Buone novelle laiche

Non solo clericalate. Seppur spesso impercettibilmente, qualcosa si muove. Con cadenza mensile vogliamo darvi anche qualche notizia positiva: che mostri come, impegnandosi concretamente, sia possibile cambiare in meglio questo Paese.

Ancora una volta, la notizia più significativa del mese non è venuta  dalla politica, ma dalla giustizia. Il tribunale di Roma ha infatti rinviato alla Corte Costituzionale la legge 40 sulla fecondazione artificiale. A una coppia portatrice di distrofia muscolare di Becker è stato infatti negato – ai sensi della legge – l’accesso alla pratica, in quanto fertile. Si tratta dell’ennesima picconata a una legge clericalmente assistita che confligge platealmente non solo con la libertà e il diritto alla salute dei cittadini, ma anche con il buon senso. Solo il parlamento pare non accorgersene.

Da segnalare anche altri due provvedimenti giudiziari. Il tribunale dei minori di Palermo ha deciso di affidare un minore a una coppia gay: non è la prima volta che accade, ma è un segnale positivo. Interessante anche la sentenza con cui il Tar della Lombardia ha bocciato il Pgt (Piano di governo del territorio) del Comune di Brescia. Il Pgt in questione considerava infatti come “servizi religiosi” solo quelli forniti dalla Chiesa cattolica, e non contemplava la possibilità di aree di culto per non cattolici: la discriminazione nei confronti delle confessioni religiose di minoranza è evidente. Speriamo tuttavia che la decisione – la cui portata si estende ad altri Comuni che hanno adottato normative simili – non si traduca in un proliferare di luoghi di culto finanziati da tutti i contribuenti, anche quelli atei e agnostici.

Un’altra sentenza, di portata storica, è stata pronunciata all’estero: la Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo ha condannato l’Italia per aver negato a una coppia la possibilità di attribuire alla figlia il cognome della madre anziché quello del padre. Il governo Letta ha messo immediatamente mano a questo retaggio patriarcale: il disegno di legge approvato riconosce finalmente la possibilità di attribuire il cognome della madre, ma rimane purtroppo una limitazione – deve esserci accordo tra i genitori.

A livello locale si segnala la decisione del consiglio comunale di Torino di estendere alle coppie di fatto il diritto ad avere una casa popolare. Il regolamento adottato prevede anche la possibilità di farsi carico dei funerali del partner e di accoglierne le spoglie nella tomba di famiglia.

Il dibattito politico ha visto la riproposizione, da parte del leader Pd Matteo Renzi, della necessità di una legge sulle unioni civili. La proposta depositata dai senatori renziani Marcucci e De Monte è minimale, ma contiene la stepchild adpotion. A favore di una piena equiparazione in materia di adozioni si è pronunciata, a titolo personale, anche Maria Cecilia Guerra, viceministro per il Lavoro con delega per le Pari opportunità.

Grazie a un’inchiesta del circolo Uaar di Bologna si è finalmente ricominciato a parlare dei (gravosi) costi pubblici dei cappellani cattolici negli ospedali. In Emilia-Romagna qualcosa si è mosso anche a livello politico, grazie all’interrogazione presentata da Franco Grillini (Libdem): il consigliere leghista Mauro Manfredini ha proposto di destinare i relativi fondi all’assunzione di infermieri, gli alleati del Pd hanno a loro volta chiesto tagli. Il partito di maggioranza relativa ha risposto che “c’è ben altro” a cui pensare, ma intanto il tema è entrato nel dibattito politico.

Allo stesso modo “rischia” di rientrarvi la questione dei (gravosi) costi pubblici dei cappellani militari, che l’Uaar ha sollevato suscitando repliche assai poco convincenti da parte dei vertici dell’Ordinariato. Il nuovo Ordinario, l’arcivescovo Santo Marcianò, ha infatti per la prima volta ammesso la possibilità di una rinuncia ai privilegi. Se son rose fioriranno: soprattutto se si continuerà a denunciare tale inutile spreco.

Segnaliamo infine con piacere la nascita del coordinamento Womenareurope. L’evento scatenante non è certo positivo (la decisione del governo spagnolo di limitare fortemente l’accesso all’interruzione di gravidanza), lo è invece la rinata consapevolezza che solo facendo rete i diritti delle donne possono essere salvaguardati e ampliati. L’Uaar vi ha aderito. E oggi sarà anch’essa in piazza a manifestare.

