Nell’incontro con la stampa di ieri, al termine del Consiglio dei ministri, il premier Matteo Renzi ha illustrato le riforme che ha intenzione di avviare nei prossimi mesi. Tra di esse, ha presentato anche un nuovo piano-scuola. Ma si tratta realmente di una riforma?
Renzi ha in realtà preannunciato (non c’è ancora alcun provvedimento formale) lo stanziamento di tre miliardi per le ristrutturazioni scolastiche. Le risorse si dovrebbero attingere dal Fondo sociale europeo (come già sostenuto dall’associazione dei costruttori edili, che però è di parte, avendo un tornaconto diretto nel provvedimento) e da imprecisati recuperi di spesa presso lo stesso ministero. Persino lo stesso sottosegretario renziano al ministero dell’Istruzione, Roberto Reggi, ha sollevato dubbi in merito. Nei giorni scorsi ha infatti dichiarato a Repubblica che “Matteo Renzi spara razzi nel cielo, quello è il suo talento, ma poi noi arranchiamo dietro. Sulla scuola dà i numeri. Mancano tutti i dettagli, e che dettagli. Nessuno sa davvero quante e quali sono le scuole su cui dobbiamo intervenire, né conosce i fondi disponibili”. Senza contare che i cento milioni già stanziati e assegnati sono a rischio: “il ministro Giannini è costretta a prorogare di due mesi la scadenza per l’affidamento dei lavori di ristrutturazione urgenti in quasi 700 scuole”, scrive sempre Repubblica.
Reperire i tre miliardi necessari per il piano-scuola è comunque possibile per un’altra via. Anzi, tre. La prima, e più semplice da tradurre in pratica, è l’utilizzo per l’edilizia scolastica di proprietà pubblica dei fondi dell’Otto per Mille statale, come abbiamo già scritto oggi: una campagna pubblicitaria in tal senso potrebbe facilmente spingere tantissimi cittadini a sottoscrivere per l’opzione “Stato”. Certo, tale scelta finirebbe per far diminuire le firme (e quindi i fondi) in favore della Chiesa cattolica. E certo, l’auspicio di un impegno governativo si scontrerebbe con lo staff iperclericale che si è appena installato alla guida del ministero dell’Istruzione. Ma una strada c’è, e ha delle potenzialità notevoli.
Il secondo suggerimento è la rottamazione di ogni contribuzione pubblica alle scuole private. La cifra stimata dall’Uaar è di circa ottocento milioni per le sole scuole cattoliche, che ne costituiscono il 65%. Ben oltre un miliardo di nuove risorse potrebbe dunque essere recuperato in tal modo, e nel solco di quanto recita la nostra Costituzione.
Ma c’è anche qualcos’altro che si può rottamare: l’ora di religione cattolica, un privilegio con i baffi che costa circa 1,25 miliardi l’anno alle disastrate finanze pubbliche. È vero che gli accordi concordatari di villa Madama sanciscono che “la Repubblica italiana, riconoscendo il valore della cultura religiosa e tenendo conto che i principi del cattolicesimo fanno parte del patrimonio storico del popolo italiano, continuerà ad assicurare, nel quadro delle finalità della scuola, l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche non universitarie di ogni ordine e grado. Nel rispetto della libertà di coscienza e della responsabilità educativa dei genitori, é garantito a ciascuno il diritto di scegliere se avvalersi o non avvalersi di detto insegnamento. All’atto dell’iscrizione gli studenti o i loro genitori eserciteranno tale diritto su richiesta dell’autorità scolastica, senza che la loro scelta possa dar luogo ad alcuna forma di discriminazione”. Ma non è scritto che l’insegnamento religioso debba essere retribuito dallo Stato. Anche perché i docenti sono scelti dai vescovi. Sarebbe dunque cosa buona e giusta che se li pagassero loro.
Che l’ora di religione cattolica sia un anacronismo lo pensano del resto ormai in molti. Nei giorni scorsi Il Movimento Cinque Stelle ha infatti presentato un’interrogazione parlamentare alla ministra Stefania Giannini in merito all’ora di religione. I deputati Vega Colonnese, Silvia Giordano e Roberto Fico chiedono se, nonostante il Concordato, si è valutato la possibilità di abolirla, sostituendola con un’ora di insegnamento laico e scientifico della storia di tutte le religioni. Secondo i parlamentari grillini occorre rispettare la sentenza 203/1989 della Consulta, che, pur “salvando” l’ora di religione, ha sancito come la laicità sia un supremo principio costituzionale e che quindi pretenderebbe dallo Stato equidistanza e imparzialità nei confronti di tutte le religioni. Per contro, l’ora di religione rappresenta “una netta preferenza” verso il culto cattolico.
