso arriveranno a dirti che sei un evasore fiscale e pure italiota.
DucaLamberti74
E’ una vera schifezza quello che sta facendo la RAI che al servizio di VATICALIA sta mettendo in atto un lavaggio del cerevello deggno delle peggiori dittature ! sono vermente inc……to è l’ora di ribellarsi – spero che l’UAAR metta in attto qualche iniziativa per porre fine allo schifo!
@ancia_libera:
Per il momento vedo che mi lasciano pubblicare i miei post dove ribadisco il concetto chiaro e semplice:
* * * E’ POSSIBILE NON PAGARE IL CANONE RAI IN MANIERA LEGALE.
Ma i soliti mugugunanti come mai sono zittiti ?
E’ arrivata la SMOVAMUI e con un intervento chiaro e preciso che cita dati di fatto oggettivi e da una “fonte” al di sopra di ogni sospetto (il sito della rai) vi ha ricacciati nel vostro triste mugugnume italiota riassumibil nella frase:
* * * Ma tanto in italia non cambia mai nulla * * *
DucaLamberti74
E secondo te perché vieni ignorato?
Non conosci la netiquette: in pratica chi pensa in maniera alternativa alla tua è un deficiente.
Non è il blog di Beppe devi rispettare gli altri. Mi associo al silenzio degli utenti, e non riceverai attenzione da me finché non cambi registro.
Dirai anche cose giuste ma bisogna avere anche la forma giusta per dirle, il rispetto dell’interlocutore è la base del dialogo. Ti lascio ai monologhi a meno che non cambi registro.
Cordiali saluti.
@Francesco S.
Vengo ignorato dai mugugnanti sul discorso del canone rai perchè è stato dimostrato che ho ragione al 100%.
Mentre io sono uno che se sbaglia lo ammette appunto perchè l’errore ed il riprovare fa parte del normale processo di miglioramento continuo…
Il mugugnante sa solo mugugnare convinto che:
* * * NULLA POSSA CAMBIARE
* * * SI PUò SOLO MUGUGNARE
DucaLamberti74
P.S.: E poi io scrivo su questo forum per gioia e diletto…tiro fuori il “bimbo-minkia” che è in me 🙂 🙂 🙂 dato che lo uso come strumento di rilassamento tra un problema lavorativo e l’altro.
@Francesco S.
Giusto per intenderci con questo fatto di non pagare (in modo lecito) il canone rai i mugugnanti mi hanno accusato di:
01) Essere un evasore fiscale
02) Che mi informo solo con il blog di beppe grillo
03) Non volere una televisione pubblica di qualità
04) Essere un italiota
Tutti fatti assolutamente falsi e manipolati.
Ed ora che anche altri utenti mi “danno ragione” (ma c’è poco da fare…io ho citato un dato di fatto oggettivo) i mugugnanti stanno zitti.
Da notare che quando io ho detto è inutile manifestare ma bisogna lanciare alla rai segnali concreti (tra cui il non pagare il canone in modo lecito) i mugugnanti hanno scatenato l’inferno.
DucaLamberti74
Nonostante il favor religioso non sembra che questo riesca ad incidere sui costumi e le abitudini degli italiani. Sarebbe da spiegare questa dicotomia. La propaganda a quanto pare non basta se la corrente è in direzione contraria.
Infatti, penso che il corso storico sia ormai irreversibile.
Il prodotto è vecchio e il re-styling del packaging non basta.
Nonostante questo la chiesa continuerà a ingurgitare finanziamenti.
L’ultima genialata di Sua Banalità, o dei suoi successori, potrà
essere abolire buona parte dei sacramenti e della frequenza alla
messa, così saremo considerati cattolici a priori, senza segni distintivi.
Basterà l’idea della chiesa, come è bastata finora l’idea di dio.
Non si porrà nemmeno il problema di sapere quanti sono, sono tutti.
Papa Francesco è solo un fenomeno mediatico: è simpatico e affabile, va bene, ma questo non migliora la sostanza della dottrina cattolica, che fa schifo e lo farà sempre, e il fatto che è basata sul nulla.
Il presunto “fervore religioso” è solo un’abile operazione mediatica che nasconde la realtà: continuano a perdere fedeli (vedere i recenti dati sugli Austritt in Austria) ed i fedeli continuano ad essere sempre più distanti dalla loro chiesa come conferma ulteriormente anche la recente indagine sulla famiglia voluta dal Vaticano ed i cui risultati all’estero sono già noti mentre in italia si evita di parlarne. Ricordo che anche con B XVI vi fu un certo fervore dei media cortigiani che incensavano ogni sua uscita (oggi non lo considerano più) e continuavano a parlare di ritorno del sacro mentre i dati dipingevano un’altra realtà.
Come dimostra il passato perchè la propaganda abbia successo ci deve essere la coercizione e la repressione dall’alto: in democrazia non funziona. Quindi perchè possa avere successo ci devono togliere la democrazia.
Ed in effetti questo papa “tanto liberale” a parole, nell’ultima messa domenicale ha riaffermato che la chiesa non è una democrazia, non può seguire le sue regole, che i suoi rappresentanti possono essere solo ordinati da dio (alias il papa imperatore) e non scelti elettivamente dai fedeli (come succede in campo protestante).
La Rai è più clericale di Mediaset, e questa una cosa che fa riflettere.
Chi era al governo e nella Commissione di vigilanza quando si sistituì e poi si potenziò Rai Vaticano? Gli stessi di ora.
Quindi è nell’ordine delle cose che ci sia continuità.