La redazione

20 commenti

faber

Attenderò con curiosità il responso della corte costituzionale. Non sono esperto quindi non saprei dire che la legge 40 vada effettivamente contro la costituzione. Di certo è contrario ad ogni buon senso l’obbligo di tenersi quel 25% di rischio quando ci sono i mezzi per azzerarlo. Non riuscirò mai a comprendere certe follie.
Sulla questione del cognome, mi rendo conto che gli atti simbolici siano importanti e che quello della linea patriarcale del cognome sia un segnale del sessismo presente nella società. Ma mi chiedo due cose:
– E’ evidente che se si tratta di assegnare il solo cognome materno (o paterno) ai figli debba esserci accordo tra i genitori. Mi spiego meglio. Dato che, se ho capito bene, la legge introduce la possibilità di scegliere tra i due cognomi, come risolvere la faccenda se non con l’obbligo di accordo?
– Eventualmente, il doppio cognome, in che modo risolve la faccenda? Necessariamente il doppio cognome si perde già una generazione dopo. E a quel punto non rimane pur sempre quello patriarcale? Certo, è un simbolismo importante che un figlio abbia anche il cognome della madre, ma non vorrei che andando dietro a questioni di lana caprina si perdano di vista quelle che realmente rendono sessista la società.

Diocleziano

”… Santo Marcianò, ha infatti per la prima volta ammesso
la possibilità di una rinuncia ai privilegi…”
Sarebbe meglio se i privilegi, in quanto tali prevaricanti i diritti degli esclusi, fossero
cancellati dallo stato e non una concessione di chi ne approfitta.
Se non altro per una questione di dignità: lo stato dimostri una volta tanto
di non essere una comparsa in una penosa commedia.
Anche perché le graziose concessioni si possono altrettanto graziosamente dimenticare;
bastano tre pateravegloria per rimettere tutto come prima.

RobertoV

Purtroppo per abolire certi privilegi ci deve essere l’accordo tra le due parti, lo stato non può decidere unilateralmente perchè si scontrerebbe con la potente multinazionale chiesa cattolica e nessuno stato è ancora disposto a farlo.
Inoltre il nostro stato è debole e fa già fatica a toccare i privilegi delle varie corporazioni che sono molto più deboli della chiesa cattolica.
Comunque stai tranquillo che se saranno disposti a rinunciare al privilegio non lo faranno gratis: avranno una contropartita. Per esempio in Germania si sta parlando in alcuni Laender di abolire la parte del concordato col quale lo stato paga gli stipendi a preti e vescovi dal 1803, e la chiesa si è dichiarata disposta ad accettarne l’abolizione, ma chiedevano un indennizzo da 20 a 40 volte il valore annuale …..

Sandra

Ach so, das Prinzip der Unentgeltlichkeit…. Anche in Germania la Chiesa e il principio della gratuità… ah ah, non si smentiscono mai.

Robertov

Sul loro stesso sito discutono delle loro ricchezze e dei loro finanziamenti, visto che tale argomento è stato dibattutto dopo il caso del vescovo Tebart van Elst. La cosa interessante è che dicono che le loro ricchezze sono difficili da valutare (in effetti visto che sono tante e molto ramificate) e, quindi, non azzardano una valutazione, ma curiosamente riportano le stime dell’esperto Carsten Frerk che parla di un fatturato complessivo per le due chiese di ben 125 miliardi di €: non ne contestano le cifre, ma sostengono vi siano alcuni fattori di incertezza.
Poiche la chiesa cattolica è un po’ più ricca di quella protestante e la Caritas gestisce più soldi della Diakonie protestante, si può presumere che il fatturato della sola chiesa cattolica tedesca sia dell’ordine di quello della multinazionale Fiat. E quasi tutto questo foraggiato dallo stato, solo in minima parte a carico della chiesa: come ben detto in un articolo dello Spiegel “le chiese si servono dallo stato per fare la loro sussidiarità e beneficienza”. Sono riusciti a farsi pagare anche alcuni milioni di € per 6 consulenti energetici per le famiglie.
Per fortuna in Germania diversi giornali e qualche parlamentare fanno indagini ed interrogazioni, non come in Italia, e qualcosa si viene a sapere e la stessa chiesa ammette.