È apprezzabile che qualcuno in parlamento abbia rotto il tabù dell’ora di religione cattolica: se sostituirla, o con cosa sostituirla, sono in fondo questioni da affrontare in un secondo momento. Il catechismo pagato da tutti i contribuenti è assolutamente incompatibile con qualsiasi principio costituzionale di laicità dello Stato. I politici clericali possono comunque dormire sonni tranquilli: se alla Chiesa arrivassero meno fondi potrebbero sempre rivendicare di avere soddisfatto i desideri di papa Francesco.
La redazione
Er Profeta: Renzi è en “rottamatore” come a Schettino che “amava rotte” tutte sue.
Cherubino: Sbajo o corgo dell’eronia?
I professori di religione ormai tornan comodo soltanto quando c’è necessita di reclutare i prof per la gita: ricordo ancora l’ultima sera della gita di quarta con il prof di religione che si rotolava per strada talmente era embriago (ovviamente di vinsanto).
[…] http://www.uaar.it/news/2014/03/13/tre-suggerimenti-per-rottamatore-otto-per-mille-ora-religione-par… […]
Tre provvedimenti di buon senso, che non genererebbero altri tornaconti o speculazioni ulteriori, dirette o indirette.
E, proprio per questo, non credo proprio che verranno presi in considerazione: non sono buone mangiatoie, e i politici di solito hanno qualcuno (nel senso di amici/eventuali possibili nemici da placare/parenti/sponsor e finanziatori) a cui far mangiare.
Non mi pare che per sua storia personale, Renzi abbia mai mostrato di essere fatto di pasta diversa.
@Ermete:
——
e i politici di solito hanno qualcuno (nel senso di amici/eventuali possibili nemici da placare/parenti/sponsor e finanziatori) a cui far mangiare.
——
Pienamente d’accordo al 100%.
Peccato però che i politici hanno sempre tanti bei voti del popolino italiota felice e beota cui è evidente i vari renzi e soci (letta, berlusconi, d’alema, prodi, alfano, ecc. ecc.) piacciono tanto.
Che io sappia quando uno va a votare porta una scheda elettorale e non porta il 730 con cui “convertire” il proprio reddito in punti elettorali.
renzi e berlusconi sono votati da tanti italioti felici e contenti tra cui precari, pensionati, proletari urbani, salariati sotto-pagati, giovini-manager nostalgici degli anni ’80, professionisti nel settore del web-soCCial-marketing & communication.
DucaLamberti74
P.S.: Io sono uno dei pochi che ha avuto la fortuna (lo ammetto…anche se di calci nel culo e volanti ne ho distribuiti a destra ed am anca) di passare dalla fascia alta del proletariato (mia mamma impiegata statale) alla classe media.
Duca, solo una cosa: su Renzi io non direi proprio che è stato votato. Le primarie non sono equivalenti, nemmeno come campione demografico di votanti, alle elezioni.
@Ermete:
Certo…ci mancherebbe che sia stato votato in modo regolare.
Però guardiamoci negli occhi se si andasse a votare il piddi` di matteo renzi e forza italietta dell’arzillo quasi-80enne sempre giovine prenderebbero almeno il 25% a testa).
Quindi renzi è figlio di una coalizione che alle urne avrebbe almeno se non il 50% almeno la maggioranza relativa rispecchiando appunto i desiderata dei popolani italioti che continuano am ugugnare che nulla cambia ed i politici pensano solo alle poltrone ed ai loro stipendi.
Cosa dirti…non è stato eletto dalla maggioranza (anche se milioni di popolani italioti sono andati a versare lo obolo da 2€ per giocare alle primarie americane in italia) …ma cosa dirti … eccoti le gioie del vincolo di mandato (che necessita a mio parere non di abolizione ma di una sincera revisione almeno per quanto riguarda appoggio al governo).
