Laïcitè Inch’Allah è un film della regista tunisina Nadia al Fani. Girato nel 2010, immediatamente prima e dopo la cosiddetta “primavera araba”, racconta gli sforzi di quella parte del paese che si batte per la laicità dello Stato. Per il suo impegno la regista è stata minacciata di morte dagli islamisti (tra l’altro la pellicola doveva inizialmente chiamarsi Ni Allah, ni maître – Né Dio, né padrone), e per questo motivo le è stato assegnato il Prix de la Laïcité 2011.
L’Uaar, che ha contribuito con una piccola quota alla realizzazione del film, lo ha ora sottotitolato in italiano e ne ha acquisito i diritti per la proiezione pubblica. La prima di queste avrà luogo a Domodossola l’11 aprile. L’associazione ha già sottotitolato il trailer rendendolo disponibile sul canale Uaarit di Youtube.
La redazione
Attenzione !
Islam : intolleranza + integralismo prossimo venturo.
Poterlo mettere nella sezione Shop in futuro (prossimo) sarebbe una grande cosa. Vorrei molto poterlo vedere senza dover andare a Verbania. Qualche prospettiva per la proiezione a Milano ?
I comunistoidi accuseranno questo film di islamofobia, razzismo ed ostilità verso l’apertura mutliculturale.
DucaLamberti74
Quanto alla laicità in Europa, andiamo “bene”…
http://www.si24.it/2014/03/24/la-legge-coranica-entra-nel-sistema-legale-a-rischio-il-diritto-di-ereditare-per-le-donne/43443/ 🙁 🙁 🙁