Francesco S.

Credo che l’accordo sulla questione del cognome sia importante dal punto di vista burocratico, non è una limitazione, ma credo che l’argomento si marginale.

Molto interessante sarà sapere invece la sentenza della corte sul caso di fecondazione assistita.

Frank

Papa: Ma es normale che uno che se chiama Marcia-nò sia contrario ai capellanes militares, ah ah ah ah ah ah….
Segretario: Che tristezza…..

FabioFLX

Che belle notizie! Ci voleva questa nuova sezione sul sito, le Clericate da sole rischiavano di deprimere gli animi di chi si impegna ogni giorno a portare un messaggio di giustizia civile che equilibri la religiosità con il buon senso laico.
Grazie!

stefano marullo

@ FabioFLX

C’è un’altra buona notizia. Ci sono tanti Circoli UAAR che lavorano sul territorio e che vogliono incidere sul tessuto culturale di questo Paese con un’impronta di laicità che è garanzia per tutti i cittadini.
L’informazione è importante ma appunto nel senso di inform – azione. C’è bisogno di militanza. A Padova come Circolo abbiamo deciso di sostenere i candidati alle amministrative (di qualsiasi colore politico) che risponderanno positivamente alle nostre istanze di laicità. Bisogna lavorare su tutti i fronti, istituzioni, società, arte. C’è un Paese da liberare. E’ la prima rivoluzione è quella delle coscienze.

stefano marullo

c’è un accento di troppo su una “e”. La rivoluzione non dimentichi la buona sintassi anche nell’epoca della mercificazione delle parole

Diocleziano

Ma cos’è un accento se ti sei accinto all’impresa!…
Non guarda all’accento il prete che ambisce all’acconto
per stare accanto al degente…
:mrgreen: scusate, m’è venuta così.

bruno gualerzi

@ stefano
“C’è un Paese da liberare. E’ la prima rivoluzione è quella delle coscienze.”

Che è la più difficile, ma la più indispensabile. Naturalmente tutto serve allo scopo… ma l’intervento a mio parare più necessario è nei confronti della scuola, perché è soprattutto qui che dovrebbe esserci la possibilità di formare coscienze libere. Ma di fronte alla necessità di ‘stare al passo coi tempi’, di ‘preparare al mondo del lavoro’ (tra l’altro, quale?), di rispondere alle esigenze di una società dove il vero valore è la concorrenza, di puntare tutto sulla tecnologia… sembra che parlare di ‘formare coscienze’ sia stare fuori dal mondo, considerarlo un lusso, una perdita di tempo, una fisima da intellettualoidi.
E così… ci pensano i preti!!! Perché è su questo piano che viene soprattutto sfruttata la latitanza dello stato…ciò che rende poi possibile alla ccar sfruttare al meglio le altre ‘supplenze’ per le quali dovremmo anche ringraziarla.
Un saluto.

Engy

di qualsiasi colore politico basta che rispondano positivamente a istanze ispirate alla famosa “laicità”????
Detto così, un brivido mi corre lungo la schiena ….. !!!!!

DucaLamberti74

@bruno_gualerzi:

Dato che con lei ho un dialogo costruttivo (fatto di scontri e confronti ma sempre leale come #01) vediamo se posso darle altri spunti di scrittura:

La formazione di coscienze libere parte da questo:
——
01) osservazione dei dati di fatto oggettivi.
02) curiosità.
03) fare ricercare al fanciullo i suoi talenti e punti di forza (#02).
04) insegnare che il fallire fa parte di esperienza umana.
——

Puntare sulla concorrenza e sulla competitività verso gli altri è sbagliatissimo (ma la scuola italiota fa appunto questo con i professori che hanno i loro cocchini e lecchini assortiti).

Giustissimo è invece puntare sulla competività verso se stessi (#03).
La linea guida di massima dovrebbe essere:
* * * OGNI GIORNO SI MIGLIORA DI PIU’

Ma come fare quando i professori già hanno pregiudizi ed “assegnano” a seconda della capacità dialotettico-critica-analiticia dei 10 a priori ed altri che hanno difficoltà pesronali prendono sempre 6…

Quando mai si sente un professore dire ad uno studente:

* * * TU hai 6 come media se vuoi prendere 8 devi fare così e cosà…

MAI SENTITO e MAI VISTO FARE.