Ai mugugnanti di ogni tipo e schieramento piacciono tanto questi politici italioti (in primis quelli dello enne_ciddi`_neo_dicci` di alfano) ed i loro continui spostamenti sulla fascia dell’emiiclo politico.
Il sig. matteo renzi alla carica di primo ministro riflette al 100% il mio assioma di psicostoria.
* * *
ogni nazione (laddove il voto è libero) ha la classe politica che si merita.
* * *
DucaLamberti74
Nessun dubbio, Duca, che oggi Renzi avrebbe spopolato. Era solo una precisazione di puntiglio.
Io però non riesco a ragionare come te: ci fosse solo una persona che in un Paese non merita quella classe politica, già non posso dire che un Paese si merita una classe politica, perchè viceversa avrei una concezione organicista (ovvero, come se parlassimo di un organismo, un cui ogni parte ha omogeneità di azione e interesse con l’altra) dello Stato e del popolo che non ho e che non mi sembra riflettere la variabilità dell’individuo e degli aggregati umani.
Diciamo che in Italia molti, moltissimi, non meritano molto di più di quel che hanno.
@Ermete:
Concezione organicistica…da qualche ricordo vago di scuola mi sembra manzoni parlasse di massa come personaggio unico … ma posso sbagliarmi.
Era invece Isaac Asimov (il mio autore delle superiori … decisamente ho imparato molto di più da lui che non dal piccolo borghesuccio dante alighieri) che parlava di psicostoria facendo un parallelo con la teoria cinetica dei gas (singole molecole hanno ognuna il suo comportamento…prese tutte insieme è possibile trarne delle leggi).
Alla grande con la precisazione (che m isembra dovuta…in effetti il mio primo intervento era impreciso).
Però rilancio dicendo che ognuno quando va alla cabina elettorale vede tanti simbolini e lui decide (il singolo elettore) dove mettere la croce.
Le croci messe sul segno del piddi`, come di forza italietta o del M5S o di altro partito le mettono i singoli elettori.
Certo che la nazione Italia meriterebbe una classe politica dirigente migliore…pero’ se il popolo (in piena libertà totale di scelte individuali) li continua a rivotare allora ce li teniamo nei secoli dei secoli ed i nipoti dei piccoli popolani italioti rivoteranno i nipoti di berlusconi e di renzi.
DucaLamberti74
P.S.: Io continuo a vedere che la scelta zen vincente è quella di distaccarsi dalla massa e dire… VOI IL POPOLINO DI POPOLANI … IO (ed altri) siamo quelli che cerchiamo di migliorarci e migliorare la realtà circostante giorno dopo giorno…i popolani sono il problema…io voglio essere parte della soluzione al problema.
Certo che c’è una grossa responsabilità di molte persone per la classe politica che oggi ci governa.
Però poi io in termini di ‘popolino’ ‘popolani’ faccio fatica a seguirti perchè ho difficoltà ad individuare a quali classi o gruppo sociologici ti riferisci, o se il tuo è un discorso prettamente di etica, e allora, sinceramente, non mi interessa molto, perchè da materialista faccio fatica a ragionare in termini etici di politica, se non come impulso iniziale.
Però, sì, non ho problemi ad ammettere che il pesce non puzza solo dalla testa, ma pure dalla coda. Da dove è iniziato a puzzare sarebbe molto lunga.
Manterrei la barra ferma sulll’abolizione/risparmio.
Le fighe sull’insegnamento laico (poi proposto da Fico che dovrebbe vigilare sulla rai , siamo all’assurdissimo) rsono se possibile più ridicole dell’ora di cattoicesimo nel paese secolarizzato.
Quindi se una cosa giusta e da noi perseguita viene proposta dal Movimento non va bene?
Che il Pd sia diventato un melting pot dove baciapile e lupetti tendono a primeggiare ormai lo sappiamo ma leggere commenti come questo sopra pare assurdissimo! Anzi, visto il lessico ed i refusi degni di Spinoza.it, ridicolissimo.
Mi aspettavo di più da Fico, che è stato deludente nè più nè meno che altri nella sua posizione. Dubito riesca a fare qualcosa di meglio visto che non si è accorto del filoclericalismo rai
Sui refusi sono d’accordo che tu pensi che faccio la ola al pd mi chiedo come ci arrivi
Provvedimenti per risparmiare?
