Ultimi arrivi alla Biblioteca Uaar

La Biblioteca Uaar, ubicata all’interno della sede nazionale dell’associazione, fa parte del Sistema Bibliotecario Nazionale e consiste di circa 3.700 volumi di interesse laico-razionalista, in continuo aumento (l’elenco sintetico è pubblicato sul nostro sito e periodicamente aggiornato, e anche la catalogazione Opac Sbn è ormai quasi completata).

Anche durante il mese di gennaio sono stati acquisiti al patrimonio librario ulteriori titoli. Ecco l’elenco di quelli la cui pubblicazione è avvenuta negli ultimi mesi:
CECCHI PAONE ALESSANDRO, GAMBI PAOLO: Le ragioni dell’altro. Dialogo tra un ateo e un cattolico su amore, soldi, libertà (Piemme)
FOUREST CAROLINE: Inna (Grasset)
GENTILI FILIPPO: Quel che della Bibbia non si dice. Sulle radici giudeo-cristiane delle società occidentali (Montag)
GRATTERI NICOLA, NICASO ANTONIO: Acqua santissima. La Chiesa e la ‘ndrangheta: storia di potere, silenzi e assoluzioni (Mondadori)
GRECO PIETRO: Margherita Hack (L’Asino d’oro)
HARRISON GUY P.: 50 Simple Questions for Every Christian (Prometheus Books)
MANZI GIORGIO: Il grande racconto dell’evoluzione umana (il Mulino)
PORTA GIANFRANCO: Amore e libertà. Storia dell’AIED (Laterza)
PROSPERI ADRIANO: Delitto e perdono. La pena di morte nell’orizzonte mentale dell’Europa cristiana. XIV-XVIII secolo (Einaudi)
TEDESCO LUCA (ed): “Col solo lume della ragione e dell’esperienza”. Gli atti del Congresso internazionale di Roma del Libero Pensiero del 1904 (Unicopli)
VIANO CARLO AUGUSTO: La scintilla di Caino. Storia della coscienza e dei suoi usi (Bollati Boringhieri)

Ricordiamo infine a chi è impossibilitato a visitare la Biblioteca e/o preferisce acquistare i suoi libri preferiti che è possibile farlo attraverso il sito Uaar: in tal modo contribuirà a sostenere l’associazione.

La redazione

6 commenti

John

Interessantissime e molto stimolanti le 50 domande di Harrison. Io, nello scorrerle, ho risposto a tutte. Queste sono le letture che mi piacciono.

whichgood

Su “Le ragioni dell’altro. Dialogo tra un ateo e un cattolico su amore, soldi, libertà” leggo, nella piccolissima recensione su Piemme:

Una disputa senza esclusione di colpi sulle grandi questioni dell’esistenza e del vivere civile, che secondo il celebre giornalista e divulgatore necessitano di una legislazione più aggiornata ai tempi, libera dalle ingerenze del Vaticano, ma anche di tanti atei-devoti, perbenisti e benpensanti, che difendono la necessità di una religione civile.In sintonia con papa Francesco, che dalle colonne di Repubblica ha recentemente invitato credenti e non credenti a dialogare in modo aperto e senza preconcetti sulle realtà della fede, questo libro spalanca orizzonti nuovi e traccia piste di ricerca appassionanti.

Insomma, non molto stimolante per scegliere questa lettura. Come si fa dopo questo a leggerlo senza pregiudizi o, quanto meno, con molta diffidenza ?.

John

Hai ragione. Ed è anche vero che A.C.P. rovina tutta la media delle statistiche sul maggiore quoziente intellettivo degli atei.

RobertoV

Ha dei problemi con medie e statistiche?
Un punto non cambia una statistica, nè una media perchè una statistica seria è fatta su tanti punti, non sui casi singoli. Questo è un ragionamento alla Giuseppe. Se una famiglia cattolica fa 20 figli e le altre 999 ne fanno solo 2, la media resta praticamente 2 (2.018 per la precisione), quel caso singolo non cambia in pratica la media.
A meno che lei non ritenga che gli atei siano in quattro gatti: allora si che un punto molto negativo influenzerebbe significativamente la media.
Questo a prescindere dalla correttezza o meno dell’affermazione sul maggior quoziente intellettivo degli atei (io parlerei più di maggiore senso critico e scetticismo).

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