Una scuola seria che forma le coscienze dovrebbe insegnare in primis a miglioarsi come persona e imprimere nelle menti che:

* * * SE vuoi puoi cambiare te stesso in meglio.

Adeguarsi al mondo che cambia …la ricettà è semplice:

Imparare ad imparare sempre cose nuove la tecnica più efficace è il “learning by doing” (detesto lo inglese italiota ma rende bene idea) …anche se io preferisco dirla alla Confucio (#04)

* * * se sento dimentico se vedo ricordo se faccio imparo

Il mondo progredisce a velocità mai viste…certo che la scuola non può starci dietro ma io ricorderò sempre:

1a superiore – anno 1989

Mondo-Reale: Nel 1987 il Time aveva messo il computer nella copertina uomo dell’anno ed ormai la “profezia” di Bill Gates e Paul allen (un computer su ogni scrivania) ormai si comprendeva che era solida realtà.

Scuola-Italiota: La professoressa di italiano faceva leggere a turno noi poveri bambocci brani di comunicazione di massa in cui si discuteva di Tatzebao e del linving-teathre delgli anarchici

Mi scusi…ma almeno essere allineati allo stesso decennio 🙂 non mi sembra di chiedere molto.

La saluto che devo ritornare al lavoro (finita pausa-pranzo).

Lei che è in pensione (PIU’ CHE MERITATA…vorrei chiarire uan volta per tutte questo equivoco che sono ben altri i mangiatori a sbafo del pane dei contributi dei lavoratori di oggi…di sicuro non lei) se vuole arricchire il discorso leggerò questa sera con attenzione.

Cordiali Saluti, DucaLamberti74

contenuti-extra:

#01. http://it.wikipedia.org/wiki/Rivalit%C3%A0_Hunt-Lauda
#02. La via del cavaliere Jedi che si mette in sintonia con l’universo e senta la forza che lo attraversa…ma anche i manifesti che si vedono nei poliziotteschi all’italiana (In polizia troverai la specializzazione che desideri).
#03. Forse parlo per esperienza personale di qualche libro di PNL letto..ma da quando sto cercando di imprimermi questa frase nella testa vedo che le cose migliorano (situazione macro-economica permettendo).
#04. Ma perchè a Scuola NON si insegna questo sublime pensatore…oppure dato che non è nè greco nè latino non deve essere nemmeno contemplato ? Eppure viviamo in una società multietnica e multiculturale 🙂

Andrea

Vorrei ricordare che la Commissione Giusitiza del Senato comincerà a discutere della pdl sulle Unioni Civili il 4 Febbraio

Paolo Licheri

Buone novelle laiche a cadenza mensile e clericalate a cadenza settimanale. Tanto per iniziare direi che è meglio di niente, aspettando il momento in cui ci sarà abbastanza materiale per fare l’inverso.

stefano

buona novella si fa per dire, semmai la conferma che l’italia non è mai stata una repubblica libera di legiferare liberamente in materia di sessualità, procreazione e unioni di fatto, ma si sapeva, e la legge 40 è un orrore che soltanto il bieco matrimonio fascismo-vaticano-ex sinistra leccapiedi potevano concepire.

DucaLamberti74

Alla facciazza dei simpatici cattolici (Enrico, Giuseppi, doc ed altri) che frequentano ed arricchiscono il sito con i loro contributo ad alto valore aggiunto anche se di poco e mooolto lentamente qualche cosa si sta muovendo in questa italietta degli italioti.

Allo stesso modo dico anche alla facciazza dei mugugnanti (che per loro nulla cambia mai … e mai illustrano una possibile direttiva e/o azione per provare…e dico PROVARE…a cambiare le cose) … qualche cosa anche se di poco sta cambiando.

E non possono mancare nemmeno i comunistoidi secondo cui la chiesa è una entità potente (mentre il popolino invece è bello, buono e fanciullino) ma non imbattibile ed eterna…piano piano il suo potere viene scalfito.

L’UAAR ha solo 4000 soci, invito tutti quanto a dare forza all’associazione.

Forse potremmo avere ideologie e visioni della vita differenti ma penso che quasi tutti i frequentatori di questo forum desidererebbero con grande intensità questo:

* * * LA DEVATICANIZZAZIONE DELL’ITALIA !!!

DucaLamberti74

DucaLamberti74

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