Ad esempio tutta la pubblica amministrazione potrebbe passare al software libero, che è migliore, più efficiente di quello della Microsoft e soprattutto gratis.
Hanno rotto tanto le scatole – giustamente! – col conflitto di interessi di Berlusconi, e perchè, che tutta la pubblica amministrazione compri sistemi operativi della microsoft pagando licenze e licenze ogni anno cos’è se non un mega conflitto di interessi? E io cittadino, se mi voglio scaricare un modulo di domanda dal sito del comune lo trovo in formato .doc così da essere costretto, se voglio piena compatibilità, a comprare i prodotti microsoft.
Se OGNI computer delle amministrazioni pubbliche non pagasse più la licenza annuale per il sistema operativo più quella dell’office si potrebbero risparmiare sui 6-7 miliardi di euro all’anno.
@Gianluca:
Approvo al 100% quello che hai detto.
Solo NON mi torna la cifra che hai detto (6-7 milairdi €).
Io ho fatto un conto a spanne e molto grossolano approssimato all’eccesso:
5.000.000 di dipendenti –> 5.000.000 di PC
200 € all’anno per le licenze (conto grossolano tengo contodi licenze server)
… ottengo 1 miliardo di €
In ogni caso ci sarebbero dei costi iniziali per “convertire” delle procedure scritte orientate verso la tecnologia Microsoft quindi il risparmio ci sarebbe (e ripeto si dovrebbe procedere così) ma ragionando in una ottica di dieci anni.
Ti chiedo (magari interessa ad altri) dove hai trovato questa cifra (6-7miliardi anno).
DucaLamberti74
Duca
Era uno studio fatto sul sito dell’Istituto Majorana, uno dei migliori siti del software libero in Italia. Considera anche che mettendo Linux su un pc questo ti dura anche 15 anni, mentre per forza di cose l’uso di sistemi proprietari costringe anche dopo soli 2 o 3 anni a rifare tutto il parco software.
Nel mio ambiente, quello dell’IT circola una barzelletta:
“Perché Dio ha creato l’universo in soli 6 giorni?
Perché non doveva gestire il preinstallato!”
Quello che proponi non è così facile come sembra.
parolaio
No, non è così facile. Ma se mai si inizia…
@Gianluca:
Sul fatto che se hai software proprietario questo ogni due o tre anni devi cambiare tutto ad onor di cronaca e sguado oggettivo sulla realtà NON è assolutamente vero.
Ti dico solo che io utilizzo un PC con windows XP (creato nel 2001 … poi ultimo SP mi sembra sia del 2010..vabbè fatevi ricerca con gogol 🙂 ) ed ho avuto modo di recuperare vecchi fogli di excel2000 con regole, calcoli e programmi creati … che possono funzionare ancora con il 2012.
Sia mai però che voglia difendere microsoft … anzi ti do ragione che bisogna iniziare a pensare come ha idetto tu…software open source nella P.A. !!
Magari il risparmio di 6-7miliardi all’anno lo si vedrà fra 10 anni (ed allo inizio hai dei costi). …pero’ bisogna iniziare da qualche parte !!!
solo i popolani italioti stanno sempre fermi e nulla fanno se non mugugnare, lamentarsi e discutere di calcio ed errori arbitrali.
DucaLamberti74
@Parolaio: la faccio mia!!!
Linux ha un altro difetto: quando un utente delle PA non sa distinguere tra un browser e un sito internet, mettergli davanti linux significa triplicare il carico di lavoro per i sistemisti.
Ora non so tu che PA hai visto, ma quelle che ho visto io il sistemista lavora già 10-12 ore al giorno. Per quanto vuoi sovraccaricare quel povero ragazzo, il giorno è composto da sole 24 ore. Almeno un altro sistemista lo devi assumere.
@Reikyu:
La soluzione di parolaio…quando dice bisogna iniziare vale anche per iniziare a cambiare mentalità.
Purtroppo hai evidenziato un altro ostacolo…che la PA è uno statalificio italiota composto da popolani italioti che anche se gli proponi aumenti, premi produzione o altro se si metton oa studiare la informatica ed applicarla…loro ti rispondo NO SECCO A priori !!!
Del resto, dice peppuccio de popolanis tipico impiegato italiota statale:
***
Io ho fatto il concorso per funzionario catastale di classe alfa-ter protocollo A subfunzionale 40/50bis … il cui mansionario è ben precisato dal testo del concorso e ribadito in sede di assemblea sindacale con i delegati delle cipsnal, cighiul e cepsiag e c’erano pure i Kubbas dei centro soCCiali oKKupati … IO più del mio lavoro non faccio…ed ora scusatemi che sono le 16:30 e devo uscire prima causa permesso sindacale di orario ridotto secondo la legge 970/97ter per i dipendenti parastatli, statali e subordinati dle pubblico impiego relativi alle classi alfa-te… addio !!!
***
DucaLamberti74
P.S.: Il sistemista che lavora 10..12ore al giorno è di solito subaffittato ad una multinazionale (filiale italiana sia bne chiaro !!!) di prestigio che ha un contratto con una media srl che a sua volta si appoggia ad una piccola società che fa aprire la partita IVA al sistemista sfigato.
P.P.S.S.: In pratica la PA paga anche 800EUR al giorno al sistemista …ma a lui ne arrivano in tasca 100. Su questofenomeno detto caporalato informatico ne avrei da raccontare a kili.
Siccome da un paio di anni subisco i 90 decibel “sparati” diritti diritti su casa mia (camera da letto proprio di fronte, 75 decibel misurati con serramenti chiusi) mi son chiesto quanto costa far movimentare quintali di campane minimo 5 volte al giorno, questo avviene ogni giorno in ogni paese e frazione d’Italia: migliaia di campanili.
Si può ( se si vuole ) capire il danno pure fisico arrecato a chi vive nei pressi, ma il costo è enorme ( suonate 4 volte al giorno minimo, per 365, fanno 1.460 volte all’anno per migliaia di campanili fate i conti un po voi).
Le polemiche su questo argomento non finiscono più, sopratutto perchè il danno riguarda poche famiglie ( le case più esposte ), mentre chi è abbastanza lontano neppure le sente ( e anche facendo questa osservazione non capisco che senso abbia tutto ciò ).
Si potrebbe fare una considerazione anche riguardo agli animali, specie i cani soffrono enormemente,l?effetto può essere paragonato ai sonar delle navi, e sappiamo tutti gli effetti che fanno sulle balene.
Poi edifici chiusi e non utilizzati, ecc ecc ecc
Non credo che il problema sia energetico. Muovere (ad esempio) 100kg per 20 metri equivale ad una spesa energetica di quasi 0.006 kWh, che ipotizzando un’efficienza elettrica del 50% diventano 0.012 kWh. Cinque volte al giorno significherebbe una spesa equivalente a 0.06 kWh (per confronto, un ferro da stiro da 1.5kW per un’ora consuma 1.5kWh, cioè 25 volte tanto.
Il prblema vero sono i dB: se sono 90 sono veramente troppi.
I preti hanno trovato un modo molto economico di produrre molto rumore.
A proposito di consumi, chiedo lumi sulle lampade votive: ne ho appreso l’esistenza da non molto tempo, e ho condotto una piccola indagine tra conoscenti stranieri, da cui mi risulta che in molti paesi europei non ci sarebbe l’usanza delle luci sulle tombe. Ora sembra che tutti i comuni italiani abbiano provveduto all’allacciamento elettrico alle singole tombe, e per quanto la lampadina sia a basso voltaggio, il numero di lampadine accese tutto il giorno corrisponderà pure a una bolletta non trascurabile.
Non c’ho mai pensato, comunque è giusto: a me fanno du’ palle così con la spia della stand by del modem WiFi, ma loro non si curano mica di abbattere la bolletta nazionale appunto spegnendo migliaia di luci sulle tombe, ognuna della quali consuma molta più corrente della mia spia.
Sandra
In uno studio di 5 anni fa dell’Autorità dell’Energia si stimava che in Italia vi fossero almeno 10-20 milioni di lampade votive, con la tendenza ad aumentare perché i vari cimiteri tendono ad elettrificare sia le tombe che gli ossari/cinerari. La potenza media era di 2-3 W per lampadina con consumi dell’ordine di centinaia di GWh/anno, cioè circa lo 0,1 % dei consumi elettrici italiani.
Per questo l’Autorità dell’Energia per incentivare il risparmio energetico nell’ambito dei certificati bianchi aveva emesso una scheda tecnica sulle Lampade Votive (oggi superata) per incentivarne la sostituzione con le più efficienti lampade a led con le quali si riduce a 0.5 W o meno la potenza delle lampadine.
Oggi per i nuovi allacciamenti la tendenza è quella di installare le più efficienti lampade a led, più adatte allo scopo.
Ecco, ma proprio questa faccenda delle lampade in sé mi incuriosisce, in Italia ce ne sono decine di milioni, ma altrove? Solo gli italiani hanno questa abitudine, forse indice di scarso pragmatismo, di illuminare ogni tomba?
Facciamo una cosa: trattiamo i cadaveri in modo da reimmetterli nel ciclo produttivo, così oltre a risparmiare sulle lampade votive (siamo davvero nel ridicolo…) si aumenta la produzione di…. sapone e si trasformano i cimiteri in giardini pubblici.
Per favore…..
Parolaio non ti emozionare ricordando quelli che per voi clericalisti sono i bei tempi andati: trattasi di una bufala.
parolaio,
vedi luci in questi cimiteri? Ti sembrano brutti? Troppo “produttivi”?
http://www.martin-luther-kirchgemeinde.de/friedhöfe/alter-friedhof.html?PHPSESSID=r3l7uu752499263j68gckfgnr6
http://www.lehrte.de/Familie-Soziales-Bildung/Friedhoefe/Friedhof-Haemelerwald.aspx
Mi chiedevo da dove derivasse quest’idea che i morti debbano avere una luce, dato che evidentemente il culto dei morti, in paesi come la Germania o la Svizzera, lo ha superato, senza apocalittici saponifici ….
Scusate, ma se questo messaggio è rivolto a Renzi… ando stanno le slide?
Sono uno studente, non seguo l’ora di religione per principio, però ogni tanto l’insegnante mi lascia stare in classe e gli argomenti non sono così banali e le discussioni più interessanti di quanto ci si possa aspettare. L’ideale sarebbe convertirla in un’ora di dibattito sull’attualità o altri temi universali, ma da un punto di vista variegato: cattolico, ateo, filosofico, etc …
Eh???
Ah, già: la barzelletta di belrusconi e l’inferno.
Sai come funziona l’ora di religione? Io una volta la seguivo e anche attentamente. Ma ero uno dei pochi.
Mi ricordo un episodio: il ragazzo che leggeva il libro saltava le frasi a caso e il professore non se ne accorgeva. Io mi sono lamentato con il professore e questo ha iniziato a insultarmi. Quando mi ha fatto veramente infuriare ha fatto venire il preside (forse sperando che io dessi in escandescenze).
è stata l’ultima volta che mi ha visto in classe. Al professore di religione non andava bene che c’era un ragazzo che seguiva attentamente la sua materia.
Nulla di strano: era per questo che proibivano al popolo
di leggere la bibbia… qualcuno poi avrebbe aperto gli occhi!
Titolo della foto:
Un aula dopo una lezione del Florenskij.
A cosa serve l’ora di religione cattolica nella scuola italiana? Primo, altro non è che un perfetto ladrocinio legittimato: pagare falsi docenti del nulla. Secondo, sottrarre tempo prezioso alle giovani menti altrimenti doverosamente impiegato all’educazione verso la conoscenza scientifica della realtà delle cose.
La prova? In ordine di tempo l’artico in prima pagina su Repubblica di ieri a firma di Vito Mancuso: Che ne sarebbe della Chiesa se fallisse Francesco, cioè quell’autoritas, che risulta essere più importante (Assoluta) della stessa (presunta) veridicità dottrinale-evangelica.
“Ego vero evangelio non crederem, nisi me catholicae ecclesiae romanae commoveret auctoritas”. Pertanto è un insegnamento di falsità storiche condite di illusioni di sorpassate metafisiche incomprensibili, finalizzato a foraggiare un Potere, un’exousia,
che vuole mantenersi tale (Assoluta) contro ogni altro legittimo potere democratico statale laico e sovrano. La Democrazia laica è inconciliabile con qualsiasi istituzione di potere religioso. E questa istituzione non può essere che una “infallibile” nemica di ogni democrazia, dignità e libertà.